PER i PiCCOli PaziENti - Azienda ULSS 8
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Anno XIV - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione
in abbonamento postale - 70% - CNS Treviso CPO
PRIMO PIANO
Con le disdette
virtuali ancora
più semplice
annullare
gli appuntamenti.
7
DAI REPARTI
E' entrato in servizio
il nuovo primario
di Chirurgia
Maxillo-facciale,
dottor Olindo Procopio.
15
n. 4 - Dicembre 2011
DISTRETTI INFORMA
Al via la realizzazione
del Ceod di Fonte:
l'Ulss 8 autorizzata
ad anticipare
i finanziamenti.
31
lA ScuolA IN oSPedAle
All'interno della Pediatria
di Montebelluna è presente
la "Scuola dei cerbiatti"
che quotidianamente,
grazie alla presenza di un
insegnante, offre ai piccoli
pazienti ricoverati un
servizio didattico sempre più
d'avanguardia con l'impiego
delle nuove tecnologie.
"CURE" NUOVE
PER i PiCCOli PaziENti
Il pittore Ottorino
Stefani dona alla
chiesetta dell'ospedale
di Montebelluna
un proprio dipinto.
38
A distanza di circa tre anni dalla richiesta
della direzione generale alla Regione, la
trasformazione della struttura semplice
di Angiologia di Castelfranco Veneto in
Struttura complessa è finalmente una realtà.
Dallo scorso 15 ottobre, infatti, la dottoressa
Adriana Visonà, già responsabile del
servizio, è diventata a tutti gli effetti direttore
della Struttura complessa di Angiologia del
San Giacomo di Castelfranco Veneto.
Prima della consueta intervista alla neodirettrice,
proponiamo un breve profilo
della dottoressa Visonà cui va l'augurio
perchè il nuovo incarico sia portato avanti
con la professionalità che l'ha sempre
contraddistinta.
Renato Mason
direttore generale Ulss 8
PRoFIlo dellA doTToReSSA AdRIANA VISoNÀ
La dottoressa Visonà, 57 anni, vive a Padova ed ha
due figli. Si è laureata in Medicina e Chirurgia presso
l'Università di Padova nel 1979 dove si è anche
specializzata in Cardiologia nel 1983 ed in Medicina
interna nel 1991. Nel 1986 ha inoltre conseguito la
specializzazione in Angiologia presso l'Università di
Catania.
Inizia l'attività professionale presso la Clinica medica
dell'Università di Padova. Dal 1990 al 2002 è stata
i protagonisti dell'Ulss 8 DICEMBRE 2011 · 3
La dottoressa
Adriana Visonà
Dopo sette anni
da responsabile, la dottoressa
Visonà è stata nominata
direttore della Struttura
complessa di Angiologia
del San Giacomo
di Castelfranco Veneto.
dirigente medico di primo livello presso la Cattedra
di Medicina Interna Università di Padova. Dal 2002
collabora con l'Ulss 8 di Asolo come responsabile
dell'Angiologia.
E' stata inoltre docente nelle Scuole di Specialità di
La nuova direttrice dell'Angiologia, dottoressa Adriana
Visonà.
SALUTEULSS8
Medicina Interna, Cardiologia ed Angiologia, Corso di
perfezionamento in Angiologia Medica, del Master
in Medicina Vascolare e svolge attività tutoriale
all'European Fellowship Medical Angiology e GIUV.
All'attività clinica accompagna un'intensa attività
di ricerca che si concentra nell'ambito della
patologia vascolare aterosclerotica e della malattia
tromboembolica venosa e, in ambito sperimentale,
sulla ristenosi dopo angioplastica su modelli animali.
E' inoltre autrice di oltre 300 pubblicazioni.
L'attività clinica è svolta nell'ambito della Medicina
Vascolare con particolare interesse per diagnostica
e terapia delle patologie vascolari aterosclerotiche
dei tronchi sopraortici, vasi addominali e degli arti
inferiori, anche in pazienti con ischemia critica,
embolia polmonare e nell'attività ambulatoriale di
diagnostica vascolare non invasiva arteriosa e venosa.
coMe cAMBIA lA SuA ATTIVITÀ PRoFeSSIoNAle
dA ReSPoNSABIle A dIReTToRe?
Cambia il grado di responsabilità, nel senso che,
con il nuovo incarico di direzione, sono tenuta ad
una maggiore attenzione agli obiettivi, un maggiore
impegno verso l'integrazione tra l'Angiologia ed il
territorio e tra l'Angiologia e le altre Unità operative.
Inoltre, aumenta lo sforzo di integrare ancora meglio
le figure professionali dell’équipe medica (composta
da due dirigenti medici e da quattro specialisti
4 · DICEMBRE 2011
ambulatoriali interni) nell’attività assistenziale in
senso lato, riconoscendo e valorizzando le propensioni
di ciascuno.
QuAlI SoNo GlI oBIeTTIVI del Suo NuoVo
INcARIco?
Con l’istituzione dell’Unità complessa continueremo
ad operare per migliorare la gestione dei pazienti ad
elevata complessità assistenziale e per consolidare
modalità di presa in carico di patologie croniche e
socialmente invalidanti, collaborando con il territorio
in tutte le sue forme assistenziali e collaborando
per applicare formule alternative al ricovero come
il "week surgery" (cioè con ricovero, trattamento
e dimissione nel giro di cinque giorni) o il "dayservice",
modalità che permette ai pazienti di
sottoporsi a prestazioni multiple integrate, per le
quali non è richiesta la permanenza con osservazione
prolungata del paziente.
coMe PeNSA dI GeSTIRe Il RAPPoRTo SIA coN
le AlTRe uNITA' oPeRATIVe cHe coN I MedIcI dI
MedIcINA GeNeRAle?
Sarà fondamentale proseguire per la strada che
già da qualche anno stiamo perseguendo, ovvero
info@sanitariag.com
i protagonisti dell'Ulss 8
la massima collaborazione sia con gli uni che con
gli altri.
A livello ospedaliero già esiste, infatti, un rapporto
consolidato con molte Unità operative. La Chirurgia
vascolare diretta dal dottor Sandro Irsara, in primis,
con cui condividiamo larga parte delle attività, ma
anche la Cardiologia, la Diabetologia, la Nefrologia
con cui abbiamo relazioni molto frequenti nella
gestione dei pazienti, supportate da percorsi
diagnostico-terapeutici.
Continuerà senz'altro anche la collaborazione
quotidiana con la Neurologia, la Radiologia,
l'Oncologia alla quale garantiamo la presa in carico
in urgenza dei pazienti oncologici al fine di escludere
eventuali trombosi venose profonde.
Infine, con l'Unità operativa di Anestesia e
rianimazione, abbiamo predisposto delle linee guida
per la profilassi del tromboembolismo venoso nei
reparti chirurgici che aggiorniamo continuamente.
Quanto ai medici di medicina generale, invece,
già da sette anni promuoviamo uno o due incontri
all'anno in cui vengono approfonditi sia problemi
di tipo gestionale che scientifico per il trattamento
dei pazienti con patologie angiologiche. Gli incontri
avvengono sempre con il coinvolgimento di medici
SALUTEULSS8
dell'Ulss 8 provenienti da un'altra Unità operativa
specialistica e con un esperto proveniente dall'esterno
in modo da evitare autoreferenzialità e poter offrire
informazioni il più complete possibile. Ovviamente
ho tutta l'intenzione di conservare questa buona
abitudine che ci permette un collegamento diretto
ed uno scambio con i medici del territorio.
QuAl e' l'ASPeTTo cHe PIu' le PIAce del Suo
lAVoRo?
Senza dubbio il rapporto con il paziente. Un rapporto
che, secondo il mio punto di vista, deve contenere
due caratteristiche: l'ascolto e la condivisione delle
scelte terapeutiche.
Ammetto che non sempre è facile trovare il tempo
adeguato da dedicare a tutti i pazienti, ma sono
convinta che, saper spendere bene qualche minuto
ascoltando il paziente, aiuti a comprendere la
patologia di cui il paziente soffre molto più che tanti
esami diagnostici.
Parimenti mi piace e mi coinvolge molto l'aspetto
del mio lavoro che punta a creare un clima di
collaborazione con i colleghi, compito che, come
accennavo prima, rientra tra le caratteristiche
peculiari di un direttore.
Quadrimestrale di informazione socio-sanitaria
dell’Azienda Ulss 8 - Asolo - TV
Anno XIV, n° 4, DICEMBRE 2011
Direttore editoriale:
Renato Mason
Direttore responsabile:
Mariano Montagnin
montagnin@ulssasolo.ven.it
Redazione:
Antonio D’Alba,
Luciano Milani, Annamaria Brosolo,
Sandro Sessi.
Redazione tecnica:
Paolo Barichello, Massimo Melloni,
Teresa Spaliviero,
Ester Susin.
Sede direzione e redazione:
Ufficio stampa
stampaulss8@gmail.com
Ufficio Relazioni con il pubblico
auurp1@ulssasolo.ven.it
Fotografia:
Gianni Busato
Collaborazione giornalistica:
Martina Berno
Videoimpaginazione e Stampa:
Tipografia Battagin s.r.l. - S. Zenone degli Ezz. (TV)
Concessionaria pubblicità:
LIVINGSTUDIO di Giusi Vianello
Via Trevisana, 136
31052 Varago di Maserada sul Piave (TV)
mail: vianellogiusi@libero.it
Autorizz. Tribunale di Treviso:
n. 1072 del 30/03/05
Iscrizione al ROC
Registro degli Operatori di Comunicazione
Pubblica n.10626 del 14/02/2002.
sommario
ADRIANA VISONA' 3-4
SOmmARIO 5
PRImOPIANO
Disdette virtuali 7
Vanno in pensione 8
Il nuovo cappellano 9
AttUALItA’
La carta di Castelfranco 10
Immagini online 11
Il comitato di bioetica 12
La storia di Mohamed Bellatik 13
LEttERE
Parto felice 14
DAI REPARtI
Procopio alla Maxillo 15
Tempo di convegni 16
Dottoressa Mascia addio 17
Il lavoro della Breast Unit 19
Il direttore responsabile della rivista “Salute ulss 8”, assieme alla redazione, al fotografo,
alla direzione strategica – il dottor Renato Mason, il dottor Mario Po’,
la dottoressa Paola corziali ed il dottor Gian luigi Bianchin - a tutti i medici,
infermieri e personale dell’ulss 8
augura un Buon Natale ed un Felice Anno ai lettori della rivista.
SALUTEULSS8
APPROfONDImENtO
La scuola in ospedale 20-21
PREVENZIONE
Invalidità civile 23
Screening citologico 24-25
Concorso screening 25-26
DIstREttI
Oggi mi informo 27
In viaggio verso casa 29
Ok al Ceod di Fonte 31
Lavoro per i disabili mentali 33
AssOCIAZIONI
I cral dell'Ulss 8 35
INfORmA
Noi Oss 37
Stefani dona un dipinto 38
L
a rivoluzione digitale dell’Ulss 8
si espande. Dopo i referti online,
il fascicolo sanitario elettronico,
i pagamenti online, la richiesta di
prenotazione online ed i servizi “Ulss 8
risponde” e “Laboratorio risponde”, altri
due servizi si sono aggiunti nell’offerta ai
cittadini.
Due servizi, curati dal Centro Unico
prenotazioni, che agevolano le pratiche
legate alle disdette e che costituiscono
un importante aiuto per gli utenti più…
“smemorati”.
Punto di forza dei due servizi, infatti, è la
loro capacità, come quelli sopra citati, di
mettere al centro il cittadino, trattandosi,
in entrambi i casi, di servizi non più di call
center, ma virtuali e cioè automatizzati che
lasciano assoluta libertà all’utente che li
utilizza, grazie alla presenza di un assistente
virtuale che lo guida nelle operazioni.
Da lunedì 28 novembre, infatti, chi prenota
una prestazione o una visita attraverso
il Cup dell’Ulss 8 non corre più il rischio
di dimenticare l’appuntamento. Sebbene
nell’Ulss 8 il numero di cittadini che non
si presentano agli appuntamenti senza
aver disdetto almeno due giorni lavorativi
primo piano n salute ulss 8
l’ulSS 8 TI AIuTA A NoN
dIMeNTIcARe lA PReNoTAZIoNe
B IG OL INO (TV)
prima della data fissata, sia basso in termini
percentuali - circa il 2% del totale delle
prestazioni erogate -, il numero in termini
assoluti è piuttosto consistente, attestandosi
attorno ai 13mila appuntamenti all’anno a
cui i cittadini non si presentano.
Una quantità tutt’altro che trascurabile se
si pensa che le mancate disdette sono uno
dei nodi cruciali nella gestione delle liste
di attesa, poiché chi dimentica di annullare
un appuntamento e non si presenta, di fatto
impegna un posto per qualche altro utente
che avrebbe potuto sfruttarlo per una visita
o una prestazione.
Per contenere ulteriormente le mancate
disdette, quindi, l’Ulss 8 ha deciso di
introdurre due nuovi strumenti. Dalla
fine di novembre sono attivi un nuovo
sistema di disdetta virtuale ed un nuovo
servizio “memo” che ricorda la data
dell’appuntamento.
Grazie alla disdetta virtuale, gli utenti
che vogliono disdire un appuntamento
possono chiamare il call center al numero
840800811 oppure allo 0423 728898 (se da
cellulare) 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno,
festività comprese - non sono più quindi
vincolati all’orario fisso dello sportello
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 7
dalle 8.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì e
dalle 8.00 alle 12.00 del sabato - .
Essi saranno guidati da una voce automatica.
Al momento della disdetta l’utente dovrà
fornire nome, cognome, la data di nascita
e la data dell’appuntamento e, in pochi
secondi, potrà annullare la visita o l’esame.
Inoltre, grazie al servizio automatizzato,
viene liberata una risorsa umana in
quanto l’operatore, che prima si occupava
delle disdette, viene ora impiegato più
efficacemente per il servizio di prenotazioni.
Allo scopo di aiutare gli utenti “smemorati”,
inoltre, sempre da lunedì 28 novembre,
tutti gli utenti che hanno prenotato una
visita o una prestazione saranno contattati
attraverso una telefonata automatica
che ricorderà loro data, ora e luogo
dell’appuntamento.
La richiamata avverrà tre giorni prima della
data (nella fascia oraria tra le 12.00 e le
20.00) in modo da contenere ulteriormente
il numero degli utenti che non si presentano
all’appuntamento.
In questa fase il servizio di recall privilegerà
gli appuntamenti per le specialità più
critiche, coinvolgendo progressivamente
tutti gli altri servizi.
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8 · DICEMBRE 2011 primo piano n salute ulss 8
dIecI dIRIGeNTI VANNo IN PeNSIoNe:
Il GRAZIe SINceRo dellA dIReZIoNe
S
ono dieci i dirigenti dell'Ulss 8 che
in questo periodo sono andati o
andranno in pensione. A loro, a nome
della direzione, va un sentito ringraziamento
per il lavoro compiuto ed il sincero augurio
che il periodo di quiescenza sia ricco di
serenità.
AReA dellA dIRIGeNZA MedIcA
Cost'Anto CAvARzERAnI
(Anestesia e Rianimazione di Montebelluna)
Si laurea in Medicina e Chirurgia
all'Università di Bologna nel 1978 e si
specializza in Anestesia e Rianimazione ed
in seguito anche in Farmacologia applicata
presso l'Università di Modena.
Ha lavorato all'ospedale di Sacile (Pn) e
nell'Ulss di Pieve di Soligo prima di arrivare,
nel 1995, all'Ulss 8. E' in pensione dal 1°
dicembre.
MARCo GAnDEllI
(ostetricia e Ginecologia di Montebelluna)
Si laurea in Medicina e Chirurgia
all'Università di Padova nel 1976, quindi
si specializza in Ginecologia ed Ostetricia
all'Università di Parma nel 1988. Ha prestato
servizio presso l'Ulss di Pieve di Soligo fino
al 1994 per poi passare all'Ulss 8.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
FRAnCEsCo spIGARIol
(direttore della Radiologia di Montebelluna e del dipartimento
interospedalero di diagnostica per immagini)
Si laurea in Medicina e Chirurgia
all'Università di Padova nel 1977. Quindi si
specializza in Radiodiagnostica nello stesso
Ateneo nel 1983. Lavora nell'Ulss 8 dal 1978.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
lAMBERto tonIolo
(dirigente responsabile dell'unità operativa semplice dipartimentale
di chirurgia toracica di castelfranco Veneto)
Ottiene la laurea in Medicina e chirurgia
all'Università di Padova nel 1975 e si
specializza in Chirurgia generale nel 1980 ed
in Chirurgia toracica nel 1985.
Presta servizio nell'Ulss 8 dal 1978.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
PAolo ZANluNGo
(Medicina interna di Montebelluna)
Ottiene la laurea in Medicina e chirurgia
all'Università di Padova nel 1978 e
si specializza in Tisiologia e Malattie
dell'apparato respiratorio nel 1984 nello
stesso Ateneo. Lavora nell'Ulss 8 dal 1979.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
GIAnFRAnCo MICAGlIo
(direttore della Neurologia di castelfranco Veneto e
del dipartimento funzionale per l'Area neurologica)
Si laurea in Medicina e chirurgia
all'Università di Padova nel 1974 e si
specializza in Neurologia nel 1978 a Padova
ed in Neuropsichiatria infantile nel 1982
all'Università di Pavia.
Ha prestato servizio presso l'Università di
Padova dal 1974 al 1976 e dal 1977 al 1991
prima di passare all'Ulss 8.
Andrà in pensione il 1° gennaio 2012.
CARlo AuGusto sARtoRI
(direttore della chirurgia generale di castelfranco Veneto
e del dipartimento chirurgico dello stesso presidio)
Si laurea in Medicina e chirurgia nel 1969
all'Università di Padova. Sempre a Padova
consegue tre specializzazioni: nel 1974 in
Chirurgia generale, nel 1977 in Chirurgia
SALUTEULSS8
pediatrica ed in Chirurgia d'urgenza e Pronto
soccorso.
Opera presso l'Ulss 8 dal 2000 dopo
aver prestato servizio all'Ospedale di
Montebelluna tra il 1970 ed il 1971, nell'Ulss
di Treviso, in quella di Oderzo e all'Ospedale
San Camillo di Treviso.
Andrà in pensione il 1° gennaio 2012.
AReA dellA dIRIGeNZA VeTeRINARIA
RoBERto RIzzAto
(direttore dei Servizi veterinari Alimenti di origine
animale)
Si laurea in Veterinaria all'Università di
Bologna nel 1976.
Lavora nell'Ulss 8 dal 1980 dopo aver
prestato servizio nel Comune di Spresiano
e, dal 1977 al 1980, presso il Consorzio
veterinario fra i Comuni di Castelfranco
Veneto, Castello di Godego e Resana.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
AReA dellA dIRIGeNZA AMMINISTRATIVA
AlEssAnDRo vAnzEtto
(direttore dell'unità operativa Finanza di Progetto)
Si laurea in Ingegneria civile edile
all'Università di Padova nel 1976.
Lavora nell'Ulss 8 sin dal 1973, salvo due
brevi parentesi nell'Ulss veneziana dall'88
all'89 e dal '94 al '95.
E' andato in pensione lo scorso 1° novembre.
Aldo MuNAReTTo
(direttore dell'unità operativa direzione amministrativa
di ospedale)
Si laurea in Scienze politiche all'Università
di Padova nel 1982.
Lavora nell'Ulss 8 dal 1962.
Andrà in pensione il 31 dicembre.
Ha fatto ingresso all’inizio di ottobre
il nuovo cappellano dell’ospedale
San Valentino di Montebelluna.
Si chiama don Mario Dalle Fratte, ha 69
anni ed è originario di Mussolente (Vi).
Arriva all’ospedale montebellunese dopo
sei anni di attività come parroco di Villa
d’Asolo e prende il posto di don Pietro
Quagliotto.
Come per il predecessore, anche don
Mario sarà impegnato nell’assistenza e
nel sostegno spirituale sia degli ammalati
ricoverati, sia del personale medico ed
infermieristico dell’ospedale.
La visita agli ammalati normalmente
avviene il martedì per quelli del primo
primo piano n salute ulss 8
piano, il mercoledì il secondo
e quarto piano ed il giovedì il
terzo piano. Il mattino seguente
alla visita tra le 7.00 e le 8.00
c’è la possibilità di ricevere
l’Eucarestia).
L’opera di ascolto e supporto
spirituale è affiancata anche
dalla celebrazione della Santa
Messa nella nuova cappella al
piano terra, che si svolge dal
martedì al venerdì alle 16.00, il
lunedì ed il sabato alle 7.30 e la
domenica alle 8.30. A qualunque
ora, su richiesta, l’unzione
degli infermi.
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 9
Don Mario Dalle Fratte è il nuovo cappellano dell’ospedale San Valentino di Montebelluna. Sostituisce
don Pietro Quagliotto. Starà accanto spiritualmente a pazienti e al personale dell’ospedale.
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Il nuovo cappellano di ospedale, don Mario Dalle Fratte.
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10 · DICEMBRE 2011 attualità n salute ulss 8
L'Ulss 8 si fa
promotrice del cloud
computing in sanità
attraverso la Carta di
Castelfranco Veneto.
U
n vademecum per approcciare
il cloud computing in sanità.
Dodici punti chiari per altrettante
raccomandazioni rivolte a disciplinare il
cloud computing nella sanità digitale.
E’ quanto contenuto nella “Carta cloud di
Castelfranco Veneto” pensata e realizzata
in occasione del Convegno internazionale
che si è svolto nella città del Giorgione lo
scorso 18 ottobre e presentata ufficialmente
lo scorso 30 novembre presso l’aula magna
della John Cabot University a Roma.
La presenza al primo convegno sul cloud
computing in sanità dei rappresentanti
delle istituzioni sanitarie italiane, nonché di
esperti internazionali ed aziende fornitrici
di tecnologia provenienti da tutto il
mondo, è stata l’occasione per formulare
questo documento che riassume
i punti caldi - come la connettività,
l’interoperabilità, la conservazione
dei dati, le responsabilità e la privacy
- di un tema che rappresenta senza
dubbio un’opportunità per gli enti della
Pubblica amministrazione e per le
aziende sanitarie in particolare.
Numerosi i punti di forza che
spingono la sanità verso una migrazione
al cloud computing a cominciare da una
maggiore efficacia, efficienza e flessibilità
nella gestione dei dati clinici che, per
loro natura, sono di difficile trattamento
essendo in continua crescita. Dal punto
di vista tecnologico il passaggio al cloud
computing consente anche di avere a
disposizione servizi sempre aggiornati che
permettono all'azienda sanitaria di essere
all'avanguardia senza bisogno di reinvestire
continuamente. Una transizione che potrà
QuANdo I dATI SANITARI
FINIScoNo NellA NuVolA
rivelarsi positiva tanto per le aziende
sanitarie già tecnologicamente mature tanto
per quelle che stanno incrementando il loro
impegno tecnologico.
Significativi possono rivelarsi anche i
benefici in termini economici, anche se non
in senso stretto, in quanto la migrazione
richiede comunque volontà e capacità di
investire in nuove tecnologie, ma permette,
nel medio periodo, di liberare risorse da
reinvestire nelle applicazioni o nel circuito
delle innovazioni.
“Di fronte ad uno scenario così promettente
- commenta il direttore amministrativo
dell’Ulss 8, Mario Po’ - frenato solo da
alcune questioni ancora aperte sul fronte
Alcuni relatori del convegno che si è svolto a Castelfranco
Veneto lo scorso 18 ottobre.
della sicurezza dei dati e del trattamento
dei dati personali, un documento che fosse
capace di sintetizzare le raccomandazioni
più importanti per quelle aziende sanitarie
che, come la nostra, vogliono avvicinarsi
al mondo del cloud è sembrato quanto mai
necessario”.
Un documento che mette nero su bianco
alcune indicazioni - sia di ordine tecnologico,
che economico e legale - utili per sfruttare
al meglio le potenzialità della “nuvola
tecnologica” anche in sanità.
SALUTEULSS8
I PuNTI dellA cARTA
dI cASTelFRANco VeNeTo
1 Operare con una rete a banda larga
ridondata, per la connessione tra strutture
ospedaliere, medici, cittadini e provider.
2 Accertare preliminarmente l’utilizzabilità del
“private cloud”, prima di convenire di
avvalersi di un “public cloud”.
3 Predisporre una road map per portare al
cloud computing i sistemi ospedalieri
disponibili, secondo condizioni sostenibili di
tipo economico, gestionale e di sicurezza.
4 Richiedere ai provider garanzie di:
- interoperabilità tra sistemi ospedalieri
intra-cloud, inter-cloud e sistemi cloud
con no-cloud;
- portabilità dei dati nei casi di passaggio
ad altro fornitore.
5 Accettare la conservazione dei dati clinici in
data center situati in un Paese U.E., con
garanzia di applicazione delle norme e della
giurisdizione italiane.
6 Richiedere ai provider garanzie di continuità
operativa permanente dei sistemi in cloud
computing.
7 Specificare la policy di gestione del
fornitore per l’attività di salvataggio/backup
dei dati clinici on the cloud.
8 Monitorare l’esclusione di ingerenze esterne
nei dati clinici cloud, consentendo sempre
l’accesso ai sistemi da parte delle autorità
preposte.
9 Formalizzare la responsabilità del provider
nelle ipotesi di smarrimento, perdita e
sottrazione dei dati clinici, sospensione della
continuità operativa, crisi di interoperabilità.
10 Disporre l’evoluzione della struttura ICT
ospedaliera verso competenze service
management.
11 Verificare la confidenza dei provider rispetto
ai processi clinici e all’organizzazione
ospedaliera.
12 Istituire un “Privacy and risk manager
ospedaliero” per la protezione, gestione,
sicurezza dei dati clinici.
Non solo referti. Un’altra utile novità da dicembre si è aggiunta
ai servizi messi a disposizione dell’Ulss 8 ai cittadini.
Oltre ai tradizionali referti, già da tempo scaricabili
comodamente da casa attraverso il portale www.ulssasolo.ven.it,
ora i cittadini possono consultare e memorizzare anche le immagini
realizzate durante gli esami di Radiologia o di Medicina nucleare.
Un’innovazione che non riguarda solo i cittadini dell’Ulss 8, ma
che investe l’intero panorama dei servizi sanitari digitali a livello
internazionale, trattandosi di uno strumento che non ha eguali in
nessun altro Paese europeo.
Grazie “all’iconografia online” l’Ulss 8 offre un altro strumento
che, idealmente, pone al centro i propri cittadini, mettendoli nelle
condizioni di poter accedere e fruire dei propri dati clinici nel modo
più semplice e veloce possibile.
Una presa di distanza, insomma, dal metodo finora utilizzato per la
consegna delle immagini, che avveniva attraverso i dvd e che permette
un notevole risparmio per i cittadini, in termini di costi economici e
sociali: l’utente ora, infatti, non è più obbligato a spostarsi per ritirare
le immagini ma, come per i referti, può accedervi tranquillamente da
casa. Entrando nel portale dell’Ulss 8, il paziente può, andando nella
sezione “Referti online” ed inserendo il proprio nome, cognome e
codice di prenotazione, visualizzare il referto e, attraverso un apposito
visualizzatore, consultare tutto lo studio iconografico realizzato
durante l’esame diagnostico.
Un importante vantaggio di questo nuovo servizio riguarda anche la
consultazione da parte del medico specialista che viene facilitata e resa
più immediata. Il paziente, infatti, una volta consultato il proprio studio
iconografico può decidere di salvare le immagini – in questo caso
attualità n salute ulss 8
Prima in Europa, l’Ulss 8 mette a disposizione online anche lo studio iconografico realizzato durante gli
esami di Radiologia e di Medicina nucleare: vantaggi sia per i cittadini che per i medici.
oRA ANcHe le IMMAGINI Sul weB
SALUTEULSS8
ad alta risoluzione –
in un supporto dvd
oppure nella propria
chiavetta usb da
portare con sé dal
medico al momento
della visita.
Oppure, ancora più
semplicemente, al
momento della visita,
DICEMBRE 2011 · 11
Un esempio delle immagini radiografiche visualizzabili
dal portale dell’Ulss 8.
può autorizzare il medico ad entrare nel portale dell’Ulss 8 con le proprie
credenziali (nome, cognome e codice di prenotazione dell’esame) e
permettergli di vedere lo studio delle immagini direttamente dal web.
Questa novità abbraccia una tendenza che sta prendendo piede
nell’area radiologica. La Radiology Society of North America, ad
esempio, sta promuovendo attraverso standard internazionali la
condivisione delle immagini radiologiche online con l’obiettivo di
eliminare i dvd.
Inoltre questa nuova possibilità è un requisito necessario nella
direzione del “cloud computing” - cioè quella propensione ad
archiviare ed elaborare i dati clinici direttamente nella Rete - di cui
l’Ulss 8 è apripista in Italia.
Naturalmente questa novità non esclude il ritiro delle immagini
attraverso il metodo tradizionale. Gli utenti che lo desiderano possono,
infatti, come in passato, rivolgersi all’Ulss 8 e chiedere il proprio
referto assieme alle immagini realizzate durante l’esame.
Paolo Barichello
responsabile servizio Informatico
12 · DICEMBRE 2011 attualità n salute ulss 8
Il coMITATo eTIco PeR lA PRATIcA
clINIcA A SeRVIZIo deI cITTAdINI
F
orse tu che ci leggi non sei ancora
venuto a conoscenza che presso l'Ulss
8 è operativo un Comitato etico per la
pratica clinica, non sei quindi al corrente di
questa opportunità, forse ti è anche incerto il
servizio che rende. Vorremmo assecondare
la tua curiosità.
Se vogliamo definire tale Comitato, diciamo
che è un organismo di consulenza su
questioni etiche e che si propone di tutelare
la dignità personale dei soggetti coinvolti
nelle attività di cura, in particolare riguardo
a quei problemi e a quelle situazioni che
comportano scelte difficili che interpellano
la coscienza di ognuno. Come, ad esempio,
la sospensione di cure ritenute inefficaci;
la continuazione o no di interventi che
possono configurarsi come accanimento
terapeutico; fare o no la trasfusione di sangue
su soggetti che la rifiutano; come valutare
l'alimentazione artificiale; se sia lecita o
meno la contenzione e tanto altro.
E' pRopRIo nECEssARIo?
Dato l'accavallarsi di nuove problematiche su
inizio e fine vita, vista l'incidenza e l'invasività
della medicina nella vita delle persone, il
proporsi di sempre nuovi interrogativi per
l'uso di tecnologie sempre più avanzate, e
d'altra parte data la compresenza di diverse
posizioni etiche, è nata l'esigenza prima di
questa nuova scienza chiamata bioetica e
poi si è vista la necessità che sorgessero dei
gruppi, detti comitati, per affrontare queste
problematiche, sia per difendere l'autonomia
dei pazienti, sia per aiutare l'esercizio della
professione medica e infermieristica.
Per questi motivi la direzione generale
dell'Ulss 8 ha deciso di deliberarne la nascita
già il 29 dicembre 2003, ancor prima che
la Regione Veneto invitasse le Ulss a farlo
sorgere nelle varie realtà locali. A stimolare
la nascita fu l'allora direttore sanitario, dottor
Mario Secolo. Il Comitato fu poi nuovamente
deliberato nel 2006 e ancora nel 2009. Pur
essendo interno all'Ulss, il Comitato è un
organismo indipendente e opera in piena
autonomia.
CoM'è CoMposto E CoME opERA?
Per statuto ne fanno parte membri
provenienti da personale sanitario interno
all'Ulss e da esperti in discipline giuridiche,
psicologiche, filosofiche, religiose e sociali,
esterni all'azienda, in modo da esprimere
i diversi punti di vista sui problemi
discussi. Attualmente lo compongono le
persone seguenti: dottoressa Arata Cristina
(avvocato), dottoressa Bastarolo Elisabetta
(psicologo), Berton Marina (infermiera),
Cavalli Nadia (infermiera), dottoressa
Ceccato Paola (medico), dottoressa
Torresin Serena (filosofa), Gazzola Cinzia
(infermiera), don Dionisio Rossi (parroco),
Spaliviero Stefano (infermiere), Tiatto
Paola (infermiera), dottor Vicario Giovanni
(medico), dottor Visonà Eugenio (medico),
dottor Zanardo Giorgio (medico), dottoressa
Zaramella Cristina (medico) e Bergamin
Assunta (segretaria).
Il Comitato si riunisce mensilmente
in riunione plenaria per discutere casi
ed elaborare pareri, però opera anche
attraverso gruppi di lavoro. Al presente sono
Comunicazione e territorio, Reclutamento
e valutazione casi etici, Limite alle cure e
palliazione, Contenzione, Formazione.
SALUTEULSS8
pERChè RIvolGERsI Al CoMItAto?
Il Comitato esprime pareri su problematiche
cliniche che interpellano la coscienza.
Naturalmente il Comitato elabora pareri che
però non costituiscono obbligo né per il
personale sanitario né per chi li richiede.
Il Comitato non è un tribunale e il suo
parere non è vincolante, ma un aiuto ad
approfondire il problema.
Inoltre si possono richiedere al Comitato
incontri di formazione sul territorio, sui temi
di sua competenza.
Non spettano ad esso interventi nei
settori deontologico-professionali medici
o infermieristici, né politico-sindacali,
né religioso-confessionali. Altro poi è il
compito del Comitato per i diritti del malato
che tutela direttamente il malato.
ChI può RIvolGERsI Al CoMItAto E CoME?
Possono accedere al Comitato gli operatori
sanitari, sociali e amministrativi dell'azienda
Ulss 8 Asolo; cittadini ed associazioni
residenti nel territorio dell'azienda; gli
assistiti delle strutture sanitarie dell'azienda
o i loro familiari, anche se non residenti nel
territorio dell'azienda stessa.
La domanda può essere inoltrata mediante
richiesta scritta indirizzata a "Comitato Etico
per la pratica clinica" presso: Direzione
medica - Azienda Ulss n. 8 - Presidio
ospedaliero di Castelfranco Veneto (TV) -
tel. 0423.732678/2387 - fax 0423.732960
e-mail: comitatobioetica@ulssasolo.ven.it.
Si può anche prendere appuntamento
telefonando da lunedì al venerdì dalle 11.00
alle 13.00.
Paola Ceccato
Comitato etico per la pratica clinica
S
i chiama Mohamed Bellatik, ha 34 anni e vive a Crocetta del
Montello da quasi 25 anni.
A vederlo è un ragazzo normale, minuto, dal fisico sportivo
e col sorriso sulle labbra. Fa parte del suo carattere l’essere
gioviale, positivo e certamente questo lo ha aiutato e lo sta aiutando
a superare i problemi di salute che la vita, nonostante la giovane
età, gli ha riservato.
Tutto è iniziato nel 1990, quando aveva 23 anni. Da ragazzo
"normale" improvvisamente Mohamed si trova nella condizione
di malato. Colpito da un'improvvisa endocardite è costretto ad
un primo intervento a Padova per l'installazione di una valvola
artificiale e, a pochi giorni di distanza, un secondo intervento per
l'applicazione di altre due valvole.
Fortunatamente dopo la normale convalescenza poco a poco
Mohamed recupera e può tornare alle sue consuete attività
lavorative e sportive.
Ma la serenità non dura molto: lo scorso gennaio, mentre stava
sciando, viene colpito da due collassi in un solo giorno. Da
quella domenica invernale ha iniziato a frequentare l'ospedale di
Montebelluna dove, nel reparto di Cardiologia, ha trovato alcuni
medici davvero speciali che si sono presi a cuore il suo caso.
Un caso rarissimo, purtroppo, perché a causa della quasi totale
dilatazione del cuore, non potrà sottoporsi ad alcun trapianto che
risolva la disfunzione.
attualità n salute ulss 8
SALUTEULSS8
"In una società in cui è più
facile notare situazioni di criticità
ed episodi di malasanità, vorrei
ringraziare tutti i medici che,
senza nulla in cambio, mi
stanno seguendo, con passione,
professionalità ed amorevolezza,
restituendomi giorno dopo giorno
la speranza di vivere.
DICEMBRE 2011 · 13
La toccante vicenda del giovane Mohamed Bellatik, seguito dai cardiologi di Montebelluna.
uNA SToRIA dI SPeRANZA
Mohamed Bellatik assieme alla dottoressa Arianna Gardin e al dottor Diego Vaccari.
Mohamed Bellatik assieme alla dottoressa Maria Gioia Stefanini.
In questi mesi i medici, ed in particolare il dottor Diego Vaccari,
la dottoressa Maria Gioia Stefanini e la dottoressa Arianna Gardin
non lo hanno abbandonato per un attimo. Ce l'hanno messa tutta e
ce la stanno mettendo tutta per farlo stare il meglio possibile, sia
dal punto di vista medico che umano.
Grazie a loro, ad inizio ottobre, Mohamed ha potuto essere
sottoposto ad un altro intervento, all'ospedale di Mestre, che gli ha
restituito un po' di salute ed una qualità di vita maggiore.
lA RIcoNoSceNZA dI MoHAMed BellATIk
Mohamed Bellatik assieme Valter
Zanellato.
Devo un grazie enorme anche a Valter Zanellato, un amico benefattore
che da anni mi sostiene nel mio percorso di cure".
14 · DICEMBRE 2011 lettere n salute ulss 8
oSTeTRIcIA dI MoNTeBelluNA, GRAZIe
Al doTToR BuSATo e Al Suo STAFF
Carissimo professor Busato,
ho ritenuto doveroso ricavarmi qualche minuto per ringraziarLa per la
comprensione e la disponibilità che mi ha dimostrato durante i mesi
della mia gravidanza, Le sarò riconoscente a vita e lo saranno le mie
due figlie Eleonora e Veronica, nate per Sua mano il 29 Settembre.
La voglio ringraziare per l'assistenza che ho ricevuto sin da subito dalla
struttura ospedaliera di Montebelluna, da tutto il personale facentevi
parte, i medici, le ostetriche, le infermiere, le puericultrici, perfino la
ferrista della sala operatoria!
ASSISTeNZA doMIcIlIARe:
uN SeRVIZIo cHe HA A cuoRe Il MAlATo e lA SuA FAMIGlIA
Siamo bombardati ogni giorno da lamentele
che riguardano disservizi o incompetenze su
vari aspetti della sanità pubblica, che spesso
ci portano a perdere la fiducia verso chi
dovrebbe aiutarci in un momento di bisogno.
Contrariamente, vorrei approfittare dello
spazio concessomi dal periodico “Salute”,
per fare un elogio in particolare al Siad di
Castelfranco Veneto.
Del Servizio inferimieristico a domicilio sono
venuta a conoscenza diretta per la necessità
di far assistere una persona anziana, senza
doverla costringere a continui andirivieni
dall’ospedale (che, oltretutto, a lungo andare
si sarebbero resi impossibili).
Oltre ad un eccellente aspetto sanitario nel
senso più “tecnico” del termine, c’è stato un
forte sostegno umano alla famiglia e soprattutto
all’assistito. Il personale infermieristico e i
medici hanno saputo rispettare le scelte fatte
dalla famiglia, facendole conciliare con le
possibili cure a disposizione e soprattutto,
facendo sì che la persona ammalata non si
sentisse un peso (cosa che spesso accade) per
le persone che le stavano attorno.
L’assistita è da poco dignitosamente deceduta,
ma il servizio continua ad esistere come fiore
all’occhiello dell’Ulss 8.
Sperando che il servizio possa essere sempre
più conosciuto in modo da poter aiutare un
sempre maggior numero di persone, ringrazio
sentitamente la dottoressa Martignago,
medico di base, il dottor Tagliapietra, il
servizio infermieristico ed in particolar modo
Fabio.
i familiari di Losso Maria Delfina
RINGRAZIAMeNTI ed uN ReGAlo INATTeSo PeR
Il PRoNTo SoccoRSo dI MoNTeBelluNA
Con la presente intendo ringraziare tutto il personale
dell'Emergenza di Montebelluna per il trattamento
ricevuto in occasione di un mio passaggio al Pronto
Soccorso, lo scorso mese di ottobre. In particolare
sottolineo gentilezza e professionalità del personale
tutto. Mi è gradita pertanto l'opportunità di fare dono di
una macchina da caffè come ringraziamento.
Anacleta Spimpolo
SALUTEULSS8
Nonostante fossi dubbiosa se partorire a Treviso o a Montebelluna,
devo dire di aver fatto la scelta giusta. Ho un ottimo ricordo dei giorni
di degenza, mi sono resa conto che il personale è forse un po' troppo
contato per il numero di parti e di nascite che sta contando l'Ospedale
di Montebelluna, ma non lamento assolutamente la mancanza di
disponibilità e di ascolto di ognuna di loro, sempre e comunque presenti
anche se con altre cose da sbrigare contemporaneamente. Se potessi,
mi offrirei per dare loro volentieri una mano!! Ancora grazie a tutti!
Alessandra Favaretto
uRoloGIA:
uN TeAM dI QuAlITA'
Buongiorno! La presente per informarvi del
mio apprezzamento nei confronti dell'équipe
dell'ambulatorio di endoscopia del dottor
Antonio Amodeo, reparto Urologia dell'ospedale
di Castelfranco Veneto. Oltre alle indubbie
capacità e conoscenze specifiche, tutta
l'équipe ha dimostrato eccezionale umanità
ed attenzione alle mie esigenze, dimostrando
gentilezza ed infinita pazienza. In un periodo
in cui i media parlano spesso di malasanità, è
con grande soddisfazione che ho riscontrato la
qualità di questo straordinario team!
S. C.
I lettori possono inviare lettere all'Ufficio Relazioni
con il pubblico alla mail: auurp1@ulssasolo.ven.it o
all'indirizzo: via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV).
dai reparti n salute ulss 8
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 15
Olindo Procopio è il nuovo direttore dell'Unità operativa di Maxillo-facciale dell'ospedale San Giacomo
di Castelfranco Veneto. Era già stato medico nell'Ulss 8 e prende il posto del dottor Maurizio Franco.
MAxIllo-FAccIAle: NuoVo dIReTToRe
Nell'ultimo mese ha iniziato ad operare
presso l'ospedale San Giacomo di
Castelfranco Veneto il nuovo direttore
dell'Unità operativa di Chirurgia Maxillofacciale,
il dottor Olindo Procopio.
Ha preso il posto del dottor Maurizio Franco.
Il suo è un ritorno nel presidio castellano
dopo che vi aveva prestato già servizio dal
1996 al 2002. Ecco il suo profilo professionale.
Nato a Vicenza nel 1965 il dottor Procopio
è sposato ed ha due figli. Ha conseguito
la laurea in Medicina e Chirurgia presso
l’Università di Padova nel 1990 e, sempre
presso lo stesso ateneo, la specializzazione
in Odontostomatologia nel 1993 e quella in
Chirurgia Maxillo-facciale nel 2003.
Recentemente, nel luglio del 2011, ha anche
conseguito la specializzazione in Otorinolaringoiatria
presso l’Università di Modena e
Reggio Emilia. Tra le sue principali attività
cliniche, il dottor Procopio ha prestato ser-
vizio presso la Casa di Cura Villa Berica di
Vicenza e nel reparto di Chirurgia Maxillofacciale
dell'Ospedale di Vicenza.
Significative le esperienze professionali in
Italia presso la Divisione di Chirurgia Cervicofacciale
dell’Istituto Europeo di Oncologia
di Milano, negli Stati Uniti presso l’Institute
for Craniofacial and Reconstructive Surgery,
Southfield, Michigan e nell’MD Anderson
Cancer Center, Houston, Texas.
Dal 2002 ad oggi il dottor Procopio ha lavorato
presso l'Unità Operativa di Chirurgia
Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliera
di Padova e dal 2006 è responsabile dell’alta
specialità di Chirurgia demolitiva e ricostruttiva
oncologica testa-collo.
Il dottor Procopio vanta la realizzazione di
oltre 2000 procedure chirurgiche, la maggior
parte delle quali in ambito oncologico, nella
chirurgia ortognatica (delle ossa mascellari)
e nella traumatologia. Dal 2003 al 2009 è
stato professore in Chirurgia oncologica
coNSeGNATo Il PRIMo PReMIo PeR lA MIGlIoRe PuBBlIcAZIoNe Sull'eMoFIlIA
Riconoscimento al dottor Tagariello
Lo scorso 6 novembre a Firenze il direttore del Centro Trasfusionale e di
Immunologia dell’Ulss 8, dottor Giuseppe Tagariello ha ricevuto il primo
premio dei due “Premi di Studio in memoria del professor Raffaello
de Biasi” per i migliori lavori scientifici, pubblicati nel periodo 2008-
2010 nella rivista "Blood", l'organo ufficiale della Società Americana di
Ematologia e la rivista di ematologia più autorevole al mondo.
Il premio, promosso dall’Aice (Associazione Italiana Centri Emofilia) con
il supporto di Bayer Healthcare, riconosce le due migliori pubblicazioni
su argomenti relativi all’emofilia e sindromi affini, pubblicati nel
periodo 2008-2010 in riviste specializzate.
Il dottor Olindo Procopio, nuovo direttore dell'Unità
operativa Maxillo-facciale di Castelfranco Veneto.
maxillo-facciale della Scuola di Specializzazione
in Chirurgia Maxillo-facciale dell’Università
di Padova. E’ membro della Società
Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale e della
società scientifica internazionale AO Craniomaxillo-facial.
E’ autore di oltre 20 pubblicazioni.
Il dottor Tagariello, assieme anche ai coautori dell'Ulss 8, i dottori
Paolo Radossi e Roberto Sartori e l'ortopedico Ruggero Bisson, è
stato premiato per la pubblicazione “Comparison of the rates of joint
arthroplasty in patients with severe factor VIII and IX deficiency: an
index of different clinical severity of the 2 coagulation disorders.
(Confronto dei tassi di artroprotesi in pazienti con deficienza del
fattore VIII e IX gravi: un indice della gravità del disturbo clinico della
Coagulazione 2) realizzata in collaborazione con Iorio, Santagostino,
Morfini, Innocenti, Mancuso, Mazzucconi, Pasta, Rodorigo, Santoro,
Scaraggi, Solimeno, Mannucci.
16 · DICEMBRE 2011 dai reparti n salute ulss 8
Le patologie del naso e quelle della spalla sono state al centro di due importanti convegni organizzati
rispettivamente dall'Otorinolaringoiatria e dall'Ortopedia e traumatologia dell'Ulss 8.
due coNVeGNI ReGIoNAlI Nell'ulSS 8
S
i sono svolti alla fine di novembre
due importanti convegni di spessore
regionale, entrambi organizzati
dall'Ulss 8.
Una "due giorni" dedicata alle patologie del
naso è stata promossa ad Asolo dall'Unità
operativa di Otorinolaringoiatria, diretta dalla
dottoressa Marilisa Andretta, nelle giornate del
25 e 26 novembre. Sabato 26 novembre la Sala
Convegni del San Giacomo di Castelfranco
Veneto ha ospitato il 10° Congresso Regionale
dello Svoto (Sodalizio Veneto Ortopedici e
Traumatologi Ospedalieri) organizzato
in collaborazione con l'Unità operativa di
Ortopedia e traumatologia dell'Ulss 8, diretta
dal dottor Alberto Ricciardi.
Uno degli interventi al convegno di Rinologia presso
Villa Razzolini-Loredan di Asolo.
ConvEGno DI RInoloGIA
Nel corso del convegno di Rinologia veneta,
medici di tutto il Veneto si sono incontrati
per studiare la chirurgia funzionale ed estetica
del naso con un aggiornamento sullo stato
dell'arte sulla chirurgia e la diagnostica, anche
endoscopica, delle patologie rinologiche.
Valore aggiunto del convegno, è stata la
possibilità da parte dei presenti di assistere a
due interventi chirurgici in diretta, svolti dai
dottori Walter Cestaro e Alberto Scattolin,
grazie ad un collegamento tra la sala operatoria
dell'Ospedale di Montebelluna e la sede del
convegno.
ConvEGno DI oRtopEDIA
Le patologie della spalla e la chirurgia
protesica per il trattamento sono state al
centro, invece, del 10° Congresso Regionale
dello Svoto.
Una pratica, quella dell'impianto di protesi,
che in Italia e nel mondo, viene attualmente
eseguita solo da alcuni ortopedici ed è ancora
lontana, per numero di impianti, dalla chirurgia
protesica dell'anca e del ginocchio. Vi sono
però patologie della spalla, degenerative e
post-traumatiche, sia nei giovani che negli
anziani, che possono essere affrontate solo con
l'applicazione dell'artroprotesi. Nell’ospedale
castellano, ad esempio, le protesi alla spalla
installate sia per artrosi che per fratture sono
SALUTEULSS8
La Sala Convegni di Castelfranco Veneto durante
il congresso di Ortopedia.
state finora circa cinquanta.
Durante il convegno, al quale è intervenuto
anche il dottor Sergio Candiotto, presidente
dello Svoto (Sodalizio veneto ortopedici
traumatologi ospedalieri), è infatti emerso
come il “buon” risultato clinico, oltre che
dalla corretta tecnica chirurgica, è fortemente
condizionato dalla giusta indicazione.
Nonostante il dibattito tra i sostenitori
dell’osteosintesi (procedimento chirurgico
ortopedico che consiste nella ricostruzione
della continuità di un pezzo osseo fratturato) e i
fautori della sostituzione protesica, soprattutto
nelle fratture pluriframmentarie scomposte
dell'epifisi prossimale dell'omero, sia piuttosto
acceso, appare chiaro come in futuro vi sarà
un aumento di questa seconda pratica anche
alla luce dei validi risultati registrati.
Si accettano prenotazioni per banchetti, matrimoni, battesimi, cene aziendal i
Parco giochi per bambini
Locale climatizzato - Giardino estivo Aperto anche a mezzogiorno - Chiuso il lunedì
E'
venuta a mancare l'8 novembre
scorso la dottoressa Lorella
Mascia, scomparsa in un incidente
stradale mentre di recava ad un corso di
aggiornamento.
La dottoressa Mascia era nata a Padova il 2
febbraio del 1969 e lavorava presso il Pronto
soccorso di Montebelluna.
Dopo la maturità scientifica si era laureata
in Medicina e Chirurgia all’Università
di Padova nel 1995 discutendo la tesi:
“Terapia immunosoppressiva della fibrosi
retroperitoneale primitiva. Premesse teoriche
ed esperienza clinica in 11 pazienti”.
Quindi, nel 2001 aveva conseguito la
specializzazione in Medicina d’urgenza,
sempre a Padova, discutendo la tesi: “Utilizzo
dai reparti n salute ulss 8
della scintigrafia esofagea nella
valutazione della disfagia in soggetti
affetti da sclerosi sistemica”.
Prima di arrivare all’Ulss 8, nel 2006,
aveva lavorato nell’Ulss 14 presso
il Pronto Soccorso dell’Ospedale di
Chioggia. Nello stesso periodo aveva
anche ottenuto il diploma di Provider
al corso Blsd (Basic Life Support
and Defibrillation) sulle manovre da
compiere in caso di arresto cardiaco.
“Era un ottimo medico, sia dal punto di
vista professionale che umano - commenta
il direttore dell’Unità operativa di Pronto
soccorso, dottor Matteo Pistorello -. Aveva
la capacità di affrontare sempre serenamente
le attività di Pronto soccorso in un ambiente,
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 17
Il PRoNTo SoccoRSo HA PeRSo
lA GIoVANe loRellA MAScIA
che per sua natura, è
spesso frenetico. Dal
punto di vista umano
era una persona
solare, piacevole e di
estrema dolcezza, doti
che sicuramente ci
mancheranno”.
"Non ci sono parole per
esprimere l'incredulità
dell'accaduto e il dolore
per una morte così prematura - afferma il
direttore sanitario, dottoressa Paola Corziali
- . Ho avuto modo di apprezzare il lavoro
svolto dalla dottoressa Mascia, scrupoloso,
attento e molto umano con pazienti e colleghi.
Ci mancherà".
La dottoressa Lorella Mascia.
Il positivo lavoro
dell'Unità funzionale
multidisciplinare per
la patologia
della mammella.
Da circa 5 anni, alcuni specialisti delle
varie discipline che si occupano di
patologia mammaria nell’Ulss 8
hanno iniziato a riunirsi per confrontarsi e
mettere insieme le proprie conoscenze al
fine di affrontare al meglio il problema del
tumore della mammella.
Nel 2010, l’Ulss 8 ha ritenuto di dare forma
e continuità a questa iniziativa, istituendo
l’Unità funzionale multidisciplinare di
patologia della mammella (Breast Unit),
anche alla luce del lavoro precedentemente
svolto nell’ambito di un progetto coordinato
dalla Direzione sanitaria.
Il gruppo è costituito da specialisti di
entrambe le sedi ospedaliere: radiologi (i
dottori Paolo Avventi, Mauro Pavanello e
Raffaele Sbeghen), patologi (dottori Antonio
Rizzo e Debora Tormen), chirurghi (dottori
Giuseppe Berlanda, Fortunato Costanzo e
Marzia Riccardo), oncologi (dottori Paolo
Manente, Michela Bortolin e Gigliola
Sgarbossa), medico nucleare (dottor Stefano
Medea), fisiatra (dottor Andrea Brotto) e
psicologi (dottoresse Vanessa Cavasin e
Laura Farinea).
Il gruppo si riunisce con cadenza settimanale
nelle due sedi ospedaliere per approfondire
insieme i casi sospetti, individuati con la
mammografia di screening, o quelli dei
pazienti inviati dal medico di base e che
il radiologo ritiene meritevoli di ulteriori
approfondimenti, quali la risonanza
magnetica nucleare (RMN) o l’agobiopsia.
Questo approccio multidisciplinare consente,
per ogni caso in esame, di decidere la
procedura più efficace per giungere alla
diagnosi di benignità o malignità e stabilire
la terapia individualmente più idonea:
dai reparti n salute ulss 8
nodulectomia, quadrantectomia, asportazione
della mammella con eventuale ricostruzione,
radioterapia, chemioterapia, sostegno
psicologico e riabilitativo. Durante le
riunioni, nell’ultimo anno, sono stati valutati
e studiati 254 casi clinici relativi a pazienti
(in screening e non).
E’ stato aggiornato il protocollo diagnosticoterapeutico
aziendale con il coordinamento
della dottoressa Anna Maria Brosolo
(direttore medico dei due presidi ospedalieri
dell’Uss 8), anche alla luce dell'esperienza
maturata dal gruppo.
Particolare attenzione al momento formativo
è stata posta attraverso la partecipazione
da parte di numerosi specialisti a congressi
nazionali ed internazionali e a stage di
formazione specifica presso centri di
eccellenza nazionali ed esteri, anche con il
sostegno dell’Associazione "Comitato borsa
di studio per la cura dei tumori".
I dati statistici di valutazione dei parametri
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 19
lAVoRo dI SQuAdRA
PeR lA SAluTe dellA doNNA
Mammografia, esame per la prevenzione femminile.
di qualità delle prestazioni del periodo 2006-
2011 su 1805 pazienti, di recente oggetto di
esame da parte della commissione regionale
per l’accreditamento, corrispondono ai
migliori standard europei.
Per venire incontro alle esigenze della
popolazione femminile, in quest’ultimo anno
si è cercato di ridurre i tempi procedurali
che intercorrono tra l’appuntamento con il
radiologo, l’eventuale approfondimento, la
diagnosi istologica e, quando necessario,
l’intervento chirurgico.
Indubbiamente c’è sempre una possibilità
di miglioramento ed in tal senso si sono
rivelati molto utili i suggerimenti delle donne
stesse, raccolti attraverso un questionario
distribuito dalle varie Unità operative, a
testimonianza che con l’impegno comune si
possono raggiungere traguardi utili a tutti.
Antonio Rizzo
coordinatore Unità funzionale multidisciplinare
di patologia della mammella
20 · DICEMBRE 2011 approfondimento n salute ulss 8
Grazie alle nuove tecnologie e alla disponibilità dei comitati genitori, i piccoli pazienti della Pediatria
SI STudIA ANcHe IN oSPedAle
Ormai da diversi anni in quasi tutte
le pediatrie esiste la scuola in ospedale,
alla quale vengono assegnati
insegnanti di ruolo, dipendenti dal Ministero
della Pubblica Istruzione.
Anche nell’ospedale di Montebelluna c’è una
sezione di scuola ospedaliera, che dipende
dal primo Circolo Didattico.
La “Scuola dei cerbiatti”, questo è il nome
della sezione di scuola ospedaliera operante
presso l’Unità operativa di Pediatria
dell’ospedale di Montebelluna, è aperta ai
bambini e ragazzi dai 3 ai 16 anni ricoverati
presso il reparto stesso e presso l’area
pediatrica. Tenendo conto che il periodo di
ospedalizzazione comporta per bambini, ragazzi,
preadolescenti e adolescenti un allontanamento
traumatico dal proprio ambiente
emotivo, affettivo, di crescita, di studio e dal
proprio ambiente quotidiano di vita sociale e
che la malattia provoca nel giovane paziente
notevoli cambiamenti del suo stile di vita,
uno stato di angoscia e di insicurezza, l’intervento
educativo e didattico dell’insegnante
assegnata alla scuola ospedaliera è volto a far
superare lo stato di isolamento e il senso di
smarrimento che un ricovero inevitabilmente
comporta.
Un grosso aiuto
viene dato alla
didattica dalle
nuove tecnologie,
in particolare dal
computer, dalla
possibilità di usare
internet, dalla videoconferenza.
Con lo spostamento
nel nuovo reparto,
la scuola è
stata dotata di un
collegamento wi-
Famiglia MARTINELLO
dal 1946 a Castello di Godego (TV)
-fronte chiesatel.
0423 468.846
Una piccola paziente mentre segue una lezione attraverso il pc portatile donato alla
Pediatria montebellunese.
reless per permettere anche ai ragazzi che
non possono muoversi dalla loro stanza di
rimanere in collegamento con la scuola, con
i compagni e di comunicare con l’esterno.
Per poter effettuare tale progetto la scuola
necessitava di un computer portatile che permettesse
il collegamento internet senza fili.
Il comitato genitori della scuola Saccardo,
anch’essa facente parte del primo Circolo,
in occasione della consueta festa annuale, ha
pensato di regalare alla scuola in ospedale un
portatile per rendere fattibile questo progetto.
Ora i bambini ed i ragazzi possono mettersi
in comunicazione video con la propria scuola
SALUTEULSS8
di appartenenza, parlare con i compagni e con
gli insegnanti e mantenere contatti per quanto
riguarda l’invio di compiti. L’iniziativa si
è dimostrata efficace soprattutto per quegli
studenti che devono rimanere in ospedale per
periodi medio-lunghi. La videoconferenza
permette anche di effettuare contatti con le
altre scuole ospedaliere della provincia e con
una sezione di scuola ospedaliera di Padova
per condividere i progetti che gli insegnanti
programmano insieme.
Per quest’anno scolastico è stato avviato
un progetto in rete tra le scuole sopracitate
riguardante le piante. Ecco allora che il
* Prodotti di alta gastronomia
* Macelleria con carni selezionate
nelle migliori stalle locali
* Prodotti tipici del territorio
* Confezioni e ceste
natalizie personalizzate
approfondimento n salute ulss 8
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 21
dell'ospedale di Montebelluna sono facilitati nell'attività didattica durante i periodi di ricovero.
coN lA ScuolA deI ceRBIATTI
computer permette di avviare lavori a più
mani, adatto a tutti i ragazzi e adeguato alle
età, che prevede una parte teorica e una parte
pratica con semina e piantagione di semi,
bulbi, piante.
Sono state effettuate delle videoconferenze
anche per proporre ad altre scuole ospedaliere
il progetto che la "Scuola dei cerbiatti"
ha realizzato con il Museo civico di Montebelluna,
che è presente in ospedale una volta
al mese con una sua operatrice per effettuare
alcune attività che solitamente vengono proposte
alle scolaresche che si recano al museo.
La Direzione didattica del primo Circolo ha
dotato la scuola di alcuni software didattici
per permettere anche al bambino ricoverato
di lavorare in maniera più divertente e sti-
..vedere bene
per vivere meglio...
molante.
Il lavoro didattico svolto con gli studenti ricoverati
è quasi sempre individualizzato perchè
diverse sono le età dei ragazzi, le scuole
di provenienza e le patologie dei piccoli
pazienti. Tutti gli interventi sono progettati
tenendo conto delle condizioni degli alunni
e delle indicazioni dei sanitari, a cui va un
sentito ringraziamento.
Per attività didattiche superiori ai cinque
giorni viene rilasciato alla scuola di appartenenza
un certificato di frequenza alla scuola
ospedaliera.
Per alunni impossibilitati a frequentare la
scuola per un periodo continuativo superiore
ai 30 giorni, è possibile attivare l’istruzione
domiciliare che viene richiesta dal genitore
con un certificato del medico di reparto e
la modulistica fornita dall’insegnante ospedaliera.
Il piccolo paziente potrà così, una volta
guarito, riprendere il suo percorso scolastico
senza le conseguenze che una lunga assenza
comporterebbe.
L’insegnante ringrazia le Direzioni ospedaliera
e didattica per il supporto dato alla
scuola in ospedale e i vari comitati di genitori
che in modi diversi hanno contribuito e contribuiscono
con le loro donazioni allo svolgimento
delle attività didattiche e ricreative
della scuola in ospedale.
Carla Dalla Longa
insegnante presso l'Unità operativa
di Pediatria dell’ospedale di Montebelluna
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FABI
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FRAU
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P
resso l’Ulss 8, a partire dal 1° agosto
2011, la gestione delle domande per
riconoscimento dello stato di Invalidità
civile, cecità e sordità, della disabilità (Legge
68/99) e dell’handicap Legge 104/92) viene
gestita tramite flusso telematico in modalità
di cooperazione applicativa.
Tale innovazione è stata dettata dalla
necessità da un lato di ottemperare a quanto
previsto dall'art. 20 della legge n. 102 del
03.08.2009 (“A decorrere dal 1° gennaio
2010 le domande ... sono presentate all'INPS,
secondo modalità stabilite dall'ente medesimo
[telematica]. L'Istituto trasmette, in tempo
reale e in via telematica, le domande alle
Aziende Sanitarie Locali”, competenti per
Cavanis
i s t i t u t o
di Possagno
prevenzione n salute ulss 8
SI AccoRcIANo I TeMPI
PeR l’INVAlIdITÀ cIVIle
l’espletamento dell’accertamento sanitario
collegiale), e dall’altro di soddisfare le
richieste dei cittadini, che non avrebbero
trovato risposta con l’uso della procedura
messa a disposizione dall’Inps.
Per tali motivi, l’Ulss 8 ha impiegato negli
ultimi due anni numerose energie e risorse,
consapevole dei vantaggi che avrebbe portato
tale procedura soprattutto nei confronti dei
cittadini.
Il frutto di tanto lavoro si è palesato il 1°
agosto 2011, quando nell’Ulss 8 - tra le prime
quattro Aziende ospedaliere a partire con
tale procedura in Italia (fatta eccezione per
la Liguria dove l’informatizzazione è stata
gestita direttamente dalla Regione), e seconda
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA MEDIA
SCUOLA SUPERIORE 4 LICEI
(Classico - Linguistico Scientifico Ordinario e Scienze applicate)
DUE ISTITUTI TECNICI
(con 3 articolazioni: Meccatronico, Energia, Economico)
1 PROFESSIONALE Servizi Socio Sanitari
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 23
in Veneto (per pochi giorni) dietro alla sola
Ulss di Padova - è avvenuto lo scarico delle
prime domande in cooperazione applicativa.
Il vantaggio di questa nuova procedura è
rappresentato senza dubbio dall’abbattimento
dei tempi di attesa nel definire e chiudere la
singola pratica, potendo inviare già a fine
seduta i verbali all’Inps.
E’ doveroso sottolineare a tal proposito che la
convocazione a visita è subordinata all’invio
da parte dell’Inps della domanda presentata
dal cittadino, situazione che non sempre
avviene in maniera puntuale.
Il cittadino, pertanto, una volta presentata la
domanda all’Inps (previo invio di certificato
medico) e trasmessa la stessa dall’Ente,
verrà convocato per l’accertamento sanitario
presso gli ambulatori di Montebelluna o
Castelfranco Veneto, potendo nella medesima
seduta ottenere l’invio del verbale, a cui
seguiranno i 60 giorni di tempo, durante i
quali l’Inps potrà validare o sospendere la
posizione.
Giacomo Ceron
medico legale Ulss 8
PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
DATE SCUOLA APERTA
sabato 14 gennaio 2012 ore 14,30 - 18,30
domenica 15 gennaio 2012 ore 9,00 - 12,00
sabato 21 gennaio 2012 ore 14,30 - 18,30
domenica 22 gennaio 2012 ore 9,00 - 12,00
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24 · DICEMBRE 2011 prevenzione n salute ulss 8
Si scrive
screening
si legge
prevenzione.
Il carcinoma della cervice uterina è, a
livello mondiale, il secondo tumore
maligno più frequente nelle donne
(V° in Italia - 2008). Negli ultimi quindici
anni, l’Agenzia internazionale per la
ricerca del cancro (Iarc), ha evidenziato
che i cancri invasivi diminuiscono nei paesi
industrializzati e aumentano in quelli in via
di sviluppo.
L’introduzione, nei paesi industrializzati,
di programmi organizzati di screening
basati sul pap test, infatti, ha determinato
un’importante riduzione di questo tipo di
tumore.
I programmi di screening organizzato sono
complessi interventi di sanità pubblica che
si rivolgono a persone sane che vengono
invitate tramite una lettera a sottoporsi al
test di screening (pap test).
Dal 1998 l’Ulss 8 ha aderito al
programma nazionale di screening del
tumore della cervice uterina (screening
citologico), organizzato su base regionale,
che prevede l’esecuzione gratuita di un pap
test ogni 3 anni in donne residenti comprese
tra i 25 e i 64 anni di età.
Il pap test è un semplice esame finalizzato
a dividere le persone sane da quelle
potenzialmente a rischio di essere affette da
tumore.
Solo una piccola percentuale di pap test (5%)
evidenzia delle anomalie che richiedono un
approfondimento diagnostico (colposcopia,
ricerca del papilloma virus o HPV, esame
istologico su campione di tessuto o biopsia)
ed un eventuale intervento terapeutico.
Un programma di screening organizzato
ScReeNING cIToloGIco:
TRedIcI ANNI IN PReVeNZIoNe
Lettera
invito
Pap test
Lo schema del percorso di screening citologico.
però è molto di più del semplice pap test: è
un percorso a tappe che si svolge nel recinto
del programma di screening secondo regole
e protocolli validati, condivisi e approvati e
controlli di qualità di tutte le varie fasi.
Ciò fa sì che un programma di screening
sia attività multidisciplinare di elevata
complessità, frutto di una sapiente miscela
di programmazione, collaborazione e
fiducia, in primis delle donne.
Gli screening infatti coinvolgono
diverse figure professionali ed Unità
Operative (Dipartimento di Prevenzione,
Anatomia Patologica, Ginecologia) con
competenze diverse, ma con un comune
mandato: raggiungere tutte le donne senza
disuguaglianze.
SALUTEULSS8
Lesioni
preneoplastiche
Follow up
NEGATIVO 92%
nuovo invito dopo 3 anni
INADEGUATO 3%
nuovo invito: ripetizione
immediata
ATIPICO 5%
colposcopia
Hpv- biopsia
Tumori in situ-invasivi
Trattamento
Il programma di screening citologico
dell'Ulss 8 è parte del programma di
screening della Regione Veneto, pertanto
è stato recentemente sottoposto al sistema
di accreditamento istituzionale regionale
che lo ha valutato, in tutte le sue fasi,
completamente rispondente ai requisiti
richiesti.
Restano tuttavia delle criticità, non legate
al test di screening, ma alla partecipazione
delle donne al programma di screening
citologico.
In questi tredici anni di attività il programma
di screening citologico dell'Ulss 8 ha
invitato ad eseguire il pap test ogni anno
23mila donne residenti ed in età compresa
tra i 25 e i 64 anni per circa quattro volte
(una volta ogni 3 anni), ma la partecipazione
è stata modesta (adesione 60%). Tuttavia
in questi tredici anni sono stati evitati 300
cancri invasivi.
Aumentare la partecipazione allo
screening citologico in tutte le sue fasi,
effettuando il pap test e sottoponendosi
agli eventuali successivi accertamenti
diagnostici, garantisce il successo dello
screening: "Si scrive screening, si legge
prevenzione".
Gianluigi Lustro
direttore servizio Igiene e
sanità pubblica
Antonella Pinarello
referente screening citologico
Anatomia patologica
C'è tempo fino alla fine dicembre per
partecipare al concorso "Uno slogan per lo
screening" promosso dal Servizio Educazione
e Promozione alla Salute dell’Ulss 8.
Il consorso è aperto a tutta la popolazione ed
invita alla riflessione sui tre screening attivi
nell’Ulss 8, lo screening mammografico,
quello citologico e quello colorettale.
Ciascuno potrà comunicare la propria
prevenzione n salute ulss 8 DICEMBRE 2011 · 25
Quando ricevi la lettera di invito partecipa
al programma di screening citologico
Pap test: un esame semplice.
Se la tua et‡ Ë
tra i 25 e i 64 anni
questo invito Ë
rivolto proprio a te.
Termina a dicembre la raccolta degli slogan. Nella pagina seguente il modulo del concorso.
uN'IdeA PeR PReVeNIRe
proposta, relativa ad uno solo, a due o
a tutti e tre gli screening. Il messaggio
dovrà contenere un massimo di 160 battute
ed essere corredato da un testo con la
motivazione dello slogan (compresa tra le
100 e le 250 parole).
Per partecipare basta compilare l’apposito
modulo staccabile dalla pagina che segue
ed inviarlo in busta chiusa all’indirizzo:
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Servizio Educazione e Promozione alla
Salute Ulss 8, via Dante Alighieri, 12 – 31044
Montebelluna (TV) oppure inviare una mail
all'indirizzo scriveresalute@ulssasolo.ven.it
indicando, oltre al messaggio o ai messaggi,
i propri dati anagrafici.
Ciascun concorrente potrà inviare un solo
coupon o una sola mail.
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26 · DICEMBRE 2011
prevenzione n salute ulss 8
Uno slogan per lo screening
NOME COGNOME
VIA NR
CAP CITTA' PROVINCIA TEL.
SlOGaN SCREENiNG
MaMMOGRaFiCO
(massimo 160 caratteri)
SlOGaN SCREENiNG
CitOlOGiCO
SALUTEULSS8
(massimo 160 caratteri)
SlOGaN SCREENiNG
COlO-REttalE
MOTIVAzIONE (massimo 250 parole) MOTIVAzIONE (massimo 250 parole) MOTIVAzIONE (massimo 250 parole)
(massimo 160 caratteri)
Nei mesi di ottobre e novembre è
partito un progetto all’interno della
cooperativa sociale “Vita e lavoro”
di Asolo dal nome “Oggi mi informo”.
All’attività hanno partecipato un gruppo
di sette persone diversamente abili e due
operatrici.
Il progetto è stato pensato per fare conoscere
ambienti diversi dove potersi sperimentare
attraverso la visione di libri e materiali
solitamente non utilizzati.
Inoltre questa iniziativa è sorta con l’intento
di favorire l’integrazione nel territorio della
persona diversamente abile e l’inizio di una
futura collaborazione con varie agenzie
culturali ed il nostro centro.
La prima uscita programmata è stata la visita
al Servizio educazione e promozione della
salute dell’Ulss 8 a Montebelluna.
Siamo stati accolti dall’educatrice del servizio
Rita Cagnin che si è resa disponibile a farci
conoscere l’ambiente e a spiegarci come
funziona il servizio.
Tutti siamo rimasti affascinati dalla numerosa
raccolta di libri e dvd presente e consultabile
dalla cittadinanza. Molto interessante è stata
la spiegazione di alcuni Progetti che l’Ulss 8
sta promuovendo in alcune scuole primarie e
distretti n salute ulss 8
secondarie del nostro territorio coinvolgendo
studenti, insegnanti, genitori.
Alcuni esempi significativi sono “Batticinque,
give me five”, interventi sull’alimentazione
sana, “Incidenti stradali tra i giovani: rischio
e prevenzione dei traumi cranici“ e molti altri
ancora.
Abbiamo parlato di salute e di cosa significa
per noi la "Salute": la maggiore parte ha
risposto dicendo che Salute significava “stare
bene con il proprio corpo e soprattutto con
gli altri”.
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 27
Seps e cooperativa "Vita e lavoro" insieme per un progetto di scoperta di libri, luoghi e persone.
oGGI MI INFoRMo
Borgo Monte Grappa, 70 (a 500 mt da Piazza Giorgione)
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I ragazzi che hanno partecipato al progetto promosso dalla cooperativa "Vita e lavoro" e dal Seps dell'Ulss 8.
A conclusione dell’incontro ogni persona
ha potuto scegliere dei depliant e riviste
formative da portare a casa.
Il progetto continua con la visita alla
biblioteca di Resana e a quella di Crespano
del Grappa. Convinti che questo sia l’inizio
di una proficua integrazione nel territorio,
auspichiamo di continuare su questa strada
iniziata.
ragazzi ed operatori
Ceod "Vita e Lavoro" di Asolo
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La sperimentazione
avviata nell'Ulss 8
per il sostegno
delle persone malate
di demenza.
Il progetto sperimentale è stato avviato nel
gennaio 2011 con l'obiettivo di mantenere
nel proprio contesto familiare le persone
non autosufficienti dementi, fornendo un'assistenza
psicologica e materiale che comprenda
non solo il paziente, ma anche la sua famiglia,
mediante figure professionali e volontari in
grado di supportarli durante il tormentoso iter
della malattia.
La copertura finanziaria del progetto è garantita
da un finanziamento regionale all'Ulss 8
di Asolo che coordina il progetto, attuato in
collaborazione con l'Associazione Iris - Insieme
per l'Alzheimer onlus, il Centro residenziale
per anziani “Domenico Sartor” di
Castelfranco Veneto e la cooperativa Sociale
Gap onlus. Il progetto garantisce assistenza a
52 pazienti affetti da demenza, la cui età varia
dai 62 ai 99 anni, con una prevalenza di donne
rispetto agli uomini (2 donne ogni uomo).
Usufruiscono di tale servizio i casi segnalati
dalle assistenti sociali dei Comuni del territorio
di competenza dell'Ulss 8: Castelfranco
Veneto (11 casi), Montebelluna (8), Borso del
Grappa (6), Resana (4), Fonte (3), Altivole
(2), San Zenone degli Ezzelini (2), Cornuda
(2), Segusino (2), Crocetta del Montello (2),
Castello di Godego (2), Cavaso (1), Pederob-
distretti n salute ulss 8
ba (1), Nervesa della Battaglia (1), Loria (1)
e Crespano del Grappa (1).
I servizi sociali comunali presentano i casi
all'Unità valutativa multidimensionale
distrettuale, per la selezione e successiva
assegnazione, ad un'équipe costituita dal Coordinatore
dei progetti individualizzati e dai
referenti per l'Associazione Iris insieme per
l'Alzheimer, il Centro residenziale per anziani
“Domenico Sartor” e la cooperativa sociale
Gap. L'intervento è rivolto in particolare a famiglie
in situazioni d'emergenza o di crisi del
malato di demenza o famiglie che si trovavano
ad avere in casa un malato nelle prime fasi
della malattia. Per queste ultime si è proposto
un intervento preventivo dello stress e dei
fenomeni di burn-out causati da un'assistenza
inadeguata o inefficace della malattia.
Dei 52 casi supportati dal progetto, 35 malati
sono assistiti unicamente dalla famiglia, 14
da un familiare coaudiuvato da un'assistente
(badante) e solo un malato è assistito esclusivamente
da un'assistente familiare (badante).
In cinque casi si è reso necessario un
intervento residenziale temporaneo ("Sapa",
Sezione alta protezione Alzheimer). Ad otto
famiglie è stata garantita continuità assistenziale
anche in ambito ospedaliero, durante il
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 29
MAlATTIA dI AlZHeIMeR...
IN VIAGGIo VeRSo cASA
ricovero del loro congiunto. Per sei famiglie
il progetto si è fatto carico anche della ricerca,
dell'inserimento e della regolarizzazione
di un'assistente familiare, mentre nelle sette
famiglie ove la figura dell'assistente familiare
era già presente, si sono attuati interventi
di tipo consulenziale, informativo ed educativo.
A tutte le famiglie sono state fornite
consulenze domiciliari di tipo psicologico ed
infermieristico. Le prestazioni di aiuto e assistenza
domiciliare specializzata per pazienti
dementi sono state fornite invece da una
serie di figure professionali come l'operatore
socio-sanitario, il fisioterapista, il podologo e
la “dama di compagnia”.
In 14 casi il progetto si è avvalso della
collaborazione dei volontari di alcuni dei
tredici Centri sollievo per persone affette da
decadimento cognitivo attivi nel territorio
dell'Ulss 8. I pazienti attualmente inseriti nei
Centri sollievo per alcune ore al giorno sono
cinque. Per tre pazienti si è reso necessario
il ricovero definitivo presso una struttura
residenziale.
Infine i pazienti deceduti sono tre.
Pierantonio Rossato
medico di medicina generale
e referente del progetto
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La direzione dell'azienda Ulss 8 ha ricevuto
in questi giorni l’autorizzazione
da parte della Regione del Veneto ad
anticipare le risorse per la realizzazione del
Centro educativo occupazionale diurno di
Fonte.
La positiva notizia sblocca la situazione di
stand by che si era venuta a creare dopo che
la Regione aveva autorizzato la realizzazione
e finanziato con 900mila euro il progetto,
salvo poi, a causa delle recenti difficoltà
economico-finanziarie della Pubblica
amministrazione, congelare l'erogazione dei
fondi.
L’iniziativa aveva avuto una notevole
accelerazione nell’ottobre dello scorso anno
quando il Comune di Fonte, l'azienda Ulss 8
e la cooperativa Vallorgana avevano definito
le ultime intese per portare l'accordo di
programma a compimento.
Vista l’importanza del progetto, già inserito
nel Piano di Zona 2004-2006, riproposto in
quello 2007-2010 e riconfermato in quello
distretti n salute ulss 8
Autorizzata dalla Regione, l'Ulss 8 potrà anticipare i finanziamenti per l'atteso Centro.
ceod FoNTe: BuoNe NoTIZIe
vigente (2011-2015), l’azienda Ulss 8 si è
fatta carico di anticipare il finanziamento
in modo da dare quanto prima una risposta
concreta a molte famiglie con persone disabili
residenti nel territorio della Pedemontana.
Allo stato attuale la direzione amministrativa
dei distretti dell’Ulss 8 sta perfezionando
la coprogettazione con una cooperativa del
Il progetto del Ceod di Fonte che ospiterà trenta disabili tra medio-gravi e gravissimi.
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 31
territorio.
Il nuovo Centro, del costo totale di circa
2 milioni di euro, sarà realizzato in via
Margherita in un’area di circa 2000 metri
quadrati che il Comune ha trasferito
all’Ulss 8; ospiterà trenta persone disabili:
venti con disabilità medio-gravi e dieci con
disabilità gravi e gravissime.
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COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DA PARTE DELL’ULSS 8
E’
stato presentato alla
fine di novembre un
innovativo progetto
per l'inserimento lavorativo di
venti persone svantaggiate con
disagio mentale. Sedici di questi
corsisti hanno già trovato lavoro,
grazie ad un esclusivo accordo
di partenariato fra settore
pubblico e privato cui hanno
aderito, oltre all'Ulss 8, anche il
gruppo Umana ed il Consorzio di
cooperative sociali In Concerto.
Dopo una fase iniziale di undici
distretti n salute ulss 8
settimane di formazione (di cui
una di formazione teorica in aula
e dieci settimane di formazione
sul posto di lavoro, denominata
“apprendimento in situazione”),
supportati dal tutor di progetto
e dagli operatori dell'Ulss 8
referenti per i singoli utenti,
ai diciotto corsisti che hanno
concluso il percorso, In Concerto
ha proposto un'assunzione
all'interno delle proprie
cooperative di inserimento
lavorativo. In totale, sedici
SALUTEULSS8
soggetti hanno accettato l'offerta.
Il percorso formativo è iniziato
a maggio, con la selezione dei
corsisti e si è concluso ad ottobre.
Tutte le fasi del progetto sono
state coperte da borsa-lavoro.
L'esclusività dell'iniziativa
è legata a diversi fattori.
Innanzitutto, l'elevato numero
di successi. In secondo luogo,
il costo del progetto, ad alto
valore sociale, che è stato
sostenuto interamente dal
privato (in questo caso Umana
ed In Concerto). Come risultato
finale tutti i partecipanti hanno
ricevuto una reale proposta di
lavoro. L'Ulss 8, da parte sua,
ha monitorato l'intero processo
di inserimento lavorativo e la
governance di progetto, mentre
i percorsi sono stati studiati su
misura per ciascun utente.
Si è occupata anche delle fasi
iniziali di selezione, gestito
le verifiche intermedie e le
eventuali criticità durante il
percorso.
DICEMBRE 2011 · 33
PuBBlIco e PRIVATo ASSIeMe
PeR dARe lAVoRo A dISABIlI PSIcHIcI
La tavola rotonda organizzata presso la Comunità "Il Gelso".
I RuolI
deI PRoTAGoNISTI
Più precisamente, oltre alle persone
coinvole nel progetto, i
protagonisti hanno avuto ruoli
diversificati:
- il gruppo Umana (Umana Spa,
agenzia per il lavoro, ed Umana
Forma Srl, società di formazione
di Umana) ha finanziato e gestito
l'intero percorso formativo,
utilizzando le risorse del fondo
nazionale Forma.Temp;
- il Consorzio di cooperative sociali
In Concerto di Castelfranco
Veneto si è reso disponibile ad
accogliere i lavoratori all'interno
di tre cooperative del gruppo (I
Cerchi, pulizie e sanificazione
professionale; Eureka, lavanderia
industriale; L'Incontro Industria,
assemblaggi industriali e lavorazioni
per conto terzi) per i tirocini
iniziali e le successive assunzioni
a tempo indeterminato;
- l'Ulss 8, tramite il proprio Sil
(Servizio integrazione lavorativa),
ha indicato i corsisti da selezionare,
partecipato alle fasi iniziali
di selezione, gestito le verifiche
intermedie e la gestione di eventuali
criticità durante il percorso.
Tel. 0423.609919 - Via Montegrappa, 80 - Montebelluna (TV)
associazioni n salute ulss 8
I due circoli ricreativi aziendali per i lavoratori dell'Ulss 8.
dIPeNdeNTI uNITI
Dedichiamo la sezione delle associazioni ai
due Circoli per i Dipendenti dell'Ulss 8 che
da circa quarant'anni operano con l'intento
di creare momenti ricreativi e di socializzazione
tra le persone che lavorano all'interno
dell'Azienda.
CIRColo DI CAstElFRAnCo vEnEto
L’Associazione è presente in azienda dal
1972, con attività varie di servizio ai soci (e
anche ai non soci), che vanno dalle piccole
forniture di qualche presidio sanitario, all’organizzazione
di corsi di studio di lingue estere
o di apprendimento di tecniche di base per
attività artistiche, all'offerta di una serie di
proposte di viaggi strutturati su vari livelli e
caratterizzati da differenti e molteplici tipologie
di obiettivi. Il Circolo sponsorizza poi
attività sportive di calcio, ciclismo, nuoto,
secondo modalità diverse, sempre presiedendo
alle esigenze di carattere finanziario, in
modo che la partecipazione ai gruppi sia al
massimo grado aperta, e consenta opportunità
di miglioramento personale e stimolo di socializzazione.
Nell’ambito degli interessi trattati
dal Circolo, è da ricordare anche l’azione di
ricerca e definizione di convenzioni con negozi
operanti in zona per la concessione ai soci
di particolari vantaggi d’acquisto su una vasta
gamma di prodotti. L’Associazione opera attraverso
un gruppo di volontariato, definito a
livello di statuto come “Comitato direttivo”,
coordinato da un Presidente, responsabile
della gestione nei confronti dei terzi e dei soci
tramite la compilazione annuale del bilancio.
La vigilanza sulle azioni amministrative e
sulla correttezza della contabilità è garantita
da un Collegio di revisione interna eletto contestualmente
al Comitato direttivo. Le considerazioni
analitiche sulle attività effettuate
ogni anno, così come la programmazione per
l’anno successivo, sono descritte puntualmente
in una pubblicazione distribuita a tutti i soci
in occasione della tradizionale consegna del
pacco natalizio. A tal proposito, ringraziando
per l’ospitalità, si ricorda anche in questa sede
questa iniziativa, attiva nei giorni indicati
dall’apposita locandina, e si coglie l’opportunità
del presente notiziario per invitare iscritti
e non iscritti, ad utilizzare le informazioni
contenute nel giornaletto del Circolo, e, soprattutto,
a partecipare.
il Presidente Ferruccio Bortignon
CIRColo DI MontEBEllunA
Il Circolo Dipendenti nasce nel 1968 nell’al-
Augura
Buone Feste
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 35
lora ospedale civile di Montebelluna. A volerlo
sono stati alcuni dipendenti che avvertivano
la necessità di rafforzare i legami
d’amicizia e solidarietà tra colleghi e le loro
famiglie. Da subito è stata creata un’organizzazione
con tanto di statuto e caratterizzata
dal susseguirsi di attività culturali, ricreative,
sportive ed economiche. Le iscrizioni erano
inizialmente riservate a dipendenti e pensionati.
Poi, con l’avvento dell’Ulss, al Circolo
si aggregarono i colleghi di Pederobba, Asolo
e Valdobbiadene.
Il calendario delle attività viene programmato
all’inizio dell’anno affinché i soci possano
organizzarsi e decidere a quale gita, viaggio,
attività partecipare. Perché, se quando è nato,
più di quarant’anni fa, la gita si faceva in Umbria
o alle Cinque Terre, negli anni Novanta si
visitava l’Egitto, la Giordania, Israele, Messico,
per arrivare negli ultimi anni in Libia, in
Siria o fino in Olanda in crociera. Così anche
altre attività sono andate a modificarsi con il
tempo. E se un tempo gestivamo un piccolo
spaccio alimentare, ora la nostra sede ospita
bambini e pensionati per feste di compleanno
e lauree, offrendo una sala capiente per tutte
le esigenze. Due, però, da sempre sono rimasti
gli appuntamenti fissi: la festa dei bambini
e la cena sociale. Sono due momenti emozionanti
seppur diversi. La prima dove i genitori
portano i bambini in sede e, mentre gli animatori
coinvolgono i più piccoli, gli adulti si
confrontano sul quotidiano; la cena sociale,
invece, perché i pensionati si incontrino con
i giovani colleghi e si raccontino aneddoti
passati e presenti.
la Presidente Renata Poloni
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Service Legno è oggi un’azienda affermata e riconosciuta che realizza case e
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strutture all’edilizia privata, oltre agli interventi di restauro e recupero.
Per Service Legno la vendita di una struttura deve soprattutto essere un progetto
globale; con le sue problematiche e le responsabilità che il progetto stesso
comporta, ed include: consulenza, progettazione, produzione e montaggio.
Le case Service Legno sono tutte progettate insieme al cliente e al progettista,
non proponiamo prodotti standard, perché ogni cliente è diverso, ognuno con
il proprio gusto estetico e con le proprie necessità pratiche. Anche il risultato
estetico sia esterno che interno è a discrezione del committente: la casa Service
legno può essere intonacata, rivestita in pietra, in legno o soluzioni miste.
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Dieci anni di operatore socio-sanitario. Era infatti il 22 febbraio
2001, quando veniva firmato l'accordo Stato-Regioni che ha
creato la figura dell'operatore socio-sanitario.
Di tempo ne è passato e ormai, almeno nel Nord Italia, non c'è
Asl o azienda ospedaliera dove non siano impiegati. Gli ultimi
studi condotti da varie associazioni "Oss" parlano di circa 300 mila
operatori socio-sanitari formati in questi dieci anni, ma non si ha
certezza dei dati, perchè non esiste ad oggi un vero albo o registro
nazionale.
un poRtAlE pER GlI "oss" sul wEB
Ha compiuto ormai tre anni il portale www.operatoresociosanitario.net.
Il sito dedicato all'operatore socio-sanitario conta oggi circa 12mila
iscritti, principalmente "Oss" e studenti, ma anche infermieri, medici
ed altri professionisti della sanità e del sociale. Nel portale sono
presenti dispense liberamente scaricabili che trattano i più svariati
argomenti, una libreria virtuale ed un'enciclopedia interattiva, oltre
ad una sezione di test e quiz utili per la preparazione ai concorsi
pubblici. Il sito, nato dalla passione di un gruppo di colleghi, è
diventato negli anni un punto di riferimento autorevole oltre che ad
un luogo di confronto. Collaborando con le associazioni di categoria
e i sindacati, nel corso degli anni la community ha partecipato a
molte manifestazioni e scioperi in tutta Italia. Nel forum, divise
per argomento, troviamo circa 45mila messaggi con circa 5mila
discussioni diverse. Ci si confronta sui concorsi e sulle graduatorie,
ma si parla anche delle condizioni di lavoro in genere. Si commentano
i contratti e le leggi e ci sono anche le sezioni dedicate alle offerte e
alle richieste di lavoro.
informa n salute ulss 8
SALUTEULSS8
DICEMBRE 2011 · 37
Gli operatori socio-sanitari: una realtà consolidata anche nel web con un portale a loro dedicato in cui
trovare informazioni su iniziative, concorsi, dispense ed un forum di discussione.
www.oPeRAToReSocIoSANITARIo.NeT
12 Dicembre 2011 C
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OSS : Operatore Socio Sanitario - Corsi e Concorsi per oss http://www.
1 di 2
Concorsi per Operatore Socio Sanitario - OSS
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Consiglia 290
Elenco degli ultimi concorsi per oss e il diario delle prove concorsuali. Ricordiamo che tutti i bandi dei concorsi pubblici per
operatore socio sanitario vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
I concorsi per operatore socio sanitario sono regolamentati dal dPR n. 220 del 27/03/2001 sui concorsi pubblici del personale
non dirigenziale del servizio sanitario nazionale
O Concorsi oss - Concorso APSP di Bolzano per 5 posti da Operatore Socio Sanitario scade il 15/12
O Concorsi oss - Concorso Comune di Velturno a 1 posto da Operatore Socio Sanitario scade il 15/12
O Concorsi oss - Concorso APSP di Pellizzano (TN) a 3 posti da Operatore Socio Sanitario scade il 04/01
Tutti i concorsi oss pubblicati nella sezione dei bandi di concorso oss
Trovi tutti i bandi dei concorsi scaduti, le graduatorie e tutte le informazioni Bandi dei Concorsi oss
CCNL AIAS - VIENE RICONOSCIUTO L' OSSS
(ovvero operatore socio sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria)
Per la prima volta viene inserito in un Contratto Collettivo Nazionale la figura dell'Operatore Socio Sanitario con formazione
complementare in assistenza sanitaria, altrimenti definito operatore socio sanitario specializzato
L'accordo raggiunto in sede di rinnovo contrattuale evidentemente segna l'inizio dell'entrata a regime di questa "nuova figura"
che ha ormai otto anni e quindi auspichiamo venga introdotta in tutti i CCNL che ci riguardano.
Ecco il nuovo CCNL AIAS
Corsi Gratis per Operatore Socio Sanitario
8
Consiglia 393
Elenco dei corsi da operatore socio sanitario (pubblichiamo solo i corsi oss gratuiti e i corsi organizzati da ASL - ASO e
altri enti pubblici )
Puoi consultare la sezione del Forum OSS dedicata ai Corsi OSS e OSSS
Le favole sui Corsi da Operatore Socio Sanitario
Molti hanno avuto e hanno ancora interesse a spargere la voce che un operatore socio sanitario trova facilmente lavoro e che
quindi pagare, anche cifre importanti, per un corso oss sia un ottimo investimento. Non è così. La nostra professione è piena di
sacrifici, di compromessi e rinunce. Economicamente un operatore socio sanitario non è affatto valorizzato.
Lo stipendio medio si aggira sui 900€ mensili in cooperativa sociale e nei casi migliori (ovvero in Ospedale) arriva a sfiorare i
1300€ (il 70% degli oss lavorano presso una cooperativa sociale)
Cooperative che spesso organizzano loro stesse i corsi o che creano sodalizi con gli enti formatori. Queste pseudo-
scuole, sfornando per anni migliaia di o.s.s. hanno saturato il mercato e innescato una guerra tra poveri senza precedenti. Oggi
le cooperative sanno bene di poter contare su un esercito di oss immenso e disponibile a lavorare in regime di sfruttamento
costante. Queste pseudo-scuole si trovano obbligate a rilasciare l'attestato ai propri iscritti. Vi immaginate cosa succederebbe
se gli allievi dopo aver sborsato 2000 o 3000 euro venissero poi bocciati? Quanti sono i bocciati dei corsi o.s.s a pagamento?
Nessuno... Conviene quindi svenarsi per conseguire/comprare un attestato da operatore socio sanitario? Secondo noi no.
Disprezziamo i corsi a pagamento e non favoriremo mai questo business
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Home Chi siamo Obiettivi Forum Test e Quiz Faq Storia oss Profilo professionale Corsi Concorsi Do
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L'homepage del portale www.operatoresociosanitario.net.
Per chi vuole approfondire: www.operatoresociosanitario.net o su
facebook: www.facebook.com/group.php?gid=58885280131
Roberta Porceddu
O.s.s. e membro dello staff operatoresociosanitario.net
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38 · DICEMBRE 2011 informa n salute ulss 8
Il pittore ha donato
un dipinto ricco di significato
per la chiesetta dell'ospedale
San Valentino
di Montebelluna.
Da sabato 29 ottobre l'Ospedale San
Valentino di Montebelluna si è impreziosito
con una nuova opera artistica,
ospitata all'interno della chiesetta della
struttura ospedaliera.
“Natività nel segno della speranza”, questo
il titolo dell'opera che l'artista montebellunese,
professor Ottorino Stefani, ha donato
all'Ulss 8.
Artista eclettico, il professor Stefani ha dedicato
diverse opere ai paesaggi montelliani,
asolani, prediligendo nature morte, maternità
ed arte sacra, ricevendo, per quest'ultimo genere,
un primo riconoscimento nel 1966 con
il Premio internazionale al concorso “Cantico
delle Creature” di Assisi, nel 1987 il primo
premio al Museo di Arte sacra” di Venezia
con un'opera ispirata all”Annunciazione
di Maria” e un premio alla Rassegna d'arte
sacra di Padova nel 2011.
Presenti alla cerimonia, oltre al profes-
cHI e’ oTToRINo STeFANI: dAGlI STudI AI PReMI
uN doNo FIRMATo
dA oTToRINo STeFANI
sor Ottorino Stefani, il direttore generale
dell'Ulss 8, Renato Mason, il direttore sanitario
dell'Ulss, Paola Corziali, l'assessore ai
servizi sociali di Montebelluna, Elzo Severin,
il consigliere regionale, Laura Puppato,
monsignor don Cleto Bedin e monsignor don
Mario Dalle Fratte.
Gratitudine verso il professor Stefani è stata
espressa sia dal dottor Mason
che dalla dottoressa Corziali. “E'
un onore poter ospitare all'interno
dell'Ospedale di Montebelluna
- ha commentato la dottoressa
Corziali - un'opera così ricca di
significato e lodevole la scelta
dell'artista di rendere di fruizione
pubblica un'opera che, dal concepimento,
nel 1994, è stata per anni
conservata nei locali privati del
professore”.
“Un'opera che - come ha spiegato
SALUTEULSS8
l'artista - ben si sposa con l'ambiente ospedaliero
perché coniuga figure di sofferenza
come quella in basso a sinistra in cui un
bimbo viene soccorso da un soldato durante
il periodo bellico, con un messaggio di fede
e speranza rappresentati dall'angelo, dal cerchio
rosso in alto, a rappresentare il padre
eterno, e dalla maternità al centro”.
La dottoressa Paola Corziali assieme al pittore Ottorino Stefani.
Ottorino Stefani nasce Volpago del Montello, in provincia di Treviso, nel 1928. Ha compiuto i suoi studi a Venezia, presso il Liceo Artistico, l'accademia delle Belle Arti e presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia, dove nel 1978 si è laureato con una tesi interdisciplinare sul Canova.
Si è inoltre dedicato all'insegnamento per circa trent'anni presso le scuole media e presso l'istituto magistrale di Montebelluna dove ha insegnato disegno e storia dell'arte a
moltissimi studenti.
La sua intensa attività pittorica è documentata da numerose ed importanti mostre personali in Italia ed in Germania, in Francia e in America e dalla partecipazione a rassegne
internazionali (come la XLV, alla XLVI e alla LIII Biennale di Venezia ) e da sette monografie presentate da Giuseppe Marchiori, Andrea Zanzotto, Giulio Carlo Argan, Paolo Rizzi,
Vittorio Sgarbi, Franco Batacchi e Marco Goldin.
Stefani ha inoltre eseguito numerosi affreschi ispirati a temi sacri nelle parrocchiali di Montebelluna (Chiesa Santa Maria in Colle ed il Duomo), di Caerano di San Marco, Volpago
del Montello, San Polo di Piave e Cusignana.
Intensa la sua attività anche come poeta, scrittore e critico d'arte. Tra i suoi studi sull'arte veneta ricorderemo quelli dedicati a Noè Bordignon, Luigi Serena, Lino Bianchi,
Barriviera, Renzo Biasion, e soprattutto, quelli su Antonio Canova (giudicati da Argan "i più importanti sull'artista"): La poetica e l'arte del Canova, prefazione di Giulio Carlo
Argan e Giuseppe Mazzariol, Canova, 1984; I rilievi del Canova, Electa, 1990, introduzione di Giulio Carlo Argan (Premio "Mazzotti – Finestra sulle Venezie", 1991); Canova pittore,
Electa, 1992, seconda edizione 2005; Antonio Canova. La Statuaria, prefazione di Vittorio Sgarbi, Milano, Electa, 1992, seconda edizione 2003. Ha recentemente pubblicato per
Ghelfi Editore l'opera in due volumi Arte Triveneta. Dal Barocco alle ultime ricerche del Duemila.
Riconoscimenti - Tra i numerosi Premi conseguiti da Stefani possiamo citare: 1968, I premio Aldo Roncaglia, S. Felice sul Panaro; 1971, I° premio Città di Spilamberto; I°
premio Città di Lesa; I° premio Città di Serravezza; 1973, I° premio Città di Meina; I° premio Città di Filettole; 1974, I° premio Il Vertice di Domodosssola; 1930, I° premio
Santa Lucia di Piave; 1981, I° premio Città di Thiene; 1986, I° premio Burano; 1987, I° premio alla III^ Biennale d'Arte Sacra, Venezia - Museo diocesano d'Arte sacra; 1988, I°
premio al Concorso Nazionale Città di Agna; 1995, I° premio alla l^ Biennale Nazionale di pittura "I Ceccati: arte nel tempo", Cavola di Teano (RE); 2001, I° premio al Premio
Internazionale "Oscar dell'Arte", per la pittura di paesaggio, Montecarlo.
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