Poesia e teatro L'apparizione di Angelica - Palumbo Editore
Poesia e teatro L'apparizione di Angelica - Palumbo Editore
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Guida alla lettura<br />
M.R. Tabellini, P. Fertitta, F. Tozzi, Le opere e il tempo [G.B. <strong>Palumbo</strong> E<strong>di</strong>tore]<br />
<strong>Poesia</strong> e <strong>teatro</strong><br />
on line 13<br />
pagina 3<br />
Modulo 2 La poesia ieri e oggi<br />
Unità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento 2 L’amore e la figura femminile<br />
Giuseppe Tomasi <strong>di</strong> Lampedusa L’apparizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong><br />
Le forme<br />
Se in una poesia – ad esempio nel sonetto Tanto gentile<br />
<strong>di</strong> Dante – l’apparizione della bellezza è concentrata<br />
in un’immagine sospesa fuori dal tempo, in un romanzo,<br />
invece, essa trova un respiro ampio e descrittivo:<br />
emergono i dettagli, l’ambiente, i personaggi <strong>di</strong> contorno.<br />
Il narratore può soffermarsi sulle reazioni dei<br />
singoli, e può soprattutto <strong>di</strong>rci com’è davvero l’aspetto<br />
della ragazza in questione. L’episo<strong>di</strong>o dell’entrata <strong>di</strong><br />
<strong>Angelica</strong> è guidato dallo scrittore con mano <strong>di</strong> vero regista.<br />
Dapprima c’è l’attesa, che serve ad aumentare<br />
la curiosità, poi l’entrata, quin<strong>di</strong> il lettore è chiamato<br />
a “vedere” <strong>Angelica</strong> <strong>di</strong> fronte, nella sua bellezza statuaria,<br />
e poi da <strong>di</strong>verse angolazioni: il narratore si sofferma<br />
infatti sull’effetto formidabile della comparsa<br />
della ragazza, ma non manca <strong>di</strong> notare che non è priva<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti, col risultato <strong>di</strong> rendere il lettore complice <strong>di</strong><br />
una visione critica nel momento stesso in cui lo affascina<br />
soffermandosi sulle particolarità sensuali della<br />
ragazza: la pelle <strong>di</strong> crema fresca, i capelli ondulati, gli<br />
occhi un po’ crudeli, la gonna che ondeggia accompagnandone<br />
l’incedere.<br />
Lavorare sul testo<br />
Per comprendere<br />
Rintraccia nel testo gli effetti dell’apparizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong><br />
sugli invitati al palazzo del principe, sottolineando<br />
o trascrivendo i singoli passaggi.<br />
– Qual è la prima impressione suscitata?<br />
– Alla vista <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>, quale impressione hanno<br />
i Salina nel complesso, e poi i singoli appartenenti<br />
alla famiglia (Tancre<strong>di</strong>, la principessa, il<br />
principe)?<br />
Ripercorri sul testo la descrizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>: quali<br />
aspetti vengono descritti per primi? Quali via via<br />
che la ragazza procede nella sala?<br />
La descrizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong> segue un proce<strong>di</strong>mento<br />
cinematografico: in quali momenti <strong>Angelica</strong> appare<br />
a figura intera? In quali in primo piano?<br />
Il narratore suggerisce nell’aspetto e nell’atteggiamento<br />
<strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>, oltre allo splendore, anche qualche<br />
tratto che potremmo definire non “angelico”,<br />
I temi<br />
L’ambivalenza della descrizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong> pre<strong>di</strong>spone<br />
il lettore al significato sociologico del passo. Balza evidente<br />
infatti il confronto tra la nobiltà ingessata e la<br />
vitalità borghese <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>: la ragazza infatti può<br />
contare sulla bellezza e soprattutto su una dote consistente,<br />
che non mancherà <strong>di</strong> attirare Tancre<strong>di</strong>. Che<br />
<strong>Angelica</strong> fosse intimorita, ce lo rivela il narratore; ma<br />
al suo ingresso sa apparire padrona <strong>di</strong> sé e destreggiarsi<br />
abilmente. Va <strong>di</strong>ritta alla principessa e la onora<br />
<strong>di</strong> un inchino, e a don Fabrizio <strong>di</strong>ce: «la Sua bontà per<br />
me è uguale a quella che ha sempre <strong>di</strong>mostrato al mio<br />
caro papà», rovesciando abilmente la reale avversione<br />
del principe verso il borioso don Calogero, che da umili<br />
origini si è arricchito trafficando con la politica. In sintesi,<br />
il tema della bellezza nel romanzo non si esaurisce<br />
in sé, ma è inserito dentro una storia. Attraverso<br />
la bellezza sensuale <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>, la vita irrompe, con<br />
il fascino prepotente della giovinezza e del denaro,<br />
dentro la nobiltà congelata ed immobile come le mura<br />
del palazzo che abita: è il punto <strong>di</strong> rottura <strong>di</strong> un equilibrio<br />
secolare, che vedrà coinvolti borghesia e nobiltà,<br />
con l’ineluttabile <strong>di</strong>sfacimento del mondo ormai stantio<br />
che quest’ultima rappresenta.<br />
in qualche caso ad<strong>di</strong>rittura animalesco. Con quali<br />
termini, in particolare?<br />
La lingua<br />
Il principe Fabrizio alla vista <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong> è rappresentato<br />
con una metafora <strong>di</strong> notevole effetto. Rintracciala<br />
nel testo e spiegala.<br />
Per interpretare<br />
Confronta l’apparizione <strong>di</strong> <strong>Angelica</strong> con quella <strong>di</strong><br />
Beatrice nel sonetto «Tanto gentile…» (Modulo 2, p.<br />
109). Qui sotto trovi elencati <strong>di</strong>versi aspetti; segna<br />
con A gli enunciati che ritieni attinenti all’apparizione<br />
<strong>di</strong> <strong>Angelica</strong>; con B quelli attinenti a Beatrice; con<br />
AB quelli che ti sembrano adatti sia all’una sia all’altra<br />
figura femminile<br />
A viene rappresentata mentre incede tra la gente<br />
B emana un’aura <strong>di</strong> sensualità<br />
C al primo apparire fa un effetto quasi paralizzante