Francesco I° de’ Medici: ilPrincipeAlchimista Gabriella Parma La mia ricerca è partita da un indizio: la fotografia , riportata da una rivista, del dipinto di Giovanni Stradano “ Il laboratorio dell’Alchimista “. Il potere di quest’opera è stato tale che mi ha spinto a ricercarne la storia . Il percorso non è stato particolarmente difficile, in quanto Francesco I° de’ Medici , il committente del quadro e lui stesso immortalato nel dipinto, mi ha guidata con una serie di coincidenze nella ricerca, introducendomi nel magico mondo dell’alchimia rinascimentale alla Corte Medicea. Francesco I° de’ Medici , nacque a Firenze il 25 Marzo del 1541 da Cosimo I° e Leonora di Toledo . Mentre Cosimo I°, con diplomazia e determinazione, costruiva il Nuovo Stato Toscano, tessendo alleanze importanti, il figlio cresceva con carattere schivo e malinconico; a 4 anni incominciava a leggere e s’interessava molto presto agli studi scientifici e all’arte. A vent’anni rimaneva chiuso per intere giornate in “fonderia “, impegnato in esperimenti d’alchimia. In questo periodo, esattamente nell’Agosto del 1561, Cosimo accorgendosi del carattere , apparentemente remissivo del figlio, gli scriveva preoccupato queste parole: il fatto che ci dispiace è questo che tu acquisti nome presso dell’universale d’essere persona che sei più atto a essere governato che da governare...tu scorgerai che non significa altro che il non essere buono a nulla. 1 Gli storici dell’Ottocento definirono Francesco un Principe accorto, ma despota e crudele. Nonostante questi giudizi negativi, nel 1564 venne elevato dal padre a Principe Reggente. Il suo scarso carisma è contrapposto alle sue doti intellettuali, “la debolezza conviveva con una tenacia di fondo come avviene spesso 1 G. Lensi Orlandi, L’arte segreta, Cosimo e Francesco de’ Medici, Firenze, ed. Convivio, 1991, p.85