10.06.2013 Views

PER i PiCCOli PaziENti - Azienda ULSS 8

PER i PiCCOli PaziENti - Azienda ULSS 8

PER i PiCCOli PaziENti - Azienda ULSS 8

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

10 · DICEMBRE 2011 attualità n salute ulss 8<br />

L'Ulss 8 si fa<br />

promotrice del cloud<br />

computing in sanità<br />

attraverso la Carta di<br />

Castelfranco Veneto.<br />

U<br />

n vademecum per approcciare<br />

il cloud computing in sanità.<br />

Dodici punti chiari per altrettante<br />

raccomandazioni rivolte a disciplinare il<br />

cloud computing nella sanità digitale.<br />

E’ quanto contenuto nella “Carta cloud di<br />

Castelfranco Veneto” pensata e realizzata<br />

in occasione del Convegno internazionale<br />

che si è svolto nella città del Giorgione lo<br />

scorso 18 ottobre e presentata ufficialmente<br />

lo scorso 30 novembre presso l’aula magna<br />

della John Cabot University a Roma.<br />

La presenza al primo convegno sul cloud<br />

computing in sanità dei rappresentanti<br />

delle istituzioni sanitarie italiane, nonché di<br />

esperti internazionali ed aziende fornitrici<br />

di tecnologia provenienti da tutto il<br />

mondo, è stata l’occasione per formulare<br />

questo documento che riassume<br />

i punti caldi - come la connettività,<br />

l’interoperabilità, la conservazione<br />

dei dati, le responsabilità e la privacy<br />

- di un tema che rappresenta senza<br />

dubbio un’opportunità per gli enti della<br />

Pubblica amministrazione e per le<br />

aziende sanitarie in particolare.<br />

Numerosi i punti di forza che<br />

spingono la sanità verso una migrazione<br />

al cloud computing a cominciare da una<br />

maggiore efficacia, efficienza e flessibilità<br />

nella gestione dei dati clinici che, per<br />

loro natura, sono di difficile trattamento<br />

essendo in continua crescita. Dal punto<br />

di vista tecnologico il passaggio al cloud<br />

computing consente anche di avere a<br />

disposizione servizi sempre aggiornati che<br />

permettono all'azienda sanitaria di essere<br />

all'avanguardia senza bisogno di reinvestire<br />

continuamente. Una transizione che potrà<br />

QuANdo I dATI SANITARI<br />

FINIScoNo NellA NuVolA<br />

rivelarsi positiva tanto per le aziende<br />

sanitarie già tecnologicamente mature tanto<br />

per quelle che stanno incrementando il loro<br />

impegno tecnologico.<br />

Significativi possono rivelarsi anche i<br />

benefici in termini economici, anche se non<br />

in senso stretto, in quanto la migrazione<br />

richiede comunque volontà e capacità di<br />

investire in nuove tecnologie, ma permette,<br />

nel medio periodo, di liberare risorse da<br />

reinvestire nelle applicazioni o nel circuito<br />

delle innovazioni.<br />

“Di fronte ad uno scenario così promettente<br />

- commenta il direttore amministrativo<br />

dell’Ulss 8, Mario Po’ - frenato solo da<br />

alcune questioni ancora aperte sul fronte<br />

Alcuni relatori del convegno che si è svolto a Castelfranco<br />

Veneto lo scorso 18 ottobre.<br />

della sicurezza dei dati e del trattamento<br />

dei dati personali, un documento che fosse<br />

capace di sintetizzare le raccomandazioni<br />

più importanti per quelle aziende sanitarie<br />

che, come la nostra, vogliono avvicinarsi<br />

al mondo del cloud è sembrato quanto mai<br />

necessario”.<br />

Un documento che mette nero su bianco<br />

alcune indicazioni - sia di ordine tecnologico,<br />

che economico e legale - utili per sfruttare<br />

al meglio le potenzialità della “nuvola<br />

tecnologica” anche in sanità.<br />

SALUTE<strong>ULSS</strong>8<br />

I PuNTI dellA cARTA<br />

dI cASTelFRANco VeNeTo<br />

1 Operare con una rete a banda larga<br />

ridondata, per la connessione tra strutture<br />

ospedaliere, medici, cittadini e provider.<br />

2 Accertare preliminarmente l’utilizzabilità del<br />

“private cloud”, prima di convenire di<br />

avvalersi di un “public cloud”.<br />

3 Predisporre una road map per portare al<br />

cloud computing i sistemi ospedalieri<br />

disponibili, secondo condizioni sostenibili di<br />

tipo economico, gestionale e di sicurezza.<br />

4 Richiedere ai provider garanzie di:<br />

- interoperabilità tra sistemi ospedalieri<br />

intra-cloud, inter-cloud e sistemi cloud<br />

con no-cloud;<br />

- portabilità dei dati nei casi di passaggio<br />

ad altro fornitore.<br />

5 Accettare la conservazione dei dati clinici in<br />

data center situati in un Paese U.E., con<br />

garanzia di applicazione delle norme e della<br />

giurisdizione italiane.<br />

6 Richiedere ai provider garanzie di continuità<br />

operativa permanente dei sistemi in cloud<br />

computing.<br />

7 Specificare la policy di gestione del<br />

fornitore per l’attività di salvataggio/backup<br />

dei dati clinici on the cloud.<br />

8 Monitorare l’esclusione di ingerenze esterne<br />

nei dati clinici cloud, consentendo sempre<br />

l’accesso ai sistemi da parte delle autorità<br />

preposte.<br />

9 Formalizzare la responsabilità del provider<br />

nelle ipotesi di smarrimento, perdita e<br />

sottrazione dei dati clinici, sospensione della<br />

continuità operativa, crisi di interoperabilità.<br />

10 Disporre l’evoluzione della struttura ICT<br />

ospedaliera verso competenze service<br />

management.<br />

11 Verificare la confidenza dei provider rispetto<br />

ai processi clinici e all’organizzazione<br />

ospedaliera.<br />

12 Istituire un “Privacy and risk manager<br />

ospedaliero” per la protezione, gestione,<br />

sicurezza dei dati clinici.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!