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Ricetta - graficainlinea

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Credo che molte persone abbiano delle ricette scritte su un quaderno,<br />

oppure su un foglietto strappato da chissà dove… magari<br />

unte, macchiate, con sbavi d’inchiostro…<br />

Ora mi accade spesso di trovare le ricette nei blogs; quelle che mi<br />

piacciono le trascrivo nel mio taccuino, ma in passato erano le zie,<br />

le amiche, le mamme delle amiche, le vicine di casa, che me le donavano.<br />

Quante volte, a casa loro, offrendomi un dolce, oppure invitata a<br />

cena ho esclamato « Mi dai la ricetta?».<br />

C’era chi prendeva con gioia il primo foglietto che aveva a portata<br />

di mano e mi scriveva la lista degli ingredienti spiegandomela a<br />

voce.<br />

C’era chi strappava con attenzione un foglio da un quaderno, cercava<br />

una penna e me la scriveva passo passo; oppure chi preferiva<br />

dettarmela perché diceva di avere una brutta scrittura…<br />

C’era chi mi narrava un racconto legato alla ricetta...<br />

Ogni volta che rileggo e preparo una ricetta che mi è stata donata<br />

penso a quella persona e nasce un sorriso.


La Trippa “Oh, bòna!” 4<br />

Plumcake alle noci e caffè... 5<br />

Raviole di Maria Paola 7<br />

Noi che... da bambini bevevamo il VOV 8<br />

Patè di borlotti e ricotta 10<br />

Chiacchiere di Carnevale 11<br />

Torta con ricotta e cioccolato 12<br />

Vitello tonnato di Mariuccia 14<br />

Le graffe della nonna 16<br />

La caponata di melanzane 18<br />

Castagnole yogurt 20<br />

Raviole bolognesi 21<br />

Pignolata al mandarino 22<br />

Mantovana 24<br />

Involtini di melanzane di mamma Maria 25<br />

Frappe o Chiacchiere o Cenci 26<br />

Fettuccine dolci 27<br />

Indice delle ricette<br />

Arancini di carnevale marchigiani 28<br />

Risotto all’arancia su crema di stracchino 30<br />

Pavlova con crema pasticcera, kiwi e marmellata di cedro 31<br />

Treccine dolci con le mandorle 33<br />

Chiacchiere e sanguinaccio, ricette di mamma...grazie! 34<br />

Torta rovesciata con ananas e noci 36<br />

Curambiè, sull’onda dei ricordi… 38<br />

Dolce alle nocciole 40<br />

Clafoutis 41<br />

La minestra dolce dei primi del ‘900 42<br />

Dolce Anna Paola. Revival anni ‘70 44<br />

Gnocchetti di spinaci e ricotta 46<br />

Le ali nel cuore... muffins 47<br />

I calzoni di mamma Gisella 49<br />

Caipirinha sicula 51<br />

I pancakes di Teatina 53<br />

Rotolo nutella e mascarpone super goloso 54


Torta di mele 56<br />

Pennette panna rosa e salmone 58<br />

Crostata alla nutella e mascarpone 60<br />

Torta allo yogurt di nonna Caty 62<br />

Una torta di ricotta per ricordare... 64<br />

Torta di patate con cioccolato e cannella 66<br />

Daifuku e tsubu-an hand made 67<br />

Crostata di frutta 70<br />

Coconut milk jelly 72<br />

La pasta frolla per crostata della mia [bis]nonna 73<br />

Le trenette con il pesto genovese 75<br />

Le pupporine 78<br />

Quadrotti di pane, frutta secca e cacao 80<br />

La pizza di nonna Vittoria 82<br />

Torta della zia Luisa 84<br />

Torta di farro di mamma 85<br />

Torta di mele di Alba 86<br />

Indice delle ricette<br />

Agnello alla Sannita 88<br />

Biscotti con corn flakes 90<br />

Spezzatino di pollo alla soia 92<br />

Zucchine tonde ripiene 94<br />

Buccellati di zia Barbara! 95<br />

Torta di pane 97<br />

Torta di mandorle 99<br />

Torta al formaggio di Pasqua 100<br />

Torta di rose 101<br />

Torta di cioccolata del ‘700 102<br />

Le olive ascolane della nonna... “o m’hai fregato...” 103<br />

Crostata solare 105


La Trippa “Oh, bòna!” <strong>Ricetta</strong><br />

E’ stata ri-go-ro-sa-men-te scritta a mano dalla mamma (Maria), su un pezzetto di carta reperito<br />

in un qualche angolo nascosto della borsa, e gelosamente passata alla figlia (Linda) nel bel mezzo<br />

di una dolorosissima seduta di famiglia dal flebologo. Si vede bene la differenza tra la calligrafia<br />

ordinata e regolare della mamma, che doveva ancora essere punzecchiata dal dottore, e gli<br />

scarabocchi tremolanti nei pochi interventi della figlia, già largamente punzecchiata dal dottore<br />

al momento del passaggio. Il prezioso papiro è ora archiviato, assieme a tutte le altre ricettine<br />

di famiglia, nel preziosissimo Quaderno delle ricette, in pregiata carta fiorentina, regalo della<br />

mamma di davvero tanti anni fa...<br />

~ di Linda ~<br />

(isaporidiromagna.blogspot.com)<br />

5<br />

Ingredienti (in quantità secondo i propri gusti):<br />

Trippa fresca tagliata a listarelle<br />

Carota, sedano, cipolla e aglio<br />

Polpa di pomodoro a cubetti<br />

Vino bianco<br />

Olio<br />

Sale e pepe<br />

Peperoncino in polvere<br />

Preparazione:<br />

Tagliate gli odori a piccoli cubetti e soffriggeteli in un tegame<br />

capiente con olio a temperatura media. Appena le verdure<br />

sono appassite, aggiungete al tegame la trippa. Occorre mescolare<br />

accuratamente per farla insaporire bene con gli odori.<br />

Versate quindi il vino bianco e lasciatelo sfumare bene a<br />

fiamma alta. A questo punto salate, pepate e aggiungete<br />

la polpa di pomodori a cubetti (ottimo risultato anche con<br />

quella in scatola) e una punta di peperoncino in polvere.<br />

Abbassate leggermente la fiamma e lasciate cuocere molto<br />

lentamente per almeno due ore, assaggiando al termine della<br />

preparazione per verificare cottura e sapidità (e per aggiungere<br />

altro peperoncino, se piace!).


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

1 dl di caffè forte freddo<br />

150 gr di gherigli di noci (ne ho tenuti 5 da parte<br />

per decorare)<br />

100 gr di burro ammorbidito<br />

150 gr di zucchero di canna<br />

2 uova<br />

200 gr di farina<br />

un cucchiaino di lievito<br />

Preparazione:<br />

Lavorare a lungo il burro con lo zucchero (ho usato la frusta<br />

k rivestita con il silicone, per questo tipo di impasti la<br />

preferisco alla frusta) poi aggiungere un’ uovo per volta, e<br />

lavorare fino ad ottenere un’impasto bello montato.<br />

Nel frattempo, setacciare bene la farina con il lievito, e spezzettare<br />

le noci, le lascio abbastanza grosse, mi piace che si<br />

sentano…<br />

Aggiungere all’impasto la farina alternando con il caffè, facendo<br />

attenzione a non formare grumi.<br />

A ultimo aggiungere le noci, versare l’ impasto in un stampo<br />

da plumcake da 25 centimetri.<br />

Questa é una delle prime torte che ho imparato a fare,avrò avuto 14/15 anni,ancora oggi la faccio<br />

con piacere.Ho un vecchio quaderno di ricette,che custodisco con affetto e una punta di gelosia da<br />

piu di 20 anni,ricette scritte a mano da me da mia sorella,mio fratello,da un’amica insomma più<br />

collaborazioni,ritagli di giornale,e tanti tanti fogli svolazzanti.<br />

Anni fa avevo pensato di riscrivere e stampare le ricette,ma sinceramente mi piacciono più cosi,i<br />

fogli ingialliti con qualche macchia sanno di vissuto! Ogni tanto lo sfoglio e scelgo una ricetta oggi<br />

mi sono fatta ispirare da questa!<br />

~ di Francesca ~<br />

6<br />

Plumcake alle noci e caffè...<br />

(tortedecorazioni.blogspot.com)


7<br />

Cuocere nel forno caldo 170° per circa 50 minuti, fare la prova<br />

stecchino. E’ più buona se mangiata un giorno o due dopo<br />

averla fatta, per una come me che adora le torte tiepide una<br />

vera tortura ma vale la pena aspettare.<br />

Per la decorazione di cioccolato, ho scaldato 50 grammi di<br />

panna fresca con una bustina di caffè solubile, fino a 40°<br />

fuori dal fuoco ho aggiunto 50 grammi di cioccolato fondente<br />

al 70% mescolato bene finché si e sciolto.<br />

Sconsiglio di portare la panna a ebollizione non e necessario,<br />

il cioccolato si scioglie a basse temperature basta pensare<br />

a quando lo mettiamo in bocca,la temperatura ideale per il<br />

cioccolato fondente è 32° scaldandolo troppo si “brucia” e il<br />

burro di cacao si separa infatti una volta freddo lo troviamo<br />

in superficie (non vi é mai capitato? A me si le prime volte poi<br />

ho capito perché) diventa opaco perde di sapore…


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

600 gr. di farina<br />

150 gr. di burro<br />

150 gr. di zucchero<br />

4 uova<br />

1 bustina di lievito<br />

1 bicchierino di cognac<br />

Alchermes<br />

un cucchiaino di lievito<br />

Preparazione:<br />

Impastare gli ingredienti in questo ordine:<br />

Farina + tuorli + burro fuso + zucchero + chiare montate<br />

+ lievito + cognac.<br />

Stendere una sfoglia di 3-4 cm.<br />

Ritagliare dei cerchi riempire con Nutella o marmellata e ripiegare<br />

la pasta chiudendo bene i bordi.<br />

Cuocere in forno caldo per 10-12 minuti a 180-200 gradi.<br />

Lasciare raffreddare e bagnarle con liquore Alchermes.<br />

Spolverizzare con zucchero a velo.<br />

Raviole di Maria Paola<br />

Questa ricetta deliziosa scritta dalla mia amica Maria Paola, bolognese D.O.C., mi ricorda gli<br />

anni in cui lavoravo. Avevamo una sala dove facevamo le pause caffè e in occasione delle riunioni<br />

molti di noi preparavano dei dolci da offrire ai partecipanti, Maria Paola portava spesso le sue<br />

raviole e devo dire che duravano sempre pochissimi minuti.<br />

Quando li preparava le pause caffè duravano sempre un pò di più.<br />

Sono davvero buoni e semplici da fare. Conservo la ricetta da tantissimi anni, pur avendola<br />

ricopiata nel mio ricettario personale.<br />

E’ un piacere condividerla con te.<br />

~ di Pamela ~<br />

8<br />

(sonoquellochesento.blogspot.com)


Noi che... da bambini bevevamo il VOV<br />

Quando ero bambina e andavo a trovare i miei nonni, mi facevano assaggiare un sorsino di VOV…<br />

quello con la bottiglia bianca, l’etichetta blu e gialla. Ricordo che ogni tanto, mentre tutti erano in<br />

cucina, andavo in salotto, chiudevo la porta, aprivo la credenza, che naturalmente cigolava, prendevo<br />

il VOV, ruotavo il tappo, mi attaccavo alla bottigliona e ne bevevo un sorso, con quella emozione<br />

inquieta di chi sa di fare qualcosa di trasgressivo.<br />

Crescendo non ho più bevuto il VOV anche se mi piace ... in generale bevo raramente alcolici, ma<br />

visto che ho trovato la ricetta per prepararlo in casa l’ho fatto e mentre lo sorseggiavo guardavo le<br />

fotografie di quando ero bambina.<br />

~ di Barbara ~<br />

(spelucchino.blogspot.com)<br />

9<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

Ho la fissa di togliere la pellicina del tuorlo perchè mi da<br />

fastidio la puzza dell’uovo. Quindi, nella ricetta, ho aggiunto<br />

un uovo per via dello scarto.<br />

Ma se per te non è un problema e la pellicina la vuoi tenere,<br />

puoi usare 4-5 uova.<br />

Ho scelto uova che hanno il tuorlo arancione.<br />

1/2 litro di latte intero<br />

6 tuorli d’uovo medie (uova gialle Tedaldi)<br />

200 g di zucchero a velo<br />

200 g di zucchero semolato<br />

1 stecca di vaniglia<br />

100 g di Marsala D.O.C.<br />

100 g di alcool<br />

Preparazione:<br />

Fai bollire il latte con lo zucchero semolato e lascialo raffreddare.<br />

Togli la pellicina dai tuorli (separa l’albume dal tuorlo. Mettilo<br />

in un piattino o tazzina. Prendi delicatamente il tuorlo<br />

tra il pollice e l’indice rompendolo e tirando via la pellicina).


Sbattili con lo zucchero vanigliato... senza esagerare altrimenti<br />

i tuorli si schiariscono.<br />

Uniscili al latte e mescola bene con una frusta a mano.<br />

Aggiungi il Marsala e mescola bene.<br />

Unisci l’alcool e mescola bene.<br />

Agita bene per 8 giorni.<br />

Conservalo in luogo fresco e scuotilo prima di berlo.<br />

• Buonissimo caldo con panna fresca semimontata e un pizzico<br />

di cannella!<br />

10


Patè di borlotti e ricotta<br />

Questa ricetta per me ha un legame affettivo, me la mandò mia figlia qualche anno fa da Tokio.<br />

Alle sue amiche giapponesi piacevano tanto gli ingredienti italiani, così una sera preparò<br />

per loro questo patè, sembra che lo gradirono così tanto che vollero la ricetta.<br />

Così mia figlia mi consigliò di provarla.<br />

Dovete sapere che i giapponesi mangiano molto con la vista, l’aspetto estetico del piatto è fondamentale,<br />

le loro esclamazioni a tavola quando una pietanza è di loro gradimento sono molto esplicative:<br />

cominciano con “Oishii so” (sembra buono), dopo avere assaggiato proseguono con “Oishiiiiiiiiii...”<br />

(buono) e alla fine del pasto “Ippai desu ne” che significa che sono sazi, che bella mangiata!!! Non mi<br />

resta che augurarvi “Shkuyoku” (Buon Appetito)!!!<br />

~ di Sara ~<br />

(www.dipastaimpasta.it)<br />

11<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

400 g di fagioli borlotti lessati<br />

1 Spicchio di aglio<br />

175 g di ricotta<br />

50 g di burro<br />

1/2 limone spremuto<br />

sale e pepe<br />

30 g di prezzemolo<br />

15 g di timo (solo se è fresco)<br />

Preparazione:<br />

Mettere tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore ad immersione,<br />

frullare fino ad ottenere una crema omogenea.<br />

Ungere delle formine e riempire con il composto (io ho usato un<br />

coppapasta), lasciare riposare per almeno un’ ora in frigorifero.<br />

Servire con crostini di pane e insalata mista.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

500 g di farina “00”<br />

2 cucchiai di zucchero<br />

3 uova intere<br />

50 g di burro fuso<br />

buccia grattugiata di limone e arancio<br />

2 cucchiai di liquore (rum o cognac)<br />

una bustina di lievito per dolci<br />

qualche cucchiaio di vino bianco<br />

olio per friggere<br />

zucchero a velo<br />

Preparazione:<br />

Su una spianatoia, fate la fontana con la farina miscelata<br />

con il lievito. In mezzo mettete le uova, lo zucchero, il burro<br />

fuso raffreddato, la buccia di limone e arancio e il liquore e<br />

cominciate ad impastare. Aggiungete a poco a poco il vino<br />

bianco fino ad ottenere un impasto omogeneo e bello elastico.<br />

Potete anche usare il mixer per impastare tutti gli ingredienti.<br />

Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare<br />

per almeno un’ ora.<br />

Tirate la sfoglia sottile con la macchina della pasta, tagliatela<br />

a rettangoli, fate un taglietto al centro e friggete in abbondante<br />

olio ben caldo. Devono friggere pochissimi secondi per<br />

parte e risultare appena dorate.<br />

Scolatete su un foglio di carta assorbente e cospargetele con<br />

abbondante zucchero a velo.<br />

Chiacchiere di Carnevale<br />

Chiacchiere, bugie, frappe, chiamatele come volete.<br />

Per questi dolci tipici del Carnevale, ognuno ha la sua ricetta, io le vedevo fare dalla mamma e dalla<br />

nonna come molte di voi, le dosi e gli ingredienti scritte su un fogliettino ingiallito.<br />

Questo fogliettino mi è capitato tra le mani sfogliando un vecchio libricino di appunti di cucina e<br />

questa è la ricetta che mi è stata tramandata.<br />

~ di Manuela ~<br />

12<br />

(creacucina.blogspot.com)


Torta con ricotta e cioccolato<br />

Il mio libro delle ricette inizia precisino, maniaco<br />

dell’ordine; le prime pagine sono tutte scritte<br />

per bene con titoli in grassetto e il resto piccolo...<br />

andando avanti il libro si trasforma...le pagine<br />

centrali sono tutte ormai scritte solo in nero e le<br />

note cominciano a scomparire... continuando a<br />

scorrere, le pagine diventano sempre più confuse,<br />

i colori aumentano perchè ormai appunto<br />

ricette anche con il sangue del pollo che ho lasciato<br />

sul tavolo... il libro si strasforma sempre<br />

più...le ultime pagine sembrano una lavagna di<br />

Hannibal Lecter...Ho pezzi di ritagli di giornale<br />

appuntati con le spillette...pagine rubate dai libri<br />

che leggevo dal dentista attaccate con lo scotch...e<br />

tra poco il mio libro arriverà all’ultima trasformazione...<br />

quella di essere vivente! Si perchè la<br />

pasta madre che ormai ho appiccicato su quasi<br />

tutte le pagine tra pochi giorni mi dirà: Beh? hai<br />

finito di leggere quanta farina occorre, che finalmente<br />

chiudo sto’ libro che sto prendendo freddo? (il mio lievito madre risente delle mie 3 lingue<br />

conosciute ciociaro-aquilano-romano).<br />

La pagina della ricetta è salva dall’appiccicume del mio lievito madre!<br />

Si capiscono gli ingredienti, di solito la preparazione la salto e faccio due disegni....faccio prima....<br />

anche se molte volte non li capisco nemmeno io e quindi da una torta segnata ottengo un dolce tutto<br />

nuovo ! Anche questo è avere fantasia in cucina!<br />

~ di Cranberry ~<br />

(cappuccinoandcornetto.blogspot.com)<br />

13<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

per la frolla:<br />

150 g di zucchero<br />

170 g di burro<br />

1 bustina di vanillina<br />

4 uova<br />

250 g di farina<br />

per il ripieno :<br />

100 g di gocce di cioccolato fondente<br />

100 g di cioccolato fondente<br />

500 g di ricotta<br />

Preparazione:<br />

Tagliate il burro a pezzetti e lasciatelo a temperatura ambiente<br />

per qualche minuto. Sul tavolo da lavoro mettete la<br />

farina disposta a fontana, al centro 4 tuorli d’uovo, e lo zucchero<br />

, la vanillina e il burro spezzettato.<br />

Lavorate il tutto fino ad ottenere un panetto morbido che ricoprirete<br />

con la pellicola e riporrete in frigo per una ventina<br />

di minuti.<br />

Per la crema, montate a neve ben ferma gli albumi, incorporare<br />

la ricotta e dividete l’impasto in due ciotole. Fate scio-


gliere il cioccolato fondente a bagno maria.<br />

Unite in una ciotola le gocce di cioccolato e nell’altra il cioccolato<br />

sciolto.<br />

Riprendete la pasta frolla e usate i 2/3 per rivestire uno<br />

stampo del diametro di 26 cm precedentemente imburrato;<br />

fate in modo che i la pasta fuoriesca dallo stampo ,bucherellate<br />

la base.<br />

Versate prima la crema con le gocce e sopra quella scura,<br />

usate la restante pasta frolla per formare il<br />

coperchio della torta.<br />

Poggiatelo sopra lo strato di crema e ripiegate con attenzione<br />

i bordi verso l’interno.<br />

Infornate in forno già caldo per 45 minuti a 180°.<br />

E’ una semplice torta alla ricotta, ma la particolarità dei due<br />

ripieni di colore diverso, le dona un tocco di novità.<br />

14


Vitello tonnato di Mariuccia<br />

Questa è una ricetta scritta da mia madre, penso negli anni quaranta, quando aveva una ventina<br />

d’anni. Mi raccontava sempre di una signora (la Mariuccia) che abitava nel suo palazzo e faceva<br />

la cuoca in un albergo della città. La ricordava per la sua gentilezza e le sue capacità culinarie e<br />

quando era possibile trascorreva con lei diverse ore parlando sempre di cucina, naturalmente! Da<br />

questi incontri ne uscì un quadernetto in cui mia madre scriveva le ricette della Mariuccia in bella<br />

copia, come si faceva allora!<br />

Questo cimelio lo conservo con tanto amore, anche se manca di diverse pagine, e da qui ho tratto la<br />

ricetta del vitello tonnato, uno dei miei piatti preferiti!<br />

~ di Elena ~<br />

(zibaldoneculinario.blogspot.com)<br />

15<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

800 g di vitello<br />

100 g di tonno<br />

50 g di capperi<br />

50 g di cetrioli<br />

maionese<br />

3 acciughe<br />

1 limone<br />

carota<br />

sedano<br />

prezzemolo<br />

cipolla<br />

sale<br />

pepe<br />

Preparazione:<br />

Lessate la carne di vitello con sale, carota, cipolla, sedano e<br />

prezzemolo, quando sarà cotta , dopo circa 2 ore, fatela raffreddare<br />

sul tagliere con un leggero peso sopra.<br />

Preparate intanto la salsa tonnata nella seguente maniera:<br />

tritare finissimo il tonno, le acciughe, i capperi che poi pas-


serete al setaccio.<br />

Fate una maionese con 2 tuorli d’uovo, un bicchiere di olio,<br />

sale , pepe, succo di 2 limone, unite a questa maionese il passato<br />

di tonno e acciughe e mescolate.<br />

Tagliate a fette regolari il vitello, disponetelo in un piatto e<br />

copritelo con questa salsa.<br />

Guarnite il piatto con fettine di limone e cetriolini.<br />

Aspettate qualche ora prima di servirlo perché abbia modo<br />

di insaporirsi.<br />

Questo scritto indica, al suo interno, anche la ricetta della<br />

maionese che doveva essere fatta rigorosamente a mano!<br />

In linea di massima questa ricetta la seguo ancora, anche se<br />

i cetriolini li ho banditi perché mi rendo conto che spesso non<br />

piacciono e la maionese la faccio con il frullatore o il bimby....<br />

me lo concedete?<br />

16


Le graffe della nonna<br />

Sin da piccola, ho avuto<br />

sempre la tendenza a<br />

“recuperare” stralci di<br />

vita altrui, lasciati per<br />

caso sulla mia strada.<br />

Mia madre ha sempre<br />

definito questo modo di<br />

conservare ogni singolo<br />

pezzo di carta, un’insana<br />

mania di vivere tra<br />

scartoffie impolverate e<br />

avanzi di quotidiano<br />

inutili.<br />

Per me, suo esatto opposto<br />

caratteriale, è<br />

sempre stato un modo<br />

di fermare il momento,<br />

raccogliere quello che magari un giorno, avrei ritrovato, ricordando inevitabilmente il perché<br />

avessi scelto di non buttare, ma conservare… Riavvolgendo il nastro dei ricordi, tra i miei appunti<br />

di cucina, è spuntata una vecchia ricetta di chissà quale nonna (vista l’origine partenopea<br />

della suddetta, non certo le mie, che erano di origini diverse), che ho sempre conservato con la<br />

speranza un giorno, di darle la giusta collocazione: la vita ha voluto, che mio marito sia goloso<br />

delle Graffe o Zeppole che chiamar si vogliano, da queste parti, e così leggendo il blog di Spelucchino,<br />

ho trovato l’idea del suo contest, un sorriso per l’anima e ho deciso, premio fantastico a<br />

prescindere, di regalare alla sua collezione, la ricetta delle Graffe della Nonna, senza le quali non<br />

avrei visto il mio uomo sorridere, inzuccherato e felice!<br />

~ di Claudia ~<br />

(questionedigusto.wordpress.com)<br />

17<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

Gli ingredienti sono i classici, l’unica accortezza<br />

è che essendo una ricetta di quelle di un tempo,<br />

molto della riuscita dell’impasto, dipende dalla<br />

vostra percezione di lievitazione e di impasto sodo<br />

ed elastico (quindi tenete vicina la farina, perché<br />

i quantitativi per lavorare le graffe, potrebbero<br />

richiederne in aggiunta!). Ah dimenticavo, nello<br />

scritto in foto, sembrerebbe mancare un passaggio:<br />

dopo aver passato le patate, saranno le<br />

prime ad esser aggiunte, una volta tiepide, alla<br />

farina, ma sulla ricetta originale questo non<br />

veniva detto…<br />

Vi serviranno 500 grammi di patate, 650<br />

grammi di farina, 100 grammi di burro, 4 uova,<br />

1 cucchiaino di sale, 2 dadi di lievito di birra, 2<br />

cucchiai di zucchero + olio d’oliva per friggere e<br />

tanto zucchero per farcire le vostre graffe, una<br />

volta pronte.<br />

Preparazione:<br />

Il procedimento come per tante vecchie ricette è semplice: fate


ollire le patate per almeno 30 minuti (il controllo in punta di<br />

forchetta è migliore dell’orologio, se non siete sicuri), spellatele,<br />

passatele nello schiacciapatate e fatele raffreddare. Versate<br />

la farina a fontana ed aggiungete tutti gli ingredienti,<br />

patate comprese, con l’unica accortezza di aggiungere il sale<br />

in ultimo, in modo che non blocchi la lievitazione, sollecitata<br />

dallo zucchero.<br />

Finito di amalgare il vostro impasto, con l’aiuto, se necessario,<br />

di un pò di farina, formate dei filoncini di circa 20 cm che<br />

arrotolerete a ciambella (ricordate che le graffe hanno solitamente<br />

le due punte, che fuoriescono a fiocco, ma se preferite<br />

la forma di ciambelle ça va sans dire!), poggiateli su un piano<br />

infarinato e lasciateli lievitare per un’ ora.<br />

Al termine di questo riposo, preparate il vostro olio (la ricetta<br />

prevede l’olio d’oliva e la frittura tradizionale senza friggitrice,<br />

ma potete variare a seconda della vostra filosofia del fritto<br />

ideale) e appena sarà caldo a sufficienza, tuffate le vostre<br />

graffe in pentola e fatele girare di tanto in tanto, finché non<br />

avranno un colore dorato.<br />

Scolatele, lasciate che si asciughino un pò dell’olio in eccesso,<br />

e poi tuffatele in un piatto colmo di zucchero, dove vi basterà<br />

girarle un paio di volte perché siano magicamente zuccherose…<br />

Visto il periodo di Carnevale in corso, spero riusciate a provare<br />

quanto prima queste bontà, mentre continuo a pensare<br />

che se avessi buttato quel foglio, non avrei potuto lasciarvi<br />

con le dita zuccherate!<br />

18


La caponata di melanzane<br />

Pranzi movimentati, allegria, odore di fritto, odore d’aceto, profumo d’estate…. La caponata di<br />

melanzane riesce a far affiorare alla mente miriadi di sensazioni, odori, sapori,davvero inscindibili<br />

da questo piatto vanto della cucina siciliana.<br />

La ricetta di oggi fa parte di quella miriade di pagine, fogli e “pizzini” volanti sui quali tutti<br />

prima o poi abbiamo trascritto ingredienti, procedimenti, tempi di cottura delle ricette prese al<br />

volo da parenti, amici o conoscenti, e che si trovano ancora tra le pagine di un’agenda, dove “un<br />

giorno” potrebbero essere trascritte, ma che puntualmente si ritrovano accanto a ciotole, pentole,<br />

farina, olio e quant’altro, impregnandosi di volta in volta di odori, sensazioni e profumi appunto,<br />

e dei vari ingredienti che vuoi o non vuoi ti ritrovi tra le mani e di conseguenza sul foglietto del<br />

momento!<br />

~ di Lori ~<br />

(maniamorefantasia.giallozafferano.it)<br />

19<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

Ricopio la ricetta come da “pizzino”, anche se io<br />

ne ho fatto una dose ridotta a misura di famiglia!<br />

Come avrete capito al caponata è uno di<br />

quei piatti che si preparano nei pranzi “affollati”<br />

più o meno informali, ma se avanzasse, sappiate<br />

che diventa sempre più buona conservata in<br />

frigo in un contenitore per alimenti in vetro.<br />

10 melanzane<br />

una grossa cipolla<br />

un bel mazzo di sedano<br />

1 kg di pelati<br />

2 cucchiai di capperi dissalati<br />

300 g di olive verdi denocciolate<br />

olio extra vergine d’oliva<br />

olio per friggere<br />

sale q.b.<br />

1/2 bicchiere d’aceto buono<br />

3 cucchiai di zucchero<br />

Preparazione:<br />

Tagliare le melanzane a cubetti (4 cm circa) e metterli sotto


sale per almeno un’ora in uno scolapasta (considerate che rilasceranno<br />

il liquido amarognolo, quindi mettete un piatto o<br />

un recipiente sotto!)<br />

Nel frattempo preparate il sugo della caponata. Lavate bene<br />

il sedano, tagliatelo a tocchetti (anche le foglie) e mettetelo<br />

in un tegame ricoperto a filo d’acqua. Fate cuocere fino a<br />

far prosciugare l’acqua. A questo punto aggiungete la cipolla<br />

tritata e soffriggete il tutto con abbondante olio d’oliva.<br />

Aggiungete i capperi, le olive tagliate a metà o a rondelle, e il<br />

pelato passato al mixer o passaverdure (in mancanza di pelati<br />

utilizzate la conserva di pomodoro). Salate e fate cuocere<br />

a fuoco basso, fino ad ottenere una salsa densa e saporita.<br />

Prima di spegnere aggiungete lo zucchero e l’aceto per fare<br />

l’agrodolce, aggiustando secondo il vostro gusto.<br />

Friggete le melanzane. Tamponate per bene le melanzane con<br />

dello scottex, o uno strofinaccio pulito e friggetele in olio ben<br />

caldo e abbondante (raccomando l’olio abbondante perchè solo<br />

così non verrà assorbito dalle melanzane!).<br />

Unite le melanzane alla salsa preparata in precedenza (a<br />

fuoco spento!) e fate raffreddare completamente prima di<br />

servire. Vi consiglio di preparare taaanto pane per accompagnare<br />

la caponata, non se ne potrà fare a meno con tutto<br />

quel “sughetto”!!!<br />

20


Castagnole Yogurt<br />

Tantissimi anni fa, prima di sposarmi, facevo parte del coro parrocchiale e ogni tanto organizzavamo<br />

delle cenette in cui, ognuno portava qualcosa e in più si comprava un secondo e poi si<br />

divideva. La ricetta che vi sto postando me la diede proprio una signora simpaticissima che le<br />

portò durante una serata organizzata proprio nel periodo di Carnevale, sono buonissime e veloci<br />

da preparare.<br />

~ di Claudia ~<br />

(ildolcefornodiclaudia.blogspot.com)<br />

21<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

2 uova<br />

3 cucchiai yogurt<br />

3 cucchiai zucchero<br />

1 limone grattugiato<br />

½ bustina di lievito per dolci<br />

10 cucchiai farina<br />

Preparazione:<br />

Riempire un tegame profondo con l’olio e far scaldare (oppure<br />

accendere la friggitrice).<br />

Mischiare col frullatore le uova, aggiungere lo yogurt, lo zucchero,<br />

il limone, la bustina ed infine la farina.<br />

Prendere l’impasto con un cucchiaino e con un altro farlo<br />

scendere nell’olio bollente. Scolarle, metterle in un piatto con<br />

tovagliolo assorbente e spolverare con zucchero a velo o passarle<br />

nello zucchero semolato.<br />

Rimangono morbide per diversi giorni.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

500 gr di farina<br />

250 gr di zucchero<br />

100 gr di burro<br />

2 uova<br />

Scorza di limone<br />

1 bustina di lievito<br />

latte q.b.<br />

400 gr di marmellata<br />

Preparazione:<br />

Fare la fontana con la farina e lo zucchero. Rompere al<br />

centro le uova, mettere il burro sciolto e la scorza di limone.<br />

Distribuire il lievito sopra la farina. Impastare il tutto e<br />

se serve aggiungere un pochino di latte. Tirare una sfoglia<br />

non troppo sottile. Ricavare dei dischi con uno stampo oppure<br />

con una tazza da te, come faceva la mamma quando<br />

io ero piccola...Mettere un pochino di marmellata al centro<br />

del disco, chiudere le raviole senza spingere i bordi, appoggiandole<br />

soltanto, cercando di portare il lembo superiore oltre<br />

a quello inferiore.Cuocere in forno a 250° per 10 minuti.<br />

Far raffreddare le raviole e poi bagnarle nell’alchermes e poi<br />

nello zucchero semolato.<br />

Raviole bolognesi<br />

Queste sono le raviole bolognesi e la ricetta me la sono fatta dare dalla mia mamma la sera della<br />

Vigilia di Natale. Lei le fa da una vita, una volta le faceva sempre per Pasqua, ma da qualche anno<br />

invece spuntano anche a Natale.<br />

Quando la mamma fa le raviole mio papà le dà una mano. Il suo compito è quello di prendere le<br />

raviole appena sfornate e di intingerle nell’alchermes e poi nello zucchero. La cosa buffa è che una<br />

raviola su due mio papà se la mangia... e se mia mamma lo sgrida, lui ribatte che dovrà pure assaggiarle<br />

per verificare che siano buone!!<br />

~ di Mirka ~<br />

22<br />

(sdauramoderna.blogspot.com)


Pignolata al mandarino<br />

L’ultima volta che ho mangiato questi dolci avevo<br />

diciasette anni...una vita fa! Per chi è interessato<br />

solo alla ricetta, salti direttamente alla fine<br />

del post, che vi annuncio probabilmente lunghetto.<br />

Adesso seguitemi e anche se oggi c’è un freddo<br />

pazzesco, immaginatevi un fine luglio tanto caldo<br />

da togliere il fiato, una bimba di nove anni correre<br />

tra filari e filari di piccole piantine di pomodori in<br />

lontananza la voce tremula e buona di una donna<br />

chiama la bambinetta. Girasoli messi al sole a<br />

seccare, pomodori spaccati a metà e coperti di sale<br />

riempiono l’aria di un profumo meraviglioso....<br />

Ginestrina è contenta, non sa perchè le viene<br />

da ridere, non le era mai successo prima,<br />

ridere così senza motivo, in quel paese è<br />

tutto diverso da casa sua, può correre senza<br />

preoccuparsi delle macchine, di sudare o di<br />

sporcarsi... può mangiare lì in mezzo alle<br />

piante e nessuno le dice di stare seduta...e<br />

può ridere tanto per il gusto di ridere e nessuno<br />

lo trova strano!<br />

Ginestra guarda in sù, un cielo tanto azzurro<br />

e grande sembra quasi raccogliere<br />

tutto quello che la circonda, per la prima<br />

volta si sente libera anche se non comprende<br />

esattamente quella sensazione, ma non<br />

se ne cura e segue l’istinto, impara a mangiare<br />

i semini di girasole, strappandoli uno<br />

ad uno e spaccandoli con i denti...e i pomodorini,<br />

mentre corre li strappa e infila in<br />

bocca, come sono dissetanti!<br />

23<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong> di zia Angelina<br />

500 gr. di semola di grano duro<br />

5 uova<br />

una manciata di zucchero<br />

un pizzico di sale<br />

miele<br />

<strong>Ricetta</strong> di Ginestra<br />

250 gr. di farina 00<br />

50 gr di semola di grano duro<br />

4 uova<br />

la buccia grattuggiata di un mandarino non<br />

trattato<br />

mezzo bicchiere di mandarinetto<br />

2 cucchiai d’olio d’oliva<br />

1 cucchiaio di marmellata di mandarini possibilmente<br />

homemade<br />

2 cucchiai di zucchero semolato<br />

250 gr di miele di zagara<br />

olio per friggere<br />

zuccherini colorati per decorare<br />

chocaviar per decorare<br />

Preparazione:<br />

Lavorate le farine con le uova, la buccia del mandarino, il<br />

liquore e l’olio. Formate un bel panetto morbido e lasciate<br />

riposare un oretta. Prelevate poi dal panetto l’impasto poco<br />

alla volta, sul tavolo infarinato con la semola, formate un<br />

cordoncino dello spessore di un dito.<br />

Tagliate obliquamente tanti piccoli gnognetti, e nel caso abbiate<br />

bambini, lasciate che formino con l’impasto tante piccole<br />

palline, friggete in abbondante olio caldo le vostre “palline”,


poche per volta, vedrete che si gonfieranno durante la cottura.<br />

Una volta dorate, aiutandovi con una schiumarola, lasciatele<br />

sulla carta forno a perdere l’eccesso d’olio.<br />

In una capace padella mettete 2 cucchiai d’acqua, 2 di zucchero,<br />

la marmellata che dovrà essere del tipo senza buccia<br />

e il miele, non appena il composto si sarà liquefatto amalgamatelo<br />

insieme agli gnocchetti fritti, caramellateli facendo<br />

attenzione a non far bruciare il miele! A questo punto,<br />

spegnete il fuoco e versate, aiutandovi con un cucchiaio, in<br />

vari pirottini di carta la pignolata, oppure versatela tutta su<br />

un piatto di portata, bagnatevi le mani e compattate tutte le<br />

palline insieme.<br />

Successivamente decorate con zuccherini colorati, anicini e<br />

diavoletti. Ho decorato la pignolata dei pirottini con il chocaviar,<br />

e la pignolata sul piatto di portata l’ho lasciata decorare<br />

alle bambine con gli anicini e i classici zuccherini colorati.<br />

La presenza del mandarino, frutto che adoro, non ha fatto<br />

altro che migliorare l’aroma e il sapore dei biscottini. Ovviamente<br />

non deve predominare il mandarino, ma, vi accorgerete<br />

che le note dolci e profumate del miele di zagara si sposano<br />

perfettamente alla discreta presenza del mandarino.<br />

La sera si ritorna a casa della zia<br />

e prima di cena si gioca un poco a<br />

nascondino, ma non come in città,<br />

non ci si nasconde in casa, c’è il<br />

quartiere a disposizione, dal benzinaio<br />

alla bottega della zia, dalla<br />

chiesa alla pasticceria, e tutto un<br />

campo giochi, e si gioca tutti insieme<br />

dai cinque ai sedici anni!<br />

Dopo cena la zia tira fuori la “pignolata”<br />

fatta apposta per la nipote<br />

di città “perchè poi chissà quando ti<br />

ricapita di mangiarla”.<br />

Le palline dolci vanno giù una<br />

dopo l’altra, non si riesce a smettere<br />

di mangiarle...<br />

Ieri friggevo con un nodo in gola<br />

per la commozione, quanti anni<br />

sono passati, non c’è più quella<br />

campagna, non c’è più quella zia,<br />

talmente cara che in uno dei periodi<br />

più bui della mia vita si fece un<br />

viaggio fino a casa mia per portarmi la sua pignolata, per dirmi con ogni piccolo biscottino,<br />

vedrai che passerà, che la vita va avanti. Ventanni fa.<br />

Ieri ho impastato con le mie nanocuoche, entrambe hanno fatto palline e palline, e una volta fritte<br />

e caramellate si sono divertite a riempirle di codette colorate.<br />

Il groppo in gola si è sciolto, perchè è bello avere bei ricordi ma bisogna ricordarsi di vivere il<br />

presente, soprattutto adesso che si stanno formando ricordi nella testolina di altre bimbette.<br />

24<br />

(laginestraeilmare.blogspot.com)<br />

~ di Ginestra ~


Mantovana<br />

Era gennaio 2010 e sono andata a Civitanova Marche dai mie zii per festeggiare il compleanno<br />

dello zio ... e sono rimasta impressionata dalla quantità di ricette preparate dalla zia tra antipasti,<br />

primi, secondi, contorni e dolci...<br />

Sembrava una catena di montaggio ingredienti sparsi, ciotole, piatti secchiaio pieno di roba da<br />

lavare che veniva svuotato continuamente perchè altra roba sporca era in arrivo e curiosa ho<br />

chiesto alla zia se avesse un quaderno dove aveva annotato tutto …detto fatto...<br />

Leggevo le varie ricette (specie i dolci ) e lei ripeteva questo è semplice, questo è veloce e già preparava<br />

gli ingredienti per farmi assaggiare e trasformare in realtà quello che io leggevo...<br />

Ovviamente ho preso dei foglietti e ho trascritto alcune ricette (tra cui quella che vi vado a proporre)...<br />

Tornando a casa ripensavo alla facilità e velocità con cui lei si muoveva in cucina e penso che quel<br />

giorno mi abbia spronato a vivere la mia cucina in un’ottica diversa... infatti pochi giorni dopo mi<br />

sono iscritta sul forum di giallozafferano,ho aperto un blog (che non ha pretese) e partecipare a<br />

questi contest mi sprona a provare nuove cose e a dare libero sfogo alla mia fantasia ...<br />

(gormito72.giallozafferano.it)<br />

~ di Grazia ~<br />

25<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

4 tuorli<br />

1 uovo intero<br />

100 gr di burro fuso<br />

150 gr di zucchero<br />

100 gr di fecola<br />

100 gr di farina<br />

1 bustina di vanillina<br />

100 gr di mandorle tritate grossolanamente<br />

zucchero al velo per spolverizzare<br />

Preparazione:<br />

Separare i tuorli dagli albumi e lasciare solo un uovo intero.<br />

Amalgamare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina<br />

setacciata insieme alla vanillina e infine il burro.<br />

Ungere e infarinare una tortiera bassa e rovesciare il composto,<br />

mettere sulla superficie le mandorle sbriciolate e infornare<br />

a 175° per circa 25 minuti.<br />

Sfornare, lasciar raffreddare e spolverizzare con zucchero a<br />

velo.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

4 melanzane medie<br />

sugo di pomodoro<br />

300 g di prosciutto cotto<br />

4 sottilette<br />

parmigiano grattugiato<br />

Preparazione:<br />

Preparo il sugo di pomodoro, con passata di pomodoro, cipolla<br />

e ci aggiungo dello zucchero per togliere l’acidità, non<br />

faccio il soffritto, non serve,<br />

a piacere foglie di basilico.<br />

Lavo e taglio le melanzane<br />

nel senso della lunghezza,<br />

le griglio. Prendo la fetta di<br />

melanzana grigliata e sopra<br />

vi adagio mezza fetta<br />

di prosciutto cotto ed una<br />

strisciolina di sottiletta, la<br />

chiudo ad involtino. Depongo<br />

gli involtini in una<br />

pirofila da forno, che ho<br />

precedentemente cosparso<br />

di sugo di pomodoro, li sistemo<br />

uno accanto all’altro,<br />

poi su ciascuno metto un<br />

po’ di sugo (a piacere un<br />

altro pezzetto di sottiletta),<br />

e spolvero col parmigiano<br />

grattugiato.<br />

Inforno a 160° circa per 7-8’.<br />

Si possono servire caldi, oppure a temperatura ambiente,<br />

ideali per i buffet!<br />

Buon appetito!<br />

Involtini di melanzane di mamma Maria<br />

Questa è una ricetta che mi è stata donata da mia suocera, che io chiamo mamma Maria, (suocera<br />

non le si addice, trovo sia un termine troppo distaccato per l’affetto che provo per lei), quando in<br />

estate l’andiamo a trovare, lei su nostra<br />

richiesta la prepara sempre volentieri,<br />

mi è capitato di prepararla e portare gli<br />

involtini a cene tra amiche, devo dire che<br />

ho fatto una bella figura, grazie mamma<br />

Maria.<br />

~ di Giancarla ~<br />

26<br />

(cuocheacasatua.blogspot.com)


Frappe o Chiacchiere o Cenci<br />

Qualche giorno fa mia sorella mi porta un fogliettino che aveva trovato in un centro commerciale<br />

e su questo c’ erano scritte le ricette dei dolci di carnevale; giovedì ho pensato di provare a fare le<br />

frappe e devo dire che sono venute ottime, mentre stavo eseguendo la ricetta mi sono resa conto<br />

che era proprio quella che facevo quando ero piccola ma utilizzavo, allora, la farina macinata dal<br />

mulino la mattina.<br />

~ di Claudia ~<br />

(ildolcefornodiclaudia.blogspot.com)<br />

27<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

250 gr farina per frittura<br />

2 uova<br />

1 noce di burro<br />

1 cucchiaio di zucchero<br />

1 cucchiaio di liquore (a piacere)<br />

1 pizzico di sale<br />

Preparazione:<br />

Disporre la farina in una ciotola e versarci le uovo, il burro<br />

fuso, il liquore, il sale e lo zucchero, impastare (io ho utilizzato<br />

il Ken). Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.<br />

Formare una palla e far riposare in un canovaccio per 1 ora.<br />

Stendere una sfoglia sottile di 2-3 mm; io ho utilizzato la<br />

macchina sfogliatrice Marcato (al numero 7 di spessore) che<br />

possiedo da circa 6anni; la mia è dotata anche del Pastadrive<br />

(motore elettrico) che mi velocizza tutto il lavoro e poi non<br />

bisogna fissare la macchinetta al piano di lavoro.<br />

Sono venute vuote dentro e ottime anche il giorno dopo.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

300 g di farina<br />

2 cucchiai di zucchero<br />

40 g di burro<br />

3 uova<br />

la scorza grattugiata di 3 limoni e aranci non<br />

trattati<br />

pizzico di vanillina<br />

olio di semi di arachidi<br />

zucchero a velo<br />

Preparazione:<br />

-Impastare la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso e<br />

il pizzico di vanillina.<br />

-Tirare la sfoglia abbastanza sottile.<br />

-Cospargere la parte centrale della sfoglia di zucchero e la<br />

scorza grattugiata dei limoni e aranci.<br />

-Piegare la sfoglia prima un lato e poi l’altro e ripiegare di<br />

nuovo.<br />

-Tagliare a fettuccine larghezza di 1 cm circa.<br />

-Friggerle in abbondante olio di semi – devono essere dorate -<br />

-Scolarle su una carta del pane per evitare che si attacchi.<br />

-Spolverare di zucchero a velo quando sono fredde.<br />

Ogni Carnevale mia madre ci coccolava con i<br />

dolci tipici della festa: castagnole, ravioli dolci<br />

e le immancabili Fettuccine dolci. Fin da<br />

bambina non sono stata una grande amante<br />

dei dolci, ma le Fettuccine dolci della mamma<br />

erano speciali e irrinunciabili anche per una<br />

non gran golosa di dolci come me. Ricordo che<br />

le portavo - erano espressamente richieste-<br />

alle feste di Carnevale della scuola o casa delle<br />

28<br />

Fettuccine dolci<br />

amichette/i, riscuotevano sempre un gran successo.<br />

Ho provato a cercare la ricetta tra i suoi appunti di cucina<br />

trascritti in vecchie agende, ma non l’ho trovata.<br />

Come immaginavo era una di quelle ricette che ricordava<br />

a memoria e non aveva bisogno di consultarla ogni volta.<br />

Quest’anno, proprio parlando con una delle mie zie dei<br />

dolci di carnevale, sono riuscita a recuperare le dosi della<br />

sua ricetta.<br />

Non sono venute proprio uguali, ma le sue erano speciali…<br />

~ di Fr@ ~<br />

(sciroppodimirtilliepiccoliequilibri.blogspot.com)


Arancini di carnevale marchigiani<br />

Ecco un’ altra ricetta della terra dove sono nata: le Marche.<br />

Fino a questa mattina non sapevo che cosa fossero. Mentre ero al telefono con la mia cara zietta<br />

Rosella mi parla degli arancini. Gli unici arancini che conosco sono siciliani... mi dice che dalle loro<br />

parti sono dolci di carnevale... ma daaai?... Mentre mi diceva di cosa sono fatti io mi sono messa a<br />

cercare un’ immagine in internet... wow!<br />

«Ziaaaaa! Mi dai la ricetta? » le domando entusiasta! Ho preso velocemente il taccuino, penna e<br />

mentre mi dettava gli ingredienti e la preparazione io scrivevo.<br />

Dopo pranzo mi sono messa all’opera e... sono buonissimiiiii!<br />

Li abbiamo mangiati questa sera e sono piaciuti a tutti, grandi e bambini! Li rifarò martedì perchè<br />

è stata richiesta la replica.<br />

~ di Barbara ~<br />

(spelucchino.blogspot.com/<br />

29<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti per 8 persone:<br />

650 g di farina<br />

3 uova fuori frigo<br />

50 g di burro<br />

25 g di lievito di birra fresco<br />

latte tiepido<br />

250 g di zucchero<br />

3 arance non trattate<br />

2 limoni non trattati<br />

olio per friggere<br />

Carta paglia<br />

Preparazione:<br />

Con le dosi che mi ha dato ne vengono tanti...<br />

Nonostante ci sia il lievito di<br />

birra non ci sono tempi lunghi<br />

di riposo.<br />

Con un pela-pomodori (oppure<br />

un pelapatate, ma togli<br />

la parte bianca) preleva la<br />

scorza delle arance e limoni.<br />

Con un robot tritali insieme<br />

allo zucchero.<br />

Sciogli il burro in 100 grammi<br />

di latte caldo. Lascialo intiepidire<br />

e aggiungi il lievito<br />

di birra.<br />

Setaccia la farina nella spianatoia.<br />

Fai la fontana. Metti<br />

le uova leggermente sbattute,<br />

il latte con il burro e il lievito.<br />

Inizia a impastare e aggiungi<br />

il latte che serve per avere


un impasto consistente ma morbido (ho fatto ad occhio).<br />

Avvolgilo nella pellicola e lascialo riposare per circa 20-30<br />

minuti (serve per tirarlo con più facilità).<br />

Con il mattarello tira l’impasto a forma di lungo rettangolo,<br />

largo circa 30 centimetri.<br />

Cospargi lo zucchero con gli agrumi ( io l’ho spalmato perchè<br />

si era creato del liquido).<br />

Arrotola bene.<br />

Prepara ciò che serve per friggere. Evita di usare carta assorbente<br />

perchè si attacca ai dolci... a me è successo. Meglio<br />

la carta paglia.<br />

Taglia il rotolo a rontelle dello spessore di circa 1 centimetro<br />

e mezzo.<br />

Friggili, scolali e adagiali nella carta paglia.<br />

Friggendo lo zucchero all’interno si scioglie e caramella gli<br />

arancini<br />

30


Risotto all’arancia su crema di stracchino<br />

Ma che razza di tempo... =__= ci saranno 2 gradi fuori! E non ho la minima voglia di uscire di<br />

casa... ma, ahimè, mi tocca!<br />

Speriamo che l’inverno finisca presto... Sono stufa di fare lo slalom tra le pozzanghere e di starnutire<br />

continuamente.<br />

Per fare un bel pieno di vitamina C (che torna sempre utile) vi consiglio di provare questo risotto<br />

all’arancia... buonissimo! ;)<br />

~ di Sayuri ~<br />

(japanthewonderland.blogspot.com/<br />

31<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

2 pugni di riso carnaroli<br />

brodo vegetale<br />

vino bianco<br />

1 noce burro<br />

sale<br />

1 arancia<br />

50 g stracchino (o crescenza)<br />

20 g latte in polvere Naturei ricostituito<br />

Preparazione:<br />

Lavare e pelare l’arancia cercando di non tagliare il bianco<br />

della buccia. Spremere l’arancia e tenere da parte il succo.<br />

Sbollentare le scorze e scolarle. Fondere il burro in un tegame,<br />

aggiungere il riso e sfumare con un filo di vino. Unire il<br />

succo dell’arancia e due mestolate di brodo bollente.<br />

Cuocere per il tempo necessario il riso (a seconda della qualità)<br />

e unire quando serve altro brodo. Spegnere il gas e coprire<br />

per 10 minuti. Sciogliere lo stracchino nel latte caldo e versare<br />

la salsa su un piatto da portata. Posare il coppapasta a<br />

cuore Guardini al centro e versarvi il riso. Comprimere bene<br />

con lo stantuffo ed estrarre il coppapasta.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

3 albumi grandi<br />

150 g zucchero semolato<br />

1/2 cucchiaio fecola di patate<br />

1 busta di preparato per crema pasticcera<br />

kiwi<br />

marmellata di cedro<br />

Preparazione:<br />

Montare gli albumi a neve ferma, unire lo zucchero e la fecola<br />

e continuare a sbattere per 5 minuti. Disegnare sulla carta<br />

forno due dischi da 18cm di diametro e rivoltare la carta dal<br />

lato opposto.<br />

Riempire i cerchi con la meringa ripassando più volte il bordo<br />

esterno per renderlo più alto della base. Usate una siringa<br />

con la bocchetta grande.<br />

Cuocere a metà altezza in forno ventilato a 110° per 90 minu-<br />

Pavlova con crema pasticcera, kiwi e marmellata di cedro<br />

Ciaooo.... ^___^<br />

Non vi dirò Buon San Valentino perchè<br />

personalmente è una di quelle “feste”<br />

consumiste che non concepisco. Come<br />

la festa della mamma, del papà, della<br />

cognata... U___U<br />

Comunque non voglio entrare nella polemica.<br />

Il 14 febbraio resta un giorno<br />

qualunque, con o senza moroso!<br />

Ne approfitto, però, per presentarvi un<br />

signor dolce che di sicuro i vostri morosi<br />

apprezzeranno anche durante gli altri<br />

364 giorni dell’anno... la Pavlova! =)<br />

La Pavlova è una torta tipica dell’Australia<br />

e della Nuova Zelanda. Questo<br />

dolce è stato creato nel 1935, dallo chef<br />

di un hotel a Perth, in onore della ballerina<br />

Anna Pavlova.<br />

Il dolce è fatto da un “cestino” di meringa<br />

farcito con crema pasticcera, panna<br />

e frutta di stagione. Le varianti sono<br />

quasi infinite: potete aromatizzare la meringa con dell’acqua di rose e farcirla con crema pasticcera<br />

al cioccolato, potete mettere della panna montata aromatizzata alla mandorla....<br />

Questi sono solo dei suggerimenti, poi sta a voi creare la vostra personalissima Pavlova! =)<br />

32<br />

(japanthewonderland.blogspot.com/<br />

~ di Sayuri ~


33<br />

ti a valvola aperta. Per assicurarvi che la meringa sia cotta<br />

toccarla col dito: deve essere asciutta al tatto. Se guardate la<br />

meringa noterete che lo zucchero è trasudato formando una<br />

lievissima patina caramellata che darà un buon gusto di tostato<br />

alla torta.<br />

Se desiderate cuocere la meringa ad una temperatura maggiore<br />

vi conviene usare dello zucchero a velo. La meringa<br />

tenderà a scurirsi naturalmente e ad acquisire il sapore tostato.<br />

Se usaste lo zucchero semolato la meringa saprebbe di<br />

bruciato!<br />

Lasciar riposare 10 minuti le meringhe in forno semiaperto<br />

e trasferirle su una gratella. Farcire la pavlova solo al momento<br />

di servirla.<br />

Preparare la crema pasticcera. Disporre al centro della base<br />

di meringa il coppapasta a forma di cuore Guardini. Farcire<br />

con la crema pasticcera e versare nel coppapasta un pò di<br />

marmellata di cedro. Coprire la crema con fettine di kiwi disposte<br />

a raggiera e servire!


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

450 grammi di farina<br />

250 grammi di burro a tocchetti<br />

2 uova<br />

1 bustina scarsa di lievito chimico oppure ammoniaca<br />

per dolci<br />

160 grammi di zucchero di canna<br />

spezie - miscela per dolci a piacere<br />

mandorle con la pellicina<br />

zucchero semolato<br />

Preparazione:<br />

Riporto la ricetta, anche se ora le faccio più corte.<br />

Sulla spianatoia fare la fontana. Mettere al centro lo zucchero,<br />

le uova e amalgamare i due ingredienti. Aggiungere il<br />

burro, le spezie, il lievito e impastare velocemente.<br />

Mettere in frigo per 30 minuti.<br />

Formare dei cordoncini di circa 20 cm. (anche meno). Piegare<br />

e attorcigliare. Passare nello zucchero e decorare con le mandorle.<br />

Cuocere a 180° per 12-15 minuti circa.<br />

Treccine dolci con le mandorle<br />

Ricordo che era primavera. Indossavo già le maniche corte e un paio di jeans. Ero contenta perchè,<br />

finiti i compiti, potevo andare di sotto a giocare. Avevo da poco imparato ad andare in bicicletta<br />

senza rotelle e giravo intorno alla casa, contando il tempo per fare tutto il giro... 1 2 3 4 5...20 21.<br />

Ogni volta cercavo di metterci meno tempo. Ma ecco che mentre stavo curvando striscio contro l’angolo<br />

del muro e cado... Inizio a piangere e mia mamma, che era in cucina, si affaccia alla finestra,<br />

mi vede e scende.<br />

Dove ti sei fatta male? Mi chiede preoccupata.<br />

Le faccio vedere il gomito.<br />

Vede che non è nulla di grave e mi da un bacino nella piccola sbucciatura.<br />

Passato? Domanda con un sorriso.<br />

Un pochino. Le dico io.<br />

Allora sai cosa facciamo? Le treccine dolci.<br />

A me piaceva tanto fare questi dolcetti! Mi divertivo a fare lunghi cordincini. Poi la mamma me li<br />

lasciava attorcigliare.<br />

Ogni volta che li preparo ricordo la dolcezza della mia mamma.”<br />

~ di Orietta ~<br />

34


Chiacchiere e sanguinaccio, ricette di mamma...grazie!<br />

Cucinare con mamma è stato bellissimo,<br />

non lo facevamo da tempo, e quando ho<br />

letto di questa opportunità, mi è subito<br />

venuto in mente il suo quadernino delle<br />

ricette, scritto proprio da lei personalmente!!<br />

Vedere queste foto (anche se orrende come<br />

sempre…scusatemi!) e averla coinvolta<br />

in questa “missione” mi ha emozionato<br />

tanto. Chi non conosce le sue vicende di<br />

vita potrebbe ritenere tutto ciò smielato,<br />

ma per me non è così. Raccontare tutta la<br />

sua storia sarebbe lungo e noioso per voi,<br />

ma voglio, devo, dirvi solo un paio di cose per farvi capire l’importanza che questo quadernino ha<br />

per me: 1:credo sia stato uno delle ultime cose scritte da mia mamma: è infatti datato 1989, anno<br />

in cui è stata colpita da ictus; 2: da allora non è riuscita più a recuperare la parola, né tantomeno<br />

a scrivere, anche se, fortunatamente,<br />

fisicamente e mentalmente sta bene ed è in<br />

gran forma! ;-)<br />

Mia mamma, Maria, oggi ha 81 anni ed<br />

è, per me, la donna più straordinaria del<br />

mondo!<br />

Allora grazie all’iniziativa di Spelucchino…grazie<br />

di cuore, spero di riuscire a<br />

preparare ancora altre ricette per il tuo<br />

contest. Per ora queste sono le mie chiacchiere<br />

e il mio sanguinaccio, anzi quelle di<br />

mamma Maria.<br />

~ di Rosalba ~<br />

(buonumoreincucina.blogspot.com/<br />

35<br />

Ingredienti Chiacchiere<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

350 g farina<br />

30 g burro<br />

50 g di zucchero<br />

2 rossi d’uovo<br />

limone<br />

poco liquore<br />

Preparazione:<br />

Al centro della farina mettere i rossi, la buccia di limone grattugiato,<br />

zucchero, burro sciolto precedentemente con qualche<br />

cucciaio di liquore.<br />

Fare una sfoglia, tagliare a piacere, friggere e spolverare di<br />

zucchero.


Ingredienti sanguinaccio senza sangue:<br />

1 litro di latte<br />

800 g di zucchero<br />

4 cucchiai di farina<br />

100 g di cedro<br />

300 g di cacao amaro<br />

100 g di burro<br />

cannella<br />

vanillina<br />

Preparazione:<br />

Mettere a scaldare il latte, sciogliere a bagnomaria il burro.<br />

In una casseruola mettere farina, zucchero e cacao precedentemente<br />

mescolati tra loro.<br />

Versarci il latte tiepido e mescolare sul fuoco bassissimo, cuocere<br />

per una decina di minuti dal primo bollore, sempre mescolando<br />

energicamente.<br />

Aggiungere il burro fuso, continuare a mescolare, finchè non<br />

diventa una crema liscia e morbida.<br />

Spegnere il fuoco e aggiungere cannella e vaniglina.<br />

Una volta tiepido tagliate a pezzettini il cedro e mescolarlo<br />

al sanguinaccio. Se volete potete aggiungere anche gocce di<br />

cioccolato....e allora...nulla da dire di più se non...<br />

buon appettito e buonumoreincucina a tutti!<br />

36


Torta rovesciata con ananas e noci<br />

“Ciao mamma, ti ricordi quella torta che facevi quando ero piccola, quella con ananas e noci?”<br />

“Sì, certo, la torta rovesciata!”<br />

“Esatto, proprio quella, dimmi mamma, secondo te è abbastanza anni ‘80 come torta?”<br />

“Non so quanto sia anni 80,<br />

ti posso solo dire che io negli<br />

anni ‘80 te la facevo spesso”<br />

Il problema però si è posto<br />

quando ho chiesto con la<br />

mamma di portarmi il libro<br />

da cui veniva la ricetta...<br />

“mi spiace, ma non c’ è un libro,<br />

ho solo la ricetta scritta a<br />

mano su un foglietto...”<br />

“ma come mamma, non c’<br />

è un libro? Non c’ è un’ illustrazione?<br />

ed io come faccio?<br />

Come faccio a partecipare al<br />

concorso???”... Ma come detto<br />

sopra, sono proprio una tipa<br />

testarda e dopo tutta la fatica<br />

che ho fatto per trovare la<br />

ricetta adatta non me la sento proprio di rinunciare oppure di partecipare con un’ altra ricetta<br />

di cui magari posso avere l ’illustrazione, ma che non ha nessun significato per me e così sono<br />

andata dritta per la mia strada ed ho detto alla mamma: “Vabbè, io ci provo lo stesso, mi dai<br />

la ricetta?” ed è stato così che qualche giorno dopo mi è arrivata questa: quando ho visto questo<br />

foglietto mezzo stracciato, pieno di macchie e con l’inchiostro talmente sbiadito che ho dovuto<br />

chiedere alla mamma di decifrarmi la ricetta ho pensato: “più vintage di questo non c’ è davvero<br />

nulla e niente come questa ricetta è più adatta a partecipare non solo al concorso di Spelucchino<br />

per la ricetta passata su un foglietto scritto a mano”<br />

~ di Bietolina ~<br />

(bietolinaincucina.blogspot.com/<br />

37<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

500 gr di noci compreso il guscio<br />

200 gr di zucchero<br />

4 uova<br />

150 gr di burro<br />

200 gr di farina antigrumi<br />

50 gr di fecola di patate<br />

1 barattolo di ananas sciroppato<br />

1 bustina di lievito<br />

Preparazione:<br />

Sciogliere la metà dello zucchero (100 gr) con un cucchiaio<br />

d’acqua in una padellina antiaderente fino ad ottenere un<br />

liquido denso e scuro (caramello) quindi versarlo nel fondo<br />

di una tortiera a cerniera del diametro di 26 cm e lasciar<br />

raffreddare.<br />

Una volta freddo, quando il fondo di zucchero sarà indurito,


imburrarlo per bene ed imburrare anche i bordi della tortiera.<br />

Adagiare sullo zucchero le fette di ananas e riempire i buchi<br />

con le noci.<br />

Preparare quindi l’impasto.<br />

Montare a lungo i tuorli col restante zucchero (100 gr), quindi<br />

versare il burro fuso, aggiungere la farina, la fecola e 2 cucchiai<br />

di succo d’ananas.<br />

Sminuzzare finemente le noci avanzate e ridurre a tocchetti le<br />

fette d’ananas residue ed aggiungere al composto.<br />

Infine incorporare delicatamente gli albumi montati a neve e<br />

per ultimo il lievito.<br />

Versare sul fondo di caramello, ananas e noci ed infornare<br />

a 160° C per circa 8 minuti, poi alzare a 180° C per altri<br />

20-25 minuti.<br />

Lasciar raffreddare appena 3-4 minuti, non oltre, quindi<br />

sformare la torta e lasciar freddare completamente!<br />

Fare una sfoglia, tagliare a piacere, friggere e spolverare di<br />

zucchero.<br />

38


Curambiè, sull’onda dei ricordi…<br />

17 gennaio 2009, fotografavo ancora con un telefonino che, inavvertitamente era rimasto dentro<br />

alla tovaglia che ho poi sbattuto fuori dalla finestra assieme alle briciole ..con le conseguenze che<br />

potete immaginare: telefonino intatto ma privo di vita, io abbacchiata e costernata.<br />

Poi è arrivato San Valentino e con lui la mia piccola adorata digitale.<br />

A causa di dispute sui “diritti d’autore” delle ricette, gli amministratori del forum desideravano<br />

che si citasse la loro fonte ed io così ho pensato di fotografare questo foglietto che era sopravvissuto<br />

a tutti i miei spostamenti su e giù per l’Italia.<br />

Questo foglietto ha quasi 40 anni, questi “curambiè” che forse si chiamano più precisamente<br />

“curabiè” li ho fatti soltanto una volta, quel remoto 17 gennaio del 2009 ed io ve li offro oggi, col<br />

cuore, come sempre...<br />

~ di Libera ~<br />

(accantoalcamino.wordpress.com/<br />

39<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

200 g. mandorle pelate<br />

250 g. farina 00<br />

200 g. burro<br />

80 g. zucchero<br />

1 pizzico di sale sciolto in un cucchiaio di acqua<br />

tiepida<br />

Preparazione:<br />

Ammorbidire un po’ il burro col cucchiaio, mescolare lo zucchero,<br />

le mandorle grattuggiate (io le ho messe con un po’<br />

di zucchero nel mixer, senza però farle diventare farina, la<br />

mandorla si deve sentire sotto i denti!) la farina ed il sale.


Lavorare poco ed appena la pasta sarà sufficentemente<br />

amalgamata, formare dei piccoli chiffeletti e cuocerli in forno<br />

appena caldo (io ho usato il ventilato a 150° controllando<br />

sempre) per 25 – 30 minuti.<br />

Devono rimanere bianchi sopra, un po’ coloriti sotto, coprire<br />

ancora caldi di zucchero a velo vanigliato.<br />

Ps: se durante la lavorazione l’impasto s’ ammorbidisse troppo,<br />

lavorare metà impasto alla volta (l’altro metterlo in frigorifero).<br />

Con una metà io ho fatto 15 pezzi, con l’altra metà li farò più<br />

piccoli.<br />

40


Dolce alle nocciole<br />

Visto che dalle mie parti l’ inverno sembra non volerci abbandonare, la torta con le nocciole ben si<br />

adatta ad una giornata grigia e piovosa.<br />

Con questa ricetta partecipo al contest del blog Spelucchino. La particolarità di questo contest è<br />

quella di “provare” la provenienza scritta della ricetta, quindi ecco la foto del mio adorato quaderno<br />

delle ricette...<br />

~ di Sabrina ~<br />

(sabrina.giallozafferano.it)<br />

41<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

4 uova<br />

250 gr di zucchero<br />

200 ml di olio<br />

200 ml di latte<br />

200 gr di nocciole tritate<br />

300 gr di farina<br />

1 bustina di lievito<br />

Preparazione:<br />

In una terrina sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere<br />

un composto spumoso, quindi aggiungete il latte e l’olio.<br />

Continuate ad amalgamare e aggiungete successivamente<br />

prima le nocciole tritate e poi la farina setacciata con il lievito.<br />

Imburrate ed infarinate una tortiera, versateci il composto<br />

ed infornate in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.<br />

Ottima per la colazione o per una merenda delicata.mandorla<br />

si deve sentire sotto i denti!) la farina ed il sale.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

300 gr di farina<br />

3 uova<br />

150 gr di zucchero<br />

1 bicchiere di olio<br />

1 bicchiere di latte<br />

1 bustina di lievito<br />

1 bicchierino di Vermouth<br />

Frutta a piacere<br />

Preparazione:<br />

In una terrina sbattere le uova con lo zucchero, fin quando<br />

saranno ben spumose, quindi aggiungere l’olio, il latte e il<br />

liquore. Infine aggiungere la farina setacciata con il lievito e<br />

la frutta (tipo 3 mele) a pezzetti piccoli.<br />

Imburrare un teglia e versarvi il composto, infornare in forno<br />

caldo e far cuocere a 180 gradi per una mezz’ ora. Questa per<br />

esempio è preparata con delle mele e potete gustarla così al<br />

naturale oppure spolverizzata con dello zucchero a velo.<br />

Clafoutis<br />

Questo dolce è molto versatile, per farlo infatti si possono utilizzare diversi tipi di frutta a seconda<br />

dei gusti o della stagione. In questo periodo è quindi una ricetta perfetta per un’ ottima torta di mele<br />

o di pere, in estate invece possiamo spaziare dalle pesche, alle albicocche, alle susine.<br />

Con questa ricetta partecipo al contest la cui particolarità è quella di “provare” la provenienza scritta<br />

delle ricette…per cui ecco la foto della pagina del mio quaderno di ricette.<br />

~ di Sabrina ~<br />

42<br />

(sabrina.giallozafferano.it)


La minestra dolce dei primi del ‘900<br />

denze erano spesso vuote per loro e per la famiglia<br />

e anche nei periodi in cui i bimbi per vari<br />

motivi erano inappetenti proprio come oggi.<br />

Mi è stato chiesto se avevo una ricetta di casa<br />

ebbene questa è della mia nonna come il telo con<br />

iniziali ricamate da Lei, e anche il pizzo all’uncinetto<br />

e il piatto tutto è suo.<br />

La minestra dolce dei primi del ‘900<br />

preparatela ai vostri bambini è molto buona.<br />

Questa non è una ricetta ma è pura poesia per<br />

tutti noi che sappiamo coglierne il suo intrinseco<br />

significato infatti è una ricetta di semplice<br />

pasta preparata con farina acqua e sale poi<br />

condita con olio e zucchero, deliziosa dovreste<br />

farla assaggiare a vostri bambini. Le mamme<br />

del secolo scorso la preparavano ai loro figli<br />

come dolce nelle giornate difficili dove le cre-<br />

43<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Per i Pici:<br />

400 gr di farina per tutti gli usi<br />

100 gr di farina di semola + per il tagliere<br />

230 / 240 gr di acqua q.b.<br />

un pizzico di sale<br />

un piccolo uovo o anche solo l’albume<br />

Condimento:<br />

zucchero<br />

olio extra vergine d’oliva


Preparazione:<br />

Mettete l’acqua tiepida in una ciotola unire la farina mescolando<br />

con la forchetta fino ad ottenere un impasto molto<br />

morbido unire il sale e il piccolo uovo continuate a mescolare<br />

quando il composto è più sostenuto mettetelo sulla spianatoia<br />

e unite tutta la farina e impastate fino a quando si è formato<br />

un impasto morbido.<br />

Copritelo con la ciotola e fatelo riposare per una mezz’oretta,<br />

a questo dividetelo in due e stendetene uno di uno<br />

spessore di 1 cm , ora tagliate delle striscioline e arrotolatele<br />

con il palmo delle mani sulla spianatoia per formare<br />

i pici . Per ultimo passateli nella semola prima di<br />

disporli in un vassoio ricoperto da un telo da cucina.<br />

Cuocere la pasta come di consueto condire con olio extra vergine<br />

d’oliva e zucchero buon appetito con i vostri bimbi<br />

(coolchicstyleconfidential.blogspot.com)<br />

Mia nonna Pia è stata una buona<br />

persona con tutti, il suo nome era<br />

un presagio per la sua vita, una<br />

bravissima cuoca e instancabile<br />

lavoratrice spero di assomigliarle<br />

nelle piccole cose anche con le differenze<br />

che possono creare inevitabilmente<br />

i tempi.<br />

Mia nonna ci invitava tutti a casa<br />

sua aveva tre figli e allora 4 nipoti<br />

oggi 5, preparava grandi pranzi<br />

con pietanze deliziose era una<br />

Grande Donna curava con attenzione<br />

tutto e quando arrivava il<br />

momento di andare a tavola per<br />

Lei non si era messa il piatto ma<br />

mangiava in disparte come le era<br />

stato insegnato dalla sua famiglia,<br />

le moglie servivano durante<br />

il pranzo le numerose persone che<br />

componevano allora le famiglie e<br />

mangiavano dopo il marito, ci sono<br />

voluti anni e tutti noi i figli, i nipoti<br />

e i generi per portarla a tavola<br />

senza che si sentisse a disagio ma<br />

comunque era felice ..... mi scendono<br />

le lacrime ma non sono triste sono orgogliosa di lei e di come era.<br />

~ di Stefania ~<br />

44


Dolce Anna Paola. Revival anni ‘70<br />

La ricetta risale agli anni ‘70, appunto!<br />

E’ ancora lì, nel ricettario, su un foglio a<br />

quadretti, scritta a mano dalla figlia della<br />

signora del piano di sopra: provalo! E’<br />

ottimo!<br />

Si faceva presto a dire ottimo. Allora,<br />

a parte quelli della tradizione,<br />

erano pochi i dolci “particolari”, soprattutto<br />

al cucchiaio; ancora doveva trionfare il tiramisù e si godeva anche per una semplice<br />

crostata. E io, appena quattordicenne, ho seguito il consiglio della signora D’Ercole!<br />

Era piaciuto a tutti in famiglia e, dopo anni ( lasciate perdere i conti altrimenti scopriamo quanti<br />

anni ho!), ancora mi capita di riprendere quel foglio ingiallito... e mi mancano le mamme del<br />

condominio!<br />

~ di Dana ~<br />

(teebriciole.blogspot.com)<br />

45<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

un pan di spagna di 6 uova<br />

crema pasticcera utilizzando<br />

1\2 l di latte e aromatizzata<br />

con 1\2 bacca di vaniglia<br />

200 g di panna montata<br />

1 foglio di gelatina da 2 g ( mia aggiunta)<br />

2 arance<br />

10 fette di ananas sciroppato e sciroppo<br />

maraschino a piacere ( la ricetta ne prevede 6<br />

cucchiai ma io ne metto un pochino in più)


Preparazione:<br />

Pelare a vivo le arance, tagliarle a pezzettini.<br />

Ridurre a piccoli pezzi anche 6 fette di ananas.<br />

Mescolare la frutta e aggiungere un paio di cucchiai di maraschino.<br />

Unire altro maraschino allo sciroppo.<br />

Alla crema calda aggiungere la gelatina ammollata e strizzata<br />

e,quando sarà fredda, anche la panna montata.<br />

Tagliare il pan di spagna a strisce e sistemarlo sul fondo di<br />

uno stampo di vetro.<br />

Bagnare con lo sciroppo, distribuire 1\2 della crema, cospargere<br />

con 1\2 della frutta.<br />

Formare un altro strato di pan di spagna, bagnarlo, distribuirvi<br />

la rimanente frutta e coprire con l’altra metà della<br />

crema.<br />

Decorare con le fette di ananas e, dice la ricetta, qualche<br />

ciliegina candita.<br />

46


Gnocchetti di spinaci e ricotta<br />

Questi gnocchi sono fatti con le spinaci<br />

e la ricotta, un abbinamento<br />

molto usato e molto gustoso.<br />

Si posso condire con del sugo d’arrosto<br />

oppure con della passata di<br />

pomodoro.<br />

Questa ricetta l’ho ereditata da Annuccia,<br />

una mia parente, molto brava<br />

in cucina e molto buona ed onesta<br />

nella vita.<br />

Ogni volta che andavo a pranzo da<br />

lei mi preparava con molto amore<br />

questi gnocchetti perchè sapeva che<br />

erano i miei preferiti.<br />

Quando avevo 10 anni chiedevo sempre<br />

a mia Madre quando andavamo<br />

a pranzo da Annuccia perchè volevo<br />

mangiarli.<br />

Quando diventai più grande ed iniziai<br />

a cucinare, decisi di chiederle la<br />

ricetta per poterli fare a casa ogni<br />

qualvolta che avevo voglia di mangiarli.<br />

Devo veramente ringraziarla per<br />

tutte le volte che mi invitò a pranzo per gli gnocchi e per tutto l’amore che mi ha dato in questi<br />

anni!!!<br />

Grazie Annuccia!!!<br />

~ di Francesca ~<br />

(pannacioccolatoefantasia.blogspot.com)<br />

47<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

500 gr di spinaci<br />

300 gr di ricotta romana<br />

1 uovo<br />

3 cucchiai di farina di grano duro<br />

4 cucchiai di pane grattugiato<br />

formaggio grana q.b<br />

Preparazione:<br />

Lessare le spinaci e passarle con poco condimento in un egame.<br />

Aggiungere la ricotta, l’uovo, la farina, il pangrattato ed<br />

il formaggio grana.<br />

Con un cucchiaio fare dei gnochetti e metterli su una carta<br />

con del pane grattugiato e rotolarli sul pangrattato.<br />

Cuocere 5-6 minuti dopo che sono venuti a galla.<br />

Condire con del burro, sugo d’arrosto o salsa di pomodoro.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

280 gr. farina<br />

120 gr. zucchero<br />

1 vasetto yoghurt bianco<br />

3 uova<br />

60 gr. burro morbido<br />

1 bustina lievito<br />

4 gocce essenza limone<br />

(oppure scorza grattata)<br />

Crema Pasticcera<br />

1 tuorlo<br />

1 cucchiaio zucchero (molto colmo)<br />

1 cucchiario maizena (molto colmo)<br />

1 bicchiere di latte tiepido<br />

Preparazione:<br />

Per i muffins, procedere con il mixer e con tutti gli ingredienti<br />

liquidi. Solo dopo averli amalgamati bene, ag-<br />

Le ali nel cuore... muffins<br />

Dietro questo post c’è una piccola storia<br />

mia, che risale a quando avevo meno di<br />

sette anni, in prima elementare e, rovistando<br />

per la dispensa di mamma trovai<br />

una scatola di preparato per muffins.<br />

Presa dalla smania, pregai la mamma di<br />

lasciarmeli cucinare. Ricordo ancora la<br />

scatola, di un colore verde acqua, con una<br />

piccola scritta in basso che diceva “istruzioni<br />

a tergo” (a tergo??!) e mi chiedevo cosa<br />

significasse, perché era chiarissimo che ssi<br />

trovavano dietro.<br />

Quella fu la mia prima volta in cucina e,<br />

ovviamente, porto con me nel cuore questo<br />

ricordo speciale.<br />

Da allora ho messo le mani in pasta tantissime<br />

altre volte, ancora piccina. Ad<br />

esempio riuscii a fare una capatanta alla<br />

maestra, che in terza elementare mi invitò<br />

a fare una torta a casa sua! Una bella<br />

ciambellona con le uvette.<br />

Cucinare mi piaceva così tanto che, in<br />

quarta elementare, decisi che da grande avrei fatto la cuoca.<br />

Alla fine della terza media, presa dal “fuoco sacro”, preparai tutti i documenti necessari per l’iscrizione<br />

e, con la mia mamma andammo alla scuola alberghiera, che all’epoca era presente nella provincia<br />

di Bergamo solo a San Pellegrino. E’ piuttosto distante da dove abitiamo, si doveva restare via<br />

per tutta la settimana e durante le vacanze era previsto obbligatoriamente prendere parte a stage<br />

di due mesi, anche lontano, per acquisire pratica...<br />

Ebbene, dopo aver portato tutti gli incartamenti alla scuola ed aver confermato l’iscrizione, la mam-<br />

48


ma iniziò a pensare che con questa scelta io avrei preso il volo, per così dire, avrei iniziato una vita<br />

che, secondo lei, mi avrebbe portato definitivamente via da casa; lei avrebbe così perso un aiuto<br />

prezioso.<br />

Come ho già detto, ho tre fratelli più piccoli di me, la mia presenza in casa le era fortemente d’aiuto...<br />

e ci credo bene, già allora cucinavo alcune cose meglio di lei ;;) che comunque nelle sue poche preparazioni<br />

(siamo bergamaschi... fantasia poca) era pur brava.<br />

Cercò in tutti i modi di dissuadermi dalla mia scelta; insistette così tanto, piangendo e implorando,<br />

che infine lasciai perdere.<br />

Ripiegai su una scuola tecnica, dove<br />

comunque ho trovato un ambito che mi<br />

è congeniale ed ho proseguito su quella<br />

strada. Infatti il lavoro che svolgo<br />

tutt’ora non ha tradito quello che<br />

all’epoca fu comunque un ripiego.<br />

Ma la passione per la cucina non è mai<br />

passata, il desiderio di conoscere le materie<br />

ed accostare i sapori è sempre lì,<br />

ogni volta che vado a fare la spesa.<br />

Tutto questo lo porto nel cuore. A volte<br />

-molte volte- mi sono chiesta che cosa sarei<br />

oggi se avessi potuto fare quel che allora<br />

avevo in testa. Non c’è una risposta<br />

a questa domanda, c’è solo un occhietto<br />

che, ogni volta fa una piccola lacrima.<br />

Quel cuore che ha iniziato a battere per la cucina, ho voluto ricordarlo facendo i muffins della mia<br />

prima volta, con la mia ricetta ormai collaudatissima. E siccome nella famosa scatolina verde c’era<br />

anche il preparato per una cremina, ho fatto “un uovo” di crema pasticcera, in tre minuti complessivi<br />

ed ho riprodotto esattamente quei miei primi muffins, con l’unica differenza nell’incisione: a forma di<br />

cuore, con le ali, proprio come allora.<br />

~ di Cinzia ~<br />

(essenzaincucina.blogspot.com)<br />

49<br />

giungere la farina, zucchero e lievito. Distribuire nei<br />

pirottini ed infornare a 160° ventilato per 18-20 min.<br />

Per la crema, in un pentolino, battere con la frusta il tuorlo e<br />

lo zucchero, con il limone, aggiungere poi la maizena e battere<br />

bene. Procedere incorporando il latte a piccolissime dosi, fino<br />

a completamento. Porre su fuoco lievissimo, mantenendo frustato<br />

fino a che si addensa. Basteranno tre minuti o poco più.<br />

A cottura e raffreddamento di muffins e crema, procedere con<br />

delle incisioni sulla superficie dei muffins, da riempire con<br />

poca crema.<br />

La parte di impasto asportata può<br />

essere ri-appoggiata sopra la crema.<br />

Io ho tagliato per il lungo i cuori e li<br />

ho messi come vedete in foto.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

1 Kg. e mezzo di farina (1 Kg. 00 + 500 semola)<br />

250 gr. di margarina<br />

100 gr. di zucchero<br />

50 gr. di lievito (25 gr. lievito di birra)<br />

sale (20 gr.)<br />

acqua (circa 650 gr.)<br />

Preparazione:<br />

Sciogliere in un pò di acqua tiepida appena zuccherata (presa<br />

dal totale) il lievito di birra e tenerlo da parte.<br />

Nella ciotola della planetaria versare la farina con lo strutto,<br />

con le mani amalgamare entrambi gli ingredienti, aggiungere<br />

lo zucchero e il lievito e cominciare ad impastare, aggiungendo<br />

piano piano l’acqua tiepida, impastare a lungo, circa<br />

15 minuti, a metà lavorazione aggiungere il sale; l’impasto è<br />

pronto quando si otterrà un panetto morbido e non appiccicoso<br />

che si metterà a lievitare coperto in un posto caldo fino al<br />

raddoppiato (circa 4 ore). Trascorso il tempo di lievitazione,<br />

riprendere la pasta, versarla sulla spianatoia infarinata e<br />

fare tante palline di circa 35 gr. ciascuna.<br />

I calzoni di mamma Gisella<br />

Questa ricetta risale ai primi anni 80 quando ho conosciuto Mamma Gisella, cioè mia suocera, una<br />

donna con una personalità molto forte, schietta e senza peli sulla lingua, bionica, sa fare un sacco<br />

di cose e tutte le riescono bene...non ha quello che si può dire un buon carattere e non è facile andare<br />

d’accordo con lei....però quando questo succede è la persona più buona e generosa del mondo!<br />

Anche con me è stato così, i primi anni non sono stati certo facili, poi però abbiamo instaurato un<br />

bellissimo rapporto di rispetto e stima reciproca, io le voglio tantissimo bene ed anche lei me ne vuole,<br />

e me lo dimostra sempre... la considero la mia seconda mamma.<br />

Non parliamo poi di cucina, Mamma Gisella è una bravissima cuoca, il suo livello è molto alto, sa fare<br />

praticamente tutto, e anche qui tutto le riesce bene....ha solo un piccolissimo difetto ....quando ti dà<br />

una ricetta, il che non avviene spesso, scrive solo gli ingredienti, senza specificare nulla, in quanto<br />

50


per lei è scontato che poi si sappia fare!<br />

La ricetta di oggi ne è la dimostrazione, solo un elenco di ingredienti.<br />

Ci sono voluti tanti anni e tanti tentativi prima di riuscire ad ottenere un risultato che si avvicinasse<br />

a quello suo, fino al giorno in cui mio marito, giudice “imparziale” mi ha detto che finalmente erano<br />

come quelli di mamma!!!<br />

Nel foglio ci sono due ricette, oggi posto solo i calzoni, trascrivo la ricetta per come mi è stata data,<br />

in rosso metto le mie modifiche, anche il procedimento è quello mio, perchè le spiegazioni sono state<br />

pochissime.<br />

~ di Letizia ~<br />

(incucinaconletizia.blogspot.com)<br />

51<br />

Stendere la pasta, aiutandosi con il mattarello, dare una forma<br />

arrotondata, mettere al centro il prosciutto e la mozzarella.<br />

Richiudere, sigillando bene i bordi, rimettere a lievitare per<br />

circa un’ ora.<br />

Nella friggitrice, versare abbondante olio di semi, portare a<br />

temperatura e friggere i calzoni.<br />

Ho voluto provare questo impasto anche al forno ed ecco cosa<br />

ne è venuto fuori: un simil danubio sofficissimo e gustoso.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

limoni (non trattati)<br />

zucchero<br />

ghiaccio<br />

mentuccia<br />

vodka<br />

acqua tonica (mia aggiunzione)<br />

Preparazione:<br />

Tagliare i limoni a cubetti con tutta la buccia e metterli in<br />

una ciotola con la mentuccia e il ghiaccio (lasciare qualche<br />

foglia di mentuccia per la decorazione) e con un batticarne<br />

cominciate a macinare il tutto.<br />

Aggiungere la vodka e lasciare riposare un pò. Per ultimo<br />

aggiungere l’acqua tonica (questa è facoltativa ma vi assicuro<br />

che ci sta divinamente) Potete fare anche una bella variante<br />

con del Bitter rosso ;-)<br />

Solo a vederla mi fa pensare all’estate<br />

Caipirinha sicula<br />

:-) quindi caipirina con<br />

prodotto nostrani :-)<br />

Vi capita mai con un’ amica<br />

o con una persona vista per<br />

la prima volta o dal dottore,<br />

che, parlando parlando,<br />

esce fuori una ricetta???<br />

(non lo dite al mio dentista,<br />

ma a me è capitato pure<br />

di strappare la pagina di<br />

ungiornale perchè ho letto<br />

una ricetta interessanti). A<br />

me capita, ma chissà come<br />

mai, in quel momento, non<br />

si ha mai un taccuino dove prendere un appunto. E allora cerchi qualsiasi cosa su cui poter appuntarti<br />

quegli ingredienti di quella ricetta che ti ha incuriosito. Ecco, è questo uno dei casi :-), la mia<br />

amica, amica di una brasiliana, mi ha fatto bere questo buonissimo coktail in una scampagnata, mi<br />

è piaciuto tanto, soprattutto per questo suo potere digestivo, è mi son fatta dare la ricetta e anche se<br />

si trattava di pochi ingredienti, dovevo pur scrivermela...la prima cosa che mi è saltata in mano era<br />

un tovagliolo (l’80% delle ricette che mia suocera mi ha dato le ho scritte li :-)) e quindi, eccola :-).<br />

La caipirinha è un cocktail tipicamente brasiliano, a base di cachaça, lime, zucchero e ghiaccio, ma<br />

noi la facciamo con quello che abbiamo :-)<br />

Questo è un digestivo eccezionale, pure dopo aver mangiato un maiale intero, con questo, digerirete<br />

all’istante :-)<br />

~ di Danita ~<br />

52<br />

(leleccorniedidanita.blogspot.com)


I pancakes di Teatina<br />

Ho provato a preparare i pancakes per due mesi, prima di trovare, sul sito Coquinaria, la ricetta<br />

perfetta: quella di Teatina, una deliziosa signora che ha proposto dei pancakes leggeri e squisiti.<br />

Temendo di smarrirla, l’ho copiata sul quadernone che ho comprato pochi giorni fa e.. ve la<br />

propongo.<br />

A colazione, domenica, ho mangiato 3 mini pancakes con le fragole.. :-)<br />

(ricettelle.blogspot.com)<br />

~ di Luisa ~<br />

53<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

80 g di farina<br />

1 cucchiaio di zucchero<br />

1 cucchiaino di lievito per dolci<br />

1 uovo<br />

100 g di latte<br />

2 cucchiai d’olio<br />

mezzo cucchiaino di sale<br />

Preparazione:<br />

In una ciotola, versare la farina, lo zucchero, il lievito per<br />

dolci e mezzo cucchiaino di sale. Versarvi sopra una cremina<br />

ottenuta mescolando l’ uovo, il latte e d’ olio. Commescolare e<br />

poi versare a cucchiaiate in una padella antiaderente. Girare<br />

i pancakes una sola volta, quando, ai bordi, compariranno<br />

delle bollicine. Servirli caldi, con sciroppo d’acero o con miele,<br />

o con burro e marmellata, o con yogurt e frutta fresca. Vanno<br />

comunque bene con salati ( affettati e formaggi.)


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

5 uova<br />

3 cucchiai di farina<br />

3 cucchiai di zucchero<br />

1 bustina di vanillina<br />

250 gr. di mascarpone<br />

200 gr. di nutella<br />

Preparazione:<br />

Impastate rapidamente i rossi d’uovo con lo zucchero, la farina,<br />

la vanillina fino ad avere un composto liscio e omogeneo.<br />

Aggiungete i bianchi d’uovo montati precedentemente a neve<br />

con l’aiuto di una frusta dall’alto verso il basso.<br />

Versate il composto su una teglia rettangolare da forno precedentemente<br />

foderata con carta forno bagnata.<br />

Cuocete in forno per 10 minuti a 200°.<br />

Mentre il rotolo cuoce mescolate in una ciotola il mascarpone<br />

con la nutella.<br />

Appena sfornato “ farcitelo” con la crema preparata.<br />

Rotolo nutella e mascarpone super goloso<br />

Per questa ricettina non pensate assolutamente alla dieta... e alla prova costume... perchè è tutto<br />

fuorchè un dolce dietetico...<br />

Ma ieri è venuto a pranzo il mio fratellino...(fratellino di un metro e ottantacinque per 29 anni di<br />

età!!!!!!... Insieme alla sua fidanzata...) e così ho preparato questo rotolone.<br />

La ricettina me l’ha passata mia suocera... la particolarità di questa ricetta è che la zia di mio<br />

marito l’ha data alle sorelle che a loro volta l’hanno data alle figlie (e nel mio caso a me-la nuora)<br />

ed io a mia volta la giro a tutte voi... è da un pò che girava nella mia agenda cercavo solo l’occasione<br />

giusta per preparla...<br />

Tra l’altro è rapidissima da preparare ed è una fetta tira l’altra... l’ho fatto assaggiare anche ai<br />

miei vicini ed il piatto è tornato lindo e pulito a casa dopo 10 minuti... mi hanno detto che se faccio<br />

esperimenti e servono cavie loro sono ben disposti......che dite gli sarà piaciuto?????!!!!!<br />

~ di Stefy ~<br />

54<br />

(dolcimanontroppo.blogspot.com)


55<br />

Fate un salsicciotto e mettete in frigorifero a riposare per<br />

almeno un’ oretta.<br />

Srotolate, tagliate a fette e decorate con zucchero a velo.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

300 gr di farina<br />

800 gr di mele<br />

200 gr di zucchero<br />

150 gr di burro<br />

4 uova<br />

un bicchiere di latte<br />

una bustina di vaniglia<br />

una bustina di lievito per dolci<br />

56<br />

Torta di mele<br />

Quando preparo questo dolce ripenso sempre a delle persone<br />

speciali con le quali ho trascorso cinque anni importanti<br />

della mia vita: sono gli alunni di una classe di un Istituto di<br />

Angri, a cui, negli anni novanta, ho insegnato matematica<br />

dalla prima fino al diploma.<br />

Li conobbi fragili ed incerti adolescenti e li lasciai uomini e<br />

donne pronti ad affrontare con sicurezza la vita, maturati<br />

anche dalle tante esperienze scolastiche fatte insieme.<br />

Il corso che frequentavano era un corso sperimentale, il<br />

Brocca, che nasceva in quella scuola proprio con loro e c’era<br />

tanto entusiasmo sia da parte degli alunni che dei docenti<br />

nell’affrontare quella nuova avventura.<br />

Fra le tante attività, il quarto e quinto anno realizzammo,<br />

nell’area di progetto, un interessante studio sulle industrie<br />

conserviere della zona dell’ Agro nocerino-sarnese partendo<br />

dalle origini ed arrivando a simulare una impresa vera<br />

e propria. In quei due anni organizzammo varie conferenze<br />

con imprenditori, politici, docenti universitari che approfondirono<br />

i temi affrontati durante il progetto.<br />

Alla fine di ogni riunione diventò consuetudine congedare<br />

gli ospiti offrendo loro un buffet preparato dagli allievi.<br />

Era un importante momento conviviale dove gli alunni erano<br />

orgogliosi di farci assaggiare le specialità realizzate da<br />

loro o dalle mamme. Io, già allora appassionata di cucina,<br />

mi facevo dare tutte le ricette dei dolci che mi piacevano<br />

particolarmente. La ricetta di quest’ottima torta di mele è<br />

stata scritta da un’ alunna di quella classe e rimane nel mio<br />

ricettario fra i ricordi più cari.<br />

Alcuni di questi allievi li ho ritrovati su Facebook.<br />

(matematicaecucina.blogspot.com)<br />

~ di Laura~


57<br />

Preparazione:<br />

Sbucciare le mele, tagliarle a fettine sottili e pesarle.<br />

In un terrina montare il burro e lo zucchero, aggiungere uno<br />

alla volata i tuorli d’uovo e la farina sempre poco per volta.<br />

Sciogliere la bustina di lievito nel latte insieme alla vaniglia<br />

e versare il liquido nel composto.<br />

Infine unire le mele tagliate a fettine sottili precedentemente<br />

immerse nei 4 albumi montati a neve.<br />

Cuocere a fuoco 170/180° per circa tre quarti d’ora.


Ingredienti per 1 persona<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

100 gr di pennette rigate senza glutine<br />

una confezione da 100 gr di panna da cucina<br />

2 cucchiai di passata di pomodoro (variazione<br />

personale)<br />

50 gr di salmone affumicato<br />

Come ti mando in fumo lo chef<br />

Pennette panna rosa e salmone<br />

Povero cameriere, mi dispiace ma questa<br />

volta ci sei capitato tu, posso solo dirti<br />

di portare pazienza, la serata passerà<br />

in fretta. Sono queste le poche parole di<br />

consolazione dette al cameriere.<br />

Mettete una sera a cena in una pizzeria<br />

un gruppo di 10 amici tra cui 7 donne e<br />

3 uomini, il cameriere arriva, distribuisce<br />

i menù e ritorna dopo qualche minuto<br />

con il blocchetto e la penna per le ordinazioni.<br />

Cominciano gli uomini: convinti,<br />

decisi, sicuri della scelta e sopratutto<br />

senza variazioni.<br />

Ora tocca alle donne:<br />

per me una margherita col bordo ben cotto<br />

e poca mozzarella<br />

per me una margherita, anzi no, una marinara<br />

ma senza aglio, non lo sopporto,<br />

per me una margherita ma senza olio,<br />

sono a dieta<br />

per me una pomodorini e rucola, ma i pomodorini<br />

spellati, non digerisco la buccia<br />

per me una 4 stagioni, ma senza olive e<br />

carciofi, non mi piacciono<br />

per me una margherita al prosciutto, ma il prosciutto quello magro senza grasso<br />

per me un calzone ripieno, ma al posto del prosciutto il salame e ben cotto.<br />

Non è possibile! 7 donne su 7 hanno variato la pizza, non c’è nè stata una che l’abbia ordianta così<br />

com’è stata creata. Il cameriere scrive, cancella e riscrive le ordinazioni, facendo confusione tra le<br />

varie aggiunte e omissioni, poi stralunato e visibilmente scioccato passa l’ordinazione al pizzaiolo.<br />

E qui la cosa rientra ancora nei limiti del ragionevole, ma immaginate al ristorante con un menù<br />

58


composto da svariate portate, inizia ad essere davvero una cosa impossibile, oltre che una scocciatura<br />

per il povero cuoco.<br />

Adesso, mi chiedo: chissà per quale inconscio motivo, per quale ingiustificata ragione, o quale<br />

ribelle ormone dobbiamo stravolgere il menù del malcapitato chef?<br />

Non vi preoccupate se dalla cucina vedete uscire del fumo, non è l’arrosto che brucia, ma è il cuoco<br />

visibilmente arrabbiato al quale esce il fumo dalle orecchie (avete presente i cartoni animati?)<br />

Sarà forse il caso di essere meno esigenti e più comprensivi nei confronti di chi sta lavorando!<br />

Misteri dell’universo femminile!<br />

Con questa ricetta, io e mio figlio Lorenzo partecipiamo al concorso di spelucchino con la sua<br />

bellissima iniziativa. Era da tempo che mi chiedeva di poter scrivere anche lui qualcosina sul mio<br />

blog, ed allora eccolo accontentato (in un certo senso!)<br />

~ di Concetta e Lorenzo~<br />

(ilcucchiaiomagico.blogspot.com)<br />

59<br />

cipolla-prezzemolo<br />

olio<br />

sale<br />

Preparazione:<br />

Salate e portate ad ebollizione l’acqua.<br />

Intanto in un pentolino antiaderente fate dorare la cipolla<br />

finemente tritata e l’olio, aggiungete i 2 cucchiai di pomodoro<br />

o se preferite qualche spruzzo di concentrato di pomodoro,<br />

aggiungete il salmone tagliato filetti e fate cuocere un paio<br />

di minuti, aggiungete la panna e aggiustate di sale, ecco la<br />

salsa è pronta.<br />

Condite le pennette e spolverate con abbondante prezzemolo<br />

tritato.<br />

In origine questa ricetta era di sola panna, ma un tocco di<br />

colore secondo me ci stà bene, mentre per il formato di pasta<br />

erano previste le farfalle, mentre io ho usato le pennette,<br />

queste piccole variazioni devono essere frutto di quell’ormone<br />

ribelle di cui vi parlavo.


Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Per la pasta frolla:<br />

250g di farina<br />

1 uovo<br />

50g di farina di mandorle (io ne ho messo 100g)<br />

100g di zucchero<br />

120g di burro<br />

2 cucchiaini di lievito per dolci<br />

Per la farcia:<br />

250g di mascarpone (io ho usato la ricotta)<br />

200g di panna montata<br />

400g di nutella<br />

pan di Spagna tagliato a pezzettini piccoli ( io<br />

ho usato 7 o 8 savoiardi)<br />

gocce di cioccolato<br />

granella di nocciole ( io ho usato mandorle tostate<br />

e pestate grossolanamente)<br />

liquore Alchermes<br />

Crostata alla nutella e mascarpone<br />

Ecco, questa è una delle ricette raccolte nel tempo, era tra i tanti foglietti che ancora non ho trascritto<br />

nel taccuino delle ricette.<br />

Grazie a Barbara, del blog “Lo Spelucchino” e al suo contest “ Mi dai la ricette?” ho rovistato un<br />

po tra i tanti, tantissimi foglietti di ricette, trascritte spesso frettolosamente, tanto da non venirne<br />

a capo, ne della fonte ne del perché l’ abbia trascritta, e tante di queste sono ancora li, mai fatte.<br />

Diciamo che le ricette restano su foglietti volanti fino a quando non le provo personalmente, poi le<br />

trascrivo nel taccuino, le trascrivo pur avendo il blog, sul quale pubblico tutto quello che ho provato<br />

e sperimentato personalmente, perché per me, scrivere a mano queste ricette e quasi un rito<br />

che fa sentire quello che faccio più autentico e importante. Questa ricetta, che vi propongo, è la<br />

ricetta di questa buonissima crostata alla nutella e mascarpone, che mi diede Lucia, la fidanzata<br />

60


di mio fratello, la quale molto presto diventerà cognata a tutti gli effetti. Una domenica che era<br />

a pranzo da noi, portò una crostata fatta con le sue manine, ed era buonissima, e come sempre,<br />

quando un piatto m’interessa, chiesi la ricetta, e lei, gentilissima, qualche giorno dopo me la fece<br />

avere, trascritta di suo pugno su un foglio di quaderno.<br />

Beh, questa ricetta, era rimasta tra le tante che mi ero ripromessa di fare quanto prima, e che<br />

ancora non avevo fatto, e oggi, finalmente, grazie appunto al contest “mi dai la ricetta?”, ho fatto,<br />

e ne sono contentissima, perché è venuta buonissima, e ora è passata di diritto, a far parte del<br />

mio taccuino di ricette, e chi sa, forse, qualcun’altro incuriosito da questa crostata, la trascriverà<br />

su un foglietti no, e magari la proverà e....<br />

Vi riporto gli ingredienti che lei mi ha dato, ma riporto anche alcune varianti che ho apportato,<br />

come la sostituzione del mascarpone con la ricotta, e la variante della marmellata, in quanto ho<br />

fatto le crostatine piccole con la nutella e la crostata grande con la marmellata di ciliege.<br />

(ricetteamorefantasia.blogspot.com)<br />

~ di Gabriella ~<br />

61<br />

Preparazione:<br />

Preparare la pasta frolla, impastando tutti gli ingredienti,<br />

stenderla e rivestire uno stampo, precedentemente unto di<br />

burro e leggermente infarinato, e procedere con la cottura in<br />

bianco, ( cioè, mettere sullo strato di pasta frolla un foglio di<br />

carta forno, riempire quindi di legumi secchi, ( ceci, fagioli,<br />

o apposite pietruzze) questo farà sì, che, la pasta in cottura<br />

non gonfi troppo, e che sia cotta per essere farcita a freddo)<br />

Infornare per 30 minuti circa a 170 / 180°C, dipende un po<br />

dal forno, comunque fino a che risulta dorata ( se si fanno<br />

delle crostatine piccole, il tempo di cottura diminuisce, di circa<br />

la metà).<br />

Quando la crostata è dorata, toglierla dal forno, eliminare la<br />

carta forno con i legumi, e lasciare raffreddare.<br />

Intanto sciogliere la nutella, immergendo il barattolo in un<br />

bagno Maria, o nel microonde, versare la nutella nel fondo<br />

della crostata, cospargere di granella di nocciole o mandorle<br />

tostate e pestate. Lavorare il mascarpone o la ricotta, con lo<br />

zucchero, sbattendo con le fruste elettriche, aggiungere lentamente<br />

la panna montata, incorporandola delicatamente senza<br />

smontare la crema, versare la crema di mascarpone nella<br />

crostata a ricoprire perfettamente la nutella.<br />

Bagnare strisce di pan di Spagna o savoiardi, nel liquore<br />

Alchermes, tagliare a cubettini piccoli, e spargerli sulla crostata,<br />

terminare con manciate di gocce di cioccolato fatte cadere<br />

a pioggia.<br />

Lasciare riposare il dolce in frigo almeno un’ ora prima di<br />

servire.


Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

1 yogurt<br />

2 misurini di zucchero<br />

3 misurini di farina<br />

1 misurino di olio di semi<br />

2 uova<br />

1 bustina di lievito per dolci<br />

1/2 mela tagliata a pezzettini piccoli<br />

1/2 mela tagliata a fettine sottili<br />

Preparazione:<br />

Come misurino usare lo stesso bicchiere dello yogurt. Montare<br />

lo yogurt con lo zucchero, la farina, l’olio di semi e i tuorli<br />

d’uovo.<br />

A parte montare a neve le chiare d’uovo e aggiungerli al composto<br />

precedente, aggiungere anche la 1/2 mela tagliata a<br />

pezzetti e il lievito.<br />

Imburrare e infarinare una teglia, io ho saltato questo pas-<br />

Torta allo yogurt di nonna Caty<br />

Questa torta, semplicissima e conosciuta da tutti, è stata realizzata sabato scorso, insieme ad<br />

Alice, che doveva preparare un dolce da portare ad una riunione scout.<br />

Mia figlia, in verità, non ama molto l’arte culinaria, lei sostiene che preferisce mangiare piuttosto<br />

che cucinare, però si era impegnata e quindi doveva ottemperare, per cui mi ha chiesto aiuto, anzi<br />

mi ha chiesto di darle la prima ricetta che avessi realizzato io da sola.<br />

Sul momento non ricordavo nulla, però ho chiamato mia madre, che nonostante l’età ha un’ottima<br />

memoria, che non solo mi ha ricordato di quale torta si trattava, ma mi ha anche detto dove si<br />

trovava la ricetta.<br />

Riprendendo quel vecchio quaderno pieno di foglietti ingialliti dal tempo, tantissimi ricordi sono<br />

affiorati nella mia mente,... non sto qui a raccontare la mia emozione, nel rivedere la calligrafia<br />

62


incerta di mia nonna Caty.<br />

Ho rivisto quella bambina<br />

emozionata che per la prima<br />

volta, sotto l’occhio vigile<br />

della nonna, ha fatto<br />

la sua prima torta, che poi<br />

ha offerto ai ragazzini del<br />

condominio, dove abitava.<br />

Quanto mi sono sentita importante!<br />

Ne consegnare questa ricetta<br />

a mia figlia, che<br />

ripeto non ha nulla di<br />

particolare, mi sono emozionata,<br />

mi è sembrato di<br />

fare un passaggio di consegne....tanti<br />

anni fa nonna<br />

Caty mi ha consegnato la sua ricetta, oggi io la passo a mia figlia con la speranza che fra molti<br />

anni possa farlo anche lei.<br />

Spero che per Alice questo sia rappresenti l’inizio di un amore per la cucina, così come lo è stato<br />

ed ancora lo è per me.<br />

~ di Letizia ~<br />

(incucinaconletizia.blogspot.com)<br />

63<br />

saggio perchè ho usato la taglia al silicone, mettere sopra<br />

le fettine di mela, tagliate prima e messe a bagno con un pò<br />

di limone e una spolverata di zucchero, versare l’impasto e<br />

infornare a 180° per circa 30 minuti.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

600 gr di ricotta circa<br />

400 gr di zucchero<br />

250 gr di mandorle pelate<br />

125 gr di amaretti<br />

150 gr di cedro candito<br />

mezza fialetta di aroma di arancia<br />

3 cucchiai circa di cacao amaro<br />

9 uova<br />

una bustina di vanillina (io non l’ho messa)<br />

400 gr di liquore alle mandorle amare (volendo<br />

potete usarne anche solo 300 gr e la torta sarà<br />

un pò più “leggera” e meno alcolica)<br />

Preparazione:<br />

Tostate le mandorle in forno con un filo d’olio, poi tritatele<br />

fini. Tritate fine anche il cedro candito.<br />

Una torta di ricotta per ricordare...<br />

Oggi vi lascio la ricetta di questa buonissima torta in ricordo della mia nonna e del mio nonno che<br />

non ci sono più e che potete vedere insieme a me nella foto qui sopra.<br />

La ricetta che vedete scritta accanto a loro non è proprio quella scritta dalla mia nonna, ma è<br />

comunque la sua ricetta... siccome non sono riuscita a trovarla nel suo quadernino ho dovuto<br />

chiederla a Teresa, la zia del mio papà, e fortunatamente lei l’aveva ancora.<br />

Sono veramente molto contenta di averla ritrovata anche perchè oltre ad essere una torta superbuona<br />

è una di quelle ricette che quando le assaggi ti fanno tornare in mente una persona cara e<br />

i bei momenti passati insieme a lei.<br />

E questa devo proprio dire che mi fa tornare in mente la mia nonna...<br />

64


Un pò come quando mangio il risotto ai funghi che la mia nonna faceva quasi tutte le domeniche<br />

o quando mangio i tortellini e quindi mi torna in mente quando a 7-8 anni li facevo insieme a lei<br />

mentre mi raccontava tantissime storie diverse e che ora purtroppo non ricordo quasi più...<br />

Se vi state chiedendo perchè è anche in ricordo del mio nonno ve lo dico subito... io non l’ho quasi<br />

conosciuto, essendo morto prima che io compissi un anno, ma mi piace pensare che anche a lui<br />

piacesse questa torta come a me.. e sicuramente era così vista la sua bontà!!<br />

Ora però vi lascio la ricetta.. ah e dimenticavo di dirvi che questa torta veniva anche chiamata<br />

Torta degli Sposi... indovinate un pò perchè??<br />

Semplice... perchè veniva fatta come torta nuziale ai tempi dei miei nonni qui nei dintorni di<br />

Imola.<br />

~ di Gloria ~<br />

(dolcissimidolcetti.blogspot.com)<br />

65<br />

Sbriciolate fini gli amaretti e bagnateli con poco liquore (il<br />

resto lo userete per bagnare la torta cotta).<br />

In una terrina amalgamate bene la ricotta al resto degli ingredienti<br />

(a parte il liquore).<br />

Mettete il composto in uno stampo rettangolare grande (io<br />

non lo avevo per cui con questa dose ho fatto 2 torte rotonde<br />

una di 27 cm e una di 24 cm)... l’altezza della torta cruda non<br />

deve superare i 3 cm (se sono meno è ancora meglio).<br />

Cuocete la torta in forno preriscaldato a 180° fino a che non<br />

si sarà completamente asciugata (io l’ho cotta per un ora e<br />

mezza, ma dipende molto dal forno per cui passati 40 minuti<br />

ogni tanto controllate se è pronta).<br />

Appena la torta è cotta bagnatela con il liquore e lasciate<br />

che lo assorba bene, poi quando si sarà un pò raffreddata<br />

sformatela e tagliatela a cubetti.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

3 patate medie<br />

100 gr di zucchero<br />

50 gr di burro<br />

4 uova<br />

mezzo bicchiere di panna da cucina<br />

1 chiodo di garofano grattugiato<br />

1 cucchiaio di cannella in polvere<br />

100 gr di farina<br />

1 bustina di lievito per dolci<br />

poca scorza di limone grattugiata<br />

100 gr di Cioccolato fondente per ricoprire<br />

Preparazione :<br />

Bollire, pelare e passare al setaccio le 3 patate. In una terrina<br />

lavorare a crema lo zucchero, il burro morbido, i 4 tuorli (uno<br />

per volta), la panna, il chiodo di garofano grattuggiato, la<br />

cannella, la farina, il lievito e la scorza di limone grattigiata.<br />

Montare a neve i 4 albumi e incorporateli al composto, versate<br />

il tutto in uno stampo da torta (di diametro 26-27 cm)<br />

imburrato e infarinato e cuocete in forno a 180-200° per un<br />

ora e mezza. Sfornate e ricoprite con cioccolato fuso a bagno<br />

maria.<br />

Torta di patate con cioccolato e cannella<br />

Questa torta non è buona, è Fantasticaaaa!!!<br />

La ricetta è presa dal quadernino di ricette che mia mamma teneva quando aveva la mia età e<br />

dalla foto incollata sopra direi che è stata presa da un giornale... ma non chiedete quale perchè<br />

mia mamma non ne ha assolutamente idea!!! ;-D<br />

Io questa torta la faccio da quando avevo 10 anni e infatti, come potete vedere, il foglio contenete<br />

la ricetta è pieno di macchie.. per cui credetemi quando vi dico che questa torta è buonissima e di<br />

venuta assicurata.<br />

~ di Gloria ~<br />

66<br />

(dolcissimidolcetti.blogspot.com)


Daifuku e tsubu-an hand made<br />

Dopo un fine settimana molto allegro i must sono due: la zuppa di finocchio e il totale bivacco.<br />

Proprio mentre rantolavamo come Paperino in quei giorni no dove vorrebbe solo pisolare, strisciando<br />

fra divano e letto, fra la zuppa e il pc, ecco che un neurone incomincia a lavorare e ci<br />

ricordiamo che avevamo prenotato una lezione di dolci giapponesi...Dramma, che fare? Lasciare<br />

il divano? Oddio se la prenderebbe troooppo a male, povero caro, sempre così disponibile con noi,<br />

sempre così presente...Certo anche non presentarci non sarebbe molto carino da parte nostra,<br />

possiamo fare solo una cosa: indossare gli occhialoni da sole e affrontare il pomeriggio fuori casa<br />

con stoico coraggio!<br />

67<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Preparazione:<br />

Iniziamo a raccontarvi la preparazione dello Tsubu-an, ovvero<br />

la famosa marmellata di azuki (fagioli rossi) di cui vanno<br />

ghiotti tutti gli amanti della cucina giapponese.<br />

Per preparare questa dolcezza esotica e stupire gli amici vi<br />

basta veramente poco: andate in qualsiasi supermarket fornito,<br />

o ancora meglio un biologico, e comprate una confezione<br />

di azuki, il gioco è fatto! Tutto il resto lo avete in casa!<br />

Le dosi sono 1a1, dunque per 200 gr. di azuki dovrete usare<br />

200 gr. di zucchero (se volete fare una micro prova potete<br />

fare 100 e 100); poi vi servono un pizzico di sale e acqua.<br />

La parte più noiosa è quella iniziale: sciacquare i fagioli e<br />

poi lasciarli in ammollo una notte; fatto ciò dovrete mettere i<br />

fagioli in un pentolino, coprirli di acqua e farli bollire per 10<br />

minuti. A questo punto aggiungere un bicchiere d’acqua, farli<br />

bollire per altri 10 minuti. Non è finita qui, dovrete scolarli,<br />

rimettere acqua fredda e ripete di nuovo l’operazione (quindi<br />

altre due bolliture da 10 minuti). Questa operazione (che in<br />

giapponese si chiama shibunuki) serve a togliere il sapore<br />

amaro ed è solo il preludio per la bollitura finale: scolarli,<br />

aggiungere acqua (circa il doppio rispetto al contenuto) e rimettere<br />

a bollire per 2 ore.<br />

Dopo le 2 ore è tutto in discesa, vi siete levati di torno la parte<br />

noisetta (era ora!). Bene i fagioli a questo punto sono morbidi<br />

(se non lo sono, ahivoi, attendete ancora), togliete l’acqua<br />

e aggiungete un pizzico di sale e la dose di zucchero. A questo<br />

punto avete di fronte a voi una marmellata come le altre: i vostri<br />

bicipiti dovranno avere la meglio sul composto e dovrete<br />

rimestare fino a che non avrete un composti denso e lucido.<br />

Se la verve esterofila nel frattempo vi è svanita potete fermarvi<br />

qui e usare la marmellata per condire per condire i<br />

pancakes o i dorayaki, se preferite la versione nipponica.<br />

Se invece siete stati folgorati sulla strada dell’esotico o vole-


te proprio sconvolgere i vostri invitati allora potete andare<br />

avanti e realizzare i Daifuku.<br />

Primo passo procacciarsi della frutta, il classico dei classici è<br />

con le fragole, ma è molto buono anche con le banane.<br />

Pulite la frutta, se usate le fragole potete lasciarle intere,<br />

le banane, invece, vanno tagliate a fette. Fatto ciò prendete<br />

lo tsubu-an (che avrete lasciato rafferddare) e preparate<br />

delle palline da 15-20 gr. e in ogni pallina inserite<br />

una fragola o un pezzo di frutta in questo modo:<br />

Ora potete dedicarvi al daifuku.<br />

Per l’impasto, il mochi, vi servono (dosi riferite allo tsubu-an<br />

realizzato con 200 gr. di azuki):<br />

50 gr. di farina di riso glutinoso<br />

80 gr. di zuccero<br />

100 cl di acqua<br />

fecola di patate q.b.<br />

Il procedimento è semplice: dovete mescolare la farina, lo<br />

Intanto rincuoriamo il caro divano e gli diciamo che torneremo presto, non lo lasceremo solo troppo<br />

a lungo e poi se non combineremo disastri potremo invitare qualche amico a gustare il frutto<br />

del nostro corso e prendere un teuccio in compagnia... sul divano!...<br />

Le ricette che proponiamo sono frutto delle nostre manine, della nostra curiosità (non sottovalutiamo<br />

anche la dose di coraggio che ci ha portato fuori casa dopo la serata troppo allegra), ma<br />

anche di una sapiente lezione, della dolcezza e della competenza della deliziosa chef nipponica<br />

che ci ha regalato un po’ della sua conoscenza.<br />

~ di La banda dei broccoli ~<br />

68<br />

(labandadeibroccoli.blogspot.com)


69<br />

zucchero e l’acqua ottenendo un composto abbastanza liquido.<br />

A questo punto lo potete passare se ci sono dei grumi, se<br />

siete pignoli passatelo in ogni caso...il grumo infido è sempre<br />

in agguato!<br />

Intanto preparate una teglia e spolveratela con fecola di patate.<br />

Ora ritirate fuori i bicipiti! Eheh dovete mettere il composto<br />

in un pentolino e cuocerlo a fuoco medio finché non si<br />

trasformerà in un blob, ovvero un composto gommoso.<br />

Ora potete mettere il vostro blob sulla teglia, contenetelo con<br />

la spatola dandogli una simil forma a mattonella e iniziate a<br />

tagliare piccoli pezzi da circa 20/25 gr.)<br />

Sporcate le mani con la fecola, prendete i pezzettini, trasformateli<br />

in dischetti e impacchettate la frutta circondata di<br />

tsubu-an:<br />

L’impasto è molto bello perché leggermente trasparente. il<br />

marroncino che vedete nella foto altro non è che la marmellata<br />

di fagioli.<br />

A questo punto i vostri dolcetti sono pronti!


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

Pasta frolla:<br />

300g farina<br />

50g burro<br />

100g zucchero<br />

2 tuorli d’uovo<br />

1 cucchiaio di marsala<br />

Scorza di limone grattugiata<br />

Un pizzico di sale<br />

per la crema pasticcera:<br />

½ litro di latte<br />

125g di zucchero<br />

4 tuorli<br />

50g di farina<br />

vaniglia<br />

scorza di limone<br />

frutta a piacere<br />

2 fogli di colla di pesce<br />

Crostata di frutta<br />

Inizio parlando del mio trasloco,<br />

che mi ha fatto riscoprire molti<br />

foglietti dimenticati in mezzo ai<br />

libri... E poi mentre ne leggo uno...<br />

mi viene in mente il contest di<br />

Barbara... Mi dai una ricetta? Rileggo<br />

il foglietto e riaffiorano nella<br />

mia memoria una marea di ricordi<br />

e mi ritrovo a sorridere seduta con<br />

il caffè davanti e... e... in super ritardo<br />

per andare al lavoro!!!!!<br />

Con questa ricetta torno indietro<br />

negli anni... di tanti anni... diciamo<br />

che erano gli anni delle medie...<br />

ed io ed una mia amica avevamo<br />

deciso che per il nostro compleanno<br />

avremmo fatto la festa insieme<br />

(in quanto nate nello stesso mese...)<br />

ma la cosa più bella e pazzesca che<br />

solo le ragazzine (si è già ragazzine<br />

a 12 anni???) possono pensare è<br />

preparare da sole la propria festa,<br />

cibarie comprese... Sono stati giorni<br />

di fermento... cosa prepariamo?<br />

Dove andiamo? Ci riusciremo? Facciamo questa torta… no questa! Ma dai non ne abbiamo mai<br />

fatta una... Cerchiamone una semplice... Ecco, queste sono state le ultime parole famose... una<br />

semplice... e cosa c’ è di più semplice di una crostata di frutta??? <strong>Ricetta</strong> cercata e copiata su mitico<br />

foglietto... (anche la calligrafia è quella di ragazzina...)<br />

Dicevo, cosa c’ è di più semplice di una crostata di frutta??? Nulla direte... infatti... Non ci è<br />

riuscita! Ma siamo arrivate alla frolla, ad una crema pasticcera con qualche grumo... ad un ammasso<br />

di frutta che non riuscivamo a gestire... ed il bello è che avevamo anche fatto lo schizzo per<br />

70


posizionarla... Non vi pare carino???<br />

Avevamo fatto sia la versione della crostata rotonda che di quella rettangolare... Fortunatamente<br />

sua nonna ci è arrivata in soccorso... ed abbiamo preparato una zuppa inglese...<br />

Invece questa è la crostata di frutta preparata domenica per la mia nipotina, con crema pasticcera<br />

perfetta e gelatina e non come avevamo scritto sul foglietto della ricetta o una o l’altra...<br />

(timoemaggiorana.blogspot.com)<br />

~ di Alessia ~<br />

71<br />

Preparazione :<br />

Setacciare la farina a fontana, al centro mettere il burro a<br />

pezzetti, lo zucchero, i tuorli, il marsala, la scorza ed il sale.<br />

Lavorare velocemente la pasta, formare una palla da avvolgere<br />

nella carta oleata (la pellicola è quella che uso). Lasciare<br />

riposare almeno mezz’ ora.<br />

Tirare con il mattarello la pasta e foderare con il disco<br />

ottenuto il fondo di una tortiera unta ( poi con il tempo<br />

ho scoperto che doveva essere unta ed infarinata...)<br />

Mettere in forno già caldo e cuocere per circa mezz’ ora (forno<br />

a 170°, ma ogni forno ha la sua temperatura...)<br />

Per la crema: far bollire il latte con gli aromi, montare i tuorli<br />

con lo zucchero ed aggiungere la farina. Quando il latte arriva<br />

a bollore aggiungere il composto, far cuocere per 2 minuti<br />

e poi lasciare raffreddare.<br />

Per la gelatina: preparare la gelatina mettendo a scaldare un<br />

paio di cucchiai di marmellata con un po’ di succo di limone<br />

ed un cucchiaio di zucchero ed unire la gelatina (1 o 2 fogli)<br />

precedentemente ammollata, in modo che si sciolga.<br />

Preparata la crostata la copriamo con la crema, sistemiamo<br />

la frutta e poi spennelliamo con la gelatina per proteggere la<br />

frutta, aspettiamo che si raffredi bene e questo è stato il mio<br />

risultato...


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

1 pack of 12g agar2 powder<br />

1 liter water<br />

230g sugar<br />

200 ml coconut milk<br />

food coloring<br />

jelly mould<br />

Preparazione :<br />

Coconut milk jelly<br />

As requested my by son,<br />

I have prepared this popular<br />

jelly using agar2<br />

powder.<br />

Really refreshing and<br />

yummy.<br />

Agar is the best substitute<br />

of gelatin and as thickening<br />

agent for custards,<br />

sauces, puddings and<br />

candies.<br />

This jelly is simple to prepare<br />

and much healthier<br />

than the egg and cream<br />

type. What you need is to<br />

stir the mixture of agar2<br />

powder, sugar and coconut<br />

milk until boiling and<br />

thicken, pour into your<br />

favorite mould and once it<br />

comes to room temperature place them in a refrigerator to chill.<br />

Beside coconut milk, you can add canned fruit, corn, cocoa or even fruit juice to the jelly, the<br />

choice is endless, just use your imagination to explore this versatile dessert.<br />

This handwritten recipe is my family favorite dessert. It was given by my aunt and I have made<br />

them on regular basis when we need a dessert in a jiffy.<br />

~ di Treat and Trick~<br />

* Dissolve the agar2 powder with one liter of water in a deep<br />

pot.<br />

* Add sugar and bring to boil, stirring constantly, add a<br />

drop of food coloring, mixed well.<br />

* Now add the coconut milk and bring to boil again.<br />

* Pour into rinsed jelly mould and let them come to room<br />

temperature.<br />

* Place the jelly in a refrigerator to cool.<br />

* Serve cool. (treatntrick.blogspot.com)<br />

72


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

300 g di farina<br />

3 rossi d’uovo<br />

150 g di zucchero<br />

150 g di burro<br />

6 g di lievito (3/4 di bustina)<br />

1 bicchierino di rum<br />

marmellata<br />

Sale 1 cucchiaino raso<br />

La pasta frolla per crostata della mia [bis]nonna<br />

Diciamo che io sono un tipo<br />

“salato”, nel senso che preferisco<br />

il sale allo zucchero - e<br />

forse lo sono anche in senso<br />

figurato – ma esistono le dovute<br />

eccezioni. Diciamo anche<br />

che alle cose soffici preferisco<br />

quelle croccanti e friabili e a<br />

quelle spugnose le cremose e<br />

umide.<br />

Dunque la rusticissima crostata<br />

della nonna mi piace<br />

molto. E qui casca l’asino.<br />

Tralasciando le urende crostate<br />

commerciali, anche andando<br />

di casa in casa non è<br />

detto che la faccenda volga a<br />

sempre al meglio. Spesso sono<br />

troppo secche o troppo dolci,<br />

troppo sciape o troppo alte,<br />

con troppa marmellata o ibridate<br />

con la paradiso (a causa<br />

di un’ eccessiva quantità di<br />

lievito, nel caso venga messo).<br />

Poi c’ è quella della nonna, che<br />

in questo caso è mia nonna<br />

(Adele). Anzi, ad essere proprio<br />

precisi è la ricetta della mia bisnonna (Carolina, classe 1900), insomma una ricetta storica.<br />

Questa frolla oltre ad essere friabilissima, grazie alla punta di lievito, è salatina, cioè dolce ma<br />

con un fondo salato molto gradevole e che contribuisce ad aumentare la sensazione finale zuc-<br />

73


cherina (lo sapevate? Sembra un paradosso eppure è così: se volete dare un pò più sapore a un<br />

melone insipido salatelo). E’ anche saporita grazie ai tuorli (ben 3 per 300 gr) e profumatissima,<br />

non grazie alla vaniglia, nemmeno per via del limone (che non c’ è), ma grazie al Rum. Beh, che<br />

dire, questa ricetta ha fatto il giro di mezza Milano e io la ritengo invitta.<br />

Qui sotto vi riporto la ricetta scritta a macchina e plastificata da mia nonna Adele, che è decisa-<br />

mente un tipo piuttosto preciso. Vedete anche che ci sono le dovute riduzioni per 2/3/4 etti.<br />

Lei usa sempre la dose per 3 etti (quella nell’ultima colonna) e io mi attengo a quella.<br />

~ di Sara ~<br />

(www.cookandthecity.it)<br />

74<br />

Preparazione :<br />

Preparate la frolla setacciando la farina insieme al lievito<br />

chimico, disporla a fontana su una spianatoia e inserire nel<br />

mezzo il burro tagliato a tocchetti piccolissimi. Iniziate a lavorare<br />

con le dita la farina e il burro; si realizzarà un composto<br />

piuttosto sfarinato.<br />

Unite lo<br />

zucchero, il sale<br />

(per 300 gr. di<br />

farina un filo<br />

meno di un cucchiaino<br />

raso di<br />

sale), il liquore e<br />

i tuorli d’uovo già<br />

sbattuti. Se avete<br />

la planetaria<br />

adottate la stessa<br />

procedura. Lavorate<br />

velocemente<br />

e mettete in frigorifero<br />

per 2 ore<br />

circa.<br />

Togliete la frolla<br />

dal frigorifero<br />

e stendetela con un mattarello su un piano infarinato. Imburrate<br />

e infarinate una teglia di circa 22/24 cm Ø. Togliete<br />

l’eccesso si farina e foderate la tortiera con la frolla. Con i<br />

rebbi di una forchetta premere i bordi, farcite la crostata con<br />

un pò di marmellata (non esagerate 3 /4 cucchiai sono più che<br />

sufficienti) e disponete a X le stiscie di pasta. Infornate a 180°<br />

per 30 minuti (la cottura può variare dai 25 ai 40 minuti a<br />

seconda del gusto: più “morbida” o più biscottata).<br />

Vini consigliatia cura di Giordana Talamona<br />

Brachetto d’Aqui Docg<br />

Malvasia di Casorzo Doc


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

250 grammi di foglie di basilico<br />

2 spicchi d’aglio privati dell’anima interna<br />

100 grammi di parmigiano grattugiato (oppure<br />

50 parmigiano e 50 pecorino sardo per chi ama il<br />

sapore più forte)<br />

20 grammi di pinoli<br />

olio extravergine di oliva Ligure<br />

sale qb.<br />

Preparazione :<br />

se volete seguire il procedimento all’antica bisognerebbe pestare<br />

tutto nel mortaio...ma è più pratico ormai usare il frullatore.<br />

Iniziare inserendo i pinoli, l’aglio e il formaggio e l’olio extravergine<br />

d’oliva a poco a poco e prima che diventi una poltiglia<br />

inserire a poco a poco le foglie di basilico e il sale.<br />

Le trenette con il pesto genovese<br />

si prese a simpatia un giovane soldato genovese,<br />

Egidio Casagrande anche lui semplice ed educato,<br />

con la nostalgia per la sua Genova e la sua<br />

famiglia. Lo accolse allora nella sua di famiglia<br />

per farlo sentire meno solo e a casa...Fu così che<br />

conobbe Anna, la più grande delle figlie allora<br />

quattordicenne...<br />

Finita la guerra, circa cinque anni dopo, prima<br />

di tornare ognuno nella propria città Egidio si<br />

dichiarò ad Anna e si lasciarono con la promessa<br />

di sposarsi non appena possibile...Ecco una foto<br />

che Anna spedì da Palermo al suo Egidio...(quella<br />

75<br />

L’aneddoto legato a questa ricetta è la storia d’amore<br />

della zia Anna (sorella di mia mamma) e dello zio<br />

Egidio (genovese DOC).<br />

Durante la seconda guerra mondiale, mio nonno<br />

materno (il nonno Totò) appuntato di Pubblica Sicurezza,<br />

si dovette spostare con tutta la sua famiglia<br />

da Palermo a Lecce. Famiglia composta da una<br />

moglie (nonna Gaetana) in attesa della sesta figlia<br />

(mia mamma... nata infatti a Lecce in tempo di guerra)<br />

e dai figli Anna, Benedetto, Eleonora, Rosalia ed<br />

Elena. Nonno Totò, uomo generoso e dal cuore d’oro,


imba piccolina accanto ad Anna è la mia mamma...)<br />

(Per il mio Egidio con grande amore Anna - Con tristezza nel cuore la ritorno alla mia cara Anna<br />

- Egidio)<br />

Questa la dedica dietro la<br />

foto...<br />

Dopo pochi anni il 9 aprile<br />

1949, nella chiesa di San<br />

Lorenzo Colli a Palermo coronano<br />

il loro sogno d’amore.<br />

Ecco la famiglia al gran<br />

completo, in alto: Zio Benedetto,<br />

Zia Rosy, nonno Totò,<br />

zio Egidio, nonna Gaetana,<br />

zia Eleonora, zia Elena. In<br />

basso la mia mamma (con i<br />

fiori in mano) la zia Anna e....mio papà....<br />

Fu così che la zia Anna,<br />

con molto coraggio, lasciò<br />

Palermo e la sua famiglia<br />

d’origine per formare la sua<br />

famiglia a Genova con il suo<br />

Egidio.<br />

Nacquero Rosa Gaetana e<br />

Angelo Salvatore ...i miei<br />

cugini anch’essi sposati<br />

(rispettivamente con Lillo<br />

e Maria Grazia) e con figli<br />

(Alessio e Giulia)...<br />

insomma ormai una parte<br />

importante della mia famiglia<br />

abita a Genova....volete<br />

che non abbia la ricetta originale<br />

delle trenette con il pesto????<br />

Mia mamma me l’ha tramandata con dosi assolutamente ad occhio ma io ho chiesto a mia cugina<br />

76<br />

Mettere il pesto dentro dei barattolini pressando bene e co-<br />

prendo con altro olio...


Adesso che il pesto è pronto non rimane che far cuocere le<br />

trenette in abbondante acqua salata e con una patata grattugiata<br />

dentro (oppure tagliata a fettine), scolarla ma non<br />

troppo e condirla con il pesto...<br />

Questo è fra i migliori piatti estivi che possiamo gustare...Infine<br />

un grazie a Maria Grazia che mi ha fornito la ricetta<br />

con le dosi precise e alla mia mamma che mi ha raccontato<br />

la storia della zia Anna e dello zio Egidio che non ci sono più<br />

ma che rivivono ogni istante attraverso i racconti e le foto che<br />

custodisco gelosamente in un album di famiglia!!!<br />

Maria Grazia le dosi originali... ed è quì che entra in scena il “pizzino” con la ricetta (ossia...l’appunto<br />

scritto a mano).<br />

~ di Elena ~<br />

77<br />

(lamontagnaincantata.blogspot.com)


Le pupporine<br />

Questa è la ricetta originale scritta da mia zia. Questi biscotti sono tipici del mio Paese e quando<br />

ero piccolina alcuni giorni prima del 24 agosto si preparavano e poi si portavano in processione<br />

fino ad una chiesina in Paese a festeggiare San Bartolomeo. Qui veniva fatta la benedizione, che<br />

era per benedire non il dolce in sè, ma ciò che questo rappresentava e cioè il seno (pupporine) di<br />

tutte le ragazze e adolescenti.<br />

Era una bella tradizione ma purtroppo già da molti anni penso una trentina non si festeggia<br />

più. L’unica cosa che è rimasta è di preparare questi dolcetti (abbiamo anche una sagra che li<br />

ricorda ).<br />

Qualche anno fa mi sono fatta dare la ricetta originale da mia zia che fortunatamente l’aveva<br />

ancora.<br />

~ di Paola e Dany ~<br />

(paoladany.blogspot.com)<br />

78<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

12 uova<br />

1 kg zucchero<br />

200 gr. vaniglia<br />

200 gr. pinoli<br />

1 limone grattugiato<br />

2 kg farina<br />

200 gr. burro<br />

1 bicchiere liquore sassolino<br />

olio<br />

1 bustina lievito bertolini<br />

ciliegine candite<br />

anici<br />

Preparazione:<br />

Sbattere molto bene le uva con lo zucchero (nella ricetta originale<br />

c’ è scritto per mezz’ ora... a mano... ma usando lo sbatti-


tore elettrico basta molto meno)<br />

Aggiungere la vaniglia e continuare a montare<br />

Aggiungere il burro ed il liquore ed il limone grattugiato<br />

Proseguire mettendo gli anici ed i pinoli<br />

Poi il lievito e la farina<br />

Rovesciare l’impasto su una spianatoia e continuare a impastare<br />

con le mani facendogli prendere quanta farina vuole (ci<br />

sta in più della dose scritta)<br />

fare un panetto, spianarlo in una sfoglia non troppo sottile e<br />

ricavare delle forme ovali o tonde a “Pupporina”<br />

Sistemarli in una teglia, Dividere le ciliegine a metà e metterle<br />

al centro di ogni pupporina<br />

Cuocerle in forno preriscaldato fino a che non risultano belle<br />

colorite.<br />

* Se avete il forno a legna è l’ideale.<br />

79


Quadrotti di pane, frutta secca e cacao<br />

“Le nonne ne sanno una più del<br />

diavolo” ...quanto ha ragione questa<br />

frase =)<br />

A me non è mai piaciuto il pane...<br />

non mi sa di nulla... e se proprio<br />

sono costretta a mangiarlo lo<br />

prendo con i cereali almeno ha<br />

un odore diverso.<br />

Mia nonna, una sera che ero a<br />

cena da lei quando ero molto piccola,<br />

porta in tavola un dolce che<br />

a prima vista non era un gran<br />

che. Io le domando subito che c’ è<br />

dentro ( è quello che fanno sempre<br />

i bambini no?! ) e lei risponde<br />

« assaggia ».<br />

Io, non molto convinta ne prendo<br />

un pezzettino talmente piccolo<br />

che farebbe concorrenza a<br />

un chicco di riso. Ne prendo un<br />

altro pezzettino (questa volta più<br />

grande) e con un enorme sorriso<br />

dico « mi garba! » (alla fiorentina).<br />

Allora ne prendo una bella fetta<br />

e dopo averla finita tutta la mi<br />

nonna mi dice che si trattava di una torta con pane, cacao e frutta secca. Non vi dico come era<br />

sconvolta la mi faccia nel ricevere quella notizia! Ma oggi le dico grazie per avermi donato una<br />

ricetta così preziosa e buonissima (anche economica direi)!<br />

Ti voglio bene nonna!<br />

~ di Ele ~<br />

(dolcele.blogspot.com)<br />

80<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

125 g di pane secco<br />

250 ml di latte<br />

1 uovo<br />

2 cucchiai di cacao zuccherato<br />

1 cucchiaio di zucchero


una bella manciata di uvetta<br />

una bella manciata di mandorle spellate<br />

burro q.b.<br />

Preparazione:<br />

Ammollare il pane tagliato a pezzettini nel latte caldo. Aggiungere<br />

l’uovo, il cacao, lo zucchero e la frutta secca e impastare<br />

il tutto. Trasferire il composto in una tortiera piccola<br />

rettangolare coperta con carta forno (la torta non deve essere<br />

troppo spessa). Terminare con qualche ricciolo di burro e una<br />

spolverata di zucchero.<br />

Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti.<br />

Sfornare, far raffreddare, tagliarla in tanti quadratini e servirli.<br />

81


La pizza di nonna Vittoria<br />

Appena ho visto il concorso di Spelucchino: “mi dai la ricetta” ho subito saputo che dovevo<br />

parteciparvi...ci ho pensato su...e all’inizio avevo in mente di fare una ricetta che mi ha passato<br />

ultimamente un collega...ma poi...l’illuminazione. Solo una poteva essere la ricetta con la quale<br />

potevo partecipare: La pizza di mia nonna Vittoria<br />

1) E’ una vita che voglio chiedere la ricetta a mia madre, per rifarla, e questa era l’occasione giusta<br />

2) Ho bizzeffe e bizzeffe di aneddoti legati a questa ricetta, ed ho solo l’imbarazzo della scelta per<br />

sceglierne uno e partecipare al concorso<br />

3) Mi piacerebbe parlare di mia nonna nel blog...<br />

Iniziamo dal nome della ricetta, “la pizza”, mia nonna l’ha sempre chiamata così anche se effettivamente<br />

era una ciambella da colazione. Era però tacito che se mia nonna diceva che aveva fatto<br />

la “pizza”si trattava di questa torta.<br />

82<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

2 uova<br />

12 cucchiai di farina<br />

7 cucchiai di olio<br />

7 cucchiai di zucchero<br />

1 bustina di lievito<br />

limone grattuggiato<br />

1 bicchiere di latte<br />

Preparazione:<br />

Sbattete le uova e lo zucchero, unite i 7 cucchiai di farina e i<br />

7 cucchiai di olio e il limone grattuggiato.<br />

Unire i 6 cucchiai di farina con il lievito sciolto nel latte.<br />

Amalgamare il tutto.<br />

Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti.<br />

Io ho usato uno stampo da plum cake, lei ne usava uno a<br />

ciambella<br />

Io poi l’ho guarnita facendo una ghiaccia all’acqua con qualche<br />

goccia di limone.


La ghiaccia l’ho fatta unendo a 60 grammi di zucchero a velo<br />

un cucchiaio di acqua calda e qualche goccia di limone.<br />

Tra tutti i ricordi legati a qiuesta ricetta, il primo che mi balza alla mente è quello di quando<br />

avevo circa 6 anni, mia nonna si era trasferita da noi per qalche tempo per aiutare mia madre,<br />

visto che era appena nato mio fratello.<br />

Era Estate, un pomeriggio d’estate per la precisione.Faceva caldo ed era ora di merenda.<br />

Io e le mie treccine, passiamo per la cucina, ala ricerca di qualcosa di buono. Non c’era nessuno in<br />

cucina, c’era la finestra aperta, e un bicchiere di latte sul tavolo. Invitantissimo. Senza nemmeno<br />

pensarc i 2 volte, me lo bevvi in un sorso solo, e ritornai a giocare in cameretta. Ancora un po’<br />

affamata.<br />

Dopo poco, sentii la voce di mia nonna provenire dalla cucina, ritornai in cucina a reclamare la<br />

mia merenda. Mia nonna stava parlando da sola, chiedendosi se era diventata pazza o no, era<br />

sicura di aver preparato il bicchiere per la pizza, il bicchiera però era vuoto :D<br />

Confessai.<br />

A quel punto mia nonna mi disse, che nel latte ci aveva messo il lievito. Io le chiesi che cosa mi<br />

sarebbe successo...visto che lo avevo bevuto. E a quel punto nonna Vittoria si “vendicò” :) e mi disse<br />

che sarebbe successo alla mia pancia, quello che succede alle torte nel forno: si sarebbe gonfiata.<br />

Il languorino di colpo mi passò e trascorsi tutto il pomeriggio a monitorare la mia pancia... :)<br />

Nella foto che vedete...la ragazza ritratta è proprio mia nonna Vittoria :)<br />

~ di Vissia ~<br />

83<br />

(solopergusto.myblog.it)


Torta della zia Luisa<br />

(blog.francescalorenzoni.com)<br />

La ricetta di oggi è una torta molto morbida,<br />

soffice e semplice che preparava<br />

sempre la zia Luisa, oggi 100enne ancora<br />

in gambissima che vive a Parigi (questa<br />

è una foto che le ha scattato mio papà<br />

qualche anno fa).<br />

La sua ricetta mi è arrivata scritta dietro<br />

un foglio scritto in francesce che ho<br />

trovato nell’agenda delle ricette di mia<br />

mamma.<br />

~ di Francesca ~<br />

84<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

1 bicchere di yogurt bianco<br />

3 bicchieri di farina di riso<br />

2 bicchieri di zucchero<br />

mezzo bicchiere di olio di semi<br />

3 uova<br />

la buccia di 1 limone grattata<br />

mezza bustina di lievito istantaneo per dolci<br />

10 minuti preparazione<br />

30 minuti cottura<br />

Preparazione:<br />

In una ciotola capiente mescolare la farina con il lievito e lo<br />

zucchero. Aggiungere i tuorli, lo yogurt, la buccia del limone,<br />

l’olio e infine l’albume montato a neve.<br />

Rivestire uno stampo con la carta da forno, versare il composto<br />

e spolverare con un cucchiaio di zucchero.<br />

Cuocere in forno a 180° per 30 minuti.<br />

Lasciar raffreddare e poi tirare fuori dallo stampo.


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

200g. di farro della Garfagnana<br />

3 uova<br />

150 g. di parmigiano reggiano grattugiato<br />

2 cucchiai di farina<br />

2 cucchiai di latte fresco<br />

50 g. di burro<br />

4 cucchiai di olio evo<br />

noce moscata, sale e pepe q.b.<br />

Preparazione :<br />

Lavate il farro e fatelo bollire in abbondante acqua salata (seguite<br />

le indicazioni sulla vostra confezione), colatelo e mettetelo<br />

in una zuppiera. Aggungete tutti gli ingredienti. Versate<br />

l’impasto in una tortiera foderata con carta da forno e cuocete<br />

per circa mezz’ora a 180°.<br />

Servite tiepida, magari accompagnando un’ insalatina di<br />

pomodorini e rucola (ma è ottima anche con dei salumi e dei<br />

formaggi, ovviamente garfagnini!).<br />

Semplice, gustosa, ideale per un bel picnic al mare o in montagna<br />

a cui non si può dire di no in questo periodo!<br />

Torta di farro di mamma<br />

Finalmente dopo lunga attesa, sono riuscita a estorcere alla mia mamma la ricetta di un piatto<br />

tradizionale della Garfagnana, la torta salata di farro. Non si tratta né di un antipasto, né di un<br />

primo, né di un secondo, ma poiché appartiene alla tradizione povera dei contadini, è un piatto<br />

unico che nel tempo ha subito diverse modifiche, arricchendosi di vari ingredienti, tra cui il pregiato<br />

parmigiano, e le spezie come la noce moscata.<br />

~ di Sara ~<br />

85<br />

(cartadamusica.blogspot.com)


Torta di mele di Alba<br />

Tanti auguri Birba!!!!<br />

Oggi è il suo compleanno e compie ben 8 anni!!!!<br />

Mi sembra ieri, quando l’ho portato a casa che aveva pochi mesi.<br />

Era una piccola peste e combinava tantissimi guai, adesso invece pensa solo a dormire!!!!<br />

Ormai è diventato grande, penso che per la loro vita, ha circa 50 anni.<br />

La ricetta di questa torta di mele me l’ha passata Alba, la compagna di mio cugino Roberto che<br />

abitano a Pordenone.<br />

In occasione di una loro visita ci avevano portato questa torta buonissima, così mi sono fatta<br />

lasciare la ricetta che ho più volte messo in uso visto che il risultato è assicurato!!!<br />

~ di Laura ~<br />

(zampetteinpasta.blogspot.com)<br />

86<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

6 belle mele Renette;<br />

50 g farina;<br />

100 g + 2 cucchiai zucchero;<br />

130 g burro + 2 cucchiai burro fuso;<br />

250 g latte;<br />

2 uova;<br />

1 bustina lievito x dolci;<br />

la scorza di 1/2 limone;<br />

un pizzico di sale.<br />

Preparazione:<br />

Battete in una ciotola il burro già ammorbidito a temperatura<br />

ambiente fin tanto che risulterà una crema spumosa.<br />

Aggiungete poco per volta e sempre mescolando bene, la farina,<br />

le uova, il sale, lo zucchero, la scorza grattugiata del<br />

limone, il lievito e il latte, sciogliendo bene i grumi con un


cucchiaio di legno.<br />

La pasta deve risultare piuttosto fluida.<br />

Sbucciate le mele e, tolti i torsoli, tagliatele a fette non troppo<br />

sottili.<br />

Versate l’impasto in una tortiera non troppo grande unta di<br />

burro e infarinata.<br />

Disponete sulla superficie in cerchi concentrici, le fettine di<br />

mela, facendole penetrare nell’impasto e cospargetele con 2<br />

cucchiai di zucchero e il burro fuso.<br />

Mettete in forno già caldo (180°) per circa 1 ora.<br />

Volendo si possono unire all’impasto uvette e pinoli.<br />

87


Agnello alla Sannita<br />

Ci sono ricette che son difficili<br />

da raccontare, perchè hanno<br />

mille e una memoria appese<br />

alla pentola, tristi o allegre,<br />

vivaci, spensierate, di bronci o<br />

sorrisi.<br />

E ce ne sono altre invece che<br />

hanno con sé storie legate con<br />

nastri sgargianti fatti di ricordi<br />

e storie che fanno sorridere e<br />

scorrere una lacrima allo stesso<br />

tempo, come questa:<br />

Quando ero piccola non mi<br />

piaceva l’agnello.<br />

-No Papà, no neanche a Pasqua,<br />

non lo voglio...<br />

-si papà lo so che è tradizione<br />

e si deve mangiare, ma non mi<br />

piace...<br />

-No papà non mi piace, come te<br />

lo devo dire...<br />

-con le patate? mah, mangio<br />

solo el patate, ma con tanto rosmarino,<br />

se no sanno d’agnello...<br />

-non mi vanno i peperoni, mi<br />

rimangono sullo stomaco...<br />

-papà, ho le nausee, non ce la<br />

faccio a mangiarlo. lo sai che<br />

aspetto un bambino...<br />

Poi un bel giorno, quando la nostalgia si fa sentire, e i sapori della tradizione di famiglia cominciano<br />

a mancare e vuoi tenerti stretto quell’unico pezzettino di casa che puoi avere con te da lonta-<br />

88<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

1200 gr di carne d’agnello<br />

500 gr di peperoni (gialli, verdi e rossi)<br />

500 gr di pomodori maturi<br />

1 grossa cipolla<br />

1 bicchiere di vino bianco secco<br />

1 tazzina di olio d’oliva extra vergine<br />

1 peperoncino<br />

sale e pepe


Preparazione:<br />

Tagliare a pezzi la carne e farla rosolare nell’olio insieme<br />

alla cipolla e il peperoncino polverizzato. Appena si mostra<br />

cotta in superficie, bagnarla con un bicchiere d’acqua salata,<br />

coprire e cuocere molto dolcemente per 90 minuti. Aggiungere<br />

quindi i peperoni puliti e tagliati in listarelle. Lasciarli soffriggere<br />

per un quarto d’ora nel fondo ristretto della carne,<br />

aggiungere i pomodori in pezzi, il vino, le cipolline e qualche<br />

cucchiaiata d’acqua.<br />

Cuocere ancora per una ventina di minuti e appena le cipolle<br />

saranno cotte, trasferire a un piatto di portata e servirlo.<br />

no, allora ti afferri a un ricordo, un sapore, un misto di colori e profumi che ti riportano indietro.<br />

E succede che i gusti cambiano.<br />

-papà l’agnello quello che fai sempre a Pasqua, quello con i peperoni e le cipolline...<br />

...Mi dai la <strong>Ricetta</strong>?<br />

~ di Eleonora ~<br />

89<br />

(burro-e-miele.blogspot.com)


Biscotti con corn flakes<br />

I biscotti, che bontà! Non bevendo il latte, non ho mai amato i biscotti secchi, che hanno un senso<br />

soprattutto quando vengono “inzuppati”. Sono quindi sempre alla ricerca di ricette particolari,<br />

ed oggi mi cimento con questo ottimo di mix di ingredienti saporitissimi!<br />

Il foglio con ingredienti e procedimento fa parte della “Bibbia delle ricette” della mia compagna.<br />

(perunpugnodicapperi.blogspot.com)<br />

~ di Luca ~<br />

90<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

200 gr burro (morbido)<br />

250 gr farina<br />

100 gr zucchero<br />

2 uova<br />

1 bustina lievito per dolci<br />

1 limone (buccia grattugiata)<br />

50 gr uvetta<br />

50 gr pinoli<br />

150 gr cioccolato (gocce)<br />

corn flakes qb (circa 150 gr)<br />

zucchero a velo<br />

Preparazione:<br />

Sbattere con le fruste le uova e lo zucchero. Quando il composto<br />

sarà cremoso, aggiungere la buccia grattugiata del limone,<br />

il burro morbido e la farina setacciata unita al lievito.<br />

Tritare i corn flakes ed aggiugnerne un bicchiere all’impasto<br />

(conservando gli altri cornflakes interi per la copertura


finale). Unire al composto anche l’uvetta, i pinoli e le scaglie<br />

di cioccolato.<br />

L’impasto deve risultare piuttosto morbido ma compatto. Se<br />

risultasse troppo liquido, aggiustare con altri corn flakes tritati<br />

e uvetta o pinoli, a piacimento.<br />

Con il cucchiaio versare una pallina di impasto in un recipiente<br />

pieno di corn flakes e farla rotolare per far aderire<br />

bene e coprire interamente.<br />

Adagiare tutte le palline su una piastra ricoperta con carta<br />

da forno e cuocere a 180°, a forno già caldo, per 10-15 minuti<br />

circa.<br />

Lasciar raffreddare e spolverare con zucchero a velo.<br />

91


Spezzatino di pollo alla soia<br />

Ho tenuto un diario per moltissimi<br />

anni. Eh no, non solo in adolescenza<br />

ma, quando più spesso<br />

e quando meno, fin verso i quarant’anni,<br />

quando sono (forse …)<br />

finalmente cresciuta e non mi è<br />

più venuto spontaneo farlo.<br />

Finché l’ho tenuto, ci ho riversato<br />

tutta me stessa. Non raccontavo<br />

tanto le cose che facevo, quanto le<br />

mie emozioni, la mia allegria o la<br />

mia tristezza, i miei entusiasmi ed<br />

i miei malumori, le mie considerazioni<br />

più o meno sagge (più meno<br />

che più …) sugli eventi mondiali o<br />

su quelli che si svolgevano intorno<br />

a me, nella cerchia dei miei amici<br />

o familiari.<br />

Durante i mesi di attesa della<br />

mia prima bambina, era a lei che<br />

scrivevo quasi tutti i giorni. Non<br />

sapevo se sarebbe stato un bimbo<br />

o una bimba ma ascoltavo con più<br />

emozione ogni attimo, in silenzio,<br />

quella vita che in me cresceva, si<br />

muoveva e diventava la cosa più importante della mia intera esistenza. E le scrivevo, a volte lunghe<br />

pagine, a volte poche righe, le scrivevo tutto quello che mi passava per la testa, tutto quello<br />

che mi attraversava il cuore e lo scalfiva in qualche modo.<br />

Tra le cose che le scrivevo, ovviamente non tutte serie (anzi!) c’era perfino qualche ricetta! A quel<br />

tempo vivevo con mio marito a casa dei miei genitori, in attesa che la casa in cui vivo attualmente<br />

venisse costruita, e mia mamma da brava cuoca aveva un modo tutto suo di coccolarmi: cucinava<br />

per me i piatti che amavo. Ed io li raccontavo, a volte, a quell’esserino minuscolo che stava cam-<br />

92<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti per 4-5 persone:<br />

800 g di carne magra (petto di pollo, fesa di<br />

tacchino o carne rossa magra)<br />

1 cipolla<br />

peperoncino<br />

salsa di soia (nel mio caso senza frumento, ho<br />

usato quella di marca LIma, versione Tamara)<br />

350 g di riso<br />

Preparazione:<br />

Mettere a lessare il riso. Nel frattempo tagliare a listerelle<br />

sottili la carne (io uso sempre petto di pollo). Soffriggere<br />

la cipolla tagliata molto sottile in olio abbondante, aggiungere<br />

la carne e farla cuocere brevemente a fiamma<br />

piuttosto alta per evitare che “lessi”; se gradito mettere


un pizzico di peperoncino in polvere. Appena cotta (basterà<br />

un minuto per la carne rossa, e 2-3 minuti per quella<br />

bianca) spegnere il fornello e cospargere a piacere di salsa<br />

di soia. Servire caldo accompagnato dal riso in bianco.<br />

Usare il liquido di cottura per insaporire il riso, e mettere<br />

in tavola la bottiglietta di salsa di soia per chi ne gradisse<br />

un’aggiunta su carne e riso. E come al solito ...<br />

... leccarsi i baffi !!!<br />

biando totalmente la mia vita.<br />

Quando ho letto del contest di<br />

Barbara non potevo non ricordare<br />

il diario di quei mesi …<br />

così l’ho ripreso in mano, sfogliato<br />

alla ricerca di una pagina<br />

che potesse partecipare<br />

al contest senza sconfinare (in<br />

fondo deve trattarsi solo di una<br />

ricetta scritta a mano!) ed ho<br />

scelto tra le tante queste due<br />

… dove parlo alla mia bambina<br />

e le descrivo il piatto che mia<br />

mamma aveva cucinato per me<br />

quella sera, e non svelo niente<br />

che non voglio venga svelato :))<br />

La cosa buffa è che poche sere<br />

fa ho saputo sia da Stefania che<br />

da Felix che esiste una marca<br />

di salsa di soja che non contiene<br />

frumento … che per di più<br />

è presente nel prontuario … e<br />

di cosa parla questa pagina che<br />

ho scelto?<br />

Di uno spezzatino con salsa di<br />

soia! Pensavo di farne uno glutinoso<br />

e fotografarlo all’unico<br />

scopo di partecipare al contest … invece ho potuto cucinarlo per tutti compresa me, e dopo tanti<br />

anni gustarmi nuovamente questo piatto che adoro e che ha tre grandi pregi: è facilissimo, velocissimo<br />

e gustosissimo!<br />

Ed ora la ricetta scritta in modo più moderno …<br />

93<br />

(aifornelliconlaceliachia.blogspot.com)<br />

~ di Anna ~


Zucchine tonde ripiene<br />

Questa ricetta mi è stata proposta dalla mia amica Miriam.<br />

~ di Mario ~<br />

(amicidelcappero.blogspot.com)<br />

94<br />

Ingredienti:<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

2 zucchine tonde<br />

50 grammi di formaggio<br />

50 grammi di salame<br />

2 pomodorini<br />

pan grattato qb<br />

4 cucchiai di olio<br />

Sale e spezie qb<br />

Preparazione:<br />

Si prendono le zucchine tonde e le si svuotano conservando<br />

la polpa che va ripassata in padella con sale e spezie (pochi<br />

minuti per farla ammorbidire 8-10 minuti).<br />

Mischiate quest’ impasto con<br />

formaggi, salame. Riempite le<br />

zucchine con questo mix.<br />

Fate un tappo con il pan grattato<br />

ed il pomodorino tagliato a<br />

metà.<br />

Mettete in una pentola a pressione<br />

o in una padella (in entrambi<br />

i casi con un filo d’olio).<br />

Far cuocere a fuoco lento per<br />

circa 30 minuti.<br />

Con la pentola a pressione un<br />

po’ meno tempo di cottura, per<br />

la padella verificate quando si<br />

sono ammorbidite le zucchine prima di spegnere il fuoco.<br />

La cosa importante nel caso della cottura in padella e tenere<br />

ben saldo il coperchio.<br />

Consiglio vino: Un bianco con struttura o un barbera si abbinano<br />

facilmente.


<strong>Ricetta</strong><br />

Per il ripieno - Ingredienti :<br />

300 g di mandorle spellate<br />

300 g di pistacchi crudi<br />

50 g di zucchero<br />

Mezzo bicchiere di acqua<br />

La scorza di un limone e di un ’arancia<br />

Preparazione :<br />

Mettete le mandorle e i pistacchi in un mixer e frullateli in<br />

modo da ridurli in piccolissimi pezzetti.<br />

Adesso trasferite il tutto in un tegame, aggiungete le scorze<br />

degli agrumi, lo zucchero e l’acqua e cuocete a fuoco dolce fino<br />

a quando lo zucchero si sarà sciolto, poi trasferite il tutto in<br />

un piatto e lasciate raffreddare.<br />

Buccellati di zia Barbara!<br />

Care cuochine visto la piccola età del mio blog<br />

non ho partecipato a molti contest forse anche<br />

un po’ per paura di non essere all’altezza ma<br />

quando ho visto quello di barbara non ho saputo<br />

resistere.<br />

La ricetta che vi propongo oggi l’avevo già<br />

postata ma oltre alla ricetta che vi assicuro<br />

è buonissima quello che mi è molto caro è il<br />

ricordo a cui è legata.<br />

Come sapete io abito in Sicilia. Mia madre è<br />

nata in uno dei piccoli paesini dell’entroterra<br />

siciliano dove sono molto devoti a San Giuseppe,<br />

e proprio per il giorno di San Giuseppe<br />

si imbandisce una tavolata per ringraziarlo di<br />

aver ascoltato le loro preghiere. La tavolata è<br />

personale, cioè ogni famiglia devota prepara<br />

la sua e tutti gli altri vanno a vederla. La tavola<br />

è molto varia: dai cibi più poveri come le<br />

frittate di erbe selvatiche ai piatti più elaborati.<br />

La particolarità è il “pane di San Giuseppe”<br />

che raffigura il viso del santo. Tutti possono<br />

assaggiare e cibarsi ma ad “aprire le danze” sono dodici ragazzine dagli 8 ai 12 anni chiamate le<br />

Dodici Verginelle. La sorella di mia mamma, mia zia Barbara era molto conosciuta in paese per<br />

le sue doti culinarie e la sua tavolata era la più apprezzata . Lei era analfabeta e tutte le ricette<br />

le ricordava a memoria (infatti il foglietto con la ricetta che mi ha dato è stato scritto dalle figlie).<br />

Ricordo che la prima volta che ho partecipato alla tavolata è stato molto toccante: oltre ad essere<br />

un momento di svago è un momento di raccoglimento e di preghiera che unisce tutto il paese.<br />

Sfortunatamente non ho foto perché a quei tempi non si usava.<br />

Vi posto questa ricetta perché i buccellati erano i dolci più colorati ed erano ovviamente i preferiti<br />

dai bambini e mi ricorderanno sempre la mia dolce zietta.<br />

~ di Dorotea ~<br />

95<br />

(acenadadorris.blogspot.com)


96<br />

Per la pasta - Ingredienti :<br />

750 g di farina 00<br />

250 g di farina di grano duro<br />

200 g di zucchero<br />

200 g di strutto fuso<br />

3 uova<br />

1 bustina di lievito per dolci<br />

2 bustine di vanillina<br />

Martini bianco q.b.<br />

Preparazione :<br />

Setacciate insieme<br />

le due farine,<br />

aggiungete gradatamente<br />

tutti<br />

gli altri ingredienti<br />

e impastate<br />

fino ad ottenere<br />

un impasto<br />

sodo e liscio.<br />

Spianate l’impasto<br />

in fogli sottili<br />

poi ricavatene delle strisce larghe 3-4 cm e posizionate sopra<br />

le strisce dei mucchietti di ripieno distanziati uno dagli altri.<br />

A questo punto ripiegate le strisce a metà in modo da coprire<br />

il ripieno e con l’aiuto di una rondella ritagliate delle mezze<br />

lune. Chiudete bene i lembi delle mezzelune schiacciandoli con<br />

una forchetta in modo che durante la cottura non fuoriesca<br />

il ripieno. Gli scarti di pasta potrete rimpastarli e fare altri<br />

dolcetti. Cuocete in forno caldo per 5-6 minuti fino a doratura.<br />

Guarnite i dolcetti spennellandoli con una glassa (fatta<br />

con un albume, 100 g di zucchero a velo e qualche goccia di<br />

limone il tutto montato con un frullino elettrico fino ad ottenere<br />

un composto sodo). Potete anche aggiungere delle codette<br />

colorate!


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

250 gr di pane raffermo<br />

1 litro di latte<br />

6 cucchiai di zucchero<br />

50 gr di burro<br />

3 uova<br />

scorza grattuggiata di limone<br />

200 gr di amaretti<br />

150 gr di uvetta<br />

50 gr di cacao<br />

rum q.b. (io ho usato il marsala)<br />

Preparazione :<br />

tagliare il pane raffermo a pezzeti e lasciarlo a bagno nel<br />

latte zuccherato per 12 ore (io l’ho lasciato tutta una notte)<br />

Strizzare il pane e amalgamare con il burro ammorbidito,<br />

gli amaretti sbriciolati, le uova, 2 cucchiai di farina (si lo<br />

so non c’era negli ingredienti sopra....ma è la ricetta di mia<br />

mamma!!!!! è mia mamma!!!), la scorza di limoni grattuggiata<br />

Torta di pane<br />

32° C....pazzesco!!!! E’ la prima volta che vedo una cosa del genere (anche perchè i dati statistici<br />

parlano di un caldo uguale a questo nell’aprile di 45 anni fa...e io...non ero nemmeno in progetto!!!<br />

Sono tornata ora da una passeggiata sui miei monti...è tutto verde...tutto fiorito. Adoro il verde<br />

dell’erba, delle piante...mi mette pace. La gente fuori è in canotta e bermuda, si gusta gelati e sosta<br />

sulle panche dei giardinetti all’ombra!!!<br />

Ed ora sono qui pronta a postare la mia ricetta del giorno.<br />

Girando fra blogger mi sono imbattuta nel contest di Spelucchino “Mi dai la ricetta?” e mi è venuto<br />

in mente il cassetto di mia mamma....ve la ricordate vero? Ne ho parlato ieri. Beh mia mamma,<br />

quella con il vizio di cucinare ad occhio, non ha un libro di cucina sano...lei ha solo ricette strappate<br />

(come quella dello Strudel strappata dal calendario!) e ricette scritte su foglietti a mano<br />

(Alcuni non hanno nemmeno il nome della ricetta!! Partono direttamente dagli ingredienti o ad-<br />

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dirittura dal procedimento...come si fa? come si fa?).<br />

Sono andata a bussare alla sua porta “Ciao ciao..sì sto bene...” ed ho aperto il cassetto.<br />

Avevo già un’idea su cosa avrei trovato grazie alla mia memoria visiva....erano due le ricette che<br />

volevo recuperare velocemente: il salame vichingo e la.....torta di pane.<br />

Il salame vichingo era famossissimo a casa mia (lo posterò prima o poi!), ma con questo caldo....<br />

non ne avevo voglia.,..quindi....torta di pane!!!<br />

Al mio paesello c’è un solo negozio alimentari...anzi...c’è solo il negozio alimentari...null’altro (è<br />

così... per avere il resto ci facciamo 13 km di strada di lago). In questo negozio il pane (e tutto il<br />

resto...) lo compri solo se lo ordini....e se lo ordini.....lo porti a casa anche dopo due giorni! E non si<br />

discute (ve lo giuro....succede anche con i giornali quotidiani...al massimo lo leggi con 2-3 giorni<br />

di ritardo)!!!<br />

Quando ero piccola i miei genitori erano “conteggiati” come “compratori di pane” e se per sbaglio<br />

andavamo in vacanza qualche giorno...al ritorno....avevamo kg di pane raffermo in casa ad aspettarci!!!!!<br />

E quindi cosa si faceva?....colazione per giorni con la torta di pane.<br />

~ di Alessia ~<br />

(dolcezzedinonnapapera.blogspot.com)<br />

98<br />

e mescolare bene.<br />

Versate metà impasto in una tortiera ricoperta di carta forno<br />

(versione moderna del pan grattato di mia mamma!) e coprite<br />

con l’uvetta che avrete messo a mollo nel rum (marsala). Mescolate<br />

al resto il cacao e versare nella tortiera.<br />

Ultimate con fiocchetti di burro e zucchero.<br />

Infornare a 180° per 40 minuti circa.<br />

Mia mamma è venuta a far colazione con me....”buona...ti è venuta<br />

bene! ma non sento le mele!!!” Mamma nella tua ricetta<br />

non ci sono le mele!.....”strano...io le metto sempre!!!!!!!” vedete...<br />

omette ingredienti nelle ricette per non far raggiungere i suoi<br />

risultati....va beh voi se volete alla fine con le uvette aggiungete<br />

le mele a pezzetti!!!!! Poi ditemi...


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

100 g di mandorle macinate<br />

100 g di zucchero<br />

50 g di farina 00<br />

50 g di burro<br />

4 uova (solo l’albume)<br />

Mezza bustina di lievito per dolci<br />

Zucchero a velo<br />

Preparazione :<br />

Prendere gli albumi e montarli a neve.<br />

Mettere le mandorle e lo zucchero nel robot e macinarle. Io le<br />

ho macinate grossolanamente per sentire ancora i pezzettini<br />

di mandorla (altrimenti si poteva usare farina di mandorle).<br />

Mettere il burro in una padellina e farlo sciogliere.<br />

Aggiungere agli albumi montati la farina, le mandorle tritate<br />

con lo zucchero, il burro ed il lievito ed amalgamare bene il<br />

tutto. Imburrare una teglia da dolci e spolverare con la farina.<br />

Versare il composto uniformemente ed infornare nel forno<br />

già in temperatura a 180°C per 30 minuti.<br />

Lasciare raffreddare quindi spolverare con lo zucchero a velo<br />

e, volendo, decorare con mandorle intere fissandole con del<br />

Torta alle mandorle<br />

Quando ho conosciuto Emanuela,<br />

mia seconda moglie,<br />

suo padre Achille era morto<br />

da un anno e quindi non ho<br />

avuto il piacere di conoscerlo.<br />

Da quello che mi viene<br />

detto da mia moglie e da<br />

mia suocera, avremmo avuto<br />

molti interessi in comune.<br />

Questa assonanza fa sì che a<br />

volte mi venga detto che assumo<br />

atteggiamenti identici<br />

a quelli di Achille, neanche<br />

fossi suo figlio. Non ho modo<br />

di verificare la veridicità di<br />

queste informazioni anche<br />

se penso che siano un poco<br />

sviate dall’amore e dall’affetto<br />

che provano per loro.<br />

Achille era un amante della buona tavola e tra le varie ricette che apprezzava un posticino particolare<br />

era riservato alla torta di mandorle. Così ho chiesto a mia moglie se aveva la ricetta di<br />

questa torta e, dopo una ricerca tra i suoi quadernetti di appunti di ricette, mi ha dato un vecchio<br />

fogliettino con le scritte un pò sbiadite.<br />

Ho preparato questa torta perché penso che domani quando la offrirò a mia suocera le farà un<br />

immenso piacere e, magari, riuscirò a farla mangiare un pochino di più.<br />

~ di Gianni ~<br />

miele. (cocogianni.blogspot.com)<br />

99


Torta al formaggio di Pasqua<br />

E’ davvero un’ immagine impressa in noi quella del quaderno delle ricette di mia mamma, con<br />

una fantasia estremamente anni 70, il quaderno dai fogli leggeri, color avorio. La sua scrittura,<br />

quasi di una bambina, davvero irriconoscibile rispetto a quella di adesso… “le ricette di Gianna”.<br />

Questo quaderno dei segreti e dei desideri, che io e mia sorella ci contendiamo da tanto di quel<br />

tempo, davvero tanto visto che ci sono anche i nostri scarabocchi di quando eravamo cucciole.<br />

Quel quaderno, nel tempo, si è arricchito, ritagli di giornali, ricette sempre più elaborate, e un<br />

cartoncino…un cartoncino dall’aria vagamente familiare, lucido davanti e grezzo nella parte<br />

dietro, il cartoncino dell’incarto delle calze di nylon, un foglietto volante che all’occasione è servito<br />

a mia mamma per immortalare la ricetta della pizza di pasqua. E poi elaborare la ricetta insieme,<br />

riuscire a leggerle gli ingredienti facendo a gara a chi ne diceva di più, l’attesa infinita della<br />

lievitazione, palpitanti, alzavamo sempre il canovaccio umido che ricopriva le pizze..e ricordo la<br />

sorpresa e l’ovazione del vedere la pasta fare capolino. Poi finalmente poter cuocere quelle delizie.<br />

Questo è il cartoncino che desidero avere, ovvio la ricetta è finita subito nel mio quaderno personale,<br />

ma non è lo stesso…adesso la immortaliamo anche qui…chi la vincerà tra me e kya?<br />

(www.sulemaniche.it)<br />

~ di Chiara e Giada ~<br />

100<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

5 uova<br />

pepe<br />

1 bicchiere di olio<br />

200 gr pecorino<br />

100 gr parmigiano<br />

50 gr lievito di birra<br />

1 kg farina<br />

latte tiepido<br />

sale<br />

Preparazione:<br />

Il procedimento è molto semplice. Ho sciolto il lievito in poco<br />

latte tiepido e ho incominciato ad impastare la farina. Poi<br />

ho aggiunto alternando i formaggi, l’olio e le uova una alla<br />

volta. Per ultimo ho messo il sale e una generosa dose di pepe.<br />

Sulla ricetta era scritto<br />

che la pasta andava<br />

battuta 30 minuti perchè<br />

la ricetta era stata<br />

data così a mia mamma,<br />

in realtà neanche<br />

lei l’ha mai fatto.<br />

Diciamo che la pasta<br />

va lavorata il tempo<br />

necessario a farla diventare<br />

liscia e vellutata.<br />

Poi ho messo tutto<br />

a lievitare o in una<br />

teglia dai bordi alti o<br />

nelle sagome di carta<br />

da panettone per circa<br />

3 ore. La pizza al formaggio cuoce in forno già caldo a 140°<br />

per 1 ora e sentirete che profumino!


<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti :<br />

Per la pasta:<br />

600 g di farina<br />

4 cucchiai di olio di oliva<br />

2 cucchiai di zucchero (80 g se il ripieno è<br />

a base di marmellata)<br />

50 g di lievito di birra<br />

Latte quanto basta (circa 200 ml)<br />

Per il ripieno io ho usato:<br />

un barattolo di marmellata di albicocche<br />

Rigoni oppure, se preferite<br />

200 g di burro<br />

200 g uva sultanina (preventivamente<br />

“ammollata” con acqua e cognac e poi<br />

asciugata)<br />

1 albume per spennellare<br />

Preparazione :<br />

la sera precedente preparate il lievitino con 260 g<br />

di farina e il lievito di birra sciolto nel latte tiepido.<br />

Il giorno successivo mettete la farina rimanente a<br />

fontana, aggiungete delicatamente i 6 tuorli, lo zucchero,<br />

il burro o (l’olio). Quando il tutto è ben amalgamato<br />

aggiungete il “lievitino”, lavorate bene la<br />

pasta. Stendetela con il matterello su carta forno ,<br />

spalmate la marmellata sulla pasta, distribuendola<br />

in modo uniforme, arrotolate la pasta, allungate un<br />

po’ il rotolo con le mani, tagliatelo in metà e poi fino<br />

ad ottenere 12 “tocchetti”. Imburrate ed infarinate<br />

uno stampo “a cerniera” disponete i “tocchetti” di<br />

pasta, spennellate con l’albume dell’uovo leggermente sbattuto,<br />

spolverizzate con dello zucchero. Fate riposare un’ora,<br />

noterete che la pasta cresce. Infornate in forno preriscaldato<br />

a 180° per 45 minuti.<br />

Questo foglietto risale a quasi quarant’anni<br />

fa: andavamo sempre in vacanza a<br />

Borghetto Santo Spirito in Liguria e,<br />

puntualmente, ritrovavamo ogni anno<br />

le amicizie estive, si creava una folta<br />

combriccola. Noi, ragazze di ieri, giocavamo,<br />

ci tuffavamo, ridevamo, mentre<br />

le nostre mamme si scambiavano spiegazioni<br />

di lavori a maglia, schemi di<br />

uncinetto e ricette. Ecco questa è proprio<br />

il frutto di uno di questi scambi.<br />

Mentre scrivo queste poche righe la<br />

mia mente corre indietro nel tempo e<br />

penso a quanto fossi fortunata, ri-<br />

Torta di rose<br />

spetto ai ragazzi<br />

di oggi, nel poter trascorrere tre mesi interi di<br />

vacanza al mare, a come la vita fosse più semplice,<br />

schietta e, soprattutto, a quanto mi sono<br />

divertita! I ricordi legati a quelle estati sono tutti<br />

belli e, non perché il passato si colora, retoricamente,<br />

sempre di rosa, ma, perché realmente è<br />

stato così! Grazie a questi contest ho preparato,<br />

con qualche variante, questa torta che mi ha<br />

sempre affascinato, la cui ricetta era rimasta nascosta<br />

nel quadernone di mamma, ma, soprattutto, mi sono balzate alla memoria volti, nomi sopiti<br />

che hanno contribuito a scrivere indimenticabili pagine della mia vita.<br />

~ di Helga e Magali ~<br />

(patesetpattes.blogspot.com)<br />

101


Torta di cioccolata del ‘700<br />

Ieri mi sono messa a rovistare un po’ tra i vecchi libri di mia madre e i suoi quaderni di appunti..<br />

Cose molto interessanti :-)<br />

Ricette di dolci, di creme, di basi per dolci... appuntate sui nostri vecchi quadreni di scuola che lei<br />

gelosamente ha conservato. Ricette dettate per telefono da sua mamma, dalle sue sorelle, prese in<br />

tv, da vecchie riviste.. tutte annotate velocemente per non perderle di vista..<br />

Sfogliando le pagine di uno dei quaderni mi è saltata agli occhi una ricetta in particolare.. il titolo<br />

mi ha incuriosito.. “torta di cioccolato del ’700. Interessante! Vediamo un po’ come facevano le<br />

torte qualche secolo fa! Farina, zucchero, cacao, burro.. cannella, chiodi di garofano... immaginavo<br />

il profumo mentre la leggevo! La cosa bella è che mi sono resa conto mentre la preparavo che mia<br />

mamma nella ricetta ha mancato l’uovo :-) beh! quello ci vuole!<br />

Io ho fatto metà della dose ottennedo un tortino di circa 20 cm, tagliato a cubetti e spolverata con<br />

zucchero a velo... E siccome la domenica è uno dei giorni in cui pasticcio di più perchè ho un po’ di<br />

tempo per me..ne ho subito approfittato!<br />

Tortino morbidissimo! Profumato, si scioglie in bocca! Provatela è davvero super!<br />

(www.vickyart.it)<br />

~ di Vicky ~<br />

102<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

Ingredienti:<br />

250 grammi farina<br />

250 grammi zucchero<br />

80 grammi burro<br />

80 grammi latte<br />

80 grammi cacao amaro<br />

1 uovo<br />

1 pizzico sale<br />

1 pizzico cannella<br />

q.b. chiodi di garofano in polvere<br />

1 cucchiaio marsala<br />

1 bustina lievito per dolci<br />

Preparazione:<br />

Accendere il forno a 180 gradi.<br />

Mescolare insieme tutti gli ingredienti, versare in un stampo<br />

rivestito con carta forno e cuocere 35 minuti..<br />

Bon appétit..


Ingredienti :<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

60-70 olive<br />

3 etti di spezzatino di vitello<br />

3 etti di maiale<br />

1 petto di pollo<br />

1 salsiccetta (opzionale)<br />

1 pezzo di cipolla<br />

1 costa di sedano<br />

1 carota<br />

1 po’ di brodo con un dado o del vino<br />

2 etti di parmigiano<br />

2 uova grosse o 3 medie (e dell’uovo sbattuto<br />

per l’impanatura)<br />

farina per impanare<br />

pan grattato per impanare<br />

Preparazione :<br />

Soffriggete in padella carota sedano e cipolla, rosolate la<br />

carne e aggiungete vino o brodo con un pezzo di dado. Cuo-<br />

Le olive ascolane della nonna... “o m’hai fregato...”<br />

Sono molto affezionata a questa ricetta. Le olive ascolane di nonna.<br />

Una frase che non ha bisogno di predicato e complementi: nasce e finisce così, con un’oliva rubacchiata<br />

dal forno ancora caldo mentre aspetti che arrivino tutti i parenti a pranzo.<br />

E un’altra che ti mette in bocca direttamente nonna mentre ti dice “mangia un’anzegna che si ne<br />

stanno chissà quante” ...tutto vero, quando le fa non ne fa mai meno di un centinaio... belle sostanziose!<br />

Si sveglia la mattina presto, nonno va a comprare la carne, capano le olive mentre si<br />

lanciano frecciatine... perché nonno detesta vedere il lavandino impicciato e comincia a brontolare<br />

e a mettere bocca su tutto :D<br />

e nonna “Carlo ma stai un po’ zitto<br />

che sei vecchio” e poi va li e gli dà un<br />

bacio in testa... e nonno ride diventa<br />

tutto rosso e fa “eeeeeeeh Chiari’ o<br />

m’hai fregato o me stai pe’ frega...” :D<br />

Questi, l’avrete immaginato, sono loro.<br />

La prima foto, negli anni 50. La seconda<br />

l’anno scorso al compleanno di nonno che<br />

ha compiuto 79 anni :)<br />

Stanno insieme da quasi 60 anni e non mi vergogno di dire che il mio desiderio più grande è essere<br />

come loro. A volte quando vado a pranzo nonna si siede vicino a me e dopo avermi aggiornato<br />

sulle ultime novità (quello che pensa caterina, che dice caterina, caterina si è tagliata i capelli...<br />

io pensavo che fosse una vicina ma alla fine ho scoperto che è una ragazzetta che dirige un programma<br />

in tv che a nonna piace tanto :D)<br />

mi racconta di quando era giovane e nonno<br />

la corteggiava...quando c’è tempo prende la<br />

scatola con tutte le foto e me le fa vedere,<br />

con gli occhi che ritornano indietro di mezzo<br />

secolo e lo stesso identico cuore :)<br />

Questi sono il davanti ed il dietro di qualcuna<br />

di quelle foto...le ho scannerizzate per<br />

conservarle ma sono così dolci che non ho<br />

potuto fare a meno di condividerle :)<br />

La barca senza remi non puo antare<br />

io lontano da te non posso stare<br />

103


(nasodatartufo.blogspot.com)<br />

A chi amo per tutta la vita<br />

dono la mia foto...<br />

Ogni volta che mi guarderai<br />

del tuo Carlo ti ricorderai...<br />

Nello spuntar del sole<br />

ricordati di me<br />

mio primo amore<br />

Così, grazie per avermi letto fin qui :)<br />

Ora passo alla ricetta, regalo della mia nonnina marchigiana.<br />

~ di Benedetta e Martina ~<br />

104<br />

cete fino a cottura ultimata. Mentre aspettate che la carne si<br />

raffreddi prendete le olive e se non le avete prese snocciolate,<br />

apritele con il coltello a spirale in modo da lasciare intera<br />

la struttura e togliete il nocciolo. Quindi macinate la carne<br />

con due uova grosse e 2 etti di parmigiano. Mettete la carne<br />

lavorata all’interno delle olive e chiudetele, quindi passatele<br />

nella farina nell’uovo sbattuto e nel pane grattuggiato. Potete<br />

cuocerle subito o congelarle.<br />

Questo è l’interno. Sono favolose...dopo averle assaggiate non<br />

riuscirete più a mangiare quelle surgelate delle pizzerie. A<br />

presto :)


Ingredienti :<br />

<strong>Ricetta</strong><br />

1 pasta frolla<br />

2 tuorli<br />

2 uova<br />

300 ml succo d’ arancia<br />

50 grammi farina<br />

180 grammi zucchero<br />

1 scorza d’ arancia<br />

2 arance per decorazione<br />

2 cucchiai succo d’ arancia<br />

4 cucchiai zucchero<br />

Preparazione :<br />

Stendere la pasta frolla in una tortiera imburrata e infarinata,<br />

ricoprire con un foglio di carta alluminio e ponete dei fagioli.<br />

Cuocere per 15 minuti in forno preriscaldato a 170 gradi.<br />

Togliere la carta e i fagioli, terminare la cottura per altri 15<br />

minuti e lasciate raffreddare.<br />

Crostata solare<br />

Non romperlo O-0 .. non sporcarlo, non pasticciarlo O-0.. nn sono più una bambina :D va beh!<br />

ad ogni modo dal suo quaderno saltano fuori ricette come il coniglio dal cilindro del mago!<br />

Questa..solo il nome mi ha fatto illuminare! crostata solare.. che bella dev’essere!! E ora vi posso<br />

dire che buonaaa!!! Non so da dove l’abbia presa ma… ha fatto bene! :D io l’ho realizzata mini<br />

utilizzando gli stampi per tartellette Pedrini.<br />

Questa vi consiglio vivamente di farla in uno stampo grande o comunque di farne tante se amate<br />

le arance!<br />

~ di Vicky ~<br />

In un pentolino versa lo zucchero e le uova e mescolare, ag- (www.vickyart.it/)<br />

105


106<br />

giungere la farina sempre mescolando e diluite con il latte e<br />

il succo d’ arancia.<br />

Ponete la crema sul fuoco a fiamma moderata senza smettere<br />

di mescolare e fatela addensare.<br />

Allontanatela dal calore ed aromatizzatela con la buccia di<br />

arancia grattuggiata..<br />

distribuite sulla crema un cucchiaino di zucchero per evitare<br />

che si formi la pellicola in superficie.<br />

Intanto preparate uno sciroppo utilizzando una padella larga.<br />

Versate lo zucchero e il succo d’ arancia, ponetela sul fuoco a<br />

fiamma moderata e aggiungete l’ arancia tagliata a fettine.<br />

Lasciate cuocere per 10 minuti senza rimestare.<br />

Allontanatelo dal calore e lasciate raffreddare.<br />

Sformate il guscio della crostata e sistematelo sul piatto da<br />

portata, livellatelo con la crema e disponete le fettine d’ ararncia<br />

accavallandole.<br />

ricoprite tutto con lo sciroppo ottenuto durante la cottura delle<br />

fette d’ arancia.<br />

Bon appétit...


107


Grazie!<br />

Grafica<br />

Barbara Scarafiocca

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