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TorVergata<br />

Universita’<br />

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”<br />

Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />

Dipartimento di Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche<br />

Cattedra di Microbiologia e Microbiologia Clinica<br />

INFEZIONI DEL CUORE,<br />

DELLE OSSA E DELLE<br />

ARTICOLAZIONI<br />

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TorVergata<br />

Universita’<br />

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Endocardite infettiva


Definizione<br />

L’Endocardite Infettiva è l’infezione dell’endotelio<br />

cardiaco. Generalmente si localizza sulle superfici valvolari.<br />

La lesione tipica è la vegetazione.<br />

Può essere acuta (1-2 sett) , subacuta o cronica<br />

Può interessare una valvola nativa o una protesi valvolare.<br />

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ELEMENTI DI ELEVATO SOSPETTO PER<br />

ENDOCARDITE BATTERICA<br />

Elementi clinici<br />

• febbre elevata (> 38°C)<br />

• scadimento delle condizioni generale (astenia, mialgie)<br />

• soffio cardiaco di recente insorgenza<br />

• segni di embolizzazione sistemica<br />

Elementi anamnestici<br />

•recente intervento chirurgico (soprattutto protesi valvolare)<br />

•recente intervento odontoiatrico (avulsioni, impianto)<br />

•abuso di sostanze stupefacenti<br />

•recente esami diagnostici (colonscopia) o manovre<br />

invasive<br />

(cateterismo vescicale) soprattutto nell’anziano.<br />

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Streptococco<br />

Agenti eziologici<br />

Strept.viridans ,Strep. sanguis, Strep. mitis, Strep. Oralis<br />

Stafilococco<br />

Staf. Aureus, Staf. epidermidis<br />

Gram negativi<br />

Haemophilus , Actinobacillus actinomycetemcomitans,<br />

Cardiobacterium hominis, Eikenella corrodens, ..<br />

Miceti<br />

Candida, Aspergillus<br />

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ENDOCARDITE: PATOGENESI<br />

Consegue all’interazione tra:<br />

Fattori predisponenti nell’ospite.<br />

Circostanze che determinano una batteriemia<br />

anche transitoria.<br />

Tropismo dell’agente infettivo per le strutture<br />

valvolari.<br />

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Infezioni del cuore<br />

Endocardite infettiva: infezione strutture<br />

endocardiche sia valvolari che murali<br />

(endocardio che riveste i lembi valvolari e le<br />

pareti delle cavità cardiache).<br />

Partenza dal torrente circolatorio<br />

Cocchi gram positivi: S. aureus, S. epidermidis,<br />

streptococchi viridanti e enterococchi<br />

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Endocardite infettiva<br />

Ingresso nel torrente circolatorio:<br />

in particolare la causa della batteremia va ricercata<br />

nell’esecuzione nell esecuzione di manovre medico chirurgiche, quali<br />

estrazioni dentarie e posizionamento di cateteri<br />

intravascolari o urinari<br />

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Le manovre<br />

medicochirurgiche:<br />

estrazione<br />

dentarie e<br />

posizionamento<br />

cateteri<br />

Vie seguite dai<br />

microrganismi<br />

nelle infezioni<br />

intravasali<br />

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Patogenesi dell’endocardite dell endocardite infettiva<br />

Tappa fondamentale è l’insediamento l insediamento sulle strutture<br />

valvolari cardiache di microrganismi presenti in circolo.<br />

Requisito fondamentale è la pre-esistenza di un danno<br />

anatomico dell’endotelio<br />

dell endotelio valvolare con formazione delle<br />

vegetazioni valvolari (strutture formate da aggregati di<br />

fibrina e piastrine che favoriscono l’impianto l impianto dei batteri)<br />

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Vegetazioni valvolari:<br />

su un danno<br />

all’endotelio vascolare<br />

si formano aggregati di<br />

fibrina e piastrine<br />

Patogenesi<br />

dell’endocardite<br />

batterica<br />

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•Clamping factors (Clf):<br />

proteine leganti il<br />

fibrinogeno<br />

•Collagen binding<br />

proteins (Cbp): proteine<br />

leganti il collagene<br />

Adesione degli<br />

stafilococchi alle<br />

strutture valvolari<br />

cardiache<br />

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Patogenesi dell’endocardite dell endocardite infettiva da S. aureus<br />

La proteina legante la fibronectina consente l’adesione l adesione dei<br />

batteri alle vegetazioni valvolari. valvolari<br />

Si creano aggregati batterici sulle vegetazioni attraverso<br />

l’azione azione legante il fibrinogeno delle Clf (clamping clamping factors A e<br />

B)<br />

Gli stafilococchi possono penetrare attraverso la vegetazione<br />

e diffondere in profondità alla struttura valvolare attraverso il<br />

legame fra il collagene e le Cbp (collagen collagen binding proteins)<br />

proteins<br />

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Stafilococchi:<br />

danno diretto sul cuore<br />

mediato<br />

da enzimi e da<br />

citotossine<br />

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CITOTOSSINE<br />

Alfa: altera il muscolo liscio dei vasi<br />

sanguigni ed è tossica per molte cellule<br />

del sangue e dei tessuti<br />

• Mediatore del danno tissutale, può<br />

provocare necrosi<br />

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CITOTOSSINE<br />

Beta: nota anche come sfingomielasi C,<br />

tossica per diverse cellule, catalizza<br />

l’idrolisi dei fosfolipidi delle membrane<br />

cellulari<br />

• Con la tossina alfa è responsabile<br />

della formazioni di ascessi e permette<br />

allo stafilococco di proliferare durante la<br />

risposta infiammatoria<br />

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CITOTOSSINE<br />

Gamma: lisa gli eritrociti umani, di<br />

pecora, di coniglio e anche linfoblasti<br />

umani<br />

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CITOTOSSINE<br />

Leucocidina o tossina di Panton-<br />

Valentine: due molecole che in<br />

combinazione favoriscono cambi<br />

strutturali nella membrana cellulare,<br />

formano pori e modificano la<br />

permeabilità verso i cationi.<br />

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TorVergata<br />

Universita’<br />

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Endocarditi da batteri<br />

che producono biofilm


• Endocarditi su<br />

protesi valvolari<br />

(raramente su valvole<br />

naturali se non<br />

dannegiate)<br />

• Infezioni da cateteri<br />

e shunt<br />

• Infezioni da protesi<br />

articolari (anca)<br />

Qual’è il ruolo dello S. epidermidis nelle<br />

infezioni associate alla presenza di protesi?<br />

Quale caratteristica di virulenza aiuta<br />

l’instaurarsi di questa infezione?<br />

S. Epidermidis provvisto di strato mucoso sulla<br />

superficie di un catetere intravascolare<br />

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Un biofilm è una comunità strutturata di cellule batteriche<br />

racchiuse in una matrice polimerica autoprodotta ed adesa ad<br />

una superficie inerte o vivente.<br />

……may protect bacteria from harmful enzymes, from changes in pH.<br />

……can function as an adhesin, enabling the bacterium to adhere to<br />

host cells and environmental surfaces, colonize, and resist flushing.<br />

……may contribute to virulence by protecting the bacterium against<br />

complement attack and phagocytosis and antibiotics.<br />

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Adesione dello<br />

staphylococcus<br />

epidermidis alle<br />

valvole prostetiche<br />

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BIOFILM<br />

• Complessa struttura formata da una matrice di<br />

materiale capsulare contenente numerosi batteri che<br />

possono colonizzare ed invadere:<br />

• Zone assai ampie di mucosa, e.g., Psudomonas<br />

aeruginosa nella mucosa respiratoria<br />

• Fasce connettivali intermuscolari, e.g., fascite<br />

necrotizzante da alcuni ceppi di Streptococcus<br />

pyogenes<br />

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possono colonizzare:<br />

BIOFILM-2<br />

• Superfici connettivali come le valvole cardiache,<br />

e.g., Streptococchi viridanti<br />

• Materiali inerti come fili di sutura e impianti<br />

protesici come cateteri vescicali, protesi vascolari,<br />

protesi valvolari cardiache, shunt artero-venosi,<br />

lenti a contatto<br />

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PRINCIPALI SEGNI<br />

IN CORSO DI ENDOCARDITE INFETTIVA<br />

Soffi cardiaci: possono essere indici di aggravamento<br />

di pregressi vizi cardiaci oppure di nuova<br />

comparsa<br />

Petecchie: piccoli “spot” emorragici spesso a livello<br />

delle congiuntive, della mucosa del cavo orale, da<br />

mettere in relazione a fenomeni di microembolizzazione<br />

e ad aumentata permeabilità capillare<br />

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Petecchie<br />

Petecchia sottocongiuntivale dovuta ad endocardite<br />

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Ischemie Periferiche<br />

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CRITERI “DUKE” PER LA DIAGNOSI<br />

DI ENDOCARDITE INFETTIVA<br />

Endocardite infettiva “certa”<br />

Presenza di una vegetazione di microrganismi dimostrata<br />

istologicamente o da coltura.<br />

Lesione anatomopatologica: presenza di vegetazioni o di<br />

ascessi intracardiaci confermati dall’istologia.<br />

Criteri clinici, usando le specifiche definizioni della tabella<br />

successi: 2 criteri maggiori o 1 criterio maggiore e 3 minori o 5<br />

minori<br />

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CRITERI MAGGIORI<br />

Emocoltura positiva (isolamento di microrganismi tipo da due<br />

emocolture separate/microrganismi da emocolture<br />

persistentemente positive)<br />

Dimostrazione dell’interessamento cardiaco:<br />

Ecocardiogramma positivo (massa intracardiaca mobile su<br />

valvola o protesi/presenza di ascessi/nuova parziale deiscenza<br />

di protesi)<br />

Nuova insufficienza valvolare<br />

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CRITERI MINORI<br />

Predisposizione: condizioni cardiache predisponenti o<br />

tossicodipendenza;<br />

Febbre: temperatura > 38°<br />

Fenomeni vascolari: infarti settici polmonari, emboli di grosse<br />

arterie, aneurismi micotici;<br />

Fenomeni immunologici: glomerulonefrite<br />

Evidenza microbiologica: emocolture positive, ma che non<br />

rientrano nei criteri maggiori<br />

Segni ecocardiografici indicativi, ma che non rientrano nei criteri<br />

maggiori<br />

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CONDIZIONI CHE FAVORISCONO IL DANNO<br />

DELLENDOTELIO VALVOLARE<br />

Si creano le condizioni anatomico/emodinamiche che<br />

determinano un danno dell’endotelio valvolare.<br />

Al danno endoteliale, segue l’adesione piastrinico e la<br />

formazione del trombo piastrinico (endocardite<br />

trombotica non batterica, , cioè sterile)<br />

Questa lesione può essere successivamente colonizzata<br />

da microrganismi, in corso di batteriemie anche<br />

transitorie (endocardite batterica o infettiva)<br />

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PRINCIPALI CAUSE DI BATTERIEMIA<br />

Cavo orale: infezioni dentarie, manovre<br />

odontostomatologiche, intubazione orotracheale, infezioni<br />

otoiatriche<br />

Apparato bronco-polmonare: broncoscopie, dispositivi<br />

meccanici di assistenza respiratoria<br />

Apparato gastrointestinale: esofago-gastroduodenoscopia,<br />

colonscopia, alimentazioni parenterali<br />

Apparato genito-urinario: cistoscopia, cateterismo uretrale<br />

e vescicale, uretrotomia, prostatectomia, emodialisi,<br />

aborto-parto<br />

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PRINCIPALI CAUSE DI BATTERIEMIA<br />

Apparato cardiovascolare: cateteri venosi, pacemaker<br />

temporanei e definitivi, angiografie, dispositivi<br />

meccanici di assistenza circolatoria<br />

Apparato osteo-articolare: infezioni ossee, infezioni<br />

articolari<br />

Interventi chirurgici: cardiochirurgici e vascolari,<br />

urogenitario, oro-gastroenterologici, chirurgica plastica<br />

Terapie immunosoppressive: virulentazione germi<br />

saprotifi e funghi<br />

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COLONIZZAZIONE DELLE VEGETAZIONI<br />

STERILI<br />

A livello valvolare, i germi presentano il massimo<br />

addensamento nella zona “ a bassa pressione”<br />

Alcuni germi, quali gli streptococchi e gli<br />

stafilocchi coagulasi-negativi, sono difficilmente<br />

aggredibili da i macrofagi, grazie alla presenza di<br />

una componente polisaccardica di parete<br />

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Streptococcus pyogenes emolitico<br />

Manifestazioni infiammatorie acute<br />

Angina streptococcica e Scarlattina<br />

Infezioni cutanee<br />

Sindrome da shock tossico<br />

Infezioni post-partum<br />

Sequele non suppurative (poche settimane dopo<br />

l’episodio acuto)<br />

Glomerulonefrite post-streptococcica (ceppi M)<br />

Febbre reumatica acuta<br />

Eritema nodoso<br />

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Angina streptococcica: sequele non<br />

suppurative<br />

Glomerulonefrite post-streptococcica: conseguente<br />

alla formazione di una notevole quantità di complessi<br />

antigene-anticorpo solubili, che si depositano a livello<br />

del filtro renale con richiamo e attivazione del<br />

complemento (processo infiammatorio localizzato)<br />

Febbre reumatica acuta: estese lesioni dei tessuti o<br />

delle articolazioni, localizzazione di auto anticorpi in<br />

tessuti connettivali o articolari<br />

Malattia cardiaca reumatica: lesioni dei tessuti<br />

connettivali e/o muscolari con probabile componente<br />

autoimmune<br />

Eritema nodoso: deposito di immunocomplessi a<br />

livello dei capillari cutanei (processo infiammatorio<br />

localizzato)<br />

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Malattie streptococciche non-suppurative<br />

Febbre reumatica o Reumatismo articolare acuto<br />

Alterazioni infiammatorie<br />

• Cuore (danno cronico e progressivo delle valvole<br />

cardiache)<br />

• articolazioni<br />

• tessuti sottocutanei<br />

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Febbre reumatica<br />

E’ una malattia autoimmune scatenata<br />

dall’infezione streptococcica dove alcuni epitopi<br />

della proteina M del batterio sono comuni con<br />

proteine del tessuto cardiaco (miosina, fosforilasi<br />

ed altre) e nei confronti del quale si scatena una<br />

risposta immunitaria anticorpale e cellulo-mediata<br />

(lesioni dei tessuti valvolari) indotta dal batterio<br />

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Febbre reumatica-2<br />

La febbre reumatica è associata a faringite, ma<br />

non a infezioni cutanee. Spesso un’infezione<br />

asintomatica o lieve<br />

E’ comune in età scolastica.<br />

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Febbre reumatica-3<br />

5 manifestazioni principali:<br />

• eritema marginato<br />

• noduli sottocutanei<br />

• còrea (sindrome nervosa con movimenti<br />

involontari)<br />

• poliartrite<br />

• cardite<br />

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Febbre reumatica-4<br />

La malattia insorge dopo 3-4 settimane<br />

dall’infezione acuta. Spesso ricorrente se non si<br />

effettua terapia antibiotica<br />

La ricerca di anticorpi contro la streptolisina O è<br />

utile per la diagnosi di infezioni recenti soprattutto<br />

nel sospetto di malattia reumatica<br />

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VES: Velocità di<br />

eritrosedimentazione<br />

velocità con cui<br />

sedimentano i globuli<br />

rossi. Scarsamente<br />

specifica poiché<br />

qualsiasi<br />

infiammazione<br />

aumenta VES<br />

TAS:<br />

titolo antistreptolisinico<br />

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Il danno nelle endocarditi<br />

autoimmunitarie è mediato da:<br />

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Ipersensibilità di II° tipo<br />

Si manifesta quando l’anticorpo<br />

reagisce con determinanti antigenici<br />

presenti sulla superficie cellulare<br />

causando danno o morte cellulare con<br />

meccanismi di citotossicità cellulare<br />

mediata da anticorpi ( ADCC).<br />

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Ipersensibilità di II tipo<br />

Meccanismi: Ig + Ag tissutale = attivazione del<br />

Complemento, lisi, opsonizzazione<br />

Bersaglio tissutale: sangue e cellule tissutali<br />

Mediatori :C3a, C5a, chemiotassi, proteasi dei<br />

neutrofili<br />

Risultati primari: Lisi cellulare, fagocitosi,<br />

infiammazione.<br />

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Ipersensibilità di III° tipo<br />

Reazione mediata dalla formazione di immunocomplessi e dalla<br />

conseguente attivazione del Complemento. Prodotti di attivazione del<br />

complemento funzionano come molecole effettrici che sono responsabili<br />

della vasodilatazione localizzata ed esercitano attività chemiotattica sui<br />

PMN attivandoli.<br />

Il depositarsi di immunocomplessi vicino al sito d’entrata dell’antigene può<br />

indurre una reazione di tipo Arthus, dove il danno tissutale (localizzato) è<br />

conseguente agli enzimi litici rilasciati dai PMN e dai complessi litici del<br />

complemento.<br />

Reazioni di tipo III generalizzate si manifestano quando IC circolanti si<br />

depositano in vari distretti ( malattia da siero).<br />

Le manifestazioni di queste reazioni variano in funzione dei distretti tissutali<br />

dove si depositano i complessi.<br />

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Ipersensibilità di III° tipo<br />

Anticorpi coinvolti: IgG e IgM<br />

Cellule infiammatorie attivate : PMN<br />

Tessuto bersaglio: Endotelio vascolare e cellule epiteliali<br />

Mediatori: C3a, C5a, chemiotassi, proteasi dei neutrofili.<br />

Risultati primari: vasculiti, vasocostrizione trombi, necrosi,<br />

ipocomplementenemia.<br />

Esempi: Reazione di Arthus, malattia da siero, LES, Glomerulonefrite,<br />

vasculiti<br />

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PATOLOGIE AUTOIMMUNI<br />

Another way autoimmunity can be triggered by certain<br />

bacteria is by stimulating the production of immune<br />

complexes. When high levels of circulating antibodies<br />

react with certain bacterial antigens, they form large<br />

amounts of immune complexes (antibodies bound to<br />

antigens). These immune complexes can lodge in filtering<br />

units such as the kidneys whers they activate the<br />

complement pathway. The resulting inflammatory<br />

response then destroys kidney tissues. An example of<br />

this is acute glomerulonephritis that sometimes<br />

following infection by Streptococcus pyogenes<br />

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PATOLOGIE AUTOIMMUNI<br />

Two other possible examples of bacterial induced<br />

autoimmunity are chronic Lyme disease<br />

(arthritis, neurological abnormalities, and heart<br />

damage) following infection by Borrelia<br />

burgdorferi, and tertiary syphilis (heart damage,<br />

neurological abnormalities, and distructive skin<br />

lesion) following infection by Treponema pallidum.<br />

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TorVergata<br />

Universita’<br />

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Osteomielite e Artrite settica


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Universita’<br />

MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Osteomielite<br />

Infezione dell’osso, con inizio acuto,<br />

dolore localizzato, febbre, dolore alla<br />

palpazione


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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />

Artrite settica<br />

Infiammazione dello spazio articolare<br />

causata dall’invasione batterica


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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA


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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA


Osteomielite<br />

Le infezioni delle ossa e delle articolazioni sono<br />

generalmente di origine ematogena o possono essere la<br />

conseguenza di traumi locali che favoriscono l’instaurarsi<br />

l instaurarsi<br />

dell’infezione<br />

dell infezione.<br />

A volte infezioni da diffusione per contiguità di infezioni dai<br />

tessuti molli sovrastanti<br />

S. aureus è la causa del 50% dei casi<br />

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Artrite settica<br />

Infiammazione dello spazio articolare causata<br />

dall’invasione dall invasione batterica.<br />

Dopo che i batteri hanno raggiunto lo spazio articolare, nel<br />

liquido sinoviale sono reclutati i leucociti polimorfonucleati.<br />

polimorfonucleati<br />

I leucociti attivati producono citochine ed enzimi che<br />

provocano l’idrolisi l idrolisi dei proteoglicani e del collagene<br />

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Patogenesi delle infezioni delle ossa e delle articolazioni<br />

I ceppi di S. aureus possiedono adesine per il collagene,<br />

fibrinogeno, fibronectina e per la sialoproteina dell’osso. dell osso. Il<br />

trauma è in grado di esporre i siti di legame per S. aureus. aureus<br />

Sulla superficie dell’osso, dell osso, i batteri sintetizzano abbondante<br />

polisaccaride capsulare (o glicocalice) glicocalice)<br />

con formazione di<br />

biofilm all’interno all interno del quale i batteri proliferano.<br />

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Le possibili fonti delle<br />

infezioni sostenute da<br />

S. aureus<br />

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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA


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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA


ENDOCARDITI<br />

La Clinica<br />

di<br />

Alessandra Ricciardi


Endocardite Infettiva<br />

Malattia dell’endocardio dell endocardio causata da<br />

un agente microbico<br />

ENDOCARDITE BATTERICA<br />

LA SUA LESIONE CARATTERISTICA E’ E<br />

LA VEGETAZIONE ENDOCARDICA<br />

sull’endocardio<br />

sull endocardio valvolare o parietale<br />

e talora sull’endotelio sull endotelio di una grossa<br />

arteria


EPIDEMIOLOGIA<br />

DELLENDOCARDITE DELL ENDOCARDITE INFETTIVA<br />

Incidenza :<br />

USA da 1,6 a 6 casi per 100.000<br />

persone per anno<br />

alcuni stati 11,6 (in <strong>It</strong>alia solo in Veneto-<br />

Friuli Venezia Giulia 4-5)<br />

Sesso : circa 3-4 uomini:1 donna<br />

Età : tutte, con quadri diversi<br />

giovani immunodepressi<br />

Mortalità : dati OMS riportano il 40%


RISCHIO RELATIVO<br />

DI ENDOCARDITE INFETTIVA<br />

(da W. Hurst: The Heart - Arteries and Veins. Ed. 1990; modificato)<br />

RISCHIO ELEVATO: protesi valvolari, valvulopatia aortica,<br />

insufficienza mitralica, pervietà del dotto arterioso, difetti del<br />

setto interventricolare, coartazione aortica, sindrome di Marfan.<br />

RISCHIO INTERMEDIO: prolasso della mitrale, stenosi<br />

mitralica pura, valvulopatie del cuore destro, pregressa<br />

endocardite, ipertrofia settale asimmertrica, sclerosi aortica<br />

calcifica, cateteri per alimentazione parenterale o monitoraggio<br />

pressorio in atrio destro.<br />

RISCHIO BASSO: difetti del setto interatriale, placche<br />

aterosclerotiche, coronaropatia, aortite luetica, stimolatori<br />

cardiaci endocavitari, lesioni cardiache corrette<br />

chirurgicamente.


FISIOPATOLOGIA<br />

dellEndocardite dell Endocardite Infettiva<br />

1. Necessità che il microrganismo entri nella circolazione ematica.<br />

2. Necessità che il microorganismo possa attaccarsi alla<br />

superficie endocardica.<br />

endocardica<br />

3. Necessità che il microorganismo possa moltiplicarsi sulla<br />

superficie endocardica.<br />

endocardica<br />

Nel caso di preesistenti lesioni cardiache, sono presenti sulla<br />

superficie endocardica microvegetazioni sterili costituite da<br />

piastrine che vengono colonizzate.<br />

Nel caso di EI su cuore sano non sappiamo se vi sia<br />

colonizzazione di microvegetazioni o invasione di endotelio<br />

normale da parte dell’agente dell agente patogeno


FISIOPATOLOGIA<br />

dellEndocardite dell Endocardite Infettiva<br />

1. Necessità che il microrganismo entri<br />

nella circolazione ematica.<br />

Vie di accesso.<br />

Manovre e procedure favorenti.<br />

Entità della carica batterica.


FISIOPATOLOGIA<br />

dellEndocardite dell Endocardite Infettiva<br />

2. Necessità che il microrganismo possa<br />

attaccarsi alla superficie endocardica.<br />

endocardica<br />

L’” ’”aderenza aderenza” microbica che può essere mediata da<br />

sostanze prodotte (es ( es. . destrano da enterococchi) enterococchi)<br />

e<br />

da componenti della superficie o recettori del germe<br />

è un fattore chiave per la colonizzazione<br />

dell’endocardio.<br />

dell endocardio.


FISIOPATOLOGIA<br />

dellEndocardite dell Endocardite Infettiva<br />

3. Necessità che il microrganismo possa<br />

moltiplicarsi sulla superficie endocardica.<br />

endocardica<br />

I microrganismi si moltiplicano rapidamente nelle<br />

vegetazioni sia preesistenti sia da loro create e spesso<br />

arrivano a fasi di crescita stazionarie<br />

Le vegetazioni sono un microambiente ideale con<br />

diffusione dei nutrienti dal sangue e relativa protezione.<br />

La crescita batterica è di per sé un potente stimolo<br />

all’ulteriore all ulteriore apposizione trombotica.<br />

trombotica


FISIOPATOLOGIA<br />

dellEndocardite dell Endocardite Infettiva<br />

Ruolo della risposta immunitaria<br />

dell’organismo<br />

anticorpi specifici contro l’agente con azione<br />

protettiva recentemente dimostrata<br />

anticorpi contro il sarcolemma e l’endotelio<br />

immunocomplessi circolanti responsabili di<br />

parte della sintomatologia generale


MANIFESTAZIONI CLINICHE<br />

di Endocardite Infettiva<br />

Evidenza di infezione sistemica.<br />

Evidenza di lesioni intracardiache o<br />

intravascolari.<br />

intravascolari<br />

Evidenza di reazione immunologica<br />

all’infezione<br />

all infezione<br />

Sintomi : ANAMNESI<br />

Segni : ESAME OBIETTIVO<br />

ESAMI STRUMENTALI


MANIFESTAZIONI CLINICHE<br />

di Endocardite Infettiva<br />

Evidenza di infezione sistemica<br />

ANAMNESI:<br />

ANAMNESI:<br />

FEBBRE, FEBBRE,<br />

brividi, sudorazione,<br />

malessere, debolezza, letargia, delirio, cefalea,<br />

anoressia, perdita di peso, artralgia, artralgia,<br />

mialgia<br />

ESAME OBIETTIVO: OBIETTIVO:<br />

febbre, pallore, magrezza,<br />

astenia, SPLENOMEGALIA<br />

ESAMI STRUMENTALI: STRUMENTALI:<br />

anemia, leucocitosi, VES<br />

aumentata, EMOCOLTURE POSITIVE, POSITIVE,<br />

alterazioni<br />

del liquido cerebrospinale


MANIFESTAZIONI CLINICHE<br />

Lesioni endocardiache o endovasali<br />

Lesioni<br />

di Endocardite Infettiva<br />

ANAMNESI: ANAMNESI:<br />

dispnea, dolore toracico, stroke, stroke<br />

dolore addominale, dolore improvviso agli arti<br />

ESAME OBIETTIVO: OBIETTIVO:<br />

comparsa o variazione di<br />

SOFFI CARDIACI, CARDIACI,<br />

petecchie cutanee o mucose,<br />

microemorragie retiniche, segni di EMBOLIA<br />

PERIFERICA<br />

ESAMI STRUMENTALI:<br />

STRUMENTALI:<br />

Rx Torace,<br />

ECOCARDIOGRAFIA, TAC, RMN, coltura di<br />

materiale embolico


MANIFESTAZIONI CLINICHE<br />

di Endocardite Infettiva<br />

Evidenza di reazione immunologica<br />

ANAMNESI:<br />

ANAMNESI:<br />

artralgia, artralgia,<br />

mialgia, tenosinoviti<br />

ESAME OBIETTIVO: OBIETTIVO:<br />

artrite, segni di insufficienza<br />

renale, fenomeni vascolari, dita a bacchetta di<br />

tamburo<br />

ESAMI STRUMENTALI:<br />

STRUMENTALI:<br />

proteinuria, proteinuria,<br />

ematuria,<br />

uremia, acidosi, aumento gammaglobuline e<br />

fattore reumatoide, reumatoide,<br />

riduzione del complemento,<br />

immuno complessi sierici, sierici,<br />

anticorpi specifici.


QUADRI CLINICI<br />

di Endocardite Infettiva<br />

ENDOCARDITE SUBACUTA<br />

<br />

ENDOCARDITE ACUTA


EI: DIFFERENZE TRA SUBACUTA ED ACUTA<br />

EI SUBACUTA EI ACUTA<br />

DURA SETTIMANE-MESI<br />

AGENTI A BASSA VIRULENZA<br />

++streptococcus ++ streptococcus viridans<br />

sempre LESIONI CARDIACHE<br />

INIZIO INSIDIOSO<br />

MANIF. SIMILINFLUENZALI<br />

EMBOLIA COME 1a 1 MANIFEST.<br />

TRATTAMENTO ANTIBIOTICO CHE<br />

CAUSA RESISTENZA<br />

MANIFESTAZIONI CRONICHE DI<br />

MALATTIA<br />

SCOMPENSO CARDIACO<br />

POSSIBILITA’ POSSIBILITA DI RECIDIVE<br />

DURA 1-2 SETTIMANE<br />

AGENTI AD ALTA VIRULENZA<br />

++staphilococcus ++ staphilococcus aureus<br />

spesso IMMUNODEFICIENZA<br />

INIZIO TUMULTUOSO<br />

MANFESTAZIONI ENTRO POCHI<br />

GIORNI (ricovero)<br />

PERFORAZIONI VALVOLARI CON<br />

MANIFESTAZIONI CLINICHE<br />

INSUFFICIENZA ACUTA<br />

VENTRICOLARE SINISTRA<br />

CARDIOCHIRURGIA PRECOCE<br />

POSSIBILITA’ POSSIBILITA DI RECIDIVE


PETECCHIE SUBUNGUEALI DA ENDOCARDITE ACUTA


FUNDUS CON EMBOLIZZAZIONI


DIAGNOSI DI ENDOCARDITE INFETTIVA:<br />

CRITERI DI VON REYEN<br />

DIAGNOSI DI CERTEZZA: evidenza diretta di endocardite<br />

all’esame microscopico/colturale di una vegetazione valvolare<br />

o di un lembo periferico prelevati al tavolo operatorio o autoptico<br />

DIAGNOSI DI PROBABILITA’:<br />

PROBABILITA : emocolture persistentemente<br />

positive + soffio cardiaco da rigurgito di recente insorgenza e/o<br />

cardiopatia predisponente con fenomeni vascolari.<br />

Emocolture negative o saltuariamente positive + febbre, soffio<br />

cardiaco e fenomeni vascolari.<br />

DIAGNOSI DI POSSIBILITA’: emocolture persistentemente<br />

positive + cardiopatia predisponente o fenomeni vascolari.<br />

Emocolture negative o saltuariamente positive + febbre e cardiopatia<br />

predisponente.<br />

(da W. Hurst: The Heart - Arteries and Veins. Ed. 1990. Modificato)


Evoluzione della sindrome clinica<br />

dellendocardite dell endocardite infettiva: tendenze<br />

Aumentata età media degli affetti.<br />

Aumentato rapporto maschi/femmine.<br />

Aumentata proporzione dei casi di EI acuta.<br />

Ridotta incidenza dei segni clinici periferici “classici classici”.<br />

Riduzione dei casi da streptococco/aumento di quelli da<br />

stafilococco.<br />

Aumento della lista dei possibili agenti patogeni.<br />

Aumentato numero di casi da inoculazione diretta.<br />

Aumentato numero di infezione di protesi valvolari. valvolari<br />

Aumentata incidenza di casi in associazione all’AIDS all AIDS


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

www.microbiologiatorvergata.it<br />

Le Artriti Infettive<br />

La Clinica<br />

di<br />

Valerio Balassone<br />

Torna alla prima•84<br />

pagina


DEFINIZIONE: manifestazione flogistica<br />

dell’articolazione, conseguente a infezione batterica,<br />

fungina o virale dei tessuti articolari o periarticolari<br />

Torna alla prima•85<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Epidemiologia<br />

Forme acute (95% dei Casi)<br />

Agenti Eziologici più comuni<br />

•Artriti infettive gonococciche: Neisseria gonorrhoeae(


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Patogenesi<br />

Localizzazione<br />

TESSUTO SINOVIALE: E’ la parte dell’articolazione più soggetta poiché priva di membrana<br />

basale e scarsamente vascolarizzata. Alla penetrazione dei batteri segue la reazione<br />

infiammatoria e quindi il danno ai tessuti<br />

Vie di Penetrazione<br />

• per via ematogena (in particolare nell’eroinomane, nel paziente con catetere a permanenza<br />

o con endocardite)<br />

• per inoculazione diretta (iatrogena)<br />

• per diffusione da un focolaio contiguo (osteomielite, borsite settica).<br />

Fattori Predisponenti<br />

Infiammazioni e malattie autoimmuni. Presenza di protesi articolari. Emofilia.<br />

Tossicodipendenza. Età avanzata. Immunodepressione. Diabete. Presenza di<br />

altre infezioni. Malattie a trasmissione sessuale. Tumori. Insufficienza renale.<br />

Torna alla prima•87<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Patogenesi<br />

Reazione Infiammatoria<br />

L'infezione in un'articolazione produce una reazione infiammatoria (artrite)<br />

all’interno del liquido sinoviale, che rappresenta un tentativo di eliminare i germi<br />

infettanti ma che al tempo stesso danneggia i tessuti articolari.<br />

Prodotti batterici come endotossine, adesine e frammenti di parete cellulare<br />

potenziano l’infiammazione richiamando i PMN. Questi, nel fagocitare il batterio,<br />

vanno incontro ad autolisi e rilasciano enzimi lisosomiali che sono responsabili del<br />

danno alle strutture articolari stesse. La “sinovite infiammatoria” può persistere<br />

anche dopo che l'infezione è stata eradicata dagli antibiotici.<br />

Probabilmente l'infezione altera la cartilagine, rendendola antigenica e, insieme<br />

agli effetti adiuvanti dei componenti batterici, causa una sinovite infiammatoria<br />

"sterile" immuno-mediata.<br />

Torna alla prima•88<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Torna alla prima•89<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Clinica<br />

La clinica rispecchia in maniera variabile i classici segni dell’infiammazione (…)<br />

L’anamnesi e l’esame clinico dell’articolazione possono orientare la diagnosi.<br />

Le infezioni articolari possono essere acute, con esordio improvviso di dolore<br />

articolare e tumefazione, o croniche, con sviluppo insidioso di sintomi più lievi.<br />

• L'infezione delle protesi articolari causa allentamento della protesi, fino al non<br />

funzionamento e sepsi con significativa morbosità e mortalità. I pazienti possono<br />

non avere febbre o leucocitosi, ma la maggior parte ha una VES elevata.<br />

Artrite batterica cronica: l'esordio è indolente, con tumefazione graduale; lieve<br />

calore; minimo o assente rubor dell'area articolare e dolore puntorio, che può<br />

essere lieve.<br />

Torna alla prima•90<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia,<br />

Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Clinica<br />

• Lesioni cutanee<br />

• Versamento Articolare<br />

• Artrografia positiva<br />

• Biopsia sinoviale<br />

• Rapida Progressione per<br />

continuità<br />

Torna alla prima•91<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Diagnosi e terapia<br />

DIAGNOSI: La diagnosi etiologica è fondamentale per orientare la terapia<br />

antibiotica e si effettua mediante esame completo del liquido sinoviale, coltura e<br />

test di sensibilità, prelevato mediante ago-aspirato.<br />

• L’esame del liquido sinoviale può dimostrare un forte aumento di neutrofili e della<br />

componente proteica. Normalmente il liquido sinoviale, che è un ultrafiltrato del plasma,<br />

appare limpido e molto viscoso.<br />

• In corso di artrite il liquido sinoviale può diventare opaco o giallo-verde, di viscosità variabile,<br />

con globuli bianchi tra 25000 e 100000 per mm/cubo.<br />

Torna alla prima•92<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Artrocentesi<br />

• ESEGUIRE AD OGNI SOSPETTO DI<br />

INFEZIONE<br />

• aspirare tutto il liquido<br />

• ES. COLTURALE: BRODO PER AE/ANAEROBI<br />

•eventualmente anche terreni selettivi<br />

• CONTA LEUCOCITARIA Confronto<br />

EMOCROMO<br />

• DOSAGGIO GLUCOSIO E CONFRONTO CON<br />

GLICEMIA<br />

• COLORAZIONE DI GRAM e ZIEHL-NEELSEN<br />

Torna alla prima•93<br />

pagina


Diagnosi e terapia<br />

• Antibioticoterapia parenterale, prima empirica e poi eziologica. (2-3 settimane)<br />

• Oltre alla terapia antibiotica, nella forma gonococcica, può risultare necessaria anche<br />

l’evacuazione mediante ago di grosso calibro, l’irrigazione mediante artroscopia e<br />

l’applicazione di drenaggio. Inoltre va consigliato il riposo funzionale per non aumentare<br />

ulteriormente la pressione endo-articolare. Può essere utile l’utilizzo di un farmaco<br />

antiinfiammatorio soprattutto quando persistono versamenti articolari sterili.<br />

• La terapia delle infezioni prostetiche è complessa e può richiedere la sostituzione chirurgica<br />

della protesi.<br />

• Nelle condizioni più urgenti può verificarsi sepsi e shock che vanno risolte immediatamente,<br />

anche arrivando all’intervento chirurgico di urgenza<br />

Torna alla prima•94<br />

pagina


I morsi umani devono essere trattati con amoxicillina o trimethoprimsulfametossazolo<br />

per 3-5 gg.<br />

L'infezione da P. multocida, provocata da morsi di animali, è di solito sensibile alla<br />

penicillina, ma le infezioni articolari devono anche essere sbrigliate chirurgicamente. I<br />

morsi di ratto, che danno luogo a infezione con S. moniliformis o S. minus, di solito<br />

rispondono alla penicillina.<br />

Torna alla prima•95<br />

pagina


DRENAGGIO CHIRURGICO<br />

Andrebbe considerato in caso di:<br />

Mancata risposta ad antibioticoterapia<br />

Impossibilità a drenare adeguatamente<br />

l’articolazione con ago-aspirazione<br />

Infezione di protesi articolare<br />

Relativa inaccessibilità all’articolazione<br />

Torna alla prima•96<br />

pagina


Altri mezzi diagnostici<br />

Esami ematologici: VES, PCR, fibrinogeno, emocromo con formula<br />

leucocitaria, test di funzionalità renale, emocultura e tamponi dalla fistola<br />

per esame colturale ed antibiogramma.<br />

Esame Radiografico Tradizionale:<br />

Oggi esclusivamente utilizzato per individuare il segmento e/o i segmenti<br />

ossei interessati dal processo flogistico e per escludere un altro tipo di<br />

patologia. Nelle forme croniche l’esame radiologico tradizionale è il punto di<br />

partenza di tutte le indagini strumentate.<br />

Scintigrafia: Dopo una radiografia in due proiezioni del segmento e/o dei<br />

segmenti ossei in cui si sospetta l’osteomielite la scintigrafia ossea è la<br />

successiva metodica di immagine.Il radiocomposto oggi utilizzato è l’Indio<br />

111 (In) legato ai leucociti che migrano spontaneamente verso le aree di<br />

infezione. L’esame è generalmente eseguito dopo 18-24 ore dalla<br />

somministrazione del radiofarmaco. Il radiocomposto identifica sede,<br />

estensione ed attività di un focolaio settico. Esso è utilizzato sia per valutare<br />

l’efficacia della terapia che per individuare eventuali riacutizzazioni. E’<br />

sensibile e specifico, ma la specificità è ridotta al solo midollo osseo perché<br />

è là che si localizzano i leucociti. Per ovviare a ciò ed aumentare la<br />

sensibilità e la specificità si possono utilizzare radiofarmaci marcati con<br />

anticorpi antigranulociti o marcati con immunoglobuline.<br />

Tomografia Computerizzata: E’ l’unica metodica che permette di valutare<br />

l’osso corticale e le sue modificazioni nella varie fasi della malattia.<br />

Permette inoltre un bilancio della compromissione midollare e il<br />

coinvolgimento dei tessuti molli vicini soprattutto dopo l’utilizzazione di<br />

mezzo di contrasto. La maggiore, minore o la non captazione di mezzo di<br />

contrasto nei tessuti molli è un indice attendibile della fase di attività della<br />

malattia.<br />

Risonanza Magnetica: Esame estremamente sensibile nell’evidenziare i<br />

processi infiammatori. E’ inoltre in grado di registrare le più modeste alterazioni<br />

dell’intensità di segnale nei tessuti molli e perciò di rilevare precoci segnali di<br />

flogosi od eventuali riprese di malattia. Nelle sequenze con soppressione del<br />

grasso, cosiddette perché il segnale brillante proveniente da questo viene<br />

cancellato, permette con accuratezza di distinguere anche l’edema perilesionale<br />

provocato dalla lesione. Esame sensibile ma non specifico perché un quadro<br />

analogo si può osservare anche in lesioni muscoloscheletriche di altra natura.<br />

Ago Aspirato e Biopsia (Ago Tc): Indagini inteventistiche eseguite sotto<br />

controllo TC per via percutanea ed in anestesia locale. L’ago aspirato si utilizza in<br />

presenza di raccolta fluida. La biopsia in presenza di tessuto solido sia esso<br />

muscolare od osseo. Il campione prelevato viene sottoposto nel primo caso ad<br />

esame colturale per identificare il germe patogeno, nel secondo caso sia ad<br />

esame colturale che istologico per identificare cellule infiammatorie ad alterazioni<br />

strutturali provocate dal processo infettivo.La diagnosi di osteomielite è<br />

generalmente effettuata utilizzando tutte o quasi queste procedure diagnostiche<br />

dopo esame clinico.<br />

FDP-PET(18Fluoro-2-desossi-D-Glucosio-Positron Emission<br />

Tomography):<br />

Il radiocomposto è costituito da una molecola di Glucosio marcata con un isotopo<br />

del Fluoro. Nel corpo umano si comporta come fosse una normale molecola di<br />

glucosio, l’assorbimento, la distribuzione e l’accumulo dipendono dalle riserve di<br />

glicogeno. Entra nel corpo umano per diffusione oppure, e questo è il<br />

meccanismo più importante, è veicolata a trasportatori attivi del glucosio. Il<br />

tracciante è rapidamente eliminato per cui c’è un alto rapporto di fondo<br />

bersaglio/rumore, dopo 30-60 minuti si possono già raccogliere le immagini.<br />

Nell’osso il tracciante si raccoglie nel sistema reticolo endoteliale cioe nel midollo<br />

osseo rosso. L’osso corticale non presenta attività. Inoltre il radiocomposto tende<br />

a raccogliersi nelle cellule infiammatorie. A tutt’oggi il ruolo di questa metodica<br />

nella diagnosi delle osteomieliti è, comunque, limitato poiché le altre metodiche di<br />

indagine (Scintigrafia, TC e RM) hanno un elevato grado di accuratezza (~90%).<br />

Torna alla prima•97<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Approfondimento<br />

PCR e Artriti<br />

Septic arthritis (SA) is a rheumatologic emergency associated with significant<br />

morbidity and mortality. Delayed or inadequate treatment of SA can lead to irreversible<br />

joint destruction and disability. Current methods of diagnosing SA rely on synovial<br />

fluid analysis and culture which are known to be imprecise and time-consuming. We<br />

report a novel adaptation of a probe-based real-time PCR assay targeting the 16S rRNA<br />

gene for early and accurate diagnosis of bacterial SA. The assay algorithm consists of<br />

initial broad-range eubacterial detection, followed by Gram typing and species<br />

characterization of the pathogen. The platform demonstrated a high analytical<br />

sensitivity with a limit of detection of 101 CFU/ml with a panel of SA-related organisms.<br />

Gram typing and pathogen-specific probes correctly identified their respective targets<br />

in a mock test panel of 36 common clinically relevant pathogens. One hundred twentyone<br />

clinical synovial fluid samples from patients presenting with suspected acute SA<br />

were tested. The sensitivity and specificity of the assay were 95% and 97%,<br />

respectively, versus synovial fluid culture results. Gram-typing probes correctly<br />

identified 100% of eubacterial positive samples as to gram-positive or gram-negative<br />

status, and pathogen-specific probes correctly identified the etiologic agent in 16/20<br />

eubacterial positive samples. The total assay time from sample collection to result is 3<br />

h. We have demonstrated that a real-time broad-based PCR assay has high analytical<br />

and clinical performance with an improved time to detection versus culture for SA.<br />

This assay may be a useful diagnostic adjunct for clinicians, particularly those<br />

practicing in the acute care setting where rapid pathogen detection and identification<br />

would assist in disposition and treatment decisions.<br />

Torna alla prima•98<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Quadri Specifici<br />

Artrite Gonococcica<br />

•Può essere preceduta da una batteriemia sintomatica. L'esordio è tipicamente<br />

acuto, con febbre, dolore intenso e limitazioni dei movimenti in una o in più<br />

articolazioni, al contrario delle IGD, in cui sono interessate più articolazioni. Le<br />

articolazioni sono gonfie e dolenti, con la cute sovrastante arrossata e calda<br />

(dermatite-poliartrite-polisinovite).<br />

• L'infezione gonococcica disseminata è caratterizzata da una storia di 5-7 gg. di<br />

febbre; brividi scuotenti; e lesioni cutanee multiple (petecchie, papule, pustole,<br />

bolle emorragiche, lesioni necrotiche) sulle superfici mucose, sul tronco e sugli<br />

arti inferiori; artralgie migranti; e tenosinovite, che evolve in artrite infiammatoria<br />

persistente in una o poche articolazioni.<br />

• Il liquido sinoviale è di solito purulento (GB > 25000/ml) e contiene gonococchi<br />

che è possibile visualizzare con la colorazione di Gram oppure tramite colture. I<br />

pazienti con IGD hanno raramente colture contemporaneamente positive tanto del<br />

sangue quanto del liquido sinoviale. Dopo l'aspirazione va immediatamente<br />

instaurata la terapia onde limitare la distruzione delle superfici articolari<br />

dell'articolazione.<br />

Torna alla prima•99<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Artrite Gonococcica<br />

Punti Chiave<br />

• Artrite migrante (immunomediata o reattiva)<br />

• Tenosinovite<br />

• Rash cutaneo<br />

• Paziente sessualmente attivo<br />

• Liquido sinoviale infiammatorio (GB>2000)<br />

• Raramente la conta dei GB è nel range “settico”<br />

(>50,000/microlitro)<br />

• Colture abitualmente negative<br />

• Colture Orofaringe, ano, cervice/uretra, lesioni cutanee<br />

Torna alla prima •100<br />

pagina


Cattedra di Microbiologia, Virologia<br />

e Microbiologia Clinica<br />

Quadri Specifici<br />

•Riconosce i principali fattori di rischio descritti in precedenza.<br />

•E’ generalmente una monoartrite.<br />

•La coltura del liquido sinoviale è positiva nel 90% dei casi.<br />

• Il patogeno più aggressivo è lo Stafilococco Aureus. Richiede una<br />

pronta diagnosi e terapia antibiotica poiché la sua presenza è<br />

rapidamente destruente per l’articolazione. Segni radiologici possono<br />

non essere evidenti per 10-14 gg e le rarefazioni ossee e le reazioni<br />

periostali possono non essere individuate per un periodo di tempo<br />

ancora maggiore. Si evidenziano spesso precocemente delle anormalità<br />

alla scintigrafia ossea.<br />

Artrite Non Gonococcica<br />

Torna alla prima •101<br />

pagina


Condizioni predisponenti:<br />

Connettiviti, artroprotesi,tossicodipendenza, età neonatale, emofilia<br />

Caratteristiche cliniche: monoartrite acuta (>85%), poliartralgie rare<br />

Positività emocoltura: ~ 50%<br />

Positività coltura liquido sinoviale: ~ 90%<br />

Caratteristiche del liquido sinoviale: GB >100.000/microlitro;<br />

glucosio < 50% glicemia<br />

Torna alla prima •102<br />

pagina


Quadri specifici<br />

Le infezioni articolari derivanti da morsi umani sono causate da germi<br />

gram- Eikenella corrodens, streptococchi di gruppo B o anaerobi orali<br />

(p. es., Fusobacterium sp, peptostreptococchi, Bacteroides sp). I morsi<br />

animali possono dare origine a infezioni articolari tipicamente causate<br />

da S. aureus o organismi della flora orale comune degli animali. La<br />

Pasteurella multocida causa metà delle infezioni dovute a morsi di cane<br />

o di gatto. I morsi di cane e di gatto possono causare infezioni anche<br />

con Pseudomonas sp, Moraxella sp e Haemophilus sp. I morsi di ratto<br />

causano infezioni con Streptobacillus moniliformis o Spirillum minus.<br />

Le infezioni articolari nei pazienti HIV positivi, sono di solito causate da<br />

S. aureus, streptococchi e Salmonella. I pazienti HIV positivi possono<br />

avere la sindrome di Reiter, artriti reattive e un'artrite correlata all'HIV e<br />

artralgie. Poiché oggi i pazienti HIV positivi sopravvivono più a lungo,<br />

infezioni più indolenti con micobatteri, funghi e germi opportunistici<br />

inusuali sono state rilevate.<br />

Torna alla prima •103<br />

pagina


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e Microbiologia Clinica<br />

Quadri Specifici<br />

Borrelia Burgdorferi – Malattia di Lyme<br />

•Caratteristiche cliniche: monoartrite acuta ricorrente ad evoluzione verso<br />

l’artrite cronica. Gonfiore e relativa limitazione funzionale.<br />

•Emocoltura negativa<br />

•Positività coltura liquido sinoviale: rara<br />

•Caratteristiche del liquido sinoviale: GB ~ 25.000/microlitro<br />

•L’artrite di Lyme si trasmette con il morso di zecche quali l’ixodes ricinus.<br />

Mentre la pelle, il sistema nervoso centrale, l’occhio e gli altri organi sono il<br />

bersaglio principale dell’infezione da Borrelia Burgdoferi, nell’artrite di Lyme sono<br />

le articolazioni ad essere più colpite. Comunque, ci può essere una storia di<br />

interessamento cutaneo sotto forma di eritemi migranti, un eritema rosso che si<br />

espande ai lati del morso della zecca.<br />

In rari casi non trattati di artrite Lyme, il sistema nervoso centrale puo essere<br />

danneggiato.<br />

•La diagnosi è per esclusione e mediante ricerca di anticorpi con saggio immunoenzimatico.<br />

..<br />

Torna alla prima •104<br />

pagina

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