Numero 2 - Rotary Club di Cosenza
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Allegato al numero <strong>di</strong> ottobre 2008<br />
della Rivista <strong>Rotary</strong> - Reg. Trib. <strong>di</strong> Milano n. 89 del 8/3/86.<br />
Direttore Responsabile: Giorgio Bernar<strong>di</strong>ni De Pace<br />
NUMERO 2 SETTEMBRE-OTTOBRE 2008<br />
CR NACHE<br />
Perio<strong>di</strong>co del Distretto 2100 del <strong>Rotary</strong> International<br />
DEL DISTRETTO<br />
Ra<strong>di</strong>camento territoriale dei <strong>Club</strong><br />
Se ne <strong>di</strong>scute in Hyde Park<br />
Frontiere dell’azione rotariana<br />
Rotaract in crescita<br />
In moto la macchina R.F.<br />
Verso la consapevolezza <strong>di</strong> ciò che possiamo<br />
fare per un’infanzia sofferente e senza futuro<br />
in molti paesi del terzo mondo ma anche ai<br />
margini delle nostre città
Abitare,<br />
uno stile<br />
<strong>di</strong> vita. L’amore per l’estetica, l’attenzione<br />
per i particolari fanno <strong>di</strong> noi<br />
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CR NACHE<br />
Perio<strong>di</strong>co del Distretto 2100 del <strong>Rotary</strong> International<br />
DEL DISTRETTO<br />
Cronache del Distretto<br />
N. 2 - Allegato al numero <strong>di</strong> ottobre<br />
della rivista <strong>Rotary</strong><br />
Reg. Trib. <strong>di</strong> Milano n. 89 del 8/3/86<br />
Direttore<br />
Antonio Talamo<br />
2008-09<br />
Segretario <strong>di</strong> Redazione<br />
Pietro Colletta<br />
Via Gino Doria, 130 - 80128 Napoli<br />
Telefax 081.578.61.02<br />
E-mail: cronache2100@gmail.com<br />
www.rotary2100.it<br />
Progetto grafi co<br />
Grafi te, Salerno<br />
Fotografi e<br />
Archivio G. Di Martino<br />
Archivio <strong>Rotary</strong> Foundation<br />
Stampa<br />
Industria Grafi ca Sannita, Morcone (BN)<br />
4 ............ E<strong>di</strong>toriale<br />
5 ............ Lettere del Governatore<br />
6 ............ La visita ai <strong>Club</strong><br />
7 ............ Bollettini on line<br />
8 ............ Non “Tiramm’ a Campà”<br />
11 ............ Quelle ultime macchie<br />
da cancellare dalla mappa<br />
della Polio<br />
12 ............ Progetti R. F. 2007-2008<br />
14 ............ Spazio Rotaract<br />
15 ............ Dal Governatore Incoming<br />
16 ............ Hyde Park<br />
18 ............ Accoglienza e solidarietà<br />
19 ............ In sintonia con l’Università<br />
20 ............ Dai <strong>Club</strong><br />
22 ............ Appuntamenti<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 3
Ci sarà pure una ragione perché si torni a parlare, con più insistenza che nel passato,<br />
delle motivazioni profonde del nostro impegno rotariano. È una specie <strong>di</strong> esame <strong>di</strong><br />
coscienza <strong>di</strong> cui troverete più <strong>di</strong> una traccia in questo numero del giornale. Ci si<br />
chiede, cioè, se siamo strutturalmente adeguati ad assumerci, come <strong>Rotary</strong>, un ruolo<br />
signifi cativo in quell’ircocervo <strong>di</strong> civiltà e inciviltà a cui è ridotta la realtà sociale<br />
delle nostre città gran<strong>di</strong> e piccole. Altro che la società liquida <strong>di</strong> cui parla Bauman. E la domanda<br />
successiva è se siamo sempre stati avveduti nell’ammissione <strong>di</strong> nuovi soci. Molte volte il criterio<br />
è somigliato a quello della campagna acquisti delle squadre <strong>di</strong> calcio: a far premio su ogni altra<br />
considerazione l’appeal del professionista o dell’impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> successo, punto e basta. È un<br />
<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>ffi cile perché <strong>di</strong>ffi cile e anche per certi versi sgradevole è la pretesa, pur necessaria,<br />
<strong>di</strong> sottoporre a verifi ca l’attitu<strong>di</strong>ne ad essere portatori, singolarmente e in associazione d’intenti,<br />
<strong>di</strong> un’etica della responsabilità che purtroppo latita nelle istituzioni e nel modo <strong>di</strong> atteggiarsi e <strong>di</strong><br />
vivere in comunità ma che <strong>di</strong> un’associazione come la nostra è valore fondante.<br />
È questo il senso dell’esortazione che il Governatore Parlato va pre<strong>di</strong>cando nei <strong>Club</strong>, ad ogni<br />
stazione del suo pellegrinaggio laico. È questa la ragione del severo richiamo alle nostre responsabilità<br />
rivolto da Raffaele Pallotta con l’autorevolezza <strong>di</strong> chi, dopo l’esperienza ai vertici del<br />
<strong>Rotary</strong>, ha più chiara la visione della complessità dei problemi del nostro tempo e dei mo<strong>di</strong>, non<br />
semplici, per contribuire a dargli una prospettiva <strong>di</strong> possibili soluzioni. Un catalogo dei doveri in<br />
capo a una borghesia a <strong>di</strong>r poco <strong>di</strong>stratta e neghittosa ricorre infi ne nelle lettere <strong>di</strong> rotariani che<br />
trovate nella rubrica Hyde Park. Insomma, pare sia venuto il momento <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re i doveri della<br />
nostra appartenenza, il modo <strong>di</strong> essere rotariani sul serio e <strong>di</strong> darne testimonianza. Poi potremo<br />
continuare nei nostri riti associativi, negli incontri conviviali, nel clima gioioso dello stare insieme<br />
senza sentircene imbarazzati.<br />
P.S. Il caso <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> Mussomeli. Sospendere il giu<strong>di</strong>zio in attesa <strong>di</strong> sapere cosa sia realmente<br />
accaduto durante la movimentata conviviale <strong>di</strong> un <strong>Club</strong> siciliano è ragionevole e giusto;<br />
sostenere che non è <strong>di</strong> gran stile farsi coinvolgere in situazioni dall’esito comunque spiacevole<br />
è legittimo; in<strong>di</strong>gnarsi perché l’episo<strong>di</strong>o sia stato riferito con molti particolari dai giornali è<br />
<strong>di</strong>rottare tutto il malumore per l’accaduto dalla causa all’effetto. Non tocca a me <strong>di</strong>re che la<br />
semplice ipotesi che i fatti siano sostanzialmente quelli riferiti dai cronisti, in attesa <strong>di</strong> sapere<br />
come effettivamente siano andate le cose, avrebbe dovuto casomai, in prima battuta, suggerire<br />
ulteriori motivi <strong>di</strong> prudenza nella <strong>di</strong>scussione in corso nei Distretti sullo sviluppo dell’effettivo.<br />
Qui mi interessa notare che avere tratto dall’episo<strong>di</strong>o, com’è accaduto, l’occasione per giu<strong>di</strong>care<br />
con malevolenza un’intera categoria, in questo caso quella dei giornalisti, non è nella prassi rotariana.<br />
È lecito <strong>di</strong>scutere sul modo <strong>di</strong> fare informazione e anche criticarla, ma insinuare dubbi e<br />
pericolosi preconcetti sul livello morale e professionale della stampa nazionale e del giornalismo<br />
ra<strong>di</strong>otelevisivo nel loro insieme è incauto e anche sommamente rischioso quando getta <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to<br />
su quella funzione del controllo sociale che si sa essenziale in ogni democrazia. E qui mi fermo<br />
perché non mi piace abusare del mio ruolo in questo giornale o, peggio, dare l’impressione <strong>di</strong><br />
ergermi a <strong>di</strong>fensore d’uffi cio <strong>di</strong> una corporazione.<br />
4 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
Antonio Talamo
Le lettere del Governatore<br />
L<br />
e lettere <strong>di</strong> settembre e ottobre del Governatore suggeriscono un tratto <strong>di</strong> continuità<br />
tra l’impegno “prioritario” verso i giovani e quello per l’azione professionale<br />
raccomandati dal calendario rotariano.<br />
La politica del <strong>Rotary</strong> verso le Nuove generazioni – osserva Guido Parlato<br />
– è consapevolezza che la costruzione <strong>di</strong> un futuro migliore <strong>di</strong>pende dalla<br />
nostra capacità <strong>di</strong> interpretare il presente e su <strong>di</strong> esso programmare e realizzare un percorso<br />
orientato ad assicurare che allo straor<strong>di</strong>nario progre<strong>di</strong>re scientifi co della nostra<br />
epoca corrisponda un altrettanto straor<strong>di</strong>nario progresso dei valori etici che sembrano<br />
declinare e che sono invece essenziali a vincere l’in<strong>di</strong>fferenza verso la miseria, le <strong>di</strong>suguaglianze,<br />
l’ingiustizia. E più avanti il Governatore raccomanda: Una costante opera <strong>di</strong><br />
avvicinamento ai giovani deve privilegiare il “fare” al “<strong>di</strong>re”, promuovendo la vitalizzazione<br />
dei nostri <strong>Club</strong> con un’oculata ammissione <strong>di</strong> giovani, nonché con la realizzazione<br />
<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> formazione dei giovanissimi della scuola inferiore e <strong>di</strong> coinvolgimento e<br />
<strong>di</strong> supporto dei giovani della scuola secondaria superiore e del mondo universitario:<br />
progetti dei quali si avvertono segnali molto confortanti, atteso l’encomiabile impegno <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>versi club in questa <strong>di</strong>rezione, lungo la quale il Distretto non mancherà <strong>di</strong> intensamente<br />
impegnarsi a sua volta. La raccomandazione fi nale è <strong>di</strong> incrementare la presenza nel Distretto<br />
dei giovani del Rotaract e dell’Interact e <strong>di</strong> chiamarli a partecipare ai programmi<br />
con l’entusiasmo della loro età.<br />
C’è un riferimento ai giovani anche nella lettera <strong>di</strong> ottobre. Intanto il modo <strong>di</strong> esercitare<br />
un’attività lavorativa non deve trascurare il valore sociale: Signifi ca trasmettere le proprie<br />
conoscenze agli altri e tesaurizzare quelle altrui in un circuito <strong>di</strong> confronto fi nalizzato al<br />
reciproco arricchimento nell’interesse personale e della società…Tutto ciò ha un senso<br />
nel “fare”, <strong>di</strong> un fare consistente in una professionalità che coinvolga i giovani, da<br />
stimolare e seguire verso traguar<strong>di</strong> giusti e ambiziosi; che si ponga a <strong>di</strong>sposizione della<br />
comunità, nel senso <strong>di</strong> partecipare con le proprie competenze alla gestione della polis<br />
e <strong>di</strong> collaborare con le Istituzioni lungo il <strong>di</strong>ffi cile percorso della politica; che si faccia<br />
artefi ce <strong>di</strong> iniziative umanitarie costruite su conoscenze delle quali i destinatari siano<br />
sprovvisti.<br />
Il Governatore Parlato così conclude: Dopo aver posto a <strong>di</strong>sposizione dei Presidenti<br />
l’archivio delle classifi che, ho ideato e realizzato un “album dei relatori”, vale a<br />
<strong>di</strong>re l’inserimento sul sito Web del Distretto <strong>di</strong> un data-base <strong>di</strong> rotariani del Distretto<br />
particolarmente versati in in<strong>di</strong>viduati ambiti professionali, <strong>di</strong>sposti a tenere relazioni<br />
in <strong>Club</strong> <strong>di</strong>versi dal proprio. Mi auguro che lo strumento possa rappresentare un punto<br />
<strong>di</strong> partenza per la creazione <strong>di</strong> un circuito <strong>di</strong> scambi <strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong> cultura tale da<br />
assicurare un più forte amalgama nell’ambito del Distretto e consentire <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
personalità cui affi dare la cura <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> interesse comune.<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 5
del Governatore con<br />
i <strong>Club</strong> è momento <strong>di</strong> grande<br />
rilievo e signifi cato della vita<br />
associativa ma non va vissuto<br />
L’incontro<br />
come visita alle province del<br />
rregno.<br />
Ci tiene a precisarlo Guido Parlato<br />
aall’inizio<br />
del suo lungo, faticoso itinerario da<br />
uun<br />
capo all’altro del Distretto. L’accoglienza,<br />
ccon<br />
gli inni, i saluti, qualche strappo all’in-<br />
vvocata<br />
sobrietà conviviale, i gesti formali <strong>di</strong><br />
benvenuto b e il <strong>di</strong>scorso conclusivo sulle linee<br />
Riunione con il Consiglio Direttivo del RR.C. C Costiera Amalfitana Amalfi tana<br />
guida dei compiti che ci attendono sono la<br />
cornice festosamente protocollare <strong>di</strong> una attenta ricognizione del modo come l’impegno rotariano è praticato nelle <strong>di</strong>verse<br />
realtà territoriali. E anche, ci tiene a sottolineare il Governatore Parlato, come questo si realizza nello spirito del reciproco<br />
ascolto, della stima e spesso p <strong>di</strong> una fattiva collaborazione con le Amministrazioni ppubbliche locali. Per qquesto assegna g<br />
La visita ai <strong>Club</strong><br />
importanza all’incontro, non semplicemente formale, che in ogni sede <strong>di</strong> <strong>Club</strong> ha con le Autorità, in particolare con il Sindaco.<br />
Ha già potuto constatare che interessanti sinergie si realizzano tra le Istituzioni locali e le azioni rotariane <strong>di</strong> pubblico<br />
interesse.<br />
“Non nascondo – prosegue – che traggo motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione e <strong>di</strong> grande conforto e sostegno al mio mandato questa<br />
ripetuta immersione nei <strong>Club</strong>, nel clima, mi verrebbe <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, domestico della struttura <strong>di</strong> base in cui prende forma e si organizza<br />
un’istintiva vocazione all’impegno civile. I mo<strong>di</strong> sono tanti e vanno riferiti ai <strong>di</strong>fferenti contesti sociali delle comunità<br />
<strong>di</strong> appartenenza. Per questo sono riconosciuti spazi <strong>di</strong> autonomia nell’articolazione dell’azione rotariana, la più aderente<br />
possibile a un non omologabile or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> bisogni e <strong>di</strong> relative priorità.<br />
Del pari è importante che il Distretto sia qualcosa <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>stinto arcipelago <strong>di</strong> vitalismi associativi. Bisogna pre<strong>di</strong>sporsi,<br />
a cominciare dal livello organizzativo, a fare <strong>di</strong> ogni <strong>Club</strong> un tassello <strong>di</strong> una più generale azione collettiva. Ecco<br />
perché giu<strong>di</strong>co preliminare a ogni ipotesi <strong>di</strong> lavoro l’incontro con i <strong>di</strong>rigenti del club e con i responsabili delle commissioni<br />
che abitualmente precede l’abbraccio, sempre emozionante, con i soci e i loro familiari. Ci si siede intorno ad un tavolo e si<br />
<strong>di</strong>scute con amichevole franchezza e grande<br />
<strong>di</strong>sponibilità all’ascolto. È lì che il Governatore<br />
non lesina apprezzamenti ma non trascura<br />
<strong>di</strong> consigliare eventuali correzioni <strong>di</strong> rotta,<br />
la più attenta considerazione degli obiettivi<br />
<strong>di</strong> respiro <strong>di</strong>strettuale, il modo <strong>di</strong> superare<br />
impe<strong>di</strong>menti o <strong>di</strong>ffi coltà interne o esterne, <strong>di</strong><br />
raccomandare l’osservanza sostanziale oltre<br />
che formale del manuale <strong>di</strong> procedura, la coerenza,<br />
in defi nitiva, con ciò che ci si attende<br />
dai rotariani. Ritengo che quella sia la sede<br />
in cui sommessamente e senza inutili formalismi<br />
si consolidano le basi della complessa<br />
costruzione associativa che ho l’onore <strong>di</strong> rappresentare”.<br />
Incontro con il Sindaco <strong>di</strong> Ravello Avv Avv. Paolo Imperato<br />
6 NUMERO 2 SETT-OTT 2008
I <strong>Club</strong><br />
“Centenario”<br />
Sette nuovi <strong>Club</strong> nell’anno del Centenario, rio,<br />
tutti insieme a ricordare, anche nel nome, me,<br />
un evento a cui si era voluto assegnare il signifi<br />
cato <strong>di</strong> rilancio della presenza rotariana ana<br />
strutturalmente adeguata alle <strong>di</strong>namiche<br />
sociali del territorio.<br />
“La scelta – ricorda il Governatore del Centenario<br />
Sandro Marotta – è stata quella <strong>di</strong> colmare gli spazi vuooti che esistevano nella topografi a del Distretto. Distanti anti<br />
dalle concentrazioni urbane c’erano energie e volontà ontà<br />
orientate al servizio verso la comunità che domandavano ano<br />
<strong>di</strong> essere accolte nella nostra realtà associativa. C’era, tra<br />
l’altro, da rimuovere un pregiu<strong>di</strong>zio per cui alla minore<br />
<strong>di</strong>mensione e alla perifericità corrisponderebbe una minorità<br />
anche nella qualità delle competenze professionali<br />
e impren<strong>di</strong>toriali”.<br />
C’è da <strong>di</strong>re che la composizione dei <strong>Club</strong> ultimi arrivati<br />
(col Governatore Mancusi se ne sarebbero aggiunti altri<br />
tre) ha offerto elementi <strong>di</strong> novità propri <strong>di</strong> un associazionismo<br />
ra<strong>di</strong>cato nella tra<strong>di</strong>zione ma anche nel proprio<br />
tempo. “È stato notato – aggiunge a questo proposito Marotta<br />
– che i <strong>Club</strong> del Centenario sono anche quelli dove<br />
la presenza femminile è stata in molti casi più numerosa<br />
della me<strong>di</strong>a e si è subito segnalata per attivismo e partecipazione<br />
in posizioni <strong>di</strong> responsabilità alla vita del <strong>Club</strong>”.<br />
Bollettini<br />
on line<br />
Rispetto a qualche anno fa i bollettini dei <strong>Club</strong><br />
sono cresciuti me<strong>di</strong>amente in numero <strong>di</strong> pagine<br />
e si sono dati una veste grafi ca comparabile<br />
a quella delle pubblicazioni <strong>di</strong> più ampia<br />
circolazione. Tant’è che viene da chiedersi se<br />
non ci sia un modo per amplifi carne l’utilità, per veicolarli<br />
su una platea più vasta <strong>di</strong> potenziali lettori. E qui, naturalmente,<br />
si pensa alle opportunità offerte da internet, mezzo<br />
<strong>di</strong> comunicazione ancora non abbastanza frequentato in ambito<br />
<strong>Rotary</strong>.<br />
Oggi solo 16 <strong>Club</strong> (uno soltanto a Napoli) <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong><br />
un sito web e <strong>di</strong> questi appena nove mettono il bollettino<br />
on line. Non si pensa ovviamente alla versione integrale sul<br />
web del Distretto: teoricamente avremmo una selva <strong>di</strong> 73<br />
bollettini tra i quali sarebbe problematico in<strong>di</strong>viduare quello<br />
che merita <strong>di</strong> essere consultato. Bisognerebbe poter <strong>di</strong>sporre<br />
<strong>di</strong> una informazion informazione ne ristretta agli arg argomenti ed agli eventi <strong>di</strong> sicuro interesse per la totalità dei<br />
soci del Distretto. Un buon esempio è quello del <strong>Club</strong> <strong>di</strong> Lauria che seleziona gli articoli, ne fa un<br />
elenco cronologico <strong>di</strong> titoli e li offre ad una agevole e mirata consultazione.<br />
Ci si chiede, a questo punto, se non sia il caso <strong>di</strong> proporre una modalità <strong>di</strong> accesso a questo tipo <strong>di</strong><br />
informazione facilmente adottabile da tutti i club: una specie <strong>di</strong> rassegna stampa da inserire nel sito<br />
<strong>di</strong>strettuale. Gioverebbe, nella fase operativa, farsi dare una mano dai giovani del Rotaract. Hanno<br />
<strong>di</strong>mostrato fantasia e abilità tecnica nella gestione della comunicazione informatica. Per farsene<br />
un’idea basta consultare il loro nuovo portale che fa uso <strong>di</strong> animazioni e persino ben costruiti video<br />
organizzati in modo da offrire un quadro completo delle attività e dello spirito che le anima.<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 7
Negli ultimi giorni d’agosto a<br />
Melito <strong>di</strong> Napoli <strong>di</strong>verse decine<br />
<strong>di</strong> scalmanati hanno aggre<strong>di</strong>to<br />
una pattuglia <strong>di</strong> Carabinieri<br />
all’inseguimento <strong>di</strong> un gruppo<br />
<strong>di</strong> giovani che non si erano fermati al loro posto<br />
<strong>di</strong> blocco. Tra questi vi era anche il figlio<br />
<strong>di</strong> un boss locale che, sembra, si fosse affrettato<br />
a chiedere aiuto ai compaesani. Arrestati<br />
nonostante l’aggressione i fuggitivi, gli stessi<br />
sono stati prontamente rimessi a piede libero da<br />
un magistrato che, evidentemente, ha eseguito<br />
qualche norma del Co<strong>di</strong>ce.<br />
Il 30 agosto il Sindaco <strong>di</strong> Torre del Greco è<br />
stato aggre<strong>di</strong>to dalla folla perché i vigili urbani<br />
stavano multando un motociclista senza casco.<br />
La prima domenica <strong>di</strong> settembre vi è stato<br />
l’assalto e la demolizione vandalica <strong>di</strong> un<br />
convoglio ferroviario da parte <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong><br />
persone che chiamare “tifosi” sarebbe arrecare<br />
NON<br />
“TIRAMM’ A<br />
CAMPÀ”<br />
<strong>di</strong><br />
Raffaele Pallotta <strong>di</strong> Acquapendente<br />
offesa a tutti coloro che godono nell’esultanza e<br />
nella tristezza le vicissitu<strong>di</strong>ni della squadra del<br />
cuore.<br />
Questi che ho ricordato costituiscono solo<br />
degli episo<strong>di</strong> tanto eclatanti da attirare l’attenzione<br />
dei me<strong>di</strong>a e assurgere agli onori della cronaca,<br />
, ma la nostra vita è costellata da costanti e<br />
ripetute ripetu sopraffazioni <strong>di</strong> qualsiasi tipo e gravità<br />
generati gene dalla delinquenza accompagnata da<br />
quello quell spirito negativo <strong>di</strong> “guapperia”, che impregna<br />
pregn gran parte della nostra comunità e che<br />
sembra semb ormai <strong>di</strong>lagare come una malattia virale<br />
altamente altam contagiosa.<br />
Che cosa sta succedendo? Dov’è lo Stato? Perché<br />
il Parlamento, con assoluta priorità, non vara<br />
norme <strong>di</strong> legge che costringano i magistrati a<br />
una maggiore severità nel reprimere i reati? Senza<br />
queste norme ha signifi cato parlare del piano<br />
della sicurezza <strong>di</strong> cui oggi tanto si <strong>di</strong>scute?<br />
8 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
Sono sicuro che, a questo punto, qualche<br />
“benpensante”, che certamente non mancherà<br />
tra i miei pochi lettori, sosterrà che la delinquenza<br />
organizzata <strong>di</strong>pende dalla mancanza <strong>di</strong><br />
sorveglianza del territorio, dalla <strong>di</strong>soccupazione,<br />
dall’inesistenza <strong>di</strong> preve<strong>di</strong>bili possibilità<br />
d’inserimento nel mondo del lavoro nei suoi<br />
vari livelli che vanno da quello manuale a quello<br />
intellettuale. Dalla conquista <strong>di</strong> un Regno da<br />
parte dei nor<strong>di</strong>ci che hanno vuotato le nostre risorse.<br />
Tutto ciò è anche vero, ma non può costituire<br />
un alibi o un comodo riparo <strong>di</strong>etro il quale<br />
nasconderci. Dalle nostre parti ban<strong>di</strong>tismo e<br />
guapperia sono <strong>di</strong> casa da <strong>di</strong>versi secoli.<br />
Il fenomeno non potrebbe però essere così<br />
continuativo e peggiorativo se non ci fosse<br />
l’assenza delle classi privilegiate della nostra<br />
Società contro il suo <strong>di</strong>lagare per timore delle<br />
conseguenze, a volte per contiguità, a volte –
purtroppo – per convenienza <strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta,<br />
il più delle volte perché siamo un popolo abituato<br />
alle angherie, alle dominazioni e ai soprusi<br />
che ha fatto sì che il nostro motto <strong>di</strong> famiglia<br />
sia il famigerato “tiramm’a campà”.<br />
Che c’entra il <strong>Rotary</strong> in tutto questo? Un <strong>Rotary</strong><br />
attivo e deciso può fare molto!<br />
I nostri club rappresentano associazioni <strong>di</strong><br />
persone per bene che devolvono la loro attenzione<br />
<strong>di</strong> pensiero ed azione ai problemi che<br />
assillano il territorio e le persone che vi vivono,<br />
nel tentativo <strong>di</strong> collaborare a migliorarne le<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità, senza attendersi<br />
né pretendere alcun profitto per il loro impegno.<br />
I club del nostro Distretto possono essere<br />
considerati capisal<strong>di</strong> <strong>di</strong> prima linea per contrastare<br />
con l’esempio, in un contesto generale <strong>di</strong><br />
lassismo, tutto ciò che può avvilire la libertà e<br />
la <strong>di</strong>gnità del nostro popolo.<br />
In tale concetto dobbiamo pro<strong>di</strong>garci perché<br />
i nostri club siano vere e proprie isole che resistono<br />
ai marosi dell’inciviltà.<br />
Non possiamo esimerci dall’azione sul nostro<br />
territorio per imboscarci nel concetto che<br />
la nostra coscienza è a posto perché doniamo<br />
del denaro e sosteniamo la nostra Fondazione.<br />
Dobbiamo “anche” sostenere la nostra Fondazione<br />
perché possa continuare ad esplicare<br />
sul nostro territorio e nel mondo intero modelli<br />
<strong>di</strong> solidarietà operosa a favore <strong>di</strong> chi è meno<br />
fortunato <strong>di</strong> noi e perché possa continuare a<br />
espandere il concetto <strong>di</strong> pace tramite la conoscenza<br />
e la solidarietà. Ciò costituisce la parte<br />
più semplice e gradevole del nostro impegno.<br />
La nostra azione è però soprattutto destinata<br />
al territorio in cui operiamo dove esiste una<br />
varietà innumerevole <strong>di</strong> sofferenze e inadeguatezze.<br />
Questo concetto ci riporta all’essenzialità<br />
della <strong>di</strong>fesa dei nostri club dall’ingresso <strong>di</strong><br />
persone me<strong>di</strong>ocri, pavide, inerti e senza quelle<br />
qualità morali, familiari e professionali, che<br />
debbono emergere in ogni in<strong>di</strong>viduo degno <strong>di</strong><br />
fregiarsi della nostra rotellina, simbolo <strong>di</strong> solidarietà<br />
e impegno.<br />
Non ci servono iscritti ma rotariani. Non ci<br />
servono tanti club, ma migliori club per poter<br />
pensare, e forse illuderci, <strong>di</strong> poter essere una<br />
piccola ma essenziale parte <strong>di</strong> una società civile<br />
integra da compromessi che possa essere<br />
presa ad esempio da chi fi nalmente non vuole<br />
più accettare sopraffazioni e prepotenze.<br />
Forse è un’illusione, ma varrebbe la pena vivere<br />
senza illusioni?<br />
Come potremmo altrimenti proporci <strong>di</strong> concretizzare<br />
i nostri sogni?<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 9
28 Novembre: Seminario<br />
della <strong>Rotary</strong> Foundation<br />
Il 28 novembre, al Seminario della <strong>Rotary</strong> Foundation,<br />
vedremo quale sarà la risposta dei <strong>Club</strong> alla<br />
domanda <strong>di</strong> una più attiva e partecipata adesione ai<br />
<strong>di</strong>versi programmi, quelli umanitari in testa a tutti.<br />
Diversi segnali sembrano confermare che sono superati<br />
i tempi in cui la partecipazione era esercitata in massima<br />
parte per delega. Delegato ad una concezione astratta<br />
della solidarietà l’uso che si sarebbe fatto della provvista fi -<br />
nanziaria assicurata alla Fondazione dall’annuale contributo<br />
dei Soci. Ora è alla portata dell’iniziativa dei <strong>Club</strong> un ventaglio<br />
<strong>di</strong> opportunità su cui orientare programmi signifi significativa cativamente<br />
incidenti su situazioni <strong>di</strong> evidente urgenza umanitaria<br />
o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio sociale e realizzabili in concreto.<br />
Michelangelo Ambrosio ha riassunto in una “Guida rapida”<br />
tutte le modalità <strong>di</strong> partecipazione ai programmi della<br />
<strong>Rotary</strong> R t Foundation. F d ti Ci auguriamo i che h ne sia i data d t ampia i<br />
<strong>di</strong>ffusione. A parte riportiamo i suggerimenti relativi ai due<br />
livelli progettuali offerti all’iniziativa dei <strong>Club</strong>, le “Sovvenzioni<br />
paritarie” e le “Sovvenzioni <strong>di</strong>strettuali semplifi cate”.<br />
È in crescita anche la <strong>di</strong>sponibilità, del tutto in<strong>di</strong>viduale, a<br />
mettere le competenze professionali al servizio <strong>di</strong> una buona<br />
causa. Parliamo della generosa missione in terre lontane<br />
e inospitali <strong>di</strong> quel nucleo <strong>di</strong> volontari che si allarga nella<br />
misura in cui prendono forma progetti ben formalizzati e<br />
sicuramente effi caci. Ma c’è un campo d’azione ancora tutto<br />
da esplorare. È la domanda <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> assistenza che viene<br />
da quelle aree <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio stratificate ai margini delle aree<br />
metropolitane o del tutto nuove nella palude degli immigrati.<br />
Anche <strong>di</strong> questo daremo conto nelle pagine del giornale.<br />
Vi sono <strong>Club</strong> che si stanno associando per dare risposte<br />
<strong>di</strong> non corto respiro. È <strong>di</strong>mostrato che tanti piccoli casuali<br />
interventi <strong>di</strong>sperdono risorse e si risolvono in scampoli <strong>di</strong><br />
facciata che non portano a nulla. Meglio mettere insieme<br />
idee e risorse.<br />
Dunque, non è più tempo <strong>di</strong> colpevoli <strong>di</strong>strazioni. Più de-<br />
DALLE INTENZIONI AI FATTI<br />
SOVVENZIONI<br />
DISTRETTUALI SEMPLIFICATE<br />
SCOPO<br />
Sostenere le attività <strong>di</strong> servizio o le<br />
iniziative umanitarie dei Distretti<br />
rotariani.<br />
FONDI<br />
Massimo il 20% dei Fon<strong>di</strong> Or<strong>di</strong>nari<br />
<strong>di</strong> Dotazione Distrettuale<br />
SCADENZE<br />
Le domande sono accettate<br />
dal 1° luglio al 31 marzo. Le<br />
richieste vanno inoltrate nell’anno<br />
precedente a quello in cui sono<br />
<strong>di</strong>sponibili i fon<strong>di</strong>.<br />
REQUISITI<br />
Rispettare le esigenze e le<br />
tra<strong>di</strong>zioni culturali della<br />
comunità benefi ciaria; condurre<br />
una valutazione dei bisogni e<br />
10 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
terminazione, ma dopo aver in<strong>di</strong>viduato le occasioni giuste<br />
perché la vocazione solidaristica del <strong>Rotary</strong> abbia riscon<br />
tro nei fatti e questi siano adeguati alla qualità della nostra<br />
struttura associativa.<br />
SOVVENZIONI PARITARIE<br />
SCOPO<br />
Contribuire al fi nanziamento <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> servizio internazionali<br />
condotti in cooperazione con i Rotariani <strong>di</strong><br />
un altro Paese.<br />
FONDI<br />
La RF partecipa in ragione <strong>di</strong> 1:1 ai contributi FODD e <strong>di</strong><br />
0,5:1 ai contributi in contanti dello sponsor. Gli sponsor<br />
devono coprire almeno la metà dei costi del progetto.<br />
Le sovvenzioni richieste alla Fondazione devono essere<br />
<strong>di</strong> almeno 5.000 $ e non superare i 150.000 $<br />
DOMANDE<br />
Le domande sono accettate dal 1° luglio al 31 marzo.<br />
Quelle <strong>di</strong> sovvenzioni superiori a 25.000 $ sono valutate<br />
dal Consiglio <strong>di</strong> amministrazione durante le riunioni <strong>di</strong><br />
ottobre/novembre e marzo/aprile e vanno presentate rispettivamente<br />
entro il 1° agosto o il 15 <strong>di</strong>cembre.<br />
REQUISITI<br />
I progetti devono essere nuovi (ossia non in corso) e garantire<br />
la partecipazione personale dei Rotariani del Paese<br />
sponsor e <strong>di</strong> quello benefi ciario. Devono affrontare<br />
bisogni umanitari <strong>di</strong> una determinata comunità.<br />
sviluppare un piano d’intervento;<br />
istituire una commissione<br />
composta da almeno tre Rotariani<br />
incaricati della gestione dei fon<strong>di</strong>;<br />
fornire prove del coinvolgimento<br />
e della responsabilità gestionale<br />
della comunità benefi ciaria;<br />
organizzare incontri con fornitori,<br />
funzionari e benefi ciari locali;<br />
promuovere l’iniziativa me<strong>di</strong>ante<br />
organi d’informazione locali
Era una sera d’estate, più <strong>di</strong><br />
50 anni fa, e giocavo con i<br />
miei amici nella piazzetta<br />
del mio paese. Avevamo<br />
meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni. Eravamo<br />
i fi gli dell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra.<br />
Per strada passavano solo pochi carretti<br />
e potevamo giocare senza preoccupazioni.<br />
Ma quella sera, all’improvviso,<br />
le nostre mamme corsero spaventate<br />
verso <strong>di</strong> noi, ci presero per un braccio<br />
e ci portarono a casa. Non capivo cosa<br />
fosse accaduto. Rimasi chiuso per più<br />
<strong>di</strong> un mese, prigioniero <strong>di</strong> una paura<br />
Quelle ultime macchie<br />
da cancellare dalla mappa<br />
della polio<br />
che ancora non aveva nome. Quando<br />
fi finalmente nalmente potei tornare a scuola sco- scoprii<br />
che mancavano alcuni dei miei<br />
compagni. Li rivi<strong>di</strong> tempo dopo che si<br />
appoggiavano alle stampelle o erano<br />
sospinti su una se<strong>di</strong>a a rotelle. Al mio<br />
paese era arrivata la poliomielite.<br />
Tardai a capire la gravità <strong>di</strong> quello che<br />
era accaduto fi no a quando la mia attività<br />
nel <strong>Rotary</strong> mi ha messo <strong>di</strong> fronte<br />
alla triste realtà <strong>di</strong> una malattia che era<br />
ancora viva e vitale benché il vaccino<br />
<strong>di</strong> Sabin avesse creato un invalicabile<br />
scudo <strong>di</strong>fensivo. E ho scoperto che<br />
fi no al 1985 ben 380.000 bambini nel<br />
mondo si ammalavano <strong>di</strong> poliomielite.<br />
Bill e Melinda Gates<br />
Diffusione della Polio<br />
2007-2008<br />
Che i nostri ospedali avevano enormi<br />
stanze dove decine <strong>di</strong> bambini vivevano<br />
nei polmoni d’acciaio. Che i più<br />
fortunati potevano camminare solo con<br />
protesi adeguate o muoversi su se<strong>di</strong>e a<br />
rotelle. Che Roosevelt era uno <strong>di</strong> loro.<br />
Che perfino gli antichi egizi avevano<br />
tentato inutilmente <strong>di</strong> arginare questo<br />
fl agello. Che nel mondo civilizzato si<br />
realizzava una rete <strong>di</strong> prevenzione e<br />
<strong>di</strong> assistenza mentre nei paesi sottosviluppati<br />
si creava una umanità sofferente<br />
condannata a morire o a vivere<br />
strisciando.<br />
Memore delle antiche paure ho cercato<br />
<strong>di</strong> saperne <strong>di</strong> più. E ho trovato che il<br />
<strong>Rotary</strong> R International,<br />
n questa splen<strong>di</strong>da<br />
d associazione<br />
a cui mi onoro <strong>di</strong><br />
appartenere, a<br />
ha<br />
lanciato l nel 1985<br />
una u campagna<br />
<strong>di</strong> d vaccinazione<br />
globale g con l’intento<br />
t <strong>di</strong> giungere<br />
alla a era<strong>di</strong>cazione<br />
completa c <strong>di</strong> questa<br />
s terribile malattia.<br />
t Da allora più<br />
<strong>di</strong> d due miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
Casi registrati:<br />
Afganistan 17<br />
In<strong>di</strong>a 831<br />
Nigeria 279<br />
Pakistan 32<br />
bambini sono stati immunizzati con il<br />
vaccino portato or to n nnegli negli gli g a angoli gol g l più ù remoti<br />
del pianeta da migliaia <strong>di</strong> volontari.<br />
Giungono ogni anno da ogni parte del<br />
mondo per partecipare alle Giornate <strong>di</strong><br />
Immunizzazione Nazionale organizzate<br />
dai Governi locali con l’aiuto del<br />
<strong>Rotary</strong>, dell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale<br />
della Sanità (OMS) e dei centri <strong>di</strong><br />
prevenzione e controllo delle malattie<br />
<strong>di</strong>sabilitanti (CDC – Centers for Disease<br />
Control and Prevention), l’agenzia<br />
federale americana che negli Stati<br />
Uniti supporta le attività a favore della<br />
salute pubblica.<br />
Finora le campagne <strong>di</strong> vaccinazione<br />
sono costate più <strong>di</strong> 6 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari,<br />
<strong>di</strong> cui circa il 15% a carico del <strong>Rotary</strong>.<br />
Si prevede che manchino ancora<br />
1.3 miliar<strong>di</strong> per completare l’opera nei<br />
prossimi tre anni. L’impegno richiesto<br />
al <strong>Rotary</strong> ammonta a circa 200 milioni<br />
<strong>di</strong> dollari, <strong>di</strong> cui più della metà è già<br />
stata ottenuta grazie ad una donazione<br />
<strong>di</strong> 100 milioni fatta da Bill e Melinda<br />
Gates e un’altra <strong>di</strong> 3.5 milioni venuta<br />
da Google.<br />
Michelangelo Ambrosio<br />
Presidente Commissione Distrettuale<br />
<strong>Rotary</strong> Foundation<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 11
<strong>Rotary</strong> Foundation<br />
Progetti Internazionali<br />
Località <strong>Club</strong> partecipanti<br />
Progetti Int.li 2007-2008<br />
(approvati)<br />
Totale<br />
Progetto in $<br />
Brasile Catanzaro<br />
Napoli NE<br />
Assistenza a 150 ragazze madri 13.000<br />
Burkina Faso Amantea<br />
Salerno Est<br />
Scafati<br />
Cava dei Tirreni<br />
2 pozzi artesiani con pompe manuali 18.900<br />
Congo<br />
Costiera Amalfi tana<br />
Nocera Sarno<br />
Nola Pomigliano<br />
Pompei Oplonti<br />
Realizzazione <strong>di</strong> una scuola<br />
nella periferia <strong>di</strong> Kinshasa (ARFON)<br />
25.000<br />
Ecuador<br />
Ottaviano<br />
Costa del Sol<br />
Attrezzatura per una scuola per in<strong>di</strong>os<br />
nella foresta amazzonica (ALUMNI)<br />
13.400<br />
Filippine Salerno NE<br />
Realizzazione <strong>di</strong> pozzi e assistenza<br />
sanitaria<br />
47.500<br />
Filippine Napoli Ovest<br />
Istruzione informatica per<br />
100 giovani in<strong>di</strong>ani (Rotaract)<br />
12.800<br />
Brasile<br />
Sessa Aurunca<br />
Altri 23 club<br />
Vibo Valentia<br />
160 serbatoi <strong>di</strong> acqua potabile con fi ltri 42.500<br />
In<strong>di</strong>a<br />
Lamezia Terme<br />
Nicotera Medma<br />
Tropea<br />
Attrezzature scolastiche per 200 alunni 12.000<br />
In<strong>di</strong>a<br />
Catanzaro<br />
Santa Severina<br />
20 pozzi artesiani con pompe manuali 14.000<br />
In<strong>di</strong>a<br />
Aversa<br />
Caserta<br />
Nocera Sarno<br />
Nola Pomigliano<br />
Fornitura <strong>di</strong> 200 macchine da cucire<br />
a giovani donne che seguiranno<br />
un corso <strong>di</strong> avviamento al lavoro<br />
16.250<br />
Tanzania<br />
Battipaglia<br />
Paestum<br />
RTC Battipaglia<br />
Salute e alfabetizzazione per i 45.000<br />
abitanti dell’isola <strong>di</strong> Mafi a<br />
50.500<br />
Turchia Napoli NE<br />
Impianto <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione acqua<br />
in un villaggio montano<br />
19.000<br />
Uganda Torre del Greco<br />
Formazione professionale e<br />
alfabetizzazione <strong>di</strong> 80 ragazze <strong>di</strong> strada<br />
23.150<br />
Honduras. Recupero e restituzione<br />
all’attività <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> strutture fatiscenti<br />
Kenia. Costruzione <strong>di</strong> pozzi <strong>di</strong> acqua<br />
potabile<br />
12 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
In<strong>di</strong>a. Inaugurazione <strong>di</strong> un nuovo reparto<br />
<strong>di</strong> chirurgia oculare
A PROPOSITO DI NUOVE GENERAZIONI<br />
La domanda è: possiamo rimanere spettatori del<br />
degrado del tessuto umano <strong>di</strong> una comunità che<br />
si va consumando nella paludosa periferia <strong>di</strong><br />
Napoli, a Scampia, senza fare qualcosa che sia<br />
alla portata <strong>di</strong> una signifi cativa azione rotariana?<br />
E ancora prima: abbiamo suffi ciente consapevolezza<br />
delle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> questa gravissima patologia sociale?<br />
Forse val la pena richiamare una recente allarmata rappresentazione<br />
<strong>di</strong> quella porzione della realtà metropolitana che<br />
si chiama Scampia.<br />
Se Non<br />
a Scampia,<br />
dove?<br />
A Scampia l’habitat sociale è <strong>di</strong>sgregato: l’identità per- personale<br />
e <strong>di</strong> gruppo appare soffocata e smarrita, perché<br />
mancano spazi reali <strong>di</strong> partecipazione, confronto, autodeterminazione.<br />
E in questo contesto trova spazio l’aggressività<br />
giovanile e adulta ma anche la voglia <strong>di</strong> reagire e farsi<br />
avvolgere da progetti che puntano a riformare il senso <strong>di</strong><br />
appartenenza ma soprattutto a ricostruire un percorso <strong>di</strong><br />
vita che possa contrapporsi a quello che offre la malavita.<br />
Ai giovani <strong>di</strong> Scampia infatti deve essere offerta un’alternativa<br />
che sia la prosecuzione ideale della scuola ma che offra<br />
qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, più coinvolgente, più reale e in grado<br />
<strong>di</strong> mostrare subito il lato commerciale dell’impegno che<br />
deve trasformarsi in mestiere, lavoro, guadagno.<br />
D’altro canto, però, una forte criticità a Scampia è rappresentata<br />
dalla mancanza <strong>di</strong> cultura del lavoro. Moltissimi<br />
giovani non lavorano perché oltre la scuola, quando non<br />
risultano vittime della <strong>di</strong>spersione scolastica, non hanno<br />
nulla, ovvero hanno solo l’esempio delle famiglie e il <strong>di</strong>sperato<br />
bisogno <strong>di</strong> guadagnare molto e imme<strong>di</strong>atamente (tasso<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione giovanile a Scampia: 77%). Così, se tutti<br />
nella stessa famiglia sono spacciatori, assassini o ladri, ci<br />
sono buone possibilità che lo <strong>di</strong>ventino anche loro. A Scampia<br />
in pratica manca fondamentalmente il fenomeno della<br />
contaminazione sociale: più classi <strong>di</strong>fferenti che si incrociano,<br />
si mischiano e danno vita a qualcosa <strong>di</strong> nuovo. Offrire ai<br />
giovani <strong>di</strong> oggi un nuovo sguardo sul “lavoro”, offrire loro<br />
degli strumenti con i quali confrontarsi, è solo il primo passo<br />
per inseguire quella cultura della civiltà così ambita per<br />
la salvezza della civiltà stessa.<br />
È il quadro drammatico, ma con qualche apertura <strong>di</strong> speranza,<br />
messo a punto in vista <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> interesse<br />
rotariano che abbia come destinatari i ragazzi <strong>di</strong> Scampia.<br />
Ma già è in corso da alcuni anni un’altra iniziativa che ha<br />
dato risultati quanto mai incoraggianti. Ne <strong>di</strong>amo conto in<br />
questa pagina.<br />
Presenti nelle scuole<br />
<strong>di</strong> frontiera<br />
Il l programma <strong>di</strong> interventi nelle scuole per la pre- prevenzione<br />
delle tossico<strong>di</strong>pendenze, avviato già da<br />
qualche anno<br />
dal RC Napoli<br />
Ovest grazie<br />
al lodevole attivismo<br />
<strong>di</strong> Vittorio Moschitti,<br />
si va ora estendendo<br />
ad altre scuole. Alle<br />
Me<strong>di</strong>e “De “Della Valle”<br />
e “Sandro<br />
Pertini” si<br />
aggiunge<br />
l’Istituto<br />
Il Momento della drammatizzazione<br />
Professiona Professionale Statale<br />
per i Serviz Servizi Commerciali e Turistici per iniziativa <strong>di</strong> Gian-<br />
gualberto CChiesi,<br />
altro rotariano dello stesso <strong>Club</strong>.<br />
Sono impegnati im esperti nel campo delle scienze umane<br />
e sociali. iliPrezioso<br />
si è rivelato fi n dall’inizio il contributo<br />
della Dott.ssa Antonella Scorza, del Dott. Antonello Parente<br />
e del Dott. Massimiliano Migliaccio. Faranno da capofi la <strong>di</strong><br />
un nuovo gruppo <strong>di</strong> collaboratori. Importante il coinvolgimento<br />
<strong>di</strong> genitori e operatori scolastici.<br />
C’è un calendario <strong>di</strong> incontri in più giorni finalizzati a:<br />
1) promuovere la conoscenza <strong>di</strong> sé e reciproca in seno al<br />
gruppo; 2) creare un clima <strong>di</strong> fi ducia; 3) far rifl ettere sulla<br />
con<strong>di</strong>zione giovanile e sul tema dell’in<strong>di</strong>pendenza e dell’autonomia;<br />
4) fare emergere nei ragazzi vissuti cognitivi ed<br />
emotivi riguardo al mondo delle tossico<strong>di</strong>pendenze.<br />
Aconclusione <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong> incontri con i ragazzi della<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “Sandro Pertini” <strong>di</strong> Scampia, Vittorio<br />
Moschitti ha aperto una cassetta collocata all’ingresso<br />
dell’e<strong>di</strong>fi cio. L’avevano chiamata “buca delle idee”. Ecco alcuni<br />
dei biglietti che vi ha trovato.<br />
“Io <strong>di</strong> Scampia cambierei quasi tutto: negozi, piazze, supermercati,<br />
strade, eccetera e, in particolare, i sentimenti <strong>di</strong> qualche<br />
persona”.<br />
“A volte quando esco dalla scuola incontro dei tossico<strong>di</strong>pendenti<br />
e ho molta paura. Molte volte sono persone buone ma io vorrei<br />
che morissero le persone cattive perché fanno del male agli altri e<br />
anche a se stessi”.<br />
“Dall’incontro che abbiamo fatto ho capito che la vita non dura<br />
poco se non ti trovi contro la camorra e la cocaina”.<br />
“Ho sempre voluto sapere come è possibile fi nirci dentro, cos’è<br />
che spinge una persona a compiere un tale atto <strong>di</strong> follia. Certo ci<br />
sono i problemi, ma alla fi ne si drogano anche molte persone colte,<br />
istruite, informate su tutto ciò che può comportare il drogarsi. Per<br />
questo sono contento che oggi ne parleremo”.<br />
“È bello sentirsi <strong>di</strong>re che la speranza <strong>di</strong> questo quartiere, affi nché<br />
migliori, possono essere i giovani <strong>di</strong>sposti a collaborare per<br />
trasformare – come per magia – il lato oscuro <strong>di</strong> Scampia in un<br />
lato illuminato da cose positive portate avanti con amore”.<br />
“A <strong>di</strong>rla tutta sono veramente contenta che tre persone come<br />
Massimiliano, Piergiorgio e Vittorio non si tirano in<strong>di</strong>etro quando<br />
sentono il nome <strong>di</strong> questo quartiere”.<br />
“Vorrei una città <strong>di</strong> speranze, senza paure e insicurezze”.<br />
“Lunedì è stato un giorno meraviglioso. Spero che ci sarà ancora<br />
un altro incontro”.<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 13
Spazio Rotaract<br />
avviato il progetto<br />
“Rotaract<br />
senza Barriere”<br />
Il 13 settembre a Catanzaro Rotaractiani ni <strong>di</strong> tutta Italia società senza barriere barriere.<br />
alla presentazione del Progetto Nazionale “Rotaract Sollecitazione degli or<strong>di</strong>ni professionali competenti affi n-<br />
senza barriere”. Lo scopo è, in tutta evidenza, quelché si pro<strong>di</strong>ghino a progettare nel rispetto dell’impatto artilo<br />
<strong>di</strong> dare voce e sostegno ai tre milioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni stico, ambientale e sociale, recependo l’Universal Design.<br />
italiani le cui con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio reclamano dalle Abbattimento <strong>di</strong> almeno una Barriera per Zona.<br />
istituzioni, ma anche dalla comune sensibilità civile, più Realizzazione della Giornata Nazionale “Rotaract senza<br />
attenzione. Gli ostacoli sono tanti, anche <strong>di</strong> natura psico- Barriere”.<br />
logica, ma quando si parla <strong>di</strong> barriere si pensa subito alle Organizzazione <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione per architetti, inge-<br />
architettoniche che limitano la mobilità, l’accesso a molti gneri, geometri, aventi ad oggetto tecniche <strong>di</strong> progettazione<br />
servizi pubblici e la stessa vita <strong>di</strong> relazione. Ed ecco il pro- ampliate ed universali.<br />
getto concepito e formalizzato dai Rotaractiani del nostro “E’ da noi giovani – ha detto il rappresentante Rotaract del<br />
Distretto. L’articolazione dell’iniziativa, con<strong>di</strong>visa da tutti i Distretto Giuseppe Mazzei – che deve partire il cambiamen-<br />
Distretti italiani, spazierà su un ventaglio <strong>di</strong> azioni:<br />
to. Dobbiamo essere i primi a volere e pretendere una socie-<br />
Sensibilizzazione delle Istituzioni pubbliche e private. tà senza barriere ed uguale per tutti, una società nella quale<br />
Stimolo dei canali <strong>di</strong> comunicazione al fi ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare, vengano rispettati i <strong>di</strong>ritti inviolabili dell’uomo. Questo è un<br />
attraverso una corretta informazione, una cultura senza bar- traguardo che potremo raggiungere quando fi nalmente moriere.<strong>di</strong>fi<br />
cheremo la nostra mentalità: <strong>di</strong>ffi cile non è raggiungere<br />
Coinvolgimento attivo dei Soci (circa 7000 in Italia <strong>di</strong>stri- qualcosa ma liberarsi della con<strong>di</strong>zione in cui si è”.<br />
buiti in quasi 400 <strong>Club</strong>).<br />
L’annuncio del Progetto, in forma solenne, presente il<br />
Azioni <strong>di</strong> sensibilizzazione nelle scuole affi nché le gene- Governatore Parlato, nella Sala Consiliare del Comune <strong>di</strong><br />
razioni future possano formarsi secondo una cultura della Catanzaro. C’erano parlamentari, rappresentanti delle Amministrazioni<br />
locali, il Coor<strong>di</strong>natore delle Commissioni<br />
nazionali del Progetto Fer<strong>di</strong>nando Cinquegrane. Centrale<br />
l’intervento del Presidente del Fondo Italiano Abbattimento<br />
Barriere Architettoniche. Importanti le comunicazioni <strong>di</strong> carattere<br />
tecnico affi date al Presidente Provinciale dell’Or<strong>di</strong>ne<br />
degli Architetti Biagio Cantisani, al rappresentante dell’Or<strong>di</strong>ne<br />
degli Ingegneri Raffaele Scalise ed al Presidente Provinciale<br />
del Collegio dei Geometri Nicola Santopolo. Moderatore<br />
il Presidente dell’Or<strong>di</strong>ne dei Giornalisti Giuseppe<br />
Soluri. Tutti hanno parlato dei mo<strong>di</strong> per avere una Città a<br />
misura d’uomo.<br />
Infine l’appuntamento perché ci si ritrovi già operativi<br />
nella Giornata Nazionale <strong>di</strong> sensibilizzazione dell’opinione<br />
pubblica su questi temi.<br />
14 NUMERO 2 SETT-OTT 2008
... dal Governatore Incoming<br />
Francesco Socievole<br />
Carissimo Guido, desidero, innanzi<br />
tutto, ringraziarti per l’opportunità<br />
che mi è data <strong>di</strong> rivolgere un caro<br />
saluto a tutti gli Amici Rotariani del<br />
nostro Distretto e <strong>di</strong> ringraziare in<br />
particolare i 73 <strong>Club</strong> che mi hanno eletto all’alto<br />
ed importante incarico <strong>di</strong> Governatore per l’A.R.<br />
2009-10. Spero, Amici cari, <strong>di</strong> non deluderVi.<br />
Un incarico <strong>di</strong> grande responsabilità, da me<br />
ritenuto come una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> servizio a livello<br />
più impegnativo, che intendo svolgere lavorando<br />
con l’umiltà che la complessità del ruolo impone<br />
ed in continuità d’azione con Te, caro Guido, e<br />
con tutti gli altri Governatori che, prima <strong>di</strong> Te,<br />
hanno condotto il Distretto 2100 verso tanti prestigiosi<br />
traguar<strong>di</strong> esaltati, per ora, dalla nomina<br />
del PDG Raffaele Pallotta d’Acquapendente a<br />
Direttore del R.I.<br />
Un grazie affettuoso mi sia concesso rivolgerlo<br />
al mio “piccolo ma grande” <strong>Club</strong> che in questi<br />
suoi primi vent’anni <strong>di</strong> vita è riuscito, attraverso<br />
un’azione costante ed incisiva, a farsi apprezzare<br />
nella comunità in cui opera e nel panorama <strong>di</strong>strettuale.<br />
Un caro saluto voglio, ancora, rivolgere a tutti<br />
i PDG, dal decano Vito Rosano al new-entry<br />
Giancarlo Calise, ai quali chiedo <strong>di</strong> starmi vicini<br />
non facendomi, all’uopo, mancare i loro preziosi<br />
suggerimenti che scaturiscono da una esperienza<br />
vissuta sul campo dell’agire rotariano.<br />
Esperienza che si traduce in continuità d’azione<br />
nello sviluppo dei programmi e dei progetti <strong>di</strong><br />
ampio respiro che ci consentono <strong>di</strong> ottenere risultati<br />
rilevanti ed effi caci sia in ambito internazionale<br />
che locale, attraverso quell’azione <strong>di</strong> pubblico<br />
interesse che, assieme all’azione interna ed<br />
a quella <strong>di</strong>retta verso le nuove generazioni, deve<br />
essere un punto <strong>di</strong> forza dei programmi dei nostri<br />
<strong>Club</strong>; senza <strong>di</strong>menticare l’importanza dell’azione<br />
professionale ed internazionale.<br />
Una continuità che, nella nostra Istituzione, è<br />
alimentata dal rinnovamento annuale degli organi<br />
<strong>di</strong>rigenziali a tutti i livelli. È questo il segreto<br />
della continuità nel <strong>Rotary</strong> che insegna a saper<br />
uscire <strong>di</strong> scena dopo aver assolto ai compiti cui si<br />
è stati chiamati.<br />
È proprio grazie a questo rinnovamento che si<br />
produce nuovo entusiasmo, nuova partecipazione<br />
e nuovo interesse, da cui scaturisce la vigorosa<br />
operatività del <strong>Rotary</strong> che permette al suo<br />
esercito <strong>di</strong> uomini <strong>di</strong> buona volontà <strong>di</strong> continuare<br />
ad essere testimoni <strong>di</strong> quella cultura del “service”<br />
che rappresenta lo scopo principale della nostra<br />
Associazione.<br />
Rinnovamento nella continuità, dunque, per<br />
restare sempre giovani e pronti a cogliere i nuovi<br />
aneliti e le nuove esigenze <strong>di</strong> un’umanità che<br />
cambia velocemente, senza però perdere <strong>di</strong> vista<br />
che al centro dell’azione del <strong>Rotary</strong> c’è l’uomo<br />
con la sua <strong>di</strong>gnità e libertà e che, pertanto, i nostri<br />
valori fondanti: amicizia, tolleranza, solidarietà,<br />
cultura della pace e dell’etica, mantengono<br />
inalterati la loro valenza. Penso che una forte attenzione<br />
debba essere rivolta alle nuove generazioni.<br />
Il <strong>Rotary</strong> vuole in<strong>di</strong>vidui che nella società<br />
degli egoisti appaiono come uomini straor<strong>di</strong>nari<br />
sol perchè hanno un cuore che palpita ed induce<br />
all’azione.<br />
Uomini che sognano <strong>di</strong> realizzare quell’armonia<br />
universale <strong>di</strong> cui parlano i filosofi e che richiede<br />
una rivoluzione delle coscienze necessaria,<br />
anche, per consegnare alle generazioni future<br />
un pianeta che può, ancora, assicurare loro una<br />
qualità <strong>di</strong> vita degna <strong>di</strong> essere vissuta.<br />
Ecco allora che il <strong>Rotary</strong> <strong>di</strong>venta luce per chi<br />
è costretto a vivere nel buio della <strong>di</strong>sperazione,<br />
speranza <strong>di</strong> cambiamento per i <strong>di</strong>seredati e per<br />
noi gioia <strong>di</strong> fare per concretizzare i sogni <strong>di</strong> chi<br />
soffre.<br />
Carissimi amici – e siete tanti – vi assicuro fi n<br />
da ora il mio impegno entusiasta e la mia <strong>di</strong>sponibilità<br />
ad ascoltare i vostri suggerimenti, convinto<br />
come sono che il confronto genera arricchimento<br />
<strong>di</strong> idee; in cambio vi chiedo <strong>di</strong> starmi vicini col<br />
vostro affetto che, sono certo, non mancherà.<br />
Desidero concludere augurando a Guido, per<br />
l’impegno che da sempre ha profuso nel <strong>Rotary</strong>,<br />
un anno rotariano pieno <strong>di</strong> meritate sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />
Francesco Socievole<br />
Presidente Incoming del Distretto 2100<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 15
Hyde Park<br />
Ci scrive Francesco Clemente<br />
(RC Napoli Castel dell’Ovo e<br />
Coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong>strettuale per<br />
l’Azione Internazionale) dopo<br />
essere stato testimone <strong>di</strong> una<br />
vivace v e molto determinata reazione della<br />
l gente alle incursioni <strong>di</strong> alcuni estorsori<br />
contro c due esercizi commerciali <strong>di</strong> Bagnoli,<br />
l periferia occidentale <strong>di</strong> Napoli:<br />
Ho avuto l’opportunità <strong>di</strong> confrontarmi<br />
a lungo con un amico a cui gli estorsori<br />
avevano a incen<strong>di</strong>ato lo stabilimento e da<br />
allora a molto impegnato nelle associazioni<br />
anti-racket. a Mi portò a varie riunioni e<br />
mi m spiegò che tutto inizia nella coscienza<br />
del d singolo e deve trovare poi l’appoggio<br />
delle d istituzioni, e non viceversa. Mi fece<br />
capire c che il cammino verso la legalità<br />
è anzitutto un fatto in<strong>di</strong>viduale, che può<br />
e deve in un secondo momento sfociare<br />
nell’associazionismo n<br />
sociale, economico,<br />
politico, fi finanche religioso, e portare infine alla costruzione <strong>di</strong><br />
una società<br />
libera e civile.<br />
Noi rotar rotariani, impren<strong>di</strong>tori, professionisti, <strong>di</strong>rigenti, dobbiamo<br />
prenderci lle<br />
nostre responsabilità, cominciare ad ammettere aper-<br />
tamente ch che il <strong>di</strong>ritto alla proprietà privata ed alla libera impresa<br />
non esiste più nell’entroterra d<strong>di</strong><br />
Napoli, Caserta, Gioia Tauro, Reggio Calabria, e che<br />
le città non è che stiano molto meglio. E dobbiamo agire per migliorare le cose. Per<br />
far questo abbiamo due armi potentissime: il lavoro e la partecipazione sociale. Nel<br />
lavoro bisogna essere seri, impegnati, onesti con se stessi e con gli altri, <strong>di</strong>ligenti;<br />
nella partecipazione sociale essere d’esempio e stimolo a chi ci sta intorno. Detto<br />
così sembra una <strong>di</strong>chiarazione vuota, che riecheggia fra l’altro quella dei Rotariani<br />
impegnati nel Mondo degli affari. Ma se messa in atto da un giu<strong>di</strong>ce che non si limiti<br />
a lavorare tre giorni a settimana, da un impren<strong>di</strong>tore che non cerchi le facili scorciatoie<br />
delle mazzette, da un professore universitario che non pensi solo ad accaparrare<br />
potere ed a truccare concorsi, da un commercialista che non aiuti i suoi clienti ad<br />
aggirare la legge, <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>rompente e decisiva. Purtroppo l’inevitabile passo successivo<br />
a questa presa <strong>di</strong> coscienza è il riconoscere mestamente che siamo immersi in<br />
un mondo che è <strong>di</strong>ffi cile cambiare <strong>di</strong> punto in bianco totalmente: come impren<strong>di</strong>tori<br />
e professionisti operiamo avvolti in una ragnatela fatta da una parte <strong>di</strong> favoritismi,<br />
privilegi e ren<strong>di</strong>te <strong>di</strong> posizione e, sulla sponda opposta ma simmetrica, <strong>di</strong> imposizioni<br />
esterne più o meno violente. E siamo dolorosamente consapevoli che l’una parte è lo<br />
specchio dell’altra e che non è facile tirarsi fuori da questo gioco al massacro. Ma la<br />
società non può sopravvivere a lungo se non rispettiamo regole certe e con<strong>di</strong>visibili.<br />
16 NUMERO 2 SETT-OTT 2008
Dite la<br />
vostra<br />
Vivendo come viviamo abbiamo portato il nostro Sud al sottosviluppo, nel senso stretto<br />
del termine: dove non c’è concorrenza, dove non emergono i migliori, dove non c’è<br />
<strong>di</strong>ritto si arretra, si perdono tutte le strutture ed i punti <strong>di</strong> riferimento che dovremmo<br />
imporre alla società, si esce dal mondo economico, non si è più liberi <strong>di</strong> mente.<br />
Implicita l’esortazione <strong>di</strong> Franco Clemente. O si è rotariani fi no in fondo specialmente<br />
nei contesti sociali più <strong>di</strong>ffi cili o della missione rotariana resta ben poco. E così<br />
conclude: Non possiamo sperare <strong>di</strong> sopravvivere con una doppia morale.<br />
Di analogo tenore è la chiamata, visto i tempi che corrono, a un supplemento <strong>di</strong> sensibilità<br />
civile. È la severa provocazione <strong>di</strong> Mario Mariano Presidente del RC Napoli<br />
Ovest:<br />
La storia e la letteratura ci <strong>di</strong>cono (a noi meri<strong>di</strong>onali ndr) che la nostra borghesia e<br />
la nostra classe <strong>di</strong>rigente non hanno mai brillato per effi cienza, coerenza e senso pratico.<br />
Ebbene, questo è un lusso che non ci possiamo più consentire in un momento <strong>di</strong><br />
profonda crisi della nostra area geografi ca e del nostro paese in genere. C’è bisogno<br />
<strong>di</strong> uno sforzo straor<strong>di</strong>nario da parte <strong>di</strong> tutti noi e dei rotariani in particolare, occorre<br />
puntare sulla formazione delle nuove generazioni, sulla creazione <strong>di</strong> un esercito <strong>di</strong><br />
giovani da in<strong>di</strong>rizzare ad un alto costume morale e civico ed alla ricerca <strong>di</strong> nuovi modelli<br />
<strong>di</strong> sviluppo. Per far questo tutti i rotariani devono creare sinergie con ogni altra<br />
associazione animata da tali intenti. Solo l’impegno congiunto <strong>di</strong> molti potrà con il<br />
tempo avviare a soluzione l’atavica mancanza <strong>di</strong> senso civico e <strong>di</strong> prospettive <strong>di</strong> convivenza<br />
armoniosa attraverso il contributo delle nuove generazioni ad una generale<br />
rinascita culturale.<br />
Dovremmo coniugare eccellenza professionale ed integrità morale. La nostra<br />
statura morale <strong>di</strong> per sé dovrebbe esercitare sugli ambienti che frequentiamo una<br />
“moral suasion” per cui i nostri valori e le nostre posizioni siano ascoltati proprio in<br />
quanto provengono da noi. Ebbene, sappiamo che oggi non è così e forse anche per<br />
colpa nostra. Non pensiamo che il <strong>Rotary</strong> non goda della considerazione che aveva<br />
in passato perché il mondo è cambiato: sono i nostri comportamenti, le nostre intime<br />
convinzioni che vacillano. Siamo noi i primi a non credere più, sino in fondo, ai fondamenti<br />
portanti della nostra associazione e a non farne principi informatori dei nostri<br />
comportamenti. Dunque cominciamo da noi, guar<strong>di</strong>amoci dentro, rifl ettiamo, non<br />
assumiamo più comportamenti omologati o <strong>di</strong> comodo, <strong>di</strong>versifi chiamoci con i fatti e<br />
non con vuote manifestazioni <strong>di</strong> principio.<br />
Se avete qualcosa qua da <strong>di</strong>re, da suggerire, da osservare, da<br />
argomentare<br />
argomentare, qualcosa che comunque ritenete <strong>di</strong> dover<br />
porre all’atte all’attenzione dei rotariani attraverso questo gior-<br />
nale, scrivetec scriveteci adoperando la casella <strong>di</strong> posta elettronica<br />
cronache2100@<br />
cronache2100@gmail.com<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 17
Nella società in cui viviamo sono<br />
aumentati i poveri e gli emarginati ed<br />
è aumentato il numero degli extracomunitari,<br />
specie <strong>di</strong> quelli clandestini.<br />
Riteniamo che a questa fascia sociale<br />
debba essere riservata una particolare<br />
attenzione. I club <strong>Rotary</strong> <strong>di</strong> Caserta<br />
“Terra <strong>di</strong> Lavoro e <strong>di</strong> Crotone hanno<br />
deciso perciò <strong>di</strong> costituire, ognuno sul<br />
proprio territorio <strong>di</strong> appartenenza, un<br />
Centro che possa occuparsi dei problemi<br />
<strong>di</strong> queste persone. L’assistenza<br />
che inten<strong>di</strong>amo offrire riguarda primariamente<br />
la tutela della loro salute ma,<br />
successivamente, il nostro potrebbe<br />
<strong>di</strong>ventare un vero e proprio Centro <strong>di</strong><br />
accoglienza al quale gli aventi <strong>di</strong>ritto<br />
potrebbero accedere per essere ascoltati<br />
ed aiutati a sod<strong>di</strong>sfare non solo i<br />
loro bisogni materiali ma anche quelli<br />
psico affettivi. Siamo convinti che se<br />
tratteremo queste persone con rispetto<br />
riusciremo a conquistare la loro fi ducia<br />
e li educheremo alla civile convivenza<br />
eliminando così tensioni e comportamenti<br />
aggressivi. L’Ambulatorio per<br />
le visite me<strong>di</strong>che e successivamente il<br />
Centro <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> ascolto saranno<br />
ubicati a Caserta nei locali della<br />
Parrocchia del S.S. Nome <strong>di</strong> Maria in<br />
località Puccianiello. A Crotone, invece,<br />
avrà sede presso l’Associazione<br />
Previus Onlus in Via Tommaso Campanella<br />
52. Al suo funzionamento provvederanno<br />
tutti i me<strong>di</strong>ci dei due <strong>Club</strong><br />
che avranno dato la propria <strong>di</strong>sponibi-<br />
Dai <strong>Club</strong><br />
Un modello <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> solidarietà<br />
Moltiplichiamolo per 73<br />
N<br />
on sappiamo in che circostanza Gianpaolo Iaselli e Carmelo Turano, Presidenti dei <strong>Club</strong> <strong>di</strong> Caserta “Terra <strong>di</strong><br />
Lavoro” e <strong>di</strong> Crotone, abbiano perfezionato nei dettagli due analoghe iniziative da realizzare in contesti sociali<br />
abbastanza simili ma fi sicamente <strong>di</strong>stanti tra loro alcune centinaia <strong>di</strong> chilometri. Evidentemente lo spirito che animava<br />
il progetto azzerava questa <strong>di</strong>stanza se hanno ritenuto <strong>di</strong> riassumere le modalità <strong>di</strong> attuazione in un unico documento.<br />
Qui <strong>di</strong> seguito lo riportiamo integralmente perché possa ispirare altre iniziative dello stesso contenuto.<br />
lità e tutti gli altri me<strong>di</strong>ci, anche non<br />
rotariani, che vorranno con<strong>di</strong>videre la<br />
nostra iniziativa. Almeno <strong>di</strong>eci me<strong>di</strong>ci,<br />
tre volte per settimana e ognuno secondo<br />
la propria specializzazione, stabiliranno<br />
un turno per visitare le persone<br />
che lo richiederanno. Dopo la visita, se<br />
necessario, i pazienti verranno smistati<br />
alle strutture <strong>di</strong> riferimento sul territorio<br />
(Ospedali, Ambulatori dell’Asl,<br />
strutture sanitarie protette etc.). Dopo<br />
la visita me<strong>di</strong>ca coloro che volessero<br />
usufruire degli altri servizi potranno<br />
trovare presso il Centro del personale<br />
volontario (assistenti sociali, psicologi<br />
o altri) preparato ad ascoltarli e a risolvere,<br />
nei limiti del possibile, i loro<br />
problemi. I bisogni da sod<strong>di</strong>sfare sono<br />
sempre gli stessi come tutti sappiamo<br />
dalla nostra esperienza vissuta: ricerca<br />
18 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
<strong>di</strong> alloggio e <strong>di</strong> lavoro, vitto, sussi<strong>di</strong><br />
economici, beni materiali, aiuto per<br />
ottenere la documentazione necessaria<br />
per il soggiorno degli stranieri, sostegno<br />
psicologico. Per ciò che riguarda<br />
la ricerca <strong>di</strong> alloggio e lavoro il Centro<br />
Rotariano <strong>di</strong> Accoglienza dovrebbe<br />
essere in collegamento in rete con una<br />
serie <strong>di</strong> uffi ci: Caritas, agenzie immobiliari,<br />
associazioni <strong>di</strong> volontariato ed<br />
anche associazioni <strong>di</strong> extracomunitari<br />
(<strong>di</strong> cui va favorita la creazione e la<br />
<strong>di</strong>ffusione). Per aiutare gli stranieri ad<br />
espletare le pratiche per il permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno o per ottenere un lavoro, il<br />
Centro metterà a <strong>di</strong>sposizione dei volontari<br />
che abbiano esperienza in materia<br />
e questi si preoccuperanno <strong>di</strong> raccogliere<br />
le istanze e seguirle in ambito<br />
<strong>di</strong> Questura e Prefettura.
Dai <strong>Club</strong><br />
In sintonia con l’Università<br />
Dal RC Reggio Calabria Sud “Parallelo 38”, Massimiliano Ferrara ci informa che è stato varato un interessante<br />
progetto a cui egli stesso ha dato (siamo noi a <strong>di</strong>rlo) un decisivo contributo ideativo e operativo. È una<br />
iniziativa che raccoglie la sollecitazione del RI a farci promotori <strong>di</strong> una formazione dei giovani adeguata alla<br />
complessità dei problemi del nostro tempo.<br />
Il RC Reggio Calabria Sud Parallelo 38, in joint collaboration<br />
con il RC Roma Cassia D. 2080 ed in partenariato<br />
con l’Università per Stranieri <strong>di</strong> Reggio Calabria ‘Dante<br />
Alighieri’, ha contribuito all’organizzazione <strong>di</strong> un Master<br />
<strong>di</strong> I livello in “Politiche <strong>di</strong> Pace e cooperazione allo sviluppo<br />
nell’area del Me<strong>di</strong>terraneo”. Attraverso questo innovativo<br />
percorso <strong>di</strong> alta formazione si offrirà l’opportunità a<br />
35 giovani provenienti dall’area MEDA (paesi del Maghreb<br />
e dell’area Continentale meri<strong>di</strong>onale) <strong>di</strong> acquisire competenze<br />
specifi che in vista della creazione dell’area <strong>di</strong> libero<br />
scambio che avverrà nel 2010. Una grande occasione <strong>di</strong><br />
crescita per i giovani del profondo Sud nello spirito e negli<br />
ideali del <strong>Rotary</strong>.<br />
Questo Master è stato pensato ed organizzato quale strumento<br />
culturale fi nalizzato a promuovere un ulteriore salto<br />
<strong>di</strong> qualità allo sviluppo delle relazioni euro-me<strong>di</strong>terranee,<br />
a ripensare al <strong>di</strong>alogo tra i popoli del Me<strong>di</strong>terraneo per rilanciare<br />
una vera rifl essione e comprensione reciproca tra<br />
le culture coinvolte. Obiettivo: creare un ponte virtuale fra<br />
le sponde del Me<strong>di</strong>terraneo. La necessità <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo interculturale<br />
euro-me<strong>di</strong>terraneo, emerge prepotentemente<br />
da un’analisi del contesto attuale, in quanto ben necessaria<br />
per una concreta cooperazione tra i <strong>di</strong>versi Paesi dell’Area,<br />
attualmente <strong>di</strong>visi e frammentati sotto più profi li. Il coinvolgimento<br />
attivo del <strong>Rotary</strong> International è determinante<br />
per il suo secolare patrimonio <strong>di</strong> esperienza nel campo<br />
della cooperazione e del <strong>di</strong>alogo tra popoli con culture e<br />
religioni <strong>di</strong>verse, anche con l’obiettivo prioritario <strong>di</strong> “istituzionalizzare”<br />
l’impegno delle organizzazioni non governative,<br />
conferendo loro un ruolo <strong>di</strong> supporto e sostegno alle<br />
macro-azioni avviate tra interlocutori istituzionali al fi ne<br />
<strong>di</strong> renderle più incisive e più prossime ai destinatari fi nali.<br />
La forma dell’intervento è quella della promozione <strong>di</strong> un<br />
innovativo percorso <strong>di</strong> alta formazione, nel quale il ruolo<br />
del <strong>Rotary</strong> International è stato quello <strong>di</strong> “collante” fra le<br />
istituzioni, quasi una impalcatura operativa dell’iniziativa,<br />
che si pone in senso trasversale tra l’Università, il soggetto<br />
formatore, ed i soggetti economici e politici – istituzioni<br />
locali ed aziende – per offrire un segmento specializzato <strong>di</strong><br />
formazione tecnico culturale ispirata ai principi fondanti del<br />
Sodalizio rotariano. Questo modus operan<strong>di</strong> concretizza in<br />
ambito me<strong>di</strong>terraneo, il senso <strong>di</strong> oltre un secolo (1905-2008)<br />
<strong>di</strong> <strong>Rotary</strong>, oltre cento anni <strong>di</strong> impegno umanitario globale,<br />
nel rispetto delle identità locali, cento anni <strong>di</strong> promozione<br />
culturale, oltre cento anni <strong>di</strong> azione per l’uomo, per la pace,<br />
per il bene ed il progresso dell’umanità.<br />
Un master orientato<br />
alle politiche <strong>di</strong> sviluppo<br />
L’iniziativa nasce sotto gli auspici del <strong>Rotary</strong> ma non<br />
solo; il ruolo dell’Istituzione rotariana è fondamentale per<br />
l’organizzazione della stessa. Infatti l’organigramma prevede<br />
Vito Rosano, Alfredo Focà e Massimiliano Ferrara quali<br />
componenti del Comitato scientifi co che vede tra gli altri,<br />
la presenza qualifi cata dell On.le Prof. Mario Pescante, già<br />
Presidente del CONI e attuale Presidente della Commissione<br />
parlamentare della Camera dei Deputati sulle politiche<br />
comunitarie.<br />
A Luciano Lucania, Assistente 2008-09 è stato affi dato<br />
l’incarico <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong>dattico.<br />
Il risalto sui me<strong>di</strong>a locali e regionali è stato eccellente e<br />
sono già numerosi i laureati che hanno chiesto <strong>di</strong> partecipare<br />
al corso.<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 19
Ischia, Ischia area marina protetta<br />
Dai <strong>Club</strong><br />
Iniziativa del RC Isola d’Ischia per<br />
una più attenta valutazione della<br />
praticabilità e vali<strong>di</strong>tà del progetto<br />
“Area Marina Protetta Regno <strong>di</strong><br />
Nettuno”: come esercitare una ef-<br />
fi cace protezione ambientale del Golfo<br />
<strong>di</strong> d Napoli, un’area marina tra le più inquinate<br />
q e traffi cate (caotici affollamen-<br />
ti <strong>di</strong> barche <strong>di</strong> ogni genere e 140 corse<br />
giornaliere g fra traghetti e aliscafi)? Se<br />
ne n è <strong>di</strong>scusso, dunque, a S. Angelo con<br />
l’intervento l <strong>di</strong> numerosi rotariani provenienti<br />
v da vari <strong>Club</strong> italiani ed europei.<br />
La relazi relazione <strong>di</strong> base è stata affidata ad<br />
un espert esperto del settore, Giancarlo Spe-<br />
zie, Profe Professore <strong>di</strong> Oceanografi a fi sica e<br />
Il RC Salerno Est ha avviato il primo dei progetti <strong>di</strong> servizio<br />
<strong>di</strong> questo anno sociale. È un corso <strong>di</strong> musicoterapica<br />
destinato a bambini e adolescenti con problemi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio. La melo<strong>di</strong>a, ha spiegato la musicoterapeuta<br />
Dott.ssa Carolina Carpentieri alla presentazione dell’iniziativa,<br />
è capace <strong>di</strong> dare piacere, <strong>di</strong> suscitare emozioni ed<br />
è una forma universale <strong>di</strong> linguaggio che consente <strong>di</strong> met-<br />
20 NUMERO 2 SETT-OTT 2008<br />
Direttore del Dipartimento <strong>di</strong> Scienze<br />
dell’ambiente dell’Università à<strong>di</strong>Napoli <strong>di</strong> Napoli.<br />
Spezie ha denunciato le incongruenze<br />
del progetto Regno <strong>di</strong> Nettuno. L’intento<br />
protettivo sarebbe vanifi cato da una serie<br />
<strong>di</strong> deroghe. Meglio sarebbe prevedere la<br />
protezione <strong>di</strong> singole zone intorno alle<br />
isole <strong>di</strong> Ischia e Procida. Più utile – è la<br />
conclusione – investire a terra i capitali<br />
mobilitati per l’“area” e promuovere<br />
l’applicazione puntuale delle normative<br />
in materia <strong>di</strong> sicurezza della navigazione,<br />
delle coste, degli ormeggi, della pesca.<br />
Si è deciso <strong>di</strong> costituire un tavolo<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per formalizzare una proposta<br />
alternativa.<br />
tersi in relazione con gli altri. Ascoltare, capire e stu<strong>di</strong>are<br />
la musica fa sviluppare abilità e strategie cognitive che si<br />
possono poi utilizzare in altri ambienti. La musica aiuta<br />
a superare il <strong>di</strong>sagio e la <strong>di</strong>sabilità. Il corso “Sette note<br />
<strong>di</strong> benessere”, <strong>di</strong> cui è stato annunciato l’inizio nel corso<br />
del mese <strong>di</strong> ottobre si concluderà nell’aprile del prossimo<br />
anno con un concerto pubblico.
Dai <strong>Club</strong><br />
In alcuni paesi africani<br />
la malaria è la prima<br />
causa <strong>di</strong> mortalità infantile.<br />
Non costituisce<br />
però, a <strong>di</strong>fferenza<br />
dell’AIDS, una priorità nei<br />
programmi sanitari mon<strong>di</strong>ali,<br />
con conseguente povertà<br />
dell’arsenale me<strong>di</strong>co per far<br />
fronte alla malattia e ad<strong>di</strong>rittura<br />
l’uso, in determinati<br />
paesi, ancora del DDT. Eppure<br />
ci sono strumenti meno<br />
dannosi che hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
una buona efficacia.<br />
Prima <strong>di</strong> tutto le zanzariere<br />
che, specie per quanto riguarda<br />
i bambini, sono in<br />
grado <strong>di</strong> ridurne la mortalità<br />
secondo una percentuale<br />
che, <strong>di</strong> regione in regione,<br />
oscilla tra il 25 e il 60 per<br />
cento. Ecco allora l’iniziativa<br />
“una zanzariera per una<br />
vita” proposta dal RC Paola<br />
– MTC: l’acquisto <strong>di</strong> zanzariere<br />
da fornire ai bambini<br />
della Guinea-Bissau o della<br />
Nigeria o della Tanzania attraverso<br />
<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> locali.<br />
Efficaci contro la malaria<br />
sono le zanzariere trattate<br />
con insettici<strong>di</strong> Deltamehrin<br />
o Permethrin che rimangono<br />
attivi dai quattro ai sei<br />
anni. L’obiettivo concordato<br />
nel 2000 al vertice <strong>di</strong> Abuja<br />
nell’ambito della campagna<br />
“Roll-back-Malaria” perché<br />
il 60 per cento delle famiglie<br />
<strong>di</strong>sponesse <strong>di</strong> zanzariere.<br />
Oggi meno del 5 per cento<br />
dei bambini sotto i cinque<br />
anni che vivono nell’Africa<br />
subsahariana dormono protetti<br />
da una zanzariera.<br />
A<br />
beneficio degli<br />
amici rotariani<br />
che praticano lo<br />
sci agonistico, Aldo del Bò <strong>di</strong><br />
Torre Rotonda, uno degli organizzatori<br />
dell’ottava e<strong>di</strong>zione dei Campionati<br />
Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina aperto a<br />
rotariani, rotaractiani, interactiani e innerine<br />
(14-21 marzo 2009) ci chiede <strong>di</strong><br />
dare i seguenti recapiti:<br />
Questa la lettera inviata a Michelangelo Ambrosio<br />
da Salvatore Scalzo, uno dei nostri assegnatari<br />
della Borsa Ambasciatori: L’anno<br />
accademico a Maastricht si è concluso e ora<br />
porto il ricordo <strong>di</strong> un’esperienza splen<strong>di</strong>da. Sono felice<br />
<strong>di</strong> comunicarle che sono stato selezionato per lo stage<br />
all’interno della Commissione Europea a Bruxelles.<br />
Come può immaginare, sono più che entusiasta della<br />
cosa. Comincerò il primo ottobre. Mi permetto <strong>di</strong> inviarle<br />
il lavoro conclusivo realizzato a Maastricht e<br />
avente a oggetto l’implementazione dei fon<strong>di</strong> strutturali<br />
nel Mezzogiorno e in particolare l’esperienza PIT in<br />
Calabria e Basilicata. La commissione ha giu<strong>di</strong>cato la<br />
tesi una delle migliori dell’anno. Mi auguro in futuro <strong>di</strong><br />
organizzare in Calabria una conferenza o un workshop<br />
per presentare i risultati.<br />
<strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong><br />
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Tel. 0472.837010 · Fax 0472.836746<br />
Cell. 335.6577666<br />
E-mail: laro.neve@rolmail.net<br />
Nel numero precedente delle Cronache, a causa <strong>di</strong> un errore nella trascrizione dell’elenco delle “Citazioni <strong>di</strong> Merito” assegnate a coloro<br />
che hanno contribuito al successo dell’Institute 2007 è sfuggito il nome <strong>di</strong> Michelangelo Ambrosio. Ci scusiamo con l’interessato.<br />
CRONACHE DEL DISTRETTO 21
APPUNTAMENTI<br />
3 - 4 ottobre<br />
President Day<br />
Battipaglia – Centro Congressi S. Luca<br />
12 Ottobre<br />
Giornata “Rotaract Senza Barriere”<br />
8 novembre<br />
Seminario Membership e Sviluppo Effettivo<br />
Atena Lucana – Hotel Venus<br />
28 - 29 novembre<br />
Seminario <strong>Rotary</strong> Foundation<br />
Salerno – Grand Hotel Salerno<br />
17 gennaio<br />
Forum Distrettuale<br />
22 NUMERO 2 SETT-OTT 2008
Abitare,<br />
uno stile<br />
<strong>di</strong> vita. L’amore per l’estetica, l’attenzione<br />
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