Testi rielaborati dalla classe 3 B - 1° Circolo Didattico di Quarto
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<strong>Testi</strong> <strong>rielaborati</strong> <strong>dalla</strong> <strong>classe</strong> 3 B
Pipp era un bel granchio, con quel buffo cappellino<br />
e gli <strong>di</strong> occhiali da sole. In spiaggia<br />
portava sempre il suo libro. Un giorno un bambino,<br />
Nicolò, incuriosito <strong>dalla</strong> copertina si avvicinò<br />
chiedendo che libro fosse. Pipp glielo<br />
mostrò <strong>di</strong>cendogli che era un libro particolare<br />
‘Magico’, gli avrebbe fatto conoscere alcuni<br />
personaggi del mondo marino. Nicolò prese il<br />
libro, ringraziò Pipp e s’immerse nella lettura.<br />
Iniziava la sua avventura.<br />
Me lo<br />
puoi prestare!
Nicolò appena cominciò a leggere, si trovò sott’acqua<br />
ci vedeva benissimo tanto che vide un pesce<br />
piatto avvicinarsi così presentandosi chiese<br />
come si chiamasse e come mai portasse una fascia.<br />
Il pesce sibilando e dondolando rispose che<br />
si chiamava Bella, che aveva anche una sorella,<br />
Splen<strong>di</strong>da. Esse erano le più belle sogliole del<br />
mare, avevano vinto le ultime e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Miss<br />
Laguna. Nicolò sibilando rispose, con voce canzonatoria,<br />
che era davvero spettacolare. Bella riprese<br />
<strong>di</strong>cendo che se non ci credeva poteva chiedere<br />
allo scorfano, lo avrebbe trovato <strong>di</strong> sicuro<br />
<strong>di</strong>etro la grotta e gliela in<strong>di</strong>cò.
Uhee…uhee… un pianto <strong>di</strong>rotto proveniva da<br />
<strong>di</strong>etro la grotta sottomarina. Nicolò si avvicinò<br />
e vide un pesciolino molto molto brutto così<br />
interrompendo il suo pianto lo chiamò. Sentendosi<br />
chiamare smise <strong>di</strong> singhiozzare e chiese<br />
chi lo mandasse. Nicolò si presentò e lo informò<br />
che era stata ‘Bella, la Sogliola’ e gli aveva<br />
anche detto <strong>di</strong> aver vinto negli ultimi due<br />
anni la fascia <strong>di</strong> Miss Laguna insieme alla sorella.<br />
È vero rispose lo scorfano singhiozzando<br />
ma sono tanto belle quanto antipatiche e presuntuose.<br />
Lo Scorfano, calmatosi, rispose che<br />
si chiamava Pepino, poi gli domandò cosa ci<br />
faceva lì.
Nicolò gli raccontò <strong>di</strong> avere il libro <strong>di</strong> Pipp<br />
perciò poteva parlare con loro e vedere quanto<br />
era bello lì sotto. Pepino rispose che sarebbe<br />
stato ancora più bello se gli umani non<br />
Buttassero, dentro, tutte le schifezze che inquinano<br />
il mare. I due parlarono ancora un<br />
po’ poi Nicolò lo salutò perché voleva incontrare<br />
lo Squalo. Pepino atterrito lo salutò <strong>di</strong>cendogli<br />
<strong>di</strong> non farlo arrabbiare e si nascose<br />
nella grotta, ricoperta <strong>di</strong> coralli.<br />
E’ meraviglioso!<br />
Non butterò più<br />
nulla nel mare.<br />
Se continuate a inquinare<br />
questo para<strong>di</strong>so<br />
scomparirà.
Nicolò continuava la sua avventura andò al<br />
lago per vedere lo Squalo, aveva una paura<br />
tremenda, intorno a sé non vedeva memmeno<br />
un pesciolino, perché una enorme sagoma si<br />
muoveva velocemente. Si nascose <strong>di</strong>etro una<br />
grotta per non essere visto quando alle sue<br />
spalle sentì una voce tenebrosa <strong>di</strong>re‘Ahah, eccoti<br />
qui! Ma tu che pesce sei? Non ti ho mai<br />
visto. Tremante Nicolò rispose alle domande<br />
<strong>di</strong> Dodo, così si chiamava lo squalo, e seppe<br />
che era vegetariano.
Fecero amicizia e seppe da Dodo che il<br />
più grande problema lo creavano gli umani,<br />
inquinando, perché non tutti hanno<br />
rispettavano la natura. Nicolò era <strong>di</strong>spiaciuto<br />
ma Dodo aveva ragione se continuavano<br />
a inquinare, la flora sarebbe<br />
presto scomparsa . Poco dopo Dodo gli<br />
propose <strong>di</strong> conoscere il Polpo‘Conte’che<br />
viveva in una grotta poco <strong>di</strong>stante e gliela<br />
mostrò.
Seguendo le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> Dodo Nicolò si allontanò<br />
ad un certo punto vide l’acqua assumere<br />
un colore dorato, ecco da dove arrivava c’era<br />
la solita grotta sottomarina, vi entrò e vide<br />
che era <strong>di</strong>versa dalle altre. Era bellissima, un<br />
bellissimo color oro si rifletteva su tutte le pareti.<br />
Nicolò guardò con più attenzione, ed eccolo<br />
lì. Seduto all’ingresso della grotta c’era un<br />
Polpo. Aveva una bombetta in testa e degli occhiali.<br />
Nicolò si avvicinò, lo salutò e gli chiese<br />
se era il Polpo Conte. Si, vagazzo, sono io, per<br />
l’esattezza il Polpo Conte; sono nobile la mia<br />
famiglia è molto impovtante visale ai tempi dei<br />
vomani.
Ma poi chiese come facesse a sapere il suo<br />
nome.<br />
Nicolò rispose che glielo aveva detto Dodo,<br />
ed era lì grazie al libro <strong>di</strong> Pipp; gli raccontò<br />
che era un bambino curioso e che voleva<br />
conoscere un mondo <strong>di</strong>verso dal suo e<br />
senza problemi. Polpo Conte lo ascoltò poi<br />
spiegò che anche loro avevano problemi, il<br />
più grave era il petrolio scaricato dalle navi<br />
e i danni che provocava. Dopo poco Polpo<br />
Conte invitò Nicolò a vedere il fantastico<br />
ballo dei Delfini.
Mentre Nicolò saliva in superficie incontrò un<br />
cavalluccio marino,era buffo sembrava che galoppasse,<br />
si avvicinò si presentò e chiese se potevano<br />
risalire insieme. Fulmine io informò che<br />
stava andando a vedere lo spettacolo. Nicolò e<br />
fulmine guardavano le acrobazie dei delfini, erano<br />
bellissime. Uno dei delfini sentendolo parlare<br />
si avvicinò, <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> chiamarsi Ciack, che era il<br />
capo dei delfini e chiese chi fosse. Nicolò spiegò<br />
del viaggio che stava facendo grazie al libro magico,<br />
gli raccontò degli incontri fatti e <strong>di</strong> aver<br />
saputo dei problemi del luogo.
Seppe da Ciack che loro avevano paura degli<br />
umani perché venivano pescati e ogni<br />
tanto qualcuno restava impigliato nelle reti.<br />
Ciack e il suo branco ripresero lo spettacolo.<br />
Le evoluzioni furono davvero spettacolari e<br />
Lola e Tata erano state bravissime. Nicolò<br />
chiese a Ciack e Fulmine se poteva incontrare<br />
un pesce che lavorava loro gli in<strong>di</strong>carono<br />
uno spiazzo sott’acqua, lo accompagnarono<br />
per un pezzo e sott’acqua si sentiva un festoso<br />
frrrrrrrrrr…
Toc, toc, toc… frush, frush, frush … Nicolò<br />
seguendo i rumori vide due grossi pescioni<br />
intenti a costruire una specie <strong>di</strong> casa. Prese un<br />
po’ <strong>di</strong> coraggio e domandò con una vocina se<br />
<strong>di</strong>sturbava ma, non ottenne risposta così alzò il<br />
tono <strong>di</strong> voce per farsi sentire. Il Pesce Martello<br />
e il Pesce Sega smisero <strong>di</strong> lavorare, si voltarono<br />
scusandosi per non aver sentito e si presentarono<br />
siamo Toc e Frush. Io sono Nicolò ed è<br />
davvero interessante vedervi lavorare ma non<br />
vorrei <strong>di</strong>sturbare .
I due risposero che avevano quasi finito <strong>di</strong><br />
costruire una comoda casetta, riciclando del<br />
legno da un vecchio veliero per Ugo il tartarugo.<br />
I due pescioni erano sod<strong>di</strong>sfatti ma Nicolò<br />
fece notare loro che era al contrario.<br />
Toc e Frush iniziarono a litigare ma Nicolò<br />
si offrì <strong>di</strong> trattenere Ugo, i due ringraziarono<br />
e si rimisero al lavoro.
Nicolò si allontanò in cerca <strong>di</strong> Ugo, lo vide<br />
muoversi lentamente così si affrettò ad avvicinarsi,<br />
doveva trattenerlo il più possibile. Nicolò<br />
cominciò a parlare con lui presentandosi e<br />
chiamandolo per nome . Il tartarugo era sorpreso<br />
ma seppe che erano stati Toc e Frush a<br />
parlargli <strong>di</strong> lui e a fargli vedere la casa che gli<br />
stavano costruendo. Ugo si lamentò dei due<br />
costruttori e stava per andarsene quando Nicolò<br />
gli domandò quanti anni avesse.
Ugo con la sua lentezza rispose che aveva quasi<br />
centosessant’anni, nel frattempo arrivano Toc e<br />
Frush che lo salutarono e gli <strong>di</strong>ssero che la casa<br />
era venuta un capolavoro. Ugo impaziente <strong>di</strong> vedere<br />
la casa salutò allontanandosi lentamente.<br />
Toc e Frush si strinsero la pinna e chiesero a Nicolò<br />
se avrebbe voluto fare un giro sulla balena<br />
che era nei <strong>di</strong>ntorni. Nicolò salutò e andò a cercare<br />
la balena.
Nicolò era curioso avrebbe incontrato la Balena,<br />
stava andando dove gli aveva in<strong>di</strong>cato<br />
Ugo quando la vide, era enorme. Nicolò si<br />
avvicinò con un po’ <strong>di</strong> paura, da vicino era gigantesca,<br />
si fece coraggio e si presentò chiedendole<br />
come si chiamasse. La balena con un<br />
accento russo e un vocione rispose <strong>di</strong> chiamarsi<br />
Olga, poi lo invitò a salire sulla schiena<br />
e a tenersi forte perché partiva. Cominciarono<br />
il viaggio e, poco dopo, Nicolò cominciò a<br />
sentire dei cambiamenti. Anche se era nel libro<br />
magico <strong>di</strong> Pipp, sentiva freddo. Olga ad<br />
un tratto lo fece scendere su un pezzo <strong>di</strong><br />
ghiaccio.
Nicolò vide subito i Pinguini e le Foche.<br />
Pingo un pinguino vestito da elfo <strong>di</strong> Babbo<br />
Natale gli si avvicinò e lo invitò a festeggiare<br />
il Natale con loro. Il tricheco Triki - klaus, il<br />
Babbo Natale dei pesci e <strong>di</strong>rettore d’orchestra<br />
iniziò a cantare; era <strong>di</strong>vertentissimo vedere le<br />
fochette e i pinguini con il frac correre sculettando<br />
per prendere posizione e cantare. Fu un<br />
concerto bellissimo. In questo modo gli abitanti<br />
del mondo marino volevano augurare<br />
Buon Natale a tutti i bambini del mondo.
Primo <strong>Circolo</strong> <strong>Didattico</strong> <strong>Quarto</strong> Scuola R Viviani