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Guida all'uso di Gretl - Wake Forest University

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Capitolo 5. Funzioni speciali in genr 33<br />

Ritar<strong>di</strong>, <strong>di</strong>fferenze, trend<br />

Se i perio<strong>di</strong> temporali sono <strong>di</strong>stanziati in modo uniforme, è possibile usare valori ritardati<br />

delle variabili in una regressione panel (ma si veda la sezione 15.2; è anche possibile costruire<br />

<strong>di</strong>fferenze prime delle variabili.<br />

Se un dataset è identificato correttamente come panel, gretl gestirà correttamente la generazione<br />

<strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> variabili. Ad esempio, il comando genr x1_1 = x1(-1) creerà una<br />

variabile che contiene il primo ritardo <strong>di</strong> x1, laddove è <strong>di</strong>sponibile, e il co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> valore mancante,<br />

laddove il ritardo non è <strong>di</strong>sponibile (ad esempio nella prima osservazione per ogni gruppo).<br />

Quando si esegue una regressione che include questo tipo <strong>di</strong> variabili, il programma escluderà<br />

automaticamente le osservazioni mancanti.<br />

Quando un dataset panel ha una <strong>di</strong>mensione temporale sostanziale, può essere utile includere<br />

un trend nell’analisi. Il comando genr time crea una variabile <strong>di</strong> nome time che assume valori<br />

compresi tra 1 e T per ogni unità, dove T è la lunghezza della <strong>di</strong>mensione temporale del panel.<br />

Per creare un in<strong>di</strong>ce che assuma valori compresi tra 1 e m × T , dove m è il numero <strong>di</strong> unità nel<br />

panel, si usi invece genr index.<br />

Statistiche descrittive per unità<br />

Le funzioni pmean() e psd() possono essere usate per generare semplici statistiche descrittive<br />

(me<strong>di</strong>a e scarto quadratico me<strong>di</strong>o) per una data variabile, calcolate per gruppo.<br />

Supponendo <strong>di</strong> avere un dataset panel che comprende 8 osservazioni temporali per ciascuna <strong>di</strong><br />

N unità o gruppi. Il comando<br />

genr pmx = pmean(x)<br />

crea una serie <strong>di</strong> questo tipo: i primi 8 valori (che corrispondono all’unità 1) contengono la<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> x per l’unità 1, i successivi 8 valori contengono la me<strong>di</strong>a per l’unità 2 e così via. La<br />

funzione psd() funziona in modo simile. Lo scarto quadratico me<strong>di</strong>o campionario per il gruppo<br />

i è calcolato come<br />

(x<br />

− ¯xi)<br />

si =<br />

2<br />

Ti − 1<br />

dove Ti denota il numero <strong>di</strong> osservazioni valide su x per l’unità data, ¯xi denota la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

gruppo, e la somma viene fatta su tutte le osservazioni valide per il gruppo. Se però vale Ti < 2,<br />

lo scarto quadratico me<strong>di</strong>o viene impostato pari a 0.<br />

È interessante notare un uso particolare <strong>di</strong> psd(): se si vuole formare un sotto-campione <strong>di</strong> un<br />

panel che contenga solo quelle unità per cui la variabile x varia nel tempo, si può eseguire<br />

smpl (psd(x) > 0) --restrict<br />

Funzioni speciali per manipolare i dati<br />

Oltre alle funzioni <strong>di</strong>scusse sopra, ci sono alcune opzioni <strong>di</strong> genr particolarmente utili per manipolare<br />

i dati panel, soprattutto quando i dati sono stati importati da una fonte esterna e non<br />

sono nella forma corretta per l’analisi panel. Queste funzionalità sono spiegate nel Capitolo 4.<br />

5.5 Ricampionamento e bootstrapping<br />

Un’altra funzione particolare è il ricampionamento, con reimmissione, <strong>di</strong> una serie. Data una<br />

serie <strong>di</strong> dati originale x, il comando<br />

genr xr = resample(x)<br />

crea una nuova serie in cui ognuno degli elementi è estratto in modo casuale dagli elementi <strong>di</strong><br />

x. Se la serie originale ha 100 osservazioni, ogni elemento <strong>di</strong> x è scelto con probabilità 1/100<br />

ad ogni estrazione. L’effetto è quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> “rimescolare” gli elementi <strong>di</strong> x, con la particolarità che<br />

ogni elemento <strong>di</strong> x può apparire più <strong>di</strong> una volta, o non apparire affatto, in xr.

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