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MARTEDI' 12 MARZO 2013 - Comune di Vittoria

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CITTÀ DI VITTORIA<br />

UFFICIO STAMPA<br />

RASSEGNA STAMPA


IL CASO. Un guasto meccanico a cui non si è ancora riuscito a trovare rime<strong>di</strong>o<br />

L’orologio <strong>di</strong> piazza del Popolo<br />

non sa più in<strong>di</strong>care l’ora esatta<br />

La manutenzione dovrebbe essere <strong>di</strong> competenza della chiesa<br />

Sarebbe necessario<br />

l’intervento <strong>di</strong> un abile<br />

orologiaio per non<br />

danneggiare l’antico<br />

manufatto<br />

DANIELA CITINO<br />

Un campanile e il suo orologio. Un’equazione<br />

inscin<strong>di</strong>bile, presente nel<br />

“cuore” delle antiche e nobili piazze<br />

del nostro belpaese, Un tempo, erano<br />

entrambi insostituibili misuratori delle<br />

ore citta<strong>di</strong>ne, pur nella loro riconoscibile<br />

e <strong>di</strong>versa identità culturale e<br />

sociale. Ha infatti, sempre e soprattutto,<br />

rivestito una vocazione laica, l’orologio<br />

meccanico che, nel frattempo,<br />

nel corso della storia, ha segnato il<br />

passo al tempo solare solitamente in<strong>di</strong>cato<br />

dalla meri<strong>di</strong>ana.<br />

Un’identità laica sposata alla vocazione<br />

religiosa che invece è stata assegnata<br />

all’eco dello scampanio delle<br />

campane annuncianti, <strong>di</strong> volta in volta,<br />

i tempi delle celebrazioni religiose.<br />

Adesso il tempo, almeno quello<br />

meccanico e laico, della Chiesa delle<br />

Grazie, sembra essersi fermato da parecchio...<br />

tempo. Lancette che non<br />

scorrono più, scandendo i tempi civici<br />

della Piazza del Popolo, cuore dell’a-<br />

L’OROLOGIO DELLA CHIESA DELLE GRAZIE IN PIAZZA DEL POPOLO<br />

gorà citta<strong>di</strong>na e spazio urbano riconducibile<br />

al centro della città città, luogo<br />

<strong>di</strong> socializzazione. Chi dovrebbe<br />

aggiustare le lancette che non girano<br />

più forse a causa <strong>di</strong> un guasto dell’ingranaggio?<br />

Si chiedono i frequentatori<br />

della piazza.<br />

Con buona probabilità le competenze<br />

spetterebbero alla chiesa in<br />

quanto sua è la proprietà dell’orologio.<br />

Tuttavia, lentezza e ritar<strong>di</strong> nella<br />

sua riparazione potrebbero essere<br />

dettati da una <strong>di</strong>fficoltà finanziaria o,<br />

può anche darsi, da una <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versa origine che sarebbe riconducibile<br />

alle necessarie competenze per<br />

aggiustare un cosiffatto orologio le<br />

cui cure dovrebbero essere affidate<br />

ad un maestro orologiaio in grado,<br />

ovviamente, <strong>di</strong> intervenire senza danneggiare<br />

il delicato ingranaggio. Del<br />

resto, non si tratterebbe sic et simpliciter<br />

<strong>di</strong> rimetterne a posto le lancette<br />

come si farebbe con qualsiasi altro<br />

meccanismo temporale.<br />

Comunque sia, il tempo a Piazza<br />

del Popolo sembra essersi fermato e<br />

quell’orologio “sospeso” rimanda alla<br />

memoria le belle e metafisiche piazze<br />

<strong>di</strong>pinte dal grande De Chirico. Ma intanto<br />

c’è chi si auspica <strong>di</strong> potere ritrovare<br />

al più presto quel “tempo” reale<br />

dettato dall’orologio della città.<br />

LA “LECTIO” DI STEFANO LICATA<br />

Omaggio alle <strong>di</strong>vine del cinema<br />

Mitiche e <strong>di</strong>vine come lo sono magnificamente<br />

state Greta Garbo e<br />

Marlene Dietrich. Icone <strong>di</strong> una<br />

femminilità inimitabile ed imparagonabile<br />

alle contemporanee donne<br />

<strong>di</strong> plastica, “fatte e rifatte” da<br />

chili e chili <strong>di</strong> silicone e butolino.<br />

A “presentare”, appassionatamente<br />

e con dovizia <strong>di</strong> aneddoti e<br />

particolari, le biografie delle Divine<br />

del cinema americano è stato Stefano<br />

Licata, professore all’Accademia<br />

delle Belle Arti e pittore, coa<strong>di</strong>uvato<br />

nella sua “lectio” dalle immagini<br />

che sono state proiettate<br />

sul grande schermo allestito sabato<br />

9 marzo a Sala Mandarà dall’<br />

operatrice tecnica Carmen Senia.<br />

Una “lectio” insolita ed accattivante<br />

che ha passato in rassegna gli<br />

stili e le vita <strong>di</strong> attrici entrate a<br />

buon <strong>di</strong>ritto nella storia del cinema.<br />

Stefano Licata ha voluto sfogliare<br />

cronologicamente quelle<br />

“pagine” partendo dal cinema anni<br />

trenta- quaranta in cui spiccano<br />

comem icone assolute <strong>di</strong> bravura e,<br />

soprattutto, <strong>di</strong> bellezza, Marlene<br />

Dietrich e Greta Garbo che il relatore<br />

accomuna nel loro essere ambiguamente<br />

androgine.<br />

“La <strong>di</strong>ffernza sta sostanzialemn-<br />

L’APPELLO DI MANDARÀ<br />

«Uniamoci per fermare l’accorpamento del liceo»<br />

Una battaglia <strong>di</strong> civiltà a <strong>di</strong>fesa dell’identità<br />

del Liceo scientifico e classico.<br />

La città ipparina non si rassegna a vedersi<br />

privare <strong>di</strong> un pezzo importante<br />

della propria storia. Per questo motivo,<br />

scuole, istituzioni, genitori, movimenti<br />

e partiti politici, nonché associazioni<br />

scendono in campo invocando,<br />

anche, l’intervento della deputazione<br />

regionale. In questo contesto,<br />

s’inserisce l’appello che Livio Mandarà<br />

<strong>di</strong> Progetto <strong>Vittoria</strong> rivolge ai parlamentari<br />

regionali ragusani, invitandoli<br />

ad intervenire presso il presidente<br />

Crocetta e l’assessorato regionale<br />

alla Pubblica istruzione.<br />

Stesso invito lo rivolge all’Amministrazione<br />

comunale. “Chie<strong>di</strong>amo a<br />

tutte le forze politiche e sociali <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong>,<br />

ai consiglieri comunali ed a tutti<br />

i citta<strong>di</strong>ni - <strong>di</strong>chiara Mandarà - <strong>di</strong> so-<br />

STEFANO LICATA DURANTE LA CONFERENZA SULLE DIVINE DEL CINEMA<br />

te nel fatto che la Dietrich riuscimmo<br />

a vederla invecchiare, seppure<br />

splen<strong>di</strong>damente, e senza mai perdere<br />

fascino, <strong>di</strong>versamente dalla<br />

Garbo che preferì abbandonare la<br />

scena camuffandosi da anonima<br />

donna borghese nella metropolitana<br />

New York e sebbene fosse inseguita<br />

da un accanito paparazzo,<br />

riuscì a mantenere il fascino del<br />

mistero”.<br />

Dopo la Dietrich e la Garbo, arrivano<br />

altre “Divine”. Trovano spazio<br />

stenere questa battaglia <strong>di</strong> civiltà a<br />

<strong>di</strong>fesa dell’identità della scuola”. Mandarà,<br />

precisa che “l’assessore regionale<br />

all’Istruzione ha approvato il piano<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento della rete<br />

scolastica della Sicilia per l’anno <strong>2013</strong>/<br />

2014 che prevede, tra l’altro, l’accorpamento<br />

fra il Liceo Scientifico - Classico<br />

“S. Cannizzaro” <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> e l’Istituto<br />

magistrale “G. Mazzini”. Il piano <strong>di</strong><br />

rior<strong>di</strong>no prevede l’aggregazione per<br />

tutte le scuole che non raggiungano il<br />

nella <strong>di</strong>ssertazione, promossa da<br />

Italia Nostra, Antea, il Filo <strong>di</strong> Seta e<br />

il Soroptimist <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong>, infatti, gli<br />

stili e le vite <strong>di</strong> attrici del calibro <strong>di</strong><br />

Audrey Hepburn, <strong>di</strong> cui Stefano Licata<br />

esalta la straor<strong>di</strong>naria e molto<br />

imitata eleganza, vedasi la vedova<br />

Kennedy, ed ancora racconta quella<br />

della “principessa” Grace Kelly, <strong>di</strong><br />

cui ricorda essere stata la musa del<br />

grande regista sir Alfred Hitchcock.<br />

La galleria delle Divine prosegue<br />

soffermandosi sulla tragica bellez-<br />

numero <strong>di</strong> 600 studenti, e il Cannizzaro<br />

conta solo 574 studenti nell’anno<br />

<strong>2013</strong>. Per sole 26 unità, dunque, una<br />

scuola che ha costituito un pilastro<br />

nella storia e nella cultura della nostra<br />

città e che tante figure eccellenti ha<br />

formato, perde la sua identità e <strong>di</strong>viene<br />

parte <strong>di</strong> una più grande istituzione<br />

con un potenziale <strong>di</strong> circa 1500<br />

studenti”.<br />

Nei giorni scorsi <strong>di</strong>verse iniziative si<br />

sono svolte a <strong>di</strong>fesa della scuola e <strong>di</strong>-<br />

L’esponente <strong>di</strong> Progetto <strong>Vittoria</strong> sollecita i<br />

deputati regionali dell’area iblea ad intervenire<br />

nei confronti del presidente Rosario Crocetta<br />

<strong>Vittoria</strong><br />

L’APPELLO<br />

«Si provveda presto<br />

alla sistemazione»<br />

Alcuni non se ne sono nemmeno<br />

accorti, ma tra quelli che sono<br />

andati alla ricerca della certezza<br />

del tempo, c’è anche il<br />

vendoliano Salvatore Garofalo che<br />

si sta infatti domandando cosa sia<br />

accaduto allo splen<strong>di</strong>do orologio<br />

della chiesa delle Grazie e come<br />

mai ancora non si provveda alla<br />

sua riparazione. “E’ <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>re<br />

da quando, forse può essere<br />

trascorso anche un anno”, spiega<br />

l’esponente vendoliano,<br />

testimoniando così come la città<br />

si aspetti quella perfezione<br />

temporale non sempre possibile.<br />

La domanda <strong>di</strong> Garofalo è, infatti,<br />

la stessa che si pongono tanti<br />

citta<strong>di</strong>ni comuni che tengono al<br />

decoro urbano <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> e alla<br />

conservazione delle tra<strong>di</strong>zioni.<br />

Peccato che una tale segnalazione<br />

arrivi soltanto dopo tutto questo<br />

tempo come se fino ad oggi<br />

nessuno avesse alzato gli occhi<br />

verso quell’orologio.<br />

D. C.<br />

Da Marlene Dietrich a<br />

Marilyn Monroe e Julia<br />

Roberts, attraverso<br />

l’incantesimo della<br />

bellezza a tutti i costi<br />

za, finta svampita <strong>di</strong> Marilyn Monroe.<br />

Un concentrato esplosivo <strong>di</strong><br />

erotismo femminile che non cadde<br />

mai nella volgarità, riuscendo ad<br />

essere “immortalato” nell’eternità<br />

grazie a quella morte, forse figlia <strong>di</strong><br />

un drammatico suici<strong>di</strong>o o forse no,<br />

<strong>di</strong> una cal<strong>di</strong>ssima notte d’estate.<br />

Licata arriva anche alle contemporanee<br />

come Sharon Stone, lanciata<br />

nell’olimpo hollywoo<strong>di</strong>ano<br />

dalla bollente interpretazione in<br />

“Basic Instinct”, e Julia Roberts, stupenda<br />

“prostituta” al fianco <strong>di</strong> Richard<br />

Gere in “Pretty Woman” che,<br />

nonostante classe e bellezza, rappresentano<br />

però, l’ultimo anelito<br />

<strong>di</strong> “<strong>di</strong>vinità” <strong>di</strong> un universo femmineo,<br />

messo sempre più a dura prova<br />

dall’utopia del non dover invecchiare<br />

a tutti i costi.<br />

D. C.<br />

verse le proposte. Tra queste, quella <strong>di</strong><br />

Progetto <strong>Vittoria</strong> che da un lato prevede<br />

la possibilità <strong>di</strong> sospendere la norma<br />

e l’altra, invece, è una ipotesi alternativa<br />

<strong>di</strong> accorpamento. Nel primo<br />

caso, si porta ad esempio la regione<br />

Lazio, dove la norma è stata sospesa in<br />

quanto ancora oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione<br />

e passibile <strong>di</strong> revisione. Questo potrebbe<br />

avvenire anche da noi, tenuto<br />

conto che mancano solo 26 unità per<br />

raggiungere la soglia. “In alternativa –<br />

conclude - poiché a Comiso, esiste un<br />

Liceo artistico anch’esso sotto<strong>di</strong>mensionato,<br />

che unito ad un Liceo scientifico,<br />

con annesso Classico, qual è quello<br />

<strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong>, potrebbe costituire un<br />

autentico polo d’eccellenza pur raggiungendo<br />

un alto ma sempre ragionevole<br />

numero <strong>di</strong> alunni (circa 900) ”.<br />

GI. CAS.<br />

MARTEDÌ <strong>12</strong> <strong>MARZO</strong> <strong>2013</strong><br />

panorama<br />

O IL CONCERTO AL BEAT<br />

Cleo T, il fascino del rock<br />

mischiato ad atmosfere folk<br />

“La musica non si esaurisce nell’esecuzione live, la musica é<br />

suggestione continua. Questo avviene soprattutto quando gli artisti,<br />

come è stato per Cleo T. (nella foto), ospitati nella nostra terra, ne<br />

raccolgono odori, colori, ed essenze per farne bagaglio e trarne<br />

inspirazione per la loro musica”. Ai ragazzi del circolo culturale “Beat”<br />

<strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> bastano poche parole per dare voce ad uno dei momenti<br />

musicali più intensi e che il pubblico ibleo ha avuto modo <strong>di</strong> vivere nel<br />

concerto della band parigina Cleo T.. Sul palco del circolo culturale<br />

ipparino, la band ha presentato il suo primo lavoro “Song of gold and<br />

shadow”. Un<strong>di</strong>ci ine<strong>di</strong>ti, <strong>di</strong> cui un brano in italiano. Il genere musicale,<br />

come <strong>di</strong>ce la voce del gruppo Cleo, “spazia dal rock al folk. Cerco <strong>di</strong> fare<br />

musica senza imitare nessuno. Scrivo ciò che sento, musica e parole.<br />

Pensate, nel mio cd, trovate anche una canzone in italiano che ho scritto<br />

quando sono arrivata in Italia, qualche anno fa”. Un momento musicale<br />

che ha riscosso notevole successo e che porta il “Beat” a puntare ancor<br />

più su concerti e proposte<br />

musicali <strong>di</strong> artisti poco<br />

conosciuti nella nostra<br />

realtà. “Nell’epoca <strong>di</strong><br />

internet e dei talent show,<br />

é bello sapere che ci sono<br />

ancora giovani che girano<br />

in lungo e in largo coi loro<br />

furgoni per suonare ogni<br />

sera in un posto <strong>di</strong>verso.<br />

Un’attitu<strong>di</strong>ne molto beat,<br />

nel senso letterario”.<br />

GI. CAS.<br />

O SERRA S. BARTOLO O VELODROMO<br />

Ecodomeniche<br />

a partire<br />

dal 1º aprile<br />

Dopo una lunga pausa, tornano le<br />

tanto attese Eco-domeniche<br />

organizzate dall’associazione Qirat<br />

nel Parco <strong>di</strong> Serra San Bartolo. Per<br />

questa prima e<strong>di</strong>zione del <strong>2013</strong>, in<br />

programma il 1° aprile,<br />

l’associazione collaborerà con<br />

l’associazione Movis. Una parte del<br />

ricavato infatti, servirà a finanziare<br />

il DisabiliTaxi, un servizio <strong>di</strong><br />

trasporto gratuito offerto dal Movis<br />

alle persone <strong>di</strong>sabili che non hanno<br />

la possibilità <strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong><br />

trasporto adattato. L’altra parte<br />

del ricavato servirà, invece, come<br />

sempre, a sostenere le spese <strong>di</strong><br />

gestione del Parco e del Museo. In<br />

programma, anche questa volta,<br />

degustazioni, esposizioni, giochi,<br />

musica, festa del baratto, sport e<br />

natura. L’appuntamento è quin<strong>di</strong><br />

per lunedì 1 aprile dalle ore 10 in<br />

poi. Per informazioni e prenotazioni<br />

basta chiamare il numero<br />

339.1344269.<br />

N. D. A.<br />

TACCUINO<br />

IL METEO: Piovaschi e schiarite.<br />

Temperature comprese fra 10 e<br />

15 gra<strong>di</strong>. I venti,<br />

prevalentemente moderati,<br />

soffieranno da Ovest-Sud-Ovest<br />

con un’intensità <strong>di</strong> 24 km/h.<br />

Raffiche fino a 32 km/h. Umi<strong>di</strong>tà<br />

compresa fra 74% e 95%. Il sole<br />

sorge alle 6.16 e tramonta alle<br />

18.06. La luna, crescente, leva<br />

alle 6.17 e cala alle ore 19.01.<br />

Mare da mosso a molto mosso.<br />

Altezza onde da 105 a 156 cm.<br />

NUMERI UTILI<br />

POLIZIA: 0932-997411<br />

VIGILI DEL FUOCO: 0932-804694<br />

oppure 0932- 981735<br />

POLSTRADA: 0932-981920<br />

CARABINIERI<br />

0932.98<strong>12</strong>00 oppure 0932-<br />

981370. Scoglitti 0932-980106<br />

GUARDIA DI FINANZA<br />

0932-981894<br />

CAPITANERIA DI PORTO<br />

0932-980976<br />

POLIZIA MUNICIPALE<br />

0932-514811<br />

Scoglitti: 0932-514700<br />

AMIU: 0932-997311<br />

COMUNE DI VITTORIA<br />

0932-984392<br />

DELEGAZIONE SCOGLITTI<br />

0932-980105<br />

OSPEDALE<br />

Centralino: 0932-981111<br />

AMIU<br />

numero verde: 800210388<br />

FARMACIE DI TURNO<br />

Pomeri<strong>di</strong>ano: Roma. Via Roma,<br />

161/C. Tel. 0932. 981887;<br />

Notturno: Roma. Via Roma,<br />

161/C. Tel. 0932. 981887.<br />

AL CINEMA<br />

MULTISALA GOLDEN<br />

LA SICILIA<br />

RAGUSA<br />

.39<br />

Scarso: «Diventi<br />

una struttura<br />

polivalente»<br />

gi. cas.) Trasformare il Velodromo<br />

in una struttura sportiva<br />

polivalente. È la proposta lanciata<br />

dal commissario straor<strong>di</strong>nario<br />

Scarso replicando alle<br />

segnalazioni dei consiglieri Cirica<br />

e Caruso. “Ho fatto <strong>di</strong>versi<br />

sopralluoghi e al <strong>di</strong> là delle cose<br />

che bisogna completare c’è un<br />

dato <strong>di</strong> fatto: l’impianto è<br />

completo e la pista è pronta ad<br />

essere collaudata dalla<br />

federciclismo. Il problema è che<br />

quest’impianto non interessa<br />

nessuno, non ha appeal, non sono<br />

in grado <strong>di</strong> gestirlo”.<br />

tel. 0932-981137. Lunedì chiuso,<br />

martedì ridotto e mercoledì<br />

ridotto donna.<br />

Sala 1: “Il grande e potente Oz-<br />

3D”. Orari: 20.15-22.30;<br />

Sala 2: “Spring breakers-una<br />

vacanza da sballo”. Orari: 20-22-<br />

15;<br />

Golden Hall: “Anna Karenina”.<br />

Orari: 18.30-21.30.<br />

ORARI<br />

AUTOLINEE GIAMPORCARO<br />

<strong>Vittoria</strong>-Ragusa: 6.00; 6.45;7.00;<br />

8.00 (scolastico); 10.15; 11.15;<br />

13.00; 14.30; 16.45; 18.15.<br />

Ragusa-<strong>Vittoria</strong>: 7.30; 9.00;<br />

11.00; 13.00; 13.20 (scolastico);<br />

14.10; 15.40; 18.00; 19.30.<br />

<strong>Vittoria</strong>-Catania: 5.45; 6.45; 8.30;<br />

11.30; 13.00; 14.00 (da lun a<br />

ven); 15.30; 18.00. Catania-<br />

<strong>Vittoria</strong>: 6.30 (da lun a ven); 9.00;<br />

10.30; <strong>12</strong>.30; 14.00; 15.30;<br />

18.00; 20.30. <strong>Vittoria</strong>-Scoglitti:<br />

7.00; 8.00 (scolastico); 10.00;<br />

<strong>12</strong>.45; 13.30; 14.30; 16.30.<br />

Scoglitti-<strong>Vittoria</strong>: 7.30; 8.50<br />

(scolastico); 10.30; 13.15; 14.00;<br />

15.00; 17.00. Monterosso-<br />

<strong>Vittoria</strong>: 6.15. <strong>Vittoria</strong>-<br />

Monterosso: 13.50. <strong>Vittoria</strong>-M. <strong>di</strong><br />

Ragusa: 6.00; 14.30. M. <strong>di</strong><br />

Ragusa-<strong>Vittoria</strong>: 7.00; 15.30.<br />

FESTIVI <strong>Vittoria</strong>-Ragusa: 10.30;<br />

15. Ragusa-<strong>Vittoria</strong>: 11.30;<br />

16.15. <strong>Vittoria</strong>-Catania: 7.30;<br />

11.30; 14.30; 17.30; 18.00.<br />

Catania-<strong>Vittoria</strong>: 9.00; 11.30;<br />

17.00; 20.00; 20.30. <strong>Vittoria</strong>-<br />

Scoglitti: 8.00. Scoglitti <strong>Vittoria</strong>:<br />

9.00. <strong>Vittoria</strong>-Cimitero: 9.30.<br />

Cimitero-<strong>Vittoria</strong>: 10.20.<br />

INFORMAZIONI<br />

Bar “La stazione” 0932-866283.


38.<br />

LA SICILIA<br />

LA CITTÀ<br />

VIOLENTA<br />

In tre hanno aggre<strong>di</strong>to un<br />

connazionale che è stato<br />

ferito in modo serio. Un<br />

testimone, intervenuto<br />

per <strong>di</strong>videre i litiganti, è<br />

stato tenuto a bada sotto<br />

la minaccia <strong>di</strong> un coltello<br />

A sprangate per trenta euro<br />

Futili motivi alla base della rissa tra romeni che per poco non si è tramutata in trage<strong>di</strong>a<br />

GIOVANNA CASCONE<br />

RAGUSA<br />

Poteva trasformasi in trage<strong>di</strong>a la rissa<br />

tra romeni, verificatasi nel tardo pomeriggio<br />

<strong>di</strong> sabato, in una delle periferie<br />

della città. Per fortuna, la vittima, ha riportato<br />

solo traumi vari e ferite lacero<br />

contuse alla fronte: dai sanitari del Pronto<br />

soccorso del “Guzzar<strong>di</strong>” <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> è<br />

stato giu<strong>di</strong>cato guaribile in otto giorni,<br />

salvo complicazioni. In manette tre romeni,<br />

Costel Filiche, <strong>di</strong> 42 anni, Emil<br />

Paunescu, <strong>di</strong> 44 anni, ed il figlio Nicolae<br />

Alin Paunescu, <strong>di</strong> 22 anni; tutti e tre <strong>di</strong>soccupati<br />

ed incensurati.<br />

Dovranno rispondere del reato <strong>di</strong> rapina<br />

aggravata dall’uso dell’arma impropria<br />

e del reato <strong>di</strong> lesioni personali. Questi,<br />

sono stati arrestati dagli agenti del<br />

commissariato <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> perché<br />

ritenuti i responsabili <strong>di</strong> una rapina<br />

ai danni <strong>di</strong> un loro connazionale, nonché<br />

gli autori della rissa e del ferimento della<br />

vittima. I fatti si sono svolti nella tarda<br />

serata <strong>di</strong> sabato quando una telefonata<br />

alla centrale operativa del commissariato<br />

ha segnalato la presenza <strong>di</strong> un uomo<br />

a terra con il volto insanguinato.<br />

Le volanti imme<strong>di</strong>atamente intervenute<br />

sul posto, nella parte alta <strong>di</strong> via Di<br />

Vittorio, hanno trovato un uomo a terra,<br />

dolorante e con evidenti ferite al volto, il<br />

quale ha riferito <strong>di</strong> essere stato aggre<strong>di</strong>to<br />

da tre connazionali che in<strong>di</strong>cava e che<br />

si trovavano poco <strong>di</strong>stante, nei pressi <strong>di</strong><br />

una casa parzialmente <strong>di</strong>roccata. Il terzetto<br />

è stato raggiunto dalla polizia, ma<br />

questi alla vista degli agenti si è dato alla<br />

fuga. Ne iniziava un inseguimento, finito<br />

con il fermo dei tre uomini. Uno <strong>di</strong><br />

questi, teneva ancora in mano la spranga<br />

<strong>di</strong> ferro con cui aveva colpito il conna-<br />

in breve<br />

CORSA CAMPESTRE<br />

Studenti in gara a Serra San Bartolo<br />

gi. cas.) Si <strong>di</strong>sputerà domani e<br />

dopodomani nel parco <strong>di</strong> Serra San<br />

Bartolo, la fase comunale <strong>di</strong> corsa<br />

campestre riservata agli studenti<br />

delle scuole superiori <strong>di</strong> primo e<br />

secondo grado. La gara servirà a<br />

selezionare gli atleti vittoriesi che<br />

parteciperanno alla successiva fase<br />

provinciale, in programma lunedì 18<br />

e mercoledì 20 marzo a Serra San<br />

Bartolo.<br />

CENTRO STUDI CAMPANELLA<br />

Conferenza sul tema «Lo spirito<br />

nazionalistico dei romani»<br />

gi. cas.) Si è svolto nel pomeriggio <strong>di</strong><br />

ieri la conferenza sul tema “Lo spirito<br />

nazionalistico dei Romani e l’epica”,<br />

presso il Centro stu<strong>di</strong> “Angelo<br />

Campanella” <strong>di</strong> via Garibal<strong>di</strong>, al<br />

civico 207, nell’ambito della 17ª<br />

e<strong>di</strong>zione della Settimana della<br />

Famiglia. Relatrice, l’assessore alla<br />

Pubblica Istruzione del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Comiso, Maria Rita Schembari.<br />

SALA MANDARÀ<br />

Il fascino della Cappella Sistina<br />

gi. cas.) L’Antea, cultura e vita<br />

insieme ai club service <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong><br />

tornano a sala Mandarà per un altro<br />

appuntamento. Si tratta della<br />

conferenza del professore Alfredo<br />

Campo su “La straor<strong>di</strong>naria<br />

innovazione formale e cromatica <strong>di</strong><br />

Michelangelo nella Cappella Sistina”.<br />

Saranno anche proiettate delle<br />

immagini a supporto della<br />

conferenza. Saranno presenti i<br />

presidenti dei club service.<br />

MARTEDÌ <strong>12</strong> <strong>MARZO</strong> <strong>2013</strong><br />

zionale.<br />

Dopo il fermo degli aggressori, si è<br />

cercato <strong>di</strong> capire quanto accaduto, anche<br />

grazie al racconto <strong>di</strong> un altro romeno<br />

che aveva assistito ai fatti e che ha fornito<br />

una dettagliata testimonianza. In pratica,<br />

la vittima ed il testimone si erano<br />

recati nella casa <strong>di</strong>roccata dove in precedenza<br />

avevano alloggiato, per riprendere<br />

alcuni effetti personali. All’interno del<br />

rudere, vi erano già altri tre connazionali,<br />

tra l’altro conosciuti. Alla base della<br />

rissa, solo futili motivi generati, probabilmente,<br />

dal fatto che i tre amici fossero in<br />

evidente stato <strong>di</strong><br />

ebbrezza alcolica.<br />

Da qui è scaturito<br />

un breve alterco<br />

tra uno dei tre romeni<br />

che, risiedono<br />

nel casolare e<br />

la vittima, giunta<br />

in zona per riprendere<br />

degli effetti<br />

personali. Dalle<br />

parole sono passati<br />

alle mani. La vittima,<br />

in particolare,<br />

è stata contemporaneamenteaggre<strong>di</strong>ta<br />

da due<br />

persone, padre e<br />

figlio, mentre un<br />

terzo, minacciandolo con un coltello, teneva<br />

a bada il testimone impedendogli<br />

<strong>di</strong> intervenire per separare i litiganti.<br />

La vittima è riuscita a sfuggire, ma è<br />

stato raggiunto e colpito al volto con una<br />

spranga <strong>di</strong> ferro e derubato della somma<br />

<strong>di</strong> circa 30 euro che teneva nelle tasche<br />

dei pantaloni. Alla fine il terzetto è stato<br />

arrestato e condotto in carcere.<br />

Un posto <strong>di</strong><br />

blocco dei<br />

carabinieri a<br />

<strong>Vittoria</strong><br />

Sarà Elio Cugnata, attuale capogruppo consiliare della Lista<br />

Crocetta, ad occupare la sesta poltrona lasciata libera<br />

in giunta dall’Udc? Una certezza da coltivare, piuttosto<br />

che riservare alla sua nomina più <strong>di</strong> una possibilità. Ad accre<strong>di</strong>tare<br />

la tesi politica che consegnerebbe un assessorato<br />

al numero uno dei crocettiani a Sala Carfì, concorrerebbero<br />

sia il suo fedelissimo sostegno manifestato in entrambe<br />

le due can<strong>di</strong>dature <strong>di</strong> Nicosia, nonché il legittimo<br />

riconoscimento ad una lista che adesso esprime l’identità<br />

politica dello stesso governatore in carica.<br />

Ma l’entrata ufficiale <strong>di</strong> Cugnata in giunta, potrebbe<br />

pregiu<strong>di</strong>care il <strong>di</strong>alogo appena ricominciato con gli ex alleati?<br />

L’Udc, ormai conta ben due consiglieri comunali in<br />

giunta nonché un neo coor<strong>di</strong>natore donna, la neo eletta<br />

Giovanna Ragusa, peraltro stimatissima dal sindaco Nico-<br />

Sopra, a sinistra<br />

Emil Paunescu, a<br />

destra Costel<br />

Filiche. Qui a<br />

fianco, Nicolae<br />

Alin Paunescu<br />

CONTROLLI STRADALI<br />

Non ha conseguito la patente<br />

i Cc denunciano pastore gelese<br />

NADIA D’AMATO<br />

I carabinieri della Compagnia <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong><br />

hanno organizzato, nel fine<br />

settimana, uno specifico servizio<br />

coor<strong>di</strong>nato a largo raggio nella giuris<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong><br />

competenza.<br />

Obiettivo del<br />

servizio prevenire<br />

e reprimere<br />

i reati contro il<br />

patrimonio. Particolareattenzione<br />

è stata posta<br />

sui territori<br />

<strong>di</strong> Scoglitti ed<br />

Acate.<br />

Al termine del<br />

servizio, organizzato<br />

con vari<br />

posti <strong>di</strong> controllo<br />

all’ingresso e<br />

all’uscita <strong>di</strong> Scoglitti<br />

ed Acate e<br />

con controlli a tappetto dei pregiu<strong>di</strong>cati<br />

sottoposti a misure <strong>di</strong> prevenzione,<br />

sono state denunciate quattro<br />

persone.<br />

Ad Acate, in particolare, un pregiu<strong>di</strong>cato<br />

vittoriese <strong>di</strong> 40 anni, S. S.,<br />

bracciante agricolo, è stato denunciato<br />

perché sorpreso alla guida <strong>di</strong><br />

un motociclo <strong>12</strong>5 privo <strong>di</strong> targa e<br />

sia che, tra l’altro, ha più volte <strong>di</strong>chiarato che ben vedrebbe<br />

un’altra donna entrare in Giunta. Dall’altra parte, ci sono<br />

i vendoliani che hanno manifestato <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sponibili<br />

a tessere alleanze politiche con la maggioranza consiliare.<br />

Invito, oltretutto, raccolto recentemente dalla segreteria<br />

del Pd. Dialoghi politici, comunque sia, ancora in<br />

itinere che potrebbero sempre riservare margini <strong>di</strong> sorpresa<br />

e ulteriori tempi <strong>di</strong> attesa, e in ogni caso, perché,<br />

escludere a priori che qualcuno degli attuali assessori possa<br />

passare il testimone?<br />

Il concetto del sindaco è chiaro. I giochi sono aperti. Alle<br />

varie forze politiche interessate ad entrare in questo or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> idee toccherà, eventualmente, pre<strong>di</strong>sporre i primi<br />

passi.<br />

D. C.<br />

con un telaio risultato rubato ad un<br />

ragusano. Un pastore gelese pregiu<strong>di</strong>cato,<br />

invece, è stato denunciato<br />

perché sorpreso alla guida <strong>di</strong> un’auto,<br />

con a bordo la consorte, nonostante<br />

non abbia mai conseguito la<br />

patente. Dagli accertamenti è inoltre<br />

emerso che il tagliando assicurativo<br />

era falso, per cui il veicolo è stato<br />

sottoposto a sequestro amministrativo.<br />

C. V., pregiu<strong>di</strong>cato rumeno <strong>di</strong> 35<br />

anni residente ad Acate, è stato denunciato<br />

perché sorpreso alla guida<br />

della propria auto nonostante non<br />

abbia mai conseguito la patente.<br />

A Scoglitti, invece, un tunisino <strong>di</strong><br />

45 anni, pregiu<strong>di</strong>cato per reati contro<br />

il patrimonio, è stato denunciato<br />

perché trovato in casa in compagnia<br />

<strong>di</strong> altri pregiu<strong>di</strong>cati, nonostante sia<br />

sottoposto agli arresti domiciliari.<br />

Durante lo stesso servizio, inoltre,<br />

sul fronte dei controlli stradali, i<br />

carabinieri hanno elevato, complessivamente,<br />

5 contravvenzioni al co<strong>di</strong>ce<br />

della strada, decurtato 10 punti<br />

dalle patenti <strong>di</strong> guida, sequestrato<br />

o fermato 2 autovettura e ritirate 1<br />

patente. Altri controlli saranno effettuati<br />

nei prossimi giorni con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> centrare l’attenzione su una<br />

serie <strong>di</strong> questioni che, come quelle<br />

concernenti la sicurezza in strada,<br />

meritano la massima attenzione.<br />

IGIENE AMBIENTALE<br />

«Relazione Amiu<br />

che fine ha fatto<br />

il documento?»<br />

PRONTE LE PIATTAFORME POLITICHE<br />

Sviluppo ibleo e M5S, percorsi paralleli<br />

Il movimento Cinque Stelle torna a <strong>di</strong>alogare con la città. “Al<br />

civico 8 <strong>di</strong> Caporale degli Zuavi Movimento 5 stelle <strong>Vittoria</strong>-<br />

Scoglitti sono ricominciati gli incontri con i citta<strong>di</strong>ni per stilare<br />

il programma e riempirlo <strong>di</strong> proposte per la nostra<br />

città” spiegano gli esponenti del M5S spiegando <strong>di</strong> avere<br />

sud<strong>di</strong>viso i temi nei primi gruppi <strong>di</strong> lavoro che hanno riguardato<br />

Carta costituzionale, funzionamento della macchina<br />

amministrativa, gestione rifiuti ed ambiente. “Presto<br />

saranno avviati gli altri gruppi <strong>di</strong> lavoro e stu<strong>di</strong>o riguardanti<br />

settori come economia, sanità, l’istruzione e il progetto<br />

“sapere aude” aggiungono i grillini ipparini aspettandosi la<br />

“partecipazione” corale dei citta<strong>di</strong>ni già incontrati anche a<br />

Piazza del Popolo sabato 9 e domenica 10 marzo.<br />

Andare verso una politica partecipata e <strong>di</strong>alogante con<br />

le forze civiche, è l’impegno anche <strong>di</strong> Sviluppo Ibleo acco-<br />

“Che fine ha fatto la relazione del collegio dei liquidatori<br />

dell’Amiu? ”. A chiederselo sono i consiglieri<br />

comunali <strong>di</strong> opposizione Giovanni Moscato,<br />

<strong>di</strong> Fratelli d’Italia, ed Andrea Nicosia, de “La<br />

Destra”, che ricordano: “Con la delibera numero<br />

96 del 04 ottobre 20<strong>12</strong> il Consiglio comunale ha<br />

deliberato la liquidazione volontaria dell’Amiu.<br />

Nel deliberato, oltre alla nomina del collegio dei<br />

liquidatori, avvenuta tar<strong>di</strong>vamente solo il 27 <strong>di</strong>cembre<br />

20<strong>12</strong>, si prevedeva che il collegio aveva<br />

l’obbligo <strong>di</strong> presentare, entro 10 giorni dall’inse<strong>di</strong>amento,<br />

la relazione economico-finanziaria<br />

dell’attività previsionale d’impresa che occorreva<br />

portare a termine entro 60 giorni. Ebbene, con<br />

grande stupore, durante la seduta consiliare del<br />

7 marzo scorso a precisa domanda del gruppo<br />

consiliare Fratelli d’Italia-La Destra, il vicesindaco<br />

Filippo Cavallo comunicava che l’Amministrazione<br />

non era in possesso <strong>di</strong> alcuna relazione<br />

proveniente dai liquidatori del-<br />

l’Amiu”.<br />

Secondo Moscato e Nicosia “Tale<br />

omissione è certamente grave e<br />

poco rispettosa del momento delicato<br />

che sta vivendo la città. Non<br />

se ne capiscono le motivazioni e<br />

non esistono giustificazioni. Per<br />

tale motivo abbiamo presentato<br />

un’interrogazione consiliare per<br />

conoscere i motivi del ritardo,<br />

quale fase della liquidazione è stata<br />

approntata dai liquidatori e<br />

quale attività hanno svolto fino<br />

ad oggi”.<br />

Secondo i consiglieri comunali firmatari<br />

della mozione, poi, molti<br />

lavoratori si sono lamentati per il<br />

mancato pagamento dello straor<strong>di</strong>nario effettuato<br />

negli anni precedenti. “Anche in questo<br />

caso - aggiungono - appare quantomeno preoccupante<br />

l’atteggiamento dei responsabili dell’Amiu,<br />

anche del passato, in quanto sembra ovvio<br />

che è stato autorizzato un monte ore <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario<br />

senza averne l’opportuna copertura finanziaria.<br />

Il sindaco, nel 20<strong>12</strong>, ha voluto la liquidazione<br />

dell’Amiu, ma da quel 4 ottobre sulla vicenda<br />

è calato un silenzio assordante. Nel frattempo, ai<br />

lavoratori non retribuiti vengono notificati sfratti<br />

esecutivi o pignoramenti immobiliari perché<br />

non riescono a pagare i propri impegni economici.<br />

Dal <strong>Comune</strong> e dell’Amiu ci viene detto che tutto<br />

va bene. Se avere 18 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> debiti<br />

rientra nella normalità allora vuol <strong>di</strong>re che siamo<br />

alle comiche finali.<br />

“Ancora - continua Moscato - aspettiamo che le<br />

amministrazioni Aiello e Nicosia, responsabili<br />

del <strong>di</strong>sastro economico dell’Amiu, <strong>di</strong>ano una<br />

spiegazione alla città <strong>di</strong> cosa sia realmente accaduto,<br />

se esistono responsabilità da parte <strong>di</strong> qualcuno<br />

o se, invece, come il centrosinistra vorrebbe<br />

far capire, sia tutto regolare”.<br />

N. D. A.<br />

«Il Pd risponda alle esigenze della gente»<br />

Politica. Il mea culpa dell’assessore Piero Gurrieri e l’agenda per una migliore amministrazione della città<br />

DANIELA CITINO<br />

Fare outing della sconfitta elettorale e ritrovare<br />

la sintonia con la polis. Al “suo” Pd,<br />

il renziano assessore Piero Gurrieri, vorrebbe<br />

consegnare la sfida più <strong>di</strong>fficile, piuttosto<br />

che la scorciatoia facendolo approdare<br />

nella zattera “politica” <strong>di</strong> salvataggio.<br />

“Occorre riconoscere lealmente una nettissima<br />

sconfitta senza cercare attenuanti e<br />

girarci intorno, siamo <strong>di</strong> fronte a un corto<br />

circuito nel rapporto tra la città e Pd, <strong>di</strong><br />

questo e non <strong>di</strong> altro bisogna <strong>di</strong>scutere” sostiene<br />

l’assessore Gurrieri stigmatizzando<br />

come “il dato ottenuto alle recenti politiche,<br />

<strong>di</strong> parecchio inferiore rispetto al<br />

non apprezzabile risultato delle regionali,<br />

in<strong>di</strong>chi chiaramente che la stragrande parte<br />

dei nostri elettori ha scelto altre strade”.<br />

“Diciamola tutta - riba<strong>di</strong>sce senza troppo<br />

giri <strong>di</strong> parole il renziano amministratore<br />

alla Trasparenza - il 14% è risultato umiliante<br />

in una città in cui esprimiamo un<br />

sindaco e la cui amministrazione sta innestando<br />

importanti processi <strong>di</strong> sviluppo e<br />

modernizzazione. Pertanto occorre partire<br />

da qui: non tanto per in<strong>di</strong>viduare responsabilità,<br />

cosa legittima, ma per riflettere<br />

autocriticamente e non ripetere gli<br />

stessi errori a causa dei quali il Pd è stato<br />

punito dai nostri concitta<strong>di</strong>ni”.<br />

Allora, da dove ripartire? Gurrieri non<br />

ha dubbi: tornare all’ascolto del territorio<br />

e dei citta<strong>di</strong>ni. E non solo. L’amministrato-<br />

<strong>Vittoria</strong><br />

L’ATTUALE CAPOGRUPPO DELLA LISTA CROCETTA<br />

Cugnata in «pole» per un assessorato<br />

re stila una sorta <strong>di</strong> “promemoria”.<br />

“Occorre anche ritornare<br />

in sintonia con i citta<strong>di</strong>ni<br />

con atti coerenti con<br />

quanto essi chiedono alla politica<br />

- spiega Gurrieri -. Mi<br />

piacerebbe che il mio partito<br />

decidesse <strong>di</strong> proporre misure<br />

imme<strong>di</strong>ate per la riduzione<br />

dei costi della politica, a<br />

partire dalla decurtazione<br />

qui e ora <strong>di</strong> tutte le indennità<br />

<strong>di</strong> carica, dei gettoni e degli<br />

emolumenti <strong>di</strong> tutti gli amministratori,<br />

consiglieri comunali e “nominati”<br />

a qualsiasi titolo, ma anche per la<br />

formazione “partecipata” dei bilanci in<br />

I consiglieri<br />

Moscato<br />

e Nicosia<br />

perplessi<br />

dalle risposte<br />

date in aula<br />

dell’assessore<br />

Cavallo:<br />

«Manca<br />

chiarezza»<br />

L’assessore Piero Gurrieri<br />

modo che siano anche i citta<strong>di</strong>ni, e non soltanto<br />

i gruppi consiliari, a decidere le priorità.<br />

Mi piacerebbe che il Pd proponesse<br />

che qualsiasi nomina tecnica nella pubblica<br />

amministrazione regionale e locale possa<br />

essere <strong>di</strong>sposta solo sulla base <strong>di</strong> requisiti<br />

<strong>di</strong> moralità e <strong>di</strong> competenza. Ecco dunque<br />

la sfida autentica che sta innanzi a<br />

tutti noi, quanto alla prossima segreteria e<br />

ai prossimi organismi, possiamo occuparcene<br />

in autunno in occasione della tornata<br />

congressuale che riguarderà tutto il Pd e<br />

per la quale ritengo si procederà con primarie,<br />

in modo che siano non ristretti organismi<br />

ma gli iscritti a decidere le caratteristiche<br />

anche del prossimo segretario<br />

citta<strong>di</strong>no”.<br />

gliendo la proposta <strong>di</strong> <strong>Vittoria</strong> Che Cambia. “Parecchie sono<br />

le risposte da dare alla comunità ipparina – spiega il segretario<br />

del movimento, Biagio Pelligra – la città ha infatti<br />

compiuto numerosi passi in<strong>di</strong>etro in molti campi e tutto<br />

ciò senza che l’amministrazione comunale si sia preoccupata<br />

<strong>di</strong> invertirne la rotta. Ecco perché la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

realtà nuove, genuine e ra<strong>di</strong>cate sul territorio, come “<strong>Vittoria</strong><br />

che cambia” e “Sviluppo Ibleo”, è da leggere come un<br />

fattore arricchente rispetto ad un processo destinato ad<br />

assicurare ricadute importanti almeno, in questa fase,<br />

per quanto riguarda la creazione <strong>di</strong> un progetto legato al<br />

futuro della nostra città. Sono finiti i tempi in cui la politica<br />

poteva menare il can per l’aia. Adesso serve garantire<br />

risultati imme<strong>di</strong>ati”.<br />

D. C.


MARTEDÌ <strong>12</strong> <strong>MARZO</strong> <strong>2013</strong><br />

BANDO ALLA PROVINCIA<br />

«Viaggio negli iblei»<br />

la replica <strong>di</strong> Scarso<br />

«E’ tutto in regola»<br />

«Nessuna irregolarità sulle procedure<br />

legate alla realizzazione del<br />

progetto del marchio d’area Viaggio<br />

negli iblei». E’ quanto afferma il<br />

commissario della Provincia regionale<br />

<strong>di</strong> Ragusa, Giovanni Scarso, dopo<br />

che sulla questione, sabato scorso,<br />

era stato il presidente dell’associazione<br />

politico-culturale «Pensare<br />

Ibleo», Enzo Pelligra, a denunciare la<br />

presenza, all’interno del bando in<br />

questione, <strong>di</strong> spese <strong>di</strong>scutibili.<br />

«Ho registrato - <strong>di</strong>ce ora Scarso -<br />

alcuni interventi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni della<br />

provincia sulla realizzazione del<br />

progetto finanziato con<br />

fon<strong>di</strong> europei dalla Regione<br />

Siciliana per un<br />

importo a base d’asta<br />

<strong>di</strong> 721mila euro e dopo<br />

i chiarimenti che mi<br />

sono stati forniti dal <strong>di</strong>rigente<br />

competente, ritengo<br />

che l’iter seguito<br />

non presenta vizi <strong>di</strong> legittimità.<br />

Al <strong>di</strong> là delle<br />

illazioni che provengono<br />

da alcuni determinati<br />

settori preme chiarire all’opinione<br />

pubblica che le linee guida<br />

del progetto sono state approvate<br />

dalla Regione Siciliana che ha ritenuto<br />

il progetto meritorio <strong>di</strong> finanziamento.<br />

Qui invece vi è il tentativo<br />

(maldestro e subdolo) <strong>di</strong> ingenerare<br />

sospetti sulla realizzazione dello<br />

stesso quando tutto l’iter è stato<br />

fatto coniugando trasparenza e col<br />

riscontro <strong>di</strong> legittimità degli atti<br />

della Corte dei Conti. Il bando è stato<br />

pubblicato sulla Gazzetta Europea<br />

per assicurare la massima <strong>di</strong>ffusione<br />

e lo stesso schema <strong>di</strong> bando e<br />

Piccata risposta<br />

a Pelligra:<br />

«Tentativo<br />

maldestro<br />

e subdolo<br />

<strong>di</strong> ingenerare<br />

sospetti»<br />

LA SICILIA<br />

RAGUSA<br />

.31<br />

il relativo capitolato hanno fatto<br />

parte della documentazione sottoposta<br />

al controllo della Regione Siciliana.<br />

Leggo <strong>di</strong> cifre per realizzare<br />

le azioni del progetto che non voglio<br />

giu<strong>di</strong>care se sono esose o meno ma<br />

che sono state approvate dalla Regione<br />

ed hanno avuto il controllo<br />

della Corte dei Conti».<br />

«Non mi scandalizzano - continua<br />

ancora Scarso - i 15mila euro <strong>di</strong><br />

cancelleria per tre eventi per stampare<br />

inviti, manifesti, carpette e tutto<br />

il materiale informativo del progetto,<br />

il punto semmai è un altro:<br />

come verranno spese e<br />

come si procederà per<br />

in<strong>di</strong>viduare le <strong>di</strong>tte fornitrici.<br />

Ecco le procedure<br />

adottate sono della<br />

massima trasparenza<br />

stabilite dalla legge sugli<br />

appalti, così come<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione delle<br />

figure componenti il<br />

coor<strong>di</strong>namento tecnico<br />

che verranno in<strong>di</strong>viduate<br />

con una selezione<br />

pubblica. Questa è stata una scelta<br />

della Provincia <strong>di</strong> Ragusa, a <strong>di</strong>fferenza<br />

<strong>di</strong> altri enti che invece l’hanno<br />

lasciato in capo al soggetto aggiu<strong>di</strong>catario».<br />

«Mi sorprendono pertanto - conclude<br />

il commissario - queste fughe<br />

in avanti che mirano solo a<br />

creare <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to per l’istituzione<br />

pubblica oppure facendosi scudo<br />

sulla ‘spen<strong>di</strong>ng review’ - che non<br />

c’azzecca nulla – si vuole bloccare<br />

sul nascere la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

progetto che porterà benefici economici<br />

per la provincia <strong>di</strong> Ragusa».


34.<br />

LA SICILIA<br />

RAGUSA<br />

AEROPORTO. Domenica scorsa il servizio tv su Rai Tre<br />

Il Magliocco finisce<br />

a «Presa <strong>di</strong>retta»<br />

CONSIGLIO COMUNALE<br />

«Il <strong>di</strong>ssesto è stato<br />

congelato ad arte»<br />

COMISO. Il <strong>di</strong>ssesto finanziario<br />

dell’Ente <strong>di</strong> piazza Fonte Diana<br />

continua a sollevare un vespaio <strong>di</strong><br />

polemiche in città. A puntare<br />

nuovamente l’in<strong>di</strong>ce contro la giunta<br />

comunale e le modalità con cui<br />

questa ha deciso <strong>di</strong> adottare la<br />

procedura semplificata per liquidare i<br />

debiti dell’Ente, il consigliere della<br />

lista La Torre, Pasquale Puglisi.<br />

Insieme con altri sette colleghi della<br />

minoranza, ha chiesto la<br />

convocazione <strong>di</strong> una seduta<br />

consiliare ad hoc. Per l’ex sindaco,<br />

oggi consigliere comunale, la notizia,<br />

che costituisce un aspetto centrale<br />

del risanamento, sarebbe passata<br />

sottotraccia. Secondo Puglisi,<br />

sindaco e assessore al Bilancio,<br />

anziché spiegare le motivazioni <strong>di</strong><br />

tale scelta e le implicazioni <strong>di</strong> legge<br />

che ne conseguono, “avrebbero<br />

preferito enfatizzare su aspetti<br />

marginali della questione ed<br />

alimentare fantasticherie”, senza<br />

dare certezze. Il consigliere<br />

comunale sottolinea come<br />

l’organismo straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

liquidazione avesse proposto, sin dal<br />

giugno scorso, la modalità<br />

semplificata <strong>di</strong> liquidazione,<br />

sollecitandone ripetutamente<br />

l’adozione. “Solo dopo otto mesi <strong>di</strong><br />

colpevole silenzio – stigmatizza<br />

Puglisi –, l’Amministrazione Alfano è<br />

stata obbligata a prendere una<br />

decisione. L’inerzia, nei fatti, ha<br />

bloccato la procedura <strong>di</strong> risanamento<br />

e ha ritardato il pagamento dei debiti<br />

per almeno sei-sette mesi. Forse, si<br />

potrebbe malignare, il tempo giusto<br />

per chiudere qualche piccola<br />

pendenza, non senza glorificarsene,<br />

e passare il grosso della “patata<br />

bollente” nelle mani <strong>di</strong> chi verrà”.<br />

MARTEDÌ <strong>12</strong> <strong>MARZO</strong> <strong>2013</strong><br />

LUCIA FAVA<br />

COMISO. Dall’arrivo <strong>di</strong> Massimo D’Alema,<br />

nel 2007, passando per il <strong>di</strong>ssesto finanziario<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Comiso e finendo<br />

alle “corse in Ferrari” sulla pista.<br />

La storia dell’aeroporto <strong>di</strong> Comiso condensata<br />

in 6 minuti. È andata in onda<br />

domenica sera su Rai3, nel programma<br />

<strong>di</strong> Riccardo Iacona, Presa Diretta. Sullo<br />

sfondo, un’inchiesta sugli aeroporti italiani<br />

minori, che mettono in luce sprechi<br />

e opere incompiute negli enti locali.<br />

Le telecamere della Tv nazionale hanno<br />

così fatto ingresso, nuovamente, al<br />

Vincenzo Magliocco, rimandando ai telespettatori<br />

che seguivano da casa, le<br />

immagini <strong>di</strong> una struttura pronta e perfetta,<br />

costata complessivamente 46 milioni<br />

<strong>di</strong> euro, ma inspiegabilmente chiusa.<br />

Spora<strong>di</strong>camente il Vincenzo Magliocco<br />

torna sotto i riflettori della stampa<br />

nazionale. Purtroppo lo fa solo quando<br />

si parla <strong>di</strong> sprechi e <strong>di</strong> opere incompiute.<br />

E le reazioni nel territorio, anche in<br />

questo caso, non sono mancate. Per il<br />

presidente della Soaco, Rosario Dibennardo,<br />

il servizio de<strong>di</strong>cato allo scalo co-<br />

Il<br />

presidente<br />

Soaco<br />

Dibennardo<br />

non ci sta:<br />

«E’ stata<br />

raccontata<br />

solo una<br />

parte della<br />

verità. Altro<br />

che sprechi.<br />

Stiamo<br />

facendo <strong>di</strong><br />

tutto per<br />

fare<br />

decollare<br />

un vero e<br />

proprio<br />

miracolo»<br />

ALFANO E DIBENNARDO FIRMANO L’ACCORDO PER LA CONSEGNA DELL’AEROPORTO<br />

misano ha messo in evidenza solo una<br />

parte della vicenda. “L’aeroporto <strong>di</strong> Comiso<br />

– ha commentato Dibennardo – è<br />

stato messo al pari <strong>di</strong> scali che hanno<br />

fallito, quando non abbiamo ancora<br />

avuto la possibilità <strong>di</strong> partire. Non è stato<br />

spiegato che le spese Enav non ci sono<br />

state riconosciute (a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

quanto avviene per tutti gli altri aeroporti<br />

italiani). Inoltre, non è stato evidenziato<br />

che, nonostante le avversità e<br />

la scarsa attenzione a livello nazionale,<br />

lo scalo sta per essere aperto”.<br />

Sulla vicenda interviene anche l’ex<br />

sindaco e deputato del Pd, Pippo Digiacomo.<br />

“Il servizio – ha commentato il<br />

parlamentare ibleo – ha <strong>di</strong>mostrato la<br />

totale inadeguatezza dell’attuale classe<br />

poltica <strong>di</strong>rigente a fare partire un aeroporto.<br />

Dovevamo brindare in primavera<br />

2010, siamo a marzo del <strong>2013</strong> e non<br />

abbiamo visto ancora nulla se non propaganda<br />

e confusione. L’unica cosa reale<br />

sono i 4,5 milioni <strong>di</strong> euro che ho trovato<br />

io per sbloccare i costi Enav”. Riguardo<br />

all’arrivo <strong>di</strong> D’Alema, Digiacomo<br />

ricorda che si è trattato dell’intitolazione<br />

dello scalo a Pio La Torre, eroe dell’antimafia,<br />

nella celebrazione del 25ennale<br />

del suo assassinio: “c’è qualcuno<br />

che vuole rimuovere la lotta antimafia,<br />

noi la teniamo desta”.<br />

«Commercianti penalizzati dalla gara»<br />

Scicli. Polemica per la chiusura domenicale del viale Maggio per la «Granfondo»<br />

VITTORIA TERRANOVA<br />

SCICLI. Mariagrazia Basile è la <strong>di</strong>scendente <strong>di</strong> una<br />

famiglia <strong>di</strong> pasticceri <strong>di</strong> Scicli, la cui attività artigianale<br />

si affaccia sul viale I Maggio. Domenica,<br />

luogo quell’arteria viaria, si è tenuta la<br />

Granfondo <strong>di</strong> ciclismo Città <strong>di</strong> Scicli, che ha paralizzato<br />

il traffico e penalizzato le attività commerciali.<br />

La giovane pasticcera ha così deciso <strong>di</strong><br />

scrivere al sindaco <strong>di</strong> Scicli Franco Susino: “La<br />

mia attività <strong>di</strong> pasticceria è ubicata in Viale I<br />

Maggio, una delle strade in cui è stata sospesa la<br />

circolazione del traffico, proprio nel giorno e<br />

nella fascia oraria <strong>di</strong> maggior lavoro per me.<br />

La circolazione del traffico è stata interdetta<br />

dalle ore <strong>12</strong>.30 alle ore 14.00 nelle seguenti vie:<br />

via Ponchielli, viale I Maggio, via Bixio, corso Garibal<strong>di</strong><br />

e piazza Italia. Appare quin<strong>di</strong> evidente<br />

che, le principali vie <strong>di</strong> accesso e <strong>di</strong> uscita <strong>di</strong> Scicli<br />

sono state praticamente bloccate, creando colonne<br />

<strong>di</strong> automobili lunghissime con <strong>di</strong>sagi per<br />

i citta<strong>di</strong>ni e danni economici per le attività commerciali,<br />

che non hanno potuto svolgere il loro<br />

lavoro, peggiorando la già critica situazione economica<br />

delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese. A peggiorare<br />

la situazione è stata, inoltre, la quasi totale<br />

assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione dell’or<strong>di</strong>nanza della sospensione<br />

temporanea della circolazione stra-<br />

dale. Desidero precisare che nulla ho in contrario<br />

riguardo a questa manifestazione, anzi!<br />

La mia richiesta riguarda soltanto le modalità<br />

<strong>di</strong> organizzazione perché considero inopportuna<br />

la decisione <strong>di</strong> stabilire la partenza e l’arrivo<br />

della gara ciclistica al centro della città.<br />

Volendo mantenere il centro storico come<br />

fulcro della manifestazione, sarebbe opportuno<br />

mantenere Piazza Italia soltanto come partenza<br />

della gara (<strong>di</strong> mattina presto e con un gruppo<br />

compatto) e spostare in un’area extraurbana<br />

l’arrivo (notoriamente scaglionato in piccoli<br />

gruppi e <strong>di</strong>luiti in un lasso <strong>di</strong> tempo più lungo)<br />

”.


6.<br />

TRATTATIVA STATO-MAFIA<br />

Slitta la <strong>di</strong>struzione delle intercettazioni Napolitano-Mancino<br />

Consulta inascoltata. Il 18 aprile in<br />

Cassazione il ricorso <strong>di</strong> Ciancimino jr<br />

GIORGIO PETTA<br />

PALERMO. L’u<strong>di</strong>enza era stata fissata dal<br />

gup <strong>di</strong> Palermo, Riccardo Ricciar<strong>di</strong>, per<br />

domani mattina. Ma la <strong>di</strong>struzione delle<br />

bobine con le conversazioni tra il presi-<br />

dente della Repubblica, Giorgio Napolitano,<br />

e l’ex ministro Nicola Mancino, intercettate<br />

nell’ambito dell’inchiesta sulla<br />

trattativa Stato-mafia, dovrà aspettare<br />

fino al 22 aprile. La Corte <strong>di</strong> Cassazione<br />

ha, infatti, fissato per il 18 aprile la <strong>di</strong>-<br />

scussione sul ricorso presentato nelle<br />

scorse settimane dai <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> Massimo<br />

Ciancimino, gli avvocati Francesca<br />

Russo e Roberto D’Agostino.<br />

I due legali avevano sostenuto che il<br />

provve<strong>di</strong>mento del gup, che aveva or<strong>di</strong>nato<br />

la <strong>di</strong>struzione delle intercettazioni<br />

senza contrad<strong>di</strong>ttorio così come <strong>di</strong>sposto<br />

dalla Consulta, ledesse il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa<br />

del loro assistito. Ciancimino è stato rinviato<br />

a giu<strong>di</strong>zio per concorso esterno in<br />

associazione mafiosa e calunnia aggrava-<br />

ta nei confronti dell’ex capo della Polizia,<br />

Gianni De Gennaro, dal gup Piergiorgio<br />

Morosini nell’ambito dell’inchiesta sulla<br />

trattativa Stato-mafia. Dall’ascolto delle<br />

telefonate, ad avviso degli avvocati Russo<br />

e D’Agostino, potrebbero trarsi elementi<br />

utili alla <strong>di</strong>fesa del loro assistito.<br />

Sulle telefonate si è aperto uno scontro<br />

istituzionale tra il Colle e la Procura <strong>di</strong><br />

Palermo, culminato in un conflitto <strong>di</strong> attribuzione<br />

tra poteri dello Stato sollevato<br />

da Napolitano davanti alla Consulta<br />

che lo scorso <strong>di</strong>cembre ha dato ragione al<br />

Quirinale. Da allora sono trascorsi tre<br />

mesi. La calendarizzazione dell’esame<br />

del ricorso <strong>di</strong> Ciancimino rinvia ulteriormente<br />

l’eliminazione delle bobine <strong>di</strong> registrazione<br />

delle quattro conversazioni<br />

intercettate, peraltro giu<strong>di</strong>cate irrilevanti<br />

dalla stessa Procura <strong>di</strong> Palermo ai fini<br />

dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia.<br />

Per il momento, come si legge in una<br />

nota <strong>di</strong>ffusa dalla Corte <strong>di</strong> Cassazione, «è<br />

stata solo fissata la data dell’u<strong>di</strong>enza in<br />

LA PROTESTA. In pochi a S. Gregorio e negli altri presidî siciliani. «Manifestazioni simboliche, come concordato con i prefetti»<br />

Forconi “spuntati”: «Ma non finisce qui»<br />

Ultimatum a Crocetta: «Risposte sulla crisi entro marzo, o rifaremo i blocchi»<br />

MARIO BARRESI<br />

LA SICILIA<br />

i FATTI<br />

SAN GREGORIO DI CATANIA. A mezzogiorno<br />

in punto arriva lo spuntino. Dalle gentili<br />

mani <strong>di</strong> uno dei suoi forconi, il leader<br />

Mariano Ferro riceve un panino al prosciutto.<br />

Dalla tettoia del parcheggio si<br />

sposta su una delle se<strong>di</strong>e <strong>di</strong> plastica sistemate<br />

sul ciglio della strada. «Novanta,<br />

quanti sono i deputati dell’Ars», rilanciano<br />

in mattinata agenzie e siti web.<br />

Ma basta recarsi sul posto per verificare<br />

che le se<strong>di</strong>e - fermo restando il valore<br />

simbolico - non sono più <strong>di</strong> una ventina,<br />

qui al casello <strong>di</strong> San Gregorio, porta<br />

dell’autostrada Catania-Messina. Così<br />

come sono davvero in pochi al presi<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> Forconi e Forza d’urto: una dozzina<br />

al massimo, raccogliticci e infreddoliti.<br />

Stessa situazione - forcone più, forcone<br />

meno - anche negli altri presidî siciliani.<br />

Fra volantini, sigarette, caffè e<br />

quel timido tepore che arriva dal piccolo<br />

falò acceso. Di poliziotti e carabinieri,<br />

controllori alla giusta <strong>di</strong>stanza, ce ne<br />

sono quasi quanto i controllati. «Ma Forconi<br />

e Forza d’urto non sono morti, stiamo<br />

facendo soltanto un presi<strong>di</strong>o simbolico,<br />

ma siamo pronti ai blocchi». Ferro<br />

la chiama «una sospensione a scadenza»,<br />

con annesso ultimatum: se entro<br />

due settimane, <strong>di</strong>ciamo fine marzo per<br />

arrotondare, «non dovessero arrivare<br />

segnali dalla politica siciliana allora ritorneremo<br />

alle maniere forti».<br />

Ma che fine ha fatto il movimento,<br />

muscoloso e fragoroso, che un anno fa<br />

isolò l’isola per gridare la rabbia <strong>di</strong> agricoltori<br />

e autotrasportatori a cui si accodarono<br />

migliaia <strong>di</strong> artigiani, commercianti,<br />

piccoli impren<strong>di</strong>tori e studenti?<br />

Se dovessimo trovarla qui, nella desolazione<br />

del presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> San Gregorio, allora<br />

la risposta sarebbe che il movimento<br />

è morto. Sepolto da spaccature interne:<br />

ieri nessun presi<strong>di</strong>o allo svincolo <strong>di</strong> Villabate,<br />

nel Palermitano, con Franco Calderone<br />

(ex capo-forcone della Sicilia<br />

orientale) che si <strong>di</strong>ssocia dalla protesta,<br />

«perché non possiamo bloccare l’economia<br />

in questi momenti delicati». Ma rispetto<br />

al “gennaio caldo” del 20<strong>12</strong> il<br />

movimento è stato depotenziato anche<br />

dalla fallimentare esperienza alle Re-<br />

UN’IMMAGINE DEL PRESIDIO DI FORCONI E FORZA D’URTO, IERI AL CASELLO DI SAN GREGORIO [FOTO DAVIDE ANASTASI]<br />

gionali <strong>di</strong> ottobre: la lista “Popolo dei<br />

Forconi” ferma all’1,30% (23.965 voti);<br />

appena qualche decimale in più per il<br />

can<strong>di</strong>dato presidente, lo stesso Ferro,<br />

con l’1,60% e 31.390 preferenze. «Sì, forse<br />

qualche pezzo l’abbiamo perso per<br />

strada per quella scelta - ammette Franco<br />

Crupi, storico braccio destro <strong>di</strong> Ferro<br />

- ma le urne erano un passaggio obbligato:<br />

dopo la protesta dovevamo misurarci<br />

con la proposta». Ma gli elettori<br />

siciliani non hanno capito, «perché purtroppo<br />

abbiamo l’autonomia ma non la<br />

coscienza autonomistica, ma i siciliani<br />

non possono restare un popolo <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>ti<br />

e <strong>di</strong> questuanti». Ecco allora che «è<br />

bastato lo sbarco <strong>di</strong> un ligure che s’è<br />

fatto una nuotata sullo Stretto per far<br />

emergere la storia che si ripete, quella <strong>di</strong><br />

un popolo che aspetta lo straniero, il<br />

messia, l’invasore». L’arguto parallelismo<br />

vichiano del baffuto forcone apre la<br />

strada al terzo elemento <strong>di</strong> cambiamento<br />

a un anno dal blocco della Sicilia:<br />

Grillo. «Siamo passati dalla padella alla<br />

brace», sbotta Ferro con il panino che gli<br />

va quasi <strong>di</strong> traverso solo a nominargli il<br />

leader dei 5 Stelle. Ma poi precisa il concetto:<br />

«Apprezzo la demolizione del sistema<br />

portata avanti dai grillini, ma non<br />

i criteri <strong>di</strong> selezione della loro classe <strong>di</strong>rigente.<br />

All’Ars e a Roma hanno mandato<br />

ragazzi perbene, ma sono troppo inesperienti.<br />

Non è una colpa, è andata co-<br />

sì... ».<br />

Ma oggi cosa chiedono i manifestanti?<br />

Anche la mega-piattaforma, tanto<br />

onnicomprensiva per accontentare le<br />

<strong>di</strong>verse anime quanto qualunqista, si è<br />

bruscamente ristretta. Con uno slogan<br />

Ferro riassume così le istanze: «Desideriamo<br />

vivere, lavorare e produrre con<br />

ogni mezzo nella nostra terra». Scendendo<br />

nel dettaglio, il leader dei Forconi<br />

espone un paio <strong>di</strong> priorità. Innanzitutto<br />

«risposte rapide sul blocco delle<br />

procedure da parte esecutive da parte <strong>di</strong><br />

banche e soprattutto <strong>di</strong> Serit Sicilia sui<br />

debiti delle imprese». E poi «un chiaro<br />

impegno per la riapertura del cre<strong>di</strong>to alle<br />

me<strong>di</strong>e, piccole e piccolissime impre-<br />

se siciliane, alle quali le banche hanno<br />

chiuso i rubinetti». Accanto a Ferro<br />

un’altra vecchia conoscenza della protesta<br />

20<strong>12</strong>: Carmelo Lampuri, che si autodefinisce<br />

«rappresentante del movimento<br />

Forza d’urto, delegato dal presidente<br />

Pippo Richichi, che aderisce alla<br />

protesta ma non come Aias». Insomma,<br />

questa è la seconda (importante) gamba<br />

dei blocchi passati alla storia. Lampuri<br />

ha avuto un ruolo-chiave nel riavvicinamento<br />

fra Ferro e Richichi («ho fatto il<br />

paciere», ammette) e ora ci aggiorna<br />

sulla crisi: «Rispetto allo scorso anno la<br />

situazione è peggiorata, molto peggiorata.<br />

Per pagare le spese <strong>di</strong> un viaggio da<br />

Catania a Milano un’autotrasportatore<br />

cui, a norma dell’articolo 611 del co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> procedura penale, il ricorso sarà esaminato<br />

dalla competente Sesta sezione<br />

penale. Tale fissazione non implica alcuna<br />

valutazione <strong>di</strong> ammissibilità».<br />

I problemi sorgeranno successivamente.<br />

Qualora la Suprema Corte dovesse<br />

<strong>di</strong>chiarare l’ammissibilità del ricorso<br />

e quin<strong>di</strong> dare ragione a Massimo Ciancimino,<br />

è assai probabile che si aprirà un<br />

nuovo conflitto istituzionale. Ma per<br />

quella data, Napolitano non sarà più presidente<br />

della Repubblica. Toccherà al<br />

successore affrontare la <strong>di</strong>atriba costituzionale?<br />

deve farsi un mutuo». E le richieste ancora<br />

più urgenti: «Defiscalizzazione del<br />

carburante in Sicilia, abolizione del cartello<br />

delle assicurazioni che impongono<br />

polizze altissime, riconoscimento <strong>di</strong> un<br />

contributo per i circa 250 euro che si<br />

spendono per il traghetto sullo Stretto,<br />

sblocco dell’accesso al cre<strong>di</strong>to per famiglie<br />

e imprese, moratoria sulle cartelle<br />

esattoriali».<br />

Arrivano altre troupe televisive, i manifestanti<br />

si ringalluzziscono. «Siamo in<br />

pochi perché per <strong>di</strong>stribuire volantini<br />

bastiamo così, ma se deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> alzare<br />

il tiro saremo lo stesso numero <strong>di</strong> un<br />

anno fa». E Ferro conferma l’ultimatum:<br />

«Se non avremo risposte concrete riprenderemo<br />

i blocchi a fine marzo». Ma<br />

risposte da chi? «Innanzitutto dal presidente<br />

Crocetta, con il quale abbiamo<br />

avuto un incontro proprio subito dopo il<br />

suo inse<strong>di</strong>amento, ma che poi, forse<br />

Un anno dopo. Deluso<br />

dal flop delle urne il<br />

movimento torna in<br />

strada. Ferro: «I grillini?<br />

Dalla padella alla brace»<br />

troppo impegnato a inseguire i grillini,<br />

con noi - rivela Ferro - si è comportato<br />

come un’ancidda (un’angulla, ndr) su<br />

tante promesse». Quin<strong>di</strong> i Forconi invitano<br />

il governatore: «Venga a trovarci,<br />

qui. Gli offriamo un panino e una birra<br />

per spiegargli come non far morire la Sicilia».<br />

Ieri <strong>di</strong> Crocetta nessuna traccia: il<br />

presidente era sull’asse Roma-Palermo,<br />

impegnato fra stop al Muos e ferite del<br />

Pd. In compenso s’è materializzato Toti<br />

Lombardo, deputato regionale del Partito<br />

dei siciliani-Mpa, in visita al presi<strong>di</strong>o<br />

etneo all’ingresso dell’A18: «Siamo<br />

davanti a un’emergenza che richiede<br />

soluzioni tempestive», commenta. Annunciando<br />

la richiesta al presidente della<br />

commissione Attività produttive all’Ars,<br />

Bruno Marziano, <strong>di</strong> «una seduta, a<br />

brevissima scadenza, proprio a San Gregorio<br />

per ascoltare le istanze delle categorie<br />

produttive». Non è Crocetta ma il<br />

figlio <strong>di</strong> Lombardo. Ma almeno una <strong>di</strong><br />

quelle se<strong>di</strong>e tristi al casello è stata riempita.<br />

Ed è già qualcosa, per i “forconcini”<br />

in versione pacifica e un po’ spuntata.<br />

Un flop? Ancora è presto per <strong>di</strong>rlo,<br />

aspettiamo un paio <strong>di</strong> settimane e lo sapremo.<br />

m. barresi@lasicilia. it<br />

STRATEGIA PLANETARIA: il sistema consente a ogni soldato Usa <strong>di</strong> essere connesso con aerei, navi e coman<strong>di</strong> militari<br />

Missione <strong>di</strong> Crocetta a Roma: «Congelato il Muos»<br />

L’ex senatore De Gregorio <strong>di</strong>ce: «Pro<strong>di</strong> cadde<br />

anche per il Muos». I pm stanno verificando. E’<br />

una spy story oppure una bufala napoletana?<br />

TONY ZERMO<br />

Il Muos sarà congelato. Lo ha detto il<br />

presidente Crocetta intervenuto alla<br />

<strong>di</strong>rezione del Pd: «Vengo da un incontro<br />

a Palazzo Chigi dove si è deciso<br />

che il Muos <strong>di</strong> Niscemi sarà bloccato fino<br />

a quando non saranno <strong>di</strong>sponibili le valutazioni<br />

sulla salute dei citta<strong>di</strong>ni». Quin<strong>di</strong><br />

problema rinviato. Ma intanto si innesta<br />

una spy story che potrebbe essere<br />

una grande bufala. Ll’ex senatore napoletano<br />

Sergio De Gregorio avrebbe detto<br />

ai pm: «Ho preso i tre milioni <strong>di</strong> Berlusconi<br />

per lasciare Idv e far cadere il governo<br />

Pro<strong>di</strong>. Lo voleva anche l’America,<br />

la Cia, perché non si fidava <strong>di</strong> Pro<strong>di</strong> che<br />

tra l’altro era contrario all’accordo strategico<br />

militare della Marina Usa che com-<br />

MARTEDÌ <strong>12</strong> <strong>MARZO</strong> <strong>2013</strong><br />

prendeva il Muos <strong>di</strong> Niscemi». Queste<br />

cose De Gregorio le avrebbe dette ai pm<br />

<strong>di</strong> Napoli che vorrebbero processare Berlusconi<br />

per <strong>di</strong>rettissima, ma si tratta <strong>di</strong><br />

verità assodate, oppure frutto della fervida<br />

fantasia dell’ex senatore in procinto<br />

<strong>di</strong> andare in galera? Ma poi è vero che<br />

ha detto queste cose? Perché sembra<br />

strano che un accordo strategico tra il<br />

nostro governo e quello americano vagliato<br />

e passato attraverso una dozzina<br />

<strong>di</strong> anni possa essere <strong>di</strong>ventato motivo<br />

della caduta <strong>di</strong> Pro<strong>di</strong>.<br />

Ora il Muos, che secondo alcuni stu<strong>di</strong>osi<br />

non è pericoloso, mentre per altri<br />

sì, è <strong>di</strong>ventato un ostacolo serio per il governo<br />

regionale che in mezzo ai tanti<br />

problemi da risolvere deve anche motivare<br />

il no alle strategie militari interna-<br />

zionali. «Io penso innanzitutto alla salute<br />

della gente, per questo ho revocato la<br />

concessione. Fatto sta che <strong>di</strong>re no al<br />

Muos - <strong>di</strong>ce Crocetta - non è stata una<br />

passeggiata. Ci ren<strong>di</strong>amo conto <strong>di</strong> avere<br />

toccato interessi forti e come sempre<br />

avviene in questi casi, si muovono a ruo-<br />

NISCEMI<br />

Il Muos, Mobile<br />

user objective<br />

system, è un<br />

sistema <strong>di</strong><br />

comunicazioni<br />

satellitari ad<br />

altissima<br />

frequenza e a<br />

banda stretta<br />

composto da 4<br />

satelliti e quattro<br />

stazioni a terra,<br />

una delle quali è<br />

in fase <strong>di</strong><br />

realizzazione a<br />

Niscemi, nel<br />

nisseno<br />

ta interessi forti. Le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> De<br />

Gregorio sono inquietanti: se si è arrivati<br />

a far cadere un governo, figuriamoci<br />

cosa può accadere a un semplice governatore.<br />

Sono seduto su una polveriera.<br />

Mi aspetto una reazione da parte <strong>di</strong> qualcuno.<br />

Gli stessi magari che in passato<br />

avevano l’obiettivo <strong>di</strong> far commissariare<br />

la Sicilia, così da fare saltare tutto e restaurare<br />

il loro or<strong>di</strong>ne. Chi sono? Gli stessi<br />

poteri che decisero <strong>di</strong> fare scomparire<br />

il presidente dell’Eni Enrico Mattei».<br />

Che <strong>di</strong>etro il Muos si muovano interessi<br />

forti non c’è dubbio, ma è anche necessario<br />

non dare troppo spazio al «complottificio».<br />

Ricorda Ignazio La Russa, ex<br />

ministro della Difesa, che «non esiste alcuna<br />

prova che quelle antenne siano pericolose,<br />

sono in funzione in altri siti<br />

senza procurare danni e tutto fa parte <strong>di</strong><br />

un accordo internazionale sottoscritto<br />

dal governo nazionale».<br />

Il fatto è che quelle antenne ciclopiche<br />

<strong>di</strong> 24 metri del Muos (Mobile User<br />

Objective System) <strong>di</strong>venteranno il pilastro<br />

della madre <strong>di</strong> tutte le reti destinata<br />

a rendere concreto il controllo del<br />

Pentagono su tutto il mondo: ecco perché<br />

non è solo un problema siciliano. Il<br />

Muos è il sistema che trasformerà le forze<br />

armate americane in un unico<br />

network capace <strong>di</strong> scambiare dati dovunque<br />

e comunque. Coprirà l’intero<br />

pianeta grazie ad una costellazione <strong>di</strong> sa-<br />

telliti, permettendo ad ogni singolo soldato<br />

<strong>di</strong> essere sempre connesso con aerei,<br />

droni, navi e quartieri generali; funzionerà<br />

nelle foreste impenetrabili e sugli<br />

oceani in tempesta, nelle gole dell’Afghanistan<br />

e nei deserti sahariani.<br />

Gli Stati Uniti non intendono rinunciare<br />

a questo progetto che costerà più <strong>di</strong> 6<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro e dovrebbe <strong>di</strong>ventare<br />

operativo entro il 2016. Ha già tre basi<br />

terrestri, ma ha bisogno <strong>di</strong> una quarta<br />

base che stava per sorgere in contrada<br />

Ulmo <strong>di</strong> Niscemi prima del blocco dei lavori.<br />

Ed è il sito più importante per smistare<br />

il traffico anche su Me<strong>di</strong>o Oriente e<br />

Africa. E’ stata scelta Niscemi per due<br />

motivi: primo perché l’Italia è l’alleato<br />

più affidabile nel Me<strong>di</strong>terraneo e poi<br />

perché in caso <strong>di</strong> attacchi il sito può essere<br />

<strong>di</strong>feso dalla base <strong>di</strong> Sigonella ad appena<br />

60 chilometri. All’interno <strong>di</strong> questi<br />

accor<strong>di</strong> con il governo nazionale sono<br />

stati negoziati anche vantaggi industriale<br />

e militari per il nostro Paese. Ecco perché<br />

il Muos è un problema anche per il<br />

prossimo governo, quando si farà. E non<br />

potrà essere messo sotto il tappeto.

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