Audiotop Nemesis.pdf - Audio Car Stereo

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Prove TRASDUTTORE: AUDIOTOP NEMESIS WN 15.4 DISTORSIONE ARMONICA IN REGIME DINAMICO (pressione media 100 dB) LE MISURE MOL - livello massimo di uscita: per distorsione di intermodulazione totale non superiore al 5% Data l’eccezionalità del trasduttore e della realizzazione, abbiamo ritenuto utile eseguire delle misure dinamiche sul coriaceo Audiotop, tanto per verificarne la tenuta in potenza e la distorsione armonica, convinti da un lato dall’ascolto di Roberto Pallocchia e dall’altro dall’enorme dato dichiarato per l’escursione lineare. L’opportunità è venuta dalla visione fortuita in magazzino del cabinet appositamente realizzato per la seduta di ascolto. Con l’aiuto di Roberto abbiamo issato il pesante fardello sul trespolo di misura, elevato il tutto alla massima altezza concessaci ed abbiamo eseguito innanzitutto la misura della risposta, che costituisce lo start per qualunque indagine ulteriore in regime dinamico. Calcolati in breve i livelli di emissione per una pressione media di 100 decibel, abbiamo avviato l’indagine sulle non linearità armoniche. Come possiamo vedere dal grafico di distorsione la terza armonica si mantiene molto bassa in gamma profonda, salendo oltre l’uno per cento a frequenze ove in genere i diffusori propongono percentuali superiori al 5%. Anche la seconda armonica appare inconsistente, così come quelle superiori. Alla misura della massima pressione indistorta possiamo vedere che a 40 Hz siamo a ben 114 decibel e che si sale fino a 118 al terzo d’ottava superiore. Praticamente i 1000 watt disponibili su un carico di quattro ohm sono stati digeriti dal “mostro” senza una piega, con la compressione acustica indicata dall’Audio Precision in qualche “decimo di decibel”, se ci passate il termine. Inutile pubblicare il grafico di MIL, visto che si tratta di un segmento dritto e senza esitazioni di alcun genere da 40 a 125 Hz allineato alla potenza massima. G.P. Matarazzo I PARAMETRI Audiotop Nemesis WN 15.4 Frequenza di risonanza 23.682 Hz Resistenza c.c. 3,67 ohm Diametro di emissione 315,0 mm Fattore di merito totale 0,347 // Fattore di merito meccanico 5,819 // Fattore di merito elettrico 0,369 // Fattore di forza 20,36 Txm Volume acustico 136,68 l Escursione lineare 20,0 mm (stimata) Cedevolezza meccanica 0,158 mm/N Massa mobile 280,23 g Massa aggiunta 70,15 g 90 ACS-AudioCarStereo n. 126
I fori che vedete, protetti dalla retina metallica, servono per il raffreddamento della bobina mobile nella zona compresa tra i due speeder che la guidano nei movimenti. Belli e pratici anche i morsetti a molla. realizzazioni, dovendo tenere conto dell’elevato rapporto Res/Re rispetto al Qms come visto prima. Per poter reggere meccanicamente uno spostamento avanti ed indietro di circa 20 millimetri, come a dire quaranta millimetri picco-picco, occorre un anello di sospensione disegnato su un semicerchio molto grande. Ecco perché, pur trattandosi di un trasduttore di 380 millimetri nominali, possiamo contare su un diametro effettivo ridotto a soli 315 millimetri, mettendo nel conto anche metà delle sospensioni. La sospensione è in foam ma ciò non deve far storcere il naso agli autocostruttori, visto che i foam di nuova generazione, i cosiddetti “superfoam”, non presentano più i problemi di scarsa durata, potendo viceversa realizzare anelli molto meno cedevoli di quelli in gomma. La massa è costituita da cellulosa fortemente trattata, tanto da assumere una massa pari a quasi cinque volte quella posseduta da un woofer professionale dello stesso diametro. Per ottenere una escursione come quella dell’Audiotop Nemesis, una volta dimensionata la sospensione esterna occorre assicurare un corretto spostamento dell’equipaggio mobile, facendo in modo che l’effetto di richiamo della membrana sia costantemente assicurato. In altre parole, occorre che il centratore si Per il pilotaggio dell’Audiotop Nemesis WN 15.4 ho utilizzato un finale collegato a ponte, con circa 600 W sul carico con annesso filtro crossover elettronico con taglio a 90 Hz a 24 dB per ottava, dotato di una sezione di equalizzazione a frequenza e Q variabile, oltre all’immancabile “The Epicenter” normalmente presente sulla Tempra “lab”. Come software ho utilizzato alcuni dischi test IASCA degli ultimi anni che contengono brani di musica classica e leggera, nonché brani da SPL così particolari da mettere in crisi impianti muscolosi. Il Nemesis è montato in un box da 50 litri, le cui pareti sono spesse 25 mm, e dotato di numerosi rinforzi interni, completamente riempito di lana di vetro come da dati di progetto. Curioso come un picchio, inizio immediatamente l’ascolto con i brani dedicati all’SPL presenti nei CD IASCA, tanto per verificare subito se i dati di progetto si trasformano in pressioni sonore. La sensazione che si riceve è notevole, i colpi a bassa frequenza smuovono ritmicamente l’aria dentro l’abitacolo, così come le varie spazzolate in frequenza sembrano non avere mai fine, soprattutto quelle che si spingono verso gli infrasuoni. Probabilmente siamo intorno ai 15-20 Hz, ed il Nemesis si muove con escursioni notevoli senza dare il benché minimo accenno di sofferenza, e siamo con il volume a metà. A questo punto faccio la prova del nove! Il brano scelto offre un vasto panorama tra suoni a bassissima frequenza e colpi violenti di cassa, oltre agli immancabili effetti sintetizzati, tutto concentrato nella zona del sub. Mi preparo psicologicamente ed alzo progressivamente il volume al massimo. La pressione aumenta in modo esponenziale, tanto che l’aria intorno a me vibra a ritmo di musica, ed io passo da una sensazione solo “uditiva” ad una interamente “corporale”, per la pressione ACS-AudioCarStereo n. 126 deformi sotto la sollecitazione meccanica in modo costante, riportando la membrana nella posizione di zero appena cessato lo stimolo elettrico che ha fatto spostare in avanti o indietro il pesante equipaggio mobile. Per poter ottenere una forza costante con lo spostamento si è fatto ricorso ad un doppio centratore, unica soluzione capace di richiamare la membrana anche se sottoposta a spostamenti notevoli. Il cestello di un subwoofer così non può per forza di cose essere mingherlino ed economico. Il “nostro” infatti deve poter reg- L’ASCOLTO gere la sollecitazione meccanica derivante dagli spostamenti violenti imposti dalla potenza immessa e contemporaneamente mantenere sospeso un complesso magnetico di notevole massa. Per raffreddare l’equipaggio mobile il costruttore ha fatto ricorso alla foratura del polo centrale e ad una foratura radiale posta alla base del cestello. In base alle misure effettuate abbiamo ricavato i seguenti parametri di Thiele e Small, utilizzati dal nostro valido Roberto Pallocchia per le simulazioni dei vari carichi. G.P. Matarazzo dell’aria su tutto il corpo. Le frequenze infrasoniche ci sono tutte e tutte perfettamente intelligibili, così come i colpi di cassa, che mi fanno saltare la meccanica del CD, o come il finale, che dopo solo mezz’ora di funzionamento, complice il gran caldo di questo luglio, entra in protezione. Curioso, l’impianto va in crisi e lui se ne sta beato e pacifico, quasi a volermi dire: “ma quando iniziamo a fare sul serio?!”. E mi trovo a riflettere su ciò che ho appena ascoltato, iniziando a sentire gli effetti dello stress acustico sopportato dalle mie orecchie. Immaginate cosa può essere in grado di generare con le potenze dei nuovi finali in classe D capaci di raggiungere il kW! Andiamoci piano, perché gli effetti dello stress acustico da SPL si fanno sentire nel tempo, con perdite dell’udito anche importanti e irreversibili, e per chi è appassionato di musica è il massimo del masochismo. Comunque decido di smetterla lì e proseguire il giorno dopo con ascolti più audiofili. Si riprende questa volta con le orecchie ben riposate con brani di musica per organo e a pressioni più naturali. Lo strumento viene riprodotto con estremo realismo, soprattutto le prime due ottave sono di una presenza mai ascoltata prima. Sembra quasi di vedere i piedi dell’organista che si spostano generando, oltre alle note, tutti quei rumori dovuti ai pedali, restituiti con estremo realismo, o di catturare il vibrare di legni e corde del basso acustico di accompagnamento suonato con l’archetto che mi fa apprezzare l’importanza di una riproduzione pulita e definita delle prime tre ottave, dove il Nemesis diventa il protagonista indiscusso. Insomma, un gran bel sub, questo Audiotop, capace di far contenti tutti, dal purista del suono all’amante dei dB. Dategli tanti ma buoni watt, e lui saprà restituirvi suoni da primatista. R.Pal. 91 Prove
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