Untitled - Altervista
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Il nuovo fu, e fu escluso sùbito dal lavoro: era ostentato, quindi parziale.<br />
42<br />
IL NUOVO *<br />
La larva, il muto (e il sordo), il prodigo sono gradi imitabili, uno per uno, che si leggono già nati,<br />
nei libri.<br />
Se l’ansia – che non ci appartiene, ma è il chiodo fisso, l’altro nome della delicatezza – e sorella<br />
Morte – l’altro nome del sonno, come il naufragio – attirano il bambino, che scriverà, è per il bello<br />
che ci trova, forte. Non si spiega bene. Ora basta dire che questi stati e questi atti, e i loro attori, non<br />
appartengono alla vita della norma; non generano biologicamente (la persona casta non avrà figli<br />
naturali; chi muore, se ha generato, non genererà più). Chi non offre, offrirà. Questi dolori hanno<br />
attirato non in quanto diversità (non con la sapienza barbara di chi diceva: Io sono diversa, come<br />
diceva Io sono bianca e nera: io non sono come voi) ma in quanto sacrificio o sacramento. Non ha<br />
mai detto la prima cosa: Sono, Voglio essere, buona.<br />
Ai bambini, a cui insegniamo, non si vuole ancora imporre una poesia di musica sola, ma ancora<br />
qualche ombra della mimesis: che credano alla realtà integra e malleabile, ancora un istante. Più<br />
oltre, no. Il resto parla (è) male, non per ignoranza: semplicemente non può dire. Non è né integro<br />
né malleabile: se dicesse tutto, qualcuno non reggerebbe. Tu certamente non sei come noi, perché<br />
non lavori, e così hai confermato chi eri (chi sei). La forma dell’iperbato, anche, come forma del<br />
sogno, è stata confermata: l’ordine rifatto, dunque, e rinato; e l’ordine invertire, come nel sogno la<br />
femmina è maschio e il maschio è la femmina. Nel sogno corriamo insieme: ed ecco una parvenza<br />
di vittoria. L’ambiguità del detto non ci sfugge, e i suoi doppi sensi. Per ombra di azione non<br />
intellettuale si intende la catena degli atti pubblici, i più vivi e i più ingenui; per l’azione<br />
intellettuale l’esibizione della voce, che esibirà uno scritto; e l’ordine invertire, ancora: lo scritto<br />
esibirà punto per punto una voce, anzi più voci vere, nelle loro semplicità più adorabili («potrei<br />
giudicarti?», «forse ho più coraggio di te: l’ho sempre avuto», «perdonami se a volte ti tratto male:<br />
è solo invidia», e, della madre, «non sei né nero né sporco», né l’uno né l’altro). L’amica,