dipartimento di progettazione dell'architettura
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università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> firenze<br />
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
attività scientifica 2006-2008
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
attività scientifica del <strong><strong>di</strong>partimento</strong> 2006-2008<br />
Questa brochure, ideata per far conoscere l’attività scientifica dei docenti<br />
afferenti a questo Dipartimento nel triennio 2006-2008, è stata realizzata<br />
grazie al lavoro collegiale svolto dal personale tecnico amministrativo, ciascuno<br />
per la sua specificità.<br />
Da un’analisi delle attività <strong>di</strong> ricerca più recenti svolte nel Dipartimento, è<br />
possibile in<strong>di</strong>viduare i seguenti gruppi <strong>di</strong> interesse: un primo gruppo raduna<br />
gli afferenti alle sezioni “Architettura e città” e “Architettura e Contesto”.<br />
Essi affrontano la ridefinizione delle tecniche e dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattici del progetto<br />
a varie scale, in rapporto alle crescenti complessità relazionali anche<br />
con sperimentazioni progettuali in contesti reali. L’impegno riguarda prevalentemente<br />
le tematiche <strong>di</strong> analisi e progetto urbano, nonché la trasformazione<br />
del progetto architettonico nel quadro dei processi <strong>di</strong> trasformazione<br />
della città. L’altro settore <strong>di</strong> impegno prevalente riguarda le ricerche sugli<br />
aspetti tipo-morfologici e le relative sperimentazioni progettuali, come la<br />
definizione <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong> lettura e <strong>di</strong> interpretazione dei contesti antropizzati,<br />
l’inerzia delle permanenze nelle trasformazioni urbane e territoriali,<br />
l’origine e trasformazione delle unità funzionali urbane, la <strong>progettazione</strong><br />
delle piazze nel XIX secolo, etc.<br />
Un secondo gruppo <strong>di</strong> ricerche viene sviluppato dai docenti appartenenti<br />
alla sezione “Architettura e innovazione” e riguarda prevalentemente gli<br />
interni architettonici e urbani, la museografia e l’archeologia industriale.<br />
Il terzo nucleo <strong>di</strong> ricerche è promosso prevalentemente dalla sezione “I luoghi<br />
dell’architettura”; nell’analisi dell’ere<strong>di</strong>tà dei Maestri, nel rapporto con i<br />
luoghi della tra<strong>di</strong>zione, questi docenti cercano <strong>di</strong> misurare le alterazioni<br />
subite dai co<strong>di</strong>ci, dalle regole e dagli strumenti della composizione architettonica<br />
e urbana, puntando a ridefinire l’identità in continua trasformazione<br />
dell’architettura italiana e <strong>di</strong> quella regionale.<br />
progarch@unifi.it<br />
www.progarch.unifi.it<br />
La sezione “Architettura e Disegno” sviluppa e verifica nelle sue ricerche il<br />
campo dell’innovazione scientifica nel rilievo e nella rappresentazione dell’architettura<br />
e dell’ambiente, avvalendosi delle strumentazioni tecnologiche<br />
più aggiornate. Le ricerche, finalizzate alla conoscenza integrata dei<br />
contesti <strong>di</strong> paesaggio, territorio urbano e architettura, sono centrate in prevalenza<br />
sulle elaborazioni critiche, metodologiche e <strong>di</strong> analisi geometrica<br />
che si svolgono nelle campagne <strong>di</strong> rilevazione a più scale.<br />
Nel Dipartimento sono attivate due Scuole <strong>di</strong> Dottorato:<br />
Scuola <strong>di</strong> Dottorato in Architettura, Progetto e Storia delle Arti<br />
Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo.<br />
Enti pubblici e privati la cui operosità si svolge al <strong>di</strong> fuori del mondo universitario,<br />
ma interessati ad un rapporto culturale con esso, in tali ricerche trovano<br />
in<strong>di</strong>cazioni sulle competenze e le <strong>di</strong>sponibilità che l’alta qualificazione<br />
<strong>di</strong> tutti gli afferenti al il Dipartimento può offrire per conferire una base scientifica<br />
alle decisioni che interessano la collettività, stipulando quin<strong>di</strong> nel corso<br />
degli anni varie convenzioni <strong>di</strong> ricerca, convegni, workshop.<br />
Inoltre il Dipartimento persegue una politica <strong>di</strong> scambi culturali con altre se<strong>di</strong><br />
universitarie, italiane e straniere, con la partecipazione a programmi <strong>di</strong> ricerca<br />
con finanziamento europeo, con la pubblicazione del perio<strong>di</strong>co semestrale<br />
Firenze Architettura e con l’organizzazione <strong>di</strong> convegni, mostre, seminari,<br />
ecc.<br />
Firenze 31 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
Il Direttore del Dipartimento<br />
Prof. Ulisse Tramonti
Direttore<br />
Ulisse Tramonti<br />
Ideazione e Coor<strong>di</strong>namento testi<br />
Paola Puma<br />
Progetto grafico e Dtp<br />
Laura Velatta<br />
Coor<strong>di</strong>namento<br />
Manola Lucchesi<br />
Redazione<br />
Debora Cambi<br />
Cabiria Fossati<br />
Gioi Gonnella<br />
Grazia Poli<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze - Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione<br />
dell’Architettura<br />
Direttore - Ulisse Tramonti - Sezione Architettura e Città - Loris Macci, Ulisse<br />
Tramonti, Alberto Baratelli, Antonella Cortesi, Maria Gabriella Pinagli, Mario Preti,<br />
Antonio Capestro, Enzo Crestini, Fabio Fabbrizzi, Renzo Marzocchi, Andrea Ricci,<br />
Clau<strong>di</strong>o Zanirato - Sezione Architettura e Contesto - Adolfo Natalini, Giancarlo<br />
Catal<strong>di</strong>, Pierfilippo Checchi, Stefano Chieffi, Benedetto Di Cristina, Gian Luigi Maffei,<br />
Fabrizio Arrigoni, Gianni Cavallina, Piero Degl’Innocenti, Carlo Mocenni, Paolo<br />
Puccetti - Sezione Architettura e Disegno - Maria Teresa Bartoli, Marco Bini,<br />
Roberto Corazzi, Emma Mandelli, Stefano Bertocci, Marco Car<strong>di</strong>ni, Marco Jaff,<br />
Barbara Aterini, Alessandro Bellini, Gilberto Campani, Carmela Crescenzi,<br />
Alessandro Merlo, Giovanni Pratesi, Paola Puma, Marcello Scalzo, Marco Vannucchi,<br />
Giorgio Ver<strong>di</strong>ani - Sezione Architettura e Innovazione - Alberto Breschi,<br />
Antonio D’Auria, Marino Moretti, Laura Andreini, Flaviano Maria Lorusso, Vittorio<br />
Pannocchia, Marco Tamino - Sezione I luoghi dell’Architettura - Maria Grazia<br />
Eccheli, Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong>, Paolo Zermani, Fabio Capanni, Francesco Collotti,<br />
Alberto Manfre<strong>di</strong>ni, Giacomo Pirazzoli, Elisabetta Agostini, Mauro Alpini, Andrea<br />
Volpe - Laboratorio <strong>di</strong> rilievo - Mauro Giannini - Laboratorio fotografico -<br />
Edmondo Lisi - Centro <strong>di</strong> e<strong>di</strong>toria - Massimo Battista - Centro <strong>di</strong><br />
documentazione - Laura Velatta - Assistente Tecnico - Franco Bovo -<br />
Responsabile gestionale - Manola Lucchesi - Amministrazione contabile -<br />
Debora Cambi, Cabiria Fossati, Lucia Sinceri - Segreteria - Gioi Gonnella -<br />
Segreteria studenti - Grazia Poli<br />
dottorato <strong>di</strong> ricerca<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
1<br />
31 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
2<br />
3<br />
PRIN<br />
ricerca internazionale4<br />
convenzioni 5<br />
pubblicazioni 6<br />
eventi 7<br />
1<br />
4-5<br />
6-23<br />
40-41<br />
42-42<br />
43-44<br />
45-55<br />
56-57
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
La Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato in “Scienze della Rappresentazione e del Rilievo”<br />
abbraccia il campo scientifico <strong>di</strong>: analisi, documentazione e rappresentazione dell’architettura<br />
e dell’ambiente, nell’ambito <strong>di</strong>sciplinare del Disegno nella sua accezione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> riferimento del raggruppamento ICAR 17.<br />
Il Disegno, nella ricerca e nella <strong>di</strong>dattica, è uno strumento <strong>di</strong> comunicazione e come<br />
tale contiene tutte le possibilità <strong>di</strong> rappresentazione:<br />
A) la conoscenza dell’esistente:<br />
la rilevazione è il car<strong>di</strong>ne intorno al quale si articola tutto il processo scientifico <strong>di</strong><br />
avvicinamento e conoscenza dei manufatti architettonici, dei luoghi urbani, del paesaggio<br />
fino al territorio.<br />
B) la comunicazione delle idee e del progetto:<br />
la comunicazione attraverso la rappresentazione è il veicolo in<strong>di</strong>spensabile per la<br />
costruzione del modello progettuale e la funzione me<strong>di</strong>ata per la sua realizzazione.<br />
Politecnico <strong>di</strong> Bari, Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente<br />
Prof. Francesco De Mattia<br />
Università <strong>di</strong> Catania-Siracusa Teoria e Storia della Rappresentazione<br />
Prof. Giuseppe Pagnano<br />
Università <strong>di</strong> Chieti-Pescara Rappresentazione e Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente<br />
Prof. Carlo Mezzetti<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente<br />
Prof. Emma Mandelli<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Palermo Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente<br />
Prof. Lucia Bonanno Università degli Stu<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>terranea <strong>di</strong> Reggio Calabria Rilievo e Rappresentazione<br />
dell’Architettura Me<strong>di</strong>terranea<br />
Prof. Francesca Fatta<br />
Università La Sapienza Roma Scienze della Rappresentazione e del Rilievo<br />
Prof. Laura De Carlo<br />
Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato in<br />
Scienze della Rappresentazione e del Rilievo e-mail: scuoladottorato.icar17@unifi.it<br />
SCUOLA DI DOTTORATO “ARCHITETTURA, PROGETTO E STORIA DELLE ARTI”<br />
L’obiettivo della Scuola è in sintesi l’alta formazione <strong>di</strong> tre tipologie <strong>di</strong> figure professionali<br />
e <strong>di</strong> ricercatore, <strong>di</strong>stinte e pur intersecate, quali: lo storico dell’arte, dell’architettura<br />
e dell’urbanistica, detentore <strong>di</strong> conoscenze metodologiche e critiche utili<br />
per lo stu<strong>di</strong>o, la teoria e la pratica operativa relativi al patrimonio storico artistico,<br />
monumentale e paesaggistico; l’architetto anche esperto <strong>di</strong> restauro architettonico<br />
e recupero urbano; il progettista detentore <strong>di</strong> un sapere scientifico e tecnologico,<br />
includente la <strong>progettazione</strong> strutturale e le tecnologie del processo e del progetto.<br />
L’intento è che i Dottori licenziati dalla Scuola Architettura, Progetto e Storia delle<br />
Arti abbiano piena consapevolezza <strong>di</strong> almeno tre aspetti: della responsabilità dell’architetto<br />
come produttore <strong>di</strong> forme, come custode <strong>di</strong> memoria urbana, come garante<br />
della continuità storica <strong>di</strong> ambienti ricchi d’arte e storia come le città italiane;<br />
del compito dello storico <strong>di</strong> coniugare lo stu<strong>di</strong>o del passato –attraverso soprattutto<br />
un rigoroso approccio filologico- con la critica militante e con la riflessione teorica,<br />
al fine <strong>di</strong> elaborare un’ermeneutica capace <strong>di</strong> generare uno statuto normativo;<br />
della necessità della padronanza <strong>di</strong> tutti gli strumenti e le metodologie che la scienza,<br />
la tecnica e la tecnologia delle costruzioni e dei materiali mettono a <strong>di</strong>sposizione<br />
del progettista, in una prospettiva <strong>di</strong> sostenibilità, compatibilità e congruenza con<br />
l’ambiente; della necessità <strong>di</strong> possedere strumenti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> tipo metodologico e<br />
critico uniti a quelli essenziali per le applicazioni operative, necessari per la conoscenza,<br />
la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico in tutte<br />
le sue manifestazioni. La Scuola, dunque, si occupa -con le sue articolazioni culturali<br />
e con le sue componenti scientifico <strong>di</strong>sciplinari- della configurazione del mondo costruito<br />
e dunque <strong>di</strong> tutti gli artefatti che ci circondano, dalla città all’oggetto d’arredo,<br />
dalle arti visive alle arti applicate.<br />
La Scuola pertanto intende coprire una molteplicità <strong>di</strong> approcci, da quello ermeneutico<br />
a quello progettuale, dalla catalogazione alla tutela, dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tecniche e<br />
tecnologie rispondenti ai requisiti d’uso e compatibili con gli intenti progettuali e<br />
costruttivi al costante e criticamente consapevole adeguamento all’innovazione tecnologica.<br />
Lo storico, l’architetto e lo scienziato/tecnologo dovranno avere come<br />
tratto comune quello <strong>di</strong> costituire non solo figure professionali nei rispettivi ambiti <strong>di</strong><br />
operosità, ma soprattutto quello <strong>di</strong> proporsi come operatori culturali, stu<strong>di</strong>osi capaci<br />
<strong>di</strong> operare nell’ambito della ricerca e della sua metodologia.<br />
• Prof. Amedeo Belluzzi, DR in Storia dell’architettura <br />
• Prof. Antonio D’Auria [<strong>di</strong>rettore] DR in Progettazione <br />
• Prof. Mario De Stefano, DR in Materiali e strutture <br />
• Prof. Dora Liscia, DR in Storia dell’arte <br />
• Prof. Maria Chiara Torricelli, DR in Tecnologia <br />
4<br />
1<br />
dottorato <strong>di</strong> ricerca
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
seminari<br />
10 febbraio 2006<br />
Giornata <strong>di</strong> inaugurazione della<br />
Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato in<br />
“Scienze della Rappresentazione e del<br />
Rilievo” – Plesso <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong> Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
2 febbraio 2006<br />
Inaugurazione anno accademico<br />
Aula Magna del Rettorato<br />
Prolusione <strong>di</strong> Giuseppe Galasso<br />
Identità nazionale e storia dell’arte<br />
italiana<br />
Leonardo Morlino<br />
3-8 luglio 2006<br />
Giornate della Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato<br />
in “Scienze della Rappresentazione<br />
e del Rilievo” – Biblioteca Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Laboratorio <strong>di</strong> rilievo<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Emma Mandelli<br />
18-19 aprile 2007<br />
Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> - Biblioteca Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Architettura e musica<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Emma Mandelli<br />
22 maggio 2007<br />
Conferenza Aula Magna Palazzo Vegni<br />
Mario Bevilacqua presenta<br />
L’architettura Dei Gesuiti una questione<br />
d’identità<br />
Richard Bösel<br />
8 maggio 2007<br />
Conferenza Aula Magna Palazzo Vegni<br />
Antonio D’Auria presenta<br />
Conservazione e recupero delle<br />
opere <strong>di</strong> Frank Lloyd Wright<br />
Alcune esperienze<br />
John Eifler<br />
Stu<strong>di</strong>o Eifler & associates <strong>di</strong> Chicago<br />
17 gennaio 2008<br />
Conferenza/Seminario<br />
Aula Magna Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Plesso Didattico <strong>di</strong> Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
Lisbona<br />
Modelli urbani e trasformazione dello<br />
spazio collettivo<br />
Joaquim Braizinha<br />
Direttore della Scuola <strong>di</strong> Architettura<br />
dell’Universidade de Lisboa<br />
18 aprile 2008<br />
Conferenza/Seminario<br />
Aula Magna Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong> introduce<br />
La cultura del progetto architettonico<br />
contemporaneo in Italia<br />
Carmen Andriani - Mauro Galantino<br />
26-28 giugno 2008<br />
Giornate della Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato<br />
in “Scienze della Rappresentazione<br />
e del Rilievo” – Biblioteca Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Firenze capitale<br />
Laboratorio <strong>di</strong> rilievo<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Emma Mandelli<br />
5<br />
1<br />
dottorato <strong>di</strong> ricerca
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
evidenziazione delle funzioni interne ed<br />
esterne alle aree in<strong>di</strong>viduate (da effettuare<br />
nel secondo anno).<br />
2006<br />
Ricerche <strong>di</strong> ateneo<br />
or<strong>di</strong>nate secondo la sezione <strong>di</strong><br />
appartenenza del docente<br />
architettura e<br />
città<br />
Titolo della ricerca:<br />
Città europee del 21° secolo<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Macci Loris G. Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tramonti Ulisse Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Baratelli Alberti Professore associato<br />
Zanirato Clau<strong>di</strong>o Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Novelli Nicoletta Docente a contratto<br />
Rosselli Alessandro Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Premessa<br />
In considerazione dell’importanza che<br />
l’inserimento ex novo - o la trasformazione<br />
- <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> attrezzature <strong>di</strong> trasporto<br />
come - ad esempio - le stazioni ferroviarie<br />
o portuali o aeroportuali ha comportato<br />
nella recente storia urbana per<br />
il tessuto costruito delle città, la ricerca<br />
verificherà complessivamente gli effetti<br />
progettuali e/o architettonici indotti (funzionali<br />
ed architettonici) in alcune situazione<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e città europee.<br />
Contenuti<br />
La ricerca - per quanto concerne l’intorno<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> nuova realizzazione<br />
– ha esaminato nel primo anno<br />
le seguenti situazioni europee:<br />
1 - Madrid - Puerta de Atocha<br />
2 - Lille - Gare TGV Lille-Europe<br />
3 - Londra - King’s Cross<br />
4 - Monaco - Muenchen 21<br />
5 - Stoccarda - Stuttgart 21<br />
6 - Parigi - Gare d’Austerlitz<br />
Obiettivi<br />
L’esame delle situazioni in<strong>di</strong>cate si propone<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed analizzare sia le<br />
complessive funzioni (qualità e quantità)<br />
esistenti all’intorno delle localizzazioni<br />
citate sia <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed analizzare le<br />
trasformazioni architettoniche e funzionali<br />
pianificate e/o indotte nell’imme<strong>di</strong>ato<br />
intorno.<br />
Queste analisi concernono sia gli stati <strong>di</strong><br />
fatto che gli stati <strong>di</strong> progetto per offrire<br />
un «panorama analogico» <strong>di</strong> riflessione<br />
anche per le trasformazioni architettoniche<br />
in fieri - o le programmazioni urbanistiche<br />
- delle città italiane.<br />
Modalità operative<br />
La ricerca è stata sviluppata me<strong>di</strong>ante il<br />
reperimento dei materiali cartografici e<br />
documentari - relativi alle aree europee<br />
citate - e completata con la conoscenza<br />
me<strong>di</strong>ante sopralluoghi <strong>di</strong>retti sul campo<br />
e collaborazioni con le locali facoltà <strong>di</strong><br />
Architettura.<br />
Fasi <strong>di</strong> lavoro<br />
Fase A - reperimento del materiale cartografico<br />
e documentario delle aree urbane<br />
europee proposte e sopralluoghi sul<br />
campo (Effettuata nel primo anno <strong>di</strong> ricerca)<br />
Fase B - analisi qualitativa e quantitativa<br />
delle trasformazioni delle gran<strong>di</strong> infrastrutture<br />
e delle aree limitrofe (realizzate<br />
e/o progettate) (Effettuata nel primo<br />
anno <strong>di</strong> ricerca)<br />
Fase C - elaborazione e redazione <strong>di</strong><br />
schede relative alle trasformazioni con<br />
Titolo della ricerca:<br />
Nuove urbanità a margine tra città e territorio<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Paoli Piero Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Capestro Antonio Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Obiettivi<br />
L’obiettivo generale della ricerca è da<br />
inquadrare nell’ambito <strong>di</strong> riflessioni metodologiche<br />
per interventi progettuali, tra<br />
città e territorio, che indagano sulle seguenti<br />
tematiche strategiche per la riformulazione<br />
<strong>di</strong> criteri e proposte per il<br />
progetto urbano contemporaneo:<br />
a)sostenibilità nelle trasformazioni;<br />
b)reinterpretazione del patrimonio esistente<br />
e nuovi ruoli dei margini;<br />
c)complessità <strong>di</strong> valori nell’innovazione<br />
territoriale.<br />
Fasi<br />
La ricerca, non finalizzata a conclusioni<br />
solo <strong>di</strong> tipo teorico, si propone <strong>di</strong> sintetizzare<br />
le indagini sullo stato dell’arte,<br />
riferito a questi temi, con una proposta<br />
progettuale applicata ad un’area significativa<br />
nell’ambito <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> trasformazione<br />
urbano-territoriale e si struttura<br />
in due fasi.<br />
-Elaborazione <strong>di</strong> uno stato dell’arte e in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> nuovi temi progettuali.<br />
Articolazione <strong>di</strong> una antologia <strong>di</strong> progetti<br />
e realizzazioni in Italia e all’estero riletti<br />
come esempi significativi all’interno <strong>di</strong><br />
percorsi tematici. Tra i temi: il flusso<br />
come argomento progettuale che interpreta<br />
processualità e <strong>di</strong>namismo attuali,<br />
materialità e immaterialità in architettu-<br />
6<br />
ra e la sua costruenda immagine nel progetto<br />
urbano contemporaneo; il paesaggio,<br />
nuove immagini spaziali tra architettura<br />
e natura, il luogo del margine<br />
come nuova immagine <strong>di</strong> relazione; acqua<br />
e trasparenze, tecnologie, significati<br />
e suggestioni, gli spazi della sostenibilità,<br />
potenzialità, emozioni e semantica.<br />
-Verifica progettuale su un contesto urbano<br />
significativo.<br />
L’obiettivo dell’intervento progettuale è<br />
quello <strong>di</strong> ripensare il ruolo dell’area scelta<br />
tra riqualificazione e reinvenzione delle<br />
risorse per riformulare una rinnovata<br />
idea <strong>di</strong> luogo urbano che, ai margini <strong>di</strong><br />
più realtà, costituisce la propria identità<br />
attraverso la rifondazione <strong>di</strong> nuove opportunità<br />
spaziali, relazionali e semantiche<br />
che integrano i valori legati a innovazione<br />
e sostenibilità a quelli se<strong>di</strong>mentati<br />
nella morfologia e nella memoria del<br />
luogo.<br />
L’itinerario progettuale si articolerà attraverso:<br />
-la ricerca della struttura delle attivita’<br />
con lo scopo <strong>di</strong> chiarire relazioni, ruoli e<br />
potenzialità;<br />
-La focalizzazione <strong>di</strong> obiettivi e strategie<br />
d’intervento;<br />
-La ricerca della struttura dell’impianto<br />
spaziale con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuovi temi<br />
<strong>di</strong> progetto nel contesto.<br />
Stato <strong>di</strong> avanzamento e risultati ottenuti<br />
Sullo stato dell’arte: prima archiviazione<br />
<strong>di</strong> progetti in ambito nazionale ed internazionale<br />
che evidenziano tematiche<br />
legate ai concetti <strong>di</strong> sostenibilità, complessità,<br />
contemporaneità.<br />
Approfon<strong>di</strong>menti progettuali, attraverso<br />
la metodologia proposta nella ricerca, su<br />
aree campione in ambito nazionale.<br />
In particolare sono state indagate due<br />
aree <strong>di</strong> margine nelle città <strong>di</strong> Firenze e<br />
Prato, sono in corso <strong>di</strong> elaborazione stu<strong>di</strong><br />
e progetti su città dell’Emilia Romagna e<br />
delle Marche, saranno valutate tematiche<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
simili nell’ambito <strong>di</strong> concorsi nazionali ed<br />
internazionali <strong>di</strong> Architettura.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I parchi tecnologici e culturali della società<br />
me<strong>di</strong>oevale. Le abbazie cistercensi:<br />
organizazzione spaziale dell’architettura<br />
e dell’ambiente<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pinagli Maria Gabriella Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Mignini Stefania Cultore della materia<br />
Angelini Leonardo Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca nata con l’intento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
gli elementi propri del fenomeno cistercense<br />
in Europa, sia per ciò che riguarda<br />
gli aspetti dell’organizzazione<br />
spaziale che ambientale tendeva a rintracciare<br />
e a ri<strong>di</strong>segnare la presenza<br />
abbaziale dell’Or<strong>di</strong>ne nato a Citeaux<br />
costituita da una rete <strong>di</strong> relazioni che<br />
partendo dalla Borgogna si sovrapponeva<br />
prevalentemente all’area occidentale<br />
del nostro continente.<br />
Già dai primi stu<strong>di</strong> si cercava <strong>di</strong> dar conto<br />
della e<strong>di</strong>ficazione dell’abbazia come<br />
“scienza” del costruire che va dagli<br />
aspetti tipologici al quadrato bernar<strong>di</strong>no,<br />
alla modularità, ai possibili futuri<br />
ampliamenti, all’uso <strong>di</strong> tecnologie, <strong>di</strong><br />
materiali, allo stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>namica dei<br />
flui<strong>di</strong> legato a questioni meccaniche,<br />
etc…. così come a problemi <strong>di</strong> ubicazione<br />
e orientamento dell’organismo monastico<br />
e delle grange come prime forme<br />
<strong>di</strong> attenzione ad una migliore qualità<br />
<strong>di</strong> vita (soleggiamento, illuminazione,<br />
ventilazione, etc.) soprattutto riferibili<br />
agli ambienti <strong>di</strong> lavoro piuttosto che a<br />
quelli della preghiera e dell’incontro comunitario.<br />
Tutto ciò si è continuamente<br />
coniugato con prefigurazioni <strong>di</strong> caratte-<br />
re biblico, teologico, simbolico se non<br />
esoterico nell’evocazione dell’abbazia<br />
come modello della “Civitas Dei” che <strong>di</strong>segna<br />
il suo “esserci” come metafora<br />
della Gerusalemme Celeste con una propria<br />
forma e struttura che, se da un lato<br />
richiama la “scienza dei numeri”, dall’altro<br />
vuole negare possibili influenze astrali.<br />
In realtà la rete delle presenze cistercensi<br />
non si ferma all’Europa occidentale<br />
perché via via permea <strong>di</strong> sé Scan<strong>di</strong>navia,<br />
Europa Orientale ed il mondo crociato<br />
nel vicino Oriente, dove il costruito<br />
non possiede le medesime “invarianti”<br />
proprie dell’abbazie, ma usa del bagaglio<br />
<strong>di</strong> conoscenze che l’Or<strong>di</strong>ne aveva<br />
assommato, verificato e <strong>di</strong>vulgato attraverso<br />
maestranze monastiche e laiche<br />
che si erano formate in veri e propri cantieri/scuola<br />
e da cui erano nate cattedrali,<br />
<strong>di</strong>fese urbane, castelli, e<strong>di</strong>fici pubblici,<br />
fattorie, mulini, regimazione <strong>di</strong> fiumi,<br />
etc.. E se è pur vero che nascono<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong>versi dall’abbazia e dalla grangia<br />
è altrettanto verificabile che l’impronta<br />
originaria, sganciata da una icnografia<br />
necessaria all’impianto <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong><br />
lavoro delle comunità monastiche, continua<br />
a guidare e contaminare i nuovi<br />
progetti attraverso le figure, i rapporti<br />
numerici, i moduli affermati anche e non<br />
solo della città me<strong>di</strong>evale nelle costruzioni<br />
civili e religiose.<br />
La ricerca ha, inoltre, dovuto porsi il problema<br />
<strong>di</strong> come in poco più <strong>di</strong> qui<strong>di</strong>ci decenni,<br />
questo fenomeno possa essersi<br />
prodotto e consolidato non solo per gli<br />
aspetti riguardanti la storia dell’architettura,<br />
ma anche in quelli dello sviluppo e<br />
della gestione del territorio, dell’economia,<br />
del paesaggio, etc.. In quelli che<br />
possono essere ritenuti i documenti fondativi<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne, nei sermoni e nelle<br />
lettere <strong>di</strong> Bernardo si inaugura una Istituzione<br />
che, pur in consonanza con l’Or<strong>di</strong>ne<br />
benedettino nella riaffermazione<br />
dell’impegno <strong>di</strong> preghiera e <strong>di</strong> lavoro, la<br />
ricerca in<strong>di</strong>vidua forme organizzative<br />
generali e particolari estremamente<br />
avanzate all’interno della famiglia monastica<br />
(monaci, conversi, laici) che:<br />
- fanno corrispondere gerarchicamente<br />
responsabilità e competenze;<br />
- attraverso il sistema delle “filiazioni”<br />
(ciascuna nuova abbazia oltre ad adottare<br />
un regime autarchico deve fondare<br />
in pochi anni nuove abbazie e così via….):<br />
- esigono che ogni abbazia si autocostruisca<br />
e acquisisca territorio agrario da<br />
governarsi attraverso grange (deputate<br />
a colture e allevamenti, alla coduzione<br />
<strong>di</strong> mulini, <strong>di</strong> chiuse, marcite, miniere,<br />
cave, ferriere, opifici, luoghi <strong>di</strong> attracco<br />
e porti, etc..) in grado <strong>di</strong> generare prodotti<br />
ed economia utili alla famiglia monastica<br />
e in seguito da commercializzarsi<br />
sia nei vicini mercati che nei mercati<br />
europei;<br />
- sfuggono ai poteri locali accompagnando,<br />
sfruttando le popolazioni, ma certamente<br />
entrando in consonanza con lo<br />
sviluppo della società che mentre si affranca<br />
dal sistema feudale genera la<br />
nuova città;<br />
- istituiscono il Capitolo Generale che, a<br />
cadenze regolari, vede riuniti tutti gli<br />
Abati <strong>di</strong> ogni singolo monastero, ha il<br />
compito <strong>di</strong> decidere le politiche dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rimere controversie e si trasforma<br />
anche nel luogo <strong>di</strong> scambio delle<br />
nuove conoscenze e dei nuovi saperi.<br />
In sostanza è sembrato <strong>di</strong> capire che i<br />
Cistercensi lavorassero su due piani <strong>di</strong>stinti<br />
rappresentati dall’impegno nelle<br />
particolari realtà locali e, al contempo,<br />
avessero fatta propria l’idea che solo<br />
un’ampia rete <strong>di</strong> relazioni fuori dai propri<br />
territori potesse assicurare loro una<br />
crescita <strong>di</strong> pensiero e <strong>di</strong> operatività.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Le Figure dello Spazio Sacro<br />
7<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ricci Andrea Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Cossu Cristiano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Toni Ada Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Piatti Andrea Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Se come si era sostenuto all’atto dell’iniziale<br />
sintesi programmatica, è vero che<br />
la ricerca si costruisce sull’incontro tra<br />
la “funzionalità” liturgica e le figure dello<br />
spazio sacro, e si prefigge <strong>di</strong> perimetrare<br />
il “campo <strong>di</strong> esistenza” <strong>di</strong> possibili<br />
evoluzioni nella definizione compositiva<br />
<strong>di</strong> tali spazi, cioè entro i termini <strong>di</strong> riconoscibilità<br />
delle figure stesse, allora appare<br />
inevitabile partire da una vasta<br />
opera <strong>di</strong> classificazione e selezione critica<br />
dei materiali figurativi se<strong>di</strong>mentati<br />
nella storia.<br />
Parallelamente a tale fare <strong>di</strong> necessaria<br />
documentazione risulta già avviato un<br />
serrato programma <strong>di</strong> incontri e confronti<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> che mirano a relazionare le<br />
evoluzioni figurative dello spazio sacro<br />
storico con l’interpretazione delle nuove<br />
esigenze del culto e dei mutati pesi simbolici<br />
dei cossidetti “fuochi liturgici”. Ciò<br />
permette <strong>di</strong> inquadrare il problema <strong>di</strong> una<br />
sperimentazione operativa condotta anche<br />
in sede <strong>di</strong>dattica, all’interno della prospettiva<br />
<strong>di</strong> una ricerca progettuale dove<br />
lo spazio rimane l’unico soggetto, comprendendo<br />
esso sia la riconoscibilità figurativa<br />
tra<strong>di</strong>zionale, sia la logica della<br />
nuova “funzionalità” liturgica.<br />
architettura e<br />
contesto<br />
Titolo della ricerca:<br />
Nuove tipologie residenziali<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Canepari Carlo Ricercatore<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Cioni Vincenzo Cultore della materia<br />
Dattilo Ugo Cultore della materia<br />
Galluzzi Lapo Cultore della materia<br />
Gui<strong>di</strong> Riccardo Cultore della materia<br />
Maestrelli Francesco Cultore della materia<br />
Zola Luigi Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca vuole approfon<strong>di</strong>re con stu<strong>di</strong><br />
specifici ed esercitazioni compositive, i<br />
criteri per la lettura del contesto e la sua<br />
interpretazione progettuale nei <strong>di</strong>versi<br />
tipi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento residenziale: centri<br />
storici, aree periferiche, zone agricole.<br />
Prima fase <strong>di</strong> ricerca: procedure per la<br />
conoscenza del contesto antropico.<br />
Letture specifiche dei <strong>di</strong>versi territori <strong>di</strong><br />
appartenenza ed esami comparativi dei<br />
<strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento. - I casi stu<strong>di</strong>o<br />
– Redazione <strong>di</strong> una sintetica scheda<br />
<strong>di</strong> lettura per ogni tipo <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento<br />
nella quale vengono descritte ed argomentate<br />
le analisi ritenute necessarie.<br />
Seconda fase <strong>di</strong> ricerca: procedure per<br />
la trasformazione del contesto antropico.<br />
Illustrazione <strong>di</strong> esempi significativi <strong>di</strong> intervento<br />
contestuale che abbiano come<br />
fine un inserimento compatibile senza<br />
negare l’attualità delle proprie motivazioni.<br />
Nella prospettiva dello sviluppo urbano<br />
sostenibile si intende inoltre sperimentare<br />
il “Riuso architettonico” come proce<strong>di</strong>mento<br />
ecologico nel rinnovamento<br />
urbano.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Scienza del territorio, morfologia urbana,<br />
tipologia e<strong>di</strong>lizia: teoria, metodo, letture,<br />
progetti<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Catal<strong>di</strong> Giancarlo Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Introduzione al problema scientifico<br />
La necessità <strong>di</strong> fondazione <strong>di</strong> un nuovo<br />
ambito <strong>di</strong>sciplinare, che consenta la comprensione<br />
ai fini progettuali dei meccanismi<br />
che hanno processualmente determinato,<br />
alle varie scale, gli assetti attuali<br />
delle città e del territorio italiano.<br />
(cfr. G. Catal<strong>di</strong>, Per una scienza del territorio.<br />
Stu<strong>di</strong> e note, Firenze, 1977).<br />
Scopo della ricerca<br />
Il rior<strong>di</strong>no, la rappresentazione unificata<br />
<strong>di</strong>gitale e la lettura sistematica del materiale<br />
sparso ed eterogeneo elaborato<br />
nel corso delle precedenti ricerche sulle<br />
città e sul territorio italiano.<br />
Fasi<br />
1° fase: rior<strong>di</strong>no del materiale elaborato<br />
in precedenza. 2° fase: rappresentazione<br />
unificata dello stesso; 3° fase: rilettura<br />
sistematica, 4° fase: redazione<br />
finale per la pubblicazione.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili della ricerca<br />
La <strong>di</strong>ffusione e il miglioramento delle<br />
conoscenze relative ai meccanismi <strong>di</strong><br />
formazione e <strong>di</strong> trasformazione delle città<br />
e del territorio italiano.<br />
Durata<br />
pluriennale<br />
Titolo della ricerca:<br />
Nuove parti urbane ed e<strong>di</strong>fici della istituzione/<br />
Segni, significati, linguaggio<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Cavallina Gianni Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lambar<strong>di</strong> Stefano Cultore della materia<br />
Gasperini Massimo Cultore della materia<br />
Nicolosi Neri Cultore della materia<br />
Pastorini AlessandroCultore della materia<br />
Ruocco Angelo Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
I contenuti espressi nel modulo <strong>di</strong> richie-<br />
sta 2004, ovvero le attuali modalità operative<br />
nei riguar<strong>di</strong> del progetto, sui temi<br />
delle espansioni urbane, e, in special<br />
modo,sugli elementi primari,”e<strong>di</strong>fici dell’istituzione”,<br />
si sono valsi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />
ricerche compiute dai componenti il<br />
gruppo, e, parallelamente dei prodotti<br />
della <strong>di</strong>dattica. A questo proposito abbiamo<br />
operato con spirito scientifico sul<br />
“Laboratorio <strong>di</strong> Progettazione Architettonica<br />
III, per gli a.a. 2004-05 e 2005-06.<br />
I risultati delle “Ricerche <strong>di</strong> Progetto” interne<br />
ai laboratori sono stati raccolti nel<br />
testo “Nuove città e antichi segni”.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La <strong>progettazione</strong> delle chiese nell’area fiorentina<br />
negli ultimi anni del novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Degl’Innocenti Piero Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Rosetti Antonella Cultore della materia<br />
Di Nubila Lucia Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione <strong>di</strong> ricerca<br />
Sono stati effettuati i rilevamenti grafici<br />
delle chiese in<strong>di</strong>cate nella domanda dell’anno<br />
scorso e che, in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempo,<br />
erano:<br />
- chiesa <strong>di</strong> San Giorgio a Colonica - Prato<br />
- chiesa <strong>di</strong> San Pietro a Galciana - Prato<br />
- chiesa <strong>di</strong> Gesù Divin Lavoratore - Prato<br />
- chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio da Padova - Vernio<br />
- chiesa <strong>di</strong> Sant’Antonio Maria Pucci - Vernio<br />
- chiesa della Sacra Famiglia - Prato<br />
- chiesa <strong>di</strong> Santa Maria a Camonti - Cavriglia<br />
- chiesa <strong>di</strong> San Giuseppe al Passo dei<br />
Pecorai - Greve<br />
- chiesa <strong>di</strong> Santa Maria a Pestello – Centro<br />
Ave dei Focolarini a Loppiano<br />
- chiesa <strong>di</strong> San Martino a Serravalle -<br />
8<br />
Empoli<br />
- chiesa <strong>di</strong> Santa Maria a Quarto - Bagno<br />
a Ripoli.<br />
Si tratta come già evidenziato in precedenza<br />
<strong>di</strong> alcune delle chiese che sono<br />
state realizzate nell’area <strong>di</strong> ricerca (le<br />
<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Firenze, Prato e Fiesole), più<br />
alcune altre delle quali non si era trovato<br />
materiale o che per vari motivi non<br />
erano state precedentemente rilevate.<br />
Circa 20 chiese sono risultate <strong>di</strong> scarso<br />
interesse, o trasformate, o demolite<br />
oppure anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile accessibilità, per<br />
vari motivi (reperibilità del sacerdote titolare,<br />
orari <strong>di</strong> apertura al culto ecc.).<br />
Principali risultati ottenuti<br />
Le chiese sopra descritte sono andate ad<br />
aggiungersi alle altre stu<strong>di</strong>ate e rilevate<br />
in precedenza. Attualmente si ha l’elaborazione<br />
<strong>di</strong> circa 80 chiese su circa 100 la<br />
cui costruzione è segnalata nel periodo<br />
che interessa la ricerca. Il lavoro fatto ha<br />
riguardato la raccolta <strong>di</strong> notizie sulla realizzazione<br />
<strong>di</strong> ciascun e<strong>di</strong>ficio, l’esecuzione<br />
<strong>di</strong> foto, il rilevamento e la successiva<br />
restituzione con <strong>di</strong>segno su supporto<br />
magnetico con livello <strong>di</strong> definizione corrispondente<br />
alla scala <strong>di</strong> 1:200. Inoltre è<br />
in corso la definizione della pubblicazione<br />
con la Firenze University Press.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Recupero Urbano e Progetto Architettonico<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Di Cristina Bnedetto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Chieffi Stefano Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La cultura del recupero urbano, che è<br />
stata un riferimento importante per il<br />
progetto <strong>di</strong> architettura negli ultimi tre-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
ta anni del Novecento, ha mo<strong>di</strong>ficato, a<br />
fine secolo, i suoi contenuti e i suoi obiettivi.<br />
All’idea <strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong>ffusa si<br />
è sostutuita l’idea <strong>di</strong> una rigenerazione<br />
puntuale <strong>di</strong> alcune parti delle città che,<br />
attraverso l’architettura, si presenta al<br />
pubblico per ottenerne il consenso. Ciò<br />
ha cambiato il valore del progetto ed il<br />
compito degli architetti.<br />
I progetti degli ultimi anni testimoniano<br />
efficacemente la portata e le conseguenze<br />
<strong>di</strong> questo mutamento.<br />
Scopo e fasi della ricerca<br />
Si intende documentare quale ruolo è<br />
svolto dal progetto <strong>di</strong> architettura nei<br />
programmi <strong>di</strong> rinnovo urbano, in quali<br />
fasi interviene, quanto incide nella formulazione<br />
dei programmi, nella loro presentazione<br />
al pubblico e nella loro attuazione.<br />
E’ prevista una prima fase <strong>di</strong> lettura dei<br />
documenti pubblicati sui principali progetti<br />
<strong>di</strong> recupero realizzati nell’ultimo<br />
decennio e una seconda fase <strong>di</strong> selezione<br />
<strong>di</strong> alcuni casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o significativi.<br />
Metodologia<br />
I casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o selezionati saranno messi<br />
a confronto utilizzando appropriati<br />
meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> valutazione.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
Una rassegna preliminare <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong><br />
recupero urbano seguita dalla presentazione<br />
dei casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in esame.<br />
Durata<br />
Annuale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Firenze: la città degli stranieri e il cimitero<br />
degli Allori<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Gobbi Sica Grazia Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Crestini Enzo Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca si propone <strong>di</strong> offrire da una<br />
ine<strong>di</strong>ta angolazione la lettura <strong>di</strong> un “uso”<br />
della città che nel XIX secolo vene fatto<br />
dalla nutrita colonia <strong>di</strong> residenti stranieri.<br />
Il cimitero degli Allori, uno dei due<br />
cimiteri evangelici <strong>di</strong> Firenze, aperto dopo<br />
la chiusura del primo, quello cosiddetto<br />
degli Inglesi a piazza Donatello, è la testimonianza<br />
ultima dei numerosissimi<br />
forestieri che attratti dal mito della città,<br />
in fuga dagli orrori della civiltà industriale<br />
scelsero Firenze come <strong>di</strong>mora d’elezione.<br />
Stu<strong>di</strong>are il cimitero e i personaggi<br />
che vi sono sepolti significa dunque non<br />
solo analizzare il luogo cimiteriale connotato<br />
dalla presenza <strong>di</strong> opere d’arte,<br />
richiami simbolici tipici della cultura figurativa<br />
del periodo fra otto e novecento,<br />
ma anche rievocare una parte non<br />
irrilevante della vita urbana fiorentina<br />
dello stesso periodo.<br />
I fon<strong>di</strong> archivistici del cimitero evangelico,<br />
delle chiese protestanti, gli archivi<br />
fotografici pubblici e privati, la British<br />
Library e l’Archivio Romantico del Gabinetto<br />
Viesseux, alcuni archivi privati sono<br />
i punti da cui muove la ricerca iniziata<br />
nell’anno 2004-2005. Lo stato d’avanzamento<br />
della ricerca, la cui conclusione è<br />
prevista nel prossimo biennio, riguarda<br />
il completamento della ricognizione nell’archivio<br />
del cimitero degli Allori e la<br />
consultazione completa dei registri delle<br />
sepolture la schedatura fotografica e<br />
l’allestimento delle schede analitiche.<br />
Una restituzione sintetica del lavoro verrà<br />
presentata al convegno internazionale<br />
“Monumental Cemeteries: knowledge,<br />
Conservation, Restyling and Innovation”<br />
tenuto a Modena dal 3 al 5 maggio 2006<br />
sotto il patrocinio dell’Unesco e dell’Association<br />
of Significant Cemeteries in<br />
Europe ASCE.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia speciale nell’area italiana.<br />
Analisi comparata dei <strong>di</strong>versi filoni<br />
tipologici dell’architettura dalle matrici<br />
originarie al movimento moderno<br />
Responsabie dell’unità operativa:<br />
Maffei Gian Luigi Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Inten<strong>di</strong>amo per e<strong>di</strong>lizia specialistica tutti<br />
quegli e<strong>di</strong>fici che spiccano dal contesto<br />
del costruito e costituiscono le emergenze<br />
quali i palazzi, le chiese, i conventi, i teatri,<br />
gli ospedali, ecc. e cioè quegli elementi<br />
<strong>di</strong> qualificazione urbana che chiamiamo<br />
servizi.<br />
Si vuole ricostruire la <strong>di</strong>alettica che ha<br />
portato all’attuale complessità <strong>di</strong> questi<br />
e<strong>di</strong>fici dalle matrici originarie comuni con<br />
l’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base residenziale. L’unica <strong>di</strong>fferenza<br />
con l’e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> base è che negli<br />
e<strong>di</strong>fici speciali va considerata l’intenzionalità<br />
del progettista e il portato culturale<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici precedenti che sono <strong>di</strong> modelli<br />
per i successivi.<br />
Pertanto è importante eseguire una lettura<br />
il più possibile significativa, per aree<br />
culturali omogenee, dell’insieme <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
che abbiano la stessa destinazione<br />
per costruirne un processo evolutivo<br />
dalle matrici al Movimento Moderno così<br />
da poter in<strong>di</strong>viduare i caratteri tipologici<br />
permanenti e le variazioni via via successive<br />
che hanno determinato le <strong>di</strong>fferenziazioni<br />
<strong>di</strong>acroniche.<br />
Proprio per facilitare la comprensione <strong>di</strong><br />
ciascun e<strong>di</strong>ficio all’interno del singolo<br />
processo tipologico si andrà a raggruppare<br />
gli e<strong>di</strong>fici a seconda della costanza<br />
<strong>di</strong> specializzazione in categorie <strong>di</strong>stinte<br />
a posteriori cioè per “filoni tipologici”.<br />
Fasi della ricerca<br />
Collazione <strong>di</strong> esempi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici speciali dei<br />
<strong>di</strong>versi filoni, nella stessa scala, nume-<br />
9<br />
rosi e rappresentativi e costruzione del<br />
processo.<br />
Lettura critica delle componenti compositive<br />
identificanti il filone stesso e costruzione<br />
<strong>di</strong> metodo <strong>di</strong> comprensione finalizzato<br />
alla <strong>progettazione</strong> degli stessi.<br />
Durata<br />
Si prevedono due annualità <strong>di</strong> ricerca finalizzate:<br />
la prima alla raccolta del materiale<br />
e la seconda per trarne le debite<br />
conclusioni teoriche, metodologiche e<br />
operative.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il castello <strong>di</strong> Shawbak (Giordania): dalla<br />
ricerca all’intervento <strong>di</strong> restauro<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mocenni Carlo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
:<br />
Mocenni Lodovico Architettto<br />
So<strong>di</strong> Enrico Ingegnere<br />
Lanfranchi Maria R. Restauratrice<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il progetto si pone come prima fase <strong>di</strong><br />
sintesi e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> alcuni dei<br />
temi già affrontati nell’ambito del progetto<br />
strategico che ha principalmente<br />
interessato lo stu<strong>di</strong>o, il rilievo e il restauro<br />
dei castelli crociati dell’area <strong>di</strong> Petra, in<br />
Giordania. Alla luce <strong>di</strong> quanto acquisito<br />
lungo un percorso <strong>di</strong> ricerca pluriennale,<br />
sono apparse sempre più evidenti le<br />
problematiche relative all’effettivo ruolo<br />
che l’esperienza crociata, già a partire<br />
dalle prime realizzazioni – l’area <strong>di</strong> Petra,<br />
con i castelli <strong>di</strong> al- Wu’ayra, al-Habis,<br />
Zibb-atouf e la fortezza reale <strong>di</strong><br />
Shawbak, ne contiene alcune fra le più<br />
importanti, sia sul piano documentario,<br />
sia sul piano conservativo – rappresentò<br />
per l’evoluzione della fortificazioni<br />
europee. A <strong>di</strong>retto contatto con i castra<br />
romano-bizantini e con i castelli arabi,<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
spinti da ine<strong>di</strong>te esigenze <strong>di</strong> carattere<br />
strategico ed e<strong>di</strong>lizio oltre che da gravi<br />
problemi <strong>di</strong> natura climatica, i crociati<br />
affinarono le loro tecniche, anche per<br />
tenersi al passo con le armi e le macchine<br />
d’asse<strong>di</strong>o degli arabi, assai progre<strong>di</strong>te<br />
e in costante evoluzione. I loro architetti,<br />
in gran parte francesi – la Francia,<br />
a quel tempo, era la nazione certamente<br />
più avanzata in tal campo, come <strong>di</strong>mostrano<br />
le <strong>di</strong>fese visigote <strong>di</strong> Carcassonne<br />
o i primi dongioni normanni <strong>di</strong><br />
Langeais o <strong>di</strong> Chateau Gaillard - nell’intento<br />
<strong>di</strong> creare presi<strong>di</strong> inespugnabili,<br />
adottarono nuove soluzioni – mura sempre<br />
più alte e spesse, vasti ambienti interrati<br />
e intercomunicanti, camminamenti<br />
protetti, torri cavaliere, ca<strong>di</strong>toie inclinate<br />
e in pietra, torri semicilindriche<br />
sporgenti, ponti levatoi a più campate,<br />
gran<strong>di</strong> cisterne, etc.– che successivamente<br />
vennero introdotte anche in Europa.<br />
Tali soluzioni, <strong>di</strong> fatto, consentirono<br />
il controllo militare e strategico <strong>di</strong><br />
vaste aree territoriali e il conseguente<br />
rafforzamento delle gran<strong>di</strong> signorie feudali,<br />
proprio mentre, in Occidente, si avviava<br />
la prima grande ripresa dell’economia<br />
agraria.L’impianto metodologico<br />
della ricerca si basa, dunque, su una una<br />
lettura comparata dei caratteri costruttivi<br />
e tipologici <strong>di</strong> alcune fortificazioni<br />
europee databili fra l’XI e il XIII secolo,<br />
mettendoli a confronto con quelli raccolti<br />
nelle indagini fin qui effettuate sui castelli<br />
della Transgiordania.<br />
Sul piano operativo, partendo dalla raccolta<br />
sistematica dei dati già acquisiti nel<br />
corso delle precedenti ricerche, sia archeologiche<br />
che <strong>di</strong> rilevazione architettonica,<br />
si rende necessario un ampliamento<br />
del campo. In particolare, si tratta<br />
<strong>di</strong> focalizzare, tramite un’accurata<br />
anamnesi critica e documentaria, alcuni<br />
esempi <strong>di</strong> fortificazioni europee, in particolare<br />
francesi e italiane, i cui caratte-<br />
ri, sia sul piano tipologico sia su quello<br />
architettonico, offrono spunti significativi<br />
al tema della ricerca. Al riguardo si<br />
prevede <strong>di</strong> avviare una fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
analisi <strong>di</strong>retta su alcuni castelli dell’area<br />
me<strong>di</strong>terranea europea –in particolare<br />
Carcassonne, Langeais, Chateau Gaillard,<br />
Coucy, Aigues Mortes in Francia,<br />
Pfeffengen in Svizzera, Gand in Belgio,<br />
Castello San Severino in Italia-, da effettuarsi<br />
in stretto collegamento con le<br />
ricerche svolte in campo archeologico<br />
(“archelogia del costruito” e “archelogia<br />
ambientale”) relative all’area centro-settentrionale<br />
e insulare della Toscana e in<br />
collaborazione operativa con il settore<br />
<strong>di</strong> rilevazione architettonica. Nel contempo<br />
si renderanno necessarie specifiche<br />
e puntuali verifiche anche su alcune fortificazioni<br />
crociate e arabe <strong>di</strong> area me<strong>di</strong>orientale,<br />
in particolare in Siria e in<br />
Israele.<br />
Si rende ora neccessario anche procedere<br />
ad affrontare i seguenti temi:<br />
- Analisi dei risultati acquisiti e approfon<strong>di</strong>mento<br />
storico critico degli aspetti<br />
formali e tipologici dell’architettura dei<br />
crociati in Transgiordania.<br />
- Approfon<strong>di</strong>mento storico critico degli<br />
aspetti formali e tipologici dei castelli<br />
europei fra l’XI e il XIII secolo, in funzione<br />
dell’evolversi dei sistemi fortificati<br />
dell’Occidente.<br />
- Rilevazione grafica e fotografica <strong>di</strong> alcune<br />
architetture fortificate sia in Europa<br />
che nel vicino Oriente, o parti <strong>di</strong> esse.<br />
- Catalogazione ed esecuzione <strong>di</strong> planimetrie<br />
dell’area della Transgiordania<br />
meri<strong>di</strong>onale gravitante attorno alla valle<br />
<strong>di</strong> Petra e al castello <strong>di</strong> Shawbak, finalizzate<br />
all’analisi dell’evoluzione storica del<br />
sito.<br />
- Redazione <strong>di</strong> relazioni e tavole relative<br />
alla documentazione delle fasi costruttive<br />
del castello <strong>di</strong> Shawbak.<br />
- Redazione <strong>di</strong> tavole grafiche <strong>di</strong>gitali<br />
consistenti in planimetrie, piante, prospetti,<br />
sezioni e assonometrie finalizzate<br />
al progetto <strong>di</strong> restauro del castello <strong>di</strong><br />
Shawbak.<br />
La durata presunta e <strong>di</strong> circa due anni.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Avanguar<strong>di</strong>a e/o tra<strong>di</strong>zione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Natalini Adolfo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Arrigoni Fabrizio F.V. Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca si compone <strong>di</strong> due parti: una<br />
storica e una progettuale. La prima mette<br />
a confronto architetture tra<strong>di</strong>zionali ed<br />
architetture sperimentali del ‘900 focalizzandosi<br />
su casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o fiorentini come<br />
il quartiere dell’Isolotto e il tiere <strong>di</strong> Sorgane,<br />
giungendo ad analizzare il confronto<br />
e scontro attuale tra le due tendenze.<br />
La seconda documenta una serie <strong>di</strong> risposte<br />
progettuali raccolte nei laboratori<br />
<strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> I e IV ad alcuni temi<br />
<strong>di</strong> inserimenti in contesti storici e in aree<br />
industriali <strong>di</strong>smesse. Scopo della ricerca<br />
è quello <strong>di</strong> ricostruire una prospettiva<br />
storica, realistica ed equilibrata, dell’architettura<br />
moderna e contemporanea e,<br />
nello stesso tempo, in<strong>di</strong>care possibili strategie<br />
progettuali per rispondere alle richieste<br />
del mondo reale. La durata della<br />
ricerca è triennale.<br />
Avanguar<strong>di</strong>a e/o tra<strong>di</strong>zione, una nota<br />
Le architetture che ci circondano nel<br />
mondo reale sono architetture classiche<br />
(i monumenti), architetture tra<strong>di</strong>zionali<br />
(il tessuto abitativo) e qualche rarissima<br />
architettura sperimentale. Quelle del<br />
mondo virtuale (cartaceo o <strong>di</strong>gitale dei<br />
libri e delle riviste) sono architetture sperimentali<br />
e in misura minore classiche.<br />
L’architettura tra<strong>di</strong>zionale appare solo nei<br />
10<br />
libri illustrati <strong>di</strong> geografia e viaggi, raramente<br />
nei testi degli urbanisti e degli<br />
antropologi. E’ come se il mondo come<br />
è stato e come deve essere in una logica<br />
<strong>di</strong> necessaria continuità si contrapponesse<br />
un mondo <strong>di</strong> carta generato dalla<br />
volontà d’essere <strong>di</strong>verso. E’ come se gli<br />
architetti volessero metter continuamente<br />
in crisi le opere realizzate con le nuove,<br />
affermando continuamente la volontà<br />
del nuovo invece della volontà <strong>di</strong> continuità.<br />
Sembra che solo il nuovo sia portatore<br />
<strong>di</strong> valori o meglio, che il nuovo<br />
sia l’unico valore. “E’ del poeta il fin la<br />
meraviglia e chi non sa meravigliar vada<br />
alla striglia” (Metastasio, Ariette).<br />
L’architettura tra<strong>di</strong>zionale costituisce la<br />
stragrande maggioranza del panorama<br />
costruito. L’architettura d’avanguar<strong>di</strong>a è<br />
solo una piccolissima quantità. L’architettura<br />
tra<strong>di</strong>zionale è la norma, quella<br />
d’avanguar<strong>di</strong>a è l’eccezione. La qualità<br />
dell’architettura tra<strong>di</strong>zionale è in molti<br />
casi così bassa da non poter essere considerata<br />
architettura ma solo e<strong>di</strong>lizia. In<br />
alcuni casi <strong>di</strong> qualità alta l’architettura si<br />
presenta come appropriata ai luoghi, alla<br />
storia, al gruppo socioculturale per cui<br />
si costruisce; è un’architettura solida,<br />
utile, bella e che convive <strong>di</strong>gnitosamente<br />
con le altre architetture producendo<br />
strade, città, e in generale luoghi che<br />
rendono la vita più piacevole. L’architettura<br />
d’avanguar<strong>di</strong>a per la sua natura<br />
sperimentale va spesso contro a fallimenti<br />
clamorosi, producendo <strong>di</strong>sastri.<br />
Quando poi l’impegno e la bravura degli<br />
architetti porta al successo l’esperimento,<br />
ne escono e<strong>di</strong>fici eccezionali che sono<br />
a volte belli, a volte soli<strong>di</strong>, a volte utili<br />
ma raramente tutte tre le cose insieme<br />
e sempre in contrasto con l’ambiente circostante.<br />
Infine, quando l’esperimento<br />
è riuscito è <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>mostrarne la necessità.<br />
Guardando le riviste e i libri sembra che<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
l’architettura d’avanguar<strong>di</strong>a sia l’unica<br />
esistente mentre quella tra<strong>di</strong>zionale sia<br />
scomparsa. Al contrario, l’architettura<br />
tra<strong>di</strong>zionale esiste e non ha bisogno <strong>di</strong><br />
guadagnar terreno nella realtà, ma casomai<br />
solo <strong>di</strong> riconquistare il suo posto<br />
nell’universo me<strong>di</strong>atico. Le storie e le riviste<br />
dell’architettura assomigliano sempre<br />
più alle cronache dei giornali, interessandosi<br />
solo delle novità, perché solo<br />
la novità fa notizia (come i <strong>di</strong>sastri, i delitti<br />
e le guerre)… L’architettura tra<strong>di</strong>zionale<br />
guadagnerà terreno solo quando cesserà<br />
questa voglia sensazionalista <strong>di</strong> notizie:<br />
abbiamo un <strong>di</strong>sperato bisogno <strong>di</strong><br />
normalità.<br />
Abbiamo bisogno <strong>di</strong> architetture appropriate<br />
ai luoghi e agli abitanti, resistenti<br />
al tempo e alle mode, rassicuranti contro<br />
il transito veloce del tempo per proteggerci<br />
dalle offese delle stagioni e degli<br />
uomini. Abbiamo bisogno <strong>di</strong> architetture<br />
solide, protettive, rassicuranti, <strong>di</strong> architetture<br />
<strong>di</strong>gnitose e civili. Abbiamo bisogno<br />
<strong>di</strong> luoghi la cui forma nasca lentamente<br />
nel tempo attraverso i bisogni e i<br />
desideri. Naturalmente la costruzione<br />
tra<strong>di</strong>zionale può contenere tutte le necessarie<br />
innovazioni tecnologiche che<br />
rendono la vita più facile, mentre una<br />
costruzione d’avanguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong>fficilmente<br />
può incorporare la necessità e la memoria.<br />
L’avanguar<strong>di</strong>a, con la sua vocazione liberatoria<br />
e <strong>di</strong>struttiva, costruisce sull’oblio<br />
(amnesia). L’architettura tra<strong>di</strong>zionale<br />
non cerca il pittoresco né il falso<br />
antico, ma usa il linguaggio consolidato<br />
della tra<strong>di</strong>zione innestandovi il nuovo<br />
quando è necessario. L’architettura della<br />
tra<strong>di</strong>zione non è quella <strong>di</strong> Disneyworld<br />
o dei villaggi turistici…<br />
I maggiori architetti europei (Lutyens,<br />
Perret, Berlage, Asplund, Muzio, Berens,<br />
Aalto…) hanno <strong>di</strong>mostrato come si possa<br />
costruire utilizzando l’antico e il nuo-<br />
vo. I limiti sono quelli imposti dalla necessità.<br />
L’architettura della tra<strong>di</strong>zione si<br />
propone <strong>di</strong> costruire luoghi dove gli esseri<br />
umani si sentano a casa o, per <strong>di</strong>rla<br />
con Heiddegger, “pacificati sulla terra<br />
sotto il cielo”.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il linguaggio architettonico della architettura<br />
solare con l’integrazione <strong>di</strong> tecnologie<br />
per le energie rinnovabili nella<br />
<strong>progettazione</strong> bioclimatica<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puccetti Paolo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Del Signore Giovanni Esperto<br />
Giannini Luca Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca si orienta pricipalmente nella<br />
raccolta, analisi e catalogazione <strong>di</strong> progetti<br />
e <strong>di</strong> soluzioni architettoniche <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
realizzati in Italia e in Europa, che<br />
integrano tecnologie solari e bioclimatiche<br />
sempre più innovative.<br />
Tale integrazione architettonica <strong>di</strong> sistemi<br />
per la captazione dell’energia solare<br />
nell’e<strong>di</strong>lizia corrente e nelle realizzazioni<br />
architettoniche sia a piccola che a<br />
grande scala sta avendo nei tempi recenti<br />
una accelerazione notevole, dovuta<br />
sia alla maggiore sensibilità della committenza<br />
pubblica che privata verso temi<br />
<strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a ambientale, sia alla sempre<br />
maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> incentivi<br />
economici, da parte <strong>di</strong> istituzioni nazionali<br />
e comunitarie per tali installazioni.<br />
Oggi più che mai, con l’entrata in vigore,<br />
delle cosiddette “tariffe incentivanti”<br />
dei sistemi fotovoltaici negli e<strong>di</strong>fici (D.M.<br />
06.02.2006 e “conto energia”), è <strong>di</strong><br />
estrema attualità affrontare il problema<br />
<strong>di</strong> verificare la qualità architettonica dell’architettura<br />
cosiddetta “solare”, che<br />
spesso si manifesta con interventi “pe-<br />
santi” sul piano formale, che compromettono<br />
l’equilibrio compositivo dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
e a volte impongono uno specifico linguaggio<br />
architettonico. La ricerca prosegue<br />
nell’analisi e nella documentazione<br />
<strong>di</strong> esempi realizzati in Italia e in Europa,<br />
i quali presentino soluzioni <strong>di</strong> integrazione<br />
architettonica, che siano riuscite<br />
conformi e corenti con il linguaggio architettonico<br />
dell’opera. Saranno raccolte<br />
e classificate numerose immagini e<br />
schede tecniche <strong>di</strong> realizzazioni fatte.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Centro storico e priferia - Metodologia<br />
<strong>di</strong> lettura comparata e d’intervento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Stefanelli Virginia Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bascherini Enrico Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Maglio Andrea Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca approda dopo anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
verifica a determinare due campi <strong>di</strong> ricerca<br />
“i centri storici” e “La periferia”.<br />
Il tema “Centri Storici” si contrappone<br />
al tema della “ Periferia” come provocazione<br />
alla cultura architettonica ed urbanistica<br />
contemporanea che ha generato<br />
periferia e luoghi anonimi e privi <strong>di</strong><br />
identità. Misurarsi con una realtà fisica,<br />
sociale, economica ove l’Architettura<br />
coincide con l’Urbanistica (il Centro Storico)<br />
, permette la formulazione <strong>di</strong> una<br />
lettura dei luoghi portatori <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci genetici<br />
che comparati con la costruzione<br />
della città contemporanea ( in particolare<br />
la periferia) ci permette <strong>di</strong> confron<br />
tare la qualità <strong>di</strong> questi due spazi.<br />
La “lettura critica comparata” (città antica-città<br />
contemporanea) è momento fondamentale<br />
per la comprensione sia dello<br />
spazio storico che della periferia moderna.<br />
11<br />
Fondamentale è l’attuazione <strong>di</strong> una metodologia<br />
<strong>di</strong> lettura che permette <strong>di</strong> penetrare<br />
<strong>di</strong>rettamente nel co<strong>di</strong>ce genetico<br />
dei luoghi; una lettura che dal generale<br />
va al particolare attraverso la lettura<br />
delle scale sistemiche (dal territorio<br />
al portato materico).<br />
Il risultato <strong>di</strong> questo atteggiamento metodologico<br />
<strong>di</strong> lettura permette <strong>di</strong> proporre<br />
un progetto che contenga tutti gli elementi<br />
del co<strong>di</strong>ce genetico.<br />
La ricerca che in parte è già avviata sulla<br />
scia <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong> Laurea e corsi del Laboratorio<br />
<strong>di</strong> Progettazione architettonica<br />
III, viene articolata in due parti e <strong>di</strong>visibile<br />
quin<strong>di</strong> in due anni.<br />
Il primo anno, coincidente con la prima<br />
fase <strong>di</strong> ricerca, propone <strong>di</strong> pubblicare<br />
quello che già è stato indagato, in particolare<br />
alcuni esempi <strong>di</strong> lettura e progetto<br />
nei centri storici minori.<br />
Una seconda fase, coincidente con il secondo<br />
anno <strong>di</strong> ricerca, si propone <strong>di</strong> intervenire<br />
sulla città contemporanea (periferia),<br />
ovviamente tramite la “lettura<br />
critica”.<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il rilievo dell’orientamento degli e<strong>di</strong>fici<br />
in relazione alla luce solare<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Aterini Barbara Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’indagine e l’analisi dell’orientamento dei<br />
monumenti ha lo scopo <strong>di</strong> analizzare il<br />
protocollo del cantiere, partendo dalla<br />
considerazione che l’orientamento riferito<br />
alla luce solare era un riferimento fondamentale<br />
dei costruttori antichi.<br />
La ricerca già iniziata con i rilievi a San<br />
Galgano in Val <strong>di</strong> Merse (Si) e poi applicata<br />
nel corso della spe<strong>di</strong>zione in Francia<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
al castello normanno <strong>di</strong> Gisors, è attualmente<br />
in fase <strong>di</strong> verifica. Inoltre si sta<br />
stu<strong>di</strong>ando sotto questo aspetto anche il<br />
Castello <strong>di</strong> Federico II a Prato.<br />
I presupposti <strong>di</strong> questo lavoro sono stati<br />
presentati al Seminario <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>, Dall’architettura<br />
concreta al modello immateriale:<br />
ll rilievo <strong>di</strong>gitale nelle sue valenze<br />
euristiche, 30 aprile 2004, Reggio Calabria<br />
e pubblicato negli Atti (a cura <strong>di</strong> Varia<br />
Macrì) Laruffa E<strong>di</strong>tore.<br />
Inoltre, per quanto riguarda l’esperienza<br />
a Gisors, sul volume <strong>di</strong> Marco Bini, IL<br />
Castello <strong>di</strong> Gisors. Resoconto della Campagna<br />
<strong>di</strong> Rilievo per una Ricerca Tipologica<br />
e Funzionale, n. 2 collana <strong>di</strong> Architettura<br />
Me<strong>di</strong>oevale: Castelli-stu<strong>di</strong> e rilievi,<br />
Alinea e<strong>di</strong>trice, Firenze giugno 2005<br />
è stato pubblicato un articolo esplicativo<br />
del lavoro <strong>di</strong> levata dell’orientamento al<br />
castello normanno.<br />
Questo argomento è anche oggetto dell’articolo:<br />
L’orientamento dei siti: un’indagine per<br />
il rilievo critico che sarà presentato dalla<br />
sottoscritta al Convegno Aspetti dell’Incastellamento<br />
in Val <strong>di</strong> Chiana.<br />
La ricerca sarà applicata a più strutture<br />
bizantino-me<strong>di</strong>oevali per operare confronti<br />
e stabilire quali fossero le regole<br />
seguite dai costruttori antichi.<br />
La restituzione dei risultati prevede anche<br />
una pubblicazione e la realizzazione<br />
<strong>di</strong> tavole esplicative finalizzate ad una<br />
mostra.<br />
Tempo previsto 24 mesi.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Infrastrutture urbane e infrastrutture<br />
territoriali nella Toscana del trecento<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bartoli M. Teresa Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Fossi Elena Assegnista <strong>di</strong> ricerca<br />
Mele Giampiero Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca sul ruolo dei conventi fiorentini<br />
condotta negli anni precedenti ha evidenziato<br />
il ricorso a strategie <strong>di</strong> progetto<br />
urbano inattese, affidate a rigorosi<br />
meto<strong>di</strong> topografici, che implicano l’uso<br />
<strong>di</strong> strumenti e <strong>di</strong> nozioni scientifiche, che<br />
la storiografia corrente attribuisce a<br />
momenti storici successivi.<br />
Ne emerge l’ipotesi <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno urbano,<br />
organizzato attraverso la <strong>di</strong>stribuzione<br />
dei gran<strong>di</strong> conventi, appoggiato a <strong>di</strong>agrammi<br />
geometrici fondamentali, messi<br />
in atto con percorsi operativi <strong>di</strong> carattere<br />
moderno, anticipatori della topografia<br />
strumentale.<br />
Osservando alcuni eventi del territorio<br />
fiorentino e, più largamente, toscano, si<br />
evidenziano circostanze che possono<br />
essere ricondotte al ricorso agli stessi<br />
meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro, su scala ancora più<br />
grande, con implicazioni sulle forme e<br />
gli assetti del paesaggio.<br />
La ricerca si propone <strong>di</strong> dare sostanza<br />
alle intuizioni scaturite da tali osservazioni,<br />
sviluppando e definendo le relazioni<br />
<strong>di</strong> natura inter<strong>di</strong>sciplinare che esse<br />
implicano: la storia politica, l’ottica me<strong>di</strong>oevale,<br />
l’abaco e la geometria, l’astronomia,<br />
la cartografia appaiono tutte coinvolte<br />
nel <strong>di</strong>segno del territorio, in particolare<br />
<strong>di</strong> alcune figure che ne definiscono<br />
l’immagine.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il rilievo come strumento <strong>di</strong> indagine per<br />
il recupero: il caso dei piccoli centri minori<br />
all’interno del tessuto urbanizzato<br />
della piana fiorentina<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bertocci Stefano Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pancani Giovanni Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parrinello Sandro Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
I piccoli centri storici minori della valle<br />
<strong>di</strong> Firenze, spesso ubicati in zone collinari<br />
o pedecollinari, nuclei originari <strong>di</strong> più<br />
vasti inse<strong>di</strong>amenti che oggi, come nel<br />
caso <strong>di</strong> dell’area urbana fiorentina, sono<br />
stati oggetto <strong>di</strong> un consistente sviluppo<br />
produttivo, commerciale ed industriale;<br />
questo vistoso fenomeno si è sviluppato<br />
in particolare nelle estese zone pianeggianti<br />
ai margini dei rilievi ed ha favorito<br />
la costituzione <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti residenziali<br />
che hanno in qualche modo<br />
reso marginali gli antichi nuclei.<br />
In sostanza tale fenomeno ha condotto<br />
al degrado ed infine alla per<strong>di</strong>ta dell’immagine<br />
originaria dell’intero centro storico,<br />
all’interno del quale hanno invece<br />
trovato posto i più <strong>di</strong>sparati modelli <strong>di</strong><br />
riferimento culturale, che usati spesso<br />
in modo improprio hanno generato un<br />
vero e proprio fenomeno <strong>di</strong> frainten<strong>di</strong>mento<br />
dei co<strong>di</strong>ci e dell’immagine stessa<br />
dell’abitato.<br />
Metodologia e scopo della ricerca<br />
All’interno <strong>di</strong> questo quadro risulta evidente<br />
la stretta correlazione fra momento<br />
<strong>di</strong> indagine, momento conoscitivo, e programma<br />
<strong>di</strong> recupero. Il rilievo dell’architettura<br />
e dell’ambiente urbano, oltre<br />
che del territorio in senso lato, si propongono<br />
come fondamentale ed insostituibile<br />
strumento <strong>di</strong> indagine per la registrazione,<br />
la lettura e la <strong>di</strong>scretizzazione<br />
<strong>di</strong> tutto un universo <strong>di</strong> dati e segni prodotti<br />
dalla storia e dalla cultura in una<br />
determinata area geografica.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
Le operazioni condotte sui centri storici<br />
minori dell’area metropolitana saranno<br />
finalizzate alla corretta comprensione<br />
delle architetture rilevate, ed alla lettura<br />
critica delle stesse; gli elaborati finali<br />
proposti dallo stu<strong>di</strong>o, oltre il dato meramente<br />
metrico, daranno ragione <strong>di</strong> tutta<br />
12<br />
una base <strong>di</strong> dati utili per interpretazioni<br />
critiche relative alle indagini storiche, tipologiche<br />
e funzionali degli stessi manufatti;<br />
particolare attenzione sarà inoltre<br />
prestata alla rilevazione dello stato<br />
<strong>di</strong> conservazione delle strutture me<strong>di</strong>ante<br />
la realizzazione <strong>di</strong> tavole tematiche<br />
relative allo stu<strong>di</strong>o del degrado.<br />
Per la gestione e la <strong>di</strong>vulgazione della<br />
massa dei dati raccolti, anche in previsione<br />
<strong>di</strong> un futuro sviluppo delle operazioni<br />
e degli stu<strong>di</strong>, si rende necessaria la<br />
sperimentazione dell’applicazione <strong>di</strong> sistemi<br />
<strong>di</strong> gestione delle banche dati me<strong>di</strong>ante<br />
S.I.T o G.I.S., che consentano<br />
oltre la molteplicità dei canali <strong>di</strong> accesso<br />
forniti abitualmente da parole chiave, la<br />
possibilità <strong>di</strong> accessi georeferenziati.<br />
Durata<br />
Si prevede la sperimentazione del programma<br />
in una prima fase <strong>di</strong> durata<br />
triennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il <strong>di</strong>segno e la misura come strumenti <strong>di</strong><br />
valutazione dell’identità dei luoghi<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bini Marco Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Bellini Alessandro Ricercatore<br />
Giannini Mauro Coor<strong>di</strong>natore tecnico<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia Assegnista<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio Assegnista<br />
Tioli Francesco Assegnista<br />
Brunori Nicoletta Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cappellaro A. Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Capitanio Carolina Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Sani Gianni Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Concas Francesca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca applicata nei centri storici per-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
mette, ormai da alcuni anni, <strong>di</strong> sviluppare<br />
meto<strong>di</strong>che e risultati interessanti, soprattutto<br />
nel campo della sperimentazione<br />
urbanistica e del controllo della qualità<br />
architettonica. Questi ambiti costituiscono<br />
un elemento privilegiato per impostare<br />
analisi territoriali e rilievi del tessuto<br />
e<strong>di</strong>ficato e per avere contemporaneamente<br />
a deisposizione un ambiente<br />
descrivibile, in cui possono essere riconosciuti<br />
caratteri <strong>di</strong> identità, relaioni sociali<br />
impostate su espressioni della tra<strong>di</strong>zione,<br />
processi <strong>di</strong> trasformazione leggibili<br />
tra confini e forme consolidate.<br />
La mancanza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni riguardanti<br />
lo stu<strong>di</strong>o del contesto, del rapporto con<br />
la scena urbana e con i caratteri del territorio,<br />
ha permesso <strong>di</strong> costruire, soprattutto<br />
durante gli ultimi quarant’anni un<br />
paesaggio che appare spesso come una<br />
sommatoria <strong>di</strong> opere singole, coerenti<br />
con le norme ed i vincoli, ma estranee<br />
al luogo antico, che risulta trincerato nella<br />
<strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> un perimetro anacronistico,<br />
come se la conservazione dell’impianto<br />
planimetrico potesse essere <strong>di</strong> per sé<br />
sufficiente ad isolare l’e<strong>di</strong>ficato dalla brulicante<br />
insensibile aggressione dell’intorno<br />
urbanizzato.<br />
Il processo <strong>di</strong> conoscenza che viene innescato<br />
dal rilievo ambientale, permette<br />
<strong>di</strong> introdursi nella tessitura della scena<br />
urbana, <strong>di</strong> far proprie, durante le varie<br />
fasi <strong>di</strong> avvicinamento al costruito ed<br />
ai suoi <strong>di</strong>spositivi, i rapporti <strong>di</strong>mensionali<br />
e le relazioni percettive che si instaurano<br />
lungo i percorsi, riuscendo poi<br />
a trasferire nel rappresentato l’immagine<br />
<strong>di</strong> questo corpo , con le sue crescite<br />
ed i suoi sviluppi avvenuti non senza lacerazioni<br />
e dei quali sono rimasti segni<br />
<strong>di</strong> profonde ferite attraverso cicatrici e<br />
forzati innesti.<br />
L’esperienza <strong>di</strong> rilievo già sviluppata offre<br />
l’opportunità <strong>di</strong> verificare efficacemente<br />
come il processo <strong>di</strong> trasformazio-<br />
ne derivato dall’utilizzo <strong>di</strong> nuove tecnologie,<br />
e <strong>di</strong> nuovi materiali penetri progressivamente<br />
nella morfologia della<br />
scena urbana che ancora qualifica l’immagine<br />
e caratterizza il clima cromatico<br />
e materico del centro storico.<br />
Il supporto che scaturisce dal rilievo architettonico,<br />
applicato alla scena urbana,<br />
costituisce già un modello <strong>di</strong> approccio<br />
alla realtà come un’impronta indelebile<br />
con la quale confrontare il progetto<br />
e verificare le scelte. La definizione dei<br />
campi <strong>di</strong> indagine, la scomposizione in<br />
parti, i processi <strong>di</strong> analisi morfologica <strong>di</strong><br />
strutture urbane, fronti ed elementi architettonici,<br />
che stanno alla base dell’organizazzione<br />
del rilievo, consentono <strong>di</strong><br />
leggere la complessità dell’ambiente costruito<br />
attraverso ambiti tematici che<br />
conducono a riconoscere uno sviluppo<br />
del tessuto connettivo.<br />
Quin<strong>di</strong>, a prescindere dalle effettive caratteristiche<br />
del tema <strong>di</strong> ricerca, la strumentazione<br />
e la metodologia influenzeranno<br />
la resa finale e imporranno delle<br />
variabili che condurranno verso determinate<br />
caratteristiche grafiche e verso<br />
determinate possibilità <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong><br />
valutazione. La lettura dell’oggetto, invariabilmente<br />
dalla sua complessità, assumerà<br />
caratteristiche <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong>fferenti<br />
a seconda che si esegua un rilievo esclusivamente<br />
<strong>di</strong>retto, strumentale, fotogrammetrico,<br />
oppure un’integrazione <strong>di</strong><br />
questi. L’utilizzo sempre più ampio <strong>di</strong> strumenti<br />
informatici ha imposto una sostanziale<br />
variazione nella proposta grafica<br />
finale; da un lato permette eccellenti restituzioni<br />
per quanto riguarda l’imme<strong>di</strong>atezza<br />
della comunicazione e la completezza<br />
delle informazioni, dall’altro richiede<br />
una preparazione tecnica e una capacità<br />
<strong>di</strong> controllo del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
che esula da qualunque schema tra<strong>di</strong>zionale,<br />
imponendo nuove soluzioni, ma<br />
anche una nuova casistica <strong>di</strong> problemi.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La cupola <strong>di</strong> Santa Maria del Fiore - geometria<br />
e struttura<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Corazzi Roberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Stu<strong>di</strong> preliminari<br />
La Cupola della Cattedrale <strong>di</strong> Santa Maria<br />
del Fiore a Firenze, costruita dal Brunelleschi<br />
fra il 1420 ed il 1436, ha sempre<br />
colpito nel corso dei secoli la fantasia<br />
dei visitatori e l’interesse degli stu<strong>di</strong>osi.<br />
Tali stu<strong>di</strong> hanno avuto un incremento<br />
negli ultimi anni, a partire dagli stu<strong>di</strong> del<br />
Sanpaolesi, iniziati nel 1940 circa. Sono<br />
state elaborate <strong>di</strong>verse “teorie” sulla<br />
possibile tecnica costruttiva della Cupola,<br />
dai tempi della sua costruzione fino<br />
ai nostri giorni (L.B.Alberti, L.Ximenes,<br />
P.A.Rossi, Settle, S.Di Pasquale, L.Bartoli,<br />
Chiarugi, D.Quilghini ed altri).<br />
Con le tecniche attuali è stato possibile<br />
costruire il modello geometrico delle teorie<br />
elaborate dai vari stu<strong>di</strong>osi. Esse sono<br />
state riprodotte al computer; questo ha<br />
permesso <strong>di</strong> ottenere per ciascuna teoria<br />
un modello della Cupola, come se<br />
questa fosse effettivamente realizzata.<br />
Il risultato è <strong>di</strong> estrema importanza poiché<br />
<strong>di</strong>mostra che tutti gli stu<strong>di</strong>osi, pur<br />
con parole <strong>di</strong>verse, hanno dato, in maniera<br />
in<strong>di</strong>pendente ed inconsapevole, la<br />
stessa risposta allo stesso problema.<br />
Questi confronti fra le varie teorie fanno<br />
prevedere che siamo vicini alla conoscenza<br />
della tecnica costruttiva elaborata dal<br />
Brunelleschi.<br />
Per dare una risposta definitiva, occorre<br />
vedere se l’oggetto ottenuto con le varie<br />
teorie corrisponde all’oggetto reale.<br />
Questo è possibile soltanto con un’indagine<br />
mirata e precisa su alcuni aspetti<br />
peculiari della Cupola.<br />
13<br />
Un’indagine preliminare è già stata effettuata.<br />
I risultati così ottenuti, se pure<br />
parziali, sono state molto incoraggianti<br />
e hanno aperto delle prospettive veramente<br />
interessanti nello stu<strong>di</strong>o della tessitura<br />
muraria della Cupola.<br />
Durante i nostri stu<strong>di</strong> abbiamo notato<br />
che gli stu<strong>di</strong> sulla Cupola spesso non sono<br />
stati approfon<strong>di</strong>ti in maniera adeguata.<br />
A volte gli stu<strong>di</strong>osi si sono limitati ad una<br />
visione superficiale <strong>di</strong> particolari della<br />
costruzione che, invece, si possono rivelare<br />
estremamente interessanti.<br />
Per questo motivo abbiamo iniziato una<br />
serie <strong>di</strong> rilievi sistematici e approfon<strong>di</strong>ti<br />
<strong>di</strong> alcuni aspetti della struttura. In questo<br />
momento stiamo eseguendo una serie<br />
<strong>di</strong> rilievi delle volticciole che mai era<br />
stata fatta in precedenza. Anche se si<br />
tratta <strong>di</strong> un particolare aspetto della costruzione,<br />
tuttavia è <strong>di</strong> estremo interesse<br />
poiché, partendo da queste particolari<br />
strutture, alcuni stu<strong>di</strong>osi hanno elaborato<br />
teorie generali sulla Cupola.<br />
Tutte le ricerche effettuate sono state<br />
possibili grazie alla collaborazione dell’Opera<br />
del Duomo.<br />
Inoltre sono stati esposti i risultati ottenuti<br />
alla Soprintendenza ai Beni Culturali<br />
della Provincia <strong>di</strong> Firenze, Pistoia e<br />
Prato.<br />
Sono stati presi contatti con la Ditta Engineering<br />
<strong>di</strong> Firenze, la quale è una <strong>di</strong>tta<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a in Italia e all’estero (fra<br />
tutti gli incarichi è da menzionare quello<br />
del progetto <strong>di</strong> ricostruzione del ponte <strong>di</strong><br />
Mostar <strong>di</strong>strutto nell’ultima guerra <strong>di</strong><br />
Bosnia) in questi tipi d’indagini e <strong>di</strong> rilievi<br />
topografici e fotogrammetrici. Con i<br />
responsabili della citata <strong>di</strong>tta, dopo un<br />
sopralluogo sulla Cupola, è stato stabilito<br />
un programma <strong>di</strong> indagini della struttura<br />
muraria.<br />
Programma per il proseguimento della<br />
ricerca<br />
1) Termografia dell’intradosso della Cu-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
pola interna.<br />
Questa indagine dovrebbe essere effettuata<br />
a circa 80 metri dal suolo. Con tale<br />
indagine è possibile visualizzare i filari<br />
dei mattoni e le spine pesce che si trovano<br />
sotto gli affreschi.<br />
2) Indagini con onde elettromagnetiche<br />
sull’intradosso e sull’estradosso della<br />
Cupola interna e sull’intradosso della<br />
Cupola esterna.<br />
Questa indagine dovrebbe mettere in<br />
evidenza la tessitura muraria delle due<br />
Cupole.<br />
3) Costruzione <strong>di</strong> piccoli modelli in muratura<br />
per analizzare i vari tipi <strong>di</strong> restituzioni<br />
elettromagnetiche ottenute con le<br />
indagini precedenti.<br />
4) Eventuali indagini con campi elettrici<br />
per approfon<strong>di</strong>re le indagini <strong>di</strong> tipo elettromagnetico.<br />
5) Ricostruzione dei ponteggi usati dai<br />
tecnici della Sovrintendenza per il restauro<br />
degli affreschi della Cupola, su cui,<br />
eventualmente poggiare i calchi della<br />
tessitura muraria dell’intradosso della<br />
Cupola stessa.<br />
6) Rilievo fotogrammetrico con teodolite<br />
a raggio laser dell’intradosso della Cupola<br />
interna e <strong>di</strong> quella esterna.<br />
7) Elaborazione del rilievo fotogrammetrico<br />
con i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> restituzione tri<strong>di</strong>mensionale<br />
elaborati dai Professori Corazzi<br />
e Conti e dall’arch. Anzani.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Guarino Guarini: il San Lorenzo <strong>di</strong> Torino<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Crescenzi Carmela Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Magi Andrea Cultore della materia<br />
Cid<strong>di</strong>o Antonino Cultore della materia<br />
Yiannourì Eleni Cultore della materia<br />
Tsolaki Anastasia Cultore della materia<br />
Petito Tommaso Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca ha sviluppato le fasi previste<br />
nella presentazione del progetto, ovvero<br />
la <strong>di</strong>namicità dello spazio, l’uso sapiente<br />
della luce, le contaminazioni architettoniche<br />
presenti nell’e<strong>di</strong>ficio in esame.<br />
Il lavoro si è concentrato sull’aula<br />
della chiesa. Si prevede <strong>di</strong> portare a termine<br />
il rilievo del presbiterio parte integrante<br />
del progetto ierofantico <strong>di</strong> Guarino<br />
Guarini.<br />
Il progetto è stato avviato nei primi mesi<br />
del 2005.<br />
Stato dell’arte: 1) è stato effettuato il rilevamento<br />
dell’aula con lo scanner 3D,<br />
messa a punto <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong><br />
restituzione e lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> alcune superfici;<br />
2) é stato condotto lo stu<strong>di</strong>o della<br />
luce nell’architettura con le sue relazioni<br />
ierofantiche e gnomoniche relative all’aula<br />
della chiesa.<br />
La prima fase del lavoro è stata presentata<br />
al CIPA <strong>di</strong> Torino 2005.<br />
Si prevede una durata pluriennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Dimore storiche fiorentine<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Jaff Marco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bigagli Michela Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Da alcuni anni il corso <strong>di</strong> Rilievo dell’Architettura<br />
a me affidato intrattiene con<br />
la sezione toscana dell’ “Associazione<br />
delle <strong>di</strong>more storiche italiane” un rapporto<br />
<strong>di</strong> collaborazione culturale.<br />
Sono stati eseguiti vari lavori <strong>di</strong> rilievo e<br />
<strong>di</strong> ricerca storica su e<strong>di</strong>fici appartenenti<br />
a soci dell’Associazione in occasione <strong>di</strong><br />
tesi <strong>di</strong> laurea (il palazzo Borgherini -<br />
Rosselli del Turco in borgo SS. Apostoli,<br />
la villa <strong>di</strong> Celle a Montale, la villa Pozzolini<br />
a Bivigliano, palazzo San Clemente<br />
a Firenze) e <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> profitto riguardanti<br />
vari palazzi e ville del comprensorio<br />
fiorentino e toscano.<br />
Sempre in collegamento con l’attività<br />
<strong>di</strong>dattica, in questi ultimi anni accademici,<br />
in appositi seminari, è stato proseguito<br />
questo tipo <strong>di</strong> ricerca attraverso<br />
vari altri casi tra cui la rilevazione e la<br />
restituzione grafica dei borghi <strong>di</strong> Gargonza<br />
(<strong>di</strong> cui è stata allestita una mostra),<br />
<strong>di</strong> Vico d’Orcia e della fattoria dell’Amorosa<br />
a Sinalunga.<br />
Inoltre è proseguito il coinvolgimento<br />
della ricerca nell’attività <strong>di</strong>dattica del<br />
Corso integrato <strong>di</strong> Rilievo da me tenuto,<br />
che ha sviluppato temi e seminari <strong>di</strong> rilievo<br />
su e<strong>di</strong>fici, complessi ed agglomerati<br />
urbani comprendenti Dimore Storiche<br />
<strong>di</strong> rilevante interesse e che hanno<br />
avuto per oggetto soprattutto il Borgo <strong>di</strong><br />
Pontorme, nel comune <strong>di</strong> Empoli, il Centro<br />
Storico <strong>di</strong> San Donato, nel comune<br />
<strong>di</strong> Tavarnelle, e l’antico nucleo <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a<br />
a Elmi, nel comune <strong>di</strong> Certaldo, tramite<br />
specifico accordo <strong>di</strong> collaborazione culturale<br />
con le rispettive Amministrazioni<br />
Comunali. La ricerca che si propone ha<br />
lo scopo <strong>di</strong> raccogliere il materiale già<br />
prodotto, selezionarlo e integrarlo nei<br />
casi necessari con ulteriori ricerche storiche<br />
e campagne <strong>di</strong> rilievo <strong>di</strong>retto e/o<br />
strumentale, nonché <strong>di</strong> intraprendere<br />
nuove campagne <strong>di</strong> rilievo al fine <strong>di</strong> ottenere<br />
una serie <strong>di</strong> piccole monografie<br />
riguardanti e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> rilevantissimo valore<br />
storico e architettonico non del tutto<br />
stu<strong>di</strong>ati, e spesso, anche se molto noti,<br />
privi <strong>di</strong> adeguate rilevazioni scientifiche.<br />
È stata allestita una mostra dal titolo “Immagini<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>more storiche nei rilevamenti<br />
degli allievi della Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
<strong>di</strong> Firenze” che si è tenuta dal 1 al 14<br />
maggio 2005 presso Palazzo Antinori <strong>di</strong><br />
cui è stato pubblicato anche il catalogo<br />
nel numero speciale <strong>di</strong> “Firenze Architettura<br />
Eventi”. Dal 25 febbraio al 12<br />
14<br />
marzo 2006 una nuova versione della<br />
mostra è stata allestita presso Palazzo<br />
Motanelli Della Volta a Fucecchio; iniziando<br />
ad attuare l’iniziale intento <strong>di</strong> rendere<br />
itinerante la mostra stessa integrandola<br />
sia in quantità <strong>di</strong> tavole per soggetto<br />
che in quantità <strong>di</strong> soggetti rappresentati.<br />
Alcuni dei lavori raccolti sono stati inoltre<br />
pubblicati nel libro “Rilievo fotogrammetrico<br />
dell’architettura” e<strong>di</strong>to dalla casa<br />
e<strong>di</strong>trice Alinea e in alcuni degli articoli<br />
pubblicati su Firenze Architettura.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I paramenti murari nei nuclei storici della<br />
Toscana quali elementi <strong>di</strong> identità propria<br />
o rielaborata da altre culture<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mandelli Emma Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bello Antonello Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Velo Uliva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Taddei Giovanna Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bologna Lorenza Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
In questa prima fase del lavoro sono stati<br />
esaminati in particolare due casi specifici<br />
<strong>di</strong> murature fortificate: San Gimignano<br />
(SI) e le mura <strong>di</strong> Massa Marittima (GR)<br />
In ambedue i casi sono state volte operazioni<br />
mirate alla conoscenza specifica<br />
della apparecchiatura muraria prevalentemente<br />
in pietra.<br />
La prima fase della ricerca è stata rivolta<br />
alla messa a punto <strong>di</strong> una metodologia<br />
<strong>di</strong> ricerca scientifica adeguata alla<br />
elaborazione del programma. Sono stati<br />
esaminati i processi possibili oggettivi<br />
e necessari per costruire una rilevazione<br />
integrale mirata alla comprensione<br />
tecnica, geometrica e morfologica degli<br />
apparati murari.<br />
Il lavoro <strong>di</strong> questo primo anno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
è stato affiancato da una ricerca bibliografica:<br />
premessa <strong>di</strong> ogni ulteriore approfon<strong>di</strong>mento<br />
del tema <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o specifico,<br />
la ricerca e consultazione sistematica<br />
dei testi e scritti, storici e contemporanei.<br />
Con questo lavoro preparatorio alla ricerca<br />
stessa, si è creato un data-base <strong>di</strong><br />
schede bibliografiche, che funga da strumento<br />
<strong>di</strong> lavoro (evolutivo e aggiornabile)<br />
a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti gli operatori<br />
del gruppo <strong>di</strong> ricerca.<br />
I dati raccolti sono in generale del tipo<br />
grafo-numerici atti a formare un database<br />
per una correlazione corrente degli<br />
stessi, riguardanti le caratteristiche<br />
crono-morfologiche, geometrico-tecnicostrutturali<br />
e stato <strong>di</strong> conservazione.Nel<br />
caso delle mura <strong>di</strong> Massa Marittima è<br />
stato possibile nella fase <strong>di</strong> rilevazione<br />
generale svolgere una rilevazione con<br />
scanner laser che permette una visione<br />
e rappresentazione tri<strong>di</strong>mensionale della<br />
muratura.<br />
La ricerca ha una durata biennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Rilievo e documentazione dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi<br />
minori della svizzera pesciatina<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Merlo Alessandro Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca - che ha come oggetto il rilievo<br />
dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi minori delle svizzera<br />
pesciatina - ha il fine <strong>di</strong> evidenziare,<br />
tramite gli strumenti peculiari del <strong>di</strong>segno<br />
e della rappresentazione, le loro<br />
peculiari qualità urbano-ambientali che<br />
devono essere in assoluto avvalorate e<br />
preservate.<br />
Nel corso del primo anno sono stati intrapresi<br />
i necessari stu<strong>di</strong> sulla bibliografia<br />
e<strong>di</strong>ta tesi a inquadrare i borghi nel<br />
loro corretto contesto storico-geografi-<br />
co. A queste analisi preliminari si sono<br />
affiancate delle ricerche più approfon<strong>di</strong>te<br />
sull’abitato <strong>di</strong> Aramo che per la sua<br />
limitata estensione è stato scelto come<br />
esempio “pilota” sul quale testare le <strong>di</strong>verse<br />
metodologie <strong>di</strong> analisi che si intende<br />
utilizzare, verificandone l’applicabilità<br />
e l’efficacia.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Rappresentazione dell’architettura e architettura<br />
della rappresentazione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pratesi Giovanni Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Campani Gilberto Ricercatore<br />
Velatta Laura Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lucifora Marco Cultore della materia<br />
Meligeni Mario Cultore della materia<br />
Mennea Ruggiero Cultore della materia<br />
Barbera Salvo Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’approfon<strong>di</strong>mento e la ricerca relativa<br />
alla rappresentazione <strong>di</strong> “oggetti” architettonici<br />
me<strong>di</strong>nate l’uso del mezzo informatico<br />
è alla base del presente stu<strong>di</strong>o.<br />
Esso si sviluppa attraverso l’analisi e la<br />
comparazione <strong>di</strong> softwares <strong>di</strong> settore<br />
me<strong>di</strong>ante l’appicazione <strong>di</strong>retta su oggetti<br />
esistenti e la loro rappresentazone<br />
caratacea, <strong>di</strong>gitale e fino ad arrivare al<br />
modello fisico.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Percezione dell’architettura, modello <strong>di</strong><br />
spazio e tecniche <strong>di</strong> rappresentazione<br />
attraverso lo stu<strong>di</strong>o della cultura materiale<br />
e degli antichi strumenti <strong>di</strong> misura<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puliti Enrico Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca è in fase avanzata <strong>di</strong> attuazione.<br />
È stato reperito molto materiale documentario<br />
che ha permesso la realizzazione<br />
<strong>di</strong> una base <strong>di</strong> dati circa gli strumenti<br />
<strong>di</strong> maggiore interesse per il rilievo<br />
dell’architetttura.<br />
La base <strong>di</strong> dati si è resa necessaria per<br />
determinare quali strumenti abbiano riscosso<br />
più importanza nella storia della<br />
misurazione architettonica, in modo da<br />
scegliere in maniera oculata quali esempi<br />
fossero da ricostruire materialmente.<br />
Gran parte del materiale proviente dalla<br />
base <strong>di</strong> dati è confluito nella realizzazione<br />
<strong>di</strong> un prodotto multime<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> orientamento<br />
all’interno del novero della strumentazione<br />
storica. Per ogni strumento<br />
analizzato è stata prodotta una scheda<br />
che tenesse conto della documentazione<br />
<strong>di</strong>retta, delle fonti iconografiche e dei<br />
precedenti tentativi <strong>di</strong> ricostruzione grafica<br />
e fisica.<br />
Una fase successiva alla raccolta del<br />
materiale è occupata dalla preventiva<br />
ricostruzione tri<strong>di</strong>mensionale dello strumento<br />
in via <strong>di</strong>gitale e la valutazione<br />
dell’aderenza alle eventuali descrizioni<br />
reperite nelle fonti <strong>di</strong>rette.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il <strong>di</strong>segno del design e della moda: idea,<br />
progetto, realizzazione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puma Paola Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bertocci Silvia Laureata-consulente<br />
Paci Isabella Laureata-consulente<br />
Galar<strong>di</strong> Annalia Laureata-consulente<br />
Ielo Valentina Laureata-consulente<br />
15<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il tema della ricerca focalizza l’attenzione<br />
sulla fase progettuale a monte della<br />
filiera produttiva, intesa non più come<br />
fase preliminare del prodotto <strong>di</strong> design<br />
o del prodotto “moda” ma come luogo <strong>di</strong><br />
sperimentazione e introduzione <strong>di</strong> processi<br />
innovativi e <strong>di</strong> applicazioni scientifiche.<br />
Il progetto <strong>di</strong> design ha caratteri fortemente<br />
propri, autonomi e caratteristici<br />
che lo <strong>di</strong>fferenziano dagli altri campi del<br />
progetto e della sua rappresentazione.<br />
I motivi <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>fferenziazione risiedono<br />
in una molteplicità <strong>di</strong> fattori: dai legami<br />
con le finalità – ideative, comunicative,<br />
esecutive- ai vincoli rispetto alle<br />
modalità produttive dell’oggetto e, soprattutto,<br />
l’ambito <strong>di</strong> attività; per restare<br />
solo in macroscopiche <strong>di</strong>stinzioni, si<br />
faccia riferimento alle <strong>di</strong>verse strategie<br />
<strong>di</strong> progetto e rappresentazione del design<br />
<strong>di</strong> prodotto piuttosto che <strong>di</strong> moda.<br />
scopo e fasi della ricerca<br />
La ricerca si propone <strong>di</strong> effettuare l’analisi<br />
<strong>di</strong> statuti, modalità e caratteristiche<br />
espressive del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto del<br />
design e della moda. L’analisi è estesa<br />
al passato recente affrontando il problema<br />
anche in chiave storiografica; si vuol,<br />
cioè, ripercorrere la produzione della<br />
seconda metà del novecento -del periodo,<br />
cioè, che maggiormente ha contribuito<br />
alla formazione ed alla <strong>di</strong>ffusione<br />
del “made in Italy”- per giungere fino<br />
alle più recenti innovazioni progettuali e<br />
comunicative.<br />
Ci si riferisce, in particolare, alle sempre<br />
più fitte relazioni tra produzione <strong>di</strong><br />
fashion o <strong>di</strong> design come applicazione <strong>di</strong><br />
ricerche in campi anche del tutto <strong>di</strong>fferenti,<br />
che presuppongono nuovi e <strong>di</strong>versi<br />
strumenti <strong>di</strong> rappresentazione del processo<br />
ideativo e rappresentativo -si pensi,<br />
per esempio, alla attuale e cospicua<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
mole <strong>di</strong> nuove realizzazioni tessili collegate<br />
o provenienti da ricerche <strong>di</strong> tipo biotecnologico<br />
o aerospaziale; la ricerca si<br />
occupa in maniera laterale anche delle<br />
varie fasi evolutive che hanno portato<br />
all’introduzione <strong>di</strong> fibre innovative: dalle<br />
fibre sintetiche, alle hi-tech, ai materiali<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente utilizzati nel tessile tecnico<br />
(abiti da lavoro a contenuto tecnologico)<br />
e importati dal fashion e viceversa,<br />
alle fibre termiche, ecologiche, alle<br />
fibre man-made, i materiali inventati con<br />
le tecniche dell’ingegneria genetica e biotecnologica.<br />
La ricerca è sud<strong>di</strong>visa in una prima parte<br />
de<strong>di</strong>cata al periodo 1950-1990 ed una<br />
seconda parte de<strong>di</strong>cata all’ultimo decennio<br />
del novecento ed all’inizio del XXI<br />
secolo.<br />
metodologia, risultati preve<strong>di</strong>bili, durata<br />
L’indagine proposta ha l’intento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are,<br />
recensire -ed insieme seguirne<br />
l’evoluzione- gli strumenti <strong>di</strong> rappresentazione<br />
del progetto <strong>di</strong> design e moda<br />
nella seconda metà del novecento.<br />
Si prevede la produzione <strong>di</strong> un rapporto<br />
documentario su supporti multime<strong>di</strong>ali.<br />
Titolo della ricerca:<br />
E<strong>di</strong>fici con paramenti policromi in Toscana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Scalzo Marcello Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bovio Valentina Cultore della materia<br />
Caprara Andrea Cultore della materia<br />
Giannini Riccardo Cultore della materia<br />
Sgarioto Salvatore Cultore della materia<br />
Frulio Gabriela Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’architettura toscana me<strong>di</strong>evale è spesso<br />
caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> paramenti<br />
murari ottenuti in policromia<br />
muraria, vuoi con <strong>di</strong>verse qualità <strong>di</strong> ma-<br />
teriale lapideo, vuoi con inserti <strong>di</strong> laterizi<br />
variamente assemblato.<br />
Lo scopo della ricerca è quella <strong>di</strong> investigare,<br />
attraverso un censimento e il<br />
rilievo, le <strong>di</strong>fferenti architetture, identificando<br />
materiali, modelli e tipologie.<br />
Si prevede una durata <strong>di</strong> circa due-tre<br />
anni.<br />
Titolo della ricerca:<br />
L’Abbazia <strong>di</strong> Sant’Antimo: rilievi della facciata<br />
e della controfacciata con meto<strong>di</strong><br />
sterefotogrammetrici e laser scanner<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Tucci Grazia Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Battini Carlo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Assegnista<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Obiettivo del progetto è l’esecuzione <strong>di</strong><br />
una serie <strong>di</strong> indagini sul complesso architettonico<br />
dell’Abbazia <strong>di</strong> Sant’Antimo<br />
al fine <strong>di</strong> chiarire le sue fasi costruttive e<br />
decorative. Tale programma <strong>di</strong> analisi si<br />
inserisce nel quadro <strong>di</strong> un più ampio progetto<br />
<strong>di</strong> ricerca sulla scultura e architettura<br />
me<strong>di</strong>evali in Toscana, <strong>di</strong>retto dal<br />
Prof. Adriano Peroni, in corso da molti<br />
anni presso il Dipartimento <strong>di</strong> Storia delle<br />
Arti e dello Spettacolo dell’Università <strong>di</strong><br />
Firenze.<br />
Per la realizzazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
sono già state effettuate campagne<br />
<strong>di</strong> rilievo in cui sono stati impostati i<br />
criteri e i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro.<br />
Pertanto sono già stati realizzati:<br />
- la rete topografica <strong>di</strong> inquadramento;<br />
- la segnalizzazione e le misure per il<br />
rilievo dei punti <strong>di</strong> appoggio;<br />
- le prese fotogrammetriche;<br />
- l’orientamento e la restituzione numerica<br />
delle stereocoppie della facciata;<br />
mentre sono ancora in corso la realizza-<br />
zione del fotomosaico della facciata e<br />
l’ortofoto <strong>di</strong>gitale del portale.<br />
La rete <strong>di</strong> inquadramento che definisce<br />
il sistema <strong>di</strong> riferimento locale è stata<br />
realizzata in modo da consentire in momenti<br />
successivi il rilievo <strong>di</strong> altre porzioni<br />
della struttura.<br />
Per il rilievo dei punti <strong>di</strong> appoggio, naturali<br />
e segnalizzati da target, ove possibile,<br />
è stata utilizzata una stazione totale<br />
no prism. Le camere utilizzate per le<br />
prese sono provviste <strong>di</strong> certificato <strong>di</strong> calibrazione<br />
per l’orientamento interno dei<br />
fotogrammi.<br />
La restituzione è stata realizzata con restitutori<br />
analitici e <strong>di</strong>gitali.<br />
Le coor<strong>di</strong>nate dei punti <strong>di</strong> appoggio utilizzati<br />
per l’orientamento assoluto delle<br />
coppie stereoscopiche verranno utilizzate<br />
anche per la realizzazione dei raddrizzamenti<br />
e del successivo fotomosaico<br />
che, costituirà il supporto metrico descrittivo<br />
sul quale elaborare le stratigrafie<br />
degli elevati.<br />
Si prevede inoltre la realizzazione <strong>di</strong> un<br />
modello tri<strong>di</strong>mensionale della facciata,<br />
per la realizzazione del quale saranno<br />
utilizzati sistemi <strong>di</strong> scansione 3d, commisurati<br />
alla precisione che si vuole ottenere<br />
nella modellazione dei dettagli.<br />
A tal proposito il modello stesso si configura<br />
già come modello multiscala per<br />
consentire una fruibilità molteplice, da<br />
supporto per analisi <strong>di</strong> carattere storico<br />
a base metrica da cui partire per eventuali<br />
ipotesi <strong>di</strong> ricostruzione virtuale a<br />
modello da utilizzare a scopi <strong>di</strong>vulgativi<br />
(anche in rete). Sulla base <strong>di</strong> nuvole <strong>di</strong><br />
punti referenziate, grazie all’uso <strong>di</strong> target,<br />
nello stesso sistema <strong>di</strong> riferimento<br />
dell’intero rilievo, dopo opportuni filtraggi<br />
e elaborazioni si passerà alla sovrapposizione<br />
della texture per ottenere un<br />
modello fotorealistico e metricamente<br />
corretto.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista metrico l’obiettivo del<br />
16<br />
lavoro è anche quello <strong>di</strong> confrontare i<br />
sistemi <strong>di</strong> rilievo fotogrammetrico con<br />
quelli a scansione e <strong>di</strong> verificarne accuratezza<br />
e capacità descrittiva al fine <strong>di</strong><br />
ottimizzare l’integrazione e quin<strong>di</strong> l’uso<br />
congiunto delle due modalità <strong>di</strong> acquisizione<br />
dei dati.<br />
Il modello realizzato costituirà la base<br />
per successive indagini:<br />
·Indagini stratigrafiche e caratterizzazione<br />
delle tecniche costruttive<br />
·Stereotomia degli archi e caratterizzazione<br />
delle aperture.<br />
·Analisi sui materiali lapidei (Mappatura<br />
dei litotipi e delle malte sulle superfici<br />
murarie; indagini in sito per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
delle possibili cave <strong>di</strong> approvvigionamento<br />
pietra e <strong>di</strong> sabbia….)<br />
Indagini geofisiche<br />
Titolo della ricerca:<br />
Incidenza urbanistica, qualità e<strong>di</strong>lizia,<br />
recupero del non e<strong>di</strong>ficato<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Vannucchi Marco Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Scelte ideali e legislative spingono alla<br />
rappresentazione identitaria <strong>di</strong> un territorio<br />
e alla in<strong>di</strong>viduazione delle cosiddette<br />
“invarianti strutturali” dello stesso con<br />
specifico riferimento alle aree non e<strong>di</strong>ficate.<br />
Rilevazione e valutazione critica del verde<br />
urbano, dei giar<strong>di</strong>ni e dell’ambiente<br />
agricolo.<br />
Fino ad oggi sono stati catalogati 75 giar<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> ville storiche <strong>di</strong>sseminate in 23<br />
itinerari sulle colline lucchesi (a questi si<br />
devono aggiungere ulteriori 12 giar<strong>di</strong>ni<br />
catalogati nello scorso anno e che sono<br />
in corso <strong>di</strong> sistemazione); altri 20 esemplari<br />
<strong>di</strong> giar<strong>di</strong>ni storici sono stati catalogati<br />
sulle colline della Versilia, altri nella<br />
zona <strong>di</strong> Massa Carrara, altri nella zona<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
<strong>di</strong> Calci ed altri infine nella zona <strong>di</strong> Pescia.<br />
architettura e<br />
innovazione<br />
Titolo della ricerca:<br />
Archeologia industriale, progetto <strong>di</strong> riconversione<br />
funzionale per attrezzature<br />
espositive e metaprogetto urbano<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Breschi Alberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tamino Marco Ricercatore<br />
Andreini Laura Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Martera Eugenio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Barberis Valerio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parigi Eva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Piccioli Martino Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Cesaro Edoardo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Giannoni Clau<strong>di</strong>a Assegnista<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Gli inse<strong>di</strong>amenti industriali e il correlato<br />
assetto infrastrutturale <strong>di</strong> vaste aree<br />
della periferia storica hanno svolto un<br />
ruolo <strong>di</strong> rilievo nella morfologia delle<br />
successive fasi dell’espansione urbana<br />
e la loro connotazione ha con<strong>di</strong>zionato<br />
fortemente il tessuto residenziale circostante,<br />
polarizzando i processi costitutivi<br />
dell’identità stessa dei luoghi.<br />
Un intervento <strong>di</strong> riconversione funzionale<br />
e <strong>di</strong> riqualificazione urbanistica del<br />
patrimonio e<strong>di</strong>lizio e ambientale della<br />
periferia e del sistema <strong>di</strong> aree segnato<br />
dalla presenza <strong>di</strong> tali strutture produttive<br />
che muova dal riconoscimento del<br />
loro significato storico e della loro virtualità<br />
<strong>di</strong> matrici <strong>di</strong> nuove configurazioni<br />
urbane, può costituire valida alternativa<br />
alla consueta prassi <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>ficatoria<br />
dettata da interessi essenzialmente<br />
speculativi.<br />
Elaborazione <strong>di</strong> progetti confrontabili<br />
aventi per obiettivo la conservazione ed<br />
il recupero del patrimonio nazionale <strong>di</strong><br />
manufatti, e<strong>di</strong>fici ed aree appartenenti<br />
all’ambito dell’archeologia industriale,<br />
prevalentemente con finalità espositive,<br />
e loro coinvolgimento nel processo più<br />
generale della “riqualificazione urbana”<br />
delle aree periferiche.<br />
L’area oggetto della ricerca sarà l’ex<br />
Manifattura Tabacchi delle Cascine a Firenze.<br />
Proporre, avvalendosi del sistema complessivo<br />
<strong>di</strong> risorse <strong>di</strong> estese fasce <strong>di</strong> frangia<br />
della città, un modello ambientale<br />
integrato <strong>di</strong> attrezzature museografiche<br />
a scala urbana con funzioni <strong>di</strong>dattiche e<br />
<strong>di</strong> ricerca che coinvolga le funzioni residenziali<br />
e <strong>di</strong> servizio.<br />
Esso coincide con l’esigenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care<br />
contenuti nuovi, non solo per la crescita<br />
urbana, ma, soprattutto per la formulazione<br />
dei piani <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> quelle aree<br />
rese <strong>di</strong>sponibili dagli attuali processi <strong>di</strong><br />
trasferimento degli impianti produttivi<br />
verso il territorio extraurbano.<br />
Una eventuale collaborazione con Enti<br />
Pubblici confermerà l’interesse e la reciproca<br />
utilità <strong>di</strong> una ricerca universitaria<br />
inserita in reali contesti urbani; per l’Università<br />
sarà l’occasione del confronto tra<br />
aspetti teorici e problematiche concrete,<br />
mentre per le Amministrazioni si aprirà<br />
l’opportunità <strong>di</strong> arricchire, con contributi<br />
specialistici ed esperienze <strong>di</strong>sciplinari<br />
avanzate, il <strong>di</strong>battito sulla gestione<br />
del proprio patrimonio urbanistico.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La luce come mezzo metabolico-spaziale<br />
capace <strong>di</strong> fare ed essere architettura<br />
nella qualificazione ambientale <strong>di</strong> un interno<br />
e <strong>di</strong> un esterno urbano<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Cremonini Lorenzino Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Perbellini Elia Cultore della materia<br />
Iachella Federico Cultore della materia<br />
Giovacchini Elliot Cultore della materia<br />
Maccanti Samanta Cultore della materia<br />
Todeschini Cinzia Cultore della materia<br />
Picinotti Igor Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Si può <strong>di</strong>re che la luce sia la coscienza<br />
esistenziale della realtà umana. Il mondo<br />
esiste in quanto lo sentiamo, lo tocchiamo<br />
ma soprattutto lo ve<strong>di</strong>amo. Eppure<br />
la luce non è tangibile.<br />
La luminosità, il colore e quin<strong>di</strong> l’apparenza<br />
delle cose, sono solo l’effetto prodotto<br />
sulla retina da una particolare forma<br />
<strong>di</strong> energia nota con il nome <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione<br />
elettromagnetica che realmente<br />
esiste, mentre la luce può essere definita<br />
un’invenzione dal sistema costituito<br />
dall’occhio-cervello, che cattura l’energia<br />
ra<strong>di</strong>ante emessa in un determinato<br />
intervallo <strong>di</strong> lunghezze d’onda, per trasformarla<br />
in sensazione visiva.<br />
Si, la luce è comunicazione, linguaggio:<br />
fare luce non significa solo far scomparire<br />
il buio, svelare il mondo, ma il contrario<br />
vuol <strong>di</strong>re oggi aggiungere alla realtà<br />
nuove valenze qualitative: significa<br />
ricreare una “realtà nuova” che la coscienza<br />
percepisce in modo <strong>di</strong>verso da<br />
come è stata abituata a percepire solitamente<br />
sino ad ora.<br />
E’ importante nella fisiologia umana,<br />
nella psicologia, nelle relazioni sociali <strong>di</strong><br />
vario genere ed anche nell’economia: in<br />
più ad essa va riconosciuta una valenza<br />
speciale che la rende materia atta alla<br />
comunicazione artistica; essa può cioè<br />
essere sia mezzo <strong>di</strong> conoscenza attraverso<br />
i sensi, che strumento espressivo<br />
dell’arte (già in atto da anni) e dell’architettura<br />
(quasi per niente sfruttata neanche<br />
nell’università).<br />
Per quanto riguarda la pittura, la scultu-<br />
17<br />
ra e l’architettura, la luce oggi non è solo<br />
una funzione ma deve <strong>di</strong>ventare un elemento<br />
fondamentale nel processo e nel<br />
metodo della sua elaborazione progettuale:<br />
<strong>di</strong>venta ancora una volta comunicazione<br />
come capacità <strong>di</strong> trasmettere i<br />
valori dell’emozione e dell’espressione.<br />
La luce può assumere <strong>di</strong>verse identità è<br />
una materia malleabile e quin<strong>di</strong> può essere<br />
un involucro che si soli<strong>di</strong>fica sulle<br />
pareti verticali e <strong>di</strong>viene epidermide dell’e<strong>di</strong>ficio;<br />
può <strong>di</strong>ventare “integra” e quin<strong>di</strong><br />
fasciare l’oggetto nella notte per sottolinearne<br />
i singoli elementi rappresentativi<br />
in una funzione descrittiva; si trasforma<br />
in filtrata e controllata per definire<br />
gli spazi solo con i suoi riflessi e le sue<br />
trasparenze; può alleggerire e quin<strong>di</strong><br />
mo<strong>di</strong>ficare i volumi; può decorare: in<br />
sintesi materia viva da comporre in svariati<br />
mo<strong>di</strong>. E’ materiale costruttivo che<br />
crea spazi virtuali e fluida atmosfere. Può<br />
<strong>di</strong>ventare protagonista cioè materia positiva<br />
per integrare, reinterpretare, enfatizzare<br />
e progettare gli spazi <strong>di</strong> una tela<br />
bianca e i vuoti urbani delle nostre città<br />
<strong>di</strong>sadattate.<br />
Una buona illuminazione può plasmare<br />
e mo<strong>di</strong>ficare la realtà spaziale che percepiamo,<br />
con la possibilità tecnica o<strong>di</strong>erna<br />
<strong>di</strong> trasformarla in un ‘altra più magica<br />
e misteriosa che, al pari <strong>di</strong> un raggio<br />
<strong>di</strong> sole filtrato da uno spiraglio, in quanto<br />
elemento fondamentale nel processo<br />
percettivo e nel significato espressivo<br />
delle cose può con<strong>di</strong>zionare il nostro stato<br />
d’animo e la nostra percezione dell’ambiente.<br />
Continua la ricerca con l’intento <strong>di</strong> tratteggiare<br />
l’idea <strong>di</strong> uno spazio che partendo<br />
dalla <strong>di</strong>namica dei rapporti tra l’essere,<br />
l’eternità ed il tempo, possa essere<br />
come <strong>di</strong>ceva G. Michelucci “coscienza<br />
temporale dell’oggi e testimonianza della<br />
sua quoti<strong>di</strong>naità esistenziale futura”.<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Titolo della ricerca:<br />
Architettura e tipografia nel primo novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
D’Auria Antonio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Maini Giuseppe Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Lazzaro Mauro Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Battaglini Yuri Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’opera <strong>di</strong> architetto e grafico <strong>di</strong> Eduardo<br />
Persico fornisce lo spunto per una ricognizione<br />
sui rapporti tra composizione<br />
architettonica e composizione tipografica.<br />
Queste relazioni, assai frequenti nel<br />
periodo compreso tra la fine dell’Ottocento<br />
e i primi decenni del Novecento in tutta<br />
Europa, vanno investigate, per quel che<br />
concerne l’Italia, alla luce <strong>di</strong> uno storiograficamente<br />
accre<strong>di</strong>tato ritardo con la<br />
modernità della nostra architettura – salvo<br />
poche eccezioni - a cavallo fra Otto e<br />
Novecento e fino alla seconda guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale.<br />
L’operosità <strong>di</strong> Persico si collega al filone<br />
<strong>di</strong> ricerca sulle connessioni tra progetto<br />
architettonico e grafica che ha visto illustri<br />
protagonisti nell’ambito del Movimento<br />
Moderno, da Van de Velde a Behrens,<br />
da Wagner a Hoffmann, fino alle memorabili<br />
sperimentazioni del Bauhaus. Il<br />
dato importante è costituito dal ruolo <strong>di</strong><br />
esplorazione della moderna composizione<br />
svolto in Italia dall’arte tipografica,<br />
sia attraverso le ricerche <strong>di</strong> grafici come<br />
Mo<strong>di</strong>ano, Frassinelli, Lan<strong>di</strong>, Bertieri che<br />
attraverso le innovazioni dei Futuristi.<br />
Un’altra constatazione riguarda il fecondo<br />
e attivo rapporto tra i grafici italiani e<br />
i loro colleghi europei, nonché la ricezione<br />
puntuale delle più moderne teorie,<br />
a partire da quelle esposte nel celebre<br />
Die Neue Typographie <strong>di</strong> Jan Tschichold,<br />
a cui corrispondono le tesi del Fras-<br />
sinelli dell’Architettura tipografica.<br />
La ricerca, tra semiologia, sociologia e<br />
storiografia, guarderà infine con attenzione<br />
alla figura peculiare dell’architectus<br />
verborum (quello che ha il compito<br />
<strong>di</strong> parlare delle opere e spiegarle agli<br />
altri - nella fattispecie Persico) grazie alla<br />
quale il messaggio della nuova architettura<br />
era veicolato, in volumi e riviste,<br />
attraverso sofisticate e ine<strong>di</strong>te forme <strong>di</strong><br />
comunicazione visiva. Attraverso gli strumenti<br />
della tipografia e della grafica e<strong>di</strong>toriale,<br />
da una parte si sperimentavano<br />
forme nuove, trasferibili nelle procedure<br />
della composizione architettonica;<br />
dall’altra, con la combinazione <strong>di</strong> immagini<br />
e testo, si accre<strong>di</strong>tava, me<strong>di</strong>ante un<br />
ben noto transfert connotativo, l’architettura<br />
nuova dei Gropius, dei Mies, degli<br />
svedesi, dei costruttivisti russi, <strong>di</strong> Le<br />
Corbusier e <strong>di</strong> Wright.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Parcheggio & Museo. Le nuove infrastrutture<br />
dello scambio, fisico e culturale,<br />
come sistema <strong>di</strong> rifigurazione dei margini<br />
urbani <strong>di</strong> Firenze.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Lorusso Flaviano M. Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Mossoud Ansari G. Docente a contratto<br />
Nocentini Teresa Cultore della materia<br />
Becagli Nicola Cultore della materia<br />
Gai Alessio Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
- Aggiornamento schedatura degli ultimi<br />
progetti specifici;<br />
- redazione finale dell’elaborato tipografico<br />
per l’e<strong>di</strong>tore.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Future House: intenzioni e progetto<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Moretti Marino Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La residenza è oggi il territorio privilegiato<br />
della nuova architettura e incorpora<br />
i luoghi della comunicazione e della<br />
socializzazione (living environment).<br />
La ricerca in oggetto, <strong>di</strong> durata pluriennale,<br />
inaugura il tema dell’abitare l’Interno<br />
a partire dall’esperienza <strong>di</strong>dattica<br />
conclusa con Future House Project del<br />
2005. I risultati e le “promesse” <strong>di</strong> un<br />
nuovo volto dell’abitare la casa, la città,<br />
il territorio sono state in qualche misura<br />
rispettate e il titolo della ricerca le assume<br />
come primi punti <strong>di</strong> riferimento. Anche<br />
un’esperienza importante su un Concorso<br />
Internazionale del 2004, “400.000<br />
units a Barcellona”, ban<strong>di</strong>to dall’or<strong>di</strong>ne<br />
degli architetti della Catalogna, costituirà<br />
premessa per una serie <strong>di</strong> riflessioni<br />
legate al tema.<br />
Le due “tracce” sono quin<strong>di</strong> dati da con<strong>di</strong>videre<br />
in una fase <strong>di</strong> approccio che intende<br />
portare a fondo, attraverso una<br />
selezione documentaria e critica dei risultati<br />
più fecon<strong>di</strong> nel panorama architettonico<br />
internazionale, gli aspetti da stimarsi<br />
“emergenti” sul piano della socializzazione<br />
e dell’evoluzione dell’habitat.<br />
Un particolare argomento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong><br />
grande attualità, sarà la customizzazione<br />
ovvero la personalizzazione dell’alloggio<br />
legata ai materiali, alle prerogative<br />
<strong>di</strong> variabilità nel tempo e <strong>di</strong> adeguamento<br />
della propria funzionalità interna.<br />
Le gran<strong>di</strong> mutazioni del vivere suaccennate<br />
hanno oramai mostrato la crisi irreversibile<br />
e l’inadeguatezza della casa<br />
tra<strong>di</strong>zionale, persino del concetto <strong>di</strong> “stabilità”<br />
e “identità”, dato che i segni <strong>di</strong><br />
noma<strong>di</strong>smo portati dal lavoro flessibile<br />
vanno in <strong>di</strong>rezione affatto <strong>di</strong>versa. E non<br />
vi è dubbio che questi “forti” segnali <strong>di</strong><br />
cambiamento hanno creato e creeranno<br />
nei prossimi anni un gap sempre più incolmabile<br />
tra l’immagine delle nostre città<br />
18<br />
e quella dell’abitare Moderno. Un’immagine<br />
molto più mirata ed intenta a consolidare<br />
spazi interesterni che coagulino<br />
attività <strong>di</strong>verse. Su tali basi le relazioni<br />
tra spazio pubblico e privato avranno un<br />
ruolo prioritario nell’indagine a partire<br />
dalle ipotesi fondative <strong>di</strong> Chermayeff e<br />
dai <strong>di</strong>agrammi abitativi sui gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> flessibilità<br />
della cellula alloggio <strong>di</strong> Daniel<br />
Chenut. Dai risultati <strong>di</strong> questo duplice<br />
approfon<strong>di</strong>mento, messo a confronto con<br />
le nuove culture dell’abitare contemporaneo,<br />
<strong>di</strong>penderanno gli orientamenti<br />
della terza fase.<br />
scopi e fasi<br />
Il target nello specifico intende approfon<strong>di</strong>re<br />
e sperimentare concretamente<br />
il rapporto tra spazio pubblico e spazio<br />
privato. Su tali basi l’habitat sarà esaminato<br />
per tipologie eterogenee; atte,<br />
cioè, ad interpretare le esigenze <strong>di</strong> piccole<br />
comunità <strong>di</strong> residenti, radunando la<br />
<strong>di</strong>versità e la molteplicità.<br />
1a e 2a fase (Ricognizione)<br />
Per organizzare la materia, la prima<br />
esplorerà per frammenti le gran<strong>di</strong> tracce<br />
della <strong>di</strong>namica evolutiva del sistema<br />
habitat a partire da:<br />
a) una ridefinizione dei confini pubblico/<br />
privato e dei nuovi stili <strong>di</strong> vita<br />
b) un’analisi dei gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> flessibilità e<br />
personalizzazione dello spazio abitativo<br />
c) una riformulazione delle qualità essenziali<br />
del nuovo spazio domestico e<br />
delle sue identità.<br />
3a fase<br />
L’ipotesi conclusiva sarà <strong>di</strong> verificare gli<br />
assunti e le in<strong>di</strong>cazioni fornite calandole<br />
su un’area reale, campione, idonea alla<br />
creazione <strong>di</strong> un inse<strong>di</strong>amento pilota. Il<br />
progetto farà propria un’esperienza <strong>di</strong><br />
housing mirata, selettiva, inerente le<br />
potenzialità dello spazio abitativo (para<strong>di</strong>gma<br />
e motore della <strong>di</strong>namica dei gran<strong>di</strong><br />
fatti urbani) attraverso una “sperimentazione”<br />
sul campo con la partecipazio-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
ne a concorsi internazionali ad hoc (Europan).<br />
risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
Il lavoro <strong>di</strong> ricerca nei suoi risultati tenderà<br />
ad in<strong>di</strong>viduare in progress un percorso<br />
modellato su un’ipotesi <strong>di</strong> possibile<br />
committenza o, se si vuole, su progetti<br />
abitativi che offrano in<strong>di</strong>cazioni concrete<br />
per una sperimentazione a scala<br />
urbana.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Titolo della ricerca: Occasioni urbane e<br />
museo<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pannocchia Vittorio Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Abbiamo iniziato il percorso <strong>di</strong> ricerca<br />
partendo da una constatazione sulla situazione<br />
attuale. Nel periodo contemporaneo,<br />
in buona sostanza, sono due le<br />
ragioni per le quali la gamma dei valori,<br />
propri alle attrezzature destinate al mostrare<br />
si estende sempre più ad ogni<br />
nuova esperienza condotta a termine.<br />
Senza alcun dubbio le trasformazioni alle<br />
quali sono soggette le arti e soprattutto<br />
quelle dette “visive” forniscono, con la<br />
loro continuità, le prove necessarie per<br />
identificare la prima tra le due. Dobbiamo,<br />
d’altra parte, notare che l’importanza<br />
dei campi artistici nasce, quando li riferiamo<br />
all’esistenza umana, dalla vitalità<br />
esibita in ogni momento.<br />
Riguardo alla seconda poi è in<strong>di</strong>spensabile<br />
precisare come questa trovi giustificazioni<br />
per venir apprezzata nell’incre<strong>di</strong>bile<br />
aumento, riscontrato ovunque<br />
compreso il nostro paese, del “consumo<br />
culturale”.<br />
La stessa espressione, impiegata dai<br />
ruoli competenti (sociologi, economisti,<br />
etc.) svela la natura degli interessi palesati.<br />
È infatti qualche decina <strong>di</strong> anni che<br />
il fenomeno ricordato si manifesta in<br />
mo<strong>di</strong> così evidenti e rilevanti per il numero<br />
e per le <strong>di</strong>verse qualità degli eventi<br />
espositivi ma anche per la crescita costante<br />
<strong>di</strong> visitatori o semplici spettatori<br />
interessati.<br />
È chiaro come abbiano acquistata grande<br />
importanza i rapporti continuativi intercorsi<br />
tra le attrezzature museografiche<br />
(ipotizzate o preve<strong>di</strong>bili) ed i luoghi<br />
urbani, dobbiamo <strong>di</strong>re anche quelli non<br />
considerati tali in base alle definizioni<br />
comunemente accettate, in cui pare lecito<br />
supporre che simili attrezzature potrebbero<br />
venir costruite.<br />
Quanto <strong>di</strong> solito sintetizziamo nell’espressione<br />
effetto urbano è stato perciò legato<br />
a ciò che nella nostra organizzazione<br />
sociale inten<strong>di</strong>amo con il termine museo.<br />
Il confronto, nato dal successivo accostamento<br />
tra le <strong>di</strong>fferenti entità rammentate,<br />
ha condotto la ricerca nei territori<br />
propri alle occasioni. Pare evidente che<br />
queste sono molteplici e dunque l’interesse<br />
<strong>di</strong>mostrato nelle esplorazioni al loro<br />
riguardo è derivato da punti <strong>di</strong> osservazione<br />
stimati proficui per la continuazione<br />
delle indagini.<br />
Vi è quello proprio agli operatori dei campi<br />
artistici, mirato a cogliere e spesso<br />
solo registrare l’andamento dei fenomeni<br />
(culturali e più in generale sociali etc. in<br />
atto) e l’altro caratteristico per chi, a<br />
<strong>di</strong>fferente titolo, offre un contributo alla<br />
<strong>progettazione</strong> delle attrezzature. I loro<br />
interessi sono in<strong>di</strong>rizzati verso la soluzione<br />
<strong>di</strong> più problemi relativi alla pratica<br />
architettonica ed insieme attengono la<br />
sfera mentale umana.I passaggi successivi,<br />
secondo i quali l’itinerario conoscitivo<br />
è stato articolato, hanno riguardato<br />
oltre la definizione, consona ai campi<br />
investiti, del termine occasione, il caso<br />
specifico dei “luoghi atti a mostrare all’interno<br />
e all’esterno”. Dove i sostantivi<br />
non stanno ad in<strong>di</strong>care una contrapposi-<br />
zione tra le caratteristiche principali dei<br />
luoghi stessi, bensì <strong>di</strong>mostrano la necessaria<br />
complementarietà esistente tra i<br />
requisiti a questi richiesti: l’internità e<br />
l’esternità (espressi in altre parole).<br />
Sono dunque le possibilità del mostrare,<br />
<strong>di</strong> cui i progettisti e realizzatori vanno<br />
alla ricerca, a guidare i ragionamenti che<br />
da un lato in<strong>di</strong>rizzano le operazioni progettuali<br />
mentre dall’altro invitano a considerare<br />
“i requisiti generali ai quali le<br />
<strong>di</strong>verse zone urbane od anche singoli<br />
“punti” (cioè i no<strong>di</strong> del tessuto costruito)<br />
debbono rispondere affinché sia possibile<br />
rilevare le occasioni” come avevamo<br />
precisato nella stesura del progetto<br />
<strong>di</strong> ricerca.<br />
Se il fine <strong>di</strong>chiarato è stato quello <strong>di</strong> ipotizzare<br />
nuove attrezzature per mostrare,<br />
dobbiamo <strong>di</strong>re a questo punto, che<br />
influenza maggiormente la loro <strong>progettazione</strong><br />
la considerazione in cui viene<br />
tenuto il rapporto <strong>di</strong>retto tra visitatore<br />
ed opera (qualunque sia la definizione<br />
che riusciamo a darne) tra questi e l’autore,<br />
che la formulazione <strong>di</strong> “nuove” teorie<br />
finalizzate a verificare la rispondenza<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio realizzato ai compiti che dovrebbe<br />
assolvere, secondo il parere<br />
espresso dalle singole competenze.<br />
Con ciò non inten<strong>di</strong>amo negare la loro<br />
influenza, bensì esaltarla nella giusta<br />
misura sì da poter porre, ogni volta, in<br />
rilievo il rapporto “spontaneo” corso tra<br />
spettatore ed artista tramite l’opera.<br />
architettura e<br />
luoghi<br />
Titolo della ricerca:<br />
La cultura del paesaggio in Italia dal 1950<br />
al 2000<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Agostini Elisabetta M. Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
19<br />
In relazione a quanto enunciato nella richiesta<br />
avanzata per l’anno 2005, si ritiene<br />
sia stata sviluppata la prima fase<br />
della ricerca consistente nell’analisi storico-critica<br />
del patrimonio figurativo, letterario<br />
ed architettonico del Novecento<br />
italiano riconducibile ad una significativa<br />
relazione con il paesaggio. L’analisi,<br />
attuata attraverso un’accurata indagine<br />
bibliografica, ha contribuito alla pubtualizzazione<br />
del criterio utile per la selezione<br />
delle architetture da indagare nella<br />
fase successiva.<br />
Quest’ultima interesserà la rilevazione <strong>di</strong><br />
caratteri <strong>di</strong> riferimento al paesaggio italiano<br />
nell’opera <strong>di</strong> alcuni autori i cui progetti<br />
si iscrivono all’interno del periodo<br />
storico <strong>di</strong> riferimento in<strong>di</strong>viduato (1950-<br />
2000).<br />
Nella traduzione in una sorta <strong>di</strong> “geografia”,<br />
ideale prima che fisica, il progetto <strong>di</strong><br />
architettura assume il paesaggio quale<br />
sostrato noetico per <strong>di</strong>venire consapevole<br />
“inquadratura” <strong>di</strong> un frammento <strong>di</strong> territorio<br />
conosciuto. Alcuni strumenti <strong>di</strong> definizione<br />
del progetto <strong>di</strong> architettura - lo<br />
stu<strong>di</strong>o della “sezione”, del modello <strong>di</strong> architettura,<br />
e della prospettiva - contribuiscono<br />
in maniera decisiva nell’affinamento<br />
della relazione tra lo spazio ed il<br />
paesaggio.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il ruolo della luce nel progetto <strong>di</strong> architettura<br />
contemporaneo<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Capanni Fabio Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Marrocchi Clau<strong>di</strong>o Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Introduzione al problema scientifico<br />
La deriva alla quale pare sottoposto il<br />
progetto <strong>di</strong> architettura contemporaneo,<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
impone una riflessione sulla natura degli<br />
strumenti del progetto e sulle tematiche<br />
che possano avere valore fondativo<br />
per la sua pratica.<br />
Scopo e fasi della ricerca<br />
L’interrogazione su alcune delle tematiche<br />
che alimentano l’attività progettuale<br />
in questo primo scorcio <strong>di</strong> millennio, pare<br />
necessaria per poter ricostruire una<br />
metodologia che travalichi le numerose<br />
invettive stagionali, e fornisca un solido<br />
punto d’appoggio per il mestiere dell’architetto.<br />
In questo senso, il ruolo della<br />
luce, da sempre elemento generatore<br />
dello spazio architettonico, pare costituirsi<br />
quale spunto <strong>di</strong> riflessione centrale<br />
nell’ambito della pratica del progetto<br />
d’architettura nel contemporaneo. La<br />
prima fase da affrontare è l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> riferimenti progettuali collocati<br />
nell’epoca contemporanea e nelle epoca<br />
precedenti in modo da costruire un<br />
repertorio privilegiato sul quale svolgere<br />
le nostre riflessioni. La seconda fase<br />
prevede una sorta <strong>di</strong> ricostruzione dello<br />
sviluppo che il ruolo della luce ha svolto<br />
negli ultimi secoli, dall’antichità classica<br />
all’architettura contemporanea. La terza<br />
prevede la sperimentazione progettuale<br />
delle possibilità che la luce può offrire<br />
al progetto d’architettura contemporaneo.<br />
Metodologia<br />
La metodologia è principalmente attinente<br />
ad una fase pratica progettuale dove<br />
si possano verificare nella concretezza<br />
del progetto le possibilità in<strong>di</strong>viduate in<br />
fase teorica. Particolare attenzione sarà<br />
posta nell’analisi e nella sperimentazione<br />
degli strumenti <strong>di</strong> progetto e nel verificare<br />
la loro valenza relativamente alle<br />
tematiche prese in esame.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
L’elaborazione <strong>di</strong> soluzioni progettuali<br />
che mettano in stretto rapporto l’architettura<br />
e la luce naturale in<strong>di</strong>viduando<br />
nuove possibilità interpretative <strong>di</strong> questo<br />
rapporto.<br />
Durata<br />
Pluriennale<br />
Titolo della ricerca:<br />
Viaggi, migrazioni, contaminazioni - il<br />
viaggio come progetto <strong>di</strong> trasposizione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Collotti Francesco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Guerini Debora Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> ricerca:<br />
Viaggio e trasposizione nel lavoro degli<br />
architetti. Architettura è vedere le cose<br />
e trasferirle (G.Grassi). Ove con trasposizione<br />
inten<strong>di</strong>amo quella operazione con<br />
la quale si trasferisce un soggetto da riprodurre,<br />
dalla matrice originaria a un’altra.<br />
Le Corbusier interrogato su come<br />
avesse acquisito le proprie conoscenze,<br />
si vantò – orgoglioso – <strong>di</strong> essere un grande<br />
voleur. Ladro <strong>di</strong> architetture rubate<br />
durante i viaggi e fissate nei suoi carnets.<br />
Talvolta anche solo la proporzione<br />
<strong>di</strong> un portale, nel suo lavoro, ci parla <strong>di</strong><br />
un grande e<strong>di</strong>ficio lontano, ci evoca luoghi<br />
trovati altrove, qui e ora riversati nel<br />
progetto per metamorfosi o trasfigurazione.<br />
I Maestri <strong>di</strong> buona architettura non<br />
cercano <strong>di</strong> portare a casa dai loro viaggi<br />
una lingua o uno stile, bensì traspongono<br />
nella propria opera altri mon<strong>di</strong> e fatti<br />
costruiti. Attraverso questa trasfigurazione<br />
che solo al progetto è concessa in<br />
privilegio stabiliamo affinità, esprimiamo<br />
adesione a mon<strong>di</strong> o Maestri anche <strong>di</strong>stanti<br />
nel tempo. In una nostra speranzosa<br />
figurazione gli architetti erano quelli<br />
che partivano con pochi strumenti, un<br />
taccuino, una matita, uno strumento <strong>di</strong><br />
misura. Solo chi aveva visto il mondo<br />
poteva tornare con l’ambizione <strong>di</strong> avere<br />
qualcosa da <strong>di</strong>re. Dapprima con Gian-<br />
giorgio Trissino e poi con Daniele Barbaro<br />
si recò Andrea Palla<strong>di</strong>o a Roma. La<br />
misura fisica <strong>di</strong>retta con le rovine, ammirate,<br />
misurate e rilevate, trasposte e<br />
rielaborate, ritorna nell’ambizione antica<br />
eppure nuova delle fabbriche vicentine<br />
e <strong>di</strong> quelle veneziane. Come per Giulio<br />
Romano e Michele Sanmicheli, per<br />
Palla<strong>di</strong>o l’antichità non sembra modello<br />
da copiare, ma fonte cui ispirare il proprio<br />
lavoro. Costruire ancora una volta<br />
come ri-costruire? Alla fine del Settecento<br />
- per esempio - per gli uomini <strong>di</strong> cultura<br />
<strong>di</strong> lingua tedesca la italienische Reise è<br />
una tappa obbligata della conoscenza<br />
negli anni dell’appren<strong>di</strong>stato. Esperienza<br />
non sostituibile. Nel caso degli architetti,<br />
e per Karl Friedrich Schinkel in<br />
maniera particolarissima, il viaggio in<br />
Italia è materiale da costruzione per tutto<br />
il lavoro successivo. Si propone dunque<br />
<strong>di</strong> indagare il rapporto tra progetto e trasposizione<br />
<strong>di</strong> mon<strong>di</strong> anche <strong>di</strong>stanti. Learning<br />
from… qualcuno ha affermato a<br />
proposito del lavoro <strong>di</strong> alcuni maestri.<br />
- La metodologia della ricerca è fondata<br />
su <strong>di</strong> una ipotesi <strong>di</strong> raffronto a <strong>di</strong>stanza<br />
che metta in evidenza le specificità attraverso<br />
l’enucleazione <strong>di</strong> alcune parole-chiave<br />
quali:<br />
. Generalita del tipo/specificità del luogo<br />
. Identità<br />
. Tra<strong>di</strong>zione e continuità<br />
. architettura/paesaggio<br />
. Locale, vernacolare, pittoresco, globalizzato<br />
- Lo scopo della ricerca è dunque verificare<br />
la praticabilità ancora oggi <strong>di</strong> una<br />
antica modalità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento del<br />
mestiere <strong>di</strong> architetto attraverso gli<br />
esempi dei Maestri e l’indagine sulle architetture<br />
costruite.<br />
- Le fasi in cui la ricerca sarà articolata –<br />
restando aperta la possibilità <strong>di</strong> calibrare<br />
in corso d’opera le modalità operative<br />
– si possono definire secondo il se-<br />
20<br />
guente articolato:<br />
a) ricerca bibliografica e in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> casi tipo (già avviata nel corso del<br />
2005);<br />
b) ricerca d’archivio (Schinkels Nachlass<br />
Berlin, Riba fondo Andrea Palla<strong>di</strong>o; Semper<br />
Archiv ETH Zurigo, Fondation Le<br />
Corbusier Paris); (in corso con particolare<br />
riguardo alle figure <strong>di</strong> Schinkel e<br />
Semper sulle quali il titolare della ricerca<br />
ha tenuto nel corso dell’anno già alcune<br />
lezioni sotto forma <strong>di</strong> resoconti dello<br />
stato <strong>di</strong> avanzamento dell’indagine)<br />
c) visite in loco, con documentazione<br />
fotografica espressamente realizzata;<br />
d) elaborazione teorica;<br />
e) <strong>di</strong>vulgazione dei risultati, pubblicazione.<br />
- Il risultato atteso dallo stu<strong>di</strong>o risiede<br />
nell’approfon<strong>di</strong>mento scientifico e contestuale<br />
contributo al <strong>di</strong>battito scientifico<br />
in merito conseguente all’approfon<strong>di</strong>mento<br />
del tema del viaggio quale base<br />
per il progetto, non da un punto <strong>di</strong> vista<br />
sotrico-critico, ma nei suoi presupposti<br />
operativi. In altra <strong>di</strong>rezione, si attende<br />
un risultato significativo anche sotto il<br />
profilo dei contatti proposti con le Università<br />
locali (TU Berlin, ETH Zurigo) ed<br />
enti <strong>di</strong> ricerca (Fondation Le Corbusier e<br />
Preussische staatliche Museen Berlin) al<br />
fine del possibile sviluppo <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong><br />
ricerca pluri<strong>di</strong>sciplinare della quale, in<br />
uno scenario da più parti invocato, l’Università<br />
<strong>di</strong> Firenze attraverso il Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Progettazione potrebbe assumere<br />
un proprio ruolo sul piano internazionale<br />
con scambi con altri centri <strong>di</strong> eccellenza.<br />
- Il carattere innovativo della proposta<br />
consiste nella capacità <strong>di</strong> nuovamente<br />
interrogarsi sulle basi della <strong>di</strong>sciplina<br />
della Composizione Architettonica, ponendosi<br />
domande nuove su questioni<br />
antiche. Verificando la praticabilità oggi<br />
<strong>di</strong> pensieri apparentemente desueti, ma<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
<strong>di</strong> grande efficacia sul piano della trasmissione<br />
della <strong>di</strong>sciplina e – soprattutto<br />
– del suo appren<strong>di</strong>mento.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> architettura in aree archeologiche:<br />
l’accesso ai luoghi archeologici<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Eccheli Maria Grazia Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pivetta Michelangelo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Venturini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Barontini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Pireddu Alberto Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> ricerca:<br />
Introduzione al problema scientifico<br />
Le motivazioni della scelta del tema sono<br />
certo dovute al carattere del tutto particolare<br />
che assume l’archeologia in un<br />
paese me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Ancora legate ai “punti <strong>di</strong> vista” scelti dai<br />
protagonisti del grand tour per i loro rilievi<br />
(che – è da rilevare - erano innanzitutto<br />
la traduzione e l’espressione <strong>di</strong><br />
un atteggiamento <strong>di</strong> metodo: “…il sont à<br />
la fois des savants et des artistes; ils<br />
ont pris l’habitude de l’observation et de<br />
la critique…” A. de Laborde, 1816), le<br />
gran<strong>di</strong> rovine del paesaggio italiano si<br />
rivelano come un suo essenziale criterio<br />
conoscitivo: elementi custo<strong>di</strong> <strong>di</strong> quella<br />
profon<strong>di</strong>tà storica che irra<strong>di</strong>a una inestricabile<br />
capacità evocativa.<br />
Ma la scelta è motivata soprattutto dal<br />
problema del ruolo che l’archeologia ha<br />
avuto nella storia del progetto architettonico.<br />
Ad occhi appena coscienti si tratta <strong>di</strong> un<br />
rapporto che, superando la mera nostalgia<br />
(con i suoi derivati <strong>di</strong> passività e contemplazione<br />
che ancora complicano i fondamenti<br />
dell’attuale <strong>di</strong>battito sulla conser-<br />
vazione), si rivela fondativo della natura<br />
stessa dell’architettura nei suoi passaggi<br />
storici più importanti.<br />
Si pensi ai due estremi dell’atteggiamento<br />
verso l’antico: da una parte le insondabili<br />
valenze del progetto Piranesiano<br />
(dalla cui ricerca nascerà la declinazione<br />
della città romana come inelu<strong>di</strong>bile riferimento<br />
della città moderna), dall’altra l’intellettuale<br />
e razionale progetto albertiano<br />
che, con algida ma partecipe analisi,<br />
esorcizza il fascino della rovina per immergerlo<br />
nella propria contemporaneità,<br />
con una determinazione <strong>di</strong>sposta al nonfinito<br />
ed al frammento – quasi una sorta<br />
<strong>di</strong> iconoclastia interna al progetto più che<br />
un fatto meramente fortuito ed esterno –<br />
pur <strong>di</strong> rimanere all’altezza <strong>di</strong> un passato<br />
inteso come ere<strong>di</strong>tà e compito.<br />
Così intesa, l’archeologia, si rivela liminare<br />
anche al progetto moderno. Messa<br />
a fronte della crisi architettonica attuale,<br />
l’archeologia (la presenza immobile e<br />
quasi surreale del reperto nel contesto<br />
della città e del paesaggio attuale) sembra<br />
assumere un ruolo maieutico, costringendo<br />
il progetto moderno a misurare –<br />
proprio nel confronto fisico con la rovina,<br />
con la storia che ha preso forma – le sue<br />
lacerate ambizioni: pluralistiche per principio,<br />
ma tuttavia singolarmente unanimi<br />
almeno nella supposizione della per<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> ogni senso <strong>di</strong> continuità della <strong>di</strong>sciplina<br />
architettonica.<br />
E’ noto, al contrario, come i fondamenti<br />
teorici della ricerca italiana, nei suoi esiti<br />
migliori, abbiano trasformato il dato archeologico,<br />
vero o virtuale, in una vera e<br />
propria pietra angolare del progetto, riconoscendogli<br />
una sorprendente quanto inaspettata<br />
capacità educativa all’immaginazione<br />
come dato decisivo del progetto.<br />
Scopo e fasi della ricerca, metodologia<br />
Da quanto sopra, lo scopo della ricerca<br />
coincide con l’analisi del ruolo, sia a livello<br />
degli assunti teorici che <strong>di</strong> quelli<br />
pragmatici nel processo progettuale, del<br />
rapporto archeologia/architettura nelle<br />
sue <strong>di</strong>verse declinazioni storiche: a partire<br />
dal senso e dalla particolare natura<br />
dei rilievi architettonici – da quelli rinascimentali<br />
ai lecorbuseriani cahiers de<br />
voyage …- rispetto al progetto.<br />
Uno o più progetti costituiranno, più che<br />
una sorta <strong>di</strong> verifica dell’analisi, il <strong>di</strong>alettico<br />
strumento euristico della stessa ricerca.<br />
I progetti assumeranno a tema<br />
quegli ormai necessari “e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> servizio”<br />
alle aree archeologiche che, nell’attuale<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> massa, dovranno<br />
assumere anche una valenza museale e<br />
<strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> quanto costituiscono (per<br />
parafrasare un famoso stu<strong>di</strong>o del Poëte)<br />
quasi l’”introduzione”.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
L’obiettivo è costituito da una pubblicazione<br />
che accomunerà entrambe le fasi<br />
<strong>di</strong> ricerca, certo non con la pregnanza<br />
con cui il trattato palla<strong>di</strong>ano accomuna<br />
rilievo e progetto, ma, almeno intenzionalmente,<br />
con la stessa responsabilità<br />
<strong>di</strong>dattica della risposta.<br />
Durata<br />
La durata della ricerca, quasi a tradurre<br />
il doppio scopo dello stu<strong>di</strong>o, è prevista<br />
biennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il Progetto Architettonico nella Riqualificazione<br />
Urbana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Giovanni Esperto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> ricerca:<br />
Proseguimento della ricerca iniziata lo<br />
scorso anno, il cui scopo, le cui fasi e i<br />
cui risultati attesi sono esposti nel programma<br />
del progetto <strong>di</strong> ricerca 2005.<br />
Per quanto riguarda i risultati attesi re-<br />
21<br />
lativamente al tema della ricerca, cioè<br />
al tema della “<strong>progettazione</strong> architettonica<br />
nella riqualificazione urbana”, nella<br />
fase conclusiva della ricerca corrente,<br />
per la quale si chiede finanziamento, è<br />
ipotizzabile in<strong>di</strong>viduare dei punti salienti<br />
da approfon<strong>di</strong>re sotto l’aspetto teorico<br />
(La con<strong>di</strong>zione attuale della <strong>progettazione</strong><br />
architettonica nella riqualificazione<br />
urbana; il tema della eticità nelle operazioni<br />
<strong>di</strong> trasformazione urbana; il rischio<br />
<strong>di</strong> cedere o indulgere alle tentazioni delle<br />
mode; il significato più autentico dell’operazione<br />
progettuale; l’influenza <strong>di</strong><br />
relativismo e fondamentalismo nella <strong>progettazione</strong><br />
architettonica per la riqualificazione<br />
urbana; il progetto del limite; il<br />
ruolo <strong>di</strong> committente e progettista; il ruolo<br />
della piazza nella <strong>progettazione</strong> degli<br />
spazi pubblici; il tema della sicurezza<br />
nella riqualificazione urbana; il limite insito<br />
nel concetto <strong>di</strong> partecipazione; il<br />
tema della qualità e della <strong>di</strong>mensione<br />
dello spazio architettonico e urbano,<br />
ecc.) e degli esempi pratici <strong>di</strong> applicazione<br />
dei suddetti principi teorici.<br />
A conclusione della ricerca è prevista una<br />
pubblicazione che illustri gli scopi prefissati,<br />
approfon<strong>di</strong>sca gli elementi teorici<br />
evidenziati e illustri una serie <strong>di</strong> esempi<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>segno urbano che siano in grado <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mostrare la concreta attuazione dei<br />
principi teorici evidenziati.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Viaggi, migrazioni, contaminazioni, attraversamenti:<br />
le entropìe dei Maestri<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pirazzoli Giacomo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bini Caterina Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Martini Gioia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Balestri Cristiano Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Giagnoni Jacopo M. Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Spagni Nicola Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Oggetto della ricerca sono i lavori fatti<br />
dai Maestri dell’architettura in con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> contaminazione con mon<strong>di</strong>, usanze e<br />
tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> provenienza<br />
o <strong>di</strong> riferimento. Sfondo <strong>di</strong> riferimento<br />
per questa ricercata <strong>di</strong>alettica globale/locale<br />
è la straor<strong>di</strong>naria esperienza –<br />
remota ma irrinunciabile – della colonizzazione<br />
romana. Tra i casi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o scelti<br />
rientra Chan<strong>di</strong>garh, capitale dello stato<br />
in<strong>di</strong>ano del Punjab, costruita a partire dal<br />
1951 su un piano generale concepito da<br />
Le Corbusier, che curò anche il progetto<br />
architettonico dei principali e<strong>di</strong>fici pubblici.<br />
Esperienza rilevante, per livello <strong>di</strong><br />
analogia, è quella condotta da Louis Kahn<br />
a Dhaka, in Bangladesh. Diversa considerazione<br />
vale per Brasilia, capitale del<br />
Brasile, costruita in mille giorni, dal 1957,<br />
su un piano generale <strong>di</strong> Lucio Costa, con<br />
Oscar Niemeyer chiamato a realizzare<br />
gli e<strong>di</strong>fici più rappresentativi: si tratta <strong>di</strong><br />
due progettisti brasiliani profondamente<br />
coinvolti nell’esperienza eroica del modernismo<br />
d’occidente.<br />
Per converso, al riguardo, i lavori brasiliani<br />
<strong>di</strong> Lina Bo Bar<strong>di</strong> – recentemente rilanciati<br />
al <strong>di</strong>battito – restano esemplari<br />
per la rilettura a ritroso <strong>di</strong> un percorso<br />
<strong>di</strong> contaminazione che va dalla cultura<br />
occidentale a quella brasiliana locale. Le<br />
due città <strong>di</strong> Chan<strong>di</strong>garh e Brasilia, oggetto<br />
negli anni delle più <strong>di</strong>verse critiche,<br />
condotte secondo i più <strong>di</strong>stanti orientamenti<br />
<strong>di</strong>sciplinari, assumono oggi anche<br />
il ruolo para<strong>di</strong>gmatico <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong><br />
sperimentazione sui quali verificare, a<br />
posteriori e con ragionevolezza, le teorie<br />
(ovvero le interpretazioni <strong>di</strong> una medesima<br />
teoria, messa a punto da Le Corbusier,<br />
recepita e portata avanti da Costa<br />
e Niemeyer, che <strong>di</strong> Le Corbusier si<br />
<strong>di</strong>chiaravano attenti seguaci).<br />
- La metodologia della ricerca è fondata<br />
su <strong>di</strong> una ipotesi <strong>di</strong> raffronto a <strong>di</strong>stanza<br />
che metta in evidenza le specificità attraverso<br />
l’enucleazione <strong>di</strong> alcune parole-chiave<br />
quali:<br />
a) globale/locale<br />
b) identità<br />
c) tra<strong>di</strong>zione<br />
d) architettura/paesaggio<br />
e) attraversamento/migrazione<br />
- Lo scopo della ricerca è dunque quello<br />
<strong>di</strong> costruire una valutazione complessiva<br />
- <strong>di</strong> efficacia ma anche <strong>di</strong> proiezione sull’oggi<br />
- riportando l’attenzione sulle occasioni<br />
un po’ laterali dell’utopia moderna,<br />
nella convinzione che, proprio nell’epoca<br />
degli specialismi, resti all’architetto la<br />
specificità <strong>di</strong>sciplinare del lungo periodo.<br />
- Le fasi in cui la ricerca si articola - fatti<br />
salvi i normali aggiustamenti in corso d’opera<br />
-possono essere così configurate:<br />
a) ricerca bibliografica (già parzialmente<br />
eseguita);<br />
b) ricerca d’archivio (Fondation Le Corbusier;<br />
Fundacao Oscar Niemeyer; Università<br />
<strong>di</strong> Brasilia, fondo Lucio Costa);<br />
c) visite in loco, con documentazione<br />
fotografica espressamente realizzata (il<br />
viaggio Chan<strong>di</strong>garh/Ahmedabad/Dhaka<br />
è stato appena compiuto, dal 28 marzo<br />
al 12 aprile 2006);<br />
d) elaborazione teorica;<br />
e) <strong>di</strong>vulgazione dei risultati, pubblicazione.<br />
- Il risultato atteso dallo stu<strong>di</strong>o risiede<br />
nel contributo al <strong>di</strong>battito scientifico conseguente<br />
la valutazione a posteriori delle<br />
teorie aprioristiche del Movimento<br />
Moderno. In altra <strong>di</strong>rezione, si attende<br />
un risultato significativo anche sotto il<br />
profilo dei contatti proposti con le Università<br />
locali (Brasilia, Facoltà <strong>di</strong> architettura,<br />
Chan<strong>di</strong>garh College of Architecture,<br />
Dhaka Bangladesh University) ed<br />
enti <strong>di</strong> ricerca (Fondation Le Corbusier e<br />
Fundacao Oscar Niemeyer) al fine del<br />
possibile sviluppo <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> ricerca<br />
pluri<strong>di</strong>sciplinare della quale, in una prospettiva<br />
tutta da accertare, l’Università<br />
<strong>di</strong> Firenze attraverso il Dipartimento <strong>di</strong><br />
Progettazione potrebbe assumere un<br />
proprio ruolo, con funzione <strong>di</strong> cerniera<br />
nell’ambito degli accor<strong>di</strong> bilaterali <strong>di</strong> cooperazione<br />
culturale Italia- In<strong>di</strong>a, Italia-Bangladesh<br />
e Italia-Brasile.<br />
- Il carattere innovativo della ricerca<br />
proposta, risiede principalmente nella<br />
metodologia applicata, che prevede verifiche<br />
in loco al fine <strong>di</strong> rilevare, in comparazione<br />
con i testi teorici, i percorsi<br />
che hanno portato alla formazione delle<br />
scelte e alla relativa concretizzazione<br />
architettonica.<br />
Per la prima annualità la ricerca ha sofferto<br />
del notevole sotto<strong>di</strong>mensionamento<br />
delle risorse attribuite, per cui <strong>di</strong> fatto<br />
i risultati attesi andranno commisurati su<br />
un periodo più lungo, stante la necessità<br />
<strong>di</strong> coprire le spese <strong>di</strong> viaggio – ingenti –<br />
in considerazione del fatto che, senza<br />
viaggi, non è data l’originalità del contributo<br />
<strong>di</strong>retto come sopralluogo.<br />
Per il motivo <strong>di</strong> cui sopra, i fon<strong>di</strong> della<br />
seconda annualità sono stati utilizzati a<br />
copertura delle spese <strong>di</strong> viaggio; ad oggi<br />
la questione-chiave della ricerca gira attorno<br />
al perché opere così importanti rispetto<br />
agli esiti complessivi e complessi<br />
della Modernità siano state realizzate in<br />
contesti “altri”, profondamente <strong>di</strong>versi dai<br />
luoghi e dalle istanze che sono state all’origine<br />
del pensiero moderno. La provvisoria<br />
risposta a questo interrogativo<br />
vale ancora qualche annualità <strong>di</strong> ricerca.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Progettare città Laboratorio sperimentale<br />
<strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> urbana<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Privitera Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Romagnoli Emiliano Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
22<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Basandosi sul presupposto che il progetto<br />
d’architettura sia un’operazione conoscitiva<br />
e artistica, ma anche che analisi<br />
dell’esistente e progetto del nuovo si alimentino<br />
vicendevolmente, la ricerca<br />
mira alla definizione delle regole architettoniche<br />
e urbane, come ipotesi <strong>di</strong> lettura<br />
degli elementi linguistici e delle figure<br />
compositive del progetto in relazione<br />
al contesto fiorentino e dell’area<br />
toscana. In questo modo, attraverso<br />
l’analisi approfon<strong>di</strong>ta e la comparazione<br />
<strong>di</strong> luoghi e organismi architettonici apparsi<br />
in particolari momenti critici e attraverso<br />
l’esercizio del progetto architettonico<br />
e urbano in alcune aree paradgimatiche<br />
del rapporto fra architettura e<br />
città, la ricerca mira a definire le invarianti<br />
relative alle regole compositive del<br />
progetto d’architettura e del progetto<br />
urbano, nonchè a favorire una riflessione<br />
sulla natura degli organismi architettonici<br />
e dei luoghi, sulle loro regole e trasgressioni,<br />
sulle relazioni col contesto e<br />
sulla trasmigrazione e trasformazione<br />
delle figure e degli strumenti compositivi,<br />
nel corso del tempo.<br />
Le nostre città hanno subito una crescita<br />
minacciosa, i nostri luoghi hanno perso<br />
la loro riconoscibilità e senza accorgersene<br />
si sono saldati in un aggregato<br />
metropolitano, i cui caratteri sono determinati<br />
dall’aggressione delle infrastrutture,<br />
da un’e<strong>di</strong>lizia senza qualità,<br />
dalla speculazione, dalla mancanza <strong>di</strong><br />
confini, dallo smarrimento dei principi <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> scala e dalla confusione <strong>di</strong><br />
ritmi e tempi, tutte con<strong>di</strong>zioni che favoriscono<br />
un progressivo degrado della<br />
vita sociale.<br />
Occorre riversare nella nuova città i ca-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
ratteri dei nostri centri antichi, legandoli<br />
all’architettura moderna e contemporanea,<br />
sfruttando le residue occasioni possibili<br />
per creare una rete <strong>di</strong> elementi<br />
polari come condensatori <strong>di</strong> qualità urbana,<br />
sulla base dei principi <strong>di</strong> nuova<br />
centralità, <strong>di</strong> figurabilità urbana, <strong>di</strong> interconnessione<br />
funzionale e <strong>di</strong> città aperta<br />
nei suoi rapporti con la natura e il<br />
paesaggio.<br />
La ricerca è articolata in un piano pluriennale<br />
<strong>di</strong> cui questo è il primo anno e<br />
mira a elaborazioni progettuali nell’area<br />
fiorentina e toscana, sperimentando ipotesi<br />
progettuali nel rapporto fra architettura<br />
e città, proprio come strumento<br />
conoscitivo e <strong>di</strong> verifica dei caratteri dei<br />
luoghi e dello spazio.<br />
Il progetto <strong>di</strong> ricerca concerne la messa<br />
a punto degli strumenti <strong>di</strong> intervento progettuale<br />
per alcune aree-problema dei<br />
centri della Toscana, proprio per la sua<br />
finalità <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre – oltre al materiale<br />
informativo <strong>di</strong> base - alcune soluzioni,<br />
proiezioni e sperimentazioni progettuali,<br />
che presentano in modo sintetico e<br />
intuitivo la conoscenza dei problemi e la<br />
loro interpretazione, definendo alcuni<br />
principi su cui articolare il <strong>di</strong>battito in seno<br />
alle amministrazioni o alla citta<strong>di</strong>nanza,<br />
in modo da ricercare elementi <strong>di</strong> consenso<br />
per poter fissare delle norme <strong>di</strong><br />
area e implementare delle procedure <strong>di</strong><br />
intervento.<br />
In particolare la ricerca è rivolta alla<br />
definizione <strong>di</strong> strategie per affrontare:<br />
1. la definizione dei “vuoti” esistenti - o<br />
esito <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>smesse – in punti strategici<br />
per lo sviluppo e l’immagine dei caratteri<br />
identitari della città; il <strong>di</strong>segno<br />
dello spazio pubblico<br />
2. la riqualificazione <strong>di</strong> quartieri ex-industriali<br />
degradati<br />
3. i nuovi monumenti legati al tempo libero<br />
allo sport e alla natura<br />
4. le strips sature <strong>di</strong> accesso ai centri<br />
abitati<br />
5. le aree <strong>di</strong> frangia delle infrastrutture<br />
6. il ri<strong>di</strong>segno dei confini del tessuto urbano<br />
7. le nuove aree naturali urbane<br />
In particolare la ricerca si incentra su<br />
alcune “aree campione” in<strong>di</strong>viduate all’interno<br />
delle aree Comunali <strong>di</strong> Monsummano<br />
e <strong>di</strong> Pistoia, scelte grazie alla collaborazione<br />
delle Amministrazioni comunali<br />
locali.<br />
La ricerca per l’Amministrazione Comunale<br />
<strong>di</strong> Monsummano si incentra sul punto<br />
1 (la definizione dei “vuoti” esistenti -<br />
o esito <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>smesse – in punti strategici<br />
per lo sviluppo e l’immagine dei<br />
caratteri identitari della città) e riguarda<br />
lo stu<strong>di</strong>o e le proposte per le aree urbane<br />
della frazione <strong>di</strong> Cintolese per fornire<br />
all’Amministrazione Comunale in<strong>di</strong>cazioni<br />
<strong>di</strong> planivolumetrico per le <strong>di</strong>verse aree<br />
<strong>di</strong> sviluppo del polo urbano <strong>di</strong> Cintolese<br />
e in<strong>di</strong>cazioni ed elementi <strong>di</strong> progetto architettonico<br />
preliminare per il nuovo centro<br />
urbano <strong>di</strong> Cintolese, comprensivo <strong>di</strong><br />
un sistema <strong>di</strong> spazi pubblici e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
pubblici e privati, anche a carattere specialistico.<br />
La ricerca per l’Amministrazione<br />
Comunale <strong>di</strong> Pistoia si incentra sui<br />
punti 3 e 4 (le strips sature <strong>di</strong> accesso ai<br />
centri abitati; le aree <strong>di</strong> frangia delle infrastrutture<br />
) e riguarda lo stu<strong>di</strong>o e le<br />
proposte per le aree urbane <strong>di</strong> viale Adua<br />
e <strong>di</strong> viale Fermi.<br />
La ricerca progettuale muoverà dal materiale<br />
documentario <strong>di</strong> base fornito dall’Amministrazione,<br />
impiegherà il progetto<br />
urbano e architettonico come strumento<br />
conoscitivo e interpretativo e<br />
come esemplificazione <strong>di</strong> proposte sulla<br />
base delle quali si svilupperà un confronto<br />
con gli Uffici e l’Amministrazione Comunale.<br />
Questo percorso <strong>di</strong> concertazione<br />
è finalizzato alla precisazione delle proposte<br />
e alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> principi e<br />
scelte, che potranno successivamente<br />
essere oggetto <strong>di</strong> una procedura partecipata<br />
nel rapporto con la citta<strong>di</strong>nanza.<br />
La ricerca progettuale mira a definire in<br />
termini <strong>di</strong> compatibilità e <strong>di</strong> sostenibilità<br />
ambientale la <strong>di</strong>sposizione delle volumetrie<br />
ammissibili, gli elementi <strong>di</strong> spazialità<br />
urbana, il rapporto fra le funzioni pubbliche<br />
e private, sistemi <strong>di</strong> collegamento<br />
e <strong>di</strong> relazione, il rapporto con le aree<br />
sistemate a verde, gli elementi <strong>di</strong> materiali<br />
e finiture, <strong>di</strong> arredo urbano, le aree<br />
<strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> viabilità. Il progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
sarà sviluppato – nelle sue possibili<br />
alternative - con scritti, <strong>di</strong>segni (planivolumetrici,<br />
planimetrici e prospettici),<br />
plastici, proiezioni renderizzate, proprio<br />
per poter valutare l’impatto delle soluzioni<br />
immaginate e per fornire all’Amministrazione<br />
gli strumenti per definire i<br />
piani operativi <strong>di</strong> comparto.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Zermani Paolo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Alpini Mauro Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Butini Riccardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Mugnai Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Catarsi Silvia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> ricerca si propone <strong>di</strong> indagare<br />
il tema costituito dall’identità dell’architettura<br />
italiana.<br />
L’architettura italiana presenta, a partire<br />
dall’architettura romana, un insieme<br />
<strong>di</strong> caratteri originali chiaramente riconoscibili<br />
che, maturati dalla progressiva<br />
evoluzione del classico, costituiscono un<br />
patrimonio attingibile fino alla fine dell’Ottocento.<br />
La catastrofe del paesaggio e la frantumazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci indotte dal XX secolo<br />
23<br />
hanno oggi mo<strong>di</strong>ficato la <strong>di</strong>stanza tra le<br />
cose, dando luogo a una alterazione <strong>di</strong><br />
quei caratteri secolari.<br />
Ma non è possibile sostituire quel sistema<br />
in crisi con una deriva.<br />
La sfida è sulle nuove misure.<br />
L’incombente trasformazione della città<br />
e del paesaggio, la frantumazione dei<br />
riferimenti, la scomparsa <strong>di</strong> un orizzonte<br />
sicuro che aveva giustificato,per secoli,<br />
la ricerca <strong>di</strong> un ideale infinito prospettico<br />
capace <strong>di</strong> governare la migliore<br />
architettura italiana non giustificano ce<strong>di</strong>menti<br />
e deviazioni.<br />
La ricerca, articolata su tre annualità, si<br />
propone <strong>di</strong> indagare i caratteri persistenti<br />
dell’identità architettonica italiana proponendone<br />
un censimento tematico al fine<br />
<strong>di</strong> costituire un abaco critico <strong>di</strong> esperienze<br />
(inerenti la tipologia, i materiali, le tecniche)<br />
da sottoporre al confronto con il<br />
presente.<br />
Intervenendo sulle lacerazioni del nostro<br />
tempo, negli interstizi lasciati vuoti dalla<br />
frenesia produttiva, noi dobbiamo imparare<br />
e insegnare una nuova possibile<br />
geografia in cui le<br />
architetture,necessariamente frammentate,<br />
sappiano riannodare spazi e tempi<br />
apparentemente privi <strong>di</strong> relazione.<br />
La fase finale della ricerca si concreterà,<br />
in tal senso, attraverso una serie <strong>di</strong><br />
sperimentazioni progettuali riguardanti<br />
luoghi emblematici del paesaggio italiano<br />
contemporaneo.<br />
La prima fase della presente ricerca triennale<br />
si è sviluppata negili anni 2005 attraverso<br />
la scelta <strong>di</strong> tre contesti (quello<br />
meri<strong>di</strong>onale e insulare, quello centro italiano,<br />
quello settentrionale) su cui si è<br />
promossa una ingente raccolta bibliografica.<br />
La letteratura <strong>di</strong> viaggio, <strong>di</strong> cinema,<br />
il lavoro dei fotografi e la specificità delle<br />
molte storie regionali hanno consentito<br />
<strong>di</strong> tracciare un itinerario emblematico<br />
delle trasformazioni dei <strong>di</strong>versi enclave<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
dall’Ottocento ad oggi, fino ai Viaggi in<br />
Italia letterari <strong>di</strong> Piovene, Ceronetti, Pasolini.<br />
La raccolta <strong>di</strong> testimonianze fotografiche,<br />
attraverso il lavoro <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
fotografi contemporanei (Ghirri, Basilico,<br />
Chiaramonte, Barbieri, Jo<strong>di</strong>ce) costituisce<br />
il mezzo <strong>di</strong> scandaglio per la<br />
lettura contemporanea, ora in atto, presupposto<br />
fondamentale per la nuova<br />
misurazione che il progetto architettonico<br />
deve compiere.<br />
2007<br />
Ricerche <strong>di</strong> ateneo<br />
or<strong>di</strong>nate secondo la sezione <strong>di</strong><br />
appartenenza del docente<br />
architettura e<br />
città<br />
Titolo della ricerca:<br />
Progetti e architetture nelle città d’arte<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Macci Loris G. Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tramonti Ulisse Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Baratelli Alberti Professore associato<br />
Zanirato Clau<strong>di</strong>o Ricercatore<br />
Fabbrizzi Fabio Ricercatore<br />
Novelli Nicoletta Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
In considerazione dell’importanza che l’<br />
inserimento ex novo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> progetti<br />
ha comportato per il tessuto costruito<br />
delle città nella recente storia urbana, la<br />
ricerca verificherà complessivamente gli<br />
effetti progettuali e/o architettonici indotti<br />
(funzionali ed architettonici) in alcune<br />
situazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e città europee.<br />
Contenuti<br />
La ricerca - per quanto concerne i progetti<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere <strong>di</strong> nuova realizzazione<br />
– esaminerà nel periodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
24<br />
le seguenti situazioni europee:<br />
1 - Madrid 2 - Londra 3 – Barcellona 4<br />
- Berlino 5 - Parigi<br />
Obiettivi<br />
L’esame delle situazioni in<strong>di</strong>cate si propone<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ed analizzare sia le<br />
complessive funzioni (qualità e quantità)<br />
dei gran<strong>di</strong> progetti realizzati sia <strong>di</strong><br />
analizzare le trasformazioni architettoniche<br />
e funzionali pianificate e/o indotte<br />
nell’imme<strong>di</strong>ato intorno.<br />
Queste analisi concernono gli stati <strong>di</strong> fatto<br />
e gli stati <strong>di</strong> progetto per offrire un “panorama<br />
analogico” <strong>di</strong> riflessione anche<br />
per le trasformazioni architettoniche in<br />
fieri - o le programmazioni urbanistiche<br />
- delle città italiane.<br />
Modalità operative<br />
La ricerca sarà sviluppata me<strong>di</strong>ante il<br />
reperimento dei materiali cartografici e<br />
documentari - relativi alle città europee<br />
citate - e completata con la conoscenza<br />
me<strong>di</strong>ante sopralluoghi <strong>di</strong>retti sul campo<br />
e collaborazioni con le locali facoltà <strong>di</strong><br />
Architettura.<br />
Fasi <strong>di</strong> lavoro<br />
Fase A - reperimento del materiale cartografico<br />
e documentario delle aree urbane<br />
europee proposte e sopralluoghi sul<br />
campo<br />
Fase B - analisi qualitativa e quantitativa<br />
dei gran<strong>di</strong> progetti e delle trasformazioni<br />
indotte nelle aree limitrofe (realizzate<br />
e/o progettate)<br />
Fase C - elaborazione e redazione <strong>di</strong><br />
schede relative alle trasformazioni con<br />
evidenziazione delle funzioni nelle aree<br />
in<strong>di</strong>viduate.<br />
Durata<br />
L’inizio della ricerca è previsto con Settembre<br />
2007 e per le fasi A-B-C è previsto<br />
un tempo <strong>di</strong> mesi 24 che copriranno<br />
quin<strong>di</strong> fino al Settembre 2009.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> nuove urbanità<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Paoli Piero Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Capestro Antonio Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Palumbo Cinzia Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’attività <strong>di</strong> ricerca si svolgerà in parallelo<br />
alla elaborazione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità<br />
per il recupero <strong>di</strong> strutture urbane<br />
come nuove centralità in contesti territoriali<br />
con particolari potenzialità.<br />
Contenuti<br />
Il tema della ricerca è quello <strong>di</strong> elaborare<br />
un quadro metodologico-operativo<br />
coniugato ad un campo <strong>di</strong> ricerca che<br />
in<strong>di</strong>vidui un in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> sviluppo per nuclei<br />
urbani <strong>di</strong>smessi tra riqualificazione<br />
e reinvenzione delle risorse proprie e del<br />
territorio <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> riqualificazione si intendono<br />
come il recupero <strong>di</strong> queste realtà<br />
come sistemi architettonici significativi<br />
nella struttura dell’impianto e nella particolare<br />
connotazione semantica assunta<br />
attraverso il loro rapporto con la natura<br />
<strong>di</strong> cui antropizzano materiali e volumi.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> reinvenzione mirano al<br />
ripensamento <strong>di</strong> queste realtà con un<br />
ruolo <strong>di</strong> eccellenza nell’ambito <strong>di</strong> un circuito<br />
<strong>di</strong> pregio costituito da un sistema<br />
<strong>di</strong> parchi naturali ed altre località <strong>di</strong> struttura<br />
simile.<br />
Obiettivi<br />
Il fine della ricerca è quello <strong>di</strong> sintentizzare<br />
una metodologia progettuale capace<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un percorso tematico<br />
<strong>di</strong> risorse tra strutture urbane <strong>di</strong>smesse<br />
e territorio e promuovere la rinascita <strong>di</strong><br />
una rete <strong>di</strong> potenzialità complementari<br />
basate sulla qualità sia dell’ambiente<br />
costruito che <strong>di</strong> quello naturale.<br />
Parole chiave del linguaggio progettuale:<br />
identità dei luoghi e innovazione,<br />
memoria e proiezione verso il futuro.<br />
Fasi <strong>di</strong> lavoro<br />
Prima fase - elaborazione <strong>di</strong> uno stato<br />
dell’arte per evidenziare strategie progettuali<br />
e caratteri <strong>di</strong> nuove identità formulate<br />
in Italia o all’estero su temi simili.<br />
Seconda fase - messa a fuoco <strong>di</strong> un<br />
modello operativo progettuale attraverso<br />
una realtà campione da recuperare<br />
come centro <strong>di</strong> eccellenza nel territorio<br />
attraverso la riqualificazione dei suoi<br />
manufatti architettonici e la promozione<br />
<strong>di</strong> un network <strong>di</strong> rinnovati rapporti con<br />
l’ecosistema naturale <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Durata<br />
La ricerca sarà annuale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I parchi tecnologici e culturali della società<br />
me<strong>di</strong>evale. Le abbazie cistercensi:<br />
organizzazione spaziale dell’architettura<br />
e dell’ambiente.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pinagli Maria Gabriella Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Angelini Leonardo Cultore della materia<br />
Morano Rosa Maria Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca è stata finalizzata all’approfon<strong>di</strong>mento<br />
del ruolo dell’Or<strong>di</strong>ne cistercense<br />
al <strong>di</strong> fuori del fenomeno monastico-religioso<br />
ed all’analisi <strong>di</strong> tematiche<br />
volte piuttosto alla ricostruzione <strong>di</strong> rapporti<br />
politici, economici, sociali ed istituzionali<br />
nella loro valenza locale ed europea.<br />
L’importanza dei monaci bianchi si fonda<br />
sull’abilità <strong>di</strong> costruire e gestire, degli<br />
degli “exempla” in<strong>di</strong>viduati nella storia,<br />
appare già avanzata, se non compiuta,<br />
l’arco <strong>di</strong> soli centocinquant’anni, centinaia<br />
<strong>di</strong> abbazie in tutta Europa, opportunamente<br />
strutturate sulla base <strong>di</strong> un adeguato<br />
impianto legislativo ed organizzate<br />
in modo da costituire i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> un efficiente<br />
sistema in cui transitavano e si<br />
scambiavano conoscenze ed innovazioni.<br />
Tale patrimonio culturale ha superato<br />
ben presto gli ambiti strettamente<br />
monastici ed è stato messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
sia della popolazione rurale che <strong>di</strong><br />
quella urbana, con la quale i monaci hanno<br />
sviluppato una fitta maglia <strong>di</strong> relazioni.<br />
La ricerca, quin<strong>di</strong>, ha inteso rimuovere<br />
un’interpretazione <strong>di</strong>storta dell’agire dei<br />
monaci bianchi, troppo a lungo relegato<br />
esclusivamente entro i confini del recinto<br />
abbaziale e non connesso alla città ed<br />
al territorio.<br />
L’indagine ha permesso, inoltre, la definizione<br />
dei caratteri “invarianti” propri<br />
del modello cistercense (-localizzazione<br />
del cenobio; -architettura monastica e<br />
“modello berna<strong>di</strong>no”, organizzazione<br />
dello spazio abbaziale e delle strutture<br />
<strong>di</strong> produzione; -organizzazione fon<strong>di</strong>aria,<br />
dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavoro e del ruolo dei<br />
monaci bianchi e dei conversi laici nel<br />
processo <strong>di</strong> trasformazione del paesaggio<br />
agrario e nell’introduzione <strong>di</strong> fattori<br />
innovativi nella strutturazione del territorio;<br />
-economia “a componenti multiple”;<br />
-uso e gestione dell’acqua, ecc.) e<br />
la loro coniugazione con gli elementi “varianti”<br />
delle singole abbazie ed in particolare<br />
del cenobio <strong>di</strong> San Galgano in Val<br />
<strong>di</strong> Merse.<br />
Sulla base <strong>di</strong> queste considerazioni, lo<br />
stu<strong>di</strong>o dell’abbazia <strong>di</strong> San Galgano e dei<br />
suoi caratteri principali è stato assunto<br />
come esemplificativo della politica e delle<br />
strategie territoriali messe in atto dall’Or<strong>di</strong>ne<br />
cistercense in tutta Europa.<br />
L’analisi del caso specifico, infatti, <strong>di</strong>venta<br />
para<strong>di</strong>gmatico ed applicabile nei<br />
25<br />
numerosi contesti europei interessati<br />
dalla rete abbaziale cistercense, nell’ottica<br />
della salvaguar<strong>di</strong>a e della valorizzazione<br />
economica, in adesione ai modelli<br />
contenuti nello “Schema <strong>di</strong> sviluppo dello<br />
spazio europeo” (SSSE) ed alle politiche<br />
territoriali comunitarie.<br />
La ricerca, così strutturata, ha fornito<br />
in<strong>di</strong>cazioni sull’organizzazione del sistema<br />
cistercense a scala europea ed ha<br />
cominciato ad in<strong>di</strong>care quali possano<br />
essere i para<strong>di</strong>gmi <strong>di</strong> lettura per una singola<br />
realtà abbaziale che rappresenta<br />
un’unità nella pluralità. Un’unità <strong>di</strong>stinta<br />
ma mai <strong>di</strong>visa, anzi in continua interrelazione<br />
con “locale” e “globale”.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Le figure dello spazio sacro<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ricci Andrea Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Cossu Cristiano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Toni Ada Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Broccolo Bruno Docente a contratto<br />
Cavicchioli Andrea Cultore della materia<br />
Piatti Andrea Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’ obiettivo primario della ricerca, come<br />
si può chiaramente evincere dall’iniziale<br />
sintesi programmatica, è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
ed esplicitare percorsi operativi<br />
in termini progettuali che sappiano conciliare<br />
la necessità <strong>di</strong> rispondere alle<br />
nuove esigenze (simboliche, liturgiche e<br />
pratiche) espresse dal culto cattolico, con<br />
la possibilità <strong>di</strong> ritrovare, attraverso un<br />
processo <strong>di</strong> metamorfosi nel contemporaneo,<br />
figure e strategie spaziali, riconoscibili<br />
per antica tra<strong>di</strong>zione costruttiva,<br />
ma oggi spesso liquidate come obsolete.<br />
Mentre una prima fase, più <strong>di</strong>retta all’acquisizione<br />
della necessaria documen-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
architettura e<br />
Crestini Enzo Ricercatore<br />
contesto<br />
tazione ed allo stu<strong>di</strong>o comparato degli<br />
“exempla” in<strong>di</strong>viduati nella storia, appare<br />
già avanzata, se non compiuta,<br />
avendo beneficiato anche delle positive<br />
sinergie stabilite con il dottorato svolto<br />
da un componente dell’ unità sulle stesse<br />
tematiche, la ricerca procede verso<br />
la fase della sperimentazione operativa<br />
condotta sia in sede <strong>di</strong>dattica, sia attraverso<br />
quei momenti <strong>di</strong> incontro e confronto<br />
che possono realmente inquadrare<br />
la materia nella <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> una complessa,<br />
ma necessaria verifica sul campo.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Stu<strong>di</strong> per una operante storia delle città<br />
e del territorio italiano<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Catal<strong>di</strong> Giancarlo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Gasperini Massimo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Lon<strong>di</strong> Tommaso Architetto<br />
Sardella Paolo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
il progetto <strong>di</strong> Ricerca rientra nell’ambito<br />
degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Morfologia Urbana portati<br />
avanti dalla Scuola italiana <strong>di</strong> tipologia<br />
progettuale che fa riferimento al pensiero<br />
e all’opera <strong>di</strong> Saverio Muratori.<br />
Obiettivi<br />
Il progetto <strong>di</strong> Ricerca costituisce la conclusione<br />
<strong>di</strong> una serie ventennale <strong>di</strong> ricerche<br />
sulle città e sul territorio italiano,<br />
che necessitano <strong>di</strong> essere sistematicamente<br />
rivedute alla luce delle acquisizioni<br />
recenti, e unificate dal punto <strong>di</strong> vista<br />
grafico per essere pubblicate in un<br />
apposito Atlante.<br />
Metodologia<br />
Il progetto <strong>di</strong> Ricerca prevede l’utilizzazione<br />
del metodo sperimentato della tipologia<br />
progettuale.<br />
Il progetto <strong>di</strong> Ricerca punta al confronto<br />
sistematico delle molteplici letture fino<br />
ad ora effettuate sulle città e territori italiani,<br />
me<strong>di</strong>ante uno specifico layout grafico<br />
unificato<br />
Durata<br />
pluriennale<br />
Titolo della ricerca:<br />
Nuove parti urbane ed e<strong>di</strong>fici della istituzione/segni,<br />
significati, linguaggio<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Cavallina Gianni Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Gasperini Massimo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Lambar<strong>di</strong> Stefano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Pastorini Alessandro Cultore della materia<br />
Ruocco Angelo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La <strong>progettazione</strong> delle chiese nell’area fiorentina<br />
negli ultimi anni del novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Degl’Innocenti Piero Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Rosetti Antonella Cultore della materia<br />
Di Nubila Lucia Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Recupero urbano e progetto<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Di Cristina Benedetto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Chieffi Stefano Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Firenze: la città degli stranieri e il cimitero<br />
degli Allori<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Gobbi Sica Grazia Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
26<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia speciale nell’area italiana.<br />
Analisi comparata dei <strong>di</strong>versi filoni<br />
tipologici dell’architettura dalle matrici<br />
originarie al movimento moderno<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Maffei Gian Luigi Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il castello <strong>di</strong> Shawbak (Giordania): dalla<br />
ricerca all’intervento <strong>di</strong> restauro<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mocenni Carlo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa :<br />
Mocenni Lodovico Architettto<br />
So<strong>di</strong> Enrico Ingegnere<br />
Lanfranchi Maria R. Restauratrice<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Avanguar<strong>di</strong>a e/o tra<strong>di</strong>zione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Natalini Adolfo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Arrigoni Fabrizio F.V. Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
architettura e<br />
dell’anno precedente.<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il linguaggio architettonico della architettura<br />
solare con l’integrazione <strong>di</strong> tecnologie<br />
per le energie rinnovabili nella<br />
<strong>progettazione</strong> bioclimatica<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puccetti Paolo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Del Signore Giovanni Esperto<br />
Giannini Luca Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Contemporaneità nel contesto storico<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Stefanelli Virginia Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bascherini Enrico Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<strong>di</strong><br />
Ricerca:<br />
La ricerca approda dopo anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
verifica a determinare due campi <strong>di</strong> ricerca<br />
<strong>di</strong>stinti “i centri storici” e la “periferia”<br />
che è in fase <strong>di</strong> conclusione con la<br />
pubblicazione attraverso i fon<strong>di</strong> 2005/<br />
2006.<br />
La nuova ricerca parte dalla consapevolezza<br />
della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> progettare nel contesto<br />
storico (articolato-complesso-denso<br />
<strong>di</strong> significati), ad essa si contrappone la<br />
rinnovata ricerca <strong>di</strong> alcuni progettisti ed<br />
esempi d’architettura contemporanea<br />
che trova nei caratteri dell’identità della<br />
città storica la terra fertile per il progetto<br />
contemporaneo.<br />
Se la ricerca precedente ha indagato<br />
sulle qualità della città storica e sulla dua-<br />
lità città antica e città moderna, la nuova<br />
ricerca propone alcune vie <strong>di</strong> ricerca<br />
rintracciabili nel progetto contemporaneo.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Analisi per la lettura e la valutazione<br />
qualitativa delle strutture e<strong>di</strong>lizie storiche<br />
e del territorio a loro afferente con<br />
applicazione dei risultati dell’analisi dell’orientamento<br />
solare base <strong>di</strong> sviluppo<br />
delle geometrie pitagoriche.<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Aterini Barbara Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia M.R. Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Canonico Renato Architetto<br />
Niccolai Nicola Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Questa ricerca nasce dai risultati ottenuti<br />
nell’ambito del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
presentato dalla sottoscritta nell’anno<br />
2006: Il rilievo dell’orientamento degli<br />
e<strong>di</strong>fici in relazione alla luce solare.<br />
Scopo dello stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare,<br />
partendo dall’orientamento degli e<strong>di</strong>fici,<br />
il progetto e<strong>di</strong>lizio e da qui, applicando<br />
le relazioni pitagoriche <strong>di</strong> geometria<br />
pratica che hanno portato risultati<br />
per l’in<strong>di</strong>viduazione dei moduli e della loro<br />
aggregazione, ricostruire il protocollo del<br />
cantiere.<br />
La ricerca, applicata a più strutture bizantino-me<strong>di</strong>oevali,<br />
dovrà operare confronti<br />
e stabilire quali fossero le regole<br />
seguite dai costruttori antichi.<br />
In tale ambito l’indagine e l’analisi dell’orientamento<br />
dei monumenti è alla base<br />
della ricerca, considerando che l’orientamento<br />
riferito alla luce solare era un riferimento<br />
fondamentale dei costruttori<br />
antichi.<br />
I lavori già iniziati con i rilievi dell’orientamento<br />
a San Galgano in Val <strong>di</strong> Merse<br />
(Siena) (marzo 2004) e al Castello <strong>di</strong><br />
27<br />
Federico II a Prato, si sono perfezionati<br />
nel corso della spe<strong>di</strong>zione in Francia al<br />
Castello normanno <strong>di</strong> Gisors (settembre<br />
2004), e durante la missione a San Marco<br />
Argentano (Cosenza) (ottobre 2006marzo<br />
2007).<br />
In particolare le relazioni geometriche<br />
verificate sul castello normanno <strong>di</strong> Gisors<br />
e a San Marco Argentano sono state<br />
presentate dal gruppo <strong>di</strong> ricerca al<br />
Convegno Internazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> tenutosi<br />
ad Haifa (Israele) nel maggio 2007:<br />
Symposium in Honor of the 102nd Birthday<br />
of Dr. Zeev Goldmann, presso la<br />
Haifa University-Faculty of Humanities.<br />
Il lavoro in Calabria, la cui risonanza ha<br />
già creato una vasta eco documentata<br />
dalle pubblicazioni sui giornali della Calabria<br />
<strong>di</strong> vari articoli e da un articolo, del<br />
maggio 2007, sull’Avvenire; nonchè da<br />
una intervista alla ra<strong>di</strong>o, dovrà proseguire<br />
con ulteriori approfon<strong>di</strong>menti.<br />
Tale ricerca prende avvio dalla richiesta<br />
ale ricerca ricerca prende avvio dalla richiesta<br />
<strong>di</strong> concessione relativa allo stu<strong>di</strong>o<br />
dell’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> San Marco Argentano<br />
e dell’Abbazia della Matina con<br />
delibera approvata all’unanimità dal Consiglio<br />
Comunale della Città <strong>di</strong> San Marco<br />
Argentano (marzo 2007) e già inoltrata<br />
alla Regione Calabria per il reclutamento<br />
dei fon<strong>di</strong> europei.<br />
La restituzione dei risultati finali della ricerca<br />
prevede una pubblicazione e la<br />
realizzazione <strong>di</strong> tavole esplicative finalizzate<br />
ad una mostra.<br />
Barbara Aterini, responsabile <strong>di</strong> questa<br />
Unità operativa, già membro del comitato<br />
scientifico della ricerca: Stu<strong>di</strong>o e Lettura<br />
all’interno del Territorio del Comune<br />
<strong>di</strong> San Marco Argentano sui percorsi che<br />
dal Castello normanno giungono all’Abbazia<br />
della Matina è stato responsabile<br />
del coor<strong>di</strong>namento scientifico <strong>di</strong> missione<br />
per i rilievi della torre normanna <strong>di</strong><br />
San Marco Argentano (COSENZA) (21 al 31<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bigagli Michela Dottoranda <strong>di</strong> ricerca<br />
Puccini Chiara Architetto<br />
ottobre 2006).<br />
Inoltre è responsabile scientifico dei rapporti<br />
con le istituzioni scolastiche locali<br />
ed in questo ambito ha svolto presso<br />
l’Istituto per Geometri <strong>di</strong> San Marco Argentano<br />
(Cosenza) lezioni sul rilievo <strong>di</strong>retto,<br />
topografico e sulla relativa restituzione<br />
prospettica da immagini fotografiche<br />
tramite l’utilizzo <strong>di</strong> appositi software<br />
(ottobre 2006 e marzo 2007).<br />
Cecilia Luschi è stata chiamata dal Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Architettura ed Analisi della Città<br />
Me<strong>di</strong>terranea dell’Università <strong>di</strong> Reggio<br />
Calabria come consulente per il Programma<br />
<strong>di</strong> Ricerca PRIN 2004-2005: L’Organizzazione<br />
Territoriale Cistercense in Italia<br />
Meri<strong>di</strong>onale: la valle del Crati nella<br />
Calabria Citra.<br />
Durata<br />
Tempo previsto 12 mesi<br />
Titolo della ricerca:<br />
Infrastrutture urbane e infrastrutture<br />
territoriali nella Toscana del trecento<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bartoli M. Teresa Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Mele Giampiero Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Fossi Elena Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il rinnovo della convenzione relativa al<br />
rilievo del complesso conventuale <strong>di</strong> S.<br />
Maria Novella permette <strong>di</strong> legare, come<br />
era nelle intenzioni preliminari, la ricerca<br />
del 2006 (relativa a criteri territoriali<br />
e urbani del progetto gotico) a quella del<br />
2005, relativa al rilievo e allo stu<strong>di</strong>o del<br />
<strong>di</strong>segno dei gran<strong>di</strong> conventi.<br />
Il completamento del rilievo del complesso<br />
<strong>di</strong> S. Maria Novella e l’analisi dei risultati<br />
sta portando l’evidenza <strong>di</strong> un progetto<br />
a scala <strong>di</strong> isolato urbano, basato<br />
puntualmente su modelli grafici <strong>di</strong> ascen-<br />
denza altome<strong>di</strong>evale, testimoniati dalla<br />
celebre pianta <strong>di</strong> San Gallo, probabilmente<br />
conservati e sviluppati nel tempo<br />
con continuità. Il <strong>di</strong>segno della città appare<br />
come sistema a matrice circolare<br />
<strong>di</strong> sottosistemi fondati su griglie ortogonali.<br />
Dalla città al territorio, la strategia<br />
che posiziona le strutture territoriali si<br />
delinea con coerenza e continuità. Il progetto<br />
architettonico dei <strong>di</strong>versi elementi<br />
che compongono il grande convento, in<br />
particolare la chiesa, può essere stu<strong>di</strong>ato<br />
dal punto <strong>di</strong> vista della sua struttura<br />
grafica e degli strumenti concettuali della<br />
sua ideazione.<br />
La puntuale descrizione <strong>di</strong> queste strategie,<br />
dalla fabbrica alla città al territorio,<br />
è lo scopo <strong>di</strong> questa fase della ricerca,<br />
il cui fine ultimo è <strong>di</strong> concludersi in<br />
una pubblicazione.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il rilievo come strumento <strong>di</strong> indagine per<br />
il recupero: il caso dei piccoli centri minori<br />
all’interno del tessuto urbanizzato<br />
della piana fiorentina<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bertocci Stefano Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pancani Giovanni Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parrinello Sandro Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il <strong>di</strong>segno e la misura come strumento<br />
<strong>di</strong> valutazione dell’identità dei luoghi<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bini Marco Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità opera-<br />
tiva afferenti al Dipartimento:<br />
Bellini Alessandro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Capitanio Carolina Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Pintore Angela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Concas Francesca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La Cupola <strong>di</strong> Santa Maria del Fiore - indagini<br />
non invasive - il georadar<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Corazzi Roberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Guarino Guarini. Il San Lorenzo a Torino<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Crescenzi Carmela Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Matta Francesco Laureando<br />
Petito Tommaso Laureando<br />
Vanni Giulia Laureando<br />
Vannuccini Clau<strong>di</strong>o Laureando<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Dimore storiche fiorentine<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Jaff Marco Professore associato<br />
28<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I paramenti murari nei nuclei storici della<br />
Toscana quali elementi <strong>di</strong> identità propria<br />
o rielaborata da altre culture<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mandelli Emma Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bello Antonello Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Salvatore Marta Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bologna Lorenza Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Taddei Giovanna Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Velo Uliva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Rilievo e documentazione dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi<br />
minori della Svizzera Pesciatina<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Merlo Alessandro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lavoratti Gaia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Troiano Duccio Laureando<br />
Zucconi Massimo Laureando<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La rappresentazione <strong>di</strong> architettura in<br />
rapporto all’evoluzione degli artefatti<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
cognitivi<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pratesi Giovanni Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Campani Gilberto Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Barbera Salvo Cultore della materia<br />
Lucifora Marco Cultore della materia<br />
Mennea Ruggiero Cultore della materia<br />
Velatta Laura Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La rappresentazione <strong>di</strong> oggetti architettonici<br />
è da sempre argomento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
in funzione dell’evoluzione culturale e<br />
tecnologica.<br />
L’artificio cognitivo occupa una posizione<br />
importante in questo processo evolutivo<br />
ed i risultati a cui <strong>di</strong> volta in volta<br />
si approda fanno <strong>di</strong>scutere ulteriormente<br />
del ruolo <strong>di</strong> questi nell’evoluzione della<br />
rappresentazione in architettura.<br />
La ricerca, naturale continuazione della<br />
precedente “Rappresentazione dell’architettura<br />
e architettura della rappresentazione”,<br />
si svilupperà prendendo in esame<br />
oltre ai softwares <strong>di</strong> settore anche<br />
altre periferiche in via <strong>di</strong> sviluppo applicativo<br />
nella <strong>progettazione</strong> e nello stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> oggetti architettonici complessi.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Percezione dell’architettura, modello <strong>di</strong><br />
spazio e tecniche <strong>di</strong> rappresentazione<br />
attraverso lo stu<strong>di</strong>o della cultura materiale<br />
e degli antichi strumenti <strong>di</strong> misura<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puliti Enrico Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
Titolo della ricerca:<br />
Archivio <strong>di</strong>gitale del patrimonio iconografico<br />
museale europeo: la Libreria <strong>di</strong>gitale<br />
dell’illustrazione <strong>di</strong> Moda<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puma Paola Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Concas Francesca Dottarando <strong>di</strong> ricerca<br />
Paci Isabella Laureata- consulente<br />
Ghelarducci C. Laureata- consulente<br />
Bertocci Silvia Laureata- consulente<br />
Yeong Yujin Consulente<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’interesse storico artistico del patrimonio<br />
culturale italiano, non <strong>di</strong>sgiunto dai<br />
crescenti problemi <strong>di</strong> manutenzione e<br />
gestione museale, ha nel tempo promosso<br />
nel nostro paese la formazione <strong>di</strong> un<br />
know-how particolarmente spinto sull’uso<br />
<strong>di</strong> specifiche applicazioni delle nuove tecnologie<br />
per l’acquisizione e la gestione<br />
dati, oltre che per la comunicazione dei<br />
contenuti museografici attraverso strumenti<br />
<strong>di</strong> ICT, oggi necessari per la pianificazione<br />
<strong>di</strong> interventi materiali e/o <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> parti sensibili dei nostri<br />
beni culturali.<br />
Molti musei stanno perciò oggi investendo<br />
risorse nel processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gitalizzazione<br />
delle proprie collezioni, che rappresentano<br />
spesso anche realtà culturali ed<br />
amministrative complesse.<br />
Principi <strong>di</strong> riferimento quali la decentralizzazione<br />
e l’interoperabilità sono stati<br />
alla base delle strategie <strong>di</strong> approccio alla<br />
<strong>progettazione</strong> <strong>di</strong> sistemi tecnologici per<br />
la comunicazione e l’integrazione <strong>di</strong> con-<br />
tenuti <strong>di</strong>gitali culturali per il progetto <strong>di</strong><br />
Libreria <strong>di</strong>gitale dell’illustrazione <strong>di</strong> Moda.<br />
L’illustrazione <strong>di</strong> moda costituisce un patrimonio<br />
culturale <strong>di</strong> notevole rilevanza<br />
storica, sociologica e artistica per tutti i<br />
paesi protagonisti delle vicende e della<br />
storia vestimentaria.<br />
L’iconografia del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto o <strong>di</strong><br />
illustrazione rappresenta, infatti, una<br />
potente testimonianza della cultura e del<br />
gusto delle varie epoche e contemporaneamente<br />
un testo descrittivo da indagare<br />
dal punto <strong>di</strong> vista linguistico e <strong>di</strong>sciplinare<br />
nei <strong>di</strong>versi campi tematici e<br />
applicativi del fashion design: dall’abbigliamento<br />
al tessile, al gioiello.<br />
Le consistenti produzioni grafiche esistenti<br />
negli archivi <strong>di</strong> case <strong>di</strong> moda, musei,<br />
biblioteche, centri <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, case<br />
e<strong>di</strong>trici sono attualmente raramente raccolte,<br />
or<strong>di</strong>nate, catalogate e reperibili in<br />
catalogazioni consultabili, in una situazione<br />
che accomuna l’Italia agli altri paesi<br />
europei.<br />
Scopo e fasi della ricerca<br />
Con lo scopo <strong>di</strong> superate le barriere fisiche<br />
<strong>di</strong> accesso al museo e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />
tra musei posti in <strong>di</strong>versi paesi, nasce<br />
nel 2005 il progetto, in collaborazione con<br />
la Galleria del Costume <strong>di</strong> Palazzo Pitti<br />
<strong>di</strong> Firenze, pensato come nucleo italiano<br />
<strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> archivi <strong>di</strong>gitali europei sull’illustrazione<br />
<strong>di</strong> moda. Della rete internazionale<br />
fanno parte, ad oggi, un partner<br />
spagnolo - il Centro Superior Diseño<br />
De Moda Madrid, a sua volta collegato<br />
all’istituzione museale del Museo del<br />
Traje <strong>di</strong> Madrid- e la Ecole Superieure<br />
Estienne <strong>di</strong> Parigi.<br />
Metodologia<br />
La sperimentazione è stata finora avviata<br />
dal nodo italiano della rete strutturando<br />
l’archivio <strong>di</strong>gitale comprendente i <strong>di</strong>segni<br />
appartenenti al Fondo Thayaht, nucleo<br />
<strong>di</strong> 106 bozzetti del poliedrico artista<br />
futurista fiorentino, tra le altre cose in-<br />
29<br />
ventore del rivoluzionario capo <strong>di</strong> abbigliamento<br />
che avrebbe poi avuto tanta<br />
fortuna: la tuta.<br />
Contenuti redazionali e contenuti provenienti<br />
dai repository esterni sono consultabili<br />
per portare il singolo documento<br />
dall’ambiente che lo ha prodotto all’ambiente<br />
del fruitore moderno colmando<br />
il vuoto che in genere si viene a creare<br />
fra documento e informazione nell’ambito<br />
della <strong>di</strong>vulgazione al grande<br />
pubblico. Il progetto della Libreria <strong>di</strong>gitale<br />
dell’illustrazione <strong>di</strong> Moda si rivolge<br />
alla comunità professionale, ma anche<br />
ad un pubblico più vasto <strong>di</strong> quello classico<br />
dei ricercatori d’archivio, mettendo a<br />
<strong>di</strong>sposizione una base dati scientificamente<br />
affidabile, in cui la quantità dei<br />
dati non vada a scapito della loro qualità<br />
ed è progettato per tre tipologie <strong>di</strong> fruitori:<br />
-stu<strong>di</strong>osi del costume e della moda<br />
-operatori dell’informazione e delle istituzioni<br />
museali <strong>di</strong> settore<br />
-pubblico non specializzato.<br />
Risultati preve<strong>di</strong>bili<br />
La Libreria <strong>di</strong>gitale dell’illustrazione <strong>di</strong><br />
Moda consente, <strong>di</strong> elaborare informazioni<br />
oggi <strong>di</strong>stribuite in archivi <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong><br />
musei e istituti culturali attraverso chiavi<br />
<strong>di</strong> interpretazione che possono essere<br />
costituite da brevi saggi a contenuto<br />
informativo <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso livello oppure da<br />
gallerie visuali tematicamente legate.<br />
Il visitatore può scegliere il proprio percorso<br />
culturale recuperando keys a partire<br />
da un singolo elemento <strong>di</strong>sponibile<br />
in un museo o da uno specifico interesse<br />
con la formazione <strong>di</strong> percorsi formativi<br />
personalizzati. Reti <strong>di</strong> musei possono<br />
inoltre essere sviluppate al fine <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre le proprie collezioni e promuovere<br />
un accesso integrato al bene<br />
culturale.<br />
Durata<br />
Il progetto ha durata pluriennale, pre-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
sumibilmente in numero <strong>di</strong> tre.<br />
architettura e<br />
innovazione<br />
Titolo della ricerca:<br />
E<strong>di</strong>fici con paramenti policromi in Toscana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Scalzo Marcello Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bovio Valentina Cultore della materia<br />
Caprara Andrea Cultore della materia<br />
Grillotti Francesca Cultore della materia<br />
Sgarioto Salvatore Cultore della materia<br />
Frulio Gabriela Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Rilievo, indagine e conoscenza delle archeologie<br />
monumentali <strong>di</strong> Villa Adriana<br />
a Tivoli<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Di Tondo Sergio Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Battini Carlo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Fantini Filippo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Docente a contratto<br />
Susca Filippo Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca si pone come obbiettivo la<br />
conoscenza profonda delle regole architettoniche<br />
e compositive che sottendono<br />
il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> un complesso monumentale<br />
così originale come la Villa <strong>di</strong> Adriano<br />
a Tivoli. Il tema si propone <strong>di</strong> analizzare<br />
l’intero complesso <strong>di</strong> epoca adrianea<br />
(117 d.C.-138 d.C.). Gli strumenti<br />
<strong>di</strong> indagine utilizzati sono quelli propri<br />
della <strong>di</strong>sciplina architettonica: il rilievo,<br />
l’analisi della misura, l’analisi delle strutture<br />
murarie e relativa collocazione temporale,<br />
lo stu<strong>di</strong>o della struttura compositiva<br />
e <strong>di</strong>stributiva dell’intero aggregato<br />
della Villa e delle singole fabbriche.<br />
Dette analisi concorrono alla definizione<br />
<strong>di</strong> un quadro evolutivo chiaro del complesso<br />
adrianeo e <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong><br />
approccio alla conoscenza del bene architettonico<br />
finalizzata alla lettura delle<br />
strutture compositive che governano la<br />
“<strong>di</strong>sposizione”.<br />
Le operazioni <strong>di</strong> documentazione e conoscenza<br />
possono qui trarre estremo beneficio<br />
sia delle esperienze pregresse dei<br />
componenti del team <strong>di</strong> ricerca, attuate<br />
proprio sul sito della Villa, sia dalle loro<br />
specifiche competenze nel campo del rilievo<br />
<strong>di</strong>gitale, che già si è <strong>di</strong>mostrato chiave<br />
fondamentale per l’indagine e la conoscenza<br />
delle archeologie monumentali.<br />
La ricerca, assistita dalla copiosa e non<br />
sempre or<strong>di</strong>nata letteratura in merito<br />
alla Villa e ai singoli pa<strong>di</strong>glioni, intende<br />
affrontare il tema della composizione<br />
della Villa alle <strong>di</strong>fferenti scale <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong><br />
che concorrono alla definizione<br />
degli ambienti adrianei. La lettura della<br />
Villa alla scala urbanistica e territoriale<br />
affronta il rapporto del complesso adrianeo<br />
con la struttura consolidata del territorio<br />
naturale e antropizzato dell’agro<br />
tiburtino, al fine <strong>di</strong> comprendere l’influenza<br />
della conformazione del sito nei confronti<br />
delle scelte compositive alla base<br />
del progetto. Lo stu<strong>di</strong>o dei singoli pa<strong>di</strong>glioni<br />
della Villa e del tessuto connettivo<br />
dei percorsi sotterranei e fuori terra (non<br />
sempre ad oggi sufficientemente documentato),<br />
intende far chiarezza sull’impiego<br />
funzionale, ancora non definito, <strong>di</strong><br />
alcuni pa<strong>di</strong>glioni (la c.d. “Palestra”, il c.d.<br />
Pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> Tempe, il sistema Triclinio<br />
Imperiale, Hospitalia, ecc.), e sulle tipologie<br />
inse<strong>di</strong>ative da cui i pa<strong>di</strong>glioni della<br />
Villa traggono riferimento. Si intende infine<br />
affrontare lo stu<strong>di</strong>o alla scala <strong>di</strong> dettaglio<br />
dell’apparato decorativo presente<br />
all’interno dei singoli pa<strong>di</strong>glioni. Quest’ultima<br />
fase da un lato è funzionale alle due<br />
precedenti, dall’altro restituisce, ancor<br />
più dell’architettura, una visione chiara<br />
del clima culturale presente all’epoca<br />
della costruzione della Villa.<br />
La ricerca affrontata nel rispetto dei temi<br />
sopra citati non può prescindere da approfon<strong>di</strong>te<br />
operazioni <strong>di</strong> rilievo <strong>di</strong>retto e<br />
strumentale. Lo sviluppo tecnologico oggi<br />
fornisce una considerevole varietà <strong>di</strong><br />
strumenti <strong>di</strong> indagine che hanno già trovato<br />
modo <strong>di</strong> essere applicati dallo stesso<br />
team <strong>di</strong> ricerca qui proposto con soluzioni<br />
originali ed innovative; la ricerca<br />
si arricchisce quin<strong>di</strong> della possibilità <strong>di</strong><br />
sperimentare nuove metodologie <strong>di</strong> indagine<br />
e documentazione <strong>di</strong> un complesso<br />
archeologico vario ed unico come la<br />
Villa dell’Imperatore Adriano a Tivoli.<br />
30<br />
Titolo della ricerca:<br />
Archeologia industriale, progetto <strong>di</strong> riconversione<br />
funzionale per attrezzature<br />
espositive e metaprogetto urbano<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Breschi Alberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tamino Marco Ricercatore<br />
Andreini Laura Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Martera Eugenio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Barberis Valerio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parigi Eva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Piccioli Martino Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cesaro Edoardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Giannoni Clau<strong>di</strong>a Assegnista<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Architettura e tipografia nel primo novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
D’Auria Antonio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Maini Giuseppe Docente a contratto<br />
Lazzaro Mauro Docente a contratto<br />
Battaglini Yuri Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Masini Roberto Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il museo della città<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Lorusso Flaviano M. Professore associato<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Moretti Marino Professore associato architettura e<br />
luoghi<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Becagli Nicola Cultore della materia<br />
Deriu Francesco Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Gai Alessio Cultore della materia<br />
Nocentini Teresa Cultore della materia<br />
Shaub Jennifer Collaboratore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
All’interno del grande sviluppo della realizzazione<br />
<strong>di</strong> musei, così specifica e <strong>di</strong>ffusa<br />
nella società contemporanea al punto<br />
da delineare una sorta <strong>di</strong> museum<br />
boom -secondo la definizione <strong>di</strong> Luca<br />
Basso Peressut- il Museo della Città rappresenta<br />
una declinazione particolare,<br />
nel suo ruolo funzionale e simbolico <strong>di</strong>rettamente<br />
connesso alla città <strong>di</strong> riferimento,<br />
assunta essa stessa come materia<br />
del suo contenuto. Relazione speciale,<br />
compresa tra il compito <strong>di</strong> radunare,<br />
custo<strong>di</strong>re e mostrare i materiali<br />
significativi e rappresentativi della sua<br />
memoria e quello <strong>di</strong> laboratorio propositivo<br />
della sua storia evolutiva in atto.<br />
A Firenze, un Museo della Città cerca da<br />
tempo la sua sede. Pur avendo già delineato<br />
il suo contenuto museografico, una<br />
ricognizione documentaria comparativa<br />
con analoghe esperienze e realizzazioni<br />
italiane e straniere, sia in termini <strong>di</strong> contenuti<br />
che <strong>di</strong> espressione architettonica,<br />
nonchè la riflessione sul suo portato potenziale<br />
tramite anche l’elaborazione <strong>di</strong><br />
ipotesi progettuali attraverso la <strong>di</strong>dattica<br />
del Laboratorio <strong>di</strong> Progettazione e<br />
delle tesi <strong>di</strong> Laurea sul possibile MCF -<br />
Museo della Città <strong>di</strong> Firenze, possono<br />
costituire l’obiettivo utile <strong>di</strong> un programma<br />
<strong>di</strong> ricerca in grado <strong>di</strong> illuminarne,<br />
aggiornarne e figurarne un’ipotesi attualizzata.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Future House: intenzioni e progetto<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Eterogeneità ed omogeneità dello e nello<br />
spazio museale<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pannocchia Vittorio Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Tra gli aspetti, indagati nella ricerca “Occasioni<br />
urbane e Museo” svolta in precedenza,<br />
ve n’è uno che merita ulteriori<br />
approfon<strong>di</strong>menti perché ha reso in piena<br />
evidenza una <strong>di</strong>rezione lungo cui <strong>di</strong>rigere<br />
nuove indagini. Si tratta del concetto<br />
<strong>di</strong> “eterogeneità” ed “omogeneità”<br />
dello e nello spazio museale. Le due preposizioni,<br />
l’una specificativa e l’altra in<strong>di</strong>spensabile<br />
quando si in<strong>di</strong>ca “il dentro”<br />
sono state poste innanzi al termine spazio<br />
per evidenziare la loro coesistenza.<br />
Ora mentre l’espressione “eterogeneità<br />
ed omogeneità dello spazio museale” fa<br />
riferimento <strong>di</strong>retto alla conformazione<br />
architettonica dell’attrezzatura museo, la<br />
seconda richiama alla mente i rapporti<br />
instaurati tra quest’ultima e le cose mostrate.<br />
Vista la <strong>di</strong>ffusione sempre maggiore,<br />
in confronto al passato, <strong>di</strong> molti<br />
mezzi adatti per comunicare prontamente<br />
i concetti sui quali ogni oggetto effettivamente<br />
esistente è basato non può<br />
destare meraviglia un fatto. Oggi viene<br />
considerato essenziale, per la vita dell’uomo,<br />
l’insieme delle azioni che il singolo,<br />
in quanto appartenente alla comunità<br />
sociale, e questa ultima devono<br />
compiere, spesso insieme, “per mostrare”.<br />
Sembra anche evidente e ciascuno<br />
Titolo della ricerca:<br />
La cultura del paesaggio in Italia dal<br />
1950al 2000<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Agostini Elisabetta M. Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Carbini Emiliana Cultore dela materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il ruolo della luce nel progetto d’architettura<br />
contemporanea<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Capanni Fabio Professore Associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Marrocchi Clau<strong>di</strong>o Dottarando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Viaggi, migrazioni, contaminazioni - il<br />
viaggio come progetto e trasposizione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Collotti Francesco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Ariani Lisa Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> architettura in aree archeo-<br />
31<br />
logiche: l’accesso a luoghi archeologici<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Eccheli Maria Grazia Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pivetta Michelangelo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Pireddu Alberto Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Barontini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto architettonico in ambito sanitario<br />
nei rapporti con il contesto territoriale<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Giovanni Esperto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
L’inserimento urbanistico delle opere<br />
ospedaliere nel territorio è <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria<br />
importanza per il recupero e la rivitalizzazione<br />
<strong>di</strong> quella parte <strong>di</strong> città su<br />
cui insiste la struttura sanitaria. Tale attenzione<br />
è peraltro <strong>di</strong>sattesa, nella stragrande<br />
maggioranza dei casi, per una<br />
duplice serie <strong>di</strong> motivazioni. Da un lato<br />
la <strong>progettazione</strong> <strong>di</strong> tali opere è stata ed<br />
è affidata ai cosiddetti specialisti <strong>di</strong> settore<br />
che in nome <strong>di</strong> esigenze specificatamente<br />
peculiari, contribuiscono alla<br />
concretizzazione <strong>di</strong> quei volumi amorfi e<br />
in<strong>di</strong>fferenziati che tanta responsabilità<br />
hanno avuto e hanno nei confronti della<br />
qualità dell’architettura. Dall’altro la<br />
mancanza della costruzione <strong>di</strong> una base<br />
teorica unitaria sui problemi del contesto<br />
e in particolare la carenza <strong>di</strong> sensibilità<br />
e la mai sufficiente presa <strong>di</strong> coscien-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
za sui risvolti ambientali sempre connessi<br />
con l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> macrostrutture specializzate<br />
come l’ospedale, ha impe<strong>di</strong>to,<br />
salvo qualche rara eccezione, la costruzione<br />
<strong>di</strong> un metodo progettuale estensibile<br />
al territorio pur partendo da un fatto<br />
specifico e specializzato. Sarebbe oltremodo<br />
in<strong>di</strong>spensabile riattualizzare il binomio<br />
teoria-metodo progettuale, soprattutto<br />
in ambito sanitario, per riportare<br />
l’attenzione sul concetto e sul termine<br />
<strong>di</strong> morfologia urbana troppo sovente<br />
dato per acquisito, o peggio per superfluo.<br />
Ciò accade non perché tipologia<br />
e morfologia avessero mostrato segni<br />
<strong>di</strong> debolezza od obsolescenza in favore<br />
del principio più generale del già<br />
teorizzato “principio inse<strong>di</strong>ativo”. Ciò<br />
avviene, ed è grave, in nome <strong>di</strong> esigenze<br />
funzionali che finiscono per assumere<br />
ruolo inessenziale per la configurazione<br />
della morfologia stessa e marginale<br />
anche per la composizione architettonica<br />
del manufatto (il variare temporale<br />
dell’esigenza funzionale finisce<br />
con il compromettere la scelta iniziale<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla maggiore o<br />
minore flessibilità d’uso del tipo e<strong>di</strong>lizio).<br />
L’importanza troppo sovente elusa <strong>di</strong><br />
questo aspetto risiede nel fatto che l’intervento<br />
progettuale a carattere ospedaliero<br />
si inserisce a pieno titolo, e in un<br />
gran numero <strong>di</strong> casi, nel più ampio capitolo<br />
del “restauro urbano”. I progetti e<br />
successivamente le realizzazioni che si<br />
andranno a compiere prossimamente o<br />
riguarderanno l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> nuovi complessi<br />
o il miglioramento e il completamento<br />
<strong>di</strong> complessi esistenti. Si concretizzeranno<br />
in forme che dovrebbero essere<br />
sostenute da necessità inelu<strong>di</strong>bili<br />
che nulla hanno a che vedere con le cosiddette<br />
esigenze funzionali che, secondo<br />
taluni, dovrebbero costituire da sole<br />
il back ground del progetto. In altri termini<br />
se non è impossibile trovare una<br />
struttura ospedaliera che funzioni, che<br />
non significa peraltro che sod<strong>di</strong>sfi in ogni<br />
parte i suoi operatori (ma all’architettura<br />
poco importa o dovrebbero importare<br />
le logiche <strong>di</strong> potere all’interno <strong>di</strong> tali<br />
strutture), è <strong>di</strong>fficile trovarne una la cui<br />
morfologia complessiva sia in sintonia<br />
con la morfologia urbana preesistente,<br />
e ancor più <strong>di</strong>fficile trovarne una la cui<br />
morfologia si possa porre come momento<br />
<strong>di</strong> sintesi <strong>di</strong> un processo analitico più<br />
generale <strong>di</strong> cui il progetto specifico costituisce<br />
solo l’atto finale.<br />
Scopo della ricerca è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
una serie <strong>di</strong> esempi “positivi” nell’accezione<br />
<strong>di</strong>anzi esposta attraverso una fase<br />
<strong>di</strong> lettura del territorio d’appartenenza<br />
delle opere prescelte attraverso una fase<br />
<strong>di</strong> analisi critica delle opere medesime.<br />
Con lo scopo <strong>di</strong> poter co<strong>di</strong>ficare una<br />
“metodologia” <strong>di</strong> intervento per tali strutture<br />
specialistiche all’interno del proprio<br />
contesto.<br />
La durata preve<strong>di</strong>bile della ricerca è <strong>di</strong><br />
due o tre annualità.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Viaggi, migrazioni, contaminazioni, attraversamenti:<br />
le eterotopìe dei Maestri<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pirazzoli Giacomo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bini Caterina Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Martini Gioia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Balestri Cristiano Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Progettare città Laboratorio sperimentale<br />
<strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> urbana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Privitera Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Romagnoli EmilianoDottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Giagnoni Jacopo M. Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Spagni Nicola Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Zermani Paolo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Alpini Mauro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Butini Riccardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Mugnai Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Catarsi Silvia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
32<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
Morano Rosa Maria Cultore della materia<br />
2008<br />
Ricerche <strong>di</strong> ateneo<br />
or<strong>di</strong>nate secondo la sezione <strong>di</strong><br />
appartenenza del docente<br />
architettura e<br />
città<br />
Titolo della ricerca:<br />
Da infrastruttura a città. Progetti intorno<br />
alla nuova tramvia <strong>di</strong> Firenze<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Capestro Antonio Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Palumbo Cinzia Docente a contratto<br />
Neri Massimo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
De Carolis Fulvio Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Migliorato Na<strong>di</strong>a Cultore della materia<br />
Monducci Riccardo Cultore della materia<br />
Birindelli Alberto Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Nel quadro delle trasformazioni attuali il<br />
concetto <strong>di</strong> città, territorio e ambiente<br />
acquisiscono un significato a più <strong>di</strong>mensioni,<br />
rappresentano “<strong>di</strong>fferenti ecologie”<br />
ed introducono ad una nuova <strong>progettazione</strong><br />
delle relazioni tra ecosistemi, quelli<br />
naturali e quelli urbano-territoriali considerati,<br />
in toto, luoghi da abitare. In<br />
particolare le nuove infrastrutturazioni<br />
potrebbero generare scenari ine<strong>di</strong>ti della<br />
città futura e innescare strategicamen-<br />
te nuove forme <strong>di</strong> urbanità. Strade, ferrovie,<br />
linee tranviarie, scambiatori intermodali,<br />
stazioni metropolitane e ferroviarie<br />
e tranviarie, parcheggi ecc. potrebbero,<br />
come sistemi urbani complessi,<br />
generare relazioni e spazi rinnovati.<br />
Tale metodologia tende al superamento<br />
<strong>di</strong> una visione oggettuale ed episo<strong>di</strong>ca<br />
degli eventi infrastrutturali ed architettonici<br />
per ipotizzare un sistema spaziale<br />
complesso e continuo, nel quale ogni elemento<br />
ed ogni ambito si caratterizzano<br />
con una identità riconoscibile come singolarità<br />
che appartiene contemporaneamente<br />
alla totalità del sistema urbano,<br />
visto nella sua complessità.<br />
Nell’ambito della riformulazione <strong>di</strong> urbanità<br />
contemporanee, la ricerca ha scelto<br />
come ambito tematico l’infrastrutturazione<br />
della città e del territorio fiorentino<br />
attraverso la tranvia che connoterà non<br />
solo funzionalmente l’habitat urbano.<br />
La ricerca proporrà quin<strong>di</strong> lo stu<strong>di</strong>o e il<br />
progetto, attraverso laboratori <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong>,<br />
<strong>di</strong> una o più realtà urbane fortemente<br />
interessate da una infrastruttura<br />
<strong>di</strong> collegamento come la tranvia che<br />
potenzialmente può rappresentare una<br />
occasione significativa per Firenze. Partendo<br />
da una connotazione funzionale,<br />
le aree interessate dal passaggio della<br />
tranvia possono trasformarsi in infrastrutture<br />
da abitare ed essere riprogettate<br />
come luoghi <strong>di</strong> espressione <strong>di</strong> nuove<br />
identità urbane.<br />
Obiettivi<br />
Ripensare le infrastrutture come occasione<br />
<strong>di</strong> rinnovo urbano e sociale trasformandole<br />
da sistemi fisici <strong>di</strong> collegamento<br />
a nuovi spazi da restituire alla città.<br />
Metodologia e fasi <strong>di</strong> ricerca<br />
Prima Fase: primo anno<br />
- Mappatura dei luoghi notevoli intorno<br />
alla tranvia e formulazione <strong>di</strong> un progetto<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi per la loro riqualificazione.<br />
- In<strong>di</strong>viduazione dei temi progettuali at-<br />
traverso vocazioni, spazialità, attività e<br />
attrezzature con relative quantità;<br />
- In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una prima ipotesi della<br />
struttura <strong>di</strong> un impianto funzionale in scala<br />
Urbano-Territoriale nel quale siano in<strong>di</strong>cati<br />
ruoli e interazioni tra luoghi notevoli,<br />
tessuto urbano e infrastruttura;<br />
- Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità in scala Urbano-Architettonica<br />
su aree campione (UMI)<br />
estrapolate dal progetto guida sopracitato.<br />
Seconda fase : secondo anno<br />
- Pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> presentazione a video<br />
dello stu<strong>di</strong>o e dei progetti elaborati<br />
nella prima fase della ricerca.<br />
- Pubblicazione dei risultati ottenuti.<br />
Durata<br />
La ricerca sarà biennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Progetti e architetture nelle città d’arte<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Macci Loris G. Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tramonti Ulisse Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Baratelli Alberti Professore associato<br />
Zanirato Clau<strong>di</strong>o Ricercatore<br />
Fabbrizzi Fabio Ricercatore<br />
Novelli Nicoletta Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I parchi tecnologici e culturali della società<br />
me<strong>di</strong>evale. Le abbazie cistercensi:<br />
organizzazione spaziale dell’architettura<br />
e dell’ambiente.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pinagli Maria Gabriella Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Angelini Leonardo Cultore della materia<br />
33<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Le figure dello spazio sacro<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ricci Andrea Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Broccolo Bruno Docente a contratto<br />
Cavicchioli Andrea Cultore della materia<br />
Cossu Cristiano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Piatti Andrea Cultore della materia<br />
Toni Ada Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Zamagna Domenico Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
contesto<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Stu<strong>di</strong> per una operante storia delle città<br />
e del territorio italiano<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Catal<strong>di</strong> Giancarlo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Gasperini Massimo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Lon<strong>di</strong> Tommaso Architetto<br />
Sardella Paolo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Nuove parti urbane ed e<strong>di</strong>fici della istituzione/segni,<br />
significati, linguaggio<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Cavallina Gianni Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Gasperini Massimo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Lambar<strong>di</strong> Stefano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Pastorini Alessandro Cultore della materia<br />
Ruocco Angelo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Evoluzione tipologica degli e<strong>di</strong>fici scolastici<br />
nella esperienza contemporanea<br />
(dal 1980 ad oggi)<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Checchi Pierfilippo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tramonti Ulisse Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Fioravanti Matteo Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
Titolo della ricerca:<br />
La <strong>progettazione</strong> delle chiese nell’area fiorentina<br />
negli ultimi anni del novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Degl’Innocenti Piero Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Rosetti Antonella Cultore della materia<br />
Di Nubila Lucia Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Recupero urbano e progetto architettonico<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Di Cristina Benedetto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Chieffi Stefano Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia speciale nell’area italiana.<br />
Analisi comparata dei <strong>di</strong>versi filoni<br />
tipologici dell’architettura dalle matrici<br />
originarie al movimento moderno<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Maffei Gian Luigi Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Avanguar<strong>di</strong>a e/o tra<strong>di</strong>zione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Natalini Adolfo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Arrigoni Fabrizio F.V. Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il linguaggio architettonico della architettura<br />
solare con l’integrazione <strong>di</strong> tecnologie<br />
per le energie rinnovabili nella<br />
<strong>progettazione</strong> bioclimatica<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puccetti Paolo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Del Signore Giovanni Esperto<br />
Giannini Luca Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Contemporaneità nel contesto storico<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Stefanelli Virginia Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bascherini Enrico Docente a contratto<br />
Maglio Andrea Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
34<br />
Titolo della ricerca:<br />
Analisi per la lettura e la valutazione<br />
qualitativa delle strutture e<strong>di</strong>lizie storiche<br />
e del territorio a loro afferente con<br />
applicazione dei risultati dell’analisi dell’orientamento<br />
solare base <strong>di</strong> sviluppo<br />
delle geometrie pitagoriche.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Aterini Barbara Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia M.R. Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Niccolai Nicola Architetto<br />
Canonico Renato Architetto<br />
Niccolai Nicola Architetto<br />
Fantini Francesca Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Ricerca biennale in itinere.<br />
Questa ricerca nasce dai risultati ottenuti<br />
nell’ambito del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
presentato dalla sottoscritta nell’anno<br />
2006: Il rilievo dell’orientamento degli<br />
e<strong>di</strong>fici in relazione alla luce solare.<br />
Scopo dello stu<strong>di</strong>o è quello <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare,<br />
partendo dall’orientamento degli e<strong>di</strong>fici,<br />
il progetto e<strong>di</strong>lizio e da qui, applicando<br />
le relazioni pitagoriche <strong>di</strong> geometria<br />
pratica che hanno portato risultati<br />
per l’in<strong>di</strong>viduazione dei moduli e della loro<br />
aggregazione, ricostruire il protocollo del<br />
cantiere.<br />
La ricerca, applicata a più strutture bizantino-me<strong>di</strong>oevali,<br />
ha lo scopo <strong>di</strong> operare<br />
confronti e stabilire quali fossero le<br />
regole seguite dai costruttori antichi.<br />
In tale ambito l’indagine e l’analisi dell’orientamento<br />
dei monumenti è alla base<br />
della ricerca, considerando che l’orientamento<br />
riferito alla luce solare era un<br />
riferimento fondamentale dei costruttori<br />
antichi.<br />
I lavori, già iniziati con i rilievi dell’orientamento<br />
a San Galgano in Val <strong>di</strong> Merse<br />
(Siena) (marzo 2004) e al Castello <strong>di</strong><br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Titolo della ricerca:<br />
Analisi per la lettura e la valutazione<br />
qualitativa delle strutture e<strong>di</strong>lizie storiche<br />
e del territorio a loro afferente con<br />
applicazione dei risultati dell’analisi dell’orientamento<br />
solare base <strong>di</strong> sviluppo<br />
delle geometrie pitagoriche.<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Aterini Barbara Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia M.R. Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Niccolai Nicola Architetto<br />
Canonico Renato Architetto<br />
Niccolai Nicola Architetto<br />
Fantini Francesca Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il cielo nel <strong>di</strong>segno dll’architettura<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bartoli M. Teresa Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Le ricerche compiute negli anni precedenti,<br />
de<strong>di</strong>cate in larga misura al <strong>di</strong>segno<br />
gotico del monumento, della città e<br />
del territorio, hanno messo in evidenza<br />
uno stretto legame tra le <strong>di</strong>scipline me<strong>di</strong>evali<br />
de<strong>di</strong>cate allo stu<strong>di</strong>o del cielo e le<br />
attività che hanno organizzato i poli materiali<br />
del paesaggio antropizzato . Modelli<br />
astratti costruiti per investigare nel<br />
cielo generano figure utili per costruire<br />
sulla terra. Molte delle trasformazioni che<br />
la storiografia corrente presenta come<br />
evoluzioni delle forme stilistiche appaiono,<br />
rivisitate con un nuovo punto <strong>di</strong> vi-<br />
sta, gli esiti <strong>di</strong> una progressione delle ricerche<br />
scientifiche rivolte alla conoscenza<br />
dei rapporti tra la terra e il cielo,<br />
messa in atto ed esemplificata attraverso<br />
le figure dell’architettura.<br />
In particolare, lo stu<strong>di</strong>o del convento e<br />
della chiesa <strong>di</strong> S. Maria Novella, oltre ad<br />
avere fornito l’occasione per stu<strong>di</strong>are la<br />
<strong>di</strong>stribuzione gotica dei conventi sulle trame<br />
urbane e aver messo in evidenza uno<br />
schema insospettato <strong>di</strong> “città ideale”, ha<br />
permesso <strong>di</strong> scoprire le puntuali relazioni<br />
tra lo specifico <strong>di</strong>segno della chiesa e alcune<br />
particolari ricerche testimoniate dai<br />
Trattati <strong>di</strong> aritmetica del tempo. Lo stu<strong>di</strong>o<br />
da un lato <strong>di</strong> documenti <strong>di</strong> cartografia<br />
gotica, dall’altro della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> nuclei<br />
inse<strong>di</strong>ativi <strong>di</strong> vario tipo su <strong>di</strong>rettrici<br />
territoriali particolari ha permesso <strong>di</strong> riconoscere<br />
nelle strategie topografiche a<br />
grande scala gli stessi schemi operanti<br />
nel <strong>di</strong>segno urbano e in quello architettonico,<br />
legati alla scienza dell’ottica formulata<br />
nei relativi trattati e sviluppata per<br />
investigare sul cielo.<br />
Nello specifico, questa volta si cerca il<br />
puntuale riscontro tra:<br />
1) la rappresentazione geometrica dell’universo<br />
quale emerge dalla cultura<br />
astronomica descritta dagli storici della<br />
scienza,<br />
2) la cartografia coeva (in particolare i<br />
portolani);<br />
3) i modelli figurati architettonici e urbani<br />
messi in evidenza attraverso i rilievi<br />
condotti nell’ultimo triennio.<br />
Il fine è quello <strong>di</strong> superare le descrizioni<br />
che la storiografia tra<strong>di</strong>zionale offre per<br />
i temi in<strong>di</strong>cati e mettere a fuoco la relazione<br />
tra la qualità, riconosciuta eccellente<br />
con unanime consenso, <strong>di</strong> un ambiente<br />
urbano e la complessità della cultura<br />
architettonica che lo ha prodotto;<br />
l’intreccio inter<strong>di</strong>sciplinare che sta alla<br />
base <strong>di</strong> ogni sua impresa spiega e motiva<br />
la riconosciuta efficienza delle solu-<br />
zioni messe in atto. Lo smontaggio e la<br />
descrizione delle <strong>di</strong>verse strutture <strong>di</strong>sciplinari<br />
presenti nei fatti spaziali presi in<br />
esame può offrire occasione <strong>di</strong> riflessioni<br />
utili anche per l’analisi del presente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il rilievo come strumento <strong>di</strong> indagine per<br />
il recupero: il caso dei piccoli centri minori<br />
all’interno del tessuto urbanizzato<br />
della piana fiorentina<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bertocci Stefano Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pancani Giovanni Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parrinello Sandro Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il <strong>di</strong>segno e la misura come strumento<br />
<strong>di</strong> valutazione dell’identità dei luoghi<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Bini Marco Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Luschi Cecilia Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Capitanio Carolina Assegnista <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Pintore Angela Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bacci Andrea Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Aiello Laura Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bal<strong>di</strong>ni Beatrice Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
35<br />
Titolo della ricerca:<br />
La Cupola <strong>di</strong> Santa Maria del Fiore - indagini<br />
tomografiche e confronto con le<br />
indagini georadar<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Corazzi Roberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La tomografia elettrica è una metodologia<br />
<strong>di</strong> misura che permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre<br />
sul corpo da investigare una quantità<br />
molto grande <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> (32, 64, ecc…;<br />
nello specifico ne sono stati utilizzati 48)<br />
sui quali viene alternativamente mandata<br />
la corrente o misurata la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
potenziale, in una sequenza pre-programmata<br />
ed interamente automatica.<br />
Si ottiene così il quadro dell’evoluzione,<br />
sia verticale che laterale, della resistività<br />
apparente, che deve poi essere interpretato<br />
in modo da poter sostituire le<br />
resistività e le profon<strong>di</strong>tà reali a quelle<br />
apparenti.<br />
La tomografia elettrica viene realizzata<br />
misurando i valori della derivata del campo<br />
elettrico in corrispondenza <strong>di</strong> una fila<br />
<strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> <strong>di</strong> misura equispaziati. Questo<br />
campo elettrico viene generato da<br />
un polo <strong>di</strong> corrente posto all’esterno del<br />
grigliato o da un <strong>di</strong>polo posto all’interno<br />
della linea <strong>di</strong> misura, il quale viene spostato<br />
all’interno della linea. Questa prospezione<br />
fornisce quin<strong>di</strong> una sezione<br />
verticale dell’oggetto indagato me<strong>di</strong>ante<br />
più <strong>di</strong> 1300 valori <strong>di</strong> resistività apparente,<br />
riportabili su una maglia regolare;<br />
consente inoltre un notevole dettaglio<br />
<strong>di</strong> definizione ed è validamente utilizzabile<br />
per in<strong>di</strong>viduare ogni genere <strong>di</strong><br />
anomalia elettrica del materiale, sia verticale<br />
che orizzontale.<br />
La resistività è un parametro in<strong>di</strong>pendente<br />
dalle caratteristiche geometriche della<br />
formazione litologica cui si riferisce ed<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
è definito come la resistenza elettrica per<br />
unità <strong>di</strong> volume. I valori <strong>di</strong> resistività <strong>di</strong>pendono<br />
dal grado <strong>di</strong> omogeneità, dal<br />
livello <strong>di</strong> alterazione e dal grado <strong>di</strong> fratturazione<br />
dei materiali .<br />
Il metodo delle tomografie elettriche si<br />
basa sull’assunto che la conducibilità elettrica<br />
è in larga misura funzione della<br />
porosità, del contenuto d’acqua e della<br />
quantità <strong>di</strong> sali in essa <strong>di</strong>sciolti.<br />
Per la Cupola verrà utilizzata la geometria<br />
Wenner/polo-<strong>di</strong>polo (geometria Wenner<br />
+ geometria polo-<strong>di</strong>polo). La geometria<br />
polo-<strong>di</strong>polo prevede il posizionamento<br />
<strong>di</strong> un “polo remoto”, cioè posto a<br />
<strong>di</strong>stanza teoricamente infinita.<br />
I dati <strong>di</strong> resistività apparente vengono<br />
elaborati con un apposito programma<br />
(ERT LAB della GEOSTUDI ASTIER) in<br />
grado <strong>di</strong> ricostruire per inversione numerica,<br />
un modello <strong>di</strong> resistività reale.<br />
Tale modello è stato realizzato tenendo<br />
conto del volume “vuoto” del passaggio<br />
<strong>di</strong> accesso a uno dei 16 “occhi” circolari<br />
della calotta interna, che si trova proprio<br />
sotto il grigliato <strong>di</strong> riferimento tracciato<br />
per la tomografia.<br />
I risultati potranno evidenziare la presenza<br />
<strong>di</strong> materiali con valori <strong>di</strong> resistività<br />
assai <strong>di</strong>versi fra loro, in particolare<br />
potranno riconoscere un primo livello<br />
superficiale (a partire dall’estradosso<br />
della vela) dello spessore <strong>di</strong> circa 50-60<br />
centimetri con valori <strong>di</strong> resistività compresi<br />
tra 4.5 x 10 4 Ùm e 5.5 x 10 4 Ùm.<br />
ed una <strong>di</strong>scontinuità stratigrafica piano<br />
parallela un secondo livello <strong>di</strong> materiali<br />
più omogenei e conduttivi, dello spessore<br />
<strong>di</strong> circa 80 centimetri (quin<strong>di</strong> si ha uno<br />
strato compreso tra i 50 cm e i 130 cm,<br />
come rilevato anche con le indagini radar)<br />
con valori <strong>di</strong> resistività compresi tra<br />
1.5 x 10 4 Ùm e 2.5 x 10 4 Ùm.<br />
E’ intuibile inoltre la presenza <strong>di</strong> un terzo<br />
strato, dai 130 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà fino<br />
all’intradosso della vela, <strong>di</strong> materiali con<br />
resistività maggiore, probabilmente paragonabili<br />
alla zona estradossale. I risultati<br />
potranno confermare quelli ottenuti<br />
dai dati delle indagini con georadar<br />
e quin<strong>di</strong> la composizione a tre strati della<br />
muratura, con una zona interme<strong>di</strong>a a<br />
composizione mista che avvalora l’ipotesi<br />
del sacco. Con la tomografia elettrica,<br />
però, saranno rilevati dati più dettagliati<br />
proprio relativamente alla composizione<br />
dello strato interme<strong>di</strong>o.<br />
La ricerca avrà durata pluriennale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Guarino Guarini. Il San Lorenzo a Torino<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Crescenzi Carmela Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Vasarri Giulio Laureando<br />
Piarulli Fabrizio Laureando<br />
Carnevale Gaetano Laureando<br />
Vanni Giulia Laureando<br />
Vannuccini Clau<strong>di</strong>o Laureando<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Dimore storiche fiorentine<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Jaff Marco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bigagli Michela Dottoranda <strong>di</strong> ricerca<br />
Puccini Chiara Architetto<br />
Mattioli Lorenzo Architetto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
I paramenti murari nei nuclei storici della<br />
Toscana quali elementi <strong>di</strong> identità pro-<br />
pria o rielaborata da altre culture<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Mandelli Emma Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Salvatore Marta Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Iurilli Stefania Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Bello Antonello Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bologna Lorenza Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Velo Uliva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cornieti Michele Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Taddei Giovanna Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Gli e<strong>di</strong>fici speciali della Svizzera Pesciatina<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Merlo Alessandro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lavoratti Gaia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La nuova ricerca, che ha come oggetto<br />
“gli e<strong>di</strong>fici speciali della Svizzera Pesciatina”,<br />
si pone in continuità con quella<br />
condotta nei tre anni precedenti, inerente<br />
il “rilievo dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi minori della<br />
Svizzera Pesciatina”.<br />
Le analisi svolte su questo peculiare territorio<br />
hanno infatti evidenziato la presenza<br />
<strong>di</strong> insiemi <strong>di</strong> manufatti omogenei<br />
per funzione e caratterizzazione architettonica,<br />
e<strong>di</strong>ficati nel corso dei secoli per<br />
sod<strong>di</strong>sfare esigenze <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne economico,<br />
sociale o spirituale.<br />
In particolare, l’attenzione verterà, in<br />
questa prima fase, sulle cartiere, la cui<br />
importanza, oggi come nei tempi passati,<br />
ha segnato il paesaggio e l’economia<br />
della Valleriana.<br />
36<br />
Tramite gli strumenti del <strong>di</strong>segno e della<br />
rappresentazione, saranno messe in<br />
evidenza le peculiari qualità architettoniche,<br />
formali e funzionali <strong>di</strong> questi complessi<br />
che, qualora non più in uso, dovranno<br />
essere preservati in vista <strong>di</strong> un<br />
loro possibile riutilizzo.<br />
Nel corso del primo anno verranno intrapresi<br />
i necessari stu<strong>di</strong> sulla bibliografia<br />
e<strong>di</strong>ta, tesi a inquadrare le cartiere nel<br />
loro corretto contesto storico-geografico.<br />
A queste analisi preliminari si affiancheranno<br />
delle ricerche più approfon<strong>di</strong>te<br />
sulle singole strutture al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
un manufatto - che fungerà da<br />
esempio “pilota” - sul quale testare le<br />
<strong>di</strong>verse metodologie <strong>di</strong> rilievo che si intendono<br />
utilizzare, verificandone l’applicabilità<br />
e l’efficacia.<br />
In questo stesso anno, compatibilmente<br />
con le risorse <strong>di</strong>sponibili, verrà attivata<br />
una prima campagna <strong>di</strong> rilevamento con<br />
lo scopo <strong>di</strong> documentare non solo gli<br />
aspetti <strong>di</strong>mensionali e geometrici del<br />
manufatto oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ma anche<br />
quelli formali, tipologici e materici lo contrad<strong>di</strong>stinguono.<br />
Il tipo <strong>di</strong> ricerca proposta e gli esiti finali<br />
che il progetto si prefigge hanno suscitato<br />
l’interesse delle associazioni locali -<br />
in particolare del Museo della Carta con<br />
il quale è al vaglio la possibilità <strong>di</strong> un<br />
accordo scientifico - che operano per la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio immobile e<br />
mobile dell’area.<br />
Nel progetto verranno coinvolti anche<br />
professori, dottori e dottoran<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca<br />
afferenti al Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione.<br />
Titolo della ricerca:<br />
La rappresentazione <strong>di</strong> architettura in<br />
rapporto all’evoluzione degli artefatti<br />
cognitivi<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pratesi Giovanni Ricercatore<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
architettura e<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca innovazione<br />
Nocentini Teresa Cultore della materia<br />
dell’anno precedente.<br />
Shaub Jennifer Cultore della materia<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Campani Gilberto Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Lucifora Marco Cultore della materia<br />
Meligeni Mario Docente a contratto<br />
Mennea Ruggiero Cultore della materia<br />
Velatta Laura Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Percezione dell’architettura, modello <strong>di</strong><br />
spazio e tecniche <strong>di</strong> rappresentazione<br />
attraverso lo stu<strong>di</strong>o della cultura materiale<br />
e degli antichi strumenti <strong>di</strong> misura<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puliti Enrico Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Archivio <strong>di</strong>gitale del patrimonio iconografico<br />
museale europeo: la Libreria <strong>di</strong>gitale<br />
dell’illustrazione <strong>di</strong> Moda<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Puma Paola Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Masci Massimiliano Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Concas Francesca Dottarando <strong>di</strong> ricerca<br />
Paci Isabella Laureata- consulente<br />
Ghelarducci C. Laureata- consulente<br />
Bertocci Silvia Laureata- consulente<br />
Yeong Yujin Consulente<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
Titolo della ricerca:<br />
E<strong>di</strong>fici con paramenti policromi in Toscana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Scalzo Marcello Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bovio Valentina Cultore della materia<br />
Caprara Andrea Cultore della materia<br />
Grillotti Francesca Cultore della materia<br />
Sgarioto Salvatore Cultore della materia<br />
Frulio Gabriela Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Rilievo, indagine e conoscenza delle archeologie<br />
monumentali <strong>di</strong> Villa Adriana<br />
a Tivoli<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Iurilli Stefania Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Fantini Filippo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Battini Carlo Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Tioli Francesco Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Di Tondo Sergio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Archeologia industriale, progetto <strong>di</strong> riconversione<br />
funzionale per attrezzature<br />
espositive e metaprogetto urbano<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Breschi Alberto Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Tamino Marco Ricercatore<br />
Andreini Laura Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Martera Eugenio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Barberis Valerio Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Parigi Eva Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Piccioli Martino Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Cesaro Edoardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Giannoni Clau<strong>di</strong>a Assegnista<br />
Todesca Giovanni Assegnista<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Architettura e tipografia nel primo novecento<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
D’Auria Antonio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Maini Giuseppe Docente a contratto<br />
Lazzaro Mauro Docente a contratto<br />
Battaglini Yuri Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il museo della città<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Lorusso Flaviano M.Professore associato<br />
37<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Future House: intenzioni e progetto<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Moretti Marino Professore associato<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Eterogeneità ed omogeneità dello e nello<br />
spazio museale<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pannocchia Vittorio Ricercatore<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
architettura e<br />
luoghi<br />
Titolo della ricerca:<br />
La cultura del paesaggio in Italia dal 1950<br />
al 2000<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Agostini Elisabetta M. Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Carbini Emiliana Cultore dela materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il ruolo della luce nel progetto d’architettura<br />
contemporanea<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Capanni Fabio Professore Associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Marrocchi Clau<strong>di</strong>o Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Masoni Alessandro Dottarando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Viaggi, migrazioni, contaminazioni - il<br />
viaggio come progetto e trasposizione<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Collotti Francesco Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Ariani Lisa Docente a contratto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> architettura in aree archeo-<br />
logiche: l’accesso a luoghi archeologici<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Eccheli Maria Grazia Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Pivetta Michelangelo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Pireddu Alberto Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Barontini Luca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Teoria e pratica progettuale quale contributo<br />
per la riqualificazione del territorio<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Giovanni Esperto<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Obiettivo centrale della politica <strong>di</strong> tutela<br />
e assetto del territorio nel nostro paese<br />
è certamente il recupero del patrimonio<br />
e<strong>di</strong>lizio esistente.<br />
La ricerca si rivolge prevalentemente al<br />
tema della riqualificazione urbana nel<br />
senso più ampio del termine sia per quanto<br />
riguarda l’ubicazione (riqualificazione<br />
<strong>di</strong> aree <strong>di</strong>messe o in via <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione<br />
all’interno dei centri storici, così come<br />
nelle imme<strong>di</strong>ate ed estreme periferie), che<br />
per quanto riguarda il tipo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia presente<br />
(pubblica e privata) o assente (ambiti<br />
naturalistici e paesaggistici).<br />
La ricerca si muove sia sul piano tipologico<br />
e morfologico che sul piano tecnologico<br />
ritenendo non possibile prescindere<br />
dai temi della sostenibilità.<br />
In modo però che questi ultimi siano<br />
sempre presenti pur non assumendo mai<br />
ruolo prevaricatore nei riguar<strong>di</strong> delle<br />
componenti del progetto.<br />
Scopo della ricerca è pertanto l’approfon<strong>di</strong>mento<br />
delle tematiche della riqualificazione<br />
morfologica, tipologica e tecnologica<br />
in relazione alle esigenze della<br />
città contemporanea, anche con l’analisi<br />
<strong>di</strong> casi concreti progettati e / o realizzati,<br />
al fine <strong>di</strong> fornire un ausilio (con la pubblicazione<br />
della ricerca), a quanti siano<br />
interessati alla riqualificazione <strong>di</strong> particolari<br />
ambiti del territorio nazionale.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Migrazioni creative: dopo le eterotopìe<br />
dei Maestri<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Pirazzoli Giacomo Professore associato<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Bini Caterina Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Martini Gioia Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Balestri Cristiano Cultore della materia<br />
Sbolci Jacopo Cultore della materia<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Progettare città Laboratorio sperimentale<br />
<strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> urbana<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Privitera Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Giagnoni Jacopo M. Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Spagni Nicola Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Micocci Fabiano Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Genise Francesca Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Continuazione del progetto <strong>di</strong> ricerca<br />
dell’anno precedente.<br />
38<br />
Titolo della ricerca:<br />
Fra identità e alterità: Progettare nei<br />
paesaggi dell’incertezza<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Volpe Andrea Innocenzo Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Passarini Carlotta Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Maugnai Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Catarsi Silvia Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
In un saggio <strong>di</strong> qualche anno fa, o per<br />
meglio <strong>di</strong>re del secolo scorso, il celebre<br />
sociologo <strong>di</strong> origine polacca Zygmunt<br />
Bauman riflette sul paradosso che <strong>di</strong> lì a<br />
pochi anni sarebbe esploso col clamoroso<br />
crollo delle torri <strong>di</strong> Manhattan. La società<br />
dell’incertezza deriva dalla massima<br />
espressione della libertà in<strong>di</strong>viduale<br />
caratteristica della seconda modernità.<br />
Un’era liquida dove gli estremi si toccano<br />
confondendosi. E dove i confini e le<br />
<strong>di</strong>stanze evaporano nell’incontro-scontro<br />
fra <strong>di</strong>mensioni globali e tra<strong>di</strong>zioni locali.<br />
Incertezza che è al contempo mancanza<br />
<strong>di</strong> sicurezza e paura del futuro; assenza<br />
<strong>di</strong> speranza e crisi del corpus delle<br />
certezze acquisite e dei valori etici e<br />
culturali ere<strong>di</strong>tati dal passato e dalla prima<br />
era moderna.<br />
Con fare da entomologo, Bauman dolorosamente<br />
svela le contrad<strong>di</strong>zioni e le<br />
assur<strong>di</strong>tà del nostro presente che sembra<br />
non passare. Cristallizzato com’è nel<br />
suo continuo rinnovarsi per fuggire la<br />
storia.<br />
Un orizzonte dove il tempo si frammenta<br />
in episo<strong>di</strong>; non riuscendo più ad essere<br />
fiume poiché oramai ridotto ad uno<br />
sparso insieme <strong>di</strong> pozzanghere; tante<br />
quanti sono le <strong>di</strong>verse in<strong>di</strong>vidualità. Ciascuna<br />
padrona del proprio tempo, ciascuna<br />
incapace <strong>di</strong> sciogliersi in una <strong>di</strong>-<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
2<br />
mensione collettiva.<br />
E’ in questa prospettiva <strong>di</strong> un’apparente,<br />
ineluttabile, atomizzazione che si registra<br />
l’irreparabile crisi dei concetti <strong>di</strong><br />
identità e <strong>di</strong>fferenza.<br />
E’ ovvio che la pratica del progetto <strong>di</strong><br />
architettura non può essere ridotta alla<br />
sola sociologia del presente, ma debba<br />
essere canonica composizione <strong>di</strong> figure,<br />
memorie e dei <strong>di</strong>versi caratteri del locus<br />
in sintetica espressione del proprio tempo.<br />
Ci interroghiamo purtuttavia se sia<br />
bastevole oggi farsi latori della sola istanza<br />
<strong>di</strong> una purezza <strong>di</strong>sciplinare. O se non<br />
convenga, stante il riconoscimento della<br />
liqui<strong>di</strong>tà della nostra epoca, accettare la<br />
sfida proposta da Bauman alla fine del<br />
saggio: Esiste una possibilità progressiva.<br />
Non tutto è perduto nell’era globale.<br />
Fra la riven<strong>di</strong>cazione alla <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong><br />
un’identità esclusiva (che può condurre<br />
-letteralmente- all’esclusione <strong>di</strong> altre<br />
identità e dunque alla loro negazione) e<br />
la per<strong>di</strong>ta della stessa c’è una possibile<br />
via <strong>di</strong> uscita. Ed è paradossalmente banale.<br />
Occorre imparare a ribaltare continuamente<br />
la prospettiva sul piano della<br />
reciprocità fra i due termini della questione.<br />
Dopotutto il frammento per trasmettere<br />
il suo potente messaggio implica<br />
sempre la frattura l’erosione <strong>di</strong> un<br />
canone.<br />
La ricerca, affiancandosi ad una più generale<br />
indagine sulla per<strong>di</strong>ta del concetto<br />
<strong>di</strong> misura, luogo e carattere e sulla<br />
necessità <strong>di</strong> una ridefinizione <strong>di</strong> misure<br />
utili alla cultura progettuale italiana condotta<br />
dalla sezione “I luoghi dell’architettura”,<br />
tenta dunque <strong>di</strong> verificare ulteriormente<br />
questo sottile confine fra la<br />
grande tra<strong>di</strong>zione dell’architettura e la<br />
sua necessaria per<strong>di</strong>ta, cercando <strong>di</strong> contaminarne<br />
le istanze. Lavorando ereticamente<br />
proprio sul concetto opposto<br />
alle premesse: quello <strong>di</strong> breve durata,<br />
<strong>di</strong> caducità, <strong>di</strong> consumo.<br />
Si propone dunque <strong>di</strong> affrontare attraverso<br />
la redazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> progetti<br />
d’architettura a piccola scala, pensati<br />
per luoghi della Toscana scelti in virtù<br />
del loro potenziale <strong>di</strong> casi stu<strong>di</strong>o, una<br />
serie <strong>di</strong> possibili risposte a problematiche<br />
generali quali abitare l’emergenza,<br />
fra non luoghi e superluoghi, i margini<br />
della città/i margini della campagna, sostenibilità/identità,infrastruttura/architettura/paesaggio.<br />
Come a formare una<br />
sorta <strong>di</strong> potenziale classificazione <strong>di</strong> transitorie<br />
possibilità.<br />
Si prevede quale esito finale della ricerca,<br />
prevista su un periodo <strong>di</strong> tre anni, la<br />
stipula <strong>di</strong> convenzioni <strong>di</strong> ricerca con enti<br />
locali, oltre alla pubblicazione <strong>di</strong> un piccolo<br />
regesto.<br />
Titolo della ricerca:<br />
Il progetto dell’architettura italiana<br />
nuova ricerca<br />
Responsabile dell’unità operativa:<br />
Zermani Paolo Professore or<strong>di</strong>nario<br />
Altri componenti dell’unità operativa<br />
afferenti al Dipartimento:<br />
Alpini Mauro Ricercatore<br />
Altri componenti dell’unità operativa:<br />
Butini Riccardo Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Mugnai Francesca Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Bracar<strong>di</strong> Michela Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Catarsi Silvia Dottore <strong>di</strong> ricerca<br />
Passarini Carlotta Dottorando <strong>di</strong> ricerca<br />
Descrizione sintetica del progetto<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il progetto <strong>di</strong> ricerca si propone <strong>di</strong> indagare<br />
il tema costituito dal progetto dell’architettura<br />
italiana.<br />
L’architettura italiana presenta, a partire<br />
dall’architettura romana, un insieme<br />
<strong>di</strong> caratteri originali chiaramente riconoscibili<br />
che,maturati dalla progressiva evoluzione<br />
del classico, costituiscono un patrimonio<br />
attingibile fino alla fine dell’Ottocento.<br />
La catastrofe del paesaggio e la frantumazione<br />
dei co<strong>di</strong>ci indotte dal XX secolo<br />
hanno oggi mo<strong>di</strong>ficato la <strong>di</strong>stanza tra le<br />
cose, dando luogo a una alterazione <strong>di</strong><br />
quei caratteri secolari.<br />
Ma non è possibile sostituire quel sistema<br />
in crisi con una deriva.<br />
La sfida è sulle nuove misure.<br />
L’incombente trasformazione della città<br />
e del paesaggio, la frantumazione dei<br />
riferimenti, la scomparsa <strong>di</strong> un orizzonte<br />
sicuro che aveva giustificato,per<br />
secoli,la ricerca <strong>di</strong> un ideale infinito prospettico<br />
capace <strong>di</strong> governare la migliore<br />
architettura italiana non giustificano ce<strong>di</strong>menti<br />
e deviazioni.<br />
Negli anni scorsi la ricerca,articolata su<br />
tre annualità, ha indagato i caratteri persistenti<br />
dell’identità architettonica italiana<br />
proponendone un censimento tematico<br />
al fine <strong>di</strong> costituire un abaco critico<br />
<strong>di</strong> esperienze (inerenti la tipologia, i materiali,<br />
le tecniche) da sottoporre al confronto<br />
con il presente.<br />
Intervenendo sulle lacerazioni del nostro<br />
tempo,negli interstizi lasciati vuoti dalla<br />
frenesia produttiva,noi dobbiamo imparare<br />
e insegnare una nuova possibile<br />
geografia in cui le architetture, necessariamente<br />
frammentate, sappiano riannodare<br />
spazi e tempi apparentemente<br />
privi <strong>di</strong> relazione.<br />
La fase finale della ricerca si era<br />
concretata,in tal senso,attraverso una<br />
prima sperimentazione progettuale<br />
riguardanti luoghi emblematici.<br />
La nuova ricerca, che avrà sviluppo<br />
triennale, intende, quasi geograficamente,<br />
pianificare il lavoro<br />
progettuale,in<strong>di</strong>viduando, attraverso i<br />
tre temi in<strong>di</strong>cati dal Nord, dal Centro e<br />
dal Sud Italia, altrettanto potenziali laboratori<br />
su cui sperimentare progetti lungo<br />
i tre anni.<br />
Obiettivo finale è la costituzione <strong>di</strong> una<br />
geografia <strong>di</strong> progetti pilota sul paesag-<br />
39<br />
gio italiano in trasformazione, nella considerazione<br />
che è veramente moderno<br />
soltanto ciò che è degno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />
antico.<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo<br />
ricerca <strong>di</strong> ateneo
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
3<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
PRIN<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Titolo del progetto <strong>di</strong> ricerca:<br />
Unità tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> residenza e lavoro<br />
in aree agricole toscane. Documentazione<br />
<strong>di</strong> aspetti funzionali e costruttivi per il<br />
recupero e il riuso.<br />
Area scientifico <strong>di</strong>sciplinare:<br />
07: Scienze agrarie e veterinarie<br />
Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />
24 mesi<br />
Coor<strong>di</strong>natore scientifico:<br />
Stefanino S.F. De Montis<br />
P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sassari<br />
Facoltà <strong>di</strong> Agraria<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria del Territorio<br />
Responsabile dell’Unità <strong>di</strong> Ricerca:<br />
Marco Bini<br />
P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Abstract del Progetto svolto dall’Unità<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
La ricerca si avvale <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong>,<br />
estesi su ampi comparti territoriali, che<br />
in<strong>di</strong>viduano tipologie e strutture dell’architettura<br />
caratteristiche del paesag-<br />
gio agrario, sviluppatasi nei secoli. Un<br />
patrimonio monitorato ed in<strong>di</strong>viduato<br />
nelle sue emergenze, in vari e famosi<br />
lavori <strong>di</strong> compilazione e catalogazione a<br />
cui noi stessi abbiamo partecipato e che<br />
ci hanno impegnato per alcuni anni.<br />
Ci proponiamo <strong>di</strong> legare i singoli eventi<br />
architettonici, <strong>di</strong>acronicamente costituiti,<br />
all’interno <strong>di</strong> un ambito territoriale che<br />
si evolve nel tempo ma che mantiene<br />
alcune costanti ambientali che ne in<strong>di</strong>viduano<br />
la vocazione, per poterLI oggi rivalutarE<br />
e reinventarE secondo la propria<br />
tra<strong>di</strong>zione e realtà storica.<br />
L’architettura <strong>di</strong>venta testimonianza dell’evoluzione<br />
del territorio, la toponomastica<br />
traccia in<strong>di</strong>cativa degli usi ed infine<br />
la possibilità <strong>di</strong> registrare i cambiamenti<br />
ra<strong>di</strong>cali là dove siano avvenuti e sottolineare<br />
una evoluzione tecnica del territorio<br />
in questione.<br />
Le metodologie si rivolgono, per l’ampiezza<br />
dl dato da analizzare, alla lettura<br />
critica del territorio, interpretabile con<br />
varie modalità <strong>di</strong> analisi, incrociate con<br />
la documentazione storico archivistica<br />
sino al più attuale catasto.<br />
Divideremo la ricerca in due filoni fondamentali:<br />
a- il primo riguarderà lo stato del territorio<br />
che si potrà ricostruire nel periodo<br />
me<strong>di</strong>oevale, poggiandosi sulla visualizzazione<br />
dei dati materiali archivistici e<br />
bibliografici, dove dal confronto si cercherà<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la funzione preminente<br />
che aveva il territorio in alcuni<br />
perio<strong>di</strong> significativi per la storia toscana<br />
me<strong>di</strong>oevale, per poi confrontarlo con<br />
perio<strong>di</strong> successivi, e constatarne gli<br />
aspetti funzionali che costituiscono invariante,<br />
o annotare i ra<strong>di</strong>cali cambiamenti;<br />
b- il secondo riguarderà il <strong>di</strong>segno infrastrutturale<br />
e l’interpretazione da dare a<br />
vari inse<strong>di</strong>amenti sia essi sparsi o costi-<br />
tutivi <strong>di</strong> nuclei organizzati, per poter valutare<br />
la qualità ambientale ed e<strong>di</strong>lizia<br />
che ne emerge al fine <strong>di</strong> tutelarla negli<br />
aspetti qualitativi ed ambientali.<br />
Le analisi vengono svolte secondo unità<br />
territoriali che verranno scelte con un<br />
criterio geografico morfologico; a tal scopo<br />
vengono in<strong>di</strong>viduati quattro sistemi<br />
unitari da analizzare e confrontare fra<br />
loro:<br />
area <strong>di</strong> costa, area <strong>di</strong> fondovalle, area<br />
collinare, singolarità del sistema territoriale.<br />
La finalità dello stu<strong>di</strong>o è volta ad in<strong>di</strong>viduare<br />
le possibili attitu<strong>di</strong>ni al riuso e alla<br />
<strong>progettazione</strong> <strong>di</strong> un sistema territoriale<br />
attuale che non confligga con la qualità<br />
ambientale e si ponga in continuità con<br />
la storizzazione delle funzioni, ricercando<br />
nuove possibilità <strong>di</strong> impiegare un patrimonio<br />
sparso e per molti versi lontano<br />
dai centri urbani, che hanno scontato<br />
in questo ultimo secolo un gap posizionale<br />
che cre<strong>di</strong>amo possa essere superato<br />
grazie alle nuove tecnologie ed alla<br />
nuova conformazioni delle comunicazioni.<br />
Sfruttando dunque le possibilità dell’alta<br />
tecnologia poco invasiva, e applicando<br />
i principi <strong>di</strong> sviluppo delle energie<br />
alternative, siamo convinti che si possa<br />
ridare linfa a quei territori che, oggi degradati,<br />
sono stati in passato fulcro<br />
economico e cerniera <strong>di</strong> connessione fra<br />
i vari sistemi economici.<br />
Titolo del progetto <strong>di</strong> ricerca:<br />
Il modello in architettura - Cultura scientifica<br />
e rappresentazione.<br />
Area scientifico <strong>di</strong>sciplinare:<br />
08: Ingegneria civile ed Architettura<br />
Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />
24 mesi<br />
Coor<strong>di</strong>natore scientifico:<br />
Mario Docci<br />
P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La<br />
40<br />
Sapienza”<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura “Ludovico Quaroni”<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Rilievo, Analisi e <strong>di</strong>segno<br />
dell’Ambiente e dell’Architettura (RA-<br />
DAAR)<br />
Responsabile dell’Unità <strong>di</strong> Ricerca:<br />
Emma Mandelli<br />
P.O. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Abstract del Progetto svolto dall’Unità<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Partendo dal presupposto che la realizzazione<br />
<strong>di</strong> modelli integrati in grado <strong>di</strong><br />
riprodurre o rappresentare una architettura,<br />
una città o un territorio a partire<br />
dai dati <strong>di</strong> un rilievo possa offrire un<br />
numero <strong>di</strong> infomazioni sempre più vasto<br />
fruibile nel tempo anche dai non specialisti,<br />
è urgente sperimentare le possibilità<br />
offerte in questo ambito dai meto<strong>di</strong><br />
uttuali più avazati.<br />
Il gruppo dell’unità operativa lavora nell’ambito<br />
del rilievo in campo <strong>di</strong>dattico e<br />
<strong>di</strong> ricerca anche con il supporto del laboratorio<br />
della sede fiorentina della<br />
Scuola Nazionale <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca<br />
in “Rilievo e Rappresentazione dell’architettura<br />
e dell’ambiente”. Nello svolgimento<br />
delle ricerche si avvale delle collaborazioni<br />
specifiche all’intermo <strong>di</strong> Convenzioni<br />
con le Soprintendenze ai beni<br />
ambientali e architettonici, con il Comune<br />
<strong>di</strong> Firenze. Con la struttura dell’Opera<br />
del Duomo <strong>di</strong> Firenze, con il CNR e<br />
con la Regione Toscana, per poter conseguire<br />
risultati su obbiettivi mirati e con<strong>di</strong>visi.<br />
L’esperienza scientifica perciò alla quale<br />
si fa riferimento è determinata dalle numerose<br />
campagne <strong>di</strong> rilevamento condotte<br />
con strumenti tra<strong>di</strong>zionali e informatici<br />
che forniscono i dati-base per la<br />
PRIN<br />
PRIN
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
3<br />
gestione e l’elaborazione successiva del<br />
rilievo 3D.<br />
Si ritiene, pertanto che la struttura presente<br />
a Firenze, con l’apporto <strong>di</strong> due laboratori<br />
informatizzati e il gruppo qualificato<br />
<strong>di</strong> ricercatori, sia la base più idonea<br />
e controllata per lo svolgimento della<br />
ricerca.<br />
architettura e<br />
luoghi<br />
Titolo del progetto <strong>di</strong> ricerca:<br />
SiSMus Site Specific MUSeum research<br />
workshop – L’ambito progettuale.<br />
Territorio, luoghi e spazi del museo site<br />
specific: dal case-study della Fortezza del<br />
Girifalco, agli eventi, alla comunicazione,<br />
agli aspetti economico-gestionali.<br />
Area scientifico <strong>di</strong>sciplinare:<br />
08: Ingegneria civile ed Architettura<br />
Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />
12 mesi<br />
Coor<strong>di</strong>natore scientifico:<br />
Giacomo Pirazzoli<br />
P.A. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Responsabile dell’Unità <strong>di</strong> Ricerca:<br />
Giacomo Pirazzoli<br />
P.A. Univerità degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Abstract del Progetto svolto dall’Unità<br />
<strong>di</strong> Ricerca:<br />
Il rapporto tra luogo (locus) e progetto<br />
(inteso come modalità trasversale e<br />
complessa <strong>di</strong> trasformazione del luogo<br />
stesso) è l’oggetto <strong>di</strong> SiSMus.<br />
Il conflitto apparente fra conservazione<br />
ed innovazione, temperare nell’identità<br />
del luogo e proiettate sullo scenario internazionale,<br />
trova terreno <strong>di</strong> sperimen-<br />
tazione (qui, ricerca applicata con contenuti<br />
formativi specifici) nel museo contemporaneo:<br />
1. perché il museo è un non-luogo per<br />
eccellenza. o causa del suo contenuto,<br />
spesso generato altrove e il trasposto<br />
previo sra<strong>di</strong>camento dal contesto;<br />
2. per la specificità del contenitore-museo,<br />
nel caso della Fortezza del Girifalco<br />
<strong>di</strong> Cortona luogo “ex-naturale” (è la sommità<br />
<strong>di</strong> una collina a forte valenza paesaggistica<br />
della quale l’uomo si è appropriato,<br />
trasformandola profondamente<br />
per “artificializzazione”);<br />
3. per la possibilità teorica, conseguente<br />
alle ragioni del punto precedente, <strong>di</strong><br />
musealizzare il luogo rendendolo “museo<br />
<strong>di</strong> se medesimo”;<br />
4. per la <strong>di</strong>chiarata volontà politica <strong>di</strong> superare<br />
una posizione <strong>di</strong> mera conservazione,<br />
riconoscendo la possibilità <strong>di</strong> trasformarlo<br />
in un luogo <strong>di</strong> produzione culturale<br />
economicamente sostenibile;<br />
5. perché nella Fortezza cortonese la<br />
memoria <strong>di</strong> luogo speciale (macchina da<br />
guerra mai entrata in uso) può suggerire<br />
nuovi “attraversamenti” legati al<br />
cantiere del contemporaneo, per la musica<br />
e l’arte in genere.<br />
Con la presente Unità <strong>di</strong> ricerca si indagherà<br />
induttivamente, nel fare, il processo<br />
<strong>di</strong> trasformazione, <strong>di</strong> concerto con<br />
l’Amministrazione che supporta e partecipa<br />
la presente can<strong>di</strong>datura PRIN. Lo<br />
strumento del “research workshop”. che<br />
incrocia ricerca e <strong>di</strong>dattica moltiplicandone<br />
le valenze, <strong>di</strong>viene la chiave strategica<br />
<strong>di</strong> SiSMus che nasce dalla sperimentazione<br />
condotta in occasione del 1°<br />
Workshop della fortezza, tenutosi a Cortona<br />
dal 1° al 3 Settembre 2007, i cui<br />
esiti sono stati assunti dal1 Amministrazione<br />
e <strong>di</strong>scussi con la Soprintendenza.<br />
Il mix <strong>di</strong> funzioni da in<strong>di</strong>viduare per la<br />
Fortezza, la fattibilità economica e giuri<strong>di</strong>ca<br />
<strong>di</strong> questo processo <strong>di</strong> trasformazio-<br />
ne e la sua implementazione come occasione<br />
<strong>di</strong> ricerca per l’interazione pubblico/privato<br />
si pone tra gli obiettivi <strong>di</strong><br />
questa Unità <strong>di</strong> ricerca, ripensata e coor<strong>di</strong>nata<br />
a partire da uno specifico <strong>di</strong>sciplinare<br />
-la <strong>progettazione</strong> architettonicaoggi<br />
in Italia terreno <strong>di</strong> frainten<strong>di</strong>menti<br />
globalizzati, in<strong>di</strong>fferenti alla storia ed allo<br />
specificità dei luoghi; altra occasione <strong>di</strong><br />
riflessione operativa -con il coinvolgimento<br />
<strong>di</strong> artisti e curatori- è la situazione<br />
tipicamente italiana che porta a una<br />
sterminata produzione <strong>di</strong> eventi (festival<br />
e mostre) a scapito <strong>di</strong> interventi strutturali<br />
che richiedono tempi più lunghi ed<br />
impegno civile e politico. Strutturata su<br />
interazioni, connessioni e raffronti metodologici,<br />
questa Unità procederà attraverso<br />
quattro fasi fondamentali: a) propedeutica<br />
al progetto, b) integrazione<br />
<strong>di</strong>sciplinare, c) laboratorio e verifica <strong>di</strong><br />
fattibilità giuri<strong>di</strong>co-economica. d) realizzazione<br />
e feed-back della sperimentazione.<br />
Con questo articolazione SiSMus contribuirà<br />
a rinnovare l’idea <strong>di</strong> “manufatto<br />
come museo <strong>di</strong> sé stesso”. ricentrando<br />
sull’esperienza della visita-attraversamento<br />
la potenza del workshop; in questo<br />
modo la Fortezza sarà pronta per<br />
<strong>di</strong>venire -per sperimentazione praticata<br />
dall’interno e non per imposta teoria- un<br />
vero luogo <strong>di</strong> produzione creativa: dalla<br />
musica al teatro, dalle performing arts<br />
alla video-art, dal new-television al newdesign:<br />
SiSMus avrà cosi svolto anche<br />
una funzione <strong>di</strong> incubatore. Lo sviluppo<br />
della sinergia tra le Istituzioni promotrici<br />
dell’lntesa istituzionale avrà così creato<br />
un luogo <strong>di</strong> ricerca, manifesto tangibile<br />
<strong>di</strong> un nuovo corso che significa oculato<br />
impiego delle risorse, rispetto per<br />
l’ambiente, creazione <strong>di</strong> nuove opportunità<br />
<strong>di</strong> lavoro qualificato per i giovani.<br />
I criteri <strong>di</strong> trasferibilità <strong>di</strong> SiSMus, con<br />
particolare riferimento a questa Unità <strong>di</strong><br />
41<br />
ricerca, comportano il “caso per caso”<br />
<strong>di</strong> cui Ernesto Nathan Rogers: perchè<br />
non ha senso costruire un ragionamento<br />
site specific per poi trasferirlo in altri<br />
contesti. Tuttavia, prima <strong>di</strong> prendere decisioni<br />
in merito, gli uffìci comunali e i<br />
partner del progetto intendono identificare<br />
le possibili alternative. Infatti. se da<br />
un lato è relativamente “semplice” reperire<br />
le risorse per finanziare gli investimenti<br />
<strong>di</strong> restauro, la messa a norma, le<br />
dotazioni impiantistiche, l’allestimento,<br />
etc.. e ben più <strong>di</strong>fficile garantire le risorse<br />
finanziarie necessarie per assicurare,<br />
a regime, la sistematica copertura dei<br />
nuovi costi <strong>di</strong> gestione e al potenziamento<br />
delle attività. Per questa ragione si propone,<br />
per la prima volta in Italia, <strong>di</strong> integrare<br />
competenze architettoniche, giuri<strong>di</strong>che<br />
ed economiche, al fine <strong>di</strong> garantire<br />
le rispettive sostenibilità e assicurare il<br />
pieno successo del progetto.<br />
PRIN<br />
PRIN
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
dell’architettura<br />
4<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
Ricerca internazionale<br />
architettura e<br />
città<br />
Oggetto:<br />
Waterfront-Med<br />
Programma interreg IIIB me<strong>di</strong>terraneo<br />
occidentale<br />
Partner:<br />
Regione Lazio, Regione Campania, Regione<br />
Toscana, Provincia <strong>di</strong> Sassari, Città<br />
<strong>di</strong> Bastia, Città <strong>di</strong> Sete, Autorità Portuale<br />
delle Isole Baleari<br />
Responsabile scientifico della convenzione<br />
con la Regione Toscana:<br />
Ulisse Tramonti<br />
P.O. Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Ricerca sui porti <strong>di</strong> mare e le città portuali,<br />
con l’intento <strong>di</strong> tratteggiare una possibile<br />
linea interpretativa del tema del<br />
parco portuale come spazio relazionale,<br />
nell’ottica <strong>di</strong> dare un contributo alla maggiore<br />
comprensione del complesso fenomeno<br />
urbano-portuale contemporaneo.<br />
Prendendo in esame la duplice natura<br />
degli spazi <strong>di</strong> relazione che è al contempo<br />
fisica ed immateriale, si può far luce<br />
su aspetti specifici della complessità.<br />
Il parco portuale viene perciò ad assumere<br />
una connotazione ibrida, in grado<br />
<strong>di</strong> esplicitare sia la propria natura <strong>di</strong> sistema<br />
fisico attraverso l’apparato dei<br />
componenti territoriali, sia <strong>di</strong> quello <strong>di</strong><br />
spazio virtuale tramite la gestione e la<br />
elaborazione dell’informazione <strong>di</strong>gitale<br />
generata dalla info-struttura portuale.<br />
Oggetto:<br />
Progetto europeo Interreg IIIB Medocc:<br />
Infraculture-Med<br />
Partner:<br />
Regione Lazio, Mairie De Bastia, Ayuntamiento<br />
de Sevilla Servicio de Coor<strong>di</strong>nacion<br />
de Programas y Fondos Europeos,<br />
Periferia Kentrikis Makedonias (Region<br />
de la Macedoine Centrale)<br />
Responsabile dell’unità scientifica:<br />
Ulisse Tramonti<br />
P.O. Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
È stato scelto come territorio <strong>di</strong> applicazione<br />
della ricerca il Mugello, ritenuto particolarmente<br />
significativo e rappresentativo<br />
rispetto al tema delle Infrastrutture<br />
Culturali. Il progetto è teso ad in<strong>di</strong>viduare<br />
potenzialità <strong>di</strong> sviluppo territoriale (economico,<br />
sociale, ambientale) attraverso la<br />
definzione <strong>di</strong> reti fisiche e immateriali capaci<br />
<strong>di</strong> qualificare ed amplificare i valori<br />
culturali presenti.<br />
www.nds-europa.eu<br />
Oggetto:<br />
Stu<strong>di</strong>o dell’area regionale del lago e della<br />
città <strong>di</strong> Scutari sullo sviluppo urbano e<br />
turistico-recettivo<br />
Progetto <strong>di</strong> ricerca, con finanziamento<br />
Ministero Affari Esteri, con iniziativa prevista<br />
dal protocollo bilaterale tra Italia e<br />
Albania<br />
Durata del Progetto <strong>di</strong> Ricerca:<br />
12 mesi<br />
Responsabile dell’unità scientifica:<br />
Ulisse Tramonti<br />
P.O. Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
Coor<strong>di</strong>natore scientifico straniero:<br />
Agron Lufi<br />
Università <strong>di</strong> Tirana<br />
Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Architettura<br />
Obiettivi<br />
1- Valorizzazione dello sviluppo regionale<br />
fra l’Albania e il Montenegro (stu<strong>di</strong>o della<br />
posizione connettiva della città <strong>di</strong> Scutari<br />
nell’ambito del trasporto, sviluppo<br />
sociale, ecc. sul punto <strong>di</strong> vista internazionale)<br />
2- Scutari nell’incrocio delle comunicazioni<br />
turistiche, economiche, stradali e<br />
ferroviari (la connessione Nord-Sud partendo<br />
dalla Croazia fino alla Grecia)<br />
3- Rivalutazione dei valori storici architettonici<br />
e urbanistici delle città <strong>di</strong> Scutari.<br />
Elementi del patrimonio storico ere<strong>di</strong>tato,<br />
in funzione dello sviluppo del turismo<br />
4- Rivalutazione delle strutture urbanistiche<br />
storiche in funzione del nuovo PRG<br />
della città.<br />
5- Lo spazio urbano e i valori dei no<strong>di</strong><br />
importanti (piazze, incroci ecc.) (il valore<br />
degli e<strong>di</strong>fici storici in coincidenza con<br />
lo sviluppo dell’architettura)<br />
Metodologia<br />
Lo stu<strong>di</strong>o sarà realizzato mettendo assieme<br />
un gruppo <strong>di</strong> ricercatori italiani ed<br />
albanesi in<strong>di</strong>viduato dalle università coin-<br />
42<br />
volte nel progetto.<br />
Risorse<br />
Sarà realizzato presso l’Università albanese,<br />
con forme e modalità da concordare,<br />
un apposito Ufficio del Piano (UdP).<br />
Esso sarà composto sia da ricercatori<br />
albanesi che italiani. L’UdP avrà i seguenti<br />
compiti:<br />
1. la redazione dello stato <strong>di</strong> conoscenza;<br />
2. la redazione del materiale componente<br />
il piano vero e proprio;<br />
I ricercatori italiani avranno i seguenti<br />
compiti<br />
3. attività <strong>di</strong> formazione accademica dei<br />
ricercatori albanesi, nonchè eventuali<br />
incontri tematici a integrazione e supoporto<br />
del programma;<br />
4. in<strong>di</strong>rizzare i lavori del Piano, la modalità<br />
del suo svolgimento, gli strumenti <strong>di</strong><br />
supporto al lavoro.<br />
Risultati attesi<br />
Il principale risultato atteso sarà quello<br />
<strong>di</strong> dotare la Regione <strong>di</strong> Scutari <strong>di</strong> un Piano<br />
<strong>di</strong> sviluppo turistico che sia adeguato<br />
alle necessità <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione<br />
della regione, oltre che<br />
essere in linea con gli standard internazionali<br />
<strong>di</strong> pianificazione territoriale.<br />
Ulteriore risultato atteso sarà l’accrescimento<br />
delle capacità accademiche e professionali<br />
<strong>di</strong> ricercatori ed accademici<br />
albanesi nel settore della pianificazione<br />
territoriale, in grado <strong>di</strong> prefigurare forme<br />
e modalità <strong>di</strong> azione autonoma negli<br />
anni a venire da parte <strong>di</strong> personale albanese.<br />
ricerca internazionale<br />
ricerca internazionale
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
CONVENZIONI<br />
architettura e<br />
città<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità per il piano <strong>di</strong> recupero<br />
del borgo <strong>di</strong> Rocchetta.<br />
Ente contraente:<br />
Picenum s.r.l.<br />
Responsabile scientifico:<br />
Piero Paoli<br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità realtivo all’ampliamento<br />
<strong>di</strong> Villa Pepi per la realizazzione <strong>di</strong> laboratori<br />
<strong>di</strong> ricerca dell’A.O.U. Meyer.<br />
Ente contraente:<br />
Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus - Associazione<br />
Toscana Onlus.<br />
Responsabile scientifico:<br />
Ulisse Tramonti<br />
Anno<br />
2008<br />
architettura e<br />
contesto<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Consulenza operativa finalizzata alla lettura<br />
<strong>di</strong> Carmignano e del suo territorio e<br />
agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità progettuale relativi<br />
alla piazza e ad alcuni immobili <strong>di</strong> proprietà<br />
comunale.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Carmignano<br />
Responsabile scientifico:<br />
Giancarlo Catal<strong>di</strong><br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Definizione <strong>di</strong> una proposta metodologica<br />
per l’integrazione <strong>di</strong> soluzioni progettuali<br />
volte all’utilizzo dell’energia solare nell’e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale, finalizzata al miglioramento<br />
della qualità e<strong>di</strong>lizia.<br />
Ente contraente:<br />
E<strong>di</strong>lmonastra s.r.l.<br />
Responsabile scientifico:<br />
Pierfilippo Checchi<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Elaborazione proposte <strong>di</strong> tipo architettonico<br />
al progetto <strong>di</strong> intervento sull’immobile<br />
dell’ex scuola <strong>di</strong> Artimino.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Carmignano<br />
Responsabile scientifico:<br />
Giancarlo Catal<strong>di</strong><br />
Anno<br />
2008<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Il rilievo integrato dei complessi conventuali<br />
<strong>di</strong> proprietà del Comune <strong>di</strong> Firenze<br />
complesso conventuale <strong>di</strong> S. Maria Novella<br />
- completamento.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Firenze<br />
Responsabile scientifico:<br />
Maria Teresa Bartoli<br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Rilievo e restituzione del sistema delle<br />
volte del chiostro e dell’androne, della<br />
facciata su via della Vigna Nuova e della<br />
facciata su via dei Palchetti <strong>di</strong> Palazzo<br />
Rucellai, sito in Firenze.<br />
Ente contraente:<br />
Arch. Simonetta Bracciali<br />
Responsabile scientifico:<br />
Carmela Crescenzi<br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Rilevazione delle mura della città nuova<br />
<strong>di</strong> Massa Marittima.<br />
Ente contraente:<br />
Regione Toscana<br />
Responsabile scientifico:<br />
Emma Mandelli<br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Sperimentazione su aree campione <strong>di</strong><br />
metodologie per il rilevamento e la georeferenziazione<br />
<strong>di</strong> dati relativi ai servizi<br />
urbani.<br />
43<br />
Ente contraente:<br />
Il Quadrifoglio servizi ambientali area<br />
fiorentina S.p.A.<br />
Responsabile scientifico:<br />
Stefano Bertocci<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto delconvenzione:<br />
Rilievo e documentazione della cinta<br />
muraria e del centro storico <strong>di</strong> Asciano<br />
capoluogo<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Asciano<br />
Responsabile scientifico:<br />
Grazia Tucci<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Rilievo e schedatura della località Casacce<br />
frazione <strong>di</strong> San Gervasio<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> San Gervasio Bresciano<br />
Responsabile scientifico:<br />
Stefano Bertocci<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Proseguimento delle operazioni relative<br />
alla schedatura dei centri storici del Comune<br />
<strong>di</strong> Montepulciano.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Montepulciano<br />
Responsabile scientifico:<br />
Stefano Bertocci<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Completamento del rilievo laser scanner<br />
3D, finalizzato alla valutazione <strong>di</strong><br />
5<br />
convenzioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
impatto ambientale visiva del nuovo ponte<br />
sul fiume Era.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Pontedera<br />
Responsabile scientifico:<br />
Stefano Bertocci<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Redazione della schedatura dei luoghi <strong>di</strong><br />
interesse archeologico architettonico e<br />
storico siti lungo la via Flaminia nel tratto<br />
che attraversa i Comuni <strong>di</strong> San Gemini,<br />
Acquasparta e Massa Martana.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Massa Martana<br />
Responsabile scientifico:<br />
Stefano Bertocci<br />
Anno<br />
2008<br />
architettura e<br />
innovazione<br />
Oggetto della convenzione:<br />
La rilevazione delle strutture e<strong>di</strong>lizie scolastiche<br />
della provincia <strong>di</strong> Firenze.<br />
Ente contraente:<br />
Provincia <strong>di</strong> Firenze<br />
Responsabile sceintifico:<br />
Alberto Breschi<br />
Anno<br />
2006<br />
Oggetto delconvenzione:<br />
Un parco tematico della residenza a Firenze.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Firenze<br />
Responsabile scientifico:<br />
Alberto Breschi<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Ipotesi <strong>di</strong> fattibilità per l’inserimento <strong>di</strong><br />
un parco urbano con connesse attrezzature<br />
e servizi integrati a carattere pubblico/sociale<br />
e polo scolastico Torre S.<br />
Quirico a Montelupo.<br />
Ente contraente:<br />
Innovazione industriale tramite trasferimento<br />
tecnologico O.N.L.U.S.<br />
Responsabile scientifico:<br />
Alberto Breschi<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Ipotesi <strong>di</strong> fattibilità a scala urbana per<br />
attrezzature e servizi integrati.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Vernio<br />
Responsabile scientifico:<br />
Alberto Breschi<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Ricerca a carattere formativo e progettuale<br />
della fortezza del Girifalco <strong>di</strong> Cortona.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Cortona<br />
Responsabile scientifico:<br />
Giacomo Pirazzoli<br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Ricerca progettuale per un asilo nido a<br />
Rosignano Solvay<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Rosignano Marittimo<br />
Responsabile scientifico:<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong><br />
Anno<br />
2007<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> inquadramento storico, ambientale<br />
e paesaggistico dell’ex confine tra<br />
Italia e Austria e zone limitrofe (area<br />
centrale del capoluogo interessata dal<br />
ponte sul torrente Pontebbana).<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Pontebba (UD)<br />
Responsabile scientifico:<br />
Francesco Collotti<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Implementazione e monitoraggio delle<br />
procedure <strong>di</strong> appalto integrato: il Cellobox<br />
e la costruttività.<br />
Ente contraente:<br />
Società Star Box<br />
Responsabile scientifico:<br />
Giacomo Pirazzoli<br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
Integrazione consulenza progettuale relativa<br />
alla realizzazione <strong>di</strong> un asilo nido<br />
a Rosignano Solvay.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Rosignano Marittimo<br />
Responsabile scientifico:<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong><br />
Anno<br />
2008<br />
Oggetto della convenzione:<br />
44<br />
Elaborazione <strong>di</strong> lineee guida <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong><br />
urbana in aree <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione<br />
e <strong>di</strong> recupero nel Comune <strong>di</strong> Orbetello.<br />
Ente contraente:<br />
Comune <strong>di</strong> Orbetello<br />
Responsabile scientifico:<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong><br />
Anno<br />
2008<br />
5<br />
convenzioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
2005/08<br />
Pubblicazioni<br />
or<strong>di</strong>nate secondo la sezione<br />
<strong>di</strong> appartenenza del docente<br />
architettura e<br />
città<br />
Broccolo Bruno, La Forma del Processo<br />
<strong>di</strong> Progetto, in “Rocca Albornoziana <strong>di</strong><br />
Spoleto, Stu<strong>di</strong> e riflessioni sul restauro”,<br />
Banca Pop. Di Spoleto, pp. 61-77, 2005<br />
Broccolo Bruno, Le proporzioni <strong>di</strong>menticate.<br />
Leoncilli e la necessità dell’inattuale,<br />
Nuova Eliografia <strong>di</strong> Roberto Fiori, Spoleto,<br />
2007<br />
Capestro Antonio, Firenze_Progetto a<br />
margine, Firenze, vol. 1, 2005<br />
Cossu Cristiano, Corpi, Leggi, Mente. Una<br />
favola per comporre, Angelo Pontecorboli<br />
E<strong>di</strong>tore, Firenze, 2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Tra terra e mare: progetti<br />
per Riccione, curatela del volume,<br />
E<strong>di</strong>fir E<strong>di</strong>zioni, Firenze, 2005<br />
Fabbrizzi Fabio, Trovare nella terra le<br />
ragioni <strong>di</strong> un fatto poetico. Giovanni Michelucci<br />
e il Memorial michelangiolesco,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 146-153,<br />
1-2 2005<br />
Fabbrizzi Fabio, Landscraper costruire<br />
con il paesaggio, sta in Firenze architettura,<br />
pp. 54-55, 1-2 2005<br />
Fabbrizzi Fabio, recensione Tramonti-<br />
Martellucci, Vincenzo Pilotti 1872-1956.<br />
Città immaginata città costruita, Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze, 2003, sta in Firenze ar-<br />
chitettura, p.164, 1-2 2005<br />
Fabbrizzi Fabio, Frammenti <strong>di</strong> una narrazione,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 40-<br />
45, 1-2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Elementi sottratti alla storia,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 46-<br />
51, 1-2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Contemporanee sinestesie<br />
Residenze e servizi a Kiel, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 62-69, 2-2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Dalla città reale alla città<br />
variabile, sta in Firenze architettura, pp.<br />
162-175, 2-2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Interpretazioni <strong>di</strong> natura<br />
e paesaggio, sta in OPERE, 11, pp. 70-<br />
73, 2006<br />
Fabbrizzi Fabio, Lusso vs Loos, Loos vs<br />
lusso, sta in AND, 06, 2006;<br />
Fabbrizzi Fabio, Sul progetto, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 56-57, 1-2007;<br />
Fabbrizzi Fabio, Progettare è anche potare<br />
un olivo, sta in AA.VV., L’architettura<br />
<strong>di</strong> Alessandro Gioli, Alinea E<strong>di</strong>trice, pp.<br />
19-33, Firenze, 2007<br />
Fabbrizzi-Toti, L’architettura <strong>di</strong> Alessandro<br />
Gioli, curatela del volume, Alinea E<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, 2007<br />
Fabbrizzi Fabio, Una visione del mondo,<br />
sta in Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong> Architetture<br />
1996-2006, Alinea E<strong>di</strong>trice, pp. 9-19, Firenze,<br />
2007<br />
Fabbrizzi Fabio, recensione Macci L., Baratelli<br />
A., Novelli N., Verso la città profonda,<br />
Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze, 2006 sta<br />
in Firenze architettura, p. 84, 2-2007<br />
Fabbrizzi Fabio, recensione Tramonti U.,<br />
La tra<strong>di</strong>zione rinnovata, sta in Firenze architettura,<br />
p. 85, 2-2007<br />
Zermani-Fabbrizzi, Casa della Finestra in<br />
Piazza Tasso, Firenze, sta in Fabrizio Rossi<br />
Pro<strong>di</strong>. Architetture 1996-2006, Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze, pp. 68-71, 2007<br />
Fabbrizzi Fabio, Opere e progetti <strong>di</strong> Scuola<br />
Fiorentina 1968-2008, Alinea E<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, 2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Topografie Linguaggi <strong>di</strong><br />
architettura ambientale, Alinea E<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, 2008<br />
Fabbrizzi Fabio, recensione in Letture:<br />
Gianni Cavallina, Nuove città antichi segni<br />
tre esperienze <strong>di</strong>dattiche, sta in Firenze<br />
architettura, p. 100, 1-2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Alle ra<strong>di</strong>ci della variabilità<br />
1945-1947: le vicende del Concorso<br />
per la ricostruzione postbellica a Firenze,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 84-<br />
89, 1-2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Traiettorie <strong>di</strong> umano rigore,<br />
sta in Eccheli-Campagnola, Architetture<br />
Topografie leggendarie, Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze, pp. 167-171, 2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Formless vs Topography,<br />
ovvero quando l’informale incontra il<br />
paesaggio, sta in abstract del Convegno<br />
internazionale Genesi dell’architettura<br />
strumenti per il progetto, Firenze,<br />
2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Ricominciando ogni volta<br />
da capo, sta in Di Nardo P., Arx Progetti,<br />
Alinea E<strong>di</strong>tore, Firenze, pp. 7-17,<br />
2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Paesaggi sovrapposti, in<br />
Abitare la terra, 22, 2008<br />
Fabbrizzi Fabio, Ricognizione breve nella<br />
contemporaneità <strong>di</strong> scuola fiorentina, in<br />
AND, 12, 2008<br />
Macci-Tramonti-Baratelli, Tra Terra e<br />
Mare:Progetti per Riccione, E<strong>di</strong>fir, Firenze,<br />
2006<br />
Macci-Baratelli-Novelli, Verso la città profonda<br />
– L’intorno del Nodo A.V. <strong>di</strong> Firenze,<br />
Alinea Firenze, 2006<br />
Macci-Baratelli , La città profonda, sta in<br />
Infra. 2, Venezia, 2006<br />
Pinagli Maria Gabriella, Il territorio del<br />
Montalbano e Villa La Magia. Il senso<br />
della memoria tra passato e presente,<br />
Gli Ori, Prato, 2006<br />
Ricci Andrea, Scuola e Contemporaneità,<br />
sta in Rocca Albornoziana <strong>di</strong> Spoleto,<br />
Stu<strong>di</strong> e riflessioni sul restauro, Banca<br />
Pop. Di Spoleto, pp. 79-90, 2005<br />
45<br />
Tramonti Ulisse, Le ra<strong>di</strong>ci del razionalismo<br />
in Romagna, Menabò, Forlì, 2005<br />
Tramonti Ulisse, La tra<strong>di</strong>zione rinnovata.<br />
Il Palazzo <strong>di</strong> Residenza della Cassa<br />
dei Risparmi <strong>di</strong> Forlì, Menabò, Forlì, pp.<br />
27-80, 2006<br />
Tramonti Ulisse, La Chiesa <strong>di</strong> Santa Rosa<br />
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Silvana, pp. 243-269, Milano, 2007<br />
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Firenze 2008<br />
Tramonti Ulisse, La luce e la città. L’illuminazione<br />
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E<strong>di</strong>tore, Forlì 2008<br />
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270-275, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze 2008,<br />
Tramonti Ulisse, Prefazione al volume F.<br />
Fabbrizzi, Opere e progetti <strong>di</strong> Scuola fiorentina<br />
1968-2008, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze<br />
2008<br />
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architettura e<br />
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Arrigoni Fabrizio F.V., Sulla terra sotto il<br />
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pp. 66-73, 83, 2005<br />
Arrigoni Fabrizio F.V., Aula Mariana a<br />
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pp. 58-65, 1, 2005<br />
Arrigoni Fabrizio F.V., Allestimenti museografici<br />
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Arrigoni Fabrizio F.V., Henraux: il nuovo<br />
Pa<strong>di</strong>glione delle esposizioni, in Paolicchi<br />
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per un museo d’impresa, Bandecchi<br />
& Vival<strong>di</strong> e<strong>di</strong>tori, Pontedera, pp. 62-71,<br />
2006<br />
Arrigoni Fabrizio F.V., Natalini architetti.<br />
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Arrigoni Fabrizio F.V., Alfa-omega. Progetto<br />
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Arrigoni Fabrizio F.V., Architetture del<br />
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Firenze, 2008<br />
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Arrigoni Fabrizio F.V., Ricominciamenti, sta<br />
in Arrigoni-Boschi, Dentro le forme del<br />
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2008<br />
Arrigoni Fabrizio F.V., Il cervello delle<br />
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2008<br />
Arrigoni Fabrizio F.V., Stanze per Marino<br />
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Catal<strong>di</strong> Giancarlo, Dialectical pairs in urban<br />
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50, 9/1, 2005<br />
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Catal<strong>di</strong> Giancarlo, La pianificazione antica<br />
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Storia ragionata <strong>di</strong> un territorio,<br />
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Materiali per il museo della città e del<br />
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Cities of stone, Marsilio Ed. , Venezia<br />
2006<br />
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rivista 2006<br />
Cavallina-Ruocco, Fonte del corallo: a<br />
Livorno una nuova sorgente, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 16-17, Supplemento<br />
rivista 2006<br />
Catal<strong>di</strong>-Cavallina-Maffei-Aspesi-Barandoni-Gasperini-Lambar<strong>di</strong>-Lon<strong>di</strong>-Melis-<br />
Melis-Ruocco Crotone, il fronte a mare,<br />
nell’ambito della biennale <strong>di</strong> venezia<br />
2006, sez. Città <strong>di</strong> pietra, pubblicato su<br />
Città <strong>di</strong> pietra/Cities of stone, Marsilio ed.,<br />
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Ruocco, Concorso <strong>di</strong> idee per il recupero<br />
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sta in Firenze architettura, p. 78, 2-2007<br />
Cavallina Gianni, Carlo Chiappi architetto,<br />
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del Battistero <strong>di</strong> San Giovanni,<br />
sta in AA.VV., La linea del sole – Le gran<strong>di</strong><br />
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Firenze, 2007<br />
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Gobbi Sica Grazia, The Florentine Villa.<br />
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Gobbi Sica Grazia, Il lungomare <strong>di</strong> Rimini:<br />
una presenza negata, in Passeggiate<br />
lungo molti mari, Maschietto, Firenze,<br />
2005<br />
Gobbi Sica Grazia, Rimini nell’obiettivo<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Maioli, sta in Giuseppe Maioli<br />
geometra e fotografo. Rimini prima<br />
e dopo la guerra, Bologna, CLEB, 2006<br />
Maffei Gian Luigi, Le ville della Lunigiana<br />
storica, Silva, Parma, 2005<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
Maffei Gian Luigi, I quartieri degli anni<br />
sessanta, sta in AA.VV., Il centro storico<br />
<strong>di</strong> Roma, Gangemi, Roma, pp. 119-127,<br />
2005<br />
Maffei Gian Luigi, Permanenze <strong>di</strong> tracciati<br />
antichi nei tessuti e<strong>di</strong>lizi contemporanei,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 94-<br />
100, 1-2005<br />
Gian Luigi Maffei, La <strong>progettazione</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
a Firenze 1900-30, Alinea, Firenze,<br />
2006<br />
Gian Luigi Maffei, Le pievi della Lunigiana<br />
storica, Mori e<strong>di</strong>tore, Massa, 2006<br />
Maffei-Vaccaro, Cortona e Anghiari, sta<br />
in AA.VV., La Val <strong>di</strong> Chiana aretina, Tiphis,<br />
Arezzo, pp. 229-263, 2007<br />
Gian Luigi Maffei, I centri storici della Val<br />
<strong>di</strong> Chiana Aretina, E<strong>di</strong>tore Aretina Arezzo,<br />
2007<br />
Natalini Adolfo, Quaderni olandesi, Aión<br />
E<strong>di</strong>zioni, Firenze, 2005<br />
Natalini Adolfo, La scuola <strong>di</strong> Pistoia. Natura<br />
e oggetto, Pacini e<strong>di</strong>tore, Pisa, 2005<br />
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Lectures, De Vleeshal and Zeeuws<br />
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Puccetti Paolo, Progettazione sostenibile,<br />
in Il solare termico, Alinea, Firenze,<br />
2005<br />
architettura e<br />
<strong>di</strong>segno<br />
Aterini Barbara, La restituzione prospettica<br />
nel rilievo. Il prospetto ovest <strong>di</strong> Palazzo<br />
Vecchio, sta in Mandelli E., I percorsi<br />
del Principe a Firenze, Rilievo integrato<br />
tra conoscenza e lettura critica, Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze, pp. 121-130, 2005<br />
Aterini Barbara, La restituzione prospettica<br />
della facciata <strong>di</strong> Palazzo Vecchio a<br />
Firenze, sta in Docci M., Metodologie innovative<br />
integrate per il rilevamento dell’architettura<br />
e dell’ambiente, Gangemi,<br />
Roma, 2005<br />
Aterini Barbara, L’indagine geometrica<br />
per la comprensione dell’orientamento<br />
degli e<strong>di</strong>fici in relazione alla luce solare,<br />
sta in Macrì V., Dall’architettura concreta<br />
al modello immateriale. Il rilievo <strong>di</strong>gitale<br />
nelle sue valenze euristiche, Laruffa,<br />
Reggio Calabria, pp. 70-78, 2005<br />
Aterini Barbara, Il rilievo dell’orientamento<br />
dei monumenti: un metodo scientifico<br />
applicato al castello normanno <strong>di</strong><br />
Gisors, sta in Bini M., Il Castello <strong>di</strong> Gisors.<br />
Resoconto della campagna <strong>di</strong> rilievo<br />
per una ricerca tipologica e funzionale,<br />
Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze, pp. 78-90,<br />
2005<br />
Aterini Barbara, Andrea Pozzo e l’illusione<br />
ottica dello spazio, abstract convegno<br />
Realtà e illusione nell’architettura <strong>di</strong>pinta.<br />
Quadraturismo e grande decorazione<br />
nella pittura <strong>di</strong> età barocca, Lucca,<br />
2005<br />
Aterini Barbara, L’orientamento dei siti:<br />
un’indagine per il rilievo critico, Preprint<br />
dei contributi convegno Aspetti dell’incastellamento<br />
europeo e me<strong>di</strong>terraneo,<br />
Arezzo, 2006<br />
Aterini Barbara, Le ghiacciaie e<strong>di</strong>fici storici<br />
da recuperare. Il caso <strong>di</strong> Monte Senario<br />
a Vaglia-Firenze, sta in Bertocci-<br />
Pancani-Puma, Ville e parchi storici. Strategie<br />
per la conoscenza e il riuso sostenibile,<br />
E<strong>di</strong>fir e<strong>di</strong>zioni, Firenze, pp. 179-<br />
182, 2006<br />
Aterini Barbara, Andrea Pozzo e l’illusione<br />
ottica dello spazio: la chiesa della Missione<br />
a Mondovì, sta in Farneti-Lenzi, Realtà<br />
e illusione nell’architettura <strong>di</strong>pinta.<br />
Quadraturismo e grande decorazione<br />
nella pittura <strong>di</strong> età barocca, Alinea E<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, pp. 335-346, 2006<br />
Aterini Barbara, Quadraturismo and its<br />
geometric matrix, Documentation for<br />
conservation and development new heritage<br />
strategy for the future, Abstracts<br />
XI Forum Unesco, p. 441, Firenze, 2006<br />
Aterini Barbara, Le Ghiacciaie architetture<br />
<strong>di</strong>menticate, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze,<br />
2007<br />
Aterini Barbara, Il ruolo dello strumento<br />
geometria nella lettura e nella rappresentazione<br />
dell’architettura, Abstracts del<br />
convegno internazionale Geometria tra<br />
<strong>di</strong>dattica e ricerca, Firenze, 2008<br />
Aterini-Corazzi, curatela del volume<br />
AA.VV., La geometria tra <strong>di</strong>dattica e ricerca,<br />
AREA, 2008<br />
Bartoli Maria Teresa, Informatica e metrologia<br />
nella conoscenza <strong>di</strong> Palazzo Vecchio<br />
a Firenze, sta in Docci M., Metodologie<br />
innovative integrate per il rilevamento<br />
dell’architettura e dell’ambiente,<br />
Gangemi, Roma, pp. 224-225, 2005<br />
Bartoli Maria Teresa, Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Palazzo<br />
Vecchio tra informatica e metrologia,<br />
sta in Mandelli E., I percorsi del Principe<br />
a Firenze, Rilievo integrato tra conoscenza<br />
e lettura critica, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze,<br />
pp. 85-97, 2005<br />
Bartoli Maria Teresa, The Unexpected<br />
Layout of Palazzo Vecchio in Florence,<br />
sta in Documentation for conservation<br />
and development new heritage strategy<br />
for the future, Abstracts XI Forum Unesco,<br />
p. 54, Firenze, 2006<br />
Bartoli Maria Teresa, Le tre Graticole <strong>di</strong><br />
Padre Pozzo, in Farneti-Lenzi, Realtà e<br />
illusione nell’architettura <strong>di</strong>pinta, Firenze,<br />
pp. 61-66, 2006<br />
Bartoli Maria Teresa, Fibonacci e il meri<strong>di</strong>ano,<br />
tra i castelli <strong>di</strong> Massa Marittima e<br />
S. Miniato, sta in Preprint dei contributi<br />
convegno Aspetti dell’incastellamento europeo<br />
e me<strong>di</strong>terraneo, Arezzo, 2006<br />
Bartoli Maria Teresa, Frammento, racconto<br />
per architetti, sta in Firenze architettura,<br />
pp. 100-109, 1-2006<br />
Bartoli Maria Teresa, Musso e non quadro,<br />
E<strong>di</strong>fir, Firenze, 2007<br />
Bertocci-Parrinello, Il complesso del<br />
Duomo tra pieni e vuoti nella struttura<br />
della forma urbana, sta in La chiesa cattedrale<br />
<strong>di</strong> Montepulciano, pp. 176-179,<br />
Montepulciano (SI), Le Balze, 2005.<br />
Bertocci Stefano, La banca dati ARCHI-<br />
47<br />
DIS. La città nei <strong>di</strong>segni e nelle mappe<br />
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sta in Pratelli-Zagnoni, Memoria<br />
del progetto/Progetto della memoria,<br />
Forum, U<strong>di</strong>ne, pp. 123-140, 2005<br />
Bertocci Stefano, Il rilievo archeologico<br />
e le possibilità <strong>di</strong> applicazione delle nuove<br />
tecnologie per lo stu<strong>di</strong>o e la valorizzazione<br />
dei siti archeologici: le fattorie<br />
della piana dell’Auser, sta in Le <strong>di</strong>more<br />
dell’Auser. Archeologia, architettura, ambiente<br />
dell’antico lago <strong>di</strong> Sesto, Lucca,<br />
pp. 223-232, 2005<br />
Bertocci Stefano, Un itinerario del barocco<br />
nel parco dei parchi <strong>di</strong> Castello,<br />
sta in Branca M. (a cura), Ricor<strong>di</strong> antichi<br />
della chiesa <strong>di</strong> San Michele a Castello<br />
parrocchia granducale, E<strong>di</strong>zioni Polistampa,<br />
Firenze, 2005<br />
Bertocci Stefano, Il rilievo per l’analisi<br />
dei paramenti murari delle strutture della<br />
motta del Castello <strong>di</strong> Gisors, sta in Bini<br />
M., Il castello <strong>di</strong> Gisors. Resoconto della<br />
campagna <strong>di</strong> rilievo per una ricerca tipologica<br />
e funzionale, Alinea E<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, 2005<br />
Bertocci Stefano, Sistemi <strong>di</strong> documentazione<br />
e gestione dati: la ‘banca della<br />
memoria’ dlla città all’archeologia, sta in<br />
Puma P. (a cura) La documentazione dei<br />
beni architettonici e ambientali. Sperimentazioni<br />
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2005<br />
Bertocci-Parrinello, The Flaminian Way<br />
in Umbria: an integrated survey project<br />
for the study and conservation of the historical,<br />
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features, sta in From Space to Place,<br />
2nd international conference of remote<br />
sensing archeology, Oxford, pp. 427-<br />
432, Roma, 2006<br />
Bertocci-Niccoli-Parrinello-Tiberi(2006).<br />
The menagement of green areas in the<br />
urban environment, sta in: Urban forestry:<br />
bridging cultures, <strong>di</strong>sciplines, old attitudes<br />
& new demands, pp. 45-47, Bari<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
Bertocci-Parrinello, La Toscana tra passato<br />
e futuro. Laboratorio per la tutela e<br />
la conservazione della città, pp. 1-64,<br />
Vol. 1, Firenze, 2006<br />
Puma-Pancani-Bertocci, curatela del volume<br />
AA.VV., Ville e parchi storici, E<strong>di</strong>fir,<br />
Firenze, 2006<br />
Bertocci-Niccoli-Parrinello-Tiberi, Rilievo<br />
e conservazione del verde: dal censimento<br />
alla gestione programmata del<br />
patrimonio arboreo ornamentale dei parchi<br />
storici; sperimentazione <strong>di</strong> un database<br />
gestionale per il parco <strong>di</strong> Villa al<br />
Ventaglio, sta in Ville e parchi storici.<br />
Strategie per la conoscenza, pp. 227-230,<br />
Firenze, E<strong>di</strong>fir, 2006.<br />
Bertocci Stefano, Letture storiche: San<br />
Piero a Sieve, sta in Parrinello S., Il centro<br />
urbano <strong>di</strong> San Piero a Sieve, Firenze,<br />
E<strong>di</strong>fir, 2006<br />
Bertocci-Parrinello, Tecnologie ed archivi<br />
<strong>di</strong>gitali per la documentazione, la gestione<br />
e la valorizzazione dell’ambiente. Ricerche<br />
del <strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> Progettazione<br />
dell’Architettura, sta in Bertocci-Parrinello<br />
(a cura), La Toscana tra passato<br />
e futuro. Laboratorio per la tutela e la<br />
conservazione della città, Firenze, E<strong>di</strong>fir,<br />
2006<br />
Bertocci-Bini-Mecca, Documentation for<br />
conservation and developement. New<br />
heritage strategy for the future, Abstracts<br />
Forum Unesco University and Heritage<br />
11th international seminar, Florence,<br />
Firenze, 2006<br />
Bertocci Stefano, Methodologies of<br />
Analysis for the menagement and the<br />
Enhancement of Urban Hisstorical Centres,<br />
sta in Bertocci-Parrinello (e<strong>di</strong>ted by),<br />
From the survey to the project: the identity<br />
of the towns. The contribution of new<br />
technology in remote data management,<br />
p. 128, Firenze, E<strong>di</strong>fir, 2006<br />
Bertocci Stefano, La documentazione dei<br />
centri storici: il caso <strong>di</strong> Naso in Sicilia,<br />
sta in Farneti F. (a cura), Naso tre secoli<br />
<strong>di</strong> storia. Architettura, arte, terremoti,<br />
Alinea, Firenze, 2006<br />
Bertocci Stefano, L’illusione della cattura<br />
dell’infinito, sta in Gambardella-Martusciello<br />
(a cura ), Le vie dei Mercanti.<br />
Disegno come tipologia della mente,<br />
terzo forum internazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, Alinea,<br />
Firenze, 2006<br />
Bertocci Stefano, I quadraturisti e l’illusione<br />
della cattura dell’infinito: alcuni<br />
esempi a Lucca, sta in Realtà e illusione<br />
nell’architettura <strong>di</strong>pinta. Quadraturismo<br />
e grande decorazione nella pittura <strong>di</strong> età<br />
barocca, (a cura <strong>di</strong>) Farneti-Lenzi, Alinea,<br />
Firenze, 2006<br />
Bertocci Stefano, Wooden Architecture.<br />
Continuity of Buil<strong>di</strong>ng Tra<strong>di</strong>tion, sta in<br />
Bertocci-Parrinello (e<strong>di</strong>ted by), Wooden<br />
Architecture in Karelia. A collaboration<br />
programme for preservation of tra<strong>di</strong>tional<br />
Karelian timber architecture, Firenze,<br />
E<strong>di</strong>fir, 2007<br />
Puma-Balzani-Bertocci, Progetto Michelangelo<br />
- Banca dati 3D per la valorizzazione,<br />
il restauro e la conservazione dell’opera<br />
michelangiolesca a Firenze, sta<br />
in AA.VV., Catalogo Fiera Restauro Ferrara,<br />
Acropoli-Zanini, pp. 217-221, Bologna,<br />
2007<br />
Bini Marco, Il Castello <strong>di</strong> Gisor in Norman<strong>di</strong>a:<br />
i primi risultati <strong>di</strong> un rilievo integrato,<br />
Alinea, Firenze 2005<br />
Bini Marco, Firenze, l’occhio e la mano,<br />
Esperienze <strong>di</strong> lettura e interpretazione<br />
grafica dell’ambiente urbano fiorentino,<br />
sta in “Materia e Geometria”, 14/2005,<br />
Alinea, Firenze, 2005<br />
Bini- Luschi-Bacci, Il Castello <strong>di</strong> Prato:<br />
strategie per un inse<strong>di</strong>amento me<strong>di</strong>oevale,<br />
Alinea, Firenze 2005<br />
Bini Marco, Conoscenze per un progetto<br />
<strong>di</strong> qualità, sta in Castellucci-Frontini, La<br />
valle <strong>di</strong> Chio: per un recupero della memoria,<br />
elementi per la conoscenza del<br />
territorio, Comune <strong>di</strong> Castiglion Fiorentino,<br />
Quaderno <strong>di</strong> Biblioteca n. 24, Arti Ti-<br />
pografiche Toscane, Camucia (Ar), 2005<br />
Bini Marco, Rilievo, conoscenza storica,<br />
conservazione, in L. Marino (a cura <strong>di</strong> S.<br />
Carnevale), Verona, Cierre E<strong>di</strong>zioni,<br />
2005<br />
Bini Marco, Tracce d’Acqua Sorgenti d’Architettura,<br />
pp. 111- 120, Comune <strong>di</strong> Buggiano<br />
(PT), 2005<br />
Bini Marco, Frammenti della Firenze romana,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 84-<br />
93, 1-2006<br />
Bini Marco, Castelli e incastellamento tra<br />
Toscana, Italia, Europa e Me<strong>di</strong>oriente sta<br />
in Aspetti dell’incastellamento europeo<br />
e me<strong>di</strong>terraneo, Arezzo, 2006<br />
Bini-Ver<strong>di</strong>ani, Il rilievo delle archeologie<br />
monumentali: esperienze del Laboratorio<br />
<strong>di</strong> rilievo della Sezione Architettura e<br />
Disegno <strong>di</strong> Firenze sta in Campana- Francovich<br />
(a cura <strong>di</strong>), Laser scanner e gps,<br />
Paesaggi archeologici e tecnologie <strong>di</strong>gitali,<br />
pp. 107-115, Siena, 2006<br />
Bertocci-Bini-Mecca, curatela dele volume,<br />
Documentation for conservation and<br />
developement. New heritage strategy for<br />
the future, Abstracts Forum UNESCO University<br />
and Heritage 11th international<br />
seminar, Florence 11 - 15 september<br />
2006. Alinea E<strong>di</strong>trice, pp. 1- 538, Firenze,<br />
2006<br />
Bini Marco, Presentazione del volume<br />
Crescenzi Carmela (a cura <strong>di</strong>), Aspetti<br />
dell’incastellamento europeo e me<strong>di</strong>terraneo,<br />
Atti del Convegno luglio 2006, Il<br />
David Firenze, 2006<br />
Bini Marco, Considerations about “Documentation<br />
for conservation and development.<br />
New heritage strategies for the<br />
future, sta in Documentation for conservation<br />
and development. New heritage<br />
strategies for the future, Firenze pp. 11<br />
Bini Marco, Surveying: Theory and Practice.<br />
Bertocci- Parriniello (a cura <strong>di</strong>) sta<br />
in : From the Survey to the Project: the<br />
Identity of the Towns, The Contribution<br />
of New Technology in Remote Data Ma-<br />
48<br />
nagement, E<strong>di</strong>fir, pp. 18-33, Firenze,<br />
2006<br />
Bini Marco, Presentazione, sta in Parriniello<br />
S., Il centro urbano <strong>di</strong> San Piero a<br />
Sieve, E<strong>di</strong>fir, Firenze, pp. 7-8, 2006<br />
Bini Marco, Presentazione, in S. Bertocci-<br />
Pancani-Puma (a cura <strong>di</strong>), Ville e parchi<br />
storici, Strategie per la conoscenza<br />
e il riuso sostenibile, E<strong>di</strong>fir, Firenze, pp.<br />
17- 18, 2006<br />
Bini Marco, Presentazione, in Merlo Alessandro<br />
(a cura <strong>di</strong>), La ricostruzione del<br />
centro storico <strong>di</strong> Livorno nel secondo dopoguerra,<br />
pp. 7-8, 2006<br />
Bini Marco, Verso il rilievo automatico,<br />
sta in Sacerdote-Tucci, Sistemi a scansione<br />
per l’architettura e il territorio, Firenze,<br />
pp. 125-130, 2007<br />
Bini Marco, I castelli del deserto del paesaggio<br />
me<strong>di</strong>orientale, pp. 96-105, 1,<br />
3-4 <strong>di</strong>cembre 2005, Atti del, Capua, Catello<br />
<strong>di</strong> Carlo V, 2007<br />
Bini Marco, Presentazione al volume<br />
Aterini Barbara, Le Ghiacciaie, architetture<br />
<strong>di</strong>menticate, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze,<br />
2007<br />
Bini Marco, Presentation in Bertocci- Parriniello<br />
(a cura <strong>di</strong>), Wooden Architecture<br />
in Carelia, A collaboration programme<br />
for the preservation of the tra<strong>di</strong>tional<br />
Karelian timber architecture, E<strong>di</strong>fir, Firenze,<br />
p. 15, 2007<br />
(a cura <strong>di</strong>) Corsani-Bini, La Facoltà <strong>di</strong> Architettura<br />
<strong>di</strong> Firenze fra tra<strong>di</strong>zione e cambiamento,<br />
Firenze University Press, 2007<br />
Car<strong>di</strong>ni Marco, Appunti sulle proiezioni<br />
ortogonali, assonometriche e prospettiche,<br />
pubblicazione online Università degli<br />
stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, 2006<br />
Corazzi Roberto, Geometria scienza del<br />
Disegno Proiezioni prospettiva 2, Pitagora<br />
E<strong>di</strong>trice, Bologna, 2005<br />
Corazzi Roberto, Le quadriche in architettura,<br />
Pitagora, Bologna 2005<br />
Corazzi Roberto, La Cupola <strong>di</strong> Santa<br />
Maria del Fiore - Tra ipotesi e realtà, Pi-<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
tagora E<strong>di</strong>trice, Bologna, 2005<br />
Corazzi Roberto, La Cupola <strong>di</strong> Santa<br />
Maria del Fiore raccontata da colui che<br />
l’ha progettata: Filippo Brunelleschi, Sillabe<br />
E<strong>di</strong>trice, Livorno, 2005<br />
Corazzi Roberto, The Cupola of Santa<br />
Maria del Fiore as told by its creator: Filippo<br />
Brunelleschi, Sillabe E<strong>di</strong>trice, Livorno,<br />
2005<br />
Corazzi Roberto, La Geometria scienza<br />
del Disegno Proiezioni prospettiva 2, Pitagora<br />
E<strong>di</strong>trice, Bologna 2005.<br />
Corazzi Roberto, Le quadriche in architettura,<br />
Pitagora, Bologna 2005.<br />
Corazzi Roberto, Il rilievo-Indagini in<br />
profon<strong>di</strong>tà sul modello reale con strumentazioni<br />
avanzate: il georadar, sta in<br />
Metodologie innovative integrate per il<br />
rilevamento dell’architettura e dell’ambiente,<br />
Gangemi e<strong>di</strong>tore, Roma 2005<br />
Corazzi Roberto, La Cupola <strong>di</strong> Santa<br />
Maria del Fiore – Tra ipotesi e realtà, sta<br />
in Disegnare Idee immagini - Rivista semestrale<br />
del Dipartimento RAD n. 31,<br />
Gangemi E<strong>di</strong>tore Roma 2005<br />
Corazzi Roberto The Cupola of Santa<br />
Maria del Fiore- Between hypothesis and<br />
reality, sta in ACTAS XI Congreso Internacional<br />
de Expresiòn Gràfica Arquitectònica,<br />
Tomo 1 Funciones del Debujo en la<br />
produccion actual de arquitectura, Tomo<br />
2 Otros textos, Sevilla 2006<br />
Corazzi Roberto, Abstract - Storia Documentazione<br />
Valorizzazione sta in Aspetti<br />
dell’incastellamento europeo e me<strong>di</strong>terraneo,<br />
Stampa Tipografia il David, Firenze<br />
2006<br />
Corazzi Roberto Rilievi, geometrie, recupero,<br />
riuso <strong>di</strong> castelli e città fortificate,<br />
sta in Castella Le misure del castello<br />
– un percorso per la conoscenza dell’architettura<br />
fortificata, Atti del Convegno<br />
Nazionale <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> castellogici, 13-14 ottobre<br />
2006, Ferrara, Castello Estense,<br />
Sala dei Comuni, La Nuova Tipolito -<br />
Felina Ferrara, 2006<br />
Abstract in inglese.<br />
Corazzi-Taddei, Prefazione alla pubblicazione<br />
<strong>di</strong> Enzo Sacchetti Il Castello Civitella<br />
in Val <strong>di</strong> Chiana – Divagazione storico<br />
architettoniche sul Castello dei Vescovi<br />
d’Arezzo, E<strong>di</strong>trice Le Balze, Montepulciano<br />
Corazzi Roberto, Searche Brunelleschi’s<br />
dome Santa Maria del Fiore the Florence<br />
sta in Cultural Heritage, preservation,<br />
rehabilitation and reuse. The stucan tra<strong>di</strong>tion,<br />
E<strong>di</strong>to Baratta, Calosci, Carlini e<br />
Piferi, Haracne E<strong>di</strong>tori, Roma 2007<br />
Corazzi-Taddei, Prefazione alla pubblicazione<br />
<strong>di</strong> D. Catucci Il palazzo marchesale<br />
<strong>di</strong> Laterza, Congedo E<strong>di</strong>tore, Laterza<br />
Corazzi Roberto, Indagini non invasive<br />
e rilievi della Cupola <strong>di</strong> Santa Maria del<br />
Fiore a Firenze sta in Costruire in Laterizio<br />
115 Faenza E<strong>di</strong>trice - Divisione e<strong>di</strong>toriale<br />
GPP S.p.A Faenza 2007<br />
Corazzi Roberto, Geometria “Scienza del<br />
Disegno” 3, Proiezioni assonometriche –<br />
Proiezioni quotate – Interrelazioni tra i<br />
vari tipi <strong>di</strong> proiezione – Ombre nei vari<br />
tipi <strong>di</strong> proiezione – Ombre a 45° - Meri<strong>di</strong>ane,<br />
Pitagora E<strong>di</strong>trice, Bologna 2008<br />
Corazzi Roberto, Nella Siena ritrovata <strong>di</strong><br />
Ambrogio Lorenzetti sta in Disegnare -<br />
Idee immagini n. 35, Rivista semestrale<br />
del Dipartimento RADAAR Università<br />
degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma “La Sapienza” , Gangemi<br />
E<strong>di</strong>tore, Roma 2008.<br />
Corazzi Roberto, Matematica ed architettura<br />
sulla Cupola <strong>di</strong> santa Maria del<br />
Fiore del Fiore a Firenze, sta in Atti del<br />
Convegno <strong>di</strong> Figline - Il Piacere <strong>di</strong> insegnare<br />
– il piacere <strong>di</strong> imparare la matematica,<br />
a cura <strong>di</strong> Gabriele Bal<strong>di</strong> e Fausto<br />
Moriani<br />
Corazzi Roberto, Mostra Nuove immagini<br />
<strong>di</strong> monumenti fiorentini – Rilievi con<br />
tecnologia scanner laser 3D, Archivio storico<br />
del Comune <strong>di</strong> Firenze – Palazzo Bastoni,<br />
Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze 2008, Cupola<br />
<strong>di</strong> Santa Maria del Fiore<br />
Corazzi-Aterini, (a cura <strong>di</strong> ) Atti del Convegno<br />
Internazionale Geometria tra <strong>di</strong>dattica<br />
e ricerca, tipografia AREA, Firenze<br />
2008<br />
Corazzi Roberto, L’architettura fortificata<br />
a Firenze, sta in Castellum n° 50 rivista<br />
dell’Istituto Italiano dei Castelli, Roma<br />
– Castel S.Angelo, 2008<br />
Crescenzi Carmela, L’aula <strong>di</strong> S. Lorenzo.<br />
Rilievo integrato: interpretazione dei<br />
dati e rappresentazione, sta in Meto<strong>di</strong> e<br />
tecniche integrate <strong>di</strong> rilevamento; i modelli<br />
tri<strong>di</strong>mensionali, la costruzione e la<br />
trasmissione dei dati MIUR, 2007<br />
Jaff Marco, Continuo e <strong>di</strong>scontinuo nella<br />
rilevazione, sta in AA.VV., Materia e Geometria<br />
- I percorsi del principe a firenze.<br />
Rilievo integrato tra conoscenza e lettura<br />
critica, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze, 2005<br />
Jaff Marco,, Immagini <strong>di</strong> <strong>di</strong>more storiche,<br />
sta in Firenze architettura, Anno IX<br />
n. 1<br />
Jaff Marco, Rilievo fotogrammetrico dell’architettura,<br />
Alinea, Firenze, 2005<br />
Jaff Marco, Il castello <strong>di</strong> Gargonza in val<br />
<strong>di</strong> Chiana. Un caso para<strong>di</strong>gmatico. In:<br />
Ville e parchi storici. Strategie per la conoscenza<br />
e il riuso sotenibile, Firenze,<br />
2006<br />
Mandelli Emma, From smart History<br />
toward common European heritage by<br />
preservation model of Cinque terre national<br />
park, Metodologia e riferimenti per<br />
la ricerca, 2005<br />
Mandelli Emma, (a cura <strong>di</strong>) I percorsi<br />
del principe a Firenze. Rilievo integrato<br />
tra conoscenza e lettura critica, Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze Vol. n° 15, 2005<br />
Mandelli Emma, Metodologia e riferimenti<br />
per la ricerca, pubblicazione in internet:<br />
http://www.smarthistory.it/<br />
Smart%20History%20Handbook.pdf., 2005<br />
Mandelli Emma, Integrazione e innovazione<br />
nella complessità, sta in M. Docci,<br />
(a cura <strong>di</strong> ) Metodologie innovative integrate<br />
per il rilevamento dell’architet-<br />
49<br />
tura e dell’ambiente, Roma 2005<br />
Mandelli Emma, La villa me<strong>di</strong>cea <strong>di</strong> Careggi,<br />
sta in Culturae, rivista della regione<br />
Toscana, 2005<br />
Mandelli Emma, Integrazione e innovazione<br />
nella complessità, (a cura <strong>di</strong>) Docci<br />
M., ed. Kappa, Roma, 2005<br />
Mandelli Emma, Conoscenze e ricerca un<br />
doppio percorso, sta in Materia e geometria<br />
n°15, Alinea, Firenze, 2005<br />
Mandelli Emma, Massa Marittima: il rilievo<br />
delle mura citta<strong>di</strong>ne, sta in Culturae,<br />
rivista della regione Toscana, 2005<br />
Mandelli Emma Integrated methods and<br />
techniques of survey, sta in: Convegno<br />
internazionale Heritage at Risk, Preservation<br />
of 20 th Century Architecture and<br />
World Heritage, 17-20 aprile 2006, Mosca,<br />
2006<br />
Mandelli Emma, Survey and research,<br />
The old town walls of Massa Marittima,<br />
sta in Convegno, Aspetti dell’incastellamento<br />
europeo me<strong>di</strong>terraneo. Storia, documentazione,<br />
valorizzazione, 29-30 giugno<br />
1 luglio 2006, Arezzo, 2006<br />
Mandelli Emma, Méthodologie et références<br />
pour la recherche, sta in Forum UNE-<br />
SCO: University and Heritage. FIREN-<br />
ZE. settembre 2006, Firenze.<br />
Mandelli Emma, Luigi Vagnetti e il progetto,<br />
sta in (a cura <strong>di</strong>) Maerlo Alessandro,<br />
Luigi Vagnetti a Livorno, 2006<br />
Mandelli Emma, “Codex” ovvero il luogo<br />
della rappresentazione, sta in AA. VV.,<br />
Co<strong>di</strong>ci del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> progetto, Lecco,<br />
2006<br />
Mandelli Emma, La villa me<strong>di</strong>cea <strong>di</strong> Careggi,<br />
il rilievo integrato, sta in La villa<br />
me<strong>di</strong>cea <strong>di</strong> Careggi e il suo giar<strong>di</strong>no –<br />
Storia, rilievi e analisi per il restauro,<br />
ed.Holschki, Firenze, 2006<br />
Mandelli Emma, (a cura <strong>di</strong>) Dalla <strong>di</strong>dattica<br />
alla ricerca. Esperienze <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nell’ambito<br />
del dottorato, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze,<br />
2007<br />
Mandelli Emma, Per la “conoscenza” <strong>di</strong><br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
Palazzo Vecchio. Dalla parte del rilevatore,<br />
sta in Bartoli M.T., Musso e non quadro,<br />
la strana figura <strong>di</strong> Palazzo Vecchio<br />
dal suo rilievo, Firenze, 2007<br />
Mandelli Emma, Il rilievo per lo stu<strong>di</strong>o<br />
dell’architettura monumentale, sta in (a<br />
cura <strong>di</strong>) Mandelli E., Dalla <strong>di</strong>dattica alla<br />
ricerca. Firenze, 2007<br />
Mandelli Emma, Appunti sulla rappresentazione<br />
nel rilievo, sta in (a cura <strong>di</strong>) De<br />
Carlo L., Informatica e fondamenti scientifici<br />
della rappresentazione, Roma.<br />
Mandelli Emma, Dalla <strong>di</strong>dattica alla ricerca,<br />
Il rilievo per lo stu<strong>di</strong>o dell’architettura<br />
monumentale, sta in Materia e Geometria<br />
n°16, Alinea, Firenze, 2007<br />
Merlo Alessandro, Il rilievo topografico:<br />
base e verifica. Un caso in Palazzo Vecchio,<br />
sta in AA.VV., I percorsi del principe<br />
a Firenze. Rilievo integrato tra conoscenza<br />
e lettura critica, Alinea e<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, 2005<br />
Merlo Alessandro, L’utilizzo della strumentazione<br />
topografica nel rilievo <strong>di</strong><br />
Palazzo Vecchio, sta in (a cura <strong>di</strong>) Fiorucci<br />
T., Metodologie innovative integrate<br />
per il rilevamento dell’architettura e<br />
dell’ambiente, Gangemini E<strong>di</strong>tore,<br />
Roma, 2005<br />
(a cura <strong>di</strong>) Merlo Alessandro, La ricostruzione<br />
del centro storico <strong>di</strong> Livorno nel<br />
secondo dopoguerra, <strong>di</strong> AA.VV., Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, Firenze, 2006<br />
Merlo Alessandro, Applicazione del S.I.T.<br />
all’analisi della ricostruzione del centro<br />
<strong>di</strong> Livorno, sta in AA.VV., La ricostruzione<br />
del centro storico <strong>di</strong> Livorno nel secondo<br />
dopoguerra, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze,<br />
2006<br />
Merlo Alessandro, La centuriazione romana<br />
della piana dell’Arno tra Lucca e<br />
la dorsale del monte Albano, Pieve a Nievole,<br />
2006<br />
Merlo Alessandro, La pianificazione romana<br />
del territorio <strong>di</strong> Pieve a Nievole,<br />
Pieve a Nievole, 2006<br />
Merlo Alessandro, Le abitazioni signorili<br />
della terra <strong>di</strong> Pieve a Nievole a Pistoia:<br />
note <strong>di</strong> metodo per la ricostruzione dei<br />
processi <strong>di</strong> trasformazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio<br />
storico, Lastra a Signa (Firenze), 2006<br />
Merlo Alessandro, Prefazione, sta in<br />
Merlo A. (a cura <strong>di</strong>), La ricostruzione del<br />
centro storico <strong>di</strong> Livorno nel secondo<br />
dopoguerra, Alinea e<strong>di</strong>trice, pp. 9-10,<br />
2006<br />
(a cura <strong>di</strong>) A. Merlo A. - Pellegrini E.<br />
Praeterita Facta, ETS, Pisa, 2006<br />
Merlo Alessandro, Postfazione, sta in A.<br />
Merlo A. - Pellegrini, Praeterita facta,<br />
ETS, pp. 325-326, Pisa, 2006<br />
Merlo A. - Pellegrini, Premessa, sta in<br />
Merlo A. - Pellegrini, Praeterita facta,<br />
ETS, pp. 7-8, Pisa, 2006<br />
Merlo Alessandro, Roman theatres in<br />
Spain: knowledge and rehabilitation,<br />
Abstracts Forum UNESCO University and<br />
Heritage 11th international seminar, Florence<br />
11 - 15 september 2006. Alinea<br />
E<strong>di</strong>trice, p. 335, Firenze, 2006<br />
Merlo A. - Spicciani A., La domus curiae<br />
del castello <strong>di</strong> Pescia: indagine archeologica,<br />
documentazione storica e rilievo,<br />
p. 59, giugno 2006, Arezzo, 2006<br />
Merlo Alessandro, Sistemi e mezzi informatici<br />
per il rilievo, la catalogazione e la<br />
gestione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio, pp. 404-<br />
409, maggio 2007, Portonovo - Ancona,<br />
2007<br />
Merlo A. - Scalzo M., Progetti in piazza:<br />
Ciompi & Ghiberti & Sanpierino, Il David,<br />
Firenze, 2007<br />
Merlo Alessandro, Il <strong>di</strong>segno come strumento<br />
<strong>di</strong> conoscenza: la piazza San Pier<br />
Maggiore in Firenze, sta in Merlo A. -<br />
Scalzo M., Progetti in piazza: Ciompi &<br />
Ghiberti & Sanpierino, Il David, Firenze,<br />
pp. 10-18, 2007<br />
Merlo Alessandro, Pianta dell’ala manierista<br />
<strong>di</strong> Palazzo Vecchio alla quota del<br />
quartiere degli Elementi, p. 107 sta in<br />
Bartoli M.T., Musso e non quadro. La stra-<br />
na figura <strong>di</strong> Palazzo Vecchio dal suo rilievo,<br />
E<strong>di</strong>fir, Firenze 2007<br />
Merlo Alessandro, Illustrazioni della città<br />
<strong>di</strong> Pienza e del suo territorio, sta in:<br />
Catal<strong>di</strong> G. - Formichi F., Pienza Forma<br />
Urbis. Materiali per il museo della città e<br />
del territorio, Quaderni <strong>di</strong> Aion, Aion E<strong>di</strong>zioni,<br />
Firenze 2007<br />
Merlo A.-Troiano D.-Zucconi M., Nuove<br />
metodologie GIS per il controllo delle<br />
qualità urbane, sta in Paesaggio Urbano,<br />
pp. 18-23, 1/2008<br />
Merlo Alessandro, Italian Eclectic. Il palazzo<br />
Grande <strong>di</strong> Livorno, ETS, Pisa<br />
Pratesi Giovanni, Il plesso <strong>di</strong>dattico <strong>di</strong><br />
S.Teresa-Convento,carcere,sede<br />
universitaria.Stu<strong>di</strong>o attraverso un modello<br />
<strong>di</strong>gitale, sta in Firenze immagini della<br />
città tra reale e virtuale, Firenze, David,<br />
2006<br />
Pratesi Giovanni, Il complesso <strong>di</strong> S. Teresa:<br />
convento, carcere, università. Stu<strong>di</strong>o<br />
attraverso un modello <strong>di</strong>gitale, sta in<br />
Facoltà in Piazza, Tipografia del Comune<br />
<strong>di</strong> Firenze, 2006<br />
Pratesi Giovanni, Il modello <strong>di</strong>gitale<br />
come artefatto cognitivo, sta in (a cura<br />
<strong>di</strong>) Quici F. Atti del Seminario Idee per la<br />
rappresentazione Roma 14/9/2007, pp.<br />
110-119, Roma, 2008<br />
Pratesi G. - Velatta L., Il ruolo dell’artefatto<br />
cognitivo nella rappresentazione <strong>di</strong><br />
architettura, (a cura <strong>di</strong>) Aterini B. - Corazzi<br />
R., AA.VV., La geometria tra <strong>di</strong>dattica<br />
e ricerca, pp. 125-129, Firenze, 2008<br />
Pratesi Giovanni, The model: phisical or<br />
virtual model? Digital one!, Convegno<br />
Internazionale “Genesi dell’architettura<br />
strumenti per il progetto”, p. 33, settembre<br />
2008, Firenze<br />
Pratesi G. - Velatta L., Il ruolo dell’artefatto<br />
cognitivo nella rappresentazione <strong>di</strong><br />
architettura, Abstracts Convegno Internazionale<br />
La geometria tra <strong>di</strong>dattica e<br />
ricerca, p. 105, aprile 2008, Firenze<br />
Puma Paola, Modelli <strong>di</strong> rilievo integrato<br />
50<br />
del moderno: la ricostruzione post bellica<br />
del centro <strong>di</strong> Firenze, sta in Metodologie<br />
innovative integrate per il rilevamento<br />
dell’architettura e dell’ambiente, Gangemi,<br />
Roma, 2005<br />
Puma Paola, Il rilievo integrato nel confronto<br />
tra antico e moderno – la ricostruzione<br />
postbellica del centro <strong>di</strong> Firenze,<br />
sta in I percorsi del principe a Firenze<br />
- Rilievo integrato tra conoscenza e<br />
letturaura critica, Mandelli E. (a cura),<br />
n. 15/2005 <strong>di</strong> “Materia e Geometria”, Alinea,<br />
Firenze, 2005<br />
Puma Paola, Dal palazzo fiorentino al<br />
villino borghese: contaminazioni tipologiche<br />
tra palazzo <strong>di</strong> città e villa extraurbana,<br />
sta in Ville e parchi storici, Bertocci-Pancani-<br />
Puma (a cura), E<strong>di</strong>fir, Firenze,<br />
2006<br />
Puma Paola, Il rilievo integrato nel confronto<br />
tra antico e moderno – la ricostruzione<br />
postbellica del centro <strong>di</strong> Firenze,<br />
sta in AA.VV., I percorsi del principe<br />
a Firenze - Rilievo integrato tra conoscenza<br />
e lettura critica, Alinea e<strong>di</strong>trice,<br />
Firenze, pp. 181-189, 2005<br />
(a cura <strong>di</strong>) PUMA Paola, La documentazione<br />
dei beni architettonici ed ambientali<br />
- Sperimentazioni e applicazioni <strong>di</strong>dattiche,<br />
<strong>di</strong> Autori vari , Saffe, Firenze,<br />
2005<br />
Bertocci S. - Pancani G. - Puma P.<br />
(2006). Ville e Parchi storici. Strategie<br />
per la conoscenza ed il riuso sostenibile.<br />
Firenze, Vol. 1, 2006<br />
Puma P. - Cornieti M. - Battini C. - Tioli<br />
F. - Concas F., 3D Visualization of archaeological<br />
place of Corzano, Documentation,<br />
search, communication me<strong>di</strong>um.<br />
pp 339-345, <strong>di</strong>cembre 2006, Roma<br />
Puma P. - Balzani M., The Michelangelo<br />
research project: 3D laser scanner survey<br />
for documentary updating and valorisation<br />
of Michelangelo’s architectures<br />
in Florence, p. 53-53, settembre 2006,<br />
Firenze<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
(a cura <strong>di</strong>) Puma Paola, La documentazione<br />
dei beni architettonici ed ambientali<br />
- strumenti, indagini, esperienze, <strong>di</strong><br />
Autori vari, Saffe, Firenze, 2006<br />
Puma Paola, Corzano: strategie della conoscenza<br />
e del progetto per la tutela e<br />
la valorizzazione, sta in Autori vari, Catalogo<br />
della Mostra Rocche e castelli <strong>di</strong><br />
Romagna, Corzano un paesaggio da salvare,<br />
Nuova Tipografia Forlimpopoli,<br />
Forlimpopoli, 2006<br />
(a cura <strong>di</strong>) Puma P. - Pancani G. - Bertocci<br />
S., Ville e parchi storici, <strong>di</strong> Autori<br />
Puma P., Modelli <strong>di</strong> rilievo integrato del<br />
moderno: la ricostruzione post bellica del<br />
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innovative integrate per il rilevamento<br />
dell’architettura e dell’ambiente,<br />
Gangemi, Roma, 2006<br />
Puma Paola, The Michelangelo project:<br />
3D survey for the updating and conservation<br />
of Michelangelo’s architectural<br />
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2007, Firenze.<br />
Bertocci S. - Pancani G. - Puma P., Progetto<br />
Michelangelo - Banca dati 3D per<br />
la valorizzazione, il restauro e la conservazione<br />
dell’opera michelangiolesca<br />
a Firenze, sta in Autori vari, Catalogo<br />
Fiera Restauro Ferrara, Ferrara Fiere e<br />
Congressi -Acropoli - Zanini, Bologna.<br />
pp. 217-221, 2007<br />
Puma Paola, Virtual Library For Fashion<br />
Illustration: La Libreria Virtuale Europea<br />
per la conoscenza e la <strong>di</strong>vulgazione dell’illustrazione<br />
<strong>di</strong> moda, pp. 498- 503, Sistemi<br />
informativi per l’architettura, Ancona,<br />
2007<br />
(a cura <strong>di</strong>) Puma Paola, La documentazione<br />
dei beni architettonici ed ambientali<br />
- contributi, <strong>di</strong> Autori vari , Saffe,<br />
Firenze, 2007<br />
(a cura <strong>di</strong>) Puma Paola, La documentazione<br />
dei beni architettonici ed ambientali<br />
– atlante del centro storico <strong>di</strong> Castiglion<br />
Fiorentino, <strong>di</strong> Autori vari, Saffe, Fi-<br />
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Scalzo Marcello, Progettare in Costa: <strong>di</strong>segni,<br />
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del secondo Novecento, Firenze, 2005<br />
Scalzo Marcello, Il rilievo della chiesa ipogeica<br />
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Massafra (TA), 2006<br />
Scalzo Marcello, Il rilievo degli e<strong>di</strong>fici allo<br />
stato <strong>di</strong> rudere, sta in Frulio G., S. Maria<br />
<strong>di</strong> Curos in territorio <strong>di</strong> Monteleone, Firenze,<br />
2006<br />
Scalzo Marcello, aaaa… acqua alta ad architettura-<br />
la facoltà durante l’alluvione<br />
del 4 novembre 1966, Firenze, 2006<br />
Scalzo Marcello, Firenze immagini della<br />
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<strong>di</strong>) Scalzo M., Il <strong>di</strong>segno della città/la città<br />
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Scalzo Marcello, Architetture rinascimentali<br />
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Firenze, 2007<br />
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2005<br />
Vannucchi Marco, Architettura ambiente<br />
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Bini M. - Ver<strong>di</strong>ani G., Il rilievo delle archeologie<br />
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sta in AA.VV. (a cura <strong>di</strong>) Bertocci S. -<br />
Pancani G. Puma P., Ville e parchi storici,<br />
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Ver<strong>di</strong>ani Giorgio, I nuovi strumenti hanno<br />
compiuto quarantatre anni, sta in<br />
AA.VV. (a cura <strong>di</strong>) Puma P., La documentazione<br />
dei Beni Architettonici ed Ambientali,<br />
strumenti, indagini, esperienze,<br />
Firenze, pp. 21-24, 2006<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio, Le misurazioni dello<br />
spazio si deducono dal territorio, sta in<br />
AA.VV. (a cura <strong>di</strong>) Puma P., La documentazione<br />
dei Beni Architettonici ed Ambientali,<br />
strumenti, indagini, esperienze,<br />
Firenze, 2006<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio, Le Gran<strong>di</strong> Terme <strong>di</strong> Villa<br />
Adriana:<strong>di</strong>gital surveys between research<br />
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2006, Firenze, 2006<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio, La natura è sempre la<br />
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(a cura <strong>di</strong>) Scalzo M., Firenze, Immagini<br />
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a cura <strong>di</strong>) Bracciali S., Restaurare Leon<br />
Battista Alberti, il caso <strong>di</strong> Palazzo Rucellai,<br />
Firenze, pp. 220-223, 2006<br />
Ver<strong>di</strong>ani Giorgio, Rilievi Integrati - Rilievi<br />
Ampliati, sta in AA.VV., Dalla Didattica<br />
alla Ricerca, Esperienze <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o nell’ambito<br />
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2007<br />
Ver<strong>di</strong>ani G. - Di Tondo S., An improved<br />
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sta in Workshop 11, Archaologie und<br />
Computer, Kulturelles Erbe und neue technologien,<br />
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Ver<strong>di</strong>ani G. - Di Tondo S., Methodology<br />
of 3D <strong>di</strong>gital Survey operations and data<br />
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in archaeological area, sta in Procee<strong>di</strong>ngs<br />
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51<br />
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architettura e<br />
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Breschi Alberto, Alghero verso la modernità,<br />
sta in (a cura <strong>di</strong>) Luschi C., Dialogo<br />
tra l’acqua e l’architettura, Alinea<br />
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Breschi Alberto, Un concorso: 3 piazze,<br />
sta in Opere, pp. 82-83, n. 9, 2005<br />
Breschi Alberto, Frammenti <strong>di</strong> una narrazione,<br />
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italiana, Diabasis, Reggio Emilia<br />
2005<br />
D’Auria Antonio, Concorso per il Municipio<br />
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dell’architettura italiana, Diabasis, Reggio<br />
Emilia 2006<br />
D’Auria Antonio, I due modelli del design<br />
dell’Ottocento, sta in CESARE DE<br />
SETA, Il secolo della borghesia, UTET<br />
Libreria, Torino, 2006<br />
6<br />
pubblicazioni
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D’Auria Antonio, La casa per tutti. L’e<strong>di</strong>lizia<br />
popolare nel secondo dopoguerra,<br />
sta in Firenze archietttura, pp. 120-127,<br />
n. 2, 2006<br />
Lorusso Flaviano Maria, Rigenerazioni<br />
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Lorusso Flaviano Maria, Progetto urbano.<br />
Una Piazza e un Au<strong>di</strong>torium a Gioia<br />
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Lorusso Flaviano Maria, Florence Exit.<br />
Segnali e fermenti <strong>di</strong> una nuova generazione<br />
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2005<br />
Lorusso Flaviano Maria, Temenos, sta in<br />
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Breschi A. (a cura <strong>di</strong>), Alinea, Firenze,<br />
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2007<br />
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Capanni Fabio, Gutemberg, sta in Firenze<br />
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35, 2007<br />
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39, 2008<br />
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C. - Conforti C. - Mulazzani M., Almanacco<br />
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Capanni Fabio, L’esperienza del progetto<br />
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pp. 16-17, 1.2007<br />
Capanni Fabio, Laboratorio <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong><br />
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pp. 14-15, 1.2007<br />
Capanni Fabio, Concorso per la <strong>progettazione</strong><br />
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2008<br />
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Collotti Francesco, Anima tecnica in corpo<br />
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Collotti Francesco, La memoria nella pie-<br />
52<br />
tra, sta in Firenze architettura, pp. 36-<br />
41, 1/2.2005<br />
Collotti Francesco, Abitare il paesaggio,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 2-5,<br />
2.2006<br />
Collotti F. - Pirazzoli G., Ricordare, mettere<br />
in opera, mostrare, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 156-159, 1.2006<br />
Collotti Francesco, Casa con loggia al<br />
Vescovado, Verona, sta in Firenze architettura,<br />
pp. 34-41, 2.2006<br />
Collotti Francesco, Solo col Progetto gli<br />
architetti conoscono- conoscere i luoghi<br />
col progetto, all’insegna del Giglio, Firenze,<br />
2006<br />
Collotti Francesco, Paesaggi fortificati<br />
della Grande Guerra, sta in Il parco urbano<br />
come strumento <strong>di</strong> riqualificazione,<br />
E<strong>di</strong>zioni Scientifiche Italiane, Napoli,<br />
2006<br />
Collotti F. - Pirazzoli G., 03d, da zero a<br />
tre <strong>di</strong>mensioni, Biblioteca del cenide,<br />
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Collotti Francesco, Lieblingsfenster, Eigenes<br />
Fenster (befestigte Landschaft),<br />
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Dortmund, pp. 100-101, 2007<br />
Collotti Francesco, recensione pubblicazione<br />
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1996-2006, sta in (a cura <strong>di</strong>) Privitera F.-<br />
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1996-2006, Alinea E<strong>di</strong>trice, pp.<br />
102-102, Firenze, 2008<br />
Collotti Francesco, recensione pubblicazione<br />
Carattere Narrazione Variazione -<br />
Stu<strong>di</strong> sul valore urbano dell’architettura,<br />
sta in Mantese E., Carattere Narrazione<br />
Variazione - Stu<strong>di</strong> sul valore urbano dell’architettura,<br />
pp. 100-100, 2008<br />
Collotti Francesco, Progetto e realizazzione<br />
<strong>di</strong> case economiche e popolari a<br />
corte in Zibido San Giacomo nell’ambito<br />
del Piano <strong>di</strong> Zona Consortile CIMEP 2S17,<br />
sta in AA.VV., E<strong>di</strong>lizia sociale in Europa,<br />
Premio Ugo Rivolta 2007, E<strong>di</strong>trice Abita-<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
re Segesta, Milano 2008<br />
Collotti F. - Porro B. - Tusnovics D., Progetto<br />
<strong>di</strong> concorso per la ricostruzione dei<br />
suq <strong>di</strong> Beirut, 1993-1994, sta in Godoli<br />
E.-Nuzzaci A., Architetti italiani per la Siria<br />
e il Libano, Maschietto E<strong>di</strong>tore, pp.<br />
101-102, Firenze 2008<br />
Collotti Francesco, Lieblingsdach/eigenes<br />
Dach, sta in AA.VV., Dortmunder Architekturheft,<br />
n. 20, Stadtbaukunst: Das<br />
Dach. Dortmunder Institut für Stadtbaukunst,<br />
TU Dortmund-Dortmund/Köln<br />
pp. 128-129, Dortmund, 2008<br />
Collotti Francesco, Sistemazione degli<br />
accessi al Museo della Grande Guerra<br />
nella fortezza austroungarica <strong>di</strong> Belvedere/Werk<br />
Gschwent, sta in AA.VV., Identità<br />
dell’architettura italiana, pp. 44-45,<br />
E<strong>di</strong>zioni Diabasis, Reggio Emilia, 2008<br />
Collotti Francesco, La macchina da guerra<br />
incompiuta, Forte Pozzacchio, Trambileno<br />
e Vallarsa, sta in AA.VV., Progetto<br />
Grande Guerra - tutela e valorizzazione<br />
dei beni architettonici a confronto, E<strong>di</strong>zioni<br />
Osiride, pp. 68-75, Rovereto 2008<br />
Collotti Francesco, Certe mattine mi viene<br />
una voglia forte <strong>di</strong> Svizzera..., sta in<br />
Caruso A. - Collotti F. - Fumagalli P., La<br />
resistenza critica del moderno, Tarmac<br />
publishing, pp. 12-13, Mendrisio 2008<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Giar<strong>di</strong>ni<br />
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Eccheli Maria Grazia, I modelli <strong>di</strong> architettura<br />
in Toscana, sta in Gli archivi <strong>di</strong><br />
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2005<br />
Eccheli Maria Grazia, Museo archivio dei<br />
modelli dell’architettura toscana, sta in<br />
Gli archivi <strong>di</strong> progetto, Ed. Lybra Immagine,<br />
Milano 2005<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Piazza<br />
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Diabasis, Reggio Emilia, 2006<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Frammenti<br />
<strong>di</strong> una genesi, sta in Firenze ar-<br />
chitettura, pp. 26-31, 1.2006<br />
Eccheli Maria Grazia, La porta del Bosco.<br />
San Zeno <strong>di</strong> Montagna. Verona, sta<br />
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Firenze, 2006<br />
Eccheli Maria Grazia, Frammento, sta in<br />
Vema, Purini F. (a cura), Compositori<br />
e<strong>di</strong>tori, Bologna 2006<br />
Eccheli Maria Grazia, E<strong>di</strong>ficio sacro ed<br />
immagine. Appunti ai margini del problema,<br />
sta in Vivens homo, ed. Devoniane,<br />
Bologna, 2006<br />
Eccheli Maria Grazia, Sacro Spazio, sta<br />
in Spazi per la Chiesa, e<strong>di</strong>zioni Tielleci,<br />
2006<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Casa a<br />
corte a Ratisbona (Germania), sta in<br />
D’architettura, pp. 100-105, 30.2006<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Casa con<br />
loggia al Vescovado, Verona, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 34-41, 2.2006<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., L’aula<br />
del commiato come ad<strong>di</strong>zione del cimitero<br />
monumentale <strong>di</strong> Verona, pp. 58-59,<br />
Diabasis, Reggio Emilia, 2006<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Complesso<br />
parrocchiale <strong>di</strong> Santa Maria, Castel <strong>di</strong><br />
Lama, pp. 60-61, Diabasis, Reggio Emilia,<br />
2007<br />
Eccheli Maria Grazia, Prato <strong>di</strong> pietra, sta<br />
in Firenze architettura, pp. 38-39, 1.2007<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Architetture<br />
topografiche leggendarie, Alinea<br />
e<strong>di</strong>trice, Firenze, 2008<br />
Eccheli Maria Grazia, Parco abitato, sta<br />
in Firenze architettura, pp. 32-33, 2.2008<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Iranian<br />
international carpet trade center tabriz,<br />
sta in Firenze architettura, pp. 34-39,<br />
1.2008<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Residenze<br />
liminari al parco <strong>di</strong> Villa de Reali a<br />
Dosson <strong>di</strong> Casier, pp. 58-59, Diabasis,<br />
Reggio Emilia, 2008<br />
Eccheli M. G. - Campagnola R., Porta<br />
del bosco “sperane”, sta in Fabbrizzi F.,<br />
Topografie, Alinea e<strong>di</strong>trice, pp. 78-83,<br />
Firenze, 2008<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, Laboratorio <strong>di</strong> Progettazione<br />
Architettonica 2 A, sta in A.<br />
Massarente, Quaderni ferraresi – annuario<br />
della Facoltà d’Architettura <strong>di</strong> Ferrara,<br />
Ferrara, Tipolitografia Italia, 2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, La laurea ad honorem<br />
in archittetura a Oswald Mathias<br />
Ungers, sta in Parametro, pp. 15-16, 255<br />
gennaio-febbraio 2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, Giancarlo De Carlo:<br />
l’architettura quale impegno civile, sta<br />
in Parametro, pp. 18-19, 258-259 luglioottobre<br />
2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Architettura in Emilia-Romagna nel<br />
secondo Novecento, volunme curato<br />
dall’Istituto Beni Artistici Culturali della<br />
Regione Emilia-Romagna, E<strong>di</strong>zioni<br />
CLUEB, pp. 223-225, Bologna, 2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Il cimitero suburbano <strong>di</strong> Reggio<br />
Emilia, sta in (a cura <strong>di</strong>) Strappa G., E<strong>di</strong>lizia<br />
per il culto: chiese, moschee, sinagoghe,<br />
strutture cimiteriali, UTET, pp.<br />
318-320, Torino, 2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Progetto Arcispedale Santa Maria<br />
Nuova a Reggio Emilia, sta in Terranova<br />
F., E<strong>di</strong>lizia per la sanità, UTET, pp. 228-<br />
229, Torino, 2005<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Progetto per i nuovi poliambulatori<br />
nell’Ospedale <strong>di</strong> Reggio Emilia, sta in<br />
Baratta A., Pareti leggere e stratificate<br />
in laterizio, E<strong>di</strong>zioni Laterservice, pp. 58-<br />
63, Roma, 2006<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Progetto <strong>di</strong> residenza per anziani<br />
a Reggio Emilia, sta in AA.VV., Assistenza<br />
Anziani, Fin-Mark E<strong>di</strong>tore, pp. 22-25,<br />
Bologna, 2006<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, La <strong>progettazione</strong> architettonica<br />
nella riqualificazione urbana,<br />
Alinea, Firenze, 2006<br />
53<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, Il recupero del “moderno”,<br />
sta in Architettare, pp. 26-31,<br />
02.2007<br />
Manfre<strong>di</strong>ni A. - Manfre<strong>di</strong>ni E. - Manfre<strong>di</strong>ni<br />
G., Ampliamento Ospedale <strong>di</strong> Reggio<br />
Emilia, sta in Molinari L., Reggio Emilia:<br />
scenari <strong>di</strong> qualità urbana, ed. Skira, pp.<br />
150-153, Milano 2007<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, Il laboratorio <strong>di</strong> Progettazione<br />
dell’Architettura 2B, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 18-19, 1.2007<br />
Manfre<strong>di</strong>ni Alberto, La Qualità come Impegno<br />
Civile: il Progetto <strong>di</strong> Architettura,<br />
sta in Toni M., Materiali Cmr 1.2008, Alinea<br />
e<strong>di</strong>trice, pp. 94-109, Firenze 2008<br />
Pirazzoli Giacomo, Colloquio con Dino<br />
Gavina, sta in Umbria terra <strong>di</strong> Maestri<br />
1960-’68, Ed. Umbri Associati, Perugia,<br />
2005<br />
Pirazzoli Giacomo, Tra allestimento e installazione,<br />
sta in Cornol<strong>di</strong> A., Architettura<br />
degli interni, Venezia, 2005<br />
Collotti F. - Pirazzoli G. - Fantin V., Paesaggi<br />
fortificati: le stagioni della memoria,<br />
sta in La Memoria della Grande Guerra<br />
in Trentino, Progetti ed iniziative <strong>di</strong><br />
recupero e valorizzazione nel quadro della<br />
legislazione nazionale e provinciale,<br />
atti del convegno, Provincia Autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento – Soprintendenza per i Beni<br />
Architettonici, Trento, pp. 73-85, 2005<br />
Pirazzoli Giacomo, Tra acqua e terra: due<br />
workshop a Scutari (Albania), sta in Portolano<br />
Adriatico, la Biblioteca, anno 2,<br />
n. 2, 2005<br />
Pirazzoli Giacomo, Museo archeologico<br />
a Scutari (Albania), sta in AA.VV., Catalogo<br />
del Premio “Luigi Cosenza” - Giovani<br />
architetti europei, Napoli, 2005<br />
Pirazzoli Giacomo, Un pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong> fronte<br />
al Museo <strong>di</strong> Alberto Burri, sta in AA.VV.,<br />
Identità dell’architettura italiana, n. 3, pp.<br />
80-81, Diabasis, Reggio Emilia, 2005<br />
Pirazzoli Giacomo, Internamente 3, lo<br />
sguardo da dentro a fuori, sta in AA.VV.,<br />
Identità dell’architettura italiana, n. 4, pp.<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
84-85, Diabasis, Reggio Emilia, 2006<br />
Collotti F. - Pirazzoli G., Ricordare, mettere<br />
in opera, mostrare, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 156-159, 1.2006<br />
Pirazzoli Giacomo, Cultural heritage and<br />
sustainable development under the “Albania<br />
project” headed by University of<br />
Florence, sta in Documentation for conservation<br />
and development new heritage<br />
strategy for the future, Abstracts XI<br />
Forum Unesco, p. 35, Firenze, 2006<br />
Pirazzoli Giacomo, Laboratorio <strong>di</strong> Progettazione<br />
Architettonica 1, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 4-5, 1.2007<br />
Pirazzoli Giacomo, Dall’inizio, sta in Firenze<br />
architettura, pp. 12-13, 1.2007<br />
Collotti F. - Pirazzoli G., 03d, da zero a<br />
tre <strong>di</strong>mensioni, Biblioteca del cenide,<br />
Cannitello (RC), 2007<br />
Pirazzoli Giacomo, In tre mosse: la piramide<br />
rovesciata <strong>di</strong> Nauman, le “gesticulating<br />
entrails” <strong>di</strong> Gehry e due ossa <strong>di</strong><br />
Galileo, sta in Firenze architettura, pp.<br />
6-9, 1.2008<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Piscina Comunale a<br />
Firenzuola, sta in Firenze architettura, pp.<br />
60-63, 1&2.2005<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Ampliamento dell’Istituto<br />
Ortope<strong>di</strong>co Toscano, Firenze, sta<br />
in Identità dell’architettura italiana 3,<br />
Diabasis, Reggio Emilia, 2005<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, “Rifrazioni <strong>di</strong> paesaggio<br />
sulle regole prospettiche”, sta in<br />
Oltre l’architettura moderna, Aiòn, Firenze,<br />
2006<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Aniconismo dell’Architettura<br />
Moderna, sta in Vivens homo,<br />
17:11, pp. 61-63, 2006<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Concorso Nazionale<br />
per la nuova sede della Provincia <strong>di</strong> A<br />
rezzo, sta in Identità dell’architettura italiana<br />
4, Diabasis, Reggio Emilia, 2006<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, “Incubatore” d’impresa,<br />
laboratori, aule e centri <strong>di</strong> eccellenza,<br />
sta in R. Del Nord, G. Fialà, L. Zaffi<br />
(a cura) Il piano e<strong>di</strong>lizio dell’Ateneo fio-<br />
rentino, realtà e prospettive del processo<br />
attuativo, Tipografia Contini, Sesto<br />
Fiorentino, 2005<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, E<strong>di</strong>ficio del Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Biotecnologie Agrarie, sta in R.<br />
Del Nord, G. Fialà, L. Zaffi (a cura), Il<br />
piano e<strong>di</strong>lizio dell’Ateneo fiorentino, realtà<br />
e prospettive del processo attuativo<br />
Tipografia Contini, Sesto Fiorentino,<br />
2005<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Centro incontri a<br />
Firenze, sta in Antonio Piva, Pier Franco<br />
Galliani (a cura) La Triennale <strong>di</strong> Milano,<br />
Architetti italiani under 50, ed Marsilio,<br />
Venezia, 2005<br />
Rossi Pro<strong>di</strong> Fabrizio, Attraversare la soglia,<br />
in Spazi per la Chiesa, Progetti del<br />
Master sta in Teologia e Architettura <strong>di</strong><br />
Chiese, Tielleci ed. Roma, 2006<br />
Arch. Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong>, Progetto 1°<br />
classificato, sta in NED, Nuovi e<strong>di</strong>fici Direzionali,<br />
volume mostra concorso, Ed.<br />
Fidenza, 2006<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong>. Architetture 1996-<br />
2006, Alinea E<strong>di</strong>trice, Firenze, pp. 68-71,<br />
2007<br />
Zermani Paolo, Progetto per la Nuova<br />
Biblioteca dell’Area Tecnologica dell’Università<br />
<strong>di</strong> Firenze, sta in AA.VV., Il piano<br />
e<strong>di</strong>lizio dell’Ateneo fiorentino. Realtà e<br />
prospettive del processo attuativo, Università<br />
degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, pp. 90-93,<br />
2005<br />
Zermani Paolo, Teatrino <strong>di</strong> Varano e Restauro<br />
della Rocca <strong>di</strong> Noceto e suo parco,<br />
sta in Casciato M.-Orlan<strong>di</strong> P., Quale e<br />
quanta. Architettura in Emilia Romagna<br />
nel secondo Novecento, e<strong>di</strong>zioni Clueb,<br />
pp. 110-110, 2005<br />
Zermani Paolo, Cimitero <strong>di</strong> Sansepolcro,<br />
sta in Strappa G., E<strong>di</strong>lizia per il culto,<br />
UTET, pp. 345-347, Torino, 2005<br />
Zermani Paolo, Le misure <strong>di</strong> Firenze, sta<br />
in Galliani G.-Piva A., Gli archivi del progetto,<br />
Lybra Immagine, pp. 166-170,<br />
Milano, 2005<br />
Zermani Paolo, Stu<strong>di</strong> sul presbiterio <strong>di</strong><br />
S. Maria del Fiore, sta in AA.VV., Casa <strong>di</strong><br />
Dio. Progettazione e adeguamento <strong>di</strong><br />
chiese nel terzo millennio, E<strong>di</strong>zioni CentroDI,<br />
pp. 109-124, Firenze, 2005<br />
Zermani Paolo, Per l’unità del paesaggio<br />
sacro, sta in AA.VV., Casa <strong>di</strong> Dio. Progettazione<br />
e adeguamento <strong>di</strong> chiese nel<br />
terzo millennio, E<strong>di</strong>zioni CentroDI, pp.<br />
109-124, Firenze, 2005<br />
Zermani Paolo, Cimitero <strong>di</strong> Sansepolcro,<br />
sta in Galliani P.-Piva A., Architetti<br />
italiani Under 50. Ricerca, formazione,<br />
progetto <strong>di</strong> architettura, Marsilio, pp. 82-<br />
83, Venezia, 2005<br />
Zermani Paolo, Tre progetti: Torino, Sansepolcro,<br />
Sesto Fiorentino, sta in Felicori<br />
M., Gli spazi della memoria. Architettura<br />
dei cimiteri monumentali europei, Luca<br />
Sassella E<strong>di</strong>tore, Roma, pp. 117-126,<br />
2005<br />
Zermani Paolo, Il rito isola il tempo: tre<br />
cimiteri, sta in Belar<strong>di</strong> P., L’architettura<br />
del cimitero tra memoria e invenzione,<br />
E<strong>di</strong>zioni E<strong>di</strong>lpromp, Perugia, pp. 169-180,<br />
2005<br />
Zermani Paolo, L’unità del tempo architettonico,<br />
sta in AA.VV., Identità dell’architettura<br />
italiana, Diabasis, pp. 8-9,<br />
Reggio Emilia, 2005<br />
Zermani Paolo, Municipio <strong>di</strong> Noceto, sta<br />
in AA.VV., Identità dell’architettura italiana,<br />
Diabasis, pp. 104-105, Reggio Emilia,<br />
2005<br />
Zermani Paolo, Il Cristo <strong>di</strong> plastica, sta<br />
in AA.VV., Spazi per la chiesa: progetti<br />
del Master <strong>di</strong> Teologia e Architettura <strong>di</strong><br />
Chiese, Tielleci, pp. 33-36, Parma, 2006<br />
Zermani Paolo, Montaggio e verità, sta<br />
in AA.VV., Identità dell’architettura italiana,<br />
Diabasis, pp. 8-9, Reggio Emilia,<br />
2006<br />
Zermani Paolo, Introduzione, sta in<br />
AA.VV., Tetti d’Italia. Industrie Cotto Possagno,<br />
Possagno pp. 7-8, 2006<br />
Zermani Paolo, Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />
54<br />
a Ponte d’Od<strong>di</strong>, Perugia, sta in AA.VV.,<br />
Identità dell’architettura italiana, Diabasis,<br />
pp. 110-111, Reggio Emilia, 2006<br />
Zermani Paolo, Cappella Museo della<br />
Madonna del Parto <strong>di</strong> Piero della Francesca,<br />
sta in AA.VV., Oltre l’architettura<br />
moderna, Aiòn E<strong>di</strong>zioni, pp. 118-123, Firenze,<br />
2006<br />
Zermani Paolo, Completamento e restauro<br />
del Monastero <strong>di</strong> San Salvatore,<br />
Firenze, sta in Casabella, pp. 12-15, n.<br />
744, 2006<br />
Zermani Paolo, L’architettura tra sacro<br />
e profano, sta in Aiòn, pp. 22-29, n. 12,<br />
2006<br />
Zermani Paolo, Una cappella e due chiese,<br />
sta in Aiòn, pp. 116-133, n. 12, 2006<br />
Zermani Paolo, Paolo Zermani. Spazi<br />
sacri, Ed.Comune <strong>di</strong> Reggio Emilia-Tielleci<br />
E<strong>di</strong>tore, catalogo della mostra, 2006<br />
Zermani Paolo, Il Cristo <strong>di</strong> plastica, sta<br />
in Spazi per la chiesa. Progetti del Master<br />
in Teologia e Architettura <strong>di</strong> chiese,<br />
Ed.Tielleci, pp. 33-36, 2006<br />
Zermani Paolo, Completamento e restauro<br />
del Monastero <strong>di</strong> S. Salvatore a<br />
Camaldoli, detto “Casa delle finestra”,<br />
Piazza Tasso, Firenze, sta in Firenze<br />
architettura,pp. 26-33, 2.2006<br />
Zermani Paolo, Dei miei progetti sacri,<br />
sta in AA.VV., Progetti <strong>di</strong> chiese. Innovazione<br />
liturgica e sperimentazione progettuale,<br />
Temi E<strong>di</strong>trice, pp. 151-160, Parma,<br />
2006<br />
Zermani Paolo, Contemporaneità delle<br />
rovine misure del paesaggio occidentale,<br />
catalogo della mostra Comune <strong>di</strong><br />
Novara,Tielleci E<strong>di</strong>tore, Parma, 2007<br />
Zermani P. - Chiaramonte G., Giovanni<br />
Chiaramonte Paolo Zermani. Contemporaneità<br />
delle rovine. Misure del paesaggio<br />
occidentale, Tielleci E<strong>di</strong>tore, Parma,<br />
2007<br />
Zermani Paolo, La strada per Ravenna,<br />
sta in AA.VV., Identità dell’architettura italiana,<br />
Diabasis, pp. 8-9, Reggio Emilia,<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
2007<br />
Zermani Paolo, Restauro e ricostruzione<br />
del castello sforzesco-visconteo <strong>di</strong><br />
Novara, sta in AA.VV., Identità dell’architettura<br />
italiana, Diabasis, pp. 120-121,<br />
Reggio Emilia, 2007<br />
Zermani Paolo, Le tracce e la sparizione,<br />
sta in AA.VV., Identità dell’architettura<br />
italiana, Diabasis, pp. 8-9, Reggio<br />
Emilia, 2008<br />
Zermani Paolo, Sulla natura dei monumenti<br />
padani. Il Municipio <strong>di</strong> Noceto, sta<br />
in Parametro, pp. 152-155, n. 270-271,<br />
2007<br />
55<br />
6<br />
pubblicazioni
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
Eventi<br />
25 febbraio 2006<br />
Mostra Workshop<br />
Civitella in Val <strong>di</strong> Chiana - I fronti<br />
urbani.<br />
Elaborati dell’attività <strong>di</strong>dattica sul<br />
territorio <strong>di</strong> Civitella<br />
Comune <strong>di</strong> Civitella in Val <strong>di</strong> Chiana -<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
A cura <strong>di</strong>: Carmela Crescenzi<br />
26-30 giugno 2006<br />
Facoltà in piazza<br />
Comune <strong>di</strong> Firenze, Consiglio <strong>di</strong> Quartiere<br />
1, Commissione Partecipazione e<br />
Decentramento Q1<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architetttura<br />
A cura <strong>di</strong>: Marcello Scalzo<br />
29-30 giugno 2006<br />
4° Convegno<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Aula Magna dell’Università <strong>di</strong> Firenze<br />
26 giugno – 7 luglio 2006<br />
Mostra Facoltà in piazza<br />
Elaborati del corso <strong>di</strong>:<br />
Disegno automatico G. Pratesi<br />
Disegno automatico G. Ver<strong>di</strong>ani<br />
Tecniche della rappresentazione M. Scalzo<br />
Grafica A. Capellaro<br />
Percezione e comunicazione visiva M. Masci<br />
SEVS Spazio espositivo Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
29-30 giugno 1 luglio 2006<br />
Convegno internazionale<br />
Mostra documentaria<br />
Aspetti dell’incastellamento europeo<br />
e me<strong>di</strong>terraneo<br />
Arezzo- Museo statale d’arte me<strong>di</strong>oevale<br />
e moderna “Sala Signorelli”<br />
A cura <strong>di</strong>: Carmela Crescenzi<br />
11-15 settembre 2006<br />
XI Forum Unisco Seminario Internazionale<br />
Documentation for conservation<br />
and development – New heritage<br />
strategy for the future<br />
Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
20 ottobre 2006<br />
Seminario <strong>di</strong> aggiornamento sui sistemi<br />
<strong>di</strong> scansione per l’architettura<br />
e il territorio<br />
Plesso Didattico <strong>di</strong> Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
Coor<strong>di</strong>natori: Fausto Sacerdote<br />
Grazia Tucci<br />
31 gennaio-13 febbraio 2007<br />
Mostra<br />
Verso la città profonda. Firenze e il<br />
Nodo AV<br />
SEVS Spazio espositivo Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
A cura <strong>di</strong>: Nicoletta Novelli<br />
15-20 luglio 2007<br />
Workshop<br />
Habitat rupestri in area me<strong>di</strong>terranea:<br />
applicazioni <strong>di</strong> tecniche geomatiche<br />
alla tutela e al recupero<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Corso <strong>di</strong> Laurea in Scienze dell’Architettura<br />
Comune <strong>di</strong> Gravina in Puglia<br />
coor<strong>di</strong>natore: Grazia Tucci<br />
28 novembre 2007<br />
Paolo Portoghesi - Ulisse Tramonti - Renato<br />
Rizzi<br />
presentano<br />
theoría – eresia il daímon <strong>di</strong> architettura,<br />
<strong>di</strong> Renato Rizzi, Pitagora<br />
E<strong>di</strong>trice<br />
Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Firenze<br />
24-25 gennaio 2007<br />
I° Conferenza Internazionale<br />
Wooden Architecture in Karelia.<br />
A collaboration programme for the<br />
preservation of the tra<strong>di</strong>tional<br />
Karelian timber architecture<br />
Villa Bellosguardo, Lastra a Signa (FI)<br />
25-26-27 novembre 2007<br />
Seminario Internazionale<br />
Firenze e Cracovia. Città gemellate<br />
in Europa una comune ere<strong>di</strong>tà culturale<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze<br />
Politecnico <strong>di</strong> Cracovia<br />
Fondazione Romualdo Del Bianco<br />
Coor<strong>di</strong>namento scientifico: Emma Mandelli<br />
56<br />
30-31 ottobre 2007<br />
5° Convegno<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Aula Magna dell’Università <strong>di</strong> Firenze<br />
31 marzo - 5 aprile 2008<br />
Workshop internazionale sul <strong>di</strong>segno urbano<br />
Florence Architectural<br />
Kent State University<br />
Firenze<br />
coor<strong>di</strong>natori:<br />
Fabrizio F.V. Arrigoni Antonello Boschi<br />
17-19 aprile 2008<br />
Convegno internazionale<br />
La geometria tra <strong>di</strong>dattica e ricerca<br />
Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Firenze<br />
A cura <strong>di</strong>:<br />
Barbara Aterini Roberto Corazzi<br />
23 aprile 2008<br />
Ulisse Tramonti - Francesco Gurrieri -<br />
Gianni pettena - Marco Bini - Maria Graziano<br />
Parri - Fabio Fabbrizzi - Adriana Toti<br />
presentano<br />
L’architettura <strong>di</strong> Alessandro Gioli,<br />
Alinea E<strong>di</strong>trice<br />
Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Firenze<br />
5 maggio 2008<br />
Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
Tra<strong>di</strong>tional Built Enviriromenmet of<br />
Sau<strong>di</strong> Arabia<br />
Prof. Hisham Mortada<br />
College of environmental Design – King<br />
Abdul Aziz University Jeddah , Sau<strong>di</strong> Arabia<br />
Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione dell’Architettura<br />
A cura <strong>di</strong>: Giancarlo Catal<strong>di</strong><br />
7<br />
eventi
<strong><strong>di</strong>partimento</strong> <strong>di</strong> <strong>progettazione</strong> dell’architettura<br />
9-19 maggio 2008<br />
Mostra/Seminario<br />
Laboratori <strong>di</strong> Progettazione Facoltà<br />
<strong>di</strong> Architettura Italiane Laboratori<br />
08<br />
Archivio <strong>di</strong> Sato <strong>di</strong> Firenze<br />
coor<strong>di</strong>natore: Francesco Collotti<br />
19 maggio 2008<br />
Matteo Renzi Presidente della Provincia<br />
Eugenio Giani Assessore Comune <strong>di</strong> Firenze<br />
presentano<br />
Il Partenone a Firenze, Alinea E<strong>di</strong>trice<br />
Aula Minerva<br />
via Ricasoli - Firenze<br />
22 maggio 2008<br />
Antonio D’Auria - Maria Grazia Eccheli -<br />
Adolfo Natalini - Paolo Zermani<br />
presentano<br />
Fabrizio Rossi Pro<strong>di</strong> - architetture<br />
1996-2006, Alinea E<strong>di</strong>trice<br />
Archivio <strong>di</strong> Sato <strong>di</strong> Firenze<br />
12-24 maggio 2008<br />
Mostra/Workshop/Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
Aramo 2008 - ISUF<br />
26-30 giugno 2006<br />
Facoltà in piazza<br />
Comune <strong>di</strong> Firenze<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze -Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Progettazione dell’Architetttura<br />
A cura <strong>di</strong>: Marcello Scalzo<br />
10-14 settembre 2008<br />
Convegno internazionale<br />
Genesi dell’architettura - strumen-<br />
20 settembre - 5 ottobre 2008<br />
Mostra /Workshop<br />
Dentro le forme del vuoto<br />
coor<strong>di</strong>natori:<br />
Fabrizio F.V. Arrigoni Antonello Boschi<br />
2-3 ottobre 2008<br />
Convegno<br />
Architettura Disegno Industriale<br />
Tecnologia Società gestione servizi<br />
pubblici<br />
Museo Design Italiano - Calenzano<br />
coor<strong>di</strong>natore: Giovanni Pratesi<br />
3-13 ottobre 2008<br />
Mostra <strong>di</strong>dattica<br />
Lavori del Laboratorio <strong>di</strong> architettura<br />
IV specialistica<br />
SEVS Spazio espositivo Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
coor<strong>di</strong>natore: Flaviano M. Lorusso<br />
13-15 novembre 2008<br />
6° Convegno<br />
Identità dell’architettura italiana<br />
Aula Magna dell’Università <strong>di</strong> Firenze<br />
14-20 novembre 2008<br />
Mostra/Conferenza<br />
Architettura e Città.<br />
Cuba e i Caraibi<br />
Palazzo Buonamici - Prato<br />
Palazzo Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong> - Firenze<br />
coor<strong>di</strong>natore : Stefano Bertocci<br />
21-23 novembre 2008<br />
Conferenza Internazionale<br />
Artimino - ISUF 2008<br />
coor<strong>di</strong>natori: Giancarlo Catal<strong>di</strong>-<br />
Gianluigi Maffei - Alessandro Merlo<br />
21 novembre - 5 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
Mostra<br />
Dentro le Forme del Vuoto<br />
Inside the Forms of the Void<br />
SEVS Spazio espositivo Santa Ver<strong>di</strong>ana<br />
coor<strong>di</strong>natori: Fabrizio F.V. Arrigoni -<br />
Antonello Boschi - Andrea Bulleri<br />
26 novembre 2008<br />
Tavola rotonda<br />
Città struttura o infrastrutture<br />
Biblioteca Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione<br />
dell’Architettura<br />
coor<strong>di</strong>natore: Antonella Cortesi<br />
1-5 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
Seminario Internazionale<br />
Architectural Education and the Problems<br />
of Islamic Architectural Heritage<br />
Preservation<br />
Biblioteca Dipartimento <strong>di</strong> Progettazione<br />
dell’Architettura<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Emma Mandelli<br />
27 novembre - 20 <strong>di</strong>cembre 2008<br />
Mostra<br />
Lo spazio della luce nell’interno urbano.<br />
Mostra <strong>di</strong> architettura contemporanea<br />
tra verismo e astrattismo<br />
Gipsoteca Istituto Statale d’Arte - Porta<br />
Romana <strong>di</strong> Firenze<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Lorenzino Cremonini<br />
20 <strong>di</strong>cembre 2008 - 15 febbraio 2009<br />
Mostra<br />
26° anniversario <strong>di</strong> Firenze Patrimonio<br />
Mon<strong>di</strong>ale dell’Unesco<br />
bel_vedere_firenze<br />
Palazzo Bastoni<br />
Coor<strong>di</strong>natore: Marco Bini<br />
57<br />
7<br />
eventi