08.06.2013 Views

Le Fobie - dott. Gianni Savron

Le Fobie - dott. Gianni Savron

Le Fobie - dott. Gianni Savron

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Gianni</strong> <strong>Savron</strong> <strong>Le</strong> <strong>Fobie</strong><br />

soggettiva di vittima e l’accettazione del possibile rischio insito nella guida,<br />

acquisendo le norme di una guida sicura.<br />

Inoltre, non si dovrebbe trascurare l’accorgimento di una graduale esposizione<br />

del soggetto da passeggero a guidatore, insegnandogli a focalizzare<br />

l’attenzione sul traffico piuttosto che sulla propria paura.<br />

Fobia di soffocare.<br />

I soggetti con questa fobia temono di morire soffocati da qualcosa che<br />

vada loro di traverso, per cui temono di ingerire cibo, pillole, deglutire liquidi<br />

e persino la saliva.<br />

Generalmente selezionano il cibo per qualità e quantità (yogurt, creme,<br />

gelato, ecc.), scegliendo quello che dia loro la percezione di una certa sicurezza,<br />

oppure mangiano sempre in presenza di qualcuno che possa aiutarli<br />

in caso di bisogno (McNally, 1997).<br />

La fobia spesso è secondaria ad eventi traumatici di soffocamento, ad<br />

esempio da lische di pesce, ossicini o cibo andato di traverso (Greenberg et<br />

al., 1988), può insorgere a qualsiasi età e non se ne conosce la prevalenza.<br />

In merito alla diagnosi differenziale, McNally evidenzia che questi fobici<br />

non presentano disturbi della deglutizione tipica della disfagia e si differenziano<br />

dai soggetti con panico perché questi temono di soffocare nel corso di<br />

un attacco di panico e non ingerendo il cibo.<br />

La paura di mangiare in pubblico dei fobici sociali invece consegue al<br />

timore di essere guardati e giudicati dagli altri, mentre gli ossessivi temono<br />

di deglutire qualcosa che procuri loro un danno e attuano rituali compulsivi<br />

riparatori.<br />

La sensazione di avere qualcosa in gola o sentire un nodo alla gola rappresenta<br />

anche un sintomo di conversione ma in questo caso i soggetti non<br />

temono il cibo, lamentandosi invece della difficoltà a deglutire.<br />

Infine, i soggetti con una iperiflessia faringea non tollerano oggetti nella<br />

faringe ma non manifestano la fobia del cibo e quelli con fobia di soffocare<br />

non presentano iperiflessia faringea.<br />

La fobia risulta frequentemente associata al disturbo di panico, alla<br />

depressione o al disturbo oppositivo ed i soggetti presentano una elevata<br />

paura dei sintomi somatici, infatti mostrano un’alta sensibilità all’ansia evidenziata<br />

dall’Anxiety Sensitivity Index, questionario che misura la sensibilità<br />

e paura dei sintomi somatici.<br />

Non vi sono ancora studi controllati sul trattamento del disturbo, ma casi<br />

singoli evidenziano la trattabilità mediante terapia cognitiva-comportamentale<br />

(ristrutturazione cognitiva ed esposizione enterocettiva alla sensazione<br />

di tensione alla gola), con esposizione graduale in vivo ed esercizi di deglutizione,<br />

partendo dall’ingestione di cibi giudicati meno pericolosi.<br />

48 Caleidoscopio

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!