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Le Fobie - dott. Gianni Savron

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<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />

Nosologia<br />

I disturbi fobici sono stati inseriti nel capitolo dei disturbi d’ansia del<br />

Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV) (APA, 1996) e<br />

nonostante la loro categorizzazione in tale ambito sia relativamente recente,<br />

gli aspetti a cui si riferiscono sono, come già indicato in precedenza, ampiamente<br />

rintracciabili da fonti storiche.<br />

Sebbene gli aspetti clinici essenziali delle fobie siano rimasti invariati nel<br />

tempo, e numerose teorie abbiano tentato di dare una spiegazione della loro<br />

insorgenza, solo nell’ultimo decennio l’insieme di conoscenze acquisite ha<br />

permesso di definire alcuni elementi di chiarezza.<br />

Il DSM-IV illustra sia le caratteristiche delle fobie generalizzate (FG) (agorafobia<br />

con attacchi di panico agorafobia senza attacchi di panico, fobia<br />

sociale) che delle fobie specifiche (FS) (animali, oggetti, eventi climatici, luoghi,<br />

sangue-ferite, malattie).<br />

<strong>Le</strong> fobie generalizzate sono caratterizzate dalla presenza di forte disagio,<br />

ansia e/o paura in situazioni come luoghi affollati, mentre si viaggia fuori<br />

casa da soli, al ristorante, al negozio, mentre si è in fila per pagare, dal barbiere<br />

o parrucchiera, ecc., tutte situazioni queste, nelle quali il soggetto teme<br />

di poter stare male o per un attacco di panico improvviso oppure nel timore<br />

di essere criticato o giudicato dagli altri.<br />

Tali aspetti inducono una forte ansia anticipatoria e comportamenti di<br />

evitamento e/o generano una malessere tale da interferire con le normali abitudini<br />

di vita, il funzionamento sociale e lavorativo.<br />

<strong>Le</strong> fobie specifiche, precedentemente definite nel DSM-III-R fobie semplici,<br />

sono caratterizzate da ansia significativa, che può giungere al panico a<br />

seguito dall’esposizione reale o potenziale ad un oggetto o ad una situazione<br />

specifica temuta (animale, insetto, acqua, temporale, sangue, ascensora,<br />

altezze, tunnel, malattia, aeroplani, dentista, perdere il controllo, svenire,<br />

avere panico, ecc.), che inducono ansia anticipatoria ed evitamento dello stimolo<br />

fobico, interferendo significativamente con le normali attività personali,<br />

sociali e lavorative.<br />

Il DSM-IV, stabilisce inoltre che in entrambi i casi l’ansia e l’evitamento<br />

non debbono essere in relazione a disturbi mentali di altro tipo o all’utilizzo<br />

di sostanze psicotrope.<br />

Per la diagnosi di fobia, vanno escluse la presenza di ansia, panico ed evitamento<br />

giustificabili da altri disturbi psicologici come il disturbo ossessivo<br />

compulsivo, il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo d’ansia di separazione,<br />

la fobia sociale, il disturbo di panico con agorafobia o l’agorafobia<br />

senza anamnesi di disturbo di panico.<br />

Caleidoscopio<br />

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