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EDGAR LEE MASTERS - CENTRO STUDI E PSICOTERAPIA

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<strong>EDGAR</strong> <strong>LEE</strong> <strong>MASTERS</strong><br />

ANTOLOGIA DI SPOON RIVER<br />

La collina<br />

Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,<br />

il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, l'ubriacone,<br />

[l'attaccabrighe?<br />

Tutti, tutti, dormono sulla collina.<br />

Uno morì di febbre,<br />

uno bruciato in miniera,<br />

uno ucciso in una rissa,<br />

uno morì in prigione,<br />

uno cadde da un ponte mentre faticava per moglie e figli -<br />

tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />

Dove sono Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith,<br />

il cuore tenero, l'anima semplice, la chiassosa, la superba,<br />

[l'allegrona? -<br />

tutte, tutte, dormono sulla collina.<br />

Una morì di parto clandestino,<br />

una di amore contrastato,<br />

una fra le mani di un bruto in un bordello,<br />

una di orgoglio<br />

infranto, inseguendo il desiderio del cuore,<br />

una dopo una vita lontano a Londra e Parigi<br />

fu riportata nel suo piccolo spazio accanto a Ella e Kate e Mag -<br />

tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />

Dove sono zio Isaac e zia Emily,<br />

e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,<br />

e il maggiore Walker che aveva parlato<br />

con i venerandi uomini della rivoluzione?-<br />

tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />

Li portarono figli morti in guerra,<br />

e figlie che la vita aveva spezzato,<br />

e i loro orfani, in lacrime -<br />

tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />

Dov'è il vecchio Jones, il violinista<br />

che giocò per novant'anni con la vita,<br />

sfidando il nevischio a petto nudo,<br />

bevendo, schiamazzando, infischiandosi di moglie e parenti,<br />

e danaro, e amore, e cielo?<br />

Eccolo! Ciancia delle sagre di pesce fritto di tanti anni fa,<br />

delle corse di cavalli di tanti anni fa a Clary's Grove,<br />

di ciò che Abe Lincoln disse<br />

una volta a Springfield.


Hod Putt<br />

Giaccio qui accanto alla tomba<br />

del vecchio Bill Piersol,<br />

che s'arricchì trafficando con gli indiani, e<br />

poi con la legge sul fallimento<br />

se la cavò più ricco di prima.<br />

Io m'ero stancato di fatiche e miseria<br />

e vedendo che il vecchio Bill e gli altri s'arricchivano,<br />

una notte rapinai un passante dalle parti di Proctor's Grove,<br />

ma senza volere lo uccisi,<br />

perciò fui processato e impiccato.<br />

Fu il mio modo di fare fallimento.<br />

Ora noi che siamo falliti ciascuno a suo modo<br />

riposiamo in pace fianco a fianco.<br />

Ollie McGee<br />

L'avete visto in giro nel villaggio<br />

un uomo con gli occhi bassi e il volto scavato?<br />

È mio marito, è lui che per segreta crudeltà<br />

innominabile, mi prese gioventù e bellezza;<br />

così alla fine, avvizzita e coi denti gialli,<br />

spezzata nell'orgoglio e in abietto avvilimento,<br />

sprofondai nella fossa.<br />

Ma sapete cos'è che rode il cuore a mio marito?<br />

Com'ero, e come mi ha ridotta!<br />

Questo lo spinge al luogo dove giaccio.<br />

Nella morte, dunque, sono vendicata.<br />

Fletcher McGee<br />

Mi prese la forza minuto per minuto,<br />

mi prese la vita ora per ora,<br />

mi svuotò come luna di febbre<br />

che fiacchi la trottola del mondo.<br />

I giorni trascorsero come ombre,<br />

i minuti ruotarono come stelle.<br />

Mi cavò dal cuore la pietà,<br />

e la mutò in sorrisi.<br />

Era un grumo di creta di scultore,<br />

i miei segreti pensieri erano dita:<br />

volarono dietro la sua fronte assorta<br />

e vi scavarono solchi di pena.<br />

Le fecero labbra serrate, guance cadenti,<br />

occhi bassi di dolore.<br />

La mia anima era entrata in quella creta,<br />

e lottava come sette diavoli.<br />

Non era mia, non era sua;<br />

lei la teneva, ma quella lotta<br />

le plasmò un volto che odiava,


un volto che temevo di guardare.<br />

Battei alle finestre, scossi i paletti.<br />

Mi nascosi in un angolo -<br />

e allora morì e mi ossessionò,<br />

e mi ossessionò per la vita.<br />

Robert Fulton Tanner<br />

Se si potesse mordere la mano gigante<br />

che ci afferra e distrugge,<br />

come io fui morso da un topo<br />

il giorno che alla ferramenta<br />

mostravo la mia trappola brevettata.<br />

Ma non ci si può vendicare<br />

Di quell'orco mostruoso che è la Vita.<br />

Tu entri nella stanza - cioè nasci;<br />

e poi devi vivere - logorarti l'anima,<br />

ecco! L'esca che brami è in vista:<br />

una donna coi soldi che vuoi sposare,<br />

prestigio, posizione, potere nel mondo.<br />

Ma bisogna darsi da fare e superare ostacoli -<br />

Eh, sì! le sbarre davanti all'esca.<br />

Finalmente ce l'hai fatta - ma si sente un passo:<br />

l'orco, la Vita, entra nella stanza,<br />

(era in agguato e ha sentito lo scatto della molla)<br />

e ti guarda rosicchiare il bellissimo formaggio,<br />

e ti fissa con occhi ardenti,<br />

e si fa torvo e ride, e ti beffa e maledice,<br />

mentre corri su e giù per la trappola,<br />

finché il tuo tormento gli viene a noia.<br />

Cassius Hueffer<br />

Sulla mia pietra hanno inciso le parole:<br />

"La sua vita fu generosa, e gli elementi in lui così commisti<br />

che la natura potrebbe levarsi a dire al mondo intero:<br />

questi fu un uomo".<br />

Coloro che mi conobbero sorridono<br />

leggendo questa vuota retorica.<br />

Il mio epitaffio doveva essere:<br />

"La vita non fu generosa con lui,<br />

e gli elementi in lui così commisti<br />

che fece guerra alla vita,<br />

e ne fu ucciso".<br />

Da vivo ho dovuto soccombere alle malelingue,<br />

ora che sono morto mi tocca sopportare un epitaffio<br />

scolpito da uno sciocco!<br />

Serepta Mason


Il fiore della mia vita sarebbe sbocciato d'ogni lato<br />

se un vento crudele non avesse appassito i miei petali<br />

dal lato che vedevate voi del villaggio.<br />

Dalla polvere levo la mia protesta:<br />

il mio lato in fiore voi non lo vedeste!<br />

Voi, i vivi, siete davvero degli sciocchi<br />

e non sapete le vie del vento<br />

e le forze invisibili<br />

che governano i processi della vita.<br />

Amanda Barker<br />

Henry mi mise incinta<br />

sapendo che non potevo generare una vita<br />

senza perdere la mia.<br />

Quindi in gioventù varcai i portali di polvere.<br />

Viandante, nel villaggio dove vissi credono<br />

che Henry mi amasse con amore di consorte,<br />

ma dalla polvere proclamo<br />

che mi uccise per appagare il suo odio.<br />

Constance Hately<br />

Tu lodi la mia abnegazione, Spoon River,<br />

perché ho cresciuto Irene e Mary,<br />

orfane della mia sorella più grande!<br />

E biasimi Irene e Mary<br />

per il loro disprezzo per me!<br />

Ma non lodare la mia abnegazione,<br />

e non biasimare il loro disprezzo:<br />

io le ho cresciute, mi sono curata di loro, è vero! -<br />

ma ho avvelenato le mie buone azioni<br />

rinfacciandogli sempre che m'erano di peso.<br />

Chase Henry<br />

In vita fui l'ubriacone del villaggio;<br />

da morto il prete mi negò sepoltura<br />

in terra consacrata.<br />

La cosa tornò a mio vantaggio,<br />

perché i Protestanti comprarono questo pezzetto di terra<br />

e ci seppellirono il mio corpo,<br />

accanto alla tomba del banchiere Nicholas,<br />

e di sua moglie Priscilla.<br />

Visto? anime prudenti e pie,<br />

come le avverse correnti della vita


onorano i morti vissuti nell'onta?<br />

Harry Carey Goodhue<br />

Nessuna meraviglia, sciocchi di Spoon River,<br />

quando Chase Henry votò contro i saloon<br />

per vendicarsi d'essere stato messo alla porta.<br />

Ma nessuno di voi fu tanto furbo<br />

da seguire le mie tracce e smascherarmi<br />

come fratello spirituale di Chase.<br />

Vi ricordate quando mi battei<br />

contro la banca e la cricca del tribunale,<br />

perché intascavano gli interessi sui fondi pubblici?<br />

E quando mi battei contro i notabili<br />

che avevano ridotto i poveri a bestie da soma del fisco?<br />

E quando mi battei contro l'impresa dell'acquedotto<br />

che s'impadroniva delle strade e rincarava le tariffe?<br />

E quando mi battei contro gli uomini d'affari<br />

che m'avevano avversato in quelle lotte?<br />

E allora ricorderete<br />

che barcollando tra le rovine della sconfitta<br />

e quelle di una carriera distrutta<br />

estrassi dal mantello il mio ultimo ideale,<br />

finora nascosto agli occhi di tutti,<br />

come la preziosa mandibola dell'asino<br />

e punii la banca e l'impresa dell'acquedotto<br />

e gli uomini d'affari col proibizionismo,<br />

e feci pagare a Spoon River il prezzo<br />

delle battaglie che avevo perduto.<br />

Il giudice Somers<br />

Come mai, ditemi,<br />

io, il più dotto degli avvocati,<br />

che conoscevo Blackstone e Coke<br />

quasi a memoria, che feci la più bella arringa<br />

mai sentita in tribunale, e scrissi<br />

una difesa che meritò l'elogio del giudice Breese -<br />

come mai, ditemi,<br />

mi trovo qui senza un segno, dimenticato,<br />

mentre Chase Henry, l'ubriacone del villaggio,<br />

ha un blocco di marmo, sormontato da un'urna,<br />

su cui la Natura, in vena d'ironia,<br />

ha seminato un'erbaccia in fiore?<br />

Kinsey Keene<br />

Ascoltate, Thomas Rhodes, presidente della banca;


Coolbaugh Whedon, direttore dell'"Argus";<br />

Reverendo Peet, pastore della chiesa principale;<br />

A.D. Blood, più volte sindaco di Spoon River;<br />

e infine tutti voi, membri della Società per la Morale Pubblica -<br />

ascoltate le ultime parole di Cambronne,<br />

fermo fra gli eroici superstiti<br />

della Guardia di Napoleone a Mont Saint Jean<br />

sul campo di battaglia di Waterloo,<br />

quando Maitland, l'inglese, gli gridò:<br />

"Arrendetevi, prodi Francesi!" -<br />

là sul finire del giorno, la battaglia irrimediabilmente perduta,<br />

e orde di uomini, non più l'esercito<br />

del grande Napoleone,<br />

si rovesciavano dal campo come lembi laceri<br />

di nubi tonanti nella tempesta.<br />

Bene, quello che Cambronne disse a Maitland<br />

prima che il fuoco inglese spianasse il ciglio della collina<br />

contro la luce morente del giorno<br />

io dico a voi, a tutti voi,<br />

e a te, mondo.<br />

E vi impongo di scolpirlo<br />

sulla mia pietra.<br />

Benjamin Pantier<br />

Riposano insieme in questa tomba Benjamin Pantier, avvocato,<br />

e Nig, il suo cane, fedele compagno, conforto e amico.<br />

Lungo la strada grigia, amici, figli, uomini e donne,<br />

uscendo a uno a uno dalla vita, finirono per lasciarmi solo<br />

con Nig come amico, compagno di letto e di bevute.<br />

Nel mattino della vita conobbi l'ambizione e scorsi la fama.<br />

Poi lei, che mi sopravvive, catturò la mia anima<br />

con un laccio che mi dissanguò a morte,<br />

e io, un tempo risoluto, mi ritrovai finito, inerte,<br />

a vivere con Nig nel retro d'uno squallido ufficio.<br />

Sotto la mia mascella è accoccolato il naso scarnito di Nig -<br />

la nostra storia si perde nel silenzio. Seguita, folle mondo!<br />

La signora Pantier<br />

Lo so, che diceva che gli avevo catturato l'anima<br />

con un laccio che lo dissanguò a morte.<br />

E tutti gli uomini lo amavano,<br />

e tante donne lo compiangevano.<br />

Ma immaginate d'essere una vera signora, e di gusti delicati,<br />

e che vi nausei l'odore di whiskey e cipolla,<br />

e che il ritmo dell'Ode di Wordsworth vi mormori all'orecchio,<br />

mentre lui da mattina a sera va in giro<br />

a ripetere banalità del genere:<br />

"Oh, perché s'inorgoglisce lo spirito mortale?".<br />

E poi, immaginate:<br />

siete una donna ben dotata,<br />

e il solo uomo con cui la morale e la legge


vi consentono un rapporto carnale<br />

è proprio l'uomo che vi riempie di disgusto<br />

ogni volta che ci pensate - e ci pensate<br />

ogni volta che lo vedete.<br />

Per questo lo cacciai di casa<br />

a vivere col cane in una stanza squallida<br />

nel retro del suo ufficio.<br />

Reuben Pantier<br />

Sì, Emily Sparks, le tue preghiere non furono dette al vento,<br />

il tuo amore non fu del tutto vano.<br />

Io devo quel che fui in vita<br />

alla tua speranza che non voleva disperare di me,<br />

al tuo amore che seguitò a vedermi buono.<br />

Cara Emily Sparks, voglio dirti la mia storia.<br />

Ti risparmio l'operato di mio padre e mia madre:<br />

la figlia della modista mi cacciò nei guai<br />

e me ne andai per il mondo,<br />

in mezzo a ogni sorta di pericoli,<br />

il vino, le donne, i piaceri.<br />

Una notte, in una stanza di Rue de Rivoli,<br />

bevevo vino insieme a una cocotte dagli occhi neri<br />

e i miei si riempirono di lacrime.<br />

Lei le credette lacrime d'amore e sorrise<br />

al pensiero di avermi conquistato.<br />

Ma la mia anima era mille miglia lontano,<br />

quando eri la mia maestra a Spoon River.<br />

E proprio perché non potevi più amarmi,<br />

né pregare per me, né scrivermi,<br />

l'eterno silenzio parlò in tua vece.<br />

E la cocotte dagli occhi neri prese per sé le lacrime,<br />

e anche i baci bugiardi che le davo.<br />

Da quel momento ebbi non so che nuova visione -<br />

Cara Emily Sparks!<br />

Emily Sparks<br />

Dov'è il mio bambino, il mio bambino -<br />

in quale remota parte del mondo?<br />

il bambino che a scuola amavo più di tutti? -<br />

Io, la maestra, la vecchia zitella, il vergine cuore,<br />

che li sentivo tutti miei figli.<br />

M'ingannai col mio bambino<br />

a giudicarlo uno spirito ardente,<br />

attivo, mai pago?<br />

Oh, bambino, bambino, per cui pregai e pregai<br />

in tante ore di veglia la notte,<br />

ricordi la lettera che ti scrissi<br />

sulla bellezza dell'amore di Cristo?<br />

E che tu l'abbia ricevuta o no,<br />

bambino mio, dovunque tu sia,<br />

opera per la salvezza dell'anima tua,


che tutto il fango, tutta la feccia in te,<br />

ceda finalmente al fuoco che è in te,<br />

finché il fuoco sia solo luce!...<br />

Solo luce!<br />

Trainor, il farmacista<br />

Solo un chimico può dirlo, e non sempre,<br />

cosa risulterà dalla combinazione<br />

di fluidi o di solidi.<br />

E chi può dire<br />

come uomini e donne reagiranno<br />

insieme, e che figli ne usciranno?<br />

Prendiamo Benjamin Pantier e sua moglie,<br />

buoni in sé, ma l'uno per l'altro nefasti:<br />

lui ossigeno, lei idrogeno,<br />

il loro figlio, un fuoco devastatore.<br />

Io, Trainor, il farmacista, mestatore di sostanze chimiche,<br />

morto in un esperimento,<br />

vissi senza sposarmi.<br />

Daisy Fraser<br />

Avete mai sentito che il direttore Whedon<br />

desse all'erario un po' dei soldi intascati<br />

per appoggiare un candidato?<br />

O per scrivere elogi della fabbrica di scatolette<br />

e spingere la gente a fare investimenti?<br />

O per tacere i misfatti della banca,<br />

quando fu marcia e sull'orlo del fallimento?<br />

Avete mai sentito che il giudice distrettuale<br />

appoggiasse qualcuno tranne le ferrovie "Q",<br />

o i banchieri? O che il reverendo Peet o il reverendo Sibley<br />

dessero un po' della paga, guadagnata tenendo la bocca chiusa,<br />

o dicendo quel che faceva comodo ai capi,<br />

per la costruzione dell'acquedotto?<br />

E invece io - Daisy Fraser, che passavo sempre<br />

per strada fra due ali di ammicchi e sorrisi,<br />

e colpetti di tosse e frasi come "eccola",<br />

non finii mai davanti al giudice Arnett<br />

senza versare dieci dollari più le spese<br />

al fondo scolastico di Spoon River!<br />

Benjamin Fraser<br />

I loro spiriti palpitavano sul mio<br />

come ali di mille farfalle.<br />

Chiudevo gli occhi e sentivo i loro spiriti vibrare.


Chiudevo gli occhi, ma sapevo quando le loro ciglia,<br />

piegato lo sguardo, frangiavano le gote,<br />

e quando volgevano il capo;<br />

e quando gli abiti li avvolgevano stretti,<br />

o ricadevano in squisiti drappeggi.<br />

I loro spiriti fissavano la mia estasi<br />

con ampi sguardi d'indifferenza stellare.<br />

I loro spiriti contemplavano la mia tortura;<br />

la bevevano come fonte di vita;<br />

le guance arrossate, gli occhi lucenti<br />

la nascente fiamma della mia anima indorava i loro spiriti,<br />

come le ali d'una farfalla che guizzi d'improvviso nel sole.<br />

E invocavano da me vita, vita, vita.<br />

Ma tenendo per me stesso tutta la vita,<br />

afferrando e schiacciando le loro anime,<br />

come un bimbo schiaccia l'uva e beve<br />

dalle mani il succo purpureo,<br />

giunsi a questo vuoto senz'ali,<br />

dove non si conosce né rosso, né oro, né vino,<br />

né il ritmo della vita.<br />

Minerva Jones<br />

Sono Minerva, la poetessa del villaggio,<br />

fischiata, schernita dagli Yahoos della strada<br />

per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, il passo barcollante,<br />

e tanto più quando "Butch" Weldy<br />

mi prese dopo una caccia bestiale.<br />

M'abbandonò al mio destino dal dottor Meyers;<br />

e sprofondai nella morte, col gelo che mi saliva dai piedi,<br />

come a chi s'immerga più e più in un fiume di ghiaccio.<br />

C'è qualcuno che vada al giornale,<br />

e raccolga in un libro i versi che scrissi?<br />

Ero così assetata d'amore!<br />

Ero così affamata di vita!<br />

"Indignazione" Jones<br />

Non ci credereste, vero,<br />

che fossi di buona razza gallese?<br />

Che fossi di sangue più puro della plebaglia bianca di qui?<br />

E di discendenza più diretta di quelli del New England<br />

o della Virginia venuti a Spoon River?<br />

Non ci credereste che avevo studiato<br />

e letto dei libri.<br />

Voi avete visto in me solo un uomo finito,<br />

coi capelli arruffati e la barba<br />

e il vestito a brandelli.<br />

A volte la vita di un uomo si trasforma in un cancro<br />

a furia di venire pestata, pestata sempre più,<br />

e si gonfia in una massa violacea,<br />

come escrescenza su stelo di granturco.<br />

Ed eccomi, falegname, affondato nel pantano della vita


in cui camminavo, e lo credevo un prato,<br />

con una sciattona per moglie e la povera Minerva, mia figlia,<br />

che voi avete tormentato e spinto alla morte.<br />

Così strisciai, strisciai da lumaca attraverso i giorni<br />

della vita.<br />

Più non udite i miei passi la mattina,<br />

che risuonano sul marciapiede vuoto,<br />

mentre vado dal droghiere a prendere un po' di farina<br />

e pochi soldi di lardo.<br />

Il dottor Meyers<br />

Nessuno, se non Doc Hill,<br />

fece più di me per la gente del villaggio.<br />

E tutti i deboli, gli storpi, gli imprudenti<br />

e chi non poteva pagare correvano da me.<br />

Ero il buon dottor Meyers che non faceva storie.<br />

Ero sano, felice, benestante,<br />

con la fortuna d'una buona moglie, i figli grandi,<br />

tutti sposati e sistemati.<br />

Ma una notte, Minerva, la poetessa,<br />

venne da me nei guai, in lacrime.<br />

Cercai di aiutarla - morì -<br />

mi processarono, i giornali m'infangarono,<br />

mia moglie morì di crepacuore.<br />

La polmonite mi finì.<br />

La signora Meyers<br />

Per tutta la vita protestò<br />

che i giornali avevano mentito spudoratamente;<br />

che lui non aveva colpa della caduta di Minerva,<br />

aveva solo cercato di aiutarla.<br />

Poveretto, così immerso nel peccato da non vedere<br />

che proprio cercando di aiutarla, come diceva,<br />

aveva infranto la legge umana e divina.<br />

Passanti, ecco un antico monito:<br />

se volete che vostra sia la via della concordia,<br />

e vostri i sentieri della pace,<br />

amate Dio e osservate i suoi comandamenti.<br />

"Butch" Weldy<br />

Quando mi convertii e misi giudizio<br />

mi diedero lavoro alla fabbrica di scatolette,<br />

e ogni mattina dovevo riempire<br />

di benzina la cisterna del cortile<br />

che nella rimessa alimentava i bruciatori


per scaldare i saldatoi.<br />

E salivo una scaletta sgangherata,<br />

portando secchi di quella roba.<br />

Una mattina, che stavo lì versando,<br />

l'aria si fece immobile e sembrò gonfiarsi,<br />

e saltai in aria con l'esplosione della cisterna,<br />

e piombai a terra con le gambe spezzate,<br />

e gli occhi sfrigolanti come due uova fritte.<br />

Qualcuno aveva lasciato acceso un bruciatore,<br />

e qualcosa aveva risucchiato la fiamma nella cisterna.<br />

Il Giudice distrettuale disse che certo<br />

era stato un mio compagno di lavoro, e quindi<br />

il figlio del vecchio Rhodes non mi doveva un soldo.<br />

E io sedevo sul banco dei testimoni, cieco<br />

come Jack il violinista e continuavo a ripetere,<br />

"No, non lo conosco affatto".<br />

Knowlt Hoheimer<br />

Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.<br />

Quando sentii la pallottola entrarmi nel cuore<br />

mi pentii di non essere rimasto a casa e finito in galera<br />

per quel furto di porci a Curl Trenary,<br />

invece di correre ad arruolarmi nell'esercito.<br />

Mille volte meglio la galera<br />

che stare sotto questa figura di marmo alata,<br />

e questo blocco di granito<br />

con le parole Pro patria.<br />

Ma poi, che vogliono dire?<br />

Lydia Puckett<br />

Knowlt Hoheimer se ne andò in guerra<br />

il giorno prima che Curl Trenary<br />

lo denunciasse al giudice Arnett<br />

per il furto dei porci.<br />

Ma non per questo si fece soldato.<br />

Mi trovò in giro con Lucius Atherton.<br />

Litigammo e gli dissi<br />

di non venirmi più tra i piedi.<br />

Allora rubò i porci e andò in guerra -<br />

dietro ogni soldato c'è una donna.<br />

Frank Drummer<br />

Da una cella a questo luogo buio -<br />

a venticinque anni la fine!<br />

Non avevo le parole per dire cosa mi si agitasse dentro,


e il villaggio mi prese per idiota.<br />

Eppure l'idea iniziale era chiara,<br />

un disegno grandioso e assillante nell'anima<br />

che mi spinse all'impresa di imparare a memoria<br />

l'Enciclopedia Britannica!<br />

Hare Drummer<br />

Vanno ancora i ragazzi e le ragazze da Siever,<br />

a bere il sidro, dopo la scuola, sul finir di settembre?<br />

O a raccogliere nocciole fra i cespugli<br />

nel podere di Aaron Hatfield alle prime brine?<br />

Quante volte coi ragazzi e le ragazze in allegria<br />

ho giocato per la strada e su per le colline<br />

quando il sole era basso e l'aria fresca,<br />

fermandomi a bacchiare il noce<br />

che si drizzava spoglio contro un tramonto di fuoco.<br />

Ora il profumo dei vapori autunnali,<br />

e il tonfo delle ghiande,<br />

e gli echi giù per le valli,<br />

recano sogni di vita. Aleggiano sopra di me,<br />

domandano:<br />

dove sono gli allegri compagni?<br />

Quanti sono qui con me, quanti<br />

nei vecchi orti lungo la strada di Siever,<br />

e nei boschi che guardano<br />

sull'acqua tranquilla?<br />

Conrad Siever<br />

Non in quel giardino in rovina<br />

dove i corpi sono fatti erba<br />

che non nutre greggi, e sempreverdi<br />

che non danno frutti -<br />

là dove lungo i sentieri ombrosi<br />

s'odono vani sospiri<br />

e si sognano sogni anche più vani<br />

d'intima comunione con le anime dei morti -<br />

ma qui sotto il melo<br />

che ho amato, curato e sfrondato<br />

con mani nodose<br />

per lunghi, lunghi anni;<br />

qui sotto le radici di questa vedetta del nord<br />

mutarsi nel biologico flusso e ruota della vita,<br />

in terra e polpa d'albero,<br />

e nei vivi epitaffi<br />

delle mele più rosse!<br />

Doc Hill


Andavo su e giù per le strade<br />

qua e là da mattina a sera,<br />

a tutte le ore della notte per curare i malati poveri.<br />

E sapete perché?<br />

Mia moglie mi odiava, mio figlio s'era rovinato.<br />

Allora mi rivolsi alla gente e le dedicai tutto il mio amore.<br />

Era bello vedere la folla sul prato il giorno del mio funerale,<br />

e udire quei mormorii di amore e di dolore.<br />

Ma, oh mio dio, la mia anima ebbe un fremito, stentò<br />

ad aggrapparsi alla nuova vita<br />

quando vidi Em Stanton dietro la quercia<br />

vicino alla tomba,<br />

che nascondeva se stessa e la sua pena!<br />

Andy, la guardia notturna<br />

Col mio mantello spagnolo,<br />

e il vecchio cappello floscio,<br />

e le soprascarpe di feltro,<br />

e Tyke, il cane fedele,<br />

e il nodoso bastone di noce,<br />

scivolavo con la lanterna cieca<br />

di porta in porta per la piazza,<br />

mentre le stelle della notte roteavano,<br />

e la campana mormorava sulla torre<br />

al soffio del vento;<br />

e i passi stanchi del vecchio Doc Hill<br />

risuonavano come quelli di un sonnambulo,<br />

e un gallo cantava lontano.<br />

Adesso c'è un altro che vigila su Spoon River<br />

come altri vigilarono prima di me.<br />

E riposiamo qui, Doc Hill e io<br />

dove nessuno sfonda e ruba,<br />

e non serve un occhio che vegli.<br />

Sarah Brown<br />

Maurice, non piangere, non sono qui sotto il pino.<br />

L'aria mite della primavera sussurra nell'erba dolce,<br />

le stelle scintillano, il caprimulgo chiama,<br />

ma tu ti rattristi, mentre la mia anima è rapita<br />

nel Nirvana beato della luce eterna!<br />

Va da quell'anima gentile di mio marito,<br />

che rimugina su quello che lui chiama il nostro colpevole amore: -<br />

digli che il mio amore per te, non meno del mio amore per lui,<br />

ha forgiato il mio destino - che attraverso la carne<br />

ho raggiunto lo spirito, e attraverso lo spirito, pace.<br />

Non ci sono matrimoni in cielo,<br />

ma c'è amore.


Percy Bysshe Shelley<br />

Mio padre che aveva una bottega di carrozze<br />

e si arricchì ferrando cavalli<br />

mi mandò all'Università di Montreal.<br />

Non imparai niente e tornai a casa,<br />

a vagare per i campi con Bert Kessler,<br />

a caccia di quaglie e beccaccini.<br />

Al lago Thompson il grilletto del fucile<br />

urtò contro il bordo della barca<br />

e mi esplose uno squarcio nel cuore.<br />

Un padre amorevole ha innalzato questa stele di marmo,<br />

su cui si erge una figura di donna<br />

scolpita da un artista italiano.<br />

Dicono che le ceneri del mio omonimo<br />

furono sparse vicino alla piramide di Caio Cestio<br />

in un posto vicino a Roma.<br />

Flossie Cabanis<br />

Dal teatro Bindle del villaggio<br />

a Broadway il salto è grosso.<br />

Mi ci provai, la mia ambizione divampò<br />

quando a sedici anni,<br />

qui da noi vidi East Lynne recitato<br />

da Ralph Barrett, il promettente<br />

attore romantico, che mi rapì l'anima.<br />

È vero, tornai sui miei passi, un completo fallimento,<br />

quando a New York Ralph scomparve,<br />

lasciandomi sola in quella città -<br />

ma la vita rovinò anche lui.<br />

In questo luogo di silenzio<br />

non ci sono affinità elettive.<br />

Oh, se la Duse indugiasse nel pathos<br />

di questi campi tranquilli<br />

e leggesse le mie parole.<br />

Julia Miller<br />

Litigammo quella mattina,<br />

perché lui aveva sessantacinque anni, e io trenta,<br />

e ero nervosa e appesantita dal bimbo<br />

la cui nascita mi terrorizzava.<br />

Pensai all'ultima lettera<br />

di quella giovane anima smarrita<br />

il cui tradimento avevo nascosto<br />

sposando quel vecchio.<br />

Poi presi la morfina e mi misi a leggere.<br />

Attraverso l'oscurità che mi calò sugli occhi


vedo ancora la luce tremolante di queste parole:<br />

"E Gesù gli disse, In verità<br />

ti dico, Oggi tu<br />

sarai con me in paradiso".<br />

Johnnie Sayre<br />

Papà, non saprai mai<br />

l'angoscia che mi strinse il cuore<br />

per la mia disobbedienza, quando sentii<br />

la ruota spietata della locomotiva<br />

affondarmi nella carne urlante della gamba.<br />

Mentre mi portavano dalla vedova Morris<br />

vidi ancora nella valle la scuola<br />

che marinavo per saltare di nascosto sui treni.<br />

Pregai di vivere fino a chiederti perdono -<br />

e poi le tue lacrime, le tue rotte parole di conforto!<br />

Dalla consolazione di quell'ora ho ricavato una felicità infinita.<br />

Sei stato saggio a scolpire per me:<br />

"Strappato al male a venire".<br />

Charlie French<br />

Avete mai scoperto<br />

chi è stato dei ragazzi degli O'Brien<br />

a spararmi nella mano con la scacciacani?<br />

Quando le bandiere erano rosse e bianche<br />

nella brezza e "Bucky" Estil<br />

sparava il cannone che il capitano Harris<br />

portò da Vicksburg a Spoon River;<br />

e i chioschi delle limonate erano aperti<br />

e la banda suonava,<br />

tutto finito<br />

per una scheggia di capsula sparata sotto la pelle della mano,<br />

e i ragazzi che s'affollavano intorno e dicevano:<br />

"Morirai di tetano, Charlie, vedrai".<br />

Oddio! Oddio!<br />

Chi dei miei compagni ha potuto fare questo?<br />

Zenas Witt<br />

A sedici anni avevo sogni terribili,<br />

e macchie davanti agli occhi, e i nervi scossi.<br />

E non riuscivo a ricordare i libri che leggevo,<br />

come Frank Drummer che imparava a memoria pagine e pagine.<br />

E la mia schiena era debole, ed ero sempre preoccupata,<br />

e confusa e farfugliavo la lezione,<br />

e se mi alzavo a ripeterla dimenticavo


tutto quello che avevo studiato.<br />

Bene, vidi la pubblicità del dottor Weese,<br />

e c'era tutto parola per parola,<br />

come se mi avesse conosciuto;<br />

e anche i sogni di cui non potevo liberarmi.<br />

Seppi così che ero destinata presto alla tomba.<br />

E mi preoccupai finché mi venne la tosse,<br />

e allora i sogni cessarono.<br />

E poi dormii un sonno senza sogni<br />

qui sulla collina accanto al fiume.<br />

Theodore il poeta<br />

Da ragazzo, Theodore, te ne stavi lunghe ore<br />

sulla riva del torbido Spoon<br />

a fissare con occhi incavati la tana del gambero,<br />

in attesa di vederlo, mentre spinge avanti,<br />

prima le antenne ondeggianti, come festuche,<br />

e poi subito il corpo, color steatite,<br />

gemmato con occhi di gaietto.<br />

E ti chiedevi rapito nel pensiero<br />

cosa sapesse, cosa desiderasse, e perché mai vivesse.<br />

Ma poi il tuo sguardo si volse agli uomini e alle donne<br />

che si nascondono nelle tane del destino in grandi città,<br />

per veder uscire le loro anime,<br />

e così capire<br />

come vivessero, e per che cosa,<br />

e perché s'affannassero tanto a strisciare<br />

lungo la strada sabbiosa dove manca l'acqua<br />

quando l'estate declina.<br />

Il capo della polizia<br />

I proibizionisti mi fecero capo della polizia<br />

quando i saloon furono messi fuori legge,<br />

perché quand'ero un ubriacone,<br />

prima di accostarmi alla chiesa, avevo ucciso uno svedese<br />

alla segheria dalle parti di Maple Grove.<br />

E loro volevano un uomo straordinario,<br />

truce, onesto, forte, coraggioso,<br />

e che odiasse i saloon e gli ubriaconi,<br />

per mantenere la legge e l'ordine in città.<br />

E mi regalarono un bastone con l'anima di ferro<br />

col quale colpii Jack McGuire<br />

prima che estraesse la pistola con cui mi uccise.<br />

I proibizionisti spesero invano i loro soldi<br />

per farlo impiccare, perché in sogno<br />

apparvi a uno dei dodici giurati<br />

e gli raccontai tutta la storia.<br />

Quattordici anni bastarono per il mio assassinio.


Jack McGuire<br />

Mi avrebbero linciato<br />

se non fossi stato spedito di nascosto<br />

al carcere di Peoria.<br />

Eppure me ne tornavo a casa tranquillo,<br />

col mio bicchiere in mano, un po' sbronzo,<br />

quando Logan, il poliziotto, mi fermò,<br />

disse ch'ero un porco ubriacone e mi diede una spinta,<br />

e, quando lo mandai a quel paese, mi colpì<br />

con quel manganello proibizionista -<br />

il tutto prima che gli sparassi.<br />

Mi avrebbero impiccato senonché<br />

il mio avvocato, Kinsey Keene, stava cercando di incastrare<br />

il vecchio Thomas Rhodes per il crollo della banca,<br />

e il giudice era amico di Rhodes<br />

e voleva salvarlo,<br />

e Kinsey offrì di lasciar perdere Rhodes<br />

in cambio di quattordici anni per me.<br />

E l'affare fu fatto. Scontai la pena<br />

e imparai a leggere e scrivere.<br />

Dorcas Gustine<br />

Non ero amato da quelli del villaggio,<br />

ma tutto perché non avevo peli sulla lingua,<br />

e affrontavo chi m'insultava<br />

con una protesta diretta, senza nascondere o nutrire<br />

segreti rancori o rammarichi.<br />

È molto lodato il gesto di quel ragazzo spartano,<br />

che nascose il lupo sotto il mantello,<br />

e si lasciò divorare, senza un lamento.<br />

È più coraggioso, credo, strapparsi il lupo di dosso<br />

e combatterlo apertamente, magari per strada,<br />

tra polvere e urla di dolore.<br />

La lingua sarà forse un organo ribelle -<br />

ma il silenzio avvelena l'anima.<br />

Mi biasimi chi vuole - io sono contento.<br />

Nicholas Bindle<br />

Non provaste vergogna, concittadini,<br />

quando la mia proprietà fu stimata e tutti seppero<br />

la poca roba che lasciavo? -<br />

Voi che mi avete dato la caccia per tutta la vita,<br />

dare, dare, dare alla chiesa, ai poveri,<br />

al villaggio! - e io avevo già dato tanto.<br />

E credete che non sappia<br />

che l'organo a canne, che regalai alla chiesa,<br />

fu inaugurato quando il diacono Rhodes,


che fece fallire la banca e quasi mi mandò in rovina,<br />

pregò per la prima volta dopo la sua assoluzione?<br />

Jacob Goodpasture<br />

Quando cadde Fort Sumter e venne la guerra,<br />

gridai con l'anima avvelenata:<br />

"O gloriosa repubblica che fu!".<br />

Quando seppellirono mio figlio soldato<br />

allo squillo delle trombe e al suono dei tamburi<br />

il mio cuore si spezzò sotto il peso<br />

degli ottant'anni, e gridai:<br />

"O figlio, che moristi per una causa ingiusta!<br />

nella lotta per la Libertà uccisa!".<br />

E strisciai qui sotto l'erba.<br />

E ora dai bastioni del tempo, guardate:<br />

tre volte trenta milioni di anime unite<br />

nell'amore d'una verità più grande,<br />

rapite nella speranza della nascita<br />

d'una nuova Bellezza,<br />

sorta dalla Fratellanza e dalla Saggezza.<br />

Con gli occhi dello spirito vedo la Trasfigurazione<br />

prima che voi la vediate.<br />

Ma voi progenie infinita di aquile dorate che v'annidate sempre più<br />

[in alto,<br />

roteando sempre più in alto, corteggiando la luce splendente<br />

delle vette del Pensiero,<br />

perdonate la cecità del gufo morto.<br />

Harold Arnett<br />

Mi appoggiai al caminetto, nausea, nausea,<br />

pensavo al mio fallimento, guardavo nell'abisso,<br />

spossato dal caldo del meriggio.<br />

La campana d'una chiesa suonò lugubre lontana,<br />

udii il pianto d'un bimbo,<br />

e la tosse di John Yarnell,<br />

nel letto, con la febbre, con la febbre, morente,<br />

Poi la voce rabbiosa di mia moglie:<br />

"Attento, le patate bruciano!".<br />

Sentivo l'odore... poi mi venne un disgusto irresistibile.<br />

Tirai il grilletto... buio... luce...<br />

rimorso indicibile... annaspai per tornare nel mondo.<br />

Troppo tardi! Così venni qui,<br />

con polmoni per respirare... ma qui i polmoni non servono,<br />

anche se bisogna respirare... A che serve<br />

sbarazzarsi del mondo,<br />

quando nessun'anima mai sfugge al destino eterno della vita?<br />

Margaret Fuller Slack


Sarei stata grande come George Eliot<br />

solo che mi fu avverso il destino.<br />

Guardate il ritratto che Penniwit mi fece,<br />

il mento poggiato alla mano e gli occhi infossati -<br />

e grigi, e che guardano lontano.<br />

Ma c'era il solito, eterno problema:<br />

celibato, matrimonio o libertinaggio?<br />

Poi John Slack, il ricco farmacista, mi corteggiò,<br />

con la lusinga che avrei scritto il mio romanzo in pace,<br />

e lo sposai, misi al mondo otto figli,<br />

e non ebbi più tempo per scrivere.<br />

Comunque, per me era finita,<br />

quando mi piantai l'ago nella mano<br />

mentre lavavo la roba del bambino,<br />

e morii di tetano, una morte beffarda.<br />

Ascoltatemi, anime ambiziose,<br />

il sesso è la maledizione della vita!<br />

George Trimble<br />

Vi ricordate quando mi mettevo sui gradini<br />

del tribunale e parlavo del libero argento,<br />

e dell'imposta unica proposta da Henry George?<br />

E ricordate che, quando l'Impareggiabile Leader<br />

perse la prima battaglia, cominciai a parlare di proibizionismo,<br />

e mi diedi da fare con la chiesa?<br />

Tutto merito di mia moglie<br />

che mi prospettava la rovina<br />

se non avessi dato prova di moralità alla gente,<br />

Bene, fu lei la mia rovina:<br />

perché i radicali cominciarono a insospettirsi,<br />

e i conservatori non s'erano mai fidati di me -<br />

Così sono qui, e nessuno mi piange.<br />

Il dottor Siegfried Iseman<br />

Dissi, quando mi consegnarono il diploma,<br />

dissi a me stesso sarò buono<br />

e saggio e forte e generoso col prossimo;<br />

dissi porterò la fede cristiana<br />

nella pratica della medicina!<br />

Ma, non so come, il mondo e gli altri medici<br />

sentono subito cos'hai in mente quando prendi<br />

quest'eroica decisione.<br />

E va a finire che ti prendono per fame.<br />

Verranno da te solo i poveri.<br />

E ti accorgi troppo tardi che fare il medico<br />

è solo un modo per guadagnarsi da vivere.<br />

E quando sei povero e devi tirare avanti<br />

la fede cristiana e la moglie e i figli


tutti sulle tue spalle, è troppo!<br />

Ecco perché fabbricai l'elisir di giovinezza,<br />

per cui finii in prigione a Peoria<br />

marchiato come truffatore ed imbroglione<br />

dall'integerrimo giudice federale!<br />

"Asso" Shaw<br />

Per me non c'è mai stata differenza<br />

fra il gioco d'azzardo<br />

e la compravendita di immobili,<br />

fare l'avvocato, il banchiere o altro.<br />

È tutta questione di fortuna.<br />

Comunque<br />

se c'è un uomo onesto negli affari<br />

quello starà faccia a faccia coi re!<br />

Lois Spears<br />

Qui giace il corpo di Lois Spears,<br />

nata Lois Fluke, figlia di Willard Fluke,<br />

moglie di Cyrus Spears,<br />

madre di Myrtle e Virgil Spears,<br />

bimbi dagli occhi limpidi e il corpo sano -<br />

(io nacqui cieca).<br />

Fui la più felice delle donne<br />

come moglie, madre e donna di casa,<br />

curando i miei cari<br />

e facendo della casa<br />

un luogo d'armonia e di ospitalità generosa:<br />

passavo per le stanze<br />

e il giardino<br />

con un istinto infallibile quanto la vista,<br />

come avessi gli occhi sulla punta delle dita.<br />

Gloria a Dio nell'alto dei cieli.<br />

Il giudice Arnett<br />

È vero, concittadini,<br />

che il mio vecchio registro rimasto lì per anni<br />

sullo scaffale sopra la mia testa e<br />

la poltrona di giudice, è proprio vero<br />

che quel registro aveva un bordo di ferro<br />

e quando cadde mi squarciò la pelata -<br />

(ho idea che a smuoverlo<br />

fu lo spostamento d'aria che scosse la città<br />

quando il serbatoio della fabbrica di scatolette<br />

saltò in aria e "Butch" Weldy fu bruciato)


ma procediamo con ordine,<br />

e analizziamo il caso attentamente:<br />

innanzitutto è vero che mi spaccò la testa<br />

ma, in secondo luogo, il peggio fu questo:<br />

i fogli del registro schizzarono fuori sparpagliandosi<br />

intorno a me come un mazzo di carte<br />

nelle mani d'un prestigiatore.<br />

E guardai quei fogli fino all'ultimo<br />

e poi dissi: "Quelli non sono fogli,<br />

non vedete che sono giorni e giorni<br />

e giorni e giorni di settant'anni?<br />

E perché mi torturate con quelle carte<br />

e le loro piccole note?".<br />

Willard Fluke<br />

Mia moglie perse la salute<br />

e smagrì finché pesò quaranta chili appena.<br />

Poi arrivò quella donna<br />

che gli uomini chiamavano Cleopatra.<br />

E noi - quelli sposati -<br />

rompemmo il nostro voto, io insieme agli altri.<br />

Gli anni passarono e a uno a uno<br />

la morte se li portò via tutti in modo orrendo,<br />

e io mi feci cullare dal sogno<br />

di essere un prediletto di Dio,<br />

e cominciai a scrivere, scrivere, scrivere, risme su risme<br />

sul secondo avvento di Cristo.<br />

Poi Cristo mi apparve e disse:<br />

"Va' in chiesa, davanti alla congregazione<br />

e confessa il tuo peccato".<br />

Ma mentre mi alzavo e cominciavo a parlare<br />

vidi la mia bambina, seduta in prima fila -<br />

la mia bambina che era nata cieca!<br />

Dopo, tutto è buio!<br />

Aner Clute<br />

Tante volte mi chiedevano,<br />

mentre mi offrivano vino o birra,<br />

prima a Peoria e poi a Chicago,<br />

Denver, Frisco, New York, dappertutto,<br />

perché facessi la vita<br />

e come avevo cominciato.<br />

Be', dicevo, un abito di seta<br />

e l'offerta di matrimonio di un ricco -<br />

(era Lucius Atherton).<br />

Ma non era vero niente.<br />

Mettiamo che un ragazzo rubi una mela<br />

dalla cassetta sul banco del droghiere,<br />

e tutti comincino a dirgli ladro,<br />

il giornalista, il prete, il giudice, tutti quanti -<br />

"ladro", "ladro", "ladro", dovunque vada.


E non trova lavoro, e non mangia<br />

se non ruba, allora il ragazzo ruba.<br />

È come la gente vede il furto della mela<br />

che fa il ragazzo ladro.<br />

Lucius Atherton<br />

Quando avevo i baffi ricci,<br />

e i capelli neri,<br />

e portavo i calzoni stretti<br />

e un diamante sullo sparato,<br />

ero un gran bel fante di cuori e ne combinavo delle belle.<br />

Ma quando cominciò a vedersi il grigio dei capelli -<br />

to'! le ragazze della nuova generazione<br />

mi risero in faccia, senza paura,<br />

e finirono le avventure eccitanti<br />

quando a momenti mi sparavano come a un demonio senza cuore,<br />

ma solo amori squallidi, avanzi riscaldati<br />

d'altri tempi e altri uomini.<br />

Col tempo andai a pensione al Mayer's restaurant<br />

mangiavo alla tavola calda, un grigio, sciatto,<br />

sdentato, smesso Don Giovanni di campagna...<br />

C'è qui una grande ombra che canta<br />

d'una certa Beatrice;<br />

ora capisco che la stessa forza che fece lui grande<br />

ha ridotto me alla feccia della vita.<br />

Homer Clapp<br />

Spesso al cancello Aner Clute<br />

mi rifiutò il bacio della buonanotte,<br />

dicendo che prima dovevamo fidanzarci;<br />

e solo con una tiepida stretta di mano<br />

mi salutava, quando la riaccompagnavo<br />

dopo il pattinaggio o il revival.<br />

L'eco dei miei passi non s'era ancora spento<br />

che Lucius Atherton<br />

(lo seppi quando Aner se n'andò a Peoria)<br />

s'infilava dalla finestra, o se la scarrozzava<br />

con la vigorosa pariglia dei suoi bai<br />

per la campagna.<br />

Il colpo mi fece rinsavire,<br />

e misi tutti i soldi ricavati dalla terra di mio padre<br />

nella fabbrica di scatolette, per avere il posto<br />

di ragioniere-capo, e persi tutto.<br />

Allora capii che ero uno zimbello della vita,<br />

che solo la morte mi avrebbe trattato alla pari<br />

cogli altri uomini, facendomi sentire un uomo.<br />

Il diacono Taylor


Ero membro della chiesa<br />

e del partito proibizionista:<br />

e nel villaggio pensarono che fossi morto per un'indigestione<br />

[di angurie.<br />

In realtà avevo la cirrosi epatica,<br />

perché ogni giorno per trent'anni,<br />

m'ero infilato dietro il bancone<br />

nella farmacia di Trainor<br />

e m'ero versato un bel bicchiere<br />

dalla bottiglia con la scritta<br />

Spiritus frumenti.<br />

Sam Hookey<br />

Scappai di casa col circo,<br />

perché m'ero innamorato di Mademoiselle Estralada,<br />

la domatrice di leoni.<br />

Una volta, dopo aver affamato i leoni<br />

per diversi giorni,<br />

entrai nella gabbia e cominciai a picchiare Brutus<br />

Leo e Gypsy.<br />

Allora Brutus mi saltò addosso<br />

e mi uccise.<br />

Arrivato in questi luoghi<br />

incontrai un'ombra che mi maledì,<br />

e disse che ben mi stava...<br />

era Robespierre!<br />

Cooney Potter<br />

Ereditai quaranta acri da mio padre<br />

e, col lavoro di mia moglie, due figli e due figlie,<br />

dall'alba al tramonto, misi insieme<br />

un migliaio di acri. Ma non contento<br />

perché ne volevo duemila,<br />

mi affannai per anni con la scure e l'aratro,<br />

faticando, rinnegando me stesso, mia moglie, i figli e le figlie.<br />

Squire Higbee mi fa torto quando dice<br />

che morii perché fumavo sigari Red Eagle.<br />

Fu mangiando torta bollente e ingurgitando caffè<br />

nelle ore roventi della mietitura<br />

che mi ridussi quaggiù prima d'avere sessant'anni.<br />

Jones il violinista


La terra alimenta un fremito continuo<br />

nel tuo cuore, e quello sei tu.<br />

E se la gente vede che sai suonare,<br />

be', ti tocca suonare, per tutta la vita.<br />

Che vedi, una messe di trifoglio?<br />

O un prato tra te e il fiume?<br />

C'è vento nel granturco: ti freghi le mani<br />

per i manzi già pronti per il mercato;<br />

o ti giunge un fruscio di sottane<br />

come a Little Grove quando ballano le ragazze.<br />

Per Cooney Potter una colonna di polvere<br />

o un turbinio di foglie significavano rovinosa siccità;<br />

a me sembrava di vedere Red-Head Sammy<br />

quando ballava Toor-a-Loor da par suo.<br />

Come fare a coltivare i miei quaranta acri,<br />

non parliamo di aumentarli,<br />

con la ridda di corni, fagotti e ottavini<br />

che cornacchie e pettirossi mi agitavano in capo,<br />

e il cigolio d'un mulino a vento - vi par poco?<br />

Mai misi mano all'aratro in vita mia<br />

senza che ci si mettesse di mezzo qualcuno<br />

e mi trascinasse via a un ballo o a un picnic.<br />

Finii coi miei quaranta acri;<br />

finii col mio violino sgangherato -<br />

e una risata rauca, e mille ricordi,<br />

e neppure un rimpianto.<br />

Nellie Clark<br />

Avevo solo otto anni;<br />

e prima d'essere grande e capire cosa fosse<br />

non avevo le parole per dirlo, però<br />

ero spaventata e andai dalla mamma.<br />

Allora mio padre prese la pistola<br />

e avrebbe ucciso Charlie, che era già un ragazzo<br />

di quindici anni, se non fosse stato per sua madre.<br />

Nondimeno la storia mi restò addosso.<br />

Ma l'uomo che mi sposò, un vedovo di trentacinque anni,<br />

era un nuovo arrivato e non ne seppe niente<br />

fino a due anni dopo il matrimonio.<br />

Allora si ritenne truffato,<br />

e il villaggio sentenziò che in realtà non ero vergine.<br />

Conclusione, mi lasciò, e morii<br />

l'inverno dopo.<br />

Louise Smith<br />

Herbert ruppe il nostro fidanzamento dopo otto anni<br />

quando Annabelle tornò al villaggio<br />

dal collegio, povera me!<br />

Se non l'avessi tormentato, il mio amore per lui<br />

si sarebbe forse trasformato in nobile dolore -<br />

chissà? - riempiendomi la vita di salutare fragranza.<br />

Ma lo torturai, lo avvelenai,


lo accecai, e si mutò in odio -<br />

mortifera edera invece di clematide.<br />

E la mia anima cadde dal sostegno,<br />

i suoi viticci s'intricarono in rovina.<br />

Non permettete che la volontà sia il giardiniere dell'anima,<br />

se non siete certi<br />

che è più saggia dell'anima vostra.<br />

Herbert Marshall<br />

Tutto il tuo dolore, Louise, e l'odio per me<br />

nacquero dalla tua illusione che fosse capriccio<br />

dello spirito e disprezzo dei diritti della tua anima<br />

a spingermi verso Annabelle e lasciarti.<br />

In realtà tu arrivasti a odiarmi per amore,<br />

perché ero la gioia della tua anima,<br />

formato e temprato<br />

per risolverti la vita, ma non volli.<br />

Tu invece eri il mio strazio. Se tu fossi stata<br />

la mia felicità, non mi sarei forse aggrappato a te?<br />

Questo è l'amaro della vita:<br />

che solo in due si può essere felici;<br />

e che i nostri cuori sono attratti da stelle<br />

che non ci vogliono.<br />

George Gray<br />

Ho osservato tante volte<br />

il marmo che mi hanno scolpito -<br />

una nave alla fonda con la vela ammainata.<br />

In realtà non rappresenta il mio approdo<br />

ma la mia vita.<br />

Perché l'amore mi fu offerto ma fuggii le sue lusinghe;<br />

il dolore bussò alla mia porta ma ebbi paura;<br />

l'ambizione mi chiamò, ma paventai i rischi.<br />

Eppure bramavo sempre di dare un senso alla vita.<br />

Ora so che bisogna alzare le vele<br />

e farsi portare dai venti della sorte<br />

dovunque spingano la nave.<br />

Dare un senso alla vita può sfociare in follia<br />

ma una vita senza senso è la tortura<br />

dell'inquietudine e del vago desiderio:<br />

è una nave che desidera il mare ardentemente ma ha paura.<br />

L'onorevole Henry Bennett<br />

Non mi venne mai in mente,<br />

finché fui in punto di morte,


che Jenny mi aveva amato da morire, con cuore spietato.<br />

Perché io avevo settant'anni, lei trentacinque,<br />

e m'ero ridotto un'ombra per fare da marito<br />

a Jenny, la rosea Jenny piena di vitali ardori.<br />

Tutta la mia saggezza e finezza spirituale<br />

non le davano la minima gioia, in verità,<br />

e non faceva che parlare della forza gigantesca<br />

di Willard Shafer, e del suo gran gesto<br />

di tirar su un trattore dal fosso<br />

quella volta da Georgie Kirby.<br />

Così Jenny ereditò i miei soldi e sposò Willard -<br />

quella montagna di muscoli! Quel buffone!<br />

Griffy il bottaio<br />

Il bottaio deve intendersi di botti.<br />

Ma io conoscevo anche la vita,<br />

e voi che gironzolate fra queste tombe<br />

credete di conoscere la vita.<br />

Credete che il vostro occhio abbracci un vasto orizzonte, forse,<br />

in realtà vedete solo l'interno della botte.<br />

Non riuscite a innalzarvi fino all'orlo<br />

e vedere il mondo di cose al di là,<br />

e a un tempo vedere voi stessi.<br />

Siete sommersi nella botte di voi stessi -<br />

tabù e regole e apparenze<br />

sono le doghe della botte.<br />

Spezzatele e rompete la magia<br />

di credere che la botte sia la vita,<br />

e che voi conosciate la vita!<br />

Sexsmith il dentista<br />

Credete che le odi e i sermoni,<br />

e il suono delle campane,<br />

e il sangue dei vecchi e dei giovani,<br />

martiri della verità che vedevano<br />

con occhi illuminati dalla fede in Dio,<br />

abbiano attuato le grandi riforme del mondo?<br />

Credete che l'inno della Repubblica<br />

si sarebbe udito se la merce schiavo<br />

avesse rafforzato il dominio del dollaro<br />

nonostante la sgranatrice di Whitney,<br />

e il vapore e i laminatoi e il ferro<br />

e il telegrafo e il libero lavoro bianco?<br />

Credete che Daisy Fraser<br />

l'avrebbero sfrattata e buttata fuori<br />

se la fabbrica di scatolette non avesse avuto bisogno<br />

della sua casetta e del terreno?<br />

O credete che la sala da gioco<br />

di Johnnie Taylor e il bar di Burchard<br />

sarebbero stati chiusi se il danaro perduto<br />

e quello speso in birra non fosse andato a finire,


con la chiusura, a Thomas Rhodes,<br />

per incrementare il commercio di scarpe e coperte,<br />

e mantelle per bambini e culle di quercia?<br />

Insomma, un principio morale è come un dente cariato<br />

che bisogna puntellare coll'oro.<br />

A.D. Blood<br />

Se voi del villaggio pensate che feci bene<br />

quando chiusi i saloon e misi fine al gioco d'azzardo,<br />

e trascinai Daisy Fraser davanti al giudice Arnett,<br />

in una delle tante crociate per redimere la gente dal peccato;<br />

perché sopportate che Dora, la figlia della modista,<br />

e quel buono a nulla del figlio di Benjamin Pantier,<br />

di notte trasformino la mia tomba nel loro empio guanciale?<br />

Robert Southey Burke<br />

Spesi i miei soldi per farti eleggere sindaco,<br />

A.D. Blood.<br />

Ti prodigai tutta la mia ammirazione,<br />

ai miei occhi rasentavi la perfezione umana.<br />

Tu facesti scempio della mia personalità,<br />

e dei miei ideali giovanili,<br />

e della forza d'una fedeltà generosa.<br />

E tutte le mie speranze nel mondo,<br />

e la mia fede nella verità,<br />

vennero fuse al calore accecante<br />

della mia devozione per te,<br />

e plasmate a tua immagine.<br />

Ma quando scoprii chi eri:<br />

la tua anima meschina<br />

e le tue parole false<br />

come i tuoi denti di porcellana azzurrina,<br />

e i tuoi polsini di celluloide,<br />

odiai l'amore che avevo per te,<br />

odiai me stesso, odiai te<br />

per la mia anima perduta, e la mia giovinezza perduta.<br />

E dico a tutti, attenti agli ideali,<br />

attenti a non sperperare il vostro amore<br />

con anima viva.<br />

Dora Williams<br />

Quando Reuben Pantier scappò via piantandomi in asso<br />

andai a Springfield. Lì incontrai un debosciato,<br />

suo padre morto da poco gli aveva lasciato una fortuna.<br />

Era ubriaco quando mi sposò. La mia vita fu un inferno.


Passò un anno e un bel giorno lo trovarono morto.<br />

Così diventai ricca. Me ne andai a Chicago.<br />

Dopo un po' conobbi Tyler Rountree, canaglia.<br />

Me ne andai a New York. Un magnate coi capelli grigi<br />

fece follie per me - e così altri soldi.<br />

Una notte mi morì proprio fra le braccia, capite.<br />

(Dopo me la sono rivista per anni quella faccia violacea.)<br />

Ci fu quasi uno scandalo. Me ne andai via,<br />

questa volta a Parigi. Ero ormai una donna,<br />

insidiosa, scaltra, esperta del mondo e ricca.<br />

Il mio bell'appartamento vicino agli Champs-Élysées<br />

divenne il ritrovo d'un mucchio di gente,<br />

musicisti, poeti, dandies, artisti, nobili,<br />

parlavano francese e tedesco, italiano, inglese.<br />

Sposai il conte Navigato, di origine genovese.<br />

Andammo a Roma. Mi avvelenò, credo.<br />

Ora nel Campo Santo che guarda<br />

il mare dove il giovane Colombo sognò nuovi mondi,<br />

ecco cos'hanno scritto: "Contessa Navigato<br />

implora eterna quiete".<br />

La signora Williams<br />

Io ero la modista<br />

chiacchierata, calunniata,<br />

la madre di Dora,<br />

la cui strana sparizione<br />

fu attribuita all'educazione ricevuta.<br />

Il mio occhio sensibile al bello<br />

vedeva molto al di là di nastri<br />

e fibbie e piume,<br />

e paglie di Firenze e feltri,<br />

che danno risalto a un bel viso,<br />

e a una chioma bruna o bionda.<br />

Vi voglio dire una cosa<br />

e domandarvene un'altra:<br />

le ladre di mariti<br />

si mettono cipria e fronzoli,<br />

e cappelli alla moda.<br />

Mogli, metteteli anche voi.<br />

Un cappello può provocare un divorzio -<br />

ma anche evitarlo.<br />

E ora ditemi:<br />

se tutti i bimbi nati qui a Spoon River<br />

fossero stati educati dalla contea, in una fattoria;<br />

e padri e madri fossero stati liberi<br />

di vivere e godersela, cambiando compagno a piacere,<br />

credete che Spoon River<br />

sarebbe peggio di così?<br />

William e Emily<br />

C'è qualcosa nella morte<br />

che somiglia all'amore.


Se per qualcuno con cui avete conosciuto la passione,<br />

e il fuoco dell'amore giovane,<br />

anche voi, dopo anni di vita<br />

insieme, sentite estinguersi la fiamma,<br />

e così svanite insieme,<br />

piano piano, lievemente, delicatamente,<br />

l'uno nelle braccia dell'altro per così dire,<br />

uscendo dalla stanza consueta -<br />

quello è un potere di unisono fra le anime<br />

che somiglia all'amore!<br />

Il giudice distrettuale<br />

Osservate, passanti, le profonde fessure<br />

che il vento e la pioggia m'hanno scavato nella pietra -<br />

come se una nemesi o un odio inafferrabili<br />

segnassero dei punti contro di me,<br />

ma solo per distruggere, non per conservare, la mia memoria.<br />

In vita fui giudice distrettuale, uno che faceva tacche,<br />

e decideva i processi in base ai punti segnati dagli avvocati,<br />

non secondo la giustizia del caso.<br />

O vento e pioggia, lasciate in pace la mia pietra!<br />

Perché peggio dell'ira delle vittime,<br />

delle maledizioni dei poveri,<br />

fu trovarsi muto, eppure con chiarezza<br />

vedere che perfino Hod Putt, l'assassino,<br />

impiccato per mia sentenza,<br />

era in confronto a me un'anima innocente.<br />

Jack il cieco<br />

Avevo suonato tutto il giorno alla fiera del paese.<br />

Ma al ritorno "Butch" Weldy e Jack McGuire,<br />

ubriachi fradici, insistevano che suonassi ancora<br />

la canzone di Susie Skinner, e intanto frustavano i cavalli<br />

finché quelli gli presero la mano.<br />

Cieco com'ero cercai di saltar giù<br />

mentre la carrozza precipitava nel fosso<br />

ma restai preso fra le ruote e ucciso.<br />

C'è qui un cieco dalla fronte<br />

grande e bianca come una nuvola.<br />

E tutti noi suonatori, dal più grande al più umile,<br />

scrittori di musica e narratori di storie,<br />

ci sediamo ai suoi piedi,<br />

per sentirlo cantare la caduta di Troia.<br />

John Horace Burleson


Vinsi il premio per il miglior tema scolastico<br />

del villaggio,<br />

e pubblicai un romanzo a meno di venticinque anni.<br />

Andai in città in cerca d'ispirazione e per arricchire la mia arte:<br />

sposai la figlia del banchiere,<br />

e poi divenni presidente della banca -<br />

sempre augurandomi un po' di tranquillità<br />

per scrivere un romanzo epico sulla guerra.<br />

Intanto ero amico dei grandi, e amante delle lettere,<br />

e ospite di Matthew Arnold e di Emerson.<br />

Oratore conviviale, scrivevo saggi<br />

per circoli locali. Alla fine mi portarono qui -<br />

il luogo della mia infanzia, sapete -<br />

neppure una piccola lapide a Chicago<br />

che ricordi il mio nome.<br />

Oh la grandezza di scrivere questo solo verso:<br />

"Rotola, profondo e cupo oceano azzurro, rotola!".<br />

Nancy Knapp<br />

Insomma la cosa andò così:<br />

con la sua eredità comprammo la terra,<br />

e fratelli e sorelle lo accusarono d'aver avvelenato<br />

l'animo del padre contro di loro.<br />

E con tutta la nostra ricchezza non avemmo più pace.<br />

La moria colpì il bestiame, il raccolto andò a male.<br />

Un fulmine si abbatté sul granaio.<br />

Così ipotecammo la terra per tirare avanti.<br />

E lui divenne taciturno e sempre preoccupato.<br />

Poi i vicini non ci rivolsero più la parola<br />

e si misero dalla parte dei fratelli e delle sorelle.<br />

E io non sapevo dove voltarmi, non è come da giovani<br />

che uno dice: "Non importa,<br />

ne ho altri di amici, oppure mi passerà<br />

con un viaggetto a Decatur".<br />

Poi i miasmi più tremendi infestarono le stanze.<br />

Allora incendiai i letti e la vecchia bicocca<br />

divampò in un boato di fiamme,<br />

e intanto agitando le braccia ballavo nel cortile,<br />

e lui piangeva come un vitello all'addiaccio.<br />

Barry Holden<br />

Proprio quell'autunno che mia sorella Nancy Knapp<br />

incendiò la casa<br />

ci fu il processo del dottor Duval<br />

per l'assassinio di Zora Clemens,<br />

e passai due settimane in tribunale<br />

ad ascoltare i testimoni.<br />

Era chiaro che lui l'aveva messa incinta,<br />

e far nascere il bambino<br />

non era proprio il caso.<br />

E io, allora, con otto figli,


e un altro in arrivo, e la terra<br />

ipotecata a Thomas Rhodes?<br />

Così, quando tornai quella sera,<br />

(avevo ascoltato la storia della gita in calesse<br />

e del ritrovamento di Zora nel fosso),<br />

la prima cosa che vidi, vicino alla scaletta,<br />

dove i ragazzi avevano scavato in cerca di lombrichi,<br />

fu la scure!<br />

Feci per entrare ed ecco mia moglie<br />

mi si parò dinanzi, col suo pancione.<br />

Cominciò con la storia dell'ipoteca.<br />

E io la uccisi.<br />

Fallas, il procuratore di stato<br />

Io, che brandivo il flagello, che spezzavo le bilance,<br />

che percuotevo con la frusta e la spada;<br />

io, che odiavo i trasgressori della legge;<br />

io, il legalista, inesorabile e crudo,<br />

che spinsi la giuria a impiccare quel pazzo di Barry Holden,<br />

fui come tramortito da una luce accecante,<br />

e mi svegliai al cospetto di una verità dalla fronte insanguinata:<br />

il forcipe d'acciaio d'un chirurgo scalzacane<br />

contro la testa del mio bimbo che entrava nella vita<br />

lo rese idiota.<br />

Cercai nei libri di scienza<br />

come curarlo.<br />

Così il mondo di chi ha la mente malata<br />

diventò la mia missione, e tutto il mio mondo.<br />

Povero ragazzo rovinato! Hai finito per essere il vasaio<br />

e io con tutti i miei atti di amore<br />

il vaso nelle tue mani.<br />

Wendell P. Bloyd<br />

Prima mi accusarono di condotta molesta,<br />

non essendoci leggi contro la bestemmia.<br />

Poi mi rinchiusero in manicomio<br />

e fui ammazzato di botte da un sorvegliante cattolico.<br />

Il mio torto fu questo:<br />

dissi che Dio mentì ad Adamo e lo destinò<br />

a vivere una vita da sciocco,<br />

ignaro del male come del bene del mondo.<br />

E quando Adamo gabbò Dio mangiando la mela<br />

e scoprì la menzogna,<br />

Dio lo cacciò dall'Eden per impedirgli di cogliere<br />

il frutto della vita immortale.<br />

Ma, Cristo! voi gente di buon senso,<br />

ecco cosa dice Dio stesso nel libro del Genesi:<br />

"E il Signore Iddio disse, ecco che l'uomo<br />

è diventato come uno di noi" (un po' d'invidia, vedete),<br />

"a conoscere il bene e il male" (Smascherata la balla che tutto<br />

[è bene);


"e allora, per paura che allungasse la mano a prendere<br />

anche dall'albero della vita e ne mangiasse, e vivesse in eterno,<br />

il Signore Iddio lo cacciò dal giardino dell'Eden".<br />

(A me pare che la ragione per cui Dio crocifisse il proprio Figlio<br />

per uscire da quel brutto imbroglio, sia che questo è proprio<br />

[da par suo.)<br />

Francis Turner<br />

Da ragazzo<br />

non potevo correre né giocare.<br />

Da uomo potei solo sorseggiare dalla coppa,<br />

non bere -<br />

perché dopo la scarlattina m'era rimasto il cuore malato.<br />

Eppure riposo qui<br />

consolato da un segreto che solo Mary conosce:<br />

c'è un giardino di acacie,<br />

di catalpe e di pergole dolci di viti -<br />

là, quel pomeriggio di giugno<br />

a fianco di Mary -<br />

mentre la baciavo con l'anima sulle labbra<br />

l'anima d'un tratto volò via.<br />

Franklin Jones<br />

Se fossi vissuto un altr'anno<br />

avrei perfezionato la mia macchina volante,<br />

e sarei divenuto ricco e famoso.<br />

Perciò bene ha fatto l'artigiano<br />

che ha tentato di scolpirmi una colomba<br />

a farla più somigliante a un pollo.<br />

Cos'è in fondo la vita se non uscire dal guscio<br />

e scorrazzare nel cortile<br />

fino al giorno del ceppo?<br />

Solo che l'uomo ha l'intelligenza d'un angelo<br />

e vede la scure sin dal primo momento!<br />

John M. Church<br />

Ero il legale della "Q"<br />

e della Indemnity Company che assicurava<br />

i proprietari della miniera.<br />

Feci pressioni su giudici e giurati<br />

e corte d'appello, per contrastare le richieste<br />

degli invalidi, delle vedove e degli orfani,<br />

e accumulai una fortuna.<br />

L'ordine degli avvocati cantò le mie lodi


in una dichiarazione altisonante.<br />

E molti furono gli omaggi floreali -<br />

ma i topi mi hanno divorato il cuore<br />

e una serpe ha fatto il nido nel mio cranio!<br />

Sonia la russa<br />

Io, nata a Weimar<br />

di madre francese<br />

e padre tedesco, professore dottissimo,<br />

orfana a quattordici anni,<br />

diventai ballerina, mi chiamavano Sonia la russa,<br />

sempre su e giù per i boulevard di Parigi,<br />

prima l'amante di vari duchi e conti,<br />

poi di poveri artisti e poeti.<br />

A quarant'anni, passée, puntai su New York<br />

e sulla nave conobbi Patrick Hummer,<br />

arzillo e rubizzo, coi suoi sessant'anni suonati,<br />

reduce dalla vendita di un carico<br />

di bestiame nella tedesca città di Amburgo.<br />

Mi portò a Spoon River e vivemmo lì<br />

per vent'anni - ci credevano sposati!<br />

Questa quercia accanto a me è il ritrovo preferito<br />

di azzurre ghiandaie che ciarlano, ciarlano tutto il giorno.<br />

E perché no? Persino la mia polvere ride<br />

al pensiero di quella cosa buffa che è la vita.<br />

Isa Nutter<br />

Doc Meyers diceva che ero affetto da priapismo,<br />

e Doc Hill parlava di leucemia -<br />

ma io so cosa mi ha portato qui:<br />

avevo sessantaquattro anni ma ero forte come un uomo<br />

di trentacinque o quaranta.<br />

E non fu scrivere una lettera al giorno,<br />

non fu fare tardi sette notti su sette,<br />

non fu la tensione del pensiero di Minnie,<br />

non fu paura né geloso sospetto,<br />

o la cura incessante di sondare<br />

la sua mente meravigliosa, o la simpatia<br />

per la vita infelice che visse<br />

col primo marito e il secondo -<br />

niente di tutto questo mi uccise -<br />

ma il chiasso delle figlie e le minacce dei figli,<br />

e lo scherno e le maledizioni dei parenti<br />

fino al giorno che me la svignai a Peoria<br />

e sposai Minnie a dispetto loro -<br />

Perché vi stupite se il mio testamento<br />

premiò la migliore e più pura delle donne?


Barney Hainsfeather<br />

Se il treno della gita a Peoria<br />

fosse solo deragliato, sarei forse scampato alla morte -<br />

di sicuro sarei scampato a questo luogo.<br />

Ma siccome andò in fiamme, scambiarono me<br />

per John Allen che fu mandato al cimitero degli ebrei<br />

di Chicago,<br />

e John per me, così sono finito qui.<br />

Avere un negozio di stoffe nel villaggio era già una fregatura,<br />

ma esserci sepolto - ach!<br />

Petit, il poeta<br />

Semi in un baccello secco, tic, tic, tic,<br />

tic, tic, tic, come atomi in lotta -<br />

lievi giambi suscitati dalla brezza -<br />

ma il pino ne fa una sinfonia.<br />

Ottave, villanelle, rondelli, rondò,<br />

profusione di ballate sullo stesso tema antico:<br />

le nevi e le rose di ieri sono svanite,<br />

che cos'è l'amore se non una rosa che sfiorisce?<br />

La vita intorno a me nel villaggio:<br />

tragedia, commedia, valore e verità,<br />

coraggio, costanza, eroismo, caduta -<br />

tutto sul telaio, e che disegni!<br />

Boschi, prati, ruscelli e fiumi -<br />

cieco a tutto ciò, tutta la vita.<br />

Ottave, villanelle, rondelli, rondò,<br />

semi in un baccello secco, tic, tic, tic,<br />

tic, tic, tic, che umili giambi,<br />

mentre Omero e Whitman ruggivano nei pini?<br />

Pauline Barrett<br />

Quasi una larva di donna dopo il coltello del chirurgo!<br />

E quasi un anno per recuperare le forze,<br />

finché all'alba di dieci anni di matrimonio<br />

mi ritrovai quasi la stessa.<br />

Passeggiammo insieme nel bosco,<br />

per un silenzioso sentiero di muschio e d'erba.<br />

Ma non potevo guardarti negli occhi,<br />

e tu non potevi guardare nei miei,<br />

tale era il nostro dolore - i tuoi primi capelli grigi,<br />

e io solo la larva di me stessa.<br />

E di che parlammo? - del cielo e dell'acqua,<br />

di tutto, si può dire, per nascondere i nostri pensieri.<br />

Poi il tuo dono di rose selvatiche,<br />

messe sul tavolo per dare grazia alla nostra cena.<br />

Povero caro, con che coraggio lottavi<br />

per illuderti di vivere la memoria di un'estasi!


Poi il mio animo s'intristì al calar della notte,<br />

e tu mi lasciasti sola nella stanza per un attimo,<br />

come il giorno delle nozze, povero caro.<br />

Allora guardai nello specchio e qualcosa mi disse:<br />

"Si dovrebbe essere morti del tutto quando si è morti a metà -<br />

e non beffare la vita, né truffare l'amore".<br />

E lo feci guardando là nello specchio -<br />

caro, hai mai capito?<br />

La signora Bliss<br />

Il reverendo Wiley mi sconsigliò di divorziare<br />

per il bene dei figli,<br />

e il giudice Somers fece lo stesso con lui.<br />

Tirammo avanti fino alla fine del sentiero.<br />

Ma due figli davano ragione a lui,<br />

e due davano ragione a me.<br />

E i due che tenevano per lui accusavano me,<br />

e i due che tenevano per me accusavano lui,<br />

e in ogni caso soffrivano.<br />

E tutti erano tormentati dalla colpa d'aver giudicato,<br />

e con l'animo angosciato perché non potevano ammirare<br />

ugualmente lui e me.<br />

Un giardiniere sa che le piante cresciute in cantina<br />

o sotto una pietra sono contorte e gialle e stentate.<br />

E nessuna madre farebbe succhiare al suo bimbo<br />

latte malato dal seno.<br />

Ma giudici e predicatori consigliano di allevare le anime<br />

dove non c'è sole, ma soltanto penombra,<br />

non calore, ma solo umido e freddo -<br />

giudici e predicatori!<br />

La signora Reece<br />

A questa generazione vorrei dire:<br />

imparate a memoria qualche verso di verità o bellezza.<br />

Vi potrà servire una volta nella vita.<br />

Mio marito non ebbe niente a che fare<br />

col crollo della banca - era solo cassiere.<br />

Il crac fu colpa del presidente, Thomas Rhodes,<br />

e del suo fatuo figliolo senza scrupoli.<br />

Però mio marito fu spedito in prigione,<br />

e io restai sola coi figli,<br />

a nutrirli e vestirli e istruirli.<br />

E lo feci e li avviai<br />

nel mondo tutti lustri e robusti,<br />

e questo grazie alla saggezza di Pope, il poeta:<br />

"Recita bene la tua parte, in questo consiste l'onore".<br />

Il reverendo Lemuel Wiley


Predicai quattromila sermoni,<br />

diressi quaranta revival,<br />

e battezzai molti convertiti.<br />

Ma nessuna delle mie imprese<br />

risplende più fulgida nella memoria del mondo,<br />

e nessuna è per me più preziosa:<br />

ho salvato i Bliss dal divorzio,<br />

e scampato i figli da quella sventura,<br />

perché crescessero donne e uomini probi,<br />

contenti di sé e vanto del villaggio.<br />

Thomas Ross, junior<br />

L'ho visto con questi occhi:<br />

una rondine<br />

fece il nido in un buco dell'alto ciglione d'argilla<br />

vicino a Miller's Ford.<br />

Ma non erano i piccoli ancora usciti dal guscio,<br />

che una serpe strisciò fino al nido<br />

per divorare la covata.<br />

Allora la rondine con rapidi frulli<br />

e strida acute<br />

lottò con la serpe,<br />

accecandola col battito delle ali,<br />

finché quella, torcendosi e alzando la testa,<br />

cadde all'indietro giù dal ciglione<br />

e affogò nello Spoon.<br />

Non passò un'ora<br />

che un'averla<br />

impalò la rondine su una spina.<br />

Quanto a me vinsi i miei bassi istinti<br />

solo per finire rovinato dall'ambizione d'un fratello.<br />

Il reverendo Abner Peet<br />

Non avevo nulla in contrario<br />

alla vendita all'asta dei miei effetti<br />

sulla piazza del villaggio.<br />

Fu per il mio amato gregge l'occasione<br />

di ottenere qualcosa ch'era stato mio<br />

in ricordo.<br />

Ma quel baule aggiudicato<br />

a Burchard, il barista!<br />

Non sapevate che conteneva i manoscritti<br />

d'una vita di sermoni?<br />

E lui li bruciò come cartacce.


Jefferson Howard<br />

La mia lotta coraggiosa! Perché io la chiamo coraggiosa,<br />

in nome degli ideali che mio padre si portò dalla Virginia:<br />

l'odio per la schiavitù come per la guerra.<br />

lo, pieno di ardore, audacia, coraggio,<br />

gettato nella vita di Spoon River,<br />

dove il nerbo principale era venuto dal New England,<br />

repubblicani, calvinisti, mercanti, banchieri,<br />

che mi odiavano, ma temevano il mio braccio.<br />

Con moglie e figli faticosi da mantenere -<br />

ma frutto del mio gusto per la vita.<br />

Rubando insoliti piaceri che mi costarono la reputazione,<br />

e collezionando mali che non avevo seminato;<br />

nemico della chiesa col suo tanfo di ossario,<br />

amante del calore umano della taverna;<br />

impacciato da destini tutti a me estranei,<br />

abbandonato da mani che credevo mie.<br />

Poi quando avvertii la mia forza gigantesca<br />

ridursi allo stremo, ecco che i miei figli<br />

avevano intrecciato le loro vite in giardini stranieri -<br />

e mi ritrovai solo, come solo ero partito!<br />

La mia vita coraggiosa! Morii in piedi,<br />

affrontando il silenzio - affrontando la prospettiva<br />

che nessuno avrebbe saputo della lotta che avevo combattuto.<br />

Il giudice Selah Lively<br />

Immaginate d'essere alto un metro e cinquantotto,<br />

e d'aver cominciato come garzone di droghiere,<br />

studiando legge al lume di candela,<br />

fino a diventare avvocato.<br />

E immaginate che grazie al vostro zelo,<br />

e all'assidua frequentazione della chiesa,<br />

siete diventato il legale di Thomas Rhodes,<br />

che incassa cambiali e ipoteche,<br />

e rappresenta le vedove<br />

nelle cause di successione. E che tutto il tempo<br />

vi burlino per la statura, e vi scherniscano per gli abiti<br />

e gli stivali lucidi. Infine<br />

siete divenuto giudice di contea.<br />

E Jefferson Howard e Kinsey Keene<br />

e Harmon Whitney e tutti quei giganti<br />

che vi avevano beffato, sono costretti<br />

alla sbarra a dire "Vostro Onore" -<br />

be', non vi pare giusto<br />

che gliel'abbia fatta pagare?<br />

Albert Schirding<br />

Jonas Keene si riteneva sfortunato


perché i suoi figli erano tutti falliti.<br />

Ma io conosco una sorte peggiore:<br />

essere un fallito quando i tuoi figli hanno successo.<br />

Allevai una nidiata di aquile<br />

che finirono per volare via, lasciandomi<br />

come una cornacchia sul ramo abbandonato.<br />

Poi, per l'ambizione di farmi chiamare onorevole,<br />

e per conquistarmi così l'ammirazione dei figli,<br />

mi candidai sovrintendente alle scuole della contea,<br />

spendendo i miei risparmi per farcela - e fui sconfitto.<br />

Quell'autunno mia figlia ricevette a Parigi il primo premio<br />

per un quadro intitolato Il vecchio mulino -<br />

(il vecchio mulino ad acqua prima che Henry Wilkin ci mettesse<br />

[il vapore).<br />

L'idea che non ero degno di lei mi uccise.<br />

Jonas Keene<br />

Perché si uccise Albert Schirding<br />

nello sforzo di diventare sovrintendente,<br />

con la fortuna che aveva di una vita agiata<br />

e figli meravigliosi, che gli fecero onore<br />

prima che arrivasse a sessant'anni?<br />

Se almeno uno dei miei figli avesse avuto un'edicola,<br />

o una delle mie figlie avesse sposato un uomo come si deve,<br />

non mi sarebbe toccato andare in giro sotto la pioggia<br />

e non mi sarei ficcato a letto coi vestiti fradici,<br />

mandando via il medico.<br />

Eugenia Todd<br />

Nessuno di voi, passanti,<br />

ha mai sofferto per un dente che sia un tormento continuo?<br />

O una fitta nel fianco che non se ne vuole andare?<br />

O un'escrescenza maligna che si gonfia sempre più?<br />

In modo che anche nel sonno più profondo<br />

vi resta l'oscura coscienza o l'ombra del pensiero<br />

del dente, del fianco, del tumore?<br />

Così un amore contrastato o un'ambizione frustrata<br />

o un errore che vi abbia sconvolto l'esistenza,<br />

irreparabilmente fino all'ultimo,<br />

come un dente o una fitta nel fianco,<br />

spunteranno nei sogni del vostro ultimo sonno<br />

finché la piena liberazione dalla sfera terrestre<br />

vi giunga come a chi si ridesti<br />

guarito e allegro al mattino!<br />

Yee Bow


Mi mandarono alla Sunday-school<br />

di Spoon River<br />

e tentarono di farmi lasciare Confucio per Gesù.<br />

Non mi poteva andar peggio<br />

se avessi tentato io di fargli lasciare Gesù per Confucio.<br />

Perché alla sprovvista, quasi per scherzo,<br />

e aggredendomi alle spalle, Harry Wiley,<br />

il figlio del pastore, mi cacciò le costole nei polmoni,<br />

con un pugno ch'era una mazzata.<br />

Così non dormirò più con gli antenati a Pechino<br />

e non ci saranno figli a venerare la mia tomba.<br />

Washington McNeely<br />

Ricco, onorato dai miei concittadini,<br />

padre di molti figli, nati da nobile madre,<br />

tutti cresciuti là<br />

nella grande villa, fuori del villaggio.<br />

Guardate quel cedro sul prato!<br />

Mandai i ragazzi a studiare a Ann Arbor, le ragazze a Rockford,<br />

intanto seguitai la mia vita, accumulando ricchezze e onori -<br />

la sera riposavo sotto il cedro.<br />

Gli anni passarono.<br />

Mandai le ragazze in Europa;<br />

diedi loro una dote quando si sposarono.<br />

Diedi soldi ai ragazzi per avviarli negli affari.<br />

Erano figlioli forti, promettenti come mele<br />

prima che si veda il baco.<br />

Ma John fuggì all'estero, rovinato.<br />

Jenny morì di parto -<br />

io sedevo sotto il cedro.<br />

Harry si uccise dopo una bisboccia,<br />

Susan divorziò -<br />

io sedevo sotto il cedro.<br />

Paul si ammalò per troppo studio,<br />

Mary si chiuse in casa per amore d'un uomo -<br />

io sedevo sotto il cedro.<br />

Erano tutti finiti, o con le ali spezzate o divorati dalla vita -<br />

io sedevo sotto il cedro.<br />

La mia compagna, la loro madre, mi fu tolta -<br />

io sedevo sotto il cedro,<br />

finché rintoccarono i novant'anni.<br />

O madre Terra, che culli e addormenti la foglia caduta!<br />

Paul McNeely<br />

Cara Jane! cara incantevole Jane!<br />

con che grazia mi entravi nella stanza (quand'ero così malato)<br />

con la tua cuffietta da infermiera e i polsini di lino,<br />

e mi prendevi la mano e mi dicevi in un sorriso:<br />

"Lei non è così malato - guarirà presto".<br />

E con che dolcezza il liquido pensiero dei tuoi occhi


penetrava nei miei come rugiada che scivoli<br />

nel cuore di un fiore.<br />

Cara Jane! tutta la ricchezza dei McNeely<br />

non avrebbe compensato le tue cure per me,<br />

giorno e notte, e notte e giorno;<br />

né ripagato il tuo sorriso, né il calore della tua anima,<br />

in quelle tue manine poggiate sulla mia fronte.<br />

Jane, finché la fiamma della vita si spense<br />

nel buio oltre il disco della notte<br />

ho desiderato ardentemente e sperato di guarire<br />

per posare il mio capo sui tuoi piccoli seni,<br />

e serrarti stretta in un abbraccio d'amore -<br />

Si è ricordato di te mio padre quando è morto,<br />

Jane, cara Jane?<br />

Mary McNeely<br />

Viandante,<br />

amare è ritrovare la propria anima<br />

attraverso l'anima dell'amato.<br />

Quando l'amato si ritrae dalla tua anima<br />

allora la sua anima tu l'hai perduta.<br />

Sta scritto: "Ho un amico,<br />

ma il mio dolore non ha amici".<br />

Di qui i miei lunghi anni di solitudine nella casa di mio padre,<br />

nel tentativo di riavermi,<br />

e di mutare il mio dolore in superiore coscienza.<br />

Ma c'era mio padre coi suoi dolori,<br />

seduto sotto il cedro,<br />

un'immagine che finì per entrarmi nel cuore<br />

portandovi una quiete infinita.<br />

Oh, voi anime che avete reso la vita<br />

fragrante e bianca come tuberose<br />

che spuntano dalla nera terra,<br />

eterno riposo!<br />

Daniel M'Cumber<br />

Quando andai in città, Mary McNeely,<br />

volevo ritornare da te, sì te l'assicuro.<br />

Ma Laura, la figlia della padrona di casa,<br />

non so come si insinuò nella mia vita, e mi trascinò via.<br />

Poi qualche anno dopo non mi vado a imbattere<br />

in quella Georgine Miner di Niles - un virgulto<br />

del libero amore, di quei giardini alla Fourier che fiorirono<br />

in tutto l'Ohio prima della guerra.<br />

Quel suo amante da strapazzo s'era stancato di lei,<br />

e lei si rivolse a me in cerca di forza e conforto.<br />

Era una di quelle creature lacrimose<br />

che tu prendi fra le braccia, e poi tutto a un tratto<br />

ti sbavano il viso col loro naso sgocciolante,<br />

e ti rovesciano addosso i loro effluvi;<br />

poi ti mordono la mano e scappano via.


E resti lì sanguinante e puzzi da morire!<br />

Sì, Mary McNeely, io non ero degno<br />

di baciarti l'orlo della veste!<br />

Georgine Sand Miner<br />

Una matrigna mi cacciò di casa, inasprendomi.<br />

Un donnaiolo fannullone e dilettante mi prese la virtù.<br />

Fui la sua amante per anni - non lo sapeva nessuno.<br />

Da lui imparai quell'astuzia parassita<br />

con cui stavo a mio agio coi bulli, come una pulce addosso a un<br />

[cane.<br />

Per tanto tempo non feci altro che essere "in intimità" con diversi<br />

[uomini.<br />

Poi mi misi con Daniel, il radicale, per anni.<br />

Sua sorella diceva che ero la sua amante;<br />

e Daniel mi scrisse: "Parola infame, che sporca il nostro grande<br />

[amore!".<br />

Ma la mia rabbia s'attorse in spire, affilando i denti.<br />

Poi fu la volta della mia amica lesbica.<br />

Odiava la sorella di Daniel.<br />

E Daniel detestava quel nanerottolo del marito.<br />

E lei ci vide l'occasione per una stoccata velenosa:<br />

avrei voluto lamentarmi con la moglie di Daniel della corte che lui<br />

[mi faceva!<br />

Ma prima gli chiesi di fuggire a Londra con me.<br />

"Perché non restiamo in città come al solito?" disse lui.<br />

Allora lavorai sott'acqua e mi vendicai del suo rifiuto<br />

tra le braccia del mio amico dilettante. Poi di nuovo a galla,<br />

con la lettera di Daniel<br />

per provare che il mio onore era intatto, mostrandola a sua moglie,<br />

alla mia amica lesbica e a tutti quanti.<br />

Se solo Daniel m'avesse ammazzata con un colpo!<br />

invece di strapparmi di dosso le menzogne,<br />

puttana nel corpo e nell'anima!<br />

Thomas Rhodes<br />

Benissimo, voi idealisti,<br />

e navigatori dei domini dell'intelletto,<br />

e voi marinai di sublimi fantasie,<br />

sospinti da erratiche correnti, precipiti in sacche d'aria,<br />

voi le Margaret Fuller Slack, i Petit,<br />

e i Tennessee Claflin Shope -<br />

avete scoperto con la saggezza che tanto vantate,<br />

quanto è difficile alla fine<br />

evitare che l'anima si frantumi in minuscoli atomi.<br />

Mentre noi, cercatori di tesori terreni,<br />

procacciatori e incettatori d'oro,<br />

siamo padroni di noi stessi, compatti, armonici,<br />

fino all'ultimo.


Ida Chicken<br />

Dopo aver ascoltato conferenze<br />

al nostro Chautauqua, e studiato francese<br />

per vent'anni, e imparato la grammatica<br />

quasi a memoria,<br />

pensai di fare un viaggio a Parigi<br />

per dare il tocco finale alla mia cultura.<br />

Così andai a Peoria per il passaporto -<br />

(quella mattina sul treno c'era Thomas Rhodes).<br />

E l'impiegato della corte distrettuale<br />

mi fece giurare di sostenere e difendere<br />

la costituzione - sì, proprio a me -<br />

che non potevo sostenerla o difenderla in nessun modo!<br />

Be', lo volete sapere? Quella stessa mattina<br />

il giudice federale, nella stanza accanto<br />

a quella dove prestavo il giuramento,<br />

decideva che la costituzione<br />

esentava Rhodes dal pagamento delle tasse<br />

per l'acquedotto di Spoon River!<br />

Penniwit, l'artista<br />

Persi la clientela a Spoon River<br />

perché cercavo di infondere la mia intelligenza alla macchina<br />

[fotografica<br />

per catturare l'anima del soggetto.<br />

La migliore fotografia che abbia mai fatto<br />

fu quella del giudice Somers, avvocato.<br />

Si sedette impettito e mi fece aspettare<br />

finché non ebbe raddrizzato l'occhio guercio.<br />

Poi quando fu pronto disse "avanti".<br />

E io gridai "obiezione respinta", e l'occhio gli si rivoltò in su.<br />

E lo colsi proprio con l'espressione che aveva<br />

quando diceva "mi oppongo".<br />

Jim Brown<br />

Mentre allevavo Dom Pedro<br />

arrivai a capire ciò che divide l'umanità fra chi preferisce<br />

cantare Tacchino nella paglia oppure C'è una fontana piena<br />

[di sangue -<br />

(come faceva Rile Potter a Concord);<br />

giocare a carte o sentire le prediche del reverendo Peet sulla<br />

[terra santa;<br />

saltare e ballare o invece passare il piatto delle elemosine;<br />

Pinafore o una cantata alla scuola di catechismo;<br />

gli uomini o il danaro;<br />

chi è per la gente e chi no.<br />

Andò così:<br />

il reverendo Peet e la Società per la Morale Pubblica,


presieduta dalla moglie di Ben Pantier,<br />

si rivolsero agli amministratori comunali,<br />

chiedendo di farmi portar via Dom Pedro<br />

dalla stalla di Wash McNeely, ai margini del villaggio,<br />

in un'altra fuori della giurisdizione,<br />

perché secondo loro offendeva la morale.<br />

Bene, Ben Pantier e Jones il violinista salvarono la situazione -<br />

dissero che era un insulto ai puledri.<br />

Robert Davidson<br />

M'ingrassai lo spirito nutrendomi delle anime degli uomini.<br />

Se vedevo un'anima forte<br />

ne ferivo l'orgoglio e ne divoravo la forza.<br />

I rifugi dell'amicizia sapevano, la mia astuzia,<br />

perché se potevo rubare un amico lo facevo.<br />

E dovunque c'era da allargare il mio potere<br />

minando un'ambizione, lo facevo,<br />

per lusingare la mia.<br />

E il trionfo sulle altre anime,<br />

solo per affermare e provare la mia forza superiore,<br />

era per me un piacere,<br />

l'acuta esaltazione della ginnastica dell'anima.<br />

Divorando anime, avrei dovuto vivere in eterno.<br />

Ma i loro avanzi indigesti mi causarono una nefrite mortale,<br />

di paura, angoscia, avvilimento,<br />

odio, sospetto, allucinazioni.<br />

Alla fine crollai con un urlo.<br />

Guardate la ghianda:<br />

non divora le altre ghiande.<br />

Elsa Wertman<br />

Ero una giovane contadina tedesca,<br />

occhi azzurri, rosea, felice e forte.<br />

Il mio primo lavoro fu da Thomas Greene.<br />

Un giorno d'estate che lei non c'era<br />

lui s'infilò in cucina e mi prese<br />

tra le braccia e mi baciò sulla gola,<br />

mentre scostavo il viso. Poi nessuno di noi<br />

sembrò accorgersi di quanto accadeva.<br />

E piansi per quel che sarebbe stato di me.<br />

E piansi ancor più quando si cominciò a vedere il mio segreto.<br />

Un giorno la signora Greene disse che sapeva,<br />

e non mi avrebbe fatto storie,<br />

e, non avendo figli, l'avrebbe adottato.<br />

(Per tenerla buona lui le aveva regalato una fattoria.)<br />

Così si chiuse in casa e sparse la voce,<br />

come se fosse successo a lei.<br />

E tutto andò bene e nacque il bambino - Furono tanto buoni con me.<br />

Più tardi sposai Gus Wertman, e gli anni passarono.<br />

Ma - a un comizio quando gli altri credevano che mi commuovessi<br />

per l'oratoria di Hamilton Greene -


si sbagliavano.<br />

No! Avrei voluto dire:<br />

Quello è mio figlio! Quello è mio figlio!<br />

Hamilton Greene<br />

Fui l'unico figlio di Frances Harris della Virginia<br />

e di Thomas Greene del Kentucky,<br />

entrambi di sangue valoroso e onorato.<br />

A loro devo tutto ciò che divenni,<br />

giudice, membro del Congresso, notabile dello stato.<br />

Da mia madre ereditai<br />

vivacità, immaginazione, eloquenza;<br />

da mio padre volontà, buon senso, logica.<br />

A loro tutto l'onore<br />

se mai fui utile al popolo!<br />

Ernest Hyde<br />

La mia mente era uno specchio:<br />

vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.<br />

In gioventù la mia mente fu come lo specchio<br />

d'un'auto in rapida corsa,<br />

che coglie e subito disperde i tratti del paesaggio.<br />

Poi col tempo<br />

sullo specchio si produssero profonde scalfitture,<br />

tra cui s'insinuava il mondo esterno,<br />

e affiorava il mio io più segreto.<br />

È questa la nascita dell'anima nel dolore,<br />

una nascita fatta di guadagni e di perdite.<br />

La mente vede il mondo come cosa separata,<br />

e l'anima ne fa un tutt'uno con se stessa.<br />

Uno specchio graffiato non riflette immagini -<br />

e questo è il silenzio della saggezza.<br />

Roger Heston<br />

Quante volte Ernest Hyde e io<br />

abbiamo discusso del libero arbitrio!<br />

La mia metafora preferita era la vacca di Prickett<br />

legata al pascolo, e libera si sa<br />

quant'era lunga la cavezza.<br />

Un giorno che stavamo discutendo, guardando la vacca<br />

che tirava la corda per spingersi oltre il cerchio d'erba<br />

ormai tutto mangiucchiato,<br />

la stanga si sfilò, e a testa alta,<br />

quella ci caricò.<br />

"E questo, è libero arbitrio oppure no?" disse Ernest scappando.


Io caddi e quella m'incornò a morte.<br />

Amos Sibley<br />

Né il carattere, né la forza, né la pazienza<br />

avevo, che il villaggio mi attribuiva<br />

di sopportare mia moglie e intanto predicare,<br />

facendo il lavoro che Dio m'aveva dato.<br />

La detestavo quella megera, quella sgualdrina.<br />

Sapevo i suoi adulteri, uno per uno.<br />

Ma se anche avessi divorziato da quella donna<br />

avrei dovuto abbandonare il sacerdozio.<br />

Perciò per fare il lavoro del Signore e raccoglierne i frutti,<br />

la sopportai!<br />

Così mentii a me stesso!<br />

Così mentii a Spoon River!<br />

Intanto mi davo da fare con le conferenze, mi presentai<br />

[candidato,<br />

propagandai libri, con questa idea fissa:<br />

se faccio i soldi, divorzio.<br />

La signora Sibley<br />

Il segreto delle stelle, - la gravitazione.<br />

Il segreto della terra, - strati di rocce.<br />

Il segreto del suolo, - ricevere il seme.<br />

Il segreto del seme, - il germoglio.<br />

Il segreto dell'uomo, - il seminatore<br />

Il segreto della donna, - il suolo.<br />

Il mio segreto: sotto un tumulo che non troverete mai.<br />

Adam Weirauch<br />

Fui schiacciato fra Altgeld e Armour.<br />

Persi molti amici, tempo e denaro<br />

in difesa di Altgeld che il direttore Whedon<br />

aveva denunciato come il candidato degli speculatori e degli<br />

[anarchici.<br />

Poi Armour cominciò a spedire carne macellata a Spoon River,<br />

costringendomi a chiudere il mattatoio,<br />

e anche la macelleria mi andò in rovina.<br />

Le energie fresche di Altgeld e Armour mi assalirono<br />

simultaneamente.<br />

Mi aspettavo, per recuperare il danaro perduto<br />

e riconquistare gli amici che mi avevano abbandonato,<br />

che il governatore mi nominasse Commissario del Canale.<br />

Invece nominò Whedon, dell'"Argus" di Spoon River;<br />

allora mi candidai al parlamento e fui eletto.


Al diavolo i princìpi, mi dissi, e vendetti il mio voto<br />

sulla concessione alla compagnia tramviaria di Charles T. Yerkes.<br />

Naturalmente fui uno di quelli che si fecero incastrare.<br />

Chi fu a rovinarmi,<br />

Armour, Altgeld, o io stesso?<br />

Ezra Bartlett<br />

Cappellano dell'esercito,<br />

cappellano delle prigioni,<br />

predicatore a Spoon River,<br />

ebbro di Dio, Spoon River -<br />

eppure trascinai nell'infamia la povera Eliza Johnson,<br />

e me stesso nella miseria e nel disprezzo.<br />

Ma non capite che l'amore per le donne,<br />

e anche l'amore per il vino,<br />

sono gli eccitanti con cui l'anima, assetata di Dio,<br />

raggiunge l'estatica visione<br />

e scorge gli avamposti celesti?<br />

Solo dopo ripetuti sforzi,<br />

dopo che ogni eccitante è fallito,<br />

l'anima che anela sa,<br />

per sua sola forza,<br />

trovare il divino<br />

fidando in se stessa.<br />

Amelia Garrick<br />

Sì, sono qui accanto a uno stento cespuglio di rose,<br />

in un luogo negletto vicino alla palizzata<br />

dove la macchia del bosco di Siever<br />

s'insinua e cresce qua e là.<br />

E tu, tu sei una persona importante a New York,<br />

la moglie d'un miliardario famoso,<br />

un nome sulle pagine mondane,<br />

bella, ammirata, forse ingrandita<br />

dal miraggio della distanza.<br />

Tu hai avuto successo, io sono fallita<br />

agli occhi del mondo.<br />

Tu sei viva, io sono morta.<br />

Eppure so di avere soggiogato il tuo spirito;<br />

e so che giacendo qui lontana da te,<br />

ignota ai tuoi amici famosi<br />

del mondo brillante in cui vivi,<br />

ho un potere invincibile sulla tua vita<br />

che la deruba di un trionfo completo.<br />

John Hancock Otis


Quanto alla democrazia, concittadini,<br />

non siete forse disposti a riconoscere<br />

che io, erede d'una fortuna e bene educato,<br />

non fui secondo a nessuno a Spoon River<br />

per devozione alla causa della Libertà?<br />

Mentre il mio coetaneo Anthony Findlay,<br />

nato in una baracca e che aveva cominciato<br />

come acquaiolo degli operai della ferrovia,<br />

poi diventato operaio cogli anni,<br />

e in seguito capo-reparto, fino ad arrivare<br />

alla direzione delle ferrovie,<br />

e vissuto a Chicago,<br />

fu un vero negriero,<br />

che spezzava la schiena ai lavoratori,<br />

e nemico spietato della democrazia.<br />

E io ti dico, Spoon River,<br />

e dico a te, o Repubblica,<br />

guardatevi dall'uomo che sale al potere<br />

e una volta aveva le pezze al culo.<br />

Anthony Findlay<br />

Per il paese e per l'uomo,<br />

e per un paese non meno che per un uomo,<br />

è meglio farsi temere che amare.<br />

E se questo paese preferisce perdere<br />

l'amicizia delle altre nazioni<br />

piuttosto che rinunciare alla propria ricchezza,<br />

io dico che per un uomo è peggio perdere<br />

il danaro che gli amici.<br />

E squarcio il velo che copre l'essenza<br />

di un antico ideale:<br />

quando il popolo reclama la libertà<br />

in realtà vuole il potere sui potenti.<br />

Io, Anthony Findlay, assurto alla grandezza<br />

da umile acquaiolo che ero,<br />

al punto di poter dire a mille "Venite",<br />

e ad altri mille "Andate",<br />

affermo che una nazione non può prosperare,<br />

o raggiungere la prosperità,<br />

se il potente e il saggio non hanno un bastone<br />

da usare sugli imbecilli e sui deboli.<br />

John Cabanis<br />

Non il disprezzo, concittadini,<br />

né l'incuria degli inetti,<br />

o le illegalità e gli sprechi<br />

dell'amministrazione democratica di Spoon River<br />

mi fecero abbandonare il partito della legge e dell'ordine<br />

per mettermi alla testa del partito liberale.<br />

Concittadini! Io vidi come in un presagio


che ognuno dei milioni di uomini<br />

che si votano alla Libertà,<br />

e cadono quando la Libertà cade,<br />

sopportando sprechi e illegalità,<br />

e un governo di deboli e di ciechi,<br />

muore nella speranza di costruire il suolo,<br />

come il polipo del corallo, per il tempio<br />

che alla fine sorgerà.<br />

E proclamo che la Libertà combatterà sino all'ultimo<br />

per rendere tutte le anime<br />

sagge e forti e atte al governo<br />

come i sublimi guardiani di Platone<br />

nell'abbraccio d'una repubblica mondiale!<br />

L'ignoto<br />

Voi esseri ambiziosi, ascoltate la storia dell'ignoto<br />

che qui giace senza il segno d'una lapide.<br />

Da ragazzo, temerario e sventato,<br />

mentre giravo per il bosco imbracciando un fucile<br />

vicino alla villa di Aaron Hatfield,<br />

tirai a un falco appollaiato sulla cima<br />

di un albero secco.<br />

Cadde con un rantolo<br />

ai miei piedi, l'ala spezzata.<br />

Poi lo misi in una gabbia<br />

dove visse molti giorni gracchiando con rabbia contro di me<br />

quando gli offrivo il cibo.<br />

Ogni giorno io cerco nei regni dell'Ade<br />

l'anima di quel falco,<br />

per potergli offrire l'amicizia<br />

di uno che la vita ha ferito e messo in gabbia.<br />

Alexander Throckmorton<br />

Da giovane, le mie ali erano forti e instancabili,<br />

ma non conoscevo le montagne.<br />

Da vecchio conoscevo le montagne<br />

ma le mie ali stanche non potevano tener dietro alla visione -<br />

il genio è saggezza e gioventù.<br />

Jonathan Swift Somers<br />

Quando vi sarete arricchiti l'anima<br />

il più possibile,<br />

con i libri, la riflessione, il dolore, la conoscenza degli uomini,<br />

la capacità d'interpretare sguardi, silenzi,<br />

le pause nei grandi mutamenti,


il genio della divinazione e della profezia;<br />

sicché vi parrà a volte di tenere il mondo<br />

nel cavo della mano;<br />

allora, se per l'affollarsi di tanti poteri<br />

entro il cerchio della vostra anima,<br />

l'anima prende fuoco,<br />

e nell'incendio dell'anima<br />

il male del mondo è illuminato e reso intelligibile -<br />

siate grati se in quell'ora di visione suprema<br />

la vita non v'inganna.<br />

La vedova McFarlane<br />

Io fui la vedova McFarlane,<br />

tessitrice di tappeti per tutto il villaggio.<br />

E ho pietà di voi ancora al telaio della vita,<br />

voi che cantate alla spola<br />

e spiate amorosamente il lavoro delle vostre mani,<br />

se giungerete al giorno dell'odio, della verità terribile.<br />

Perché il panno della vita, vedete, è tessuto<br />

secondo un disegno nascosto sotto la trama -<br />

un disegno che non si può vedere!<br />

E voi tessete lieti, cantando, cantando,<br />

serbate i fili dell'amore e dell'amicizia<br />

per nobili figure d'oro e di porpora.<br />

E quando da un pezzo altri occhi hanno visto<br />

che avete tessuto una striscia di panno bianco come la luna,<br />

voi ridete nella vostra forza, perché la Speranza la ricopre<br />

di forme d'amore e di bellezza.<br />

Il telaio d'un tratto si arresta! Si scopre il disegno!<br />

Siete soli nella stanza! Avete tessuto un sudario!<br />

In quello vi avvolge l'odio che vi suscita!<br />

Carl Hamblin<br />

La rotativa del "Clarion" di Spoon River fu distrutta,<br />

e io impeciato e impiumato,<br />

perché il giorno che gli Anarchici furono impiccati a Chicago<br />

[pubblicai questo:<br />

"Ho visto una donna bellissima con gli occhi bendati<br />

sui gradini di un tempio di marmo.<br />

Una grande folla le passava dinanzi,<br />

i volti imploranti alzati verso di lei.<br />

Nella sinistra impugnava una spada.<br />

Brandendo quella spada,<br />

colpiva ora un bimbo, ora un operaio,<br />

ora una donna in fuga, ora un pazzo.<br />

Nella destra teneva una bilancia:<br />

nella bilancia venivano gettate monete d'oro<br />

da chi scampava ai colpi della spada.<br />

Un uomo in toga nera lesse da un manoscritto:<br />

"Non guarda in faccia nessuno".<br />

Poi un giovane con berretto rosso


le fu accanto con un balzo e le strappò la benda.<br />

Ed ecco, le ciglia erano state corrose<br />

dal marcio delle palpebre;<br />

le pupille bruciate da un muco lattiginoso;<br />

la follia di un'anima morente<br />

era scritta su quel volto<br />

allora la folla capì perché portasse la benda".<br />

Il direttore Whedon<br />

Saper vedere ogni aspetto d'ogni problema,<br />

dar ragione a tutti, essere tutto, non essere nulla a lungo;<br />

pervertire la verità, strumentalizzarla,<br />

sfruttare i grandi sentimenti e le passioni della famiglia umana<br />

per bassi scopi, per fini astuti,<br />

indossare una maschera come gli attori greci -<br />

il tuo quotidiano di otto pagine - dietro cui ti nascondi,<br />

strillando nel megafono dei caratteri cubitali:<br />

"Sono io il gigante".<br />

E quindi vivere anche la vita di un ladruncolo,<br />

avvelenato dalle parole anonime<br />

di un'amica segreta.<br />

Per danaro insabbiare uno scandalo<br />

o divulgarlo ai quattro venti per vendetta,<br />

o per vendere il giornale,<br />

distruggendo reputazioni, o corpi, se necessario,<br />

vincere a ogni costo, salvo la vita.<br />

Gloriarsi di un potere demoniaco, minare la civiltà,<br />

come un ragazzo paranoico mette un tronco sulle rotaie<br />

e fa deragliare il rapido.<br />

Essere un direttore, com'ero io.<br />

Poi giacere qui accanto al fiume sopra il punto<br />

dove scorre la fogna del villaggio,<br />

e scaricano barattoli vuoti e immondizie,<br />

e nascondono gli aborti.<br />

Eugene Carman<br />

Schiavo di Rhodes! Vendevo scarpe e tela,<br />

farina e pancetta, tute, vestiario, tutto il giorno<br />

quattordici ore al giorno, trecentotredici giorni l'anno<br />

per più di vent'anni.<br />

Dicevo "sissignora" e "sissignore" e "grazie"<br />

mille volte al giorno, e tutto per cinquanta dollari al mese.<br />

Abitavo in una fetida stanza di quella topaia del "Commercial".<br />

E costretto ad andare alla Sunday-school, ad ascoltare<br />

il reverendo Abner Peet centoquattro volte l'anno,<br />

per più di un'ora ogni volta,<br />

perché Thomas Rhodes dirigeva la chiesa<br />

oltre che il negozio e la banca.<br />

Così quel mattino mentre mi annodavo la cravatta<br />

d'un tratto mi vidi nello specchio:<br />

i capelli tutti grigi, la faccia una torta fradicia.


Bestemmiai come un forsennato: Tu maledetto vecchio!<br />

Cane vigliacco! Pezzente schifoso!<br />

Schiavo di Rhodes! Tanto che Roger Baughman<br />

pensò che stessi litigando con qualcuno,<br />

e guardò sopra la tramezza giusto in tempo<br />

per vedermi stramazzare a terra.<br />

M'era scoppiata una vena del cervello.<br />

Clarence Fawcett<br />

La morte improvvisa di Eugene Carman<br />

mi mise in lizza per l'aumento a cinquanta dollari al mese,<br />

e quella sera lo dissi a mia moglie e ai miei figli.<br />

Ma l'aumento non arrivò, e allora pensai<br />

che il vecchio Rhodes mi sospettasse del furto<br />

di coperte che avevo preso e venduto sottobanco<br />

per pagare il medico della mia bambina.<br />

Poi come un fulmine il vecchio Rhodes mi accusò,<br />

ma disse che mi avrebbe perdonato perché avevo famiglia<br />

se confessavo, e allora confessai,<br />

e lo pregai di non fare uscire la cosa sui giornali,<br />

e lo chiesi anche ai redattori.<br />

Quella notte la polizia venne a prendermi a casa,<br />

e tutti i giornali, tranne il "Clarion",<br />

mi fecero un bel ritratto di ladro<br />

perché era il vecchio Rhodes che pagava<br />

e voleva che servissi di esempio.<br />

Insomma, figuratevi come piansero i bambini<br />

e come mi compianse e mi odiò mia moglie,<br />

e come sono finito qui.<br />

W. Lloyd Garrison Standard<br />

Vegetariano, non-violento, libero pensatore, di morale cristiana,<br />

oratore incline al ritmo artificioso di Ingersoll;<br />

carnivoro, vendicativo, credente e pagano;<br />

casto, promiscuo, volubile, traditore, vano,<br />

orgoglioso, di quell'orgoglio che considera la lotta una cosa risibile;<br />

col cuore roso dal verme d'una finta disperazione;<br />

che indossa la maschera dell'indifferenza per nascondere l'onta<br />

[della sconfitta;<br />

io, figlio dell'idealismo antischiavista -<br />

una specie di Brand mancato,<br />

che altro potevo fare quando difesi<br />

quei patrioti canaglie che incendiarono il tribunale,<br />

perché Spoon River ne avesse uno nuovo,<br />

se non riconoscerne la colpa? Quando Kinsey Keene trafisse<br />

la maschera di cartone della mia vita con una lancia di luce,<br />

che potevo fare se non strisciare via, come la belva<br />

venuta su dal cucciolo che ero, a ringhiare in un angolo?<br />

La piramide della mia vita non fu che una duna,<br />

arida e informe, devastata infine dalla tempesta.


Il professor Newcomer<br />

Tutti risero del colonnello Prichard<br />

perché aveva comprato un motore così potente<br />

che si fracassò, e fracassò la macina<br />

che faceva funzionare.<br />

Ma è questa la beffa di dimensioni cosmiche:<br />

il naturale istinto che ha spinto l'uomo<br />

a far scaturire dal cervello una vita spirituale -<br />

oh, miracolo del mondo! -<br />

quello stesso cervello con cui la scimmia e il lupo<br />

si procurano cibo e riparo e si riproducono.<br />

La natura ha spinto l'uomo a questo,<br />

in un mondo in cui non gli dà altro da fare<br />

dopo tutto (benché la forza della sua anima si affanni,<br />

in un futile spreco di energia,<br />

a ingranarsi coi mulini degli dei)<br />

se non procurarsi cibo, riparo e riprodursi!<br />

Ralph Rhodes<br />

Tutto quel che dicevano era vero:<br />

feci fallire la banca di mio padre coi prestiti ottenuti<br />

per speculare sul grano a tempo perso; ma questa è la verità -<br />

compravo grano anche per lui,<br />

che non poteva figurare nell'affare<br />

per via dei suoi rapporti con la chiesa.<br />

E mentre George Reece scontava la pena<br />

io inseguii il fuoco fatuo delle donne<br />

e l'inganno del vino a New York.<br />

È fatale disgustarsi del vino e delle donne<br />

quando non hai nient'altro nella vita.<br />

Ma immaginate la vostra testa grigia, e china<br />

su un tavolo cosparso di mozziconi acri<br />

di sigarette e bicchieri vuoti,<br />

e si sente un colpo, e voi sapete che è il colpo<br />

così a lungo soffocato dallo scoppio dei tappi<br />

e dalle strida fatue delle donnine -<br />

voi alzate lo sguardo, ed ecco la vostra ladra,<br />

lei che ha atteso che aveste la testa grigia<br />

e il cuore perdesse colpi per dirvi:<br />

il gioco è finito. Sono venuta a prenderti.<br />

Vai sulla Broadway e fatti investire,<br />

ti rispediranno a Spoon River.<br />

Mickey M'Grew<br />

Sempre la solita storia la mia vita:


qualcosa al di fuori di me mi trascinava in basso,<br />

non fu la mia forza ad abbandonarmi.<br />

Ci fu la volta che mi guadagnai i soldi<br />

per andarmene via a studiare,<br />

e all'improvviso mio padre si trovò in difficoltà e<br />

dovetti dargli tutto.<br />

E così un giorno mi ritrovai<br />

uomo tuttofare a Spoon River.<br />

E quando si trattò di pulire la torre dell'acquedotto<br />

e mi tirarono su a settanta piedi di altezza,<br />

mi sciolsi la fune dalla cintola,<br />

e slanciai allegramente le braccia gigantesche<br />

verso il liscio orlo d'acciaio della cima della torre -<br />

ma scivolarono sul perfido limo,<br />

e giù, giù, giù, affondai<br />

nella tenebra ruggente!<br />

Rosie Roberts<br />

Ero nauseata, ma più ancora, furiosa<br />

con la sporca polizia e lo sporco gioco della vita.<br />

Così scrissi al capo della polizia a Peoria:<br />

"Sono qui nella casa della mia infanzia a Spoon River,<br />

dove mi consumo a poco a poco.<br />

Ma venite a prendermi, ho ucciso io il figlio<br />

di quel re del commercio, da Madam Lou,<br />

e i giornali che parlarono di suicidio<br />

mentre in casa puliva un fucile da caccia -<br />

mentirono in modo spudorato per soffocare lo scandalo,<br />

comprati dal danaro.<br />

Fu nella mia stanza che lo uccisi, da Madam Lou,<br />

perché mi buttò a terra con un pugno quando dissi<br />

che, a dispetto dei suoi soldi,<br />

quella notte sarei stata col mio amante".<br />

Oscar Hummel<br />

Avanzavo barcollando nell'oscurità,<br />

c'era un cielo fosco, qualche stella<br />

su cui m'orientavo a fatica.<br />

Erano le nove, cercavo di tornare a casa<br />

ma non so come m'ero perso,<br />

eppure la strada era quella.<br />

Poi annaspai oltre un cancello entro un cortile<br />

e chiamai con quanto fiato avevo in gola:<br />

"Ehi, violinista! Ehi, signor Jones!"<br />

(mi credevo a casa sua e lui mi avrebbe indicato la strada).<br />

Ma non ti viene fuori A.D. Blood,<br />

in camicia da notte, agitando un bastone,<br />

e imprecando contro i dannati saloon<br />

e la delinquenza che ne deriva?<br />

"Oscar Hummel, ubriacone che non sei altro!" diceva,<br />

e intanto barcollavo


sotto i colpi del suo bastone,<br />

finché stramazzai morto ai suoi piedi.<br />

Roscoe Purkapile<br />

Mi amava. Oh, come mi amava!<br />

Non ebbi via di scampo<br />

dal primo giorno che mi vide.<br />

Ma poi quando fummo sposati pensai<br />

che poteva anche morire e lasciarmi libero,<br />

o magari divorziare.<br />

Ma poche muoiono, nessuna rinuncia.<br />

Allora scappai via e me la spassai per un anno.<br />

Ma lei non si lamentò mai. Diceva che tutto si sarebbe risolto,<br />

che sarei tornato. E tornai.<br />

Le raccontai che mentre facevo un giro in barca<br />

ero stato catturato dalle parti di Van Buren Street<br />

dai pirati del lago Michigan,<br />

e tenuto in catene, così non avevo potuto scriverle.<br />

Lei pianse e mi baciò, e disse che era crudele,<br />

vergognoso, disumano!<br />

Allora mi convinsi che il nostro matrimonio<br />

era una grazia del cielo<br />

e non poteva essere sciolto,<br />

se non dalla morte.<br />

Avevo ragione.<br />

La signora Purkapile<br />

Scappò e restò via per un anno.<br />

AI ritorno mi raccontò quella storia idiota<br />

che l'avevano preso i pirati del lago Michigan<br />

e tenuto in catene, così non aveva potuto scrivermi.<br />

Finsi di credergli, ma sapevo benissimo<br />

cosa faceva, e che si vedeva<br />

con la modista, la signora Williams, di tanto in tanto<br />

quando andava in città per acquisti, lei diceva.<br />

Ma una promessa è una promessa<br />

e il matrimonio è il matrimonio,<br />

e per rispetto a me stessa<br />

rifiutai di farmi attirare in un divorzio<br />

per gli intrighi di un marito che era solo stufo<br />

del giuramento e dei doveri coniugali.<br />

Josiah Tompkins<br />

Ero assai noto e benvoluto<br />

e ricco, secondo il metro


di Spoon River, dove avevo vissuto e lavorato.<br />

Era quello il mio nido,<br />

benché tutti i miei figli fossero volati lontano -<br />

il che è naturale - tutti tranne uno.<br />

Il ragazzo, il più piccolo, rimase in famiglia,<br />

per essermi d'aiuto negli anni del tramonto<br />

e di conforto a sua madre.<br />

Ma io divenni sempre più debole, e lui sempre più forte,<br />

e litigava con me sugli affari,<br />

e sua moglie diceva ch'ero d'impiccio;<br />

e lui convinse sua madre a pensarla come lui,<br />

così mi strapparono di lì per trapiantarci<br />

tutti nella sua casa di ragazza del Missouri.<br />

E alla fine il mio patrimonio s'era talmente ridotto,<br />

che benché scrivessi il testamento a modo suo,<br />

ne ricavò ben poco.<br />

La signora Kessler<br />

Il signor Kessler, vedete, era stato nell'esercito,<br />

e riceveva sei dollari al mese di pensione,<br />

e se ne stava all'angolo di strada a parlare di politica,<br />

o in casa a leggere le Memorie di Grant;<br />

mantenevo la famiglia facendo la lavandaia,<br />

e imparavo i segreti di tutti<br />

da tendine, copriletti, camicie e sottane,<br />

perché le cose nuove diventano vecchie a lungo andare,<br />

sono rimpiazzate da migliori o non lo sono affatto:<br />

la gente o fa progressi o va indietro.<br />

E gli strappi e le toppe s'allargano col tempo;<br />

non c'è ago o filo che possano frenare la rovina,<br />

e ci sono macchie che sfuggono al sapone,<br />

e ci sono colori che stingono vostro malgrado,<br />

però è voi che rimproverano di rovinare il vestito.<br />

Fazzoletti, tovaglie, hanno i loro segreti -<br />

la lavandaia, la Vita, li conosce tutti.<br />

E io, che andavo a tutti i funerali<br />

che c'erano a Spoon River, giuro che mai<br />

ho visto la faccia d'un morto senza pensare che pareva<br />

qualcosa di lavato e stirato.<br />

Harmon Whitney<br />

Dalle luci e dal frastuono delle città,<br />

sospinto come una favilla a Spoon River,<br />

bruciato dal fuoco dell'alcol, distrutto,<br />

amante d'una donna presa per degradarmi,<br />

ma anche per nascondere un orgoglio ferito.<br />

Giudicato e disprezzato dalle menti grette del villaggio,<br />

io, col dono delle lingue e del sapere,<br />

sprofondato qui nella polvere d'un tribunale,<br />

ridotto a frugare nell'immondezza di offese e rancori,<br />

io, cui la vita sorrideva! Io, in un villaggio,


a declamare per dei bifolchi boccheggianti, pagine di versi<br />

frutto dell'erudizione dei miei anni migliori,<br />

o a provocare una risata con uno sprazzo di spirito scurrile<br />

quando mi pagavano da bere per ridestare la mia mente spenta.<br />

Giudicato da voi,<br />

quando a voi è nascosta la mia anima,<br />

con la sua ferita incancrenita<br />

per amore d'una donna che mi aprì la ferita,<br />

col suo freddo seno candido, traditore, puro e duro,<br />

implacabile fino all'ultimo, quando il tocco della sua mano,<br />

in qualunque momento, avrebbe potuto guarirmi dal tifo,<br />

preso nella giungla della vita dove molti si perdono.<br />

E pensare che la mia anima non poté reagire,<br />

come quella di Byron, col canto, con qualcosa di nobile,<br />

ma s'attorcigliò su se stessa come una serpe straziata.<br />

Giudicami così, o mondo!<br />

Bert Kessler<br />

Colpii l'ala dell'uccello,<br />

benché volasse verso il sole al tramonto;<br />

appena echeggiò lo sparo, si levò<br />

sempre più alto tra sprazzi di luce dorata,<br />

finché si rovesciò a capofitto, le penne arruffate,<br />

qualche piuma sospesa nell'aria,<br />

e cadde come piombo sull'erba.<br />

Feci qualche passo, scostando i cespugli,<br />

finché vidi uno schizzo di sangue su un tronco<br />

e la quaglia riversa tra le radici fradice.<br />

Allungai la mano, non c'erano rovi,<br />

ma qualcosa la punse e la trafisse e la gelò.<br />

E poi, in un baleno, scorsi il serpente a sonagli -<br />

le grandi palpebre sugli occhi gialli,<br />

la testa arcuata, affondata nelle spire,<br />

un viluppo schifoso, color cenere,<br />

o di foglie di quercia sbiadite sotto strati di foglie.<br />

Restai impietrito mentre si ritraeva e srotolava<br />

e cominciava a strisciare sotto il tronco,<br />

poi mi afflosciai sull'erba.<br />

Lambert Hutchins<br />

Ho due monumenti oltre a questo obelisco di granito:<br />

uno, la casa che costruii sulla collina,<br />

con le guglie, le verande e il tetto di ardesia;<br />

e l'altro, il lungolago di Chicago,<br />

dove c'è il piazzale di manovra dei treni,<br />

con le locomotive che fischiano e le ruote che stridono<br />

e il fumo e la fuliggine scagliati sulla città,<br />

e il frastuono dei vagoni sul boulevard -<br />

uno sgorbio come un porcile nel porto<br />

d'una grande metropoli, lurido come un letamaio.<br />

Contribuii a lasciare questa eredità<br />

a generazioni non ancora nate, col mio voto


in Parlamento,<br />

e il bello fu di farla finita<br />

con la continua paura del bisogno,<br />

e di dare alle mie figlie un'educazione come si deve,<br />

e un senso di sicurezza nella vita.<br />

Ma, vedete, benché avessi la villa<br />

e i viaggi gratis e una certa notorietà locale,<br />

mi arrivavano chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere,<br />

dovunque andassi, e le mie figlie crebbero<br />

con l'aria che qualcuno le volesse bastonare;<br />

e si sposarono all'impazzata, in fretta e furia,<br />

tanto per togliersi di qui e cambiare.<br />

A che è servito allora tutto quanto?<br />

A niente, a un accidente!<br />

Lillian Stewart<br />

Ero la figlia di Lambert Hutchins,<br />

nata in una casetta vicino al mulino,<br />

cresciuta nella villa sulla collina<br />

con le guglie, le verande e il tetto di ardesia.<br />

Com'era fiera della villa mia madre!<br />

Com'era fiera del successo di mio padre!<br />

E come mio padre ci amava e curava,<br />

e si preoccupava della nostra felicità!<br />

Ma credo che la casa sia stata una maledizione,<br />

perché il patrimonio di mio padre era tutto lì,<br />

e quando mio marito si accorse d'aver sposato<br />

una ragazza che in fondo era povera,<br />

mi rinfacciò quelle guglie,<br />

e disse che la casa era una truffa,<br />

un'esca ingannevole per giovanotti, che alimentava la speranza<br />

di una dote che poi non c'era;<br />

e un uomo che si vende il voto<br />

dovrebbe ricavare abbastanza dal tradimento del popolo,<br />

da sistemare tutta la famiglia.<br />

Mi rovinò l'esistenza finché me ne tornai a casa<br />

e vissi da vecchia zitella fino alla morte,<br />

facendo la domestica a mio padre.<br />

Hortense Robbins<br />

Il mio nome era ogni giorno sui giornali<br />

perché cenavo qui,<br />

o facevo un viaggio là,<br />

o affittavo una casa a Parigi,<br />

e ricevevo l'aristocrazia.<br />

Ero sempre a cena o in viaggio,<br />

o a passare le acque a Baden-Baden.<br />

Ora sono qui per fare onore<br />

a Spoon River, accanto alla famiglia da cui discendo.<br />

E a nessuno importa dove cenavo,<br />

o abitavo, o chi ricevevo,<br />

e quante volte passavo le acque a Baden-Baden!


Batterton Dobyns<br />

La mia vedova sarà svolazzata<br />

da Mackinac a Los Angeles,<br />

a riposare e fare bagni e starsene un'ora<br />

o anche più a tavola davanti a zuppe e carni<br />

e dolci squisiti e caffè?<br />

Io fui stroncato nel fiore degli anni<br />

dal troppo lavoro e dall'ansia.<br />

Mi dicevo sempre, vada come vada<br />

l'assicurazione ce l' ho in regola,<br />

e in banca c'è qualcosa,<br />

e un pezzo di terra a Manitoba.<br />

Ma mentre mi spegnevo ebbi una visione<br />

nel delirio finale:<br />

mi vidi inchiodato nella bara,<br />

cravatta bianca di batista e boutonnière,<br />

e mia moglie in un luogo<br />

lontano con vista sul mare.<br />

Pareva riposata, rubiconda e prosperosa,<br />

nonostante i capelli bianchi.<br />

E sorrideva e diceva a un cameriere negro:<br />

"Ancora una fetta di roast-beef, George.<br />

Ecco un nichelino per il disturbo".<br />

Jacob Godbey<br />

Cosa avete provato, voi libertari,<br />

che sprecaste l'ingegno ad appellarvi a nobili argomenti<br />

in giro per i saloon, come se la Libertà<br />

non si potesse trovare in altro posto che al bar<br />

o a tavola, gozzovigliando?<br />

Cosa avete provato, Ben Pantier, e tutti voi,<br />

che quasi mi lapidaste come fossi un tiranno,<br />

camuffato da moralista,<br />

e da burbero asceta che storce il naso davanti a uno Yorkshire<br />

[pudding,<br />

all'arrosto e alla birra e alla simpatia e al buonumore -<br />

cose che in vita vostra non avete mai visto in una bettola?<br />

Cosa avete provato quando fui morto e sepolto,<br />

e la vostra dea, la Libertà, smascherata come una sgualdrina,<br />

si vendette per le strade di Spoon River<br />

agli insolenti giganti<br />

che venivano da lontano ad affollare i saloon?<br />

Non vi ha sfiorato l'idea che la libertà individuale<br />

è libertà dell'intelletto,<br />

e non del ventre?<br />

Walter Simmons


I miei genitori pensavano che sarei diventato<br />

grande come Edison o più grande:<br />

perché da ragazzo costruivo palloni<br />

e aquiloni meravigliosi e giocattoli a molla<br />

e piccole locomotive che correvano su rotaie<br />

e telefoni di barattoli e filo.<br />

Suonavo la cornetta e dipingevo,<br />

modellavo la creta e recitai la parte<br />

del cattivo in Octoroon.<br />

Ma poi a ventun anni mi sposai<br />

e dovevo vivere, e così, per vivere<br />

imparai il mestiere dell'orologiaio<br />

e avevo una gioielleria in piazza,<br />

e pensavo, pensavo, pensavo, pensavo, -<br />

non agli affari, ma alla macchina<br />

che progettavo di costruire.<br />

E tutta Spoon River aspettava impaziente<br />

di vederla in funzione, ma non funzionò mai.<br />

E qualche anima buona pensò che il mio genio<br />

fosse in qualche modo impedito dal negozio.<br />

Non era vero. La verità era questa:<br />

non ero un genio.<br />

Tom Beatty<br />

Ero avvocato come Harmon Whitney<br />

o Kinsey Keene o Garrison Standard,<br />

perché anch'io mi occupai del diritto di proprietà,<br />

per trent'anni, anche se alla luce delle lampade,<br />

nella sala da gioco del teatro.<br />

E vi dico che la vita è un giocatore<br />

che la sa molto più lunga di noi.<br />

Non c'è sindaco al mondo che possa chiudere la bisca.<br />

E se perdi puoi strillare quanto vuoi:<br />

non riavrai il tuo danaro.<br />

Fissa una posta difficile da vincere;<br />

trucca le carte per metterti in difficoltà<br />

e sfruttare la tua debolezza.<br />

E ti dà settant'anni per giocare:<br />

se non ce la fai a vincere in settant'anni<br />

non ce la farai mai più.<br />

Quindi, se perdi, vattene dalla stanza -<br />

vattene dalla stanza quando è l'ora.<br />

È meschino stare a cincischiare con le carte,<br />

e imprecare se perdi, con gli occhi ottenebrati,<br />

e piagnucolando tentare ancora e ancora.<br />

Roy Butler<br />

Se l'eccellente Corte Suprema dell'Illinois


sviscerasse la verità d'ogni processo<br />

come fa per un caso di stupro<br />

sarebbe il più gran tribunale del mondo.<br />

Una giuria, fatta in gran parte di vicini, con a capo<br />

"Butch" Weldy, mi dichiarò colpevole dopo dieci minuti<br />

e due votazioni per un fatto del genere:<br />

Richard Bandle e io avevamo litigato per una staccionata,<br />

e mia moglie e la signora Bandle s'erano accapigliate<br />

sul fatto se Ipava fosse una città più bella di Table Grove.<br />

Mi svegliai una mattina col cuore traboccante<br />

di amore per il prossimo, così andai da Richard<br />

per sistemare la faccenda con animo cristiano.<br />

Bussai alla porta, e mi aprì sua moglie;<br />

sorrise e m'invitò ad entrare; entrai -<br />

sbatté la porta e cominciò a strillare,<br />

"Tieni giù le mani, sporca canaglia!".<br />

In quel momento entrò il marito.<br />

Agitai le mani, non mi usciva una parola di bocca.<br />

Lui andò a prendere il fucile e io corsi fuori.<br />

Ma né la Corte Suprema né mia moglie<br />

credettero una parola di ciò che lei disse.<br />

Searcy Foote<br />

Volevo andare all'università<br />

ma la ricca zia Persis non volle aiutarmi.<br />

Allora curai giardini e rastrellai prati<br />

e coi risparmi mi comprai i libri da John Alden<br />

e sgobbai per sopravvivere.<br />

Volevo sposare Delia Prickett,<br />

ma come fare con quel che guadagnavo?<br />

E c'era la zia Persis coi suoi settant'anni suonati,<br />

che stava su una sedia a rotelle più di là che di qua,<br />

la gola così paralizzata, che quando inghiottiva<br />

la minestra le colava dalla bocca come a un'anatra -<br />

ancora una ghiottona, che investiva i suoi introiti<br />

in ipoteche, e si affannava tutto il tempo<br />

tra conti e affitti e incartamenti.<br />

Quel giorno segavo legna per lei,<br />

e intanto leggevo Proudhon.<br />

Rientrai a prendere un bicchiere d'acqua,<br />

e lei era lì che dormiva sulla sedia.<br />

E Proudhon era sul tavolo,<br />

e sul libro una boccetta di cloroformio,<br />

lei lo usava a volte per il mal di denti!<br />

Versai il cloroformio in un fazzoletto<br />

e glielo tenni sul naso finché morì.<br />

Oh Delia, Delia, tu e Proudhon<br />

avete tenuto ferma la mia mano, e il coroner<br />

disse che era morta per collasso cardiaco.<br />

Sposai Delia, mi presi i soldi -<br />

te l' ho fatta eh, Spoon River!<br />

Edmund Pollard


Vorrei aver immerso le mie mani di carne<br />

nei fiori del disco gremiti di api,<br />

nello specchiante cuore di fuoco<br />

della luce della vita, il sole della gioia.<br />

A che servono petali o antere<br />

o aureole? Illusioni, ombre<br />

del cuore del fiore, la fiamma centrale!<br />

Tutto è tuo, giovane viandante;<br />

entra nella sala del banchetto con questa certezza:<br />

non avanzare timoroso come se dubitassi<br />

d'essere il benvenuto - è tua la festa!<br />

E non prendere solo un poco, rifiutandone ancora<br />

con un timido "grazie", quando hai fame.<br />

È viva la tua anima? Allora che si nutra!<br />

Non lasciarti alle spalle balconi da scalare;<br />

né bianchi seni di latte su cui riposare;<br />

né teste dorate con cui dividere il guanciale;<br />

né coppe di vino quando il vino è dolce;<br />

né estasi del corpo o dell'anima,<br />

tu morirai, certo, ma morirai vivendo<br />

in profondità di azzurro, rapito nell'amplesso,<br />

baciando l'ape regina, la vita!<br />

Thomas Trevelyan<br />

Leggendo in Ovidio la triste storia di Iti,<br />

figlio dell'amore di Tereo e di Procne, ucciso<br />

dalla passione colpevole di Tereo per Filomela,<br />

la sua carne imbandita a Tereo da Procne,<br />

e l'ira di Tereo, implacabile contro l'assassina<br />

finché gli dei trasformarono Filomela in usignolo,<br />

liuto della luna che sorge, e Procne in rondine!<br />

O uomini e artisti dell'Ellade nei secoli remota,<br />

che suggellaste in piccoli turiboli sogni e saggezza,<br />

incenso inestimabile, eternamente fragrante,<br />

il cui soffio illumina gli occhi dell'anima!<br />

Come respirai la sua dolcezza qui a Spoon River!<br />

Il turibolo s'aprì quando ebbi vissuto e appreso<br />

che tutti noi uccidiamo i figli dell'amore, e tutti noi,<br />

non sapendo quel che facciamo, ne divoriamo la carne;<br />

e tutti noi ci mutiamo in cantori, benché ciò accada<br />

solo una volta nella vita, o ci mutiamo - ahimè! - in rondini,<br />

pigolanti tra i venti freddi e le foglie che cadono!<br />

Percival Sharp<br />

Osservate quelle strette di mano!<br />

Sono strette di addio o di benvenuto,<br />

mani che aiutai o mani che m'aiutarono?<br />

Non sarebbe bello scolpire una mano<br />

con il pollice verso, come Eliogabalo?<br />

E laggiù c'è una catena spezzata,


simbolo dell'anello più debole forse -<br />

Ma che cos'era?<br />

E agnelli, alcuni distesi,<br />

altri ritti, come in ascolto del pastore -<br />

altri reggono una croce, la zampa levata -<br />

perché non scolpire qualche rovina?<br />

E colonne spezzate! Intagliate il piedistallo, vi prego,<br />

o le fondamenta; che si veda la causa della caduta.<br />

E compassi, e strumenti matematici,<br />

ironia verso i sotterranei occupanti che ignorano<br />

i determinanti e il calcolo delle variabilità.<br />

E àncore, per chi non ha mai navigato.<br />

E cancelli socchiusi - sì, erano così;<br />

li lasciaste aperti e capre smarrite vi sono entrate nel giardino.<br />

E un occhio vigilante come quello degli Arimaspi -<br />

così avete fatto - con un occhio solo.<br />

E angeli che suonano trombe - è la vostra annunciazione -<br />

è il vostro corno e il vostro angelo e il prestigio della famiglia.<br />

Sta bene, ma per quel che mi riguarda so<br />

che suscitai certi fremiti a Spoon River<br />

che sono il mio vero epitaffio, più duraturo della pietra.<br />

Hiram Scates<br />

Cercai di ottenere la candidatura<br />

alla presidenza del Consiglio di Contea<br />

e feci discorsi ovunque<br />

denunciando Solomon Purple, mio rivale,<br />

come nemico del popolo,<br />

in combutta coi nemici capitali dell'umanità.<br />

Giovani idealisti, guerrieri falliti,<br />

zoppicanti sulla gruccia della speranza,<br />

anime che puntano tutto sulla verità,<br />

che perdono un mondo a un cenno del cielo,<br />

mi s'affollarono intorno e seguirono la mia voce<br />

come fossi il salvatore della contea.<br />

Ma Solomon ottenne la candidatura,<br />

e allora voltai gabbana,<br />

e riunii i miei seguaci sotto la sua bandiera,<br />

e lo feci vincitore, lo feci re<br />

della Montagna Dorata con la porta<br />

che si chiuse alle mie spalle appena la varcai,<br />

lusingato dall'invito di Solomon,<br />

a fare il segretario del Consiglio.<br />

E fuori, al freddo, restarono i miei seguaci;<br />

giovani idealisti, guerrieri falliti<br />

zoppicanti sulla gruccia della speranza -<br />

anime che puntavano tutto sulla verità;<br />

che perdevano un mondo a un cenno del cielo,<br />

e guardavano il diavolo prendere a calci il millennio<br />

sulla Montagna Dorata.<br />

Peleg Poague<br />

Cavalli e uomini s'assomigliano proprio.


Avevo uno stallone, Billy Lee,<br />

nero come un gatto e snello come un daino,<br />

con l'occhio di fuoco, smanioso di lanciarsi,<br />

e capace di battere in velocità<br />

qualunque corridore di Spoon River e dintorni.<br />

Ma quando eri sicuro che ce l'avrebbe fatta,<br />

con un vantaggio di cinquanta e più yard,<br />

s'impennava e sbalzava il fantino,<br />

e cadeva riverso, aggrovigliato,<br />

del tutto scoppiato.<br />

Capite, era una vera truffa:<br />

non era capace di vincere, non era capace di lavorare,<br />

era troppo leggero per trainare l'aratro,<br />

e nessuno lo voleva per far razza.<br />

E quando cercai di montarlo - be',<br />

mi sfuggì di mano e mi ammazzò.<br />

Jeduthan Hawley<br />

Bussavano alla porta<br />

e allora mi alzavo nel cuore della notte e andavo in bottega,<br />

dove i nottambuli di passaggio potevano sentirmi martellare<br />

le assi della bara e imbullettare il raso.<br />

Spesso mi chiedevo chi sarebbe venuto con me<br />

al paese lontano, i nostri nomi argomento<br />

di conversazione della settimana, perché ho notato<br />

che se ne vanno sempre due per volta.<br />

Chase Henry fece coppia con Edith Conant,<br />

e Jonathan Somers con Willie Metcalf,<br />

e il direttore Hamblin con Francis Turner,<br />

lui che pregava di vivere più a lungo del direttore Whedon,<br />

e Thomas Rhodes con la vedova McFarlane,<br />

e Emily Sparks con Barry Holden,<br />

e Oscar Hummel con Davis Matlock,<br />

e il direttore Whedon col suonatore Jones,<br />

e Faith Matheny con Dorcas Gustine.<br />

E io, l'uomo più serio della città,<br />

m'incamminai con Daisy Fraser.<br />

Abel Melveny<br />

Compravo tutti i tipi di macchine esistenti -<br />

macine, scorzatoi, piantatrici, falciatrici,<br />

spremitori, sarchiatrici, aratri e trebbiatrici -<br />

e stavano tutte alla pioggia e al sole,<br />

finendo arrugginite, contorte e scassate,<br />

perché non avevo una tettoia per metterle al riparo,<br />

e per lo più non sapevo che farne.<br />

E verso la fine, quando ci ripensai,<br />

accanto alla finestra, vedendo più chiaro<br />

in me stesso, mentre il mio polso rallentava,<br />

e guardavo una macina che comprai -<br />

senza averne alcun bisogno,


come poi si dimostrò, e non feci mai funzionare -<br />

una bella macchina, un tempo smaltata a lucido,<br />

e smaniosa di fare il suo lavoro,<br />

ora con la vernice sbiadita -<br />

mi vidi anch'io come una buona macchina<br />

che la vita non aveva usato.<br />

Oaks Tutt<br />

Mia madre era per i diritti della donna<br />

e mio padre era il ricco mugnaio di London Mills.<br />

Sognavo delle ingiustizie del mondo e volevo ripararle.<br />

Quando morì mio padre, partii per vedere popoli e paesi<br />

per imparare a riformare il mondo.<br />

Viaggiai per molte terre.<br />

Vidi le rovine di Roma,<br />

e le rovine di Atene,<br />

e le rovine di Tebe,<br />

e sedetti sotto la luna nella necropoli di Menfi.<br />

Qui mi avvolsero ali di fiamma,<br />

e una voce dal cielo mi disse:<br />

"L'ingiustizia, la menzogna le hanno distrutte. Vai!<br />

Predica la giustizia! Predica la verità!".<br />

Allora tornai in fretta a Spoon River<br />

per dire addio a mia madre prima di mettermi all'opera.<br />

Tutti mi videro una strana luce negli occhi.<br />

E a poco a poco, mentre parlavo, scoprirono<br />

cosa m'era venuto in mente.<br />

Poi Jonathan Swift Somers mi sfidò a discutere<br />

questo tema, (io sostenni il contrario):<br />

"Ponzio Pilato, il più grande filosofo del mondo".<br />

E vinse la gara con questa conclusione:<br />

"Prima di riformare il. mondo, signor Tutt,<br />

per favore risponda alla domanda di Ponzio Pilato:<br />

"Che cos'è la verità?"".<br />

Elliott Hawkins<br />

Somigliavo ad Abraham Lincoln.<br />

Ero uno dei vostri, Spoon River, in tutta amicizia,<br />

ma ero per il diritto di proprietà e per l'ordine.<br />

Assiduo frequentatore della chiesa,<br />

qualche volta intervenivo nelle pubbliche occasioni ad ammonirti<br />

contro i mali dello scontento e dell'invidia,<br />

e a denunciare chi tentava di distruggere l'Unione,<br />

e a indicare il pericolo dei Cavalieri del Lavoro.<br />

Il mio successo e il mio esempio esercitano un influsso fatale<br />

sui tuoi giovani e le generazioni future,<br />

malgrado gli attacchi di giornali come il "Clarion".<br />

Andavo regolarmente a Springfield,<br />

quando il Parlamento si riuniva,<br />

per prevenire speculazioni sulle ferrovie,<br />

e sugli uomini che stavano costruendo lo stato.


Godevo della loro e della tua fiducia, Spoon River,<br />

malgrado le voci che fossi un faccendiere.<br />

Passai quieto nel mondo, ricco e corteggiato.<br />

Morii, infine, è naturale, ma giaccio qui,<br />

sotto una lapide su cui è scolpito un libro aperto<br />

con le parole "Di questi è il regno dei cieli".<br />

E ora, voi salvatori del mondo, che non mieteste nulla in vita<br />

e in morte non avete né lapidi né epitaffi,<br />

vi piace il silenzio delle vostre bocche tappate<br />

dalla polvere della mia trionfale carriera?<br />

Voltaire Johnson<br />

Perché mi hai urtato con le tue rozzezze<br />

se non volevi che te ne parlassi?<br />

E mi hai soffocato con le tue stupidaggini,<br />

se non volevi che le mettessi a nudo? -<br />

E mi hai inchiodato coi chiodi della crudeltà,<br />

se non volevi che sconficcassi quei chiodi<br />

e te li gettassi in faccia?<br />

E mi hai affamato perché rifiutai di obbedirti,<br />

se non volevi che minassi la tua tirannia?<br />

Avrei potuto essere un'anima serena<br />

come William Wordsworth, se non fosse stato per te!<br />

Ma che vile sei, Spoon River,<br />

a costringermi dentro un magico cerchio<br />

tracciato dalla spada della verità!<br />

E poi a gemere e maledire le tue piaghe,<br />

e maledire il mio potere che s'ergeva e rideva<br />

tra folgori ironiche!<br />

English Thornton<br />

Avanti! Voi, figli degli uomini<br />

che combatterono con Washington a Valley Forge,<br />

e sgominarono Falco Nero a Starved Rock,<br />

su! Lottate contro i discendenti di coloro<br />

che comprarono il terreno nel loop quando era solo sabbia,<br />

e vendettero coperte e fucili ai soldati di Grant,<br />

e sedettero nei primi parlamenti,<br />

facendosi corrompere dalle Ferrovie!<br />

Su! Lottate contro i bellimbusti e gli smargiassi,<br />

gli attori e le comparse delle pagine mondane<br />

e i bifolchi che sposano le figlie ai conti;<br />

e i parassiti delle grandi idee,<br />

e i chiassosi cavalieri delle grandi cause,<br />

e gli eredi di antiche ruberie.<br />

Su! E fate vostra la città,<br />

e vostro lo Stato -<br />

Voi, figli degli arditi pionieri degli anni quaranta!<br />

Per dio! Se non annientate questi farabutti,<br />

il mio fantasma vendicatore spazzerà via<br />

la vostra città e il vostro stato.


Enoch Dunlap<br />

Quante volte, durante i vent'anni<br />

che fui il vostro capo, amici di Spoon River,<br />

avete disertato l'assemblea e il direttivo,<br />

e abbandonato sulle mie spalle l'onere<br />

di salvaguardare la causa del popolo?<br />

Una volta perché eravate malati,<br />

o vostra nonna era malata,<br />

o avevate bevuto troppo e v'eravate addormentati,<br />

oppure dicevate: "È lui il nostro capo,<br />

tutto andrà bene; lui combatte per noi,<br />

non dobbiamo far altro che seguirlo".<br />

Ma oh, come mi malediceste quando caddi,<br />

e mi malediceste, dicendo che vi avevo tradito,<br />

quando m'assentai dalla riunione per un attimo,<br />

e i nemici del popolo, lì raccolti,<br />

aspettavano e spiavano l'occasione per distruggere<br />

i sacri diritti del popolo.<br />

Plebaglia ignorante! M'ero assentato dalla riunione<br />

per andare al cesso!<br />

Ida Frickey<br />

Niente della vita ci è estraneo:<br />

ero una ragazza di Summum senza una lira,<br />

scesa dal treno una mattina a Spoon River.<br />

Le case mi si paravano davanti con le porte chiuse<br />

le tende tirate - ero esclusa;<br />

non avevo posto né parte in nessuna di esse.<br />

E oltrepassai la vecchia villa dei McNeely,<br />

un castello di pietra fra sentieri e giardini,<br />

operai di guardia tutt'intorno,<br />

con la protezione della contea e dello stato<br />

per il suo grandioso padrone, pieno d'orgoglio.<br />

Ero così affamata che ebbi una visione:<br />

vidi un paio di forbici giganti<br />

calare dal cielo, come il braccio di una benna,<br />

e fendere in due la casa come un sipario.<br />

Ma al "Commercial" vidi un uomo,<br />

che mi fece l'occhietto mentre chiedevo lavoro -<br />

era il figlio di Wash McNeely.<br />

Si rivelò l'anello della catena che mi legittimò<br />

proprietaria di metà della villa,<br />

grazie a una causa per mancata promessa di matrimonio - le forbici.<br />

Vedete, dunque, quella casa, dal giorno che sono nata,<br />

non aspettava che me.<br />

Seth Compton


Quando morii, la biblioteca circolante<br />

che avevo fondato a Spoon River,<br />

e diretto per il bene delle menti avide di sapere,<br />

fu venduta all'asta sulla pubblica piazza<br />

come per distruggere le ultime vestigia<br />

della mia memoria ed influenza.<br />

Fra quelli di voi che non capivano l'importanza<br />

di conoscere Le rovine di Volney o l'Analogy di Butler<br />

e il Faust o Evangeline,<br />

c'erano i veri potenti del villaggio,<br />

e spesso mi chiedevate:<br />

"A che serve conoscere i mali del mondo?".<br />

Ora mi sono tolto di mezzo, Spoon River,<br />

scegli il tuo bene e chiamalo il bene.<br />

Perché non sono riuscito a farti capire<br />

che nessuno sa cos'è il bene<br />

se non sa cos'è il male;<br />

e nessuno sa cos'è il vero<br />

se non sa cos'è il falso.<br />

Felix Schmidt<br />

Era soltanto una casetta di due stanze -<br />

quasi una casa giocattolo -<br />

con cinque acri scarsi di terreno intorno;<br />

e avevo tanti figli da mantenere<br />

e la scuola e i vestiti, e la moglie malata<br />

con tutti quei parti.<br />

Un giorno venne fuori l'avvocato Whitney<br />

e mi dimostrò che Christian Dallman,<br />

che già possedeva tremila acri di terra,<br />

aveva comprato gli ottanta di confine<br />

nel milleottocentosettantuno<br />

per undici dollari, a un'asta giudiziaria,<br />

mentre mio padre era malato senza scampo.<br />

Così sorse una controversia e gli feci causa.<br />

Ma quando si passò alle prove,<br />

una mappa del terreno dimostrò chiaro come il giorno<br />

che l'acquisto di Dallman comprendeva la mia terra<br />

e la casetta di due stanze.<br />

Ben mi stava per averlo stuzzicato.<br />

Persi la causa e persi la terra.<br />

Uscii dal tribunale e andai a fare<br />

il fittavolo di Christian Dallman.<br />

Schroeder il pescatore<br />

Sedevo sulla riva oltre Bernadotte<br />

e gettavo molliche nell'acqua,<br />

per vedere i pesciolini affrontarsi,


finché il più forte conquistava la preda.<br />

O andavo al mio piccolo pascolo,<br />

dove i maiali dormivano tranquilli nel brago,<br />

o si annusavano amorosamente,<br />

e versavo un canestro di granturco giallo,<br />

e li guardavo spingersi e squittire e mordersi<br />

e calpestarsi per arrivare al granturco.<br />

E vidi la tenuta di Christian Dallman,<br />

di più di tremila acri,<br />

ingoiare il campicello di Felix Schmidt,<br />

come un persico inghiotte un pesciolino;<br />

e dico se c'è qualcosa nell'uomo -<br />

spirito, coscienza, o alito divino<br />

che lo rende diverso dai pesci e dai porci,<br />

vorrei vederlo all'opera!<br />

Richard Bone<br />

Appena arrivato a Spoon River<br />

non sapevo se quel che mi dicevano<br />

era vero o falso.<br />

Mi portavano l'epitaffio<br />

e restavano nella bottega mentre lavoravo<br />

e dicevano "Era tanto buono", "Era straordinario",<br />

"Era una donna dolcissima", "Era un cristiano coerente".<br />

E io gli scolpivo tutto quello che volevano,<br />

ignorando completamente se fosse vero o no.<br />

Poi, vivendo fra questa gente,<br />

imparai quanto poco consoni alla vita<br />

fossero gli epitaffi ordinati per quei morti.<br />

Ma continuavo a scolpire tutto quel che mi ordinavano di scolpire<br />

e mi resi complice di quelle cronache bugiarde<br />

sulla pietra,<br />

come uno storico che scriva<br />

senza sapere la verità,<br />

o perché ha interesse a nasconderla.<br />

Silas Dement<br />

C'era la luna e la terra luccicava<br />

per la brina appena caduta.<br />

Era mezzanotte e non un'anima in giro.<br />

Dal comignolo del tribunale<br />

un levriero di fumo si slanciava a rincorrere<br />

il vento di nord-est.<br />

Portai una scala fino al pianerottolo<br />

e l'appoggiai all'orlo della botola<br />

nel soffitto del portico,<br />

e strisciai sotto il tetto e fra i puntoni<br />

e gettai fra quelle travi stagionate<br />

una manciata di stracci imbevuti di petrolio in fiamme.<br />

Poi venni giù e me la squagliai.<br />

Di lì a poco la campana d'allarme suonò -


clang! clang! clang!<br />

e la squadra dei pompieri di Spoon River<br />

arrivò con una dozzina di secchi e prese a buttare acqua<br />

sul magnifico falò, sempre più ardente,<br />

più alto e luminoso, finché i muri crollarono<br />

e le bianche colonne dove Lincoln aveva sostato<br />

precipitarono come alberi abbattuti dal taglialegna...<br />

Quando tornai da Joliet<br />

c'era un nuovo tribunale con una cupola.<br />

Ero stato punito come tutti quelli che distruggono<br />

il passato per amore del futuro.<br />

Dillard Sissman<br />

Gli avvoltoi roteano lenti,<br />

in ampi cerchi, in un cielo<br />

appena velato come di polvere di strada.<br />

E un vento percorre il pascolo dove giaccio<br />

agitando l'erba in lunghe onde.<br />

Il mio aquilone è sul vento,<br />

benché ogni tanto sussulti,<br />

come un uomo che scrolli le spalle;<br />

e la coda ondeggia un istante,<br />

poi sprofonda nell'immobilità.<br />

E gli avvoltoi roteano e roteano,<br />

sfiorando lo zenit in ampi cerchi<br />

sopra l'aquilone. E le colline dormono.<br />

E una fattoria, bianca come neve,<br />

fa capolino fra gli alberi verdi - in lontananza.<br />

E io guardo l'aquilone,<br />

perché la tenue luna s'accenderà fra poco,<br />

e poi dondolerà come un pendolo<br />

alla coda dell'aquilone.<br />

Un guizzo di fiamme come libellula<br />

m'abbacina gli occhi -<br />

sventolo come una bandiera!<br />

Jonathan Houghton<br />

S'ode il gracchiare d'un corvo,<br />

e il canto esitante del tordo.<br />

S'ode il tintinnio di una campana lontana,<br />

e la voce di un aratore sulla collina di Shipley.<br />

Il bosco oltre il frutteto è immobile<br />

di una immobilità estiva;<br />

e lungo la strada cigola un carro<br />

carico di grano, diretto ad Atterbury.<br />

E un vecchio siede sotto un albero e dorme,<br />

e una vecchia attraversa la strada,<br />

venendo dall'orto con un secchio di more.<br />

E un ragazzo è sdraiato nell'erba<br />

ai piedi del vecchio,<br />

e guarda le nubi che veleggiano,


e desidera, e desidera, e desidera<br />

che cosa, non sa:<br />

la maturità, la vita, il mondo sconosciuto!<br />

Poi sono passati trent'anni:<br />

e il ragazzo è tornato stanco della vita<br />

e scopre che l'orto è scomparso,<br />

e la foresta sparita,<br />

e la casa rifatta<br />

e la strada invasa dalla polvere delle automobili -<br />

e che desidera la collina!<br />

E. C. Culbertson<br />

È vero, Spoon River,<br />

che nell'atrio del Nuovo Tribunale<br />

c'è una targa di bronzo<br />

con i volti in rilievo<br />

del direttore Whedon e di Thomas Rhodes?<br />

Ed è vero che le mie vittoriose fatiche<br />

in Consiglio di Contea, senza le quali<br />

non sarebbe stata messa una sola pietra sull'altra,<br />

e i finanziamenti usciti dalle mie tasche<br />

per costruire quel tempio, non sono che ricordi dispersi fra la gente,<br />

che pian piano svaniscono, e presto scenderanno<br />

con loro nell'oblio dove giaccio?<br />

In verità, credo che sia così.<br />

Vuole la legge del Regno dei Cieli<br />

che chi entri nella vigna all'undicesima ora<br />

riceva la paga dell'intera giornata.<br />

E vuole la legge del Regno di questo Mondo<br />

che chi dapprima ostacoli una buona opera<br />

se ne impadronisca e la usurpi,<br />

poi che è posata la prima pietra,<br />

e si erigono le targhe commemorative.<br />

Shack Dye<br />

I bianchi mi facevano burle d'ogni tipo.<br />

Mi portavano via un grosso pesce dall'amo<br />

e ce ne mettevano uno piccolo, mentre andavo<br />

a prendere una lenza, e mi facevano credere<br />

di non aver visto bene il pesce che avevo pescato.<br />

Quando arrivò in città il circo Burr Robbins<br />

convinsero il direttore a far entrare in pista<br />

un leopardo ammaestrato, e mi fecero credere<br />

che come Sansone stessi frustando una bestia feroce,<br />

quando, per un premio di cinquanta dollari,<br />

lo spinsi fuori della gabbia.<br />

Una volta entrai nella bottega d'un maniscalco<br />

e fui sconvolto alla vista di ferri di cavallo che strisciavano<br />

per terra, come fossero vivi -<br />

Walter Simmons aveva messo una calamita<br />

sotto il bidone dell'acqua.


Eppure ognuno di voi, voi uomini bianchi,<br />

si è avuta la sua beffa del pesce e anche del leopardo,<br />

e come ferri di cavallo non avete mai saputo<br />

cosa vi facesse muovere per Spoon River.<br />

Hildrup Tubbs<br />

Combattei due battaglie per il popolo.<br />

Prima uscii dal partito, inalberando il vessillo<br />

dell'indipendenza, per la riforma, e fui sconfitto.<br />

Poi impiegai la mia forza ribelle<br />

per conquistare la bandiera del mio vecchio partito -<br />

e la conquistai, ma fui sconfitto.<br />

Screditato, isolato, misantropo,<br />

cercai il conforto dell'oro<br />

e usai il mio residuo potere<br />

per aggrapparmi come un saprofita<br />

alla carcassa putrescente<br />

della fallita banca di Thomas Rhodes,<br />

come curatore del fondo.<br />

Tutti mi voltarono le spalle.<br />

I capelli mi divennero bianchi,<br />

le mie purpuree lussurie grigie,<br />

il tabacco e il whisky persero sapore<br />

e per anni la morte m'ignorò<br />

come fa coi porci.<br />

Henry Tripp<br />

La banca fallì e persi i miei risparmi.<br />

Ero stanco del gioco estenuante di Spoon River<br />

e decisi di andarmene<br />

e abbandonare posizione sociale e famiglia;<br />

ma dal treno di mezzanotte che entrava in stazione,<br />

saltarono giù di corsa Cully Green<br />

e Martin Vise, e cominciarono a battersi<br />

per risolvere una vecchia ruggine,<br />

e si davano pugni che sembravano<br />

colpi di bastoni nodosi.<br />

Mi pareva che Cully stesse per avere la meglio,<br />

quando sulla faccia insanguinata gli spuntò una smorfia<br />

di nauseante viltà e appoggiandosi a Martin<br />

piagnucolò "Siamo buoni amici, Mart,<br />

ti sono amico, no?".<br />

Ma un tremendo pugno di Martin lo fece barcollare<br />

e poi cadde come un mucchio di stracci.<br />

E allora mi fermarono come testimone,<br />

e persi il treno e rimasi a Spoon River<br />

a combattere la mia battaglia per la vita fino all'ultimo.<br />

Oh, Cully Green, sei stato il mio salvatore -<br />

tu, così vergognoso e avvilito per anni,<br />

che bighellonavi svogliato per le strade,<br />

e ti avvolgevi di stracci l'anima ulcerata,


non ce l'hai fatta a lottare fino in fondo.<br />

Granville Calhoun<br />

Volevo fare il giudice di contea<br />

ancora una volta per completare trent'anni<br />

di servizio.<br />

Ma gli amici mi abbandonarono e si unirono ai miei nemici,<br />

e scelsero un uomo nuovo.<br />

Allora uno spirito di vendetta mi prese<br />

e ne infettai i miei quattro figli,<br />

e covai la rappresaglia<br />

finché il grande medico, la Natura,<br />

mi colpì con la paralisi,<br />

per dare pace all'anima e al corpo.<br />

Hanno ottenuto potere e danaro i miei figli?<br />

Hanno servito il popolo o lo hanno aggiogato<br />

per arare e mietere i campi dell'io?<br />

Come avrebbero potuto dimenticare<br />

il mio viso alla finestra della stanza<br />

dove sedevo impotente tra le gabbie dorate<br />

dei canarini cinguettanti,<br />

a guardare il vecchio tribunale?<br />

Henry C. Calhoun<br />

Raggiunsi la carica più alta a Spoon River,<br />

ma a prezzo di quali amarezze!<br />

Il viso di mio padre, che sta muto,<br />

come un bimbo, a guardare i canarini,<br />

e a fissare la finestra dell'ufficio<br />

del giudice di contea,<br />

e i suoi consigli di badare<br />

solo a me stesso nella vita, e di punire Spoon River<br />

per vendicare il torto che gli era stato fatto,<br />

mi caricarono d'una furiosa energia<br />

in cerca di ricchezza e potere.<br />

Ma che altro fece se non avviarmi<br />

sul sentiero che porta al bosco delle Furie?<br />

Ho seguito quel sentiero e vi dico:<br />

lungo la strada del bosco incontrerete le Parche,<br />

dagli occhi di tenebra, curve sulla tela.<br />

Fermatevi un attimo, e se vedete<br />

il filo della vendetta spuntare dalla spola,<br />

strappate svelti ad Atropo<br />

le forbici e tagliatelo, ché i vostri figli,<br />

e i figli dei figli dei figli<br />

non indossino la tunica avvelenata.<br />

Alfred Moir


Perché non fui divorato dal disprezzo di me stesso,<br />

e consunto dall'indifferenza<br />

e dalla rivolta impotente come "Indignazione" Jones?<br />

Perché, con tutti i miei errori di peccatore,<br />

non m'è toccata la sorte di Willard Fluke?<br />

E come mai, benché stessi al Burchard's bar,<br />

come una specie di richiamo del locale per far bere<br />

i ragazzi, la maledizione del bere<br />

mi cadde addosso come pioggia che scivola via<br />

lasciandomi un'anima asciutta e immacolata?<br />

E perché non ho mai ucciso nessuno,<br />

come Jack McGuire?<br />

Ma invece feci una certa strada nella vita,<br />

e lo devo alla lettura di un libro.<br />

Ma perché andai a Mason City,<br />

dove mi capitò di vedere il libro in vetrina,<br />

con quella copertina sgargiante che mi diede nell'occhio?<br />

E perché la mia anima si fece prendere dal libro,<br />

via via che lo leggevo e rileggevo?<br />

Perry Zoll<br />

Grazie, amici dell'Associazione Scientifica della contea,<br />

per questa umile pietra,<br />

e la piccola targa di bronzo.<br />

Due volte tentai di far parte del vostro ragguardevole consesso,<br />

e fui respinto,<br />

e quando il mio opuscolo<br />

sull'intelligenza delle piante<br />

cominciò a destare interesse,<br />

foste sul punto di accogliermi.<br />

Poi crebbi senza bisogno di voi<br />

e del vostro riconoscimento.<br />

Ma non rifiuto la vostra lapide commemorativa,<br />

capisco che, così facendo,<br />

vi priverei dell'onore che ve ne deriva.<br />

Dippold l'ottico<br />

Che cosa vedete adesso?<br />

Globi di rosso, giallo, porpora.<br />

Un momento! E adesso?<br />

Mio padre e mia madre e le mie sorelle.<br />

Bene! E ora?<br />

Cavalieri in armi, donne bellissime, visi delicati.<br />

Provate questa.<br />

Un campo di grano - una città.<br />

Molto bene! E ora?<br />

Una giovane donna e angeli chini su di lei.<br />

Una lente più forte! E ora?


Molte donne dagli occhi luminosi e le labbra socchiuse.<br />

Provate questa.<br />

Un bicchiere su un tavolo, nient'altro.<br />

Ah, capisco! Provate questa lente!<br />

Solo uno spazio aperto - non vedo niente di particolare.<br />

Bene, e ora!<br />

Pini, un lago, un cielo d'estate.<br />

Va meglio. E adesso?<br />

Un libro.<br />

Leggetemi una pagina.<br />

Non posso. I miei occhi sono attratti oltre la pagina.<br />

Provate questa lente.<br />

Abissi d'aria.<br />

Magnifico! E ora?<br />

Luce, soltanto luce, che trasforma tutto il mondo sottostante<br />

[in giocattolo.<br />

Benissimo, faremo gli occhiali così.<br />

Magrady Graham<br />

Ditemi, fu eletto governatore Altgeld?<br />

Quando arrivarono i primi risultati<br />

e Cleveland stravinceva nell'est,<br />

fu troppo per te, povero cuore stanco,<br />

che avevi lottato per la democrazia<br />

nei lunghi, lunghi anni della sconfitta.<br />

E come un orologio scassato<br />

ti sentii rallentare fino a fermarti.<br />

Ditemi, Altgeld fu eletto?<br />

E cosa fece?<br />

La sua testa fu offerta su un piatto a una danzatrice,<br />

o trionfò per il popolo?<br />

Perché quando lo vidi<br />

e gli strinsi la mano,<br />

i suoi occhi azzurri di bambino<br />

mi commossero fino alle lacrime,<br />

e intorno a lui c'era un'aria di eternità,<br />

come la luce chiara e fredda che all'alba è sospesa<br />

sulle colline!<br />

Archibald Higbie<br />

Ti detestavo, Spoon River. Tentai di innalzarmi al di sopra di te.<br />

Mi vergognavo di te. Ti disprezzavo<br />

come mio luogo di nascita.<br />

E a Roma fra gli artisti,<br />

parlando italiano, parlando francese,<br />

a volte mi parve d'essere libero<br />

da ogni traccia della mia origine.<br />

Mi parve di raggiungere le vette dell'arte<br />

e di respirare l'aria che respiravano i maestri,<br />

e di vedere il mondo coi loro occhi.<br />

Ma davano un'occhiata al mio lavoro e dicevano:<br />

"A che mirate, amico mio?


A volte sembra il viso di Apollo,<br />

altre volte ha qualcosa di Lincoln".<br />

Non c'era cultura, capite, a Spoon River,<br />

e io bruciavo di vergogna e me ne stavo zitto.<br />

E che potevo fare, intriso com'ero<br />

e appesantito di terra del west,<br />

se non desiderare, e pregare di nascere<br />

un'altra volta, e che tutta Spoon River<br />

mi fosse sradicata dall'anima?<br />

Tom Merritt<br />

Cominciai a sospettare qualcosa -<br />

era sempre così calma e distratta.<br />

Poi un giorno sentii chiudere la porta sul retro,<br />

mentre entravo da quella davanti, e lo vidi svignarsela<br />

dietro l'affumicatoio nel cortile,<br />

e attraverso il campo di corsa.<br />

E decisi di ucciderlo alla prima occasione.<br />

Ma quel giorno, passando dalle parti di Fourth Bridge,<br />

senza un bastone né una pietra a tiro,<br />

me lo vidi davanti all'improvviso<br />

terrorizzato, coi conigli in mano,<br />

e non seppi dir altro che "No, no, no",<br />

mentre prendeva la mira e mi sparava al cuore.<br />

La signora Merritt<br />

Muta davanti alla giuria,<br />

non una parola al giudice che mi chiedeva<br />

se avevo nulla da obiettare alla sentenza,<br />

solo scossi la testa.<br />

Che dire a gente che pensava<br />

che una donna di trentacinque anni è colpevole<br />

se l'amante di diciannove le uccide il marito?<br />

Anche se gli avevo detto tante volte,<br />

"Vattene, Elmer, vattene via di qui,<br />

ti ho fatto impazzire col dono del mio corpo:<br />

farai qualcosa di terribile".<br />

E come temevo, uccise mio marito;<br />

io non c'entravo per niente, lo giuro!<br />

Muta per trent'anni in prigione!<br />

E i cancelli di ferro di Joliet<br />

s'aprirono quando le guardie grigie e mute<br />

mi portarono fuori nella bara.<br />

Elmer Karr


Cos'altro se non l'amore di Dio può aver reso miti<br />

e indulgenti quelli di Spoon River<br />

verso di me che usurpai il letto di Thomas Merritt<br />

e in più l'assassinai?<br />

O cuori amorevoli che mi accoglieste ancora<br />

al ritorno dopo quattordici anni di prigione!<br />

O soccorrevoli mani che mi riceveste in chiesa,<br />

e ascoltaste in lacrime la mia confessione di penitente,<br />

che riceveva il sacramento del pane e del vino!<br />

Pentitevi, voi che vivete, e affidatevi a Gesù.<br />

Elizabeth Childers<br />

Polvere della mia polvere,<br />

e polvere con la mia polvere,<br />

o bimbo, che moristi mentre entravi nel mondo,<br />

morto della mia morte!<br />

Che non conoscesti il respiro, nonostante gli sforzi,<br />

e il cuore ti batteva quando vivevi con me,<br />

e si fermò quando mi lasciasti per la vita.<br />

È bene così, bimbo mio. Così non percorresti mai<br />

la lunga, lunga strada che inizia coi giorni di scuola,<br />

quando le piccole dita si fanno sfuocate dietro le lacrime<br />

che cadono sulle lettere sbilenche,<br />

e la prima ferita, quando il tuo piccolo compagno<br />

ti abbandona per un altro;<br />

e la malattia, e il volto della paura accanto al letto;<br />

la morte del padre o della madre;<br />

o la vergogna per causa loro, o la miseria;<br />

poi, cessato il virgineo dolore dei giorni di scuola,<br />

una natura cieca ti fa bere<br />

alla coppa dell'amore, che tu sai avvelenata.<br />

A chi avresti proteso il tuo viso di fiore?<br />

Un botanico, fragile creatura? Quale sangue avrebbe gridato col tuo?<br />

Puro o contaminato, non importa,<br />

è sangue che chiama il nostro sangue.<br />

E poi i tuoi figli - oh, che sarebbe stato di loro?<br />

E quale il tuo dolore? Figlio! Figlio!<br />

La morte è migliore della vita!<br />

Edith Conant<br />

Noi aleggiamo in questo luogo - noi, le memorie,<br />

e ci copriamo gli occhi per timore di leggere:<br />

"17 giugno 1884, all'età di 21 anni e 3 giorni".<br />

E tutto è cambiato.<br />

E noi - noi, le memorie, restiamo qui sole,<br />

perché nessun occhio s'accorge di noi, né saprebbe perché<br />

[siamo qui.<br />

Tuo marito è morto, tua sorella vive lontano,<br />

tuo padre è curvo per gli anni,<br />

ti ha dimenticato, esce poco di casa<br />

ormai.


Nessuno ricorda il tuo volto dolcissimo,<br />

la tua voce melodiosa!<br />

Come cantavi, persino il mattino che sei stata colpita,<br />

con acuta dolcezza, con dolore penetrante,<br />

prima della venuta del figlio che è morto con te.<br />

Tutto è dimenticato, tranne che da noi, le memorie,<br />

che siamo dimenticate dal mondo.<br />

Tutto è cambiato, tranne il fiume e la collina -<br />

anche loro sono cambiati.<br />

Soltanto il sole ardente e le stelle quiete sono le stesse.<br />

E noi - noi, le memorie, restiamo qui sgomente,<br />

gli occhi chiusi per la stanchezza del pianto -<br />

in una stanchezza infinita!<br />

Charles Webster<br />

Il bosco di pini sulla collina,<br />

e la fattoria a miglia di distanza,<br />

si vedevano nitidi come attraverso una lente<br />

sotto un cielo azzurro pavone!<br />

Ma una coltre di nubi il pomeriggio<br />

avvolse la terra. E tu attraversavi la strada<br />

e il campo di trifoglio, dove l'unico suono<br />

era il liquido tremolo del grillo.<br />

Poi il sole tramontò fra grandi turbini<br />

di tempeste lontane. Un vento si levò<br />

che spazzò il cielo e attizzò le fiamme<br />

delle stelle inermi;<br />

e fece oscillare la luna rossiccia,<br />

che pendeva tra l'orlo della collina<br />

e i rami scintillanti del pometo.<br />

Camminavi assorta sulla riva<br />

dove le gole delle onde erano come caprimulgi<br />

che cantassero sott'acqua e piangessero<br />

allo sciacquio del vento fra i cedri,<br />

poi ti sei fermata, troppo tesa per piangere, accanto alla casa,<br />

e alzando lo sguardo hai visto Giove,<br />

che sfiorava la vetta del pino gigante,<br />

e in basso hai visto la mia sedia vuota,<br />

cullata dal vento nel portico deserto -<br />

sii coraggiosa, Amore!<br />

Padre Malloy<br />

Lei è lassù, padre Malloy,<br />

dov'è la terra consacrata e ogni tomba è segnata da una croce,<br />

non qui con noi sulla collina -<br />

noi di fede incerta, e visione confusa<br />

e instabili speranze, e peccati mai perdonati.<br />

Lei era così umano, padre Malloy,<br />

a volte beveva con noi un bicchiere in amicizia,<br />

parteggiando per noi che volevamo riscattare Spoon River<br />

dal freddo e lo squallore della morale provinciale.


Era come un viaggiatore che riporti uno scrigno di sabbia<br />

del deserto intorno alle piramidi<br />

e le renda reali e l'Egitto stesso reale.<br />

Lei partecipava e discendeva da un grande passato,<br />

eppure era così vicino a tanti di noi.<br />

Credeva nella gioia di vivere.<br />

Non pareva che avesse vergogna della carne.<br />

Lei affrontava la vita com'è,<br />

e il suo mutare.<br />

Alcuni di noi si avvicinarono a lei, padre Malloy,<br />

vedendo che la sua chiesa aveva intuito il cuore,<br />

e se ne prendeva cura<br />

tramite Pietro la Fiamma,<br />

Pietro la Roccia.<br />

Ami Green<br />

Non "un giovane dal capo canuto e l'occhio stanco",<br />

ma un vecchio dalla pelle liscia<br />

e i capelli neri!<br />

Per tutta la vita ebbi un viso da ragazzo,<br />

e per anni, un'anima rigida e incurvata,<br />

in un mondo che mi considerava uno zimbello,<br />

da prendersi alla leggera,<br />

o da trattare da uomo secondo il capriccio,<br />

perché non ero né uomo né ragazzo.<br />

In verità fu anche l'anima, così come il corpo,<br />

che non maturò mai, e vi dico<br />

che l'ambito dono dell'eterna giovinezza<br />

è soltanto un arresto della crescita.<br />

Calvin Campbell<br />

Voi che recalcitrate contro il destino,<br />

ditemi com'è che su questo pendio,<br />

che scende al fiume,<br />

esposto al sole e al vento del sud,<br />

una pianta trae dall'aria e dal suolo<br />

veleno e diventa tossica edera?<br />

E un'altra dalla stessa aria e suolo trae<br />

dolci elisir e colori e diventa corbezzolo?<br />

E prosperano entrambe?<br />

Potete biasimare Spoon River per ciò che è,<br />

ma chi volete biasimare per la volontà in voi<br />

che si nutre e vi fa gramigna,<br />

stramonio, soffione o verbasco<br />

e che non sa giovarsi dell'aria o del suolo<br />

per farvi gelsomino o glicine?<br />

Henry Layton


Chiunque tu sia, che passi qui accanto<br />

sappi che mio padre era mite,<br />

e mia madre violenta,<br />

e che sono nato dalla somma di due metà contrastanti,<br />

non amalgamate e fuse,<br />

ma ciascuna distinta, saldate insieme debolmente.<br />

Qualcuno di voi mi giudicò mite,<br />

altri violento,<br />

altri l'una e l'altra cosa.<br />

Ma nessuna delle mie metà causò la mia rovina.<br />

Fu il distacco delle due metà,<br />

l'una mai parte dell'altra,<br />

che mi ridusse un'anima senza vita.<br />

Harlan Sewall<br />

Tu non hai mai compreso, o sconosciuto,<br />

perché ripagassi<br />

la tua devota amicizia e le squisite attenzioni<br />

prima con più rari ringraziamenti,<br />

poi sfuggendo sempre più la tua presenza,<br />

per non essere costretto a ringraziarti,<br />

e infine col silenzio che seguì<br />

alla nostra separazione finale.<br />

Tu avevi curato la mia anima malata. Ma per curarla<br />

avevi visto il mio male, conosciuto il mio segreto,<br />

ecco perché ti fuggivo.<br />

Infatti quando il corpo risorge dal dolore<br />

non si cesserebbe mai di baciare la mano sollecita<br />

che ci ha dato l'assenzio, pur rabbrividendo<br />

al pensiero dell'assenzio,<br />

ma la cura di un'anima è altra cosa,<br />

perché allora vorremmo cancellare dal ricordo<br />

le parole sommesse, gli sguardi indiscreti,<br />

e restare per sempre dimentichi,<br />

non tanto del dolore,<br />

quanto della mano che l'ha sanato.<br />

Ippolit Konovaloff<br />

Facevo l'armaiolo a Odessa.<br />

Una notte la polizia irruppe nella stanza<br />

dove un gruppo di noi leggeva Spencer.<br />

E ci sequestrarono i libri e ci arrestarono.<br />

Ma io fuggii e venni a New York<br />

e di lì a Chicago, e poi a Spoon River,<br />

dove mi potei studiare Kant in pace<br />

e sbarcai il lunario riparando armi!<br />

Guardate i miei stampi! I miei modelli!<br />

Uno per la canna, uno per il cane,


e quelli per le altre parti dell'arma!<br />

Bene, immaginate ora che ogni armaiolo<br />

non abbia altro che copie dei modelli<br />

che vedete - allora tutte le armi<br />

sarebbero identiche, con un cane per colpire<br />

la capsula e una canna per dirigere il colpo,<br />

tutte di uguale potenza di per sé, e tutte<br />

di uguale efficacia al confronto.<br />

Quello sarebbe il mondo delle armi!<br />

Che nulla potrebbe smontare<br />

se non un Creatore di modelli diversi<br />

che rimodellasse di nuovo il metallo.<br />

Henry Phipps<br />

Ero il sovrintendente della Sunday-school,<br />

presidente fantoccio della fabbrica di carri<br />

e dell'industria di scatolette,<br />

agivo per conto di Thomas Rhodes e la cricca della banca;<br />

mio figlio cassiere della banca,<br />

sposato alla figlia di Rhodes,<br />

i giorni feriali passati a far soldi,<br />

e le domeniche in chiesa a pregare.<br />

Ero dovunque una rotella nell'ingranaggio delle cose-come-sono:<br />

padrone e schiavo del danaro, imbiancato<br />

con la vernice della fede cristiana.<br />

E poi:<br />

la banca crollò. Mi ritrovai a guardare la macchina fracassata -<br />

gli sfiatatoi delle ruote tappati col mastice e riverniciati;<br />

i bulloni fradici, le barre spezzate;<br />

e solo la tramoggia per le anime in condizione di funzionare ancora<br />

in una nuova divoratrice di vita quando giornali, giudici e maghi<br />

[della finanza<br />

la volessero restaurare.<br />

Fui scarnificato fino all'osso, ma poggiavo sulla rupe dei secoli,<br />

e ora capivo il gioco, non più un babbeo,<br />

e sapevo che "i giusti abiteranno la terra<br />

e i giorni dei malvagi sono contati".<br />

Poi all'improvviso, il dottor Meyers mi trovò<br />

un cancro al fegato.<br />

Non ero, dopo tutto, il prediletto di Dio!<br />

E benché mi trovassi su un picco<br />

al di sopra delle nebbie tra le quali ero salito,<br />

e pronto per una vita più ricca nel mondo,<br />

le forze eterne<br />

mi smossero di lì con uno spintone.<br />

Harry Wilmans<br />

Avevo da poco ventun anni,<br />

e Henry Phipps, il sovrintendente della Sunday-school,<br />

fece un discorso al Teatro Bindle.<br />

"L'onore della bandiera va tenuto alto" disse


"sia che venga assalita da una tribù di barbari Tagalog<br />

o dalla potenza più grande d'Europa."<br />

E noi acclamammo, acclamammo il discorso e la bandiera<br />

[che lui sventolava<br />

parlando.<br />

Così andai alla guerra a dispetto di mio padre,<br />

e seguii la bandiera finché la vidi issata<br />

sul nostro campo nella risaia vicino a Manila.<br />

E tutti noi acclamammo e acclamammo.<br />

Ma c'erano mosche e cose velenose,<br />

e c'era l'acqua pestifera,<br />

e il caldo crudele,<br />

e il cibo nauseante e putrido,<br />

e il tanfo della trincea proprio dietro le tende,<br />

dove i soldati s'andavano a vuotare;<br />

e c'erano le puttane che ci venivano dietro, piene di sifilide;<br />

e atti bestiali fra noi o da soli,<br />

e prepotenza, odio, abbrutimento,<br />

e giorni di disgusto e notti di paura<br />

fino all'ora dell'assalto tra i vapori della palude,<br />

seguendo la bandiera,<br />

finché caddi con un grido e un buco nelle budella.<br />

Adesso c'è una bandiera sopra di me a Spoon River!<br />

Una bandiera! Una bandiera!<br />

John Wasson<br />

Oh! l'erba umida di rugiada del prato in North Carolina<br />

attraverso il quale Rebecca mi seguiva piangendo, piangendo<br />

con un bimbo in braccio, e tre che le correvano dietro piangendo,<br />

per prolungare l'addio quando partii per la guerra contro gli Inglesi,<br />

e poi i lunghi, duri anni fino al giorno di Yorktown.<br />

E poi la mia ricerca di Rebecca,<br />

che trovai finalmente in Virginia,<br />

due bimbi morti nel frattempo.<br />

Andammo coi buoi nel Tennessee,<br />

di là dopo anni in Illinois,<br />

e infine a Spoon River.<br />

Tagliammo l'erba della prateria,<br />

abbattemmo foreste,<br />

costruimmo scuole, costruimmo ponti,<br />

spianammo strade e arammo campi<br />

soli contro la povertà, le calamità, la morte -<br />

Se Harry Wilmans che combatté i Filippini<br />

deve avere una bandiera sulla tomba<br />

prendetela dalla mia!<br />

Molti soldati<br />

L'idea danzava davanti a noi come una bandiera;<br />

il suono di una musica marziale;<br />

l'emozione di portare un fucile;<br />

promozione sociale al ritorno in patria;<br />

il fulgore della gloria, l'ira per i nemici;


il sogno di servire il paese o Dio.<br />

Ma queste cose erano dentro di noi, splendevano innanzi a noi,<br />

non erano il potere dietro a noi,<br />

l'onnipotente mano della vita,<br />

come il fuoco al centro della terra che crea le montagne,<br />

o le acque prigioniere che le spaccano.<br />

Vi ricordate l'anello di ferro<br />

che il fabbro, Shack Dye, saldò<br />

attorno alla quercia nel prato di Bennet,<br />

per appendervi un'amaca,<br />

perché vi si sdraiasse sua figlia Janet, a leggere<br />

nei pomeriggi d'estate?<br />

E che crescendo l'albero alla fine<br />

spezzò l'anello di ferro?<br />

Ma ogni cellula dell'albero<br />

sapeva solo che palpitava di vita,<br />

e non si curò che l'amaca cadesse<br />

nella polvere con le poesie di Milton.<br />

Godwin James<br />

Harry Wilmans! Tu che sei caduto nella palude<br />

vicino a Manila, seguendo la bandiera,<br />

non sei stato ferito dalla grandezza di un sogno,<br />

né ucciso da un'opera vana,<br />

né spinto alla follia da sataniche insidie;<br />

né torturato da nervi malati,<br />

né hai trascinato grandi ferite in vecchiaia.<br />

Non hai sofferto la fame, perché il governo ti nutriva.<br />

Non hai dovuto nemmeno gridare "avanti"<br />

a un esercito che guidavi<br />

contro un nemico dal sorriso beffardo,<br />

più tagliente delle baionette. Non ti hanno sbaragliato<br />

invisibili bombe. Non sei stato respinto<br />

da coloro per i quali sei stato sconfitto.<br />

Non hai mangiato il pane insipido<br />

che una miserabile alchimia ricava dagli ideali.<br />

Tu sei andato a Manila, Harry Wilmans,<br />

mentre io mi arruolavo nell'esercito inzaccherato<br />

di giovani invasati dal volto raggiante,<br />

che si slanciavano in avanti, e venivano respinti e cadevano,<br />

malati, affranti, piangenti, spogliati della fede,<br />

seguendo la bandiera del regno dei cieli.<br />

Tu e io, Harry Wilmans, siamo caduti<br />

ciascuno a suo modo, senza distinguere<br />

il bene dal male, la sconfitta dalla vittoria,<br />

né quale volto sorrida<br />

dietro la maschera demoniaca.<br />

Lyman King<br />

Forse credi, viandante, che il fato<br />

sia una trappola al di fuori di te,<br />

che puoi evitare usando prudenza


e saggezza.<br />

Così tu credi, quando osservi la vita degli uomini,<br />

come farebbe un dio che si chini su un formicaio,<br />

e veda la soluzione dei loro problemi.<br />

Ma entra nella vita:<br />

col tempo vedrai il fato avvicinarsi<br />

sotto forma della tua immagine allo specchio;<br />

oppure mentre siedi solo al focolare,<br />

d'improvviso la sedia accanto a te avrà un ospite,<br />

e tu riconoscerai quell'ospite,<br />

e gli leggerai il vero messaggio negli occhi.<br />

Caroline Branson<br />

Coi nostri cuori come soli alla deriva, oh se avessimo soltanto<br />

[passeggiato,<br />

come spesso un tempo, per i campi di aprile finché la luce delle<br />

[stelle<br />

avvolgeva d'un invisibile velo di seta l'oscurità<br />

sotto la rupe, nostro luogo d'incontri nel bosco,<br />

alla curva del ruscello! Fossimo solo passati dal corteggiamento<br />

simile ad armoniche note di musica, al possesso,<br />

nell'ispirata improvvisazione dell'amore!<br />

Ma lasciarci alle spalle come un canto concluso<br />

il rapito incanto della carne,<br />

in cui le nostre anime sprofondarono, giù, giù,<br />

dove non c'era né il tempo, né lo spazio, né noi -<br />

annullati nell'amore!<br />

Ma passare da questo alla luce delle lampade d'una stanza:<br />

e restarcene col nostro segreto che schernisce se stesso,<br />

e si nasconde tra fiori e mandolini,<br />

scrutato da tutti fra l'insalata e il caffè.<br />

E vedere lui tremante, e sentire me<br />

presaga, come chi firmi un contratto -<br />

non ardente di doni e pegni accumulati<br />

con rosee mani sulla sua fronte.<br />

E poi, oh notte! senza spontaneità! senza amore!<br />

Tutto il nostro corteggiamento cancellato dal possesso,<br />

in quella stanza in un'ora che tutti sapevano!<br />

L'indomani lui era così assente, quasi freddo,<br />

così stranamente diverso, si chiedeva perché piangessi,<br />

finché non so che nauseata disperazione e voluttuosa follia<br />

ci spinsero al patto mortale.<br />

Uno stelo sulla sfera terrestre,<br />

fragile come luce di stelle;<br />

in attesa d'essere gettato di nuovo<br />

nel flusso della creazione.<br />

Ma la prossima volta venire al mondo<br />

sotto lo sguardo di Raffaello e san Francesco<br />

nel caso passino di lì.<br />

Perché io sono il loro fratellino,<br />

chiaramente riconoscibile a vista<br />

attraverso un ciclo di nascite che verranno.<br />

Si può conoscere il seme e la terra;<br />

si può sentire la pioggia fredda cadere,<br />

ma solo la sfera terrestre, soltanto il cielo<br />

conoscono il segreto del seme<br />

nella camera nuziale sotto terra.


Gettami di nuovo nel flusso,<br />

dammi un'altra possibilità -<br />

salvami, Shelley!<br />

Anne Rutledge<br />

Da me indegna e ignota<br />

le onde di una musica immortale:<br />

"Per nessuno odio, per tutti amore".<br />

Da me il perdono di milioni a milioni,<br />

e il volto benefico d'una nazione<br />

luminoso di giustizia e verità.<br />

Sono io Anne Rutledge che dormo sotto questa erba,<br />

amata in vita da Abraham Lincoln,<br />

sposata da lui, non per unione,<br />

ma per separazione.<br />

Fiorisci per sempre, o Repubblica,<br />

dalla polvere del mio petto!<br />

Hamlet Micure<br />

Durante una lunga febbre si hanno molte visioni:<br />

mi trovavo di nuovo nella casetta<br />

col gran prato di trifoglio<br />

che scendeva fino allo steccato,<br />

ombreggiato dalla quercia,<br />

dove noi bimbi avevamo l'altalena.<br />

Però la casetta era un maniero<br />

in mezzo a una radura, e accanto alla radura c'era il mare.<br />

Ero nella stanza dove il piccolo Paul<br />

soffocava per la difterite,<br />

però non era questa stanza -<br />

era una veranda soleggiata chiusa<br />

da finestre a colonnine,<br />

e su uno scanno sedeva un uomo dal mantello scuro,<br />

il viso pareva quello di Euripide.<br />

Era venuto a trovarmi, o forse ero andato io a trovare lui -<br />

non sono sicuro.<br />

Si sentiva il fremito del mare, il trifoglio ondeggiava<br />

nella brezza estiva, e il piccolo Paul venne<br />

alla finestra coi fiori di trifoglio e sorrise.<br />

Allora dissi: "Che cos'è "la disperazione divina", Alfred?"<br />

"Hai letto "Lacrime, vane lacrime"?" mi chiese.<br />

"Sì, ma lì non hai espresso la disperazione divina."<br />

"Ma caro amico" rispose "ecco perché la disperazione<br />

era divina."<br />

Mabel Osborne


I tuoi fiori rossi tra le foglie verdi<br />

appassiscono, bellissimo geranio!<br />

Ma tu non chiedi acqua.<br />

Tu non puoi parlare! Non occorre che parli -<br />

tutti sanno che stai morendo di sete,<br />

ma non ti danno l'acqua!<br />

Passano oltre e dicono:<br />

"Il geranio ha bisogno d'acqua".<br />

E io, che avevo felicità da spartire<br />

e desideravo spartire la tua felicità;<br />

io che ti amavo, Spoon River,<br />

e anelavo al tuo amore,<br />

appassii sotto i tuoi occhi, Spoon River -<br />

assetata, assetata,<br />

muta per il pudore dell'anima di chiederti amore,<br />

tu che sapevi e mi vedevi morire davanti a te,<br />

come questo geranio che qualcuno ha piantato sopra di me,<br />

e lascia morire.<br />

William H. Herndon<br />

Alla finestra della vecchia casa<br />

appollaiata sulla vetta, che domina per miglia la vallata,<br />

cessati i giorni della fatica, assistendo inerte al declino della vita,<br />

giorno dopo giorno frugai nella memoria,<br />

come chi scruta nel globo di cristallo d'una maga,<br />

e vidi le figure del passato,<br />

come in un corteo riflesso da un sogno luminoso,<br />

muoversi attraverso l'incredibile sfera del tempo.<br />

E vidi un uomo levarsi dalla terra come un gigante di fiaba<br />

e slanciarsi incontro a un destino immortale,<br />

capitano di grandi eserciti, capo della repubblica,<br />

unendo insieme nel ditirambo di un canto rigeneratore<br />

le epiche speranze di un popolo;<br />

e al tempo stesso Vulcano di fuochi sovrani,<br />

alla cui fiamma spade e scudi imperituri erano forgiati<br />

da spiriti temprati in cielo.<br />

Guardate nel cristallo! Eccolo che si affretta<br />

al luogo in cui il suo cammino s'incontra col cammino<br />

di un figlio di Plutarco e di Shakespeare!<br />

O Lincoln, attore davvero, che ben recitasti la parte,<br />

e Booth, che da mimo facesti il tuo ingresso nella tragedia,<br />

più e più volte vi ho visto,<br />

mentre i corvi gracchianti volavano verso il bosco<br />

sopra il mio tetto in tramonti solenni,<br />

là alla finestra,<br />

solo.<br />

Rebecca Wasson<br />

Primavera e estate, autunno e inverno e primavera,<br />

uno dopo l'altro alla deriva, passarono davanti alla mia finestra


[alla deriva!<br />

E per tanti anni stetti a guardarli passare e a contare<br />

gli anni, finché una paura cominciò a insinuarsi nel mio cuore,<br />

la sensazione d'essere diventata eterna; alla fine<br />

arrivai a cent'anni! E stavo ancora lì<br />

ad ascoltare il battito della pendola, e il muggito del bestiame<br />

e il grido d'una ghiandaia in volo attraverso le foglie che cadevano!<br />

Un giorno dopo l'altro sola in una stanza della casa<br />

di una nuora affranta per l'età e grigia.<br />

E di notte, oppure stando alla finestra di giorno<br />

il mio pensiero correva all'indietro, mi pareva attraverso un tempo<br />

[infinito,<br />

al North Carolina e ai miei giorni di ragazza,<br />

e a John, il mio John, partito per la guerra contro gli inglesi,<br />

e a tutti i figli, alle morti, e a tutti i dolori.<br />

E quella distesa di anni come una prateria dell'Illinois<br />

percorsa da grandi figure simili a incalzanti cavalieri,<br />

Washington, Jefferson, Jackson, Webster e Clay.<br />

O bella repubblica giovane per cui il mio John e io<br />

demmo tutta la nostra forza e il nostro amore!<br />

e O mio John!<br />

Perché, quando restai inerte in un letto per anni,<br />

pregando che tu venissi, hai tardato a venire?<br />

Visto che con un grido di estasi, come quello che mi uscì<br />

quando mi ritrovasti nella vecchia Virginia a guerra finita,<br />

piansi quando ti vidi lì accanto al letto,<br />

mentre il sole basso a occidente sempre più rimpiccioliva e sbiadiva<br />

alla luce del tuo viso!<br />

Rutherford McDowell<br />

Mi portavano dagherrotipi<br />

dei vecchi pionieri da ingrandire.<br />

E a volte qualcuno posava per me -<br />

qualcuno che era vissuto<br />

al tempo che mani titaniche dal grembo del mondo<br />

strapparono la Repubblica.<br />

Che cosa c'era in quegli occhi?<br />

Poiché mai potei sondare<br />

quel mistico pathos di palpebre abbassate,<br />

e il sereno dolore di quegli occhi.<br />

Era come uno stagno<br />

tra le querce al margine d'una foresta,<br />

dove cadono le foglie,<br />

e vi giunge il canto del gallo<br />

da una fattoria lontana, là verso le colline<br />

dove vive la terza generazione, e gli uomini forti<br />

e le donne forti sono passati e dimenticati.<br />

E questi nipoti e pronipoti<br />

dei pionieri!<br />

In verità la mia macchina fotografò anche i loro volti,<br />

da cui tanta dell'antica forza è scomparsa,<br />

e dell'antica fede,<br />

e dell'antico dominio sulla vita,<br />

e dell'antico coraggio,<br />

che fatica e ama e soffre e canta<br />

sotto il sole!


Hannah Armstrong<br />

Gli scrissi una lettera chiedendogli in nome del passato<br />

di congedare dall'esercito mio figlio malato;<br />

ma forse non la ricevette.<br />

Allora andai in città e gli feci scrivere una lettera<br />

da James Garber, che scriveva tanto bene;<br />

ma forse andò smarrita nella posta.<br />

Allora feci tutto il viaggio sino a Washington.<br />

Mi ci volle più di un'ora per trovare la Casa Bianca.<br />

E quando la trovai mi mandarono via,<br />

trattenendo un sorriso. Allora pensai:<br />

"Be', si capisce, lui non è più quello che stava a pensione da me<br />

e lui e mio marito lavoravano insieme<br />

e tutti lo chiamavano Abe, laggiù a Menard".<br />

Alla fine mi rivolsi a una guardia e dissi:<br />

"Per favore, gli dica che la vecchia zia Hannah Armstrong<br />

dell'Illinois gli vuole parlare del figlio malato<br />

che è sotto le armi".<br />

Be', dopo un attimo mi fecero passare!<br />

E quando mi vide scoppiò a ridere,<br />

e mollò i suoi affari di presidente,<br />

e scrisse di suo pugno il congedo per Doug,<br />

e intanto parlava dei vecchi tempi,<br />

e raccontava storielle.<br />

Lucinda Matlock<br />

Andavo a ballare a Chandlerville,<br />

e giocavo a carte a Winchester.<br />

Una volta ci scambiammo i cavalieri<br />

al ritorno in carrozza sotto la luna di giugno,<br />

e così conobbi Davis.<br />

Ci sposammo e vivemmo insieme settant'anni,<br />

divertendoci, lavorando, crescendo dodici figli,<br />

otto dei quali ci morirono,<br />

prima che arrivassi a sessant'anni.<br />

Filavo, tessevo, tenevo in ordine la casa, assistevo i malati,<br />

curavo il giardino, e alla festa<br />

andavo a zonzo per i campi dove cantavano le allodole,<br />

e lungo lo Spoon raccogliendo molte conchiglie,<br />

e molti fiori ed erbe medicinali -<br />

gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate.<br />

A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, ecco tutto,<br />

e passai a un dolce riposo.<br />

Cos'è questa storia di dolori e stanchezza,<br />

e ira, scontento e speranze cadute?<br />

Figli e figlie degeneri,<br />

la vita è troppo forte per voi -<br />

ci vuole vita per amare la vita.


Davis Matlock<br />

Ammettiamo che non ci sia altro che l'alveare:<br />

che ci siano fuchi e operaie<br />

e regine, e nient'altro che miele da ammucchiare<br />

(cose importanti quanto la cultura e il sapere)<br />

per la prossima generazione, questa generazione che non vive,<br />

se non quando sciama al sole della giovinezza,<br />

irrobustendosi le ali con ciò che è stato raccolto,<br />

e gustando, durante il ritorno all'alveare<br />

dal campo di trifoglio, il prelibato bottino.<br />

Ammettiamolo, e ammettiamo questa verità:<br />

che la natura dell'uomo sia superiore<br />

al bisogno della natura nell'alveare;<br />

e che tu debba sopportare il fardello della vita,<br />

come pure la spinta d'un eccesso dello spirito -<br />

bene, io dico che viverla come un dio<br />

certo dell'immortalità, per quanto increduli,<br />

è il modo di viverla.<br />

Se ciò non rende Dio orgoglioso di voi,<br />

allora Dio non è che gravitazione,<br />

o è il sonno la meta aurea.<br />

Herman Altman<br />

Ho io seguito la verità dovunque mi guidasse,<br />

e affrontato il mondo intero in nome di una causa,<br />

e difeso il debole contro il potente?<br />

Se l'ho fatto vorrei essere ricordato fra gli uomini<br />

come fui conosciuto in vita fra la gente,<br />

e come fui odiato e amato in terra.<br />

Perciò, non costruitemi monumenti,<br />

e non scolpitemi busti,<br />

che la realtà dell'anima mia non si disperda,<br />

pur se non diverrò un semidio,<br />

e i ladri e i bugiardi,<br />

che mi furono nemici e mi distrussero,<br />

e i figli dei ladri e dei bugiardi,<br />

non mi rivendichino affermando davanti al mio busto<br />

che mi furono accanto nei giorni della sconfitta.<br />

Non fatemi monumenti,<br />

che la mia memoria non venga stravolta ai fini<br />

della menzogna e dell'oppressione.<br />

Chi mi ha amato e i suoi figli non sia spossessato di me;<br />

voglio restare per sempre l'incontaminato possesso<br />

di coloro per i quali sono vissuto.<br />

Jennie McGrew<br />

Non dove la scala svolta nell'oscurità,<br />

una figura incappucciata, rattrappita sotto un mantello fluente!


Non occhi gialli nella stanza di notte,<br />

che ti fissano attraverso una ragnatela grigia.<br />

E non il battito d'ala del condor,<br />

quando il ruggito della vita s'annuncia negli orecchi<br />

come un suono mai udito prima!<br />

Ma in un pomeriggio di sole,<br />

per una strada di campagna,<br />

dove erbacce violacee fioriscono lungo una staccionata sconnessa,<br />

e il campo è spigolato, e l'aria è quieta,<br />

vedere contro la luce del sole qualcosa di nero,<br />

come una macchia con un orlo iridescente -<br />

questo è il segnale per occhi presaghi...<br />

e questo io vidi!<br />

Columbus Cheney<br />

Questo salice piangente!<br />

Perché non ne piantate qualcuno<br />

per i milioni di bimbi non ancora nati,<br />

e anche per noi?<br />

Non sono forse inesistenti, o cellule addormentate<br />

senza intelletto?<br />

O giungono invece sulla terra, infrangendo<br />

con la nascita il ricordo di un'esistenza precedente?<br />

Rispondete! Alla vostra intuizione si offre un campo inesplorato.<br />

Ma perché in ogni caso non piantare salici per loro,<br />

e anche per noi?<br />

Wallace Ferguson<br />

Là a Ginevra dove il monte Bianco era sospeso come una nube<br />

sul vinoso lago, quando la brezza spirava<br />

da un terso cielo d'azzurro, e il Rodano scrosciante<br />

precipitava sotto il ponte tra voragini di roccia;<br />

e la musica dai caffè partecipava allo splendore<br />

dell'acqua danzante sotto un torrente di luce;<br />

e la parte più pura del genio di Jean Rousseau<br />

era la musica silente di tutto ciò che si vedeva o udiva -<br />

là a Ginevra, dico, fu forse minore l'incanto<br />

perché non potei ricongiungermi al mio io d'un tempo,<br />

quando vent'anni prima vagavo per Spoon River?<br />

né ricordare cos'ero o cosa sentivo?<br />

Noi viviamo l'ora presente liberi dalle ore passate.<br />

Perciò, o anima, se ti smarrisci nella morte,<br />

e ti ridesti in una Ginevra ai piedi di un monte Bianco,<br />

che importa se non ti riconosci in quella<br />

che visse ed amò in un piccolo angolo della terra<br />

chiamato Spoon River secoli e secoli fa?<br />

Marie Bateson


Vedete la mano scolpita<br />

con l'indice puntato al cielo.<br />

È quella la direzione, non c'è dubbio.<br />

Ma come si fa a seguirla?<br />

È giusto astenersi dall'assassinio e dalla lussuria,<br />

perdonare, fare il bene, adorare Dio<br />

e non le sue immagini scolpite.<br />

Ma in fondo questi sono mezzi esteriori<br />

con cui soprattutto si fa del bene a sé stessi.<br />

Il nocciolo della questione è la libertà,<br />

è la luce, la purezza -<br />

di più non so dire,<br />

trovate voi il fine o mancatelo, secondo la vostra visione.<br />

Tennessee Claflin Shope<br />

Ero lo zimbello del villaggio,<br />

soprattutto della gente di buon senso, come loro si definiscono -<br />

e anche delle persone colte, come il reverendo Peet, che leggeva<br />

[il greco<br />

alla stregua dell'inglese.<br />

Perché invece di parlare di libero scambio,<br />

o predicare qualche forma di battesimo;<br />

invece di credere nell'efficacia<br />

di non pestare la riga, di raccattare uno spillo nel modo giusto,<br />

guardare la luna nuova sopra la spalla destra,<br />

curare i reumatismi col vetro blu,<br />

io rivendicai la sovranità della mia anima.<br />

Ancor prima che Mary Baker Eddy cominciasse<br />

con ciò che lei chiamava la scienza,<br />

conoscevo a fondo il Bhagavad Gita,<br />

e mi curavo l'anima, prima che Mary<br />

cominciasse a curare il corpo con l'anima -<br />

A tutti i mondi pace!<br />

Plymouth Rock Joe<br />

Perché vi affannate a correre qua e là<br />

a caccia di moscerini e farfalle?<br />

Alcuni di voi razzolano solenni in cerca di vermi;<br />

altri sono in attesa d'una manciata di granturco.<br />

È questa la vita, non è vero?<br />

Chicchirichì! Benissimo, Thomas Rhodes,<br />

tu sei il gallo della checca, senza dubbio.<br />

Ma ecco qua Elliott Hawkins,<br />

gluck, gluck, gluck, col suo codazzo di seguaci politici.<br />

Quah! Quah! Quah! Come mai così poetica, Minerva,<br />

in questo grigio mattino?<br />

Kittie-quah-quah! Vergogna, Lucius Atherton,


il rauco lamento che per te uscì dalla gola<br />

di Aner Clute sarà più tardi raccolto<br />

dalla signora Pantier come un grido<br />

per il voto alle donne: Ka dook - dook!<br />

Che idea ti è venuta, Margaret Fuller Slack?<br />

E perché il tuo occhio d'uva spina<br />

sbatte così lucente, Tennessee Claflin Shope?<br />

Stai cercando di scandagliare il mistero d'un uovo?<br />

La tua voce è molto metallica stamattina, Hortense Robbins -<br />

quasi come quella d'una faraona!<br />

Quah! Era un sospiro gutturale, Isaiah Beethoven;<br />

hai visto l'ombra del falco,<br />

o hai pestato gli ossi di pollo<br />

che il cuoco ha gettato via stamattina?<br />

Che siate cavallereschi, eroici, o ambiziosi,<br />

metaforici, religiosi, o ribelli,<br />

mai uscirete dall'aia<br />

se non volando sopra lo steccato<br />

insieme a bucce di patate e roba simile nel trogolo!<br />

Imanuel Ehrenhardt<br />

Cominciai con le lezioni di Sir William Hamilton.<br />

Poi studiai Dugald Stewart;<br />

e poi John Locke sull'Intelletto,<br />

e poi Descartes, Fichte e Schelling,<br />

Kant e poi Schopenhauer -<br />

libri presi in prestito dal vecchio giudice Somers.<br />

Tutti letti con frenetico zelo<br />

nella speranza che fosse riservato a me<br />

di acchiappare per la coda il segreto finale,<br />

e trarlo fuori dalla tana.<br />

L'anima mia si levò in alto diecimila miglia,<br />

e soltanto la luna sembrava un po' più grande.<br />

Poi ricaddi indietro, così contento della terra!<br />

Tutto attraverso l'anima di William Jones<br />

che mi mostrò una lettera di John Muir.<br />

Samuel Gardner<br />

lo che curavo la serra,<br />

amavo alberi e fiori,<br />

da vivo guardai spesso quest'olmo ombroso,<br />

ne misurai con l'occhio i rami generosi,<br />

e ascoltai le foglie festose<br />

carezzarsi amorosamente<br />

con dolci sussurri eolii.<br />

E potevano ben farlo:<br />

perché le radici si erano fatte così larghe e profonde<br />

che il suolo della collina, arricchito dalla pioggia<br />

e scaldato dal sole,<br />

nulla tratteneva delle sue virtù,<br />

ma tutte le cedeva alle vigorose radici,


dalle quali erano succhiate e fatte turbinare nel tronco<br />

e poi nei rami, e nelle foglie,<br />

da cui la brezza traeva vita e cantava.<br />

Ora io, abitatore sotterraneo della terra, vedo<br />

che i rami di un albero<br />

non sono più ampi delle radici.<br />

E come potrebbe l'anima d'un uomo<br />

essere più grande della vita che ha vissuto?<br />

Dow Kritt<br />

Samuel non fa che parlare del suo olmo -<br />

ma io non ho avuto bisogno di morire per intendermi di radici:<br />

io, che ho scavato tutti i fossi di Spoon River.<br />

Guardate il mio olmo!<br />

Nato da un seme buono quanto il suo,<br />

seminato insieme al suo,<br />

sta morendo sulla cima:<br />

non per mancanza di vita, o per funghi,<br />

o per insetti parassiti, come crede il becchino.<br />

Guarda, Samuel, lì le radici hanno urtato la roccia,<br />

e non possono più espandersi.<br />

E intanto la cima dell'albero<br />

si sta seccando, e muore<br />

mentre tenta di crescere.<br />

William Jones<br />

Di tanto in tanto un'erba strana a me sconosciuta,<br />

cui dare un nome cercato sui libri;<br />

di tanto in tanto una lettera di Yeomans.<br />

Tra le conchiglie raccolte sulla spiaggia<br />

a volte una perla dai riflessi di ruta selvaggia;<br />

poi puntuale una lettera di Tyndall dall'Inghilterra,<br />

con il timbro di Spoon River.<br />

Io, amante della natura, benvoluto per questo amore,<br />

conversavo da lontano coi grandi<br />

che la conoscevano meglio di me.<br />

Oh, non ci sono né grandi né piccoli,<br />

se non quando la rendiamo più grande e lei ci premia con un<br />

[piacere più acuto.<br />

Con le conchiglie del fiume copritemi, copritemi.<br />

Vissi in ammirazione adorando terra e cielo.<br />

Proseguo l'eterno cammino della vita infinita.<br />

William Goode<br />

A tutto il villaggio pareva, non c'è dubbio,


che io andassi qua e là, senza meta.<br />

Ma qui accanto al fiume si possono vedere al tramonto<br />

i pipistrelli dalle morbide ali volare qua e là a zig-zag -<br />

è così che si procurano il cibo.<br />

E se vi è mai accaduto di smarrirvi la notte,<br />

nel cuore della foresta vicino a Miller's Ford,<br />

seguendo ora questa ora quella via,<br />

dovunque s'intravvedesse brillare la Via Lattea,<br />

alla ricerca del sentiero,<br />

capirete che io cercavo la via<br />

con lo zelo più sincero, e che tutto il mio errare<br />

ed errare fu solo ricerca.<br />

J. Milton Miles<br />

Ogni volta che la campana presbiteriana<br />

suonava, sapevo che era la campana presbiteriana.<br />

Ma quando il suono si mescolava<br />

al suono della campana metodista, cristiana,<br />

battista e congregazionista,<br />

non la distinguevo più<br />

e neppure l'una dall'altra, o anche una sola.<br />

E poiché tante voci mi chiamarono nella vita<br />

non stupitevi che non sapessi distinguere<br />

la vera dalla falsa,<br />

e neppure, alla fine, la voce che avrei dovuto riconoscere.<br />

Faith Matheny<br />

Lì per lì non saprete cosa vogliono dire,<br />

e forse non lo saprete mai,<br />

e forse non ve lo diremo mai:<br />

questi bagliori improvvisi dell'anima,<br />

come folgori guizzanti su candide nubi<br />

a mezzanotte quando c'è la luna piena.<br />

Arrivano in momenti di solitudine, o forse<br />

siete con un amico, e all'improvviso<br />

cade un silenzio nel discorso, e i suoi occhi<br />

senza un fremito vi guardano ardenti:<br />

avete visto insieme il segreto,<br />

egli lo vede in voi, e voi in lui.<br />

E restate là trepidanti nel timore che il mistero<br />

vi si pari davanti e vi colpisca a morte<br />

con un fulgore simile al sole.<br />

Siate coraggiose, anime che avete simili visioni!<br />

Mentre il vostro corpo è vivo e il mio è morto,<br />

voi catturate un piccolo alito dell'etere<br />

riservato a Dio stesso.<br />

Scholfield Huxley


Dio! non chiedermi di testimoniare le tue meraviglie,<br />

riconosco le stelle e i soli<br />

e gli innumerevoli mondi.<br />

Ma ne ho misurato le distanze<br />

e li ho pesati e ne ho scoperto la sostanza.<br />

Ho inventato ali per l'aria,<br />

e chiglie per l'acqua,<br />

e cavalli di ferro per la terra.<br />

Ho accresciuto la vista che mi hai dato milioni di volte,<br />

e l'udito che mi hai dato milioni di volte,<br />

ho varcato lo spazio con la parola,<br />

e ricavato dall'aria il fuoco per avere luce.<br />

Ho costruito grandi città e perforato colline,<br />

e gettato ponti sopra acque maestose.<br />

Ho scritto l'Iliade e Amleto;<br />

e ho esplorato i tuoi misteri,<br />

e ti ho cercato senza posa,<br />

e ti ho ritrovato dopo averti perduto<br />

in ore di stanchezza -<br />

e ti chiedo:<br />

che ne diresti di creare un sole<br />

e l'indomani trovarti i vermi<br />

che ti sgusciano fra le dita?<br />

Willie Metcalf<br />

Ero Willie Metcalf.<br />

Mi chiamavano "dottor Meyers"<br />

perché gli somigliavo, dicevano.<br />

Ed era mio padre, secondo Jack McGuire.<br />

Abitavo nella stalla,<br />

dormivo per terra<br />

accanto al bulldog di Roger Baughman,<br />

o a volte in una posta.<br />

M'infilavo fra le zampe dei cavalli più ombrosi<br />

senza che mi calciassero - ci conoscevamo.<br />

Nei giorni di primavera vagavo per la campagna<br />

per ritrovare la sensazione, che talvolta smarrivo,<br />

di non essere una cosa separata dalla terra.<br />

Mi capitava di smarrire me stesso, come in sonno,<br />

sdraiato con gli occhi socchiusi nel bosco.<br />

A volte parlavo agli animali - perfino ai rospi e ai serpenti -<br />

qualunque cosa avesse occhi in cui guardare.<br />

Una volta vidi una pietra al sole<br />

che cercava di diventare gelatina.<br />

Nei giorni di aprile in questo cimitero<br />

i morti si raccoglievano tutti intorno a me,<br />

e si facevano immobili, come fedeli in muta preghiera.<br />

Non ho mai capito se fossi parte della terra<br />

e i fiori crescessero in me, o se camminassi -<br />

ora lo so.


Willie Pennington<br />

Mi chiamavano il malatino, l'idiota,<br />

perché i miei fratelli erano forti e belli,<br />

mentre io, ultimo figlio di genitori anziani,<br />

ereditai solo gli avanzi della loro forza.<br />

Ma loro, i miei fratelli, furono divorati<br />

dalla furia della carne, che io non ebbi,<br />

svigoriti dall'attività dei sensi, che io non ebbi,<br />

induriti da crescenti bramosie, che io non ebbi,<br />

pur procurandosi fama e ricchezza.<br />

Poi io, la creatura malata, l'idiota,<br />

rimasto in un cantuccio della vita,<br />

ebbi una visione, e attraverso di me l'ebbero molti,<br />

ignorando che ero io il tramite.<br />

Così un albero spuntò<br />

da me, seme di senape.<br />

L'ateo del villaggio<br />

Voi giovani che discettate sulla dottrina<br />

dell'immortalità dell'anima,<br />

io che giaccio qui fui l'ateo del villaggio,<br />

loquace, polemico, versato nelle dispute<br />

dei miscredenti.<br />

Ma durante una lunga malattia<br />

mentre la tosse mi uccideva<br />

lessi le Upanishad e la poesia di Gesù.<br />

Ed esse accesero una fiaccola di speranza e intuizione<br />

e desiderio che l'Ombra,<br />

guidandomi rapida per le caverne di tenebra,<br />

non poté estinguere.<br />

Ascoltatemi, voi che vivete nei sensi<br />

e pensate soltanto attraverso i sensi:<br />

l'immortalità non è un dono,<br />

l'immortalità è una conquista;<br />

e solo coloro che lottano allo stremo<br />

la possederanno.<br />

John Ballard<br />

Nel rigoglio della mia forza<br />

bestemmiai Dio, ma non mi badò:<br />

come avessi bestemmiato le stelle.<br />

Nella mia ultima malattia agonizzavo, ma fui temerario<br />

e bestemmiai Dio per la mia sofferenza;<br />

e Lui ancora non mi badò;<br />

mi lasciò fare, come sempre.<br />

Come avessi bestemmiato il campanile dei presbiteriani.<br />

Poi, mentre le forze mi mancavano, m'assalì il terrore:<br />

forse m'ero alienato Dio con le mie bestemmie.


Un giorno Lydia Humphrey mi portò un bouquet<br />

e mi venne l'idea di fare amicizia con Dio,<br />

così cercai di fare amicizia con Lui;<br />

ma fu come se avessi cercato di fare amicizia col bouquet.<br />

Ora ero molto vicino al segreto,<br />

perché potevo davvero fare amicizia col bouquet<br />

stringendo a me l'amore che sentivo per il bouquet,<br />

e così mi stavo impossessando a poco a poco del segreto, ma. -<br />

Julian Scott<br />

Verso la fine<br />

la verità degli altri era menzogna per me;<br />

la giustizia degli altri ingiustizia per me;<br />

le loro ragioni di morte, ragioni di vita per me;<br />

le loro ragioni di vita, ragioni di morte per me;<br />

avrei ucciso quelli che loro salvavano,<br />

e salvato quelli che uccidevano.<br />

E capii che se un dio, portato in terra,<br />

dovesse esprimere ciò che vede e pensa,<br />

non potrebbe vivere in questo mondo di uomini<br />

e agire in mezzo a loro fianco a fianco<br />

senza continui scontri.<br />

La polvere è per strisciare, il cielo per volare -<br />

perciò, o anima, ad ali spiegate,<br />

vola alta verso il sole!<br />

Alfonso Churchill<br />

Per burla mi chiamavano il "Professor Luna",<br />

quand'ero ragazzo a Spoon River, nato con la sete<br />

di conoscere le stelle.<br />

Mi schernivano quando parlavo delle montagne lunari,<br />

e del caldo e del freddo pungente,<br />

e delle valli d'ebano presso le vette d'argento,<br />

e di Spica a quadrilioni di miglia di distanza,<br />

e della pochezza dell'uomo.<br />

Ma ora che la mia tomba è onorata, amici,<br />

non fate che lo sia perché insegnai<br />

la scienza delle stelle al Knox College,<br />

ma invece per questo: che attraverso le stelle<br />

predicai la grandezza dell'uomo,<br />

che è parte del disegno delle cose<br />

nonostante la distanza di Spica o di Andromeda;<br />

e non è un interrogativo secondario<br />

rispetto al senso del dramma.<br />

Zilpha Marsh


Alle quattro sul finire di ottobre<br />

me ne stavo sola nella scuola di campagna<br />

oltre la strada fra i campi spogli,<br />

e un turbine di vento sbatteva le foglie contro i vetri,<br />

e borbottava nella canna della stufa,<br />

che dallo sportello aperto attenuava le ombre<br />

con lo spettrale bagliore di un fuoco morente.<br />

Mi gingillavo con la planchette -<br />

all'improvviso il polso mi divenne inerte,<br />

e la mano cominciò a muoversi rapida sulla lavagna,<br />

finché fu tracciato il nome di "Charles Guiteau",<br />

che minacciava di materializzarsi davanti a me.<br />

Mi alzai e fuggii dalla stanza senza cappello<br />

nell'oscurità, atterrita dai miei poteri.<br />

Da allora gli spiriti si affollarono -<br />

Chaucer, Cesare, Poe e Marlowe,<br />

Cleopatra e Mrs. Surrat -<br />

dovunque andassi, con messaggi, -<br />

tutte sciocchezze convenne Spoon River.<br />

Vai dicendo assurdità ai bambini, non è vero?<br />

Ma supponete che io veda quel che voi non avete mai visto<br />

e mai udito e per cui non avete parole,<br />

certo che dico cose assurde quando mi chiedete<br />

cos'è che vedo!<br />

James Garber<br />

Ti ricordi, viandante, il sentiero<br />

che tracciai sul terreno dove ora sorge il teatro,<br />

andando al lavoro con passo svelto per tanti anni?<br />

Bada bene:<br />

forse anche tu camminerai fin dove le colline di Miller's Ford<br />

non paiono più lontane;<br />

molto dopo che le avrai viste a portata di mano,<br />

oltre quattro miglia di prateria;<br />

e quando l'amore della donna tacerà<br />

e non dirà più: "Io ti salverò".<br />

E quando il volto di amici e parenti<br />

sarà divenuto fotografia sbiadita, penosamente muto,<br />

con quello sguardo triste che dice: "Non posso aiutarti".<br />

E quando avrai cessato di rimproverare all'umanità<br />

di far lega contro la tua anima che s'è arresa -<br />

tutti quanti costretti a mezzogiorno e mezzanotte<br />

a guardare con occhio fermo il proprio destino;<br />

quando avrai capito questo, pensa a me<br />

e al mio sentiero, a me che lo percorrevo e sapevo<br />

che né uomo o donna, né fatica<br />

o dovere, oro o potere<br />

possono placare il desiderio dell'anima,<br />

la solitudine dell'anima!<br />

Lydia Humphrey


Su e giù, su e giù, tra casa e chiesa<br />

con la Bibbia sotto il braccio,<br />

finché fui vecchia e grigia;<br />

zitella, sola al mondo,<br />

trovavo fratelli e sorelle alla congregazione,<br />

e figli in chiesa.<br />

So che mi deridevano e mi giudicavano stramba.<br />

Sapevo di anime d'aquila che volavano alto nella luce del sole,<br />

sopra il campanile della chiesa, e deridevano la chiesa,<br />

disprezzandomi, non vedendomi neppure.<br />

Ma se l'aria di quell'altezza gli era cara, cara era per me la chiesa.<br />

Era la visione, la visione, la visione dei poeti<br />

democratizzata!<br />

Le Roy Goldman<br />

"Che cosa farete in punto di morte,<br />

se per tutta la vita avrete rifiutato Gesù,<br />

e saprete a quel punto, che Lui non vi è amico?"<br />

continuavo a ripetere io, il predicatore.<br />

D'accordo! Ma ci sono amici e amici.<br />

E benedetto tu sia, dico io, ora che so tutto,<br />

tu che hai perduto, prima della morte,<br />

il padre o la madre, o il vecchio nonno o la nonna,<br />

un'anima bella che visse con forza la vita,<br />

e ti conobbe a fondo, e ti amò sempre,<br />

e non mancherà di parlare per te,<br />

e fare a Dio un ritratto approfondito della tua anima,<br />

come solo può fare chi è della tua carne.<br />

Quella è la mano cui la tua mano tenderà,<br />

perché ti conduca lungo il corridoio<br />

fino al tribunale dove nessuno ti conosce!<br />

Gustav Richter<br />

Dopo una lunga giornata di lavoro nelle serre<br />

il sonno era dolce, ma se si dorme sul fianco sinistro<br />

i sogni possono finire bruscamente.<br />

Stavo tra i fiori ed era come se qualcuno<br />

li coltivasse per prova,<br />

per poi trapiantarli<br />

in un giardino più grande all'aria aperta.<br />

E io ero visione incorporea<br />

nella luce, come se il sole entrando<br />

si fosse librato a toccare la volta di vetro<br />

come un palloncino e fosse scoppiato mollemente,<br />

in un pulviscolo d'aria dorata.<br />

E tutto era silenzio, ma in quello splendore<br />

era immanente un pensiero chiaro<br />

come viva voce, e io, nel pensiero,<br />

sentivo una presenza pensare mentre si aggirava<br />

tra i vasi potando foglie,


cercando insetti e osservando i pregi<br />

con un occhio cui nulla sfuggiva:<br />

"Omero, oh, sì! Pericle, bene.<br />

Cesare Borgia, che ne facciamo di te?<br />

Dante, un po' troppo concime, forse.<br />

Napoleone, lasciamolo stare così per ora.<br />

Shelley, più terra. Shakespeare, bisogna annaffiarlo -".<br />

Nubi in vista, eh! -<br />

Arlo Will<br />

Avete mai visto un alligatore<br />

venir fuori dal fango,<br />

accecato dal grande bagliore del meriggio?<br />

Avete mai visto i cavalli nella stalla di notte<br />

fremere e sobbalzare alla vista d'una lanterna?<br />

Avete mai camminato nel buio<br />

quando davanti a voi si apre una porta sconosciuta<br />

e vi pare di trovarvi alla luce di mille candele<br />

di finissima cera?<br />

Avete mai camminato col vento negli orecchi<br />

e la luce del sole d'intorno<br />

che all'improvviso risplende d'un segreto fulgore?<br />

Fuori dal fango tante volte,<br />

davanti a tante porte di luce,<br />

per tanti campi di fulgori,<br />

dove intorno ai tuoi passi una gloria silente s'irradia<br />

come neve fresca,<br />

tu percorrerai la terra, o anima forte,<br />

e innumerevoli cieli<br />

fino alla vampa finale!<br />

Il capitano Orlando Killion<br />

Oh, voi giovani radicali e sognatori,<br />

voi ingenui senza paura<br />

che passate accanto alla mia lapide,<br />

non ridete se ricorda che fui capitano dell'esercito<br />

ed ebbi fede in Dio!<br />

Le due cose non si contraddicono.<br />

Passate con reverenza, e leggete con seria attenzione<br />

che un gran popolo, cavalcando con urla di sfida<br />

il centauro della Rivoluzione<br />

spronato e frustato sino alla frenesia,<br />

tremò di terrore, scorgendo la foschia del mare<br />

oltre il baratro verso cui correva,<br />

e cadde di sella in precipitoso sgomento<br />

per celebrare la festa dell'Essere Supremo.<br />

Mosso dallo stesso senso di sconfinata realtà<br />

della vita e della morte, e gravato a mia volta<br />

dal destino d'una razza,<br />

come potevo io, piccolo bestemmiatore,<br />

nel turbine dell'incontenibile marea di una nazione,


continuare a essere bestemmiatore,<br />

e capitano dell'esercito?<br />

Jeremy Carlisle<br />

Viandante, il peccato più grande di tutti i peccati<br />

è la cecità dell'anima verso le altre anime.<br />

E la gioia più grande di tutte le gioie<br />

è che si veda il bene in voi, e che voi vediate il bene<br />

nell'attimo miracoloso!<br />

Devo confessare un superbo disprezzo,<br />

e un amaro scetticismo.<br />

Ma ricordate il liquido che Penniwit<br />

versava sulle lastre fotografiche, per farle azzurre<br />

d'una nebbia come fumo di noce?<br />

E poi il ritratto cominciava a schiarirsi<br />

finché il volto si delineava come vivo?<br />

Così mi appariste, voi che siete dimenticati,<br />

e anche voi nemici, via via<br />

che il mio viso si schiariva per voi e i vostri<br />

si schiarivano per me.<br />

Allora fummo pronti a camminare insieme<br />

e cantare in coro e inneggiare all'alba<br />

d'una vita che sia vita davvero.<br />

Joseph Dixon<br />

Chi ha scolpito un'arpa spezzata sulla mia tomba?<br />

Per voi sono morto, non c'è dubbio. Ma quante arpe e pianoforti<br />

rincordai e tirai e districai per voi,<br />

facendoli melodiosi di nuovo - con o senza il diapason?<br />

Sì, certo! L'arpa deriva dall'orecchio umano, si dice,<br />

ma dov'è l'orecchio che regola la lunghezza delle corde<br />

secondo una magia di numeri che volano più veloci del pensiero<br />

attraverso una porta che si chiude sul vostro muto stupore?<br />

Non c'è orecchio vicino all'orecchio umano, che colga<br />

fra corde e colonne d'aria l'anima del suono?<br />

lo fremo a chiamarlo un diapason che afferra<br />

da lontano onde miste di musica e luce,<br />

l'antenna del Pensiero che ascolta dallo spazio sconfinato.<br />

Certo l'armonia che governò il mio spirito è prova<br />

di un Orecchio che mi accordò, capace di accordarmi<br />

e usarmi ancora se sarò degno dell'uso.<br />

Judson Stoddard<br />

Sulla cima d'una montagna sopra le nubi<br />

fluttuanti come mare ai miei piedi


dissi quella vetta è il pensiero di Budda,<br />

e quella è la preghiera di Gesù,<br />

e questa il sogno di Platone,<br />

e quella laggiù il canto di Dante,<br />

e questa è Kant e questa è Newton,<br />

e questa Milton e questa Shakespeare,<br />

e questa la speranza di Madre Chiesa,<br />

e questa - insomma tutte queste vette sono poemi,<br />

poemi e preghiere che fendono le nubi.<br />

E dissi: "Che ne fa Dio delle montagne<br />

che s'innalzano quasi al cielo?".<br />

Russel Kincaid<br />

Nell'ultima primavera che vissi,<br />

in quegli ultimi giorni,<br />

me ne stavo nell'orto abbandonato<br />

dove oltre la distesa di verde scintillavano<br />

le colline di Miller's Ford;<br />

così a contemplare il melo<br />

col suo tronco decrepito e i rami secchi,<br />

e i verdi germogli dai fiori delicati<br />

sparsi sull'intrico scheletrico,<br />

che mai avrebbero dato frutti.<br />

E stavo là con lo spirito avvolto<br />

da carne quasi morta, i sensi intorpiditi,<br />

ripensando alla giovinezza e alla terra giovane, -<br />

fantomatici fiori dal pallido splendore<br />

sui rami esanimi del Tempo.<br />

O terra che ci lasci prima che il cielo ci prenda!<br />

Fossi stato almeno un albero che rabbrividisce<br />

di sogni di primavera e giovinezza frondosa,<br />

sarei caduto nel ciclone<br />

che m'avrebbe strappato al dubbio dell'anima e gettato<br />

dove non c'è né terra né cielo.<br />

Aaron Hatfield<br />

Meglio del granito, Spoon River,<br />

è il quadro commemorativo che conservi di me<br />

in piedi davanti ai pionieri uomini e donne<br />

nella chiesa di Concord il giorno della Comunione<br />

mentre parlo con voce rotta del giovane contadino<br />

della Galilea che andò in città<br />

e fu ucciso da banchieri e avvocati;<br />

la mia voce si confonde col vento di giugno<br />

che soffia da Atterbury sui campi di grano;<br />

intanto le pietre bianche del cimitero<br />

intorno alla chiesa brillano al sole estivo.<br />

E là, benché i miei ricordi<br />

fossero un peso troppo grande, c'eravate voi, o pionieri,<br />

a capo chino esalando il vostro dolore<br />

per i figli uccisi in battaglia e le figlie


e i piccoli scomparsi nel mattino della vita,<br />

o nell'ora intollerabile del meriggio.<br />

Ma in quei momenti di drammatico silenzio,<br />

mentre ci passavamo il pane e il vino,<br />

venne per noi la riconciliazione -<br />

noi gli aratori e i taglialegna,<br />

noi i contadini, fratelli del contadino della Galilea -<br />

a noi venne il Consolatore<br />

e il conforto di lingue di fiamma!<br />

Isaiah Beethoven<br />

Mi dissero che avevo tre mesi di vita,<br />

così mi trascinai a Bernadotte,<br />

e per ore e ore me ne stavo accanto al mulino<br />

dove l'acqua raccolta agitata nel profondo<br />

sembrava immobile:<br />

o mondo, questo sei tu!<br />

Sei soltanto uno slargo nel fiume<br />

in cui guarda la vita e ci rallegra<br />

vederla specchiata in noi, e così sogniamo<br />

e ci volgiamo altrove, ma quando torniamo<br />

a cercare quel volto, ecco le pianure<br />

e i pioppi disseccati tra i quali ci gettiamo<br />

nel più grande fiume!<br />

Ma qui accanto al mulino le nubi merlate<br />

si schernivano nell'acqua vorticante<br />

e di notte sul suo pavimento di agata<br />

la fiamma della luna scorreva sotto i miei occhi<br />

nella quiete della foresta rotta<br />

da un flauto in una capanna sul colle.<br />

Alla fine quando fui costretto a letto<br />

debole e sofferente, coi sogni intorno a me,<br />

l'anima del fiume m'era entrata nell'anima,<br />

e la forza raccolta nella mia anima si muoveva<br />

così in fretta da parere ferma<br />

sotto città di nubi e sotto<br />

sfere d'argento e mutevoli mondi -<br />

finché vidi un bagliore di trombe<br />

sui bastioni al di sopra del Tempo!<br />

Elijah Browning<br />

Ero tra una folla di bimbi<br />

danzanti ai piedi d'una montagna.<br />

Una brezza si levò da oriente e li spazzò via come foglie,<br />

spingendone alcuni sui pendii... Tutto era cambiato.<br />

C'erano fuggevoli luci, e lune mistiche, e musica di sogno.<br />

Una nube calò su di noi. Quando si levò, tutto era cambiato.<br />

Ora ero in mezzo a una folla rissosa.<br />

Poi una figura d'oro scintillante, e una con la tromba,<br />

e una con lo scettro mi vennero incontro.<br />

Mi schernirono e danzarono un rigolone e svanirono...<br />

Tutto cambiò di nuovo. Da una pergola di papaveri


una donna si denudava il seno e levava la bocca aperta verso la<br />

[mia.<br />

La baciai. Le sue labbra sapevano di sale.<br />

Mi rimase del sangue sulle labbra. Caddi esausto.<br />

Mi rialzai e salii più in alto, ma una foschia come da un iceberg<br />

offuscava i miei passi. Avevo freddo e soffrivo.<br />

Poi il sole m'inondò ancora,<br />

e vidi le nebbie sotto di me nascondere tutto.<br />

Allora, curvo sul bastone, riconobbi<br />

il profilo della mia ombra sulla neve. E sopra di me<br />

era l'aria muta, trafitta da un cono di ghiaccio,<br />

sopra cui pendeva una stella solitaria!<br />

Un brivido d'estasi, un brivido di terrore<br />

mi percorse. Ma non potevo tornare ai pendii -<br />

anzi, non desideravo tornare.<br />

Perché le onde spente della sinfonia di libertà<br />

lambivano le rocce eteree intorno a me.<br />

Quindi scalai la vetta.<br />

Gettai il bastone.<br />

Toccai quella stella<br />

con la mano protesa.<br />

Svanii del tutto.<br />

Perché la montagna affida alla verità infinita<br />

chiunque tocchi la stella!<br />

Webster Ford<br />

Tu non ricordi, o delfico Apollo,<br />

l'ora del tramonto sul fiume, quando Mickey M'Grew<br />

gridò, "C'è uno spettro", e io, "È l'Apollo delfico";<br />

e il figlio del banchiere ci schernì, dicendo, "È il riflesso<br />

degli ireos al bordo dell'acqua, voi sciocchi rimbambiti".<br />

E da allora, mentre i tediosi anni passavano, e da tempo<br />

il povero Mickey era caduto dentro la torre dell'acqua incontro<br />

[alla morte,<br />

giù, giù, nella tenebra urlante, mi portai<br />

quella visione svanita con lui come un razzo che cade<br />

e si smorza a terra, e la celavo per timore<br />

del figlio del banchiere, invocando che Plutone mi salvasse.<br />

Tu fosti vendicato per l'onta di un pavido cuore,<br />

lasciandomi solo finché ti rividi nell'ora<br />

che mi parve d'esser mutato in albero con tronco e rami<br />

che indurivano, pietrificavano, eppure gemmavano<br />

in foglie di lauro, miriadi di foglie lucenti,<br />

tremolanti, palpitanti, crepitanti, resistenti al torpore<br />

che dal tronco morente e dai rami s'insinuava nelle vene!<br />

È vano, giovinezza, fuggire il richiamo di Apollo.<br />

Gettati nella fiamma, muori con un canto di primavera,<br />

se morire tu devi in primavera. Perché nessuno<br />

può guardare il viso di Apollo e sopravvivere, e scegliere devi,<br />

tra la morte nel fuoco e la morte dopo anni di dolore,<br />

radicato saldamente alla terra, quando senti l'orrenda mano,<br />

non tanto nel tronco quanto nel torpore tremendo<br />

che sale strisciando alle foglie di lauro che continuano<br />

a spuntare finché non sei caduto. O mie foglie<br />

troppo secche per farne ghirlande, adatte soltanto<br />

alle urne della memoria, pregiate, forse, come temi<br />

per cuori eroici, che cantino e vivano senza paura -


delfico Apollo!

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