GNOSTICISMO. A cura del Fr. T. G. - LOGGIA HOCHMA n.182 di ...
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G:.L:.R:.I:. <strong>LOGGIA</strong> <strong>HOCHMA</strong> 182 G:.L:.R:.S:.<br />
“Gnosticismo”<br />
-primi fondamenti-<br />
1) In principio era il Verbo,<br />
il Verbo era presso Dio<br />
e il Verbo era Dio.<br />
2) Egli era in principio presso Dio:<br />
3) tutto è stato fatto per mezzo <strong>di</strong> lui,<br />
e senza <strong>di</strong> lui niente è stato fatto <strong>di</strong> tutto ciò che esiste.<br />
4) In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;<br />
5) la luce splende nelle tenebre,<br />
ma le tenebre non l’hanno accolta.<br />
6) Venne un uomo mandato da Dio<br />
e il suo nome era Giovanni.<br />
7) Egli venne come testimone<br />
per rendere testimonianza alla luce,<br />
perché tutti credessero per mezzo <strong>di</strong> lui.<br />
8) Egli non era la luce,<br />
ma doveva render testimonianza alla luce.<br />
9) Veniva nel mondo<br />
la luce vera,<br />
quella che illumina ogni uomo.<br />
10) Egli era nel mondo,<br />
e il mondo fu fatto per mezzo <strong>di</strong> lui,<br />
eppure il mondo non lo riconobbe.<br />
11) Venne fra la sua gente,<br />
ma i suoi non l’hanno accolto.<br />
12) A quanti però l’hanno accolto,<br />
ha dato potere <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare figli <strong>di</strong> Dio:<br />
a quelli che credono nel suo nome,<br />
13)i quali non da sangue,<br />
né da volere <strong>di</strong> carne,<br />
né da volere <strong>di</strong> uomo,<br />
ma da Dio sono stati generati….<br />
Un momento centrale dei lavori massonici in grado <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>sta è l’apertura <strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la legge<br />
sacra alla prima pagina <strong>del</strong> prologo <strong>del</strong> vangelo <strong>di</strong> Giovanni, su cui vengono sovrapposti squadra e<br />
compasso. Il Vangelo <strong>di</strong> Giovanni (scritto secondo alcuni alla fine <strong>del</strong> I secolo) è il più vicino al<br />
linguaggio gnostico: l'avvio presenta proprio la figura <strong>del</strong> Verbo (Logos) come protagonista<br />
<strong>del</strong>l’incarnazione: il Verbo/Logos <strong>di</strong> Dio che si fa carne è Gesù <strong>di</strong> Nazareth, il Messia Cristo atteso<br />
in Israele.<br />
Nel Prologo <strong>di</strong> Giovanni l’incarnazione viene presentata come una vera e propria lotta tra la luce e<br />
le tenebre, con il Cristo incompreso dai ‘figli <strong>del</strong>le tenebre’ che non lo accolgono, anzi lo rifiutano,<br />
negandosi la possibilità <strong>del</strong>la salvezza che invece gli ‘amici che accolgono’ possiedono pienamente.<br />
Tutto il vangelo giovanneo è pieno <strong>di</strong> riferimenti alla gnosi contemporanea, che però esso supera<br />
nella precisa lettura storica <strong>del</strong>la vicenda <strong>di</strong> Gesù, figlio <strong>di</strong> Dio morto e risorto per la salvezza degli<br />
uomini.
Gnosi, <strong>del</strong> greco gnosis significa conoscenza. E la definizione più semplice <strong>del</strong>le dottrine gnostiche<br />
è proprio questa: “dottrine che propongono la salvezza tramite la conoscenza.<br />
Si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una dottrina soteriologica (la soteriologia dal greco soteria -, "salvezza", e da<br />
logos- “parola, <strong>di</strong>scorso” è lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la salvezza nel senso <strong>di</strong> liberazione da uno stato o una<br />
con<strong>di</strong>zione non desiderata. In altri termini, generalmente parlando, soteriologia è sinonimo <strong>di</strong><br />
salvezza. Per alcune religioni o dottrine filosofiche si parla <strong>di</strong> salvezza nel senso <strong>del</strong>la liberazione<br />
dal male e dalle conseguenze <strong>del</strong>la morte o come sopravvivenza <strong>del</strong>l’anima) basata non sul<br />
comportamento ma su una sapienza profonda, che permette, quando raggiunta, <strong>di</strong> elevare la persona<br />
dalla vita triste <strong>di</strong> ogni giorno destinata alla morte, a una <strong>di</strong>vinizzazione.<br />
L’ebraismo sostiene che la salvezza <strong>del</strong>l’anima sia possibile attraverso l’osservanza <strong>del</strong>le 613<br />
mitzvot (comandamenti derivati dalla tra<strong>di</strong>zione mosaica) e il cristianesimo che la salvezza<br />
<strong>del</strong>l’uomo avvenga per la fede tradotta nelle opere buone.<br />
Né l’ebraismo né il cristianesimo, dunque, pensano ad una salvezza per “conoscenza”.<br />
Eppure lo gnosticismo si <strong>di</strong>ffuse proprio nell’ambito cristiano <strong>del</strong>le origini, tra il II e il III secolo.<br />
Essendo la gnosi un insieme <strong>di</strong> dottrine esoteriche, gli gnostici si caratterizzavano come persone<br />
consapevoli dei misteri nascosti <strong>del</strong> cosmo, la loro conoscenza li rendeva esseri superiori, a <strong>di</strong>retto<br />
contatto con il logos: gli gnostici sapevano cose che gli altri (gli ignoranti) non sapevano e non<br />
avrebbero potuto sapere. Essi si consideravano una élite forte e precisamente definita. E come<br />
sempre, all’interno <strong>di</strong> una élite, il linguaggio era caratterizzante: un linguaggio preso in parte a<br />
prestito dalle varie religioni <strong>di</strong>ffuse all’intorno, ma reso complesso e incomprensibile al <strong>di</strong> fuori<br />
<strong>del</strong>la cerchia degli iniziati grazie a schemi simbolici e una forte allegorizzazione. Per questo le<br />
dottrine gnostiche avevano necessità <strong>di</strong> fondare e costruire co<strong>di</strong>ci complessi.<br />
In genere con il termine gnosticismo si designa un gruppo <strong>di</strong> correnti filosofico-religiose<br />
<strong>del</strong>l’antichità, che ebbero grande <strong>di</strong>ffusione nei secoli II e III <strong>del</strong>l’era cristiana soprattutto in Grecia,<br />
a Roma e ad Alessandria d’Egitto.<br />
Alcune <strong>di</strong> queste correnti furono consolidate in vere e proprie scuole, come quelle che avevano a<br />
capo personaggi come Basilide, Marcione o Valentino.<br />
La recente scoperta a Nag Hamma<strong>di</strong> <strong>di</strong> un’intera biblioteca gnostica ha riaperto l'interesse su questa<br />
dottrina, cosa che ha permesso <strong>di</strong> leggere testi integrali.<br />
La Realtà viene chiamata da tutti i pensatori gnostici il Pleroma. Il termine significa pienezza; il<br />
Pleroma è la totalità <strong>del</strong> potere <strong>di</strong>vino. Il Pleroma è formato dall’Uno inconoscibile dal quale<br />
<strong>di</strong>scendono una serie <strong>di</strong> Eoni.<br />
Gli Eoni sono entità splendenti e meravigliose. Gli eoni dunque rappresentano le<br />
varie emanazioni <strong>del</strong> Dio primo, noto anche come l'Uno, la Monade, Aion Teleos (l'Eone<br />
Perfetto), Bythos (greco per Profon<strong>di</strong>tà), Proarkhe (greco per Prima <strong>del</strong>l'Inizio), Arkhe (greco<br />
per Inizio). Questo primo essere è anch'esso un eone e contiene in sé un altro essere noto<br />
come Ennoia (greco per Pensiero), o Charis (greco per Grazia), o Sige (greco per Silenzio). L'essere<br />
perfetto, in seguito, concepisce il secondo ed il terzo eone: il maschio Caen (greco per Potere) e la<br />
femmina Akhana(Verità, Amore).<br />
Per gli Gnostici cristiani, uno degli ultimi Eoni è il Cristo. L'ultimo Eone in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> gerarchia si<br />
chiama Sophia, la sapienza. Sophia, piena <strong>di</strong> Amore per l'Uno, tentò <strong>di</strong> risalire per conoscerlo. Ciò<br />
provocò un cataclisma immane: Sophia precipitò in basso e generò Yaldabaoth (Yahve) il Dio<br />
creatore <strong>di</strong> questo mondo e, <strong>di</strong> sotto a lui, altri sette Arconti (sono i giu<strong>di</strong>ci e i governatori <strong>del</strong><br />
mondo materiale. In alcuni testi gnostici sono proprio gli arconti ad avere creato il mondo
materiale). La figura <strong>di</strong> Yaldabaoth corrisponde bene al Demiurgo <strong>di</strong> Platone. (Secondo Platone il<br />
Demiurgo è l’artigiano celeste che progetta il mondo, l’intelligenza che, avendo le idee a mo<strong>del</strong>lo e<br />
la materia come strumento, dà origine al cosmo come noi lo conosciamo). Yaldabaoth, ignaro <strong>di</strong><br />
tutto ciò che era sopra <strong>di</strong> lui creò quest’Universo che fu una specie <strong>di</strong> obbrobrio. Nell'Universo<br />
materiale restò imprigionata Sophia. Yaldabaoth sarebbe il Dio <strong>del</strong>la Bibbia. Egli creò l'uomo su<br />
questo pianeta: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza". Però, a sua insaputa,<br />
nell'Uomo restò imprigionata la scintilla <strong>di</strong> Sophia. Adamo, <strong>di</strong>sobbedendo al comando <strong>di</strong><br />
Yaldabaoth, conobbe la verità cioè che sopra <strong>di</strong> Yaldabaoth era l'Uno supremo inconoscibile ed il<br />
mondo reale <strong>del</strong> Pleroma. Sophia era angosciata e <strong>di</strong>sperata per cui il Cristo, mosso a pietà, <strong>di</strong>scese<br />
attraverso le sette sfere degli Arconti e giunse nel mondo per liberarla ed insegnare agli uomini la<br />
vera dottrina. Per questo Yaldabaoth procurò, attraverso il suo popolo eletto, <strong>di</strong> farlo morire in<br />
croce. Ovviamente morì l’uomo Gesù, mentre l’Eone Cristo risalì al Pleroma.<br />
Fondamento comune <strong>del</strong>la speculazione gnostica è l’esperienza <strong>del</strong> contrasto tra l’irraggiungibile<br />
perfezione e ineffabilità <strong>di</strong> Dio e il mondo con tutto il male che è in esso. Due mon<strong>di</strong>, dunque, dei<br />
quali quello <strong>del</strong>la materia è ostacolo al pieno realizzarsi <strong>del</strong>l’altro, l’unico veramente dotato <strong>di</strong><br />
realtà. Il contrasto è presentato sovente in forme immaginose; la più comune è quella <strong>del</strong>la<br />
contrapposizione tra ‘luce’ e ‘tenebre’.<br />
Come il mondo, così l’uomo è miscuglio <strong>di</strong> materia inerte,’carne’, e <strong>di</strong> principio animatore e <strong>di</strong> luce<br />
e spirito <strong>di</strong>vini, ‘anima’ e ‘spirito’. Questo dualismo non si limita a constatare i contrasti; al<br />
contrario, è anzitutto dottrina liberatrice, annuncio <strong>di</strong> un riscatto. L’essere (eone) celeste dalla cui<br />
caduta ha avuto origine la materia ha lasciato qualcosa <strong>di</strong> sé nell’uomo; e al processo <strong>di</strong> decadenza<br />
si contrappone quello <strong>del</strong>la reintegrazione, per opera <strong>del</strong>l’essere celeste rivelatore, il quale nei<br />
sistemi gnostici a noi conosciuti è sempre, o quasi, il Cristo. Questi ha dunque una posizione<br />
centrale; ma, naturalmente, essendo un eone celeste, non può avere rivestito una vera carne umana,<br />
avere patito ed essere morto realmente: il docetismo (dottrina teologica dei primi secoli <strong>del</strong><br />
cristianesimo riconosciuta come eretica che negava la natura carnale <strong>del</strong>la persona <strong>di</strong> Cristo,<br />
riducendo a pure apparenze l’elemento umano, la passione e la morte) è dunque un’altra<br />
caratteristica comune a tutta, o quasi, la gnosi. Sceso come ‘straniero’ nel mondo, il Rivelatore<br />
scuote l’uomo dal suo sonno, dall’ebrietà che lo abbrutisce, lo libera dall’ignoranza, lo scioglie dai<br />
lacci che lo tengono prigioniero. Così si attua la redenzione, che però non è concessa a tutti:<br />
In genere gli gnostici <strong>di</strong>videvano l’umanità in tre gran<strong>di</strong> gruppi:<br />
Gli Ilici o terreni (identificabili con i pagani), sono coloro che, pur credendo, vivono ancora nella<br />
carne, con poca propensione al mondo spirituale: a essi l’annuncio <strong>di</strong>vino può essere soltanto<br />
accennato.<br />
Gli Psichici, in cui vengono identificati i cristiani e gli ebrei, sono coloro che, avanzando un poco<br />
nella comprensione, riescono a penetrare il concetto per cui il mondo è creato da un’entità chiamato<br />
il Demiurgo; in ogni caso, anche costoro hanno una conoscenza molto limitata <strong>del</strong>l’universo,<br />
apprezzandone solo le apparenze esteriori e interiori, ma ignorando il senso profondo <strong>del</strong>l’esistenza<br />
cosmico-<strong>di</strong>vina e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> tutto ciò che è <strong>del</strong> mondo spirituale.<br />
Gli Pneumatici o spirituali, in cui gli gnostici vedevano loro stessi, sono i pochi veri iniziati, dotati<br />
<strong>del</strong>la scintilla <strong>di</strong>vina e capaci <strong>di</strong> comprendere il mistero profondo <strong>del</strong> cosmo, <strong>del</strong> suo senso, <strong>del</strong>la<br />
sua finalità, oltre che il percorso per realizzare in se stessi quello stesso destino.<br />
Il testo più interessante e insieme complesso <strong>del</strong>la gnosi antica è certamente quello che va sotto il<br />
nome <strong>di</strong> Pistis Sophia.
Pistis Sophia (Fede Sapienza) rappresenta il percorso <strong>del</strong>l’anima, emanazione <strong>del</strong> Padre, smarrita<br />
nell’imperfezione <strong>del</strong>la materia, che cerca <strong>di</strong>speratamente la via <strong>del</strong> ritorno all’Origine. Lo compie<br />
per mezzo <strong>del</strong>la “via gnostica”, cammino <strong>del</strong>la conoscenza dei Misteri e <strong>del</strong>le Verità supreme, che<br />
re<strong>di</strong>me e salva. E’ il classico tema gnostico: chi sei, da dove vieni, perché sei venuto, dove vai… ?<br />
All’apice <strong>del</strong>l’universo vi è un Dio ineffabile, infinito, inaccessibile, dal quale emana ogni cosa.<br />
Sotto si trova il mondo <strong>del</strong>la Luce Pura con tre immense regioni. La prima è la regione <strong>del</strong> Tesoro<br />
<strong>del</strong>la Luce, ove sono raccolte le anime che ricevettero i misteri. La seconda è la regione <strong>di</strong> destra,<br />
con sei gran<strong>di</strong> Prìncipi aventi il compito <strong>di</strong> estrarre dal Cosmo inferiore le particelle <strong>di</strong> luce e<br />
ricondurle nel Tesoro. La terza è la regione <strong>di</strong> mezzo (regione <strong>del</strong>le stelle fisse), nella quale<br />
troviamo alcune gran<strong>di</strong> personalità, tra cui Melchisedech e la Vergine Luce, che giu<strong>di</strong>ca le anime<br />
degne <strong>di</strong> risalita e quelle condannate all’eterno tormento. Al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la Luce<br />
Pura abbiamo il mondo degli Eoni, caratterizzato dalla commistione tra materia e luce, effetto <strong>del</strong>la<br />
rottura <strong>del</strong>l’originaria integrità (presenza <strong>del</strong>l’Ego, cioè <strong>del</strong> male, <strong>del</strong>l’errore, dei <strong>di</strong>fetti). Qui è<br />
necessaria l’operazione purificatrice affinché la luce ritorni all’origine, è il mondo <strong>del</strong> drammatico<br />
scontro tra bene e male. Anche il mondo degli Eoni (o dei cieli planetari) consta <strong>di</strong> tre regioni: la<br />
prima è la regione <strong>di</strong> sinistra dei do<strong>di</strong>ci Eoni, più il tre<strong>di</strong>cesimo, con gli Arconti; la seconda è quella<br />
degli uomini; la terza è quella degli Inferi.<br />
L’autore <strong>di</strong> Pistis Sophia <strong>di</strong>ce che, dopo che Gesù fu risorto, trascorse un<strong>di</strong>ci anni con i suoi<br />
<strong>di</strong>scepoli, durante i quali li istruì fino alla soglia dei massimi misteri; <strong>di</strong>mostra inoltre un particolare<br />
interesse per i Profeti e i Giusti <strong>del</strong>l’Antico Testamento, ritenendo che gli Arconti<br />
degli Eoni parlarono con loro dandogli una conoscenza non comune dei misteri. Tale conoscenza<br />
(come quella rivelata nei Vangeli) era tuttavia fatta <strong>di</strong> parabole e <strong>di</strong> messaggi nascosti, <strong>di</strong><br />
cui Gesù solo dopo la Resurrezione comunicò il senso: “Da oggi in avanti parlerò con voi<br />
apertamente dall’inizio <strong>del</strong>la verità fino alla sua perfezione, parlerò con voi faccia a faccia senza<br />
parabole”. Ancora: “Prima che io venissi nel mondo nessuna anima è entrata nella Luce! Ma ora…<br />
ho aperto le porte <strong>del</strong>la Luce…”. Gesù è stato mandato dal Padre per la salvezza degli uomini, per<br />
la loro illuminazione, per amore loro.<br />
Gli interlocutori <strong>di</strong> Gesù, in Pistis Sophia, sono i <strong>di</strong>scepoli (gli Apostoli) e quattro<br />
<strong>di</strong>scepole: Maria madre <strong>di</strong> Gesù, Salomè, Marta e Maria Maddalena. La parte <strong>di</strong> gran<br />
lunga preponderante, tra tutti, è assegnata a Maria Maddalena. Di lei sono fatte da Gesù le più<br />
ampie lo<strong>di</strong> e lei intercede per i <strong>di</strong>scepoli. Riguardo a questo, si può già pensare ad una<br />
contrapposizione <strong>del</strong>la comunità gnostica alla Chiesa ufficiale circa la posizione <strong>del</strong>la donna<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la comunità e <strong>del</strong> culto cristiano. In P.S. agli Apostoli e alle donne sono riconosciute<br />
un’autorità e una <strong>di</strong>gnità che non troviamo altrove. Essi soltanto sono i detentori <strong>del</strong>l’insegnamento<br />
<strong>di</strong> Gesù, soprattutto <strong>di</strong> quelle rivelazioni impartite dopo la Resurrezione, riservate a loro e ai loro<br />
<strong>di</strong>scepoli, cioè agli Gnostici (coloro che hanno la Conoscenza).<br />
“Chi cerca la gnosi ha ra<strong>di</strong>ci piantate in questo regno, e rami protesi con violenza verso l'infinito:<br />
come la via <strong>del</strong> Matto, in quanto colui che si addentrerà in tale luce, sarà <strong>di</strong>verso dagli altri non solo<br />
per natura e manifestazione intellettiva e volitiva, ma anche per essenza stessa, fino a portarlo ad<br />
essere <strong>di</strong>verso, alieno e teso ormai ad altro mondo.”<br />
<strong>Fr</strong>. T.G.