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LABORATORIO<br />

SHAKESPEARE<br />

a cura di: Istituto MetaCultura<br />

promosso da Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong> <strong>Teatro</strong> Fondazione<br />

con <strong>il</strong> supporto di:<br />

Fondazione <strong>Teatro</strong> La Fenice - Area Formazione, Ricerca, Servizi innovativi<br />

Fondazione Roberto Rossellini per lo Sv<strong>il</strong>uppo del Pensiero Enciclopedico


Laboratorio Shakespeare è un progetto nato dalla collaborazione tra<br />

Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong> <strong>Teatro</strong> Fondazione e Istituto MetaCultura.<br />

Con questo progetto si propone uno studio interdisciplinare dell’opera shakespeariana<br />

per consentire di ricavare da essa quelle soluzioni metodologiche che hanno<br />

reso ogni capolavoro del drammaturgo inglese un esempio di racconto universale: un<br />

racconto cioè in grado sia di superare qualunque confine di spazio e di tempo sia di<br />

supportare le più eterogenee riscritture mediali e le più ardite messe in scena teatrali<br />

o cinematografiche.<br />

Il Laboratorio permette di confrontare le soluzioni dei più grandi autori di riscritture o<br />

messe in scena intorno al medesimo progetto shakespeariano e di comprendere come<br />

esse valorizzino le soluzioni presenti nel testo di Shakespeare, ovvero come esse siano<br />

valorizzate da quello.<br />

Il Laboratorio inoltre assume ad oggetto quel «segreto» che rende i testi shakespeariani<br />

trattab<strong>il</strong>i sia come «prodotti», al pari di romanzi autosufficienti e rivolti all’utente<br />

finale, sia come «progetti», rivolti ad altri autori, che prevedono e richiedono una messa<br />

in scena per essere fruiti dall’utente finale; in altri termini invita a esplorare quel confine<br />

tra la scrittura letteraria e quella teatrale-cinematografica entro <strong>il</strong> quale Shakespeare<br />

ha creato testi che ne fanno <strong>il</strong> più grande sceneggiatore prima dell’avvento del cinema.<br />

Il Laboratorio costituisce una proposta p<strong>il</strong>ota articolata in una serie di iniziative formative<br />

e spettacolari concepite appositamente per promuovere l'uso di nuovi strumenti di<br />

studio nel mondo educational. Tali strumenti, che costituiscono la ragione principale<br />

del Laboratorio, sono rivolti in particolare ai docenti, agli operatori e agli studenti oltre<br />

che al pubblico di appassionati che segue con interesse i progetti dei grandi maestri<br />

del passato e del presente: grazie a questi nuovi strumenti si potrà sperimentare<br />

la possib<strong>il</strong>ità di avere a disposizione, virtualmente, un’immensa mediateca di messe<br />

in scena teatrali e cinematografiche, di romanzi e di sceneggiature, di <strong>il</strong>lustrazioni e<br />

di radiodrammi, di saggi e di studi registici, e al contempo una serie di grandi autori<br />

classici in veste di docenti per aiutare gli utenti a seguire i f<strong>il</strong>i invisib<strong>il</strong>i che legano tutte<br />

quelle risorse tra loro e ad estrarre da esse gli strumenti necessari per apprezzarle e<br />

per crearne di nuove.<br />

Si tratta di «sussidi e-learning in forma ipermediale», che consentono sia di esplorare<br />

correlazioni interne ed esterne all'opera di Shakespeare in base ai princìpi con cui<br />

essa è composta (correlazioni con opere del presente e del passato che condividano i<br />

medesimi princìpi di narrazione e messa in scena) sia di apprendere, nella navigazione,<br />

gli stessi princìpi di composizione con cui l'autore ha creato i suoi capolavori; princìpi<br />

che costituiscono una preziosa eredità metodologica per gli autori del futuro.<br />

Per <strong>il</strong> primo anno di attività si è scelto di sv<strong>il</strong>uppare tre laboratori specifici su una prima<br />

tr<strong>il</strong>ogia di testi shakespeariani: The Tempest, Hamlet, Romeo and Juliet.<br />

Alessandro Pamini<br />

Presidente Istituto MetaCultura


LOST IN<br />

SHAKESPEARE:<br />

LA TEMPESTA<br />

O LE MESSE<br />

IN SCENA<br />

DI UN MAGO<br />

TRA TEATRO<br />

E MAGIA<br />

Sentieri esplorativi<br />

multimediali<br />

tra le pagine<br />

e le scene<br />

di The Tempest<br />

di W<strong>il</strong>liam Shakespeare<br />

a cura di<br />

Valeria Vitale<br />

e Alessandro Pamini


I SENTIERI<br />

ESPLORATIVI<br />

DE LA TEMPESTA<br />

La tempesta rappresenta, per ciò che sappiamo<br />

ad oggi, l’ultimo testo composto da W<strong>il</strong>liam<br />

Shakespeare da solo prima del suo addio alla<br />

carriera drammaturgica e alla vita teatrale.<br />

Ma questa è solo una delle numerose caratteristiche<br />

che rendono questa commedia unica<br />

persino all’interno <strong>della</strong> straordinaria opera<br />

del suo autore.<br />

L’intreccio de La tempesta, semplice come<br />

una fiaba e proprio come una fiaba ricco di<br />

suggestioni, si è prestato negli anni a numerosissime<br />

r<strong>il</strong>etture, talvolta anche radicali. La<br />

sua astrattezza e <strong>il</strong> suo carattere onirico e misterioso,<br />

difatti, mentre sembrano autorizzare,<br />

potenzialmente, le più diverse interpretazioni,<br />

al contempo inducono a domandarsi quanto<br />

esse rispettino e valorizzino <strong>il</strong> testo shakespeariano.<br />

Per portare alla luce la complessità delle soluzioni<br />

presenti nel testo shakespeariano e<br />

rendere possib<strong>il</strong>e un confronto con le soluzioni<br />

elaborate da chi lo ha ispirato, messo in scena,<br />

riscritto o adottato come modello compositivo,<br />

abbiamo assunto quattro diverse prospettive<br />

tra loro complementari.


LA LINEA<br />

D’OMBRA<br />

Questo sentiero esplorativo suggerisce una r<strong>il</strong>ettura<br />

de La tempesta in chiave esplicitamente<br />

antropologica. Le azioni e le reazioni dei<br />

diversi personaggi lasciano supporre, infatti,<br />

che l’avventura che li coinvolge tutti all’interno<br />

dello stesso spazio «magico» dell’isola rappresenti,<br />

per ognuno di essi, una sorta di «prova»,<br />

superata la quale <strong>il</strong> personaggio possa accedere<br />

alla successiva fase <strong>della</strong> propria vita.<br />

L’isola, e le messe in scena preparate da Prospero<br />

per gli altri personaggi (ma che coinvolgono<br />

anche egli stesso), hanno <strong>il</strong> compito di<br />

schiudere ai protagonisti <strong>della</strong> storia i misteri<br />

<strong>della</strong> nuova condizione che li attende e di<br />

aiutarli a superare la paura che l’ignoto porta<br />

sempre con sé. In altre parole la tempesta, con<br />

le sue conseguenze, si configura come un vero<br />

e proprio «rito di passaggio» e dà modo ai protagonisti<br />

di oltrepassare quella che Conrad<br />

chiamava la “linea d’ombra”: lo spazio simbolico<br />

di incertezza ed euforia in cui ci si muove<br />

prima di «entrare» in una nuova fase <strong>della</strong> vita.<br />

Le finalità del rito sono, naturalmente, diverse<br />

a seconda <strong>della</strong> differente condizione dei personaggi:<br />

Prospero e gli altri personaggi anziani<br />

devono affrontare la consapevolezza <strong>della</strong><br />

morte; i personaggi adulti devono accettare<br />

di convivere con le conseguenze delle proprie<br />

colpe; i personaggi giovani, infine, devono prepararsi<br />

all’ingresso nell’età adulta e nella vita<br />

matrimoniale.


L’ISOLA<br />

DEL DOTTOR<br />

PROSPERO<br />

La tempesta può essere confrontata<br />

senza difficoltà con i romanzi e i racconti<br />

<strong>della</strong> tradizione fantastica. La<br />

storia shakespeariana, infatti, si svolge<br />

in un luogo misterioso; un luogo che<br />

appare reale ma che è fuori dalle rotte<br />

conosciute e che sembra poter essere<br />

raggiunto solo per caso. Sul suolo di<br />

quest’isola ogni cosa appare possib<strong>il</strong>e.<br />

Uno degli elementi di maggior fascino<br />

di questo testo è proprio la sua atmosfera<br />

sospesa ed onirica. La fisicità<br />

dell’ambiente descritto contrasta con<br />

<strong>il</strong> continuo gioco di suoni, canti, apparizioni,<br />

suggestioni, rispettando così la<br />

regola <strong>della</strong> compresenza di realistico<br />

e fantastico che è l’ingrediente fondamentale<br />

di ogni racconto del mistero.<br />

L’isola de La tempesta, in quanto luogo<br />

irraggiungib<strong>il</strong>e e segreto, si presta,<br />

come molte altre isole letterarie, a<br />

diventare <strong>il</strong> laboratorio ideale <strong>della</strong><br />

sperimentazione ardita di un mago<br />

scienziato che compie su questa terra<br />

libera - e già di per sé fuori dalle leggi<br />

ordinarie - esperimenti e studi che<br />

non sarebbero concessi dalla società<br />

«civ<strong>il</strong>e».<br />

Grazie al suo libro magico, Prospero<br />

può creare e distruggere, sull’isola, a<br />

suo piacimento, modificando gli eventi<br />

e mo<strong>della</strong>ndo la realtà sensib<strong>il</strong>e. Egli<br />

sembra incarnare e realizzare <strong>il</strong> sogno<br />

di tutti i maghi, alchimisti e protoscienziati<br />

del Rinascimento: piegare<br />

le leggi <strong>della</strong> natura all’applicazione<br />

dell’intelligenza dell’uomo.<br />

Prospero, però, come Faust, trovandosi<br />

di nuovo a contatto con la<br />

società degli uomini scopre la vanità<br />

di un regno che non può condividere<br />

con alcuno, e abbandona l’isola. Ma<br />

l’isola preesiste a Prospero come luogo<br />

incantato, e lo spodestato duca di<br />

M<strong>il</strong>ano non è <strong>il</strong> primo mago che abbia<br />

trovato rifugio nei suoi paesaggi inospitali.<br />

Prima del naufragio di Prospero<br />

e Miranda l’isola era <strong>il</strong> regno di una<br />

potente strega, Sicorax, la madre del<br />

mostro Caliban. Quindi, anche se <strong>il</strong><br />

vecchio mago abbandonando l’isola<br />

si premura di immergere <strong>il</strong> suo libro<br />

magico nell’acqua affinché venga distrutto,<br />

lo spettatore più fantasioso<br />

può immaginare che l’isola viva di vita<br />

propria e decida di salvare <strong>il</strong> libro per<br />

<strong>il</strong> prossimo mago che una tempesta<br />

porterà «casualmente» proprio sulle<br />

sue sponde.


La più celebre ed entusiasmante lettura<br />

di questa commedia shakespeariana<br />

è quella che pone al centro di<br />

tutto l’arte teatrale. L’atteggiamento<br />

e <strong>il</strong> comportamento di Prospero, infatti,<br />

ricordano da vicino quelli di un<br />

appassionato regista teatrale che, tra<br />

difficoltà e momenti di soddisfazione,<br />

deve gestire e dirigere attori, costumisti<br />

e scenografi. Come tutti i registi,<br />

però, Prospero è costretto a fare<br />

i conti con l’iniziativa personale dei<br />

suoi collaboratori e con l’impossib<strong>il</strong>ità<br />

di governare tutto ciò che accade sul<br />

palcoscenico. Il teatro, infatti, come la<br />

stessa esistenza umana, è un’arte viva,<br />

mai perfettamente controllab<strong>il</strong>e, mai<br />

perfettamente duplicab<strong>il</strong>e.<br />

Il cerchio magico in cui Prospero esegue<br />

i suoi incantesimi, lo spazio del suo<br />

potere <strong>il</strong>lusorio, può essere fac<strong>il</strong>mente<br />

accostato al cerchio, altrettanto magico,<br />

del palco del Globe, teatro di<br />

Shakespeare. Su di esso l’autore, così<br />

come <strong>il</strong> suo personaggio, si compiace<br />

di dare vita a tutte le proprie fantasie.<br />

Sempre in chiave «metatestuale» - cioè<br />

come riflessione letteraria sulla letteratura<br />

e teatrale sul teatro - possono<br />

essere interpretati anche i due spiriti<br />

autoctoni dell’isola: l’impetuoso, cupo<br />

e sanguigno Caliban e l’etereo Ariel.<br />

I due potrebbero essere considerati<br />

l’incarnazione delle due componenti<br />

che, secondo gli antichi greci, erano<br />

entrambe necessarie alla creazione<br />

IL MONDO<br />

COME<br />

RAPPRESENTAZIONE<br />

di opere d’arte complesse e palpitanti:<br />

la componente dionisiaca e oscura, e<br />

quella apollinea e luminosa.<br />

Ma per quanto ami <strong>il</strong> suo mondo-isola<br />

in cui tutte le sue immaginazioni possono<br />

prendere forma secondo i suoi<br />

voleri, e per quanto, forse, egli non sia<br />

mai stato così felice come in quello<br />

spazio magico, Prospero sceglie di<br />

tornare nel mondo «reale»; un mondo<br />

meno perfetto, meno esaltante, meno<br />

armonioso ma vero, unico ambiente<br />

per sentimenti reali e umani. Prospero,<br />

quindi, abbandona <strong>il</strong> suo regno di<br />

ombre e creature fatate così come<br />

Shakespeare abbandona, possiamo<br />

immaginare con quale pena, <strong>il</strong> luogo<br />

su cui i suoi personaggi hanno trovato<br />

corpo e voce e sono stati resi vivi e reali<br />

dall’applauso del pubblico.


TEMPESTE<br />

Molti studiosi hanno suggerito per questo testo<br />

titoli più pertinenti alla sua trama. La scelta<br />

di La tempesta rappresenta, invece, a nostro<br />

parere un’esplicita chiave interpretativa che<br />

l’autore stesso intende suggerire. Le tempeste<br />

di cui scrive Shakespeare, in questo senso,<br />

sono da considerarsi sia reali che simboliche:<br />

reali per le conseguenze fisiche che esse apportano<br />

a cose e persone; simboliche per lo<br />

sconvolgimento interiore che esse rappresentano.<br />

Le tempeste - sembra ricordare questa<br />

storia - sono eventi eccezionali che stravolgono<br />

le vite dei personaggi, che li costringono a<br />

mettersi in discussione, o meglio, come dice lo<br />

stesso Gonzalo nel testo: “a perdersi per poi<br />

ritrovarsi”. Nessuna tempesta passa senza lasciare<br />

dei segni, e nessun personaggio può essere<br />

considerato lo stesso di prima che la furia<br />

degli elementi, o del destino, si abbattesse su<br />

di lui. La tempesta e <strong>il</strong> naufragio costringono<br />

<strong>il</strong> personaggio, e lo spettatore, a confrontarsi<br />

con le proprie capacità, a scoprire se è in<br />

grado o meno di sopravvivere e di affrontare<br />

le difficoltà a cui sta per andare incontro. La<br />

tempesta è sciagura e, allo stesso tempo, preziosa<br />

opportunità di crescita: un accidentato e<br />

doloroso percorso all’interno di se stessi.


IL SEMINARIO INTENSIVO<br />

PER INSEGNANTI<br />

E OPERATORI<br />

Giovedì 5 novembre - ore 15.00<br />

c/o Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong> <strong>Teatro</strong> Fondazione<br />

Via Ganaceto, 129 Modena<br />

A cura di Alessandro Pamini, Valeria Vitale<br />

Istituto MetaCultura<br />

Seminario di specializzazione e perfezionamento<br />

interdisciplinare per esplorare le soluzioni<br />

narrative ed espressive elaborate da<br />

Shakespeare e scoprirne le ut<strong>il</strong>izzazioni e gli<br />

sv<strong>il</strong>uppi nei testi degli autori che ne hanno<br />

tratto insegnamenti. Il seminario è pensato<br />

specificamente per supportare gli insegnanti e<br />

gli operatori che desiderino ut<strong>il</strong>izzare nell’ambito<br />

delle proprie attività i «sussidi e-learning<br />

ipermediali» sv<strong>il</strong>uppati dal Laboratorio.<br />

Il seminario mostrerà le possib<strong>il</strong>ità di ut<strong>il</strong>izzazione<br />

dei sussidi ipermediali in un’attività<br />

di studio e didattica sui testi shakespeariani,<br />

per trarre da essi insegnamenti metodologici<br />

sulla narrazione, ovvero correlazioni possib<strong>il</strong>i,<br />

grazie ad essi, con altri testi dello stesso Shakespeare<br />

o di altri autori che li hanno appresi<br />

e applicati. Il seminario è supportato dal sussidio<br />

specifico creato per gli insegnanti e gli<br />

operatori partecipanti.<br />

Iscrizione gratuita.<br />

Le richieste dovranno pervenire<br />

entro <strong>il</strong> 30 ottobre alla ma<strong>il</strong>:<br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com<br />

con le seguenti indicazioni: nome e cognome<br />

insegnante e scuola di appartenenza, oppure<br />

telefonando a 059/2136055.


LE LEZIONI-SPETTACOLO<br />

PER STUDENTI<br />

E PUBBLICO<br />

13 novembre ore 17.00<br />

c/o Ridotto <strong>Teatro</strong> Storchi<br />

Presentazione riservata al pubblico<br />

Lezioni-spettacolo multimediali per avvicinare<br />

<strong>il</strong> pubblico e gli studenti al testo shakespeariano,<br />

per suscitare interesse o nuovi<br />

interessi verso <strong>il</strong> dramma e le sue messe in<br />

scena, <strong>mostra</strong>ndo correlazioni con prodotti<br />

contemporanei, letterari, teatrali e cinematografici,<br />

che ne hanno adottato o sv<strong>il</strong>uppato<br />

le soluzioni narrative ed espressive. Un<br />

viaggio insieme spettacolare e formativo<br />

nell’universo intertestuale di storie interrelate<br />

al titolo shakespeariano oggetto di studio.<br />

Le lezioni-spettacolo sono supportate dal<br />

sussidio specifico creato per i ragazzi.<br />

Lezioni spettacolo gratuite per gli studenti si<br />

svolgeranno dal 9 al 14 novembre presso <strong>il</strong> Ridotto<br />

del <strong>Teatro</strong> Storchi oppure presso le sedi<br />

scolastiche. Giorni, orari e luoghi delle presentazioni<br />

saranno definiti sulla base delle richieste<br />

delle scuole.<br />

Le richieste dovranno pervenire<br />

entro <strong>il</strong> 30 ottobre alla ma<strong>il</strong>:<br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com<br />

con le seguenti informazioni:<br />

nome e cognome insegnante, scuola di appartenenza,<br />

classe/i, numero ragazzi, data, ora e<br />

luogo preferiti.


LA MOSTRA<br />

SOGNI DI UNA TEMPESTA<br />

Le immaginazioni shakespeariane<br />

di Arthur Rackham e Edmund Dulac<br />

7 novembre - 13 dicembre 2009<br />

Ridotto del <strong>Teatro</strong> Storchi<br />

dal martedì al sabato dalle ore 15.30 alle ore 19<br />

domenica dalle ore 10 alle ore 13<br />

Visite guidate per le scuole e per <strong>il</strong> pubblico su prenotazione.<br />

INAUGURAZIONE SABATO 7 NOVEMBRE ORE 17.00<br />

Per la prima volta verranno <strong>mostra</strong>ti<br />

integralmente i cicli pittorici dedicati<br />

al testo shakespeariano da due tra i<br />

più grandi <strong>il</strong>lustratori di tutti i tempi.<br />

Verranno infatti riprodotti ad alta definizione<br />

i lavori completi che i due artisti<br />

realizzarono per due rare edizioni<br />

d’arte mai più ripubblicate dall’inizio<br />

del secolo scorso: venti tavole dipinte<br />

da Arthur Rackham e quaranta da<br />

Edmond Dulac, più numerosi disegni<br />

e studi realizzati dai due autori.<br />

Le tavole sono accompagnate da un<br />

percorso esplicativo sulle soluzioni<br />

espressive e narrative elaborate dagli<br />

<strong>il</strong>lustratori per creare un racconto multimediale<br />

che interagisse con le soluzioni<br />

elaborate da Shakespeare.<br />

All’interno dello spazio espositivo sarà<br />

allestito uno spazio didattico multimediale<br />

dove tutti i visitatori potranno<br />

visionare:<br />

- i due sussidi e-learning ipermediali: <strong>il</strong><br />

modulo formativo, rivolto a insegnanti<br />

e operatori, per lo studio dei principi<br />

di composizione del testo shakespeariano;<br />

<strong>il</strong> modulo promozionale di avvi-<br />

cinamento al testo, rivolto a studenti e<br />

pubblico, per la navigazione all’interno<br />

e all’esterno dell’opera shakespeariana<br />

partendo da testi correlab<strong>il</strong>i ad<br />

essa già noti agli utenti);<br />

- una mediateca di risorse multimediali<br />

promosse dai due sussidi: un archivio<br />

di documenti autoriali relativi sia<br />

al testo shakespeariano (video delle<br />

messe in scena più originali e interessanti<br />

ispirate a La Tempesta; riscritture<br />

varianti in diverse forme mediali,<br />

<strong>il</strong>lustrazioni, saggi critici) sia alle opere<br />

correlate nei sussidi in base ai medesimi<br />

principi di narrazione (romanzi, f<strong>il</strong>m,<br />

opere teatrali e liriche...).<br />

Visite guidate gratuite.<br />

Le richieste delle Scuole dovranno<br />

pervenire entro <strong>il</strong> 30 ottobre alla ma<strong>il</strong>:<br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com<br />

con le seguenti indicazioni: nome scuola,<br />

nome insegnante, giorno richiesto<br />

per la visita guidata.<br />

Le richieste dei gruppi organizzati dovranno<br />

pervenire entro <strong>il</strong> 5 novembre<br />

alla ma<strong>il</strong>:<br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com


LE VIDEOPROIEZIONI<br />

La tempesta in scena tra teatro e cinema<br />

Attività riservata alle Scuole, c/o ridotto <strong>Teatro</strong> Storchi<br />

Proiezioni e letture di documenti rari relativi a messe in scena storiche teatrali<br />

e riscritture cinematografiche ispirate al testo shakespeariano, per mettere<br />

in evidenza diversi aspetti e diverse interpretazioni possib<strong>il</strong>i de La tempesta.<br />

Un breve ciclo di videoproiezioni e letture per <strong>mostra</strong>re come l’opera di<br />

Shakespeare abbia generato interpretazioni sceniche tanto differenti eppure<br />

tutte giustificate dal testo, e come abbia stimolato tante riscritture nella<br />

letteratura come nel cinema e nel teatro:<br />

La tempesta come racconto fantastico<br />

omaggio a H.G. Wells<br />

- proiezione di Il pianeta proibito di Fred McLeod, USA 1956 e di diversi<br />

materiali documentari e promozionali inediti relativi al progetto del f<strong>il</strong>m<br />

La tempesta come commedia sofisticata<br />

omaggio a John Cassavetes e Gena Rowlands<br />

- proiezione de La tempesta di Paul Mazurski, USA 1982<br />

La tempesta come modello per variazioni sul tema<br />

omaggio a Karen Blixen e a Orson Welles<br />

- lettura del racconto Tempeste di Karen Blixen<br />

- proiezione <strong>della</strong> versione integrale di Storia immortale di Orson Welles,<br />

Francia 1968, dal racconto di Karen Blixen<br />

La tempesta o l’arte <strong>della</strong> messa in scena<br />

omaggio a Giorgio Strehler<br />

- lettura di scritti di Giorgio Streheler per la presentazione, alla sua compagnia<br />

e al pubblico, del suo progetto di messa in scena de La tempesta<br />

- proiezione del video <strong>della</strong> messa in scena de La tempesta<br />

curata da Giorgio Strehler, Italia 1978<br />

La tempesta ai confini delle interpretazioni<br />

omaggio a Sir John Gielgud<br />

- lettura di estratti dagli scritti di John Gielgud sul suo lavoro, da attore<br />

e da regista, sui testi shakespeariani<br />

- proiezione de L’ ultima tempesta di Peter Greenaway, UK 1991<br />

Le richieste dovranno pervenire entro <strong>il</strong> 30 ottobre alla ma<strong>il</strong><br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com con le seguenti indicazioni:<br />

nome scuola, nome insegnante/i, n° ragazzi, giorno preferito.


PROSSIMI APPUNTAMENTI<br />

gennaio 2010 presentazione di:<br />

VIVERE PER RECITARE, RECITARE PER VIVERE:<br />

HAMLET O LA TRAGEDIA DI ESSERE IL PRINCIPE DI DANIMARCA<br />

Sentieri esplorativi multimediali<br />

tra le pagine e le scene di Hamlet di W<strong>il</strong>liam Shakespeare,<br />

a cura di Valeria Vitale, con la collaborazione di Alessandro Pamini<br />

febbraio 2010 presentazione di:<br />

L'AMORE CHE NON MUORE:<br />

ROMEO AND JULIET O IL RACCONTO D'AMORE<br />

FRA TRAGEDIA ROMANTICA E COMMEDIA SOFISTICATA<br />

Sentieri esplorativi multimediali<br />

tra le pagine e le scene di Romeo and Juliet di W<strong>il</strong>liam Shakespeare<br />

a cura di Francesca Talamo e Alessandro Pamini<br />

PROGRAMMA<br />

- seminario intensivo a iscrizione rivolto a insegnanti e operatori<br />

- lezioni-spettacolo multimediali rivolte agli studenti e al pubblico<br />

- presentazione e distribuzione del sussidio ipermediale e-learning<br />

rivolto agli insegnanti e agli operatori<br />

- presentazione del sussidio ipermediale e-learning rivolto agli studenti<br />

- assistenza online a gruppi di lavoro<br />

- proiezioni e letture di documenti rari relativi a messe in scena e riscritture<br />

audiovisive ispirate al testo shakespeariano<br />

Informazioni, prenotazioni, richieste di materiali e programma delle attività:<br />

Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong> <strong>Teatro</strong> Fondazione - Via Ganaceto 129, 41121 Modena<br />

Ufficio <strong>Teatro</strong> Ragazzi e Giovani - Tel 059/2136055<br />

teatro.ragazzi@em<strong>il</strong>iaromagnateatro.com<br />

Tutte le immagini contenute in questa pubblicazione sono di Arthur Rackham e Edmund Dulac<br />

La direzione si riserva di apportare eventuali modifiche che si rendessero necessarie per cause di forza maggiore<br />

Andato in stampa 28 ottobre 2009

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