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Le origini del primo aeroplano a motore pilotato - Kataweb

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Nel 1889 pubblicò un libro Il volo degli<br />

uccelli come base per l'arte <strong>del</strong>l'aviazione,<br />

che conteneva i risultati di una estesa serie<br />

di esperimenti condotti con l'aiuto <strong>del</strong><br />

fratello. Il lavoro presentava i primi dati<br />

utili sulla portanza e sulla resistenza aerodinamica<br />

di ali curve. Lilienthal si provò<br />

anche nel volo planato, a partire dal<br />

1891, e divenne il <strong>primo</strong> pilota a riuscire<br />

nel volo a vela. Sperimentò alianti monoplani<br />

e biplani e rimase ucciso mentre<br />

provava un monoplano.<br />

In questo stesso periodo, negli Stati<br />

Uniti il più serio studioso di aeronautica<br />

fu Octave Chanute, un eminente ingegnere<br />

civile. Con i suoi scritti e con i suoi<br />

esperimenti fece conoscere nel suo paese<br />

il lavoro di Lilienthal. L'età (aveva 68<br />

anni nel 1900) gli impedì di tentare il volo<br />

di persona. Ma aveva diversi discepoli che<br />

sperimentarono i suoi alianti insieme con<br />

i propri progetti.<br />

Chanute progettò un aliante biplano<br />

che rappresenta un po' il capostipite <strong>del</strong>l'<strong>aeroplano</strong><br />

moderno. (Il progetto di recente<br />

è stato preso come base per diversi<br />

libratori, alianti che possono soltanto<br />

scendere.) Chanute adottò l'impennaggio<br />

posteriore di Pénaud per la stabilità longitudinale,<br />

mentre per ottenere una maggiore<br />

portanza progettò una sezione alare<br />

curva simile a una provata da Lilienthal.<br />

Il <strong>primo</strong> veleggiatore fu progettato da Otto Lilienthal, che si vede qui<br />

mentre vola sopra una fabbrica di mattoni nei sobborghi di Berlino. nel<br />

1894. Lilienthal fu il <strong>primo</strong> pilota di quello che adesso sarebbe chiamato<br />

un libratore, cioè un veleggiatore che può soltanto planare, scendere.<br />

58<br />

Meno noto è il più importante contributo<br />

di Chanute alla tecnica aeronautica: la<br />

sua scelta <strong>del</strong>la struttura per il biplano.<br />

Adottò la «travatura» di Pratt che era<br />

stata brevettata nel 1844 per i ponti ferroviari.<br />

<strong>Le</strong> due ali erano collegate da solidi<br />

montanti verticali che sopportavano i<br />

carichi di compressione. I carichi di tensione<br />

erano trasmessi da cavi diagonali<br />

(tiranti) incrociati che si agganciavano ai<br />

montanti sia nel senso <strong>del</strong>l'apertura alare<br />

sia tra parte anteriore e parte posteriore<br />

<strong>del</strong>l'ala. Ne risultava una struttura rigida,<br />

ma leggera che divenne la base per tutti i<br />

biplani controventati. (Si definiscono<br />

controventate le ali con montanti e tiranti<br />

esterni, mentre quelle senza strutture<br />

esterne si definiscono a sbalzo.)<br />

Lilienthal e Chanute cercavano di risolvere<br />

il problema <strong>del</strong>la stabilità longitudinale.<br />

Erano capaci di dare ai loro veleggiatori<br />

una portanza sufficiente, ma<br />

trovavano gravi difficoltà a mantenere<br />

l'equilibrio in volo. Capirono che ottenere<br />

l'equilibrio significa far coincidere il<br />

centro di spinta (il punto dove si equilibrano<br />

le forze aerodinamiche che agiscono<br />

sul velivolo) con il centro di gravità. Il<br />

guaio è che il centro di spinta si sposta se<br />

l'assetto <strong>del</strong>l'<strong>aeroplano</strong> viene modificato,<br />

per esempio da una raffica di vento. In un<br />

libratore il pilota può ripristinare l'equi-<br />

librio spostandosi un poco per variare il<br />

centro di gravità e cambiare l'assetto <strong>del</strong><br />

velivolo. Se questa manovra è compiuta<br />

correttamente, la combinazione <strong>del</strong>l'apparecchio<br />

e <strong>del</strong> pilota forma un sistema<br />

stabile.<br />

Quando un impennaggio orizzontale<br />

posteriore è sistemato nella maniera giusta,<br />

la sua azione (come Pénaud aveva<br />

capito) sarà tale da riportare il velivolo in<br />

equilibrio. La ragione è che l'effettivo<br />

centro di spinta di ala e impennaggio,<br />

considerati insieme, resta fisso anche se<br />

l'assetto <strong>del</strong>la macchina viene variato.<br />

L'<strong>aeroplano</strong> ha una sua stabilità intrinseca,<br />

e il pilota non ha bisogno di cambiare<br />

la sua posizione. Un mo<strong>del</strong>lo di aereo è<br />

stabile proprio per questo. Un <strong>aeroplano</strong><br />

vero richiede più controllo, e per questo<br />

l'impennaggio è mobile, e il pilota può<br />

cambiarne l'azione a volontà. Con un<br />

impennaggio mobile un <strong>aeroplano</strong> instabile<br />

può essere guidato da un pilota sufficientemente<br />

esperto. (Quando l'impennaggio<br />

diventa mobile, in realtà è solo una<br />

parte di esso che si muove. Così si definisce<br />

impennaggio il tutto, e timone la parte<br />

mobile. La più moderna tecnica aeronautica,<br />

è tornata a impennaggi praticamente<br />

in un pezzo solo, che però sono mobili, e<br />

cioè sono tutto timone.)<br />

I fratelli Wright cominciarono a pensa-<br />

Rimase ucciso nel 1896 quando uno dei suoi alianti andò in stallo e<br />

precipitò, appunto per la difficoltà di mantenere l'equilibrio in volo. La<br />

linea orizzontale irregolare che passa vicino alle teste degli spettatori<br />

in questa fotografia è una rottura <strong>del</strong>la negativa originale, di vetro.

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