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L’INCHIESTA 4 La città dello smog può iniziare a pedalare Le auto hanno invaso Latina, i mezzi pubblici sono deserti. Per una mobilità sostenibile degna di nota si attendono mosse dall’alto. E una nuova mentalità E’ risaputo, Latina ha uno scarso feeling con le classifiche nazionali e le varie indagini sulla qualità dell’ambiente e della vita in genere. Uno dei dati più preoccupanti giunge dall’Istat e riguarda il temuto tasso di motorizzazione: nel capoluogo sono state registrate 731,1 auto ogni mille abitanti, solo i guai di Aosta e Viterbo hanno impedito al centro pontino di piazzarsi al primo posto assoluto. A dire il vero anche il rapporto Euromobility 2011 ci ha messo del suo: stando all’inchiesta patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, Latina è fanalino di coda nel conteggio dei passeggeri sui mezzi pubblici. Per completare l’opera, infine, diamo i numeri forniti dall’Aci provinciale: nel 1996 i veicoli a motore circolanti erano 77.800, in 14 anni si è arrivati a quota 113.255. Il quadro che se ne ricava è dunque terribilmente offuscato, sia dallo smog che dal rischio maggiore di incidenti, senza parlare delle conseguenze per pedoni e ciclisti. In questo dedalo di cifre emerge comunque una sola, triste realtà: a Latina è la mentalità che lascia a desiderare, è la tendenza di tutti (noi compresi) a mettersi al volante per percorrere anche poche centinaia di metri, è l’abitudine di munirsi di quattro ruote appena conseguita l’agognata patente, tanto da trasformare giardini e cortili in improvvisate scuderie per ogni famiglia. L’inversione di rotta deve partire allora dall’alto, dalle istituzioni per intenderci. Il sindaco Di Giorgi un primo passo l’ha compiuto, dotandosi per primo in Italia di una vettura elettrica che molti colleghi gli hanno invidiato, sia per l’utilità ambientale che per il ritorno di immagine. Lo stesso primo cittadino, lo scorso settembre, ha incontrato un gruppo di volenterosi promotori di un nuovo modo di concepire la vita cittadina. Si tratta del movimento “Latina in bicicletta” e di altre sigle che premono per una nuova mobilità sostenibile. Il confronto ha portato ad alcune promesse: l’adesione del Comune alla Campagna Nazionale “Salvaciclisti”; la realizzazione entro il 2013 dell’ampliamento del marciapiede di Via del Lido, insieme all’installazione di rastrelliere bloccatelaio in città ed al mare, comprese delle strutture semplici sul tratto di Rio Martino; l’introduzione delle cosiddette “case avanzate”, aree di sosta momentanea dedicate ai ciclisti, posizionate in testa ai semafori. Sembrano piccoli passi, sono invece delle tappe fondamentali per liberare il capoluogo dallo smog e dalle scomode etichette. Perché pedalare è sano e non comporta spese, sia di parcheggio che di carburante. D.I.
LA CAMPAGNA E LE PROSPETTIVE ARRIVI IN bICI E VIENI PREMIAtO! ASPEttANDO IL PROGEttO PILOtA... Il movimento "Latina in bicicletta" ha lanciato la campagna “Chi arriva in bicicletta viene premiato". I protagonisti sono i negozianti della città che decidono di premiare chi si reca da loro in bicicletta attraverso sconti sulla marce e/o gadget. Sono quasi 50 gli esercenti che hanno aderito, sfatando quei luoghi comuni che li dipingono come indifferenti alle tematiche ambientali. Se si vuole conoscere ad oggi le attività che hanno aderito visitate la pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/latinainbicicletta oppure cercate l'adesivo dell'iniziativa sulle vetrine dei negozi. Per il futuro, invece, si confida nell’affermazione di un progetto pilota elaborato dall’architetto Silvia Mastrantoni: si tratta di un percorso ciclabile che utilizza le strade a senso unico del centro storico di Latina, non sconvolgendo quindi la sua viabilità e creando di fatto una “zona franca” che assurge a simbolo di un nuovo tipo di mobilità per la città. Verrebbero in questo modo collegati servizi fondamentali quali il Comune, le poste, il mercato annonario, la biblioteca. Emanuela Iuliano «Siamo in 1400, non ci fermiamo» Dario bellini è un regista videomaker, specializzato nella produzione di documentari, spot, reportage. Dando vita a “Latina in bicicletta” ha voluto dichiarare guerra alla tendenza all’involuzione e alla decadenza riscontrata nella sua città:« In molti ci lamentiamo delle cose che non Dario Bellini vanno, dei disservizi continui, ma noi cosa facciamo per la nostra comunità? Quanti di noi si espongono anche solo per rimproverare il passante che getta la cartaccia per strada? Noi abbiamo deciso di reagire, concentrandoci su alcune "piccole" idee mirate e scegliendo Facebook per fare gruppo. Ormai sono 1400 gli aderenti e continuiamo a crescere. Con due ambiziosi obbiettivi:incentivare la popolazione all'uso della bicicletta, pungolare l'amministrazione perché adotti tutta una serie di provvedimenti atti proteggere e tutelare chi decide di muoversi con la bicicletta». L’INCHIESTA 5
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