Aprile 2006.qxp - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica
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La voce<br />
Notiziario della comunità parrocchiale di <strong>Zanica</strong><br />
APRILE 2006
La speranza vede ciò che ancora non è Charles Péguy<br />
Cristo Ł risorto, Alleluia!<br />
¨ veramente risorto, alleluia!<br />
L'impensabile è avvenuto.<br />
Da quaranta giorni ci stiamo preparando<br />
ed è normale che adesso arrivi.<br />
È la festa di Pasqua,<br />
la festa più importante dell'anno.<br />
Ma la nostra Pasqua è Gesù, morto e risuscitato.<br />
No, non è "normale" che un giusto ucciso risusciti.<br />
"Una cosa mai intesa io sento":<br />
Colui che ha creduto all'amore del Padre per noi,<br />
Colui che ci ha amato<br />
dello stesso amore tenace e misericordioso di Dio,<br />
Colui che non si è sottratto alle esigenze di questo amore<br />
neppure di fronte al rifiuto, all'odio,<br />
alla decisione di toglierlo di mezzo,<br />
Dio lo ha risuscitato!<br />
Solo l'amore può vincere l'odio, il peccato e la morte.<br />
L'amore è la vita, perché Dio è amore.<br />
In Gesù la vita ha vinto la morte,<br />
in Gesù risorto la vita è donata a noi peccatori e mortali,<br />
in Gesù, il Vivente, è donato a noi l'amore di Dio<br />
vissuto con cuore d'uomo.<br />
L'impensabile è avvenuto.<br />
Ed è per noi.<br />
E ci apre alla speranza.<br />
Rallegrati. Alleluia.<br />
Anche nella tua vita e in quella dei tuoi cari<br />
il bene ha futuro,<br />
l'amore, la pazienza, il perdono, il dialogo, il servizio…<br />
hanno futuro,<br />
fanno la vita eterna, la gioia.<br />
Il Signore è risorto, alleluia!<br />
Noi risorgiamo insieme a lui, alleluia!<br />
Buona Pasqua.<br />
don Silvano<br />
con don Pietro e don Luca<br />
e con sr. Donata, sr. Francesca e sr. Maria<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 3
La morte odora di risurrezione Eugenio Montale<br />
Camminando<br />
s’apre<br />
cammino<br />
Fratelli e sorelle carissimi,<br />
il primo marzo è iniziato il<br />
grande cammino quaresimale, con<br />
Cristo verso la Pasqua. Quest’anno<br />
è stato caratterizzato da alcune<br />
novità, che potremo valutare insieme.<br />
Nelle proposte ci si è ispirati ad<br />
un criterio di “intensificazione”.<br />
La quaresima ci propone alcune<br />
pratiche abituali (preghiera, digiuno,<br />
elemosina) che esprimono e stimolano<br />
un reale cammino di conversione.<br />
Per quanto riguarda la<br />
preghiera, con l’aiuto dei sussidi<br />
distribuiti ai ragazzi e in chiesa,<br />
forse la proposta è già consolidata.<br />
Un po’ meno per gli altri aspetti.<br />
Prendete ad esempio l’astinenza<br />
dalle carni il venerdì: non è più<br />
un’abitudine comune a tutti; sommersi<br />
da ritmi di vita frenetici con<br />
facilità ci si dimentica di questo<br />
impegno o ci risulta insignificante.<br />
Ecco allora l’idea di raggruppare<br />
in alcuni giorni esperienze più intense<br />
di preghiera, di digiuno e di<br />
elemosina, in modo che da aiutarci<br />
a ricordare la proposta e viverla<br />
in maniera incisiva.<br />
Il primo momento di intensità<br />
l’abbiamo vissuto proprio all’inizio,<br />
il mercoledì delle Ceneri, il<br />
giovedì e il venerdì successivi. La<br />
presenza alle celebrazioni è stata<br />
davvero notevole il mercoledì. I<br />
ragazzi hanno perseverato anche il<br />
giovedì (per ricevere il seme da<br />
coltivare) e il venerdì (via crucis);<br />
i giovani e gli adulti avrebbero potuto<br />
fare meglio (per la presentazione<br />
della lettera del Papa e per la<br />
via crucis).<br />
Il secondo momento è stato<br />
quello del Triduo. Negli ultimi anni<br />
abbiamo cercato di viverlo come<br />
abbondante esperienza di preghiera,<br />
di adorazione eucaristica.<br />
Quest’anno i primi tre giorni della<br />
settimana sono diventati una preparazione<br />
alla adorazione, quasi<br />
una piccola scuola di preghiera.<br />
Buona la presenza al mattino e alla<br />
sera, interessanti le riflessioni<br />
proposte. Anche i ragazzi che si<br />
preparano alla messa di prima comunione<br />
si sono ritrovati nel pomeriggio,<br />
con impegno e attenzione,<br />
tranne qualcuno che non si è<br />
fatto per niente vedere. Il giovedì<br />
la celebrazione penitenziale e poi<br />
finalmente i tre giorni di preghiera.<br />
Tante persone hanno sostato<br />
lungo tutta la giornata davanti a<br />
Gesù nell’eucaristia; grazie per<br />
l’esempio che ci hanno dato e grazie<br />
a tutti coloro che anche quest’anno<br />
hanno reso possibile e bella<br />
la celebrazione del Triduo (chi<br />
ha allestito l’apparato, il coro<br />
GAM, la Confraternita, gli addetti<br />
alla sacrestia e agli addobbi…).<br />
Dall’esperienza di questa settimana<br />
nasce una domanda: non possiamo<br />
ampliare la proposta di adorazione<br />
eucaristica nel cammino<br />
ordinario della nostra comunità?<br />
Il terzo momento di intensità è<br />
stata la settimana del digiuno: al<br />
momento in cui scrivo non è ancora<br />
terminata, perciò la valutazione<br />
la rimandiamo ad un momento<br />
successivo. L’importante<br />
che non ci si limiti ad un digiuno o<br />
un’astinenza materiali, ma che tutto<br />
ci stimoli ad astenerci da quei<br />
comportamenti che rendono difficile<br />
l’incontro e l’accoglienza reciproci.<br />
Il 20 marzo abbiamo vissuto un<br />
bel momento di festa alle Capannelle,<br />
nella ricorrenza di <strong>San</strong> Giuseppe.<br />
Molte persone alla messa<br />
della sera con la presenza di don<br />
Gian Antonio, don Gianni e don<br />
Sergio e bella la cena comunitaria<br />
successiva nel salone dell’oratorio.<br />
Nel Consiglio Pastorale del 6<br />
marzo abbiamo continuato la riflessione<br />
sulle schede preparatorie<br />
del Sinodo diocesano. A conclusione<br />
del lavoro sul tema della liturgia<br />
abbiamo deciso di dare inizio<br />
ad un gruppo liturgico, un<br />
gruppo di persone che innanzitutto<br />
approfondisca la propria conoscenza<br />
della liturgia e dei suoi profondi<br />
significati e che curi, per<br />
tempo e con sensibilità, le celebrazioni<br />
della nostra comunità. Non<br />
un gruppo tutto-fare, ma che sappia<br />
promuovere e valorizzare la<br />
partecipazione attiva e fruttuosa<br />
di tante persone. La prima riunione<br />
si è svolta il 22 marzo; a maggio<br />
il secondo appuntamento: se qualcuno<br />
è interessato, potrà aggiungersi<br />
man mano.<br />
Il 15 aprile, durante la Veglia<br />
Pasquale in Città Alta, il <strong>vescovo</strong><br />
battezzerà una ragazza diciottenne<br />
della Costa d’Avorio, Chantal: arrivata<br />
lo scorso anno nella nostra<br />
comunità e avendo già fatto due<br />
anni di catecumenato nel suo paese,<br />
ha completato la preparazione<br />
con la guida di don Pietro e l’aiuto<br />
di alcuni catechisti e così nella<br />
notte di Pasqua professerà la sua<br />
fede e riceverà il battesimo, la cresima<br />
e l’eucaristia. L’esperienza del<br />
battesimo di giovani e adulti si ripresenterà<br />
sicuramente anche nei<br />
prossimi anni. Questo ci aiuterà a<br />
ripensare meglio anche il percorso<br />
che proponiamo alle famiglie che<br />
chiedono i sacramenti per i loro figli<br />
e la cui celebrazione, data l’età,<br />
vengono distribuiti eccezionalmente<br />
su più anni, dai primi mesi<br />
di vita ai 10-12 anni.<br />
don Silvano<br />
4 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
Non abbiate paura! Gesù<br />
Ore 21.37 del 2 aprile 2005:<br />
una luce si è spenta sulla terra per<br />
accendersi e brillare per sempre in<br />
cielo. Ci ha lasciato Karol Józef<br />
Wojtyla, divenuto Giovanni Paolo<br />
II con la sua elezione alla Sede<br />
Apostolica il 16 ottobre 1978, e ci<br />
ha lasciato con una parola di conforto<br />
per tutti noi: “Non abbiate<br />
paura…”. Confidava in Dio come<br />
pochi uomini sanno veramente fare…<br />
si affidava alle mani della<br />
Madonna per la salvezza del mondo<br />
intero e per la propria, come<br />
dopo quel 13 maggio 1981 alle<br />
17.19, quando due colpi di pistola<br />
lo colpirono all’addome, mentre<br />
stava salutando la folla in Piazza S.<br />
Pietro.<br />
La sua morte ha lasciato un<br />
grande vuoto. Perchè? Perché un<br />
uomo di tale carisma, di tale autenticità,<br />
di tale spontaneità, di tale<br />
fede e rispetto non si trova facilmente.<br />
Un uomo divenuto Papa,<br />
ma rimasto uomo in mezzo agli uomini,<br />
grazie al suo continuo contatto<br />
con la gente e soprattutto<br />
con i giovani. Anche quando era<br />
ormai vecchio e malato, anche<br />
quando i suoi movimenti erano divenuti<br />
incerti e la sua voce faticosa<br />
e flebile, Giovanni Paolo II ritrovava<br />
vigore e fantasia quando<br />
incontrava i giovani.<br />
L’appellativo “Sentinelle del mattino”<br />
con cui li chiamò nella veglia<br />
notturna di Tor Vergata, nel 2000,<br />
in occasione del Giubileo dei giovani,<br />
è particolarmente significativo.<br />
Il mattino è l’inizio di un nuovo<br />
giorno. È una novità di luce e<br />
di speranza che comincia. Sul finir<br />
della notte, cioè delle inquietudini,<br />
delle violenze e del male che<br />
hanno attraversato la modernità, i<br />
giovani sono coloro che attendono<br />
e preparano il nuovo giorno,<br />
cioè la civiltà dell’amore, della pace<br />
e della vita.<br />
Il suo amore per i giovani lo ha<br />
spinto ad iniziare, nel 1985, le<br />
Giornate Mondiali della Gioventù.<br />
Le 19 edizioni della GMG che<br />
si sono tenute nel corso del suo<br />
Pontificato hanno visto riuniti milioni<br />
di giovani in varie parti del<br />
mondo, tutti intorno al “loro Papa”,<br />
che non lo hanno abbandonato<br />
nemmeno negli ultimi momenti<br />
di vita, facendogli sussurrare: ”vi<br />
ho chiamati e voi siete venuti”…<br />
Come poter poi dimenticare<br />
quando Papa Giovanni Paolo II<br />
nel 2000 ha detto: “C’è un proverbio<br />
polacco che dice: «jezeli zyjesz z<br />
mlodymi, takze stajesz sie mlodym».<br />
Vuol dire: «se vivi con i giovani, dovrai<br />
diventare anche tu giovane».<br />
Così ritorno ringiovanito. E saluto<br />
ancora una volta tutti voi, specialmente<br />
quelli che sono più indietro, in<br />
ombra, e non vedono niente. Ma se<br />
non hanno potuto vedere, certamente<br />
hanno potuto sentire questo «chiasso».<br />
Questo «chiasso» ha colpito Roma<br />
e Roma non lo dimenticherà<br />
mai!”<br />
Allo stesso modo la sua attenzione<br />
per la famiglia si è espressa<br />
con gli Incontri mondiali delle Famiglie<br />
da lui iniziati a partire dal<br />
1994. Un nonno per i piccoli; un<br />
modello da seguire per coloro che,<br />
un po’ meno giovani, lo vedono<br />
come una guida non solo spirituale,<br />
per chi è cresciuto ed invecchiato<br />
con lui nei suoi quasi 27 anni<br />
di pontificato. Una luce sul lungo<br />
cammino della vita, ecco cosa è<br />
stato Papa Giovanni Paolo II.<br />
Quella sera, il 2 aprile 2005 migliaia<br />
di persone puntavano gli occhi<br />
su quella piccola e lontana finestra<br />
illuminata e poi.. spentasi.<br />
Centinaia erano le candele accese,<br />
centinaia le preghiere che salivano<br />
al cielo perché il Papa non soffrisse<br />
troppo... Lacrime sgorgarono<br />
sul viso della folla riunita in <strong>San</strong><br />
Un uomo venuto<br />
da lontano<br />
Ricordando Papa<br />
Giovanni Paolo II<br />
a un anno dalla morte<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 5
Aprite, anzi, spalancate le porte del vostro cuore a Cristo Papa Giovanni Paolo II il Grande<br />
Pietro alla notizia del ricongiungimento<br />
del Papa a Dio. La commozione<br />
è stata generale in tutte le<br />
case del mondo cristiano e non.<br />
Grande è stato l’amore e il rispetto<br />
per questo uomo. Anche<br />
chi non era vicino alla Chiesa lo<br />
stimava per il suo impegno profuso<br />
nel tempo. Un uomo che rimarrà<br />
nella storia: è stato il primo Papa<br />
polacco, il primo non italiano<br />
dopo oltre 400 anni. Il primo Papa<br />
a viaggiare così tanto per il mondo:<br />
un record rappresentato dai<br />
suoi 104 viaggi in quasi tutti i Paesi<br />
del mondo, le sue 146 visite pastorali<br />
in Italia, i suoi 317 incontri<br />
con le parrocchie romane. Straordinari<br />
sono anche i numeri dei<br />
suoi documenti magisteriali: 14<br />
encicliche, 15 esortazioni apostoliche,<br />
11 costituzioni apostoliche,<br />
45 lettere apostoliche, 5 i libri che<br />
egli ha pubblicato da Papa.<br />
Nessun Papa ha incontrato<br />
tante persone come Giovanni Paolo<br />
II: nelle udienze ha incontrato<br />
oltre 17 milioni di pellegrini, senza<br />
contare le udienze speciali e le cerimonie<br />
religiose (almeno 8 milioni<br />
nel Giubileo del 2000) e i fedeli<br />
raggiunti con le visite nei vari Paesi<br />
del mondo, in Italia e nelle parrocchie<br />
romane. Karol il Grande,<br />
ha incontrato Capi di Stato e ministri<br />
in 738 occasioni.<br />
Il titolo di “Grande” è comunemente<br />
usato come attributo per altri<br />
due soli papi (Papa Leone I e Papa<br />
Gregorio I). Un uso, tuttavia, alquanto<br />
libero poiché non esiste un<br />
procedimento istituzionale per dichiarare<br />
“Grande” un Papa; avviene<br />
col tempo per acclamazione popolare,<br />
proprio come per Giovanni<br />
Paolo II. Il titolo guadagna di credibilità<br />
ogniqualvolta viene utilizzato<br />
in un discorso o in forma<br />
scritta, come hanno fatto subito<br />
dopo la morte di Giovanni Paolo II<br />
molti personaggi importanti, tra<br />
cui il cardinale Angelo Sodano in<br />
forma scritta nell’omelia della<br />
messa di requiem, che si sono riferiti<br />
all’ultimo pontefice come Giovanni<br />
Paolo il Grande.<br />
Papa Wojtyla ha dato un impulso<br />
straordinario alle canonizzazioni<br />
e beatificazioni, per mostrare<br />
innumerevoli esempi della santità<br />
di oggi, che fossero di incitamento<br />
agli uomini del nostro tempo:<br />
1338 beati e 482 nuovi santi.<br />
Karol Wojtyla è stato un europeista<br />
convinto. In decine e decine<br />
di discorsi Egli ha sottolineato<br />
che l’unità del continente, prima<br />
che politica, è culturale ed affonda<br />
le sue radici nel pensiero greco, affaticatosi<br />
lungo i sentieri della verità<br />
e della bellezza; in quello romano,<br />
costruttore del diritto; in<br />
quello cristiano, che ha scoperto e<br />
messo al centro il concetto di persona.<br />
2 aprile 2005: da quella sera e<br />
fino all’8 aprile, quando hanno<br />
avuto luogo le esequie del defunto<br />
Pontefice, più di tre milioni di pellegrini<br />
sono confluiti a Roma per<br />
rendere omaggio alla salma del Papa,<br />
attendendo in fila anche fino a<br />
24 ore per poter accedere alla Basilica<br />
di <strong>San</strong> Pietro.<br />
Il 28 aprile successivo, il <strong>San</strong>to<br />
Padre Benedetto XVI, suo successore,<br />
ha concesso la dispensa dal<br />
tempo di cinque anni di attesa dopo<br />
la morte, per l’inizio della Causa<br />
di beatificazione e canonizzazione<br />
di Giovanni Paolo II. La Causa<br />
è stata aperta ufficialmente il 28<br />
giugno 2005 dal Cardinale Camillo<br />
Ruini, Vicario Generale per la<br />
diocesi di Roma.<br />
E noi tutti, il suo popolo, attendiamo<br />
che il nostro Papa sia fatto<br />
“<strong>San</strong>to subito”.<br />
Valeria Ubbiali<br />
6 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
Io sono la risurrezione e la vita Gesù<br />
La “Deposizione di Cristo dalla<br />
croce” è un soggetto che, da secoli,<br />
nella storia dell’arte è in grado di<br />
creare nel fedele emozioni che<br />
conducono alla pietà.<br />
Numerose le testimonianze<br />
passate d’artisti che si sono cimentati<br />
nella rappresentazione del dolore<br />
per la morte di Gesù, ogni volta<br />
scegliendo di caricare l’attenzione<br />
ed il punto di vista sul momento<br />
della discesa dalla croce o sui<br />
gruppi di personaggi coinvolti nell’evento<br />
sacro.<br />
Questo ignoto pittore d’ambito<br />
bresciano, attivo nella seconda<br />
metà del Cinquecento, preferisce<br />
tagliare dalla sua composizione la<br />
visuale intera della croce, poiché<br />
l’episodio scelto è il momento successivo<br />
alla morte, quando con<br />
amorevole cautela il corpo esanime<br />
del figlio è adagiato in grembo<br />
ad una Madonna sofferente e semisvenuta.<br />
Quest’iconografia è tipica nelle<br />
zone del nord Europa fiammingo<br />
del Quattrocento, a cui questo<br />
pittore fa riferimento per riuscire<br />
ad aumentare il pathos espressivo<br />
della rappresentazione religiosa.<br />
In realtà il risultato è piuttosto<br />
freddo e stereotipato, anche per la<br />
scelta di una composizione rigidamente<br />
piramidale, simmetrica e<br />
volutamente speculare nei gesti.<br />
I colori scelti sono vivaci e<br />
cangianti, accostando a coppie i<br />
primari (rosso, giallo) e secondari<br />
(verde, viola), combinati con cura<br />
per un effetto ottico elegante ed<br />
ordinato, accresciuto da una luce<br />
fredda proveniente da fuori immagine,<br />
dall’alto e da sinistra.<br />
Il risultato didascalico dell’iconografia<br />
è in parte dovuto alla rigida<br />
conformità alle regole dettate<br />
dalla recente Controriforma Cattolica<br />
in materia d’Arte religiosa<br />
(1563) e dalla committenza ecclesiastica<br />
provinciale e locale.<br />
L’intenzione era sicuramente<br />
quella di muovere il fedele a devozione<br />
e partecipazione emotiva,<br />
presentando chiaramente i simboli<br />
del martirio, come i chiodi in mano<br />
a Giuseppe d’Arimatea e la corona<br />
di spine che a destra esibisce<br />
Nicodemo, a questo si aggiunge la<br />
coppa che raccolse il sangue di<br />
Cristo, sorretta da uno dei due<br />
putti alati in alto.<br />
La Maddalena è l’unica figura<br />
che guarda tristemente verso lo<br />
spettatore fuori quadro, con l’evidente<br />
intento di coinvolgerlo nel<br />
suo intenso dolore.<br />
Questa pala d’altare quindi, si<br />
colloca nella scia un po’ arretrata,<br />
ormai consolidata nel Secondo Rinascimento<br />
di provincia, dell’opera<br />
d’arte didattica che ispiri venerazione,<br />
affinché con la comprensibilità<br />
dei simboli mostrati, nei<br />
gesti calcolati e nelle espressioni<br />
facili a capirsi, il fedele possa riconoscere<br />
l’evento e parteciparvi<br />
con commozione.<br />
Dott.sa Anna Spreafico<br />
La Deposizione<br />
di Cristo<br />
dalla croce<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 7
Se nonostante tutto io sono ottimista, è perché Cristo è risorto Francesco Delpiano<br />
Una pagina al mese<br />
con Papa Giovanni<br />
L’INSEGNAMENTO<br />
DELLA PASQUA<br />
L'insegnamento e le ricchezze<br />
spirituali della Pasqua vogliono essere<br />
uno stimolo potente… nello<br />
sforzo risoluto, da parte di ciascuno<br />
di noi, alle elevazioni più decise<br />
verso quelle nobili altezze a cui<br />
le voci della coscienza e le buone<br />
ispirazioni del Signore ci richiamano,<br />
messi in guardia, come dobbiamo<br />
tutti tenerci, dalle umane prevaricazioni,<br />
dalle debolezze diffuse,<br />
dalle infedeltà individuali e<br />
collettive circa le leggi più sacre<br />
della vita.<br />
Pasqua del Signore. Il ripeterlo<br />
non disdice. La parola di Gesù<br />
presso la tomba socchiusa dell'amico:<br />
"Io sono la resurrezione e la<br />
vita". Ha la stessa significazione a<br />
Betania, come se è sussurrata delicatamente<br />
alla coscienza di un cristiano,<br />
sincero anche se molestato<br />
da qualche tentazione, e diventa<br />
motivo felice di ritrovata lietissima<br />
pace interiore, e di vera nobiltà<br />
spirituale.<br />
Oh! Che parole liberatrici e benedette<br />
la santa Chiesta riserva a<br />
Pasqua per i suoi figlioli non immemori<br />
delle gioie della innocenza<br />
degli anni più belli. "Io ti assolvo<br />
dai tuoi peccati: e non peccare più".<br />
E le altre toccanti il sublime del<br />
grande mistero e sacramento cristiano:<br />
"la pace e la Comunione del<br />
Corpo e del <strong>San</strong>gue di Cristo." Oh!<br />
La santa Comunione Eucaristica,<br />
elevazione in ogni tempo e per<br />
ogni anima verso il vertice della<br />
vita spirituale che di Cristo si pasce<br />
e si esalta!<br />
MADRE DEL<br />
BUON CONSIGLIO<br />
O Maria! Il vostro nome mi sta<br />
sulle labbra e nel cuore dal primo<br />
avvisarsi della mia vita.<br />
Dalla mia infanzia ho imparato<br />
ad amarvi come una madre, ad invocarvi<br />
nei pericoli, a confidare<br />
nella nostra intercessione.<br />
Voi leggete nel mio animo la<br />
brama che ho di scrutare la verità,<br />
di praticare la virtù, di essere prudente<br />
e giusto, forte e paziente, a<br />
tutti fratello.<br />
O Maria! Sostenete il mio proposito<br />
di vivere da fedele discepolo<br />
di Gesù per edificare la società<br />
cristiana ed allietare la <strong>San</strong>ta<br />
Chiesa Cattolica.<br />
Voi, Madre, saluto mattino e<br />
sera; Voi lungo la strada invoco;<br />
da Voi attendo l'ispirazione e il<br />
conforto per coronare i sacri impegni<br />
della mia terrena vocazione,<br />
dar gloria a Dio, raggiungere<br />
l'eterna salvezza.<br />
O Maria! Come Voi a Betlemme<br />
sul Golgota, anch'io voglio restare<br />
sempre accanto a Gesù. egli<br />
è il Re immortale dei secoli e dei<br />
popoli. Amen.<br />
Beato Papa Giovanni XXIII<br />
8 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
CELEBRAZIONI PENITENZIALI PER LA PASQUA<br />
martedì 11 ore 15.00: prima media 15.30: seconda media 16.00: terza media<br />
ore 16.30: adolescenti 17.00: quinta elementare<br />
mercoledì 12 ore 9.30 - 15.00 - 20.30: Celebrazione comunitaria della Penitenza<br />
venerdì 14 e sabato 15: ore 9-12 e15-18.30, quando non si è impegnati nelle celebrazioni.<br />
Alle Capannelle: lunedì 10 Ore 20.00 Per giovani e adulti<br />
mercoledì 12 Ore 14.30 Confessioni per i ragazzi<br />
Ore 18.00 Confessioni - Ore 18.30 <strong>San</strong>ta Messa<br />
TRIDUO PASQUALE<br />
Primo giorno: PASSIONE E MORTE DI GESÙ<br />
GIOVEDÌ SANTO ore 17.00 Prepariamo la Cena del Signore - Celebrazione con i ragazzi<br />
ore 20.30: MESSA “NELLA CENA DEL SIGNORE”<br />
ore 22-23: Veglia eucaristica (animata da adolescenti e giovani)<br />
VENERDÌ SANTO: ore 9.00: Gesù caricato della croce, viene condotto al Calvario. Lodi<br />
ore 11.00: veglia eucaristica per ragazzi delle elementari e delle medie.<br />
ore 12.00: L’agonia. Si fece buio su tutta la terra. Ufficio delle Letture.<br />
ore 15.00: Gesù muore in croce. Via Crucis.<br />
ore 20.30: AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESÙ.<br />
Processione con la statua dell’Addolorata.<br />
Secondo giorno: FU SEPOLTO - DISCESE AGLI INFERI<br />
SABATO SANTO ore 8.30: Giorno della sepoltura e del silenzio. Ufficio delle Letture.<br />
Visita e bacio del Crocifisso.<br />
Ore 11.00: Benedizione delle uova in Chiesa <strong>Parrocchia</strong>le, per tutti<br />
Terzo giorno: RISUSCITÒ<br />
SABATO Ore 21.00: VEGLIA PASQUALE.<br />
DOMENICA DI PASQUA ss. messe: ore 7.00 - 8.00 - 9.30 - 10.00 (Capannelle)- 11.00 - 18.00<br />
Lunedì dell’Angelo ss. messe: ore 8.00 - 9.30 - 10.00 (Capannelle)- 11.00 - 18.00<br />
Alle Capannelle:<br />
GIOVEDÌ SANTO ore 20.30: MESSA “NELLA CENA DEL SIGNORE”<br />
VENERDÌ SANTO: ore 15.00: Via Crucis.<br />
ore 20.30: AZIONE LITURGICA DELLA PASSIONE E MORTE DI GESÙ.<br />
SABATO SANTO Visita e bacio del Crocifisso - Ore 14.30 Benedizione delle uova<br />
Ore 21.00: VEGLIA PASQUALE nella Chiesa <strong>Parrocchia</strong>le<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 9
Non c’è nulla più prezioso del tempo, poiché è il prezzo dell’eternità Louis Bordaloue<br />
APRILE 2006<br />
LITURGIA IMPEGNI PARROCCHIALI<br />
16 D PASQUA DI RISURREZIONE <strong>San</strong>te messe: ore 7 - 8 - 9.30 - 10 (Capannelle) - 11 - 18<br />
17 L Lunedì dell'Angelo <strong>San</strong>te messe ore 8 - 9.30 - 10 (Capannelle) - 11 - 18<br />
Ore 7.30: pellegrinaggio a piedi a Caravaggio<br />
18 M ore 20.00: Ufficio comunitario<br />
ore 20.45: Gruppo missionario<br />
19 M<br />
20 G ore 18.00: Lectio divina e s. messa (Capannelle)<br />
ore 20.30: Catechisti<br />
21 V ore 17.00 e 20.30: Lectio Divina<br />
22 S ore 14.30: Prima Confessione dei comunicandi<br />
23 D II DOMENICA DI PASQUA ore 9.30 Consegna della veste bianca ai comunicandi<br />
ore 11.00: Battesimi; ore 14.00: ACR;<br />
ore 16.00: Incontro genitori e ragazzi di 3a media<br />
24 L ore 20.45: Redazione La Voce<br />
25 M SAN MARCO ore 20.30: Unitalsi<br />
26 M ore 20.30: Consiglio Pastorale<br />
27 G ore 18.00: Lectio divina e s. messa (Capannelle)<br />
28 V ore 17.00 e 20.30: Lectio Divina<br />
29 S S. CATERINA DA SIENA<br />
30 D III DOMENICA DI PASQUA Ritiro comunicandi<br />
Dove andiamo a messa quest'estate?<br />
Come preannunciato nella relazione economica di gennaio, con il Consiglio per gli affari economici abbiamo<br />
previsto di procedere con il secondo lotto del restauro dell'interno della chiesa parrocchiale, cioè la<br />
pulizia e la decorazione della navata centrale. La Curia diocesana ci ha dato l'autorizzazione a procedere.<br />
Pertanto il 5 giugno inizierà la posa dei ponteggi e i lavori dovrebbero essere compiuti entro la fine di agosto.<br />
Il problema che si pone è evidente: come fare per le celebrazioni liturgiche in questi mesi? Non si<br />
può stare per tre mesi sotto i ponteggi, da una parte intralciando i lavori e dall'altra sempre in mezzo a polvere<br />
e rumore.<br />
La soluzione più consona sembra questa: dal 5 giugno le messe feriali le celebreremo nella cappella<br />
dell'oratorio (ci stanno 80-100 persone). Per le messe festive lo spazio più adatto è invece il nostro teatro<br />
(quasi 500 posti a sedere), ovviamente preparato a dovere. Per la celebrazione eucaristica non dovremmo<br />
assolutamente trovarci a disagio. L'unica perplessità, unicamente di ordine "psicologico", potrebbe emergere<br />
in occasione dei funerali. Abbiamo ancora un po' di tempo per pensarci, se qualcuno ha suggerimenti<br />
utili li presenti al più presto.<br />
10 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
Il tempo è la stoffa di cui si fa la vita Benjamin Franklin<br />
MAGGIO 2006<br />
LITURGIA IMPEGNI PARROCCHIALI<br />
1 L Gita a Gardaland (Oratorio)<br />
ore 20.30: mese di maggio<br />
2 M S. Atanasio ore 20.00: messa al cimitero<br />
ore 20.30: Gruppo Missionario<br />
3 M SS. Filippo e Giacomo ore 20.30: mese di maggio<br />
4 G ore 18.00: Lectio divina e s. messa (Capannelle)<br />
ore 20.30: Catechisti<br />
5 V Ore 16.00: Adorazione Eucaristica<br />
ore 20.30: mese di maggio<br />
6 S<br />
7 D IV DOMENICA DI PASQUA ore 11.00: Messa di Prima Comunione<br />
ore 14.00: ACR - Ore 16.00: Battesimi - Gr. Famiglie<br />
8 L ore 20.30: mese di maggio - ore 21.00: CPAE<br />
9 M ore 20.00: messa al cimitero (Ufficio comunitario)<br />
ore 20.45: Gruppo “Il Sassolino”<br />
10 M ore 20.30: mese di maggio<br />
11 G ore 20.00: Ufficio comunitario (Capannelle)<br />
12 V ore 17.00: Lectio divina - ore 20.30: mese di maggio<br />
13 S<br />
14 D V DOMENICA DI PASQUA ore 9.15: incontro genitori e ragazzi 2 media<br />
ore 14.00: ACR<br />
15 L ore 20.30: mese di maggio - ore 21.00: Confraternita<br />
16 M ore 20.00: messa al cimitero - ore 20.45: gruppo missionario<br />
17 M ore 20.30: mese di maggio<br />
18 G ore 18.00: Lectio divina e s. messa (Capannelle)<br />
ore 20.30: Catechisti<br />
19 V ore 17.00: Lectio divina - ore 20.30: mese di maggio<br />
20 S <strong>San</strong> Bernardino da Siena ore 15.30: festa di fine anno della Scuola dell'infanzia<br />
21 D VI DOMENICA DI PASQUA ore 12.00: Battesimi<br />
22 L ore 20.30: mese di maggio<br />
23 M ore 20.00: messa al cimitero<br />
ore 20.30: Unitalsi<br />
24 M ore 20.00: inizio festa delle Capannelle - messa al campo<br />
ore 20.30: mese di maggio<br />
25 G ore 18: Lectio divina e s. messa (Capannelle)<br />
26 V <strong>San</strong> Filippo Neri ore 17.00: Lectio divina - ore 20.30: mese di maggio<br />
27 S<br />
28 D Ascensione del Signore ore 9.30 Messa dell’Impegno per III media<br />
29 L ore 20.30: mese di maggio<br />
30 M ore 15: Confessioni ragazzi<br />
ore 20.00: messa al cimitero<br />
31 M VISITAZIONE DELLA B. V. M. ore 20.30: Chiusura mese maggio alla Madonna dei Campi<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 11
Dando la luce al Verbo, Maria divenne la finestra del cielo <strong>San</strong> Fulgenzio di Ruspe<br />
Mese di maggio<br />
Il mese di maggio è caratterizzato<br />
dalla bella tradizione della<br />
preghiera comunitaria del rosario.<br />
Negli scorsi anni ci siamo ritrovati<br />
il lunedì, il mercoledì e il venerdì<br />
sera in diverse zone della nostra<br />
parrocchia a pregare insieme: si<br />
portava la statua della Madonna<br />
in modo da predisporre un angolo<br />
accogliente per dire insieme il rosario,<br />
cantare le litanie, fare una<br />
breve riflessione e invocare la benedizione<br />
sui presenti e sulle case<br />
della zona.<br />
L’iniziativa merita di essere riproposta;<br />
il desiderio anzi è di allargarla,<br />
raggiungendo più zone e<br />
soprattutto valorizzando la capacità<br />
delle persone di ritrovarsi, di<br />
aiutarsi con semplicità anche nel<br />
vivere qualche momento di preghiera.<br />
Non tutti possono spostarsi<br />
con facilità da una parte all’altra<br />
della parrocchia. Se invece ci fosse<br />
un luogo vicino, l’incontro potrebbe<br />
svolgersi anche più di una volta<br />
in un mese, con la presenza di tutti,<br />
bambini – nonni – genitori che<br />
tornano dal lavoro – giovani…<br />
Ecco allora la proposta di quest’anno.<br />
Nei giorni di lunedì e di<br />
mercoledì porteremo la statua in<br />
un cortile messo a disposizione co-<br />
IL GIOPPINO D’ORO<br />
me gli scorsi anni e tutti cercheremo<br />
di convergere in quel luogo; il<br />
venerdì, per quattro venerdì ci ritroveremo<br />
contemporaneamente<br />
in più zone, ognuno nel cortile a<br />
lui più vicino per pregare insieme<br />
il rosario.<br />
Prepareremo un libretto per<br />
aiutarci a meditare i misteri del rosario<br />
(i misteri della gioia – della<br />
luce – della passione – della gloria);<br />
cercheremo di procurarci una<br />
piccola statua oppure una icona<br />
di Maria per ogni luogo. Ma soprattutto<br />
è importante che una o<br />
più famiglie si rendano disponibili<br />
per invitare e per accogliere gli<br />
amici in questo angolo occasionale<br />
di preghiera, di fraternità.<br />
Chi fosse intenzionato a preparare<br />
e a ospitare questa preghiera<br />
e la statua della Madonna si metta<br />
in contatto al più presto con don<br />
Silvano.<br />
Il primo maggio daremo inizio<br />
a questo itinerario con la messa alla<br />
Madonna dei Campi alle ore 20.<br />
Il 31 maggio lo concluderemo con<br />
il pellegrinaggio serale alla Madonna<br />
dei Campi di Stezzano, assieme<br />
a tutte le parrocchie del nostro<br />
vicariato.<br />
Sabato 20 maggio 2006, alle ore 21.00 nel nostro cinema, si terrà la<br />
prima edizione del “Gioppino d’Oro”. Di che cosa si tratta? Di un concorso<br />
musicale riservato a tutti i ragazzi nati tra il 1992 e il 1997, che si esibiranno<br />
eseguendo canzoni dal vivo.<br />
I ragazzi che hanno aderito al Concorso sono circa 25. Sabato 1 aprile<br />
sono iniziate le prove musicali, e fin dall’inizio i ragazzi hanno accettato con<br />
entusiasmo, e un po’ di emozione, questa nuova sfida, che il nostro Oratorio<br />
propone, potendo contare sulla collaborazione degli amici della Compagnia<br />
del “Teatro del Gioppino” e di Leo Cristini, con i musicisti del complesso<br />
“Stilnovo “, oltre alla collaborazione di alcuni sponsor.<br />
Siamo sicuri che ci sarete anche voi a fare “il tifo” per questi bravissimi<br />
ragazzi e ragazze... o semplicemente per incoraggiarli e stargli vicino: è solo<br />
un bel gioco, l’importante è partecipare!<br />
12 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
Bisogna raccontare favole ai grandi, per consolarli Marcello Marchesi<br />
“Nonno, mi racconti una storia?”.<br />
Chi di noi non ha mai fatto questa<br />
richiesta ai propri cari, quando era<br />
bambino? Il Cre 2006 avrà come<br />
tema-guida proprio quello delle favole.<br />
Il CRE è certamente la principale<br />
e insostituibile iniziativa estiva<br />
organizzata dall’oratorio. Innumerevoli<br />
bambini e ragazzi incontreranno<br />
l’impegno di adolescenti,<br />
giovani e adulti che dedicheranno<br />
loro, generosamente, tempo ed<br />
energie in gran quantità e, soprattutto,<br />
di qualità.<br />
La qualità dell’oratorio è quella<br />
di chi sa compiere un servizio,<br />
dando volto a una testimonianza<br />
di amore e creando occasioni di<br />
incontro, scambio,a micizia; facendo<br />
della nostra comunità di<br />
<strong>Zanica</strong> una vera famiglia, dove<br />
tutti stanno bene insieme.<br />
Ci prepariamo dunque a vivere<br />
questa nuova avventura estiva. E<br />
ancora una volta proviamo a raccogliere<br />
l’invito: questa favola<br />
scriviamola insieme!<br />
don Luca<br />
NOTE ORGANIZZATIVE<br />
Il CRE 2005 si svolgerà presso<br />
l’Oratorio da lunedì 19 giugno a<br />
venerdì 14 luglio, dalle 9.00 alle<br />
12.00 (tranne il lunedì) e dalle<br />
14.00 alle 18.00.<br />
Per dare una mano ai genitori<br />
dei bambini più piccoli, verrà rinnovata<br />
la proposta di un “mini<br />
CRE” presso la Scuola <strong>Parrocchia</strong>le<br />
dell’Infanzia, da lunedì 3 a<br />
venerdì 21 luglio.<br />
Dal momento che, proprio in<br />
questi giorni, sono in via di definizione<br />
gli ultimi accordi con l’Amministrazione<br />
Comunale, rimandiamo<br />
allo “Speciale CRE” (che<br />
sarà distribuito in tutte le Scuole e<br />
sarà disponibile anche in oratorio)<br />
per tutti i dettagli, il programma<br />
delle attività e le modalità per<br />
l’iscrizione al CRE.<br />
Gli adolescenti, i giovani, le<br />
mamme e i papà che sono disponibili,<br />
possono dare il loro nome<br />
a don Luca in oratorio. Grazie in<br />
anticipo a tutti!<br />
Lunedì 1 Maggio 2006<br />
Ore 07.30 Ritrovo presso il parcheggio delle Scuole Medie<br />
Ore 07.45 Partenza per Gardaland<br />
Ore 18.45 Ritrovo presso i pullman<br />
Ore 19.00 Inizio del viaggio di ritorno a <strong>Zanica</strong><br />
Ore 20.15 Arrivo previsto a <strong>Zanica</strong><br />
Si fa per dire<br />
CRE 2006:<br />
la favola siamo noi<br />
Quota di partecipazione: Euro 27,00 - Iscrizioni entro Sabato 29 <strong>Aprile</strong> 2006<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 13
Un bambino è un amore diventato visibile Novalis<br />
Il mese<br />
del bambino<br />
È terminato il mese del bambino,<br />
la serie di iniziative proposte<br />
dal gruppo “Il sassolino” con lo scopo<br />
di offrire un tempo di attenzione<br />
e opportunità di incontro per i<br />
bambini di età prescolare e dei primi<br />
anni della scuola primaria e per<br />
i loro genitori.<br />
Il film “La marcia dei pinguini” –<br />
che ha dato il via alle attività nella<br />
giornata della vita – ci ha fortemente<br />
ricordato che la vita è un<br />
dono e una responsabilità per tutta<br />
la comunità degli “adulti”.<br />
Diverse le proposte che si sono<br />
succedute nel mese (uno spettacolo<br />
teatrale, un laboratorio musicale,<br />
un laboratorio di maschere, letture<br />
animate, pomeriggio con i<br />
gonfiabili), diverse le persone<br />
coinvolte, ma comune il desiderio<br />
e l’impegno di coinvolgere grandi<br />
e piccini per trascorrere piacevolmente<br />
del tempo insieme da vivere<br />
all’interno della realtà del paese.<br />
Sicuramente positiva l’esperienza,<br />
considerando che è alla sua<br />
prima edizione, a dispetto dei dubbi<br />
e dei timori vissuti durante i<br />
febbrili momenti della preparazione.<br />
Buona la partecipazione, in un<br />
crescendo continuo, stimolata all’inizio<br />
dalla curiosità per l’evento<br />
e alimentata poi dalla nascita di<br />
nuove amicizie, sia per i bambini<br />
che per i loro genitori.<br />
Gioiosa la risposta dei piccoli<br />
che hanno saputo accogliere con<br />
curiosità ed entusiasmo gli inviti<br />
per le proposte in programma.<br />
IL SASSOLINO<br />
La sfilata di carnevale ha allegramente<br />
chiuso la serie degli appuntamenti.<br />
Un caloroso ringraziamento va<br />
a tutti coloro che ci hanno aiutato<br />
a realizzare questo progetto, ma in<br />
modo particolare a don Silvano<br />
che, per primo, ha creduto in quest’idea<br />
e agli amici del gruppo “Il<br />
sassolino” che si sono lanciati nell’iniziativa<br />
con impegno, entusiasmo<br />
e un pizzico di sana incoscienza<br />
che tanto ricorda quella dei nostri<br />
bimbi.<br />
Rimane ora la voglia di riproporre<br />
questa avventura, migliorandola<br />
e allargandola a più realtà<br />
presenti nel paese, perché i bambini<br />
possano sempre più trovare spazio<br />
nei pensieri e nei tempi frenetici<br />
di noi grandi.<br />
Ma il mese del Bambino non<br />
era e non vuole essere l’unica proposta.<br />
Il prossimo incontro del<br />
gruppo “Il sassolino” è fissato per il<br />
9 maggio presso la Sala <strong>Parrocchia</strong>le.<br />
L’invito è aperto a chiunque<br />
(genitore, nonno, zio, educatore,<br />
…) abbia voglia di lasciarsi coinvolgere<br />
e di condividere il desiderio<br />
di “pensare insieme intorno all’infanzia”.<br />
Vi aspettiamo numerosi, perché<br />
non si è mai troppi, e insieme si<br />
può fare meglio.<br />
Anna Forlani<br />
“Il sassolino” è un gruppo di adulti attenti al mondo dei bambini;<br />
vuole essere di sostegno e di stimolo per la nostra scuola dell’infanzia,<br />
promuovere la riflessione sulle problematiche educative e organizzare<br />
iniziative destinate ai bambini di età prescolare e della scuola<br />
primaria.<br />
14 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
La speranza è un prestito fatto alla gioia Antoine Rivarol<br />
Ospitiamo due comunicati che offrono<br />
alcune informazioni utili per il<br />
prossimo periodo che ci vede tutti impegnati<br />
dalla dichiarazione dei redditi.<br />
Una informazione doverosa sempre,<br />
ma particolarmente per la nostra<br />
parrocchia che nel corso del 2005 si<br />
è vista assegnare due contributi per il<br />
restauro della chiesa: dal fondo<br />
dell’8 per mille (€ 75.000) e dalla<br />
Fondazione Bernareggi (€<br />
40.000).<br />
***<br />
8 per mille<br />
Carissimi,<br />
con la gioia per la festa di<br />
Pasqua che entra nelle nostre<br />
case, vorremmo vi giungesse anche<br />
il ringraziamento per il bene<br />
che avete fatto attraverso<br />
l’8xmille alla Chiesa Cattolica.<br />
Con la vostra firma avete raggiunto<br />
le realtà più diverse, con<br />
progetti di pastorale e promozione<br />
umana. Nel 2005 l’8xmille ha contribuito<br />
alla missione della Chiesa:<br />
per i progetti di carità in Italia e<br />
nei Paesi in via di sviluppo (195<br />
milioni di euro); per il culto e la<br />
pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie<br />
(155 milioni); per le<br />
nuove chiese parrocchiali, le iniziative<br />
nazionali e il restauro del<br />
patrimonio artistico (316 milioni).<br />
Ha sostenuto la missione di<br />
39.000 preti diocesani, compresi<br />
600 sacerdoti inviati nel Terzo<br />
mondo (315 milioni). E ha raggiunto<br />
le destinazioni più lontane<br />
e dimenticate, come potete scoprire<br />
sul sito www.8xmille.it.<br />
La vostra firma ha mostrato il<br />
volto della Chiesa, che vede uniti<br />
sacerdoti e fedeli nelle attività parrocchiali<br />
e negli oratori, provvede<br />
alle nuove chiese per le periferie<br />
urbane, al catechismo e alle celebrazioni<br />
eucaristiche. Ma realizza<br />
anche progetti pastorali per le<br />
famiglie, per i giovani da formare<br />
o per gli anziani da confortare. Un<br />
circolo di iniziative evangeliche:<br />
dalle mense alle case famiglia per<br />
ragazze madri e minori, fino all’assistenza<br />
notturna agli emarginati.<br />
Infine le scuole e gli ospedali<br />
sostenuti con l’8xmille nei Paesi in<br />
via di sviluppo, e i fondi d’emergenza<br />
che nel 2005 hanno portato<br />
aiuti, tra l’altro, nel Sahel colpito<br />
dalla carestia (3,5 milioni), oltre<br />
che alle vittime del sisma in Pakistan<br />
e degli uragani in Centro<br />
America (4 milioni).<br />
Senza la vostra firma oggi tutte<br />
queste opere non sarebbero realtà.<br />
Buona Pasqua a nome di quanti<br />
avete fatto sentire amati, consapevoli<br />
e riuniti in Cristo.<br />
Con l’otto per mille alla<br />
Chiesa cattolica avete fatto<br />
molto. Per tanti.<br />
Per saperne di più consultate la<br />
pag. 418 del Televideo RAI o il<br />
sito www.8xmille.it.<br />
5 per mille<br />
La legge finanziaria (n.<br />
266/2005) prevede, a titolo sperimentale<br />
per l’anno 2006, la destinazione,<br />
in base alla scelta del<br />
contribuente, di una quota pari al<br />
5 per mille dell’imposta sul reddito<br />
delle persone fisiche per le seguenti<br />
finalità:<br />
A) sostegno del volontariato<br />
e delle altre organizzazioni non lucrative,<br />
delle associazioni di promozione<br />
sociale, fondazioni...<br />
B) finanziamento della ricerca<br />
scientifica<br />
C) finanziamento della ricerca<br />
sanitaria<br />
D) attività sociali svolte dal<br />
La destinazione<br />
dell’8 per mille<br />
e del 5 per mille<br />
comune di residenza.<br />
In occasione della propria dichiarazione<br />
dei redditi ogni contribuente<br />
potrà scegliere direttamente<br />
l’organizzazione a cui devolvere<br />
tale contributo, indicandone semplicemente<br />
il codice fiscale nell’apposito<br />
spazio previsto nei modelli<br />
730 e UNICO, accompagnato<br />
dalla propria firma. È consentita<br />
una sola scelta di destinazione.<br />
La scelta di destinazione del 5<br />
per mille e quella dell’8 per mille<br />
non sono in alcun modo alternative<br />
fra loro e possono quindi essere<br />
effettuate entrambe.<br />
Molte realtà del territorio si sono<br />
mosse per iscriversi all’apposito<br />
elenco degli enti beneficiari di<br />
questa attribuzione. Tra queste realtà<br />
ci sono anche alcune note realtà<br />
diocesane che potrebbero ricevere<br />
la nostra attenzione:<br />
* Associazione Diakonia<br />
ONLUS (Caritas diocesana)<br />
cod. fiscale 95019860162<br />
* Opera Diocesana Patronato<br />
<strong>San</strong> Vincenzo<br />
cod. fiscale 80024390165<br />
* Fondazione Adriano<br />
Bernareggi (Museo)<br />
cod. fiscale 02992100160<br />
* Associazione Pro Jesu<br />
ONLUS (Centro Missionario)<br />
cod. fiscale 95137340162<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 15
Non fa certo parte della religione imporre la religione Tertulliano<br />
Il bello<br />
della democrazia<br />
Al momento in cui scriviamo la<br />
campagna elettorale è ormai alle<br />
ultime battute.<br />
Si è trattata di una campagna<br />
molto lunga: di fatto si è aperta<br />
con le elezioni regionali e amministrative<br />
dello scorso anno. L’esito<br />
di quelle elezioni ha portato la<br />
maggioranza parlamentare addirittura<br />
a modificare la legge elettorale<br />
e la minoranza a proseguire con<br />
decisione nella via della coalizione<br />
sulla base di un programma di governo<br />
elaborato e condiviso da<br />
tutti i soggetti coinvolti.<br />
Il risvolto più appariscente di<br />
una campagna così lunga è stato il<br />
cristallizzarsi di una contrapposizione<br />
fatta di infinite polemiche,<br />
sviluppate soprattutto per la vasta<br />
platea dei mass media: poco spazio<br />
per il confronto, esasperazione dei<br />
toni, accuse, slogan, un rincorrersi<br />
di battute caustiche e villane… un<br />
clima spesso becero e volgare, che<br />
giornali e tv hanno sempre inseguito<br />
e posto in prima pagina, trovando<br />
in esso quasi la ragion stessa<br />
del proprio “servizio”.<br />
Inevitabilmente questo ha generato<br />
in tante persone un senso<br />
di sconcerto e di disgusto, di diffusa<br />
stanchezza e di confusione.<br />
Occorre però sottolineare che<br />
per la seconda volta, da quando è<br />
stato introdotto il sistema maggioritario,<br />
la legislatura è giunta al<br />
suo naturale compimento dei cinque<br />
anni. E per la prima volta si è<br />
avuto un governo che ha sostanzialmente<br />
retto per tutte e cinque<br />
gli anni.<br />
Peraltro in questi anni la congiuntura<br />
politica ed economica internazionale<br />
è stato quanto mai<br />
difficile e, in certi momenti, persino<br />
drammatica, rendendo davvero<br />
difficile il governare.<br />
A seguito della riforma della<br />
legge elettorale, le coalizioni che si<br />
presentano al voto su posizioni così<br />
rigide e definite, in realtà si troveranno<br />
immediatamente a ridefinire<br />
i rapporti di forza al loro interno<br />
proprio sulla base dei voti che<br />
ciascun partito avrà effettivamente<br />
ottenuto. Ogni partito tifa per<br />
la propria coalizione, ma sta lottando<br />
per una propria affermazione,<br />
da cui dipenderà sì il proprio<br />
futuro, ma forse il futuro stesso<br />
della coalizione stessa. La scelta di<br />
ogni elettore da un lato acquista<br />
più valore, perché contribuisce a<br />
dare un “peso” specifico ad un partito;<br />
dall’altro, è impoverita, perché<br />
non incide direttamente nella<br />
scelta dei candidati, esclusivamente<br />
indicati dai partiti stessi.<br />
In questo contesto un cristiano<br />
cosa può fare? Molto!<br />
* Un voto lascia il segno. Certo<br />
non è facile scegliere a quale partito<br />
dare il proprio voto. Il card.<br />
Ruini ha ribadito che “la Chiesa<br />
italiana non fa scelte di schieramen-<br />
16 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006
La verità vi farà liberi Gesù<br />
to”, ma allo stesso tempo ripropone<br />
“agli elettori e ai futuri eletti quei<br />
contenuti irrinunciabili, fondati sul<br />
primato e sulla centralità della persona<br />
umana ... che costituiscono parte<br />
essenziale della dottrina sociale della<br />
Chiesa… verità elementari che riguardano<br />
la nostra comune umanità”.<br />
Ecco il primo contributo che<br />
ogni cristiano può dare: non si lascia<br />
portare da simpatie o antipatie,<br />
da interessi personali o di<br />
gruppo. Valuta le proposte su una<br />
base di valori e di contenuti che<br />
salvaguardano nel loro insieme la<br />
persona, tutte le persone e il loro<br />
bene complessivo. E siccome nessuna<br />
proposta rispecchia contemporaneamente<br />
tutti i valori e<br />
icontenuti, egli sa che la scelta<br />
non è tra angeli e diavoli, tra buoni<br />
e cattivi: fa una scelta seria, meditata,<br />
ma opinabile e bisognosa di<br />
confrontarsi anche con l’opinione<br />
diversa. Un contributo di moderazione,<br />
di rispetto, di dialogo.<br />
*I “valori” costituiscono il tentativo<br />
di dare un nome al bene necessario<br />
per le persone, per i propri<br />
cari come per tutti i concittadini.<br />
Per quei valori non basta un voto<br />
ogni cinque anni; quel bene va<br />
cercato sempre, nei diversi ambiti,<br />
impegnandosi di persona. Una<br />
scelta convinta, mai una “delega”.<br />
Anche se vince il “mio” schieramento,<br />
non smetto di vigilare e<br />
operare perché alcuni valori non<br />
vengano offuscati o dimenticati fino<br />
alle prossime elezioni.<br />
* Una cosa fa soffrire: ci sono<br />
candidati (persone o partiti) che<br />
vorrebbero che nel maturare la<br />
nostra scelta mettessimo tra parentesi<br />
la nostra ispirazione cristiana<br />
“perché non si deve imporre la<br />
propria convinzione religiosa a tutti”.<br />
È verissimo, non si deve imporre.<br />
Ma pensare, proporre, confrontarsi,<br />
sì. Perché il mio modo di pensare,<br />
nutrito dall’incontro con il<br />
vangelo, deve essere considerato<br />
una imposizione, mentre il modo<br />
di pensare di chi si ispira a una visione<br />
atea o individualista o “laicista”<br />
del mondo e della società ha<br />
tutto il diritto di far valere la sua<br />
opinione? Perché se un <strong>vescovo</strong><br />
esprime una convinzione pacata e<br />
motivata “è un intervento a gamba<br />
tesa”, se invece parla uno degli<br />
esponenti intramontabili del laicismo<br />
e del libertarismo è “una battaglia<br />
per la libertà”?<br />
L’integralismo laicista non è<br />
meno dannoso di quello religioso.<br />
L’istituzione ecclesiastica parla con<br />
tutti, con rispetto e pacatezza e offre<br />
motivati elementi di confronto.<br />
Le medesime doti devono caratterizzare<br />
il confronto dei credenti<br />
tra loro e con tutti. Le convinzioni<br />
e le proposte si confrontano<br />
liberamente; poi si contano i<br />
voti: è la democrazia.<br />
La redazione del notiziario<br />
La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006 17
LA VOCE<br />
Notiziario della comunità parrocchiale di <strong>Zanica</strong><br />
Anno 4 - N° 3 - <strong>Aprile</strong> 2006<br />
Direttore responsabile Silvano Ghilardi<br />
Direttore di redazione Luca Gattoni<br />
Redazione<br />
SOMMARIO<br />
Cristo è risorto . . . . . . . . . . . pag. 3<br />
Camminando s’apre cammino pag. 4<br />
Un uomo venuto da lontano. pag. 5<br />
La deposizione dalla croce . . pag. 7<br />
Una pagina al mese<br />
con Papa Giovanni . . . . . . . . pag. 8<br />
Programma pasquale . . . . . . pag. 9<br />
Calendario pastorale . . . . . . pag. 10<br />
Mese di maggio. . . . . . . . . . . pag. 12<br />
Si fa per dire - CRE 2006 . . pag. 13<br />
Il mese del bambino . . . . . . pag. 14<br />
La destinazione dell’8xmille<br />
e del 5xmille . . . . . . . . . . . . . pag. 15<br />
Il bello della democrazia. . . . pag. 16<br />
Sommario . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18<br />
Marco Bassi<br />
Veronica Casanova<br />
Fabrizio Colombelli<br />
Luca Gattoni<br />
Silvano Ghilardi<br />
Ennio Locatelli<br />
Giuseppe Rampinelli<br />
Pietro Scolari<br />
Valeria Ubbiali<br />
CICLOSTILATO IN PROPRIO<br />
http://www.parrocchiazanica.it<br />
info@parrocchiazanica.it<br />
ORARI DELLE SANTE MESSE<br />
7.00 9.30 18.00 18.30 20.00<br />
Lunedì Scuola Mat. <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong><br />
Martedì <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong> Capannelle<br />
Mercoledì <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong> Capannelle<br />
Giovedì <strong>Parrocchia</strong> Capannelle Oratorio<br />
Venerdì enerdì <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong><br />
Sabato <strong>Parrocchia</strong><br />
DOMENICA DOMENICA<br />
E FESTIVI<br />
In parrocchia Ore 18.00 - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00<br />
Alle Capannelle Ore 18.30 - 10.00<br />
Al Padergnone Ore 9.00<br />
NUMERI TELEFONICI UTILI<br />
Don Silvano - Casa <strong>Parrocchia</strong>le 035.671.029<br />
Don Luca - Abitazione 035.670.040<br />
Don Pietro - Abitazione 035.675.063<br />
Reverende Suore - Scuola Materna 035.671.107<br />
Segreteria - Bar Oratorio 035.670.558<br />
18 La Voce - <strong>Aprile</strong> 2006