caserma alessandro lamarmora di via asti - Istituto piemontese per ...

avvertito immediatamente l’esigenza di raccogliere documentazione (oggettistica,
fotografie, ecc…) e di divulgarla attraverso una fedele ricostruzione storica. La
realizzazione di questo allestimento, ostacolato dall’indifferenza della popolazione
locale, assume un valore aggiunto, in quanto voluto dalla tenacia di un solo uomo.
Riteniamo per questo che debba essere considerato un bene culturale, da conservare
nella sua interezza, come oggetto inserito nel suo contesto.
Per quanto riguarda i luoghi della resistenza visitati, abbiamo notato l’efficacia di un
sistema di pannelli esplicativi posti nei pressi dei siti, ma non all’interno degli stessi.
Questo ci porta a riflettere sulla conservazione del luogo “così com’è” e sulla volontà
progettuale di rispetto totale della zona interessata dalla memoria, senza intaccare la
sacralità del luogo: una scelta consapevole?
Abbiamo partecipato da esterni al confronto sulla didattica tra insegnanti e studiosi
francesi e italiani, ci è parsa molto interessante la volontà comune di lavorare
sinergicamente per sensibilizzare e tramandare la memoria di due paesi con storie
diverse, ma che per un periodo hanno vissuto sui loro confini una storia parallela.
Il viaggio è stato molto utile e formativo soprattutto a conclusione del nostro percorso
di tirocinio.
Teresa Corazza
Andrea Fiumefreddo
Giulia Fontana
Maria Letizia Giacosa
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