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1 frontali Cargo, con un aggancio semiautomatico che non richiede più alcun inserimento manuale di perni e spinotti (vedi box). Il motore della serie 300 è un Deutz a 4 cilindri e 16 valvole, turbocompresso con intercooler, common-rail a 1600 bar di pressione, con ricircolo esterno e raffreddamento dei gas di scarico AGRex, di 4040 cm³ di cilindrata. Come del resto per tutta la produzione trattoristica di Fendt fi n dal 1995, anche il motore del 312 Vario può essere alimentato senza alcuna limitazione con biodiesel conforme alla norma EN 14124. La potenza massima è di 129 CV (95 kW circa) a 2100 giri/min (CE 97/68), mentre la coppia massima arriva a 515 Nm a 1550 giri/min. In questo caso, la riserva di coppia è del 32%, ma sul 310 è addirittura del 44%. Il consumo specifi co minimo si attesta a 206 g/kWh, un valore decisamente buono per un motore da 4 litri di cilindrata conforme allo standard TIER III/ a. La ventola di raffreddamento è di tipo viscostatico, mentre la gestione del motore è affi data alla centralina elettronica EDC7; l’intervallo per la manutenzione programmata è di 500 ore. La capacità del serbatoio del combustibile è di 210 l, per un’autonomia di tutto rispetto. La massa a vuoto è di 4350 kg, ma al contempo il 312 Vario sopporta una massa massima ammissibile di 7500 kg, con un conseguente carico utile di ben 3150 kg. Grazie al rapporto massa/potenza molto basso di 46 kg/kW (34 kg/CV), la macchina evidenzia un ottimo dinamismo, confermato peraltro dalle prove effettuate. Flessibilità è il motto del cambio Fendt Vario: a partire da 30 m/h (0,03 km/h!) fi no a 40 km/h con continuità, con il motore che gira a soli 1750 giri/min alla velocità massima di avanzamento; in retromarcia si viaggia a 25 km/h max. Un unico comando, il Variostick, dal funzionamento IL NUOVO CARICATORE FRONTALE CARGO: UN JOLLY! Dato il tipico utilizzo delle macchine di taglia media, il caricatore frontale si rivela un accessorio praticamente d’obbligo; ovvio quindi che parecchi costruttori si siano dati da fare per mettere a punto delle versioni dedicate, che evidenziassero il massimo della praticità e dell’effi cienza. Fendt non è ovviamente da meno e lo scorso anno ha presentato “Cargo”, una rinnovata versione di caricatore frontale con alcune novità (fi g. a). a Basato sulla nota architettura a Z, il caricatore della Fendt presenta dispositivi di attacco meccanico, idraulico ed elettrico ancora più semplici da azionare. I supporti di stazionamento sono stati ridisegnati, in modo da evitare una loro regolazione manuale e/o l’inserzione di bulloni o perni. Anche la visibilità è stata migliorata: si tratta di un dettaglio molto importante, per una sicura operatività nel centro aziendale e durante il trasporto. Per rendere quest’ultimo ulteriormente confortevole, nel circuito idraulico sono presenti degli accumulatori ad azoto, che smorzano gli shock più violenti (fi g. b), che andrebbero inevitabilmente a scaricarsi sul trattore (e quindi anche al posto di guida). Nel caso in cui siano richieste movimentazioni di precisione, il dispositivo può essere escluso (direttamente dalla cabina tramite un pulsante). La capacità di carico della versione montata sulla serie 300 è di 2250 kg forza massimi e 1940 kg forza in continuo, per un’altezza di sollevamento che può superare i 4 m (in funzione dei pneumatici montati). È disponibile una vasta gamma di attrezzi terminali per i più diversi usi. b intuitivo, sostituisce le leve del tradizionale cambio meccanico, mentre il turbogiunto consente una guida molto confortevole. C’è anche la possibilità di effettuare inversioni di marcia progressive sotto carico, con una sensibilità di variazione regolabile. Sulla serie 300 è marzo 2008 Macchine Agricole 49
50 BANCO DI PROVA TRATTORI Chi lo usa dice che… Graziano Aprili, contoterzista titolare dell’omonima impresa di servizi agromeccanici di Nogarole Rocca (VR), esegue lavorazioni del terreno, semine, diserbi, decespugliatura e raccolta cereali. È un cliente Fendt da vecchia data e quindi le sue impressioni in merito risultano essere particolarmente probanti. MA- Quali trattori ha nella sua azienda? R- Oltre ad un vecchio Same che utilizziamo ancora, di Fendt abbiamo un 926 Vario con 7000 ore di lavoro, un 305 (con 15.000 ore) e infi ne un 307 (6.000 ore). MA- Ha avuto in passato altri Fendt? R- Sì, un altro 926, venduto dopo 12.000 ore di lavoro, un 626 che aveva 11.000 ore e un 260 S che abbiamo utilizzato per 14.000 ore. Devo proprio dire che per tutti ho spuntato un prezzo decisamente 2 3 Macchine Agricole marzo 2008 vantaggioso. MA- Ha in programma nuovi acquisti? R- Ho appena acquistato un 820 Vario, che dovrebbe arrivare a giorni (probabilmente prima della stampa di questo numero, N.d.R.). MA- Come mai ha scelto di acquistare solo Fendt? R- Guido io i trattori in prima persona per molte ore al giorno e i Fendt mostrano effettivamente un comfort superiore; inoltre, sul mercato dell’usato si spuntano prezzi davvero molto interessanti e quando si decide di vendere una macchina Fendt si trova subito un acquirente. MA- Come trova il 312 Vario TMS? R- È una macchina brillante, adatta per i lavori nel centro aziendale, ma profi cuamente utilizzabile anche in campo aperto; si tratta di un mezzo molto confortevole, se paragonato ai trattori di uguale categoria. MA- Come si trova con l’assistenza Fendt? R- In realtà, gravi problemi non ne abbiamo mai avuti, e comunque qui vicino a noi c’è un concessionario molto fornito di ricambi. Nei rari casi in cui il pezzo non fosse già in magazzino, l’hanno sempre reperito entro 24 ore. montato il nuovo cambio Vario ML 75, una versione sviluppata appositamente per i trattori compatti (fi g. 2). A richiesta, c’è una novità: la presa di potenza sincronizzata, disponibile in alternativa alla pdp economica. È di serie l’utile automatismo per l’innesto e il disinnesto della presa di potenza in funzione della posizione del sollevatore. L’impianto frenante prevede freni a bagno d’olio con comando servoassistito, con una corsa breve del pedale e sforzi ridotti di azionamento. Queste caratteristiche, unitamente alla tangibile brillantezza in accelerazione e alla possibilità di mantenere la velocità massima a 1750 giri/min di regime motore, fanno del 312 Vario un mezzo adattissimo per i trasporti su strada. La trazione anteriore e il bloccaggio del differenziale posteriore sono innestabili sotto sforzo in modo elettroidraulico. L’asse anteriore monta di serie il sistema 4 autobloccante Locomatic; in opzione è disponibile la gestione automatica della trazione anteriore e il bloccaggio del differenziale, sempre in funzione della posizione del sollevatore posteriore. Il TMS (Tractor Management System) è ora offerto a richiesta per tutta la serie 300: le centraline di gestione del motore e della trasmissione fanno in modo che sia costantemente attivata la condizione il più favorevole possibile di funzionamento, a seconda che sia richiesta la massima economicità di esercizio o la minimizzazione dei tempi di lavoro (fi g. 3). Aumenta decisamente il comfort operativo e si riducono i consumi di combustibile. Dettaglio molto interessante: il TMS è ora disponibile anche come retrofi t per i 300 Vario già commercializzati, ad un prezzo (di listino) decisamente vantaggioso, di 759 euro (oltre manodopera e Iva).
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frontali Cargo, con un aggancio<br />
semiautomatico che non richiede<br />
più alcun inserimento manuale di<br />
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Il motore della serie 300 è<br />
un Deutz a 4 cilindri e 16<br />
valvole, turbocompresso con<br />
intercooler, common-rail a 1600<br />
bar di pressione, con ricircolo<br />
esterno e raffreddamento dei<br />
gas di scarico AGRex, di 4040<br />
cm³ di cilindrata. Come del<br />
resto per tutta la produzione<br />
trattoristica di Fendt fi n dal<br />
1995, anche il motore del 312<br />
Vario può essere alimentato<br />
senza alcuna limitazione con<br />
biodiesel conforme alla norma<br />
EN 14124. La potenza massima è<br />
di 129 CV (95 kW circa) a 2100<br />
giri/min (CE 97/68), mentre la<br />
coppia massima arriva a 515 Nm<br />
a 1550 giri/min. In questo caso,<br />
la riserva di coppia è del 32%,<br />
ma sul 310 è addirittura del 44%.<br />
Il consumo specifi co minimo si<br />
attesta a 206 g/kWh, un valore<br />
decisamente buono per un<br />
motore da 4 litri di cilindrata<br />
conforme allo standard TIER III/<br />
a. La ventola di raffreddamento<br />
è di tipo viscostatico, mentre la<br />
gestione del motore è affi data<br />
alla centralina elettronica<br />
EDC7; l’intervallo per la<br />
manutenzione programmata<br />
è di 500 ore. La capacità del<br />
serbatoio del combustibile è di<br />
210 l, per un’autonomia di tutto<br />
rispetto. La massa a vuoto è<br />
di 4350 kg, ma al contempo il<br />
312 Vario sopporta una massa<br />
massima ammissibile di 7500<br />
kg, con un conseguente carico<br />
utile di ben 3150 kg. Grazie al<br />
rapporto massa/potenza molto<br />
basso di 46 kg/kW (34 kg/CV),<br />
la macchina evidenzia un<br />
ottimo dinamismo, confermato<br />
peraltro dalle prove effettuate.<br />
Flessibilità è il motto del cambio<br />
Fendt Vario: a partire da 30 m/h<br />
(0,03 km/h!) fi no a 40 km/h con<br />
continuità, con il motore che gira<br />
a soli 1750 giri/min alla velocità<br />
massima di avanzamento; in<br />
retromarcia si viaggia a 25 km/h<br />
max. <strong>Un</strong> unico comando, il<br />
Variostick, dal funzionamento<br />
IL NUOVO CARICATORE<br />
FRONTALE CARGO: UN JOLLY!<br />
Dato il tipico utilizzo delle macchine di taglia media, il caricatore frontale si rivela<br />
un accessorio praticamente d’obbligo; ovvio quindi che parecchi costruttori si<br />
siano dati da fare per mettere a punto delle versioni dedicate, che evidenziassero<br />
il massimo della praticità e dell’effi cienza. Fendt non è ovviamente da meno e lo<br />
scorso anno ha presentato “Cargo”, una rinnovata versione di caricatore frontale<br />
con alcune novità (fi g. a).<br />
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Basato sulla nota architettura a Z, il caricatore della Fendt presenta dispositivi<br />
di attacco meccanico, idraulico ed elettrico ancora più semplici da azionare.<br />
I supporti di stazionamento sono stati ridisegnati, in modo da evitare una<br />
loro regolazione manuale e/o l’inserzione di bulloni o perni. Anche la visibilità<br />
è stata migliorata: si tratta di un dettaglio molto importante, per una sicura<br />
operatività nel centro aziendale e durante il trasporto. Per rendere quest’ultimo<br />
ulteriormente confortevole, nel circuito idraulico sono presenti degli accumulatori<br />
ad azoto, che smorzano gli shock più violenti (fi g. b), che andrebbero<br />
inevitabilmente a scaricarsi sul trattore (e quindi anche al posto di guida). Nel<br />
caso in cui siano richieste movimentazioni di precisione, il dispositivo può essere<br />
escluso (direttamente dalla cabina tramite un pulsante). La capacità di carico<br />
della versione montata sulla serie 300 è di 2250 kg forza massimi e 1940 kg forza<br />
in continuo, per un’altezza di sollevamento che può superare i 4 m (in funzione<br />
dei pneumatici montati). È disponibile una vasta gamma di attrezzi terminali per<br />
i più diversi usi.<br />
b<br />
intuitivo, sostituisce le leve del<br />
tradizionale cambio meccanico,<br />
mentre il turbogiunto consente<br />
una guida molto confortevole.<br />
C’è anche la possibilità di<br />
effettuare inversioni di marcia<br />
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regolabile. Sulla serie 300 è<br />
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