COMMA n.1_08 - ANCD

EDITORIALE
Quando il cellulare
sale in cattedra...
Comma 01 Gennaio Febbraio 2008
di Mauro Bosio, direttore amministrativo finanziario Conad e presidente Conad Insim Arriva la
nostra telefonia, con il marchio Conad Insim, la società a cui abbiamo dato vita all’interno del nostro
gruppo per sviluppare quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato un prodotto Conad.
Nuovo prodotto, nuovo servizio. Con la garanzia, visti i partner tecnologici – Vodafone Italia quale operatore
mobile virtuale e Nokia Siemens Networks per gli innovativi servizi voce e dati –, di considerare
anche questa un’importante opportunità di crescita. Perché crescere
significa avere maturato la capacità di dare la giusta e più consona
risposta ai bisogni emergenti delle persone.
È vero che l’economia italiana – non isolata, bensì in “buona” compagnia,
in Europa (leggi Germania) come nel mondo (leggi Stati Uniti
d’America), seppure con diverse stimmate – sta attraversando un
momento complesso e difficile; è vero che le famiglie italiane vedono
il potere d’acquisto dei propri stipendi erodersi giorno dopo giorno; è
vero che si può risparmiare su tutto, ma su tutto tutto proprio no... però siamo il popolo che, più di
altri in ogni parte del mondo, fa del cellulare non uno strumento di lavoro, ma di intrattenimento,
di socializzazione, con il quale piace averci a che fare. Con un indice di penetrazione, per dirla in
termini tecnici, prossimo al 90 per cento (86,4 per cento a dicembre 2007). Si prospetta, a tempi
brevi, il sorpasso della Tv, da anni – con un indice del 92,1 per cento – l’elettrodomestico più diffuso
tra le famiglie italiane.
Usato più da uomini che da donne, più nel Centro Italia che altrove, soprattutto da giovani, il cellulare
occupa ormai un posto fondamentale nel quotidiano e si afferma, in modo definitivo, come uno degli
oggetti del nostro tempo, di cui difficilmente se ne può fare a meno. Senza dimenticare un altro aspetto:
la generalizzata, crescente disaffezione nei confronti della telefonia fissa. Almeno un milione di italiani
lo scorso anno ha detto “no” al canone, alla impossibilità di essere reperibili sempre e ovunque,
all’impossibilità di avere sotto controllo la spesa per il telefono. Tutte cose che il cellulare offre in modo
semplice e funzionale, tanto da minacciare, con 109 minuti di telefonate al mese, quei 122 minuti che
le statistiche dicono gli italiani passino alla cornetta di un fisso.
Con la possibilità, in più, di inviare e ricevere sms, foto, video, di navigare in Internet il piccolo oggetto
che ci stiamo rigirando tra le mani, se utilizzato in modo appropriato, può essere il tramite più a
portata di mano e di facile utilizzo per apprendere il linguaggio dei suoni e delle immagini e soprattutto
per imparare a “leggere” le icone del nostro tempo. Una didattica certamente “sui generis”, ma alla
portata di tutti, indipendentemente da età, ceto sociale, preparazione culturale. È un modo diverso di
interpretare il cellulare e le sue tante possibilità; un modo che chiede solo di essere provato.
Non potevamo non dare risposta alla richiesta di praticità, semplicità, comodità dei nostri clienti.
Anzi, abbiamo fatto di più, come leggerete oltre in Comma, semplificando ulteriormente ciò che era
già semplice e optando per una convenienza che abbiamo la certezza non avrà concorrenti capaci di
tenervi testa. Se il cellulare si affermerà sempre più come un’estensione di noi stessi verso il mondo e
gli altri, allora ci dobbiamo attendere che assurgerà – se già non lo ha fatto – a oggetto che non può
mancare nella vita di tutti i giorni per molto, molto tempo ancora. E che Conad sia lì, pronta a dare
le più puntuali e migliori risposte alle nuove esigenze dei consumatori.
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