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1 Steven Pinker, Come funziona la mente, Mondadori ... - Univirtual.eu

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È molto interessante questa critica all’esposizione delle teorie di <strong>Pinker</strong><br />

espressa da Diego Marconi sul Sole 24 Ore del 4/2/01<br />

“Tutte le spiegazioni di <strong>Pinker</strong> hanno <strong>la</strong> seguente struttura. Prima premessa:<br />

<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione X presenta il tratto Y (per esempio l'impulso sessuale, o <strong>la</strong><br />

paura dei ragni). Seconda premessa: nel Pleistocene, il tratto Y comportava<br />

un vantaggio adattivo per queste e queste ragioni. Conclusione: il tratto Y è<br />

conseguenza dì un fattore genetico Z, che è stato selezionato. Il punto debole<br />

è costituito dal<strong>la</strong> seconda premessa: stabilire che un certo tratto è adattivo è<br />

troppo facile…<br />

Ma il punto è che bisogna diffidare delle teorie che sono in grado di "spiegare"<br />

così facil<strong>mente</strong> sia il fatto che P sia il fatto che non-P, perché ciò vuol dire che<br />

i loro principi sono compatibili con qualsiasi fatto e quindi non ne spiegano in<br />

realtà nessuno: sono, come diceva Popper, «prive di contenuto empirico». Le<br />

vere teorie scientifiche non <strong>funziona</strong>no così: <strong>la</strong> meccanica newtoniana non è<br />

compatibile con qualunque insieme di posizioni dei pianeti. Proprio perciò è in<br />

grado di fare previsioni, mentre il darwinismo di <strong>Pinker</strong> non è in grado di farne<br />

nessuna: è solo in grado di formu<strong>la</strong>re spiegazioni ex post, una volta che si sa<br />

come le cose sono andate. Per questo aspetto esso assomiglia, più che a una<br />

teoria scientifica, a forme di pensiero come il marxismo o <strong>la</strong> psicoanalisi. Il<br />

darwinismo onnicomprensivo è una nuova Grande Narrazione, e delle grandi<br />

narrazioni ha l'immenso potere di suggestione (come aveva visto Wittgenstein,<br />

che aveva accomunato in questo darwinismo e psicoanalisi); ma le sue<br />

basi sono fragili, e si deve fare attenzione a che <strong>la</strong> sua fragilità non si<br />

ripercuota sulle autentiche teorie scientifiche che esso sfrutta, come <strong>la</strong><br />

genetica e <strong>la</strong> biologia delle specie.”<br />

Gli spetti positivi del testo, riconosciuti anche dal recensore, sono il fascino<br />

narrativo dell’esposizione, che è tipica di altre discipline come <strong>la</strong> psicoanalisi.<br />

La non corrispondenza tra “naturale e buono” affermata da certo positivismo<br />

darwinista e contestata da <strong>Pinker</strong> quindi <strong>la</strong> corrispondenza univoca tra etica<br />

biologia. La presentazione documentata di molte ricerche psicologiche recenti<br />

che contribuiscono a sfatare o almeno a mettere in dubbio molti luoghi<br />

comuni, come il peso dell’influenza dell’educazione sul comportamento di un<br />

individuo (es. gemelli monozigoti allevati dal<strong>la</strong> nascita da famiglie diverse, figli<br />

adottati dal<strong>la</strong> stessa famiglia che hanno differenze rilevanti)<br />

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