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Descrizione 150 ANNI UNITA' ITALIA, IL FIORE ... - Fiore del Deserto

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<strong>Descrizione</strong><br />

il collocamento al lavoro (ai sensi <strong>del</strong>la Legge n.<br />

68/1999). Consigliamo la l<br />

<strong>IL</strong> <strong>FIORE</strong> DEL DESERTO AL<br />

MERCATO<br />

DI PIAZZA SEMPIONE<br />

Acquistata la licenza, il “<strong>Fiore</strong>” apre un<br />

banco alimentare<br />

Da qualche giorno il <strong>Fiore</strong> <strong>del</strong> deserto<br />

anima piazza Sempione. Tutte le mattine,<br />

infatti, le ragazze <strong>del</strong>la comunità<br />

lavorano al nuovo banco alimentare<br />

acquistato nella piazza.<br />

“Il progetto nasce dalla volontà di<br />

vendere prodotti che rispettino la natura<br />

e salvaguardino la salute dei<br />

consumatori ” afferma Vicky<br />

Quondamatteo, responsabile <strong>del</strong><br />

progetto accoglienza <strong>Fiore</strong> <strong>del</strong> deserto,<br />

che poi aggiunge:<br />

“ contemporaneamente il banco può<br />

rappresentare un’opportunità lavorativa<br />

e di crescita personale per le ragazze<br />

accolte in comunità”.<br />

Tra i prodotti in vendita: baccalà di<br />

prima scelta, mozzarella di bufala<br />

campana doc proveniente da<br />

Mondragone, olio extravergine d’oliva<br />

biologico, marmellate provenienti da<br />

fattorie toscane, frutta secca e frutta<br />

fresca, miele prodotto dalle ragazze <strong>del</strong>la<br />

comunità, la famosa pasta all’uovo di<br />

Campofiloni di Spinosi, spezie di tutti i<br />

generi, olive e tanto altro…<br />

Giornale a cura <strong>del</strong>le ragazze <strong>del</strong> <strong>Fiore</strong> <strong>del</strong> deserto<br />

<strong>150</strong> <strong>ANNI</strong> UNITA’ <strong>ITALIA</strong>, <strong>IL</strong> <strong>FIORE</strong> FA FESTA<br />

Presente alla cena il coro di Evelina Meghnagi<br />

Redazione<br />

Una cena con piatti tipici di tutte le Regioni d’Italia. Con<br />

questo evento il <strong>Fiore</strong> <strong>del</strong> deserto festeggerà il <strong>150</strong>°<br />

anniversario <strong>del</strong>l’unità d’Italia. Una giornata di<br />

fondamentale importanza per tutti gli italiani che,<br />

nonostante le polemiche insopportabili di qualche partito<br />

politico, si preparano a vivere nel migliore dei modi questo<br />

nostro grande compleanno. Parteciperà all’evento il coro di<br />

Evelina Meghnagi che, prima <strong>del</strong>l’evento, eseguirà le<br />

consuete prove settimanali proprio nella struttura di via<br />

Nomentana.<br />

La redazione intende ringraziare la nostra Antonia per il<br />

contributo fondamentale che ha dato all’organizzazione<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa.<br />

PROGETTO CINEFORUM<br />

Prima proiezione: “come te nessuno mai”<br />

Redazione<br />

L’idea <strong>del</strong> progetto “cineforum” nasce innanzitutto dalla<br />

consapevolezza che il linguaggio cinematografico spesso è il<br />

veicolo ideale per la comprensione <strong>del</strong>la realtà e di alcune<br />

problematiche storico sociali. Il nostro obiettivo è offrire<br />

spunti di riflessione sia agli adulti che ai ragazzi, offrire<br />

momenti di incontro e di dialogo, opportunità di accedere<br />

alla cultura <strong>del</strong> nostro tempo facendo affiorare emozioni e<br />

disagi, può essere utile per aiutare i giovani in questo<br />

passaggio verso l’età adulta. Fondamentale importanza<br />

avranno le discussioni a seguito <strong>del</strong>le proiezioni, in cui le<br />

ragazze avranno la possibilità di confrontarsi sui temi scelti<br />

dalla comunità. La programmazione <strong>del</strong> film è stata<br />

elaborata da tutta la nostra equipe, con la collaborazione di<br />

Deborah, operatrice Vodafone, responsabile di un progetto<br />

con il <strong>Fiore</strong> <strong>del</strong> deserto. Si inizierà il 27 febbraio con “Come<br />

te nessuno di Gabriele Muccino mai” e si continuerà con<br />

appuntamenti consecutivi con cadenza quindicinale. A<br />

conclusione <strong>del</strong>le proiezioni e <strong>del</strong>le discussioni è prevista<br />

una “serata pizza” con pizze e rustici cotti nel nostro nuovo<br />

forno allestito in giardino.<br />

ALCUNE RIFLESSIONI SUL F<strong>IL</strong>M<br />

Di Nunzia<br />

Domenica è iniziato il cineforum <strong>del</strong> fiore <strong>del</strong> deserto. La<br />

prima proiezione è stata “come te nessuno mai”. Il film parla<br />

di ragazzi adolescenti che vanno a scuola e iniziano a fare le


loro prima esperienze soprattutto riguardo l’amore e l’amicizia. Il film ripropone scene di vita di<br />

tutti i giorni e guardandolo ho rivissuto tante emozioni provate sulla mia pelle. Ci sono state<br />

scene che mi hanno colpito moltissimo ad esempio quella in cui il protagonista, Silvio, si<br />

innamora di una ragazza, Claudia, fino ad allora sua grande amica e con lei assapora le emozioni<br />

<strong>del</strong>la prima volta, <strong>del</strong> vero amore. In questo film non mi sono identificata con nessun attore<br />

perché io ho una mia personalità e non riesco a vedermi in qualcun’altro. Il film parla <strong>del</strong>la<br />

suddivisione dei giovani in varie categorie; per esempio i “pariolini”, o i “punk” o i “fricchettoni”<br />

ma io ad esempio non mi sento vicina a nessuna di queste tipologie di persona. Mi vedo una<br />

ragazza normale che si veste in maniera normale e che mantiene un atteggiamento simile a tanti<br />

giovani. Da questo film si possono trarre tanti insegnamenti. Al mio gruppo vorrei trasferire<br />

l’immagine <strong>del</strong>l’amore che ne viene fuori, cioè di un sentimento bellissimo che ti completa, che ti<br />

fa sorridere, che ti fa provare emozioni bellissime, ma nello stesso tempo causa di tante<br />

sofferenze. L’amore a volte ti può spaccar il cuore in tanti piccoli frammenti a tal punto che<br />

vorresti morire ma comunque non si può paragonare con niente; l’amore è la cosa più bella che<br />

ci può essere al mondo. Nello stesso tempo è importante saperlo riconoscere, capire se con te c’è<br />

la persona giusta, che farebbe di tutto per te, che non ti abbandonerebbe mai neanche se per<br />

diverso tempo siete distanti chilometri e chilometri. Oltre l’amore c’è un altro legame affettivo<br />

importantissimo: l’amicizia. Anche l’ amicizia è un sentimento bellissimo. Ma una cosa è certa:<br />

mai fidarsi di nessuno; anche la persona che credi tua amica e che pensi non ti tradirà mai, un<br />

giorno potrà farlo senza che tu neanche te ne accorgi. Non bisogna mai fidarsi ciecamente di<br />

qualcuno. Solo le cicatrici rimangono per sempre sulla nostra pelle.<br />

CAFFE’ LETTERARIO<br />

Rubrica letteraria e spazio di confronto tra le ragazze su libri e temi sociali scelti per loro<br />

Di Giulia<br />

NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO<br />

Christiane vive ad Amburgo, a causa di gravi problemi economici si trasferisce con la famiglia a<br />

Berlino nel quartiere di Gropiùsstodt. La situazione personale di Christiane peggiora dopo la<br />

separazione dei suoi genitori; è cosi che si avvicina sempre di più alla droga. Christiane<br />

incomincia con l'Hashis all'età di 12 anni e incomincia a frequenta il "Sound" una <strong>del</strong>le<br />

discoteche più moderne d'Europa, ma in realtà dentro la discoteca giri sempre più droga. Nel<br />

mentre, sempre al "Sounde", conosce Detlef, con cui instaura un buon rapporto d'amicizia.<br />

Continuando con la droga Christiane arriva all'eroina ma, non avendo più soldi per comprarla,<br />

incomincia a prostituirsi in una <strong>del</strong>le fermate <strong>del</strong>la metropolitana di Berlino "Bahnof Zoo".<br />

Christiane tenta varie volte di disintossicarsi ma i tentativi eseguiti sono sempre risultati inutili.<br />

Un giorno a causa di un malessere di Detlef, Christiane chiama la polizia, quest'ultima<br />

riconoscendola, la riconsegnano ai proprio genitori. La madre di Christiane, per salvarla, la<br />

trasferisce dalla sorella Evelyn, ad Amburgo.<br />

Il libro è di grosso impatto. E’ duro, estremamente triste. Anche se forse non conquista<br />

totalmente chi lo legge, l’opera può essere molto utile per i giovani. Ti fa capire quanto può<br />

essere brutto entrare nel tunnel <strong>del</strong>la droga e, soprattutto, quanto può essere duro uscirne. Quel<br />

veleno che si porta dentro, che scorre nelle vene, ti fa perdere di vista ciò che è più importante<br />

per se stessi, ti fa fare cose che forse non avresti mai pensato di fare. Tanta gente pensa che la<br />

droga può aiutare… non è così!!!<br />

Ho visto con i miei occhi persone, conoscenti che ne facevano uso. Ragazzi che hanno iniziato a<br />

quattordici anni a farsi di cocaina e non ne sono più usciti.<br />

La droga cancella i sentimenti, ti priva <strong>del</strong>la felicità di avere un figlio, in poche parole ti uccide!!!<br />

Tanti la usano per suicidarsi o per farsi <strong>del</strong> male. Altri pensano di non poterne uscire più; non è<br />

così. Con la volontà si può uscire anche da un incubo come la droga.

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