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Programma Integrato - Comune di Rivoli

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Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

d’intesa con Ente Parco Regionale La Mandria<br />

<strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> L.R.4/2000<br />

A ITTÀ E IL ASTELLO<br />

sviluppo dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità approvato con del. G.R. 28 maggio 2001 n.59-3113<br />

settembre 2001<br />

responsabile <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>mento programma integrato:<br />

arch. Livio Mandrile, <strong>di</strong>rigente area programmazione e sviluppo del territorio<br />

responsabili progettazione interventi:<br />

segnaletica turistica / arch. Livio Mandrile<br />

<strong>di</strong>rigente area programmazione e sviluppo del territorio<br />

parco <strong>di</strong> San Grato e trasporto turistico / arch. Enrico Sibour<br />

<strong>di</strong>rigente area gestione del territorio<br />

staff progettazione interventi:<br />

arch. Giovanni Bolle<br />

arch. Francesco Leccese<br />

ing. Maura Obbialero<br />

(area gestione del territorio - Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>)<br />

arch. Roberto Fanuntza<br />

geom. Vincenzo Murru<br />

arch. Marcello Proi<br />

geom. Filippo Vietti<br />

(area programmazione e sviluppo del territorio - Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>)<br />

dott. Clau<strong>di</strong>o Masciavè<br />

dott. Rodolfo Filippello<br />

(Ente Parco La Mandria)<br />

consulenza generale programma integrato:<br />

Avventura Urbana, arch. Matteo Robiglio e Roberta Minola,<br />

Area srl., arch. Franco Prizzon e Francesca Musso<br />

valutazione preliminare degli impatti ambientali:<br />

arch. Fabio Minucci con Artes p.s.c.a.r.l.<br />

consulenti per la progettazione interventi:<br />

Rilievi topografici: Stu<strong>di</strong>o Essevi<br />

Paesaggio e Forestazione: Stu<strong>di</strong>o Agronomi Associati – dott. Maurizio Fiore<br />

Rilievo Galleria Castello, rilievo e restauro fontana: geom. Stefano Ballesio<br />

Restauro Torre e Cappella <strong>di</strong> San Grato: arch. Paolo Alpe, ing. Giovanni Brignolo<br />

Geotecnica: Techgea servizi s.a.s.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 1


gli obiettivi della città<br />

rafforzare il ruolo <strong>di</strong> rivoli come città <strong>di</strong> turismo<br />

Il rafforzamento del ruolo del turismo nell’economia e nella vita della Città<br />

costituisce un asse portante delle politiche dell’Amministrazione Comunale.<br />

La <strong>di</strong>fficile transizione da periferia della città industriale a nuovo centro <strong>di</strong><br />

residenza <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> cultura, vede nel turismo una risorsa centrale<br />

per la Città.<br />

Il restauro del Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e l’inse<strong>di</strong>amento del Museo <strong>di</strong> Arte<br />

Contemporanea hanno segnato un primo passo fondamentale verso un futuro <strong>di</strong><br />

città <strong>di</strong> cultura e turismo, proiettando <strong>Rivoli</strong> su uno scenario internazionale.<br />

Due altri elementi possono potenzialmente rafforzare l’attrattività e l’interesse<br />

della città come meta <strong>di</strong> turismo: il centro storico e il parco della collina morenica<br />

La città vuole ora costruire, intorno al nucleo del castello, una strategia<br />

organica che rafforzi e valorizzi il ruolo del turismo. In questa strategia<br />

assumono grande importanza le connessioni e i collegamenti tra parti del territorio<br />

e della città, e l’integrazione tra politiche settoriali nel conseguimento <strong>di</strong> obiettivi<br />

comuni.<br />

valorizzare le connessioni tra città e castello<br />

Il Castello costituisce il principale attrattore <strong>di</strong> turismo <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>. Attualmente i flussi<br />

<strong>di</strong> visitatori escludono la città: il turista raggiunge il castello da ovest, <strong>di</strong>rettamente<br />

dalla grande viabilità, senza visitare il centro storico. Il castello è un’“isola”.<br />

L’accesso <strong>di</strong>retto in automobile non permette <strong>di</strong> leggere il rapporto strettissimo<br />

che il Castello ha storicamente con il territorio: dal centro <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, fino alla<br />

Basilica <strong>di</strong> Superga.<br />

Un primo segnale <strong>di</strong> cambiamento è stata la localizzazione <strong>di</strong> una parte della<br />

mostra “Quoti<strong>di</strong>ana” (primavera 2000) nella Casa del Conte Verde: per la prima<br />

volta, il visitatore del castello viene invitato nel centro storico.<br />

Occorre rafforzare questa prima apertura, migliorando le connessioni tra città e<br />

castello. L’accesso al castello deve tornare ad avvenire secondo il percorso<br />

naturale che la storia ha <strong>di</strong>segnato: l’asse juvarriano <strong>di</strong> corso Francia, l’asse<br />

me<strong>di</strong>evale <strong>di</strong> via Piol.<br />

L’accesso <strong>di</strong>retto in automobile non permette <strong>di</strong> leggere il rapporto strettissimo<br />

che il Castello ha storicamente con il territorio: dal centro <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, fino alla<br />

Basilica <strong>di</strong> Superga. L’arrivo <strong>di</strong>retto e veloce al castello è oggi la regola: deve<br />

<strong>di</strong>ventare un’eccezione, sostituito da un arrivo graduale, che attraversando la<br />

città ne attraversi anche la storia.<br />

il programma integrato<br />

recuperare la collina come parco urbano e come connessione<br />

territoriale con la collina morenica<br />

Il Castello costituisce la naturale cerniera tra la città e la collina morenica,<br />

attraverso il parco che si estende ad ovest del castello intorno alla cappella <strong>di</strong> San<br />

Rocco. Il recupero dell’area come parco urbano, con la ricostituzione della rete<br />

dei percorsi, il recupero del belvedere, la formazione <strong>di</strong> nuovi parcheggi,<br />

l’eliminazione e la riqualificazione dell’area <strong>di</strong> proprietà del demanio militare<br />

attualmente a<strong>di</strong>bita a deposito <strong>di</strong> auto in demolizione, l’attrezzatura delle aree<br />

ver<strong>di</strong> e la riqualificazione dei bor<strong>di</strong> della collina intorno al castello e lungo la strada<br />

<strong>di</strong> risalita da nord, costituiscono nel loro insieme un sistema coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong><br />

interventi che offre al visitatore una nuova occasione <strong>di</strong> attrazione.<br />

Attraverso il recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi del castello, ora<br />

occupati dalla bocciofila comunale (<strong>di</strong> prossimo trasferimento) a zona espositiva<br />

destinata alle collezioni all’aperto del Museo <strong>di</strong> Arte Contemporanea in<br />

corrispondenza della Manica Lunga del castello, e la riapertura e riqualificazione<br />

dell’antico passaggio sotterraneo <strong>di</strong> collegamento tra i due versanti della collina, il<br />

parco urbano della collina si lega strettamente al complesso del castello,<br />

valorizzandone l’offerta.<br />

La ridefinizione dei percorsi all’interno del parco, con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un asse<br />

rettilineo est-ovest a strutturazione delle attrezzature sul versante settentrionale,<br />

rafforza i collegamenti con la collina morenica, attraverso un sistema continuo<br />

ciclo-pedonale che dal parco <strong>di</strong> San Grato giungerà fino all’ingresso della rete dei<br />

percorsi turistici della collina morenica (via Fontane Costero), attraverso un<br />

ameno viale alberato già esistente (viale Fossati).<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 2


qualificare l’ambiente urbano<br />

e il tessuto e<strong>di</strong>lizio del centro storico<br />

Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> è stato negli ultimi cinque anni luogo <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

interventi puntuali <strong>di</strong> restauro <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici monumentali (la casa del Conte Verde,<br />

Palazzo Piozzo, il campanile della Collegiata Vecchia) <strong>di</strong> riqualificazione integrata<br />

<strong>di</strong> spazi pubblici (interventi <strong>di</strong> ripavimentazione, rifacimento dei sottoservizi a<br />

rete, nuova illuminazione pubblica, regolamentazione delle insegne e delle vetrine<br />

in via Piol, piazza Bollani, strade minori) e <strong>di</strong> attenti interventi <strong>di</strong>ffusi <strong>di</strong> privati sul<br />

tessuto e<strong>di</strong>lizio storico. Sono stati adottati provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> limitazione del<br />

traffico (zona pedonale in via Piol).<br />

L’insieme degli interventi ha cambiato ra<strong>di</strong>calmente il volto del centro storico,<br />

riqualificandone l’ambiente urbano.<br />

Occorre ora proseguire sulla linea intrapresa, estendendo l’area <strong>di</strong> intervento sullo<br />

spazio pubblico. L’Amministrazione ha avviato un secondo ciclo <strong>di</strong> interventi sulla<br />

rete degli spazi pubblici del centro, già inseriti nel programma triennale delle<br />

opere pubbliche.<br />

La prossima rilocalizzazione delle se<strong>di</strong> amministrative della Città attualmente<br />

presenti nel centro storico libererà nei prossimi cinque anni alcuni dei principali<br />

e<strong>di</strong>fici monumentali del centro (Palazzo Piozzo, Palazzo Municipale, Villa Capra)<br />

da usi incompatibili con la fruizione turistica e culturale, offrendo ulteriori risorse<br />

per rafforzare l’attrattività e l’offerta turistica del centro, <strong>di</strong>ffondendola intorno ed<br />

oltre l’asse consolidato <strong>di</strong> via Piol.<br />

promuovere forme alternative <strong>di</strong> mobilità,<br />

riorganizzare la sosta<br />

Il castello non è raggiungibile in auto attraverso il centro, a meno <strong>di</strong> rinunciare ai<br />

vantaggi <strong>di</strong> un centro con poche auto. Il castello deve essere raggiunto dal centro,<br />

o resterà l’«isola» che è oggi rispetto alla città.<br />

La riorganizzazione del sistema degli accessi al castello non può fare a meno <strong>di</strong><br />

forme alternative <strong>di</strong> mobilità in<strong>di</strong>viduale e collettiva. Al visitatore deve essere<br />

offerta un’alternativa efficace all’auto.<br />

La prima alternativa sono i suoi pie<strong>di</strong>: lungo il percorso che si snoda nel centro<br />

sull’asse <strong>di</strong> via Piol, ricco <strong>di</strong> occasioni commerciali e culturali. La seconda è<br />

l’attrezzatura della parte più ripida (l’ultimo tratto) della collina con un sistema <strong>di</strong><br />

risalita. Ai due si può associare l’uso <strong>di</strong> piccoli mezzi collettivi eco-compatibili<br />

(minibus a trazione elettrica), che colleghino le <strong>di</strong>verse parti del centro.<br />

L’offerta <strong>di</strong> sosta nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del castello deve essere mantenuta<br />

come risorsa d’eccezione, per occasioni puntuali (inaugurazioni, eventi speciali).<br />

La norma sarà la restituzione del piazzale al suo ruolo <strong>di</strong> piazza-balcone<br />

affacciata sulla piana torinese, verso Superga. Il piazzale al castello deve essere<br />

chiuso al transito, la sosta spostata sulle vicine aree della collina, all’interno del<br />

parco.<br />

Intorno al centro storico esistono o sono facilmente ricavabili parcheggi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse (da poche auto a <strong>di</strong>verse centinaia, in superficie e in interrato).<br />

Questi parcheggi costituiscono il potenziale “sistema” degli attestamenti per il<br />

centro e il castello: per un accesso al castello che sia anche scoperta del centro.<br />

migliorare la ricettività<br />

Il turista resta oggi a <strong>Rivoli</strong> poco più del tempo necessario alla visita del castello.<br />

D’altro canto, l’offerta ricettiva è insufficiente, sotto il profilo quantitativo come<br />

sotto quello quantitativo, in particolare nelle aree della città più prossime al<br />

castello e al centro storico.<br />

La ricettività deve essere rafforzata, offrendo al visitatore occasioni <strong>di</strong> soggiorno e<br />

pernottamento accessibili sia al turismo culturale e <strong>di</strong> affari, che al turismo<br />

giovanile e scolastico.<br />

La destinazione ad attività ricettiva è prioritaria per i contenitori e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong>smessi<br />

situati nelle aree intorno al castello. Il restauro <strong>di</strong> Villa Melano come hotel <strong>di</strong><br />

qualità e del complesso del Palazzo civico <strong>di</strong> Piazza Matteotti come albergo<br />

della gioventù sono due passi fondamentali nel rafforzamento dell’offerta<br />

turistica della città, e nel sostegno all’attrattività del castello.<br />

migliorare la comunicazione<br />

La valorizzazione del turismo a <strong>Rivoli</strong> comporta anche una migliore<br />

comunicazione. Occorre superare l’attuale segnaletica e informazione centrata<br />

esclusivamente sul castello, valorizzando anche nella comunicazione il binomio<br />

castello / città.<br />

Perché ciò sia possibile, il turista deve trovare nel punto <strong>di</strong> accesso alla città e al<br />

suo centro, e attraverso il centro al castello, una adeguata informazione<br />

“personale”, che lo metta al corrente <strong>di</strong> come vedere ciò che si aspetta, e <strong>di</strong> come<br />

scoprire ciò che non si attende. Attraversando il centro della città, deve trovare un<br />

segnaletica specifica e coerente che lo orienti verso i luoghi <strong>di</strong> visita, e lo inviti<br />

nello stesso tempo a deviare dai percorsi più noti, esplorando la città.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 3


la proposta costruisce un sistema <strong>di</strong> relazioni<br />

La proposta <strong>di</strong> programma integrato “La Città e il Castello” si configura come una riorganizzazione<br />

complessiva dell’area, che ha per obbiettivo — coerentemente con le scelte dell’Amministrazione<br />

Comunale e con le in<strong>di</strong>cazioni della L.R. 4/2000 — la costruzione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> relazioni fisiche tra<br />

luoghi, e <strong>di</strong> relazioni funzionali tra offerte ed occasioni <strong>di</strong>versificate <strong>di</strong> fruizione turistica.<br />

per rompere l’isolamento<br />

tra città, castello e collina,<br />

La necessità <strong>di</strong> lavorare progettualmente alla costruzione <strong>di</strong> relazioni nasce dalla constatazione dello stato<br />

attuale <strong>di</strong> isolamento tra i <strong>di</strong>versi segmenti dell’offerta turistica a <strong>Rivoli</strong>, e sull’incompletezza dell’offerta.<br />

Alla qualità e all’interesse intrinseco <strong>di</strong> ognuna delle <strong>di</strong>verse “parti” del territorio (il Centro Storico, con il<br />

suo tessuto e<strong>di</strong>lizio, gli spazi aperti e i monumenti; Il Castello, con il Museo <strong>di</strong> Arte Contemporanea; la<br />

collina morenica, con una fitta rete <strong>di</strong> segni e testimonianze storiche sullo sfondo <strong>di</strong> un paesaggio naturale<br />

<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria ricchezza) non corrisponde una adeguata valorizzazione del territorio nel suo insieme. Le<br />

potenzialità dell’integrazione tra tipi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> offerta turistica (il turismo culturale, il turismo d’arte, il<br />

turismo naturalistico) sono oggi inespresse.<br />

definendo un sistema integrato e continuo<br />

<strong>di</strong> luoghi e occasioni per il turismo:<br />

La “messa a sistema” dell’offerta turistica a <strong>Rivoli</strong> avviene prima <strong>di</strong> tutto attraverso la costruzione <strong>di</strong><br />

collegamenti fisici tra spazi ed ambiti che oggi sono separati e poco accessibili:<br />

• Il collegamento del centro storico al castello attraverso un percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata<br />

strettamente intrecciato con la trama dei percorsi storici della città, e con il contestuale recupero dei<br />

percorsi sui versanti dello sperone morenico su cui sorge il castello<br />

• Il collegamento della pianura alla parte alta del centro con una linea ad anello <strong>di</strong> minibus elettrici, che<br />

uniscono le <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> parcheggio esistenti ed in corso <strong>di</strong> realizzazione (che in totale assommano<br />

a circa 900 posti) e conducono il visitatore ai principali siti turistici del centro ed alla partenza della<br />

risalita meccanizzata<br />

• La riapertura della galleria sotto la manica lunga del castello, a collegamento tra i due versanti della<br />

collina<br />

• ll ri<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> spazi e percorsi del parco della collina, oggi in abbandono e poco utilizzati.<br />

La riorganizzazione dei collegamenti fisici permette <strong>di</strong> rendere visitabile l’insieme dei siti turistici come<br />

ciclo, qualificando i singoli episo<strong>di</strong> come parte <strong>di</strong> un sistema che è comunicato ed evidenziato attraverso:<br />

• La definizione <strong>di</strong> una segnaletica turistica unificata per la città e il castello<br />

• L’apertura <strong>di</strong> un punto informativo in piazza Martiri, all’attestamento <strong>di</strong> Corso Francia.<br />

A questi interventi si sommano le azioni già intraprese con l’obiettivo <strong>di</strong> rafforzare la ricettività <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>,<br />

con:<br />

• Il restauro del complesso <strong>di</strong> villa Melano e la sua trasformazione in albergo <strong>di</strong> qualità a me<strong>di</strong>o costo<br />

• Il recupero del Palazzo civico <strong>di</strong> piazza Matteotti, nel cuore del centro storico, come albergo per i<br />

giovani.<br />

Nell’insieme il quadro delle proposte si configura come una ra<strong>di</strong>cale riorganizzazione e riqualificazione<br />

dell’offerta turistica a <strong>Rivoli</strong>, attraverso una stretta integrazione tra azioni e proposte <strong>di</strong> intervento<br />

specifiche, nello spirito della Legge 4/2000 e in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> pianificazione alle <strong>di</strong>verse<br />

scale.<br />

sintesi del programma integrato<br />

attraverso la valorizzazione dell’esistente,<br />

Sono coerenti e sinergici con il programma unitario anche realizzazioni ed interventi recenti. Ciò per<br />

in<strong>di</strong>care come la volontà <strong>di</strong> riqualificare l’offerta a <strong>Rivoli</strong> abbia già oggi preso corpo in interventi concreti,<br />

che assumono alla luce del progetto integrato il valore <strong>di</strong> anticipazione <strong>di</strong> una strategia complessiva:<br />

• Gli interventi sugli spazi aperti del centro, con la riqualificazione <strong>di</strong> via Piol e Piazza Bollani, insieme<br />

ad una serie <strong>di</strong> interventi sulla viabilità minore, con rifacimento <strong>di</strong> pavimentazioni, sottoservizi e<br />

illuminazione.<br />

• La riorganizzazione dei parcheggi previsti dal piano regolatore su aree pubbliche ed in gran parte già<br />

in esercizio, oltre al grande intervento <strong>di</strong> realizzazioni <strong>di</strong> parcheggi interrati che si avvierà sull’area<br />

dell’ex stazione dei bus all’attestamento <strong>di</strong> corso Francia, per un totale <strong>di</strong> circa 900 posti auto.<br />

• I restauri monumentali e del tessuto or<strong>di</strong>nario del centro storico, con interventi <strong>di</strong> grande rilevanza<br />

come il recupero della Casa del Conte Verde, restituita nel 1999 alla Città dopo anni <strong>di</strong> chiusura.<br />

attraverso il coor<strong>di</strong>namento<br />

<strong>di</strong> iniziative già avviate,<br />

Allo stesso modo assumono il ruolo <strong>di</strong> azioni complementari a quelle <strong>di</strong> cui è richiesto il finanziamento nel<br />

quadro della Legge 4/2000, interventi già avviati come:<br />

• Il recupero <strong>di</strong> villa Melano e del suo parco, oggi abbandonati, ad albergo <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o<br />

prezzo, attraverso il ricorso al project financing su risorse private, offrendo così una ricettività oggi non<br />

presente per tipo e qualità sul territorio rivolese, collocata nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze del Castello e del<br />

centro.<br />

• Il recupero dei giar<strong>di</strong>ni storici del complesso del Castello, attraverso la rilocalizzazione — già avviata<br />

— della bocciofila comunale, e il restauro delle antiche mura, già finanziato integralmente, con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> offrire al Museo <strong>di</strong> Arte contemporanea uno straor<strong>di</strong>nario spazio <strong>di</strong> esposizione all’aperto,<br />

affacciato sulla pianura torinese.<br />

con nuove proposte <strong>di</strong> intervento:<br />

sul sistema dei percorsi e delle connessioni<br />

• la risalita meccanizzata<br />

• il minibus elettrico<br />

• la galleria sotto il castello<br />

per la riqualificazione <strong>di</strong> aree abbandonate<br />

• il parco della collina<br />

per la gestione e l’informazione turistica<br />

• la segnaletica unificata del centro storico<br />

• il punto <strong>di</strong> informazione turistica<br />

per la <strong>di</strong>versificazione della ricettività<br />

• Il recupero Palazzo civico <strong>di</strong> piazza Matteotti, <strong>di</strong> proprietà della Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, ad albergo per i giovani,<br />

inserendo così nel quadro dell’ospitalità a <strong>Rivoli</strong> una offerta nuova, in<strong>di</strong>rizzata ad un pubblico che oggi<br />

non trova nella città alcuna occasione <strong>di</strong> soggiorno;<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 4


una strategia integrata per lo sviluppo turistico: obiettivi, interventi, attori, strumenti<br />

rafforzare il ruolo <strong>di</strong> rivoli come città <strong>di</strong> turismo<br />

valorizzare le connessioni<br />

tra città e castello<br />

recuperare la collina come parco<br />

urbano e come connessione<br />

territoriale con la collina morenica<br />

promuovere forme alternative <strong>di</strong><br />

mobilità, riorganizzare la sosta<br />

qualificare l’ambiente urbano e il<br />

tessuto e<strong>di</strong>lizio del centro storico<br />

migliorare la ricettività<br />

migliorare la comunicazione<br />

Parco della Collina<br />

Segnaletica turistica<br />

Galleria del Castello<br />

Recupero Villa Melano a fini ricettivi Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Recupero Palazzo Civico a fini ricettivi<br />

Recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni<br />

cinquecenteschi del Castello e restauro<br />

delle antiche mura<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Associazioni e gruppi Locali<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Risalita meccanizzata Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Punto informazione Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Ente Parco La Mandria<br />

accordo <strong>di</strong> programma<br />

Regione Piemonte conferenza dei servizi<br />

Regione Piemonte<br />

Operatori Privati<br />

Operatori Privati<br />

Operatori del Terzo Settore<br />

concessione<br />

project financing<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 5<br />

ATL<br />

Ente Parco La Mandria<br />

Regione Piemonte<br />

Regione Piemonte<br />

conferenza dei servizi<br />

Operatori Privati<br />

Minibus elettrico Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> Appalto <strong>di</strong> gestione<br />

ATM<br />

Soprintendenza ai Beni<br />

Ambientali e Architettonici<br />

concessione<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Regione Piemonte<br />

Soprintendenza ai Beni<br />

Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> Ambientali e Architettonici<br />

accordo <strong>di</strong> programma


la strategia e gli interventi in relazione agli obiettivi della l.r. 4/2000<br />

Legge 4/2000 Piano Triennale 2000-2002<br />

vvv Finalità (art.1) Obiettivi generali (1.2) Obiettivi specifici (1.3.)<br />

<strong>Programma</strong> unitario<br />

La Città e il Castello<br />

interventi<br />

<strong>di</strong> cui è richiesto<br />

il finanziamento:<br />

Interventi complementari,<br />

<strong>di</strong> cui non è richiesto il finanziamento<br />

• Migliorare le connessioni del<br />

sistema città-castello<br />

• Realizzare nuove infrastrutture<br />

<strong>di</strong> accessibilità, con tecniche e<br />

logistica innovative<br />

• Rafforzare l’offerta ricettiva<br />

• Diversificare l’offerta turistica<br />

• Sviluppo dei territori a vocazione<br />

turistica<br />

• Miglioramento qualitativo dei<br />

territori turistici forti<br />

• Compatibilità tra ambiente,<br />

società ed economia locale<br />

• Sviluppo, rafforzamento e<br />

qualificazione dei sistemi turistici<br />

locali<br />

• Completamento, <strong>di</strong>versificazione<br />

ed equilibrio dell’offerta turistica<br />

locale<br />

• Valorizzazione turistica integrata<br />

e sostenibile delle risorse locali<br />

• Creazione <strong>di</strong> “filiere” e sviluppo <strong>di</strong><br />

economie <strong>di</strong> sistema<br />

• Sviluppo dell’iniziativa pubblica sul<br />

fronte infrastrutturale<br />

• Potenziamento infrastrutturale e<br />

della rete dei servizi turistici locali<br />

• Introduzione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong><br />

innovazione dal punto <strong>di</strong> vista<br />

tecnologico e organizzativo<br />

• Potenziale trasferibilità<br />

Piano Triennale 2000-2002 Piano annuale <strong>di</strong> Attuazione 2000<br />

Progetti <strong>di</strong> intervento (1.4.2)<br />

finanziabili<br />

Parco della Collina • Riqualificazione ambientale <strong>di</strong><br />

siti e aree rurali ed urbane (b)<br />

Segnaletica turistica • Infrastrutture per la fruizione <strong>di</strong><br />

circuiti (a)<br />

• Riqualificazione ambientale siti<br />

e aree rurali / urbane (b)<br />

Minibus elettrico • Infrastrutture per la fruizione <strong>di</strong><br />

circuiti (a)<br />

Risalita meccanizzata • Infrastrutture per la fruizione <strong>di</strong><br />

circuiti (a)<br />

Galleria del Castello • Riqualificazione ambientale siti<br />

e aree rurali / urbane (b)<br />

• Infrastrutture per la fruizione <strong>di</strong><br />

circuiti (a)<br />

Punto informazione • Infrastrutture per la fruizione <strong>di</strong><br />

circuiti (a)<br />

Recupero Villa Melano a fini<br />

ricettivi<br />

Recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni<br />

cinquecenteschi del Castello e<br />

restauro delle antiche mura<br />

Recupero Palazzo Civico a fini<br />

ricettivi<br />

• Impianti turistico-ricreativi e<br />

ricettivi (c)<br />

• Strutture congressuali e per<br />

attività <strong>di</strong> rilevanza turistica (e)<br />

• Riqualificazione ambientale siti<br />

e aree rurali / urbane (b)<br />

• Impianti turistico-ricreativi e<br />

ricettivi (c)<br />

Tipologie <strong>di</strong> intervento (1.7)<br />

finanziabili<br />

• Lavori ed opere <strong>di</strong> arredo urbano<br />

• Realizzazione <strong>di</strong> parcheggi a<br />

prevalente uso turistico<br />

• Realizzazione <strong>di</strong> aree e servizi <strong>di</strong><br />

accoglienza turistica<br />

• Valorizzazione e conoscenza dei<br />

caratteri tipici dell’area<br />

• Lavori ed opere <strong>di</strong> arredo urbano<br />

• Interventi finalizzati alla riduzione<br />

dell’impatto del traffico<br />

automobilistico<br />

• Interventi finalizzati alla riduzione<br />

dell’impatto del traffico<br />

automobilistico<br />

• Lavori ed opere <strong>di</strong> arredo urbano<br />

• Interventi finalizzati alla riduzione<br />

dell’impatto del traffico<br />

automobilistico<br />

• Recupero e ristrutturazione del<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />

• Valorizzazione e conoscenza dei<br />

caratteri tipici dell’area<br />

• Centri <strong>di</strong> documentazione e <strong>di</strong><br />

promozione turistico-culturale<br />

• Realizzazione <strong>di</strong> aree e servizi <strong>di</strong><br />

accoglienza turistica<br />

• Recupero e ristrutturazione del<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />

• Recupero e ristrutturazione del<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />

• Recupero e ristrutturazione del<br />

patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente<br />

Tipologie <strong>di</strong> intervento prioritarie<br />

(1.9.2)<br />

Tipologie <strong>di</strong> intervento prioritarie<br />

(1.2.2)<br />

• Interventi in aree parco regionali • Lavori ed opere <strong>di</strong> arredo urbano<br />

• Attività <strong>di</strong> turismo naturalistico e<br />

ambientale<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico • Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico • Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico<br />

• Interventi in aree parco regionali<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico<br />

• Interventi in aree parco regionali<br />

• Interventi su immobili <strong>di</strong> riconosciuto<br />

valore storico e artistico<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico • Centri <strong>di</strong> documentazione e <strong>di</strong><br />

promozione turistico-culturale<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Interventi in aree parco regionali<br />

• Interventi su immobili <strong>di</strong> riconosciuto<br />

valore storico e artistico<br />

• Interventi in aree parco regionali<br />

• Interventi su immobili <strong>di</strong> riconosciuto<br />

valore storico e artistico<br />

• Interventi nelle aree <strong>di</strong> centro storico<br />

• Interventi su immobili <strong>di</strong> riconosciuto<br />

valore storico e artistico<br />

• Iniziative finalizzate allo svolgimento<br />

<strong>di</strong> attività congressuali<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

• Completamenti <strong>di</strong> aree e sistemi<br />

turistici<br />

Ambiti territoriali prioritari (1.2.3)<br />

• Area attrezzata regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e LR 12/90<br />

• Area attrezzata regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e LR 12/90<br />

• Area attrezzata regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e LR 12/90<br />

• Area attrezzata regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e LR 12/90<br />

• Area attrezzata regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e LR 12/90<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 6


gli interventi compresi nel programma integrato<br />

Il <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> si configura come strategia <strong>di</strong> intervento complessa su un arco<br />

temporale me<strong>di</strong>o-lungo, che ha per riferimenti temporali le due scadenze, cruciali per<br />

l’area torinese e per il Piemonte, delle Olimpia<strong>di</strong> del 2006 e del centocinquantenario<br />

dell’Unità nel 2011.<br />

All’interno del programma confluiscono quin<strong>di</strong>:<br />

Interventi <strong>di</strong> cui si chiede il cofinanziamento nel quadro della L.R. 4/2000<br />

• Interventi pubblici <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata fattibilità, per i quali è stata conclusa la redazione<br />

dei progetti definitivi ed è stata effettuata la Valutazione preliminare <strong>di</strong> Impatto<br />

Ambientale >> Parco <strong>di</strong> san Grato e >> Segnaletica turistica nel centro storico;<br />

tali interventi delineeranno un primo insieme compiuto <strong>di</strong> realizzazioni migliorative e<br />

integrative dell’assetto attuale dell’offerta turistica.<br />

Interventi <strong>di</strong> cui non si chiede il finanziamento<br />

• Interventi <strong>di</strong> recupero già in corso <strong>di</strong> realizzazione, per i quali la progettazione<br />

definitiva è stata completata e sono avviati i lavori dei primi lotti, come il >><br />

Recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi del Castello e restauro delle<br />

antiche mura che si inseriscono nel quadro generale del programma integrato,<br />

costituendone significative anticipazioni pur non richiedendo alcun finanziamento.<br />

• Analogamente a questi, interventi <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata fattibilità per i quali<br />

sono state effettuate le verifiche e i rilievi necessari alla progettazione esecutiva >><br />

Galleria del Castello; per essi si intende verificare la possibilità <strong>di</strong> un intervento<br />

congiunto <strong>di</strong> Città e Regione, considerato l’inserimento nel sistema Castello-Manica<br />

Nuova-Giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi.<br />

• Interventi a regia pubblica <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata fattibilità <strong>di</strong> cui è prevista l’attuazione da<br />

parte <strong>di</strong> operatori privati, con modalità in corso <strong>di</strong> definizione (cessione,<br />

concessione, project financing) >> Recupero Villa Melano a fini ricettivi, strategici<br />

per l’integrazione dell’offerta turistica, la qualificazione e la <strong>di</strong>versificazione<br />

dell’offerta ricettiva.<br />

• Interventi a regia pubblica per i quali la città intende reperire risorse integrative<br />

attraverso la partecipazione a ban<strong>di</strong> (DOCUP 2000-2006, L.R.18/1999 o altre), con<br />

l’eventuale coinvolgimento <strong>di</strong> operatori privati e/o del terzo settore nella<br />

progettazione degli interventi e nella successiva gestione delle strutture >><br />

Recupero Palazzo Civico a fini ricettivi per il turismo <strong>di</strong> gruppo, scolastico e<br />

giovanile; anch’essi strategici per l’integrazione dell’offerta turistica, la qualificazione<br />

e la <strong>di</strong>versificazione dell’offerta ricettiva.<br />

• Interventi sulla mobilità turistica con l’impiego <strong>di</strong> tecnologie innovative a basso<br />

impatto >> Minibus elettrico per i quali è stato redatto uno stu<strong>di</strong>o esecutivo e si<br />

stanno definendo le modalità <strong>di</strong> gestione e l’integrazione con la rete urbana ed<br />

interurbana <strong>di</strong> trasporto pubblico<br />

• Interventi <strong>di</strong> riorganizzazione del sistema dei percorsi urbani con sistemi<br />

innovativi <strong>di</strong> integrazione della mobilità pedonale >> Risalita meccanizzata, per i<br />

quali si è ritenuto <strong>di</strong> integrare lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità già compiuto con verifiche <strong>di</strong><br />

integrazione architettonica e paesistica, <strong>di</strong> stabilità geotecnica e <strong>di</strong> sostenibilità<br />

economica e gestionale, attualmente in corso.<br />

gli interventi<br />

• Interventi <strong>di</strong> informazione e promozione turistica per i quali la Città intende<br />

procedere con risorse proprie, con l’eventuale concorso dell’ATL >> Punto<br />

informazione in piazza Martiri, dei quali è già stata valutata la fattibilità nello stu<strong>di</strong>o<br />

dell’agosto 2000.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> cui non si richiede il finanziamento costituiscono parte a pieno titolo del<br />

<strong>Programma</strong> integrato, sono già stati oggetto <strong>di</strong> pre-valutazione in sede <strong>di</strong> approvazione<br />

dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità (del. G.R. 28 maggio 2001 n.59-3113) e sono qui documentati<br />

allo stato attuale <strong>di</strong> avanzamento (verifiche <strong>di</strong> fattibilità in corso, ricerca risorse,<br />

progettazione preliminare, idea-progetto etc.). Per ognuno <strong>di</strong> essi è stata effettuata la<br />

Verifica Preliminare <strong>di</strong> Impatto Ambientale.<br />

<strong>Programma</strong> unitario<br />

La Città e il Castello<br />

stato <strong>di</strong> avanzamento degli interventi<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 7<br />

interventi<br />

<strong>di</strong> cui è richiesto<br />

il finanziamento:<br />

Interventi complementari,<br />

<strong>di</strong> cui non è richiesto il finanziamento<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità L.4<br />

Verifiche tecniche<br />

Verifica Preliminare<br />

Impatto Ambientale<br />

Parco della Collina sì sì sì sì sì sì<br />

Segnaletica turistica sì sì sì sì sì<br />

Minibus elettrico<br />

Risalita meccanizzata sì sì sì<br />

Galleria del Castello<br />

Punto informazione<br />

Recupero Villa Melano a fini<br />

ricettivi<br />

Recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni<br />

cinquecenteschi del Castello e<br />

restauro delle antiche mura<br />

Recupero Palazzo Civico a fini<br />

ricettivi<br />

Progetto preliminare<br />

Progetto definitivo<br />

Progetto esecutivo<br />

Costruzione <strong>di</strong><br />

partenariati<br />

sì sì sì sì sì sì<br />

sì sì sì<br />

sì sì sì sì<br />

sì sì sì sì<br />

Coinvolgimento <strong>di</strong><br />

operatori privati<br />

sì sì sì sì sì sì sì no sì<br />

sì sì<br />

Cantiere


articolazione dell’intervento<br />

L’intervento complessivo <strong>di</strong> recupero del parco si articola in tre sottoprogetti:<br />

1. Recupero degli spazi aperti e del sistema delle aree ver<strong>di</strong> attrezzate<br />

2. Recupero della Cappella <strong>di</strong> San Grato e della Torre delle Segnalazioni<br />

3. Restauro della fontana monumentale <strong>di</strong> ingresso al Parco.<br />

I tre interventi costituiscono un insieme integrato <strong>di</strong> opere volte al recupero ed alla<br />

valorizzazione del parco.<br />

inserimento dell’intervento nel quadro del programma<br />

integrato<br />

• in termini <strong>di</strong> connessioni tra Città-Castello e Collina morenica con:<br />

- la nuova e/o recuperata viabilità ciclo-pedonale<br />

- gli attestamenti attrezzati fruibili sia dai visitatori del Castello che da quelli del<br />

Parco, che dagli escursionisti <strong>di</strong>retti verso la Collina morenica<br />

- i percorsi pedonali <strong>di</strong> collegamento <strong>di</strong>retto tra l’area ovest del comprensorio<br />

(parco- seminario- collina) con C.so al Castello<br />

- la possibilità <strong>di</strong> collegamento dell’area del Castello verso via Montelimar<br />

- il miglioramento paesaggistico del versante che rende più gradevole la<br />

percorrenza pedonale<br />

- miglioramento del rapporto percettivo tra Castello -Parco ed in Centro storico e<br />

territorio circostante, con la realizzazione <strong>di</strong> “belvedere”, corridoi e cannocchiali<br />

visivi<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> aree tematiche (area della lettura- della <strong>di</strong>dattica- degli<br />

astrofili, area delle fiabe) e percorsi che consentono attività culturali e ricreative<br />

sviluppate sull’asse Centro storico- Collina morenica<br />

- la razionalizzazione e l’omogeneizzazione dell’illuminazione tra Centro storico e<br />

Castello<br />

• in termini <strong>di</strong> valorizzazione dell’e<strong>di</strong>ficato storico, con:<br />

- la riqualificazione del Parco ed in particolare delle aree a<strong>di</strong>acenti la cappella <strong>di</strong> S.<br />

Grato e la Torre del telegrafo.<br />

• in termini <strong>di</strong> servizi, con:<br />

- nuovi parcheggi<br />

- aree attrezzate per sosta e pic-nic<br />

- punti <strong>di</strong> informazione e segnaletica turistica<br />

interventi <strong>di</strong> cui si chiede il finanziamento:<br />

parco <strong>di</strong> san grato<br />

quadro economico dell’intervento complessivo<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 4.062.225.106 L. € 2.097.964,18<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza 100.089.333 L. € 51.691,83<br />

totale 4.162.314.438 L. € 2.149.656,01<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 416.231.444 L. € 214.965,60<br />

totale 4.578.545.882 L. € 2.364.621,61<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante -<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini 26.447.993 L. € 13.659,25<br />

b2) imprevisti (5% su a) 228.927.294 L. € 118.231,08<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi 59.000.000 L. € 30.470,96<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. €<br />

-<br />

b5)<br />

spese tecniche: prog. esec., coord. della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione ed<br />

esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

354.920.000 L. € 183.300,88<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

42.000.000 L. € 21.691,19<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. 80.000.000 L. € 41.316,55<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 11.000.000 L. € 5.681,03<br />

b8) collaudo 21.000.000 L. € 10.845,59<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) 96.473.599 L. € 49.824,46<br />

totale 919.768.885 L. € 475.020,99<br />

totale 5.498.314.767 L. € 2.839.642,60<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 8


ecupero degli spazi aperti<br />

e del sistema delle aree ver<strong>di</strong> attrezzate<br />

Sintesi delle opere previste<br />

- consolidamento e stabilizzazione<br />

- regimazione delle acque meteoriche<br />

- razionalizzazione e manutenzione straor<strong>di</strong>naria della viabilità locale (prevalentemente ciclo-pedonale)<br />

- manutenzione straor<strong>di</strong>naria e razionalizzazione del verde<br />

- manutenzione straor<strong>di</strong>naria e completamento dei servizi a rete<br />

- realizzazione <strong>di</strong> parcheggi<br />

- rinnovo degli arre<strong>di</strong> ed attrezzature per la sosta, il pic-nic, lo sport, ecc.<br />

- adeguamento dei punti <strong>di</strong> informazione (bacheche – segnaletica).<br />

Area <strong>di</strong> progetto<br />

- scarpate nord, est, sud-est <strong>di</strong> raccordo tra il piano dei piazzali perimetrali del complesso e<strong>di</strong>lizio del<br />

Castello (Castello- Manica lunga e relative pertinenze) e l’e<strong>di</strong>ficato privato sottostante, nonchè dalla<br />

viabilità in esse inserita;<br />

- parte dei predetti piazzali perimetrali al complesso e<strong>di</strong>lizio<br />

- parte della scarpata nord, compresa tra C.so al Castello e V.le PapaGiovanni XXIII, e relativi manufatti<br />

(deposito acquedotto ed aree <strong>di</strong> pertinenza)<br />

- area compresa tra V.le Papa Giovanni XXIII, le proprietà private ad ovest, l’ex-seminario a sud-ovest,<br />

la recinzione delimitante il giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> villa Melano a sud e la Manica Lunga ad est.<br />

Obiettivi e linee guida<br />

1. Riqualificazione strutturale e funzionale dell’area del Parco, sia quale elemento complementare<br />

importante del Castello sia come elemento <strong>di</strong> collegamento tra il Castello e la retrostante Collina<br />

morenica, perseguita attraverso obiettivi specifici quali:<br />

- l’eliminazione dello stato <strong>di</strong> “semi-isolamento” sia fruitivo che percettivo tra Castello-Centro storico-<br />

Parco-Collina Morenica, che tra gli elementi in quota (Castello-Parco-Collina) ed il territorio circostante<br />

- il miglioramento della fruizione<br />

- l’integrazione delle strutture e delle funzioni in un contesto territoriale compreso tra il Centro storico e<br />

la Collina morenica<br />

- il miglioramento degli aspetti paesaggistici e percettivi<br />

- la riproposizione <strong>di</strong> elementi vegetazionali tipici della Collina morenica.<br />

2. Miglioramento della fruizione <strong>di</strong>retta, che viene ricercato attraverso:<br />

- l’in<strong>di</strong>viduazione delle esigenze specifiche dell’utenza e la realizzazione <strong>di</strong> aree a <strong>di</strong>fferente vocazione<br />

d’uso, da destinare a funzioni <strong>di</strong>versificate. In particolare, si tende ad aprire il Parco e le aree ver<strong>di</strong><br />

circostanti ai visitatori del Castello, offrendo loro opportunità <strong>di</strong> sosta, <strong>di</strong> passeggio, <strong>di</strong> osservazione, in<br />

ambiti opportunamente attrezzati e <strong>di</strong>slocati.<br />

- la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’intero ambito <strong>di</strong> progetto, per quanto attiene la<br />

componente “verde”, i servizi, l’accessibilità e percorribilità ciclo-pedonale, gli arre<strong>di</strong>, la sicurezza<br />

- l’informazione locale.<br />

3. Miglioramento della fruizione in<strong>di</strong>retta, che viene migliorata sia con interventi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

paesaggistica, che attraverso la realizzazione <strong>di</strong> “belvedere”, corridoi e cannocchiali visivi da punti<br />

panoramici, aventi la duplice funzione <strong>di</strong> migliorare la percezione visiva del paesaggio circostante e<br />

dell’area <strong>di</strong> progetto ed il Castello in particolare, dall’area vasta.<br />

4. Integrazione dell’area, attraverso interventi mirati a migliorare i collegamenti sia strutturali che<br />

funzionali tra il Centro storico, il Castello, il Parco e la retrostante Collina Morenica, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

favorire ed incentivare la fruizione integrata <strong>di</strong> questi poli <strong>di</strong> interesse turistico-culturale-ricreativo,<br />

attraverso:<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> due parcheggi al servizio sia dei visitatori del Castello, che degli utenti del Parco e<br />

degli escursionisti <strong>di</strong>retti verso la Collina morenica<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> interventi preliminari ed attestamenti che faciliteranno il collegamento ciclopedonale<br />

tra l’area del Castello-Parco ed i percorsi naturalistici della Collina morenica, sia attraverso<br />

V.le Papa Giovanni XXIII, che attraverso via Montelimar.<br />

- la realizzazione <strong>di</strong> aree tematiche e con una rete <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> informazione che consentano e facilitino lo<br />

svolgimento <strong>di</strong> attività e manifestazioni integrate sull’asse Centro storico-Collina morenica, stimolando<br />

così un interscambio tra turisti/visitatori “culturali” e “naturalistici”, che permetta <strong>di</strong> associare la<br />

prevalente funzione artistico-culturale del Castello a quella naturalistica della Collina, attraverso a<br />

quella ricreativa e <strong>di</strong>dattica del Parco.<br />

Il miglioramento degli aspetti paesaggistici si otterrà con:<br />

• una razionalizzazione ed armonizzazione degli elementi <strong>di</strong> “verde”<br />

• l’esaltazione dei “segni forti” che caratterizzano il paesaggio<br />

• l’omogeneizzazione dei manufatti e degli arre<strong>di</strong> con l’impiego <strong>di</strong> materiali e tipologie<br />

paesaggisticamente ed architettonicamente compatibili con il contesto e con le linee d’in<strong>di</strong>rizzo già<br />

approvate, in sostituzione dell’esistente, frutto <strong>di</strong> progressive ad<strong>di</strong>zioni e ripristini scoor<strong>di</strong>nati<br />

• la mitigazione degli elementi <strong>di</strong> degrado o comunque <strong>di</strong> sgradevole percezione<br />

• il riuso mirato ed integrato <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> fatto abbandonate o soggette ad usi impropri.<br />

La percezione visiva dei principali elementi strutturali (Castello- Cappella <strong>di</strong> S.Grato- Torre del telegrafo)<br />

verrà migliorata attraverso la razionalizzazione delle attuali quinte arboree.<br />

La ricostituzione <strong>di</strong> viali ed alberate e la mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> servizio, miglioreranno l’intervisibilità<br />

tra il cortile della Manica Lunga ed il Parco.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> punti panoramici aperti e <strong>di</strong> corridoi visuali consentirà <strong>di</strong> esaltare la funzione <strong>di</strong><br />

“belvedere” dell’intera area.<br />

Azioni <strong>di</strong> progetto<br />

Razionalizzazione <strong>di</strong>stributiva delle aree attrezzate e tematiche.<br />

Al fine <strong>di</strong> garantire sia la compatibilità reciproca tra usi plurimi e forme <strong>di</strong> fruizione, sia tra questi e le<br />

caratteristiche intrinseche ( <strong>di</strong> ubicazione, morfologiche, paesaggistiche, vegetazionali, ecc.) delle delle<br />

singole parti dell’area <strong>di</strong> progetto, si sono effettuate le seguenti scelte:<br />

a. vengono escluse dall’area attività lu<strong>di</strong>co-ricreative rumorose o che richiedano specifiche attrezzature<br />

fisse<br />

b. sono <strong>di</strong>slocate in prossimità degli assi ed attestamenti veicolari le aree attrezzate per pic-nic e<br />

manifestazioni occasionali<br />

c. vengono attrezzate per il passeggio, la lettura, lo stu<strong>di</strong>o, la <strong>di</strong>dattica, ecc. le aree più interne e raccolte<br />

del Parco<br />

Miglioramento ed integrazione della viabilità ciclo-pedonale, sia interna al Parco, che nelle aree esterne.<br />

E’ prevista la realizzazione <strong>di</strong> percorsi pedonali <strong>di</strong> collegamento tra C.so al Castello, V.le Papa Giovanni<br />

XXIII e l’a<strong>di</strong>acente Parco. La ricostruzione del viale su via alla Cava consentirà il collegamento tra l’area<br />

del Castello-Parco con la Collina morenica, attraverso Via Montelimar.<br />

Messa in sicurezza delle superfici acclivi me<strong>di</strong>ante riprofilatura morfologica, consolidamento e<br />

stabilizzazione, regimazione delle acque meteoriche.<br />

Stanti le caratteristiche geo-pedologiche rilevate, tutte le riprofilature necessarie avverranno in “riporto”. I<br />

manufatti <strong>di</strong> consolidamento al piede delle scarpate verranno realizzati esclusivamente con muri a secco<br />

in pietra. Sulle scarpate verranno realizzati interventi <strong>di</strong> ingegneria naturalistica aventi funzione <strong>di</strong><br />

stabilizzazione locale, <strong>di</strong> prevenzione dell’erosione e <strong>di</strong> regimazione delle acque meteoriche sia per<br />

quanto attiene il controllo del ruscellamento superficiale che per aumentarne l’infiltrazione.<br />

Omogeneizzazione dei manufatti esistenti per quanto attiene materiali e tipologie, secondo criteri <strong>di</strong><br />

coerenza e compatibilità con gli elementi architettonici e paesaggistici generali dell’area;<br />

Pavimentazione della viabilità ciclo-pedonale del Parco e dei parcheggi con materiali ecocompatibili;<br />

Risanamento e razionalizzazione della componente “verde” con:<br />

- -abbattimento degli alberi che presentano un quadro fitosanitario fortemente compromesso, non<br />

recuperabili con interventi <strong>di</strong> potatura o <strong>di</strong> dendrochirurgia, quelli che hanno superato l’età <strong>di</strong><br />

senescenza fisiologica, quelli che presentano situazioni fitostatiche compromesse<br />

- <strong>di</strong>radamento delle consociazioni arboree troppo fitte, privilegiando l’eliminazione degli esemplari non<br />

autoctoni<br />

- potatura <strong>di</strong> risanamento ed interventi <strong>di</strong> dendrochirurgia <strong>di</strong> alberi singoli e filari, allo scopo <strong>di</strong> garantire<br />

uno sviluppo armonico dei singoli soggetti e <strong>di</strong> migliorare l’aspetto paesaggistico d’insieme<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 9


- omogeneizzazione delle alberate con sostituzione delle essenze <strong>di</strong>fferenti da quelle ornamentali<br />

prevalenti<br />

- impianto <strong>di</strong> specie arboree ed arbustive a ricostituire macchie naturaliformi e semina <strong>di</strong> specie<br />

erbacee <strong>di</strong>ffusa sulla prevalenza della superficie. Tutta la rivegetazione verrà fatta utilizzando specie<br />

autoctone, non ornamentali, tipiche della Collina morenica;<br />

Realizzazione <strong>di</strong> servizi per l’utenza, quali: parcheggi, punti acqua, servizi igienici<br />

Arredo ed attrezzatura dell’area.<br />

Le singole sub-aree verranno dotate <strong>di</strong> attrezzatura specifica in funzione della destinazione d’uso prevista.<br />

Altrettanto è previsto per l’illuminazione che interesserà le strade <strong>di</strong> accesso al Castello dal Centro storico,<br />

il piazzale circostante il Castello (sostituzione punti luce esistenti) il V.le S.Grato, via alla Cava ed i<br />

parcheggi (aree <strong>di</strong> nuova illuminazione).<br />

In<strong>di</strong>rizzi progettuali<br />

Sotto l’aspetto paesaggistico-percettivo:<br />

• l’intera area <strong>di</strong> progetto, seppur elevata rispetto al contesto del territorio circostante, è visibile, da punti<br />

visuali “importanti”, sia come quadro d’insieme, sia per parti significative, solo da <strong>di</strong>stanza > a m 500-<br />

700. Pertanto, Castello e Parco sono solo e sempre percepiti come elemento <strong>di</strong> sfondo del quadro<br />

paesaggistico, seppure nettamente delineati. La percezione dalle aree più prossime è limitata per lo<br />

più a scorci della parte alta dell’e<strong>di</strong>ficio, mentre la parte basale è occultata dall’e<strong>di</strong>ficato circostante e<br />

dalla vegetazione ornamentale <strong>di</strong> pertinenza.<br />

• l’elemento percettivo che risulta sempre netto (da nord e da sud) è il profilo superiore della<br />

vegetazione che segue l’andamento della dorsale della collina, nettamente segnata da tre piani in<br />

successione a quote crescenti, da est verso ovest, raccordati dalle scarpate: il piazzale del Castello,<br />

l’attuale parcheggio ad ovest della Manica Lunga, il sagrato della cappella <strong>di</strong> S.Grato. I tre piazzali, <strong>di</strong><br />

superficie decrescente e non in asse, hanno un elemento in comune: la conformazione planimetrica<br />

tendenzialmente a ferro <strong>di</strong> cavallo.<br />

• i “segni” più evidenti sono <strong>di</strong> carattere geometrico: oltre ovviamente al complesso del Castello, una<br />

serie <strong>di</strong> alberate consolidate.<br />

• non esistono macchie cromatiche nettamente <strong>di</strong>stintinguibili<br />

• per quanto rilevata, rispetto al contesto territoriale, l’intera area offre scarse possibilità <strong>di</strong> osservazione<br />

panoramica, limitata ad un tratto del piazzale Mafalda <strong>di</strong> Savoia, con un cono visuale verso est.<br />

Da ciò emergono i seguenti in<strong>di</strong>rizzi progettuali:<br />

- sono possibili interventi anche significativi, purchè non alterino gli aspetti paesaggistici <strong>di</strong> cui sopra,<br />

con particolare riguardo ai profili ed alle “linee forti”<br />

- l’attenzione progettuale deve essere posta prevalentemente alla percezione “dal basso” e da punti <strong>di</strong><br />

osservazione <strong>di</strong>stanti<br />

- devono essere mantenuti ed evidenziati i tre piani altimetrici ed esaltata la conformazione planimetrica<br />

ricorrente<br />

- deve essere esaltata la panoramicità dell’area<br />

- deve essere migliorato l’aspetto cromatico generale<br />

- deve essere migliorata la qualità del paesaggio “locale”, attraverso l’eliminazione degli elementi<br />

strutturali e vegetazionali che creano “<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne” per stato <strong>di</strong> degrado, atipicità, ecc.<br />

Sotto gli aspetti geo-morfologico, idrogeologico e geotecnico e pedologico:<br />

• la successione litostratigrafica è caratterizzata da un primo orizzonte <strong>di</strong> m 0.5-1.5 costituito da terreno<br />

<strong>di</strong> riporto derivante dal processo <strong>di</strong> alterazione pedogenetica che ha interessato la parte più<br />

superficiale dei depositi glaciali seguito da un secondo orizzonte <strong>di</strong> depositi glaciali <strong>di</strong> ablazione<br />

appartenenti all’unità allostratigrafica <strong>di</strong> Cresta Grande costituiti da ciottoli immersi in una matrice<br />

sabbioso-ghiaiosa, con locali inclusioni <strong>di</strong> lenti argillo-limose;<br />

• la porzione <strong>di</strong> rilievo collinare interessata dal progetto non è interessata da circolazione idrica<br />

profonda<br />

• i versanti presentano buone con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità generale e le scarpate artificiali hanno pendenza <<br />

all’angolo <strong>di</strong> attrito interno del materiale costituente<br />

• localmente sono evidenti segni <strong>di</strong> erosione superficiale imputabili a deflusso incontrollato <strong>di</strong> acque<br />

meteoriche<br />

• il suolo <strong>di</strong> modesta potenza (0.80-1.20 m) poggia sul detrito morenico, ha tessitura sciolta (sabbioso,<br />

sabbioso-limoso), pressochè privo <strong>di</strong> s.o. e <strong>di</strong> attività microbiologica, con C.S.C. insufficiente<br />

• quasi nulla la capacità <strong>di</strong> campo<br />

• delle acque meteoriche, prevale la frazione defluente per ruscellamento superficiale a quella <strong>di</strong><br />

infiltrazione<br />

• limitata ed insufficiente la <strong>di</strong>sponibilità idrica per la vegetazione<br />

• scarso ancoraggio al suolo (galleggiamento) degli esemplari arborei <strong>di</strong> maggiore taglia<br />

Da ciò emergono i seguenti in<strong>di</strong>rizzi progettuali:<br />

- le riprofilature delle scarpate vengono realizzate esclusivamente “in riporto”<br />

- gli interventi <strong>di</strong> consolidamento sono limitati al mantenimento/ripristino dei muri <strong>di</strong> controscarpa, dove<br />

il piede della scarpata è interrotto dalla viabilità<br />

- gli interventi <strong>di</strong> stabilizzazione delle superfici acclivi sono <strong>di</strong>ffusi e relativamente superficiali, con<br />

funzione <strong>di</strong> regimazione idrica (riduzione del ruscellamento a favore dell’infiltrazione) e realizzati<br />

esclusivamente con tecniche <strong>di</strong> ingegneria naturalistica<br />

- l’intera superficie “ a verde” viene inerbita<br />

- si prevede la messa in sicurezza degli esemplari arborei a rischio <strong>di</strong> schianto (ancoraggi o aree <strong>di</strong><br />

rispetto).<br />

Sotto l’aspetto botanico, vegetazionale ed ecosistemico:<br />

• il quadro vegetazionale eterogeneo evidenzia impianti casuali, intercalati e successivi ad un <strong>di</strong>segno<br />

originario <strong>di</strong> tipo formale (alberate)<br />

• assente la rinnovazione, il piano arbustivo e quasi del tutto quello erbaceo (tranne versante sud) e<br />

l’evoluzione naturaliforme<br />

• molti soggetti <strong>di</strong> alcune specie eccedono l’età <strong>di</strong> maturità fisiologica<br />

• gli alberi presentano <strong>di</strong>ffusi sintomi <strong>di</strong> fitopatie<br />

• molti soggetti arborei sono in precarie situazioni fitostatiche<br />

• sia le alberate che le consociazioni a sesto irregolare presentano densità d’impianto eccessiva<br />

• l’area non presenta più alcun elemento <strong>di</strong> naturalità, rientra a pieno titolo in un ecosistema fortemente<br />

antropizzato (ecosistema urbano), non separato da un ecotono dall’ecosistema semi-naturale della<br />

Collina morenica.<br />

Da ciò emergono i seguenti in<strong>di</strong>rizzi progettuali, nel rispetto dei vincoli specifici <strong>di</strong> cui all’art.7, lett. -e-<br />

L.R. 25/84:<br />

- la razionalizzazione del verde passa preliminarmente attraverso abbattimenti <strong>di</strong> soggetti precari,<br />

<strong>di</strong>radamenti, sostituzione <strong>di</strong> specie non ornamentali estranee alla consociazione climax<br />

- il mantenimento e valorizzazione delle alberate e degli “esemplari” prevede drastici interventi <strong>di</strong><br />

potatura e <strong>di</strong> dendrochirurgia<br />

- i nuovi impianti arborei sostituiscono solo in parte gli abbattimenti, privilegiando il piano arbustivo<br />

- oltre alle specie ornamentali <strong>di</strong> completamento delle alberate esistenti, i nuovi impianti avvengono<br />

esclusivamente con specie presenti nella Collina morenica<br />

- stanti i forti segni <strong>di</strong> antropizzazione presenti ed irrinunciabili, nonostante la scelta <strong>di</strong> cui al punto<br />

precedente, non si tende alla ricostituzione <strong>di</strong> un habitat semi-naturale, ma esclusivamente alla<br />

reintroduzione <strong>di</strong> specie tipiche del climax, per motivi <strong>di</strong> adattamento microclimatico ed alla<br />

semplificazione della manutenzione e paesaggistici<br />

Sotto l’aspetto della sicurezza:<br />

• il Parco è privo <strong>di</strong> illuminazione<br />

• il Parco non è chiu<strong>di</strong>bile nelle ore notturne<br />

• il Parco non presenta <strong>di</strong>ssuasori idonei ad impe<strong>di</strong>re l’accesso a motocicli<br />

• sono presenti aree marginali, a<strong>di</strong>acenti al Parco, utilizzate per fini impropri.<br />

Da ciò emergono i seguenti in<strong>di</strong>rizzi progettuali:<br />

- vengono illuminati i percorsi veicolari, i parcheggi ed i viali pedonali principali interni al Parco<br />

- è prevista la recinzione con barriera verde insuperabile della parte <strong>di</strong> perimetro dell’area non<br />

delimitata da recinzioni esistenti, con possibilità <strong>di</strong> chiusura (notturna) del Parco.<br />

Quadro economico dell’intervento<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 10


QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 3.644.467.000 L. € 1.882.210,13<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza (circa 2%) 72.889.340 L. € 37.644,20<br />

totale 3.717.356.340 L. € 1.919.854,33<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 371.735.634 L. € 191.985,43<br />

totale<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

4.089.091.974 L. € 2.111.839,76<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini 7.000.000 L. € 3.615,20<br />

b2) imprevisti (5% su a) 204.454.599 L. € 105.591,99<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi 40.000.000 L. € 20.658,28<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. €<br />

-<br />

b5) spese tecniche: prog. esec., coord. della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione ed<br />

esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

300.000.000 L. € 154.937,07<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

37.000.000 € 19.108,91<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. 80.000.000 L. € 41.316,55<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 4.000.000 L. € 2.065,83<br />

b8) collaudo 13.000.000 L. € 6.713,94<br />

b9) I.V.A. (20% su b1 + b5 + b6 + b8) 80.000.000 L. € 41.316,55<br />

totale 765.454.599 L. € 395.324,31<br />

totale 4.854.546.573 L. € 2.507.164,07<br />

recupero della cappella <strong>di</strong> san grato<br />

e della torre delle segnalazioni<br />

(estratti dalle relazioni <strong>di</strong> progetto)<br />

Nell’ottica <strong>di</strong> un recupero funzionale e della riqualificazione del parco Comunale della collina <strong>di</strong> San Grato,<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> ha assunto la decisione <strong>di</strong> restaurare e recuperare a fini conservativi e <strong>di</strong><br />

rifunzionalizzazione due presenze architettoniche site all’interno del parco.<br />

• l’e<strong>di</strong>ficio a torre utilizzato per segnalazione telegrafica, <strong>di</strong> epoca con buona probabilità postnapoleonica,<br />

• l’e<strong>di</strong>ficio a carattere votivo, de<strong>di</strong>cato a San Grato, presumibilmente risalente alla metà dell’800.<br />

Torre <strong>di</strong> segnalazione telegrafica.<br />

Stato dei luoghi.<br />

La torre <strong>di</strong> segnalazione telegrafica, il cui impianto risalirebbe alla fine dell’800, apparterrebbe alla linea<br />

telegrafica ottica dell’Abate Chappe, ed unitamente alle altre torri <strong>di</strong> segnalazione della bassa, me<strong>di</strong>a ed<br />

alta Val Susa, fu inserita nella linea telegrafica ottica Torino- Lyone- Parigi. La torre, posizionata quasi<br />

sulla sommità della collina <strong>di</strong> San Grato, prossima alla Cappella votiva e<strong>di</strong>ficata in onore del Santo<br />

medesimo, attualmente risulta giacere in un notevole stato <strong>di</strong> degrado.<br />

Alta all’incirca 9,30 ml., avente un <strong>di</strong>ametro utile netto variabile, a causa del variare dello spessore delle<br />

murature perimetrali, da un minimo <strong>di</strong> 2,57 ml. ad un massimo <strong>di</strong> 3,35 ml., la torre presenta oggi due piani,<br />

oltre al piano terreno ed al piano <strong>di</strong> copertura, serviti da una ripida scala costituita <strong>di</strong> elementi lapidei<br />

incastrati nella muratura perimetrale, rafforzati dalla presenza <strong>di</strong> soletta in c.a.o. o calzante le mensole in<br />

pietra.<br />

Dall’ultimo orizzontamento interno, posto ad una quota (rispetto all’ingresso) <strong>di</strong> 6,50 ml., attraverso una<br />

scala a pioli, costituita <strong>di</strong> ton<strong>di</strong>ni in acciaio ancorati nella muratura, è possibile, aprendo una botola posta a<br />

raso dell’estradosso del piano <strong>di</strong> copertura, raggiungere la copertura stessa realizzata con una guaina<br />

bitumata associata a pietrischetto che, a causa dei continui cicli <strong>di</strong> esposizione al caldo ed al gelo,<br />

presenta ormai evidenti carenze performanti, permettendo all’acqua piovana <strong>di</strong> filtrare all’interno della<br />

torre.<br />

Tutto intorno al perimetro dell’e<strong>di</strong>ficio, in corrispondenza del piano <strong>di</strong> copertura, è posto un parapetto a<br />

protezione delle cadute verso il vuoto, ancorato <strong>di</strong>rettamente all’ultimo orizzontamento costituito, come i<br />

sottostanti, <strong>di</strong> soletta piena in calcestruzzo armato or<strong>di</strong>nario, dello spessore variabile tra i 10 ed i 15 cm.<br />

Esternamente, la torre si presenta come un cilindro, dotato <strong>di</strong> fasce marcapiano <strong>di</strong> colore chiaro,<br />

intonacato a civile con applicazione <strong>di</strong> pittura per esterni con evidenti componenti plastiche che non<br />

agevolano la traspirazione dei maschi murari favorendo le efflorescenze saline e il rigonfiamento del film<br />

plastico applicato unitamente alla pittura. A ridosso <strong>di</strong> ipotetici assi geometrici “principali” l’e<strong>di</strong>ficio presenta<br />

aperture variabili in <strong>di</strong>mensione e forma, ai <strong>di</strong>versi piani. Le aperture sono protette da grate ed inferriate<br />

anti intrusione. E’ ipotizzabile che quest’ultime siano state poste in opera durante l’ultimo intervento <strong>di</strong><br />

recupero funzionale e conservativo avvenuto, all’incirca, a ridosso degli anni 1939-1940.<br />

Ipotesi <strong>di</strong> recupero, rifunzionalizzazione, riutilizzo.<br />

l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> ha in<strong>di</strong>viduato nell’associazione locale degli astrofili, i possibili fruitori<br />

<strong>di</strong> tale spazio, considerata la contestuale esigua presenza <strong>di</strong> illuminazione, (e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> inquinamento<br />

illuminotecnico), requisito fondamentale per poter scrutare l’angolo <strong>di</strong> cielo sovrastante l’abitato <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

Le ipotesi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> intervento, una volta definita una possibile utenza, hanno mirato a fare della<br />

torre un “cannocchiale puntato verso il cielo”. Attraverso lo svuotamento della torre medesima, si è andata<br />

a posizionare una scala elicoidale, costituita <strong>di</strong> elementi formati da grate metalliche, sostenuta da un<br />

perno centrale raggiungente l’ultimo piano praticabile da cui si può godere una vista panoramica<br />

sull’abitato <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e sulla pianura limitrofa. Così operando, si è potuto rifunzionalizzare la via <strong>di</strong> risalita<br />

alla torre, sfruttando tutta la larghezza possibile e garantendo una con<strong>di</strong>zione statica ottimale della scala,<br />

non presente nell’attuale stato dei luoghi.<br />

Il “perno centrale” troverà fondamenta all’interno <strong>di</strong> una vasca-plinto, atta a fondare il ritto <strong>di</strong> sostegno<br />

dell’intera scala, ma, soprattutto, a raccogliere ed allontanare l’acqua meteorica giungente d’alto, e<br />

percolante lungo la scala. Un piano anch’esso costituito <strong>di</strong> grata metallica, semplicemente appoggiata,<br />

fungerà da piano <strong>di</strong> calpestio del piano terra e permetterà l’accesso alla torre, consentendo il transito al <strong>di</strong><br />

sopra della vasca <strong>di</strong> raccolta delle acque piovane. La <strong>di</strong>scretizzazione della superficie <strong>di</strong> calpestio in più<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 11


parti, permetterà una facile rimozione della stessa per agevolare la pulizia del fondo della vasca <strong>di</strong><br />

raccolta, mentre una canalizzazione, <strong>di</strong>retta verso l’esterno dell’e<strong>di</strong>ficio, garantirà l’allontanamento delle<br />

acque raccolte.<br />

Un’adeguata illuminazione interna, agevolerà l’accesso al belvedere sommitale anche durante le ore tardo<br />

serali e notturne. In con<strong>di</strong>zioni or<strong>di</strong>narie, l’illuminazione interna della torre, rimarrà accesa, facendo<br />

assumere durante l’arco della giornata una triplice valenza all’elemento architettonico presente all’interno<br />

del parco. In primo luogo, <strong>di</strong> giorno, così come <strong>di</strong> notte col fuoriuscire <strong>di</strong> fasci luminosi, l’elemento torre<br />

darà un segnale <strong>di</strong> forte presenza all’interno del Parco, assumendo sia per la sua verticalità sia per il<br />

richiamo accattivante dalle finestrature illuminate, in un contesto buio, un forte carattere <strong>di</strong> richiamo<br />

dell’attenzione dei fruitori del Parco.<br />

In secondo luogo, durante le ore <strong>di</strong>urne una volta giunti in prossimità della torre, la medesima stimolerà<br />

con la sua caratteristica forma a “cannocchiale” la curiosità <strong>di</strong> un ipotetico fruitore del parco che, attraverso<br />

i vuoti della scala, potrà in<strong>di</strong>viduare la posizione stagionale della volta celeste, oppure, risalendo l’e<strong>di</strong>ficio<br />

godere <strong>di</strong> una <strong>di</strong>fferente vista del Parco.<br />

Infine, durante le ore notturne, quando non utilizzata da stu<strong>di</strong>osi ed appassionati degli astri, la torre, con la<br />

sua illuminazione interna, fuoriuscente dalle aperture presenti a ridosso delle murature, recupererà,<br />

simbolicamente la sua funzione <strong>di</strong> segnalatore telegrafico luminoso, ritornando parzialmente ad acquisire<br />

la destinazione d’uso originaria.<br />

Esternamente, l’idea progettuale, prevede un intervento manutentivo straor<strong>di</strong>nario, mirato allo<br />

spicconamento dell’intonaco esistente con successivo ripristino me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> materiale possedente<br />

caratteristiche <strong>di</strong> macro-porosità, ed intonaco a calce. Tutte le griglie metalliche anti-intrusione, così come<br />

i serramenti metallici esistenti verranno rimossi, ricon<strong>di</strong>zionati, quin<strong>di</strong> successivamente ripristinati.<br />

Una ricerca storica, tutt’ora in corso, determinerà la cromia della idropittura per esterni, da applicarsi.<br />

Cappella votiva <strong>di</strong> San Grato.<br />

Stato dei luoghi.<br />

E<strong>di</strong>ficata presumibilmente lungo il finire del XIX secolo, la Cappella Votiva <strong>di</strong> San Grato costituisce la<br />

seconda presenza architettonica all’interno del Parco Comunale della collina <strong>di</strong> San Grato, a cui da’ il<br />

nome. Avente <strong>di</strong>mensioni massime <strong>di</strong>: 6,30 ml. in larghezza, 9,14 ml. in lunghezza ed un’altezza <strong>di</strong> 7,46<br />

ml., l’e<strong>di</strong>ficio religioso sviluppa una superficie lorda <strong>di</strong> pavimento pari a circa 25 mq.<br />

Esso si presenta con un ampio timpano, caratterizzante unitamente alle colonne ed alle trabeazioni, lo<br />

stile neoclassico della facciata principale, lungo il cui asse <strong>di</strong> simmetria si trova la porta <strong>di</strong> accesso<br />

dell’e<strong>di</strong>ficio, nonché, una delle tre finestre apportanti luce ed aria nello spazio interno. I prospetti secondari<br />

presentano, invece, una superficie intonacata, evidenziante ampie <strong>di</strong>scontinuità e lacune, sino a<br />

raggiungere vistosi stati <strong>di</strong> degrado attraverso i quali è possibile “leggere” la muratura sottostante<br />

assolvente compiti strutturali. Nella fattispecie, i maschi murari <strong>di</strong> ambito sono costituiti <strong>di</strong> muratura in<br />

pietrame (opus incertum) e muratura in elementi laterizi pieni, sostenente un sistema voltato in laterizio<br />

visibile all’interno della Cappella. Una or<strong>di</strong>tura lignea secondaria, sorretta da capriata e trave <strong>di</strong> colmo,<br />

sostiene un assito resistente su cui poggia un manto <strong>di</strong> copertura lapideo, in lose, <strong>di</strong> spessore variabile.<br />

Lungo il prospetto sud/est spicca in elevazione una timida “torretta campanaria” ora sprovvista<br />

dell’elemento <strong>di</strong> richiamo acustico.<br />

Al suo interno, la Cappella presenta una pavimentazione in cotto, poggiante su sottofondo in terra battuta,<br />

formante un gra<strong>di</strong>no <strong>di</strong> circa 15 cm. in prossimità dell’altare in muratura posto avanti il coro. Internamente<br />

le pareti si presentano intonacate a civile. E’ da rilevare l’esistenza <strong>di</strong> una trabeazione percorrente l’intero<br />

perimetro interno della Cappella, corrente poco al <strong>di</strong> sotto del piano d’imposta delle finestre presenti lungo<br />

tre dei quattro prospetti. Costoloni in elementi in laterizio, staccantisi dalla trabeazione citata poc’anzi,<br />

costituiscono vali<strong>di</strong> irrigi<strong>di</strong>menti dell’intero sistema voltato principale delimitante in altezza lo spazio<br />

interno.<br />

A causa della mancanza <strong>di</strong> opere fondali, l’appoggio <strong>di</strong>retto delle muratura portanti, poco al <strong>di</strong> sotto del<br />

piano <strong>di</strong> campagna, nonché <strong>di</strong> successivi fenomeni <strong>di</strong> subsidenza, l’e<strong>di</strong>ficio presenta ampie superfici<br />

degradate a causa dell’umi<strong>di</strong>tà risalente per capillarità dal terreno, ed ampi stati fessurativi<br />

apparentemente in stato <strong>di</strong> quiete, ma molto profon<strong>di</strong>, e talvolta passanti le murature, soprattutto in<br />

corrispondenza delle due finestre caratterizzanti i due prospetti secondari, laterali.<br />

Se i fenomeni dovuti al manifestarsi delle efflorescenze saline a ridosso delle murature <strong>di</strong> ambito sono<br />

facilmente riconducibili alla mancanza <strong>di</strong> vespaio aerato, gli stati fessurativi presenti sono ragionevolmente<br />

riconducibili ad un fenomeno subsidenziale interessante la parte dell’abside che ha portato ad una “rototraslazione”<br />

dei maschi murari. Contestualmente, subito questo primo <strong>di</strong>ssesto, sotto la spinta del sistema<br />

voltato, le murature portanti, “incastrate” nel terreno hanno ceduto, “strapiombando” verso l’esterno,<br />

permettendo lo sviluppo <strong>di</strong> più ampi rami fessurativi a ridosso dell’elemento volta. A tale fenomeno ha<br />

resistito la muratura costituente la facciata principale in quanto: maggiormente rigida rispetto ai setti a lei<br />

perpen<strong>di</strong>colari, e soprattutto poiché non interessata dall’azione della risultante orizzontale <strong>di</strong> spinta, della<br />

volta.<br />

Ipotesi <strong>di</strong> recupero, rifunzionalizzazione, riutilizzo.<br />

Il recupero, la rifunzionalizzazione ed il conseguente riutilizzo della Cappella <strong>di</strong> San Grato, non possono<br />

prescindere dal consolidamento statico-strutturale dell’e<strong>di</strong>ficio votivo medesimo. In primo luogo si<br />

procederà per “cantieri successivi”, dello sviluppo in<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> 1,00-1,50 ml., a sottofondare la Cappella,<br />

con fondazioni in calcestruzzo armato or<strong>di</strong>nario, in quanto, è stata appurata una lacuna fondale, con<br />

buona probabilità co-responsabile dei <strong>di</strong>ssesti presenti allo stato dei luoghi.<br />

In secondo luogo, si renderà necessario porre in essere un sistema <strong>di</strong> ponteggi <strong>di</strong> forza sia interno che<br />

esterno a scongiurare eventuali ulteriori <strong>di</strong>ssesti. Un puntellamento interno, non spingente, ma a sola<br />

funzione contenitiva, eviterà l’abbassamento ed il crollo della volta ampiamente fessurata; un ponteggio<br />

esterno, spingente sui quattro prospetti principali e collegato a formare un corpo perfettamente solidale,<br />

eviterà “l’apertura” dei setti murari sviluppando un’azione contenitiva nei confronti della Cappella.<br />

Una volta posta in sicurezza la struttura, si procederà alla rimozione del manto <strong>di</strong> copertura in lose avendo<br />

cura <strong>di</strong> accatastare nell’area <strong>di</strong> cantiere gli elementi riutilizzabili, previa cernita ed allontanamento del<br />

materiale non più idoneo ad esser messo in opera. Successivamente, si rimuoverà la struttura lignea<br />

primaria e secondaria per sostituirla con nuovo materiale scevro da ammaloramenti, incurvature e <strong>di</strong>fetti.<br />

Prima <strong>di</strong> ricostruire la copertura della Cappella si andrà a costituire un cordolo in calcestruzzo armato<br />

or<strong>di</strong>nario, previa demolizione <strong>di</strong> porzione sommitale <strong>di</strong> muratura portante per poter ottenere nuovamente i<br />

medesimi piani <strong>di</strong> quota finiti. Lo svuotamento del rinfianco della volta e la costituzione <strong>di</strong> un “guscio” in<br />

calcestruzzo armato or<strong>di</strong>nario a cui andare ad “appendere” il sistema voltato presente, costituirà anche il<br />

pretesto per posizionare tre tiranti in acciaio, forniti <strong>di</strong> opportune piastre <strong>di</strong> ancoraggio da occultarsi nella<br />

muratura portante, a scongiurare una “apertura” verso l’alto dei quattro maschi murari definenti lo spazio<br />

interno.<br />

Consolidato l’intero sistema strutturale, mantenendo il ponteggio esterno <strong>di</strong> servizio, si procederà,<br />

internamente ed esternamente, alla spicconatura degli intonaci ammalorati, portando alla luce la muratura<br />

portante ed andando a compiere opere <strong>di</strong> risanamento “cuci-scuci”, per mezzo <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> elementi<br />

ammalorati ed impiego <strong>di</strong> malte ad alta resistenza e betoncini reoplastici, con eventuale inserimento <strong>di</strong><br />

barre in acciaio a “cucire” la muratura.<br />

Attraverso la formazione <strong>di</strong> una fossa larga 1,00 cm. circa e profonda circa 60 cm., riempita con materiale<br />

misto granulare anidro, si migliorerà l’isolamento delle murature rispetto all’umi<strong>di</strong>tà del suolo. Un sistema<br />

<strong>di</strong> canalizzazioni drenanti e <strong>di</strong> pozzetti, posizionati nella fossa, convoglieranno le acque meteoriche,<br />

giungenti da nuove gronde e pluviali in rame dello spessore <strong>di</strong> 8/10 mm.<br />

All’interno della Cappella, attraverso uno sbancamento eseguito a mano, si andrà a formare un vespaio<br />

aerato dell’altezza <strong>di</strong> circa 20 cm., me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> cupolotti in materiale plastico, su cui effettuare<br />

getto in calcestruzzo or<strong>di</strong>nario, completato dalla posa in opera <strong>di</strong> rete elettrosaldata. Sulla stratigrafia<br />

venutasi a creare, si realizzeranno massetto e sottofon<strong>di</strong> su cui posare pavimentazione in cotto, analoga<br />

alla preesistente. La sostituzione della soglia lapidea del serramento <strong>di</strong> ingresso, completerà le opere <strong>di</strong><br />

pavimentazione.<br />

Sul paramento murario esterno, una prima fascia alta circa 100 cm., <strong>di</strong> intonaco macroporoso, permetterà<br />

alle murature <strong>di</strong> “respirare” sfogando all’esterno l’umi<strong>di</strong>tà risalente dal terreno per capillarità. Le rimanenti<br />

porzioni murarie verranno intonacate a calce ed idropitturate con prodotti adatti all’esposizione all’esterno,<br />

mentre, gli stucchi e le cornici parzialmente mancanti e/o deteriorate, verranno ripristinati a nuovo.<br />

Analoghe operazioni saranno ripetute nello spazio interno dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

La rimozione, pulizia e verniciatura delle grate anti-intrusione, compresa la posa <strong>di</strong> rete anti-volatile,<br />

completerà il recupero della Cappella, unitamente alla posa <strong>di</strong> nuovo portoncino metallico, rivestito con<br />

pannelli lignei permettente la visione dello spazio interno senza accedere all’e<strong>di</strong>ficio.<br />

Le opere impiantistiche previste sono riassumibili in un impianto elettrico “generico” tale da poter fornire<br />

adeguato comfort <strong>di</strong> base ad un qualsiasi fruitore dello spazio, senza peraltro sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />

specifiche. Pertanto è stata prevista la posa <strong>di</strong> un quadro elettrico alimentante nr. 6 prese <strong>di</strong> corrente<br />

interne, più una esterna a garantire la possibilità <strong>di</strong> realizzare eventi sul sagrato della Cappella. Quattro<br />

spot alogeni ad incandescenza garantiranno una corretta illuminazione dello spazio interno. In ausilio a<br />

tale sistema primario <strong>di</strong> illuminazione, verranno celati negli sporti della trabeazione due sorgenti luminose<br />

al neon, a basso consumo, per poter illuminare l’e<strong>di</strong>ficio anche nelle ore notturne e dare un segnale <strong>di</strong><br />

presenza all’interno del parco. Un punto <strong>di</strong> allacciamento alla rete telefonica garantirà la possibilità <strong>di</strong><br />

connettersi ad internet, piuttosto che utilizzare la rete in modo tra<strong>di</strong>zionale.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 12


Quadro economico dell’intervento<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 340.000.000 L. € 175.595,35<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza 13.600.000 L. € 7.023,81<br />

totale 353.600.000 L. € 182.619,16<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 35.360.000 L. € 18.261,92<br />

totale 388.960.000 L. € 200.881,08<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini - L. €<br />

-<br />

b2) imprevisti (5% su a) 19.448.000 L. € 10.044,05<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi 19.000.000 L. € 9.812,68<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. €<br />

-<br />

b5)<br />

spese tecniche: prog. esec., coord. della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione ed<br />

esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

46.920.000 L. € 24.232,16<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

4.000.000<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. - L. €<br />

-<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 3.000.000 L. € 1.549,37<br />

b8) certificato reg. esec. 5.000.000 L. € 2.582,28<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) 10.384.000 L. € 5.362,89<br />

totale 107.752.000 L. € 53.583,44<br />

totale 496.712.000 L. € 254.464,51<br />

restauro della fontana monumentale <strong>di</strong> ingresso al parco<br />

Analisi del degrado materico/statico e metodologie <strong>di</strong> consolidamento<br />

La valutazione del degrado e della curabilità dell’opera, è stata ottenuta me<strong>di</strong>ante esame visivo delle<br />

superfici dei vari elementi strutturali, e dei materiali impiegati con la finalità <strong>di</strong> specificare alcune categorie<br />

atte ad in<strong>di</strong>viduare la vali<strong>di</strong>tà della protezione contro le azioni degli agenti atmosferici, la consistenza<br />

dell’entità dei copriferri, la composizione del quadro fessurativo e delle relative lesioni, le tipologie degli<br />

attacchi biodeteriogeni. L’esame visivo delle strutture ha ottenuto il rilevamento dei <strong>di</strong>fetti che hanno<br />

prodotto e possono produrre nel tempo ulteriore degrado dei materiali per le azioni negative delle<br />

con<strong>di</strong>zioni ambientali e degli agenti atmosferici.<br />

l degrado è stato valutato con riferimento alla vigente normativa ed in particolare con riferimento alle<br />

RACCOMANDAZIONI NORMAL, C.N.R. – centri <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Milano e Roma sulle cause <strong>di</strong> deperimento e<br />

sui meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> conservazione delle opere monumentali – I.C.R.-.<br />

L’opera è stata sud<strong>di</strong>visa per famiglie <strong>di</strong> materiali (muratura, calcestruzzo armato e materiali lapidei),<br />

successivamente sud<strong>di</strong>vise per gruppi <strong>di</strong> fenomeni, sono state in<strong>di</strong>viduate le principali azioni del degrado<br />

o <strong>di</strong> intervento.<br />

Strutture murarie<br />

A1 – PROCESSO DI FESSURAZIONE<br />

A1.1 – Lesione superficiale (intonaco); intervento <strong>di</strong> consolidamento statico me<strong>di</strong>ante<br />

realizzazione <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> intonaco bugnato a grosso rilievo comprendente la rimozione delle parti<br />

incoerenti o instabili, la formazione dell'intonaco <strong>di</strong> supporto e profilature.<br />

A1.2 – Lesione profonda (murature); intervento <strong>di</strong> consolidamento statico me<strong>di</strong>ante la rimozione<br />

delle parti deteriorate o manomesse, la chiusura a cuci-scuci <strong>di</strong> piccoli vani, compresa la<br />

scarificatura ed il rifacimento <strong>di</strong> tutti i giunti.<br />

A1.3 – Lesione passante (crepe su intonaco); intervento <strong>di</strong> consolidamento statico me<strong>di</strong>ante<br />

realizzazione <strong>di</strong> parte <strong>di</strong> intonaco bugnato a grosso rilievo comprendente la rimozione delle parti<br />

incoerenti o instabili, la formazione dell'intonaco <strong>di</strong> supporto e profilature.<br />

A2 – PROCESSI DI DEGRADO<br />

A2.1 – Processo <strong>di</strong> degradazione causato da umi<strong>di</strong>tà capillare; l’intervento in questo caso consiste<br />

nel trattamento <strong>di</strong> murature umide soggette a risalita capillare,costituito da una applicazione <strong>di</strong><br />

soluzioni antisaline monocomponenti ad alta penetrazione, applicazione <strong>di</strong> intonaco aerato<br />

deumi<strong>di</strong>ficante composto da malte traspiranti specifiche impastate con sabbia e cemento,<br />

permeabile al vapore ed a ridotto assorbimento.<br />

A2.2 – Processi <strong>di</strong> corrasione, corrosione, <strong>di</strong>sgregazione ed esfoliazione;<br />

“Corrasione”: Asportazione <strong>di</strong> materiale dovuta all’azione meccanica <strong>di</strong> particelle solide<br />

trasportate dal vento”.<br />

“Corrosione”: Degrado che implica, sempre, l’evolversi <strong>di</strong> un processo chimico..<br />

“Disgregazione”: Sta<strong>di</strong>o avanzato <strong>di</strong> decoesione, caratterizzato da <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> granuli o cristalli<br />

sotto minime sollecitazioni meccaniche; comporta un sensibile peggioramento delle caratteristiche<br />

meccaniche originarie ed un notevole aumento della porosità.<br />

“Esfoliazione”: Degradazione che si manifesta con sollevamento, seguito da un <strong>di</strong>stacco, <strong>di</strong> uno o<br />

più strati superficiali paralleli tra loro; da cui “sfoglia”; le singole sfoglie hanno spessore uniforme,<br />

generalmente nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> qualche millimetro, sono costituite da materiale sia apparentemente<br />

integro che alterato.<br />

L’intervento consiste nel ripristino della continuità materia della struttura con interventi chimici <strong>di</strong><br />

protezione profonda e consolidamento, oppure nei punti più accentuati <strong>di</strong> cuci e scuci, con<br />

interventi <strong>di</strong> protezione superficiale me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong> protezione<br />

ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

A3 – ATTACCHI BIODETERIOGENI<br />

A3.1 – Processo <strong>di</strong> patinatura e pitting;<br />

“Patina”: Alterazione strettamente limitata a quelle mo<strong>di</strong>ficazioni naturali della superficie dei<br />

materiali non collegabili a manifesti fenomeni <strong>di</strong> degradazione e percepibili come una variazione<br />

del colore originario del materiale. Nel caso <strong>di</strong> alterazioni artificiali, si usa <strong>di</strong> preferenza il termine<br />

“patinatura”.<br />

“Pitting”: Corrosione puntiforme che si manifesta attraverso la formazione <strong>di</strong> piccole cavità.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 13


L’intervento consiste nella pulizia con apparecchi aereobrasivi a bassa pressione o manuali, e<br />

successivo intervento <strong>di</strong> protezione superficiale con l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong><br />

protezione ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

A3.2 – Processo <strong>di</strong> incrostazione;<br />

“Incrostazione”: Deposito stratiforme compatto e generalmente molto aderente al substrato,<br />

composto da sostanze scarsamente solubili, prevalentemente carbonati, depositate da acque<br />

dure. Su materiali calcarei molto porosi in particolare su intonaci, l’incrostazione è più spesso<br />

dovuta a ricristallizzazione del carbonato <strong>di</strong> calcio e del sub-strato, preventivamente <strong>di</strong>sciolto da<br />

acque ricche <strong>di</strong> acido carbonico.<br />

L’intervento consiste nella pulizia con apparecchi aereobrasivi a bassa pressione o manuali, e<br />

successivo intervento <strong>di</strong> protezione superficiale con l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong><br />

protezione ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

A3.3 – Formazione <strong>di</strong> microrganismi e microrganismi (muschi-licheni, ecc.);<br />

“Deposito superficiale”: Accumulo <strong>di</strong> materiali estranei <strong>di</strong> varia natura, quali ad esempio: polvere,<br />

terriccio, guano <strong>di</strong> piccioni, microrganismi, ecc.<br />

Ha spessore variabile, generalmente con scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante.<br />

Intervento <strong>di</strong> pulizia da biodeteriogene me<strong>di</strong>ante combinazione <strong>di</strong> interventi chimici (prodotti<br />

<strong>di</strong>serbanti), e successivamente meccanici <strong>di</strong> asporto.<br />

Verrà inoltre effettuato uno scavo <strong>di</strong> sbancamento a ridosso della muratura controterra ove sarà posato un<br />

tubo dreno, per il drenaggio dell’acqua presente nel terreno.<br />

La profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> scavo verrà valutata tenendo conto delle caratteristiche della muratura e del grado <strong>di</strong><br />

stabilità dell’opera. Si dovrà comunque provvedere alla messa in sicurezza della muratura con adeguato<br />

puntellamento.<br />

Lo scavo verrà quin<strong>di</strong> riempito con ciottoli del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 5-10 cm con lo scopo <strong>di</strong> drenare l’acqua<br />

proveniente dal rilevato retrostante il monumento.<br />

Calcestruzzo armato (statua)<br />

B1 – PROCESSO DI FESSURAZIONE<br />

B1.1 – Lesione superficiale; intervento <strong>di</strong> consolidamento statico con idonee riprese <strong>di</strong> malta<br />

cementizia ed idonei prodotti chimici, comprendente la rimozione delle parti incoerenti o instabili,<br />

la formazione dell'intonaco <strong>di</strong> supporto e profilature.<br />

B2 – PROCESSI DI DEGRADO<br />

B2.1 – Processi <strong>di</strong> corrasione, corrosione, <strong>di</strong>sgregazione ed esfoliazione;<br />

“Corrasione”: Asportazione <strong>di</strong> materiale dovuta all’azione meccanica <strong>di</strong> particelle solide<br />

trasportate dal vento”.<br />

“Corrosione”: Degrado che implica, sempre, l’evolversi <strong>di</strong> un processo chimico..<br />

“Disgregazione”: Sta<strong>di</strong>o avanzato <strong>di</strong> decoesione, caratterizzato da <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> granuli o cristalli<br />

sotto minime sollecitazioni meccaniche; comporta un sensibile peggioramento delle caratteristiche<br />

meccaniche originarie ed un notevole aumento della porosità.<br />

“Esfoliazione”: Degradazione che si manifesta con sollevamento, seguito da un <strong>di</strong>stacco, <strong>di</strong> uno o<br />

più strati superficiali paralleli tra loro; da cui “sfoglia”; le singole sfoglie hanno spessore uniforme,<br />

generalmente nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> qualche millimetro, sono costituite da materiale sia apparentemente<br />

integro che alterato.<br />

L’intervento consiste nel ripristino della continuità materia della struttura con interventi chimici <strong>di</strong><br />

protezione profonda e consolidamento, oppure nei punti più accentuati <strong>di</strong> cuci e scuci, con<br />

interventi <strong>di</strong> protezione superficiale me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong> protezione<br />

ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

B3 – ATTACCHI BIODETERIOGENI<br />

B3.1 – Processo <strong>di</strong> patinatura e pitting;<br />

“Patina”: Alterazione strettamente limitata a quelle mo<strong>di</strong>ficazioni naturali della superficie dei<br />

materiali non collegabili a manifesti fenomeni <strong>di</strong> degradazione e percepibili come una variazione<br />

del colore originario del materiale. Nel caso <strong>di</strong> alterazioni artificiali, si usa <strong>di</strong> preferenza il termine<br />

“patinatura”.<br />

“Pitting”: Corrosione puntiforme che si manifesta attraverso la formazione <strong>di</strong> piccole cavità.<br />

L’intervento consiste nella pulizia con apparecchi aereobrasivi a bassa pressione o manuali, e<br />

successivo intervento <strong>di</strong> protezione superficiale con l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong><br />

protezione ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

B3.2 – Processo <strong>di</strong> incrostazione; “Incrostazione”: Deposito stratiforme compatto e generalmente<br />

molto aderente al substrato, composto da sostanze scarsamente solubili, prevalentemente<br />

carbonati, depositate da acque dure. Su materiali calcarei molto porosi in particolare su intonaci,<br />

l’incrostazione è più spesso dovuta a ricristallizzazione del carbonato <strong>di</strong> calcio e del sub-strato,<br />

preventivamente <strong>di</strong>sciolto da acque ricche <strong>di</strong> acido carbonico.<br />

L’intervento consiste nella pulizia con apparecchi aereobrasivi a bassa pressione o manuali, e<br />

successivo intervento <strong>di</strong> protezione superficiale con l’applicazione <strong>di</strong> soluzioni ad alto grado <strong>di</strong><br />

protezione ed assorbimento, capaci <strong>di</strong> mantenere le caratteristiche <strong>di</strong> traspirazione del materiale.<br />

B3.3 – Formazione <strong>di</strong> microrganismi e microrganismi (muschi-licheni, ecc.);<br />

“Deposito superficiale”: Accumulo <strong>di</strong> materiali estranei <strong>di</strong> varia natura, quali ad esempio: polvere,<br />

terriccio, guano <strong>di</strong> piccioni, microrganismi, ecc.<br />

Ha spessore variabile, generalmente con scarsa coerenza e aderenza al materiale sottostante.<br />

Intervento <strong>di</strong> pulizia da biodeteriogene me<strong>di</strong>ante combinazione <strong>di</strong> interventi chimici (prodotti<br />

<strong>di</strong>serbanti), e successivamente meccanici <strong>di</strong> asporto.<br />

Materiali lapidei<br />

C1 – DEMOLIZIONE<br />

C1.1 – Lo stato <strong>di</strong> conservazione degli elementi lapidei è in avanzato stato <strong>di</strong> degrado (ve<strong>di</strong> figg.<br />

1-2), il piano d’appoggio delle panche presenta notevoli crepe e sbrecciature, analogo <strong>di</strong>scorso<br />

per quanto riguarda le sellette d’appoggio in mattoni.<br />

La copertina in pietra del pilastro <strong>di</strong> destra (fig.2) è totalmente mancante.<br />

Dato il pessimo stato <strong>di</strong> conservazione degli elementi lapidei, si consiglia la loro sostituzione.<br />

Realizzazione nuove opere<br />

Oltre al restauro conservativo dell’opera, si dovranno realizzare degli interventi accessori al fine <strong>di</strong><br />

garantire una maggior fruibilità dell’area ed una prolungata efficacia del restauro nel tempo.<br />

Si dovrà quin<strong>di</strong>:<br />

- installare un lavabo <strong>di</strong> raccolta dell’acqua proveniente dalla fontana, in modo da risanare le<br />

murature dall’umi<strong>di</strong>tà capillare che inevitabilmente tornerebbe a manifestarsi dopo breve periodo,<br />

comprensivo <strong>di</strong> nuovo pozzetto per l’allacciamento all’acquedotto comunale, all’interno del quale<br />

dovrà trovarsi una saracinesca per l’esclusione e lo svuotamento dell’impianto della fontana, e un<br />

rubinetto per l’irrigazione dell’area verde.<br />

- realizzare un nuovo impianto <strong>di</strong> illuminazione tramite proiettore da terreno, il cui fascio verrà<br />

<strong>di</strong>retto sulla fontana e sul monumento soprastante.<br />

Quadro tecnico-economico dell’intervento<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 77.758.106 L. € 40.158,71<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza 13.599.993 L. € 7.023,81<br />

totale 91.358.098 L. € 47.182,52<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 9.135.810 L. € 4.718,25<br />

totale 100.493.908 L. € 51.900,77<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini 19.447.993 L. € 10.044,05<br />

b2) imprevisti (5% su a) 5.024.695 L. € 2.595,04<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi - L. €<br />

-<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. €<br />

-<br />

b5)<br />

spese tecniche: prog. esec., coord. della<br />

sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione ed<br />

esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

8.000.000 L. € 4.131,66<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

1.000.000<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. 0 L. €<br />

-<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 4.000.000 L. € 2.065,83<br />

b8) certificato reg. esec. 3.000.000 L. € 1.549,37<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) 6.089.599 L. € 3.145,02<br />

totale 46.562.287 L. € 24.047,41<br />

totale 147.056.195 L. € 75.948,19<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 14


localizzazione dei manufatti<br />

e tipologie dei supporti<br />

Il progetto si sviluppa e si articola su due livelli <strong>di</strong> scala al fine <strong>di</strong> fornire una lettura<br />

adeguata del territorio ed una razionale pianificazione della localizzazione della<br />

segnaletica turistica.<br />

Il primo livello alla scala vasta (1/25.000) in<strong>di</strong>vidua infatti le principali arterie <strong>di</strong><br />

comunicazione ed ingresso alla città, consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le relazioni spaziali con i<br />

comuni limitrofi e permette <strong>di</strong> posizionare la segnaletica turistica a grande <strong>di</strong>stanza che,<br />

a livello generale, deve in<strong>di</strong>care le principali attrattive turistiche presenti sul territorio<br />

comunale.<br />

Il secondo livello ad una scala <strong>di</strong> dettaglio (1/3.500) in<strong>di</strong>vidua la puntuale localizzazione<br />

della segnaletica, la posizione dei singoli e<strong>di</strong>fici aventi rilevanza storico monumentale e<br />

quin<strong>di</strong> turistica e le aree ver<strong>di</strong> pubbliche <strong>di</strong> pertinenza. Tale elaborato potrà<br />

rappresentare la base cartografica da cui derivare il pannello informativo da applicare<br />

sulle bacheche alle <strong>di</strong>verse “porte” della città.<br />

L’intero progetto della segnaletica turistica tiene inoltre conto <strong>di</strong> due livelli tipologici <strong>di</strong><br />

percorso e fruizione delle attrattive turistiche, culturali ed ambientali sul territorio che,<br />

sebbene integrati tra loro, possiedono valenza <strong>di</strong>versa. Sono stati infatti presi in<br />

considerazione un percorso più propriamente turistico – monumentale (legato al<br />

circuito degli e<strong>di</strong>fici rilevanti siti nel territorio comunale e delle aree <strong>di</strong> loro pertinenza<br />

aventi caratteristiche <strong>di</strong> pregio e rappresentanti comunque un importante riferimento per<br />

il visitatore che ne può fruire) ed un percorso con carattere paesistico – ambientale<br />

legato ai tracciati esistenti ciclopedonali che si sviluppano sulla collina morenica ed<br />

interessano una pluralità <strong>di</strong> Comuni (<strong>Rivoli</strong>, Villarbasse, Rosta, Rivalta).<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni testuali <strong>di</strong> tutta la segnaletica turistica, le sintesi <strong>di</strong> carattere storico<br />

documentale e la definizione <strong>di</strong> eventuali riproduzioni grafiche saranno oggetto della<br />

fase esecutiva del progetto.<br />

interventi <strong>di</strong> cui si chiede il finanziamento:<br />

segnaletica turistica nel centro storico<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta senza IVA IVA<br />

a1) esecuzione dei lavori 95.380.000 L. € 49.259,66<br />

95.380.000<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza 0 L. € -<br />

0<br />

totale 95.380.000 L. € 49.259,66<br />

95.380.000<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 9.538.000 L. € 4.925,97<br />

9.538.000<br />

totale<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

104.918.000 L. € 54.185,62<br />

95.380.000<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini 0 L. € -<br />

0<br />

b2) imprevisti (5% su a) 5.245.900 L. € 2.709,28<br />

5.245.900<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi 0 L. € -<br />

0<br />

b4) acquisizione aree o immobili 0 L. € -<br />

0<br />

b5) spese tecniche: prog. esec., coord.<br />

della sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione<br />

ed esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

4.000.000 L. € 2.065,83<br />

4.000.000<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1,5% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

1.500.000 L. € 774,69<br />

1.500.000<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. 20.000.000 L. € 10.329,14<br />

20.000.000<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 3.000.000 L. € 1.549,37<br />

3.000.000<br />

b8) collaudo 0 L. € -<br />

0<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) 4.800.000 L. € 2.478,99<br />

4.800.000<br />

totale 38.545.900 L. € 19.907,30<br />

33.745.900<br />

totale 143.463.900 L. € 74.092,92<br />

129.125.900 14.338.000<br />

quadro economico dell’intervento<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 15


servizio <strong>di</strong> trasporto turistico<br />

L’opportunità <strong>di</strong> promuovere una mobilità turistica sostenibile nella Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> ha<br />

portato alla valutazione della fattibilità <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico con veicoli a<br />

basso o nullo impatto ambientale nel Centro Storico.<br />

L’analisi delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione locale e della<br />

domanda <strong>di</strong> trasporto ha portato all’in<strong>di</strong>viduazione dell’intensità del servizio, che potrà<br />

essere effettuato secondo lo schema <strong>di</strong> una linea urbana o su chiamata, nonché <strong>di</strong> un<br />

percorso circolare ad anello con partenza da Piazza Martiri della Libertà.<br />

L’analisi dell’offerta <strong>di</strong> mercato e dei parametri ambientali ha portato alla selezione <strong>di</strong><br />

due tipologie <strong>di</strong> veicoli: elettrico e ibrido. L’opzione <strong>di</strong>esel-elettrica, inizialmente<br />

ponderata, è stata in seguito accantonata proprio per l’assenza sul mercato <strong>di</strong> vetture <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni adeguate. Va comunque considerato che, come precedentemente esposto,<br />

la tecnologia <strong>di</strong>esel elettrica non si configura come a basso o nullo impatto ambientale.<br />

In base all’ipotesi <strong>di</strong> tracciato sono quin<strong>di</strong> state effettuati i cicli <strong>di</strong> simulazione necessari<br />

alla verifica delle potenze assorbite dai motori <strong>di</strong> trazione e ai necessari requisiti <strong>di</strong><br />

autonomia.<br />

I risultati emersi hanno evidenziato la sostanziale adeguatezza <strong>di</strong> entrambi i sistemi, con<br />

alcuni limitazioni <strong>di</strong> utilizzo del veicolo elettrico a causa dell’inferiore autonomia. In<br />

particolare, se si intende garantire la medesima intensità <strong>di</strong> servizio rispetto all’opzione<br />

ibrida, è necessario prevedere l’impiego <strong>di</strong> due veicoli. Al contrario, nell’ipotesi <strong>di</strong><br />

ricorrere all’utilizzo <strong>di</strong> veicoli ibri<strong>di</strong>, sarà sufficiente l’impiego <strong>di</strong> una sola vettura per<br />

garantire il servizio anche nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> punta.<br />

Qualunque sia il sistema adottato, va sottolineato che dovrà essere prevista una vettura<br />

<strong>di</strong> riserva a garanzia della continuità del servizio.<br />

È stata inoltre valutata una seconda ipotesi <strong>di</strong> percorso che permetterebbe il<br />

collegamento <strong>di</strong>retto e senza rotture <strong>di</strong> carico tra il Centro Storico e il Castello. Tale<br />

possibilità, qui consigliata, richiede peraltro il mantenimento del senso unico <strong>di</strong> marcia a<br />

salire in Via al Castello, con una mo<strong>di</strong>fica al Piano Urbano del Traffico attualmente<br />

all’esame dell’Amministrazione Comunale. In tale caso, una simulazione effettuata sulle<br />

tratte <strong>di</strong> forte pendenza <strong>di</strong> Via Fratelli Piol e Via al Castello ha mostrato come sia<br />

altamente consigliabile l’adozione <strong>di</strong> un veicolo <strong>di</strong> tipologia ibrida.<br />

definizione delle caratteristiche del servizio<br />

Scenario attuale<br />

Attuale offerta <strong>di</strong> trasporto<br />

La zona turistica <strong>di</strong> pregio appare, anche a causa della sua <strong>di</strong>fficile conformazione orografica e<br />

urbanistica, del tutto sguarnita <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico collettivo.<br />

L’introduzione <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico eco-compatibile all’interno dell’area possa fornire un<br />

valido apporto alla promozione turistica della zona, senza escludere le potenzialità a favore dei residenti.<br />

Parcheggi al servizio dell’area<br />

La zona del Centro Storici <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> appare ben servita dal punto <strong>di</strong> vista delle aree a<strong>di</strong>bite alla sosta degli<br />

autoveicoli, sia per quanto riguarda la localizzazione sul territorio che per il numero <strong>di</strong> stalli <strong>di</strong>sponibili.<br />

La politica della sosta ad oggi applicata prevede l’applicazione <strong>di</strong> tariffe orarie solo in un parte, peraltro<br />

consistente, dei parcheggi esistenti, le cui caratteristiche sono descritte nella seguente tabella.<br />

Ubicazione Stalli<br />

Piazza Martiri della Libertà 38<br />

Piazza Principe Eugenio 67<br />

Via F.lli Piol* 12<br />

Via Rombò 148<br />

Via Giolitti* 60<br />

Via Sereno 28<br />

Piazza Garibal<strong>di</strong> 27<br />

Piazza Matteotti 14<br />

Piazza Marocco 29<br />

Totale 423<br />

L’ubicazione <strong>di</strong> tali parcheggi è tale da porsi quasi tutti ai margini della zona storica, ad esclusione delle<br />

aree in Via Piol e in Piazza Garibal<strong>di</strong>, potendosi quin<strong>di</strong> configurare come parcheggi <strong>di</strong> interscambio tra il<br />

traffico veicolare privato e il nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico in progetto.<br />

Va peraltro segnalato come il coefficiente <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> tali aree sia allo stato attuale molto basso,<br />

principalmente a causa della mancata regolamentazione della sosta in altri parcheggi centrali, quali quelli<br />

situati in Piazza S. Rocco, Piazza Bollani, Via Chiantori, Piazza Marconi e Piazza Castello, per cui i<br />

parcheggi a pagamento presentano al momento una valenza solo residuale per le necessità degli<br />

automobilisti. A tale proposito si sottolinea l’opportunità <strong>di</strong> procedere all’installazione <strong>di</strong> parcometri anche<br />

in tali aree, essendo l’elaborazione <strong>di</strong> un’adeguata politica della sosta del tutto consigliabile per il<br />

successo dell’iniziativa in esame.<br />

Altro elemento car<strong>di</strong>ne per la buona riuscita dell’iniziativa, anche sulla base <strong>di</strong> analoghe esperienze in<br />

Italia e all’estero, potrà essere rappresentato da forme <strong>di</strong> integrazione tariffaria tra parcheggio e nuovo<br />

sistema <strong>di</strong> trasporto, tali da comprendere nel costo del parcheggio anche il titolo <strong>di</strong> viaggio per gli<br />

spostamenti nel Centro Storico.<br />

Analisi della domanda <strong>di</strong> trasporto<br />

Mobilità turistica<br />

La mobilità turistica, da tempo interesse primario del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> si presenta in espansione, anche<br />

se non ancora adeguatamente incentivata. Il numero <strong>di</strong> presenze turistiche, principalmente da attribuire<br />

all’interesse destato dal Castello e dal Museo <strong>di</strong> Arte contemporaneo in esso allestito, pur contenuto in<br />

termini assoluti, appare nuovamente in espansione, dopo alcuni perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Le potenzialità turistiche della Città, sia per le mete turistiche e culturali <strong>di</strong> pregio in essa presenti che in<br />

considerazione della prossimità alla Città <strong>di</strong> Torino, appaiono peraltro molto superiori alla situazione<br />

attuale. La promozione turistica della zona, necessaria al raggiungimento prima e al superamento poi <strong>di</strong><br />

tale obiettivo, passa tuttavia dall’esistenza <strong>di</strong> efficaci collegamenti <strong>di</strong> trasporto pubblico, in grado <strong>di</strong><br />

consentire l’attraversamento agevole della zona centrale, caratterizzata da pendenze non trascurabili, e il<br />

facile ed economico trasbordo con le <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> trasporto pubblico e privato.<br />

Stima del bacino <strong>di</strong> utenza del nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto<br />

Gli utenti potenziali del nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto sono costituiti essenzialmente da tre categorie <strong>di</strong><br />

soggetti:<br />

• turisti, a prescindere dalla modalità <strong>di</strong> trasporto da essi utilizzata per raggiungere i luoghi <strong>di</strong><br />

interesse artistico e culturale situati nel centro storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>;<br />

• residenti nel centro storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> che, per i propri spostamenti nell’ambito del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>,<br />

ricorrono già abitualmente al trasporto pubblico collettivo o non utilizzano alcun mezzo <strong>di</strong><br />

trasporto. Questi ultimi rappresentano la mobilità pedonale, principalmente costituita dalla<br />

popolazione non occupata, quali <strong>di</strong>soccupati, casalinghe, <strong>di</strong>soccupati e pensionati.<br />

• citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e dei Comuni limitrofi che generano la mobilità intercomunale e utilizzano, per<br />

i propri spostamenti, gli autobus attualmente in servizio <strong>di</strong> linea, sia extraurbano che urbano,<br />

nonché l’auto privata, in un’ottica <strong>di</strong> oculato sfruttamento dei parcheggi <strong>di</strong> interscambio presenti<br />

nell’area.<br />

Sulla base delle indagini svolte, l’afflusso <strong>di</strong> turisti può essere quantificato in circa 100.000 presenze<br />

annue (obiettivo del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> al 2005). Data la natura del sistema <strong>di</strong> trasporto in progetto, che si<br />

inserisce a pieno titolo in un quadro <strong>di</strong> interventi integrati per la promozione turistica della zona, e lo<br />

sviluppo urbanistico che vede il Castello in posizione periferica rispettosi alla restante parte dell’area<br />

storica, si può ipotizzare che i turisti usufruiscano del servizio per almeno una corsa.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 16


Calcolando un’apertura al pubblico del Castello e degli altri siti <strong>di</strong> interesse turistico <strong>di</strong> 300 giorni/anno, la<br />

domanda <strong>di</strong> trasporto turistica può pertanto essere stimata in circa 280 passeggeri/giorno.<br />

Con riferimento alla mobilità interna, noti il numero <strong>di</strong> spostamenti totali generati dai residenti nel <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e il numero <strong>di</strong> spostamenti riguardanti le modalità autobus e pedonale, è possibile attribuire alla<br />

popolazione locale una propensione all’utilizzo del mezzo pubblico collettivo pari al 30% circa. La<br />

sostanziale uniformità socio-demografica che caratterizza il territorio comunale consente <strong>di</strong> mantenere<br />

valido tale valore anche con riferimento ai soli abitanti del centro storico; il bacino <strong>di</strong> utenza relativo alla<br />

mobilità dei residenti, nell’ipotesi <strong>di</strong> massimo ricorso al sistema, è quin<strong>di</strong> valutabile in circa 7.200<br />

passeggeri/giorno.<br />

La mobilità intercomunale è principalmente <strong>di</strong> tipo sistematico, essendo composta per la maggior parte da<br />

lavoratori e studenti. Partendo dal rapporto tra popolazione occupata nell’intero comune e nel solo centro<br />

storico, è possibile affermare che circa il 13% degli spostamenti intercomunali riguarda l’area oggetto <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o. Sulla base del numero degli spostamenti effettuati con autobus <strong>di</strong> linea e con auto private, il bacino<br />

<strong>di</strong> utenza rappresentato dalla mobilità intercomunale è quin<strong>di</strong> valutabile in circa 2800 passeggeri/giorno<br />

per la mobilità in ingresso al <strong>Comune</strong> e <strong>di</strong> circa 980 passeggeri/giorno per la mobilità in uscita.<br />

Naturalmente tali valori rappresentano un limite massimo prudenziale, riferibile alle fasce orarie <strong>di</strong> punta<br />

mattinale e serale.<br />

Il bacino <strong>di</strong> utenza complessivo del nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto, come evidenziato nella seguente figura, è<br />

pari a circa 11.260 passeggeri/giorno.<br />

Turi<br />

sti<br />

Intercomu<br />

nale<br />

TOT<br />

ALE<br />

L’utenza potenziale del servizio presenta, dunque, un valore interessante, soprattutto nell’ottica <strong>di</strong><br />

introduzione del Piano Urbano del Traffico. L’entità effettiva della domanda <strong>di</strong> trasporto, quota parte del<br />

bacino <strong>di</strong> utenza, sarà infatti fortemente <strong>di</strong>pendente dalle politiche tariffarie e <strong>di</strong> regolamentazione della<br />

sosta, nonché dalla rispondenza del servizio alle aspettative dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Il ricorso al nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto sarà infatti incentivato dall’introduzione <strong>di</strong> politiche restrittive <strong>di</strong><br />

circolazione e sosta nell’area rivolte ai veicoli privati dei non residenti nel centro storico, e al momento<br />

presenti solo in Via Fratelli Piol. L’applicazione, nei parcheggi <strong>di</strong> interscambio, <strong>di</strong> tariffe orarie adeguate e<br />

comprensive del titolo <strong>di</strong> viaggio per l’accesso al nuovo servizio <strong>di</strong> trasporto appare inoltre opportuna.<br />

Per esercitare una maggiore attrattività nei confronti dei residenti, soprattutto nella prima fase<br />

dell’esercizio, potrà risultare conveniente fissare una tariffa <strong>di</strong> viaggio contenuta e prevedere forme <strong>di</strong><br />

abbonamento al servizio.<br />

In entrambi i casi, infine, il sistema sarà configurabile, oltre che come servizio tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong> linea, anche<br />

come servizio a chiamata con un percorso prestabilito a fermate prefissate, conferendogli la flessibilità<br />

necessaria per far fronte agevolmente alle variazioni <strong>di</strong> domanda preve<strong>di</strong>bili nelle <strong>di</strong>verse fasce orarie,<br />

oltre ad aggiungere un carattere <strong>di</strong> personalizzazione utile per il gra<strong>di</strong>mento dell’iniziativa.<br />

Determinazione del percorso<br />

Resid<br />

enti<br />

La determinazione del percorso è scaturita dall’analisi dettagliata degli inse<strong>di</strong>amenti abitativi e<br />

commerciali, dei poli <strong>di</strong> attrazione turistica, degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse pubblico e dei parcheggi<br />

d’interscambio.<br />

Lo sviluppo della linea è stato in<strong>di</strong>viduato lungo un percorso <strong>di</strong> tipo circolare ad anello, con un unico<br />

capolinea in<strong>di</strong>viduato in Piazza Martiri della Libertà, che già oggi svolge funzioni <strong>di</strong> polo d’interscambio<br />

modale. Tale ruolo è confermato dai piani <strong>di</strong> sviluppo della rete <strong>di</strong> trasporto pubblico con la progettata<br />

linea metropolitana VAL per Torino che avrà una stazione proprio in tale luogo.<br />

Già oggi afferiscono a Piazza Martiri della Libertà numerosi servizi <strong>di</strong> linea che giungono da Torino (è in<br />

attuazione un collegamento celere su percorso protetto) e dalla stazione <strong>di</strong> Alpignano. Tali servizi<br />

vengono attualmente svolti dalle società ATM, Satti e Novarese. Nelle imme<strong>di</strong>ate a<strong>di</strong>acenze della piazza<br />

sono inoltre presenti numerosi parcheggi d’interscambio, come descritto nei paragrafi precedenti.<br />

Il percorso della circolare è stato in<strong>di</strong>viduato come segue:<br />

- Capolinea in Piazza Martiri della Libertà, in prossimità dell’area a traffico limitato <strong>di</strong> Via Fratelli Piol;<br />

successivamente tale capolinea potrà essere meglio ubicato nelle imme<strong>di</strong>ate a<strong>di</strong>acenze degli sbocchi<br />

della stazione della metropolitana.<br />

- Nel primo tratto avviene l’attraversamento della prima parte <strong>di</strong> Via Fratelli Piol, fino alla svolta in Via<br />

Arnaud, ove è prevista una prima fermata anche a servizio degli utenti provenienti dai due parcheggi<br />

<strong>di</strong> Piazza Marocco e Piazza Garibal<strong>di</strong>. Tale fermata è inoltre baricentrica rispetto all’area<br />

rappresentata dalla Via Fratelli Piol, nella quale trovano collocazione numerose attività commerciali.<br />

- Una terza fermata nella Via Arnaud è prevista nello slargo a<strong>di</strong>acente la scuola elementare Don Milani<br />

e l’asilo nido.<br />

- Successivamente, dopo la svolta a destra in Via Rombò, una quarta fermata potrà essere prevista in<br />

Piazza Salotto, a servizio degli inse<strong>di</strong>amenti abitativi della zona.<br />

- Dopo aver percorso la rampa costituita da Via Giar<strong>di</strong>no Fiorito, naturale proseguimento <strong>di</strong> Via Rombò,<br />

le vetture svolteranno sulla sinistra effettuando fermata in Piazza Bollani. Oltre a costituire un punto<br />

nevralgico della mobilità, anche pedonale, della zona, Piazza Bollani è stata da tempo in<strong>di</strong>viduata<br />

come punto <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> risalita meccanizzato per il collegamento turistico con il<br />

Castello.<br />

- Percorsa Via Gran<strong>di</strong>, dall’andamento sostanzialmente pianeggiante, una sesta fermata è da<br />

realizzarsi in Piazza Marconi, ove è presente un’area <strong>di</strong> sosta per le autovetture provenienti da sudovest.<br />

- Attraverso Via Don Peretti, viene raggiunta così l’area in corrispondenza dell’ex ospedale e del vasto<br />

parcheggio d’interscambio ubicato in prossimità <strong>di</strong> esso. Una fermata in tale area consentirà dunque<br />

<strong>di</strong> servire adeguatamente la zona.<br />

- Un altro parcheggio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni è presente nella vicina Piazza San Rocco, raggiungibile<br />

percorrendo Via Balegno, e nella quale potrà essere convenientemente ubicata un’ulteriore fermata.<br />

- Discendendo per Via Monte Grappa, risulta <strong>di</strong> particolare interesse poter svoltare in Via XXIV Maggio<br />

per raggiungere il parcheggio ed il centro commerciale ubicati all’inizio <strong>di</strong> Via Rombò; in tale ipotesi<br />

sono previste due fermate: una in prossimità della svolta nella stessa Via XXIV Maggio e l’altra <strong>di</strong><br />

fronte al Centro Commerciale. Va sottolineato che tale eventualità comporterebbe la necessaria<br />

inversione del senso <strong>di</strong> marcia in Via XXIV Maggio rispetto a quanto previsto dal Piano Urbano del<br />

Traffico attualmente in <strong>di</strong>scussione.<br />

Il percorso così come descritto è schematizzato in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata..<br />

Il percorso appena esposto risulta naturalmente compatibile con l’esercizio del servizio <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico, con riguardo sia ai vincoli planoaltimetrici che geometrici della zona, quali la sezione libera delle<br />

strade, i raggi <strong>di</strong> curvatura e l’altezza dei passaggi coperti.<br />

M <br />

1 - MARTIRI D. LIBERTA’<br />

P<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 17<br />

P<br />

5 - BOLLANI<br />

6 - MARCONI<br />

4 - SALOTTO<br />

Via Rombò<br />

Via Don Pedretti<br />

P<br />

P<br />

P<br />

2 - ARNAUD<br />

3 - SCUOLE<br />

8 – SAN ROCCO 9 – XXIV MAGGIO<br />

Via Monte Grappa<br />

7 – EX OSPEDALE<br />

Via F.lli Piol<br />

Via Rombò<br />

P<br />

10 – I PORTICI


Quadro economico dell’intervento<br />

INVESTIMENTI INIZIALI<br />

(necessari all'introduzione del servizio con veicolo ibrido)<br />

Voci <strong>di</strong> costo<br />

Costo me<strong>di</strong>o<br />

unitario (L/cad)<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 18<br />

Quantità<br />

Costo me<strong>di</strong>o<br />

totale (L)<br />

Veicolo ibrido 420.000.000 2 840.000.000<br />

Postazione <strong>di</strong> ricarica 1.000.000 1 1.000.000<br />

TOTALE 421.000.000 841.000.000<br />

COSTI DI GESTIONE<br />

(consumi chilometrici, costi <strong>di</strong> manutenzione, costi per personale <strong>di</strong> guida)<br />

Voci <strong>di</strong> costo<br />

Costo me<strong>di</strong>o<br />

unitario<br />

Quantità<br />

Costo me<strong>di</strong>o<br />

totale (L)<br />

Consumo energetico 1.400 L/km 25.000 km/anno 35.000.000<br />

Costo personale <strong>di</strong> guida 70.000.000 L/cad 2 140.000.000<br />

TOTALE<br />

175.000.000<br />

Sostituzione perio<strong>di</strong>ca<br />

batterie al nichel-cadmio*<br />

30.000.000 30.000.000<br />

* Questa voce viene sostenuta me<strong>di</strong>amente ogni 7 anni<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) costo a base d'asta<br />

a1) acquisto veicoli 840.000.000 L. € 433.823,80<br />

totale 840.000.000 L. € 433.823,80<br />

a2) I.V.A. (20% su a1) 168.000.000 L. € 86.764,76<br />

totale 1.008.000.000 L. € 520.588,55<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

b1) imprevisti (5% su a) 42.000.000 L. € 21.691,19<br />

b2) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 4.000.000 L. € 2.065,83<br />

totale 46.000.000 L. € 23.757,02<br />

totale 1.054.000.000 L. € 544.345,57


isalita meccanizzata<br />

La risalita meccanizzata permette un agile collegamento pedonale tra il centro storico e<br />

il castello. Il progetto cambia il modo in cui il visitatore giunge all’e<strong>di</strong>ficio. Mentre<br />

attualmente l’arrivo al castello avviene lateralmente, la nuova salita consente <strong>di</strong><br />

giungervi frontalmente, in modo funzionalmente più corretto, con una suggestiva visione<br />

prospettica del l’e<strong>di</strong>ficio monumentale.<br />

Oggi l’unico percorso che porta al Museo d’Arte Contemporanea è costituito dalla<br />

inadeguata via del Castello con notevoli problemi <strong>di</strong> circolazione automobilistica e<br />

soprattutto <strong>di</strong> parcheggio.<br />

Il progetto <strong>di</strong> risalita prevede la realizzazione <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> scale mobili coperte con superfici<br />

vetrate per il superamento <strong>di</strong> altrettanti <strong>di</strong>slivelli all’interno <strong>di</strong> un percorso pedonale che<br />

parte da piazza Bollani per arrivare al piazzale del castello; sono in corso <strong>di</strong> valutazione<br />

due <strong>di</strong>versi tracciati, anche in base alle in<strong>di</strong>cazioni delle indagini geotecniche effettuate.<br />

Le scale mobili connettono varie parti dell’attuale percorso <strong>di</strong> salita al castello,<br />

consentendo al turista la possibilità <strong>di</strong> scegliere ad ogni fine corsa <strong>di</strong> scala <strong>di</strong> proseguire<br />

con la risalita meccanizzata o <strong>di</strong> percorrere a pie<strong>di</strong> dei tratti <strong>di</strong> strada verso il museo o<br />

parti del parco.<br />

In piazza Bollani è prevista la fermata del minibus elettrico che svolgerà un’importante<br />

funzione <strong>di</strong> collegamento tra il centro storico e i parcheggi limitrofi.<br />

Il piazzale Mafalda <strong>di</strong> Savoia verrà inoltre chiuso al traffico <strong>di</strong> transito delle autovetture in<br />

attraversamento invitando all’uso <strong>di</strong> sistemi alternativi per il raggiungimento del castello.<br />

In alternativa si è valutata valutando l’ipotesi <strong>di</strong> un’unica tratta <strong>di</strong> ascensore inclinato.<br />

Per le ipotesi <strong>di</strong> progetto è attualmente in corso una verifica complessiva della fattibilità<br />

tecnica, finanziaria e gestionale, nonché dell’inserimento urbano e <strong>di</strong> paesaggio.<br />

Comparazione <strong>di</strong> soluzioni tecniche alternative per la risalita meccanizzata<br />

L’in<strong>di</strong>viduazione della soluzione tecnica più appropriata alle esigenze <strong>di</strong> accessibilità del sistema centrocastello<br />

è avvenuta attraverso la comparazione <strong>di</strong> due ipotesi alternative <strong>di</strong> realizzazione.<br />

I dati fondamentali <strong>di</strong> progetto sono:<br />

- Dislivello <strong>di</strong> 45 m tra la Confraternita Bassa e il piazzale del Castello<br />

- Distanza <strong>di</strong> 60 m in proiezione orizzontale in linea retta tra Confraternita Bassa e il piazzale del Castello<br />

Sono stati considerati due sistemi <strong>di</strong> risalita alternativi, già consolidati e sperimentati nel trasporto pubblico<br />

urbano in siti turistici:<br />

- Sistema <strong>di</strong> risalita a tratta unica con trazione a fune<br />

- Sistema <strong>di</strong> risalita composto <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong>scontinui <strong>di</strong> scale mobili alternati a tratti orizzontali pedonali.<br />

Le ipotesi, entrambe fattibili sotto il profilo strettamente tecnico, sono state valutate in base alla loro<br />

appropriatezza alla forma della città, alla morfologia del sito, al sistema dei percorsi urbani tra il castello e<br />

il centro, al numero delle connessioni offerte, alla facilità d’uso, alla semplicità <strong>di</strong> gestione, alla capacità <strong>di</strong><br />

adattamento a flussi <strong>di</strong>scontinui (picchi alti <strong>di</strong> domanda concentrati e <strong>di</strong>scontinui).<br />

Dati tecnici<br />

Descrizione<br />

Appropriatezza<br />

all’orografia del sito<br />

Capacità <strong>di</strong> risposta<br />

alle variazioni <strong>di</strong><br />

flusso<br />

Facilità d’uso da<br />

parte dell’utente<br />

Integrazione con il<br />

sistema dei percorsi<br />

esistenti<br />

Inserimento<br />

ambientale<br />

Ascensore inclinato con<br />

trazione a fune<br />

• Pendenza massima 45°<br />

• Portata massima 1000 persone/ora<br />

• Potenza 19 kW<br />

• Cabina unica chiusa, vetrata, con<br />

possibilità <strong>di</strong> sedute<br />

• Monorotaia metallica<br />

• Trazione a fune<br />

• Tratta unica<br />

• Non necessita <strong>di</strong> personale operatore<br />

• Non necessita <strong>di</strong> stazioni <strong>di</strong> attestamento<br />

o deposito<br />

• Unico tratto continuo<br />

• Accessibile ai portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />

• Il sistema è appropriato all’orografia del<br />

sito e consente <strong>di</strong> superare <strong>di</strong>rettamente<br />

il <strong>di</strong>slivello sulla linea della massima<br />

pendenza<br />

• Il sistema è presenta una limitata<br />

capacità <strong>di</strong> risposta a punte <strong>di</strong> flusso<br />

localizzate temporalmente.<br />

• In caso <strong>di</strong> picchi <strong>di</strong> afflusso, l’utenza può<br />

essere costretta a tempi <strong>di</strong> attesa <strong>di</strong><br />

durata variabile in funzione del flusso.<br />

• Il sistema è <strong>di</strong> grande facilità d’uso, e non<br />

richiede operatore. L’utente è in grado <strong>di</strong><br />

gestire autonomamente una tecnologia<br />

<strong>di</strong>ffusa in ambiente domestico.<br />

• La tratta unica obbliga all’interruzione dei<br />

percorsi esistenti nei punti <strong>di</strong><br />

attraversamento.<br />

Questo inconveniente può essere ovviato con<br />

la realizzazione <strong>di</strong> una tratta aerea che<br />

scavalchi i percorsi attuali. Ne consegue però<br />

un maggiore impatto ambientale, ed un<br />

aumento dei costi <strong>di</strong> realizzazione ed<br />

esercizio.<br />

• Il sistema si collega alla rete dei percorsi<br />

esistenti solo ai due estremi della tratta.<br />

• L’integrazione con il sistema dei percorsi<br />

urbani è bassa.<br />

In particolare, risulta impossibile collegare con<br />

questo sistema la piazza Bollani, luogo ideale<br />

<strong>di</strong> localizzazione del punto <strong>di</strong> partenza della<br />

Serie <strong>di</strong> scale mobili doppie<br />

• Pendenza massima 30°<br />

• Portata massima 9000 persone/ora<br />

• Potenza 11,7 kW per scala singola<br />

• Scale mobili accoppiate (salita<strong>di</strong>scesa),<br />

l’utente viaggia in pie<strong>di</strong><br />

• Collocate al coperto e/o al chiuso<br />

(galleria vetrata)<br />

• Accesso <strong>di</strong>retto dai percorsi pubblici<br />

(strade, piazze)<br />

• Tratta <strong>di</strong>scontinua (l’utente si muove a<br />

pie<strong>di</strong> nei raccor<strong>di</strong> piani tra una scala e<br />

la successiva)<br />

• Non accessibile ai portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />

• Il sistema è appropriato all’orografia<br />

del sito, ma non consente <strong>di</strong> superare<br />

in tutte le tratte il <strong>di</strong>slivello sulla<br />

massima pendenza<br />

La variazione <strong>di</strong> giacitura può costituire un<br />

arricchimento dell’esperienza percettiva del<br />

viaggiatore, il cui sguardo viene orientato<br />

verso scorci e vedute sempre <strong>di</strong>verse.<br />

• Il sistema è presenta una buona<br />

capacità <strong>di</strong> risposta a punte <strong>di</strong> flusso<br />

localizzate temporalmente. La portata<br />

teorica oraria garantisce l’assorbimento<br />

dei picchi.<br />

• Il sistema è <strong>di</strong> grande facilità d’uso, e<br />

non richiede operatore. L’utente è in<br />

grado <strong>di</strong> gestire autonomamente una<br />

tecnologia <strong>di</strong>ffusa in ambiente<br />

commerciale.<br />

• La tratta <strong>di</strong>scontinua permette la<br />

continuità dei percorsi esistenti nei<br />

punti <strong>di</strong> attraversamento. L’utente<br />

compie a pie<strong>di</strong>, sulle strade esistenti,<br />

piccoli tratti orizzontali <strong>di</strong> raccordo tra<br />

scale.<br />

L’attraversamento e l’uso della rete delle<br />

strade minori esistenti, oltre a non obbligare<br />

all’interruzione <strong>di</strong> percorsi funzionali,<br />

aumenta l’interesse del percorso.<br />

• Il sistema si collega alla rete dei<br />

percorsi esistenti in ogni punto <strong>di</strong><br />

interruzione tra tratte <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> risalita.<br />

• L’integrazione con il sistema dei<br />

percorsi urbani è massima.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 19<br />

risalita.<br />

• La struttura permanente è <strong>di</strong> basso<br />

impatto ambientale, consistendo in un<br />

semplice binario metallico su piloncini.<br />

• La cabina può essere <strong>di</strong>segnata<br />

liberamente per adattarla al contesto.<br />

• La struttura permanente comporta<br />

interventi <strong>di</strong> scavo e realizzazione <strong>di</strong><br />

fondazioni, comunque compatibili con<br />

le preesistenze storiche e ambientali<br />

presenti nel contesto (muri <strong>di</strong> sostegno,<br />

terrazzamenti, muri <strong>di</strong> recinzione delle<br />

proprietà).<br />

• La copertura e le parti emergenti dal<br />

suolo possono essere <strong>di</strong>segnate<br />

liberamente per adattarle al contesto.


Dalla comparazione emerge come il sistema <strong>di</strong> scale mobili appaia in via preliminare come il più<br />

appropriato al contesto ed alle esigenze funzionali specifiche della risalita al castello dal centro storico.<br />

Le ipotesi <strong>di</strong> progetto prevedono in sequenza:<br />

- La localizzazione del primo punto <strong>di</strong> risalita in piazza Bollani, in corrispondenza <strong>di</strong> una fermata del<br />

minibus elettrico. Da qui si supera un primo <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong> 5 m, portandosi dalla quota +375 a +380.<br />

(S.L.M.)<br />

Le opere <strong>di</strong> sostegno necessarie potranno essere realizzate parallelamente al muro <strong>di</strong> sostegno<br />

esistente sul lato ovest della piazza, con caratteri costruttivi analoghi alla struttura esistente (muro<br />

controterra intonacato con liste e coronamento <strong>di</strong> mattoni a vista). Questa prima connessione può<br />

anche essere realizzata, dato il <strong>di</strong>slivello contenuto, con un ascensore verticale, <strong>di</strong> più facile<br />

inserimento nella piazza.<br />

- Primo tratto pedonale in lieve pendenza <strong>di</strong> raccordo lungo via Parrocchia e via Marchetti, verso il<br />

fronte e lungo il perimetro della Collegiata vecchia, con superamento <strong>di</strong> un <strong>di</strong>slivello <strong>di</strong> 12 metri in circa<br />

110 m <strong>di</strong> percorso.<br />

- Brevi raccor<strong>di</strong> pedonali sulla viabilità esistente.<br />

- Arrivo al piazzale del Castello.<br />

Tutte le tratte <strong>di</strong> scale mobili sono ipotizzate a doppia scala (salita-<strong>di</strong>scesa), con la parte inferiore<br />

“immersa” nel terreno e involucro superiore vetrato “appoggiato” sul terreno.<br />

Tracciati alternativi<br />

Sono stati ipotizzati due tracciati alternativi, l’uno frontale, l’altro in costa sul versante sud. E’ in corso la<br />

valutazione comparativa delle <strong>di</strong>verse ipotesi.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 20


Quadro economico <strong>di</strong> massima dell’intervento<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 1.950.000.000 L. € 1.007.090,95<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza (circa 2,5%) 48.750.000 L. € 25.177,27<br />

totale 1.998.750.000 L. € 1.032.268,23<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 199.875.000 L. € 103.226,82<br />

totale 2.198.625.000 L. € 1.135.495,05<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante €<br />

-<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini - L. €<br />

-<br />

b2) imprevisti (5% su a) 99.937.500 L. € 51.613,41<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi - L. €<br />

-<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. €<br />

-<br />

b5) spese tecniche: progettazione,<br />

239.850.000 L. € 123.872,19<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. - L. €<br />

-<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 5.000.000 L. € 2.582,28<br />

b8) collaudo 34.524.409 L. € 17.830,37<br />

b9) I.V.A. (20% su b1 + b5 + b6 + b8) 54.874.882 L. € 28.340,51<br />

totale 434.186.791 L. € 224.238,76<br />

totale 2.632.811.791 L. € 1.359.733,81<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 21


albergo dei giovani<br />

Nel quadro dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità del 2000 era stata ipotizzata la trasformazione in<br />

albergo della gioventù <strong>di</strong> un’ala dello stabile dell’ex Seminario Arcivescovile, <strong>di</strong> proprietà<br />

della Provincia <strong>di</strong> Torino.<br />

Nell’anno intercorso tra questa prima ipotesi e oggi sono venute meno alcune con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> fattibilità, mentre si è concretizzata l’ipotesi <strong>di</strong> un trasferimento a breve (2 anni) della<br />

struttura tecnico-amministrativa oggi presente nell’e<strong>di</strong>ficio comunale dell’ex Palazzo<br />

Civico <strong>di</strong> Piazza Matteotti. Il contenitore ha caratteristiche tipologiche e <strong>di</strong>stributive tali da<br />

essere compatibile con una destinazione ricettiva ad albergo per giovani, turismo<br />

studentesco e gruppi.<br />

La localizzazione nel cuore dell’area centrale appare rilevante ai fini del programma<br />

integrato, in quanto potenzia l’offerta turistica nell’area del centro storico, con possibili<br />

ricadute sulle attività locali <strong>di</strong> commercio e ristorazione.<br />

L’ipotesi formulata è oggi allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> idea-progetto, della quale sono avviate le prime<br />

valutazioni tecniche ed economiche.<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta senza IVA IVA<br />

a1) esecuzione dei lavori 1.260.000.000 L. € 650.735,69 1.260.000.000<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza 37.800.000 L. € 19.522,07 37.800.000<br />

totale 1.297.800.000 L. € 670.257,76 1.297.800.000<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 129.780.000 L. € 67.025,78<br />

129.780.000<br />

totale 1.427.580.000 L. € 737.283,54 1.297.800.000<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini 0 L. € -<br />

0<br />

b2) imprevisti (5% su a) 71.379.000 L. € 36.864,18 71.379.000<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi 0 L. € -<br />

0<br />

b4) acquisizione aree o immobili 0 L. € -<br />

0<br />

b5)<br />

spese tecniche: prog. esec., coord.<br />

della sicurezza in fase <strong>di</strong> progettazione<br />

ed esecuzione, D.LL. e contabilità<br />

155.736.000 L. € 80.430,93 155.736.000<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2)<br />

0L. € -<br />

0<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. 0 L. € -<br />

0<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 4.000.000 L. € 2.065,83 4.000.000<br />

b8) collaudo 32.445.000 L. € 16.756,44 32.445.000<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) 37.636.200 L. € 19.437,48<br />

37.636.200<br />

totale 301.196.200 L. € 155.554,86 263.560.000<br />

totale 1.728.776.200 L. € 892.838,40 1.561.360.000 167.416.200<br />

Quadro economico <strong>di</strong> massima dell’intervento<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 22


albergo <strong>di</strong> villa melano<br />

Il progetto relativo a Villa Melano prevede il restauro del complesso della Villa e del<br />

parco antistante e la sua trasformazione in albergo <strong>di</strong> qualità a me<strong>di</strong>o costo, con ricadute<br />

positive sul sistema castello-parco della collina e con il recupero <strong>di</strong> un manufatto <strong>di</strong><br />

interesse storico-artistico ed il rafforzamento dell’attrattività del sistema.<br />

L’ipotesi <strong>di</strong> trasformazione <strong>di</strong> Villa Melano in struttura ricettiva contempla<br />

• la costruzione <strong>di</strong> un albergo nuovo;<br />

• la ristrutturazione della villetta annessa;<br />

• la ristrutturazione <strong>di</strong> Villa Melano.<br />

Su questa ipotesi <strong>di</strong> progetto, in<strong>di</strong>cata nel Piano Particolareggiato del 1993, è stata<br />

valutata la fattibilità finanziaria <strong>di</strong> un intervento privato in regime <strong>di</strong> project financing, con<br />

la possibile alternativa <strong>di</strong> una concessione per costruzione e gestione.<br />

Costruzione dell’albergo<br />

L’ipotesi <strong>di</strong> progetto valutata in sede <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità (2000) fa riferimento alle in<strong>di</strong>cazioni del Piano<br />

Particolareggiato del 1993, che già definiva la destinazione alberghiera per il complesso della Villa<br />

Melano.<br />

L’ipotesi progettuale appare oggi, pur mantenendo in complesso con l’impianto a gradoni la sua piena<br />

vali<strong>di</strong>tà, in parte deficitaria dal punto <strong>di</strong> vista normativo (ad esempio i corridoi lunghi e senza zone <strong>di</strong><br />

sosta). Ovviamente lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità viene comunque condotto sull’ipotesi progettuale del P.P., con<br />

alcune variazioni che saranno via via esplicitate.<br />

Le sistemazioni esterne considerate corrispondono ai parcheggi su via Melano, con relativa zona <strong>di</strong> carico<br />

e scarico, sia al verde. A questo livello si conclude la costruzione della struttura nuova e si pavimenta<br />

l’unione tra queste e l’accesso centrale <strong>di</strong> collegamento con Villa Melano.<br />

Il costo <strong>di</strong> costruzione totale della parte nuova dell’albergo è <strong>di</strong> L. 7.377.441.000.<br />

Ristrutturazione della villetta annessa<br />

La villetta a<strong>di</strong>acente a Villa Melano sarà utilizzata per i <strong>di</strong>pendenti della struttura alberghiera.<br />

Ristrutturazione Villa Melano<br />

La ristrutturazione <strong>di</strong> Villa Melano inizia a quota –5.10 con il recupero della balconata posta sotto la zona<br />

<strong>di</strong> ingresso e del piano interrato della villa.<br />

Il totale è <strong>di</strong> L. 1.957.680.000.<br />

Nella zona del porticato si è ipotizzata la sistemazione <strong>di</strong> salette riunioni o salette per pranzi. Il livello 0.00<br />

è stato pensato come la zona <strong>di</strong> arrivo e accesso dei visitatori. Le in<strong>di</strong>cazioni progettuali del Piano<br />

Particolareggiato inserivano un prato erboso sopra il porticato: nei conteggi si è preferito conservare la<br />

balconata-belvedere a solarium, per evitare problemi <strong>di</strong> impermeabilizzazione e <strong>di</strong> staticità sul porticato<br />

sottostante. È comunque in sede <strong>di</strong> progettazione dettagliata che dovrà essere affrontato il problema.<br />

Il costo totale dell’intervento <strong>di</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> Villa Melano è stato stimato in L. 6.059.526.000.<br />

Sistemazioni esterne<br />

Le sistemazioni esterne considerate nello stu<strong>di</strong>o, come detto, sono due:<br />

1°) Costruzione e sistemazione struttura alberghiera (tratteggio ciano), sistemazione verde limitrofo<br />

(tratteggio rosso) e trasformazione ex-deposito in parcheggio;<br />

2°) Costruzione e sistemazione struttura alberghiera (tratteggio ciano), sistemazione verde limitrofo<br />

(tratteggio rosso), sistemazione parco (tratteggio verde) con il possibile recupero delle due casematte,<br />

trasformazione ex-deposito in parcheggio.<br />

Per determinare presuntivamente i costi <strong>di</strong> costruzione nelle due ipotesi bisogna aggiungere ai costi<br />

precedentemente calcolati, per le nuove strutture ed il recupero <strong>di</strong> Villa Melano, le spese necessarie per le<br />

sistemazioni esterne.<br />

1° Ipotesi<br />

- Demolire l’e<strong>di</strong>ficio campito con il tratteggio viola (vedere <strong>di</strong>segno pagina seguente) sito nella zona dei<br />

parcheggi <strong>di</strong> ingresso. L’e<strong>di</strong>ficio, come si può vedere nella foto, appare nelle stesse con<strong>di</strong>zioni delle<br />

costruzioni limitrofe e sarebbe pensabile quin<strong>di</strong> una possibile ristrutturazione ed un suo riutilizzo. Nel<br />

conteggio dei costi è stato comunque considerato il costo <strong>di</strong> demolizione, come previsto dal Piano<br />

Particolareggiato. L’e<strong>di</strong>ficio presenta una superficie in pianta <strong>di</strong> 211,50 mq per un’altezza <strong>di</strong> circa 7 m;<br />

il volume complessivo è 1480,50 mc. Ipotizzando un costo unitario <strong>di</strong> demolizione <strong>di</strong> 20.000 L./mc, si<br />

ottiene un costo <strong>di</strong> L. 29.610.000.<br />

- La realizzazione dei due ascensori panoramici precedentemente analizzati, e la risistemazione degli<br />

880 mq dell’ex-deposito a parcheggio clienti per circa 40 posti. Si è valutata una spesa <strong>di</strong> L<br />

100.000.000 per la sistemazione dei due ascensori <strong>di</strong> collegamento, mentre si è conteggiata una<br />

spesa <strong>di</strong> circa L 440.000.000 per il deposito, con un costo <strong>di</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> 500.000 L/mq. La<br />

sistemazione a verde dell’area limitrofa al parcheggio, per 3.974 mq <strong>di</strong> estensione, genera una spesa<br />

<strong>di</strong> L. 476.880.000.<br />

- La sistemazione della superficie a verde che viene ceduta in concessione all’albergo (campitura<br />

rossa), pari a circa mq 6.059, considerando un costo unitario <strong>di</strong> 70.000 L/mq porta ad un costo<br />

complessivo pari a L. 424.130.000.<br />

La prima ipotesi <strong>di</strong> sistemazioni esterne prevede quin<strong>di</strong> una spesa totale pari a L. 15.625.187.000. E’<br />

questa la spesa <strong>di</strong> costruzione sulla quale è stato sviluppato il business plan.<br />

2° Ipotesi<br />

- La 2 a ipotesi prevede, oltre a quello conteggiato nella 1 a ipotesi, anche la sistemazione e l’utilizzo del<br />

parco retrostante l’albergo (ve<strong>di</strong> planimetria). In questo caso è stato ipotizzato un costo <strong>di</strong><br />

sistemazione <strong>di</strong> 70.000 L/mq come nel conteggio precedente, essendo la superficie a parco uguale a<br />

35.754 mq, risulta una spesa complessiva aggiuntiva <strong>di</strong> L. 2.502.780.000.<br />

- All’interno del parco <strong>di</strong>venta possibile la ristrutturazione ed il riutilizzo delle due casematte campite con<br />

tratteggio ciano; le due strutture forniscono una superficie pari a 445 mq. Nel conteggio finale non è<br />

stata presa in considerazione la sistemazione <strong>di</strong> tali strutture.<br />

La seconda ipotesi con sistemazioni esterne estese all’intero Parco prevede una spesa complessiva pari a<br />

L. 18.127.967.000.<br />

La verifica economico – finanziaria attraverso il business plan è stata condotta, come si è detto, sulla base<br />

della prima ipotesi. Questa seconda ipotesi, probabilmente quella da preferire se compatibile<br />

finanziariamente, è stata verificata in sede <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> sensibilità, allorchè si sono aumentati i costi <strong>di</strong><br />

costruzione.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 23


Quadro economico <strong>di</strong> massima dell’intervento<br />

La realizzazione da parte dell’operatore privato viene prevista nell’arco <strong>di</strong> tre anni con il seguente<br />

scaglionamento dei costi:<br />

1° anno 2° anno 3° anno<br />

Costruzione struttura L 4.140.675.000 L 4.218.000.000 L 7.265.712.000<br />

Arre<strong>di</strong> 0 0 L 500.000.000<br />

Spese tecniche L 451.505.000 L 338.629.000 L 338.629.000<br />

Oneri, allacci … L 730.000.000 L 730.000.000 0<br />

Imprevisti L 280.709.000 L 280.709.000 L 374.279.000<br />

TOTALE L 5.602.889.000 L 5.568.139.000 L 8.478.620.000<br />

Costi Gestionali<br />

Spese per energia, climatizzazione, ecc. 342.000.000L/anno<br />

Amministrazione e spese generali 100.000.000L/anno<br />

Manutenzione in economia 50.000.000L/1° anno<br />

Dipendenti<br />

Direttore 1 200.000.000L/anno<br />

Funzionari 2 100.000.000L/anno<br />

Cuoco 1 150.000.000L/anno<br />

Dipendenti 14 50.000.000L/anno<br />

18 1.250.000.000L/anno<br />

Costi materie prime ristorante 30% sui ricavi<br />

Man. Straor<strong>di</strong>naria dopo 10 anni 500.000.000L<br />

dopo 20 anni 500.000.000L<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 24


estauro della galleria del castello<br />

Nel quadro del programma integrato la riapertura al traffico esclusivamente pedonale<br />

della Galleria sotto la Manica Lunga del Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> (fino al 1989 la galleria è stata<br />

aperta e percorribile in auto, nonostante la sua sezione ridotta) completa e integra il<br />

sistema dei percorsi intorno al Castello, consentendo <strong>di</strong> aggirare – secondo l’intento<br />

originario dei progettisti, il cui primo intervento secondo alcune ricerche storiche<br />

appartiene già al ciclo <strong>di</strong> opere per la costruzione dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi –<br />

l’ostacolo orografico costituito dallo sperone della collina morenica.<br />

L’intervento assume particolare valore in relazione al recupero in corso dei<br />

terrazzamenti del castello, con lo spostamento previsto degli attuali impianti della<br />

bocciofila Rivolese.<br />

In seguito all’approvazione dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità L.4/2000 sono state condotte nel<br />

mese <strong>di</strong> settembre 2001 le prime indagini geognostiche e accurati rilievi topografici e<br />

architettonici, che non hanno evidenziato particolari <strong>di</strong>ssesti.<br />

L’intervento prevede l’eliminazione della pavimentazione attuale in asfalto, la<br />

ripavimentazione in pietra, il recupero dei paramenti murari originari, la collocazione <strong>di</strong><br />

nuovi impianti <strong>di</strong> illuminazione, controllo e sicurezza, la posa in opera <strong>di</strong> cancelli<br />

adeguati per la chiusura notturna.<br />

Quadro economico <strong>di</strong> massima dell’intervento<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 500.000.000 L. € 258.228,45<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza (circa 2,5% 12.500.000 L. € 6.455,71<br />

totale 512.500.000 L. € 264.684,16<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 51.250.000 L. € 26.468,42<br />

totale 563.750.000 L. € 291.152,58<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante € -<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini - L. € -<br />

b2) imprevisti (5% su a) 25.625.000 L. € 13.234,21<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi - L. € -<br />

b4) acquisizione aree o immobili<br />

b5)<br />

- L. € -<br />

spese<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

tecniche<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc.<br />

61.500.000 L.<br />

- L.<br />

€ 31.762,10<br />

€ -<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 5.000.000 L. € 2.582,28<br />

b8) collaudo 8.852.413 L. € 4.571,89<br />

b9) I.V.A. (20% su b1 + b5 + b6 + b8) 14.070.483 L. € 7.266,80<br />

totale 115.047.895 L. € 59.417,28<br />

totale 678.797.895 L. € 350.569,86<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 25


punto informazione turistica<br />

Nell’ambito del programma <strong>di</strong> sviluppo del territorio a fini turistici <strong>di</strong> essenziale<br />

importanza è l’aspetto della comunicazione e dell’informazione. Per assolvere a questa<br />

problematica risulta necessario fornire la città <strong>di</strong> un punto ricettivo <strong>di</strong> riferimento per<br />

l’informazione turistica affinché le operazione integrate per la rivitalizzazione e il<br />

miglioramento qualitativo del centro storico siano maggiormente efficaci.<br />

La collocazione prevista per il punto <strong>di</strong> informazione è la piazza Martiri. Luogo che è la<br />

porta <strong>di</strong> accesso al centro <strong>di</strong> storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, e negli intenti del programma integrato,<br />

<strong>di</strong>venterà quin<strong>di</strong> la nuova “porta” al castello. Piazza Martiri sarà servita dal minibus<br />

elettrico e sarà in futuro la fermata <strong>di</strong> attestamento della linea 1 della metropolitana <strong>di</strong><br />

Torino. Per questi motivi la scelta contestuale <strong>di</strong> questo luogo è strategica per l’ottimale<br />

funzionamento del centro <strong>di</strong> ricezione turistica. La realizzazione del punto potrà essere<br />

effettuata in alternativa tra la costruzione <strong>di</strong> un nuovo corpo realizzato appositamente<br />

per lo scopo e l’affitto <strong>di</strong> locali in immobili collocati sulla piazza.<br />

Quadro economico <strong>di</strong> massima dell’intervento<br />

QUADRO ECONOMICO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

a) lavori a base d'asta<br />

a1) esecuzione dei lavori 200.000.000 L. € 103.291,38<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza (circa 2,5%) 5.000.000 L. € 2.582,28<br />

totale 205.000.000 L. € 105.873,66<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) 20.500.000 L. € 10.587,37<br />

totale 225.500.000 L. € 116.461,03<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante € -<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini - L. € -<br />

b2) imprevisti (5% su a) 10.250.000 L. € 5.293,68<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi - L. € -<br />

b4) acquisizione aree o immobili - L. € -<br />

b5) spese tecniche: progettazione,<br />

24.600.000 L. € 12.704,84<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. - L. € -<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 5.000.000 L. € 2.582,28<br />

b8) collaudo 5.566.058 L. € 2.874,63<br />

b9) I.V.A. (20% su b1 + b5 + b6 + b8) 6.033.212 L. € 3.115,89<br />

totale 51.449.269 L. € 26.571,33<br />

totale 276.949.269 L. € 143.032,36<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 26


ecupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi e<br />

delle antiche mura del castello<br />

L’intervento in corso <strong>di</strong> realizzazione da parte della Regione Piemonte e della Città <strong>di</strong><br />

<strong>Rivoli</strong> prevede lo spostamento dell’antica Società Bocciofila Rivolese in altra sede, con<br />

la eliminazione delle attuali strutture sportive che nel secolo scorso si sono sovrapposte<br />

agli originari giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi ed antiche mura, delle quali resta ancora leggibile<br />

il <strong>di</strong>segno nei terrazzamenti, ma soprattutto si sono conservati in relativamente buono<br />

stato lunghi tratti ed elementi <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario pregio come il ninfeo, oggi in corso <strong>di</strong><br />

restauro.<br />

L’intervento attuale ed il suo futuro completamento si inseriscono in perfetta coerenza<br />

nel quadro del programma integrato, in quanto recuperano un’area espositiva all’aperto<br />

per il Museo d’Arte Contemporanea attraverso il restauro <strong>di</strong> una significativa<br />

preesistenza.<br />

Nel quadro del programma integrato si è ipotizzato che a lavori terminati la balza<br />

superiore venga mantenuta aperta e transitabile pedonalmente dal pubblico, istituendo<br />

così un nuovo collegamento con l’ingresso <strong>di</strong> Villa Melano e con l’imbocco della riaperta<br />

galleria sotto la Manica Lunga.<br />

Quadro economico dell’intervento<br />

Sono attualmente in corso <strong>di</strong> realizzazione i due primi lotti <strong>di</strong> intervento, relativo al restauro del ninfeo e<br />

delle antiche mura (lati esterni), per un importo <strong>di</strong> lavori complessivo <strong>di</strong> 520 milioni <strong>di</strong> lire.<br />

L’intervento vede il concorso finanziario della Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> per il 30% e della regione Piemonte per il 70%.<br />

La previsione <strong>di</strong> spesa per il lotto finale, con la demoliziaone delle superfetazioni, il restauro completo<br />

delle mura e ile sistemazioni a verde è <strong>di</strong> 600 milioni <strong>di</strong> lire.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 27


gli interventi e il quadro della pianificazione territoriale<br />

il piano territoriale regionale<br />

Nell’ambito dell’analisi del territorio e dei singoli caratteri territoriali e paesistici, il Piano Territoriale<br />

Regionale in<strong>di</strong>vidua le emergenze fisiche e storico-culturali più significative, rappresentate anche<br />

nell’elaborato cartografico <strong>di</strong> riferimento ("I caratteri territoriali e paesistici" in scala 1:250.000).<br />

Il territorio <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, inserito in un contesto omogeneo che si estende a più ambiti comunali, è riconosciuto<br />

in più connotazioni rilevanti:<br />

Sistema delle emergenze paesistiche<br />

• Sistema del verde, la collina morenica<br />

• Aree protette regionali, la collina morenica, in particolare l’Area attrezzata, e la collina <strong>di</strong> Monsagnasco<br />

• Aree <strong>di</strong> elevata qualità paesistico ambientale, la collina morenica e la collina <strong>di</strong> Monsagnasco, con<br />

l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> Piani Territoriali o Paesistici (ai sensi dell’art. 4 della Legge Regionale n.<br />

20/1989)<br />

• Centri storici, in<strong>di</strong>vidua quello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, come <strong>di</strong> “notevole rilevanza regionale” (tipo B),<br />

• Architetture e insiemi architettonici-ambientali <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong>retto della Regione Piemonte, “La Corona<br />

<strong>di</strong> delizie" (residenze sabaude), alla quale il Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> appartiene<br />

• La rete dei corsi d’acqua principali, nel Sistema fluviale del Po con i principali affluenti, comprendente<br />

la Dora Riparia, che delimita il confine nord del territorio comunale<br />

• Le aree storico-culturali, l’Area 4, Torinese, Valli <strong>di</strong> Susa e <strong>di</strong> Lanzo.<br />

Nell’in<strong>di</strong>viduazione degli elementi strategici <strong>di</strong> sviluppo, il Piano Territoriale in<strong>di</strong>vidua alcune aree <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento, tra le quali la collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e le principali aste fluviali.<br />

La collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> è, con la collina <strong>di</strong> Torino, l'altra grande riserva verde dell'Area Metropolitana.<br />

Nonostante le urbanizzazioni anche recenti, la collina morenica è un grosso patrimonio verde, con<br />

importanti testimonianze storico-culturali. Il Piano Territoriale prevede <strong>di</strong> preservare tale patrimonio con<br />

un Piano Paesistico esteso all'intero anfiteatro morenico da <strong>Rivoli</strong> ad Avigliana, volto a tutelare i caratteri<br />

ambientali e paesistici più significativi e a valorizzarli, anche attraverso l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> percorsi che<br />

permettano la fruizione pubblica delle componenti naturali, agricole e storico-culturali più significative.<br />

Le Norme <strong>di</strong> attuazione contengono alcune prescrizioni <strong>di</strong> carattere vincolistico relative al territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Rivoli</strong>, in particolare:<br />

• all’art. 12 la “zona della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>” viene in<strong>di</strong>viduata tra le aree ad elevata qualità paesistica<br />

ambientale, nelle quali gli interventi sono assoggettati ad autorizzazione della Giunta Regionale ed i<br />

Piani Regolatori devono adeguarsi alle norme rivolte alla valorizzazione ed alla tutela dei beni<br />

ambientali.<br />

• all’art. 16 il Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> viene definito tra quelli <strong>di</strong> notevole rilevanza regionale<br />

“caratterizzati da notevole centralità rispetto al territorio regionale e da una consistente antica<br />

centralità rispetto al proprio territorio storico. I processi <strong>di</strong> sviluppo urbanistico per essi preve<strong>di</strong>bili,<br />

conseguenti all’incremento delle residenze e delle attività, impongono particolare attenzione per<br />

evitare il rischio <strong>di</strong> trasformazioni non compatibili con la loro struttura storica, architettonica ed<br />

ambientale”. I Piani regolatori generali in<strong>di</strong>viduano i beni culturali ed ambientali da salvaguardare e<br />

dettano le relative prescrizioni <strong>di</strong> tutela, in conformità dell’art. 24 della legge regionale 56/77.”<br />

il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento della provincia <strong>di</strong> torino<br />

Con<strong>di</strong>videndo ed accogliendo le in<strong>di</strong>cazioni del Piano Territoriale Regionale, il Piano Territoriale <strong>di</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento valorizza la funzione che i beni storico-culturali hanno per il riconoscimento dell’identità del<br />

territorio e per la qualificazione del sistema inse<strong>di</strong>ativi, inserendo gli stessi nei circuiti dell’uso del territorio.<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento, sviluppando i contenuti del Piano Territoriale Regionale e<br />

approfondendoli alla scala provinciale, ha in<strong>di</strong>viduato sei aree storico culturali: <strong>Rivoli</strong> è parte dell’Area 5,<br />

denominata “Torinese e piana del Po”.<br />

Prevede inoltre la valorizzazione e fruizione culturale del territorio per mezzo <strong>di</strong> percorsi; <strong>Rivoli</strong> appartiene<br />

a 3 <strong>di</strong> questi:<br />

• La “corona delle delizie” delle residenze sabaude<br />

• I luoghi <strong>di</strong> strada della Via Francigena (il percorso delle Gallie)<br />

• La seconda cintura del Torinese e la riproposta del Me<strong>di</strong>oevo<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento in<strong>di</strong>vidua, in aggiunta ai centri turistici definiti dal Piano Territoriale<br />

Regionale, ulteriori centri che si possono definire “centri del turismo <strong>di</strong>ffuso” e consistono in:<br />

• centri appartenenti alla rete delle “città d’arte a porte aperte”, iniziativa coor<strong>di</strong>nata dalla Provincia <strong>di</strong><br />

Torino alla quale partecipano gli enti locali, gli operatori economici e l’associazionismo<br />

• centri interessati da aree protette, territori comunali interessati anche solo in parte da aree protette<br />

previste da leggi statali, regionali o provinciali<br />

• centri inclusi negli itinerari storico culturali in<strong>di</strong>viduati dal P.T.C.<br />

Il P.T.C. in<strong>di</strong>vidua <strong>Rivoli</strong> come centro turistico d’interesse provinciale, l’asse <strong>di</strong> Corso Francia-Via Piol-Via<br />

Rosta e l’asse Villarbasse-<strong>Rivoli</strong>-Alpignano (passando per il centro storico) come percorso turistico<br />

culturale.<br />

La strategia in<strong>di</strong>cata per la promozione del turismo è un’azione sul sistema della ricettività alberghiera, sul<br />

sistema dei trasporti e sull’immagine della Città e della Provincia, attraverso interventi mirati.<br />

il piano particolareggiato della collina morenica<br />

La Legge Regionale n. 25 del 21/5/1984, istituisce l’Area Attrezzata della Collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, con le seguenti<br />

finalità: tutela, valorizzazione degli aspetti culturali ed architettonici presenti, del patrimonio forestale,<br />

promozione delle iniziative <strong>di</strong> fruizione a fini culturali, <strong>di</strong>dattici e ricreativi.<br />

Il Piano Particolareggiato è stato approvato con delibera della Giunta Regionale n. 69-23229 del 1.3.1993,<br />

ed ha durata <strong>di</strong> 10 anni.<br />

il piano regolatore generale comunale<br />

Il Piano Regolatore è stato approvato con delibera <strong>di</strong> Consiglio Comunale n. 90 del 24.10.2000.<br />

Il Centro Storico<br />

Le particolari caratteristiche del Centro Storico hanno richiesto un grado <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento normativo<br />

che è oggetto <strong>di</strong> un particolare Titolo delle Norme d’Attuazione e che ha riscontro in una rappresentazione<br />

cartografica a scala maggiore rispetto al restante territorio comunale.<br />

Già con il Piano adottato nel 1980 era stata svolta un’accurata analisi del tessuto e della consistenza<br />

e<strong>di</strong>lizia del Centro Storico; a scala generale, sulla base delle ricerche storiche <strong>di</strong> Giampiero Vigliano e <strong>di</strong><br />

un’attenta lettura della cartografia storica reperita nell’archivio comunale e presso l’archivio <strong>di</strong> Stato; a<br />

livello <strong>di</strong> dettaglio, con un’indagine puntuale su ogni e<strong>di</strong>ficio del Centro storico, rilevandone consistenza,<br />

usi, con<strong>di</strong>zioni funzionali e stato manutentivo. Il risultato <strong>di</strong> tali indagini, illustrato negli allegati tecnici al<br />

Piano, aveva consentito <strong>di</strong> definire, per quell’area, categorie e modalità d’intervento che, sottoposte ad<br />

una limitata revisione con la variante adottata nel 1985, hanno consentito l’avvio e l’evoluzione del<br />

processo <strong>di</strong> rivitalizzazione che caratterizza il Centro storico rivolese.<br />

L’analisi degli interventi e<strong>di</strong>lizi, ha consentito <strong>di</strong> valutare l’efficacia delle norme ed ha fornito in<strong>di</strong>cazioni per<br />

meglio adeguarle ad esigenze <strong>di</strong> tutela, ma al tempo stesso <strong>di</strong> rivitalizzazione del vecchio centro.<br />

Analisi degli e<strong>di</strong>fici e delle aree <strong>di</strong> interesse architettonico ed ambientale<br />

La Regione Piemonte, ha operato me<strong>di</strong>ante interventi legislativi (tra cui l'art. 24 L.R. 56/77) e territoriali<br />

(istituzione dell’Area attrezzata della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> - L.R. 25/84), per garantire la tutela dei beni culturali<br />

ed ambientali.<br />

Il territorio comunale tuttavia possiede in<strong>di</strong>vidualità architettoniche e ambientali con peculiarità storiche,<br />

strutturali o estetiche, che pur non rientrando nel repertorio citato, appaiono <strong>di</strong> grande interesse per il<br />

patrimonio culturale della Comunità e sono percepibili e documentabili solo attraverso una lettura "locale".<br />

Punto centrale <strong>di</strong> questa indagine è stato l'elevazione del grado <strong>di</strong> conoscenza del patrimonio<br />

architettonico presente nel territorio rivolese, in modo che le scelte riguardanti le trasformazioni del<br />

territorio possano essere, da un lato ancora più consapevoli e dall'altro rivolte alla conservazione, quanto<br />

meno documentaria, del proprio passato. A tal fine sono stati definiti, in primo luogo, il campo <strong>di</strong> interesse<br />

dell'indagine e successivamente i criteri per la sua elaborazione.<br />

Si tratta <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici o aree <strong>di</strong> varia natura e <strong>di</strong>mensione quali: ville, cascine, monumenti isolati, cappelle,<br />

piloni, residui proto-industriali, testimonianze minori etc., i quali, in quanto non protetti con esplicito<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 28


decreto, rientrano nel campo delle indagini che la L.R. 56/77 (art. 24) richiede alle Amministrazioni locali in<br />

fase <strong>di</strong> pianificazione urbanistica.<br />

L’indagine ha quin<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>ato e descritto il patrimonio architettonico del <strong>Comune</strong>, non altrimenti sottoposto<br />

ad esplicito vincolo <strong>di</strong> tutela ed avente tuttora interesse culturale.<br />

Da tale analisi locale si è pervenuti all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> n° 181 Beni costituenti in tutto o in parte soggetti <strong>di</strong><br />

interesse culturale. I Beni così censiti, sono stati quin<strong>di</strong> raccolti, per destinazioni d'uso e qualità apparenti,<br />

secondo le seguenti categorie:<br />

• cascine (n.23)<br />

• evidenze culturali (n.15)<br />

• ville (n. 32)<br />

oltre a n. 107 testimonianze minori che sono segnalate come soggetti <strong>di</strong> potenziale interesse culturale.<br />

verifica sintetica della fattibilità tecnico-urbanistica<br />

Progetto unitario<br />

Città&Castello<br />

interventi <strong>di</strong> cui è richiesto il<br />

finanziamento:<br />

Parco della Collina • Area Faa<br />

• Destinazioni d’uso<br />

ammesse: museo e<br />

sale esposizioni, parco<br />

urbano, aree ver<strong>di</strong><br />

attrezzate, attrezzature<br />

a servizio delle<br />

precedenti<br />

• Esiste piano<br />

particolareggiato<br />

L’intervento è in attuazione<br />

Gli e<strong>di</strong>fici così schedati sono stati in<strong>di</strong>viduati sulle tavole del PRGC alla scala 1:2.000 e, sulla base degli<br />

elementi contenuti nelle schede, le norme <strong>di</strong> attuazione al Titolo 8 hanno stabilito, per ognuno <strong>di</strong> questi, le<br />

con<strong>di</strong>zioni, i tipi d’intervento e le destinazioni ammesse.<br />

Il Censimento Guarini<br />

Ad integrazione delle attività <strong>di</strong> censimento dei beni culturali ed ambientali, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> ha<br />

effettuato in base alla Legge Regionale 14 Marzo 1995 n. 35 – (Censimento Guarini), il censimento dei<br />

caratteri tipologici, costruttivi e decorativi con significato culturale, storico, architettonico, ambientale degli<br />

e<strong>di</strong>fici e loro pertinenze. Le informazioni relative ai vari censimenti, comprendenti cartografie, immagini<br />

fotografiche e schede <strong>di</strong> rilievo, consultabili con modalità ipertestuali, sono contenute nel compact-<strong>di</strong>sk<br />

allegato al presente stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, attraverso il quale si vuole evidenziare la considerevole ricchezza<br />

del patrimonio architettonico, storico ed artistico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

Compatibilità PRG Compatibilità PUT Vincoli idrogeologici Vincoli ambientali Vincoli monumenti Disponibilità delle aree Fattibilità tecnicourbanistica<br />

del PRG e PP.<br />

Segnaletica turistica • Area CS centro storico<br />

L’intervento non mo<strong>di</strong>fica le<br />

destinazioni <strong>di</strong> PRG<br />

L’intervento è compatibile<br />

con le NdA-art.7.4-arredo<br />

urbano<br />

Interventi <strong>di</strong> cui non è<br />

richiesto il finanziamento<br />

Minibus elettrico L’intervento non mo<strong>di</strong>fica le<br />

destinazioni <strong>di</strong> PRG<br />

Risalita meccanizzata • Area Faa<br />

• Destinazioni d’uso<br />

ammesse: museo e<br />

sale esposizioni, parco<br />

urbano, aree ver<strong>di</strong><br />

attrezzate,<br />

attrezzature a servizio<br />

delle precedenti<br />

L’intervento è compatibile<br />

con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> PRG e<br />

PP.<br />

Recupero Villa Melano a fini<br />

ricettivi<br />

• Area Faa<br />

• Destinazioni d’uso<br />

ammesse: museo e<br />

sale esposizioni, parco<br />

urbano, aree ver<strong>di</strong><br />

attrezzate, e<br />

attrezzature a servizio<br />

Compatibile (previsione<br />

parcheggi)<br />

Intervento previsto nelle<br />

linee strategiche del PUT<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

Intervento previsto nelle<br />

linee strategiche del PUT<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

nessuno • Zona a<strong>di</strong>acente al<br />

Castello (L.1497/39 e<br />

D.M.12/11/52)<br />

• Area attrezzata<br />

regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e<br />

LR 12/90<br />

Compatibile<br />

- • Centro storico -Bene<br />

culturale ambientale<br />

(art.24 L.56/77)<br />

Intervento compatibile<br />

- • Centro Storico<br />

Compatibile (trasporto a<br />

trazione elettrica a basso<br />

impatto ambientale)<br />

nessuno • Zona a<strong>di</strong>acente al<br />

Castello (L.1497/39 e<br />

D.M.12/11/52)<br />

• Area attrezzata<br />

regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e<br />

LR 12/90<br />

Compatibile (iniziativa atta<br />

a consentire la fruizione<br />

dell’area a fini culturali,<br />

<strong>di</strong>dattici e ricreativi, art.3<br />

comma 4)<br />

nessuno Area attrezzata regionale –<br />

(collina morenica), LR<br />

25/84 e LR 12/90<br />

Compatibile<br />

Vincolo sulla cappella ex.<br />

L.1089/39, e<strong>di</strong>ficio pubblico<br />

<strong>di</strong> costruzione risalente oltre<br />

i 50 anni (vincolo non<br />

notificato ma vigente ai<br />

sensi D.L. 29.10.1999<br />

n.490 art.59)<br />

Aree <strong>di</strong> proprietà pubblica<br />

Aree demaniali in corso <strong>di</strong><br />

acquisizione per permuta<br />

- Su aree pubbliche Imme<strong>di</strong>ata<br />

- Su Suolo pubblico Imme<strong>di</strong>ata<br />

E<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> interesse storicoartistico<br />

Intervento <strong>di</strong> restauro e<br />

risanamento conservativo,<br />

con ampliamento<br />

Aree <strong>di</strong> proprietà pubblica<br />

Area ed e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà<br />

pubblica (<strong>Comune</strong>)<br />

Imme<strong>di</strong>ata (aree demaniali<br />

seconda fase, dopo<br />

l’acquisizione in corso)<br />

Imme<strong>di</strong>ata, previa verifica <strong>di</strong><br />

impatto ambientale e parere<br />

positivo commissione<br />

regionale beni Ambientali<br />

Imme<strong>di</strong>ata, previo parere<br />

positivo commissione<br />

regionale Beni Ambientali<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 29


Recupero dell’area dei<br />

giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi del<br />

Castello e restauro delle<br />

antiche mura<br />

L’intervento <strong>di</strong> ripristino è<br />

per destinazione d’uso<br />

ammessa ed è inserito nelle<br />

in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> PRG e PP.<br />

• Area Faa<br />

• Destinazioni d’uso<br />

ammesse: museo e<br />

sale esposizioni,<br />

parco urbano, aree<br />

ver<strong>di</strong> attrezzate,<br />

attrezzature a servizio<br />

delle precedenti<br />

L’intervento <strong>di</strong> ripristino<br />

mo<strong>di</strong>fica l’attuale<br />

destinazione d’uso in senso<br />

compatibile con le NdA.<br />

L’intervento è compatibile<br />

con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> PTG e<br />

PP.<br />

Galleria del Castello • Area Faa<br />

• Destinazioni d’uso<br />

ammesse: museo e<br />

sale esposizioni, parco<br />

urbano, aree ver<strong>di</strong><br />

attrezzate,<br />

attrezzature a servizio<br />

delle precedenti<br />

Punto informazione<br />

L’intervento <strong>di</strong> ripristino non<br />

mo<strong>di</strong>fica l’attuale<br />

destinazione d’uso.<br />

L’intervento è compatibile<br />

con le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> PRG e<br />

PP.<br />

L’intervento non mo<strong>di</strong>fica le<br />

Recupero Palazzo civico <strong>di</strong><br />

Piazza Matteotti a fini<br />

ricettivi<br />

Progetto unitario<br />

Città&Castello<br />

destinazioni <strong>di</strong> PRG<br />

• Area urbanistica CS –<br />

area normativa<br />

8AC11<br />

• Destinazioni d’uso<br />

generali: attrezzature <strong>di</strong><br />

interesse comune<br />

• Destinazioni d’uso<br />

specifiche: attrezzature<br />

amministrative<br />

L’intervento <strong>di</strong><br />

trasformazione è per<br />

destinazione d’uso<br />

ammessa in via generale<br />

(attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />

comune).<br />

L’intervento è coerente con<br />

le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> PRG in via<br />

generale, la destinazione<br />

specifica deve essere<br />

mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

Intervento compatibile con<br />

le linee strategiche del PUT<br />

nessuno • Area attrezzata<br />

regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e<br />

LR 12/90<br />

Compatibile<br />

nessuno • Zona a<strong>di</strong>acente al<br />

Castello (L.1497/39 e<br />

D.M.12/11/52)<br />

• Area attrezzata<br />

regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e<br />

LR 12/90<br />

Intervento compatibile<br />

E<strong>di</strong>ficio vincolato ai sensi<br />

della L.1089/39<br />

Intervento <strong>di</strong> restauro<br />

conservativo e ripristino<br />

• E<strong>di</strong>ficio vincolato ai<br />

sensi della L.1089/39<br />

Intervento <strong>di</strong> restauro<br />

conservativo<br />

Area <strong>di</strong> proprietà pubblica<br />

(<strong>Comune</strong>)<br />

E<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà<br />

pubblica<br />

- - - Locali <strong>di</strong> proprietà pubblica Imme<strong>di</strong>ata<br />

nessuno • Area attrezzata<br />

regionale – (collina<br />

morenica), LR 25/84 e<br />

LR 12/90<br />

Compatibile<br />

nessuno Area ed e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà<br />

pubblica (Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>)<br />

Imme<strong>di</strong>ata, previo parere<br />

positivo Soprintendenza e<br />

commissione regionale<br />

Beni Ambientali<br />

Imme<strong>di</strong>ata, previo parere<br />

positivo Soprintendenza e<br />

commissione regionale<br />

Beni Ambientali<br />

Previa variante PRGC non<br />

strutturale (mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong><br />

destinazione d’uso<br />

all’interno della categoria<br />

“attrezzature <strong>di</strong> interesse<br />

comune”)<br />

Compatibilità PRG Compatibilità PUT Vincoli idrogeologici Vincoli ambientali Vincoli monumenti Disponibilità delle aree Fattibilità tecnicourbanistica<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 30


le relazioni tra gli interventi<br />

Gli interventi inseriti all’interno del programma integrato sono parti <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno<br />

unitario <strong>di</strong> potenziamento dell’area urbana <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> come luogo <strong>di</strong> turismo locale,<br />

regionale ed internazionale. Le progettazioni dei singoli interventi can<strong>di</strong>dati a<br />

finanziamento (progetti definitivi del Parco e della segnaletica turistica) e le progettazioni<br />

e valutazioni in corso per gli interventi complementari partono dalla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong><br />

elementi strutturanti e dalla ricerca della massima complementarietà e<br />

<strong>di</strong>versificazione. Data la ricchezza potenziale dell’offerta turistica dell’area oggetto del<br />

<strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong>, tutti i progetti hanno come punto <strong>di</strong> partenza la valorizzazione <strong>di</strong><br />

risorse esistenti e la loro messa in rete.<br />

> integrazione morfologica e paesistica<br />

Il sistema dei viali <strong>di</strong> connessione che attualmente definisce l’insieme paesistico del Parco <strong>di</strong> San<br />

Grato è stato rafforzato e messo in evidenza attraverso interventi <strong>di</strong> completamento delle alberate<br />

e <strong>di</strong>radamento della vegetazione circostante, e con la realizzazione <strong>di</strong> una galleria lineare <strong>di</strong><br />

carpini sul lato meri<strong>di</strong>onale del parco.<br />

Gli interventi sulle coste delle parti in pen<strong>di</strong>o permettono <strong>di</strong> mettere in evidenza la conformazione<br />

orografica della collina, risultato della sovrapposizione all’orografica originaria <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

rimodellazione sette e ottocenteschi.Gli interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento e i nuovi inserimenti sono<br />

condotti con il criterio dell’impiego <strong>di</strong> specie autoctone o comunque caratterizzanti il climax<br />

specifico della collina morenica, eliminando specie esogene non momumentali. Le preesistenze<br />

arboree monumentali sono risanate e messe in valore dalla nuova sistemazione paesistica.<br />

Il sistema dei percorsi assume valore <strong>di</strong> rete con elementi forti <strong>di</strong> connessione tra collina, Parco e<br />

area del Castello non solo in virtù dell’evidenza dei segni lineari strutturanti il Parco, ma anche per<br />

la continuità <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong> pavimentazioni, <strong>di</strong> arredo e <strong>di</strong> illuminazione. Il <strong>di</strong>segno delle<br />

connessioni si estende fino a raggiungere il punto d’ingresso della rete dei percorsi della collina<br />

morenica, attraverso un viale esistente connesso alla rete <strong>di</strong> percorsi del Parco.<br />

Il collegamento previsto verso via Montelimar offre una connessione, oggi mancante, sul versante<br />

sud della collina, evitando che la parte terminale del parco <strong>di</strong> configuri come cul-de-sac, e<br />

migliorando ulteriormente le connessioni tra le <strong>di</strong>verse parti della collina. L’intervento su questo<br />

lato completa i lavori <strong>di</strong> consolidamento dei versanti intrapresi a seguito dell’alluvione del 1994,<br />

completando la sistemazione a verde dei versanti. La scaléa prevista lungo il muro del Seminario<br />

arcivescovile prosegue l’asse della galleria dei carpini che costeggia il muro a monte del giar<strong>di</strong>no<br />

<strong>di</strong> Villa Melano.<br />

Nel quadro del restauro dei Giar<strong>di</strong>ni si è ipotizzata l’apertura <strong>di</strong> un passaggio pubblico sulla<br />

terrazza più a monte, in modo da completare un anello <strong>di</strong> percorsi alla stessa quota intorno al<br />

Castello, il cui ultimo elemento <strong>di</strong> raccordo è la riaperta Galleria del Castello.<br />

Il sistema <strong>di</strong> risalita proposto si integra nel <strong>di</strong>segno delle balze della collina sottostante il Castello,<br />

<strong>di</strong>segno messo in valore dai <strong>di</strong>radamenti proposti. Gli interventi <strong>di</strong> sostruzione e taglio dei versanti<br />

sono minimizzati dalla scelta <strong>di</strong> andamenti e tracciati il più possibile aderenti al profilo attuale del<br />

pen<strong>di</strong>o.<br />

La scelta del sistema <strong>di</strong> risalita con rampe a tratte successive <strong>di</strong> scale mobili consente<br />

l’integrazione tra il sistema <strong>di</strong> risalita e la rete dei percorsi urbani minori e maggiori.<br />

> complementarietà e <strong>di</strong>versificazione<br />

Il programma integrato si propone <strong>di</strong> potenziare l’offerta dell’area <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> <strong>di</strong>versificandone le<br />

componenti. Gli interventi proposti rafforzano la presenza nell’offerta dell’area delle possibilità <strong>di</strong><br />

l’integrazione<br />

turismo ambientale, escursionismo, turismo naturalistico e cicloturismo, portando fino al Castello,<br />

polo tra<strong>di</strong>zionale dell’offerta culturale <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> ed attrattore <strong>di</strong> livello internazionale, la rete dei<br />

percorsi che oggi innerva la collina morenica facendone una rilevante risorsa ricreativa ed<br />

ambientale <strong>di</strong> rango metropolitano.<br />

Gli elementi <strong>di</strong> attrazione del turismo culturale si sono recentemente rafforzati con le opere <strong>di</strong><br />

recupero e riqualificazione ambientale estese a tutto il centro storico, con il restauro della Casa del<br />

Conte Verde e con un’estesa serie <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> privati (citiamo per tutti l’avvenuto restauro della<br />

Torre della Filanda).I restauri previsti nel Parco <strong>di</strong> san Grato (Cappella e Torre) aggiungono nuovi<br />

elementi <strong>di</strong> attrazione, come anche il recupero del complesso monumentale <strong>di</strong> Villa Melano e del<br />

suo parco.<br />

Il restauro dei Giar<strong>di</strong>ni, destinati ad accogliere esposizioni all’aperto della collezione <strong>di</strong> arte<br />

contemporanea del Castello, completa e rafforza la dotazione espositiva del Museo.<br />

Il recupero del parco offre nuove occasioni al turismo studentesco, attuale punto <strong>di</strong> forza del<br />

castello, sia legate alla visita del Castello, che invece su temi <strong>di</strong> educazione naturalistica e<br />

ambientale. In questo senso assume valore la proposta <strong>di</strong> inserire un piccolo planetario nella<br />

restaurata cappella <strong>di</strong> san Grato.Al contempo, gli interventi <strong>di</strong> riqualificazione restituiscono all’uso<br />

locale della città un’importante risorsa per il loisir urbano.<br />

La trasformazione <strong>di</strong> Villa Melano in complesso alberghiero integra l’offerta ricettiva della città in<br />

un segmento <strong>di</strong> qualità alta oggi poco coperto (comunque assente nel centro storico), destinato<br />

sia al turismo culturali che al turismo <strong>di</strong> affari. Complementare, sul fronte della ricettività, è l’ipotesi<br />

<strong>di</strong> trasformare il Palazzo Civico in albergo per gruppi, giovani e studenti, con un’offerta destinata<br />

ad un segmento <strong>di</strong> turismo che oggi è tra i più importanti per <strong>Rivoli</strong>, ma che non trova un’adeguata<br />

possibilità <strong>di</strong> ospitalità.<br />

> valorizzazione dell’esistente<br />

Il <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> prevede <strong>di</strong> sviluppare le proprie azioni <strong>di</strong> potenziamento dell’offerta<br />

turistica <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> a partire dalla riqualificazione <strong>di</strong> siti e dotazioni esistenti.<br />

Il Parco della Collina Morenica costituisce una risorsa territoriale <strong>di</strong> turismo ambientale <strong>di</strong> rilevanza<br />

metropolitana, che con i progettati interventi <strong>di</strong> risanamento, ri<strong>di</strong>segno e riorganizzazione del<br />

Parco <strong>di</strong> San Grato recupera il proprio rapporto con il Castello e con la città. Gli interventi <strong>di</strong><br />

restauro delle preesistenze e<strong>di</strong>lizie e la ra<strong>di</strong>cale ristrutturazione dell’architettura verde del parco <strong>di</strong><br />

San Grato, con importanti integrazioni e l’apertura <strong>di</strong> connessioni nuove, riportano alla qualità<br />

dell’impianto <strong>di</strong> inizio secolo il parco come attrezzatura della città.<br />

Lo stesso Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, pur essendo l’attrattore principale dei flussi turistici della città, trarrà<br />

beneficio dall’essere inserito in un sistema locale <strong>di</strong> offerta più ampio e <strong>di</strong>versificato, dal<br />

potenziamento della ricettività e dalla possibilità <strong>di</strong> estendere le proprie collezioni all’aperto, nei<br />

restaurati giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi.<br />

L’offerta <strong>di</strong> nuove opportunità <strong>di</strong> mobilità urbana con tecnologie innovative (autobus elettrici,<br />

risalita meccanizzata) permette <strong>di</strong> sviluppare l’offerta turistica della città garantendone la<br />

compatibilità con l’ambiente naturale e urbano, in una prospettiva <strong>di</strong> sviluppo sostenibile<br />

dell’economia turistica locale e <strong>di</strong> area. La prospettiva dell’arrivo in Piazza Martiri della<br />

metropolitana torinese colloca i due interventi sulla mobilità in uno scenario <strong>di</strong> connessioni<br />

rafforzate con il capoluogo, che restituiscono al centro storico il suo ruolo naturale <strong>di</strong> connessione<br />

urbana tra asse <strong>di</strong> corso Francia e Castello. Lungo i percorsi pedonali rafforzati dalle nuove<br />

infrastrutture si trovano importanti episo<strong>di</strong> dell’architettura della città, recentemente restaurati,<br />

come la Casa del Conte Verde e la Collegiata Nuova con la sottostante piazza Bollani. L’intero<br />

sistema degli spazi pubblici del cento è recentemente stato oggetto <strong>di</strong> rinnovo ra<strong>di</strong>cale.<br />

Il potenziamento dell’offerta ricettiva nei due segmenti oggi strutturalmente deboli per <strong>Rivoli</strong>, quello<br />

del modello chateaux-relais e quello del turismo <strong>di</strong> gruppo e giovanile, avviene attraverso il<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 31


ecupero <strong>di</strong> due importanti preesistenze monumentali, l’una – il Palazzo Civico – strettamente<br />

integrata con il tessuto del centro Storico, l’altra – Villa Melano – collocata nel cuore del sistema<br />

Castello-Collina.<br />

> integrazione tra turismo, territorio e città<br />

Nello spirito <strong>di</strong> integrazione tra aspetti <strong>di</strong>versi dell’offerta turistica, e dell’offerta turistica con la<br />

struttura territoriale e l’economia locale, gli interventi proposti nel <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> si<br />

propongono come elementi <strong>di</strong> connessione funzionale alla scala urbana e territoriale, con funzioni<br />

ed usi molteplici:<br />

• Gli interventi sulla mobilità (risalita e minibus) servono e collegano i principali attrattori turistici<br />

della città, ma allo stesso tempo svolgono un ruolo importante <strong>di</strong> promozione della mobilità<br />

pedonale nella vita quoti<strong>di</strong>ana della città, coerentemente con le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e le soluzioni<br />

progettuali proposte dal Piano Urbano del Traffico.<br />

• La linea <strong>di</strong> minibus raccorda e connette un vasto sistema <strong>di</strong> parcheggi e piccole aree <strong>di</strong> sosta,<br />

che nel suo insieme offre al visitatore e agli abitanti circa 900 posti auto. Essa risponde così<br />

alla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperimento <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> aree <strong>di</strong> nuovo parcheggio a servizio del Castello e del<br />

Centro storico.<br />

• I percorsi valorizzati dai nuovi interventi sulla mobilità si integrano e rafforzano la struttura<br />

attuale del sistema del commercio locale, organizzato intorno all’asse <strong>di</strong> via Piol e in via Santa<br />

Croce. Allo stesso tempo, il commercio è <strong>di</strong> per sé elemento <strong>di</strong> attrazione turistica e <strong>di</strong> vitalità<br />

urbana.<br />

• Lungo gli stessi percorsi si collocano i principali monumenti della città, inseriti in un contesto<br />

urbano recentemente riqualificato integralmente.<br />

• I nuovi interventi per il potenziamento della ricettività offrono soluzioni fattibili per vicende da<br />

lungo tempo irrisolte come quella <strong>di</strong> Villa Melano, o nuove funzioni per contenitori <strong>di</strong> pregio<br />

che presto saranno liberati delle loro attuali funzioni amministrative.<br />

• Le aree ver<strong>di</strong> del parco <strong>di</strong> San Grato svolgono la funzione <strong>di</strong> parco urbano per la città, ma<br />

sono allo stesso tempo strettamente raccordate con la rete territoriale dei percorsi della collina<br />

morenica assumendo il ruolo <strong>di</strong> “porta” <strong>di</strong> un più vasto insieme geografico e paesaggistico.<br />

• I parcheggi ricavati nelle zone perimetrali del parco consentono <strong>di</strong> liberare dalla sosta il<br />

piazzale Mafalda <strong>di</strong> Savoia, restituendo al visitatore la possibilità <strong>di</strong> una corretta percezione<br />

del Castello e delle relazioni geografiche e <strong>di</strong> paesaggio che esso istituisce con i punti salienti<br />

dell’area torinese (Superga, la collina Torinese, l’asse <strong>di</strong> corso Francia, l’imbocco della Valle<br />

<strong>di</strong> Susa). Allo stesso tempo, esse possono fungere da aree <strong>di</strong> attestamento per la partenza<br />

dei percorsi della collina Morenica.<br />

> sostenibilità e innovazione<br />

Nel suo insieme il <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> assume come proprio criterio or<strong>di</strong>natore la sostenibilità<br />

degli interventi proposti. Le sistemazioni a verde del Parco sono state definite in coerenza con<br />

specie e tipi appropriati alla situazione geografica, climatica e <strong>di</strong> paesaggio della collina morenica,<br />

pur non avendo l’area <strong>di</strong>mensioni tali da consentire in termini cre<strong>di</strong>bili <strong>di</strong> procedere ad una<br />

rinaturalizzazione. Le aree <strong>di</strong> parcheggio son trattate a verde con armatura alveolare in pvc<br />

riciclato, tale da garantire permeabilità del suolo e crescita erbosa.I percorsi sono pavimentati in<br />

stabilizzato con inerti e coloranti naturali, con inserti <strong>di</strong> pietra nel punti <strong>di</strong> maggior usura.<br />

All’interno del parco si sono contenute al minimo le emissioni luminose con l’impiego <strong>di</strong> corpi<br />

specifici a bassa altezza, scelta consentita dalla decisione de chiudere nel periodo notturno le<br />

parti più interne del parco.<br />

Le soluzioni progettuali proposte per le connessioni e la mobilità turistica si connotano inoltre per<br />

la loro spiccata innovatività sotto il profilo logistico, puntando sulla valorizzazione delle reti urbane<br />

esistenti e della mobilità pedonale anche per gran<strong>di</strong> flussi, ed insieme per l’impiego <strong>di</strong> soluzioni<br />

tecniche innovative <strong>di</strong> trazione elettrica – per la risalita meccanizzata – eventualmente integrabile<br />

con sistemi fotovoltaici <strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> potenza, e generazione ibrida a bassissime emissioni e<br />

impatto nullo per i veicoli <strong>di</strong> trasporto su gomma.<br />

la scelta degli interventi<br />

can<strong>di</strong>dati al finanziamento<br />

A seguito dell’inserimento in graduatoria dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità “La città e il Castello”<br />

con del. G.R. 28 maggio 2001 n.59-3113 e coerentemente con le in<strong>di</strong>cazioni della<br />

delibera <strong>di</strong> approvazione che invita i soggetti i cui stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità sono stati giu<strong>di</strong>cati<br />

idonei a “… proporre Programmi Integrati selezionando ulteriormente i progetti <strong>di</strong><br />

intervento che riterranno prioritari, nell’ambito delle linee strategiche <strong>di</strong> intervento…”, si è<br />

ritenuto <strong>di</strong> restringere la rosa dei progetti can<strong>di</strong>dati al finanziamento regionale ai progetti<br />

per il Parco <strong>di</strong> San Grato, comprensivo <strong>di</strong> tutte le opere <strong>di</strong> riqualificazione e restauro<br />

anche delle preesistenze e<strong>di</strong>lizie, e della segnaletica turistica per il Centro Storico.<br />

Sono stati selezionati tra gli interventi il Parco e la Segnaletica<br />

• per la loro fattibilità imme<strong>di</strong>ata sotto il profilo tecnico, economico ed amministrativo<br />

• per la capacità <strong>di</strong> attivare partenariati istituzionali e non<br />

• per l’esistenza <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> tra soggetti pubblici<br />

• per l’imme<strong>di</strong>ata ricaduta sulla <strong>di</strong>versificazione e integrazione dell’offerta turistica<br />

• per l’imme<strong>di</strong>ato esito <strong>di</strong> rafforzamento del sistema turistico locale<br />

• per la capacità <strong>di</strong> agire da elementi <strong>di</strong> connessione in senso fisico e funzionale<br />

• per la potenzialità <strong>di</strong> valorizzazione dell’esistente, <strong>di</strong> miglioramento della<br />

comunicazione e dell’informazione<br />

• per l’integrazione tra aspetti storici e naturalistici, sia in senso generale che puntuale<br />

• per l’integrazione e la coerenza con le gran<strong>di</strong> iniziative regionali (corona verde e<br />

residenze sabaude).<br />

Gli altri interventi inseriti nel programma integrato ne fanno comunque parte a pieno<br />

titolo, e delineano nel loro insieme la strategia complessiva <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o e lungo termine che<br />

la Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> si è data per il potenziamento della propria offerta turistica.<br />

Successivamente alla redazione dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità sono venute meno le<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fattibilità <strong>di</strong> un’intervento coor<strong>di</strong>nato con la Provincia <strong>di</strong> Torino per la<br />

rifunzionalizzazione del Seminario a sede <strong>di</strong> ricettività giovanile. L’intervento previsto sul<br />

Seminario è stato ricollocato in uno stabile <strong>di</strong> proprietà comunale, il Palazzo Civico <strong>di</strong><br />

Piazza Matteotti attualmente occupato dal Servizio Gestione del Territorio.Le attività<br />

attualmente inse<strong>di</strong>ate saranno nel prossimo anno spostate nella nuova sede municipale<br />

<strong>di</strong> corso Francia (ex Elcat).<br />

Il progetto <strong>di</strong> minibus elettrico a servizio turistico locale, pur essendo stato progettato in<br />

tutti i suoi aspetti fino alla definizione esecutiva, non è stato inserito tra gli interventi <strong>di</strong><br />

cui si chiede il finanziamento.Resta infatti da definire, in base all’esecutivo del servizio<br />

redatto, la modalità più appropriata <strong>di</strong> gestione tra un affidamento ad ATM in estensione<br />

del sistema urbano <strong>di</strong> trasporto pubblico, ed un’integrazione nel servizio in appalto <strong>di</strong><br />

gestione della sosta pubblica nella città. Sono inoltre ancora da verificare le possibilità <strong>di</strong><br />

accedere a contributi pubblici del Ministero dell’Ambiente per l’innovazione e la<br />

sostenibilità del trasporto pubblico, e le sinergie con il sistema ipotizzato <strong>di</strong> risalita<br />

meccanizzata.<br />

Per il progetto <strong>di</strong> risalita meccanizzata, data l’importanza e la delicatezza dell’intervento,<br />

sono in corso verifiche tecniche specifiche, valutazioni sui possibili inserimenti nel<br />

paesaggio, stime della domanda attuale e potenziale, verifiche sulla sostenibilità<br />

finanziarie e gestionale dell’intervento.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 32


Sono coinvolti <strong>di</strong>rettamente nella progettazione del <strong>Programma</strong>, nella sua attuazione e<br />

nella successiva gestione delle realizzazioni e delle iniziative:<br />

> la Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

• Promotore dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità (2000) e del <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> (2001) “La Città e il Castello”<br />

• Cofinanziatore degli interventi<br />

• Proprietario delle aree e degli immobili oggetto del programma<br />

> l’Ente Regionale Parco La Mandria<br />

• Co-promotore del <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> (2001) “La Città e il Castello”<br />

• Verifica in sede tecnica delle progettazioni inserite nel <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong><br />

• Ente gestore dell’area attrezzata della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

> la Regione Piemonte<br />

• come ente deputato al coor<strong>di</strong>namento e alla promozione del turismo<br />

• come ente co-finanziatore degli interventi se giu<strong>di</strong>cati idonei ai sensi della L.R. 4/2000<br />

• come promotore dei programmi “Residenze sabaude” e “Corona Verde”<br />

• come attuale cofinanziatore degli interventi <strong>di</strong> restauro dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi del Castello.<br />

Sono interessate per la verifica ed approvazione degli interventi previsti dal programma<br />

su beni architettonici e preesistenze ambientali<br />

> la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici<br />

> la Commissione Regionale Beni Ambientali<br />

Sono inoltre <strong>di</strong>rettamente interessati alla realizzazione degli interventi e delle azioni<br />

previste nel <strong>Programma</strong>, come partner, realizzatori o co-gestori:<br />

> le Associazioni locali<br />

• l’Associazione per la salvaguar<strong>di</strong>a della Collina Morenica o.n.l.us. ha <strong>di</strong>chiarato il proprio<br />

interesse per il progetto, ha collaborato alla definizione dei possibili usi e funzioni del Parco <strong>di</strong> San<br />

Grato, vi svolge già attività e intende rafforzare la propria presenza in futuro.<br />

• Il gruppo degli Astrofili <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e <strong>di</strong> Collegno intende portare la propria sede all’interno del Parco e<br />

fare della collina <strong>di</strong> San Grato un punto <strong>di</strong> osservazione e <strong>di</strong> educazione ambientale; ha collaborato<br />

alla definizione delle scelte progettuali ed intende gestire il complesso della Cappella e della Torre,<br />

una volta restaurato.<br />

> il Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> / Museo d’Arte Contemporanea<br />

• come principale attrattore turistico dell’area<br />

• per l’estensione delle proprie collezioni negli spazi all’aperto dei Giar<strong>di</strong>ni Cinquecenteschi<br />

i soggetti coinvolti<br />

> l’Azienda Trasporti Metropolitani<br />

• come soggetto gestore della mobilità nell’area torinese<br />

• come partner del tavolo intercomunale <strong>Rivoli</strong>-Collegno-Grugliasco per la riorganizzazione del trasporto<br />

pubblico dell’area ovest<br />

• come possibile gestore della linea <strong>di</strong> minibus<br />

> l’Azienda Turismo Locale<br />

• come soggetto promotore del turismo nell’area Pinerolese-Valsusa<br />

• come possibile gestore del punto <strong>di</strong> informazione turistica previsto in piazza Martiri<br />

> Operatori privati<br />

• per l’intervento <strong>di</strong> recupero e trasformazione a fini ricettivi del complesso <strong>di</strong> Villa Melano, attraverso la<br />

procedura <strong>di</strong> project financing avviata dalla Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> nel giugno 2001.<br />

• per l’intervento <strong>di</strong> recupero e trasformazione a fini ricettivi del Palazzo civico <strong>di</strong> Piazza Matteotti<br />

(anche eventuali soggetti del terzo settore)<br />

• per l’eventuale gestione integrata della linea <strong>di</strong> minibus elettrico attraverso l’estensione dell’appalto<br />

per la gestione e l’esazione della aree <strong>di</strong> sosta municipali.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 33


le risorse attivate<br />

risorse naturali<br />

• Collina Morenica<br />

• Parco <strong>di</strong> San Grato<br />

• Parco <strong>di</strong> Villa Melano<br />

• Sistema territoriale dei percorsi<br />

risorse storiche<br />

• Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

• Giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi e antiche mura<br />

• Galleria al castello<br />

• Villa Melano<br />

• Cappella <strong>di</strong> San Grato<br />

• Torre segnaletica<br />

• Casa del Conte Verde<br />

• Sistema dei luoghi storici del Centro<br />

risorse culturali<br />

• Museo <strong>di</strong> arte contemporanea<br />

• Servizi educativi del Museo<br />

• Centro espositivo alla Casa del Conte Verde<br />

risorse sociali<br />

• Associazioni locali e gruppi (Associazione per la salvaguar<strong>di</strong>a della collina morenica,<br />

associazione Astrofili)<br />

risorse economiche<br />

• Risorse economiche del sistema commerciale locale<br />

• Risorse finanziarie pubbliche (regione e comune)<br />

• Risorse finanziarie private (operatori privati e terzo settore per gli interventi ricettivi)<br />

le iniziative per il partenariato<br />

partenariato istituzionale<br />

• Coprogettazione del programma e verifica in sede tecnica con l’Ente Parco<br />

Regionale La Mandria<br />

• Valorizzazione e rilancio dei partenariati esistenti:<br />

> rilancio del protocollo <strong>di</strong> intesa tra i comuni della Collina Morenica<br />

> iniziative del Patto Territoriale zona ovest nei settori turismo e ambiente<br />

> tavolo <strong>di</strong> concertazione sul trasporto con Collegno, Grugliasco ed ATM<br />

> conclusione del protocollo <strong>di</strong> intesa con Collegno e Torino per la riqualificazione <strong>di</strong><br />

Corso Francia<br />

• Coinvolgimento <strong>di</strong> altri soggetti pubblici nella realizzazione del programma<br />

> attraverso accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma<br />

> con la convocazione <strong>di</strong> conferenze dei servizi<br />

rapporti pubblico-privato<br />

• stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità e valutazione finanziaria delle ipotesi <strong>di</strong> intervento per la<br />

trasformazione del complesso <strong>di</strong> villa Melano a destinazione ricettiva (2000)<br />

• avvio <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong> project financing per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> operatori privati<br />

interessati alla trasformazione <strong>di</strong> villa Melano (giugno 2001)<br />

• contatti con operatori privati in corso (settembre 2001, in corso)<br />

rapporti con le associazioni locali<br />

• valorizzazione e complementarietà con le iniziative <strong>di</strong> associazioni attive sul territorio<br />

• coinvolgimento nella fase <strong>di</strong> progettazione degli interventi<br />

• coinvolgimento nella fase <strong>di</strong> gestione delle attività e delle strutture<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 34


le iniziative complementari<br />

iniziative del terzo settore<br />

Associazione per la salvaguar<strong>di</strong>a della Collina Morenica<br />

Attiva da anni nella promozione della collina morenica con la redazione <strong>di</strong> opuscoli e<br />

guide, la marcatura il tracciamento e manutenzione <strong>di</strong> itinerari, l’associazione ha trovato<br />

da due anni una sede appropriata nella cascina del Miscarlino, dove svolge attività<br />

informative ed educative.<br />

I contatti in sede <strong>di</strong> definizione del programma hanno permesso <strong>di</strong> valutare le<br />

potenzialità connesse al recupero degli spazi ver<strong>di</strong> per lo svolgimento <strong>di</strong> attività nel<br />

parco (educazione storica e ambientale, valorizzazione delle tra<strong>di</strong>zioni locali – fiabe)<br />

gestite dall’associazione, anche in collaborazione con il settore educativo del Museo <strong>di</strong><br />

Arte Contemporanea.<br />

L’associazione può inoltre farsi tramite della promozione del parco <strong>di</strong> san Grato come<br />

parte del sistema della collina, anche con la propria presenza temporanea sul sito<br />

(settimanale, stagionale) e l’organizzazione <strong>di</strong> eventi.<br />

Associazione Astrofili <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Attiva da anni nell’educazione scientifica ed ambientale, l’associazione è alla ricerca <strong>di</strong><br />

una propria sede che potrebbe essere in<strong>di</strong>viduata nella Cappella <strong>di</strong> San Grato, situata<br />

all’interno del parco. Qui l’associazione si propone <strong>di</strong> svolgere attività informative ed<br />

educative, con uscite e svolgimento <strong>di</strong> attività nel parco (educazione<br />

ambientale).L’assegnazione all’associazione del complesso della cappella e della torre<br />

segnaletica risolverebbe un <strong>di</strong>fficile problema gestionale, localizzando nei due e<strong>di</strong>fici<br />

attività appropriate e coerenti con la storia dei due e<strong>di</strong>fici, ma soprattutto garantendo<br />

un’importante presenza nel recinto del parco, in periodo <strong>di</strong>urno ma soprattutto serale.<br />

iniziative <strong>di</strong> operatori privati<br />

Castello <strong>di</strong> Pianura<br />

L’intervento <strong>di</strong> riqualificazione urbana dell’ex stazione delle autocorriere <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> assume<br />

valore strategico nel futuro della città, anche sotto il profilo delle possibili sinergie con il<br />

programma integrato.L’intervento (P.E.C.) previsto comporta la realizzazione <strong>di</strong> servizi e<br />

commercio, con un parcheggio interrato pubblico per 600 posti auto, in corrispondenza<br />

della “porta urbana” del centro storico e del futuro nodo <strong>di</strong> interscambio centrale <strong>di</strong><br />

<strong>Rivoli</strong>, con attestamento della metropolitana e ingresso all’area pedonale <strong>di</strong> via Piol.<br />

Potenziamento dell’offerta ricettiva - Interventi finanziati ai sensi della L.R. 18/1999<br />

“Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”<br />

Risultano inseriti nella graduatoria regionale gli interventi proposti per l’Albergo Davide e<br />

l’Hotel <strong>Rivoli</strong>. Sono inoltre stati valutate con esito positivo due domande per l’avvio <strong>di</strong><br />

bed & breakfast, che segnerebbero il ritorno <strong>di</strong> attività ricettive familiari nell’area centrale<br />

della città.<br />

Gli interventi finanziati non sono concorrenziali con i progetti contenuti nel programma<br />

integrato per Villa Melano (turismo culturale, hotel de charme, turismo congressuale) e<br />

Palazzo Civico (gruppi, scolastico, studentesco). Si tratta <strong>di</strong> offerte con caratteristiche<br />

tali <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione, rivolte a segmenti <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong>versi, che si presentano anzi come<br />

potenzialmente complementari.<br />

iniziative pubbliche<br />

Restauro della Casa del Conte Verde<br />

Recentemente completato, il restauro della Casa del Conte Verde ha restituito alla città il<br />

suo principale e<strong>di</strong>ficio storico e monumentale. Oltre ad essere in sé una meta turistica, la<br />

Casa è <strong>di</strong>ventata contenitore <strong>di</strong> attività civiche e sede <strong>di</strong> importanti esposizioni. Vi si è<br />

svolta la prima iniziativa coor<strong>di</strong>nata tra Museo d’Arte Contemporanea e Città, in<br />

occasione della mostra “Quoti<strong>di</strong>ana” (2000), che ha segnato una svolta nei rapporti tra il<br />

castello e il Centro storico, oltre che tra le due istituzioni.<br />

Iniziative ed eventi per la promozione del Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Il centro storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> è sede <strong>di</strong> eventi temporanei <strong>di</strong> interesse locale e/o<br />

metropolitano:<br />

• Mercato mensile dell’antiquariato<br />

• Mercato delle erbe<br />

• Fiera <strong>di</strong> Santa Caterina<br />

• Fiera <strong>di</strong> Primavera<br />

• Due giorni <strong>di</strong> “C’era una volta un Re”<br />

• Città a porte aperte<br />

Con la conclusione dei lavori <strong>di</strong> risistemazione <strong>di</strong> Piazza Bollani, è previsto il ritorno del<br />

mercato settimanale nella piazza.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 35


le relazioni <strong>di</strong> area vasta<br />

Il <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> “La Città e il Castello” si inserisce in un quadro <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong><br />

area vasta che vede l’intero quadrante ovest dell’area metropolitana torinese investito da<br />

importanti cambiamenti, il cui segno può essere riassunto nel venir meno della centralità<br />

<strong>di</strong> Torino in senso geografico, e della produzione industriale come unica vocazione <strong>di</strong><br />

sviluppo del territorio. L’area metropolitana sempre più assume l’aspetto <strong>di</strong> una rete<br />

policentrica in cui città come <strong>Rivoli</strong> recuperano il proprio ruolo storico <strong>di</strong> centri locali,<br />

assumendo però al tempo stesso nuove potenzialità <strong>di</strong> relazioni <strong>di</strong> rete. Allo stesso<br />

tempo, il venir meno dell’egemonia della “città industriale” evidenzia nuove possibilità <strong>di</strong><br />

sviluppo economico in settori come il turismo.<br />

Sotto questo profilo il quadrante ovest dell’area metropolitana, con <strong>Rivoli</strong> in posizione<br />

centrale, presenta alcuni indubbi punti <strong>di</strong> forza, rappresentati da altrettante risorse<br />

ambientali, storiche e culturali <strong>di</strong> rilievo sovra-locale, che se adeguatamente sviluppate e<br />

connesse possono configurare un’offerta turistica forte, <strong>di</strong>versificata e articolata:<br />

1. Il sistema dei parchi e delle aree protette, che a partire dai giar<strong>di</strong>ni della Venaria<br />

Reale e dal Parco della Mandria <strong>di</strong>segna una mezzaluna verso ovest e sud,<br />

incontrando l’area del Musinè, la collina Morenica con l’area attrezzata del parco <strong>di</strong><br />

San Grato, l’area dei laghi <strong>di</strong> Avigliana, e infine si connette con il Parco Fluviale del<br />

Sangone.<br />

2. Il tessuto connettivo, ancora <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria qualità ambientale sia in senso<br />

naturalistico che come traccia storica degli assetti del paesaggio agrario della<br />

pianura irrigua piemontese del secondo settecento, nelle aree della collina morenica<br />

e nelle parti agricole della pianura non urbanizzata.<br />

3. Le due gran<strong>di</strong> aste fluviali, in primo luogo della Dora Riparia ma anche del Ceronda,<br />

che attendono ancora <strong>di</strong> essere opportunamente valorizzate per il loro straor<strong>di</strong>nario<br />

potenziale ambientale e per la presenza <strong>di</strong> tracce consistenti delle sistemazioni<br />

irrigue storiche<br />

4. I punti <strong>di</strong> eccellenza consolidati del Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, dell’Abbazia <strong>di</strong> S.Antonio <strong>di</strong><br />

Ranverso, della Sacra <strong>di</strong> San Michele, della Reggia della Venaria e del parco della<br />

Mandria, insieme a risorse ancora da valorizzare come la Certosa <strong>di</strong> Collegno.<br />

5. La rete dei percorsi territoriali composta dalla via Francigena, dai sentieri e itinerari<br />

della collina Morenica, dalle stesse aste fluviali se opportunamente qualificate, dalla<br />

rete provinciale delle piste ciclabile, dai tracciati agricoli <strong>di</strong> potenziale uso ricreativo.<br />

6. I no<strong>di</strong> delle reti ecomuseali regionale e provinciale, con l’ecomuseo del Molino della<br />

Seta a Collegno, il Villaggio Leumann, il museo delle acque <strong>di</strong> Savonera, cui<br />

possiamo aggiungere per affinità il centro <strong>di</strong> documentazione del Miscarlino de<strong>di</strong>cato<br />

alla collina Morenica.<br />

Il quadrante ovest dell’area metropolitana è interessato da una serie <strong>di</strong> interventi in atto<br />

ed in programma, con forti potenzialità <strong>di</strong> interazione con il <strong>Programma</strong> <strong>Integrato</strong> “La<br />

Città e il Castello”. Nei paragrafi successivi sono evidenziate le connessioni <strong>di</strong> ogni<br />

iniziativa con il <strong>Programma</strong>, con una valutazione sintetica delle ricadute e delle sinergie<br />

possibili.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 36


progetti e programmi L.R. 4/2000<br />

La deliberazione Giunta Regionale 28 maggio 2001 n.59-3113 “Interventi regionali per lo sviluppo, la<br />

rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dell’offerta turistica” ha in<strong>di</strong>viduato quattro stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità<br />

localizzati nell’area ovest come idonei a finanziamento:<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Avigliana – completamento e <strong>di</strong>versificazione dell’offerta turistica<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Rivalta Torinese – completamento e potenziamento <strong>di</strong> struttura per l’accoglimento,<br />

informazione e ricreazione dei turisti<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Venaria Reale – Valorizzazione del contesto storico-architettonico connesso alla Reggia e<br />

al Borgo Castello<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Alpignano– Riqualificazione e valorizzazione turistica ambienti naturali, delle tra<strong>di</strong>zioni<br />

professionali locali, sviluppo iniziative culturali e ricreative.<br />

Insieme allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità proposto da <strong>Rivoli</strong>, i quattro programmi <strong>di</strong> intervento rafforzano l’attrattività<br />

generale del sistema turistico <strong>di</strong> area vasta offrendo nuove occasioni i visita e rafforzando gli attrattori<br />

esistenti. L’insieme delle cinque proposte presenta un elevato grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione, con la<br />

compresenza <strong>di</strong> offerte per il turismo ambientale, storico-culturale, locale. Il rafforzamento della ricettività<br />

proposto in alcuni programmi avrà mutue ricadute positive.<br />

patto territoriale zona ovest<br />

Turismo e ambiente sono stati in<strong>di</strong>viduati come temi portanti del patto territoriale della zona ovest, che<br />

vede insieme a <strong>Rivoli</strong> altri 10 comuni (Collegno, Grugliasco, Villarbasse, Rosta, Alpignano, Pianezza, San<br />

Gillio, Druento, Venaria, Buttigliera) cooperare nella promozione <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> sviluppo locale.<br />

In sede <strong>di</strong> progettazione del PRUSST promosso dal patto zona ovest, sono stati in<strong>di</strong>viduati come centrali i<br />

due assi della qualificazione dei centri storici e della valorizzazione delle aste fluviali, sia con interventi<br />

nuovi che attraverso la messa a sistema degli interventi già in corso <strong>di</strong> attuazione.Il patto territoriale<br />

intende utilizzare le elaborazioni progettuali condotte in sede <strong>di</strong> PRUSST come base <strong>di</strong> lavoro per la règia<br />

delle proprie azioni in materia <strong>di</strong> ambiente e sviluppo turistico, attraverso la partecipazione al DOCUP<br />

2000-2006 e con forme <strong>di</strong> partenariato pubblico-privato. Si riportano qui <strong>di</strong> seguito le azioni aventi relazioni<br />

con il programma integrato “La Città e il Castello”.<br />

Collina morenica<br />

• Integrazione e qualificazione della rete dei percorsi collinari<br />

• Qualificazione ambientale delle aree a bosco e coltivo<br />

• Valorizzazione delle risorse ambientali (promozione della manutenzione del bosco attraverso la<br />

valorizzazione del potenziale energetico della biomassa)<br />

• Riassetto idrogeologico dei versanti in <strong>di</strong>ssesto<br />

Territorio agricolo<br />

• Riuso delle piste agricole come rete <strong>di</strong> percorsi ricreativi e turistici ciclo-pedonali<br />

• Qualificazione ambientale delle aree agricole attraverso la reintroduzione <strong>di</strong> alberature e filari e il<br />

rior<strong>di</strong>no delle bealere<br />

• Promozione della ricettività e dell’agriturismo<br />

• Promozione dell’agricoltura <strong>di</strong> qualità e sostenibile, attraverso formazione e marchi <strong>di</strong> qualità.<br />

Centri storici<br />

Oltre agli interventi nel centro storico <strong>di</strong> rivoli, sono in corso <strong>di</strong> riqualificazione o sono stati recentemente<br />

riqualificati i centri storici e le aree centrali <strong>di</strong>: Collegno, Grugliasco, Villarbasse, Alpignano, Pianezza, San<br />

Gillio, Druento, Venaria, Buttigliera.<br />

Aste fluviali<br />

Il patto territoriale intende coor<strong>di</strong>nare in un insieme organico <strong>di</strong> interventi le <strong>di</strong>verse iniziative assunte dai<br />

comuni interessati dal passaggio delle aste fluviali della Ceronda e soprattutto della Dora, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

una più stretta integrazione con il sistema delle aree ver<strong>di</strong> della Venaria e della Mandria nel primo caso, e<br />

della costituzione <strong>di</strong> un parco unico nel caso della Dora.<br />

Le iniziative in corso <strong>di</strong> attuazione da parte del patto territoriale concorrono a potenziare l’offerta turistica<br />

locale, sia attraverso la riqualificazione urbana ed ambientale <strong>di</strong> importanti risorse oggi sottoutilizzate, sia<br />

attraverso la costituzione <strong>di</strong> reti e sistemi territoriali <strong>di</strong> percorsi e localizzazioni. In questo quadro il<br />

programma integrato “La Città e il Castello” si inserisce coerentemente. Inoltre, le iniziative proposte nel<br />

programma possono trovare nel patto una sede <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> e cooperazioni, ad esempio per la promozione<br />

della collina Morenica. In questo senso va sottolineata l’esistenza <strong>di</strong> un protocollo d’intesa tra i comuni<br />

della Collina Morenica (<strong>Rivoli</strong>, Villarbasse, Rosta, Avigliana, Trana, Rivalta) che costituisce una ulteriore<br />

possibile sede <strong>di</strong> cooperazione intercomunale nell’attivazione <strong>di</strong> iniziative in campo turistico.<br />

Aste fkluviali, collina morenica e pianura,<br />

sistema dei centri storici. Patto territoriale<br />

zona ovest, PRUSST 1999<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 37


la mobilità <strong>di</strong> area metropolitana<br />

La definizione del Piano Generale del Traffico dell’area metropolitana offre agli interventi del<br />

programma integrato “La Città e il Castello” un quadro <strong>di</strong> riferimento chiaro sulla mobilità <strong>di</strong> area vasta,<br />

consentendo <strong>di</strong><br />

• valutare positivamente le sinergie tra gli interventi locali proposti dal programma sulla mobilità locale<br />

(minibus e sistema della risalita) nella loro relazione con i gran<strong>di</strong> interventi strutturali sulla mobilità <strong>di</strong><br />

area metropolitana (metropolitana sotterranea <strong>di</strong> Torino, no<strong>di</strong> <strong>di</strong> interscambio, sistema delle ferrovie<br />

regionali)<br />

• valutare le ricadute positive in termini <strong>di</strong> accessibilità generale, sia veicolare che con il trasporto<br />

pubblico, all’area oggetto del programma integrato; il miglioramento dell’accessibilità riguarda le<br />

connessioni con Torino, l’accesso dai gran<strong>di</strong> scambiatori modali (stazioni, aeroporto, no<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

interscambio) e infine l’accessibilità reciproca delle localizzazioni <strong>di</strong> corona (Venaria, Collegno, <strong>Rivoli</strong>)<br />

in un’ottica <strong>di</strong> circuito.<br />

Gli interventi previsti nel PGTU che hanno ricadute sull’area interessata dal programma integrato “La Città<br />

e il Castello” sono:<br />

• il prolungamento della linea interrata <strong>di</strong> metropolitana dall’attuale attestamento a Collegno (lotto 1, in<br />

corso <strong>di</strong> costruzione e interamente finanziato) fino al Villaggio Leumann-<strong>Rivoli</strong> Cascine Vica (lotto 3, in<br />

progetto e <strong>di</strong> prossima can<strong>di</strong>datura ai fon<strong>di</strong> Ministero LLPP per la mobilità delle aree metropolitane)<br />

con successiva prosecuzione fino a <strong>Rivoli</strong> – Piazza Martiri, per la quale è stato redatto uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

fattibilità ed esiste l’accordo <strong>di</strong> tutte le parti interessate. La prospettiva dell’attestamento della<br />

metropolitana ai pie<strong>di</strong> della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> rafforza il valore strategico delle connessioni e degli<br />

interventi infrastrutturali promossi dal programma integrato, delineando nella Piazza Martiri il nuovo<br />

punto d’accesso all’area storica <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> con l’attestamento della più forte linea <strong>di</strong> trasporto dell’area<br />

metropolitana.<br />

• Gli Interventi <strong>di</strong> completamento della rete viaria (concordemente a quanto previsto in sede <strong>di</strong> Piano<br />

Territoriale dalla Provincia <strong>di</strong> Torino) con la realizzazione delle varianti alla SS24 <strong>di</strong> Alpignano e<br />

Pianezza, il nuovo ponte sulla Dora a Collegno, le varianti alla SP 6 a sud (integrazione con il sistema<br />

tangenziale torinese), la nuova circonvallazione <strong>di</strong> Rivalta. Gli interventi descritti, già finanziati in sede<br />

<strong>di</strong> accordo <strong>di</strong> programma tra la Provincia <strong>di</strong> Torino e la ATIVA S.p.A., interessano tre delle aste<br />

principali <strong>di</strong> accesso all’area centrale <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, migliorando l’accessibilità <strong>di</strong> sistema ma offrendo anche<br />

alternative all’attraversamento della città, consentendo <strong>di</strong> attuare misure <strong>di</strong> riduzione del traffico e <strong>di</strong><br />

riqualificazione delle se<strong>di</strong> viarie e degli spazi pubblici del centro <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

• Nello stesso senso vanno considerati gli esiti sul sistema locale rivolese degli interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no,<br />

potenziamento e flui<strong>di</strong>ficazione del sistema tangenziale torinese previsti nella concessione <strong>di</strong> rinnovo<br />

alla società ATIVA, e che riguardano sia aspetti gestionali come la tariffazione e le modalità <strong>di</strong><br />

esazione, sia il rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> no<strong>di</strong> (Bruere), sia la realizzazione <strong>di</strong> nuove corsie, sia infine la mitigazione<br />

degli impatti ambientali).<br />

Con riferimento al sistema della mobilità metropolitana vanno segnalate le importanti ricadute potenziali<br />

del programma Movicentro promosso dalla Regione Piemonte, che investe circa 50 stazioni ferroviarie<br />

dell’area metropolitana con l’intento <strong>di</strong> trasformarle in luoghi <strong>di</strong> interscambio tra tessuto urbano locale e<br />

mobilità ferroviaria regionale. In particolare, la presenza <strong>di</strong> un Movicentro in corrispondenza della stazione<br />

ferroviaria <strong>di</strong> Alpignano può contribuire a migliorare l’accessibilità generale dell’area centrale <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>. Il<br />

piano urbano del traffico (cfr. infra) prevede perciò un rafforzamento dei collegamenti ciclabili e <strong>di</strong> trasporto<br />

pubblico su gomma tra piazza Martiri e la stazione <strong>di</strong> Alpignano.<br />

PGTU<br />

Area metropolitana, 2001<br />

il piano urbano del traffico <strong>di</strong> rivoli<br />

Il Piano urbano del Traffico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, attualmente in corso <strong>di</strong> adozione, ha assunto in pieno tra i propri<br />

obiettivi la promozione della qualità urbana dell’area, ed in particolare delle zone del centro storico e della<br />

collina, e la promozione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> mobilità urbana innovative e sostenibili.La limitazione del traffico e<br />

l’incentivazione alla mobilità alternativa all’auto costituiscono punti preliminari e necessari per la<br />

qualificazione turistica ed il rafforzamento dell’attrattiva <strong>di</strong> un’area, le cui funzioni urbane si vanno<br />

<strong>di</strong>versificando e devono essere in<strong>di</strong>rizzate verso un quadro <strong>di</strong> mutua compatibilità.<br />

Moderazione del traffico e promozione della qualità urbana<br />

Assumendo come riferimento la programmazione<br />

territoriale ed in particolare le in<strong>di</strong>cazioni del PGTU, il PUT<br />

<strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> delinea una città in cui il traffico <strong>di</strong> attraversamento<br />

trova alternative valide ai percorsi nel tessuto urbano nei<br />

nuovi interventi infrastrutturali e nel potenziamento della<br />

tangenziale. La scelta progettuale <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo è quin<strong>di</strong><br />

quella <strong>di</strong> una generalizzata moderazione del traffico. Le<br />

sezioni stradali vengono generalmente ristrette, ricavando<br />

nuovi spazi per percorsi ciclabili e per l’allargamento e la<br />

creazione <strong>di</strong> nuove banchine pedonali. In molti punti il<br />

restringimento della carreggiata veicolare consente il<br />

prolungamento del sistema urbano dei viali alberati <strong>di</strong><br />

contorno del centro storico. Agli accessi dell’abitato<br />

vengono collocate rotatorie <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e rallentamento<br />

dei flussi.<br />

L’insieme degli interventi <strong>di</strong> moderazione si configura sotto<br />

il profilo della qualità urbana come un ri<strong>di</strong>segno urbano<br />

complessivo, tale da migliorare significativamente<br />

l’immagine della città, estendendone l’area <strong>di</strong> pregio oltre il<br />

tra<strong>di</strong>zionale – ed ormai consolidato – perimetro del centro<br />

storico.<br />

Particolarmente significativa ai fini del programma integrato<br />

“La Città e il Castello” è la decisione <strong>di</strong> chiudere al traffico<br />

<strong>di</strong> attraversamento il Piazzale Mafalda <strong>di</strong> Savoia,<br />

accogliendo in questo modo le sollecitazioni provenienti<br />

dallo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità sulla riqualificazione ambientale<br />

delle pertinenze delle Residenze Sabaude (2001).<br />

Riorganizzazione del trasporto pubblico<br />

Coerentemente con l’obiettivo <strong>di</strong> moderare il traffico<br />

veicolare privato, nel quadro del PUT sono state avviate<br />

iniziative <strong>di</strong> concertazione con i comuni dell’area ovest e<br />

ATM per giungere ad un ra<strong>di</strong>cale rior<strong>di</strong>no della mobilità <strong>di</strong><br />

area vasta.Il riferimento <strong>di</strong> lungo periodo all’attestamento<br />

della metropolitana interrata da Torino su corso Francia<br />

fino a piazza Martiri ha portato alla definizione <strong>di</strong> un<br />

sistema fondato su:<br />

PUT <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, esempio <strong>di</strong><br />

ri<strong>di</strong>segno viario, 2001<br />

• una linea veloce per Torino <strong>di</strong> trasporto su gomma, destinata ad essere sostituita dalla metropolitana<br />

• un sistema <strong>di</strong> linee minori incrocianti destinate a servire l’area ovest per i suoi collegamenti locali, da<br />

integrare in futuro con un sistema <strong>di</strong> trasporto locale on demand con piccoli bus a basso impatto<br />

gestiti da un call center unificato<br />

• il prolungamento fino a Piazza Martiri delle linee urbane 17 e 32, ora attestanti ad Alpignano e<br />

Grugliasco<br />

• un capolinea integrato in piazza Martiri, nodo <strong>di</strong> interscambio <strong>di</strong> trasporto pubblico, in corrispondenza<br />

dell’inizio dell’area pedonale del centro storico <strong>di</strong> via Piol.<br />

Il rafforzamento e il miglioramento qualitativo dei collegamenti con Torino possono produrre importanti<br />

ricadute sul turismo locale, anche prima dell’entrata in esercizio della metropolitana.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 38


Parcheggi<br />

Dalle analisi condotte per il PUT la dotazione esistente appare più che sufficiente a sod<strong>di</strong>sfare la domanda<br />

locale e quella turistica. Insufficiente appare invece la gestione della sosta e la sua tariffazione, soprattutto<br />

per la mancata continuità tra le aree <strong>di</strong> sosta a pagamento e la scarsa informazione sulle aree <strong>di</strong><br />

parcheggio esistenti.<br />

Il PUT intende procedere alla razionalizzazione dell’offerta esistente, rivedendo in sede <strong>di</strong> appalto la<br />

concessione e le modalità <strong>di</strong> gestione della sosta, integrando le aree a pagamento, definendo migliori<br />

connessioni con i percorsi pedonali e le fermate dei trasporti pubblici. Una più chiara organizzazione<br />

dell’offerta <strong>di</strong> sosta migliora e facilita l’accesso del turista al comprensorio storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

Reti ciclabili<br />

Il PUT ha assunto come proprio obiettivo la costituzione <strong>di</strong> una rete continua e <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> percorsi ciclabili<br />

in sede propria (sulla viabilità principale) o promiscua (nella viabilità locale). A tale rete urbana, che fa<br />

della bicicletta un vero e proprio sistema <strong>di</strong> trasporto alternativo all’auto nella vita quoti<strong>di</strong>ana, si affianca la<br />

promozione <strong>di</strong> usi a ciclopista delle reti dei percorsi rurali e territoriali, in coerenza con gli in<strong>di</strong>rizzi e i<br />

programmi avanzati in tal senso dalla Provincia <strong>di</strong> Torino.La rete ciclabile può così costituire un’importante<br />

risorsa per il turismo locale e il cicloescursionismo, che ha già oggi nella collina morenica una delle sue<br />

mete più note.<br />

Percorsi pedonali e forme <strong>di</strong> mobilità alternativa<br />

Il PUT si è proposto una generalizzata qualificazione dei percorsi urbani pedonali, con interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no<br />

e sistemazione delle se<strong>di</strong> stradali, <strong>di</strong> messa in sicurezza degli incroci e <strong>di</strong> moderazione del traffico.<br />

A questi si accompagnano due interventi <strong>di</strong> grande rilevanza, destinati a promuovere la mobilità pedonale<br />

come modo più appropriato <strong>di</strong> movimento nel centro storico e nella connessione con il Castello; mobilità<br />

che viene integrata con proposta per la realizzazione <strong>di</strong> una risalita urbana meccanizzata <strong>di</strong><br />

connessione tra piazza Bollani e il Castello, e <strong>di</strong> una linea urbana <strong>di</strong> minibus elettrici a servizio delle<br />

aree pedonali, turistiche e commerciali del centro storico. Entrambi gli interventi sono inseriti nel<br />

programma integrato.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 39


<strong>Rivoli</strong>, Collegno e Torino per il ri<strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Corso Francia<br />

Nel quadro degli interventi del PUT <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, ed in accordo con le in<strong>di</strong>cazioni contenute nel PRGC <strong>di</strong><br />

Collegno, l’asse <strong>di</strong> corso Francia assume un valore strategico per la riqualificazione urbana dell’area<br />

ovest, recuperando il proprio ruolo <strong>di</strong> sistema or<strong>di</strong>natore territoriale e <strong>di</strong> paesaggio. La riscoperta <strong>di</strong> corso<br />

Francia come spazio lineare <strong>di</strong> qualità completa e rafforza l’insieme degli interventi previsti nel programma<br />

integrato “La Città e il Castello”, in una prospettiva <strong>di</strong> rilevanza europea:<br />

• L’arteria <strong>di</strong> corso Francia costituisce un patrimonio storico ed ambientale <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria rilevanza,<br />

realizzando con gli estremi visuali del Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e della Basilica <strong>di</strong> Superga il più esteso<br />

insieme scenico territoriale <strong>di</strong> progettazione unitaria in Europa;<br />

• L’asse <strong>di</strong> corso Francia collega ed allinea importanti aree strategiche per la trasformazione urbana<br />

delle due città;<br />

• La realizzazione della nuova linea 1 <strong>di</strong> metropolitana interrata offrirà un’alternativa valida <strong>di</strong> trasporto e<br />

collegamento tra le due città e Torino, consentendo <strong>di</strong> limitare la funzionalità attuale del corso come<br />

arteria <strong>di</strong> traffico e <strong>di</strong> valorizzarne invece l’uso urbano e il valore ambientale;<br />

• I cantieri per la costruzione della metropolitana interrata comporteranno una ra<strong>di</strong>cale alterazione<br />

dell’aspetto attuale del corso, offrendo l’occasione, con le opere <strong>di</strong> ripristino, <strong>di</strong> definirne una<br />

configurazione nuova che ne esalti l’unità territoriale, promuovendo allo stesso tempo una ricucitura<br />

tra le <strong>di</strong>verse parti <strong>di</strong> città ora separate dal flusso <strong>di</strong> traffico;<br />

• La prossima ricorrenza dei 300 anni dalla progettazione e costruzione <strong>di</strong> corso Francia (1711)<br />

coincide con le celebrazioni dei 150 anni dall’unità d’Italia, data per la quale il Piemonte si troverà<br />

nuovamente al centro <strong>di</strong> attenzione ed eventi internazionali, come già per le olimpia<strong>di</strong> del 2006.<br />

Gli stu<strong>di</strong> per il Piano Urbano del Traffico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> e per il PRGC <strong>di</strong> Collegno hanno verificato in via<br />

preliminare la possibilità <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segnare integralmente la sezione <strong>di</strong> corso Francia, riducendo le carreggiate<br />

veicolari, rafforzando le alberature e introducendo piste e percorsi ciclopedonali continui. Tale ipotesi è in<br />

coerenza con le ipotesi <strong>di</strong> pianificazione alla scala metropolitana, provinciale e regionale.<br />

Sono attualmente in corso contatti tra la città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> la città <strong>di</strong> Collegno e la città <strong>di</strong> Torino, con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> sostenere tutte le iniziative necessarie alla riqualificazione <strong>di</strong> corso Francia come insieme urbano e<br />

territoriale unitario, ed in particolare:<br />

• Avviare uno stu<strong>di</strong>o unitario <strong>di</strong> fattibilità, che partendo da un approfon<strong>di</strong>to esame storico delle<br />

vicende <strong>di</strong> costruzione e mo<strong>di</strong>ficazione dell’asse territoriale ne definisca le caratteristiche future dal<br />

punto <strong>di</strong> vista urbano, ambientale e <strong>di</strong> paesaggio, nella prospettiva <strong>di</strong> una riqualificazione integrale<br />

estesa alle aree ai lati del corso; lo stu<strong>di</strong>o verificherà in particolare la fattibilità delle soluzioni tecniche<br />

e viabilistiche e delle sistemazioni a verde e <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno urbano, le relazioni con il cantiere della<br />

metropolitana, la fattibilità tecnico-amministrativa, l’articolazione temporale degli interventi, la fattibilità<br />

economica anche attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> possibili canali <strong>di</strong> finanziamento comunitario, nazionale<br />

e locale, nonché il possibile coinvolgimento <strong>di</strong> operatori privati.<br />

• Promuovere la riqualificazione <strong>di</strong> corso Francia come tema primario <strong>di</strong> intervento nelle se<strong>di</strong><br />

decisionali della Regione e della Provincia, <strong>di</strong> Torino Internazionale, dell’area metropolitana, anche<br />

attraverso la ricerca <strong>di</strong> sostegni organizzativi ed economici da parte <strong>di</strong> enti pubblici, privati e<br />

fondazioni.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 40


Progetti Regione Piemonte<br />

Il programma integrato “La Città e il Castello” propone la qualificazione turistica <strong>di</strong> un’area strategica nel<br />

quadro delle localizzazioni in<strong>di</strong>viduate come primarie nei recenti programmi <strong>di</strong> intervento della regione<br />

Piemonte.<br />

Il Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>, oltre ad essere una meta in sé <strong>di</strong> turismo culturale per la presenza del Museo <strong>di</strong> Arte<br />

Contemporanea, rappresenta un tassello <strong>di</strong> primaria importanza nel sistema delle Residenze Sabaude.<br />

Allo stesso tempo, l’area del parco della collina <strong>di</strong> San Grato si colloca nella continuità <strong>di</strong> sistema del<br />

progetto Corona Verde.<br />

Le proposte <strong>di</strong> risistemazione e riqualificazione del parco <strong>di</strong> San Grato sono coerenti con le linee<br />

progettuali <strong>di</strong> Corona Verde. Il progetto <strong>di</strong> segnaletica turistica assume le in<strong>di</strong>cazioni contenute nello<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità per la Riqualificazione Ambientale dei contesti delle Residenze Sabaude (2001).<br />

L’insieme dei progetti inseriti nel programma integrato presenta forti sinergie evidenti <strong>di</strong><br />

sistema, oltre che puntuali, con i due gran<strong>di</strong> progetti Regionali. In un’ottica <strong>di</strong> area vasta<br />

assume particolare rilievo nel rafforzamento dell’offerta turistica la prossimità con il sito<br />

della Venaria Reale e Parco della Mandria.<br />

la trasferibilità<br />

Alla luce degli in<strong>di</strong>rizzi d’azione delineati dalla L.R.4/2000 il programma integrato “La Città e il Castello<br />

presenta rilevanti aspetti metodologici e <strong>di</strong> filosofia <strong>di</strong> approccio che si prestano ad essere trasferiti ad altri<br />

contesti <strong>di</strong> intervento regionale sul turismo:<br />

integrazione tra scale <strong>di</strong> intervento<br />

• Interventi <strong>di</strong> scala locale<br />

• Interventi <strong>di</strong> rilevanza metropolitana<br />

• Siti e attrattori <strong>di</strong> interesse internazionale<br />

• Circuiti e sinergie <strong>di</strong> rete<br />

• Valorizzazione delle connessioni territoriali<br />

partenariato tra attori istituzionali<br />

• Costruzione concertata del programma integrato<br />

• Previsione in sede <strong>di</strong> definizione del programma del percorso amministrativo necessario all’attuazione<br />

• Pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> attuazione<br />

<strong>di</strong>versificazione delle risorse attivate<br />

• Risorse naturali<br />

• Risorse storiche<br />

• Risorse culturali<br />

• Risorse sociali<br />

• Risorse economiche locali<br />

• Risorse finanziarie pubbliche<br />

• Risorse finanziarie private<br />

coerenza morfologica e funzionale<br />

• Integrazione con la struttura storica della città<br />

• Valorizzazione del paesaggio attraverso i nuovi interventi<br />

• Continuità, coerenza ed omogeneità della rete dei percorsi<br />

• Connessione e continuità dei <strong>di</strong>versi elementi ed aree<br />

• Diversificazione e integrazione del ruolo delle <strong>di</strong>verse parti della città nel sistema turistico<br />

coinvolgimento ed iniziative bottom-up<br />

• Coinvolgimento delle associazioni locali nella definizione dei progetti <strong>di</strong> intervento<br />

• Previsione <strong>di</strong> iniziative ed attività dei soggetti locali nella gestione futura delle aree <strong>di</strong> intervento<br />

• Valorizzazione del ruolo e delle iniziative già avviate dal tessuto associativo locale<br />

coinvolgimento <strong>di</strong> attori privati e del terzo settore<br />

• Procedure <strong>di</strong> project financing<br />

• Convenzioni<br />

sostenibilità ambientale<br />

• Promozione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> mobilità alternativa all’auto<br />

• Uso <strong>di</strong> tecnologie a basso o nullo impatto<br />

• Moderazione del traffico<br />

innovazione tecnologica<br />

• Impiego <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> mobilità pubblica innovativi<br />

• Sistemi fissi e mobili a trazione elettrica<br />

• Possibile impiego <strong>di</strong> tecnologie fotovoltaiche<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 41


lo stato attuale del turismo<br />

a rivoli e nell’area torinese<br />

Il turismo è un fenomeno in forte espansione su scala mon<strong>di</strong>ale. Si tratta <strong>di</strong> un<br />

movimento imponente che si in<strong>di</strong>rizzerà, non solo verso mete tra<strong>di</strong>zionalmente<br />

conosciute, ma anche verso nuove destinazioni, stimolando la continua ridefinizione del<br />

“prodotto-turismo” e l’affermazione <strong>di</strong> nuove località.<br />

Il mercato turistico degli ultimi anni risulta caratterizzato da:<br />

- una saturazione dell’offerta turistica massificata;<br />

- un peso crescente assunto dalle città d’arte e d’affari cui si legano specifici circuiti<br />

<strong>di</strong> fruizione;<br />

- una maggiore frammentazione dei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> vacanza.<br />

In questo quadro, il “turismo urbano” è una delle nicchie <strong>di</strong> mercato più ricche <strong>di</strong><br />

prospettive.<br />

Nel 1995 il Piemonte ha registrato 2,37 milioni <strong>di</strong> arrivi e 8,23 milioni <strong>di</strong> presenze totali.<br />

Nello stesso anno, a Torino, si sono avuti 639.079 arrivi e 1.473.393 presenze<br />

alberghiere ed extra alberghiere, con un incremento costante, rispetto agli anni ottanta,<br />

che è stato confermato anche nel 1997 con 679.032 arrivi e 1.525.951 presenze. Gli<br />

aumenti più consistenti sono stati registrati dal flusso degli stranieri.<br />

Le presenze nelle strutture alberghiere dell’area torinese registrano il punto più basso<br />

nel fine settimana, a <strong>di</strong>mostrazione che i visitatori sono tuttora prevalentemente spinti in<br />

città da ragioni lavorative. Analogamente, a livello stagionale, nei mesi <strong>di</strong> luglio e agosto<br />

i flussi toccano valori minimi.<br />

A confronto con il resto d’Italia, il Piemonte, Torino e, quin<strong>di</strong>, i suoi <strong>di</strong>ntorni appaiono<br />

mete marginali: ad oggi è ancora poco significativo il numero <strong>di</strong> visitatori che si recano a<br />

Torino come meta <strong>di</strong> un viaggio turistico.<br />

Attualmente:<br />

- circa il 70 per cento dei visitatori vengono a Torino per motivi professionali, con<br />

una presenza internazionale relativamente equilibrata che vede primeggiare le<br />

provenienze da Francia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti;<br />

- il 20-25 per cento è costituito da persone che vengono in città in occasione <strong>di</strong><br />

specifici avvenimenti culturali, sportivi, religiosi;<br />

- il restante 5-10 per cento è rappresentato da persone in transito verso altre mete.<br />

Per questa componente, Torino è sostanzialmente una “città-scalo” e non una<br />

“città-destinazione”.<br />

Questa situazione negativa è però in via <strong>di</strong> trasformazione e sia il Capoluogo, sia la<br />

stessa Regione hanno puntato sullo sviluppo del settore con numerosi interventi<br />

finalizzati. Ad esempio un elemento importante <strong>di</strong> debolezza nella mancata<br />

valorizzazione dell’area torinese è stato rappresentato, sino al 1998, dall’assenza <strong>di</strong> una<br />

politica <strong>di</strong> promozione turistica: i turisti a Torino avevano <strong>di</strong>fficoltà perfino nel reperire<br />

le ricadute attese<br />

semplici informazioni sulle attrattive o sulle opportunità <strong>di</strong> svago. Oggi tale vuoto è stato<br />

almeno parzialmente colmato.<br />

Più in generale comunque, lo spazio per una crescita significativa delle presenze<br />

turistiche a Torino e in Piemonte esiste certamente, sia, come detto, per i numeri <strong>di</strong><br />

partenza relativamente bassi, sia per le potenzialità dell’area. Una previsione senza<br />

dubbio cauta delle presenze turistiche stima un aumento annuo fino al 2005 pari al 4%<br />

per le presenze nazionali e del 4,5% per quelle straniere.<br />

avvenimenti<br />

culturali, sportivi e<br />

religiosi<br />

25%<br />

Il turismo nell'area torinese<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 42<br />

Arrivi<br />

60.000<br />

50.000<br />

40.000<br />

30.000<br />

20.000<br />

10.000<br />

0<br />

VARIAZIONE DI ARRIVI PER MESE - Anno 1999<br />

Italiani Stranieri Totale<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12<br />

Mese<br />

transito<br />

5%<br />

motivi<br />

professionali<br />

70%


Può risultare interessante per effettuare un confronto <strong>di</strong>retto fra Torino, l’area<br />

metropolitana torinese ed il comune oggetto dello stu<strong>di</strong>o, riportare i dati delle presenze<br />

relativi al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>. Come si può vedere dal 1995 la situazione è stabile ed il<br />

trend in crescita (con una maggiore presenza dei turisti Italiani rispetto a quelli stranieri,<br />

che però risultano in costante crescita relativa).<br />

Complessivamente infatti le presenze turistiche a <strong>Rivoli</strong> sono passate da circa 6.300 nel<br />

1995 a circa 38.500 nel 2000, con un incremento pari a quasi cinque volte. Gli stranieri,<br />

per lo stesso periodo, passano da circa 400 a circa 15.500 (quasi 40 volte).<br />

i visitatori del castello<br />

Il Museo d’Arte Contemporanea sito nel Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> è certamente da annoverarsi<br />

tra i punti <strong>di</strong> rilevante interesse turistico per l’area metropolitana torinese.<br />

L’esame sull’andamento delle visite al Museo sottolinea una situazione <strong>di</strong><br />

debolezza,seppure in miglioramento: nel 1999 i visitatori sono stati infatti in complesso<br />

circa 60.000, <strong>di</strong> cui una buona parte (circa il 35%) relativi a visite scolastiche.<br />

Nel 2000 i visitatori sono risaliti a circa 79.000. Purtroppo il numero <strong>di</strong> visite appare<br />

molto poco costante ed il 2000 è <strong>di</strong> poco inferiore al 1995, nonostante la crescita<br />

dell’ultimo anno.<br />

le ricadute sul sistema turistico<br />

Una previsione realistica al 2005 del numero <strong>di</strong> visitatori dovrebbe comportare un<br />

aumento <strong>di</strong> turisti pari al 7,5% all’anno, arrivando così ad un totale <strong>di</strong> circa 100.000 visite<br />

annue. Tale previsione, seppur realistica in quanto già nel 1995 si erano superate le<br />

80.000 presenze, costituisce un vero e proprio obiettivo non solo per il Museo ma per<br />

l’intera Città.<br />

In questo quadro l’insieme delle opere previste nel <strong>Programma</strong><br />

<strong>Integrato</strong> possono effettivamente costituire un tassello nel<br />

raggiungimento dell’obiettivo <strong>di</strong> visitatori delineato.<br />

Si tenga conto comunque che, vista la crescita <strong>di</strong> presenze<br />

turistiche <strong>di</strong> tipo “business”, un più forte collegamento tra Città e<br />

Castello può costituire un elemento <strong>di</strong> forza per offrire una gamma<br />

più ampia <strong>di</strong> possibilità ai visitatori esterni, tra cui, come detto,<br />

molti stranieri.<br />

Variazione delle presenze al Castello <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong><br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 43<br />

presenze<br />

presenze<br />

45.000<br />

40.000<br />

35.000<br />

30.000<br />

25.000<br />

20.000<br />

15.000<br />

10.000<br />

5.000<br />

-<br />

90.000<br />

80.000<br />

70.000<br />

60.000<br />

50.000<br />

40.000<br />

30.000<br />

Presenze turistiche alberghiere a <strong>Rivoli</strong><br />

Italiani Stranieri Totale<br />

1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002<br />

anni<br />

1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

anno<br />

Presenze visitatori al Castello<br />

1995 1996 1997 1.998 1999 2000<br />

n° visite 83.111 52.990 67.929 60.753 57.010 79.059<br />

var.% anno -36,24% 28,19% -10,56% -6,16% 38,68%


enefici attesi in relazione agli obiettivi della L.R.4/2000<br />

interventi <strong>di</strong> cui è<br />

richiesto il<br />

finanziamento<br />

Interventi <strong>di</strong> cui non è richiesto il finanziamento<br />

<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> sistema Indotti a scala urbana e territoriale<br />

Parco della Collina • Recupero <strong>di</strong> area protetta inutilizzata<br />

• Recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>smessi e degradati<br />

Segnaletica turistica • Miglioramento della informazione al visitatore<br />

• Qualificazione dell’ambiente urbano del<br />

centro<br />

Risalita meccanizzata • Miglioramento dell’accessibilità al Castello<br />

• Sistema <strong>di</strong> trasporto collettivo a basso<br />

impatto ambientale<br />

• Rafforzamento dell’attrattività della salita al<br />

Castello(spettacolarizzazione, vista sul<br />

paesaggio)<br />

• Innovazione tecnologica nel trasporto<br />

pubblico con tecnologie alternative.<br />

Minibus elettrico • Miglioramento dell’accessibilità pedonale al<br />

Castello<br />

• Sistema <strong>di</strong> trasporto collettivo a basso<br />

impatto ambientale<br />

Galleria del Castello • Recupero <strong>di</strong> un manufatto <strong>di</strong> interesse<br />

storico-artistico<br />

• Ripristino del sistema dei percorsi originari<br />

del Castello<br />

Punto informazione • Creazione <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> informazione in<br />

corrispondenza dell’accesso prioritario del<br />

sistema centro-castello<br />

Recupero Villa Melano a fini<br />

ricettivi<br />

Recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni<br />

cinquecenteschi del Castello e<br />

restauro delle antiche mura<br />

Recupero Palazzo Civico a fini<br />

ricettivi<br />

• Recupero <strong>di</strong> un manufatto <strong>di</strong> interesse<br />

storico-artistico<br />

• Nuova struttura ricettiva <strong>di</strong> qualità<br />

• Trasferimento <strong>di</strong> usi impropri in altra sede<br />

• Recupero <strong>di</strong> una preesistenza <strong>di</strong> interesse<br />

storico-artistico<br />

• Potenziamento e integrazione della capacità<br />

espositiva del castello<br />

• Recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio esistente sottoutilizzato<br />

• Nuova struttura ricettiva specializzata per<br />

pubblico giovane<br />

• Potenziamento del polo del Castello<br />

• Diversificazione dell’offerta attuale, con<br />

nuova potenzialità <strong>di</strong> turismo ambientale<br />

accanto alla consolidata vocazione storicoculturale<br />

• Miglioramento dell’accessibilità generale al<br />

Castello<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del Centro<br />

Storico<br />

• Promozione <strong>di</strong> una migliore conoscenza del<br />

patrimonio minore<br />

• Miglioramento dell’accessibilità generale al<br />

Castello<br />

• Potenziamento del polo del Castello<br />

• Miglioramento delle connessioni con il centro<br />

Storico<br />

• Potenziamento del sistema Centro-Castello<br />

• Miglioramento dell’accessibilità generale al<br />

Castello<br />

• Potenziamento del polo del Castello<br />

• Miglioramento delle connessioni con il Centro<br />

Storico<br />

• Potenziamento del sistema Centro-Castello<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del sistema<br />

castello-parco della collina<br />

• Completamento del sistema dei percorsi<br />

collina-castello<br />

• Miglioramento dell’accessibilità <strong>di</strong> villa<br />

Melano<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del sistema<br />

castello-centro storico<br />

• Promozione <strong>di</strong> una migliore conoscenza del<br />

patrimonio minore<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del sistema<br />

castello-parco della collina<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del sistema<br />

castello-parco della collina<br />

• Rafforzamento dell’attrattività del sistema<br />

castello-parco della collina<br />

• Miglioramento delle connessioni con la<br />

collina morenica<br />

• Promozione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> visita sostenibili<br />

• Promozione della conoscenza del territorio<br />

locale<br />

• Riduzione del traffico veicolare<br />

• Promozione attiva <strong>di</strong> forme alternative <strong>di</strong><br />

mobilità<br />

• Miglioramento del sistema urbano <strong>di</strong><br />

circolazione<br />

• Rafforzamento delle connessioni territoriali<br />

(centro storico, asse storico <strong>di</strong> corso Francia)<br />

• Riduzione del traffico veicolare privato<br />

• Promozione attiva <strong>di</strong> forme alternative <strong>di</strong><br />

mobilità<br />

• Miglioramento del sistema urbano <strong>di</strong><br />

circolazione<br />

• Rafforzamento delle connessioni territoriali<br />

(centro storico, asse storico <strong>di</strong> corso Francia)<br />

• Rafforzamento del sistema turistico<br />

territoriale<br />

• Promozione della conoscenza del territorio<br />

locale<br />

• Rafforzamento del sistema turistico<br />

territoriale<br />

• Potenziamento della ricettività urbana<br />

• Rafforzamento del sistema turistico<br />

territoriale<br />

• Rafforzamento del sistema turistico<br />

territoriale<br />

• Potenziamento della ricettività urbana<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 44


iferimenti generali<br />

riferimenti normativi<br />

Il riferimento normativo fondamentale è dato dall’articolo 20 Compatibilità ambientale <strong>di</strong> piani e programmi<br />

della Legge Regionale 17/12/1998 n. 40 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le<br />

procedure <strong>di</strong> valutazione.<br />

In particolare tale articolo prescrive:<br />

• che gli strumenti <strong>di</strong> programmazione e pianificazione vengano pre<strong>di</strong>sposti in coerenza con gli obiettivi<br />

<strong>di</strong> tutela ambientale stabiliti nell’ambito degli accor<strong>di</strong> internazionali, delle normative comunitarie, delle<br />

leggi e degli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo nazionali e regionali;<br />

• che detti strumenti siano stu<strong>di</strong>ati ed organizzati sulla base <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> compatibilità ambientale;<br />

• che tale analisi <strong>di</strong> compatibilità, intesa come parte della relazione generale degli strumenti considerati,<br />

valuti gli effetti, <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti, dell’attuazione del piano o del programma sull’uomo, la fauna, la flora,<br />

il suolo ed il sottosuolo, le acque superficiali e sotterranee, l’aria, il clima, il paesaggio, l’ambiente<br />

urbano e rurale, il patrimonio storico, artistico e culturale, e sulle loro reciproche interazioni, in relazione<br />

al livello <strong>di</strong> dettaglio del piano o del programma e fornisce in<strong>di</strong>cazioni per le successive fasi <strong>di</strong><br />

attuazione;<br />

• che le analisi <strong>di</strong> compatibilità devono prevedere le informazioni in<strong>di</strong>cate in specifico allegato alla legge<br />

stessa (allegato F).<br />

Nel caso specifico le analisi <strong>di</strong> compatibilità si riferiscono a Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Fattibilità <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> intervento<br />

promossi da Enti Pubblici.<br />

Come tali dette analisi vengono intese come una Valutazione Preliminare <strong>di</strong> Impatto Ambientale<br />

finalizzata:<br />

• a definire le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> qualità ambientale, sotto i <strong>di</strong>versi profili, delle aree considerate;<br />

• ad in<strong>di</strong>viduare i potenziali impatti sulle componenti e sui fattori ambientali che l’attuazione degli<br />

interventi previsti può generare;<br />

• a definire le eventuali misure <strong>di</strong> prevenzione, nonché gli interventi <strong>di</strong> mitigazione e compensazione<br />

necessari;<br />

• a definire gli approfon<strong>di</strong>menti, in termini <strong>di</strong> analisi e valutazione ambientale e <strong>di</strong> definizione progettuale,<br />

che in merito occorre effettuare nelle successive fasi <strong>di</strong> progettazione degli interventi.<br />

riferimenti metodologici<br />

Criteri generali<br />

L’articolo 3 della citata L. R. 17/12/1998 n. 40 precisa che si intende per:<br />

• compatibilità ambientale: la coerenza e la congruità delle strategie e delle azioni previste da piani e<br />

programmi, nonché degli interventi previsti dai progetti, con gli obiettivi <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, tutela e<br />

miglioramento della qualità dell’ambiente e della qualità della vita, <strong>di</strong> valorizzazione delle risorse, nel<br />

rispetto altresì delle <strong>di</strong>sposizioni normative comunitarie, statali e regionali;<br />

• impatto ambientale: l’insieme degli effetti, <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti, a breve, me<strong>di</strong>o e lungo termine, permanenti<br />

e temporanei, singoli e cumulativi, positivi e negativi, che la realizzazione <strong>di</strong> opere o interventi<br />

comporta sull’ambiente inteso come insieme complesso <strong>di</strong> sistemi naturali e antropici.<br />

Nella definizione e valutazione degli impatti si farà inoltre riferimento alla fase <strong>di</strong> costruzione ed alla fase <strong>di</strong><br />

esercizio.<br />

valutazione preliminare <strong>di</strong> impatto ambientale l.r. n° 40/98, art. 20<br />

Le suddette definizioni forniscono i criteri <strong>di</strong> fondo a cui ci si atterrà nelle valutazioni <strong>di</strong> seguito esposte.<br />

Componenti e fattori ambientali<br />

Il contesto ambientale delle aree considerate, inteso come insieme complesso <strong>di</strong> sistemi naturali e<br />

antropici, viene analizzato con riferimento alle seguenti componenti e fattori:<br />

• atmosfera - qualità dell’aria;<br />

• ambiente idrico:<br />

- acque superficiali;<br />

- acque sotterranee;<br />

• suolo e sottosuolo:<br />

- suolo: capacità d’uso dei suoli;<br />

- suolo: usi agricoli del suolo;<br />

- geologia e geomorfologia: stabilità dei versanti;<br />

• vegetazione, flora e fauna:<br />

- vegetazione e flora;<br />

- fauna;<br />

• rumore e vibrazioni:<br />

- rumore;<br />

- vibrazioni;<br />

• salute pubblica - incidentalità;<br />

• paesaggio - percezione visiva;<br />

• patrimonio storico - artistico e culturale;<br />

• ambiente urbano:<br />

- aspetti urbanistici;<br />

- aspetti sociali.<br />

riferimenti operativi<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista operativo si provvede:<br />

• a riepilogare i riferimenti programmatici, che costituiscono un primo elemento per la valutazione <strong>di</strong><br />

compatibilità ambientale, del programma <strong>di</strong> interventi in esame (successivo capitolo 2);<br />

• a descrivere gli interventi previsti ed a identificare le componenti ed i fattori ambientali potenzialmente<br />

interessati (capitolo 3);<br />

• a valutare i profili ambientali potenzialmente mo<strong>di</strong>ficati dalle opere previste, definendo tipologia ed<br />

intensità preve<strong>di</strong>bile degli impatti previsti (paragrafo 4.1);<br />

• a definire gli approfon<strong>di</strong>menti eventualmente necessari (paragrafo 4.2);<br />

• a delineare le opere <strong>di</strong> mitigazione, compensazione, inserimento territoriale – ambientale<br />

eventualmente richieste (paragrafo 4.3);<br />

• a fornire una valutazione conclusiva <strong>di</strong> sintesi delle analisi e valutazione esposte.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 45


iferimenti programmatici<br />

il livello regionale<br />

Le aree interessate dagli interventi in progetto (collina morenica e centro storico) sono specificamente<br />

in<strong>di</strong>viduati dal Piano Territoriale Regionale (PTR) come aree ad elevata qualità paesistico ambientale (art.<br />

12), la prima, e come centro storico <strong>di</strong> notevole rilevanza regionale (art. 16), il secondo nella cui parte più<br />

elevata si trova il Castello il Castello che è inserito nella Corona <strong>di</strong> delizie (art. 17).<br />

Il PTR, considerando la scala metropolitana in cui si colloca l’anfiteatro morenico, riconosce nella collina <strong>di</strong><br />

<strong>Rivoli</strong> una grande riserva <strong>di</strong> verde dell’area metropolitana con vocazione sia <strong>di</strong> tipo agricolo privato (…),<br />

sia <strong>di</strong> tipo pubblico e sottolinea l’esigenza, anche per le importanti testimonianze storico-culturali <strong>di</strong> cui è<br />

<strong>di</strong>sseminato il territorio, <strong>di</strong> adeguate azioni <strong>di</strong> conservazione/valorizzazione in passato fortemente carenti,<br />

tanto da essere stato pesantemente aggre<strong>di</strong>to da una urbanizzazione incontrollata. Il Piano, in ragione del<br />

valore dell’area, prescrive la redazione <strong>di</strong> un apposito Piano Paesistico <strong>di</strong> competenza regionale 1 (ad oggi<br />

non pre<strong>di</strong>sposto) ed assoggetta gli eventuali interventi <strong>di</strong> trasformazione alla autorizzazione della Giunta<br />

Regionale.<br />

Sulla parte sommitale della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> si trova il Castello, parte integrante della Corona <strong>di</strong> Delizie,<br />

costituita da e<strong>di</strong>fici e complessi hanno avuto un significato non locale, ma almeno regionale, con<br />

connessioni, reali o virtuali, anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione sovraregionale ed europea <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong>retto della<br />

Regione e pertanto meritevoli, oltre che <strong>di</strong> tutela da parte dell’Ente, anche <strong>di</strong> investimenti finanziari <strong>di</strong>retti e<br />

<strong>di</strong> politiche incentivanti della Regione al fine <strong>di</strong> una loro tutela e valorizzazione.<br />

il livello provinciale<br />

Il Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale (PTCP) <strong>di</strong> Torino (aprile 1999) recepisce le in<strong>di</strong>cazioni<br />

del livello superiore.<br />

Approfondendo le <strong>di</strong>verse tematiche con particolare riferimento al ruolo <strong>di</strong> attrattori turistici che realtà<br />

come quelle presenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> possono esercitare nel contesto provinciale, il Piano in<strong>di</strong>vidua<br />

una rete <strong>di</strong> centri che possono costituirsi come riferimenti per un turismo <strong>di</strong>ffuso per consentire il quale<br />

vengono in<strong>di</strong>viduati una serie <strong>di</strong> percorsi con caratteristiche tali da consentire una efficace fruizione<br />

culturale del territorio provinciale.<br />

<strong>Rivoli</strong> è classificato come centro turistico <strong>di</strong> interesse provinciale per la valorizzazione dei quali vengono<br />

in<strong>di</strong>viduate una serie mirata <strong>di</strong> azioni strategiche fondate sull’adeguamento qualitativo e quantitativo<br />

dell’offerta ricettiva <strong>di</strong> questi luoghi, sul conseguimenti <strong>di</strong> più elevati livelli <strong>di</strong> efficienza nel sistema dei<br />

trasporti e della mobilità in generale, sulla valorizzazione dell’immagine <strong>di</strong> ciascun centro della rete.<br />

1 Ad oggi, il Piano Paesistico della Collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> non risulta pre<strong>di</strong>sposto.<br />

il livello comunale<br />

Gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione ad oggi vigenti a questo livello, con riferimento alle aree interessate dai<br />

progetti in esame, sono due,<br />

- il Piano Particolareggiato dell’area attrezzata della collina <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> 2 (marzo 1993) che definisce l’insieme<br />

degli interventi da realizzare per garantire adeguati livelli <strong>di</strong> fruizione dell’area per attività culturali,<br />

ricreative e <strong>di</strong>dattiche.<br />

il progetto definitivo <strong>di</strong> variante generale al Piano Regolatore è stato approvato con D.C.C. n. 5 del<br />

3.2.1999 e recepisce globalmente i contenuti della pianificazione <strong>di</strong> livello superiore.<br />

Obiettivo del PRGC, con riferimento al centro storico, è quello <strong>di</strong> garantire livelli elevati <strong>di</strong> tutela<br />

dell’insieme articolato <strong>di</strong> pieni (e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico, artistico, documentario…) e vuoti (viabilità,<br />

giar<strong>di</strong>ni storici….) e, contemporaneamente, rendere possibili tutti gli interventi necessari per adeguare<br />

questo patrimonio alle attuali esigenze. Per rendere possibile il conseguimento <strong>di</strong> tali obiettivi il Piano,<br />

dopo una analisi molto dettagliata dei caratteri dell’antico nucleo, perviene ad un corposo insieme <strong>di</strong><br />

norme che dettaglia gli interventi in ragione delle <strong>di</strong>verse tipologie dei manufatti da recuperare.<br />

Un insieme <strong>di</strong> azioni volte a valorizzare il singolo manufatto ed il contesto nel quale si colloca, in modo da<br />

consentire più elevati livelli <strong>di</strong> qualità dell’abitare ed una più elevata attrattività turistica dell’insieme.<br />

L’area attrezzata della collina morenica è destinata a Aree per attrezzature <strong>di</strong> interesse generale F, per la<br />

realizzazione dei servizi previsti dall'art. 4 del D.M. 1444/68 e dall'art. 22 della L.R. 56/77.<br />

L’area del complesso <strong>di</strong> Villa Melano è sottoposta in parte a vincolo paesaggistico-ambientale (L.R. 3/4/89<br />

n. 20).<br />

In attuazione degli obiettivi sopra esposti è stato pre<strong>di</strong>sposto poi il progetto “La città e il Castello”<br />

all’interno del quale si collocano gli interventi in esame volto essenzialmente alla valorizzazione degli<br />

e<strong>di</strong>fici e delle aree più interessanti del centro storico e della collina morenica in modo da aumentarne<br />

l’attrazione turistica.<br />

2 Istituita con lr. n° 25/1984<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 46


il programma integrato “la città ed il castello”<br />

Il programma integrato La Città ed il Castello si articola in un complesso <strong>di</strong> interventi. Alcuni <strong>di</strong> questi<br />

fanno riferimento alla domanda <strong>di</strong> finanziamento ai sensi della l.r. n° 4/2000, altri, definiti interventi<br />

complementari, fanno riferimento ad altre linee <strong>di</strong> finanziamento.<br />

Le valutazioni <strong>di</strong> seguito esposte si riferiscono al primo gruppo <strong>di</strong> opere, che comprende:<br />

1. il parco <strong>di</strong> San Grato e le pen<strong>di</strong>ci del Castello; si tratta <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> interventi, compreso il<br />

restauro della stessa Cappella <strong>di</strong> San Grato, finalizzati a realizzare, all’interno del parco collinare, un<br />

insieme integrato <strong>di</strong> punti ed aree attrezzate <strong>di</strong> cerniera tra il Castello ed il centro storico da un lato ed<br />

il più vasto sistema della collina morenica.<br />

2. la realizzazione/gestione <strong>di</strong> una segnaletica turistica unificata per la Città ed il Castello.<br />

Gli interventi complementari comprendono:<br />

3. il collegamento della pianura alla parte alta del centro con una linea ad anello <strong>di</strong> minibus elettrici, <strong>di</strong><br />

raccordo tra le <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> parcheggio esistenti ed in corso <strong>di</strong> realizzazione (per un totale <strong>di</strong> 900<br />

posti auto); tale linea conduce gli utenti ai principali siti turistici del centro ed alla partenza della salita<br />

meccanizzata (si veda il successivo elenco <strong>di</strong> interventi complementari);<br />

1. il collegamento del centro storico attraverso un percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata integrato nella<br />

trama dei percorsi storici della città, con il contestuale recupero dei percorsi sul versante della<br />

dorsale morenica su cui sorge il Castello;<br />

2. la riapertura, al transito non motorizzato, della galleria sotto la manica lunga del Castello, a<br />

collegamento tra i due versanti della dorsale morenica;<br />

3. il recupero dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi il cui primo lotto consiste nel restauro del ninfeo e delle<br />

mura<br />

4. la realizzazione dell’albergo dei giovani, l’ipotesi localizzativa si orienta verso uno degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

proprietà del <strong>Comune</strong> all’interno del centro storico che si sono liberati con il recente trasferimento<br />

degli uffici;<br />

5. la realizzazione <strong>di</strong> un albergo con la ristrutturazione <strong>di</strong> Villa Melano; questo intervento è orientato<br />

al recupero <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio ottocentesco <strong>di</strong> interesse storico-architettonico attualmente in stato <strong>di</strong><br />

abbandono; le opere comprendono il recupero del parco della villa;<br />

6. l’apertura <strong>di</strong> un punto informativo in piazza Martiri, all’attestamento <strong>di</strong> Corso Francia.<br />

descrizione degli interventi<br />

ed identificazione dei potenziali impatti<br />

Di seguito si espongono le caratteristiche degli interventi previsti; alle descrizioni sono associati prospetti<br />

<strong>di</strong> identificazione delle componenti e dei fattori potenzialmente interessati dall’intervento.<br />

interventi oggetto <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> finanziamento<br />

parco <strong>di</strong> san grato e pen<strong>di</strong>ci del castello<br />

Il Parco <strong>di</strong> S. Grato inizia dalla Manica Lunga del Castello fino alla recinzione del Seminario ed è<br />

delimitato a nord dal Viale Giovanni XXIII ed a sud dal muro <strong>di</strong> sostegno che si affaccia sul parco e sui<br />

terreni della Villa Melano.<br />

La viabilità interna è costituita da due viali principali sterrati e da una serie <strong>di</strong> sentieri sterrati che percorre i<br />

pen<strong>di</strong>i del Parco confluendo in uno slargo naturale sottostante al poggio della Cappella (circa mt. 450<br />

s.l.m.). Un altro slargo alberato e con parziale pavimentazione in asfalto si apre ad una quota sottostante<br />

(circa mt. 436 s.l.m.) formando una sorta <strong>di</strong> belvedere in vista della Manica Lunga. Questo andamento,<br />

che degrada uniformemente, è interrotto dall’area occupata dal Demanio Militare con e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> deposito,<br />

posta alla quota <strong>di</strong> circa mt. 430 s.l.m. e con la configurazione <strong>di</strong> cavea naturale.<br />

① Cappella <strong>di</strong> San Grato<br />

② Area militare demolizioni<br />

③ Villa Melano<br />

④ Galleria sotto il Castello<br />

⑤ Area sommitale del Parco<br />

Si tratta <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> opere finalizzate a realizzare, all’interno del parco collinare, un insieme integrato<br />

<strong>di</strong> punti ed aree attrezzate <strong>di</strong> cerniera tra il Castello ed il centro storico da un lato e la collina morenica<br />

dall’altro; gli interventi previsti comprendono:<br />

• la realizzazione <strong>di</strong> percorsi pedonali o ciclo-pedonali:<br />

- lungo viale Giovanni XXIII <strong>di</strong> raccordo ai percorsi della collina morenica; si verrebbe a realizzare un<br />

asse <strong>di</strong> collegamento al cui estremo lato città verrebbe collocato il punto informativo “porta” della<br />

collina; lungo l’asse sono previsti parcheggi, zone attrezzate <strong>di</strong> fruizione intensiva del parco (giochi,<br />

ristoro);<br />

- scalea <strong>di</strong> risalita dalla Salita al Castello al Seminario<br />

- da via alla cava in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> via Montelimar, con funzione <strong>di</strong> ingresso sud al parco;<br />

• la realizzazione <strong>di</strong> nuove aree a parcheggio (in corrispondenza dei percorsi ciclo - pedonali):<br />

- in corrispondenza dell’area demolizioni destinata, in futuro a parcheggio dell’albergo previsto nella<br />

Villa Melano ristrutturata;<br />

• in corrispondenza <strong>di</strong> via alla cava, <strong>di</strong> accesso alle aree a parco soprastanti;<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 47<br />

①<br />

⑤<br />

② ③<br />

1111111 P d ll C lli<br />

④<br />

Casttellllo


• a valle dell’area dell’acquedotto, ovvero vicino ad un’area attrezzata lungo viale Giovanni XXIII.<br />

• la messa in sicurezza delle superfici acclivi me<strong>di</strong>ante riprofilatura morfologica, consolidamento e<br />

stabilizzazione, regimazione delle acque meteoriche; stanti le caratteristiche geo-pedologiche rilevate,<br />

tutte le riprofilature necessarie avverranno in “riporto”. I manufatti <strong>di</strong> consolidamento al piede delle<br />

scarpate verranno realizzati esclusivamente con muri a secco in pietra. Sulle scarpate verranno<br />

realizzati interventi <strong>di</strong> ingegneria naturalistica aventi funzione <strong>di</strong> stabilizzazione locale, <strong>di</strong> prevenzione<br />

dell’erosione e <strong>di</strong> regimazione delle acque meteoriche sia per quanto attiene il controllo del<br />

ruscellamento superficiale che per aumentarne l’infiltrazione;<br />

• risanamento e razionalizzazione della componente “verde” con:<br />

- abbattimento degli alberi che presentano un quadro fitosanitario fortemente compromesso, non<br />

recuperabili con interventi <strong>di</strong> potatura o <strong>di</strong> dendrochirurgia, quelli che hanno superato l’età <strong>di</strong><br />

senescenza fisiologica, quelli che presentano situazioni fitostatiche compromesse<br />

- <strong>di</strong>radamento delle consociazioni arboree troppo fitte, privilegiando l’eliminazione degli esemplari non<br />

autoctoni<br />

- potatura <strong>di</strong> risanamento ed interventi <strong>di</strong> dendrochirurgia <strong>di</strong> alberi singoli e filari, allo scopo <strong>di</strong> garantire<br />

uno sviluppo armonico dei singoli soggetti e <strong>di</strong> migliorare l’aspetto paesaggistico d’insieme<br />

- omogeneizzazione delle alberate con sostituzione delle essenze <strong>di</strong>fferenti da quelle ornamentali<br />

prevalenti<br />

- impianto <strong>di</strong> specie arboree ed arbustive a ricostituire macchie naturaliformi e semina <strong>di</strong> specie<br />

erbacee <strong>di</strong>ffusa sulla prevalenza della superficie. Tutta la rivegetazione verrà fatta utilizzando<br />

specie autoctone, non ornamentali, tipiche della Collina morenica;<br />

• la delimitazione e possibilità <strong>di</strong> chiusura notturna <strong>di</strong> una parte del parco (escluse le aree attrezzate ai<br />

lati <strong>di</strong> viale Giovanni XXIII) tramite:<br />

• una doppia siepe <strong>di</strong> piante spinose intermezzata da una rete, posta lungo il lato aperto del parco<br />

verso viale Giovanni XXIII;<br />

• dei cancelli posti agli ingressi.<br />

• La realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> illuminazione del parco:<br />

• illuminazione alta ed intensa sulle aree attrezzate ai lati <strong>di</strong> viale Giovanni XXIII<br />

• illuminazione bassa e <strong>di</strong>ffusa all’interno del parco.<br />

• la realizzazione <strong>di</strong> punti attrezzati: in particolare l’area della cappella <strong>di</strong> San Grato con il restauro e<br />

recupero conservativo e funzionale della cappella votiva e <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio a torre originariamente<br />

utilizzato per segnalazione telegrafica, con ipotesi <strong>di</strong> utilizzo anche notturno (osservazioni astrofili),<br />

l’emiciclo/belvedere in asse all’ingresso juvarriano del Castello, le già citate aree attrezzate a cavallo <strong>di</strong><br />

viale Giovanni XXIII;<br />

• il restauro della cappella <strong>di</strong> S. Grato<br />

La cappella, risalente alla fine del XIX secolo, versa in stato <strong>di</strong> degrado strutturale, per la presenza <strong>di</strong><br />

infiltrazioni d’acqua e per fenomeni <strong>di</strong> subsidenza nel frattempo verificatisi, e per il luogo periodo <strong>di</strong><br />

abbandono. Il progetto prevede la bonifica strutturale (sottofondazioni), il recupero della copertura e della<br />

pavimentazione interna, il ripristino degli intonaci interni ed esterni ammalorati e degli infissi.<br />

• il restauro della Torre <strong>di</strong> Belvedere<br />

La torre, collocata quasi sulla sommità della collina, risale alla fine dell’ottocento e, al pari <strong>di</strong> altre torri <strong>di</strong><br />

segnalazione della Valle <strong>di</strong> Susa fu inserita nella linea telegrafica ottica Torino-Lione-Parigi.<br />

La struttura, per effetto della lunga fase <strong>di</strong> abbandono, oltre a presentare situazioni <strong>di</strong> elevato degrado per<br />

effetto della lunga fase <strong>di</strong> abbandono e per una serie <strong>di</strong> atti vandalici favoriti dalla posizione decentrata<br />

rispetto alle parti più frequentate del parco<br />

Il progetto prevede il ripristino degli intonaci interni ed esterni e degli infissi oltre alla realizzazione <strong>di</strong> una<br />

scala interna per consentire la risalita dell’intera torre e <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> raccolta delle acque meteoriche.<br />

La struttura recuperata sarà utilizzata dalla locale associazione astrofili.<br />

I potenziali effetti <strong>di</strong> questo articolato complesso <strong>di</strong> interventi riguardano:<br />

- il paesaggio ed il patrimonio storico - culturale; in quanto rappresentano il recupero <strong>di</strong> aree oggi<br />

degradate e riqualificano l’intorno del Castello;<br />

- l’ambiente urbano, sia sotto il profilo urbanistico (estensione della rete <strong>di</strong> percorsi ciclo - pedonali,<br />

eliminazione <strong>di</strong> usi impropri e riqualificazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> margine a zone <strong>di</strong> pregio), sia sotto il profilo<br />

socioeconomico (elementi <strong>di</strong> forte integrazione della politica <strong>di</strong> rafforzamento dell’attrattività turistica);<br />

- l’incidentalità, in quanto fattori <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo/regolazione dell’uso dell’auto in contesti a forte<br />

frequentazione ciclo - pedonale;<br />

- la qualità dell’aria ed il rumore, componenti ambientali influenzate dagli interventi che mo<strong>di</strong>ficano, a<br />

favore della fruizione non motorizzata, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mobilità nelle aree a parco <strong>di</strong> cerniera tra il<br />

Castello e la collina morenica;<br />

- la vegetazione, la flora e la fauna; in relazione agli interventi <strong>di</strong> sistemazione a verde <strong>di</strong> aree oggi<br />

interessate da vegetazione infestante ed in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> degrado;<br />

- l’ambiente idrico e la stabilità dei versanti, in relazione sia ad una migliore regolazione delle acque <strong>di</strong><br />

ruscellamento, sia alle attenzione da porre in fase <strong>di</strong> costruzione.<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

1.1.1.1.1.1.1.1.1 Atmosfera - qualità dell’aria<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

progetto <strong>di</strong> segnaletica turistica<br />

Il progetto <strong>di</strong> segnaletica turistica curerà in particolare:<br />

• la definizione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong> fruizione turistica;<br />

• la caratterizzazione grafica e cromatica dei pannelli, allo scopo <strong>di</strong> una armoniosa integrazione<br />

ambientale con il centro storico e i <strong>di</strong>versi contesti urbani della città.<br />

Per quanto concerne i potenziali fattori d’impatto si osserva che l’intervento opera esclusivamente sul lato<br />

degli aspetti concernenti il paesaggio ed i beni storico - ambientali (relativamente al fatto che viene<br />

realizzata un’attrezzatura che ne sostiene e incentiva la fruizione), nonché gli aspetti socioeconomici<br />

(sostegno dell’economia locale me<strong>di</strong>ante l’attrazione <strong>di</strong> domanda turistica).<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 48


1.1.1.1.1.1.1.2. COMPONENTE / FATTORE<br />

AMBIENTALE<br />

ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

interventi non oggetto <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> finanziamento<br />

linea ad anello <strong>di</strong> minibus elettrici<br />

La linea circolare <strong>di</strong> prevista realizzazione collegherà:<br />

• le aree <strong>di</strong> parcheggio;<br />

• i principali monumenti ed e<strong>di</strong>fici del centro storico;<br />

• passerà per P.za Martiri e via Piol, principale asse commerciale citta<strong>di</strong>no.<br />

I potenziali impatti riguardano:<br />

• la qualità dell’aria, relativamente al sod<strong>di</strong>sfacimento <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> domanda <strong>di</strong> trasporto che altrimenti<br />

raggiungerebbero le aree centrali con il mezzo privato;<br />

• analoghe considerazioni riguardano i fattori ambientali rumore e salute pubblica-incidentalità;<br />

• il paesaggio ed i beni storico - ambientali, relativamente al fatto che viene attuata una infrastruttura che<br />

ne agevola la fruizione,<br />

• gli aspetti socioeconomici, in quanto la linea, in<strong>di</strong>pendentemente dalla sua collocazione in un quadro <strong>di</strong><br />

interventi <strong>di</strong> sostegno del turismo, costituisce un elemento <strong>di</strong> infrastrutturazione urbana.<br />

1.1.1.1.1.1.1.3. COMPONENTE / FATTORE<br />

AMBIENTALE<br />

ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata<br />

Il percorso <strong>di</strong> risalita consiste nella realizzazione <strong>di</strong> cinque tratti <strong>di</strong> scale mobili coperte con superfici<br />

vetrate. I cinque tratti consentono il superamento <strong>di</strong> altrettanti punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello accentuato all’interno <strong>di</strong> un<br />

percorso pedonale che parte da piazza Bollani per arrivare al piazzale del Castello (ve<strong>di</strong> schede allegate)<br />

I tratti <strong>di</strong> scale mobili collegano varie parti dell’attuale percorso <strong>di</strong> salita al Castello, offrendo all’utente la<br />

possibilità <strong>di</strong> scegliere ad ogni fine tratto tra prosecuzione del percorso meccanizzato e percorso<br />

pedonale, con possibilità <strong>di</strong> accesso agevolato a <strong>di</strong>verse parti del centro storico.<br />

In piazza Bollani, punto <strong>di</strong> inizio del percorso, è prevista una fermata della linea ad anello <strong>di</strong> minibus<br />

elettrici.<br />

I potenziali effetti della realizzazione <strong>di</strong> questa infrastruttura riguardano:<br />

- il paesaggio ed il patrimonio storico - culturale; sia in termini incentivo e agevolazione della fruizione<br />

delle aree storiche <strong>di</strong> maggior pregio, sia in termini <strong>di</strong> attenzione all’inserimento <strong>di</strong> un’infrastruttura<br />

moderna in contesto storico;<br />

- l’ambiente urbano, sia sotto il profilo urbanistico (in quanto costituisce un elemento <strong>di</strong> estensione della<br />

rete <strong>di</strong> trasporto pubblico e <strong>di</strong> agevolazione dei percorsi nel tratto più impervio del centro storico), sia<br />

sotto il profilo socioeconomico (elementi <strong>di</strong> forte integrazione della politica <strong>di</strong> rafforzamento<br />

dell’attrattività turistica);<br />

- l’incidentalità, in quanto fattore <strong>di</strong> incentivazione alla mobilità non motorizzata e <strong>di</strong> implicita regolazione<br />

dell’uso dell’auto in contesti a forte frequentazione ciclo - pedonale;<br />

- la qualità dell’aria ed il rumore, componenti ambientali influenzate dagli interventi che mo<strong>di</strong>ficano, a<br />

favore della fruizione non motorizzata, le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> mobilità nel Centro Storico;<br />

- la vegetazione e la flora; in relazione sia ai tratti <strong>di</strong> collocazione degli impianti, sia alle attenzioni da<br />

porre nella sistemazione post - intervento;<br />

- l’ambiente idrico e la stabilità dei versanti, in relazione sia alla regolazione delle acque <strong>di</strong><br />

ruscellamento, sia alle attenzione da porre in fase <strong>di</strong> costruzione.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 49


COMPONENTE/FATTORE AMBIENTALE<br />

ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

apertura della galleria sotto il castello<br />

La riapertura della galleria sotto il Castello consente un veloce attraversamento della collina da parte del<br />

traffico non motorizzato. Si tratta inoltre <strong>di</strong> un manufatto <strong>di</strong> pregio architettonico il cui mancato utilizzo è<br />

fattore <strong>di</strong> degrado del manufatto stesso e delle zone imme<strong>di</strong>atamente limitrofe agli imbocchi.<br />

Per quanto concerne i potenziali fattori d’impatto si osserva che l’intervento opera in primo luogo sul lato<br />

degli aspetti concernenti il paesaggio ed i beni storico - ambientali (relativamente al fatto che viene<br />

recuperata un’infrastruttura che ne sostiene e incentiva la fruizione), nonché gli aspetti socioeconomici<br />

(sostegno dell’economia locale me<strong>di</strong>ante l’attrazione <strong>di</strong> domanda turistica).<br />

In quanto intervento al servizio della mobilità non motorizzata, incentivando la mobilità ciclopedonale, esso<br />

opera anche relativamente agli aspetti riguardanti la qualità dell’aria, il rumore da traffico, i rischi da<br />

incidentalità.<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

Atmosfera - qualità dell’aria<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali x<br />

- acque sotterranee x<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso x<br />

- suolo: usi agricoli x<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

x<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora x<br />

- fauna x<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni x<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva x<br />

Patrimonio storico - artistico e<br />

culturale<br />

X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

punto <strong>di</strong> informazione turistica<br />

L’intervento è finalizzato a fornire alla Città un elemento fondamentale per il suo sviluppo turistico. Il punto<br />

<strong>di</strong> comunicazione e informazione è collocato in p.za Martiri, fulcro del centro storico e principale snodo<br />

(attuale e futuro, quando <strong>di</strong>venterà il terminale ovest della prima linea metropolitana) delle relazioni in<br />

ambito sovracomunale. P.za Martiri vede in questo modo rafforzato il suo ruolo naturale <strong>di</strong> “porta” del<br />

centro storico e dell’area del Castello.<br />

Per quanto concerne i potenziali fattori d’impatto si osserva che l’intervento opera esclusivamente sul lato<br />

degli aspetti concernenti il paesaggio ed i beni storico - ambientali (relativamente al fatto che viene attuata<br />

una struttura che ne sostiene e incentiva la fruizione), nonché gli aspetti socioeconomici (sostegno<br />

dell’economia locale me<strong>di</strong>ante l’attrazione <strong>di</strong> domanda turistica).<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e<br />

culturale<br />

X<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 50


ecupero dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi<br />

Il recupero dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi costituisce uno degli interventi finalizzati ad elevare l’attrattività<br />

turistica complessiva del centro storico <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>. Il primo lotto, oggetto <strong>di</strong> esame, consiste nel restauro del<br />

ninfeo e delle mura.<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico - artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano - aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

Gli impatti potenziali dell’intervento riguardano le problematiche del turismo (in relazione all’attivazione <strong>di</strong><br />

un ulteriore elemento <strong>di</strong> attrazione), del patrimonio storico - artistico e culturale (in relazione all’avvio del<br />

restauro <strong>di</strong> un bene le cui attuali con<strong>di</strong>zioni ne precludono la fruizione).<br />

realizzazione dell’albergo dei giovani<br />

La realizzazione <strong>di</strong> un albergo dei giovani corrisponde all’esigenza <strong>di</strong> allargare la ricettività alberghiera<br />

anche nella <strong>di</strong>rezione del turismo sociale, nell’ottica <strong>di</strong> favorire la frequentazione e la permanenza nel<br />

centro storico anche <strong>di</strong> fasce <strong>di</strong> domanda con minore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spesa (giovani singoli od in forma<br />

organizzata, come gite scolastiche). L’ipotesi localizzativa si orienta verso uno degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> proprietà del<br />

<strong>Comune</strong> all’interno del centro storico che si sono liberati con il recente trasferimento degli uffici.<br />

Per quanto concerne i potenziali fattori d’impatto si osserva che l’intervento opera esclusivamente sul lato<br />

degli aspetti concernenti i beni storico - ambientali (relativamente al fatto che viene attuata una struttura<br />

che ne agevola la fruizione), nonché gli aspetti socioeconomici (sostegno dell’economia locale me<strong>di</strong>ante<br />

l’attrazione <strong>di</strong> domanda turistica; riuso <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio inutilizzato).<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

X<br />

Atmosfera - qualità dell’aria<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità<br />

Paesaggio - percezione visiva<br />

X<br />

Patrimonio storico - artistico e<br />

culturale<br />

Ambiente urbano<br />

- aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X<br />

realizzazione <strong>di</strong> un albergo nella villa melano<br />

La ristrutturazione <strong>di</strong> Villa Melano, oggi in stato <strong>di</strong> avanzato degrado, costituisce l’ineliminabile<br />

complemento agli interventi <strong>di</strong> riqualificazione delle aree nell’intorno del Castello e nel centro storico in<br />

senso più lato.<br />

Le opere comprendono il recupero dell’e<strong>di</strong>ficio ottocentesco <strong>di</strong> interesse storico-architettonico e del parco<br />

della villa.<br />

Gli impatti potenziali dell’intervento riguardano le problematiche del turismo (in relazione sia<br />

all’eliminazione <strong>di</strong> un fattore <strong>di</strong> degrado, anche percettivo, collocato lungo un percorso<br />

pedonale <strong>di</strong> accesso all’area del Castello dal Centro Storico, sia all’attivazione <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> ricettività<br />

alberghiera <strong>di</strong> elevata qualità), del patrimonio storico - artistico e culturale (in relazione all’avvio del<br />

restauro <strong>di</strong> un’architettura <strong>di</strong> pregio in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> abbandono e progressivo degrado) della vegetazione<br />

(in quanto specifico oggetto <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> riqualificazione).<br />

COMPONENTE / FATTORE AMBIENTALE ASPETTO DELLA<br />

COMPONENTE/FATTORE<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 51<br />

X<br />

IMPATTO<br />

POTENZIALE<br />

SI NO<br />

Atmosfera - qualità dell’aria X<br />

Ambiente idrico<br />

- acque superficiali X<br />

- acque sotterranee X<br />

Suolo e sottosuolo<br />

- suolo: capacità d’uso X<br />

- suolo: usi agricoli X<br />

- geologia e geomorfologia:<br />

stabilità dei versanti<br />

X<br />

Vegetazione, flora e fauna<br />

- vegetazione e flora X<br />

- fauna X<br />

Rumore e vibrazioni<br />

- rumore X<br />

- vibrazioni X<br />

Salute pubblica - incidentalità X<br />

Paesaggio - percezione visiva X<br />

Patrimonio storico – artistico e culturale X<br />

Ambiente urbano - aspetti urbanistici X<br />

- aspetti sociali X


iferimenti ambientali<br />

descrizione dello stato attuale<br />

Assetto urbanistico<br />

L’assetto urbano della città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> è organizzato in due macro-aree nettamente <strong>di</strong>stinte per la morfologia<br />

dei terreni interessati e per epoche <strong>di</strong> costruzione.<br />

La parte più antica della città giace sulla falda estrema della Cresta Grande che degrada in pen<strong>di</strong>o sempre<br />

più lieve a mano a mano che dal piazzale del Castello si scende in Piazza Martiri della Libertà.<br />

Il centro <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> si è articolato essenzialmente lungo la attuale via F.lli Piol, ai lati della quale sono sorti<br />

spontaneamente, come <strong>di</strong>mostra il <strong>di</strong>segno quasi casuale degli stessi, gli isolati secondo tre prevalenti<br />

<strong>di</strong>rezioni nelle quali l’e<strong>di</strong>ficazione era più facile per la presenza <strong>di</strong> terreni meno acclivi e meno esposti al<br />

vento con maggiori accentuazioni lungo l'asse <strong>Rivoli</strong>-Alpignano e <strong>Rivoli</strong>-Villarbasse-Rivalta.<br />

La gran parte dell’e<strong>di</strong>ficazione, nel secolo appena concluso, si è invece concentrata essenzialmente nella<br />

pianura imme<strong>di</strong>atamente a ridosso della collina morenica dove si trovano le parte del territorio più<br />

densamente popolata. Tali aree urbane sono comprese tra il confine est con Collegno-Grugliasco e le<br />

regioni Posta Vecchia e Nuova (all’incrocio della Statale <strong>di</strong> Susa con la strada <strong>di</strong> Alpignano), Borgo Nuovo<br />

(a nord del Castello e ad occidente del vecchio nucleo) e Borgo Uriola, nei pressi della confluenza della<br />

strada <strong>di</strong> Villarbasse con quella <strong>di</strong> Rivalta.<br />

Sull'asse <strong>di</strong> corso Francia si addensano e<strong>di</strong>fici che impegnano, senza soluzioni <strong>di</strong> continuità, una fascia <strong>di</strong><br />

terreno che, su ciascuno dei due lati, ha un profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 5-600 metri con punti <strong>di</strong> ben<br />

maggiore profon<strong>di</strong>tà in prossimità del quartiere Terracorta <strong>di</strong> Collegno, mentre, a sud <strong>di</strong> corso Francia, le<br />

attività industriali hanno quasi saturato l'area compresa tra questo, corso Allamano e la tangenziale.<br />

Patrimonio storico – artistico e culturale<br />

<strong>Rivoli</strong> è ricca <strong>di</strong> testimonianze architettoniche: le chiese, fra le quali Santa Croce, costruita nel ‘500 e<br />

rimaneggiata nel ‘600; la Collegiata <strong>di</strong> Santa Maria della Stella del ‘300, della quale rimane solo la torre<br />

campanaria; la Parrocchiale <strong>di</strong> San Martino del ‘700 che conserva uno splen<strong>di</strong>do altare maggiore in stile<br />

barocco progettato dallo Juvarra. Nel centro storico, che ha mantenuto le sue caratteristiche originali, c’è<br />

da segnalare la Casa del Conte Verde, con le sue notevoli decorazioni e il Palazzo Piozzo da Rosignano.<br />

Altra particolarità della città sono le sue ville: Villa d’Ussol sede del Municipio, Villa Cavalli d’Olivola e, fuori<br />

dal centro Villa Antonelli e Villa Melano<br />

Paesaggio e percezione visiva<br />

Nell'ambito interessato dagli interventi, il centro storico, l'aspetto <strong>di</strong> maggior rilievo paesaggistico è dato<br />

dall'esaltazione degli elementi storico - architettonici offerta dalla morfologia del territorio.<br />

La morfologia del territorio interessato, che costituisce il margine estremo della dorsale della collina<br />

morenica che si protende verso la pianura torinese, esalta infatti una percezione visiva ad ampio raggio <strong>di</strong><br />

parti rilevanti dell’antico nucleo.<br />

L'ubicazione del Castello sull'estremo margine della dorsale collinare ne esalta la percezione visiva ad<br />

ampio raggio lungo tutte le <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong> provenienza. Una tale emergenza costituisce da un lato l'elemento<br />

da curare e da salvaguardare nella valutazione <strong>di</strong> interventi che possono costituire fattore <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo e <strong>di</strong><br />

ostruzione visiva e, dall'altro, non può non costituire il fulcro su cui basare interventi <strong>di</strong> riqualificazione del<br />

paesaggio urbano..<br />

In posizione più ribassata, meno visibili a <strong>di</strong>stanza panoramica ma <strong>di</strong> grande incidenza in prospettiva più<br />

ravvicinata, e sovente in simbiosi con il Castello, fulcri <strong>di</strong> percezione visiva sono offerti dalla Collegiata Alta<br />

(S. Maria della Stella), dall'antico campanile della Collegiata, dalla chiesa <strong>di</strong> S. Croce e da molti altri e<strong>di</strong>fici<br />

<strong>di</strong> interesse storico-architettonico. In molti punti del centro, la visuale è sovente arricchita da altri elementi<br />

<strong>di</strong> pregio: la prospettiva ravvicinata <strong>di</strong> una via storica, lo sfondo a me<strong>di</strong>o raggio <strong>di</strong> una piazza, uno scorcio<br />

<strong>di</strong> giar<strong>di</strong>no storico, la presenza sullo sfondo della Collegiata Alta.<br />

In questa parte della città prevale l’immagine storica della città con la <strong>di</strong>ffusa presenza <strong>di</strong> elementi<br />

architettonici <strong>di</strong> pregio, sia civili che religiosi. Un contesto nel quale va segnalata la presenza <strong>di</strong>e ville<br />

storiche con gli annessi giar<strong>di</strong>ni, testimonianza <strong>di</strong> un ruolo residenziale turistico che la città ha assolto nei<br />

secoli scorsi, elementi particolarmente significativi anche nel contesto <strong>di</strong> una fruizione del paesaggio<br />

urbano <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> attraverso percorsi pedonali.<br />

Viabilità e traffico<br />

Nei secoli XIV e XV, secondo piani predefiniti, come <strong>di</strong>mostra la regolarità dello schema viario che <strong>di</strong>segna<br />

isolati rettangolari regolari in senso nord-sud, viene relizzato il terzo ampliamento nell'area attualmente<br />

racchiusa tra le vie Rombò, S. Rocco, Balegno, S. Martino e la salita al Castello. Complessivamente, il<br />

sistema viario del centro storico risulta a maglia regolare con tratti <strong>di</strong> ricercata sinuosità in quelli <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rezione est-ovest 3 (ampliamento del XIII secolo), con e<strong>di</strong>fici che, in genere, non superano i due piani <strong>di</strong><br />

altezza. Una maglia che conserva la tipica struttura me<strong>di</strong>oevale e quattrocentesca, incentrata sulle vie<br />

Piol, Roma e Gran<strong>di</strong> con le piazzette Bollani, del Municipio e Garibal<strong>di</strong> ad “arricchire” la prima e l'ultima, i<br />

tre assi si concludono poi in altrettante piazze <strong>di</strong> origine più recente: piazza Martiri della Libertà, piazza<br />

S.Bartolomeo e piazza Marconi. Le strade laterali che si <strong>di</strong>ramano secondo una rete minuta ed or<strong>di</strong>nata<br />

alimentano un traffico prevalentemente pedonale essendo quello veicolare fortemente penalizzato oltre<br />

che dalla pedonalizzazione <strong>di</strong> via Piol, dalle sezioni stradali, dalla irregolarità dei profili altimetrici e<br />

dell'allineamento degli e<strong>di</strong>fici.<br />

Geologia, idrogeologia e geomorfologia<br />

Sotto gli aspetti geo-morfologico, idrogeologico e geotecnico e pedologico:<br />

• la successione litostratigrafica è caratterizzata da un primo orizzonte <strong>di</strong> m 0.5-1.5 costituito da terreno<br />

<strong>di</strong> riporto derivante dal processo <strong>di</strong> alterazione pedogenetica che ha interessato la parte più<br />

superficiale dei depositi glaciali seguito da un secondo orizzonte <strong>di</strong> depositi glaciali <strong>di</strong> ablazione<br />

appartenenti all’unità allostratigrafica <strong>di</strong> Cresta Grande costituiti da ciottoli immersi in una matrice<br />

sabbioso-ghiaiosa, con locali inclusioni <strong>di</strong> lenti argillo-limose;<br />

• la porzione <strong>di</strong> rilievo collinare interessata dal progetto non è interessata da circolazione idrica<br />

profonda;<br />

• i versanti presentano buone con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità generale e le scarpate artificiali hanno pendenza<br />

all’angolo <strong>di</strong> attrito interno del materiale costituente;<br />

• localmente sono evidenti segni <strong>di</strong> erosione superficiale imputabili a deflusso incontrollato <strong>di</strong> acque<br />

meteoriche;<br />

• il suolo <strong>di</strong> modesta potenza (0.80-1.20 m) poggia sul detrito morenico, ha tessitura sciolta (sabbioso,<br />

sabbioso-limoso), pressocchè privo <strong>di</strong> s.o. e <strong>di</strong> attività microbiologica, con C.S.C. insufficiente;<br />

• quasi nulla la capacità <strong>di</strong> campo delle acque meteoriche, prevale la frazione defluente per<br />

ruscellamento superficiale a quella <strong>di</strong> infiltrazione;<br />

• limitata ed insufficiente la <strong>di</strong>sponibilità idrica per la vegetazione;<br />

• scarso ancoraggio al suolo (galleggiamento) degli esemplari arborei <strong>di</strong> maggiore taglia.<br />

Per quanto attiene la vegetazione si osserva che:<br />

• il quadro vegetazionale eterogeneo evidenzia impianti casuali, intercalati e successivi ad un <strong>di</strong>segno<br />

originario <strong>di</strong> tipo formale (alberate)<br />

• assente la rinnovazione, il piano arbustivo e quasi del tutto quello erbaceo (tranne versante sud) e<br />

l’evoluzione naturaliforme<br />

• molti soggetti <strong>di</strong> alcune specie eccedono l’età <strong>di</strong> maturità fisiologica<br />

• gli alberi presentano <strong>di</strong>ffusi sintomi <strong>di</strong> fitopatie<br />

• molti soggetti arborei sono in precarie situazioni fitostatiche<br />

• sia le alberate che le consociazioni a sesto irregolare presentano densità d’impianto eccessiva<br />

• l’area non presenta più alcun elemento <strong>di</strong> naturalità, rientra a pieno titolo in un ecosistema fortemente<br />

antropizzato (ecosistema urbano), non separato da un ecotono dall’ecosistema semi-naturale della<br />

Collina morenica.<br />

3 E' probabile che la sinuosità fosse “ricercata” per ridurre la violenza del vento in arrivo dalla Valle <strong>di</strong> Susa che<br />

avrebbe altrimenti percorso con identica forza l'intera via visto che questa corre nella stessa <strong>di</strong>rezione.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 52


analisi e valutazione degli impatti<br />

Prima <strong>di</strong> esaminare le <strong>di</strong>verse linee <strong>di</strong> intervento, occorre sottolineare che esse costituiscono un insieme<br />

integrato <strong>di</strong> opere che, ove realizzate contestualmente, danno luogo ad effetti cumulativi<br />

complessivamente superiori a quelli della singola opera.<br />

Si identificano in tal senso due complessi sinergici <strong>di</strong> interventi:<br />

• il primo riguarda il sistema della mobilità: le opere previste sono volte:<br />

- a realizzare maggiori opportunità <strong>di</strong> sosta, al fine <strong>di</strong> evitare la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> forme incontrollate <strong>di</strong><br />

occupazione degli spazi soprattutto nelle aree prospicienti il Castello ed il limitrofo parco,<br />

- a favorire la mobilità ciclo – pedonale, attraverso l’estensione dei percorsi ad essa de<strong>di</strong>cati e la loro<br />

connessione reticolare;<br />

- a promuovere l’uso del mezzo pubblico, attraverso l’impianto <strong>di</strong> una linea circolare <strong>di</strong> bus elettrici,<br />

che raccorda tutte le principali aree <strong>di</strong> parcheggio veicolare con le aree centrali e <strong>di</strong> interesse<br />

storico, interconnessa con il percorso meccanizzato <strong>di</strong> risalita sulla collina, intervento quest’ultimo<br />

strutturale per ridurre la pressione veicolare sul Castello e le aree a parco circostanti;<br />

• il secondo riguarda il recupero <strong>di</strong> aree a parco e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e impianti a carattere storico in esse presenti;<br />

questi interventi danno luogo da un lato alla riqualificazione botanica <strong>di</strong> aree oggi tutelate ma<br />

notevolmente compromesse dalla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> vegetazione infestante, dall’altro all’ampliamento dei<br />

fattori <strong>di</strong> attrazione turistica (recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici storici, promozione <strong>di</strong> attività che ne sostengono la<br />

frequentazione, ampliamento della ricettività alberghiera in e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico).<br />

interventi oggetto <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> finanziamento<br />

parco <strong>di</strong> san grato e pen<strong>di</strong>ci del castello<br />

Per quanto riguarda il complesso <strong>di</strong> interventi previsti nel parco <strong>di</strong> San Grato e nelle pen<strong>di</strong>ci del Castello,<br />

si sono identificate le problematiche attinenti il paesaggio ed il patrimonio storico – artistico e culturale<br />

come quelle più <strong>di</strong>rettamente e marcatamente influenzate dalle opere in progetto. Per entrambe le<br />

componenti, il recupero ed il riutilizzo <strong>di</strong> aree degradate poste nelle prossimità del Castello, dà luogo ad<br />

impatti positivi, <strong>di</strong> elevato rilievo, permanenti. Questa valutazione si basa sul fatto che si tratta <strong>di</strong> opere<br />

realizzate prestando cura al contesto storico, architettonico e urbanistico, collocate in una strategia<br />

articolata su più linee <strong>di</strong> intervento la cui comune finalità è il potenziamento dell’attrattività turistica della<br />

città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>. Per quanto attiene la sistemazione delle aree si evidenzia che il progetto prevede l’utilizzo<br />

<strong>di</strong> attrezzature ed arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> pregio sia per quanto riguarda panche (previste in legno), tavoli (in legno),<br />

sedute (in pietra), gradonature e pavimentazioni , muri <strong>di</strong> contenimento.<br />

Una maggiore attrattività turistica significa anche positivi effetti socioeconomici, prodotti dall’attivazione <strong>di</strong><br />

un motore <strong>di</strong> sviluppo qualificato, con il duplice beneficio da un lato del pieno recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici o parti<br />

della città storica oggi in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado, dall’altro <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> occasioni <strong>di</strong> lavoro moderne.<br />

Parte degli interventi riguardano la realizzazione <strong>di</strong> percorsi per la mobilità non motorizzata, anche<br />

attraverso la realizzazione <strong>di</strong> nuovi tratti infrastrutturali (in particolare la scalea <strong>di</strong> risalita dalla piazza S.<br />

Bartolomeo al Seminario), connessi alla formazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta veicolare <strong>di</strong> corrispondenza. Questi<br />

interventi, con altri, compresi nel Progetto <strong>Integrato</strong> ed attinenti l’offerta <strong>di</strong> trasporto, sono volti a realizzare<br />

migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> traffico: sia favorendo l’accesso pedonale all’area del Castello, sia organizzando la<br />

sosta veicolare, sia spostando quote <strong>di</strong> mobilità sul trasporto collettivo. Da questo tipo <strong>di</strong> interventi sono<br />

da attendersi impatti positivi, permanenti, <strong>di</strong> rilievo significativo, con potenziale effetto cumulativo nel<br />

tempo sulla qualità dell’ambiente urbano.<br />

Seppure forse <strong>di</strong> minore intensità, analoghi effetti sono da attendersi sulla qualità dell’aria, sul rumore, sui<br />

rischi <strong>di</strong> incidentalità.<br />

Altri interventi riguardano la vegetazione:<br />

- la razionalizzazione del verde passa preliminarmente attraverso abbattimenti <strong>di</strong> soggetti precari,<br />

<strong>di</strong>radamenti, sostituzione <strong>di</strong> specie non ornamentali estranee alla consociazione climax<br />

- il mantenimento e valorizzazione delle alberate e degli “esemplari” prevede drastici interventi <strong>di</strong><br />

potatura e <strong>di</strong> dendrochirurgia<br />

- i nuovi impianti arborei sostituiscono solo in parte gli abbattimenti, privilegiando il piano arbustivo<br />

- oltre alle specie ornamentali <strong>di</strong> completamento delle alberate esistenti, i nuovi impianti saranno<br />

realizzati utilizzando esclusivamente con specie presenti nella Collina morenica<br />

- stante i forti segni <strong>di</strong> antropizzazione presenti ed irrinunciabili, nonostante quanto al punto precedente,<br />

non si tenderà a ricostituzione <strong>di</strong> un habitat semi-naturale, ma esclusivamente alla reintroduzione<strong>di</strong><br />

specie tipiche del climax, per motivi <strong>di</strong> adattamento microclimatico ed alla semplificazione della<br />

manutenzione oltre che paesistici.<br />

Anche in questo caso gli effetti previsti sono positivi, permanenti, <strong>di</strong> rilievo significativo, ancorché si tratti<br />

più <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> vegetazione che <strong>di</strong> estensione delle aree ver<strong>di</strong>. La riqualificazione del contesto<br />

urbanistico storico richiede anche interventi <strong>di</strong> arredo a verde della città in sintonia con le opere <strong>di</strong><br />

recupero dei beni storico - architettonici. Il verde urbano deve inoltre estendersi, in forme più articolate<br />

nelle zone <strong>di</strong> margine urbano, raccordandosi progressivamente alle aree a vegetazione naturale esterne<br />

alla città: nel caso specifico questo si attua con le aree a parco e con l’arredo a verde dei percorsi ciclopedonali<br />

e delle aree a parcheggio.<br />

Per quanto riguarda in particolare i percorsi pedonali si richiama in particolare la realizzazione della scalea<br />

<strong>di</strong> risalita in <strong>di</strong>rezione dell’area del Seminario, intervento che comporta l’occupazione <strong>di</strong> suolo ine<strong>di</strong>ficato e<br />

l’inserimento nel versante <strong>di</strong> un nuovo manufatto. I potenziali impatti sulla vegetazione riguardano la fase<br />

<strong>di</strong> cantiere (interferenza con gli usi in atto) e la successiva fase al termine delle attività <strong>di</strong> costruzione, con<br />

il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> essenze infestanti in assenza <strong>di</strong> una accurata sistemazione morfologica e della<br />

copertura del suolo nella zona <strong>di</strong> intervento. Nelle successive fasi <strong>di</strong> determinazione progettuale, ed in<br />

particolare nella fase <strong>di</strong> progetto esecutivo, verranno definiti gli accorgimenti e le misure necessarie per<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 53


idurre questi potenziali impatti in fase <strong>di</strong> costruzione e per evitarli in fase post operam. Per quanto<br />

riguarda la sottrazione <strong>di</strong> suolo, si ritiene che le previste opere in verde <strong>di</strong> sistemazione finale e<br />

inserimento paesaggistico costituiscano un adeguato intervento compensativo.<br />

In ultimo si richiamano le problematiche riguardanti la regimazione delle acque superficiali e la stabilità dei<br />

versanti. Si tratta <strong>di</strong> aspetti positivamente influenzati da una migliore sistemazione della vegetazione nelle<br />

pen<strong>di</strong>ci della collina morenica, ma che tuttavia richiedono il massimo <strong>di</strong> attenzione in fase <strong>di</strong> costruzione al<br />

fine <strong>di</strong> prevenire l’insorgere <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni rischio, potenzialmente anche elevato, sia durante la fase stessa<br />

che ad opera conclusa, se le opere <strong>di</strong> captazione e smaltimento delle acque meteoriche non sono state<br />

eseguite in modo adeguato.<br />

progetto <strong>di</strong> segnaletica turistica<br />

Si tratta <strong>di</strong> un elemento <strong>di</strong> supporto nell’ambito della politica <strong>di</strong> promozione turistica della città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>.<br />

I suoi potenziali effetti sono pertanto <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>retto, ancorché positivi e permanenti.<br />

Un aspetto specifico riguarda la percezione visiva della segnaletica in progetto, ovvero le modalità in cui<br />

verrà a collocarsi nel paesaggio urbano. Si tratta comunque <strong>di</strong> una problematica ben presente nelle<br />

specifiche <strong>di</strong> progetto.<br />

interventi complementari<br />

linea ad anello <strong>di</strong> minibus elettrici<br />

In un contesto urbano, nelle con<strong>di</strong>zioni ormai normali <strong>di</strong> inquinamento atmosferico e <strong>di</strong> rumore generati dal<br />

traffico veicolare, nonché <strong>di</strong> congestione viaria e <strong>di</strong> occupazione impropria dello spazio urbano da parte<br />

delle auto, ogni tipo <strong>di</strong> potenziamento del trasporto pubblico ha per sua natura un impatto positivo,<br />

rilevante, permanente. Nel caso specifico si tratta inoltre <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> trasporto collettivo elettrici, che non<br />

danno luogo ad emissioni <strong>di</strong> gas <strong>di</strong> scarico e con un motore molto silenzioso.<br />

Ancorché l’estensione della linea sia limitata, ed essa sia orientata a sod<strong>di</strong>sfare un particolare segmento<br />

<strong>di</strong> mobilità (coloro che si muovono all’interno delle aree centrali e coloro che dalla corona <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta<br />

sono <strong>di</strong>retti nelle aree del centro storico), la sua importanza consiste nell’essere parte <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong><br />

interventi integrati, volto a fornire un sistema alternativo <strong>di</strong> accessibilità all’area del Castello ed alle zone<br />

commerciali del Centro (aree <strong>di</strong> sosta + linea minibus + sistema <strong>di</strong> risalita meccanizzato) che consenta <strong>di</strong><br />

attenuare la pressione della mobilità privata sulle aree storiche della città.<br />

Un effetto in<strong>di</strong>retto della linea riguarda gli aspetti ambientali connessi alla fruizione turistica, positivamente<br />

influenzati da questo fattore <strong>di</strong> infrastrutturazione urbana.<br />

percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata<br />

La realizzazione del percorso <strong>di</strong> risalita meccanizzata, articolato in cinque tratti <strong>di</strong> scale mobili coperte con<br />

superfici vetrate, rappresenta l’intervento più strutturale nell’ambito degli interventi complementari. A<br />

questo intervento sono connessi <strong>di</strong>versi profili <strong>di</strong> impatto.<br />

Un primo aspetto riguarda la percezione visiva del paesaggio: l’intervento viene a collocarsi nell’ambito <strong>di</strong><br />

un contesto storico, in prossimità <strong>di</strong> strade e punti <strong>di</strong> percezione del paesaggio locale. La considerazione<br />

delle caratteristiche <strong>di</strong> pregio del contesto costituisce un elemento <strong>di</strong> base nella definizione delle<br />

caratteristiche progettuali dell’intervento, che privilegiano la formazione <strong>di</strong> superfici vetrate. L’opportunità<br />

<strong>di</strong> ulteriori verifiche <strong>di</strong> inserimento paesaggistico ed estetico nelle successive fasi <strong>di</strong> sviluppo progettuale è<br />

comunque implicita, sia con riferimento al quadro delle procedure <strong>di</strong> approvazione delle opere, sia nella<br />

stessa normativa urbanistica comunale, attenta alle esigenze <strong>di</strong> valutazione delle trasformazioni<br />

dell’ambiente urbano.<br />

Un secondo aspetto riguarda il patrimonio storico – culturale, nei confronti del quale l’intervento opera in<br />

sinergia positiva, per le agevolazioni offerte nella fruizione delle aree del centro storico e del Castello.<br />

Circa le problematiche attinenti l’ambiente urbano si possono ancora prevedere effetti positivi, permanenti<br />

e <strong>di</strong> significativo rilievo. Dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico l’opera in progetto consente una fruizione più<br />

agevole <strong>di</strong> aree anche impervie, favorendo la mobilità delle persone anziane e <strong>di</strong> alcune categorie <strong>di</strong><br />

portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap. In secondo luogo costituisce, con la linea <strong>di</strong> bus elettrici, l’elemento fondamentale<br />

della promozione del trasporto pubblico e della mobilità non motorizzata nel centro storico, alleggerendo la<br />

pressione delle auto lungo il percorso <strong>di</strong> salita da sud all’area del Castello (che potrebbe essere limitato<br />

alle emergenze ed al traffico autorizzato per servizio). Sotto questo profilo l’intervento opera<br />

positivamente riducendo il grado <strong>di</strong> commistione tra il traffico veicolare ed il traffico pedonale, soprattutto<br />

nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore afflusso al Castello, e <strong>di</strong> conseguenza i rischi <strong>di</strong> incidente, nonché il rumore e<br />

l’inquinamento atmosferico da traffico .<br />

L’ambiente urbano è positivamente influenzato anche sotto il profilo socioeconomico, per la maggiore<br />

attrattività turistica e le opportunità occupazionali connesse a questa maggiore frequentazione.<br />

Le potenziali interferenze con la vegetazione sono conseguenza della trasformazione degli usi del suolo<br />

nelle aree <strong>di</strong> intervento. Si tratta <strong>di</strong> un aspetto strettamente locale, i cui potenziali effetti negativi possono<br />

essere annullati con una attenta sistemazione, anche sotto il profilo della ricostituzione della copertura a<br />

verde, delle aree cantierizzate al termine delle attività <strong>di</strong> costruzione. Le zone <strong>di</strong> versante in cui sono<br />

previsti gli interventi costituiscono un fronte molto delicato, in cui occorre evitare ogni <strong>di</strong>ffusione<br />

spontanea <strong>di</strong> piante infestanti, talora connessa a cantieri trascurati al termine delle lavorazioni. Le<br />

problematiche attinenti la vegetazione si intrecciano in questo modo con quelle riguardanti il paesaggio, in<br />

quanto l’accurato ripristino morfologico e la sistemazione a verde post operam delle aree <strong>di</strong> intervento<br />

rappresenta il necessario provve<strong>di</strong>mento sia per evitare i suddetti effetti negativi sulla flora e sulla<br />

vegetazione, sia per attuare eventuali interventi puntuali <strong>di</strong> mascheramento <strong>di</strong> manufatti intrusivi nel<br />

contesto paesaggistico locale. Questi aspetti sono previsti sviluppati nel dettaglio nelle successive fasi <strong>di</strong><br />

definizione progettuale.<br />

Analoghe considerazioni riguardano la regimazione ed il controllo delle acque <strong>di</strong> ruscellamento, sia<br />

durante la fase <strong>di</strong> costruzione che in fase <strong>di</strong> esercizio dell’infrastruttura, onde evitare l’insorgere <strong>di</strong> rischi <strong>di</strong><br />

instabilità dei versanti. Anche in questo caso si tratta <strong>di</strong> problematiche da affrontare nel dettaglio<br />

esecutivo della progettazione delle opere, e, per taluni aspetti, nella fase <strong>di</strong>rettamente attuativa.<br />

apertura della galleria sotto il castello<br />

La galleria sotto il Castello è un’infrastruttura esistente, attualmente chiusa per esigenze <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Dalla sua riapertura, riservata al traffico non motorizzato, possono prevedersi esclusivamente effetti <strong>di</strong><br />

natura positiva:<br />

• sul traffico, in quanto viene data continuità ad un percorso pedonale tra i due versanti, con la<br />

possibilità <strong>di</strong> sosta da un lato e l’accesso <strong>di</strong>retto all’area del Castello o alle parti <strong>di</strong> centro storico del<br />

versante sud; lo spostamento <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> traffico vero la mobilità non motorizzata, anche solo limitata<br />

alle fasce temporali <strong>di</strong> affluenza turistica, attenua punte <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> incidentalità e <strong>di</strong> inquinamento da<br />

traffico;<br />

• sul patrimonio storico storico-culturale, <strong>di</strong> cui la galleria fa parte, agevolandone la fruizione,<br />

• sull’ambiente urbano, sia per i già citati aspetti connessi al traffico, sia per l’eliminazione <strong>di</strong> una<br />

situazione che oggi costituisce un fattore <strong>di</strong> degrado, percettivo ma anche sociale.<br />

Sotto quest’ultimo profilo l’apertura della galleria, collocata in un contesto a frequentazione concentrata in<br />

determinate fasce orarie, evoca l’esigenza <strong>di</strong> controlli per evitare che si trasformi in un punto <strong>di</strong><br />

aggregazione del degrado sociale<br />

punto <strong>di</strong> informazione turistica<br />

I potenziali effetti <strong>di</strong> questo intervento, positivi, permanenti e <strong>di</strong> rilievo tanto più ampio quanto maggiore<br />

sarà il grado <strong>di</strong> integrazione con gli altri aspetti <strong>di</strong> promozione turistica.<br />

L’intervento verrà a collocarsi in piazza Martiri, punto <strong>di</strong> cerniera tra le aree ad impronta storica lungo il<br />

versante collinare e le aree della città recente nella pianura sottostante.<br />

Questo ruolo strutturale della piazza è consolidato nell’attuale assetto della mobilità (nodo <strong>di</strong><br />

aggregazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta veicolare, terminale dei servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico suburbano <strong>di</strong><br />

collegamento verso Torino) e verrà rafforzato nel futuro con l’arrivo della linea <strong>di</strong> metropolitana<br />

automatica.<br />

Per il punto <strong>di</strong> informazione turistica si tratta della localizzazione che meglio si integra con gli altri interventi<br />

<strong>di</strong> promozione turistica e <strong>di</strong> gestione della mobilità. Tra gli altri aspetti Il punto informativo viene connesso<br />

alla linea <strong>di</strong> bus elettrici, che si immette nel centro storico e collega al percorso <strong>di</strong> risalita automatica al<br />

Castello.<br />

recupero dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi<br />

L’impulso che il Progetto <strong>Integrato</strong> intende dare all’attrattività turistica <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong> richiede <strong>di</strong> intervenire in una<br />

pluralità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezioni nell’ambito dei beni storico – architettonici per ovviare alle <strong>di</strong>fficoltà connesse al<br />

latente degrado <strong>di</strong> un patrimonio molto vasto.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 54


Il Castello, articolato nel complesso dell’e<strong>di</strong>ficio principale e della manica lunga, costituisce indubbiamente<br />

il fattore <strong>di</strong> maggiore richiamo turistico, <strong>di</strong> potenziale attrazione <strong>di</strong> un’utenza non limitata al bacino dell’area<br />

metropolitana.<br />

Gli interventi in esame sono volti a riqualificare alcuni aspetti complementari <strong>di</strong> questo attrattore,<br />

ripristinando la fontana ed il ninfeo nella balconata antistante il Castello e restaurando le mura <strong>di</strong><br />

sostegno lungo il versante. In particolare occorre sottolineare che la fontana ed il ninfeo sono elementi<br />

unici nel contesto storico urbano.<br />

I suddetti interventi esercitano principalmente degli effetti positivi e permanenti sulle componenti<br />

paesaggio (riqualificazione e caratterizzazione del sito) e patrimonio storico – culturale (recupero e<br />

restauro <strong>di</strong> beni).<br />

realizzazione dell’albergo dei giovani<br />

La prevista localizzazione <strong>di</strong> questa attrezzatura ricettiva nell’ambito del centro storico in uno degli e<strong>di</strong>fici<br />

comunali <strong>di</strong>smessi con la rilocalizzazione degli uffici consente <strong>di</strong> prevedere una pluralità <strong>di</strong> effetti positivi<br />

che una localizzazione più periferica avrebbe attenuato.<br />

Gli effetti riguardano essenzialmente il patrimonio storico – architettonico e l’economia locale e l’assetto<br />

sociale: il primo aspetto viene interessato riportando a piena attività un e<strong>di</strong>ficio che altrimenti rischierebbe<br />

l’innesco <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> degrado, il secondo aspetto viene richiamato da un flusso <strong>di</strong> domanda che può<br />

anche non essere solo stagionale (si pensi alle gite scolastiche) e dal fatto che si tratta <strong>di</strong> un tipo <strong>di</strong><br />

frequentazione turistica che <strong>di</strong> per sé è fattore <strong>di</strong> rivitalizzazione.<br />

Nella valutazione della localizzazione è inoltre da considerare che si tratta <strong>di</strong> un tipo <strong>di</strong> utenza che<br />

tendenzialmente si muove su mezzo pubblico, particolarmente interessata ad una agevole accessibilità<br />

pedonale sia agli attrattori turistici (come il Castello), sia alle opportunità <strong>di</strong> svago (presenti nel centro<br />

storico), sia al trasporto pubblico che consente <strong>di</strong> raggiungere il capoluogo metropolitano. Per questi<br />

motivi possono ritenersi ridotti i rischi connessi al potenziale incremento della domanda <strong>di</strong> sosta veicolare,<br />

che può trovare agevole accoglienza nelle opportunità <strong>di</strong> sosta comunque presenti nelle aree centrali.<br />

realizzazione <strong>di</strong> un albergo nella villa melano<br />

La villa Melano rappresenta attualmente un fattore <strong>di</strong> notevole degrado paesaggistico e urbanistico; le sue<br />

con<strong>di</strong>zioni sono tali da paventare il rischio della per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un bene <strong>di</strong> significativo rilievo storico –<br />

architettonico; in ultimo la sua collocazione periferica ne favorisce la frequentazione abusiva con la<br />

possibilità che <strong>di</strong>venti un luogo <strong>di</strong> degrado sociale.<br />

La realizzazione <strong>di</strong> un albergo, con il ripristino degli e<strong>di</strong>fici e del parco, consente <strong>di</strong> risolvere tutte queste<br />

problematiche: l’intervento genera impatti positivi e permanenti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne socio-economico (<strong>di</strong>versificazione<br />

dell’offerta ricettiva, attrazione <strong>di</strong> domanda turistica con elevata propensione <strong>di</strong> spesa), sul patrimonio<br />

storico – architettonico e sul paesaggio (recupero <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio storico degradato, recupero del parco<br />

storico, in continuità con gli interventi nelle aree del parco della collina retrostante il castello), sulla<br />

vegetazione (con il reimpianto <strong>di</strong> essenze connesso al recupero del parco e del giar<strong>di</strong>no).<br />

I potenziali impatti connessi alla domanda <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> sosta veicolare vengono evitati con la destinazione a<br />

parcheggio al servizio dell’albergo dell’area che attualmente accoglie l’impianto <strong>di</strong> demolizione auto.<br />

opere <strong>di</strong> mitigazione e compensazione<br />

misure <strong>di</strong> prevenzione<br />

Sulla base delle valutazioni esposte nel precedente paragrafo, si evidenzia che gli interventi previsti non<br />

richiedono opere e misure <strong>di</strong> mitigazione e compensazione.<br />

Il complesso <strong>di</strong> interventi che compone il Progetto <strong>Integrato</strong> si riferisce infatti pressoché integralmente ad<br />

opere <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed aree in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado, o che comunque richiedono opere <strong>di</strong><br />

ristrutturazione e riqualificazione.<br />

Per sua natura questo tipo <strong>di</strong> interventi è volto a migliorare le con<strong>di</strong>zioni dei beni e dei manufatti stessi, ed<br />

in<strong>di</strong>rettamente del contesto in cui essi sono localizzati. Nei precedenti paragrafi, valutando le singole<br />

linee <strong>di</strong> intervento, si sono <strong>di</strong> conseguenza in<strong>di</strong>viduati in prevalenza effetti positivi.<br />

I potenziali effetti negativi si riferiscono soprattutto alla fase <strong>di</strong> cantierizzazione (interventi <strong>di</strong> realizzazione<br />

<strong>di</strong> nuove infrastrutture in corrispondenza delle aree <strong>di</strong> versante, con rischi localizzati <strong>di</strong> ruscellamento delle<br />

acque meteoriche e conseguente instabilità idrogeologica), ovvero a situazioni transitorie che richiedono<br />

misure <strong>di</strong> prevenzione più che <strong>di</strong> mitigazione.<br />

Un secondo profilo <strong>di</strong> impatto è connesso all’inserimento del percorso meccanizzato <strong>di</strong> risalita, costituito<br />

da un’infrastruttura necessariamente moderna, in un contesto paesaggistico e urbanistico a carattere<br />

storico. La valutazione non ha portato all’identificazione <strong>di</strong> esigenze <strong>di</strong> mitigazione <strong>di</strong> un presunto effetto<br />

intrusivo, ma a sottolineare l’esigenza <strong>di</strong> verifiche puntuali nei successivi sviluppi progettuali .<br />

conclusioni<br />

Alla luce delle analisi effettuate e delle valutazioni condotte non si prevedono impatti negativi <strong>di</strong><br />

significativa intensità.<br />

Al contrario le opere componenti il progetto integrato generano impatti positivi che assicurano la coerenza<br />

del progetto con gli obiettivi e le strategie <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, tutela e miglioramento della qualità<br />

dell’ambiente e della qualità della vita.<br />

Si propone pertanto <strong>di</strong> escludere i progetti relativi alle opere esaminate dalle successive fasi <strong>di</strong> valutazione<br />

ambientale, ferma restando la necessità <strong>di</strong> assicurare, in fase <strong>di</strong> progettazione definitiva ed esecutiva, la<br />

progettazione <strong>di</strong> misure ed interventi <strong>di</strong> inserimento paesaggistico e ambientale relativi alla opere,<br />

in<strong>di</strong>viduate nel corso della prevalutazione, che, anche in relazione alla elevata sensibilità delle aree in cui<br />

ricadono, possono dare luogo ad effetti indesiderati sia in fase <strong>di</strong> cantiere che al termine delle attività.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 55


programma temporale <strong>di</strong> attuazione<br />

(interventi <strong>di</strong> cui si richiede il finanziamento)<br />

N.<br />

ORD.<br />

1<br />

2<br />

Legenda<br />

i tempi e le risorse del programma<br />

INTERVENTI PI 2001 2002 2003 2004<br />

Parco del Castello<br />

Segnaletica<br />

presentazione <strong>Programma</strong><br />

progetto esecutivo<br />

gara d'appalto<br />

lavori <strong>di</strong><br />

inizio/fine lavori<br />

collaudo<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

giugno<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

giugno<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

giugno<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

gennaio<br />

febbraio<br />

marzo<br />

aprile<br />

maggio<br />

giugno<br />

luglio<br />

agosto<br />

settembre<br />

ottobre<br />

novembre<br />

<strong>di</strong>cembre<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 56


programma temporale <strong>di</strong> attuazione<br />

(interventi <strong>di</strong> cui non si richiede il finanziamento)<br />

Impianto <strong>di</strong> risalita pedonale<br />

Ottobre 2001: presentazione P.I.<br />

Febbraio 2002: progettazione definitiva<br />

Giugno 2002: progettazione esecutiva<br />

Luglio-novembre 2002: gara d’appalto<br />

Dicembre 2002: inizio lavori<br />

Dicembre 2003: fine lavori<br />

Gennaio-marzo 2004: collaudo<br />

Minibus elettrici<br />

Ottobre 2001: presentazione P.I.<br />

Febbraio-aprile 2002: gara d’appalto per acquisto<br />

Maggio-giugno 2002: avvio servizio<br />

Giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi e antiche mura<br />

Progetto in corso <strong>di</strong> realizzazione<br />

Albergo dei giovani nell’ex Palazzo Civico<br />

Idea/progetto in corso <strong>di</strong> definizione<br />

Centro informazione turistica<br />

Ottobre 2001: presentazione P.I.<br />

Novembre-Febbraio 2002: progettazione definitiva + esecutiva<br />

Marzo-maggio 2002: gara d’appalto<br />

Giugno 2002: inizio lavori<br />

Dicembre 2002: fine lavori<br />

Gennaio 2003: certificato regolare esecuzione<br />

Sottopasso Castello<br />

Ottobre 2001: presentazione P.I.<br />

Gennaio-giugno 2002: progettazione definitiva + esecutiva<br />

Luglio-ottobre 2002: gara d’appalto<br />

Novembre 2002: inizio lavori<br />

Aprile 2003: fine lavori<br />

Maggio-luglio 2003: collaudo<br />

Villa Melano<br />

Per l’intervento è previsto il coinvolgimento <strong>di</strong> operatori privati.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista procedurale, infine, appaiono possibili, per la realizzazione del<br />

progetto, sia la strada del Project Financing, sia quella della gara <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong><br />

costruzione e gestione.<br />

È preve<strong>di</strong>bile che i lavori possano iniziare, se si ha un riscontro positivo da parte dei<br />

privati, entro 1 anno/1 anno e mezzo.<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 57


ilancio economico complessivo<br />

e copertura finanziaria<br />

QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO (art. 17 DPR 554 del 21/12/1999)<br />

Totale<br />

a) lavori a base d'asta Parco del Castello Segnaletica lire euro<br />

a1) esecuzione dei lavori L. 4.062.225.106 95.380.000 4.157.605.106<br />

a2) importo per attuazione dei piani <strong>di</strong> sicurezza L. 100.089.333<br />

- 100.089.333<br />

totale L. 4.162.314.438 95.380.000 4.257.694.438<br />

a3) I.V.A. (10% su a1 + a2) L. 416.231.444 9.538.000 425.769.444<br />

totale a) L. 4.578.545.882 104.918.000 4.683.463.882<br />

b) somme a <strong>di</strong>sposizione della stazione appaltante -<br />

b1) rilievi, accertamenti e indagini L. 26.447.993<br />

- 26.447.993<br />

b2) imprevisti (5% su a) L. 228.927.294 5.245.900 234.173.194<br />

b3) allacciamenti ai pubblici servizi L. 59.000.000<br />

- 59.000.000<br />

b4)<br />

b5)<br />

acquisizione aree o immobili<br />

spese tecniche: prog. esec., coord. della sicurezza in<br />

L. -<br />

-<br />

-<br />

fase <strong>di</strong> progettazione ed esecuzione, D.LL. e contabilità L. 354.920.000 4.000.000 358.920.000<br />

b5bis) fondo incent. Art. 18 (1% <strong>di</strong> a1+a2) L. 42.000.000 1.000.000 43.000.000<br />

b6) spese per attività <strong>di</strong> consulenza, ecc. L. 80.000.000 20.000.000 100.000.000<br />

b7) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. L. 11.000.000 3.000.000 14.000.000<br />

b8) collaudo L. 21.000.000<br />

- 21.000.000<br />

b9) I.V.A. (20% su b1+b5+b6+b8) L. 96.473.599 4.800.000 101.273.599<br />

totale b) L. 919.768.885 38.045.900 957.814.785<br />

totale L. 5.498.314.767 142.963.900 5.641.278.667<br />

n. Denominazione costo<br />

intervento<br />

(£)<br />

COPERTURA FINANZIARIA INTERVENTI PREVISTI S.d.F, P.I. e V.P.I.A.<br />

opere non<br />

finanziabili<br />

(£)<br />

opere<br />

finanziabili<br />

(£)<br />

a) b) c)<br />

1 PARCO CASTELLO<br />

5.498.314.767 -<br />

SEGNALETICA<br />

2 143.463.900 -<br />

TURISTICA<br />

TOTALE INTERVENTI 5.641.778.667 -<br />

Pre<strong>di</strong>sposizione S.d.F,<br />

P.I. e V.P.I.A. - IVA<br />

inclusa (finanziabile al<br />

100%)<br />

88.356.000 -<br />

TOTALE GENERALE 5.730.134.667 -<br />

5.498.314.767 2.749.157.384 € 1.419.821,30 2.749.157.384 € 1.419.821,30<br />

143.463.900 71.731.950 € 37.046,46 71.731.950 € 37.046,46<br />

5.641.778.667 2.820.889.334 € 1.456.867,76 2.820.889.334 € 1.456.867,76<br />

88.356.000 -<br />

risorse pubbliche<br />

a carico del <strong>Comune</strong> Finanziamento L.4/2000<br />

50% c) +b) 50% c)<br />

2.147.224<br />

51.692<br />

2.198.916<br />

219.892<br />

2.418.807<br />

0<br />

13.659<br />

120.940<br />

30.471<br />

0<br />

185.367<br />

22.208<br />

51.646<br />

7.230<br />

10.846<br />

52.303<br />

494.670<br />

2.913.477<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 58<br />

-<br />

88.356.000 € 45.632,07<br />

5.730.134.667 2.820.889.334 € 1.456.867,76 2.909.245.334 € 1.502.499,82


la gestione degli interventi<br />

Le opere <strong>di</strong> segnaletica turistica non costituiscono un problema sia per gli importi in questione, sia in<br />

quanto verranno gestite senza <strong>di</strong>fficoltà dall’Amministrazione con le risorse già oggi a <strong>di</strong>sposizione.<br />

Diverso è invece il <strong>di</strong>scorso per quanto riguarda il Parco del Castello. Innanzitutto occorre comunque<br />

<strong>di</strong>stinguere tra le strutture e<strong>di</strong>lizie (Cappella <strong>di</strong> S. Grato e Belvedere) dalle aree ver<strong>di</strong> alberate.<br />

Nel primo caso, gli interventi <strong>di</strong> manutenzione possono essere stimati in circa 20 milioni l’anno (0.6% circa<br />

sui costi <strong>di</strong> ristrutturazione), almeno per i primi 10-15 anni. È ovvio che si tratta <strong>di</strong> una cifra in<strong>di</strong>cativa sia<br />

perché, in realtà, i costi <strong>di</strong> manutenzione sono crescenti esponenzialmente nel tempo, sia perché questa<br />

ipotesi non considera i danni provocati dai vandali. Per questo secondo punto, oltre alla prevista chiusura<br />

notturna del Parco, certamente è <strong>di</strong> aiuto la collaborazione con l’Associazione Astrofili per per l’utilizzo<br />

delle strutture.<br />

Le aree ver<strong>di</strong> e le alberate, come noto, richiedono costi <strong>di</strong> gestione elevati. Il progetto, avendo ben<br />

presente il problema, opera scelte in modo da minimizzare tali costi.<br />

In ogni caso, la stima dei costi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> manutenzione per un’area complessiva <strong>di</strong> 77.000 mq porta ad un<br />

valore annuo <strong>di</strong> circa 177 milioni (2.300 £/mq).<br />

Tale costo anch’esso in<strong>di</strong>cativo, non subisce in genere sensibili variazioni se il servizio è interno o esterno<br />

(outservice).<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 59


In<strong>di</strong>ce generale<br />

il programma integrato 2<br />

gli obiettivi della città 2<br />

sintesi del programma integrato 4<br />

gli interventi 7<br />

parco <strong>di</strong> san grato 8<br />

recupero degli spazi aperti e del sistema delle aree ver<strong>di</strong> attrezzate 9<br />

recupero della cappella <strong>di</strong> san grato e della torre delle segnalazioni 11<br />

restauro della fontana monumentale <strong>di</strong> ingresso al parco 13<br />

segnaletica turistica nel centro storico 15<br />

servizio <strong>di</strong> trasporto turistico 16<br />

risalita meccanizzata 19<br />

albergo dei giovani 22<br />

albergo <strong>di</strong> villa melano 23<br />

restauro della galleria del castello 25<br />

punto informazione turistica 26<br />

recupero dell’area dei giar<strong>di</strong>ni cinquecenteschi e delle antiche mura<br />

del castello 27<br />

gli interventi e il quadro della pianificazione territoriale 28<br />

l’integrazione 31<br />

le relazioni tra gli interventi 31<br />

la scelta degli interventi can<strong>di</strong>dati al finanziamento 32<br />

i soggetti coinvolti 33<br />

le risorse attivate 34<br />

le iniziative per il partenariato 34<br />

le iniziative complementari 35<br />

le relazioni <strong>di</strong> area vasta 36<br />

la trasferibilità 41<br />

le ricadute attese 42<br />

valutazione preliminare <strong>di</strong> impatto ambientale l.r. n° 40/98, art. 20 45<br />

i tempi e le risorse del programma 56<br />

programma temporale <strong>di</strong> attuazione (interventi <strong>di</strong> cui si richiede<br />

il finanziamento) 56<br />

programma temporale <strong>di</strong> attuazione (interventi <strong>di</strong> cui non si richiede<br />

il finanziamento) 57<br />

bilancio economico complessivo e copertura finanziaria 58<br />

la gestione degli interventi 59<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Rivoli</strong>/ <strong>Programma</strong> integrato LR4/2000 / La città e il Castello / Settembre 2001 60

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