EDGAR LEE MASTERS - CENTRO STUDI E PSICOTERAPIA
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<strong>EDGAR</strong> <strong>LEE</strong> <strong>MASTERS</strong><br />
ANTOLOGIA DI SPOON RIVER<br />
La collina<br />
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,<br />
il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, l'ubriacone,<br />
[l'attaccabrighe?<br />
Tutti, tutti, dormono sulla collina.<br />
Uno morì di febbre,<br />
uno bruciato in miniera,<br />
uno ucciso in una rissa,<br />
uno morì in prigione,<br />
uno cadde da un ponte mentre faticava per moglie e figli -<br />
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />
Dove sono Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith,<br />
il cuore tenero, l'anima semplice, la chiassosa, la superba,<br />
[l'allegrona? -<br />
tutte, tutte, dormono sulla collina.<br />
Una morì di parto clandestino,<br />
una di amore contrastato,<br />
una fra le mani di un bruto in un bordello,<br />
una di orgoglio<br />
infranto, inseguendo il desiderio del cuore,<br />
una dopo una vita lontano a Londra e Parigi<br />
fu riportata nel suo piccolo spazio accanto a Ella e Kate e Mag -<br />
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />
Dove sono zio Isaac e zia Emily,<br />
e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,<br />
e il maggiore Walker che aveva parlato<br />
con i venerandi uomini della rivoluzione?-<br />
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />
Li portarono figli morti in guerra,<br />
e figlie che la vita aveva spezzato,<br />
e i loro orfani, in lacrime -<br />
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.<br />
Dov'è il vecchio Jones, il violinista<br />
che giocò per novant'anni con la vita,<br />
sfidando il nevischio a petto nudo,<br />
bevendo, schiamazzando, infischiandosi di moglie e parenti,<br />
e danaro, e amore, e cielo?<br />
Eccolo! Ciancia delle sagre di pesce fritto di tanti anni fa,<br />
delle corse di cavalli di tanti anni fa a Clary's Grove,<br />
di ciò che Abe Lincoln disse<br />
una volta a Springfield.
Hod Putt<br />
Giaccio qui accanto alla tomba<br />
del vecchio Bill Piersol,<br />
che s'arricchì trafficando con gli indiani, e<br />
poi con la legge sul fallimento<br />
se la cavò più ricco di prima.<br />
Io m'ero stancato di fatiche e miseria<br />
e vedendo che il vecchio Bill e gli altri s'arricchivano,<br />
una notte rapinai un passante dalle parti di Proctor's Grove,<br />
ma senza volere lo uccisi,<br />
perciò fui processato e impiccato.<br />
Fu il mio modo di fare fallimento.<br />
Ora noi che siamo falliti ciascuno a suo modo<br />
riposiamo in pace fianco a fianco.<br />
Ollie McGee<br />
L'avete visto in giro nel villaggio<br />
un uomo con gli occhi bassi e il volto scavato?<br />
È mio marito, è lui che per segreta crudeltà<br />
innominabile, mi prese gioventù e bellezza;<br />
così alla fine, avvizzita e coi denti gialli,<br />
spezzata nell'orgoglio e in abietto avvilimento,<br />
sprofondai nella fossa.<br />
Ma sapete cos'è che rode il cuore a mio marito?<br />
Com'ero, e come mi ha ridotta!<br />
Questo lo spinge al luogo dove giaccio.<br />
Nella morte, dunque, sono vendicata.<br />
Fletcher McGee<br />
Mi prese la forza minuto per minuto,<br />
mi prese la vita ora per ora,<br />
mi svuotò come luna di febbre<br />
che fiacchi la trottola del mondo.<br />
I giorni trascorsero come ombre,<br />
i minuti ruotarono come stelle.<br />
Mi cavò dal cuore la pietà,<br />
e la mutò in sorrisi.<br />
Era un grumo di creta di scultore,<br />
i miei segreti pensieri erano dita:<br />
volarono dietro la sua fronte assorta<br />
e vi scavarono solchi di pena.<br />
Le fecero labbra serrate, guance cadenti,<br />
occhi bassi di dolore.<br />
La mia anima era entrata in quella creta,<br />
e lottava come sette diavoli.<br />
Non era mia, non era sua;<br />
lei la teneva, ma quella lotta<br />
le plasmò un volto che odiava,
un volto che temevo di guardare.<br />
Battei alle finestre, scossi i paletti.<br />
Mi nascosi in un angolo -<br />
e allora morì e mi ossessionò,<br />
e mi ossessionò per la vita.<br />
Robert Fulton Tanner<br />
Se si potesse mordere la mano gigante<br />
che ci afferra e distrugge,<br />
come io fui morso da un topo<br />
il giorno che alla ferramenta<br />
mostravo la mia trappola brevettata.<br />
Ma non ci si può vendicare<br />
Di quell'orco mostruoso che è la Vita.<br />
Tu entri nella stanza - cioè nasci;<br />
e poi devi vivere - logorarti l'anima,<br />
ecco! L'esca che brami è in vista:<br />
una donna coi soldi che vuoi sposare,<br />
prestigio, posizione, potere nel mondo.<br />
Ma bisogna darsi da fare e superare ostacoli -<br />
Eh, sì! le sbarre davanti all'esca.<br />
Finalmente ce l'hai fatta - ma si sente un passo:<br />
l'orco, la Vita, entra nella stanza,<br />
(era in agguato e ha sentito lo scatto della molla)<br />
e ti guarda rosicchiare il bellissimo formaggio,<br />
e ti fissa con occhi ardenti,<br />
e si fa torvo e ride, e ti beffa e maledice,<br />
mentre corri su e giù per la trappola,<br />
finché il tuo tormento gli viene a noia.<br />
Cassius Hueffer<br />
Sulla mia pietra hanno inciso le parole:<br />
"La sua vita fu generosa, e gli elementi in lui così commisti<br />
che la natura potrebbe levarsi a dire al mondo intero:<br />
questi fu un uomo".<br />
Coloro che mi conobbero sorridono<br />
leggendo questa vuota retorica.<br />
Il mio epitaffio doveva essere:<br />
"La vita non fu generosa con lui,<br />
e gli elementi in lui così commisti<br />
che fece guerra alla vita,<br />
e ne fu ucciso".<br />
Da vivo ho dovuto soccombere alle malelingue,<br />
ora che sono morto mi tocca sopportare un epitaffio<br />
scolpito da uno sciocco!<br />
Serepta Mason
Il fiore della mia vita sarebbe sbocciato d'ogni lato<br />
se un vento crudele non avesse appassito i miei petali<br />
dal lato che vedevate voi del villaggio.<br />
Dalla polvere levo la mia protesta:<br />
il mio lato in fiore voi non lo vedeste!<br />
Voi, i vivi, siete davvero degli sciocchi<br />
e non sapete le vie del vento<br />
e le forze invisibili<br />
che governano i processi della vita.<br />
Amanda Barker<br />
Henry mi mise incinta<br />
sapendo che non potevo generare una vita<br />
senza perdere la mia.<br />
Quindi in gioventù varcai i portali di polvere.<br />
Viandante, nel villaggio dove vissi credono<br />
che Henry mi amasse con amore di consorte,<br />
ma dalla polvere proclamo<br />
che mi uccise per appagare il suo odio.<br />
Constance Hately<br />
Tu lodi la mia abnegazione, Spoon River,<br />
perché ho cresciuto Irene e Mary,<br />
orfane della mia sorella più grande!<br />
E biasimi Irene e Mary<br />
per il loro disprezzo per me!<br />
Ma non lodare la mia abnegazione,<br />
e non biasimare il loro disprezzo:<br />
io le ho cresciute, mi sono curata di loro, è vero! -<br />
ma ho avvelenato le mie buone azioni<br />
rinfacciandogli sempre che m'erano di peso.<br />
Chase Henry<br />
In vita fui l'ubriacone del villaggio;<br />
da morto il prete mi negò sepoltura<br />
in terra consacrata.<br />
La cosa tornò a mio vantaggio,<br />
perché i Protestanti comprarono questo pezzetto di terra<br />
e ci seppellirono il mio corpo,<br />
accanto alla tomba del banchiere Nicholas,<br />
e di sua moglie Priscilla.<br />
Visto? anime prudenti e pie,<br />
come le avverse correnti della vita
onorano i morti vissuti nell'onta?<br />
Harry Carey Goodhue<br />
Nessuna meraviglia, sciocchi di Spoon River,<br />
quando Chase Henry votò contro i saloon<br />
per vendicarsi d'essere stato messo alla porta.<br />
Ma nessuno di voi fu tanto furbo<br />
da seguire le mie tracce e smascherarmi<br />
come fratello spirituale di Chase.<br />
Vi ricordate quando mi battei<br />
contro la banca e la cricca del tribunale,<br />
perché intascavano gli interessi sui fondi pubblici?<br />
E quando mi battei contro i notabili<br />
che avevano ridotto i poveri a bestie da soma del fisco?<br />
E quando mi battei contro l'impresa dell'acquedotto<br />
che s'impadroniva delle strade e rincarava le tariffe?<br />
E quando mi battei contro gli uomini d'affari<br />
che m'avevano avversato in quelle lotte?<br />
E allora ricorderete<br />
che barcollando tra le rovine della sconfitta<br />
e quelle di una carriera distrutta<br />
estrassi dal mantello il mio ultimo ideale,<br />
finora nascosto agli occhi di tutti,<br />
come la preziosa mandibola dell'asino<br />
e punii la banca e l'impresa dell'acquedotto<br />
e gli uomini d'affari col proibizionismo,<br />
e feci pagare a Spoon River il prezzo<br />
delle battaglie che avevo perduto.<br />
Il giudice Somers<br />
Come mai, ditemi,<br />
io, il più dotto degli avvocati,<br />
che conoscevo Blackstone e Coke<br />
quasi a memoria, che feci la più bella arringa<br />
mai sentita in tribunale, e scrissi<br />
una difesa che meritò l'elogio del giudice Breese -<br />
come mai, ditemi,<br />
mi trovo qui senza un segno, dimenticato,<br />
mentre Chase Henry, l'ubriacone del villaggio,<br />
ha un blocco di marmo, sormontato da un'urna,<br />
su cui la Natura, in vena d'ironia,<br />
ha seminato un'erbaccia in fiore?<br />
Kinsey Keene<br />
Ascoltate, Thomas Rhodes, presidente della banca;
Coolbaugh Whedon, direttore dell'"Argus";<br />
Reverendo Peet, pastore della chiesa principale;<br />
A.D. Blood, più volte sindaco di Spoon River;<br />
e infine tutti voi, membri della Società per la Morale Pubblica -<br />
ascoltate le ultime parole di Cambronne,<br />
fermo fra gli eroici superstiti<br />
della Guardia di Napoleone a Mont Saint Jean<br />
sul campo di battaglia di Waterloo,<br />
quando Maitland, l'inglese, gli gridò:<br />
"Arrendetevi, prodi Francesi!" -<br />
là sul finire del giorno, la battaglia irrimediabilmente perduta,<br />
e orde di uomini, non più l'esercito<br />
del grande Napoleone,<br />
si rovesciavano dal campo come lembi laceri<br />
di nubi tonanti nella tempesta.<br />
Bene, quello che Cambronne disse a Maitland<br />
prima che il fuoco inglese spianasse il ciglio della collina<br />
contro la luce morente del giorno<br />
io dico a voi, a tutti voi,<br />
e a te, mondo.<br />
E vi impongo di scolpirlo<br />
sulla mia pietra.<br />
Benjamin Pantier<br />
Riposano insieme in questa tomba Benjamin Pantier, avvocato,<br />
e Nig, il suo cane, fedele compagno, conforto e amico.<br />
Lungo la strada grigia, amici, figli, uomini e donne,<br />
uscendo a uno a uno dalla vita, finirono per lasciarmi solo<br />
con Nig come amico, compagno di letto e di bevute.<br />
Nel mattino della vita conobbi l'ambizione e scorsi la fama.<br />
Poi lei, che mi sopravvive, catturò la mia anima<br />
con un laccio che mi dissanguò a morte,<br />
e io, un tempo risoluto, mi ritrovai finito, inerte,<br />
a vivere con Nig nel retro d'uno squallido ufficio.<br />
Sotto la mia mascella è accoccolato il naso scarnito di Nig -<br />
la nostra storia si perde nel silenzio. Seguita, folle mondo!<br />
La signora Pantier<br />
Lo so, che diceva che gli avevo catturato l'anima<br />
con un laccio che lo dissanguò a morte.<br />
E tutti gli uomini lo amavano,<br />
e tante donne lo compiangevano.<br />
Ma immaginate d'essere una vera signora, e di gusti delicati,<br />
e che vi nausei l'odore di whiskey e cipolla,<br />
e che il ritmo dell'Ode di Wordsworth vi mormori all'orecchio,<br />
mentre lui da mattina a sera va in giro<br />
a ripetere banalità del genere:<br />
"Oh, perché s'inorgoglisce lo spirito mortale?".<br />
E poi, immaginate:<br />
siete una donna ben dotata,<br />
e il solo uomo con cui la morale e la legge
vi consentono un rapporto carnale<br />
è proprio l'uomo che vi riempie di disgusto<br />
ogni volta che ci pensate - e ci pensate<br />
ogni volta che lo vedete.<br />
Per questo lo cacciai di casa<br />
a vivere col cane in una stanza squallida<br />
nel retro del suo ufficio.<br />
Reuben Pantier<br />
Sì, Emily Sparks, le tue preghiere non furono dette al vento,<br />
il tuo amore non fu del tutto vano.<br />
Io devo quel che fui in vita<br />
alla tua speranza che non voleva disperare di me,<br />
al tuo amore che seguitò a vedermi buono.<br />
Cara Emily Sparks, voglio dirti la mia storia.<br />
Ti risparmio l'operato di mio padre e mia madre:<br />
la figlia della modista mi cacciò nei guai<br />
e me ne andai per il mondo,<br />
in mezzo a ogni sorta di pericoli,<br />
il vino, le donne, i piaceri.<br />
Una notte, in una stanza di Rue de Rivoli,<br />
bevevo vino insieme a una cocotte dagli occhi neri<br />
e i miei si riempirono di lacrime.<br />
Lei le credette lacrime d'amore e sorrise<br />
al pensiero di avermi conquistato.<br />
Ma la mia anima era mille miglia lontano,<br />
quando eri la mia maestra a Spoon River.<br />
E proprio perché non potevi più amarmi,<br />
né pregare per me, né scrivermi,<br />
l'eterno silenzio parlò in tua vece.<br />
E la cocotte dagli occhi neri prese per sé le lacrime,<br />
e anche i baci bugiardi che le davo.<br />
Da quel momento ebbi non so che nuova visione -<br />
Cara Emily Sparks!<br />
Emily Sparks<br />
Dov'è il mio bambino, il mio bambino -<br />
in quale remota parte del mondo?<br />
il bambino che a scuola amavo più di tutti? -<br />
Io, la maestra, la vecchia zitella, il vergine cuore,<br />
che li sentivo tutti miei figli.<br />
M'ingannai col mio bambino<br />
a giudicarlo uno spirito ardente,<br />
attivo, mai pago?<br />
Oh, bambino, bambino, per cui pregai e pregai<br />
in tante ore di veglia la notte,<br />
ricordi la lettera che ti scrissi<br />
sulla bellezza dell'amore di Cristo?<br />
E che tu l'abbia ricevuta o no,<br />
bambino mio, dovunque tu sia,<br />
opera per la salvezza dell'anima tua,
che tutto il fango, tutta la feccia in te,<br />
ceda finalmente al fuoco che è in te,<br />
finché il fuoco sia solo luce!...<br />
Solo luce!<br />
Trainor, il farmacista<br />
Solo un chimico può dirlo, e non sempre,<br />
cosa risulterà dalla combinazione<br />
di fluidi o di solidi.<br />
E chi può dire<br />
come uomini e donne reagiranno<br />
insieme, e che figli ne usciranno?<br />
Prendiamo Benjamin Pantier e sua moglie,<br />
buoni in sé, ma l'uno per l'altro nefasti:<br />
lui ossigeno, lei idrogeno,<br />
il loro figlio, un fuoco devastatore.<br />
Io, Trainor, il farmacista, mestatore di sostanze chimiche,<br />
morto in un esperimento,<br />
vissi senza sposarmi.<br />
Daisy Fraser<br />
Avete mai sentito che il direttore Whedon<br />
desse all'erario un po' dei soldi intascati<br />
per appoggiare un candidato?<br />
O per scrivere elogi della fabbrica di scatolette<br />
e spingere la gente a fare investimenti?<br />
O per tacere i misfatti della banca,<br />
quando fu marcia e sull'orlo del fallimento?<br />
Avete mai sentito che il giudice distrettuale<br />
appoggiasse qualcuno tranne le ferrovie "Q",<br />
o i banchieri? O che il reverendo Peet o il reverendo Sibley<br />
dessero un po' della paga, guadagnata tenendo la bocca chiusa,<br />
o dicendo quel che faceva comodo ai capi,<br />
per la costruzione dell'acquedotto?<br />
E invece io - Daisy Fraser, che passavo sempre<br />
per strada fra due ali di ammicchi e sorrisi,<br />
e colpetti di tosse e frasi come "eccola",<br />
non finii mai davanti al giudice Arnett<br />
senza versare dieci dollari più le spese<br />
al fondo scolastico di Spoon River!<br />
Benjamin Fraser<br />
I loro spiriti palpitavano sul mio<br />
come ali di mille farfalle.<br />
Chiudevo gli occhi e sentivo i loro spiriti vibrare.
Chiudevo gli occhi, ma sapevo quando le loro ciglia,<br />
piegato lo sguardo, frangiavano le gote,<br />
e quando volgevano il capo;<br />
e quando gli abiti li avvolgevano stretti,<br />
o ricadevano in squisiti drappeggi.<br />
I loro spiriti fissavano la mia estasi<br />
con ampi sguardi d'indifferenza stellare.<br />
I loro spiriti contemplavano la mia tortura;<br />
la bevevano come fonte di vita;<br />
le guance arrossate, gli occhi lucenti<br />
la nascente fiamma della mia anima indorava i loro spiriti,<br />
come le ali d'una farfalla che guizzi d'improvviso nel sole.<br />
E invocavano da me vita, vita, vita.<br />
Ma tenendo per me stesso tutta la vita,<br />
afferrando e schiacciando le loro anime,<br />
come un bimbo schiaccia l'uva e beve<br />
dalle mani il succo purpureo,<br />
giunsi a questo vuoto senz'ali,<br />
dove non si conosce né rosso, né oro, né vino,<br />
né il ritmo della vita.<br />
Minerva Jones<br />
Sono Minerva, la poetessa del villaggio,<br />
fischiata, schernita dagli Yahoos della strada<br />
per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, il passo barcollante,<br />
e tanto più quando "Butch" Weldy<br />
mi prese dopo una caccia bestiale.<br />
M'abbandonò al mio destino dal dottor Meyers;<br />
e sprofondai nella morte, col gelo che mi saliva dai piedi,<br />
come a chi s'immerga più e più in un fiume di ghiaccio.<br />
C'è qualcuno che vada al giornale,<br />
e raccolga in un libro i versi che scrissi?<br />
Ero così assetata d'amore!<br />
Ero così affamata di vita!<br />
"Indignazione" Jones<br />
Non ci credereste, vero,<br />
che fossi di buona razza gallese?<br />
Che fossi di sangue più puro della plebaglia bianca di qui?<br />
E di discendenza più diretta di quelli del New England<br />
o della Virginia venuti a Spoon River?<br />
Non ci credereste che avevo studiato<br />
e letto dei libri.<br />
Voi avete visto in me solo un uomo finito,<br />
coi capelli arruffati e la barba<br />
e il vestito a brandelli.<br />
A volte la vita di un uomo si trasforma in un cancro<br />
a furia di venire pestata, pestata sempre più,<br />
e si gonfia in una massa violacea,<br />
come escrescenza su stelo di granturco.<br />
Ed eccomi, falegname, affondato nel pantano della vita
in cui camminavo, e lo credevo un prato,<br />
con una sciattona per moglie e la povera Minerva, mia figlia,<br />
che voi avete tormentato e spinto alla morte.<br />
Così strisciai, strisciai da lumaca attraverso i giorni<br />
della vita.<br />
Più non udite i miei passi la mattina,<br />
che risuonano sul marciapiede vuoto,<br />
mentre vado dal droghiere a prendere un po' di farina<br />
e pochi soldi di lardo.<br />
Il dottor Meyers<br />
Nessuno, se non Doc Hill,<br />
fece più di me per la gente del villaggio.<br />
E tutti i deboli, gli storpi, gli imprudenti<br />
e chi non poteva pagare correvano da me.<br />
Ero il buon dottor Meyers che non faceva storie.<br />
Ero sano, felice, benestante,<br />
con la fortuna d'una buona moglie, i figli grandi,<br />
tutti sposati e sistemati.<br />
Ma una notte, Minerva, la poetessa,<br />
venne da me nei guai, in lacrime.<br />
Cercai di aiutarla - morì -<br />
mi processarono, i giornali m'infangarono,<br />
mia moglie morì di crepacuore.<br />
La polmonite mi finì.<br />
La signora Meyers<br />
Per tutta la vita protestò<br />
che i giornali avevano mentito spudoratamente;<br />
che lui non aveva colpa della caduta di Minerva,<br />
aveva solo cercato di aiutarla.<br />
Poveretto, così immerso nel peccato da non vedere<br />
che proprio cercando di aiutarla, come diceva,<br />
aveva infranto la legge umana e divina.<br />
Passanti, ecco un antico monito:<br />
se volete che vostra sia la via della concordia,<br />
e vostri i sentieri della pace,<br />
amate Dio e osservate i suoi comandamenti.<br />
"Butch" Weldy<br />
Quando mi convertii e misi giudizio<br />
mi diedero lavoro alla fabbrica di scatolette,<br />
e ogni mattina dovevo riempire<br />
di benzina la cisterna del cortile<br />
che nella rimessa alimentava i bruciatori
per scaldare i saldatoi.<br />
E salivo una scaletta sgangherata,<br />
portando secchi di quella roba.<br />
Una mattina, che stavo lì versando,<br />
l'aria si fece immobile e sembrò gonfiarsi,<br />
e saltai in aria con l'esplosione della cisterna,<br />
e piombai a terra con le gambe spezzate,<br />
e gli occhi sfrigolanti come due uova fritte.<br />
Qualcuno aveva lasciato acceso un bruciatore,<br />
e qualcosa aveva risucchiato la fiamma nella cisterna.<br />
Il Giudice distrettuale disse che certo<br />
era stato un mio compagno di lavoro, e quindi<br />
il figlio del vecchio Rhodes non mi doveva un soldo.<br />
E io sedevo sul banco dei testimoni, cieco<br />
come Jack il violinista e continuavo a ripetere,<br />
"No, non lo conosco affatto".<br />
Knowlt Hoheimer<br />
Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.<br />
Quando sentii la pallottola entrarmi nel cuore<br />
mi pentii di non essere rimasto a casa e finito in galera<br />
per quel furto di porci a Curl Trenary,<br />
invece di correre ad arruolarmi nell'esercito.<br />
Mille volte meglio la galera<br />
che stare sotto questa figura di marmo alata,<br />
e questo blocco di granito<br />
con le parole Pro patria.<br />
Ma poi, che vogliono dire?<br />
Lydia Puckett<br />
Knowlt Hoheimer se ne andò in guerra<br />
il giorno prima che Curl Trenary<br />
lo denunciasse al giudice Arnett<br />
per il furto dei porci.<br />
Ma non per questo si fece soldato.<br />
Mi trovò in giro con Lucius Atherton.<br />
Litigammo e gli dissi<br />
di non venirmi più tra i piedi.<br />
Allora rubò i porci e andò in guerra -<br />
dietro ogni soldato c'è una donna.<br />
Frank Drummer<br />
Da una cella a questo luogo buio -<br />
a venticinque anni la fine!<br />
Non avevo le parole per dire cosa mi si agitasse dentro,
e il villaggio mi prese per idiota.<br />
Eppure l'idea iniziale era chiara,<br />
un disegno grandioso e assillante nell'anima<br />
che mi spinse all'impresa di imparare a memoria<br />
l'Enciclopedia Britannica!<br />
Hare Drummer<br />
Vanno ancora i ragazzi e le ragazze da Siever,<br />
a bere il sidro, dopo la scuola, sul finir di settembre?<br />
O a raccogliere nocciole fra i cespugli<br />
nel podere di Aaron Hatfield alle prime brine?<br />
Quante volte coi ragazzi e le ragazze in allegria<br />
ho giocato per la strada e su per le colline<br />
quando il sole era basso e l'aria fresca,<br />
fermandomi a bacchiare il noce<br />
che si drizzava spoglio contro un tramonto di fuoco.<br />
Ora il profumo dei vapori autunnali,<br />
e il tonfo delle ghiande,<br />
e gli echi giù per le valli,<br />
recano sogni di vita. Aleggiano sopra di me,<br />
domandano:<br />
dove sono gli allegri compagni?<br />
Quanti sono qui con me, quanti<br />
nei vecchi orti lungo la strada di Siever,<br />
e nei boschi che guardano<br />
sull'acqua tranquilla?<br />
Conrad Siever<br />
Non in quel giardino in rovina<br />
dove i corpi sono fatti erba<br />
che non nutre greggi, e sempreverdi<br />
che non danno frutti -<br />
là dove lungo i sentieri ombrosi<br />
s'odono vani sospiri<br />
e si sognano sogni anche più vani<br />
d'intima comunione con le anime dei morti -<br />
ma qui sotto il melo<br />
che ho amato, curato e sfrondato<br />
con mani nodose<br />
per lunghi, lunghi anni;<br />
qui sotto le radici di questa vedetta del nord<br />
mutarsi nel biologico flusso e ruota della vita,<br />
in terra e polpa d'albero,<br />
e nei vivi epitaffi<br />
delle mele più rosse!<br />
Doc Hill
Andavo su e giù per le strade<br />
qua e là da mattina a sera,<br />
a tutte le ore della notte per curare i malati poveri.<br />
E sapete perché?<br />
Mia moglie mi odiava, mio figlio s'era rovinato.<br />
Allora mi rivolsi alla gente e le dedicai tutto il mio amore.<br />
Era bello vedere la folla sul prato il giorno del mio funerale,<br />
e udire quei mormorii di amore e di dolore.<br />
Ma, oh mio dio, la mia anima ebbe un fremito, stentò<br />
ad aggrapparsi alla nuova vita<br />
quando vidi Em Stanton dietro la quercia<br />
vicino alla tomba,<br />
che nascondeva se stessa e la sua pena!<br />
Andy, la guardia notturna<br />
Col mio mantello spagnolo,<br />
e il vecchio cappello floscio,<br />
e le soprascarpe di feltro,<br />
e Tyke, il cane fedele,<br />
e il nodoso bastone di noce,<br />
scivolavo con la lanterna cieca<br />
di porta in porta per la piazza,<br />
mentre le stelle della notte roteavano,<br />
e la campana mormorava sulla torre<br />
al soffio del vento;<br />
e i passi stanchi del vecchio Doc Hill<br />
risuonavano come quelli di un sonnambulo,<br />
e un gallo cantava lontano.<br />
Adesso c'è un altro che vigila su Spoon River<br />
come altri vigilarono prima di me.<br />
E riposiamo qui, Doc Hill e io<br />
dove nessuno sfonda e ruba,<br />
e non serve un occhio che vegli.<br />
Sarah Brown<br />
Maurice, non piangere, non sono qui sotto il pino.<br />
L'aria mite della primavera sussurra nell'erba dolce,<br />
le stelle scintillano, il caprimulgo chiama,<br />
ma tu ti rattristi, mentre la mia anima è rapita<br />
nel Nirvana beato della luce eterna!<br />
Va da quell'anima gentile di mio marito,<br />
che rimugina su quello che lui chiama il nostro colpevole amore: -<br />
digli che il mio amore per te, non meno del mio amore per lui,<br />
ha forgiato il mio destino - che attraverso la carne<br />
ho raggiunto lo spirito, e attraverso lo spirito, pace.<br />
Non ci sono matrimoni in cielo,<br />
ma c'è amore.
Percy Bysshe Shelley<br />
Mio padre che aveva una bottega di carrozze<br />
e si arricchì ferrando cavalli<br />
mi mandò all'Università di Montreal.<br />
Non imparai niente e tornai a casa,<br />
a vagare per i campi con Bert Kessler,<br />
a caccia di quaglie e beccaccini.<br />
Al lago Thompson il grilletto del fucile<br />
urtò contro il bordo della barca<br />
e mi esplose uno squarcio nel cuore.<br />
Un padre amorevole ha innalzato questa stele di marmo,<br />
su cui si erge una figura di donna<br />
scolpita da un artista italiano.<br />
Dicono che le ceneri del mio omonimo<br />
furono sparse vicino alla piramide di Caio Cestio<br />
in un posto vicino a Roma.<br />
Flossie Cabanis<br />
Dal teatro Bindle del villaggio<br />
a Broadway il salto è grosso.<br />
Mi ci provai, la mia ambizione divampò<br />
quando a sedici anni,<br />
qui da noi vidi East Lynne recitato<br />
da Ralph Barrett, il promettente<br />
attore romantico, che mi rapì l'anima.<br />
È vero, tornai sui miei passi, un completo fallimento,<br />
quando a New York Ralph scomparve,<br />
lasciandomi sola in quella città -<br />
ma la vita rovinò anche lui.<br />
In questo luogo di silenzio<br />
non ci sono affinità elettive.<br />
Oh, se la Duse indugiasse nel pathos<br />
di questi campi tranquilli<br />
e leggesse le mie parole.<br />
Julia Miller<br />
Litigammo quella mattina,<br />
perché lui aveva sessantacinque anni, e io trenta,<br />
e ero nervosa e appesantita dal bimbo<br />
la cui nascita mi terrorizzava.<br />
Pensai all'ultima lettera<br />
di quella giovane anima smarrita<br />
il cui tradimento avevo nascosto<br />
sposando quel vecchio.<br />
Poi presi la morfina e mi misi a leggere.<br />
Attraverso l'oscurità che mi calò sugli occhi
vedo ancora la luce tremolante di queste parole:<br />
"E Gesù gli disse, In verità<br />
ti dico, Oggi tu<br />
sarai con me in paradiso".<br />
Johnnie Sayre<br />
Papà, non saprai mai<br />
l'angoscia che mi strinse il cuore<br />
per la mia disobbedienza, quando sentii<br />
la ruota spietata della locomotiva<br />
affondarmi nella carne urlante della gamba.<br />
Mentre mi portavano dalla vedova Morris<br />
vidi ancora nella valle la scuola<br />
che marinavo per saltare di nascosto sui treni.<br />
Pregai di vivere fino a chiederti perdono -<br />
e poi le tue lacrime, le tue rotte parole di conforto!<br />
Dalla consolazione di quell'ora ho ricavato una felicità infinita.<br />
Sei stato saggio a scolpire per me:<br />
"Strappato al male a venire".<br />
Charlie French<br />
Avete mai scoperto<br />
chi è stato dei ragazzi degli O'Brien<br />
a spararmi nella mano con la scacciacani?<br />
Quando le bandiere erano rosse e bianche<br />
nella brezza e "Bucky" Estil<br />
sparava il cannone che il capitano Harris<br />
portò da Vicksburg a Spoon River;<br />
e i chioschi delle limonate erano aperti<br />
e la banda suonava,<br />
tutto finito<br />
per una scheggia di capsula sparata sotto la pelle della mano,<br />
e i ragazzi che s'affollavano intorno e dicevano:<br />
"Morirai di tetano, Charlie, vedrai".<br />
Oddio! Oddio!<br />
Chi dei miei compagni ha potuto fare questo?<br />
Zenas Witt<br />
A sedici anni avevo sogni terribili,<br />
e macchie davanti agli occhi, e i nervi scossi.<br />
E non riuscivo a ricordare i libri che leggevo,<br />
come Frank Drummer che imparava a memoria pagine e pagine.<br />
E la mia schiena era debole, ed ero sempre preoccupata,<br />
e confusa e farfugliavo la lezione,<br />
e se mi alzavo a ripeterla dimenticavo
tutto quello che avevo studiato.<br />
Bene, vidi la pubblicità del dottor Weese,<br />
e c'era tutto parola per parola,<br />
come se mi avesse conosciuto;<br />
e anche i sogni di cui non potevo liberarmi.<br />
Seppi così che ero destinata presto alla tomba.<br />
E mi preoccupai finché mi venne la tosse,<br />
e allora i sogni cessarono.<br />
E poi dormii un sonno senza sogni<br />
qui sulla collina accanto al fiume.<br />
Theodore il poeta<br />
Da ragazzo, Theodore, te ne stavi lunghe ore<br />
sulla riva del torbido Spoon<br />
a fissare con occhi incavati la tana del gambero,<br />
in attesa di vederlo, mentre spinge avanti,<br />
prima le antenne ondeggianti, come festuche,<br />
e poi subito il corpo, color steatite,<br />
gemmato con occhi di gaietto.<br />
E ti chiedevi rapito nel pensiero<br />
cosa sapesse, cosa desiderasse, e perché mai vivesse.<br />
Ma poi il tuo sguardo si volse agli uomini e alle donne<br />
che si nascondono nelle tane del destino in grandi città,<br />
per veder uscire le loro anime,<br />
e così capire<br />
come vivessero, e per che cosa,<br />
e perché s'affannassero tanto a strisciare<br />
lungo la strada sabbiosa dove manca l'acqua<br />
quando l'estate declina.<br />
Il capo della polizia<br />
I proibizionisti mi fecero capo della polizia<br />
quando i saloon furono messi fuori legge,<br />
perché quand'ero un ubriacone,<br />
prima di accostarmi alla chiesa, avevo ucciso uno svedese<br />
alla segheria dalle parti di Maple Grove.<br />
E loro volevano un uomo straordinario,<br />
truce, onesto, forte, coraggioso,<br />
e che odiasse i saloon e gli ubriaconi,<br />
per mantenere la legge e l'ordine in città.<br />
E mi regalarono un bastone con l'anima di ferro<br />
col quale colpii Jack McGuire<br />
prima che estraesse la pistola con cui mi uccise.<br />
I proibizionisti spesero invano i loro soldi<br />
per farlo impiccare, perché in sogno<br />
apparvi a uno dei dodici giurati<br />
e gli raccontai tutta la storia.<br />
Quattordici anni bastarono per il mio assassinio.
Jack McGuire<br />
Mi avrebbero linciato<br />
se non fossi stato spedito di nascosto<br />
al carcere di Peoria.<br />
Eppure me ne tornavo a casa tranquillo,<br />
col mio bicchiere in mano, un po' sbronzo,<br />
quando Logan, il poliziotto, mi fermò,<br />
disse ch'ero un porco ubriacone e mi diede una spinta,<br />
e, quando lo mandai a quel paese, mi colpì<br />
con quel manganello proibizionista -<br />
il tutto prima che gli sparassi.<br />
Mi avrebbero impiccato senonché<br />
il mio avvocato, Kinsey Keene, stava cercando di incastrare<br />
il vecchio Thomas Rhodes per il crollo della banca,<br />
e il giudice era amico di Rhodes<br />
e voleva salvarlo,<br />
e Kinsey offrì di lasciar perdere Rhodes<br />
in cambio di quattordici anni per me.<br />
E l'affare fu fatto. Scontai la pena<br />
e imparai a leggere e scrivere.<br />
Dorcas Gustine<br />
Non ero amato da quelli del villaggio,<br />
ma tutto perché non avevo peli sulla lingua,<br />
e affrontavo chi m'insultava<br />
con una protesta diretta, senza nascondere o nutrire<br />
segreti rancori o rammarichi.<br />
È molto lodato il gesto di quel ragazzo spartano,<br />
che nascose il lupo sotto il mantello,<br />
e si lasciò divorare, senza un lamento.<br />
È più coraggioso, credo, strapparsi il lupo di dosso<br />
e combatterlo apertamente, magari per strada,<br />
tra polvere e urla di dolore.<br />
La lingua sarà forse un organo ribelle -<br />
ma il silenzio avvelena l'anima.<br />
Mi biasimi chi vuole - io sono contento.<br />
Nicholas Bindle<br />
Non provaste vergogna, concittadini,<br />
quando la mia proprietà fu stimata e tutti seppero<br />
la poca roba che lasciavo? -<br />
Voi che mi avete dato la caccia per tutta la vita,<br />
dare, dare, dare alla chiesa, ai poveri,<br />
al villaggio! - e io avevo già dato tanto.<br />
E credete che non sappia<br />
che l'organo a canne, che regalai alla chiesa,<br />
fu inaugurato quando il diacono Rhodes,
che fece fallire la banca e quasi mi mandò in rovina,<br />
pregò per la prima volta dopo la sua assoluzione?<br />
Jacob Goodpasture<br />
Quando cadde Fort Sumter e venne la guerra,<br />
gridai con l'anima avvelenata:<br />
"O gloriosa repubblica che fu!".<br />
Quando seppellirono mio figlio soldato<br />
allo squillo delle trombe e al suono dei tamburi<br />
il mio cuore si spezzò sotto il peso<br />
degli ottant'anni, e gridai:<br />
"O figlio, che moristi per una causa ingiusta!<br />
nella lotta per la Libertà uccisa!".<br />
E strisciai qui sotto l'erba.<br />
E ora dai bastioni del tempo, guardate:<br />
tre volte trenta milioni di anime unite<br />
nell'amore d'una verità più grande,<br />
rapite nella speranza della nascita<br />
d'una nuova Bellezza,<br />
sorta dalla Fratellanza e dalla Saggezza.<br />
Con gli occhi dello spirito vedo la Trasfigurazione<br />
prima che voi la vediate.<br />
Ma voi progenie infinita di aquile dorate che v'annidate sempre più<br />
[in alto,<br />
roteando sempre più in alto, corteggiando la luce splendente<br />
delle vette del Pensiero,<br />
perdonate la cecità del gufo morto.<br />
Harold Arnett<br />
Mi appoggiai al caminetto, nausea, nausea,<br />
pensavo al mio fallimento, guardavo nell'abisso,<br />
spossato dal caldo del meriggio.<br />
La campana d'una chiesa suonò lugubre lontana,<br />
udii il pianto d'un bimbo,<br />
e la tosse di John Yarnell,<br />
nel letto, con la febbre, con la febbre, morente,<br />
Poi la voce rabbiosa di mia moglie:<br />
"Attento, le patate bruciano!".<br />
Sentivo l'odore... poi mi venne un disgusto irresistibile.<br />
Tirai il grilletto... buio... luce...<br />
rimorso indicibile... annaspai per tornare nel mondo.<br />
Troppo tardi! Così venni qui,<br />
con polmoni per respirare... ma qui i polmoni non servono,<br />
anche se bisogna respirare... A che serve<br />
sbarazzarsi del mondo,<br />
quando nessun'anima mai sfugge al destino eterno della vita?<br />
Margaret Fuller Slack
Sarei stata grande come George Eliot<br />
solo che mi fu avverso il destino.<br />
Guardate il ritratto che Penniwit mi fece,<br />
il mento poggiato alla mano e gli occhi infossati -<br />
e grigi, e che guardano lontano.<br />
Ma c'era il solito, eterno problema:<br />
celibato, matrimonio o libertinaggio?<br />
Poi John Slack, il ricco farmacista, mi corteggiò,<br />
con la lusinga che avrei scritto il mio romanzo in pace,<br />
e lo sposai, misi al mondo otto figli,<br />
e non ebbi più tempo per scrivere.<br />
Comunque, per me era finita,<br />
quando mi piantai l'ago nella mano<br />
mentre lavavo la roba del bambino,<br />
e morii di tetano, una morte beffarda.<br />
Ascoltatemi, anime ambiziose,<br />
il sesso è la maledizione della vita!<br />
George Trimble<br />
Vi ricordate quando mi mettevo sui gradini<br />
del tribunale e parlavo del libero argento,<br />
e dell'imposta unica proposta da Henry George?<br />
E ricordate che, quando l'Impareggiabile Leader<br />
perse la prima battaglia, cominciai a parlare di proibizionismo,<br />
e mi diedi da fare con la chiesa?<br />
Tutto merito di mia moglie<br />
che mi prospettava la rovina<br />
se non avessi dato prova di moralità alla gente,<br />
Bene, fu lei la mia rovina:<br />
perché i radicali cominciarono a insospettirsi,<br />
e i conservatori non s'erano mai fidati di me -<br />
Così sono qui, e nessuno mi piange.<br />
Il dottor Siegfried Iseman<br />
Dissi, quando mi consegnarono il diploma,<br />
dissi a me stesso sarò buono<br />
e saggio e forte e generoso col prossimo;<br />
dissi porterò la fede cristiana<br />
nella pratica della medicina!<br />
Ma, non so come, il mondo e gli altri medici<br />
sentono subito cos'hai in mente quando prendi<br />
quest'eroica decisione.<br />
E va a finire che ti prendono per fame.<br />
Verranno da te solo i poveri.<br />
E ti accorgi troppo tardi che fare il medico<br />
è solo un modo per guadagnarsi da vivere.<br />
E quando sei povero e devi tirare avanti<br />
la fede cristiana e la moglie e i figli
tutti sulle tue spalle, è troppo!<br />
Ecco perché fabbricai l'elisir di giovinezza,<br />
per cui finii in prigione a Peoria<br />
marchiato come truffatore ed imbroglione<br />
dall'integerrimo giudice federale!<br />
"Asso" Shaw<br />
Per me non c'è mai stata differenza<br />
fra il gioco d'azzardo<br />
e la compravendita di immobili,<br />
fare l'avvocato, il banchiere o altro.<br />
È tutta questione di fortuna.<br />
Comunque<br />
se c'è un uomo onesto negli affari<br />
quello starà faccia a faccia coi re!<br />
Lois Spears<br />
Qui giace il corpo di Lois Spears,<br />
nata Lois Fluke, figlia di Willard Fluke,<br />
moglie di Cyrus Spears,<br />
madre di Myrtle e Virgil Spears,<br />
bimbi dagli occhi limpidi e il corpo sano -<br />
(io nacqui cieca).<br />
Fui la più felice delle donne<br />
come moglie, madre e donna di casa,<br />
curando i miei cari<br />
e facendo della casa<br />
un luogo d'armonia e di ospitalità generosa:<br />
passavo per le stanze<br />
e il giardino<br />
con un istinto infallibile quanto la vista,<br />
come avessi gli occhi sulla punta delle dita.<br />
Gloria a Dio nell'alto dei cieli.<br />
Il giudice Arnett<br />
È vero, concittadini,<br />
che il mio vecchio registro rimasto lì per anni<br />
sullo scaffale sopra la mia testa e<br />
la poltrona di giudice, è proprio vero<br />
che quel registro aveva un bordo di ferro<br />
e quando cadde mi squarciò la pelata -<br />
(ho idea che a smuoverlo<br />
fu lo spostamento d'aria che scosse la città<br />
quando il serbatoio della fabbrica di scatolette<br />
saltò in aria e "Butch" Weldy fu bruciato)
ma procediamo con ordine,<br />
e analizziamo il caso attentamente:<br />
innanzitutto è vero che mi spaccò la testa<br />
ma, in secondo luogo, il peggio fu questo:<br />
i fogli del registro schizzarono fuori sparpagliandosi<br />
intorno a me come un mazzo di carte<br />
nelle mani d'un prestigiatore.<br />
E guardai quei fogli fino all'ultimo<br />
e poi dissi: "Quelli non sono fogli,<br />
non vedete che sono giorni e giorni<br />
e giorni e giorni di settant'anni?<br />
E perché mi torturate con quelle carte<br />
e le loro piccole note?".<br />
Willard Fluke<br />
Mia moglie perse la salute<br />
e smagrì finché pesò quaranta chili appena.<br />
Poi arrivò quella donna<br />
che gli uomini chiamavano Cleopatra.<br />
E noi - quelli sposati -<br />
rompemmo il nostro voto, io insieme agli altri.<br />
Gli anni passarono e a uno a uno<br />
la morte se li portò via tutti in modo orrendo,<br />
e io mi feci cullare dal sogno<br />
di essere un prediletto di Dio,<br />
e cominciai a scrivere, scrivere, scrivere, risme su risme<br />
sul secondo avvento di Cristo.<br />
Poi Cristo mi apparve e disse:<br />
"Va' in chiesa, davanti alla congregazione<br />
e confessa il tuo peccato".<br />
Ma mentre mi alzavo e cominciavo a parlare<br />
vidi la mia bambina, seduta in prima fila -<br />
la mia bambina che era nata cieca!<br />
Dopo, tutto è buio!<br />
Aner Clute<br />
Tante volte mi chiedevano,<br />
mentre mi offrivano vino o birra,<br />
prima a Peoria e poi a Chicago,<br />
Denver, Frisco, New York, dappertutto,<br />
perché facessi la vita<br />
e come avevo cominciato.<br />
Be', dicevo, un abito di seta<br />
e l'offerta di matrimonio di un ricco -<br />
(era Lucius Atherton).<br />
Ma non era vero niente.<br />
Mettiamo che un ragazzo rubi una mela<br />
dalla cassetta sul banco del droghiere,<br />
e tutti comincino a dirgli ladro,<br />
il giornalista, il prete, il giudice, tutti quanti -<br />
"ladro", "ladro", "ladro", dovunque vada.
E non trova lavoro, e non mangia<br />
se non ruba, allora il ragazzo ruba.<br />
È come la gente vede il furto della mela<br />
che fa il ragazzo ladro.<br />
Lucius Atherton<br />
Quando avevo i baffi ricci,<br />
e i capelli neri,<br />
e portavo i calzoni stretti<br />
e un diamante sullo sparato,<br />
ero un gran bel fante di cuori e ne combinavo delle belle.<br />
Ma quando cominciò a vedersi il grigio dei capelli -<br />
to'! le ragazze della nuova generazione<br />
mi risero in faccia, senza paura,<br />
e finirono le avventure eccitanti<br />
quando a momenti mi sparavano come a un demonio senza cuore,<br />
ma solo amori squallidi, avanzi riscaldati<br />
d'altri tempi e altri uomini.<br />
Col tempo andai a pensione al Mayer's restaurant<br />
mangiavo alla tavola calda, un grigio, sciatto,<br />
sdentato, smesso Don Giovanni di campagna...<br />
C'è qui una grande ombra che canta<br />
d'una certa Beatrice;<br />
ora capisco che la stessa forza che fece lui grande<br />
ha ridotto me alla feccia della vita.<br />
Homer Clapp<br />
Spesso al cancello Aner Clute<br />
mi rifiutò il bacio della buonanotte,<br />
dicendo che prima dovevamo fidanzarci;<br />
e solo con una tiepida stretta di mano<br />
mi salutava, quando la riaccompagnavo<br />
dopo il pattinaggio o il revival.<br />
L'eco dei miei passi non s'era ancora spento<br />
che Lucius Atherton<br />
(lo seppi quando Aner se n'andò a Peoria)<br />
s'infilava dalla finestra, o se la scarrozzava<br />
con la vigorosa pariglia dei suoi bai<br />
per la campagna.<br />
Il colpo mi fece rinsavire,<br />
e misi tutti i soldi ricavati dalla terra di mio padre<br />
nella fabbrica di scatolette, per avere il posto<br />
di ragioniere-capo, e persi tutto.<br />
Allora capii che ero uno zimbello della vita,<br />
che solo la morte mi avrebbe trattato alla pari<br />
cogli altri uomini, facendomi sentire un uomo.<br />
Il diacono Taylor
Ero membro della chiesa<br />
e del partito proibizionista:<br />
e nel villaggio pensarono che fossi morto per un'indigestione<br />
[di angurie.<br />
In realtà avevo la cirrosi epatica,<br />
perché ogni giorno per trent'anni,<br />
m'ero infilato dietro il bancone<br />
nella farmacia di Trainor<br />
e m'ero versato un bel bicchiere<br />
dalla bottiglia con la scritta<br />
Spiritus frumenti.<br />
Sam Hookey<br />
Scappai di casa col circo,<br />
perché m'ero innamorato di Mademoiselle Estralada,<br />
la domatrice di leoni.<br />
Una volta, dopo aver affamato i leoni<br />
per diversi giorni,<br />
entrai nella gabbia e cominciai a picchiare Brutus<br />
Leo e Gypsy.<br />
Allora Brutus mi saltò addosso<br />
e mi uccise.<br />
Arrivato in questi luoghi<br />
incontrai un'ombra che mi maledì,<br />
e disse che ben mi stava...<br />
era Robespierre!<br />
Cooney Potter<br />
Ereditai quaranta acri da mio padre<br />
e, col lavoro di mia moglie, due figli e due figlie,<br />
dall'alba al tramonto, misi insieme<br />
un migliaio di acri. Ma non contento<br />
perché ne volevo duemila,<br />
mi affannai per anni con la scure e l'aratro,<br />
faticando, rinnegando me stesso, mia moglie, i figli e le figlie.<br />
Squire Higbee mi fa torto quando dice<br />
che morii perché fumavo sigari Red Eagle.<br />
Fu mangiando torta bollente e ingurgitando caffè<br />
nelle ore roventi della mietitura<br />
che mi ridussi quaggiù prima d'avere sessant'anni.<br />
Jones il violinista
La terra alimenta un fremito continuo<br />
nel tuo cuore, e quello sei tu.<br />
E se la gente vede che sai suonare,<br />
be', ti tocca suonare, per tutta la vita.<br />
Che vedi, una messe di trifoglio?<br />
O un prato tra te e il fiume?<br />
C'è vento nel granturco: ti freghi le mani<br />
per i manzi già pronti per il mercato;<br />
o ti giunge un fruscio di sottane<br />
come a Little Grove quando ballano le ragazze.<br />
Per Cooney Potter una colonna di polvere<br />
o un turbinio di foglie significavano rovinosa siccità;<br />
a me sembrava di vedere Red-Head Sammy<br />
quando ballava Toor-a-Loor da par suo.<br />
Come fare a coltivare i miei quaranta acri,<br />
non parliamo di aumentarli,<br />
con la ridda di corni, fagotti e ottavini<br />
che cornacchie e pettirossi mi agitavano in capo,<br />
e il cigolio d'un mulino a vento - vi par poco?<br />
Mai misi mano all'aratro in vita mia<br />
senza che ci si mettesse di mezzo qualcuno<br />
e mi trascinasse via a un ballo o a un picnic.<br />
Finii coi miei quaranta acri;<br />
finii col mio violino sgangherato -<br />
e una risata rauca, e mille ricordi,<br />
e neppure un rimpianto.<br />
Nellie Clark<br />
Avevo solo otto anni;<br />
e prima d'essere grande e capire cosa fosse<br />
non avevo le parole per dirlo, però<br />
ero spaventata e andai dalla mamma.<br />
Allora mio padre prese la pistola<br />
e avrebbe ucciso Charlie, che era già un ragazzo<br />
di quindici anni, se non fosse stato per sua madre.<br />
Nondimeno la storia mi restò addosso.<br />
Ma l'uomo che mi sposò, un vedovo di trentacinque anni,<br />
era un nuovo arrivato e non ne seppe niente<br />
fino a due anni dopo il matrimonio.<br />
Allora si ritenne truffato,<br />
e il villaggio sentenziò che in realtà non ero vergine.<br />
Conclusione, mi lasciò, e morii<br />
l'inverno dopo.<br />
Louise Smith<br />
Herbert ruppe il nostro fidanzamento dopo otto anni<br />
quando Annabelle tornò al villaggio<br />
dal collegio, povera me!<br />
Se non l'avessi tormentato, il mio amore per lui<br />
si sarebbe forse trasformato in nobile dolore -<br />
chissà? - riempiendomi la vita di salutare fragranza.<br />
Ma lo torturai, lo avvelenai,
lo accecai, e si mutò in odio -<br />
mortifera edera invece di clematide.<br />
E la mia anima cadde dal sostegno,<br />
i suoi viticci s'intricarono in rovina.<br />
Non permettete che la volontà sia il giardiniere dell'anima,<br />
se non siete certi<br />
che è più saggia dell'anima vostra.<br />
Herbert Marshall<br />
Tutto il tuo dolore, Louise, e l'odio per me<br />
nacquero dalla tua illusione che fosse capriccio<br />
dello spirito e disprezzo dei diritti della tua anima<br />
a spingermi verso Annabelle e lasciarti.<br />
In realtà tu arrivasti a odiarmi per amore,<br />
perché ero la gioia della tua anima,<br />
formato e temprato<br />
per risolverti la vita, ma non volli.<br />
Tu invece eri il mio strazio. Se tu fossi stata<br />
la mia felicità, non mi sarei forse aggrappato a te?<br />
Questo è l'amaro della vita:<br />
che solo in due si può essere felici;<br />
e che i nostri cuori sono attratti da stelle<br />
che non ci vogliono.<br />
George Gray<br />
Ho osservato tante volte<br />
il marmo che mi hanno scolpito -<br />
una nave alla fonda con la vela ammainata.<br />
In realtà non rappresenta il mio approdo<br />
ma la mia vita.<br />
Perché l'amore mi fu offerto ma fuggii le sue lusinghe;<br />
il dolore bussò alla mia porta ma ebbi paura;<br />
l'ambizione mi chiamò, ma paventai i rischi.<br />
Eppure bramavo sempre di dare un senso alla vita.<br />
Ora so che bisogna alzare le vele<br />
e farsi portare dai venti della sorte<br />
dovunque spingano la nave.<br />
Dare un senso alla vita può sfociare in follia<br />
ma una vita senza senso è la tortura<br />
dell'inquietudine e del vago desiderio:<br />
è una nave che desidera il mare ardentemente ma ha paura.<br />
L'onorevole Henry Bennett<br />
Non mi venne mai in mente,<br />
finché fui in punto di morte,
che Jenny mi aveva amato da morire, con cuore spietato.<br />
Perché io avevo settant'anni, lei trentacinque,<br />
e m'ero ridotto un'ombra per fare da marito<br />
a Jenny, la rosea Jenny piena di vitali ardori.<br />
Tutta la mia saggezza e finezza spirituale<br />
non le davano la minima gioia, in verità,<br />
e non faceva che parlare della forza gigantesca<br />
di Willard Shafer, e del suo gran gesto<br />
di tirar su un trattore dal fosso<br />
quella volta da Georgie Kirby.<br />
Così Jenny ereditò i miei soldi e sposò Willard -<br />
quella montagna di muscoli! Quel buffone!<br />
Griffy il bottaio<br />
Il bottaio deve intendersi di botti.<br />
Ma io conoscevo anche la vita,<br />
e voi che gironzolate fra queste tombe<br />
credete di conoscere la vita.<br />
Credete che il vostro occhio abbracci un vasto orizzonte, forse,<br />
in realtà vedete solo l'interno della botte.<br />
Non riuscite a innalzarvi fino all'orlo<br />
e vedere il mondo di cose al di là,<br />
e a un tempo vedere voi stessi.<br />
Siete sommersi nella botte di voi stessi -<br />
tabù e regole e apparenze<br />
sono le doghe della botte.<br />
Spezzatele e rompete la magia<br />
di credere che la botte sia la vita,<br />
e che voi conosciate la vita!<br />
Sexsmith il dentista<br />
Credete che le odi e i sermoni,<br />
e il suono delle campane,<br />
e il sangue dei vecchi e dei giovani,<br />
martiri della verità che vedevano<br />
con occhi illuminati dalla fede in Dio,<br />
abbiano attuato le grandi riforme del mondo?<br />
Credete che l'inno della Repubblica<br />
si sarebbe udito se la merce schiavo<br />
avesse rafforzato il dominio del dollaro<br />
nonostante la sgranatrice di Whitney,<br />
e il vapore e i laminatoi e il ferro<br />
e il telegrafo e il libero lavoro bianco?<br />
Credete che Daisy Fraser<br />
l'avrebbero sfrattata e buttata fuori<br />
se la fabbrica di scatolette non avesse avuto bisogno<br />
della sua casetta e del terreno?<br />
O credete che la sala da gioco<br />
di Johnnie Taylor e il bar di Burchard<br />
sarebbero stati chiusi se il danaro perduto<br />
e quello speso in birra non fosse andato a finire,
con la chiusura, a Thomas Rhodes,<br />
per incrementare il commercio di scarpe e coperte,<br />
e mantelle per bambini e culle di quercia?<br />
Insomma, un principio morale è come un dente cariato<br />
che bisogna puntellare coll'oro.<br />
A.D. Blood<br />
Se voi del villaggio pensate che feci bene<br />
quando chiusi i saloon e misi fine al gioco d'azzardo,<br />
e trascinai Daisy Fraser davanti al giudice Arnett,<br />
in una delle tante crociate per redimere la gente dal peccato;<br />
perché sopportate che Dora, la figlia della modista,<br />
e quel buono a nulla del figlio di Benjamin Pantier,<br />
di notte trasformino la mia tomba nel loro empio guanciale?<br />
Robert Southey Burke<br />
Spesi i miei soldi per farti eleggere sindaco,<br />
A.D. Blood.<br />
Ti prodigai tutta la mia ammirazione,<br />
ai miei occhi rasentavi la perfezione umana.<br />
Tu facesti scempio della mia personalità,<br />
e dei miei ideali giovanili,<br />
e della forza d'una fedeltà generosa.<br />
E tutte le mie speranze nel mondo,<br />
e la mia fede nella verità,<br />
vennero fuse al calore accecante<br />
della mia devozione per te,<br />
e plasmate a tua immagine.<br />
Ma quando scoprii chi eri:<br />
la tua anima meschina<br />
e le tue parole false<br />
come i tuoi denti di porcellana azzurrina,<br />
e i tuoi polsini di celluloide,<br />
odiai l'amore che avevo per te,<br />
odiai me stesso, odiai te<br />
per la mia anima perduta, e la mia giovinezza perduta.<br />
E dico a tutti, attenti agli ideali,<br />
attenti a non sperperare il vostro amore<br />
con anima viva.<br />
Dora Williams<br />
Quando Reuben Pantier scappò via piantandomi in asso<br />
andai a Springfield. Lì incontrai un debosciato,<br />
suo padre morto da poco gli aveva lasciato una fortuna.<br />
Era ubriaco quando mi sposò. La mia vita fu un inferno.
Passò un anno e un bel giorno lo trovarono morto.<br />
Così diventai ricca. Me ne andai a Chicago.<br />
Dopo un po' conobbi Tyler Rountree, canaglia.<br />
Me ne andai a New York. Un magnate coi capelli grigi<br />
fece follie per me - e così altri soldi.<br />
Una notte mi morì proprio fra le braccia, capite.<br />
(Dopo me la sono rivista per anni quella faccia violacea.)<br />
Ci fu quasi uno scandalo. Me ne andai via,<br />
questa volta a Parigi. Ero ormai una donna,<br />
insidiosa, scaltra, esperta del mondo e ricca.<br />
Il mio bell'appartamento vicino agli Champs-Élysées<br />
divenne il ritrovo d'un mucchio di gente,<br />
musicisti, poeti, dandies, artisti, nobili,<br />
parlavano francese e tedesco, italiano, inglese.<br />
Sposai il conte Navigato, di origine genovese.<br />
Andammo a Roma. Mi avvelenò, credo.<br />
Ora nel Campo Santo che guarda<br />
il mare dove il giovane Colombo sognò nuovi mondi,<br />
ecco cos'hanno scritto: "Contessa Navigato<br />
implora eterna quiete".<br />
La signora Williams<br />
Io ero la modista<br />
chiacchierata, calunniata,<br />
la madre di Dora,<br />
la cui strana sparizione<br />
fu attribuita all'educazione ricevuta.<br />
Il mio occhio sensibile al bello<br />
vedeva molto al di là di nastri<br />
e fibbie e piume,<br />
e paglie di Firenze e feltri,<br />
che danno risalto a un bel viso,<br />
e a una chioma bruna o bionda.<br />
Vi voglio dire una cosa<br />
e domandarvene un'altra:<br />
le ladre di mariti<br />
si mettono cipria e fronzoli,<br />
e cappelli alla moda.<br />
Mogli, metteteli anche voi.<br />
Un cappello può provocare un divorzio -<br />
ma anche evitarlo.<br />
E ora ditemi:<br />
se tutti i bimbi nati qui a Spoon River<br />
fossero stati educati dalla contea, in una fattoria;<br />
e padri e madri fossero stati liberi<br />
di vivere e godersela, cambiando compagno a piacere,<br />
credete che Spoon River<br />
sarebbe peggio di così?<br />
William e Emily<br />
C'è qualcosa nella morte<br />
che somiglia all'amore.
Se per qualcuno con cui avete conosciuto la passione,<br />
e il fuoco dell'amore giovane,<br />
anche voi, dopo anni di vita<br />
insieme, sentite estinguersi la fiamma,<br />
e così svanite insieme,<br />
piano piano, lievemente, delicatamente,<br />
l'uno nelle braccia dell'altro per così dire,<br />
uscendo dalla stanza consueta -<br />
quello è un potere di unisono fra le anime<br />
che somiglia all'amore!<br />
Il giudice distrettuale<br />
Osservate, passanti, le profonde fessure<br />
che il vento e la pioggia m'hanno scavato nella pietra -<br />
come se una nemesi o un odio inafferrabili<br />
segnassero dei punti contro di me,<br />
ma solo per distruggere, non per conservare, la mia memoria.<br />
In vita fui giudice distrettuale, uno che faceva tacche,<br />
e decideva i processi in base ai punti segnati dagli avvocati,<br />
non secondo la giustizia del caso.<br />
O vento e pioggia, lasciate in pace la mia pietra!<br />
Perché peggio dell'ira delle vittime,<br />
delle maledizioni dei poveri,<br />
fu trovarsi muto, eppure con chiarezza<br />
vedere che perfino Hod Putt, l'assassino,<br />
impiccato per mia sentenza,<br />
era in confronto a me un'anima innocente.<br />
Jack il cieco<br />
Avevo suonato tutto il giorno alla fiera del paese.<br />
Ma al ritorno "Butch" Weldy e Jack McGuire,<br />
ubriachi fradici, insistevano che suonassi ancora<br />
la canzone di Susie Skinner, e intanto frustavano i cavalli<br />
finché quelli gli presero la mano.<br />
Cieco com'ero cercai di saltar giù<br />
mentre la carrozza precipitava nel fosso<br />
ma restai preso fra le ruote e ucciso.<br />
C'è qui un cieco dalla fronte<br />
grande e bianca come una nuvola.<br />
E tutti noi suonatori, dal più grande al più umile,<br />
scrittori di musica e narratori di storie,<br />
ci sediamo ai suoi piedi,<br />
per sentirlo cantare la caduta di Troia.<br />
John Horace Burleson
Vinsi il premio per il miglior tema scolastico<br />
del villaggio,<br />
e pubblicai un romanzo a meno di venticinque anni.<br />
Andai in città in cerca d'ispirazione e per arricchire la mia arte:<br />
sposai la figlia del banchiere,<br />
e poi divenni presidente della banca -<br />
sempre augurandomi un po' di tranquillità<br />
per scrivere un romanzo epico sulla guerra.<br />
Intanto ero amico dei grandi, e amante delle lettere,<br />
e ospite di Matthew Arnold e di Emerson.<br />
Oratore conviviale, scrivevo saggi<br />
per circoli locali. Alla fine mi portarono qui -<br />
il luogo della mia infanzia, sapete -<br />
neppure una piccola lapide a Chicago<br />
che ricordi il mio nome.<br />
Oh la grandezza di scrivere questo solo verso:<br />
"Rotola, profondo e cupo oceano azzurro, rotola!".<br />
Nancy Knapp<br />
Insomma la cosa andò così:<br />
con la sua eredità comprammo la terra,<br />
e fratelli e sorelle lo accusarono d'aver avvelenato<br />
l'animo del padre contro di loro.<br />
E con tutta la nostra ricchezza non avemmo più pace.<br />
La moria colpì il bestiame, il raccolto andò a male.<br />
Un fulmine si abbatté sul granaio.<br />
Così ipotecammo la terra per tirare avanti.<br />
E lui divenne taciturno e sempre preoccupato.<br />
Poi i vicini non ci rivolsero più la parola<br />
e si misero dalla parte dei fratelli e delle sorelle.<br />
E io non sapevo dove voltarmi, non è come da giovani<br />
che uno dice: "Non importa,<br />
ne ho altri di amici, oppure mi passerà<br />
con un viaggetto a Decatur".<br />
Poi i miasmi più tremendi infestarono le stanze.<br />
Allora incendiai i letti e la vecchia bicocca<br />
divampò in un boato di fiamme,<br />
e intanto agitando le braccia ballavo nel cortile,<br />
e lui piangeva come un vitello all'addiaccio.<br />
Barry Holden<br />
Proprio quell'autunno che mia sorella Nancy Knapp<br />
incendiò la casa<br />
ci fu il processo del dottor Duval<br />
per l'assassinio di Zora Clemens,<br />
e passai due settimane in tribunale<br />
ad ascoltare i testimoni.<br />
Era chiaro che lui l'aveva messa incinta,<br />
e far nascere il bambino<br />
non era proprio il caso.<br />
E io, allora, con otto figli,
e un altro in arrivo, e la terra<br />
ipotecata a Thomas Rhodes?<br />
Così, quando tornai quella sera,<br />
(avevo ascoltato la storia della gita in calesse<br />
e del ritrovamento di Zora nel fosso),<br />
la prima cosa che vidi, vicino alla scaletta,<br />
dove i ragazzi avevano scavato in cerca di lombrichi,<br />
fu la scure!<br />
Feci per entrare ed ecco mia moglie<br />
mi si parò dinanzi, col suo pancione.<br />
Cominciò con la storia dell'ipoteca.<br />
E io la uccisi.<br />
Fallas, il procuratore di stato<br />
Io, che brandivo il flagello, che spezzavo le bilance,<br />
che percuotevo con la frusta e la spada;<br />
io, che odiavo i trasgressori della legge;<br />
io, il legalista, inesorabile e crudo,<br />
che spinsi la giuria a impiccare quel pazzo di Barry Holden,<br />
fui come tramortito da una luce accecante,<br />
e mi svegliai al cospetto di una verità dalla fronte insanguinata:<br />
il forcipe d'acciaio d'un chirurgo scalzacane<br />
contro la testa del mio bimbo che entrava nella vita<br />
lo rese idiota.<br />
Cercai nei libri di scienza<br />
come curarlo.<br />
Così il mondo di chi ha la mente malata<br />
diventò la mia missione, e tutto il mio mondo.<br />
Povero ragazzo rovinato! Hai finito per essere il vasaio<br />
e io con tutti i miei atti di amore<br />
il vaso nelle tue mani.<br />
Wendell P. Bloyd<br />
Prima mi accusarono di condotta molesta,<br />
non essendoci leggi contro la bestemmia.<br />
Poi mi rinchiusero in manicomio<br />
e fui ammazzato di botte da un sorvegliante cattolico.<br />
Il mio torto fu questo:<br />
dissi che Dio mentì ad Adamo e lo destinò<br />
a vivere una vita da sciocco,<br />
ignaro del male come del bene del mondo.<br />
E quando Adamo gabbò Dio mangiando la mela<br />
e scoprì la menzogna,<br />
Dio lo cacciò dall'Eden per impedirgli di cogliere<br />
il frutto della vita immortale.<br />
Ma, Cristo! voi gente di buon senso,<br />
ecco cosa dice Dio stesso nel libro del Genesi:<br />
"E il Signore Iddio disse, ecco che l'uomo<br />
è diventato come uno di noi" (un po' d'invidia, vedete),<br />
"a conoscere il bene e il male" (Smascherata la balla che tutto<br />
[è bene);
"e allora, per paura che allungasse la mano a prendere<br />
anche dall'albero della vita e ne mangiasse, e vivesse in eterno,<br />
il Signore Iddio lo cacciò dal giardino dell'Eden".<br />
(A me pare che la ragione per cui Dio crocifisse il proprio Figlio<br />
per uscire da quel brutto imbroglio, sia che questo è proprio<br />
[da par suo.)<br />
Francis Turner<br />
Da ragazzo<br />
non potevo correre né giocare.<br />
Da uomo potei solo sorseggiare dalla coppa,<br />
non bere -<br />
perché dopo la scarlattina m'era rimasto il cuore malato.<br />
Eppure riposo qui<br />
consolato da un segreto che solo Mary conosce:<br />
c'è un giardino di acacie,<br />
di catalpe e di pergole dolci di viti -<br />
là, quel pomeriggio di giugno<br />
a fianco di Mary -<br />
mentre la baciavo con l'anima sulle labbra<br />
l'anima d'un tratto volò via.<br />
Franklin Jones<br />
Se fossi vissuto un altr'anno<br />
avrei perfezionato la mia macchina volante,<br />
e sarei divenuto ricco e famoso.<br />
Perciò bene ha fatto l'artigiano<br />
che ha tentato di scolpirmi una colomba<br />
a farla più somigliante a un pollo.<br />
Cos'è in fondo la vita se non uscire dal guscio<br />
e scorrazzare nel cortile<br />
fino al giorno del ceppo?<br />
Solo che l'uomo ha l'intelligenza d'un angelo<br />
e vede la scure sin dal primo momento!<br />
John M. Church<br />
Ero il legale della "Q"<br />
e della Indemnity Company che assicurava<br />
i proprietari della miniera.<br />
Feci pressioni su giudici e giurati<br />
e corte d'appello, per contrastare le richieste<br />
degli invalidi, delle vedove e degli orfani,<br />
e accumulai una fortuna.<br />
L'ordine degli avvocati cantò le mie lodi
in una dichiarazione altisonante.<br />
E molti furono gli omaggi floreali -<br />
ma i topi mi hanno divorato il cuore<br />
e una serpe ha fatto il nido nel mio cranio!<br />
Sonia la russa<br />
Io, nata a Weimar<br />
di madre francese<br />
e padre tedesco, professore dottissimo,<br />
orfana a quattordici anni,<br />
diventai ballerina, mi chiamavano Sonia la russa,<br />
sempre su e giù per i boulevard di Parigi,<br />
prima l'amante di vari duchi e conti,<br />
poi di poveri artisti e poeti.<br />
A quarant'anni, passée, puntai su New York<br />
e sulla nave conobbi Patrick Hummer,<br />
arzillo e rubizzo, coi suoi sessant'anni suonati,<br />
reduce dalla vendita di un carico<br />
di bestiame nella tedesca città di Amburgo.<br />
Mi portò a Spoon River e vivemmo lì<br />
per vent'anni - ci credevano sposati!<br />
Questa quercia accanto a me è il ritrovo preferito<br />
di azzurre ghiandaie che ciarlano, ciarlano tutto il giorno.<br />
E perché no? Persino la mia polvere ride<br />
al pensiero di quella cosa buffa che è la vita.<br />
Isa Nutter<br />
Doc Meyers diceva che ero affetto da priapismo,<br />
e Doc Hill parlava di leucemia -<br />
ma io so cosa mi ha portato qui:<br />
avevo sessantaquattro anni ma ero forte come un uomo<br />
di trentacinque o quaranta.<br />
E non fu scrivere una lettera al giorno,<br />
non fu fare tardi sette notti su sette,<br />
non fu la tensione del pensiero di Minnie,<br />
non fu paura né geloso sospetto,<br />
o la cura incessante di sondare<br />
la sua mente meravigliosa, o la simpatia<br />
per la vita infelice che visse<br />
col primo marito e il secondo -<br />
niente di tutto questo mi uccise -<br />
ma il chiasso delle figlie e le minacce dei figli,<br />
e lo scherno e le maledizioni dei parenti<br />
fino al giorno che me la svignai a Peoria<br />
e sposai Minnie a dispetto loro -<br />
Perché vi stupite se il mio testamento<br />
premiò la migliore e più pura delle donne?
Barney Hainsfeather<br />
Se il treno della gita a Peoria<br />
fosse solo deragliato, sarei forse scampato alla morte -<br />
di sicuro sarei scampato a questo luogo.<br />
Ma siccome andò in fiamme, scambiarono me<br />
per John Allen che fu mandato al cimitero degli ebrei<br />
di Chicago,<br />
e John per me, così sono finito qui.<br />
Avere un negozio di stoffe nel villaggio era già una fregatura,<br />
ma esserci sepolto - ach!<br />
Petit, il poeta<br />
Semi in un baccello secco, tic, tic, tic,<br />
tic, tic, tic, come atomi in lotta -<br />
lievi giambi suscitati dalla brezza -<br />
ma il pino ne fa una sinfonia.<br />
Ottave, villanelle, rondelli, rondò,<br />
profusione di ballate sullo stesso tema antico:<br />
le nevi e le rose di ieri sono svanite,<br />
che cos'è l'amore se non una rosa che sfiorisce?<br />
La vita intorno a me nel villaggio:<br />
tragedia, commedia, valore e verità,<br />
coraggio, costanza, eroismo, caduta -<br />
tutto sul telaio, e che disegni!<br />
Boschi, prati, ruscelli e fiumi -<br />
cieco a tutto ciò, tutta la vita.<br />
Ottave, villanelle, rondelli, rondò,<br />
semi in un baccello secco, tic, tic, tic,<br />
tic, tic, tic, che umili giambi,<br />
mentre Omero e Whitman ruggivano nei pini?<br />
Pauline Barrett<br />
Quasi una larva di donna dopo il coltello del chirurgo!<br />
E quasi un anno per recuperare le forze,<br />
finché all'alba di dieci anni di matrimonio<br />
mi ritrovai quasi la stessa.<br />
Passeggiammo insieme nel bosco,<br />
per un silenzioso sentiero di muschio e d'erba.<br />
Ma non potevo guardarti negli occhi,<br />
e tu non potevi guardare nei miei,<br />
tale era il nostro dolore - i tuoi primi capelli grigi,<br />
e io solo la larva di me stessa.<br />
E di che parlammo? - del cielo e dell'acqua,<br />
di tutto, si può dire, per nascondere i nostri pensieri.<br />
Poi il tuo dono di rose selvatiche,<br />
messe sul tavolo per dare grazia alla nostra cena.<br />
Povero caro, con che coraggio lottavi<br />
per illuderti di vivere la memoria di un'estasi!
Poi il mio animo s'intristì al calar della notte,<br />
e tu mi lasciasti sola nella stanza per un attimo,<br />
come il giorno delle nozze, povero caro.<br />
Allora guardai nello specchio e qualcosa mi disse:<br />
"Si dovrebbe essere morti del tutto quando si è morti a metà -<br />
e non beffare la vita, né truffare l'amore".<br />
E lo feci guardando là nello specchio -<br />
caro, hai mai capito?<br />
La signora Bliss<br />
Il reverendo Wiley mi sconsigliò di divorziare<br />
per il bene dei figli,<br />
e il giudice Somers fece lo stesso con lui.<br />
Tirammo avanti fino alla fine del sentiero.<br />
Ma due figli davano ragione a lui,<br />
e due davano ragione a me.<br />
E i due che tenevano per lui accusavano me,<br />
e i due che tenevano per me accusavano lui,<br />
e in ogni caso soffrivano.<br />
E tutti erano tormentati dalla colpa d'aver giudicato,<br />
e con l'animo angosciato perché non potevano ammirare<br />
ugualmente lui e me.<br />
Un giardiniere sa che le piante cresciute in cantina<br />
o sotto una pietra sono contorte e gialle e stentate.<br />
E nessuna madre farebbe succhiare al suo bimbo<br />
latte malato dal seno.<br />
Ma giudici e predicatori consigliano di allevare le anime<br />
dove non c'è sole, ma soltanto penombra,<br />
non calore, ma solo umido e freddo -<br />
giudici e predicatori!<br />
La signora Reece<br />
A questa generazione vorrei dire:<br />
imparate a memoria qualche verso di verità o bellezza.<br />
Vi potrà servire una volta nella vita.<br />
Mio marito non ebbe niente a che fare<br />
col crollo della banca - era solo cassiere.<br />
Il crac fu colpa del presidente, Thomas Rhodes,<br />
e del suo fatuo figliolo senza scrupoli.<br />
Però mio marito fu spedito in prigione,<br />
e io restai sola coi figli,<br />
a nutrirli e vestirli e istruirli.<br />
E lo feci e li avviai<br />
nel mondo tutti lustri e robusti,<br />
e questo grazie alla saggezza di Pope, il poeta:<br />
"Recita bene la tua parte, in questo consiste l'onore".<br />
Il reverendo Lemuel Wiley
Predicai quattromila sermoni,<br />
diressi quaranta revival,<br />
e battezzai molti convertiti.<br />
Ma nessuna delle mie imprese<br />
risplende più fulgida nella memoria del mondo,<br />
e nessuna è per me più preziosa:<br />
ho salvato i Bliss dal divorzio,<br />
e scampato i figli da quella sventura,<br />
perché crescessero donne e uomini probi,<br />
contenti di sé e vanto del villaggio.<br />
Thomas Ross, junior<br />
L'ho visto con questi occhi:<br />
una rondine<br />
fece il nido in un buco dell'alto ciglione d'argilla<br />
vicino a Miller's Ford.<br />
Ma non erano i piccoli ancora usciti dal guscio,<br />
che una serpe strisciò fino al nido<br />
per divorare la covata.<br />
Allora la rondine con rapidi frulli<br />
e strida acute<br />
lottò con la serpe,<br />
accecandola col battito delle ali,<br />
finché quella, torcendosi e alzando la testa,<br />
cadde all'indietro giù dal ciglione<br />
e affogò nello Spoon.<br />
Non passò un'ora<br />
che un'averla<br />
impalò la rondine su una spina.<br />
Quanto a me vinsi i miei bassi istinti<br />
solo per finire rovinato dall'ambizione d'un fratello.<br />
Il reverendo Abner Peet<br />
Non avevo nulla in contrario<br />
alla vendita all'asta dei miei effetti<br />
sulla piazza del villaggio.<br />
Fu per il mio amato gregge l'occasione<br />
di ottenere qualcosa ch'era stato mio<br />
in ricordo.<br />
Ma quel baule aggiudicato<br />
a Burchard, il barista!<br />
Non sapevate che conteneva i manoscritti<br />
d'una vita di sermoni?<br />
E lui li bruciò come cartacce.
Jefferson Howard<br />
La mia lotta coraggiosa! Perché io la chiamo coraggiosa,<br />
in nome degli ideali che mio padre si portò dalla Virginia:<br />
l'odio per la schiavitù come per la guerra.<br />
lo, pieno di ardore, audacia, coraggio,<br />
gettato nella vita di Spoon River,<br />
dove il nerbo principale era venuto dal New England,<br />
repubblicani, calvinisti, mercanti, banchieri,<br />
che mi odiavano, ma temevano il mio braccio.<br />
Con moglie e figli faticosi da mantenere -<br />
ma frutto del mio gusto per la vita.<br />
Rubando insoliti piaceri che mi costarono la reputazione,<br />
e collezionando mali che non avevo seminato;<br />
nemico della chiesa col suo tanfo di ossario,<br />
amante del calore umano della taverna;<br />
impacciato da destini tutti a me estranei,<br />
abbandonato da mani che credevo mie.<br />
Poi quando avvertii la mia forza gigantesca<br />
ridursi allo stremo, ecco che i miei figli<br />
avevano intrecciato le loro vite in giardini stranieri -<br />
e mi ritrovai solo, come solo ero partito!<br />
La mia vita coraggiosa! Morii in piedi,<br />
affrontando il silenzio - affrontando la prospettiva<br />
che nessuno avrebbe saputo della lotta che avevo combattuto.<br />
Il giudice Selah Lively<br />
Immaginate d'essere alto un metro e cinquantotto,<br />
e d'aver cominciato come garzone di droghiere,<br />
studiando legge al lume di candela,<br />
fino a diventare avvocato.<br />
E immaginate che grazie al vostro zelo,<br />
e all'assidua frequentazione della chiesa,<br />
siete diventato il legale di Thomas Rhodes,<br />
che incassa cambiali e ipoteche,<br />
e rappresenta le vedove<br />
nelle cause di successione. E che tutto il tempo<br />
vi burlino per la statura, e vi scherniscano per gli abiti<br />
e gli stivali lucidi. Infine<br />
siete divenuto giudice di contea.<br />
E Jefferson Howard e Kinsey Keene<br />
e Harmon Whitney e tutti quei giganti<br />
che vi avevano beffato, sono costretti<br />
alla sbarra a dire "Vostro Onore" -<br />
be', non vi pare giusto<br />
che gliel'abbia fatta pagare?<br />
Albert Schirding<br />
Jonas Keene si riteneva sfortunato
perché i suoi figli erano tutti falliti.<br />
Ma io conosco una sorte peggiore:<br />
essere un fallito quando i tuoi figli hanno successo.<br />
Allevai una nidiata di aquile<br />
che finirono per volare via, lasciandomi<br />
come una cornacchia sul ramo abbandonato.<br />
Poi, per l'ambizione di farmi chiamare onorevole,<br />
e per conquistarmi così l'ammirazione dei figli,<br />
mi candidai sovrintendente alle scuole della contea,<br />
spendendo i miei risparmi per farcela - e fui sconfitto.<br />
Quell'autunno mia figlia ricevette a Parigi il primo premio<br />
per un quadro intitolato Il vecchio mulino -<br />
(il vecchio mulino ad acqua prima che Henry Wilkin ci mettesse<br />
[il vapore).<br />
L'idea che non ero degno di lei mi uccise.<br />
Jonas Keene<br />
Perché si uccise Albert Schirding<br />
nello sforzo di diventare sovrintendente,<br />
con la fortuna che aveva di una vita agiata<br />
e figli meravigliosi, che gli fecero onore<br />
prima che arrivasse a sessant'anni?<br />
Se almeno uno dei miei figli avesse avuto un'edicola,<br />
o una delle mie figlie avesse sposato un uomo come si deve,<br />
non mi sarebbe toccato andare in giro sotto la pioggia<br />
e non mi sarei ficcato a letto coi vestiti fradici,<br />
mandando via il medico.<br />
Eugenia Todd<br />
Nessuno di voi, passanti,<br />
ha mai sofferto per un dente che sia un tormento continuo?<br />
O una fitta nel fianco che non se ne vuole andare?<br />
O un'escrescenza maligna che si gonfia sempre più?<br />
In modo che anche nel sonno più profondo<br />
vi resta l'oscura coscienza o l'ombra del pensiero<br />
del dente, del fianco, del tumore?<br />
Così un amore contrastato o un'ambizione frustrata<br />
o un errore che vi abbia sconvolto l'esistenza,<br />
irreparabilmente fino all'ultimo,<br />
come un dente o una fitta nel fianco,<br />
spunteranno nei sogni del vostro ultimo sonno<br />
finché la piena liberazione dalla sfera terrestre<br />
vi giunga come a chi si ridesti<br />
guarito e allegro al mattino!<br />
Yee Bow
Mi mandarono alla Sunday-school<br />
di Spoon River<br />
e tentarono di farmi lasciare Confucio per Gesù.<br />
Non mi poteva andar peggio<br />
se avessi tentato io di fargli lasciare Gesù per Confucio.<br />
Perché alla sprovvista, quasi per scherzo,<br />
e aggredendomi alle spalle, Harry Wiley,<br />
il figlio del pastore, mi cacciò le costole nei polmoni,<br />
con un pugno ch'era una mazzata.<br />
Così non dormirò più con gli antenati a Pechino<br />
e non ci saranno figli a venerare la mia tomba.<br />
Washington McNeely<br />
Ricco, onorato dai miei concittadini,<br />
padre di molti figli, nati da nobile madre,<br />
tutti cresciuti là<br />
nella grande villa, fuori del villaggio.<br />
Guardate quel cedro sul prato!<br />
Mandai i ragazzi a studiare a Ann Arbor, le ragazze a Rockford,<br />
intanto seguitai la mia vita, accumulando ricchezze e onori -<br />
la sera riposavo sotto il cedro.<br />
Gli anni passarono.<br />
Mandai le ragazze in Europa;<br />
diedi loro una dote quando si sposarono.<br />
Diedi soldi ai ragazzi per avviarli negli affari.<br />
Erano figlioli forti, promettenti come mele<br />
prima che si veda il baco.<br />
Ma John fuggì all'estero, rovinato.<br />
Jenny morì di parto -<br />
io sedevo sotto il cedro.<br />
Harry si uccise dopo una bisboccia,<br />
Susan divorziò -<br />
io sedevo sotto il cedro.<br />
Paul si ammalò per troppo studio,<br />
Mary si chiuse in casa per amore d'un uomo -<br />
io sedevo sotto il cedro.<br />
Erano tutti finiti, o con le ali spezzate o divorati dalla vita -<br />
io sedevo sotto il cedro.<br />
La mia compagna, la loro madre, mi fu tolta -<br />
io sedevo sotto il cedro,<br />
finché rintoccarono i novant'anni.<br />
O madre Terra, che culli e addormenti la foglia caduta!<br />
Paul McNeely<br />
Cara Jane! cara incantevole Jane!<br />
con che grazia mi entravi nella stanza (quand'ero così malato)<br />
con la tua cuffietta da infermiera e i polsini di lino,<br />
e mi prendevi la mano e mi dicevi in un sorriso:<br />
"Lei non è così malato - guarirà presto".<br />
E con che dolcezza il liquido pensiero dei tuoi occhi
penetrava nei miei come rugiada che scivoli<br />
nel cuore di un fiore.<br />
Cara Jane! tutta la ricchezza dei McNeely<br />
non avrebbe compensato le tue cure per me,<br />
giorno e notte, e notte e giorno;<br />
né ripagato il tuo sorriso, né il calore della tua anima,<br />
in quelle tue manine poggiate sulla mia fronte.<br />
Jane, finché la fiamma della vita si spense<br />
nel buio oltre il disco della notte<br />
ho desiderato ardentemente e sperato di guarire<br />
per posare il mio capo sui tuoi piccoli seni,<br />
e serrarti stretta in un abbraccio d'amore -<br />
Si è ricordato di te mio padre quando è morto,<br />
Jane, cara Jane?<br />
Mary McNeely<br />
Viandante,<br />
amare è ritrovare la propria anima<br />
attraverso l'anima dell'amato.<br />
Quando l'amato si ritrae dalla tua anima<br />
allora la sua anima tu l'hai perduta.<br />
Sta scritto: "Ho un amico,<br />
ma il mio dolore non ha amici".<br />
Di qui i miei lunghi anni di solitudine nella casa di mio padre,<br />
nel tentativo di riavermi,<br />
e di mutare il mio dolore in superiore coscienza.<br />
Ma c'era mio padre coi suoi dolori,<br />
seduto sotto il cedro,<br />
un'immagine che finì per entrarmi nel cuore<br />
portandovi una quiete infinita.<br />
Oh, voi anime che avete reso la vita<br />
fragrante e bianca come tuberose<br />
che spuntano dalla nera terra,<br />
eterno riposo!<br />
Daniel M'Cumber<br />
Quando andai in città, Mary McNeely,<br />
volevo ritornare da te, sì te l'assicuro.<br />
Ma Laura, la figlia della padrona di casa,<br />
non so come si insinuò nella mia vita, e mi trascinò via.<br />
Poi qualche anno dopo non mi vado a imbattere<br />
in quella Georgine Miner di Niles - un virgulto<br />
del libero amore, di quei giardini alla Fourier che fiorirono<br />
in tutto l'Ohio prima della guerra.<br />
Quel suo amante da strapazzo s'era stancato di lei,<br />
e lei si rivolse a me in cerca di forza e conforto.<br />
Era una di quelle creature lacrimose<br />
che tu prendi fra le braccia, e poi tutto a un tratto<br />
ti sbavano il viso col loro naso sgocciolante,<br />
e ti rovesciano addosso i loro effluvi;<br />
poi ti mordono la mano e scappano via.
E resti lì sanguinante e puzzi da morire!<br />
Sì, Mary McNeely, io non ero degno<br />
di baciarti l'orlo della veste!<br />
Georgine Sand Miner<br />
Una matrigna mi cacciò di casa, inasprendomi.<br />
Un donnaiolo fannullone e dilettante mi prese la virtù.<br />
Fui la sua amante per anni - non lo sapeva nessuno.<br />
Da lui imparai quell'astuzia parassita<br />
con cui stavo a mio agio coi bulli, come una pulce addosso a un<br />
[cane.<br />
Per tanto tempo non feci altro che essere "in intimità" con diversi<br />
[uomini.<br />
Poi mi misi con Daniel, il radicale, per anni.<br />
Sua sorella diceva che ero la sua amante;<br />
e Daniel mi scrisse: "Parola infame, che sporca il nostro grande<br />
[amore!".<br />
Ma la mia rabbia s'attorse in spire, affilando i denti.<br />
Poi fu la volta della mia amica lesbica.<br />
Odiava la sorella di Daniel.<br />
E Daniel detestava quel nanerottolo del marito.<br />
E lei ci vide l'occasione per una stoccata velenosa:<br />
avrei voluto lamentarmi con la moglie di Daniel della corte che lui<br />
[mi faceva!<br />
Ma prima gli chiesi di fuggire a Londra con me.<br />
"Perché non restiamo in città come al solito?" disse lui.<br />
Allora lavorai sott'acqua e mi vendicai del suo rifiuto<br />
tra le braccia del mio amico dilettante. Poi di nuovo a galla,<br />
con la lettera di Daniel<br />
per provare che il mio onore era intatto, mostrandola a sua moglie,<br />
alla mia amica lesbica e a tutti quanti.<br />
Se solo Daniel m'avesse ammazzata con un colpo!<br />
invece di strapparmi di dosso le menzogne,<br />
puttana nel corpo e nell'anima!<br />
Thomas Rhodes<br />
Benissimo, voi idealisti,<br />
e navigatori dei domini dell'intelletto,<br />
e voi marinai di sublimi fantasie,<br />
sospinti da erratiche correnti, precipiti in sacche d'aria,<br />
voi le Margaret Fuller Slack, i Petit,<br />
e i Tennessee Claflin Shope -<br />
avete scoperto con la saggezza che tanto vantate,<br />
quanto è difficile alla fine<br />
evitare che l'anima si frantumi in minuscoli atomi.<br />
Mentre noi, cercatori di tesori terreni,<br />
procacciatori e incettatori d'oro,<br />
siamo padroni di noi stessi, compatti, armonici,<br />
fino all'ultimo.
Ida Chicken<br />
Dopo aver ascoltato conferenze<br />
al nostro Chautauqua, e studiato francese<br />
per vent'anni, e imparato la grammatica<br />
quasi a memoria,<br />
pensai di fare un viaggio a Parigi<br />
per dare il tocco finale alla mia cultura.<br />
Così andai a Peoria per il passaporto -<br />
(quella mattina sul treno c'era Thomas Rhodes).<br />
E l'impiegato della corte distrettuale<br />
mi fece giurare di sostenere e difendere<br />
la costituzione - sì, proprio a me -<br />
che non potevo sostenerla o difenderla in nessun modo!<br />
Be', lo volete sapere? Quella stessa mattina<br />
il giudice federale, nella stanza accanto<br />
a quella dove prestavo il giuramento,<br />
decideva che la costituzione<br />
esentava Rhodes dal pagamento delle tasse<br />
per l'acquedotto di Spoon River!<br />
Penniwit, l'artista<br />
Persi la clientela a Spoon River<br />
perché cercavo di infondere la mia intelligenza alla macchina<br />
[fotografica<br />
per catturare l'anima del soggetto.<br />
La migliore fotografia che abbia mai fatto<br />
fu quella del giudice Somers, avvocato.<br />
Si sedette impettito e mi fece aspettare<br />
finché non ebbe raddrizzato l'occhio guercio.<br />
Poi quando fu pronto disse "avanti".<br />
E io gridai "obiezione respinta", e l'occhio gli si rivoltò in su.<br />
E lo colsi proprio con l'espressione che aveva<br />
quando diceva "mi oppongo".<br />
Jim Brown<br />
Mentre allevavo Dom Pedro<br />
arrivai a capire ciò che divide l'umanità fra chi preferisce<br />
cantare Tacchino nella paglia oppure C'è una fontana piena<br />
[di sangue -<br />
(come faceva Rile Potter a Concord);<br />
giocare a carte o sentire le prediche del reverendo Peet sulla<br />
[terra santa;<br />
saltare e ballare o invece passare il piatto delle elemosine;<br />
Pinafore o una cantata alla scuola di catechismo;<br />
gli uomini o il danaro;<br />
chi è per la gente e chi no.<br />
Andò così:<br />
il reverendo Peet e la Società per la Morale Pubblica,
presieduta dalla moglie di Ben Pantier,<br />
si rivolsero agli amministratori comunali,<br />
chiedendo di farmi portar via Dom Pedro<br />
dalla stalla di Wash McNeely, ai margini del villaggio,<br />
in un'altra fuori della giurisdizione,<br />
perché secondo loro offendeva la morale.<br />
Bene, Ben Pantier e Jones il violinista salvarono la situazione -<br />
dissero che era un insulto ai puledri.<br />
Robert Davidson<br />
M'ingrassai lo spirito nutrendomi delle anime degli uomini.<br />
Se vedevo un'anima forte<br />
ne ferivo l'orgoglio e ne divoravo la forza.<br />
I rifugi dell'amicizia sapevano, la mia astuzia,<br />
perché se potevo rubare un amico lo facevo.<br />
E dovunque c'era da allargare il mio potere<br />
minando un'ambizione, lo facevo,<br />
per lusingare la mia.<br />
E il trionfo sulle altre anime,<br />
solo per affermare e provare la mia forza superiore,<br />
era per me un piacere,<br />
l'acuta esaltazione della ginnastica dell'anima.<br />
Divorando anime, avrei dovuto vivere in eterno.<br />
Ma i loro avanzi indigesti mi causarono una nefrite mortale,<br />
di paura, angoscia, avvilimento,<br />
odio, sospetto, allucinazioni.<br />
Alla fine crollai con un urlo.<br />
Guardate la ghianda:<br />
non divora le altre ghiande.<br />
Elsa Wertman<br />
Ero una giovane contadina tedesca,<br />
occhi azzurri, rosea, felice e forte.<br />
Il mio primo lavoro fu da Thomas Greene.<br />
Un giorno d'estate che lei non c'era<br />
lui s'infilò in cucina e mi prese<br />
tra le braccia e mi baciò sulla gola,<br />
mentre scostavo il viso. Poi nessuno di noi<br />
sembrò accorgersi di quanto accadeva.<br />
E piansi per quel che sarebbe stato di me.<br />
E piansi ancor più quando si cominciò a vedere il mio segreto.<br />
Un giorno la signora Greene disse che sapeva,<br />
e non mi avrebbe fatto storie,<br />
e, non avendo figli, l'avrebbe adottato.<br />
(Per tenerla buona lui le aveva regalato una fattoria.)<br />
Così si chiuse in casa e sparse la voce,<br />
come se fosse successo a lei.<br />
E tutto andò bene e nacque il bambino - Furono tanto buoni con me.<br />
Più tardi sposai Gus Wertman, e gli anni passarono.<br />
Ma - a un comizio quando gli altri credevano che mi commuovessi<br />
per l'oratoria di Hamilton Greene -
si sbagliavano.<br />
No! Avrei voluto dire:<br />
Quello è mio figlio! Quello è mio figlio!<br />
Hamilton Greene<br />
Fui l'unico figlio di Frances Harris della Virginia<br />
e di Thomas Greene del Kentucky,<br />
entrambi di sangue valoroso e onorato.<br />
A loro devo tutto ciò che divenni,<br />
giudice, membro del Congresso, notabile dello stato.<br />
Da mia madre ereditai<br />
vivacità, immaginazione, eloquenza;<br />
da mio padre volontà, buon senso, logica.<br />
A loro tutto l'onore<br />
se mai fui utile al popolo!<br />
Ernest Hyde<br />
La mia mente era uno specchio:<br />
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.<br />
In gioventù la mia mente fu come lo specchio<br />
d'un'auto in rapida corsa,<br />
che coglie e subito disperde i tratti del paesaggio.<br />
Poi col tempo<br />
sullo specchio si produssero profonde scalfitture,<br />
tra cui s'insinuava il mondo esterno,<br />
e affiorava il mio io più segreto.<br />
È questa la nascita dell'anima nel dolore,<br />
una nascita fatta di guadagni e di perdite.<br />
La mente vede il mondo come cosa separata,<br />
e l'anima ne fa un tutt'uno con se stessa.<br />
Uno specchio graffiato non riflette immagini -<br />
e questo è il silenzio della saggezza.<br />
Roger Heston<br />
Quante volte Ernest Hyde e io<br />
abbiamo discusso del libero arbitrio!<br />
La mia metafora preferita era la vacca di Prickett<br />
legata al pascolo, e libera si sa<br />
quant'era lunga la cavezza.<br />
Un giorno che stavamo discutendo, guardando la vacca<br />
che tirava la corda per spingersi oltre il cerchio d'erba<br />
ormai tutto mangiucchiato,<br />
la stanga si sfilò, e a testa alta,<br />
quella ci caricò.<br />
"E questo, è libero arbitrio oppure no?" disse Ernest scappando.
Io caddi e quella m'incornò a morte.<br />
Amos Sibley<br />
Né il carattere, né la forza, né la pazienza<br />
avevo, che il villaggio mi attribuiva<br />
di sopportare mia moglie e intanto predicare,<br />
facendo il lavoro che Dio m'aveva dato.<br />
La detestavo quella megera, quella sgualdrina.<br />
Sapevo i suoi adulteri, uno per uno.<br />
Ma se anche avessi divorziato da quella donna<br />
avrei dovuto abbandonare il sacerdozio.<br />
Perciò per fare il lavoro del Signore e raccoglierne i frutti,<br />
la sopportai!<br />
Così mentii a me stesso!<br />
Così mentii a Spoon River!<br />
Intanto mi davo da fare con le conferenze, mi presentai<br />
[candidato,<br />
propagandai libri, con questa idea fissa:<br />
se faccio i soldi, divorzio.<br />
La signora Sibley<br />
Il segreto delle stelle, - la gravitazione.<br />
Il segreto della terra, - strati di rocce.<br />
Il segreto del suolo, - ricevere il seme.<br />
Il segreto del seme, - il germoglio.<br />
Il segreto dell'uomo, - il seminatore<br />
Il segreto della donna, - il suolo.<br />
Il mio segreto: sotto un tumulo che non troverete mai.<br />
Adam Weirauch<br />
Fui schiacciato fra Altgeld e Armour.<br />
Persi molti amici, tempo e denaro<br />
in difesa di Altgeld che il direttore Whedon<br />
aveva denunciato come il candidato degli speculatori e degli<br />
[anarchici.<br />
Poi Armour cominciò a spedire carne macellata a Spoon River,<br />
costringendomi a chiudere il mattatoio,<br />
e anche la macelleria mi andò in rovina.<br />
Le energie fresche di Altgeld e Armour mi assalirono<br />
simultaneamente.<br />
Mi aspettavo, per recuperare il danaro perduto<br />
e riconquistare gli amici che mi avevano abbandonato,<br />
che il governatore mi nominasse Commissario del Canale.<br />
Invece nominò Whedon, dell'"Argus" di Spoon River;<br />
allora mi candidai al parlamento e fui eletto.
Al diavolo i princìpi, mi dissi, e vendetti il mio voto<br />
sulla concessione alla compagnia tramviaria di Charles T. Yerkes.<br />
Naturalmente fui uno di quelli che si fecero incastrare.<br />
Chi fu a rovinarmi,<br />
Armour, Altgeld, o io stesso?<br />
Ezra Bartlett<br />
Cappellano dell'esercito,<br />
cappellano delle prigioni,<br />
predicatore a Spoon River,<br />
ebbro di Dio, Spoon River -<br />
eppure trascinai nell'infamia la povera Eliza Johnson,<br />
e me stesso nella miseria e nel disprezzo.<br />
Ma non capite che l'amore per le donne,<br />
e anche l'amore per il vino,<br />
sono gli eccitanti con cui l'anima, assetata di Dio,<br />
raggiunge l'estatica visione<br />
e scorge gli avamposti celesti?<br />
Solo dopo ripetuti sforzi,<br />
dopo che ogni eccitante è fallito,<br />
l'anima che anela sa,<br />
per sua sola forza,<br />
trovare il divino<br />
fidando in se stessa.<br />
Amelia Garrick<br />
Sì, sono qui accanto a uno stento cespuglio di rose,<br />
in un luogo negletto vicino alla palizzata<br />
dove la macchia del bosco di Siever<br />
s'insinua e cresce qua e là.<br />
E tu, tu sei una persona importante a New York,<br />
la moglie d'un miliardario famoso,<br />
un nome sulle pagine mondane,<br />
bella, ammirata, forse ingrandita<br />
dal miraggio della distanza.<br />
Tu hai avuto successo, io sono fallita<br />
agli occhi del mondo.<br />
Tu sei viva, io sono morta.<br />
Eppure so di avere soggiogato il tuo spirito;<br />
e so che giacendo qui lontana da te,<br />
ignota ai tuoi amici famosi<br />
del mondo brillante in cui vivi,<br />
ho un potere invincibile sulla tua vita<br />
che la deruba di un trionfo completo.<br />
John Hancock Otis
Quanto alla democrazia, concittadini,<br />
non siete forse disposti a riconoscere<br />
che io, erede d'una fortuna e bene educato,<br />
non fui secondo a nessuno a Spoon River<br />
per devozione alla causa della Libertà?<br />
Mentre il mio coetaneo Anthony Findlay,<br />
nato in una baracca e che aveva cominciato<br />
come acquaiolo degli operai della ferrovia,<br />
poi diventato operaio cogli anni,<br />
e in seguito capo-reparto, fino ad arrivare<br />
alla direzione delle ferrovie,<br />
e vissuto a Chicago,<br />
fu un vero negriero,<br />
che spezzava la schiena ai lavoratori,<br />
e nemico spietato della democrazia.<br />
E io ti dico, Spoon River,<br />
e dico a te, o Repubblica,<br />
guardatevi dall'uomo che sale al potere<br />
e una volta aveva le pezze al culo.<br />
Anthony Findlay<br />
Per il paese e per l'uomo,<br />
e per un paese non meno che per un uomo,<br />
è meglio farsi temere che amare.<br />
E se questo paese preferisce perdere<br />
l'amicizia delle altre nazioni<br />
piuttosto che rinunciare alla propria ricchezza,<br />
io dico che per un uomo è peggio perdere<br />
il danaro che gli amici.<br />
E squarcio il velo che copre l'essenza<br />
di un antico ideale:<br />
quando il popolo reclama la libertà<br />
in realtà vuole il potere sui potenti.<br />
Io, Anthony Findlay, assurto alla grandezza<br />
da umile acquaiolo che ero,<br />
al punto di poter dire a mille "Venite",<br />
e ad altri mille "Andate",<br />
affermo che una nazione non può prosperare,<br />
o raggiungere la prosperità,<br />
se il potente e il saggio non hanno un bastone<br />
da usare sugli imbecilli e sui deboli.<br />
John Cabanis<br />
Non il disprezzo, concittadini,<br />
né l'incuria degli inetti,<br />
o le illegalità e gli sprechi<br />
dell'amministrazione democratica di Spoon River<br />
mi fecero abbandonare il partito della legge e dell'ordine<br />
per mettermi alla testa del partito liberale.<br />
Concittadini! Io vidi come in un presagio
che ognuno dei milioni di uomini<br />
che si votano alla Libertà,<br />
e cadono quando la Libertà cade,<br />
sopportando sprechi e illegalità,<br />
e un governo di deboli e di ciechi,<br />
muore nella speranza di costruire il suolo,<br />
come il polipo del corallo, per il tempio<br />
che alla fine sorgerà.<br />
E proclamo che la Libertà combatterà sino all'ultimo<br />
per rendere tutte le anime<br />
sagge e forti e atte al governo<br />
come i sublimi guardiani di Platone<br />
nell'abbraccio d'una repubblica mondiale!<br />
L'ignoto<br />
Voi esseri ambiziosi, ascoltate la storia dell'ignoto<br />
che qui giace senza il segno d'una lapide.<br />
Da ragazzo, temerario e sventato,<br />
mentre giravo per il bosco imbracciando un fucile<br />
vicino alla villa di Aaron Hatfield,<br />
tirai a un falco appollaiato sulla cima<br />
di un albero secco.<br />
Cadde con un rantolo<br />
ai miei piedi, l'ala spezzata.<br />
Poi lo misi in una gabbia<br />
dove visse molti giorni gracchiando con rabbia contro di me<br />
quando gli offrivo il cibo.<br />
Ogni giorno io cerco nei regni dell'Ade<br />
l'anima di quel falco,<br />
per potergli offrire l'amicizia<br />
di uno che la vita ha ferito e messo in gabbia.<br />
Alexander Throckmorton<br />
Da giovane, le mie ali erano forti e instancabili,<br />
ma non conoscevo le montagne.<br />
Da vecchio conoscevo le montagne<br />
ma le mie ali stanche non potevano tener dietro alla visione -<br />
il genio è saggezza e gioventù.<br />
Jonathan Swift Somers<br />
Quando vi sarete arricchiti l'anima<br />
il più possibile,<br />
con i libri, la riflessione, il dolore, la conoscenza degli uomini,<br />
la capacità d'interpretare sguardi, silenzi,<br />
le pause nei grandi mutamenti,
il genio della divinazione e della profezia;<br />
sicché vi parrà a volte di tenere il mondo<br />
nel cavo della mano;<br />
allora, se per l'affollarsi di tanti poteri<br />
entro il cerchio della vostra anima,<br />
l'anima prende fuoco,<br />
e nell'incendio dell'anima<br />
il male del mondo è illuminato e reso intelligibile -<br />
siate grati se in quell'ora di visione suprema<br />
la vita non v'inganna.<br />
La vedova McFarlane<br />
Io fui la vedova McFarlane,<br />
tessitrice di tappeti per tutto il villaggio.<br />
E ho pietà di voi ancora al telaio della vita,<br />
voi che cantate alla spola<br />
e spiate amorosamente il lavoro delle vostre mani,<br />
se giungerete al giorno dell'odio, della verità terribile.<br />
Perché il panno della vita, vedete, è tessuto<br />
secondo un disegno nascosto sotto la trama -<br />
un disegno che non si può vedere!<br />
E voi tessete lieti, cantando, cantando,<br />
serbate i fili dell'amore e dell'amicizia<br />
per nobili figure d'oro e di porpora.<br />
E quando da un pezzo altri occhi hanno visto<br />
che avete tessuto una striscia di panno bianco come la luna,<br />
voi ridete nella vostra forza, perché la Speranza la ricopre<br />
di forme d'amore e di bellezza.<br />
Il telaio d'un tratto si arresta! Si scopre il disegno!<br />
Siete soli nella stanza! Avete tessuto un sudario!<br />
In quello vi avvolge l'odio che vi suscita!<br />
Carl Hamblin<br />
La rotativa del "Clarion" di Spoon River fu distrutta,<br />
e io impeciato e impiumato,<br />
perché il giorno che gli Anarchici furono impiccati a Chicago<br />
[pubblicai questo:<br />
"Ho visto una donna bellissima con gli occhi bendati<br />
sui gradini di un tempio di marmo.<br />
Una grande folla le passava dinanzi,<br />
i volti imploranti alzati verso di lei.<br />
Nella sinistra impugnava una spada.<br />
Brandendo quella spada,<br />
colpiva ora un bimbo, ora un operaio,<br />
ora una donna in fuga, ora un pazzo.<br />
Nella destra teneva una bilancia:<br />
nella bilancia venivano gettate monete d'oro<br />
da chi scampava ai colpi della spada.<br />
Un uomo in toga nera lesse da un manoscritto:<br />
"Non guarda in faccia nessuno".<br />
Poi un giovane con berretto rosso
le fu accanto con un balzo e le strappò la benda.<br />
Ed ecco, le ciglia erano state corrose<br />
dal marcio delle palpebre;<br />
le pupille bruciate da un muco lattiginoso;<br />
la follia di un'anima morente<br />
era scritta su quel volto<br />
allora la folla capì perché portasse la benda".<br />
Il direttore Whedon<br />
Saper vedere ogni aspetto d'ogni problema,<br />
dar ragione a tutti, essere tutto, non essere nulla a lungo;<br />
pervertire la verità, strumentalizzarla,<br />
sfruttare i grandi sentimenti e le passioni della famiglia umana<br />
per bassi scopi, per fini astuti,<br />
indossare una maschera come gli attori greci -<br />
il tuo quotidiano di otto pagine - dietro cui ti nascondi,<br />
strillando nel megafono dei caratteri cubitali:<br />
"Sono io il gigante".<br />
E quindi vivere anche la vita di un ladruncolo,<br />
avvelenato dalle parole anonime<br />
di un'amica segreta.<br />
Per danaro insabbiare uno scandalo<br />
o divulgarlo ai quattro venti per vendetta,<br />
o per vendere il giornale,<br />
distruggendo reputazioni, o corpi, se necessario,<br />
vincere a ogni costo, salvo la vita.<br />
Gloriarsi di un potere demoniaco, minare la civiltà,<br />
come un ragazzo paranoico mette un tronco sulle rotaie<br />
e fa deragliare il rapido.<br />
Essere un direttore, com'ero io.<br />
Poi giacere qui accanto al fiume sopra il punto<br />
dove scorre la fogna del villaggio,<br />
e scaricano barattoli vuoti e immondizie,<br />
e nascondono gli aborti.<br />
Eugene Carman<br />
Schiavo di Rhodes! Vendevo scarpe e tela,<br />
farina e pancetta, tute, vestiario, tutto il giorno<br />
quattordici ore al giorno, trecentotredici giorni l'anno<br />
per più di vent'anni.<br />
Dicevo "sissignora" e "sissignore" e "grazie"<br />
mille volte al giorno, e tutto per cinquanta dollari al mese.<br />
Abitavo in una fetida stanza di quella topaia del "Commercial".<br />
E costretto ad andare alla Sunday-school, ad ascoltare<br />
il reverendo Abner Peet centoquattro volte l'anno,<br />
per più di un'ora ogni volta,<br />
perché Thomas Rhodes dirigeva la chiesa<br />
oltre che il negozio e la banca.<br />
Così quel mattino mentre mi annodavo la cravatta<br />
d'un tratto mi vidi nello specchio:<br />
i capelli tutti grigi, la faccia una torta fradicia.
Bestemmiai come un forsennato: Tu maledetto vecchio!<br />
Cane vigliacco! Pezzente schifoso!<br />
Schiavo di Rhodes! Tanto che Roger Baughman<br />
pensò che stessi litigando con qualcuno,<br />
e guardò sopra la tramezza giusto in tempo<br />
per vedermi stramazzare a terra.<br />
M'era scoppiata una vena del cervello.<br />
Clarence Fawcett<br />
La morte improvvisa di Eugene Carman<br />
mi mise in lizza per l'aumento a cinquanta dollari al mese,<br />
e quella sera lo dissi a mia moglie e ai miei figli.<br />
Ma l'aumento non arrivò, e allora pensai<br />
che il vecchio Rhodes mi sospettasse del furto<br />
di coperte che avevo preso e venduto sottobanco<br />
per pagare il medico della mia bambina.<br />
Poi come un fulmine il vecchio Rhodes mi accusò,<br />
ma disse che mi avrebbe perdonato perché avevo famiglia<br />
se confessavo, e allora confessai,<br />
e lo pregai di non fare uscire la cosa sui giornali,<br />
e lo chiesi anche ai redattori.<br />
Quella notte la polizia venne a prendermi a casa,<br />
e tutti i giornali, tranne il "Clarion",<br />
mi fecero un bel ritratto di ladro<br />
perché era il vecchio Rhodes che pagava<br />
e voleva che servissi di esempio.<br />
Insomma, figuratevi come piansero i bambini<br />
e come mi compianse e mi odiò mia moglie,<br />
e come sono finito qui.<br />
W. Lloyd Garrison Standard<br />
Vegetariano, non-violento, libero pensatore, di morale cristiana,<br />
oratore incline al ritmo artificioso di Ingersoll;<br />
carnivoro, vendicativo, credente e pagano;<br />
casto, promiscuo, volubile, traditore, vano,<br />
orgoglioso, di quell'orgoglio che considera la lotta una cosa risibile;<br />
col cuore roso dal verme d'una finta disperazione;<br />
che indossa la maschera dell'indifferenza per nascondere l'onta<br />
[della sconfitta;<br />
io, figlio dell'idealismo antischiavista -<br />
una specie di Brand mancato,<br />
che altro potevo fare quando difesi<br />
quei patrioti canaglie che incendiarono il tribunale,<br />
perché Spoon River ne avesse uno nuovo,<br />
se non riconoscerne la colpa? Quando Kinsey Keene trafisse<br />
la maschera di cartone della mia vita con una lancia di luce,<br />
che potevo fare se non strisciare via, come la belva<br />
venuta su dal cucciolo che ero, a ringhiare in un angolo?<br />
La piramide della mia vita non fu che una duna,<br />
arida e informe, devastata infine dalla tempesta.
Il professor Newcomer<br />
Tutti risero del colonnello Prichard<br />
perché aveva comprato un motore così potente<br />
che si fracassò, e fracassò la macina<br />
che faceva funzionare.<br />
Ma è questa la beffa di dimensioni cosmiche:<br />
il naturale istinto che ha spinto l'uomo<br />
a far scaturire dal cervello una vita spirituale -<br />
oh, miracolo del mondo! -<br />
quello stesso cervello con cui la scimmia e il lupo<br />
si procurano cibo e riparo e si riproducono.<br />
La natura ha spinto l'uomo a questo,<br />
in un mondo in cui non gli dà altro da fare<br />
dopo tutto (benché la forza della sua anima si affanni,<br />
in un futile spreco di energia,<br />
a ingranarsi coi mulini degli dei)<br />
se non procurarsi cibo, riparo e riprodursi!<br />
Ralph Rhodes<br />
Tutto quel che dicevano era vero:<br />
feci fallire la banca di mio padre coi prestiti ottenuti<br />
per speculare sul grano a tempo perso; ma questa è la verità -<br />
compravo grano anche per lui,<br />
che non poteva figurare nell'affare<br />
per via dei suoi rapporti con la chiesa.<br />
E mentre George Reece scontava la pena<br />
io inseguii il fuoco fatuo delle donne<br />
e l'inganno del vino a New York.<br />
È fatale disgustarsi del vino e delle donne<br />
quando non hai nient'altro nella vita.<br />
Ma immaginate la vostra testa grigia, e china<br />
su un tavolo cosparso di mozziconi acri<br />
di sigarette e bicchieri vuoti,<br />
e si sente un colpo, e voi sapete che è il colpo<br />
così a lungo soffocato dallo scoppio dei tappi<br />
e dalle strida fatue delle donnine -<br />
voi alzate lo sguardo, ed ecco la vostra ladra,<br />
lei che ha atteso che aveste la testa grigia<br />
e il cuore perdesse colpi per dirvi:<br />
il gioco è finito. Sono venuta a prenderti.<br />
Vai sulla Broadway e fatti investire,<br />
ti rispediranno a Spoon River.<br />
Mickey M'Grew<br />
Sempre la solita storia la mia vita:
qualcosa al di fuori di me mi trascinava in basso,<br />
non fu la mia forza ad abbandonarmi.<br />
Ci fu la volta che mi guadagnai i soldi<br />
per andarmene via a studiare,<br />
e all'improvviso mio padre si trovò in difficoltà e<br />
dovetti dargli tutto.<br />
E così un giorno mi ritrovai<br />
uomo tuttofare a Spoon River.<br />
E quando si trattò di pulire la torre dell'acquedotto<br />
e mi tirarono su a settanta piedi di altezza,<br />
mi sciolsi la fune dalla cintola,<br />
e slanciai allegramente le braccia gigantesche<br />
verso il liscio orlo d'acciaio della cima della torre -<br />
ma scivolarono sul perfido limo,<br />
e giù, giù, giù, affondai<br />
nella tenebra ruggente!<br />
Rosie Roberts<br />
Ero nauseata, ma più ancora, furiosa<br />
con la sporca polizia e lo sporco gioco della vita.<br />
Così scrissi al capo della polizia a Peoria:<br />
"Sono qui nella casa della mia infanzia a Spoon River,<br />
dove mi consumo a poco a poco.<br />
Ma venite a prendermi, ho ucciso io il figlio<br />
di quel re del commercio, da Madam Lou,<br />
e i giornali che parlarono di suicidio<br />
mentre in casa puliva un fucile da caccia -<br />
mentirono in modo spudorato per soffocare lo scandalo,<br />
comprati dal danaro.<br />
Fu nella mia stanza che lo uccisi, da Madam Lou,<br />
perché mi buttò a terra con un pugno quando dissi<br />
che, a dispetto dei suoi soldi,<br />
quella notte sarei stata col mio amante".<br />
Oscar Hummel<br />
Avanzavo barcollando nell'oscurità,<br />
c'era un cielo fosco, qualche stella<br />
su cui m'orientavo a fatica.<br />
Erano le nove, cercavo di tornare a casa<br />
ma non so come m'ero perso,<br />
eppure la strada era quella.<br />
Poi annaspai oltre un cancello entro un cortile<br />
e chiamai con quanto fiato avevo in gola:<br />
"Ehi, violinista! Ehi, signor Jones!"<br />
(mi credevo a casa sua e lui mi avrebbe indicato la strada).<br />
Ma non ti viene fuori A.D. Blood,<br />
in camicia da notte, agitando un bastone,<br />
e imprecando contro i dannati saloon<br />
e la delinquenza che ne deriva?<br />
"Oscar Hummel, ubriacone che non sei altro!" diceva,<br />
e intanto barcollavo
sotto i colpi del suo bastone,<br />
finché stramazzai morto ai suoi piedi.<br />
Roscoe Purkapile<br />
Mi amava. Oh, come mi amava!<br />
Non ebbi via di scampo<br />
dal primo giorno che mi vide.<br />
Ma poi quando fummo sposati pensai<br />
che poteva anche morire e lasciarmi libero,<br />
o magari divorziare.<br />
Ma poche muoiono, nessuna rinuncia.<br />
Allora scappai via e me la spassai per un anno.<br />
Ma lei non si lamentò mai. Diceva che tutto si sarebbe risolto,<br />
che sarei tornato. E tornai.<br />
Le raccontai che mentre facevo un giro in barca<br />
ero stato catturato dalle parti di Van Buren Street<br />
dai pirati del lago Michigan,<br />
e tenuto in catene, così non avevo potuto scriverle.<br />
Lei pianse e mi baciò, e disse che era crudele,<br />
vergognoso, disumano!<br />
Allora mi convinsi che il nostro matrimonio<br />
era una grazia del cielo<br />
e non poteva essere sciolto,<br />
se non dalla morte.<br />
Avevo ragione.<br />
La signora Purkapile<br />
Scappò e restò via per un anno.<br />
AI ritorno mi raccontò quella storia idiota<br />
che l'avevano preso i pirati del lago Michigan<br />
e tenuto in catene, così non aveva potuto scrivermi.<br />
Finsi di credergli, ma sapevo benissimo<br />
cosa faceva, e che si vedeva<br />
con la modista, la signora Williams, di tanto in tanto<br />
quando andava in città per acquisti, lei diceva.<br />
Ma una promessa è una promessa<br />
e il matrimonio è il matrimonio,<br />
e per rispetto a me stessa<br />
rifiutai di farmi attirare in un divorzio<br />
per gli intrighi di un marito che era solo stufo<br />
del giuramento e dei doveri coniugali.<br />
Josiah Tompkins<br />
Ero assai noto e benvoluto<br />
e ricco, secondo il metro
di Spoon River, dove avevo vissuto e lavorato.<br />
Era quello il mio nido,<br />
benché tutti i miei figli fossero volati lontano -<br />
il che è naturale - tutti tranne uno.<br />
Il ragazzo, il più piccolo, rimase in famiglia,<br />
per essermi d'aiuto negli anni del tramonto<br />
e di conforto a sua madre.<br />
Ma io divenni sempre più debole, e lui sempre più forte,<br />
e litigava con me sugli affari,<br />
e sua moglie diceva ch'ero d'impiccio;<br />
e lui convinse sua madre a pensarla come lui,<br />
così mi strapparono di lì per trapiantarci<br />
tutti nella sua casa di ragazza del Missouri.<br />
E alla fine il mio patrimonio s'era talmente ridotto,<br />
che benché scrivessi il testamento a modo suo,<br />
ne ricavò ben poco.<br />
La signora Kessler<br />
Il signor Kessler, vedete, era stato nell'esercito,<br />
e riceveva sei dollari al mese di pensione,<br />
e se ne stava all'angolo di strada a parlare di politica,<br />
o in casa a leggere le Memorie di Grant;<br />
mantenevo la famiglia facendo la lavandaia,<br />
e imparavo i segreti di tutti<br />
da tendine, copriletti, camicie e sottane,<br />
perché le cose nuove diventano vecchie a lungo andare,<br />
sono rimpiazzate da migliori o non lo sono affatto:<br />
la gente o fa progressi o va indietro.<br />
E gli strappi e le toppe s'allargano col tempo;<br />
non c'è ago o filo che possano frenare la rovina,<br />
e ci sono macchie che sfuggono al sapone,<br />
e ci sono colori che stingono vostro malgrado,<br />
però è voi che rimproverano di rovinare il vestito.<br />
Fazzoletti, tovaglie, hanno i loro segreti -<br />
la lavandaia, la Vita, li conosce tutti.<br />
E io, che andavo a tutti i funerali<br />
che c'erano a Spoon River, giuro che mai<br />
ho visto la faccia d'un morto senza pensare che pareva<br />
qualcosa di lavato e stirato.<br />
Harmon Whitney<br />
Dalle luci e dal frastuono delle città,<br />
sospinto come una favilla a Spoon River,<br />
bruciato dal fuoco dell'alcol, distrutto,<br />
amante d'una donna presa per degradarmi,<br />
ma anche per nascondere un orgoglio ferito.<br />
Giudicato e disprezzato dalle menti grette del villaggio,<br />
io, col dono delle lingue e del sapere,<br />
sprofondato qui nella polvere d'un tribunale,<br />
ridotto a frugare nell'immondezza di offese e rancori,<br />
io, cui la vita sorrideva! Io, in un villaggio,
a declamare per dei bifolchi boccheggianti, pagine di versi<br />
frutto dell'erudizione dei miei anni migliori,<br />
o a provocare una risata con uno sprazzo di spirito scurrile<br />
quando mi pagavano da bere per ridestare la mia mente spenta.<br />
Giudicato da voi,<br />
quando a voi è nascosta la mia anima,<br />
con la sua ferita incancrenita<br />
per amore d'una donna che mi aprì la ferita,<br />
col suo freddo seno candido, traditore, puro e duro,<br />
implacabile fino all'ultimo, quando il tocco della sua mano,<br />
in qualunque momento, avrebbe potuto guarirmi dal tifo,<br />
preso nella giungla della vita dove molti si perdono.<br />
E pensare che la mia anima non poté reagire,<br />
come quella di Byron, col canto, con qualcosa di nobile,<br />
ma s'attorcigliò su se stessa come una serpe straziata.<br />
Giudicami così, o mondo!<br />
Bert Kessler<br />
Colpii l'ala dell'uccello,<br />
benché volasse verso il sole al tramonto;<br />
appena echeggiò lo sparo, si levò<br />
sempre più alto tra sprazzi di luce dorata,<br />
finché si rovesciò a capofitto, le penne arruffate,<br />
qualche piuma sospesa nell'aria,<br />
e cadde come piombo sull'erba.<br />
Feci qualche passo, scostando i cespugli,<br />
finché vidi uno schizzo di sangue su un tronco<br />
e la quaglia riversa tra le radici fradice.<br />
Allungai la mano, non c'erano rovi,<br />
ma qualcosa la punse e la trafisse e la gelò.<br />
E poi, in un baleno, scorsi il serpente a sonagli -<br />
le grandi palpebre sugli occhi gialli,<br />
la testa arcuata, affondata nelle spire,<br />
un viluppo schifoso, color cenere,<br />
o di foglie di quercia sbiadite sotto strati di foglie.<br />
Restai impietrito mentre si ritraeva e srotolava<br />
e cominciava a strisciare sotto il tronco,<br />
poi mi afflosciai sull'erba.<br />
Lambert Hutchins<br />
Ho due monumenti oltre a questo obelisco di granito:<br />
uno, la casa che costruii sulla collina,<br />
con le guglie, le verande e il tetto di ardesia;<br />
e l'altro, il lungolago di Chicago,<br />
dove c'è il piazzale di manovra dei treni,<br />
con le locomotive che fischiano e le ruote che stridono<br />
e il fumo e la fuliggine scagliati sulla città,<br />
e il frastuono dei vagoni sul boulevard -<br />
uno sgorbio come un porcile nel porto<br />
d'una grande metropoli, lurido come un letamaio.<br />
Contribuii a lasciare questa eredità<br />
a generazioni non ancora nate, col mio voto
in Parlamento,<br />
e il bello fu di farla finita<br />
con la continua paura del bisogno,<br />
e di dare alle mie figlie un'educazione come si deve,<br />
e un senso di sicurezza nella vita.<br />
Ma, vedete, benché avessi la villa<br />
e i viaggi gratis e una certa notorietà locale,<br />
mi arrivavano chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere,<br />
dovunque andassi, e le mie figlie crebbero<br />
con l'aria che qualcuno le volesse bastonare;<br />
e si sposarono all'impazzata, in fretta e furia,<br />
tanto per togliersi di qui e cambiare.<br />
A che è servito allora tutto quanto?<br />
A niente, a un accidente!<br />
Lillian Stewart<br />
Ero la figlia di Lambert Hutchins,<br />
nata in una casetta vicino al mulino,<br />
cresciuta nella villa sulla collina<br />
con le guglie, le verande e il tetto di ardesia.<br />
Com'era fiera della villa mia madre!<br />
Com'era fiera del successo di mio padre!<br />
E come mio padre ci amava e curava,<br />
e si preoccupava della nostra felicità!<br />
Ma credo che la casa sia stata una maledizione,<br />
perché il patrimonio di mio padre era tutto lì,<br />
e quando mio marito si accorse d'aver sposato<br />
una ragazza che in fondo era povera,<br />
mi rinfacciò quelle guglie,<br />
e disse che la casa era una truffa,<br />
un'esca ingannevole per giovanotti, che alimentava la speranza<br />
di una dote che poi non c'era;<br />
e un uomo che si vende il voto<br />
dovrebbe ricavare abbastanza dal tradimento del popolo,<br />
da sistemare tutta la famiglia.<br />
Mi rovinò l'esistenza finché me ne tornai a casa<br />
e vissi da vecchia zitella fino alla morte,<br />
facendo la domestica a mio padre.<br />
Hortense Robbins<br />
Il mio nome era ogni giorno sui giornali<br />
perché cenavo qui,<br />
o facevo un viaggio là,<br />
o affittavo una casa a Parigi,<br />
e ricevevo l'aristocrazia.<br />
Ero sempre a cena o in viaggio,<br />
o a passare le acque a Baden-Baden.<br />
Ora sono qui per fare onore<br />
a Spoon River, accanto alla famiglia da cui discendo.<br />
E a nessuno importa dove cenavo,<br />
o abitavo, o chi ricevevo,<br />
e quante volte passavo le acque a Baden-Baden!
Batterton Dobyns<br />
La mia vedova sarà svolazzata<br />
da Mackinac a Los Angeles,<br />
a riposare e fare bagni e starsene un'ora<br />
o anche più a tavola davanti a zuppe e carni<br />
e dolci squisiti e caffè?<br />
Io fui stroncato nel fiore degli anni<br />
dal troppo lavoro e dall'ansia.<br />
Mi dicevo sempre, vada come vada<br />
l'assicurazione ce l' ho in regola,<br />
e in banca c'è qualcosa,<br />
e un pezzo di terra a Manitoba.<br />
Ma mentre mi spegnevo ebbi una visione<br />
nel delirio finale:<br />
mi vidi inchiodato nella bara,<br />
cravatta bianca di batista e boutonnière,<br />
e mia moglie in un luogo<br />
lontano con vista sul mare.<br />
Pareva riposata, rubiconda e prosperosa,<br />
nonostante i capelli bianchi.<br />
E sorrideva e diceva a un cameriere negro:<br />
"Ancora una fetta di roast-beef, George.<br />
Ecco un nichelino per il disturbo".<br />
Jacob Godbey<br />
Cosa avete provato, voi libertari,<br />
che sprecaste l'ingegno ad appellarvi a nobili argomenti<br />
in giro per i saloon, come se la Libertà<br />
non si potesse trovare in altro posto che al bar<br />
o a tavola, gozzovigliando?<br />
Cosa avete provato, Ben Pantier, e tutti voi,<br />
che quasi mi lapidaste come fossi un tiranno,<br />
camuffato da moralista,<br />
e da burbero asceta che storce il naso davanti a uno Yorkshire<br />
[pudding,<br />
all'arrosto e alla birra e alla simpatia e al buonumore -<br />
cose che in vita vostra non avete mai visto in una bettola?<br />
Cosa avete provato quando fui morto e sepolto,<br />
e la vostra dea, la Libertà, smascherata come una sgualdrina,<br />
si vendette per le strade di Spoon River<br />
agli insolenti giganti<br />
che venivano da lontano ad affollare i saloon?<br />
Non vi ha sfiorato l'idea che la libertà individuale<br />
è libertà dell'intelletto,<br />
e non del ventre?<br />
Walter Simmons
I miei genitori pensavano che sarei diventato<br />
grande come Edison o più grande:<br />
perché da ragazzo costruivo palloni<br />
e aquiloni meravigliosi e giocattoli a molla<br />
e piccole locomotive che correvano su rotaie<br />
e telefoni di barattoli e filo.<br />
Suonavo la cornetta e dipingevo,<br />
modellavo la creta e recitai la parte<br />
del cattivo in Octoroon.<br />
Ma poi a ventun anni mi sposai<br />
e dovevo vivere, e così, per vivere<br />
imparai il mestiere dell'orologiaio<br />
e avevo una gioielleria in piazza,<br />
e pensavo, pensavo, pensavo, pensavo, -<br />
non agli affari, ma alla macchina<br />
che progettavo di costruire.<br />
E tutta Spoon River aspettava impaziente<br />
di vederla in funzione, ma non funzionò mai.<br />
E qualche anima buona pensò che il mio genio<br />
fosse in qualche modo impedito dal negozio.<br />
Non era vero. La verità era questa:<br />
non ero un genio.<br />
Tom Beatty<br />
Ero avvocato come Harmon Whitney<br />
o Kinsey Keene o Garrison Standard,<br />
perché anch'io mi occupai del diritto di proprietà,<br />
per trent'anni, anche se alla luce delle lampade,<br />
nella sala da gioco del teatro.<br />
E vi dico che la vita è un giocatore<br />
che la sa molto più lunga di noi.<br />
Non c'è sindaco al mondo che possa chiudere la bisca.<br />
E se perdi puoi strillare quanto vuoi:<br />
non riavrai il tuo danaro.<br />
Fissa una posta difficile da vincere;<br />
trucca le carte per metterti in difficoltà<br />
e sfruttare la tua debolezza.<br />
E ti dà settant'anni per giocare:<br />
se non ce la fai a vincere in settant'anni<br />
non ce la farai mai più.<br />
Quindi, se perdi, vattene dalla stanza -<br />
vattene dalla stanza quando è l'ora.<br />
È meschino stare a cincischiare con le carte,<br />
e imprecare se perdi, con gli occhi ottenebrati,<br />
e piagnucolando tentare ancora e ancora.<br />
Roy Butler<br />
Se l'eccellente Corte Suprema dell'Illinois
sviscerasse la verità d'ogni processo<br />
come fa per un caso di stupro<br />
sarebbe il più gran tribunale del mondo.<br />
Una giuria, fatta in gran parte di vicini, con a capo<br />
"Butch" Weldy, mi dichiarò colpevole dopo dieci minuti<br />
e due votazioni per un fatto del genere:<br />
Richard Bandle e io avevamo litigato per una staccionata,<br />
e mia moglie e la signora Bandle s'erano accapigliate<br />
sul fatto se Ipava fosse una città più bella di Table Grove.<br />
Mi svegliai una mattina col cuore traboccante<br />
di amore per il prossimo, così andai da Richard<br />
per sistemare la faccenda con animo cristiano.<br />
Bussai alla porta, e mi aprì sua moglie;<br />
sorrise e m'invitò ad entrare; entrai -<br />
sbatté la porta e cominciò a strillare,<br />
"Tieni giù le mani, sporca canaglia!".<br />
In quel momento entrò il marito.<br />
Agitai le mani, non mi usciva una parola di bocca.<br />
Lui andò a prendere il fucile e io corsi fuori.<br />
Ma né la Corte Suprema né mia moglie<br />
credettero una parola di ciò che lei disse.<br />
Searcy Foote<br />
Volevo andare all'università<br />
ma la ricca zia Persis non volle aiutarmi.<br />
Allora curai giardini e rastrellai prati<br />
e coi risparmi mi comprai i libri da John Alden<br />
e sgobbai per sopravvivere.<br />
Volevo sposare Delia Prickett,<br />
ma come fare con quel che guadagnavo?<br />
E c'era la zia Persis coi suoi settant'anni suonati,<br />
che stava su una sedia a rotelle più di là che di qua,<br />
la gola così paralizzata, che quando inghiottiva<br />
la minestra le colava dalla bocca come a un'anatra -<br />
ancora una ghiottona, che investiva i suoi introiti<br />
in ipoteche, e si affannava tutto il tempo<br />
tra conti e affitti e incartamenti.<br />
Quel giorno segavo legna per lei,<br />
e intanto leggevo Proudhon.<br />
Rientrai a prendere un bicchiere d'acqua,<br />
e lei era lì che dormiva sulla sedia.<br />
E Proudhon era sul tavolo,<br />
e sul libro una boccetta di cloroformio,<br />
lei lo usava a volte per il mal di denti!<br />
Versai il cloroformio in un fazzoletto<br />
e glielo tenni sul naso finché morì.<br />
Oh Delia, Delia, tu e Proudhon<br />
avete tenuto ferma la mia mano, e il coroner<br />
disse che era morta per collasso cardiaco.<br />
Sposai Delia, mi presi i soldi -<br />
te l' ho fatta eh, Spoon River!<br />
Edmund Pollard
Vorrei aver immerso le mie mani di carne<br />
nei fiori del disco gremiti di api,<br />
nello specchiante cuore di fuoco<br />
della luce della vita, il sole della gioia.<br />
A che servono petali o antere<br />
o aureole? Illusioni, ombre<br />
del cuore del fiore, la fiamma centrale!<br />
Tutto è tuo, giovane viandante;<br />
entra nella sala del banchetto con questa certezza:<br />
non avanzare timoroso come se dubitassi<br />
d'essere il benvenuto - è tua la festa!<br />
E non prendere solo un poco, rifiutandone ancora<br />
con un timido "grazie", quando hai fame.<br />
È viva la tua anima? Allora che si nutra!<br />
Non lasciarti alle spalle balconi da scalare;<br />
né bianchi seni di latte su cui riposare;<br />
né teste dorate con cui dividere il guanciale;<br />
né coppe di vino quando il vino è dolce;<br />
né estasi del corpo o dell'anima,<br />
tu morirai, certo, ma morirai vivendo<br />
in profondità di azzurro, rapito nell'amplesso,<br />
baciando l'ape regina, la vita!<br />
Thomas Trevelyan<br />
Leggendo in Ovidio la triste storia di Iti,<br />
figlio dell'amore di Tereo e di Procne, ucciso<br />
dalla passione colpevole di Tereo per Filomela,<br />
la sua carne imbandita a Tereo da Procne,<br />
e l'ira di Tereo, implacabile contro l'assassina<br />
finché gli dei trasformarono Filomela in usignolo,<br />
liuto della luna che sorge, e Procne in rondine!<br />
O uomini e artisti dell'Ellade nei secoli remota,<br />
che suggellaste in piccoli turiboli sogni e saggezza,<br />
incenso inestimabile, eternamente fragrante,<br />
il cui soffio illumina gli occhi dell'anima!<br />
Come respirai la sua dolcezza qui a Spoon River!<br />
Il turibolo s'aprì quando ebbi vissuto e appreso<br />
che tutti noi uccidiamo i figli dell'amore, e tutti noi,<br />
non sapendo quel che facciamo, ne divoriamo la carne;<br />
e tutti noi ci mutiamo in cantori, benché ciò accada<br />
solo una volta nella vita, o ci mutiamo - ahimè! - in rondini,<br />
pigolanti tra i venti freddi e le foglie che cadono!<br />
Percival Sharp<br />
Osservate quelle strette di mano!<br />
Sono strette di addio o di benvenuto,<br />
mani che aiutai o mani che m'aiutarono?<br />
Non sarebbe bello scolpire una mano<br />
con il pollice verso, come Eliogabalo?<br />
E laggiù c'è una catena spezzata,
simbolo dell'anello più debole forse -<br />
Ma che cos'era?<br />
E agnelli, alcuni distesi,<br />
altri ritti, come in ascolto del pastore -<br />
altri reggono una croce, la zampa levata -<br />
perché non scolpire qualche rovina?<br />
E colonne spezzate! Intagliate il piedistallo, vi prego,<br />
o le fondamenta; che si veda la causa della caduta.<br />
E compassi, e strumenti matematici,<br />
ironia verso i sotterranei occupanti che ignorano<br />
i determinanti e il calcolo delle variabilità.<br />
E àncore, per chi non ha mai navigato.<br />
E cancelli socchiusi - sì, erano così;<br />
li lasciaste aperti e capre smarrite vi sono entrate nel giardino.<br />
E un occhio vigilante come quello degli Arimaspi -<br />
così avete fatto - con un occhio solo.<br />
E angeli che suonano trombe - è la vostra annunciazione -<br />
è il vostro corno e il vostro angelo e il prestigio della famiglia.<br />
Sta bene, ma per quel che mi riguarda so<br />
che suscitai certi fremiti a Spoon River<br />
che sono il mio vero epitaffio, più duraturo della pietra.<br />
Hiram Scates<br />
Cercai di ottenere la candidatura<br />
alla presidenza del Consiglio di Contea<br />
e feci discorsi ovunque<br />
denunciando Solomon Purple, mio rivale,<br />
come nemico del popolo,<br />
in combutta coi nemici capitali dell'umanità.<br />
Giovani idealisti, guerrieri falliti,<br />
zoppicanti sulla gruccia della speranza,<br />
anime che puntano tutto sulla verità,<br />
che perdono un mondo a un cenno del cielo,<br />
mi s'affollarono intorno e seguirono la mia voce<br />
come fossi il salvatore della contea.<br />
Ma Solomon ottenne la candidatura,<br />
e allora voltai gabbana,<br />
e riunii i miei seguaci sotto la sua bandiera,<br />
e lo feci vincitore, lo feci re<br />
della Montagna Dorata con la porta<br />
che si chiuse alle mie spalle appena la varcai,<br />
lusingato dall'invito di Solomon,<br />
a fare il segretario del Consiglio.<br />
E fuori, al freddo, restarono i miei seguaci;<br />
giovani idealisti, guerrieri falliti<br />
zoppicanti sulla gruccia della speranza -<br />
anime che puntavano tutto sulla verità;<br />
che perdevano un mondo a un cenno del cielo,<br />
e guardavano il diavolo prendere a calci il millennio<br />
sulla Montagna Dorata.<br />
Peleg Poague<br />
Cavalli e uomini s'assomigliano proprio.
Avevo uno stallone, Billy Lee,<br />
nero come un gatto e snello come un daino,<br />
con l'occhio di fuoco, smanioso di lanciarsi,<br />
e capace di battere in velocità<br />
qualunque corridore di Spoon River e dintorni.<br />
Ma quando eri sicuro che ce l'avrebbe fatta,<br />
con un vantaggio di cinquanta e più yard,<br />
s'impennava e sbalzava il fantino,<br />
e cadeva riverso, aggrovigliato,<br />
del tutto scoppiato.<br />
Capite, era una vera truffa:<br />
non era capace di vincere, non era capace di lavorare,<br />
era troppo leggero per trainare l'aratro,<br />
e nessuno lo voleva per far razza.<br />
E quando cercai di montarlo - be',<br />
mi sfuggì di mano e mi ammazzò.<br />
Jeduthan Hawley<br />
Bussavano alla porta<br />
e allora mi alzavo nel cuore della notte e andavo in bottega,<br />
dove i nottambuli di passaggio potevano sentirmi martellare<br />
le assi della bara e imbullettare il raso.<br />
Spesso mi chiedevo chi sarebbe venuto con me<br />
al paese lontano, i nostri nomi argomento<br />
di conversazione della settimana, perché ho notato<br />
che se ne vanno sempre due per volta.<br />
Chase Henry fece coppia con Edith Conant,<br />
e Jonathan Somers con Willie Metcalf,<br />
e il direttore Hamblin con Francis Turner,<br />
lui che pregava di vivere più a lungo del direttore Whedon,<br />
e Thomas Rhodes con la vedova McFarlane,<br />
e Emily Sparks con Barry Holden,<br />
e Oscar Hummel con Davis Matlock,<br />
e il direttore Whedon col suonatore Jones,<br />
e Faith Matheny con Dorcas Gustine.<br />
E io, l'uomo più serio della città,<br />
m'incamminai con Daisy Fraser.<br />
Abel Melveny<br />
Compravo tutti i tipi di macchine esistenti -<br />
macine, scorzatoi, piantatrici, falciatrici,<br />
spremitori, sarchiatrici, aratri e trebbiatrici -<br />
e stavano tutte alla pioggia e al sole,<br />
finendo arrugginite, contorte e scassate,<br />
perché non avevo una tettoia per metterle al riparo,<br />
e per lo più non sapevo che farne.<br />
E verso la fine, quando ci ripensai,<br />
accanto alla finestra, vedendo più chiaro<br />
in me stesso, mentre il mio polso rallentava,<br />
e guardavo una macina che comprai -<br />
senza averne alcun bisogno,
come poi si dimostrò, e non feci mai funzionare -<br />
una bella macchina, un tempo smaltata a lucido,<br />
e smaniosa di fare il suo lavoro,<br />
ora con la vernice sbiadita -<br />
mi vidi anch'io come una buona macchina<br />
che la vita non aveva usato.<br />
Oaks Tutt<br />
Mia madre era per i diritti della donna<br />
e mio padre era il ricco mugnaio di London Mills.<br />
Sognavo delle ingiustizie del mondo e volevo ripararle.<br />
Quando morì mio padre, partii per vedere popoli e paesi<br />
per imparare a riformare il mondo.<br />
Viaggiai per molte terre.<br />
Vidi le rovine di Roma,<br />
e le rovine di Atene,<br />
e le rovine di Tebe,<br />
e sedetti sotto la luna nella necropoli di Menfi.<br />
Qui mi avvolsero ali di fiamma,<br />
e una voce dal cielo mi disse:<br />
"L'ingiustizia, la menzogna le hanno distrutte. Vai!<br />
Predica la giustizia! Predica la verità!".<br />
Allora tornai in fretta a Spoon River<br />
per dire addio a mia madre prima di mettermi all'opera.<br />
Tutti mi videro una strana luce negli occhi.<br />
E a poco a poco, mentre parlavo, scoprirono<br />
cosa m'era venuto in mente.<br />
Poi Jonathan Swift Somers mi sfidò a discutere<br />
questo tema, (io sostenni il contrario):<br />
"Ponzio Pilato, il più grande filosofo del mondo".<br />
E vinse la gara con questa conclusione:<br />
"Prima di riformare il. mondo, signor Tutt,<br />
per favore risponda alla domanda di Ponzio Pilato:<br />
"Che cos'è la verità?"".<br />
Elliott Hawkins<br />
Somigliavo ad Abraham Lincoln.<br />
Ero uno dei vostri, Spoon River, in tutta amicizia,<br />
ma ero per il diritto di proprietà e per l'ordine.<br />
Assiduo frequentatore della chiesa,<br />
qualche volta intervenivo nelle pubbliche occasioni ad ammonirti<br />
contro i mali dello scontento e dell'invidia,<br />
e a denunciare chi tentava di distruggere l'Unione,<br />
e a indicare il pericolo dei Cavalieri del Lavoro.<br />
Il mio successo e il mio esempio esercitano un influsso fatale<br />
sui tuoi giovani e le generazioni future,<br />
malgrado gli attacchi di giornali come il "Clarion".<br />
Andavo regolarmente a Springfield,<br />
quando il Parlamento si riuniva,<br />
per prevenire speculazioni sulle ferrovie,<br />
e sugli uomini che stavano costruendo lo stato.
Godevo della loro e della tua fiducia, Spoon River,<br />
malgrado le voci che fossi un faccendiere.<br />
Passai quieto nel mondo, ricco e corteggiato.<br />
Morii, infine, è naturale, ma giaccio qui,<br />
sotto una lapide su cui è scolpito un libro aperto<br />
con le parole "Di questi è il regno dei cieli".<br />
E ora, voi salvatori del mondo, che non mieteste nulla in vita<br />
e in morte non avete né lapidi né epitaffi,<br />
vi piace il silenzio delle vostre bocche tappate<br />
dalla polvere della mia trionfale carriera?<br />
Voltaire Johnson<br />
Perché mi hai urtato con le tue rozzezze<br />
se non volevi che te ne parlassi?<br />
E mi hai soffocato con le tue stupidaggini,<br />
se non volevi che le mettessi a nudo? -<br />
E mi hai inchiodato coi chiodi della crudeltà,<br />
se non volevi che sconficcassi quei chiodi<br />
e te li gettassi in faccia?<br />
E mi hai affamato perché rifiutai di obbedirti,<br />
se non volevi che minassi la tua tirannia?<br />
Avrei potuto essere un'anima serena<br />
come William Wordsworth, se non fosse stato per te!<br />
Ma che vile sei, Spoon River,<br />
a costringermi dentro un magico cerchio<br />
tracciato dalla spada della verità!<br />
E poi a gemere e maledire le tue piaghe,<br />
e maledire il mio potere che s'ergeva e rideva<br />
tra folgori ironiche!<br />
English Thornton<br />
Avanti! Voi, figli degli uomini<br />
che combatterono con Washington a Valley Forge,<br />
e sgominarono Falco Nero a Starved Rock,<br />
su! Lottate contro i discendenti di coloro<br />
che comprarono il terreno nel loop quando era solo sabbia,<br />
e vendettero coperte e fucili ai soldati di Grant,<br />
e sedettero nei primi parlamenti,<br />
facendosi corrompere dalle Ferrovie!<br />
Su! Lottate contro i bellimbusti e gli smargiassi,<br />
gli attori e le comparse delle pagine mondane<br />
e i bifolchi che sposano le figlie ai conti;<br />
e i parassiti delle grandi idee,<br />
e i chiassosi cavalieri delle grandi cause,<br />
e gli eredi di antiche ruberie.<br />
Su! E fate vostra la città,<br />
e vostro lo Stato -<br />
Voi, figli degli arditi pionieri degli anni quaranta!<br />
Per dio! Se non annientate questi farabutti,<br />
il mio fantasma vendicatore spazzerà via<br />
la vostra città e il vostro stato.
Enoch Dunlap<br />
Quante volte, durante i vent'anni<br />
che fui il vostro capo, amici di Spoon River,<br />
avete disertato l'assemblea e il direttivo,<br />
e abbandonato sulle mie spalle l'onere<br />
di salvaguardare la causa del popolo?<br />
Una volta perché eravate malati,<br />
o vostra nonna era malata,<br />
o avevate bevuto troppo e v'eravate addormentati,<br />
oppure dicevate: "È lui il nostro capo,<br />
tutto andrà bene; lui combatte per noi,<br />
non dobbiamo far altro che seguirlo".<br />
Ma oh, come mi malediceste quando caddi,<br />
e mi malediceste, dicendo che vi avevo tradito,<br />
quando m'assentai dalla riunione per un attimo,<br />
e i nemici del popolo, lì raccolti,<br />
aspettavano e spiavano l'occasione per distruggere<br />
i sacri diritti del popolo.<br />
Plebaglia ignorante! M'ero assentato dalla riunione<br />
per andare al cesso!<br />
Ida Frickey<br />
Niente della vita ci è estraneo:<br />
ero una ragazza di Summum senza una lira,<br />
scesa dal treno una mattina a Spoon River.<br />
Le case mi si paravano davanti con le porte chiuse<br />
le tende tirate - ero esclusa;<br />
non avevo posto né parte in nessuna di esse.<br />
E oltrepassai la vecchia villa dei McNeely,<br />
un castello di pietra fra sentieri e giardini,<br />
operai di guardia tutt'intorno,<br />
con la protezione della contea e dello stato<br />
per il suo grandioso padrone, pieno d'orgoglio.<br />
Ero così affamata che ebbi una visione:<br />
vidi un paio di forbici giganti<br />
calare dal cielo, come il braccio di una benna,<br />
e fendere in due la casa come un sipario.<br />
Ma al "Commercial" vidi un uomo,<br />
che mi fece l'occhietto mentre chiedevo lavoro -<br />
era il figlio di Wash McNeely.<br />
Si rivelò l'anello della catena che mi legittimò<br />
proprietaria di metà della villa,<br />
grazie a una causa per mancata promessa di matrimonio - le forbici.<br />
Vedete, dunque, quella casa, dal giorno che sono nata,<br />
non aspettava che me.<br />
Seth Compton
Quando morii, la biblioteca circolante<br />
che avevo fondato a Spoon River,<br />
e diretto per il bene delle menti avide di sapere,<br />
fu venduta all'asta sulla pubblica piazza<br />
come per distruggere le ultime vestigia<br />
della mia memoria ed influenza.<br />
Fra quelli di voi che non capivano l'importanza<br />
di conoscere Le rovine di Volney o l'Analogy di Butler<br />
e il Faust o Evangeline,<br />
c'erano i veri potenti del villaggio,<br />
e spesso mi chiedevate:<br />
"A che serve conoscere i mali del mondo?".<br />
Ora mi sono tolto di mezzo, Spoon River,<br />
scegli il tuo bene e chiamalo il bene.<br />
Perché non sono riuscito a farti capire<br />
che nessuno sa cos'è il bene<br />
se non sa cos'è il male;<br />
e nessuno sa cos'è il vero<br />
se non sa cos'è il falso.<br />
Felix Schmidt<br />
Era soltanto una casetta di due stanze -<br />
quasi una casa giocattolo -<br />
con cinque acri scarsi di terreno intorno;<br />
e avevo tanti figli da mantenere<br />
e la scuola e i vestiti, e la moglie malata<br />
con tutti quei parti.<br />
Un giorno venne fuori l'avvocato Whitney<br />
e mi dimostrò che Christian Dallman,<br />
che già possedeva tremila acri di terra,<br />
aveva comprato gli ottanta di confine<br />
nel milleottocentosettantuno<br />
per undici dollari, a un'asta giudiziaria,<br />
mentre mio padre era malato senza scampo.<br />
Così sorse una controversia e gli feci causa.<br />
Ma quando si passò alle prove,<br />
una mappa del terreno dimostrò chiaro come il giorno<br />
che l'acquisto di Dallman comprendeva la mia terra<br />
e la casetta di due stanze.<br />
Ben mi stava per averlo stuzzicato.<br />
Persi la causa e persi la terra.<br />
Uscii dal tribunale e andai a fare<br />
il fittavolo di Christian Dallman.<br />
Schroeder il pescatore<br />
Sedevo sulla riva oltre Bernadotte<br />
e gettavo molliche nell'acqua,<br />
per vedere i pesciolini affrontarsi,
finché il più forte conquistava la preda.<br />
O andavo al mio piccolo pascolo,<br />
dove i maiali dormivano tranquilli nel brago,<br />
o si annusavano amorosamente,<br />
e versavo un canestro di granturco giallo,<br />
e li guardavo spingersi e squittire e mordersi<br />
e calpestarsi per arrivare al granturco.<br />
E vidi la tenuta di Christian Dallman,<br />
di più di tremila acri,<br />
ingoiare il campicello di Felix Schmidt,<br />
come un persico inghiotte un pesciolino;<br />
e dico se c'è qualcosa nell'uomo -<br />
spirito, coscienza, o alito divino<br />
che lo rende diverso dai pesci e dai porci,<br />
vorrei vederlo all'opera!<br />
Richard Bone<br />
Appena arrivato a Spoon River<br />
non sapevo se quel che mi dicevano<br />
era vero o falso.<br />
Mi portavano l'epitaffio<br />
e restavano nella bottega mentre lavoravo<br />
e dicevano "Era tanto buono", "Era straordinario",<br />
"Era una donna dolcissima", "Era un cristiano coerente".<br />
E io gli scolpivo tutto quello che volevano,<br />
ignorando completamente se fosse vero o no.<br />
Poi, vivendo fra questa gente,<br />
imparai quanto poco consoni alla vita<br />
fossero gli epitaffi ordinati per quei morti.<br />
Ma continuavo a scolpire tutto quel che mi ordinavano di scolpire<br />
e mi resi complice di quelle cronache bugiarde<br />
sulla pietra,<br />
come uno storico che scriva<br />
senza sapere la verità,<br />
o perché ha interesse a nasconderla.<br />
Silas Dement<br />
C'era la luna e la terra luccicava<br />
per la brina appena caduta.<br />
Era mezzanotte e non un'anima in giro.<br />
Dal comignolo del tribunale<br />
un levriero di fumo si slanciava a rincorrere<br />
il vento di nord-est.<br />
Portai una scala fino al pianerottolo<br />
e l'appoggiai all'orlo della botola<br />
nel soffitto del portico,<br />
e strisciai sotto il tetto e fra i puntoni<br />
e gettai fra quelle travi stagionate<br />
una manciata di stracci imbevuti di petrolio in fiamme.<br />
Poi venni giù e me la squagliai.<br />
Di lì a poco la campana d'allarme suonò -
clang! clang! clang!<br />
e la squadra dei pompieri di Spoon River<br />
arrivò con una dozzina di secchi e prese a buttare acqua<br />
sul magnifico falò, sempre più ardente,<br />
più alto e luminoso, finché i muri crollarono<br />
e le bianche colonne dove Lincoln aveva sostato<br />
precipitarono come alberi abbattuti dal taglialegna...<br />
Quando tornai da Joliet<br />
c'era un nuovo tribunale con una cupola.<br />
Ero stato punito come tutti quelli che distruggono<br />
il passato per amore del futuro.<br />
Dillard Sissman<br />
Gli avvoltoi roteano lenti,<br />
in ampi cerchi, in un cielo<br />
appena velato come di polvere di strada.<br />
E un vento percorre il pascolo dove giaccio<br />
agitando l'erba in lunghe onde.<br />
Il mio aquilone è sul vento,<br />
benché ogni tanto sussulti,<br />
come un uomo che scrolli le spalle;<br />
e la coda ondeggia un istante,<br />
poi sprofonda nell'immobilità.<br />
E gli avvoltoi roteano e roteano,<br />
sfiorando lo zenit in ampi cerchi<br />
sopra l'aquilone. E le colline dormono.<br />
E una fattoria, bianca come neve,<br />
fa capolino fra gli alberi verdi - in lontananza.<br />
E io guardo l'aquilone,<br />
perché la tenue luna s'accenderà fra poco,<br />
e poi dondolerà come un pendolo<br />
alla coda dell'aquilone.<br />
Un guizzo di fiamme come libellula<br />
m'abbacina gli occhi -<br />
sventolo come una bandiera!<br />
Jonathan Houghton<br />
S'ode il gracchiare d'un corvo,<br />
e il canto esitante del tordo.<br />
S'ode il tintinnio di una campana lontana,<br />
e la voce di un aratore sulla collina di Shipley.<br />
Il bosco oltre il frutteto è immobile<br />
di una immobilità estiva;<br />
e lungo la strada cigola un carro<br />
carico di grano, diretto ad Atterbury.<br />
E un vecchio siede sotto un albero e dorme,<br />
e una vecchia attraversa la strada,<br />
venendo dall'orto con un secchio di more.<br />
E un ragazzo è sdraiato nell'erba<br />
ai piedi del vecchio,<br />
e guarda le nubi che veleggiano,
e desidera, e desidera, e desidera<br />
che cosa, non sa:<br />
la maturità, la vita, il mondo sconosciuto!<br />
Poi sono passati trent'anni:<br />
e il ragazzo è tornato stanco della vita<br />
e scopre che l'orto è scomparso,<br />
e la foresta sparita,<br />
e la casa rifatta<br />
e la strada invasa dalla polvere delle automobili -<br />
e che desidera la collina!<br />
E. C. Culbertson<br />
È vero, Spoon River,<br />
che nell'atrio del Nuovo Tribunale<br />
c'è una targa di bronzo<br />
con i volti in rilievo<br />
del direttore Whedon e di Thomas Rhodes?<br />
Ed è vero che le mie vittoriose fatiche<br />
in Consiglio di Contea, senza le quali<br />
non sarebbe stata messa una sola pietra sull'altra,<br />
e i finanziamenti usciti dalle mie tasche<br />
per costruire quel tempio, non sono che ricordi dispersi fra la gente,<br />
che pian piano svaniscono, e presto scenderanno<br />
con loro nell'oblio dove giaccio?<br />
In verità, credo che sia così.<br />
Vuole la legge del Regno dei Cieli<br />
che chi entri nella vigna all'undicesima ora<br />
riceva la paga dell'intera giornata.<br />
E vuole la legge del Regno di questo Mondo<br />
che chi dapprima ostacoli una buona opera<br />
se ne impadronisca e la usurpi,<br />
poi che è posata la prima pietra,<br />
e si erigono le targhe commemorative.<br />
Shack Dye<br />
I bianchi mi facevano burle d'ogni tipo.<br />
Mi portavano via un grosso pesce dall'amo<br />
e ce ne mettevano uno piccolo, mentre andavo<br />
a prendere una lenza, e mi facevano credere<br />
di non aver visto bene il pesce che avevo pescato.<br />
Quando arrivò in città il circo Burr Robbins<br />
convinsero il direttore a far entrare in pista<br />
un leopardo ammaestrato, e mi fecero credere<br />
che come Sansone stessi frustando una bestia feroce,<br />
quando, per un premio di cinquanta dollari,<br />
lo spinsi fuori della gabbia.<br />
Una volta entrai nella bottega d'un maniscalco<br />
e fui sconvolto alla vista di ferri di cavallo che strisciavano<br />
per terra, come fossero vivi -<br />
Walter Simmons aveva messo una calamita<br />
sotto il bidone dell'acqua.
Eppure ognuno di voi, voi uomini bianchi,<br />
si è avuta la sua beffa del pesce e anche del leopardo,<br />
e come ferri di cavallo non avete mai saputo<br />
cosa vi facesse muovere per Spoon River.<br />
Hildrup Tubbs<br />
Combattei due battaglie per il popolo.<br />
Prima uscii dal partito, inalberando il vessillo<br />
dell'indipendenza, per la riforma, e fui sconfitto.<br />
Poi impiegai la mia forza ribelle<br />
per conquistare la bandiera del mio vecchio partito -<br />
e la conquistai, ma fui sconfitto.<br />
Screditato, isolato, misantropo,<br />
cercai il conforto dell'oro<br />
e usai il mio residuo potere<br />
per aggrapparmi come un saprofita<br />
alla carcassa putrescente<br />
della fallita banca di Thomas Rhodes,<br />
come curatore del fondo.<br />
Tutti mi voltarono le spalle.<br />
I capelli mi divennero bianchi,<br />
le mie purpuree lussurie grigie,<br />
il tabacco e il whisky persero sapore<br />
e per anni la morte m'ignorò<br />
come fa coi porci.<br />
Henry Tripp<br />
La banca fallì e persi i miei risparmi.<br />
Ero stanco del gioco estenuante di Spoon River<br />
e decisi di andarmene<br />
e abbandonare posizione sociale e famiglia;<br />
ma dal treno di mezzanotte che entrava in stazione,<br />
saltarono giù di corsa Cully Green<br />
e Martin Vise, e cominciarono a battersi<br />
per risolvere una vecchia ruggine,<br />
e si davano pugni che sembravano<br />
colpi di bastoni nodosi.<br />
Mi pareva che Cully stesse per avere la meglio,<br />
quando sulla faccia insanguinata gli spuntò una smorfia<br />
di nauseante viltà e appoggiandosi a Martin<br />
piagnucolò "Siamo buoni amici, Mart,<br />
ti sono amico, no?".<br />
Ma un tremendo pugno di Martin lo fece barcollare<br />
e poi cadde come un mucchio di stracci.<br />
E allora mi fermarono come testimone,<br />
e persi il treno e rimasi a Spoon River<br />
a combattere la mia battaglia per la vita fino all'ultimo.<br />
Oh, Cully Green, sei stato il mio salvatore -<br />
tu, così vergognoso e avvilito per anni,<br />
che bighellonavi svogliato per le strade,<br />
e ti avvolgevi di stracci l'anima ulcerata,
non ce l'hai fatta a lottare fino in fondo.<br />
Granville Calhoun<br />
Volevo fare il giudice di contea<br />
ancora una volta per completare trent'anni<br />
di servizio.<br />
Ma gli amici mi abbandonarono e si unirono ai miei nemici,<br />
e scelsero un uomo nuovo.<br />
Allora uno spirito di vendetta mi prese<br />
e ne infettai i miei quattro figli,<br />
e covai la rappresaglia<br />
finché il grande medico, la Natura,<br />
mi colpì con la paralisi,<br />
per dare pace all'anima e al corpo.<br />
Hanno ottenuto potere e danaro i miei figli?<br />
Hanno servito il popolo o lo hanno aggiogato<br />
per arare e mietere i campi dell'io?<br />
Come avrebbero potuto dimenticare<br />
il mio viso alla finestra della stanza<br />
dove sedevo impotente tra le gabbie dorate<br />
dei canarini cinguettanti,<br />
a guardare il vecchio tribunale?<br />
Henry C. Calhoun<br />
Raggiunsi la carica più alta a Spoon River,<br />
ma a prezzo di quali amarezze!<br />
Il viso di mio padre, che sta muto,<br />
come un bimbo, a guardare i canarini,<br />
e a fissare la finestra dell'ufficio<br />
del giudice di contea,<br />
e i suoi consigli di badare<br />
solo a me stesso nella vita, e di punire Spoon River<br />
per vendicare il torto che gli era stato fatto,<br />
mi caricarono d'una furiosa energia<br />
in cerca di ricchezza e potere.<br />
Ma che altro fece se non avviarmi<br />
sul sentiero che porta al bosco delle Furie?<br />
Ho seguito quel sentiero e vi dico:<br />
lungo la strada del bosco incontrerete le Parche,<br />
dagli occhi di tenebra, curve sulla tela.<br />
Fermatevi un attimo, e se vedete<br />
il filo della vendetta spuntare dalla spola,<br />
strappate svelti ad Atropo<br />
le forbici e tagliatelo, ché i vostri figli,<br />
e i figli dei figli dei figli<br />
non indossino la tunica avvelenata.<br />
Alfred Moir
Perché non fui divorato dal disprezzo di me stesso,<br />
e consunto dall'indifferenza<br />
e dalla rivolta impotente come "Indignazione" Jones?<br />
Perché, con tutti i miei errori di peccatore,<br />
non m'è toccata la sorte di Willard Fluke?<br />
E come mai, benché stessi al Burchard's bar,<br />
come una specie di richiamo del locale per far bere<br />
i ragazzi, la maledizione del bere<br />
mi cadde addosso come pioggia che scivola via<br />
lasciandomi un'anima asciutta e immacolata?<br />
E perché non ho mai ucciso nessuno,<br />
come Jack McGuire?<br />
Ma invece feci una certa strada nella vita,<br />
e lo devo alla lettura di un libro.<br />
Ma perché andai a Mason City,<br />
dove mi capitò di vedere il libro in vetrina,<br />
con quella copertina sgargiante che mi diede nell'occhio?<br />
E perché la mia anima si fece prendere dal libro,<br />
via via che lo leggevo e rileggevo?<br />
Perry Zoll<br />
Grazie, amici dell'Associazione Scientifica della contea,<br />
per questa umile pietra,<br />
e la piccola targa di bronzo.<br />
Due volte tentai di far parte del vostro ragguardevole consesso,<br />
e fui respinto,<br />
e quando il mio opuscolo<br />
sull'intelligenza delle piante<br />
cominciò a destare interesse,<br />
foste sul punto di accogliermi.<br />
Poi crebbi senza bisogno di voi<br />
e del vostro riconoscimento.<br />
Ma non rifiuto la vostra lapide commemorativa,<br />
capisco che, così facendo,<br />
vi priverei dell'onore che ve ne deriva.<br />
Dippold l'ottico<br />
Che cosa vedete adesso?<br />
Globi di rosso, giallo, porpora.<br />
Un momento! E adesso?<br />
Mio padre e mia madre e le mie sorelle.<br />
Bene! E ora?<br />
Cavalieri in armi, donne bellissime, visi delicati.<br />
Provate questa.<br />
Un campo di grano - una città.<br />
Molto bene! E ora?<br />
Una giovane donna e angeli chini su di lei.<br />
Una lente più forte! E ora?
Molte donne dagli occhi luminosi e le labbra socchiuse.<br />
Provate questa.<br />
Un bicchiere su un tavolo, nient'altro.<br />
Ah, capisco! Provate questa lente!<br />
Solo uno spazio aperto - non vedo niente di particolare.<br />
Bene, e ora!<br />
Pini, un lago, un cielo d'estate.<br />
Va meglio. E adesso?<br />
Un libro.<br />
Leggetemi una pagina.<br />
Non posso. I miei occhi sono attratti oltre la pagina.<br />
Provate questa lente.<br />
Abissi d'aria.<br />
Magnifico! E ora?<br />
Luce, soltanto luce, che trasforma tutto il mondo sottostante<br />
[in giocattolo.<br />
Benissimo, faremo gli occhiali così.<br />
Magrady Graham<br />
Ditemi, fu eletto governatore Altgeld?<br />
Quando arrivarono i primi risultati<br />
e Cleveland stravinceva nell'est,<br />
fu troppo per te, povero cuore stanco,<br />
che avevi lottato per la democrazia<br />
nei lunghi, lunghi anni della sconfitta.<br />
E come un orologio scassato<br />
ti sentii rallentare fino a fermarti.<br />
Ditemi, Altgeld fu eletto?<br />
E cosa fece?<br />
La sua testa fu offerta su un piatto a una danzatrice,<br />
o trionfò per il popolo?<br />
Perché quando lo vidi<br />
e gli strinsi la mano,<br />
i suoi occhi azzurri di bambino<br />
mi commossero fino alle lacrime,<br />
e intorno a lui c'era un'aria di eternità,<br />
come la luce chiara e fredda che all'alba è sospesa<br />
sulle colline!<br />
Archibald Higbie<br />
Ti detestavo, Spoon River. Tentai di innalzarmi al di sopra di te.<br />
Mi vergognavo di te. Ti disprezzavo<br />
come mio luogo di nascita.<br />
E a Roma fra gli artisti,<br />
parlando italiano, parlando francese,<br />
a volte mi parve d'essere libero<br />
da ogni traccia della mia origine.<br />
Mi parve di raggiungere le vette dell'arte<br />
e di respirare l'aria che respiravano i maestri,<br />
e di vedere il mondo coi loro occhi.<br />
Ma davano un'occhiata al mio lavoro e dicevano:<br />
"A che mirate, amico mio?
A volte sembra il viso di Apollo,<br />
altre volte ha qualcosa di Lincoln".<br />
Non c'era cultura, capite, a Spoon River,<br />
e io bruciavo di vergogna e me ne stavo zitto.<br />
E che potevo fare, intriso com'ero<br />
e appesantito di terra del west,<br />
se non desiderare, e pregare di nascere<br />
un'altra volta, e che tutta Spoon River<br />
mi fosse sradicata dall'anima?<br />
Tom Merritt<br />
Cominciai a sospettare qualcosa -<br />
era sempre così calma e distratta.<br />
Poi un giorno sentii chiudere la porta sul retro,<br />
mentre entravo da quella davanti, e lo vidi svignarsela<br />
dietro l'affumicatoio nel cortile,<br />
e attraverso il campo di corsa.<br />
E decisi di ucciderlo alla prima occasione.<br />
Ma quel giorno, passando dalle parti di Fourth Bridge,<br />
senza un bastone né una pietra a tiro,<br />
me lo vidi davanti all'improvviso<br />
terrorizzato, coi conigli in mano,<br />
e non seppi dir altro che "No, no, no",<br />
mentre prendeva la mira e mi sparava al cuore.<br />
La signora Merritt<br />
Muta davanti alla giuria,<br />
non una parola al giudice che mi chiedeva<br />
se avevo nulla da obiettare alla sentenza,<br />
solo scossi la testa.<br />
Che dire a gente che pensava<br />
che una donna di trentacinque anni è colpevole<br />
se l'amante di diciannove le uccide il marito?<br />
Anche se gli avevo detto tante volte,<br />
"Vattene, Elmer, vattene via di qui,<br />
ti ho fatto impazzire col dono del mio corpo:<br />
farai qualcosa di terribile".<br />
E come temevo, uccise mio marito;<br />
io non c'entravo per niente, lo giuro!<br />
Muta per trent'anni in prigione!<br />
E i cancelli di ferro di Joliet<br />
s'aprirono quando le guardie grigie e mute<br />
mi portarono fuori nella bara.<br />
Elmer Karr
Cos'altro se non l'amore di Dio può aver reso miti<br />
e indulgenti quelli di Spoon River<br />
verso di me che usurpai il letto di Thomas Merritt<br />
e in più l'assassinai?<br />
O cuori amorevoli che mi accoglieste ancora<br />
al ritorno dopo quattordici anni di prigione!<br />
O soccorrevoli mani che mi riceveste in chiesa,<br />
e ascoltaste in lacrime la mia confessione di penitente,<br />
che riceveva il sacramento del pane e del vino!<br />
Pentitevi, voi che vivete, e affidatevi a Gesù.<br />
Elizabeth Childers<br />
Polvere della mia polvere,<br />
e polvere con la mia polvere,<br />
o bimbo, che moristi mentre entravi nel mondo,<br />
morto della mia morte!<br />
Che non conoscesti il respiro, nonostante gli sforzi,<br />
e il cuore ti batteva quando vivevi con me,<br />
e si fermò quando mi lasciasti per la vita.<br />
È bene così, bimbo mio. Così non percorresti mai<br />
la lunga, lunga strada che inizia coi giorni di scuola,<br />
quando le piccole dita si fanno sfuocate dietro le lacrime<br />
che cadono sulle lettere sbilenche,<br />
e la prima ferita, quando il tuo piccolo compagno<br />
ti abbandona per un altro;<br />
e la malattia, e il volto della paura accanto al letto;<br />
la morte del padre o della madre;<br />
o la vergogna per causa loro, o la miseria;<br />
poi, cessato il virgineo dolore dei giorni di scuola,<br />
una natura cieca ti fa bere<br />
alla coppa dell'amore, che tu sai avvelenata.<br />
A chi avresti proteso il tuo viso di fiore?<br />
Un botanico, fragile creatura? Quale sangue avrebbe gridato col tuo?<br />
Puro o contaminato, non importa,<br />
è sangue che chiama il nostro sangue.<br />
E poi i tuoi figli - oh, che sarebbe stato di loro?<br />
E quale il tuo dolore? Figlio! Figlio!<br />
La morte è migliore della vita!<br />
Edith Conant<br />
Noi aleggiamo in questo luogo - noi, le memorie,<br />
e ci copriamo gli occhi per timore di leggere:<br />
"17 giugno 1884, all'età di 21 anni e 3 giorni".<br />
E tutto è cambiato.<br />
E noi - noi, le memorie, restiamo qui sole,<br />
perché nessun occhio s'accorge di noi, né saprebbe perché<br />
[siamo qui.<br />
Tuo marito è morto, tua sorella vive lontano,<br />
tuo padre è curvo per gli anni,<br />
ti ha dimenticato, esce poco di casa<br />
ormai.
Nessuno ricorda il tuo volto dolcissimo,<br />
la tua voce melodiosa!<br />
Come cantavi, persino il mattino che sei stata colpita,<br />
con acuta dolcezza, con dolore penetrante,<br />
prima della venuta del figlio che è morto con te.<br />
Tutto è dimenticato, tranne che da noi, le memorie,<br />
che siamo dimenticate dal mondo.<br />
Tutto è cambiato, tranne il fiume e la collina -<br />
anche loro sono cambiati.<br />
Soltanto il sole ardente e le stelle quiete sono le stesse.<br />
E noi - noi, le memorie, restiamo qui sgomente,<br />
gli occhi chiusi per la stanchezza del pianto -<br />
in una stanchezza infinita!<br />
Charles Webster<br />
Il bosco di pini sulla collina,<br />
e la fattoria a miglia di distanza,<br />
si vedevano nitidi come attraverso una lente<br />
sotto un cielo azzurro pavone!<br />
Ma una coltre di nubi il pomeriggio<br />
avvolse la terra. E tu attraversavi la strada<br />
e il campo di trifoglio, dove l'unico suono<br />
era il liquido tremolo del grillo.<br />
Poi il sole tramontò fra grandi turbini<br />
di tempeste lontane. Un vento si levò<br />
che spazzò il cielo e attizzò le fiamme<br />
delle stelle inermi;<br />
e fece oscillare la luna rossiccia,<br />
che pendeva tra l'orlo della collina<br />
e i rami scintillanti del pometo.<br />
Camminavi assorta sulla riva<br />
dove le gole delle onde erano come caprimulgi<br />
che cantassero sott'acqua e piangessero<br />
allo sciacquio del vento fra i cedri,<br />
poi ti sei fermata, troppo tesa per piangere, accanto alla casa,<br />
e alzando lo sguardo hai visto Giove,<br />
che sfiorava la vetta del pino gigante,<br />
e in basso hai visto la mia sedia vuota,<br />
cullata dal vento nel portico deserto -<br />
sii coraggiosa, Amore!<br />
Padre Malloy<br />
Lei è lassù, padre Malloy,<br />
dov'è la terra consacrata e ogni tomba è segnata da una croce,<br />
non qui con noi sulla collina -<br />
noi di fede incerta, e visione confusa<br />
e instabili speranze, e peccati mai perdonati.<br />
Lei era così umano, padre Malloy,<br />
a volte beveva con noi un bicchiere in amicizia,<br />
parteggiando per noi che volevamo riscattare Spoon River<br />
dal freddo e lo squallore della morale provinciale.
Era come un viaggiatore che riporti uno scrigno di sabbia<br />
del deserto intorno alle piramidi<br />
e le renda reali e l'Egitto stesso reale.<br />
Lei partecipava e discendeva da un grande passato,<br />
eppure era così vicino a tanti di noi.<br />
Credeva nella gioia di vivere.<br />
Non pareva che avesse vergogna della carne.<br />
Lei affrontava la vita com'è,<br />
e il suo mutare.<br />
Alcuni di noi si avvicinarono a lei, padre Malloy,<br />
vedendo che la sua chiesa aveva intuito il cuore,<br />
e se ne prendeva cura<br />
tramite Pietro la Fiamma,<br />
Pietro la Roccia.<br />
Ami Green<br />
Non "un giovane dal capo canuto e l'occhio stanco",<br />
ma un vecchio dalla pelle liscia<br />
e i capelli neri!<br />
Per tutta la vita ebbi un viso da ragazzo,<br />
e per anni, un'anima rigida e incurvata,<br />
in un mondo che mi considerava uno zimbello,<br />
da prendersi alla leggera,<br />
o da trattare da uomo secondo il capriccio,<br />
perché non ero né uomo né ragazzo.<br />
In verità fu anche l'anima, così come il corpo,<br />
che non maturò mai, e vi dico<br />
che l'ambito dono dell'eterna giovinezza<br />
è soltanto un arresto della crescita.<br />
Calvin Campbell<br />
Voi che recalcitrate contro il destino,<br />
ditemi com'è che su questo pendio,<br />
che scende al fiume,<br />
esposto al sole e al vento del sud,<br />
una pianta trae dall'aria e dal suolo<br />
veleno e diventa tossica edera?<br />
E un'altra dalla stessa aria e suolo trae<br />
dolci elisir e colori e diventa corbezzolo?<br />
E prosperano entrambe?<br />
Potete biasimare Spoon River per ciò che è,<br />
ma chi volete biasimare per la volontà in voi<br />
che si nutre e vi fa gramigna,<br />
stramonio, soffione o verbasco<br />
e che non sa giovarsi dell'aria o del suolo<br />
per farvi gelsomino o glicine?<br />
Henry Layton
Chiunque tu sia, che passi qui accanto<br />
sappi che mio padre era mite,<br />
e mia madre violenta,<br />
e che sono nato dalla somma di due metà contrastanti,<br />
non amalgamate e fuse,<br />
ma ciascuna distinta, saldate insieme debolmente.<br />
Qualcuno di voi mi giudicò mite,<br />
altri violento,<br />
altri l'una e l'altra cosa.<br />
Ma nessuna delle mie metà causò la mia rovina.<br />
Fu il distacco delle due metà,<br />
l'una mai parte dell'altra,<br />
che mi ridusse un'anima senza vita.<br />
Harlan Sewall<br />
Tu non hai mai compreso, o sconosciuto,<br />
perché ripagassi<br />
la tua devota amicizia e le squisite attenzioni<br />
prima con più rari ringraziamenti,<br />
poi sfuggendo sempre più la tua presenza,<br />
per non essere costretto a ringraziarti,<br />
e infine col silenzio che seguì<br />
alla nostra separazione finale.<br />
Tu avevi curato la mia anima malata. Ma per curarla<br />
avevi visto il mio male, conosciuto il mio segreto,<br />
ecco perché ti fuggivo.<br />
Infatti quando il corpo risorge dal dolore<br />
non si cesserebbe mai di baciare la mano sollecita<br />
che ci ha dato l'assenzio, pur rabbrividendo<br />
al pensiero dell'assenzio,<br />
ma la cura di un'anima è altra cosa,<br />
perché allora vorremmo cancellare dal ricordo<br />
le parole sommesse, gli sguardi indiscreti,<br />
e restare per sempre dimentichi,<br />
non tanto del dolore,<br />
quanto della mano che l'ha sanato.<br />
Ippolit Konovaloff<br />
Facevo l'armaiolo a Odessa.<br />
Una notte la polizia irruppe nella stanza<br />
dove un gruppo di noi leggeva Spencer.<br />
E ci sequestrarono i libri e ci arrestarono.<br />
Ma io fuggii e venni a New York<br />
e di lì a Chicago, e poi a Spoon River,<br />
dove mi potei studiare Kant in pace<br />
e sbarcai il lunario riparando armi!<br />
Guardate i miei stampi! I miei modelli!<br />
Uno per la canna, uno per il cane,
e quelli per le altre parti dell'arma!<br />
Bene, immaginate ora che ogni armaiolo<br />
non abbia altro che copie dei modelli<br />
che vedete - allora tutte le armi<br />
sarebbero identiche, con un cane per colpire<br />
la capsula e una canna per dirigere il colpo,<br />
tutte di uguale potenza di per sé, e tutte<br />
di uguale efficacia al confronto.<br />
Quello sarebbe il mondo delle armi!<br />
Che nulla potrebbe smontare<br />
se non un Creatore di modelli diversi<br />
che rimodellasse di nuovo il metallo.<br />
Henry Phipps<br />
Ero il sovrintendente della Sunday-school,<br />
presidente fantoccio della fabbrica di carri<br />
e dell'industria di scatolette,<br />
agivo per conto di Thomas Rhodes e la cricca della banca;<br />
mio figlio cassiere della banca,<br />
sposato alla figlia di Rhodes,<br />
i giorni feriali passati a far soldi,<br />
e le domeniche in chiesa a pregare.<br />
Ero dovunque una rotella nell'ingranaggio delle cose-come-sono:<br />
padrone e schiavo del danaro, imbiancato<br />
con la vernice della fede cristiana.<br />
E poi:<br />
la banca crollò. Mi ritrovai a guardare la macchina fracassata -<br />
gli sfiatatoi delle ruote tappati col mastice e riverniciati;<br />
i bulloni fradici, le barre spezzate;<br />
e solo la tramoggia per le anime in condizione di funzionare ancora<br />
in una nuova divoratrice di vita quando giornali, giudici e maghi<br />
[della finanza<br />
la volessero restaurare.<br />
Fui scarnificato fino all'osso, ma poggiavo sulla rupe dei secoli,<br />
e ora capivo il gioco, non più un babbeo,<br />
e sapevo che "i giusti abiteranno la terra<br />
e i giorni dei malvagi sono contati".<br />
Poi all'improvviso, il dottor Meyers mi trovò<br />
un cancro al fegato.<br />
Non ero, dopo tutto, il prediletto di Dio!<br />
E benché mi trovassi su un picco<br />
al di sopra delle nebbie tra le quali ero salito,<br />
e pronto per una vita più ricca nel mondo,<br />
le forze eterne<br />
mi smossero di lì con uno spintone.<br />
Harry Wilmans<br />
Avevo da poco ventun anni,<br />
e Henry Phipps, il sovrintendente della Sunday-school,<br />
fece un discorso al Teatro Bindle.<br />
"L'onore della bandiera va tenuto alto" disse
"sia che venga assalita da una tribù di barbari Tagalog<br />
o dalla potenza più grande d'Europa."<br />
E noi acclamammo, acclamammo il discorso e la bandiera<br />
[che lui sventolava<br />
parlando.<br />
Così andai alla guerra a dispetto di mio padre,<br />
e seguii la bandiera finché la vidi issata<br />
sul nostro campo nella risaia vicino a Manila.<br />
E tutti noi acclamammo e acclamammo.<br />
Ma c'erano mosche e cose velenose,<br />
e c'era l'acqua pestifera,<br />
e il caldo crudele,<br />
e il cibo nauseante e putrido,<br />
e il tanfo della trincea proprio dietro le tende,<br />
dove i soldati s'andavano a vuotare;<br />
e c'erano le puttane che ci venivano dietro, piene di sifilide;<br />
e atti bestiali fra noi o da soli,<br />
e prepotenza, odio, abbrutimento,<br />
e giorni di disgusto e notti di paura<br />
fino all'ora dell'assalto tra i vapori della palude,<br />
seguendo la bandiera,<br />
finché caddi con un grido e un buco nelle budella.<br />
Adesso c'è una bandiera sopra di me a Spoon River!<br />
Una bandiera! Una bandiera!<br />
John Wasson<br />
Oh! l'erba umida di rugiada del prato in North Carolina<br />
attraverso il quale Rebecca mi seguiva piangendo, piangendo<br />
con un bimbo in braccio, e tre che le correvano dietro piangendo,<br />
per prolungare l'addio quando partii per la guerra contro gli Inglesi,<br />
e poi i lunghi, duri anni fino al giorno di Yorktown.<br />
E poi la mia ricerca di Rebecca,<br />
che trovai finalmente in Virginia,<br />
due bimbi morti nel frattempo.<br />
Andammo coi buoi nel Tennessee,<br />
di là dopo anni in Illinois,<br />
e infine a Spoon River.<br />
Tagliammo l'erba della prateria,<br />
abbattemmo foreste,<br />
costruimmo scuole, costruimmo ponti,<br />
spianammo strade e arammo campi<br />
soli contro la povertà, le calamità, la morte -<br />
Se Harry Wilmans che combatté i Filippini<br />
deve avere una bandiera sulla tomba<br />
prendetela dalla mia!<br />
Molti soldati<br />
L'idea danzava davanti a noi come una bandiera;<br />
il suono di una musica marziale;<br />
l'emozione di portare un fucile;<br />
promozione sociale al ritorno in patria;<br />
il fulgore della gloria, l'ira per i nemici;
il sogno di servire il paese o Dio.<br />
Ma queste cose erano dentro di noi, splendevano innanzi a noi,<br />
non erano il potere dietro a noi,<br />
l'onnipotente mano della vita,<br />
come il fuoco al centro della terra che crea le montagne,<br />
o le acque prigioniere che le spaccano.<br />
Vi ricordate l'anello di ferro<br />
che il fabbro, Shack Dye, saldò<br />
attorno alla quercia nel prato di Bennet,<br />
per appendervi un'amaca,<br />
perché vi si sdraiasse sua figlia Janet, a leggere<br />
nei pomeriggi d'estate?<br />
E che crescendo l'albero alla fine<br />
spezzò l'anello di ferro?<br />
Ma ogni cellula dell'albero<br />
sapeva solo che palpitava di vita,<br />
e non si curò che l'amaca cadesse<br />
nella polvere con le poesie di Milton.<br />
Godwin James<br />
Harry Wilmans! Tu che sei caduto nella palude<br />
vicino a Manila, seguendo la bandiera,<br />
non sei stato ferito dalla grandezza di un sogno,<br />
né ucciso da un'opera vana,<br />
né spinto alla follia da sataniche insidie;<br />
né torturato da nervi malati,<br />
né hai trascinato grandi ferite in vecchiaia.<br />
Non hai sofferto la fame, perché il governo ti nutriva.<br />
Non hai dovuto nemmeno gridare "avanti"<br />
a un esercito che guidavi<br />
contro un nemico dal sorriso beffardo,<br />
più tagliente delle baionette. Non ti hanno sbaragliato<br />
invisibili bombe. Non sei stato respinto<br />
da coloro per i quali sei stato sconfitto.<br />
Non hai mangiato il pane insipido<br />
che una miserabile alchimia ricava dagli ideali.<br />
Tu sei andato a Manila, Harry Wilmans,<br />
mentre io mi arruolavo nell'esercito inzaccherato<br />
di giovani invasati dal volto raggiante,<br />
che si slanciavano in avanti, e venivano respinti e cadevano,<br />
malati, affranti, piangenti, spogliati della fede,<br />
seguendo la bandiera del regno dei cieli.<br />
Tu e io, Harry Wilmans, siamo caduti<br />
ciascuno a suo modo, senza distinguere<br />
il bene dal male, la sconfitta dalla vittoria,<br />
né quale volto sorrida<br />
dietro la maschera demoniaca.<br />
Lyman King<br />
Forse credi, viandante, che il fato<br />
sia una trappola al di fuori di te,<br />
che puoi evitare usando prudenza
e saggezza.<br />
Così tu credi, quando osservi la vita degli uomini,<br />
come farebbe un dio che si chini su un formicaio,<br />
e veda la soluzione dei loro problemi.<br />
Ma entra nella vita:<br />
col tempo vedrai il fato avvicinarsi<br />
sotto forma della tua immagine allo specchio;<br />
oppure mentre siedi solo al focolare,<br />
d'improvviso la sedia accanto a te avrà un ospite,<br />
e tu riconoscerai quell'ospite,<br />
e gli leggerai il vero messaggio negli occhi.<br />
Caroline Branson<br />
Coi nostri cuori come soli alla deriva, oh se avessimo soltanto<br />
[passeggiato,<br />
come spesso un tempo, per i campi di aprile finché la luce delle<br />
[stelle<br />
avvolgeva d'un invisibile velo di seta l'oscurità<br />
sotto la rupe, nostro luogo d'incontri nel bosco,<br />
alla curva del ruscello! Fossimo solo passati dal corteggiamento<br />
simile ad armoniche note di musica, al possesso,<br />
nell'ispirata improvvisazione dell'amore!<br />
Ma lasciarci alle spalle come un canto concluso<br />
il rapito incanto della carne,<br />
in cui le nostre anime sprofondarono, giù, giù,<br />
dove non c'era né il tempo, né lo spazio, né noi -<br />
annullati nell'amore!<br />
Ma passare da questo alla luce delle lampade d'una stanza:<br />
e restarcene col nostro segreto che schernisce se stesso,<br />
e si nasconde tra fiori e mandolini,<br />
scrutato da tutti fra l'insalata e il caffè.<br />
E vedere lui tremante, e sentire me<br />
presaga, come chi firmi un contratto -<br />
non ardente di doni e pegni accumulati<br />
con rosee mani sulla sua fronte.<br />
E poi, oh notte! senza spontaneità! senza amore!<br />
Tutto il nostro corteggiamento cancellato dal possesso,<br />
in quella stanza in un'ora che tutti sapevano!<br />
L'indomani lui era così assente, quasi freddo,<br />
così stranamente diverso, si chiedeva perché piangessi,<br />
finché non so che nauseata disperazione e voluttuosa follia<br />
ci spinsero al patto mortale.<br />
Uno stelo sulla sfera terrestre,<br />
fragile come luce di stelle;<br />
in attesa d'essere gettato di nuovo<br />
nel flusso della creazione.<br />
Ma la prossima volta venire al mondo<br />
sotto lo sguardo di Raffaello e san Francesco<br />
nel caso passino di lì.<br />
Perché io sono il loro fratellino,<br />
chiaramente riconoscibile a vista<br />
attraverso un ciclo di nascite che verranno.<br />
Si può conoscere il seme e la terra;<br />
si può sentire la pioggia fredda cadere,<br />
ma solo la sfera terrestre, soltanto il cielo<br />
conoscono il segreto del seme<br />
nella camera nuziale sotto terra.
Gettami di nuovo nel flusso,<br />
dammi un'altra possibilità -<br />
salvami, Shelley!<br />
Anne Rutledge<br />
Da me indegna e ignota<br />
le onde di una musica immortale:<br />
"Per nessuno odio, per tutti amore".<br />
Da me il perdono di milioni a milioni,<br />
e il volto benefico d'una nazione<br />
luminoso di giustizia e verità.<br />
Sono io Anne Rutledge che dormo sotto questa erba,<br />
amata in vita da Abraham Lincoln,<br />
sposata da lui, non per unione,<br />
ma per separazione.<br />
Fiorisci per sempre, o Repubblica,<br />
dalla polvere del mio petto!<br />
Hamlet Micure<br />
Durante una lunga febbre si hanno molte visioni:<br />
mi trovavo di nuovo nella casetta<br />
col gran prato di trifoglio<br />
che scendeva fino allo steccato,<br />
ombreggiato dalla quercia,<br />
dove noi bimbi avevamo l'altalena.<br />
Però la casetta era un maniero<br />
in mezzo a una radura, e accanto alla radura c'era il mare.<br />
Ero nella stanza dove il piccolo Paul<br />
soffocava per la difterite,<br />
però non era questa stanza -<br />
era una veranda soleggiata chiusa<br />
da finestre a colonnine,<br />
e su uno scanno sedeva un uomo dal mantello scuro,<br />
il viso pareva quello di Euripide.<br />
Era venuto a trovarmi, o forse ero andato io a trovare lui -<br />
non sono sicuro.<br />
Si sentiva il fremito del mare, il trifoglio ondeggiava<br />
nella brezza estiva, e il piccolo Paul venne<br />
alla finestra coi fiori di trifoglio e sorrise.<br />
Allora dissi: "Che cos'è "la disperazione divina", Alfred?"<br />
"Hai letto "Lacrime, vane lacrime"?" mi chiese.<br />
"Sì, ma lì non hai espresso la disperazione divina."<br />
"Ma caro amico" rispose "ecco perché la disperazione<br />
era divina."<br />
Mabel Osborne
I tuoi fiori rossi tra le foglie verdi<br />
appassiscono, bellissimo geranio!<br />
Ma tu non chiedi acqua.<br />
Tu non puoi parlare! Non occorre che parli -<br />
tutti sanno che stai morendo di sete,<br />
ma non ti danno l'acqua!<br />
Passano oltre e dicono:<br />
"Il geranio ha bisogno d'acqua".<br />
E io, che avevo felicità da spartire<br />
e desideravo spartire la tua felicità;<br />
io che ti amavo, Spoon River,<br />
e anelavo al tuo amore,<br />
appassii sotto i tuoi occhi, Spoon River -<br />
assetata, assetata,<br />
muta per il pudore dell'anima di chiederti amore,<br />
tu che sapevi e mi vedevi morire davanti a te,<br />
come questo geranio che qualcuno ha piantato sopra di me,<br />
e lascia morire.<br />
William H. Herndon<br />
Alla finestra della vecchia casa<br />
appollaiata sulla vetta, che domina per miglia la vallata,<br />
cessati i giorni della fatica, assistendo inerte al declino della vita,<br />
giorno dopo giorno frugai nella memoria,<br />
come chi scruta nel globo di cristallo d'una maga,<br />
e vidi le figure del passato,<br />
come in un corteo riflesso da un sogno luminoso,<br />
muoversi attraverso l'incredibile sfera del tempo.<br />
E vidi un uomo levarsi dalla terra come un gigante di fiaba<br />
e slanciarsi incontro a un destino immortale,<br />
capitano di grandi eserciti, capo della repubblica,<br />
unendo insieme nel ditirambo di un canto rigeneratore<br />
le epiche speranze di un popolo;<br />
e al tempo stesso Vulcano di fuochi sovrani,<br />
alla cui fiamma spade e scudi imperituri erano forgiati<br />
da spiriti temprati in cielo.<br />
Guardate nel cristallo! Eccolo che si affretta<br />
al luogo in cui il suo cammino s'incontra col cammino<br />
di un figlio di Plutarco e di Shakespeare!<br />
O Lincoln, attore davvero, che ben recitasti la parte,<br />
e Booth, che da mimo facesti il tuo ingresso nella tragedia,<br />
più e più volte vi ho visto,<br />
mentre i corvi gracchianti volavano verso il bosco<br />
sopra il mio tetto in tramonti solenni,<br />
là alla finestra,<br />
solo.<br />
Rebecca Wasson<br />
Primavera e estate, autunno e inverno e primavera,<br />
uno dopo l'altro alla deriva, passarono davanti alla mia finestra
[alla deriva!<br />
E per tanti anni stetti a guardarli passare e a contare<br />
gli anni, finché una paura cominciò a insinuarsi nel mio cuore,<br />
la sensazione d'essere diventata eterna; alla fine<br />
arrivai a cent'anni! E stavo ancora lì<br />
ad ascoltare il battito della pendola, e il muggito del bestiame<br />
e il grido d'una ghiandaia in volo attraverso le foglie che cadevano!<br />
Un giorno dopo l'altro sola in una stanza della casa<br />
di una nuora affranta per l'età e grigia.<br />
E di notte, oppure stando alla finestra di giorno<br />
il mio pensiero correva all'indietro, mi pareva attraverso un tempo<br />
[infinito,<br />
al North Carolina e ai miei giorni di ragazza,<br />
e a John, il mio John, partito per la guerra contro gli inglesi,<br />
e a tutti i figli, alle morti, e a tutti i dolori.<br />
E quella distesa di anni come una prateria dell'Illinois<br />
percorsa da grandi figure simili a incalzanti cavalieri,<br />
Washington, Jefferson, Jackson, Webster e Clay.<br />
O bella repubblica giovane per cui il mio John e io<br />
demmo tutta la nostra forza e il nostro amore!<br />
e O mio John!<br />
Perché, quando restai inerte in un letto per anni,<br />
pregando che tu venissi, hai tardato a venire?<br />
Visto che con un grido di estasi, come quello che mi uscì<br />
quando mi ritrovasti nella vecchia Virginia a guerra finita,<br />
piansi quando ti vidi lì accanto al letto,<br />
mentre il sole basso a occidente sempre più rimpiccioliva e sbiadiva<br />
alla luce del tuo viso!<br />
Rutherford McDowell<br />
Mi portavano dagherrotipi<br />
dei vecchi pionieri da ingrandire.<br />
E a volte qualcuno posava per me -<br />
qualcuno che era vissuto<br />
al tempo che mani titaniche dal grembo del mondo<br />
strapparono la Repubblica.<br />
Che cosa c'era in quegli occhi?<br />
Poiché mai potei sondare<br />
quel mistico pathos di palpebre abbassate,<br />
e il sereno dolore di quegli occhi.<br />
Era come uno stagno<br />
tra le querce al margine d'una foresta,<br />
dove cadono le foglie,<br />
e vi giunge il canto del gallo<br />
da una fattoria lontana, là verso le colline<br />
dove vive la terza generazione, e gli uomini forti<br />
e le donne forti sono passati e dimenticati.<br />
E questi nipoti e pronipoti<br />
dei pionieri!<br />
In verità la mia macchina fotografò anche i loro volti,<br />
da cui tanta dell'antica forza è scomparsa,<br />
e dell'antica fede,<br />
e dell'antico dominio sulla vita,<br />
e dell'antico coraggio,<br />
che fatica e ama e soffre e canta<br />
sotto il sole!
Hannah Armstrong<br />
Gli scrissi una lettera chiedendogli in nome del passato<br />
di congedare dall'esercito mio figlio malato;<br />
ma forse non la ricevette.<br />
Allora andai in città e gli feci scrivere una lettera<br />
da James Garber, che scriveva tanto bene;<br />
ma forse andò smarrita nella posta.<br />
Allora feci tutto il viaggio sino a Washington.<br />
Mi ci volle più di un'ora per trovare la Casa Bianca.<br />
E quando la trovai mi mandarono via,<br />
trattenendo un sorriso. Allora pensai:<br />
"Be', si capisce, lui non è più quello che stava a pensione da me<br />
e lui e mio marito lavoravano insieme<br />
e tutti lo chiamavano Abe, laggiù a Menard".<br />
Alla fine mi rivolsi a una guardia e dissi:<br />
"Per favore, gli dica che la vecchia zia Hannah Armstrong<br />
dell'Illinois gli vuole parlare del figlio malato<br />
che è sotto le armi".<br />
Be', dopo un attimo mi fecero passare!<br />
E quando mi vide scoppiò a ridere,<br />
e mollò i suoi affari di presidente,<br />
e scrisse di suo pugno il congedo per Doug,<br />
e intanto parlava dei vecchi tempi,<br />
e raccontava storielle.<br />
Lucinda Matlock<br />
Andavo a ballare a Chandlerville,<br />
e giocavo a carte a Winchester.<br />
Una volta ci scambiammo i cavalieri<br />
al ritorno in carrozza sotto la luna di giugno,<br />
e così conobbi Davis.<br />
Ci sposammo e vivemmo insieme settant'anni,<br />
divertendoci, lavorando, crescendo dodici figli,<br />
otto dei quali ci morirono,<br />
prima che arrivassi a sessant'anni.<br />
Filavo, tessevo, tenevo in ordine la casa, assistevo i malati,<br />
curavo il giardino, e alla festa<br />
andavo a zonzo per i campi dove cantavano le allodole,<br />
e lungo lo Spoon raccogliendo molte conchiglie,<br />
e molti fiori ed erbe medicinali -<br />
gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate.<br />
A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, ecco tutto,<br />
e passai a un dolce riposo.<br />
Cos'è questa storia di dolori e stanchezza,<br />
e ira, scontento e speranze cadute?<br />
Figli e figlie degeneri,<br />
la vita è troppo forte per voi -<br />
ci vuole vita per amare la vita.
Davis Matlock<br />
Ammettiamo che non ci sia altro che l'alveare:<br />
che ci siano fuchi e operaie<br />
e regine, e nient'altro che miele da ammucchiare<br />
(cose importanti quanto la cultura e il sapere)<br />
per la prossima generazione, questa generazione che non vive,<br />
se non quando sciama al sole della giovinezza,<br />
irrobustendosi le ali con ciò che è stato raccolto,<br />
e gustando, durante il ritorno all'alveare<br />
dal campo di trifoglio, il prelibato bottino.<br />
Ammettiamolo, e ammettiamo questa verità:<br />
che la natura dell'uomo sia superiore<br />
al bisogno della natura nell'alveare;<br />
e che tu debba sopportare il fardello della vita,<br />
come pure la spinta d'un eccesso dello spirito -<br />
bene, io dico che viverla come un dio<br />
certo dell'immortalità, per quanto increduli,<br />
è il modo di viverla.<br />
Se ciò non rende Dio orgoglioso di voi,<br />
allora Dio non è che gravitazione,<br />
o è il sonno la meta aurea.<br />
Herman Altman<br />
Ho io seguito la verità dovunque mi guidasse,<br />
e affrontato il mondo intero in nome di una causa,<br />
e difeso il debole contro il potente?<br />
Se l'ho fatto vorrei essere ricordato fra gli uomini<br />
come fui conosciuto in vita fra la gente,<br />
e come fui odiato e amato in terra.<br />
Perciò, non costruitemi monumenti,<br />
e non scolpitemi busti,<br />
che la realtà dell'anima mia non si disperda,<br />
pur se non diverrò un semidio,<br />
e i ladri e i bugiardi,<br />
che mi furono nemici e mi distrussero,<br />
e i figli dei ladri e dei bugiardi,<br />
non mi rivendichino affermando davanti al mio busto<br />
che mi furono accanto nei giorni della sconfitta.<br />
Non fatemi monumenti,<br />
che la mia memoria non venga stravolta ai fini<br />
della menzogna e dell'oppressione.<br />
Chi mi ha amato e i suoi figli non sia spossessato di me;<br />
voglio restare per sempre l'incontaminato possesso<br />
di coloro per i quali sono vissuto.<br />
Jennie McGrew<br />
Non dove la scala svolta nell'oscurità,<br />
una figura incappucciata, rattrappita sotto un mantello fluente!
Non occhi gialli nella stanza di notte,<br />
che ti fissano attraverso una ragnatela grigia.<br />
E non il battito d'ala del condor,<br />
quando il ruggito della vita s'annuncia negli orecchi<br />
come un suono mai udito prima!<br />
Ma in un pomeriggio di sole,<br />
per una strada di campagna,<br />
dove erbacce violacee fioriscono lungo una staccionata sconnessa,<br />
e il campo è spigolato, e l'aria è quieta,<br />
vedere contro la luce del sole qualcosa di nero,<br />
come una macchia con un orlo iridescente -<br />
questo è il segnale per occhi presaghi...<br />
e questo io vidi!<br />
Columbus Cheney<br />
Questo salice piangente!<br />
Perché non ne piantate qualcuno<br />
per i milioni di bimbi non ancora nati,<br />
e anche per noi?<br />
Non sono forse inesistenti, o cellule addormentate<br />
senza intelletto?<br />
O giungono invece sulla terra, infrangendo<br />
con la nascita il ricordo di un'esistenza precedente?<br />
Rispondete! Alla vostra intuizione si offre un campo inesplorato.<br />
Ma perché in ogni caso non piantare salici per loro,<br />
e anche per noi?<br />
Wallace Ferguson<br />
Là a Ginevra dove il monte Bianco era sospeso come una nube<br />
sul vinoso lago, quando la brezza spirava<br />
da un terso cielo d'azzurro, e il Rodano scrosciante<br />
precipitava sotto il ponte tra voragini di roccia;<br />
e la musica dai caffè partecipava allo splendore<br />
dell'acqua danzante sotto un torrente di luce;<br />
e la parte più pura del genio di Jean Rousseau<br />
era la musica silente di tutto ciò che si vedeva o udiva -<br />
là a Ginevra, dico, fu forse minore l'incanto<br />
perché non potei ricongiungermi al mio io d'un tempo,<br />
quando vent'anni prima vagavo per Spoon River?<br />
né ricordare cos'ero o cosa sentivo?<br />
Noi viviamo l'ora presente liberi dalle ore passate.<br />
Perciò, o anima, se ti smarrisci nella morte,<br />
e ti ridesti in una Ginevra ai piedi di un monte Bianco,<br />
che importa se non ti riconosci in quella<br />
che visse ed amò in un piccolo angolo della terra<br />
chiamato Spoon River secoli e secoli fa?<br />
Marie Bateson
Vedete la mano scolpita<br />
con l'indice puntato al cielo.<br />
È quella la direzione, non c'è dubbio.<br />
Ma come si fa a seguirla?<br />
È giusto astenersi dall'assassinio e dalla lussuria,<br />
perdonare, fare il bene, adorare Dio<br />
e non le sue immagini scolpite.<br />
Ma in fondo questi sono mezzi esteriori<br />
con cui soprattutto si fa del bene a sé stessi.<br />
Il nocciolo della questione è la libertà,<br />
è la luce, la purezza -<br />
di più non so dire,<br />
trovate voi il fine o mancatelo, secondo la vostra visione.<br />
Tennessee Claflin Shope<br />
Ero lo zimbello del villaggio,<br />
soprattutto della gente di buon senso, come loro si definiscono -<br />
e anche delle persone colte, come il reverendo Peet, che leggeva<br />
[il greco<br />
alla stregua dell'inglese.<br />
Perché invece di parlare di libero scambio,<br />
o predicare qualche forma di battesimo;<br />
invece di credere nell'efficacia<br />
di non pestare la riga, di raccattare uno spillo nel modo giusto,<br />
guardare la luna nuova sopra la spalla destra,<br />
curare i reumatismi col vetro blu,<br />
io rivendicai la sovranità della mia anima.<br />
Ancor prima che Mary Baker Eddy cominciasse<br />
con ciò che lei chiamava la scienza,<br />
conoscevo a fondo il Bhagavad Gita,<br />
e mi curavo l'anima, prima che Mary<br />
cominciasse a curare il corpo con l'anima -<br />
A tutti i mondi pace!<br />
Plymouth Rock Joe<br />
Perché vi affannate a correre qua e là<br />
a caccia di moscerini e farfalle?<br />
Alcuni di voi razzolano solenni in cerca di vermi;<br />
altri sono in attesa d'una manciata di granturco.<br />
È questa la vita, non è vero?<br />
Chicchirichì! Benissimo, Thomas Rhodes,<br />
tu sei il gallo della checca, senza dubbio.<br />
Ma ecco qua Elliott Hawkins,<br />
gluck, gluck, gluck, col suo codazzo di seguaci politici.<br />
Quah! Quah! Quah! Come mai così poetica, Minerva,<br />
in questo grigio mattino?<br />
Kittie-quah-quah! Vergogna, Lucius Atherton,
il rauco lamento che per te uscì dalla gola<br />
di Aner Clute sarà più tardi raccolto<br />
dalla signora Pantier come un grido<br />
per il voto alle donne: Ka dook - dook!<br />
Che idea ti è venuta, Margaret Fuller Slack?<br />
E perché il tuo occhio d'uva spina<br />
sbatte così lucente, Tennessee Claflin Shope?<br />
Stai cercando di scandagliare il mistero d'un uovo?<br />
La tua voce è molto metallica stamattina, Hortense Robbins -<br />
quasi come quella d'una faraona!<br />
Quah! Era un sospiro gutturale, Isaiah Beethoven;<br />
hai visto l'ombra del falco,<br />
o hai pestato gli ossi di pollo<br />
che il cuoco ha gettato via stamattina?<br />
Che siate cavallereschi, eroici, o ambiziosi,<br />
metaforici, religiosi, o ribelli,<br />
mai uscirete dall'aia<br />
se non volando sopra lo steccato<br />
insieme a bucce di patate e roba simile nel trogolo!<br />
Imanuel Ehrenhardt<br />
Cominciai con le lezioni di Sir William Hamilton.<br />
Poi studiai Dugald Stewart;<br />
e poi John Locke sull'Intelletto,<br />
e poi Descartes, Fichte e Schelling,<br />
Kant e poi Schopenhauer -<br />
libri presi in prestito dal vecchio giudice Somers.<br />
Tutti letti con frenetico zelo<br />
nella speranza che fosse riservato a me<br />
di acchiappare per la coda il segreto finale,<br />
e trarlo fuori dalla tana.<br />
L'anima mia si levò in alto diecimila miglia,<br />
e soltanto la luna sembrava un po' più grande.<br />
Poi ricaddi indietro, così contento della terra!<br />
Tutto attraverso l'anima di William Jones<br />
che mi mostrò una lettera di John Muir.<br />
Samuel Gardner<br />
lo che curavo la serra,<br />
amavo alberi e fiori,<br />
da vivo guardai spesso quest'olmo ombroso,<br />
ne misurai con l'occhio i rami generosi,<br />
e ascoltai le foglie festose<br />
carezzarsi amorosamente<br />
con dolci sussurri eolii.<br />
E potevano ben farlo:<br />
perché le radici si erano fatte così larghe e profonde<br />
che il suolo della collina, arricchito dalla pioggia<br />
e scaldato dal sole,<br />
nulla tratteneva delle sue virtù,<br />
ma tutte le cedeva alle vigorose radici,
dalle quali erano succhiate e fatte turbinare nel tronco<br />
e poi nei rami, e nelle foglie,<br />
da cui la brezza traeva vita e cantava.<br />
Ora io, abitatore sotterraneo della terra, vedo<br />
che i rami di un albero<br />
non sono più ampi delle radici.<br />
E come potrebbe l'anima d'un uomo<br />
essere più grande della vita che ha vissuto?<br />
Dow Kritt<br />
Samuel non fa che parlare del suo olmo -<br />
ma io non ho avuto bisogno di morire per intendermi di radici:<br />
io, che ho scavato tutti i fossi di Spoon River.<br />
Guardate il mio olmo!<br />
Nato da un seme buono quanto il suo,<br />
seminato insieme al suo,<br />
sta morendo sulla cima:<br />
non per mancanza di vita, o per funghi,<br />
o per insetti parassiti, come crede il becchino.<br />
Guarda, Samuel, lì le radici hanno urtato la roccia,<br />
e non possono più espandersi.<br />
E intanto la cima dell'albero<br />
si sta seccando, e muore<br />
mentre tenta di crescere.<br />
William Jones<br />
Di tanto in tanto un'erba strana a me sconosciuta,<br />
cui dare un nome cercato sui libri;<br />
di tanto in tanto una lettera di Yeomans.<br />
Tra le conchiglie raccolte sulla spiaggia<br />
a volte una perla dai riflessi di ruta selvaggia;<br />
poi puntuale una lettera di Tyndall dall'Inghilterra,<br />
con il timbro di Spoon River.<br />
Io, amante della natura, benvoluto per questo amore,<br />
conversavo da lontano coi grandi<br />
che la conoscevano meglio di me.<br />
Oh, non ci sono né grandi né piccoli,<br />
se non quando la rendiamo più grande e lei ci premia con un<br />
[piacere più acuto.<br />
Con le conchiglie del fiume copritemi, copritemi.<br />
Vissi in ammirazione adorando terra e cielo.<br />
Proseguo l'eterno cammino della vita infinita.<br />
William Goode<br />
A tutto il villaggio pareva, non c'è dubbio,
che io andassi qua e là, senza meta.<br />
Ma qui accanto al fiume si possono vedere al tramonto<br />
i pipistrelli dalle morbide ali volare qua e là a zig-zag -<br />
è così che si procurano il cibo.<br />
E se vi è mai accaduto di smarrirvi la notte,<br />
nel cuore della foresta vicino a Miller's Ford,<br />
seguendo ora questa ora quella via,<br />
dovunque s'intravvedesse brillare la Via Lattea,<br />
alla ricerca del sentiero,<br />
capirete che io cercavo la via<br />
con lo zelo più sincero, e che tutto il mio errare<br />
ed errare fu solo ricerca.<br />
J. Milton Miles<br />
Ogni volta che la campana presbiteriana<br />
suonava, sapevo che era la campana presbiteriana.<br />
Ma quando il suono si mescolava<br />
al suono della campana metodista, cristiana,<br />
battista e congregazionista,<br />
non la distinguevo più<br />
e neppure l'una dall'altra, o anche una sola.<br />
E poiché tante voci mi chiamarono nella vita<br />
non stupitevi che non sapessi distinguere<br />
la vera dalla falsa,<br />
e neppure, alla fine, la voce che avrei dovuto riconoscere.<br />
Faith Matheny<br />
Lì per lì non saprete cosa vogliono dire,<br />
e forse non lo saprete mai,<br />
e forse non ve lo diremo mai:<br />
questi bagliori improvvisi dell'anima,<br />
come folgori guizzanti su candide nubi<br />
a mezzanotte quando c'è la luna piena.<br />
Arrivano in momenti di solitudine, o forse<br />
siete con un amico, e all'improvviso<br />
cade un silenzio nel discorso, e i suoi occhi<br />
senza un fremito vi guardano ardenti:<br />
avete visto insieme il segreto,<br />
egli lo vede in voi, e voi in lui.<br />
E restate là trepidanti nel timore che il mistero<br />
vi si pari davanti e vi colpisca a morte<br />
con un fulgore simile al sole.<br />
Siate coraggiose, anime che avete simili visioni!<br />
Mentre il vostro corpo è vivo e il mio è morto,<br />
voi catturate un piccolo alito dell'etere<br />
riservato a Dio stesso.<br />
Scholfield Huxley
Dio! non chiedermi di testimoniare le tue meraviglie,<br />
riconosco le stelle e i soli<br />
e gli innumerevoli mondi.<br />
Ma ne ho misurato le distanze<br />
e li ho pesati e ne ho scoperto la sostanza.<br />
Ho inventato ali per l'aria,<br />
e chiglie per l'acqua,<br />
e cavalli di ferro per la terra.<br />
Ho accresciuto la vista che mi hai dato milioni di volte,<br />
e l'udito che mi hai dato milioni di volte,<br />
ho varcato lo spazio con la parola,<br />
e ricavato dall'aria il fuoco per avere luce.<br />
Ho costruito grandi città e perforato colline,<br />
e gettato ponti sopra acque maestose.<br />
Ho scritto l'Iliade e Amleto;<br />
e ho esplorato i tuoi misteri,<br />
e ti ho cercato senza posa,<br />
e ti ho ritrovato dopo averti perduto<br />
in ore di stanchezza -<br />
e ti chiedo:<br />
che ne diresti di creare un sole<br />
e l'indomani trovarti i vermi<br />
che ti sgusciano fra le dita?<br />
Willie Metcalf<br />
Ero Willie Metcalf.<br />
Mi chiamavano "dottor Meyers"<br />
perché gli somigliavo, dicevano.<br />
Ed era mio padre, secondo Jack McGuire.<br />
Abitavo nella stalla,<br />
dormivo per terra<br />
accanto al bulldog di Roger Baughman,<br />
o a volte in una posta.<br />
M'infilavo fra le zampe dei cavalli più ombrosi<br />
senza che mi calciassero - ci conoscevamo.<br />
Nei giorni di primavera vagavo per la campagna<br />
per ritrovare la sensazione, che talvolta smarrivo,<br />
di non essere una cosa separata dalla terra.<br />
Mi capitava di smarrire me stesso, come in sonno,<br />
sdraiato con gli occhi socchiusi nel bosco.<br />
A volte parlavo agli animali - perfino ai rospi e ai serpenti -<br />
qualunque cosa avesse occhi in cui guardare.<br />
Una volta vidi una pietra al sole<br />
che cercava di diventare gelatina.<br />
Nei giorni di aprile in questo cimitero<br />
i morti si raccoglievano tutti intorno a me,<br />
e si facevano immobili, come fedeli in muta preghiera.<br />
Non ho mai capito se fossi parte della terra<br />
e i fiori crescessero in me, o se camminassi -<br />
ora lo so.
Willie Pennington<br />
Mi chiamavano il malatino, l'idiota,<br />
perché i miei fratelli erano forti e belli,<br />
mentre io, ultimo figlio di genitori anziani,<br />
ereditai solo gli avanzi della loro forza.<br />
Ma loro, i miei fratelli, furono divorati<br />
dalla furia della carne, che io non ebbi,<br />
svigoriti dall'attività dei sensi, che io non ebbi,<br />
induriti da crescenti bramosie, che io non ebbi,<br />
pur procurandosi fama e ricchezza.<br />
Poi io, la creatura malata, l'idiota,<br />
rimasto in un cantuccio della vita,<br />
ebbi una visione, e attraverso di me l'ebbero molti,<br />
ignorando che ero io il tramite.<br />
Così un albero spuntò<br />
da me, seme di senape.<br />
L'ateo del villaggio<br />
Voi giovani che discettate sulla dottrina<br />
dell'immortalità dell'anima,<br />
io che giaccio qui fui l'ateo del villaggio,<br />
loquace, polemico, versato nelle dispute<br />
dei miscredenti.<br />
Ma durante una lunga malattia<br />
mentre la tosse mi uccideva<br />
lessi le Upanishad e la poesia di Gesù.<br />
Ed esse accesero una fiaccola di speranza e intuizione<br />
e desiderio che l'Ombra,<br />
guidandomi rapida per le caverne di tenebra,<br />
non poté estinguere.<br />
Ascoltatemi, voi che vivete nei sensi<br />
e pensate soltanto attraverso i sensi:<br />
l'immortalità non è un dono,<br />
l'immortalità è una conquista;<br />
e solo coloro che lottano allo stremo<br />
la possederanno.<br />
John Ballard<br />
Nel rigoglio della mia forza<br />
bestemmiai Dio, ma non mi badò:<br />
come avessi bestemmiato le stelle.<br />
Nella mia ultima malattia agonizzavo, ma fui temerario<br />
e bestemmiai Dio per la mia sofferenza;<br />
e Lui ancora non mi badò;<br />
mi lasciò fare, come sempre.<br />
Come avessi bestemmiato il campanile dei presbiteriani.<br />
Poi, mentre le forze mi mancavano, m'assalì il terrore:<br />
forse m'ero alienato Dio con le mie bestemmie.
Un giorno Lydia Humphrey mi portò un bouquet<br />
e mi venne l'idea di fare amicizia con Dio,<br />
così cercai di fare amicizia con Lui;<br />
ma fu come se avessi cercato di fare amicizia col bouquet.<br />
Ora ero molto vicino al segreto,<br />
perché potevo davvero fare amicizia col bouquet<br />
stringendo a me l'amore che sentivo per il bouquet,<br />
e così mi stavo impossessando a poco a poco del segreto, ma. -<br />
Julian Scott<br />
Verso la fine<br />
la verità degli altri era menzogna per me;<br />
la giustizia degli altri ingiustizia per me;<br />
le loro ragioni di morte, ragioni di vita per me;<br />
le loro ragioni di vita, ragioni di morte per me;<br />
avrei ucciso quelli che loro salvavano,<br />
e salvato quelli che uccidevano.<br />
E capii che se un dio, portato in terra,<br />
dovesse esprimere ciò che vede e pensa,<br />
non potrebbe vivere in questo mondo di uomini<br />
e agire in mezzo a loro fianco a fianco<br />
senza continui scontri.<br />
La polvere è per strisciare, il cielo per volare -<br />
perciò, o anima, ad ali spiegate,<br />
vola alta verso il sole!<br />
Alfonso Churchill<br />
Per burla mi chiamavano il "Professor Luna",<br />
quand'ero ragazzo a Spoon River, nato con la sete<br />
di conoscere le stelle.<br />
Mi schernivano quando parlavo delle montagne lunari,<br />
e del caldo e del freddo pungente,<br />
e delle valli d'ebano presso le vette d'argento,<br />
e di Spica a quadrilioni di miglia di distanza,<br />
e della pochezza dell'uomo.<br />
Ma ora che la mia tomba è onorata, amici,<br />
non fate che lo sia perché insegnai<br />
la scienza delle stelle al Knox College,<br />
ma invece per questo: che attraverso le stelle<br />
predicai la grandezza dell'uomo,<br />
che è parte del disegno delle cose<br />
nonostante la distanza di Spica o di Andromeda;<br />
e non è un interrogativo secondario<br />
rispetto al senso del dramma.<br />
Zilpha Marsh
Alle quattro sul finire di ottobre<br />
me ne stavo sola nella scuola di campagna<br />
oltre la strada fra i campi spogli,<br />
e un turbine di vento sbatteva le foglie contro i vetri,<br />
e borbottava nella canna della stufa,<br />
che dallo sportello aperto attenuava le ombre<br />
con lo spettrale bagliore di un fuoco morente.<br />
Mi gingillavo con la planchette -<br />
all'improvviso il polso mi divenne inerte,<br />
e la mano cominciò a muoversi rapida sulla lavagna,<br />
finché fu tracciato il nome di "Charles Guiteau",<br />
che minacciava di materializzarsi davanti a me.<br />
Mi alzai e fuggii dalla stanza senza cappello<br />
nell'oscurità, atterrita dai miei poteri.<br />
Da allora gli spiriti si affollarono -<br />
Chaucer, Cesare, Poe e Marlowe,<br />
Cleopatra e Mrs. Surrat -<br />
dovunque andassi, con messaggi, -<br />
tutte sciocchezze convenne Spoon River.<br />
Vai dicendo assurdità ai bambini, non è vero?<br />
Ma supponete che io veda quel che voi non avete mai visto<br />
e mai udito e per cui non avete parole,<br />
certo che dico cose assurde quando mi chiedete<br />
cos'è che vedo!<br />
James Garber<br />
Ti ricordi, viandante, il sentiero<br />
che tracciai sul terreno dove ora sorge il teatro,<br />
andando al lavoro con passo svelto per tanti anni?<br />
Bada bene:<br />
forse anche tu camminerai fin dove le colline di Miller's Ford<br />
non paiono più lontane;<br />
molto dopo che le avrai viste a portata di mano,<br />
oltre quattro miglia di prateria;<br />
e quando l'amore della donna tacerà<br />
e non dirà più: "Io ti salverò".<br />
E quando il volto di amici e parenti<br />
sarà divenuto fotografia sbiadita, penosamente muto,<br />
con quello sguardo triste che dice: "Non posso aiutarti".<br />
E quando avrai cessato di rimproverare all'umanità<br />
di far lega contro la tua anima che s'è arresa -<br />
tutti quanti costretti a mezzogiorno e mezzanotte<br />
a guardare con occhio fermo il proprio destino;<br />
quando avrai capito questo, pensa a me<br />
e al mio sentiero, a me che lo percorrevo e sapevo<br />
che né uomo o donna, né fatica<br />
o dovere, oro o potere<br />
possono placare il desiderio dell'anima,<br />
la solitudine dell'anima!<br />
Lydia Humphrey
Su e giù, su e giù, tra casa e chiesa<br />
con la Bibbia sotto il braccio,<br />
finché fui vecchia e grigia;<br />
zitella, sola al mondo,<br />
trovavo fratelli e sorelle alla congregazione,<br />
e figli in chiesa.<br />
So che mi deridevano e mi giudicavano stramba.<br />
Sapevo di anime d'aquila che volavano alto nella luce del sole,<br />
sopra il campanile della chiesa, e deridevano la chiesa,<br />
disprezzandomi, non vedendomi neppure.<br />
Ma se l'aria di quell'altezza gli era cara, cara era per me la chiesa.<br />
Era la visione, la visione, la visione dei poeti<br />
democratizzata!<br />
Le Roy Goldman<br />
"Che cosa farete in punto di morte,<br />
se per tutta la vita avrete rifiutato Gesù,<br />
e saprete a quel punto, che Lui non vi è amico?"<br />
continuavo a ripetere io, il predicatore.<br />
D'accordo! Ma ci sono amici e amici.<br />
E benedetto tu sia, dico io, ora che so tutto,<br />
tu che hai perduto, prima della morte,<br />
il padre o la madre, o il vecchio nonno o la nonna,<br />
un'anima bella che visse con forza la vita,<br />
e ti conobbe a fondo, e ti amò sempre,<br />
e non mancherà di parlare per te,<br />
e fare a Dio un ritratto approfondito della tua anima,<br />
come solo può fare chi è della tua carne.<br />
Quella è la mano cui la tua mano tenderà,<br />
perché ti conduca lungo il corridoio<br />
fino al tribunale dove nessuno ti conosce!<br />
Gustav Richter<br />
Dopo una lunga giornata di lavoro nelle serre<br />
il sonno era dolce, ma se si dorme sul fianco sinistro<br />
i sogni possono finire bruscamente.<br />
Stavo tra i fiori ed era come se qualcuno<br />
li coltivasse per prova,<br />
per poi trapiantarli<br />
in un giardino più grande all'aria aperta.<br />
E io ero visione incorporea<br />
nella luce, come se il sole entrando<br />
si fosse librato a toccare la volta di vetro<br />
come un palloncino e fosse scoppiato mollemente,<br />
in un pulviscolo d'aria dorata.<br />
E tutto era silenzio, ma in quello splendore<br />
era immanente un pensiero chiaro<br />
come viva voce, e io, nel pensiero,<br />
sentivo una presenza pensare mentre si aggirava<br />
tra i vasi potando foglie,
cercando insetti e osservando i pregi<br />
con un occhio cui nulla sfuggiva:<br />
"Omero, oh, sì! Pericle, bene.<br />
Cesare Borgia, che ne facciamo di te?<br />
Dante, un po' troppo concime, forse.<br />
Napoleone, lasciamolo stare così per ora.<br />
Shelley, più terra. Shakespeare, bisogna annaffiarlo -".<br />
Nubi in vista, eh! -<br />
Arlo Will<br />
Avete mai visto un alligatore<br />
venir fuori dal fango,<br />
accecato dal grande bagliore del meriggio?<br />
Avete mai visto i cavalli nella stalla di notte<br />
fremere e sobbalzare alla vista d'una lanterna?<br />
Avete mai camminato nel buio<br />
quando davanti a voi si apre una porta sconosciuta<br />
e vi pare di trovarvi alla luce di mille candele<br />
di finissima cera?<br />
Avete mai camminato col vento negli orecchi<br />
e la luce del sole d'intorno<br />
che all'improvviso risplende d'un segreto fulgore?<br />
Fuori dal fango tante volte,<br />
davanti a tante porte di luce,<br />
per tanti campi di fulgori,<br />
dove intorno ai tuoi passi una gloria silente s'irradia<br />
come neve fresca,<br />
tu percorrerai la terra, o anima forte,<br />
e innumerevoli cieli<br />
fino alla vampa finale!<br />
Il capitano Orlando Killion<br />
Oh, voi giovani radicali e sognatori,<br />
voi ingenui senza paura<br />
che passate accanto alla mia lapide,<br />
non ridete se ricorda che fui capitano dell'esercito<br />
ed ebbi fede in Dio!<br />
Le due cose non si contraddicono.<br />
Passate con reverenza, e leggete con seria attenzione<br />
che un gran popolo, cavalcando con urla di sfida<br />
il centauro della Rivoluzione<br />
spronato e frustato sino alla frenesia,<br />
tremò di terrore, scorgendo la foschia del mare<br />
oltre il baratro verso cui correva,<br />
e cadde di sella in precipitoso sgomento<br />
per celebrare la festa dell'Essere Supremo.<br />
Mosso dallo stesso senso di sconfinata realtà<br />
della vita e della morte, e gravato a mia volta<br />
dal destino d'una razza,<br />
come potevo io, piccolo bestemmiatore,<br />
nel turbine dell'incontenibile marea di una nazione,
continuare a essere bestemmiatore,<br />
e capitano dell'esercito?<br />
Jeremy Carlisle<br />
Viandante, il peccato più grande di tutti i peccati<br />
è la cecità dell'anima verso le altre anime.<br />
E la gioia più grande di tutte le gioie<br />
è che si veda il bene in voi, e che voi vediate il bene<br />
nell'attimo miracoloso!<br />
Devo confessare un superbo disprezzo,<br />
e un amaro scetticismo.<br />
Ma ricordate il liquido che Penniwit<br />
versava sulle lastre fotografiche, per farle azzurre<br />
d'una nebbia come fumo di noce?<br />
E poi il ritratto cominciava a schiarirsi<br />
finché il volto si delineava come vivo?<br />
Così mi appariste, voi che siete dimenticati,<br />
e anche voi nemici, via via<br />
che il mio viso si schiariva per voi e i vostri<br />
si schiarivano per me.<br />
Allora fummo pronti a camminare insieme<br />
e cantare in coro e inneggiare all'alba<br />
d'una vita che sia vita davvero.<br />
Joseph Dixon<br />
Chi ha scolpito un'arpa spezzata sulla mia tomba?<br />
Per voi sono morto, non c'è dubbio. Ma quante arpe e pianoforti<br />
rincordai e tirai e districai per voi,<br />
facendoli melodiosi di nuovo - con o senza il diapason?<br />
Sì, certo! L'arpa deriva dall'orecchio umano, si dice,<br />
ma dov'è l'orecchio che regola la lunghezza delle corde<br />
secondo una magia di numeri che volano più veloci del pensiero<br />
attraverso una porta che si chiude sul vostro muto stupore?<br />
Non c'è orecchio vicino all'orecchio umano, che colga<br />
fra corde e colonne d'aria l'anima del suono?<br />
lo fremo a chiamarlo un diapason che afferra<br />
da lontano onde miste di musica e luce,<br />
l'antenna del Pensiero che ascolta dallo spazio sconfinato.<br />
Certo l'armonia che governò il mio spirito è prova<br />
di un Orecchio che mi accordò, capace di accordarmi<br />
e usarmi ancora se sarò degno dell'uso.<br />
Judson Stoddard<br />
Sulla cima d'una montagna sopra le nubi<br />
fluttuanti come mare ai miei piedi
dissi quella vetta è il pensiero di Budda,<br />
e quella è la preghiera di Gesù,<br />
e questa il sogno di Platone,<br />
e quella laggiù il canto di Dante,<br />
e questa è Kant e questa è Newton,<br />
e questa Milton e questa Shakespeare,<br />
e questa la speranza di Madre Chiesa,<br />
e questa - insomma tutte queste vette sono poemi,<br />
poemi e preghiere che fendono le nubi.<br />
E dissi: "Che ne fa Dio delle montagne<br />
che s'innalzano quasi al cielo?".<br />
Russel Kincaid<br />
Nell'ultima primavera che vissi,<br />
in quegli ultimi giorni,<br />
me ne stavo nell'orto abbandonato<br />
dove oltre la distesa di verde scintillavano<br />
le colline di Miller's Ford;<br />
così a contemplare il melo<br />
col suo tronco decrepito e i rami secchi,<br />
e i verdi germogli dai fiori delicati<br />
sparsi sull'intrico scheletrico,<br />
che mai avrebbero dato frutti.<br />
E stavo là con lo spirito avvolto<br />
da carne quasi morta, i sensi intorpiditi,<br />
ripensando alla giovinezza e alla terra giovane, -<br />
fantomatici fiori dal pallido splendore<br />
sui rami esanimi del Tempo.<br />
O terra che ci lasci prima che il cielo ci prenda!<br />
Fossi stato almeno un albero che rabbrividisce<br />
di sogni di primavera e giovinezza frondosa,<br />
sarei caduto nel ciclone<br />
che m'avrebbe strappato al dubbio dell'anima e gettato<br />
dove non c'è né terra né cielo.<br />
Aaron Hatfield<br />
Meglio del granito, Spoon River,<br />
è il quadro commemorativo che conservi di me<br />
in piedi davanti ai pionieri uomini e donne<br />
nella chiesa di Concord il giorno della Comunione<br />
mentre parlo con voce rotta del giovane contadino<br />
della Galilea che andò in città<br />
e fu ucciso da banchieri e avvocati;<br />
la mia voce si confonde col vento di giugno<br />
che soffia da Atterbury sui campi di grano;<br />
intanto le pietre bianche del cimitero<br />
intorno alla chiesa brillano al sole estivo.<br />
E là, benché i miei ricordi<br />
fossero un peso troppo grande, c'eravate voi, o pionieri,<br />
a capo chino esalando il vostro dolore<br />
per i figli uccisi in battaglia e le figlie
e i piccoli scomparsi nel mattino della vita,<br />
o nell'ora intollerabile del meriggio.<br />
Ma in quei momenti di drammatico silenzio,<br />
mentre ci passavamo il pane e il vino,<br />
venne per noi la riconciliazione -<br />
noi gli aratori e i taglialegna,<br />
noi i contadini, fratelli del contadino della Galilea -<br />
a noi venne il Consolatore<br />
e il conforto di lingue di fiamma!<br />
Isaiah Beethoven<br />
Mi dissero che avevo tre mesi di vita,<br />
così mi trascinai a Bernadotte,<br />
e per ore e ore me ne stavo accanto al mulino<br />
dove l'acqua raccolta agitata nel profondo<br />
sembrava immobile:<br />
o mondo, questo sei tu!<br />
Sei soltanto uno slargo nel fiume<br />
in cui guarda la vita e ci rallegra<br />
vederla specchiata in noi, e così sogniamo<br />
e ci volgiamo altrove, ma quando torniamo<br />
a cercare quel volto, ecco le pianure<br />
e i pioppi disseccati tra i quali ci gettiamo<br />
nel più grande fiume!<br />
Ma qui accanto al mulino le nubi merlate<br />
si schernivano nell'acqua vorticante<br />
e di notte sul suo pavimento di agata<br />
la fiamma della luna scorreva sotto i miei occhi<br />
nella quiete della foresta rotta<br />
da un flauto in una capanna sul colle.<br />
Alla fine quando fui costretto a letto<br />
debole e sofferente, coi sogni intorno a me,<br />
l'anima del fiume m'era entrata nell'anima,<br />
e la forza raccolta nella mia anima si muoveva<br />
così in fretta da parere ferma<br />
sotto città di nubi e sotto<br />
sfere d'argento e mutevoli mondi -<br />
finché vidi un bagliore di trombe<br />
sui bastioni al di sopra del Tempo!<br />
Elijah Browning<br />
Ero tra una folla di bimbi<br />
danzanti ai piedi d'una montagna.<br />
Una brezza si levò da oriente e li spazzò via come foglie,<br />
spingendone alcuni sui pendii... Tutto era cambiato.<br />
C'erano fuggevoli luci, e lune mistiche, e musica di sogno.<br />
Una nube calò su di noi. Quando si levò, tutto era cambiato.<br />
Ora ero in mezzo a una folla rissosa.<br />
Poi una figura d'oro scintillante, e una con la tromba,<br />
e una con lo scettro mi vennero incontro.<br />
Mi schernirono e danzarono un rigolone e svanirono...<br />
Tutto cambiò di nuovo. Da una pergola di papaveri
una donna si denudava il seno e levava la bocca aperta verso la<br />
[mia.<br />
La baciai. Le sue labbra sapevano di sale.<br />
Mi rimase del sangue sulle labbra. Caddi esausto.<br />
Mi rialzai e salii più in alto, ma una foschia come da un iceberg<br />
offuscava i miei passi. Avevo freddo e soffrivo.<br />
Poi il sole m'inondò ancora,<br />
e vidi le nebbie sotto di me nascondere tutto.<br />
Allora, curvo sul bastone, riconobbi<br />
il profilo della mia ombra sulla neve. E sopra di me<br />
era l'aria muta, trafitta da un cono di ghiaccio,<br />
sopra cui pendeva una stella solitaria!<br />
Un brivido d'estasi, un brivido di terrore<br />
mi percorse. Ma non potevo tornare ai pendii -<br />
anzi, non desideravo tornare.<br />
Perché le onde spente della sinfonia di libertà<br />
lambivano le rocce eteree intorno a me.<br />
Quindi scalai la vetta.<br />
Gettai il bastone.<br />
Toccai quella stella<br />
con la mano protesa.<br />
Svanii del tutto.<br />
Perché la montagna affida alla verità infinita<br />
chiunque tocchi la stella!<br />
Webster Ford<br />
Tu non ricordi, o delfico Apollo,<br />
l'ora del tramonto sul fiume, quando Mickey M'Grew<br />
gridò, "C'è uno spettro", e io, "È l'Apollo delfico";<br />
e il figlio del banchiere ci schernì, dicendo, "È il riflesso<br />
degli ireos al bordo dell'acqua, voi sciocchi rimbambiti".<br />
E da allora, mentre i tediosi anni passavano, e da tempo<br />
il povero Mickey era caduto dentro la torre dell'acqua incontro<br />
[alla morte,<br />
giù, giù, nella tenebra urlante, mi portai<br />
quella visione svanita con lui come un razzo che cade<br />
e si smorza a terra, e la celavo per timore<br />
del figlio del banchiere, invocando che Plutone mi salvasse.<br />
Tu fosti vendicato per l'onta di un pavido cuore,<br />
lasciandomi solo finché ti rividi nell'ora<br />
che mi parve d'esser mutato in albero con tronco e rami<br />
che indurivano, pietrificavano, eppure gemmavano<br />
in foglie di lauro, miriadi di foglie lucenti,<br />
tremolanti, palpitanti, crepitanti, resistenti al torpore<br />
che dal tronco morente e dai rami s'insinuava nelle vene!<br />
È vano, giovinezza, fuggire il richiamo di Apollo.<br />
Gettati nella fiamma, muori con un canto di primavera,<br />
se morire tu devi in primavera. Perché nessuno<br />
può guardare il viso di Apollo e sopravvivere, e scegliere devi,<br />
tra la morte nel fuoco e la morte dopo anni di dolore,<br />
radicato saldamente alla terra, quando senti l'orrenda mano,<br />
non tanto nel tronco quanto nel torpore tremendo<br />
che sale strisciando alle foglie di lauro che continuano<br />
a spuntare finché non sei caduto. O mie foglie<br />
troppo secche per farne ghirlande, adatte soltanto<br />
alle urne della memoria, pregiate, forse, come temi<br />
per cuori eroici, che cantino e vivano senza paura -
delfico Apollo!