autodifesa.net - krav maga
autodifesa.net - krav maga
autodifesa.net - krav maga
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
AUTODIFESA.NET<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
Anno 1 n° 1 – www.<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong> - direttore responsabile Dante Federici<br />
5° ANNIVERSARIO DELLA SNAKM<br />
Nasce, in occasione del quinto anniversario<br />
della fondazione della<br />
scuola di <strong>krav</strong> <strong>maga</strong>, fondata il 9<br />
ottobre 2003 dall’esperienza di un<br />
carabiniere in congedo, Secci Stefano,<br />
che ha prestato servizio nel primo<br />
battaglione carabinieri paracadutisti<br />
“TUSCANIA”, il giornale dedicato<br />
alla tua sicurezza. La SNAKM<br />
(Scuola Nazionale di Autodifesa Krav<br />
Maga) è un’associazione sportiva<br />
affiliata all’ENDAS (ente di promozione<br />
sportiva) riconosciuta dal CO-<br />
NI e dal Ministero dell’interno. Lo<br />
scopo di questo trimestrale è quello<br />
di sensibilizzare quanto più possibile<br />
circa la difesa personale e diffondere<br />
l’utilità di una disciplina che, oltre<br />
ad aiutare a mantenersi in forma,<br />
permette di accrescere la propria<br />
MILANO<br />
E’ inevitabile notare come sempre<br />
più donne vengano aggredite o<br />
subiscano abusi.<br />
Servizio<br />
a pag.1<br />
PALESTRA<br />
Via val sugana 5<br />
Pontedecimo (GE) 16164<br />
Tel.0108604424<br />
www.princess.it<br />
savate@princess.it<br />
autostima permettendo<br />
ad ognuno di noi di<br />
sentirsi più sicuri ed in<br />
grado di difendersi dai<br />
pericoli che incombono<br />
nel mondo di oggi.<br />
Furti, violenze, aggressioni,<br />
cattiveria,<br />
scippi, minacce, sono<br />
solo alcune delle realtà<br />
di questi ultimi anni.<br />
AUTODIFESA.NET<br />
è un trimestrale gratuito<br />
e puoi scaricarlo<br />
d a l s i t o<br />
www.<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong><br />
semplicemente registrandoti.<br />
Questo giornale tratta e<br />
prende in considerazione molti fatti<br />
e notizie utili: la cronaca, gli articoli<br />
che tutelano la tua sicurezza, le tec-<br />
Alcuni componenti della Scuola Nazionale Autodifesa<br />
Come prevenire<br />
lo scippo<br />
spiegato<br />
dettagliatamente<br />
Pag. 7<br />
A cura del DTN<br />
M° Secci<br />
niche più efficaci. L’<strong>autodifesa</strong> deve<br />
essere alla portata di tutti come materia<br />
di prevenzione.<br />
LA TECNICA DI OGGI FIKB<br />
Savate Boxe francese<br />
Mondiali a Napoli<br />
Pag. 12<br />
SCARICALO GRATUITAMENTE DAL SITO INTERNET<br />
WWW.AUTODIFESA.NET<br />
INDICE<br />
Pag. 3 CRONACA<br />
Pag. 4 TRA GIUDICE E AVVOCATO<br />
Pag. 6 L’AUTODIFESA NAZIONALE<br />
Pag. 8 LE SCUOLE IN ITALIA<br />
Pag.14 SPORT DA RING<br />
Pag.18 LA TECNICA DI OGGI<br />
Pag.19 BLACK WOLF “L’AGGRESSIONE INASPETTATA”<br />
Pag.24 STORIA DEL COMBATTIMENTO<br />
Pag.25 ARTI MARZIALI CONTEMPORANEE<br />
Pag.27 CONSIGLI ALIMENTARI PER LO SPORT<br />
Pag.28 LA TUA RUBRICA
CORSO PER ISTRUTTORI NAZIONALI<br />
KRAV MAGA SNAKM<br />
08-09 NOVEMBRE A BARI E IL 29-30 NOVEMBRE A GENOVA SI SVOLGERANNO I<br />
CORSI ISTRUTTORI 1° LIVELLO.<br />
PER INFORMAZIONI: SEGRETERIA@KRAV-MAGA.IT O TELEFONATE AL NUMERO<br />
Tel. 393.365.84.39<br />
PROSSIMAMENTE<br />
Il primo dvd didattico di Boxe francese Savate sulla progressione<br />
tecnica, guanto per guanto, svolto e spiegato dal Maestro Michel Di<br />
Tomaso, della Federazione Francese Savate e dal maestro diplomato<br />
in Francia Secci Stefano.<br />
DVD DIDATTICI KRAV MAGA<br />
ORDINALI SUBITO<br />
Consulenze@<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong><br />
INTERAMENTE IN ITALIANO, UN UTILE SUPPORTO<br />
PER ISTRUTTORI, SEMPLICE E COMPLETO<br />
PER GLI AUTODIDATTA<br />
KRAV MAGA SPECIAL POLICE<br />
DVD DIDATTICO SPECIFICO<br />
PER LEFORZE DELL’ORDINE<br />
2
CRONACA<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
IL PRIMO PASSO PER GUARIRE DALLA VIOLENZA<br />
E’ inevitabile notare come sempre<br />
più donne vengano aggredite o<br />
subiscano abusi. Una ventenne del<br />
Ghana costretta a subire un rapporto<br />
sessuale in pieno centro a<br />
Pordenone, Hina accoltellata dal<br />
padre a Brescia, Sara colpita a<br />
morte da un amico a Torino. Queste<br />
sono solo tre delle sfortunate<br />
vittime che ogni anno in Italia subiscono<br />
violenza fisica o sessuale.<br />
Le cifre sono vertiginose e dovrebbero<br />
far riflettere e spingere a<br />
prendere misure di precauzione al<br />
fine di essere in grado di difendersi<br />
per evitare il peggio. Nei primi<br />
mesi del 2007, 62 donne sono<br />
state uccise, 141 hanno rischiato<br />
di essere uccise, 1.805 hanno subìto<br />
violenza, 10.383 sono state<br />
picchiate, terrorizzate e private<br />
della propria dignità. Fa rabbrividire<br />
che questi dati siano parziali e<br />
imprecisi: la maggior parte delle<br />
vittime, infatti, non denuncia<br />
l’accaduto per vergogna e per paura<br />
di eventuali ritorsioni. Se un<br />
tempo questi fatti avvenivano soprattutto<br />
in circostanze particolari,<br />
come durante la guerra, oggi sono<br />
avvenimenti sempre più frequenti<br />
e gratuiti, che accadono con una<br />
cadenza martellante e che, soprattutto,<br />
colpiscono ogni fascia<br />
d’età. Non stupisce quasi più infatti<br />
sentire di ragazzi di 13-14<br />
anni che abusano di loro coetanee.<br />
Viene naturale chiedersi se<br />
questo sia il prodotto di una società<br />
che si è creata dopo il benessere<br />
verificatosi dopo anni di guerre<br />
e cattiverie, ma soprattutto di una<br />
società che è rimasta ormai da<br />
molto priva di valori morali.<br />
La violenza sulle donne, fisica e<br />
non, è la peste dei nostri giorni,<br />
un morbo inestirpabile che grava<br />
sulla sicurezza delle vittime. Stri-<br />
scia silenziosa vicino ad ognuno di<br />
noi e ci assale infida alle nostre<br />
spalle, rendendo complicata anche<br />
la cosa più semplice come<br />
un’uscita fra amici.<br />
Ma ciò che rende la violenza e gli<br />
abusi una terribile piaga è il fatto<br />
che molte donne restano invischiate<br />
nella convinzione di non<br />
subirla mai in prima persona, co-<br />
me se fosse un fatto che riguarda<br />
solo terzi.<br />
I dati dell’Istat e del Viminale ci<br />
dicono che in Italia più di 6 milioni<br />
e mezzo di donne hanno subìto<br />
una volta nella vita abusi o violenze.<br />
Le vittime, comprese per lo<br />
più tra i 24 e i 50 anni, sono soprattutto<br />
donne emancipate, universitarie,<br />
laureate, dirigenti e imprenditrici.<br />
La violenza è ormai la prima causa<br />
di morte o di invalidità permanente<br />
delle donne tra i 14 e i 50 anni.<br />
Un’entità incappucciata e dotata di<br />
falce che colpisce e stermina più<br />
del cancro o degli incidenti stradali.<br />
Si trova ovunque e in particolar<br />
e ( c o n t r a r i a m e n t e<br />
all’immaginario comune che vede<br />
l’aggressore appostato per strada)<br />
nella normalità, nei luoghi o fra le<br />
persone con cui ci si dovrebbe<br />
sentire al sicuro, come la famiglia<br />
o il partner, ”si confonde con gli<br />
affetti, si annida là dove il potere<br />
maschile è sempre stato considerato<br />
naturale”, direbbe Lea Mean-<br />
dri, saggista e femminista.<br />
“Da anni ripetiamo che è la famiglia<br />
il luogo più pericoloso per le<br />
donne. È lì che subiscono violenza<br />
di ogni tipo fino a perdere la vita",<br />
denuncia "Nondasola", la Casa<br />
delle donne di Reggio Emilia a cui<br />
si era rivolta Vjosa uccisa dal marito<br />
da cui aveva deciso di separarsi.<br />
"Da noi partner e persone<br />
conosciute sono i colpevoli nel 90<br />
per cento delle violenze che vediamo.<br />
E purtroppo c'è un aumento",<br />
dice Marisa Guarnieri presidente<br />
della Casa delle donne maltrattate<br />
di Milano. "All'interno delle mura<br />
domestiche la violenza ha spesso<br />
le forme di autentici annientamenti<br />
- spiega Marina Pasqua, avvocato,<br />
impegnata nel centro antiviolenza<br />
di Cosenza, una media di<br />
800 telefonate di denuncia l'anno<br />
- Si comincia isolando la donna<br />
dal contesto amicale, poi proibendo<br />
l'uso del telefono, poi si passa<br />
alle minacce e così via in una escalation<br />
che non ha fine".<br />
Molto spesso in Italia si verifica il<br />
f e n o m e n o d e l c o s i d d e t t o<br />
“stalking”, ossia un comportamento<br />
ossessivo e soffocante che degrada<br />
e che porta all’assoluta disgregazione<br />
della propria autostima,<br />
della propria sicurezza, sino<br />
alla completa distruzione che si<br />
verifica con la riluttanza alla vita<br />
stessa. Per questo motivo le donne<br />
dei centri antiviolenza hanno<br />
visto positivamente l’approvazione<br />
del testo base sui reati di stalking<br />
e omofobia, in Commissione Giustizia.<br />
Il primo passo per giungere alla<br />
denuncia e, in seguito, alla punizione<br />
dello stalking è innanzi tutto<br />
il riconoscimento di quest’ultimo.<br />
Circa il 96% delle donne che subiscono<br />
violenza o abusi, infatti,<br />
3
.<br />
non denuncia l’aggressore.<br />
I motivi sono molti e ognuno<br />
concorre e creare remore<br />
mentali e anche nella pratica.<br />
C’è chi si aggrappa alla<br />
politica dell’ “io ti salverò”,<br />
sperando di poter far cambiare<br />
il partner, di riuscire,<br />
con uno strano miracolo, a<br />
riottenere la persona di cui<br />
ci si era innamorati. C’è chi<br />
teme eventuali o ulteriori<br />
ritorsioni. C’è chi si vergogna<br />
e si sente colpevole, in<br />
qualche modo responsabile,<br />
sostenendo di essersi meritata<br />
ogni forma di violenza.<br />
C’è chi non riuscirebbe mai<br />
AUTODIFESA.NET<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
a denunciare una persona<br />
che ha amato o a cui comunque<br />
voleva bene. Così<br />
la maggior parte delle vittime<br />
si risolve a dire di essersi<br />
fatta male, <strong>maga</strong>ri cadendo<br />
dalle scale o sbattendo<br />
contro una porta o un palo,<br />
anziché dire di essere stata<br />
bastonata, nel fisico e<br />
nell’anima. Tutti questi episodi<br />
creano insicurezza e<br />
gravi danni permanenti sia<br />
fisici sia morali e psicologici.<br />
Per evitare tutto questo occorrerebbe<br />
che soprattutto<br />
gli uomini si interrogassero<br />
sul loro rapporto con la ses-<br />
TRA GIUDICE E AVVOCATO<br />
ART.52 C.P.<br />
LA LEGITTIMA DIFESA<br />
Il codice prevede la legittima difesa nell’ art. 52:<br />
sualità, sul perché una parte<br />
di loro o loro stessi fanno ciò<br />
e sul perché ancora oggi,<br />
dopo le fatiche fatte per ottenere<br />
la parità, il sesso maschile<br />
sia visto come superiore<br />
e, per questo motivo,<br />
sente giustificata la propria<br />
aggressività: perché, ricordiamocelo,<br />
essendo loro gli<br />
aggressori, la violenza è soprattutto<br />
un problema degli<br />
uomini, non delle donne.<br />
(Clara Jourdan, della<br />
“Libreria delle Donne” di<br />
Milano, storico luogo del<br />
femminismo italiano).<br />
<br />
La legittima difesa si basa su due punti fondamentali:<br />
L’AGGRESSIONE INGIUSTA<br />
LA REAZIONE LEGITTIMA<br />
Con “NECESSITA’ DI DIFENDERE” si intende l’inevitabilità di reagire ad un’ offesa che leda un diritto<br />
minacciato. Oggetto dell’aggressione deve essere un diritto altrui o personale (es.: vita, patrimonio…)<br />
L’aggressione al diritto minacciato deve comportare un pericolo ATTUALE ,ossia incombente (ciò si verifica<br />
nel caso in cui l’aggressione, se non interrotta nell’ immediato, comporti la lesione del diritto), o<br />
PERDURANTE (ossia nel momento in cui l’aggressione è già in corso o quando la lesione non si è ancora<br />
consolidata, non essendosi completato il passaggio dalla situazione di pericolo a quella di danno effettivo).<br />
L’OFFESA ricevuta deve poi essere INGIUSTA, cioè arrecata al di fuori di qualsiasi norma che la imponga<br />
( come lo svolgimento del dovere legittimo) o che la autorizzi (esercizio del dritto, uso legittimo delle<br />
armi…).<br />
Per “OFFESA INGIUSTA” si intende un danno recato all’ aggredito da un uomo o da un suo animale<br />
(aizzato di proposito o, comunque, non richiamato per evitare il fatto). L’ aggressione può anche essere<br />
intesa come (es.: ingiurie).<br />
4
.<br />
AUTODIFESA.NET<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
Per essere LEGITTIMA la REAZIONE deve anzitutto cadere sull’ aggressore ( si hanno infatti molti problemi<br />
nei casi, non insoliti, in cui l’aggredito, per errore nell’ uso dei mezzi difensivi o per altra causa,<br />
rechi offesa a una persona estranea, come nel caso della polizia che, rispondendo al fuoco dei banditi,<br />
ferisce un passante).<br />
Inoltre la difesa viene considerata legittima se e solo se:<br />
1)SI HA NECESSITA’ DI DIFENDERSI: l’aggredito si trova nell’alternativa tra reagire o subire. In questo<br />
caso, l’aggredito, si trova in una situazione in cui, per salvaguardare un proprio o un altrui diritto, è<br />
costretto a reagire all’ offesa con una difesa a questa proporzionata.<br />
2) SI VERIFICA L’ INEVITABILITA’ ALTRIMENTI DEL PERICOLO: il soggetto non può difendersi con<br />
un’offesa meno grave di quella arrecata. Non basta che il soggetto si trovi nella necessità di difendersi,<br />
ma occorre che egli non possa evitare il pericolo se non attraverso quel fatto.<br />
3)C’ E’ PROPORZIONE TRA DIFESA ED OFFESA: il male inflitto all’aggressore è inferiore, eguale o tollerabilmente<br />
superiore al male da lui minacciato. Non basta che il soggetto si trovi nella necessità di difendersi<br />
e nell’impossibilità di farlo se non con l’offesa arrecata, ma occorre che questa non sia proporzionata<br />
al male che si vuole evitare.<br />
Ma cosa potrebbe accadere, nella realtà quotidiana, se si fosse vittime di un’ aggressione?<br />
Facciamo un esempio, anche se banale, di quanto succederebbe.<br />
Poniamo il caso di passeggiare tranquillamente per una strada<br />
della nostra città. Ad un tratto siamo inaspettatamente<br />
vittime di un violento scippo da parte di un malvivente. Cerchiamo<br />
di evitare il furto e, avendo preclusa la possibilità della<br />
fuga per cause che potrebbero essere svariate, colpiamo il<br />
braccio del nostro aggressore rompendoglielo involontariamente.<br />
Cosa succederebbe in questo caso?<br />
Verremmo sicuramente citati in giudizio per lesioni personali.<br />
A questo punto verremmo sottoposti ad un processo, durante<br />
il quale, in sede di giudizio, potremmo citare l’ articolo 52<br />
sulla difesa legittima, sostenendo di aver agito in quel determinato<br />
modo per difendere un bene personale e bloccare una<br />
situazione che, altrimenti, sarebbe potuta diventare lesiva<br />
anche per la nostra stessa persona (lo scippo è un’azione particolarmente violenta. Bisogna poi tener<br />
conto del fatto che, se avessimo opposto resistenza, il malvivente avrebbe anche potuto aggredirci fisicamente).<br />
La prima cosa che il Pubblico Ministero cercherebbe di fare sarebbe dimostrare se non avessimo realmente<br />
potuto evitare la fuga.<br />
Il mezzo usato dal Pubblico Ministero per accertarsene è il “bilanciamento degli interessi” secondo cui<br />
cercherebbe di capire se davvero la difesa è stata inevitabile per difendere beni personali o altrui (tanto<br />
quelli materiali quanto la vita stessa) e se davvero la nostra reazione sia stata consona all’ offesa.<br />
Tale proporzionalità non viene però valutata solo in base ai mezzi dell’ aggressore e quelli dell’ aggredito,<br />
ma anche in base al mela subito e a quello inflitto.<br />
Nel nostro caso in particolare si nota come noi abbiamo recato un danno di gran lunga maggiore di<br />
quello che avremmo subito. Poiché NON E’ ASSOLUTAMENTE ACCETTABILE DIFENDERSI IN MODO<br />
SPROPORZIONATO ALL’ OFFESA, il Pubblico Ministero non riterrebbe valido il nostro appello all’ articolo<br />
52 del codice.<br />
In definitiva non si può, in base all’ art. 52, per esempio, uccidere chi tenta solo di rubarci la borsa o chi<br />
ci percuote: LA DIFESA DEVE ESSERE PROPORZIONATA ALL’ OFFESA.<br />
5
Chi pensa all’<strong>autodifesa</strong><br />
spesso s’immagina spettacolari<br />
mosse acrobatiche di<br />
cui si possono servire solo<br />
particolari categorie di persone.<br />
Non è così. Il Krav<br />
Maga è un sistema di difesa<br />
personale accessibile a chiunque.<br />
Per chiarire eventuali<br />
vostri dubbi ho penato di<br />
intervistare Secci Stefano,<br />
carabiniere in congedo che<br />
ha prestato servizio nel primo<br />
battaglione carabinieri<br />
paracadutisti “TUSCANIA”,<br />
che il 9 ottobre 2003 ha<br />
fondato la scuola nazionale<br />
di <strong>autodifesa</strong> <strong>krav</strong> <strong>maga</strong>.<br />
Perché hai deciso di fondare<br />
una scuola di <strong>krav</strong><br />
<strong>maga</strong>?<br />
“Ho sempre avuto il desiderio<br />
d’insegnare questa disciplina,<br />
sopratutto per aiutare<br />
le persone a sentirsi più sicure<br />
nel mondo di oggi. Ho<br />
tenuto il primo corso di <strong>autodifesa</strong><br />
a 16 anni a mia sorella<br />
di 12 e ho perseguito<br />
questo sogno sino al 9 ottobre<br />
2003, quando ho fondato<br />
la scuola”.<br />
Sarebbe meglio iscriversi<br />
a un’età precisa o ci si<br />
può iscrivere ad ogni età?<br />
Sono richieste particolari<br />
prestazioni fisiche?<br />
“Sarebbe meglio iniziare<br />
questa disciplina in un’età<br />
compresa fra i 12 e i 16 anni<br />
per via delle capacità di<br />
apprendimento. Tuttavia il<br />
programma svolto è consono<br />
alle capacità e alle prestazioni<br />
fisiche di ogni allie-<br />
SNAKM<br />
Scuola Nazionale Autodifesa<br />
Krav Maga<br />
Intervista a Stefano Secci<br />
PERCHE’ L’AUTODIFESA<br />
vo e garantisce graduali e<br />
progressivi miglioramenti.<br />
Dunque nulla vieta di iscriversi<br />
quando ci si sente invogliati<br />
a farlo”.<br />
Chi, secondo te, dovrebbe<br />
iscriversi a corsi di<br />
questo tipo? C’è una parte<br />
della popolazione che<br />
avrebbe maggiormente<br />
bisogno o può essere utile<br />
a ciascuno di noi indifferentemente<br />
dal sesso o<br />
dall’età?<br />
“Sostengo che dovrebbero<br />
iscriversi a un corso di questo<br />
tipo soprattutto le donne,<br />
che sono maggiormente<br />
colpite da violenza ingiustificata,<br />
come chiarificano anche<br />
la statistiche. Prima di<br />
fondare la scuola ho deciso<br />
di tenere un sondaggio per<br />
sapere le opinioni dei ragazzi,<br />
e soprattutto delle ragazze,<br />
che si sarebbero potuti<br />
iscrivere. Circa 8 ragazze su<br />
10 hanno considerato que-<br />
sto corso inutile, sostenendo<br />
che non avrebbero sicuramente<br />
imparato a difendersi<br />
da individui visibilmente più<br />
forti di loro o che non avrebbero<br />
avuto di che preoccuparsi<br />
dal momento che non<br />
avrebbero mai subìto in prima<br />
persona gli episodi di<br />
violenza che capitano e vengono<br />
riportati dai media. E’<br />
importante, secondo me,<br />
che si cerchi di sensibilizzare<br />
la popolazione, soprattutto<br />
q u e l l a f e m m i n i l e ,<br />
all’<strong>autodifesa</strong>, perché costituisce<br />
un motivo di sicurezza<br />
nelle proprie capacità.<br />
Ritengo infatti che il <strong>krav</strong><br />
<strong>maga</strong> dovrebbe essere introdotto<br />
come materia educativa<br />
all’interno delle scuole<br />
per arricchire il bagaglio<br />
di ogni ragazzo e aiutarlo a<br />
muoversi senza timori in<br />
ogni situazione”.<br />
In media, in quanto tempo<br />
si ottiene una prepa- 6
azione adeguata per<br />
sentirsi sicuri?<br />
“Tenendo presente che i<br />
progressi sono assolutamente<br />
soggettivi, già dalla prima<br />
lezione si acquisisce qualcosa<br />
che dà sicurezza nelle<br />
p r o p r i e c a p a c i t à .<br />
L’importante è avere sempre<br />
costanza”.<br />
Ci sono varie categorie o<br />
livelli? Se sì, come<br />
vengono<br />
raggiunti? E in<br />
quanto tempo?<br />
“Il corso è diviso<br />
in livelli. Ogni livello<br />
viene raggiunto<br />
in circa una<br />
stagione sportiva,<br />
che corrisponde a<br />
10-11 mesi di<br />
tempo. Per raggiungere<br />
ogni livello<br />
occorre seguire<br />
con impegno<br />
un programma<br />
graduale che si conclude con<br />
un esame che verifica<br />
l’effettivo raggiungimento<br />
del grado superiore, attraverso<br />
un’attenta e scrupolosa<br />
valutazione”.<br />
Ci sono gare o competizioni<br />
obbligatorie con altre<br />
scuole?<br />
“Assolutamente no. Vengono<br />
effettuate collaborazioni<br />
al fine di arricchire il programma<br />
degli allievi facendo<br />
loro provare altre discipline<br />
come, per esempio, la boxe.<br />
Quest’anno si è svolto il primo<br />
torneo nazionale, aperto<br />
esclusivamente agli iscritti<br />
alla scuola”.<br />
Qual è la struttura del<br />
corso? C’è una frequenza<br />
minima o lo si può fre-<br />
SNAKM<br />
Scuola Nazionale Autodifesa<br />
Krav Maga<br />
quentare quando si vuole?<br />
“Il corso è strutturato su<br />
due lezioni alla settimana di<br />
un’ora ciascuna. Nulla vieta<br />
di frequentare il corso anche<br />
per più di due ore e, chi per<br />
motivi di lavoro o simili non<br />
potesse seguire con costanza<br />
le lezioni, otterrà comunque<br />
i risultati che si era pre-<br />
fissati, anche se, ovviamente,<br />
in un lasso di tempo più<br />
lungo”.<br />
Cosa si deve fare per riuscire<br />
con successo in<br />
questa disciplina?<br />
“Si deve essere quanto più<br />
costanti possibile,si deve<br />
avere passione e determinazione<br />
ma soprattutto bisogna<br />
riuscire a capire che il<br />
<strong>krav</strong> <strong>maga</strong> non è una disciplina<br />
da usare in modo improprio<br />
ma deve essere concepita<br />
come un’arma di legittima<br />
difesa da usare in<br />
modo consono alla situazione”.<br />
Per cosa è utile?<br />
“Precisando in primo luogo<br />
che parlo per il programma<br />
specifico della scuola,ritengo<br />
che il corso tenuto dai tecni-<br />
ci della scuola non solo sia<br />
completo per quanto riguarda<br />
la preparazione fisica ma<br />
anche per quanto riguarda<br />
quella teorico-legislativa. E’<br />
una disciplina che educa<br />
l’individuo a rapportarsi col<br />
prossimo nel modo corretto,<br />
ad affrontare in modo pratico<br />
e metodico il quotidiano e<br />
ad accettarsi accrescendo la<br />
propria autostima”.<br />
In che modo si<br />
riesce ad accrescere<br />
la propria<br />
autostima?<br />
“Nel momento in cui<br />
ci si accorge dei risultati<br />
che si possono<br />
ottenere con impegno<br />
e costanza e<br />
del costante progresso<br />
verificato con<br />
un continuo confronto<br />
con gli altri<br />
allievi, paure e insicurezze<br />
spariscono lentamente.<br />
Ci si sente quindi più<br />
sicuri di sé, anche grazie a<br />
un aumento della resistenza<br />
fisica per mezzo di un programma<br />
impostato sulla disciplina”.<br />
Cosa fa del <strong>krav</strong> <strong>maga</strong><br />
una disciplina realmente<br />
utile per la nostra sicurezza?<br />
“L’arma vincente è la prev<br />
e n z i o n e . Q u a l o r a<br />
quest’ultima dovesse venire<br />
meno, l’effetto sorpresa e le<br />
tecniche essenziali, pratiche<br />
ed efficaci fanno sì che si<br />
riesca ad avere la meglio<br />
anche nel caso in cui<br />
l’avversario sia visibilmente<br />
più forte di noi”.<br />
7
Il 20 ottobre 2008,<br />
nascerà a Genova Prà<br />
e più precisamente nel<br />
quartiere di Palmaro in<br />
Via Murtola 19 H r. “…<br />
PERCHE’ TU VALI….”,<br />
nuova Associazione<br />
Sportiva Dilettantistica<br />
“Scuola Allievi”.Questa<br />
nuova realtà sportiva<br />
ha come unico scopo<br />
quello di migliorare e<br />
cambiare il Nostro stile<br />
di vita, permettendoci<br />
di crescere insieme.<br />
L’obiettivo principale è quello<br />
di far conoscere agli Allievi<br />
le arti marziali, ma più<br />
precisamente il “Krav Maga”,<br />
disciplina orientale co-<br />
“PERCHE’ TU VALI”<br />
nosciuta, ma della quale ancora<br />
si sente poco parlare…<br />
e la Savate. Grazie all’aiuto<br />
del M° Stefano e dell’Istr.<br />
Carlo,conosceremo l’essenza<br />
vera del Krav Maga,<br />
disciplina di <strong>autodifesa</strong>…<br />
impareremo come<br />
affrontare i reali pericoli<br />
della strada, e<br />
quello che bisognerà<br />
mettere in pratica, solo<br />
in caso di pericolo<br />
reale.<br />
Nella Scuola, inoltre<br />
verranno proposte altre<br />
attività come: corpo<br />
libero, stretching,<br />
cultura fisica, alimentazione,<br />
iflessione e<br />
meditazione.<br />
Queste saranno condotte da<br />
persone con esperienza e<br />
passione. Ora sta a noi far sì<br />
che questa realtà sportiva si<br />
sviluppi e per la buona riuscita<br />
di un lavoro, come dice<br />
Carlo, occorre sempre una<br />
buona preparazione.<br />
1° TORNEO NAZIONALE DI AUTODIFESA<br />
KRAV MAGA A SQUADRE<br />
Domenica 14 Settembre è<br />
iniziata la stagione sportiva<br />
anche per l’<strong>autodifesa</strong>, un<br />
torneo che ha messo a confronto<br />
su 4 durissime prove i<br />
partecipanti.<br />
Squadre composte da un<br />
uomo e una donna si sono<br />
scontrati per contendersi il<br />
titolo nazionale SNAKM da<br />
mettere in gioco al prossimo<br />
torneo.<br />
Benchè il <strong>krav</strong> <strong>maga</strong> non<br />
prevede tornei con limitazioni<br />
perché sappiamo che in<br />
<strong>autodifesa</strong> mettersi in salvo<br />
LIGURIA<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
NUOVO CORSO DI KRAV MAGA A GENOVA<br />
L’istruttore nazionale Andrea Vietz inaugura assieme agli<br />
allievi Letizia Menoni e Luca Sportelli un nuovo corso nel<br />
centro di Genova. Per info contattate la segreteria.<br />
è l’unica regola da tener presente,<br />
il RTN. Stefano Secci<br />
ha ideato 4 esercizi per mettere<br />
in pratica il lavoro svolto<br />
in palestra allenando il<br />
controllo, l’abilità, la forza,<br />
l’agilità, mantenendo lucido<br />
nella mente di tutti l’art. 52<br />
C.p.<br />
Meritata vittoria della squadra<br />
composta da Marcenaro<br />
Sonia e Mannino Daniele,<br />
entrambi nastri verde forgiati<br />
dalla sede centrale SNAKM<br />
a Genova presso la palestra<br />
Princess.<br />
8
STAGE KRAV MAGA<br />
A BARI<br />
Sabato 8 e domenica 9<br />
Novembre 2008<br />
Presso il centro Benessere Exthesvs s.r.l.<br />
Via Cornole di Rucia 54<br />
70026 Modugno<br />
Organizzato dal responsabile regionale D’angelo<br />
Daniele, diretto dal direttore tenico nazionale<br />
M°Secci Stefano<br />
PROGRAMMA<br />
DELLE GIORNATE<br />
• Tecniche Krav Maga<br />
• Corso Istruttori<br />
1°livello<br />
Krav Maga Police<br />
PER INFO:<br />
telefonate alla direzione nazionale tel.3316151641<br />
O scrivete a: consulenze@<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong><br />
9
GLI ALLIEVI: CI SENTIAMO PIU’ SICURI COL KRAV MAGA<br />
Per il terzo anno consecutivo è<br />
ripreso, presso la palestra Areaterra<br />
club di viale Lucania 27, il corso<br />
di <strong>krav</strong> <strong>maga</strong> tenuto dall'istruttore<br />
Federici.<br />
L'efficacia delle tecniche adottate,<br />
l'ottima preparazione fisica e il clima<br />
amicale che s'è instaurato tra<br />
gli allievi, ha fatto sì che moltissimi<br />
fossero ancora presenti a conferma<br />
della validità e<br />
dell'applicabilità del<br />
<strong>krav</strong> <strong>maga</strong> in un<br />
contesto di difesa<br />
reale. Massiccia la<br />
presenza femminile,<br />
purtroppo sempre<br />
più spesso oggetto di<br />
violenza.<br />
Analogo il discorso<br />
per l'altro corso tenuto<br />
presso la palestra<br />
20 hours di via<br />
Acerbi 27. In un contesto<br />
riservato e accogliente<br />
gli allievi,<br />
per il secondo anno<br />
seguono il corso con<br />
NUOVO CORSO A MILANO<br />
Daniele Fontanazza,<br />
siciliano<br />
della provincia di<br />
Enna, ha 25 anni<br />
e da uno vive a<br />
Milano. Egli è il<br />
nuovo istruttore<br />
diplomato a settembre<br />
dal Maestro<br />
Secci.<br />
Appassionato di arti marziali fin da<br />
bambino, a 15 anni ha iniziato lo<br />
studio del karate shotokan, diventando<br />
cintura marrone.<br />
Successivamente, ha praticato brazilian<br />
ju jitsu partecipando ad alcuni<br />
LOMBARDIA<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
attenzione e dedizione. Molti allievi,<br />
ora, si sentono più sicuri. Infatti,<br />
il <strong>krav</strong> <strong>maga</strong>, considerato da<br />
molti come la quintessenza della<br />
difesa personale, praticato costantemente,<br />
crea un'intelligenza istintiva<br />
atta ad anticipare le aggressioni<br />
ampliando gl'istinti naturali<br />
della persona.<br />
stage col Maestro Federico Tisi.<br />
Leggendo la riviste specializzate ha<br />
conosciuto il <strong>krav</strong> <strong>maga</strong>, restando<br />
colpito per l'efficacia e la semplicità<br />
delle tecniche.<br />
Allievo dell'istruttore Federici, sotto<br />
la guida ha appreso i primi rudimenti<br />
della disciplina israeliana e,<br />
dopo aver seguìto i corsi per un anno,<br />
ha conquistato l'agognato diploma<br />
d'istruttore di 1° livello.<br />
Daniele insegna <strong>krav</strong> <strong>maga</strong> lunedì,<br />
mercoledì e venerdì dalle ore 20,30<br />
alle 22,30 presso la palestra della<br />
parrocchia san Bernardo in piazza<br />
Gasparri.<br />
L’ISTRUTTORE NAZIONALE<br />
DANTE FEDERICI<br />
Dante Federici nasce a<br />
Milano 50 anni fa ed è<br />
giornalista. Da trenta pratica<br />
diverse discipline<br />
marziali. Uno dei primi in<br />
Italia a praticare muay<br />
thai, in séguito s'è dedicato<br />
al judo e alle mma.<br />
Nel 2003 ha iniziato lo<br />
studio di kali e <strong>krav</strong> <strong>maga</strong>.<br />
Attualmente ricopre i seguenti<br />
titoli:<br />
istruttore 4° livello di <strong>krav</strong><br />
<strong>maga</strong>, rappresentante delle<br />
regione Lombardia istruttore<br />
di muay thai,<br />
shoot boxe, kali e difesa<br />
personale.<br />
Federici insegna <strong>krav</strong> <strong>maga</strong><br />
in due palestre milanesi<br />
e coordina l'attività<br />
dell'istruttore Fontanazza.<br />
w w w . w e b a l i c e . i t /<br />
dantefederici<br />
10
DANIELE D’ANGELO, LA SNAKM IN PUGLIA<br />
Nel 2006 nasce a Modugno<br />
provincia di Bari il 1° corso<br />
di Krav Maga della scuola<br />
nazionale <strong>autodifesa</strong> facente<br />
capo a Genova.<br />
La scuola è diretta dal gran<br />
maestro Stefano Secci il<br />
presidente ex paracadutisti<br />
Tuscania, mentre il corso<br />
inaugurato a Bari è tenuto<br />
da me, Daniele D’angelo istruttore<br />
nazionale 2° livello<br />
allievo del maestro Secci.<br />
La S.N.A.K.M. significa<br />
Scuola Nazionale Autodifesa<br />
Krav Maga ed è stato proprio<br />
questo ad incuriosirmi<br />
per poi addentrarmi in una<br />
delle scelte che mi hanno<br />
dato grandi soddisfazioni.<br />
Ho alle spalle un quindicina<br />
d’anni di arti marziali decine<br />
di federazioni fumo che promettono<br />
che ti illudono ma<br />
alla fine hanno un solo scopo:<br />
il lucro.<br />
Prima di diventare istruttore<br />
di Krav Maga praticavo ju<br />
jitsu anche lì ero istruttore,<br />
ho avuto un gran maestro<br />
non solo di lotta ma anche<br />
di vita, mi ha insegnato praticamente<br />
tutto e se sono<br />
arrivato a questo punto gran<br />
parte del merito è suo.<br />
Sono state proprio queste<br />
grosse istituzioni, a farmi<br />
mollare temporaneamente<br />
le arti marziali la mia vita,<br />
grandi federazioni che classificavano<br />
tutti e tutto con<br />
PUGLIA<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
dei numeri, come se fossimo<br />
dei conti bancari, come gli<br />
istruttori, quelli che portavano<br />
centinaia di tesserati;<br />
loro erano i migliori, tutti<br />
coloro che facevano grandi<br />
numeri erano definiti pilastri,<br />
addirittura premiati di<br />
grado e di importanza.<br />
Tenevano stages in tutta<br />
Italia ma la maggior parte<br />
delle volte non sapevano<br />
neanche praticare una tecnica<br />
efficace.<br />
Ci siamo tutti scordati che le<br />
arti marziali non sono solo<br />
un business, dietro si celano<br />
storie di popoli che combattevano<br />
guerre, dittature, ma<br />
la cosa fondamentale che le<br />
distingue e che al tempo<br />
stesso le unisce è lo spirito.<br />
Inaugurazione corso<br />
2008 a Bari<br />
Dopo due anni di preparazione,<br />
di sperimentazione e<br />
duro allenamento la SNAKM<br />
da Modugno si sposta a Bari<br />
la mia città.<br />
A settembre presso la palestra<br />
Fit Gallery si tiene il I<br />
corso di Krav Maga una delle<br />
discipline che raggruppa<br />
le migliori tecniche di combattimento<br />
di tutte le arti<br />
nell’ambito della difesa personale.<br />
Può sembrare una constatazione<br />
ma non lo è, è una<br />
certezza non per questo è<br />
definita la quintessenza<br />
delle arti da combattimento.<br />
Certezza perché se un popolo<br />
come gli israeliani in continuo<br />
conflitto ha modellato<br />
migliaia e migliaia di tecniche<br />
delle arti marziali privandole<br />
dei kata (forme) di<br />
passi estremamente lunghi<br />
e sotto certi aspetti inutili<br />
sotto il profilo della concretezza,<br />
dell’essenza e del<br />
concetto puro della difesa<br />
qualcosa di vero c’è.<br />
Il Krav Maga è per me adesso<br />
uno stimolo continuo a<br />
fare sempre meglio è un ritorno<br />
in prima linea come se<br />
prima della SNAKM giocassi<br />
in una grande squadra ma<br />
non da titolare ma da riserva;<br />
oggi mi sento capitano<br />
quello che trascina la propria<br />
squadra alla vittoria, al<br />
successo.<br />
Quest’anno è l’anno del vero<br />
Krav Maga: a Bari abbiamo<br />
già due date importanti a<br />
novembre ed è quest’anno<br />
che la scuola annuncia la<br />
nascita delle gare con<br />
l’inaugurazione proprio a<br />
Genova.<br />
Se si lavora duro al presente<br />
allora c’è certezza del futuro<br />
ma se se si vive solo di ricordi<br />
allora si ritorna al passato.<br />
Daniele D’Angelo<br />
11
Nuovo corso della Scuola Nazionale<br />
di Autodufesa Krav Maga<br />
presso la Palestra Fit Pla<strong>net</strong><br />
di Biella.<br />
In un clima caldo e accogliente<br />
che offre la struttura, oltre al<br />
Krav Maga SNAKM diretto<br />
dall’istruttore Riccio Gianni,<br />
PIEMONTE<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
“FIT-PLANET” , LA SNAKM CON GIANNI RICCIO<br />
Pote<br />
te usufruire di numerosi<br />
servizi.<br />
-Bodybuilding<br />
-Fitness<br />
-Servizio di “personal training”<br />
-Aerobica<br />
-Step.<br />
Contattate la segreteria della<br />
SNAKM per ulterior informazioni,<br />
oppure scrivete a consulenze@<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong>.<br />
Alcuni orari di riferimento:<br />
-Corso Krav Maga lunedi e giovedì<br />
dalle ore 19:00 alle 20:00<br />
-Corso Fit Boxe mercoledì e<br />
venerdì dalle ore 19:00 alle<br />
20:00<br />
-Corso Aerobica-Step martedì e<br />
giovedì dalle ore 20:00 alle<br />
21:00<br />
12
1350 atleti, oltre<br />
2000 persone coinvolte<br />
provenienti da 49 nazioni<br />
dai 5 continenti, qualità<br />
dell’organizzazione eccellente.<br />
Un’edizione da<br />
incorniciare.<br />
di Ennio Falsoni<br />
Il colpo d’occhio del Palatrincone<br />
a Monterusciello<br />
era di quelli che lasciano il<br />
segno, come guardare la<br />
baia di Punta Tragara e i<br />
Faraglioni di Capri, una<br />
roba da mozzafiato. Avevi<br />
l’impatto di 2000 persone<br />
vestite di tute sgargianti<br />
dei colori delle bandiere<br />
delle nazioni di provenienza<br />
che riempivano gli spalti.<br />
Infine gustavi il perfetto allineamento<br />
di 8 tatami e 2<br />
ring che lavoravano a pieno<br />
regime in contemporanea<br />
per ore e ore. Ammiravi i<br />
corpi degli atleti giovanissimi<br />
che sul ring si scambiavano<br />
tecniche di una potenza<br />
incredibile, colpi di calcio<br />
e pugno potenti da far invidia<br />
a quelli di atleti seniores.<br />
Sulle superfici lisce, vedevi<br />
giovanissimi tirare colpi saettanti<br />
di calcio, tirati con<br />
una facilità,<br />
una naturalezza<br />
e<br />
un’agilità<br />
spaventose,incredibili.<br />
Oggi la kickboxing<br />
che conta,<br />
quella vera,<br />
SPORT<br />
DA COMBATTIMENTO<br />
E ARTI MARZIALI<br />
CONCLUSI I MONDIALI CADETTI E JUNIORES DELLA WAKO<br />
A NAPOLI. “SONO STATI ‘NA BELLEZZA!”<br />
ossia quella ufficiale, è nella<br />
Wako. La qualità che viene<br />
espressa dai suoi migliori<br />
atleti è certamente la migliore<br />
al mondo e chi vuole<br />
veramente sentirsi un atleta<br />
competitivo a certi livelli,<br />
solo in questi tipi di torneo<br />
trova soddisfazione, gloria<br />
e vanto.<br />
Ebbene oggi, al termine di<br />
questi Mondiali che sono<br />
stati esaltanti per certi aspetti,<br />
ma altrettanto duri e<br />
stressanti per altri, posso<br />
dire di essere un presidente<br />
orgoglioso di aver portato a<br />
termine un campionato del<br />
mondo (grazie soprattutto<br />
anche allo straordinario lavoro<br />
di Gianni Di Bernardo e<br />
Roberto Montuoro) che resterà<br />
memorabile per chi lo<br />
ha vissuto. Riuscire a portare<br />
in Italia<br />
2000<br />
persone<br />
provenienti<br />
da<br />
49 nazioni<br />
e dai 5<br />
continenti<br />
non è stato<br />
facile,<br />
soprattut-<br />
to alla luce della pubblicità<br />
negativa che per mesi ha<br />
inondato le televisioni e i<br />
giornali di tutto il mondo.<br />
Memorabile per il gruppo di<br />
lavoro che si è formato in<br />
questa occasione. La famiglia<br />
Montuoro tutta, con a<br />
capo il solidissimo papà<br />
Ciro, merita una menzione<br />
particolare per l’impegno<br />
profuso. Staccare dai ritmi<br />
e dalle occupazioni di tutti<br />
i giorni, per mettersi totalmente<br />
a disposizione<br />
per la perfetta riuscita di<br />
questa impresa, è veramente<br />
cosa insolita.<br />
Memorabile per lo spirito<br />
che ha permeato l’enorme<br />
squadra degli azzurrini,<br />
composta da ben 102 atleti,<br />
coi loro tecnici. Devo francamente<br />
dire che Roberto<br />
Montuoro stesso, insieme a<br />
Luisa Lico, con l’appoggio<br />
“esterno” di Gianfranco Rizzi<br />
e Giorgio Lico nel semi<br />
contact, di Federico Milani<br />
nel light contact – coadiuvato<br />
dai vari tecnici di società<br />
che hanno voluto seguire<br />
i loro atleti, unitamente<br />
a Giorgio Iannelli che è<br />
stato il D.T. per il K1 e che<br />
ha dato una mano negli<br />
sport del ring in generale,<br />
hanno svolto un lavoro enorme<br />
sia allenando e selezionando<br />
i tanti giovani, sia<br />
motivandoli come mai prima.<br />
Nel semi contact in particolare,<br />
la squadra azzurra è<br />
arrivata seconda dietro<br />
all’incredibile Ungheria per<br />
la differenza di una sola me-<br />
14
daglia: 33 per gli ungheresi,<br />
32 per gli italiani! Vive in<br />
Ungheria Istvan Kiraly<br />
che in pochi anni<br />
ha raggruppato intorno<br />
a sé un movimento<br />
davvero eccezionale<br />
in questa disciplina<br />
che anche<br />
nei seniores si è affermato<br />
come il migliore<br />
attualmente,<br />
detronizzando proprio<br />
gli italiani che<br />
invece avevano dominato<br />
per quasi<br />
un decennio. Ung<br />
h e r i a e I t a -<br />
lia l’hanno fatta da mattatori,<br />
lasciando ben lontano<br />
la terza classificata, la comunque<br />
sorprendente Croazia,<br />
ferma a 20 medaglie e<br />
lasciando staccatissimi Gran<br />
Bretagna (quarti e gli Americani<br />
(quinti) fermi a poco<br />
più di 10 medaglie. Un successo,<br />
il secondo posto, comunque<br />
invidiabile e che ha<br />
sancito una positiva<br />
rivalità con i magiari<br />
che certamente motiverà<br />
gli azzurri ancora<br />
di più in futuro.<br />
Parlare dei nostri azzuri<br />
sarebbe troppo<br />
lungo e comunque<br />
quasi impossibile per<br />
il bottino portato a<br />
casa. Ma al solito sono<br />
rimasto colpito da<br />
qualcuno in particolare:<br />
i figli del maestro<br />
Marco Lanzillao di<br />
Roma (Società Anco<br />
Marzio). Lanzillao ha<br />
due femmine (Martina e Veronica)<br />
e un maschio<br />
(Gabriele) e hanno portato<br />
a casa per 2 ori e 1 argento<br />
SPORT<br />
DA COMBATTIMENTO<br />
E ARTI MARZIALI<br />
in questa edizione. Ritengo<br />
che sia un record famiglia-<br />
re difficilmente superabile!<br />
Ci si è avvicinato solo Giorgio<br />
Lico di Vibo Valentia che<br />
è andato a segno in questi<br />
Mondiali con sua figlia Cinzia<br />
che ha vinto l’oro e con due<br />
sue allieve, le sorelle Cavallaro<br />
(Giulia e Roberta), che<br />
hanno vinto entrambe l’oro!<br />
Negli sport da ring e nel<br />
light contact avevamo pochi<br />
atleti in verità e pertanto i<br />
risultati non sono certamente<br />
paragonabili a quelli<br />
del semi contact. Tuttavia le<br />
prestazioni di alcuni azzurrini<br />
è stata davvero eccezionale,<br />
anche perché di<br />
fronte si trovavano<br />
quasi sempre i<br />
fortissimi atleti russi,<br />
che effettivamente<br />
sul ring sono di<br />
un altro pia<strong>net</strong>a. E’ il<br />
caso di Paolo Muraca,<br />
un allievo di Massimo<br />
Caramiello di Napoli,<br />
che nei 71 chili di K1<br />
Rules è arrivato terzo<br />
perché battuto dal<br />
russo Alexandar Drobinin.<br />
Sulle ragioni<br />
della supremazia russa<br />
negli sport da ring ne abbiamo<br />
già parlato a lungo in<br />
altre occasioni. Ma per ribadirle<br />
velocemente, ricordiamo<br />
che la Russia ha altre<br />
leggi medico-sportive rispetto<br />
alle nostre, per esempio,<br />
che consentono ai<br />
loro atleti di avvicinarsi al<br />
ring in giovanissima età. Da<br />
noi possono salire sul ring a<br />
16 anni, in altre<br />
parole, mentre<br />
in Russia già a<br />
12 sono a fare<br />
boxe e sport da<br />
ring. Quando si<br />
trovano di fronte<br />
i nostri sedicenni<br />
coi loro,<br />
c’è un abisso di<br />
esperienza di<br />
mezzo! Ovviamente<br />
c’è anche<br />
da tirare in<br />
ballo i diversi<br />
tipi di società, i<br />
diversi contesti<br />
socio-economici in cui viviamo<br />
e da ultimo…, il numero<br />
di praticanti. La Federazione<br />
russa conta oggi<br />
15
450 mila tesserati. La nostra,<br />
savate, muay thai e<br />
shoot boxe incluse, circa<br />
18.000. Per darvi un’altra<br />
idea dei diversi numeri,<br />
dirò anche che la delegazione<br />
russa ai nostri mondiali<br />
(212 persone) è stata<br />
superiore anche a<br />
quella italiana, ai padroni<br />
di casa, che è stata di<br />
168.<br />
Se Gianni Di Bernardo e Roberto<br />
Montuoro sono stati i<br />
pilastri del comitato organizzatore<br />
di questi Mondiali,<br />
E’ l’anno 1895, la data in<br />
cui è stata fondata la storica<br />
società Andrea Doria,<br />
ed è dal 1898 che in essa<br />
è stata inclusa la sezione<br />
Savate.<br />
Belato, il portuale che lavorava<br />
a Marsiglia, la importò<br />
dalla Francia, proprio<br />
a Genova.<br />
All’inizio Furono epici scontri<br />
e confronti solo contro le<br />
poche palestre della città,<br />
poi col passare degli anni la<br />
savate prese campo fino ad<br />
arrivare ai giorni nostri. Dove<br />
si può tranquillamente<br />
affermare che è conosciuta<br />
SPORT<br />
DA COMBATTIMENTO<br />
E ARTI MARZIALI<br />
DOVE NASCE LA SAVATE IN ITALIA?<br />
e praticata in tutto il mondo<br />
lo conferma il fatto che agli<br />
ultimi mondiali i paesi partecipanti<br />
erano più di 40.<br />
Il Maestro Luigi Ilengo, allievo<br />
del compianto Giorgio<br />
Messina , è oggi socio nel<br />
dirigere la Società Andrea<br />
Doria per il settore<br />
Savate, nonchè Direttore<br />
tecnico della Nazionale<br />
combattimento, dirigente<br />
regionale FIKB,<br />
giudici e arbitri, ma soprattutto<br />
insegnante<br />
serio e appassionato che<br />
in questi anni con duro<br />
lavoro e soprattutto creando<br />
un gruppo armonioso<br />
e omogeneo ha fatto mantenere<br />
alla storica Savate della<br />
Società Andrea Doria ottimi<br />
risultati in ambito Nazionale<br />
e vantando campioni di<br />
livello internazionale.<br />
Un saluto a Daniele Macciatelli. Amico, istruttore di Savate, agente delle forze dell’ordine che durante<br />
il regolare servizio periva all’età di 36 anni.<br />
La vita ingiusta più volte ci priva della presenza dei giusti, lasciandoci quella dei folli... Con la mano sul<br />
petto pronuncio una preghiera, che il suo spirito compia il cammino come un fiume in piena al raggiungere<br />
la foce diventando mare. Secci Stefano<br />
A DICEMBRE CORSO DI KRAV MAGA<br />
ON-LINE<br />
WWW.11TTV.COM<br />
LA PRIMA TELEVISIONE ON-LINE<br />
devo dire che sono stato<br />
piacevolmente colpito dalla<br />
disponibilità e dalla simpatia<br />
contagiosa di Aldo Elefante,<br />
fondatore dell’azienda che si<br />
è chiamata Elefantino<br />
Sport e che oggi è la Barrus,<br />
l’azienda italiana che<br />
in pratica si è messa a disposizione<br />
supportando i<br />
Mondiali con materiali, materassine,<br />
ring e premiazioni.<br />
Richiesto di un commento<br />
ad Aldo Elefante,<br />
appunto circa questo evento,<br />
ha detto con quella sua<br />
inflessione napoletana:<br />
“Sono stati ‘na bellezza!”.<br />
16
LA TECNICA DI OGGI<br />
Illustrata e spiegata minuziosamente dal direttore tecnico SNAKM<br />
PREVENZIONE E DIFESA DA UNO SCIPPO<br />
Per una basilare prevenzione, è consigliato<br />
portare la borsetta verso un muro assicurndola<br />
e tenendola nella congiunzione della<br />
cinghia alla borsa<br />
Qualora il borseggiatore<br />
sorprendesse la vittima,<br />
se addestrati si può reagire<br />
così<br />
SI<br />
Successivamente colpire<br />
nel triangolo genitale<br />
O<br />
Tenere saldamente la<br />
borsa puntando i piedi<br />
Qualora una donna portasse la borsa al lato<br />
opposto, il rischio di scippo aumenterebbe<br />
notevolmente<br />
Fuggire in un luogo sicuro<br />
e avvisare le autorità competenti<br />
Colpire al viso il malvivente<br />
con una semplice<br />
sberla<br />
18
BLACK WOLF<br />
IL MAESTRO DI KRAV MAGA<br />
SNAKM<br />
19
BLACK WOLF<br />
IL MAESTRO DI KRAV MAGA<br />
SNAKM<br />
20
BLACK WOLF<br />
IL MAESTRO DI KRAV MAGA<br />
SNAKM<br />
21
BLACK WOLF<br />
IL MAESTRO DI KRAV MAGA<br />
SNAKM<br />
22
STORIA DEL COMBATTIMENTO<br />
LE SUE EVOLUZIONI STORICHE<br />
ARTE DELLA GUERRA NELLA GRECIA CLASSICA<br />
“La Grecia classica è la culla<br />
della Civiltà Occidentale” è<br />
un luogo comune ormai assodato<br />
nelle nostre menti<br />
che richiama alla filosofia di<br />
Socrate, Platone e Aristotele,<br />
alla nascita della democrazia,<br />
alle arti figurative e<br />
all’architettura che tutti conosciamo.<br />
È al contempo<br />
meno assodato nelle nostre<br />
menti che la Grecia classica<br />
è anche la culla di quella<br />
che viene indicata, secondo<br />
la felice definizione datane<br />
dallo storico V.D. Hanson,<br />
come “’arte occidentale della<br />
guerra”, cioè, per dirla in<br />
due parole, del combattimento<br />
di massa a contatto<br />
diretto.<br />
Prima dello scontro epocale<br />
contro l’impero persiano nel<br />
V sec. A.C. (ricordiamo il<br />
recente pittoresco film sulla<br />
battaglia delle Termopili,<br />
“Trecento”), le città-stato<br />
(polis) della Grecia classica<br />
furono impegnate in continue<br />
guerra le une contro le<br />
altre. Guerra fra greci, quindi,<br />
condizionata dalle particolari<br />
condizioni politiche e<br />
naturali della penisola ellenica,<br />
guerra di un genere del<br />
tutto nuovo nella storia<br />
dell’umanità fino a quel momento.<br />
Le civiltà che si erano susseguite<br />
sulla faccia della terra<br />
prima dei greci avevano adottato<br />
modelli di combattimento<br />
in cui, sia per ragioni<br />
materiali (conoscenze tecnologiche)<br />
che culturali<br />
(approccio mentale al combattimento),<br />
eserciti di<br />
guerrieri “professionisti”<br />
preferivano logorare il nemico<br />
con campagne militari<br />
relativamente lunghe e<br />
scontri basati sul combattimento<br />
a lunga distanza con<br />
armi da lancio (frecce, lance<br />
e giavellotti, fionde ecc.)<br />
onde evitare lo scontro diretto<br />
“a distanza di braccio”<br />
(eventualmente limitato<br />
a duelli personali fra leader<br />
militari, nobili e sovrani) finché<br />
la battaglia, o la campagna,<br />
non era decisa e il nemico,<br />
spossato e sull’orlo<br />
della sconfitta, poteva essere<br />
sopraffatto con facilità.<br />
Il nucleo degli eserciti delle<br />
città stato-greche non era<br />
formato da “professionisti”<br />
della guerra (mercenari,<br />
schiavi e nobili guerrieri) ma<br />
da cittadini-soldati (gli opliti)<br />
che erano in primo luogo<br />
piccoli proprietari terrieri,<br />
cioè contadini che lavoravano<br />
la propria terra. Dalla<br />
coltivazione della terra dipendeva<br />
la produzione alimentare<br />
che garantiva la<br />
sussistenza della popolazione<br />
della città-stato. Nessuna<br />
polis poteva quindi permettersi<br />
di condurre lunghe<br />
campagne militari che avrebbero<br />
tenuto gli opliti<br />
lontano dal lavoro nei campi<br />
per lungo tempo. Da questa<br />
elementare regola di sopravvivenza<br />
(e da altre condizioni<br />
che qui non ho lo<br />
spazio per descrivere) derivò<br />
un genere nuovo di guerra<br />
in cui, solitamente, in<br />
un’unica battaglia decisiva<br />
della durata di poche ore la<br />
falangi, masse compatte di<br />
uomini in armatura di bronzo<br />
armati con lunghe lance<br />
dalla punta di ferro e grandi<br />
scudi rotondi si scontravano<br />
corpo a corpo all’ultimo sangue<br />
con un’unica tattica,<br />
spingere in avanti per far<br />
crollare il nemico, in modo<br />
da risolvere in poco tempo<br />
la battaglia (era necessario<br />
perché si combatteva in estate,<br />
sotto il sole cocente,<br />
Lo studio di moderne tecniche<br />
integrative e la professionalità<br />
di esperti del settore,<br />
può fare la differenza.<br />
Saper ottimizzare e rendere<br />
realmente efficace<br />
un’integrazione non è semplice,<br />
solo una profonda conoscenza<br />
delle funzioni, dei<br />
24
STORIA DEL COMBATTIMENTO<br />
LE SUE EVOLUZIONI STORICHE<br />
momenti di assunzione e<br />
delle sinergie e/o interazioni<br />
di ogni singolo principio attivo<br />
contenuto nei vari integratori,<br />
permette di poter<br />
elaborare linee guida corrette<br />
ed efficaci in perfetta sinergia<br />
con allenamento, alimentazione<br />
e obiettivi, il<br />
tutto sempre nel rispetto<br />
della salute.e l’oplita con<br />
diverse decine di chili di metallo<br />
rovente addosso avrebbe<br />
presto raggiunto lo sfinimento)<br />
e, possibilmente, in<br />
un’unica battaglia la guerra,<br />
onde poter rapidamente tornare<br />
ad occuparsi della col-<br />
Israele, anni ’50. Parallelamente<br />
alla nascita di questo<br />
stato viene creata una nuova<br />
tecnica di combattimento:<br />
il Krav Maga, che in israeliano<br />
significa combattimento<br />
corpo a corpo. Fin<br />
dall’ inizio l’esercito israeliano<br />
era stato impegnato nella<br />
lunga e faticosa guerra per l’<br />
indipendenza: si richiese<br />
così l’aiuto di Imi Lichtenfeld<br />
la collaborazione per l’<br />
ideazione di un tipo di lotta<br />
che fosse rapido da imparare<br />
ed allo stesso tempo efficace.<br />
Nato a Budapest nel 1910,<br />
Imi cresce a Bratislava, capitale<br />
della Slovacchia.<br />
La sua carriera sportiva inizia<br />
da giovane, quando suo<br />
padre, famoso componente<br />
delle forze dell’ ordine, gli<br />
insegna la difesa personale.<br />
tivazione della terra.<br />
Chi volesse saperne di più<br />
sull’argomento (che ho esposto<br />
molto sinteticamente<br />
per necessità editoriali) non<br />
si perda il prossimo numero<br />
della rivista e nel frattempo<br />
può consultare le opere di J.<br />
Keegan La grande storia<br />
della guerra edita da Mondadori,<br />
di V.D. Hanson<br />
L’arte occidentale della<br />
guerra e Massacri e cultura<br />
entrambe edite anch’esse da<br />
Mondadori e di G. Brizzi Il<br />
guerriero, l’oplita, il legionario<br />
edita da Il Mulino.<br />
Intraprende numerosi sport<br />
ed attività fisiche, tra cui il<br />
nuoto e la ginnastica. Campiona<br />
di lotta greco-romana<br />
nella e di boxe inglese, nel<br />
1928 vince il campionato<br />
giovanile di lotta della Slovacchia.<br />
E’ negli anni ’30 Che Imi,<br />
osservando le profonde differenze<br />
presenti tra una<br />
competizione regolamentata<br />
e la lotta da strada, inizia a<br />
porre le basi di questa innovati<br />
disciplina che è il Krav<br />
Maga.<br />
Intanto il clima di antisemitismo<br />
degli anni di diffusione<br />
del nazismo iniziava a velare<br />
la città, permeando gli animi<br />
e proliferando rapidamente.<br />
Imi si impegnò allora nella<br />
creazione di un “corpo di<br />
difesa” della comunità ebraica,<br />
formato per lo più da<br />
Dott. Emiliano Beri<br />
Università degli Studi di Genova<br />
ARTI MARZIALI CONTEMPORANEE<br />
IL KRAV MAGA<br />
pugili e lottatori.<br />
Il popolo ebreo è stato il<br />
bersaglio di moltissime culture,<br />
a partire dall’ Impero<br />
Romano.<br />
Per questo motivo creò un<br />
corpo di combattimento occulto,<br />
ch e chiamava<br />
“Haganah”, ossia Difesa. L’<br />
“Haganah” era comandata<br />
da Yzach Sadeh ed era stata<br />
25
ARTI MARZIALI CONTEMPORANEE<br />
IL KRAV MAGA<br />
fondata già prima della dichiarazione<br />
dello Stato di Israele.<br />
Divenuto ormai un pericolo per<br />
le autorità locali naziste, Imi<br />
abbandonò Bratislava per raggiungere<br />
l’allora Palestina, dove<br />
voleva portare il suo aiuto all’<br />
esercito israeliano.<br />
Salpa così a bordo dell’ ultima<br />
nave disponibile che avrebbe<br />
portato i rifugiati in Palestina. In<br />
mare da più volte prova del suo<br />
coraggio poiché, tra le altre cose,<br />
si tuffò più volte per salvare<br />
degli emigranti caduti in acqua<br />
che si trovavano alle volte<br />
anche in balia di tempeste.<br />
Il viaggio si interruppe però<br />
quando la caldaia della nave<br />
scoppiò e il disastro fu tale<br />
che la nave affondò con gran<br />
parte dei passeggeri. Imi decise<br />
allora di raggiungere<br />
l’isola di Creta con quattro<br />
suoi amici a bordo di una piccola<br />
imbarcazione, ma non<br />
riuscì mai a raggiungerla.<br />
Trovati da dei marinai inglesi,<br />
furono portati a bordo e<br />
condotti in Egitto, dove Imi<br />
venne ricoverato e medicato<br />
a causa di una grave infezione<br />
all’ orecchio. Dato per<br />
spacciato, Imi, grazie alla<br />
sua determinazione e forza d’<br />
animo, reagì con successo ed<br />
in breve tempo si riprese<br />
completamente.<br />
Dunque imi entra a far parte<br />
della Legione Ceca guidata<br />
dall’ esercitò Britannico ed entra<br />
in Palestina. Qui si presenta;<br />
insieme con i suo amici, al generale<br />
Yitzhak Sadeh, comandante<br />
dell’ “Haganah”, dando un<br />
apporto fondamentale mediante<br />
la sua conoscenza ed attitudine<br />
per la lotta corpo a corpo.<br />
Diviene infatti l’ allenatore dell’<br />
esercito, insegnando ad ogni<br />
soldato il nuoto, l’ educazione<br />
fisica, la ginnastica e la difesa<br />
personale: il Krav Maga era ormai<br />
una disciplina matura e raf-<br />
finata nella tecnica.<br />
Dopo la dichiarazione di indipendenza<br />
dello Stato di Israele,<br />
Imi diventò istruttore capo delle<br />
I.D.F (Israeli Defence Force),<br />
con lo scopo di insegnare loro l’<br />
<strong>autodifesa</strong>.<br />
Ritiratosi dall’esercito adattò il<br />
Krav Maga alle esigenze civili e<br />
fondò due scuole, rispettivamente<br />
a Tel Aviv e a Netanya.<br />
Infine il Krav Maga viene riconosciuto<br />
dal Wingate Institute<br />
of Sport and Physical Education<br />
e viene pertanto integrato nelle<br />
Imi Lichtenfeld<br />
scuole.<br />
Da Israele all’Europa sino in Oriente<br />
il Krav Maga sconfina e si<br />
diffonde in tutto il mondo.<br />
Questa innovativa disciplina può<br />
essere sostanzialmente definita<br />
come un sistema di combattimento<br />
funzionale alla difesa<br />
personale, efficace e relativamente<br />
rapido da apprendere.<br />
La formidabile novità del Krav<br />
Maga, che lo differenzia da ogni<br />
tipo di arte marziale (che in gen<br />
e r e l a s c i a n o c h e s i a<br />
l’avversario a sferrare la prima<br />
mossa), consiste nell’ insegnare<br />
ad impedire che l’avversario diventi<br />
una reale minaccia incontrastabile,<br />
mediante le armi della<br />
rapidità e dell’effetto sorpresa.<br />
Al suo interno confluiscono diversi<br />
stili come il Ju-Jitsu, il Judo<br />
e la Thai Boxe e si mira sempre<br />
a colpire i punti sensibili del<br />
corpo. Questi possono essere<br />
divisi in tre categorie, delle quali<br />
la prima comprende, per esempio,<br />
gli occhi, le tempie, la<br />
gola e i genitali: colpi sferrati<br />
in questi punti comportano<br />
danni irreversibili. La seconda<br />
categoria comprende invece<br />
zone come la fronte, le ginocchia,<br />
il fegato, i reni: se si<br />
colpiscono questi punti si possono<br />
procurare all’ avversario<br />
lacerazioni, fratture e il K.O.<br />
La terza categoria comprende<br />
invece, per citarne alcuni, il<br />
quadricipite ed il plesso solare.<br />
Colpendo questi particolari<br />
punti si procura dolore senza<br />
però infliggere il K.O.<br />
Oltre a costituire una sicurezza<br />
in caso di uno scontro a<br />
mani nude, il Krav Maga offre<br />
anche un’ ottima preparazione<br />
che rende capaci di difendersi<br />
anche in situazioni in cui<br />
l’aggressore fosse munito di<br />
armi da fuco o coltelli.<br />
Dopo la morte di Imi grazie<br />
soprattutto all’esperienza di<br />
alcuni suoi allievi il Krav Maga si<br />
è diffuso maggiormente in quei<br />
paesi che hanno mantenuto<br />
stretti rapporti con la comunità<br />
ebraica. Infatti è maggiormente<br />
insegnato in America, in Italia,<br />
in Russia ed in Francia e anche<br />
in tutte le accademie dei sevizi<br />
segreti come, per citare un esempio,<br />
la CIA e nei corsi speciale<br />
di polizia come l’FBI, in<br />
America, mentre, in Italia, ha<br />
avuto una grande diffusione nel<br />
corpo di polizia.<br />
26
CONSIGLI ALIMENTARI<br />
PER LO SPORT<br />
INTEGRATORI, CHE CONFUSIONE!<br />
Gli integratori alimentari,<br />
sono a tutti gli<br />
effetti dei nutrienti con<br />
specifiche funzioni.<br />
Possono essere utili a<br />
migliorare, correggere<br />
e quindi integrare<br />
l’alimentazione.<br />
In particolare possono<br />
contribuire a:<br />
riequilibrare insufficienzealimentari<br />
riequilibrare carenze<br />
soggettive<br />
integrare aumentati fabbisogni<br />
richiesti dagli<br />
sportivi<br />
contribuire al raggiungimento<br />
di specifiche<br />
richieste<br />
(dimagrimento, massa<br />
muscolare, performance<br />
sportiva)<br />
Parlando di integratori bisogna<br />
fare un po’ di chiarezza<br />
su cosa contengono e come<br />
agiscono.<br />
Per prima cosa in Italia ogni<br />
azienda produttrice e fornitrice<br />
di integratori alimentari,<br />
è vincolata da specifici<br />
obblighi per poter commercializzare<br />
i vari prodotti. Primo<br />
fra tutti la Notifica presso<br />
il Ministero della Sanità<br />
per ogni referenza prodotta<br />
o importata, il quale certifica<br />
il contenuto e quindi la<br />
sua ammissibilità per il mercato<br />
Italiano. Dopo di che<br />
stabilisce il dosaggio il quale<br />
verrà riportato in etichetta.<br />
Il passaggio successivo sarà<br />
l’autorizzazione alla vendita.<br />
Gli integratori possono con-<br />
tenere vari nutrienti presenti<br />
in natura e nei comuni<br />
alimenti o sostanze derivate<br />
da sintesi, sia gli uni che gli<br />
altri conterranno a loro volta<br />
specifici principi attivi, cioè<br />
la parte funzionale<br />
dell’integratore stesso.<br />
E’ doveroso ricordare che<br />
visto che alcuni integratori<br />
sono a tutti gli effetti dei<br />
nutrienti, e molti di essi per<br />
il nostro organismo sono<br />
indispensabili per un suo<br />
corretto funzionamento,<br />
possono diventare di estrema<br />
importanza nel mantenimento<br />
o raggiungimento di<br />
un ottimale equilibrio energetico,<br />
metabolico e funzionale<br />
in genere.<br />
Per il nostro corpo sono indispensabili<br />
alcuni nutrienti<br />
dal momento che<br />
l’organismo non è in grado<br />
di produrli autonomamente<br />
e quindi necessita di un’ introduzione<br />
dall’esterno, esempi:<br />
aminoacidi essenziali,<br />
alcuni minerali, alcune<br />
vitamine e oligoelementi,<br />
alcuni acidi grassi essenziali,<br />
ecc…).<br />
Poi ci sono sostanze alimentari<br />
che il nostro corpo nella<br />
norma non richiede in<br />
surplus, ma che in alcuni<br />
casi come ad esempio<br />
la pratica di<br />
un’intensa attività sportiva,<br />
per esse si può<br />
verificare un aumentato<br />
fabbisogno.<br />
Quindi si può avere necessità<br />
o meno di un<br />
certo nutriente in una<br />
certa quantità, tutto<br />
dipende dalle esigenze specifiche,<br />
le quali vanno indagate<br />
analizzando vari aspetti<br />
individuali.<br />
Da ciò si deduce che una<br />
corretta alimentazione integrata,<br />
fornirà come primo<br />
risultato l’ottimale funzionamento<br />
dell’organismo stesso,<br />
il quale ringrazierà mantenendosi<br />
in salute.<br />
Partendo dal presupposto<br />
che anche se gli integratori<br />
non sono farmaci, per essi<br />
vale la regola di rispettare il<br />
dosaggio stabilito, perché se<br />
a una certa quantità una<br />
determinata sostanza apporta<br />
benefìci, di più non è<br />
detto che faccia meglio. Anzi,<br />
sussistono condizioni di<br />
sovraddosaggio anche per<br />
gli integratori, con eventuale<br />
rischio di tossicità e malesseri.<br />
Gli sportivi sono coloro che<br />
dall’integrazione alimentare<br />
possono trarre svariati e significativi<br />
benefìci ai fini della<br />
performance e del recupero<br />
generale.<br />
In questo caso la supplementazione<br />
assume un ruolo<br />
importante,<br />
27
CONSIGLI ALIMENTARI<br />
PER LO SPORT<br />
conseguentemente la sua<br />
struttura va stabilita con<br />
una certa cura per poterne<br />
trarre i massimi vantaggi.<br />
Mi spiego meglio: le necessità<br />
nutrizionali di un atleta<br />
si possono alimentari, nonché<br />
di particolari esigenze<br />
personali. Tanto più saranno<br />
specifici gli obiettivi ricercati<br />
e maggiore il livello<br />
dell’atleta o comunque della<br />
performance da ottenere,<br />
tanto più , i quali saranno<br />
studiati in specifici rapporti<br />
in base a vari fattori (sport,<br />
biotipo dell’atleta, fase della<br />
preparazione, ecc…). Poi<br />
troveremo vari componenti<br />
integrativi e nutrizionali con<br />
funzioni che passeranno dal<br />
generale allo specifico man<br />
mano che si salirà verso il<br />
vertice della piramide.<br />
Gli integratori altamente<br />
specifici, sviluppano il loro<br />
massimo potenziale quando<br />
i nutrienti di base sono presenti<br />
nelle giuste quantità e<br />
proporzioni nella programmazione<br />
nutrizionale. Ad<br />
esempio è inutile utilizzare<br />
particolari trasportatori per<br />
gli zuccheri se non si forniscono<br />
in quel momento tipo<br />
e quantità di carboidrati adeguati.<br />
Così come è inutile<br />
utilizzare supplementi anticatabolici<br />
se un praticante di<br />
sport di forza prima non fornisce<br />
alla sua dieta<br />
l’adeguato quantitativo e<br />
distribuzione di dividere in<br />
varie fasi, formulabili in ba-<br />
se a un attenta analisi del<br />
soggetto, dello sport praticato,<br />
delle abitudini proteine.<br />
Allo stesso modo è assurdo<br />
che un atleta di endurance<br />
che si sente stanco<br />
voglia utilizzare un supplemento<br />
stimolante energetico,<br />
quando <strong>maga</strong>ri la sua<br />
alimentazione è troppo povera<br />
o comunque non fornisce<br />
i giusti nutrienti nelle<br />
proporzioni e tempistiche<br />
corrette.<br />
E’ per questa ragione che i<br />
vari aspetti alimentari e integrativi<br />
di base devono essere<br />
pienamente consolidati<br />
e devono far parte delle<br />
normali consuetudini nutrizionali<br />
dell’atleta; solo dopo<br />
si potrà sfruttare al meglio il<br />
valore aggiunto che altre<br />
sostanze specifiche potranno<br />
apportare.<br />
Dr. Andrea Rizzo<br />
www.scientific-training.it<br />
LA TUA RUBRICA<br />
FORMULA UNA DOMANDA SU AUTODIFESA, SPORT DA COMBATTIMENTO, ARTI MARZIALI,<br />
CONSIGLI ALIMENTARI, SU COSA VORRESTI LEGGERE SUL PROSSIMO NUMERO<br />
VERRA’ PUBBLICATA CON LA RISPOSTA PIU’ ESAURIENTE<br />
redazione@<strong>krav</strong>-<strong>maga</strong>.it<br />
DOMANDA: Ciao sono Carlo, ringrazio il Maestro Secci per avermi informato via e-mail<br />
di questa innovativa idea del giornale che reputo decisamente interessante per tutte le<br />
tipologie dei lettori, non capisco però, anche se mi piace l’idea, la motivazione di inserire<br />
in un periodico così un fumetto.<br />
RISPOSTA: Ciao Carlo, grazie per partecipare alla nostra Rubrica: l’idea del fumetto<br />
nasce da un mio desiderio di comunicare al lettore in ogni modo, anche con la spensieratezza<br />
un uomo lupo Maestro di fantasia, ma reale nel contenuto.<br />
DOMANDA: Buongiorno, sono il responsabile di un’associazione che si occupa di arti<br />
marziali, desideravo ricevere informazioni per pubblicare un articolo come posso fare?<br />
RISPOSTA: Grazie per averci scritto, puoi scrivere a redazione@<strong>krav</strong>-<strong>maga</strong>.it, o telefonare<br />
alla direzione 3316151641.<br />
28
LA TUA RUBRICA<br />
FORMULA UNA DOMANDA SU AUTODIFESA, SPORT DA COMBATTIMENTO, ARTI MARZIALI,<br />
CONSIGLI ALIMENTARI, SU COSA VORRESTI LEGGERE SUL PROSSIMO NUMERO<br />
VERRA’ PUBBLICATA CON LA RISPOSTA PIU’ ESAURIENTE<br />
redazione@<strong>krav</strong>-<strong>maga</strong>.it<br />
DOMANDA: Salve. Sono Marco da Milano, la mia curiosità quando si parla di <strong>autodifesa</strong><br />
suscita una domanda, tutti i promotori di arti marziali o sport da combattimento, proclamano<br />
la propria disciplina come la migliore nell’efficacia. Si può sapere qual è la migliore,<br />
la più completa?<br />
RISPOSTA: Caro lettore, è normale che ognuno porti l’acqua al suo mulino, e credo<br />
che ogni disciplina sia affascinante con i suoi limiti e pregi, l’importante è che colui che<br />
si proponga come insegnante lo faccia con passione e soprattutto serietà e professionalità,<br />
senza fare false illusioni e soprattutto aggiornandosi frequentemente per dare ai<br />
suoi allievi un insegnamento sempre all’ordine del giorno.<br />
DOMANDA: Ciao sono Laura, ho visto la presentazione del giornale che mi avete mandato<br />
via e-mail, ho una bella domanda per voi. Se io pratico un corso di <strong>autodifesa</strong> mi<br />
prepara anche psicologicamente ad affrontare un’eventuale aggressione?<br />
RISPOSTA: Ciao Laura, grazie per la partecipazione alla nostra rubrica, una bella domanda,<br />
posso risponderti solo per i corsi che teniamo noi nella SNAKM, e ti dico che noi<br />
abbiamo esercizi utili per una preparazione mentale a situazioni impreviste, la costanza<br />
crea una sorta di esperienza che prepara anche la psiche ad affrontare avvenimenti imprevisti<br />
con soddisfacenti risultati.<br />
PER PARTECIPARE A QUESTA RUBRICA SCRIVI A<br />
REDAZIONE@KRAV-MAGA.IT<br />
NEL PROSSIMO NUMERO<br />
LA TECNICA<br />
DIFESA DA STRANGOLAMENTO INDIANO<br />
SPORT DA<br />
COMBATTIMENTO<br />
LE ULTIME NOVITA’<br />
BLACK WOLF<br />
L’IMBOSCATA<br />
CRONACA<br />
VIOLENZA NELLE CITTA’<br />
SNAKM<br />
I PASSAGGI DI GRADO<br />
IL KRAV MAGA A BARI<br />
TRA GIUDICE<br />
E AVVOCATO<br />
L’ECCESSO DI DIFESA<br />
ALIMENTAZIONE NELLO SPORT<br />
LA GIUSTA NUTRIZIONE<br />
ARTI MARZIALI<br />
IL KALI<br />
STORIA DEL COMBATTIMENTO<br />
Dall’oplita al legionario: guerra e combattimento<br />
negli eserciti della Roma repubblicana e imperiale<br />
29
“AUTODIFESA.NET”<br />
Periodico trimestrale di difesa personale<br />
arti marziali e sport da combattimento<br />
Anno 1 n° 1 – www.<strong>autodifesa</strong>.<strong>net</strong> -<br />
Direttore Responsabile Dante Federici<br />
Proprietario e redattore Stefano Secci<br />
Via G.Marconi 5 Savignone Genova tel.3316151641<br />
Redazione@Krav-<strong>maga</strong>.it<br />
In attesa del numero di registrazione del Tribunale di Genova<br />
30