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Bollettino no. 14 Luglio 2010 - Comune di Lavizzara

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Broglio<br />

Brontallo Fusio Menzonio Peccia Prato<br />

Sornico<br />

NUMERO <strong>14</strong><br />

LUGLIO <strong>2010</strong><br />

Foto <strong>di</strong> Roberto Buzzini


2<br />

Quale futuro vogliamo per la <strong>Lavizzara</strong>?<br />

<strong>di</strong> Michele Rotanzi, sindaco<br />

Dal 2004, an<strong>no</strong> dell’aggregazione, abbiamo avuto<br />

molte occasioni per incontrarci e festeggiare avvenimenti<br />

che, tra le altre cose, han<strong>no</strong> anche mo<strong>di</strong>ficato<br />

l’aspetto esteriore della <strong>no</strong>stra valle.<br />

Pretesti più che giustificati, seg<strong>no</strong> <strong>di</strong> una grande<br />

“voglia <strong>di</strong> fare” per ridare alla <strong>no</strong>stra comunità<br />

quell’entusiasmo e quella progettualità da tempo<br />

pericolosamente sopiti, affinché il <strong>no</strong>stro patrimonio<br />

storico e spirituale <strong>no</strong>n andasse perduto attraverso<br />

lo spopolamento.<br />

Il 22 settembre 2002, con il voto che ha sancito la<br />

nascita del nuovo <strong>Comune</strong>, ci siamo assunti il<br />

compito <strong>di</strong> traghettare la <strong>no</strong>stra valle verso il futuro.<br />

Ma per realizzare i sogni e <strong>no</strong>n deludere le<br />

aspettative che tutta la comunità riponeva nel<br />

nuovo ente, bisognava prendere delle decisioni<br />

rapide, mirate e incisive. Decisioni <strong>no</strong>n sempre facili,<br />

a volte sofferte, prese con la consapevolezza<br />

che forse <strong>no</strong>n saran<strong>no</strong> sufficienti per garantire alle<br />

generazioni che verran<strong>no</strong> la possibilità <strong>di</strong> vivere<br />

e crescere i propri figli in valle.<br />

La realizzazione del centro scolastico era u<strong>no</strong> degli<br />

obiettivi fondamentali dell’aggregazione. Centralizzare<br />

e riunire sotto lo stesso tetto i <strong>no</strong>stri<br />

giovani significava dare un senso <strong>di</strong> concretezza<br />

alla fusione, ma soprattutto una speranza <strong>di</strong> sopravvivenza<br />

alla <strong>no</strong>stra comunità.<br />

Con quale spirito avremmo dato vita al nuovo <strong>Comune</strong><br />

sapendo che i <strong>no</strong>stri figli avrebbero continuato<br />

a frequentare la scuola in se<strong>di</strong> separate?<br />

Rinunciare alla coesione che nasce dalla con<strong>di</strong>visione<br />

delle esperienze dei primi anni <strong>di</strong> vita, sarebbe<br />

stato come ammettere fin da subito il fallimento<br />

dell’intero progetto, significava accettare passivamente<br />

un desti<strong>no</strong> già scritto.<br />

Il Municipio, per rafforzare l’importanza <strong>di</strong> questa<br />

opera, ha voluto realizzare una struttura polivalente<br />

con in<strong>di</strong>rizzi e destinazioni <strong>no</strong>n unicamente legate<br />

alla scuola. Nel centro han<strong>no</strong> trovato una sede<br />

adeguata i <strong>no</strong>stri pompieri, come pure i <strong>no</strong>stri operai<br />

con i magazzini comunali, una sala multiuso che<br />

da sempre mancava in Valle e la centrale termica<br />

<strong>di</strong> quartiere.<br />

Ma abbiamo fatto ancora <strong>di</strong> più. Con la collaborazione<br />

e il sosteg<strong>no</strong> finanziario del Patriziato <strong>di</strong> Sornico,<br />

abbiamo realizzato un bellissimo parco<br />

giochi, che spero possa <strong>di</strong>ventare un punto <strong>di</strong> incontro<br />

e <strong>di</strong> svago per le famiglie e la <strong>no</strong>stra gioventù.<br />

I<strong>no</strong>ltre, grazie alla <strong>di</strong>sponibilità e alla<br />

generosità della Scuola Professionale <strong>di</strong> Locar<strong>no</strong>,<br />

è stato possibile allestire un’aula <strong>di</strong> informatica<br />

con tre<strong>di</strong>ci moderne postazioni fisse, cui ha fatto<br />

seguito l’organizzazione <strong>di</strong> alcuni corsi legati<br />

all’uso del computer. Buona parte degli iscritti proveniva<br />

da Cevio, alcuni da Maggia. Questo mi rallegra<br />

e <strong>di</strong>mostra che se si fornisco<strong>no</strong> proposte<br />

valide, le persone le apprezza<strong>no</strong> e accetta<strong>no</strong> <strong>di</strong><br />

buon grado <strong>di</strong> spostarsi anche verso l’alta valle.<br />

La recente decisione del Consiglio Comunale <strong>di</strong><br />

acquistare 8500 m 2 <strong>di</strong> terre<strong>no</strong> industriale a Peccia<br />

è certamente un’ulteriore passo nella giusta <strong>di</strong>rezione.<br />

L’area industriale <strong>di</strong> Peccia è per il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> una risorsa importante, soprattutto<br />

considerando che si trova in una regione periferica,<br />

nella quale gli spazi per le attività produttive<br />

so<strong>no</strong> molto limitati.<br />

Grazie all’acquisto <strong>di</strong> questo se<strong>di</strong>me, il <strong>Comune</strong><br />

potrà giocare un ruolo attivo nell’in<strong>di</strong>rizzare le attività<br />

eco<strong>no</strong>miche che potrebbero trovare una collocazione<br />

nel <strong>no</strong>stro territorio, assicurando così il<br />

mantenimento dell’attuale livello <strong>di</strong> occupazione e<br />

ad<strong>di</strong>rittura favorendo la creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong><br />

lavoro: ossige<strong>no</strong> per i polmoni della <strong>no</strong>stra piccola<br />

eco<strong>no</strong>mia.<br />

In questi primi sei anni abbiamo realizzato investimenti<br />

per circa 10 milioni <strong>di</strong> franchi, molti dei quali<br />

han<strong>no</strong> beneficiato <strong>di</strong> importanti contributi cantonali.<br />

Gli interessi e l’ammortamento sull’investi-


mento residuo a carico del <strong>Comune</strong> in rapporto ai<br />

ricavi correnti è del 6,7%. Anche se questo in<strong>di</strong>ce<br />

si situa al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a cantonale (ca 7,5%)<br />

e dei comuni del Locarnese (ca 9%), dovremo comunque<br />

d’ora in poi riservare la massima attenzione<br />

e oculatezza nella gestione finanziaria del<br />

<strong>no</strong>stro <strong>Comune</strong>. La prudenza <strong>no</strong>n deve comunque<br />

con<strong>di</strong>zionare le <strong>no</strong>stre scelte. Se vogliamo veramente<br />

garantire un futuro alle generazioni che<br />

verran<strong>no</strong>, dobbiamo assumerci dei rischi: la storia<br />

e il benessere <strong>di</strong> una comunità <strong>no</strong>n si costruisco<strong>no</strong><br />

con i ‘se’ e con i ‘ma’.<br />

I<strong>no</strong>ltre, per <strong>no</strong>n vanificare gli sforzi fatti fi<strong>no</strong>ra, bisognerà<br />

avere il coraggio <strong>di</strong> sostenere alcuni altri<br />

investimenti, come la copertura della pista <strong>di</strong><br />

ghiaccio, il centro internazionale <strong>di</strong> scultura e il<br />

progetto presentato dalla fondazione Vivi in <strong>Lavizzara</strong><br />

‘le sei terre <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong>’. Investimenti in<strong>di</strong>spensabili,<br />

a mio modo <strong>di</strong> vedere.<br />

Il nuovo <strong>Comune</strong> è nato dalla volontà popolare <strong>di</strong><br />

<strong>no</strong>n soccombere ad un desti<strong>no</strong> <strong>di</strong> abbando<strong>no</strong> che<br />

sembrava già tracciato nella storia della <strong>no</strong>stra comunità.<br />

Volere è potere, recita il detto. In realtà,<br />

una formulazione migliore sarebbe ‘volere è mezzo<br />

potere’. La volontà purtroppo <strong>no</strong>n dà alcuna garanzia<br />

<strong>di</strong> successo, aumenta soltanto la probabilità<br />

<strong>di</strong> successo. Se la <strong>Lavizzara</strong>, <strong>no</strong><strong>no</strong>stante gli e<strong>no</strong>rmi<br />

sforzi finanziari e umani, dovesse spopolarsi o<br />

fallire gli obiettivi <strong>no</strong>n sarà perché il suo popolo<br />

<strong>no</strong>n si è battuto abbastanza.<br />

Interventi <strong>di</strong> miglioria al nucleo <strong>di</strong> Sornico<br />

So<strong>no</strong> terminati i lavori <strong>di</strong> manutenzione e <strong>di</strong> miglioria nel nucleo <strong>di</strong> Sornico.<br />

Con questi interventi il Municipio intende valorizzare e rendere più attraenti i <strong>no</strong>stri nuclei.<br />

I N F O<br />

Han<strong>no</strong> collaborato:<br />

Rotanzi Michele e Foresti Giovanna<br />

(Resp. della redazione)<br />

Dazio Gabriele<br />

Giovanettina Bru<strong>no</strong><br />

Apertura sportelli:<br />

PRATO:<br />

lunedì 09.30 – 11.30<br />

16.30 – 18.30<br />

martedì 09.30 – 11.30<br />

mercoledì 09.30 – 11.30<br />

giovedì 16.30 – 18.30<br />

venerdì 09.30 – 11.30<br />

Recapiti del <strong>Comune</strong>:<br />

Municipio <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong><br />

6694 Prato VM<br />

Tel. 091 755 <strong>14</strong> 21<br />

Fax 091 755 10 42<br />

info@lavizzara.ch<br />

www.lavizzara.ch<br />

3


4<br />

Franco e i suoi compagni<br />

<strong>di</strong> Marilena Anzini-Caccia<br />

Settembre duemila<strong>no</strong>ve. Oggi lo Zucchero ha una<br />

cuffia biancastra che ieri <strong>no</strong>n aveva. Sta<strong>no</strong>tte passata<br />

deve essergli nevicato addosso. Mi pare presto,<br />

metà settembre! Non so<strong>no</strong> ancora pronta io, a<br />

lasciare l’estate per i primi fred<strong>di</strong> delle sere. Non è<br />

mai l’ora, per me, <strong>di</strong> far riposare gli scarponi.<br />

Anche il Tencia è punterellato.<br />

Più in là <strong>no</strong>n vedo, la nebbia grigia carica <strong>di</strong> umido si<br />

è addensata a riempire quasi tutta la conca del<br />

Campolungo. Mi piace anche così, quando i nuvoloni<br />

si gonfia<strong>no</strong> ma ancora lontani e so che <strong>no</strong>n devo<br />

aver fretta <strong>di</strong> tornar giù.<br />

Da qui, da questo alpe che <strong>no</strong>n fa più l’alpe da tanti<br />

anni, quando il cielo è pulito lo sguardo si allarga dal<br />

Sasso Bello su su fi<strong>no</strong> al Massari e forse perfi<strong>no</strong><br />

allo Scheggia andando <strong>di</strong>etro alle cime che schiarisco<strong>no</strong><br />

adagio verso <strong>no</strong>rd. Larecc <strong>di</strong>venta d’oro<br />

quando viene l’autun<strong>no</strong>, il drappo <strong>di</strong> prato che scende<br />

dalle due cascine si fa giallo e secco e, tutt’attor<strong>no</strong>,<br />

i larici prepara<strong>no</strong> le piogge dorate e fini degli<br />

aghi inutili. Le piode del cortile della cascina buona,<br />

quella messa a posto alla belle meglio, rimanda<strong>no</strong> il<br />

chiaro del sole che a quest’ora del pomeriggio cala<br />

obliquo sulla destra. Scendo anch’io. Tornar giù è<br />

sempre un dovere, tornare bisogna: la salita, la partenza<br />

posso<strong>no</strong> esser per scelta.<br />

Stavolta voglio seguire il sentiero giusto, tutto fi<strong>no</strong><br />

in fondo, fi<strong>no</strong> a Monte Cima. Voglio vedere se si può<br />

passare, finalmente, se è libera la strada. So<strong>no</strong> mesi<br />

che per arrivare quassù mi tocca fare un gran giro<br />

basso per aggirare la grossa fetta <strong>di</strong> bosco che la<br />

valanga dell’inver<strong>no</strong> ha spianato.<br />

Credo <strong>di</strong> averli <strong>di</strong>sturbati un po’, i boscaioli, con tutto<br />

quel mio passare. Stavo attenta, sì, che <strong>no</strong>n dovessero<br />

interrompere il lavoro per preoccuparsi <strong>di</strong> me<br />

che scavalcavo ostacoli sotto al filo a sbalzo piazzato<br />

per mandare a valle i tronchi; stavo attenta ma<br />

stava<strong>no</strong> attenti anche loro perché li ho sentiti più<br />

volte vociarsi, con la cadenza che ho rico<strong>no</strong>sciuto<br />

subito bergamasca, ocio ghè ergü che ‘l transita! Li<br />

ho <strong>di</strong>sturbati, forse, ma <strong>di</strong> certo li ho ammirati. Avrei<br />

voluto che lo sapessero il grande rispetto che ho<br />

sentito per loro, per come lavorava<strong>no</strong>, per le poche<br />

parolacce anche quando qualcosa andava storto e<br />

doveva<strong>no</strong> sudare il doppio per strapparlo fuori il<br />

maledetto tronco che va a incastrarsi! Volevo <strong>di</strong>r loro<br />

della stima che ho provato ogni volta che so<strong>no</strong><br />

passata <strong>di</strong> lì, io per spasso e loro a lavorare.<br />

Allora oggi <strong>no</strong>n lo faccio il giro, magari me l’han<strong>no</strong><br />

pulito. Magari han<strong>no</strong> finito con le piante grosse e<br />

han<strong>no</strong> cominciato a liberare il sentiero. Sarebbe<br />

bello, so<strong>no</strong> stanca e vorrei la via più facile. E invece<br />

<strong>no</strong>. So<strong>no</strong> ancora alti: mentre scendo sento le moto-


seghe e il fracasso del piede o del tronco che, <strong>di</strong>staccato,<br />

va a incunearsi pesante nella terra. I ceppi<br />

resteran<strong>no</strong> lì, a fare una sorta <strong>di</strong> riparo e presto a<br />

far terra. l tronchi li monda<strong>no</strong> dai rami, li fissa<strong>no</strong> li<br />

traina<strong>no</strong> li issa<strong>no</strong> fi<strong>no</strong> al filo portante, poi li manda<strong>no</strong><br />

giù, a Cort Piatt, dove il camion li porterà via. È<br />

bello il sibilo del tronco che passa e ondeggia, è<br />

bello ma fa anche un po’ paura. Chissà quante stagioni<br />

<strong>di</strong> lotte e pace, quante carezze <strong>di</strong> mattini rosa<br />

e quanti schiaffi <strong>di</strong> autunni pungenti questo filo si<br />

porta via!<br />

Ormai so<strong>no</strong> qui, <strong>no</strong>n ho voglia <strong>di</strong> tornare in<strong>di</strong>etro. È<br />

tutto un su e giù in mezzo a rami lacerati, elastici e<br />

appiccicosi, rami ancora gonfi <strong>di</strong> verde, massi ra<strong>di</strong>ci<br />

tronchi. Difficile camminarci. U<strong>no</strong> scarpone mi scivola<br />

e un’asta spaccata e aguzza mi taglia dal gi<strong>no</strong>cchio<br />

in giù. Una cicatrice in più da nascondere.<br />

O da vantare. Come in fondo è facile e comoda la<br />

via <strong>di</strong> tutti i giorni ce ne accorgiamo quando qualcosa<br />

cambia, quando un imprevisto ci fa traballare.<br />

Peccato se <strong>no</strong>n la apprezziamo, la quoti<strong>di</strong>anità!<br />

Con la ferita che punge arrivo finalmente alla fine<br />

del <strong>di</strong>sastro, raccolgo qualche ramo <strong>di</strong> faggio per la<br />

stufa, ce n’è una bella scorta, ed ecco che da qui in<br />

avanti gli abeti so<strong>no</strong> salvi, questi neanche il bostrico<br />

li ha toccati! Posso prendermela comoda, stasera<br />

so<strong>no</strong> invitata a cena.<br />

Franco For<strong>no</strong>ni e Livio For<strong>no</strong>ni so<strong>no</strong> due boscaioli<br />

dell’Azienda Forestale <strong>di</strong> Cevio. Dal mese <strong>di</strong> giug<strong>no</strong><br />

lavora<strong>no</strong> nel bosco tra Monte Cima e Larecc, dai<br />

1’500 ai 1’800 m e più <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, per ripulirlo dagli<br />

alberi sra<strong>di</strong>cati strappati spaccati. So<strong>no</strong> compaesani,<br />

<strong>di</strong> Ardesio, un paese della Val Seriana nel<br />

Bergamasco. Bergamaschi, l’avevo detto io! Stessa<br />

parlata <strong>di</strong> mio papà, stessa cadenza, uguale modulazione.<br />

Qualche paese più in su rispetto a Leffe,<br />

dove è nato mio padre. Gente tenace, gente che<br />

piace a me. Mi han<strong>no</strong> detto alle sette e alle sette<br />

so<strong>no</strong> qui, porto il dessert, ma so già che <strong>no</strong>n andrà<br />

a ruba. Mele cotte al for<strong>no</strong> che alla fine mangeran<strong>no</strong><br />

forse per farmi piacere.<br />

La tavola è già apparecchiata, mi fa sempre un po’<br />

tenerezza l’uomo forte che lavora duro e insieme sa<br />

cucinare e tenere una casa. Livio mi mette davanti<br />

un’e<strong>no</strong>rme cotoletta alla valdostana e le patatine al<br />

for<strong>no</strong>, dorate, buonissime! Neanche i piatti mi fa lavare,<br />

vuol fare lui. Pensare che volevo essere io a<br />

fare qualcosa per loro per ringraziarli!<br />

Franco, dei due il più anzia<strong>no</strong>, fa questo mestiere da<br />

quando aveva quin<strong>di</strong>ci anni, prima insieme al padre<br />

e allo zio, e poi, col passare degli anni, spostandosi<br />

per trovare impiego presso aziende finchè è giunto<br />

in Svizzera.<br />

Livio lavora per l’ Azienda Forestale <strong>di</strong> Cevio da tre<br />

anni. Prima faceva il muratore o il ma<strong>no</strong>vale al suo<br />

paese ma poi la voglia <strong>di</strong> un cambiamento “Per<br />

vedere se si poteva prenderla un po’ più con calma…”<br />

lo ha spinto fi<strong>no</strong> qua. Che questo lavoro <strong>no</strong>n<br />

si fa prendere con calma Livio lo ha capito subito<br />

anche se, quando gli ho domandato se <strong>no</strong>n è troppo<br />

stancante questo mestiere, lui mi ha sorriso<br />

con un “Ma <strong>no</strong>o…”<br />

Ma è un lavoro duro, faticoso e anche pericoloso.<br />

“Noi, alla sera, <strong>no</strong>n abbiamo bisog<strong>no</strong> <strong>di</strong> andare a<br />

correre o in palestra!”<br />

“Quando si ha passione per quello che si fa” mi<br />

spiega Franco, “la fatica <strong>no</strong>n si sente!”<br />

Però io li ho visti <strong>di</strong>verse volte tornare la sera, un po’<br />

dopo le sei, magari con un carico <strong>di</strong> legna per il fuoco<br />

sulle spalle, stanchi per la lunga giornata in bosco.<br />

Ho pensato tante volte che mi sarebbe piaciuto<br />

preparar loro da mangiare, che alme<strong>no</strong> quello lo<br />

5


6<br />

trovassero pronto! Ma certo è gente abituata ad arrangiarsi,<br />

so<strong>no</strong> uomini forti che han<strong>no</strong> imparato<br />

presto ad affrontare le necessità.<br />

Dal mese <strong>di</strong> giug<strong>no</strong> abita<strong>no</strong> la cascina <strong>di</strong> Giacomo<br />

Fiori, <strong>di</strong>rettore dell’Azienda Forestale, a Monte Cima.<br />

Qualche gior<strong>no</strong> fa si era<strong>no</strong> detti d’accordo per<br />

una piccola intervista.<br />

Livio arriva con un lungo ramo in spalla e la maglietta<br />

giallo sole perché è bene esser ben visibili<br />

quando si lavora in bosco, i compagni devo<strong>no</strong> rico<strong>no</strong>scersi<br />

e <strong>di</strong>stinguersi facilmente nel trambusto <strong>di</strong><br />

alberi e tronchi.<br />

“Vengo per le mie domande … tra <strong>di</strong>eci minuti va<br />

bene?”<br />

“Abbiamo pensato <strong>di</strong> invitarti a cena. Un po’ più <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci minuti, però! Alle sette è pronta!”<br />

So<strong>no</strong> proprio contenta, vuol <strong>di</strong>re che mi han<strong>no</strong> accettata<br />

e questo mi fa piacere.<br />

Intanto io cerco inutilmente nell’arma<strong>di</strong>o qualcosa<br />

<strong>di</strong> buo<strong>no</strong> da offrire e alla fine mi devo accontentare<br />

delle mele che mi ero portata. Cotte al for<strong>no</strong> con lo<br />

zucchero so<strong>no</strong> buone, ma certo <strong>no</strong>n è granché co-<br />

me dessert. Mentre parliamo prendo solo pochi appunti,<br />

un po’ per inesperienza e un po’ perché mi<br />

piace <strong>di</strong> più così, conversare semplicemente. Tanto<br />

mi ricordo tutto. E se <strong>no</strong>n mi ricorderò <strong>di</strong> tutto, quel<br />

che certo mi resterà sarà il vero <strong>di</strong> questa serata<br />

dove mangio e bevo e parlo insieme a persone che<br />

<strong>no</strong>n co<strong>no</strong>scevo e questo <strong>no</strong>n ci intralcia dal poter<br />

comunicare, <strong>no</strong>n ci ostacola nello scambio <strong>di</strong> impressioni<br />

ed emozioni. Chiedo loro con speranza se<br />

li ama<strong>no</strong> questi posti, se ci stan<strong>no</strong> bene su questo<br />

monte che io amo tanto … “Ma sì … Certo dalla<br />

parte <strong>di</strong> là è peggio …” mi risponde Livio accennando<br />

al paretone scuro che sale <strong>di</strong> là della valle. Io<br />

vorrei che tutti la sentissero questa meraviglia ma<br />

certo è più facile quando è la tua casa. E loro, la loro<br />

casa, la godo<strong>no</strong> soltanto il sabato e la domenica<br />

perché poi il lune<strong>di</strong> “ci tocca fare un’altra volta la<br />

valigia.” Mi <strong>di</strong>co<strong>no</strong> che anche altri boscaioli han<strong>no</strong><br />

lavorato a pulire il bosco e come sia importante il<br />

lavoro <strong>di</strong> squadra. Poter contare sui compagni, potersi<br />

fidare del loro saper fare il mestiere con buonsenso<br />

e responsabilità è fondamentale.<br />

Nel cami<strong>no</strong> due cepponi <strong>di</strong> faggio fan<strong>no</strong> il loro dovere<br />

ultimo. Mi viene in mente che tra poco saluterò<br />

i miei compagni e scenderò alla mia casetta. Di certo<br />

sarà fredda e umida. Mentre <strong>no</strong>i mangiamo e<br />

parliamo la tele è accesa. Cosa <strong>no</strong>rmale per loro.<br />

Prima volta per me. Ma va bene. A loro piace così.<br />

Altri boscaioli han<strong>no</strong> lavorato nel bosco colpito<br />

dalla valanga e in questo scritto <strong>no</strong>n vengo<strong>no</strong> citati.<br />

È mia intenzione ringraziare anche loro, chi era a<br />

monte e chi a valle. Ringrazio i sig<strong>no</strong>ri For<strong>no</strong>ni<br />

Franco e Livio, il sig<strong>no</strong>r Gabriele Dazio, il sig<strong>no</strong>r<br />

Giacomo Fiori.<br />

“Marilena Anzini-Caccia attualmente vive a Loda<strong>no</strong> ed è madre <strong>di</strong> quattro figli.<br />

Già da piccola amava scrivere, da ragazzina inventava storie e più tar<strong>di</strong> ha composto poesie.<br />

La passione per la penna, attraverso la quale esprime le sue emozioni e i suoi stati d’animo, l’accompagna<br />

tuttora nella produzione <strong>di</strong> testi che so<strong>no</strong> spesso de<strong>di</strong>cati alla montagna.<br />

Tra il 2003 e il 2008 ha partecipato a quattro e<strong>di</strong>zioni del Festival dei Festival della città <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong> (rassegna<br />

cinematografica <strong>di</strong> montagna a contor<strong>no</strong> della quale si propone pure il premio letterario biennale <strong>di</strong><br />

letteratura alpina Città <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong>) vincendo un primo premio, un secondo premio, un terzo premio e una<br />

menzione speciale.<br />

Ha ottenuto pure un rico<strong>no</strong>scimento dal settimanale Azione e, per u<strong>no</strong> scritto e per un racconto dal titolo<br />

“Scrivo, se <strong>no</strong>n a te, caro S., allora a chi?”, nel marzo <strong>di</strong> quest’an<strong>no</strong> ha avuto una menzione speciale<br />

dall’associazione “Dialogare <strong>di</strong> Luga<strong>no</strong>.”


Notizie in breve…<br />

Attività del Consiglio Comunale<br />

Nella seduta or<strong>di</strong>naria del 5 febbraio <strong>2010</strong> presso la sala del CC a Prato, alla presenza <strong>di</strong><br />

<strong>14</strong>/20 Consiglieri comunali ha preso le seguenti decisioni:<br />

- ha approvato il preventivo comunale per l’an<strong>no</strong> <strong>2010</strong> che prevede entrate per fr.1’732’700.- e uscite per<br />

fr. 2’760’450.- con un fabbisog<strong>no</strong> da coprire me<strong>di</strong>ante imposte <strong>di</strong> fr. 1’027’750.-<br />

- ha approvato il preventivo <strong>2010</strong> dell’ azienda acqua potabile che prevede entrate per fr. 168’700.- e<br />

uscite per fr. 172’000.-<br />

- ha approvato il preventivo <strong>2010</strong> dell’azienda elettrica comunale <strong>di</strong> Fusio che prevede entrate per fr.<br />

450’000.- e uscite per fr. 57’200.-. Il considerevole importo alle entrate è dovuto alla ven<strong>di</strong>ta della rete <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stribuzione alla SES <strong>di</strong> Locar<strong>no</strong>.<br />

- Ha concesso il cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong> fr. 1’110’000.- destinati alla sostituzione delle condotte <strong>di</strong> adduzione e alla costruzione<br />

<strong>di</strong> una micro centrale da inserire nell’acquedotto <strong>di</strong> Soveneda.<br />

- Ha approvato la variante <strong>di</strong> PR della sezione <strong>di</strong> Peccia, località Cortignelli, che prevede lo stralcio del<br />

vincolo <strong>di</strong> posteggio pubblico P9 (art. 63 NAPR) che interessa parte del mappale 217 e la formazione <strong>di</strong><br />

tale vincolo su parte del mappale 774.<br />

Nella seduta or<strong>di</strong>naria del 15 giug<strong>no</strong> <strong>2010</strong> presso la sala del CC a Prato, alla presenza <strong>di</strong> 18<br />

su 20 consiglieri comunali ha espresso le seguenti decisioni:<br />

- ha rin<strong>no</strong>vato l’ufficio presidenziale per l’an<strong>no</strong> <strong>2010</strong> che risulta così composto: presidente Rolando Canepa,<br />

1° vice-pres. Erica Picci<strong>no</strong>tti, 2° vice-pres. Clau<strong>di</strong>o Donati, Scrutatori Camillo Donati e Daniele Vedova.<br />

- ha preso atto delle <strong>di</strong>missioni della consigliera Comunale Miriam Gran<strong>di</strong>-Giugni.<br />

- ha approvato il consuntivo comunale 2009 che ha chiuso con un avanzo <strong>di</strong> esercizio <strong>di</strong> fr. 9’549,33 dovuto<br />

a entrate per fr. 2’586’851,95 e uscite per fr. 2’577’302,62.<br />

- ha approvato il consuntivo 2009 dell’Azienda Acqua Potabile <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> che presenta una maggiore<br />

uscita <strong>di</strong> fr. 9’176,60 dovuta a entrate per fr. 164’945,90 e uscite per fr. 174’122,50.<br />

- ha approvato il consuntivo 2009 dell’azienda elettrica <strong>di</strong> Fusio che ha chiuso con un avanzo <strong>di</strong> esercizio<br />

<strong>di</strong> fr. 5’163,90 dovuto a entrate per fr. 156’591,20 e uscite per fr. 151’427,30.<br />

- ha concesso un cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong> fr. 650’000.- per l’acquisto, l’urbanizzazione e la manutenzione del mapp. 107<br />

in zona industriale-artigianale a Peccia <strong>di</strong> proprietà del sig. Markus Wüst 8304 Wallisellen.<br />

- ha adottato il principio dell’istituzione dei parcheggi a pagamento.<br />

IL MUNICIPIO RICORDA CHE LE SEDUTE DEL C.C. SONO APERTE AL PUBBLICO<br />

Discariche abusive<br />

Si ricorda alla popolazione e alle <strong>di</strong>tte operanti in <strong>Lavizzara</strong> che la nuova <strong>di</strong>scarica comunale controllata <strong>di</strong><br />

Peccia (zona Cristallina) ha sostituito tutte le vecchie <strong>di</strong>scariche presenti nel <strong>no</strong>stro comprensorio. Esse<br />

so<strong>no</strong> perciò definitivamente chiuse e vige il <strong>di</strong>vieto assoluto <strong>di</strong> depositarvi materiale <strong>di</strong> qualsiasi tipo.<br />

7


8<br />

Contributo comunale per l’abbonamento Arcobale<strong>no</strong><br />

Con<strong>di</strong>zioni per l’ottenimento:<br />

1. Il Municipio per sostenere, e favorire le famiglie domiciliate nel <strong>no</strong>stro <strong>Comune</strong> con figli agli stu<strong>di</strong> o in<br />

formazione, ha deciso <strong>di</strong> concedere un contributo pari al 40% del costo degli abbonamenti Arcobale<strong>no</strong><br />

rilasciati per il Tici<strong>no</strong> e il Grigioni Italia<strong>no</strong>.<br />

2. Han<strong>no</strong> <strong>di</strong>ritto al contributo tutte/i le/i giovani che frequenta<strong>no</strong> scuole me<strong>di</strong>o-superiori o corsi per<br />

appren<strong>di</strong>sti fi<strong>no</strong> ad un’età massima <strong>di</strong> 20 anni.<br />

3. L’abbonamento deve essere inviato alla cancelleria comunale entro il 30 <strong>no</strong>vembre dell’an<strong>no</strong> <strong>di</strong> scadenza,<br />

richieste i<strong>no</strong>ltrate dopo questo termine <strong>no</strong>n saran<strong>no</strong> più prese in considerazione.<br />

4. Il contributo viene versato entro il 31 <strong>di</strong>cembre <strong>di</strong> ogni an<strong>no</strong> a con<strong>di</strong>zione che il beneficiario sia domiciliato<br />

nel <strong>no</strong>stro <strong>Comune</strong>.<br />

5. Il Municipio può in qualsiasi momento revocare la presente decisione.<br />

Piscina comunale <strong>di</strong> Bignasco<br />

Il Municipio <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> ha deciso <strong>di</strong> aderire all’iniziativa promossa dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cevio per l’entrata a<br />

prezzi <strong>di</strong> favore dei domiciliati nei Comuni della Vallemaggia. Per quanto riguarda le persone residenti nel<br />

<strong>no</strong>stro comprensorio, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> si farà perciò carico della <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo fra la tariffa per<br />

i domiciliati a Cevio e quella dei <strong>no</strong>n domiciliati per i seguenti abbonamenti:<br />

abbonamenti 10 entrate:<br />

- adulti: domiciliati fr. 45.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 55.00<br />

- adulti AVS - AI domiciliati fr. 35.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 45.00<br />

- giovani/studenti domiciliati fr. 30.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 40.00<br />

abbonamenti stagionali:<br />

- adulti: domiciliati fr. 100.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 120.00<br />

- adulti AVS - AI domiciliati fr. 80.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 105.00<br />

- giovani/studenti domiciliati fr. 60.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 90.00<br />

- famiglia domiciliati fr. 200.00 <strong>no</strong>n domiciliati fr. 250.00<br />

Il rimborso della <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo potrà essere richiesto alla <strong>no</strong>stra Cancelleria comunale <strong>di</strong>etro presentazione<br />

della ricevuta <strong>di</strong> pagamento.<br />

Tasse rifiuti<br />

Con l’entrata in funzione dell’impianto <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> Giubiasco è <strong>di</strong>minuito il costo <strong>di</strong> smaltimento dei<br />

rifiuti e <strong>di</strong> conseguenza anche la quota parte che il <strong>Comune</strong> deve versare al Consorzio raccolta rifiuti <strong>di</strong><br />

Vallemaggia. Per questo motivo il Municipio <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> ha deciso <strong>di</strong> procedere ad un ribasso lineare del<br />

10% circa della tassa raccolta rifiuti per l’an<strong>no</strong> <strong>2010</strong>. In particolare, le nuove tasse per le eco<strong>no</strong>mie domestiche<br />

saran<strong>no</strong> le seguenti:<br />

- singoli fr. 80.00 (fr. 90.- in precedenza)<br />

- due persone e oltre fr. 120.00 (fr. 130.- in precedenza)


Corsi <strong>di</strong> informatica<br />

Grazie al prezioso aiuto della SPAI <strong>di</strong> Locar<strong>no</strong> che<br />

ha fornito tre<strong>di</strong>ci postazioni per computer, questa<br />

primavera il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong>, in collaborazione<br />

con quello <strong>di</strong> Cevio, ha potuto organizzare alcuni<br />

corsi legati all’informatica.<br />

Tre dei quattro corsi proposti han<strong>no</strong> avuto luogo<br />

con una buona affluenza, in special modo il corso<br />

<strong>di</strong> introduzione all’informatica per la terza età che<br />

si è svolto sull’arco <strong>di</strong> otto mattinate e il corso base<br />

su Word, Excel e posta elettronica per il quale<br />

si so<strong>no</strong> dovuti aggiungere dei PC portatili in quanto<br />

il numero degli iscritti era superiore al numero<br />

delle postazioni. Per il corso <strong>di</strong> progettazione e<br />

creazione <strong>di</strong> un sito web invece le iscrizioni era<strong>no</strong><br />

insufficienti.<br />

Buona parte dei presenti proveniva da Cevio e alcuni<br />

da Maggia.<br />

Questo ci rallegra, ci <strong>di</strong>mostra che se si fornisco<strong>no</strong><br />

valide proposte la gente si sposta anche verso l’alta<br />

valle e ci sprona a organizzare in futuro altre attività<br />

aperte pure alla popolazione degli altri Comuni valmaggesi.<br />

Considerato il successo che han<strong>no</strong> avuto i corsi<br />

organizzati questa primavera, il Municipio si impegna<br />

a invitare la SPAI a proporne la continuazione<br />

durante l’autun<strong>no</strong> prossimo affinché i partecipanti<br />

possa<strong>no</strong> approfon<strong>di</strong>re le loro co<strong>no</strong>scenze e a offrirne<br />

<strong>di</strong> nuovi. (g.f.)<br />

La <strong>no</strong>stra rivista è pubblicata con il sosteg<strong>no</strong> <strong>di</strong><br />

Sede principale: Agenzie:<br />

Maggia<br />

Tel. 091 753 17 28<br />

Lu e Ve 09.00-12.00<br />

<strong>14</strong>.00-18.00<br />

Ma-Me-Gi 09.00-12.00<br />

<strong>14</strong>.00-17.00<br />

Cevio<br />

Tel. 091 759 02 50<br />

Lu-Ve 09.00-12.00<br />

<strong>14</strong>.00-18.00<br />

Caverg<strong>no</strong><br />

Tel. 091 754 17 77<br />

Lu-Me-Ve 13.30-15.30<br />

Vallemaggia<br />

Peccia<br />

Tel. 091 755 <strong>14</strong> 34<br />

Lu-Me-Ve 16.00-18.00<br />

Ma-Gi <strong>14</strong>.00-18.00<br />

Bosco Gurin<br />

Tel. 091 754 13 22<br />

Ve 15.00-18.00<br />

9


10<br />

Estate con <strong>no</strong>i...<br />

Elenco <strong>di</strong> tutte le manifestazioni organizzate in <strong>Lavizzara</strong> nel corso dell’estate e<br />

autun<strong>no</strong>. Per maggiori informazioni consultare i programmi pubblicati sui manifesti<br />

o sui quoti<strong>di</strong>ani oppure contattando gli organizzatori.<br />

Data Manifestazione Luogo Organizzazione<br />

Venerdì 25/06 13° Torneo Valmaggese Skater Hockey Sornico pista Società<br />

Sabato 26/06 Sabato sera festa danzante <strong>di</strong> ghiaccio pattinaggio<br />

<strong>Lavizzara</strong><br />

Domenica 27/06 Festa <strong>di</strong> S. Giovanni Battista Mog<strong>no</strong> Ferrari Marina e<br />

ore 10.30 Celebrazione S.Messa condecorata Livio<br />

dal Coro Stella<br />

ore 11.30 Concerto corale Coro Stella Traffiumese<br />

ore 12.30 Maccheronata, prodotti <strong>no</strong>strani,<br />

buvette e banco del dolce.<br />

Durante la festa, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> biglietti della lotteria<br />

con ricchi premi. Giornata allietata dal duo Do<strong>di</strong>.<br />

In caso <strong>di</strong> brutto tempo, sarà celebrata solo<br />

la S.Messa ed il concerto con il Coro Stella.<br />

Venerdì 02/07 38° Torneo calcistico Valmaggese Amatori Pia<strong>no</strong> <strong>di</strong> Peccia Gruppo Animazione<br />

ore 19.30 cena “patate e mascarpa” Campo valle <strong>di</strong> Peccia<br />

Ballo liscio fi<strong>no</strong> alle 01.00 “Draione”<br />

Sabato 03/07 ore 08.00 inizio partite<br />

ore 12.00 pranzo “maccheroni”<br />

ore 19.00 grigliata<br />

Festa danzante dalle 20.30 alle 02.30<br />

Con i “Doppia Linea” . Entrata libera<br />

Domenica 04/07 ore 08.00 inizio partite<br />

ore 11.30 grigliata<br />

ore 17.00 ca. finale del torneo <strong>di</strong> calcio<br />

Mercoledì 07/07 ore 20.00 Presentazione opuscolo “Vivere la Sala multiuso Patriziati <strong>di</strong><br />

montagna nel solco della tra<strong>di</strong>zione” <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> Broglio e <strong>di</strong> Fusio<br />

pubblicazione che completa la valorizzazione Sornico<br />

<strong>di</strong>dattica dell’alpe Vaccariscio-Mog<strong>no</strong>la.<br />

Al termine della serata alcune anticipazioni<br />

sul progetto del nuovo rifugio <strong>di</strong> Tomeo.<br />

Venerdì 09/07 Magic Blues: ore 20.30 Piazzetta Pro Brontallo/<br />

Mike Sponza chiesa <strong>di</strong> Vallemaggia<br />

B.B. & The Blues Shacks Brontallo Turismo/<br />

Entrata libera - buvette <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Lavizzara</strong>


Data Manifestazione Luogo Organizzazione<br />

Sabato 10/07 Oratorio <strong>di</strong> Veglia Oratorio Parrocchia St.<br />

ore 17.30 S. Messa + incanto doni <strong>di</strong> Peccia Antonio Abate<br />

Peccia<br />

Domenica 11/07 Oratorio <strong>di</strong> Vedlà Oratorio <strong>di</strong> Patriziato<br />

ore 10.30 S. Messa Vedlà - Prato <strong>di</strong> Prato<br />

Venerdì 16/07 Tombola ore 20.30 Menzonio Pro Menzonio<br />

Sabato 17/07 Grigliata dalle ore 19.00 in seguito dalle<br />

ore 20.00 festa campestre<br />

Sabato 17/07 Concerto sinfonico alle ore 16.30 Oratorio <strong>di</strong> Gruppo restauro<br />

- Orchestra Perpetuum Mobile <strong>di</strong>retta dal Rima cappelle sentiero<br />

Prof. Igor Longato, ca. 15 elementi<br />

- Musiche <strong>di</strong> Bach, Vival<strong>di</strong>, ecc.<br />

Scopo: raccolta fon<strong>di</strong> per il completamento<br />

del restauro delle cappelle del sentiero <strong>di</strong> Rima.<br />

Entrata: libera, contributi a favore restauri<br />

<strong>di</strong> Rima<br />

Domenica 18/07 Festa alla Capellina delle Alpi Alpe Froda Parrocchia <strong>di</strong><br />

ore 10.30 S.Messa caseificio San Carlo<br />

ore 12.00 Pranzo a base <strong>di</strong> polenta<br />

Estrazione lotteria. In caso <strong>di</strong> cattivo tempo<br />

la manifestazione viene annullata.<br />

valle <strong>di</strong> Peccia<br />

Domenica 25/07 Festa S. Giovanni Battista oratorio Mogneo Monti <strong>di</strong> Parrocchia<br />

ore 10.30 S.Messa – incanto dei doni Mogneo - <strong>di</strong> Menzonio<br />

ore 13.00 pranzo in comune a base <strong>di</strong> polenta Menzonio<br />

Domenica 25/07 Festa San Carlo Valle <strong>di</strong> Prato Patriziato e<br />

ore 16.00 S. Messa e incanto doni. parrocchia <strong>di</strong><br />

Aperitivo offerto Prato - Sornico<br />

Giovedì 29/07 Chiesa <strong>di</strong> Broglio Broglio Ass. Rassegna<br />

Rassegna organistica valmaggese organistica<br />

ore 20.30 Stefa<strong>no</strong> Molar<strong>di</strong> - Cremona valmaggese<br />

Domenica 01/08 Festa Oratorio <strong>di</strong> Rima - Broglio Monti <strong>di</strong> Rima - Parrocchia <strong>di</strong><br />

ore 10.30 S. Messa Broglio Broglio<br />

ore <strong>14</strong>.00 Vespri, incanto dei doni e lotteria<br />

Domenica 01/08 Brunch in fattoria Al Cort Azienda<br />

ore 12.00 pranzo Valle <strong>di</strong> Peccia agricola Mattei<br />

Domenica 01/08 Festa alpe Campo la Torba Campo la Torba SC <strong>Lavizzara</strong><br />

ore 12.00 pranzo con polenta e prodotti Valle del<br />

dell’alpe Sambuco<br />

11


12<br />

Data Manifestazione Luogo Organizzazione<br />

Domenica 08/08 Festa St. Antonio - oratorio Margoneggia Monti <strong>di</strong> Parrocchia e<br />

ore 10.30 S. Messa, incanto doni, vesperi Margoneggia Pro Brontallo<br />

ore 12.00 ca. pranzo in comune<br />

Domenica 15/08 Festa della Madonna Assunta Menzonio Parrocchia<br />

10.30 S. Messa e processione paese <strong>di</strong> Menzonio<br />

<strong>14</strong>.15 S. Vesperi – incanto dei doni<br />

18.30 grigliata, gioco frecce e musica<br />

Domenica 15/08 Festa del paese e banco del dolce Fusio paese Gruppo<br />

ore 10.30 S.Messa, processione Manifestazioni<br />

ore 12.30 pranzo, musica e lotteria Fusio<br />

Banco del dolce<br />

Sabato 21/08 GP Vallemaggia – gara popolare per Ponte Brolla - Amatori ciclisti<br />

cicloamatori valida per il campionato Pia<strong>no</strong> <strong>di</strong> Peccia Losone<br />

ticinese ATC dalle <strong>14</strong>.00 alle 16.00<br />

Domenica 22/08 Broglio zona “Rongia” - parco giochi Broglio Samaritani<br />

ore 12.00 grigliata + riffa <strong>Lavizzara</strong><br />

Sabato 04/09 Triathlon Prato Triathlon<br />

17.00 - 19.00 passaggio strada cantonale Locar<strong>no</strong><br />

Domenica 05/09 09.00 - 13.00 ca. piazzetta <strong>di</strong> Prato<br />

Domenica 12/09 Festa dell’oratorio della Pietà Peccia Parrocchia <strong>di</strong><br />

ore 10.00 S.Messa e banco del dolce Peccia<br />

Sabato 18/09 Festa della Madonna Addolorata Sornico Parrocchia <strong>di</strong><br />

ore 17.30 S. Messa, incanto dei doni Sornico<br />

Domenica 19/09 ore 12.00 Pranzo in comune con la Brontallo Pro Brontallo<br />

Pro Brontallo Piazzetta davanti alla chiesa<br />

Venerdì 01/10 Tombola Pista <strong>di</strong> Società<br />

ghiaccio Sornico Pattinaggio<br />

Sabato 02/10 Cena sociale e festa danzante <strong>Lavizzara</strong><br />

Ven/Sab 8-9/10 Memorial L. Donati e festa danzante<br />

Domenica 24/10 Castagnata nella sala patriziale a Brontallo Brontallo Pro Brontallo<br />

Nel pomeriggio<br />

Sabato 04/12 S. Nicolao Menzonio Pro Menzonio<br />

Sabato 04/12 S. Nicolao Brontallo Pro Brontallo<br />

Con panettonata, vin brulé e the nel pomeriggio


Via Alta Vallemaggia<br />

Un lungo viaggio a pie<strong>di</strong> ad alta quota<br />

<strong>di</strong> Bru<strong>no</strong> Donati<br />

Era proprio l’ultima cosa che si potesse pensare,<br />

molto <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un’idea peregrina: un proposito talmente<br />

<strong>di</strong>ssennato da <strong>no</strong>n trovare alcuna considerazione<br />

e da relegare tra i progetti più assur<strong>di</strong>. Eppure<br />

la Via Alta Vallemaggia è ora una realtà.<br />

Ai Valmaggesi le vie <strong>di</strong> comunicazione so<strong>no</strong> sempre<br />

state a cuore; per garantire la mobilità han<strong>no</strong><br />

operato senza sosta alfine <strong>di</strong> rendere possibile la<br />

transumanza, <strong>di</strong> creare una strada carrozzabile che<br />

rompesse l’isolamento per avvicinarci ai centri e alle<br />

importanti arterie viarie. Gradualmente, a partire<br />

dall’Ottocento, venne costruita una strada carrozzabile,<br />

estesa fi<strong>no</strong> a raggiungere le valli laterali e a collegare<br />

infine tutti i villaggi. L’ultimo abitato a venir<br />

raggiunto con l’automobile fu quello <strong>di</strong> Brontallo, nel<br />

1955. Da <strong>no</strong>n <strong>di</strong>menticare la straor<strong>di</strong>naria impresa<br />

che ci ha regalato la ferrovia Locar<strong>no</strong>-Ponte Brolla-<br />

Bignasco (1907-1965), le strade agricole e forestali,<br />

quelle legate ai lavori idroelettrici e alle aree e<strong>di</strong>ficabili.<br />

Tutta questa rete viaria serve una piccola parte<br />

del territorio, si concentra sui fondovalle, e si basa<br />

sui mezzi <strong>di</strong> trasporto meccanici con spostamenti<br />

rapi<strong>di</strong> e frequenti, spesso frenetici.<br />

La Via Alta Vallemaggia ha nulla in comune con<br />

la viabilità o<strong>di</strong>erna, <strong>no</strong>n è in concorrenza e <strong>no</strong>n ha<br />

punti d’incontro con il traffico attuale, segue altri<br />

percorsi, esplora zone <strong>di</strong>sabitate, <strong>no</strong>n si basa su<br />

mezzi <strong>di</strong> trasporto, risponde a un bisog<strong>no</strong> intimo <strong>di</strong><br />

ritornare, alme<strong>no</strong> per qualche gior<strong>no</strong>, al movimento e<br />

agli spostamenti che han<strong>no</strong> contrassegnato da sempre<br />

l’umanità, fi<strong>no</strong> a qualche decennio or so<strong>no</strong>.<br />

Per concepire e realizzare la Via Alta bisognava<br />

essere un po’ sognatori, ma molto altruisti, determinati<br />

e concreti. L’idea nasce e matura in Valle <strong>Lavizzara</strong>,<br />

la cova Efrem Foresti, attratto dalla prospettiva<br />

<strong>di</strong> raggiungere Locar<strong>no</strong> dalla montagna: in breve<br />

tempo contagia un gruppo <strong>di</strong> valmaggesi che si dan<strong>no</strong><br />

da fare a cercare i passaggi da valle a valle e a<br />

trovare i punti logistici. In un paio d’anni si definisce il<br />

percorso, lo si sbozza sul terre<strong>no</strong>, si attrezza<strong>no</strong> i pun-<br />

13<br />

ti più delicati, si marca con la pittura: contemporaneamente<br />

si costruisco<strong>no</strong> i rifugi dell’alpe Spluga, in<br />

Valle <strong>di</strong> Giumaglio e del Masnee, in Valle <strong>di</strong> Maggia,<br />

si risistema pure provvisoriamente quello <strong>di</strong> Tomeo.<br />

Ora l’intero percorso è pronto e l’inaugurazione avrà<br />

luogo il 30 luglio a Cardada con l’apertura ufficiale <strong>di</strong><br />

u<strong>no</strong> dei più bei trekking del Tici<strong>no</strong>.<br />

In poche parole e con qualche dato la Via Alta la<br />

si può riassumere così: un tragitto escursionistico e<br />

alpi<strong>no</strong> lungo oltre 50 chilometri, da percorrere in<br />

cinque-sei giorni. Neppure un passo sul fondovalle<br />

principale, ma tutto l’itinerario si s<strong>no</strong>da ad alta quota,<br />

in parte sullo spartiacque che separa la Vallemaggia<br />

dalla Valle Verzasca e in parte ai pie<strong>di</strong> delle creste,<br />

che corona<strong>no</strong> selvagge valli laterali. Per quasi una<br />

settimana si rimane in quota, lontani dalla vita frenetica<br />

e immersi nella natura.<br />

Gradualmente si collega<strong>no</strong> due punti e due ambienti<br />

estremi: da Locar<strong>no</strong> a Fusio, dalle Prealpi alle<br />

Alpi, dal Lago Maggiore ai 3000 metri del Campo<br />

Tencia, dalla città ai villaggi d’alta montagna, dalle<br />

palme e le camelie fi<strong>no</strong> alle rose delle alpi e al ranuncolo<br />

glaciale.<br />

Un lungo cammi<strong>no</strong> che si s<strong>no</strong>da tra cielo e terra,<br />

con un ampio orizzonte che permette <strong>di</strong> dominare<br />

solchi vallivi, catene montane che si <strong>di</strong>segna<strong>no</strong> sempre<br />

più lonta<strong>no</strong> nella foschia, u<strong>no</strong> scenario che permette<br />

<strong>di</strong> abbracciare sullo sfondo la Pianura Padana<br />

e la vetta del Monte Rosa. È quasi come librarsi in<br />

volo e godere il paesaggio dall’alto, provando sensazioni<br />

intense <strong>di</strong> leggerezza e <strong>di</strong> libertà.<br />

Passo dopo passo si segue il crinale che separa i<br />

due profon<strong>di</strong> solchi vallivi modellati dai fiumi Maggia<br />

e Verzasca, si attraversa appena sotto le creste tutta<br />

una successione <strong>di</strong> avvallamenti intagliati dai torrenti<br />

laterali, come la Valle del Salto, quella <strong>di</strong> Coglio e <strong>di</strong><br />

Giumaglio, la valle <strong>di</strong> Serenello e <strong>di</strong> Cocco, la Valle <strong>di</strong><br />

Tomeo e <strong>di</strong> Prato. So<strong>no</strong> realtà sco<strong>no</strong>sciute ai più, integre<br />

e selvagge. Lungo il percorso si incontra<strong>no</strong><br />

<strong>no</strong>ve laghi alpini, che accolgo<strong>no</strong> il viandante come


oasi <strong>di</strong> verde e luoghi piacevoli <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> ristoro.<br />

L’ambiente che si attraversa è un paesaggio <strong>di</strong><br />

pietra, l’elemento primor<strong>di</strong>ale e immutabile che forma<br />

le montagne. Si presenta con forme suggestive<br />

e fantastiche; la roccia crea impressionanti pareti,<br />

incre<strong>di</strong>bili profili <strong>di</strong> creste ritagliate contro il cielo, plasma<br />

sorprendenti sculture, costituisce caotici depositi<br />

<strong>di</strong> frana estremamente suggestivi.<br />

Con il passare dei giorni l’escursionista ne coglie<br />

la vera sostanza e apprezza la ricchezza <strong>di</strong> un materiale<br />

ritenuto a torto inerte.<br />

Quasi l’intero percorso della Via Alta si s<strong>no</strong>da oltre<br />

il limite della vegetazione arborea, nella zona più<br />

alta dei pascoli, dove l’inver<strong>no</strong> è lunghissimo e dove<br />

la bella stagione si riduce a soli tre-quattro mesi.<br />

Questa è una fascia oggi apparentemente i<strong>no</strong>spitale,<br />

ma in passato molto utile per l’eco<strong>no</strong>mia alpestre,<br />

per il pascolo estivo <strong>di</strong> vacche e capre; si riscopro<strong>no</strong><br />

infatti numerose tracce della transumanza e le opere<br />

lasciate dagli alpigiani. So<strong>no</strong> testimonianze <strong>di</strong> un’antica<br />

civiltà tramontata da pochi decenni e ricorda<strong>no</strong><br />

una vita segnata dalla fatica e dal bisog<strong>no</strong>, ma pure<br />

ingeg<strong>no</strong>sa e serena.<br />

La Via Alta offre anche una viaggio nella storia,<br />

riesuma vicende umane cancellate dall’abbando<strong>no</strong> e<br />

dall’oblio, recupera alcune vecchie cascine trasformate<br />

ora in capanne in grado <strong>di</strong> ospitare i viandanti,<br />

ripropone antichi valori che resta<strong>no</strong> tuttora attuali.<br />

La Via Alta Vallemaggia la si percorre a pie<strong>di</strong>, la si<br />

vive emotivamente e la si fa propria con la mente.<br />

Alla scoperta


Inaugurazione a Cardada il 30 luglio<br />

<strong>di</strong> luoghi meravigliosi …<br />

Via Alta da Sud a Nord<br />

Cardada 1329 m - Rifugio Nimi 1718 m<br />

Salita <strong>14</strong>09 m<br />

Discesa 1016 m<br />

Distanza 11,6 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 7h 30 min.<br />

Difficoltà lll 9,2 km<br />

lll 2,4 km<br />

Rifugio Nimi 1718 - Cap. Alpe Masneè 2063 m<br />

Salita 739 m<br />

Discesa 400 m<br />

Distanza 4,4 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 3h 30 min.<br />

Difficoltà lll 2,7 km<br />

lll 1,7 km<br />

Cap. Alpe Masneè 2063 m - Cap. Alpe Spluga 1838 m<br />

Salita 893 m<br />

Discesa 1116 m<br />

Distanza 9,2 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 8h 30 min.<br />

Difficoltà lll 1,4 km<br />

lll 7,8 km<br />

Cap. Alpe Spluga 1838 m - Rifugio Tomeo 1739 m<br />

Salita 974 m<br />

Discesa 1071 m<br />

Distanza 18,3 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 7h<br />

Difficoltà lll 0,8 km<br />

lll 7,5 km<br />

Rifugio Tomeo 1739 m - Capanna Soveltra 1534 m<br />

Salita 1194 m<br />

Discesa <strong>14</strong>07 m<br />

Distanza 9,7 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 8h<br />

Difficoltà lll 2,8 km<br />

lll 6,9 km<br />

Capanna Soveltra <strong>14</strong>34 m - Fusio 1289 m<br />

Salita 1030 m<br />

Discesa 1299 m<br />

Distanza 8,9 Km<br />

Tempo <strong>di</strong> marcia 7h<br />

Difficoltà lll 8,9 km<br />

© <strong>2010</strong>, Mappuls AG, Luzern – Stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong>grafica Grizzi, Aveg<strong>no</strong>


Foto gentilmente concesse da Roberto Buzzini - www.robertobuzzini.com


18<br />

Consegna ban<strong>di</strong>ere degli ex Comuni<br />

ai Patriziati della <strong>Lavizzara</strong><br />

Venerdì sette maggio presso la sala multiuso del<br />

centro scolastico ha avuto luogo una semplice ma<br />

simbolica cerimonia con la consegna degli stemmi<br />

degli ex Comuni ai Patriziati della <strong>Lavizzara</strong>.<br />

A seguito dell’aggregazione, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong><br />

si è posto come obiettivo primario lo sviluppo<br />

socio-eco<strong>no</strong>mico della valle, concentrando tutte<br />

le risorse umane e finanziarie nella riorganizzazione<br />

dei beni e dei servizi a favore della comunità.<br />

Tuttavia, era evidente che la gestione dell’immenso<br />

territorio <strong>no</strong>n poteva prescindere dalla collaborazione<br />

con i Patriziati.<br />

Ed è proprio in questa <strong>di</strong>rezione che va collocato<br />

il contributo <strong>di</strong> CHF 30’000 che il Municipio<br />

stanzia annualmente a favore dei <strong>no</strong>stri enti.<br />

Dopo sei anni si può senz’altro affermare che<br />

questa iniziativa è stata lungimirante, permettendo<br />

un rafforzamento dei rapporti tra i due enti e<br />

una migliore definizione dei compiti nella gestione<br />

del territorio.<br />

Questo <strong>di</strong>mostra che i Patriziati so<strong>no</strong> un’istituzione<br />

viva, attuale e fondamentale per<br />

il <strong>Comune</strong>: in quanto depositari della<br />

memoria storica <strong>di</strong> questa valle,<br />

la loro funzione negli ultimi anni ha<br />

assunto un’importanza crescente.<br />

Soprattutto con la nascita del nuovo<br />

<strong>Comune</strong>.<br />

Grazie all’antico e intimo legame<br />

con il territorio, i Patriziati so<strong>no</strong> <strong>di</strong>ventati<br />

i più fedeli custo<strong>di</strong> delle tra<strong>di</strong>zioni<br />

e dell’identità locale.I<strong>no</strong>ltre,<br />

la nuova realtà comunale ha aperto<br />

altrettanti nuovi “spazi” d’azione,<br />

nei quali posso<strong>no</strong> svolgere un’importante<br />

ruolo <strong>di</strong> “portavoce” <strong>di</strong> una<br />

moderna strategia <strong>di</strong> sviluppo turistico,<br />

paesaggistico e agricolo.<br />

Forte <strong>di</strong> queste premesse, il Municipio ha voluto<br />

che gli stemmi dei sei ex Comuni passassero nelle<br />

loro mani, con l’auspicio che queste antiche figure<br />

aral<strong>di</strong>che possa<strong>no</strong> continuare a esistere e lasciare<br />

ben visibile la loro impronta sugli atti ufficiali.<br />

Purtroppo, se così si può <strong>di</strong>re, siccome la <strong>Lavizzara</strong><br />

era costituita da sei comuni, esisto<strong>no</strong> solo sei<br />

stemmi a fronte <strong>di</strong> sette Enti Patriziali. Un problema<br />

<strong>di</strong> numeri che è stato risolto assegnando lo<br />

stemma comunale <strong>di</strong> Prato-Sornico al Patriziato <strong>di</strong><br />

Sornico, a con<strong>di</strong>zione che al Patriziato <strong>di</strong> Prato<br />

venga concesso l’uso del simbolo del laveggio;<br />

i<strong>no</strong>ltre, nel caso in cui il Patriziato <strong>di</strong> Prato decidesse<br />

<strong>di</strong> realizzare un nuovo stemma, il Patriziato<br />

<strong>di</strong> Sornico parteciperà alla spesa con un contributo<br />

del 50%.<br />

No<strong>no</strong>stante la politica delle aggregazioni comunali<br />

abbia rivalutato in maniera sensibile il ruolo<br />

dei Patriziati, nei prossimi anni la loro sopravvivenza<br />

implicherà una serie <strong>di</strong> profonde riflessioni in<br />

merito al ruolo che essi intenderan<strong>no</strong> assumere<br />

nella società del XXI° secolo.


Proprio in quest’ottica, il Dipartimento delle Istituzioni,<br />

tramite la Sezione degli Enti Locali ha realizzato<br />

u<strong>no</strong> stu<strong>di</strong>o volto a riscoprire appunto gli spazi<br />

che si offro<strong>no</strong> alla <strong>di</strong>namicità dei Patriziati, ipotizzando<br />

le possibili future strategie atte a rafforzare<br />

l’importante ruolo istituzionale.<br />

Ai Patriziati, il <strong>Comune</strong> chiede un ulteriore sforzo <strong>di</strong><br />

crescita e rin<strong>no</strong>vamento. Siamo convinti che essi<br />

possieda<strong>no</strong> tutte le carte in regola per proporsi<br />

con crescente attivismo nella gestione del territorio,<br />

<strong>di</strong>ventando così i <strong>no</strong>stri partner affidabili.<br />

Con la consegna degli stendar<strong>di</strong>, il Municipio<br />

rico<strong>no</strong>sce l’importanza dei Patriziati e si<br />

augura che questa tangibile testimonianza<br />

<strong>di</strong> apprezzamento per il lavoro svolto possa<br />

rappresentare un ulteriore stimolo per la<br />

futura attività e li ringrazia per il prezioso<br />

contributo che han<strong>no</strong> dato allo sviluppo della<br />

<strong>no</strong>stra comunità.<br />

Alla serata era presente il Municipio al completo,<br />

il CdS Luigi Pedrazzini, il capo della<br />

Sezione degli Enti Locali Elio Genazzi, i presidenti<br />

e i membri degli uffici patriziali, come<br />

pure Flavia, Tania, Rita, Elena, Olivia e Brunella<br />

(assente Simona Canepa, Patriziato <strong>di</strong><br />

Prato), che in or<strong>di</strong>ne da Brontallo a Fusio,<br />

19<br />

so<strong>no</strong> le segretarie dei <strong>no</strong>stri Patriziati.<br />

L’altra metà del cielo è dunque ben rappresentata<br />

nelle amministrazioni patriziali; alle sig<strong>no</strong>re giunga<strong>no</strong><br />

i <strong>no</strong>stri ringraziamenti per aver assunto questo<br />

<strong>no</strong>n sempre facile ruolo, soprattutto perché, già<br />

molto impegnate con la famiglia e i figli.<br />

All’incontro ha fatto seguito una cena in comune<br />

perfettamente preparata e coor<strong>di</strong>nata da Marzio,<br />

Giulia<strong>no</strong>, Ivana, Gaby, Rita e Giovanna che ringraziamo<br />

sentitamente. (m. r.)


20<br />

In memoria <strong>di</strong> Sandro<br />

Malgrado sapessimo della sua malattia<br />

<strong>no</strong>n eravamo pronti a congedarci<br />

così in fretta da lui e la sua<br />

partenza ci ha lasciati tutti increduli.<br />

Non ci sembra possibile <strong>no</strong>n poterlo<br />

più incontrare al bar per due chiacchiere<br />

o lungo la strada alla guida<br />

del pulmi<strong>no</strong> per un breve e cor<strong>di</strong>ale<br />

scambio <strong>di</strong> saluto espresso con un<br />

cen<strong>no</strong> <strong>di</strong> ma<strong>no</strong> accompagnato da un<br />

sorriso!<br />

Quel sorriso che lasciava trapelare il<br />

suo buon cuore, la sua grande <strong>di</strong>sponibilità<br />

a dare una ma<strong>no</strong>, un consiglio,<br />

un aiuto spontaneo e sincero.<br />

Anche negli ultimi mesi, quando la<br />

malattia affrontata con tanta <strong>di</strong>gnità<br />

e ammirevole coraggio aveva indebolito<br />

il suo corpo, <strong>no</strong>n mancava<br />

occasione per rendersi utile e per<br />

partecipare agli altri la sua preziosa esperienza<br />

maturata nei numerosi anni, circa venti, alle <strong>di</strong>pendenze<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Peccia prima e del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> poi.<br />

Con ingeg<strong>no</strong> e intraprendenza Sandro risolveva<br />

senza esitazione mille piccoli e gran<strong>di</strong> problemi<br />

pratici; per questo era <strong>di</strong>ventato un importante<br />

punto <strong>di</strong> riferimento per il Municipio, per i colleghi<br />

più giovani <strong>di</strong> lui, per le docenti dell’istituto scolastico,<br />

con le quali collaborava sempre con entusiasmo<br />

nell’organizzazione delle attività ricreative, e<br />

per la popolazione.<br />

Instancabile e con occhio vigile, de<strong>di</strong>cava parecchi<br />

momenti del suo tempo libero alla comunità e al<br />

territorio del quale si occupava e preoccupava con<br />

solerzia, <strong>di</strong>mostrando de<strong>di</strong>zione al lavoro che era<br />

chiamato a fare e attaccamento alla valle che<br />

l’aveva accolto.<br />

Operava con generosità in <strong>di</strong>verse società vestendo<br />

con impeg<strong>no</strong> i panni del samarita<strong>no</strong>, del pompiere,<br />

del cuoco, a <strong>di</strong>pendenza del bisog<strong>no</strong>.<br />

Tutti però, gran<strong>di</strong> e piccini, lo ricorderan<strong>no</strong> come “il<br />

Sandro del pulmi<strong>no</strong>”: quanti bambini ha trasportato<br />

negli anni percorrendo la <strong>Lavizzara</strong> su e giù innumerevoli<br />

volte?<br />

Nato in Val Malenco e trasferitosi nell’adolescenza<br />

a Sondrio, giunse in <strong>Lavizzara</strong> appena ventenne<br />

per affrontare il duro lavoro <strong>di</strong> estrazione del marmo.<br />

Con lui era<strong>no</strong> arrivati i suoi due fratelli, u<strong>no</strong> dei<br />

quali gli fu strappato da un tragico incidente nella<br />

cava. Sandro rimase comunque, con quel dolore<br />

dentro e per amore <strong>di</strong> Piera, a cui nel frattempo si<br />

era legato.<br />

Malgrado amasse il mare e i suoi paesaggi più<br />

della rudezza della montagna (era profondamente<br />

legato alla Toscana, terra d’origine <strong>di</strong> sua mamma),<br />

era riuscito ad integrarsi molto bene nella <strong>no</strong>stra<br />

valle; le sue ra<strong>di</strong>ci attecchiro<strong>no</strong> al Pia<strong>no</strong> <strong>di</strong> Peccia<br />

e <strong>di</strong>edero vita all’albero della sua bella famiglia<br />

che oggi prematuramente lo piange.<br />

E <strong>no</strong>i tutti con lei. (g.f.)<br />

Ci mancherai Sandro!


Finalmente una zona artigianale<br />

anche per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong><br />

Nella seduta del 15 giug<strong>no</strong> il CC ratifica l’acquisto<br />

del se<strong>di</strong>me della ex Cristallina SA<br />

<strong>di</strong> Gabriele Dazio<br />

Con la nascita del nuovo <strong>Comune</strong>, il Municipio ha<br />

dovuto affrontare la problematica concernente le<br />

zone industriali e/o artigianali presenti sul <strong>no</strong>stro<br />

territorio. Da subito è emerso che quelle inserite<br />

nei Piani Regolatori degli ex Comuni <strong>no</strong>n era<strong>no</strong> più<br />

consoni alle esigenze dei <strong>no</strong>stri tempi, considerando<br />

pure che le stesse era<strong>no</strong> ripartite sul territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Lavizzara</strong> in modo molto <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato. Questa che si<br />

presentava al Municipio era l’occasione per cercare<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare la situazione, unificando le aree con<br />

lo scopo principale <strong>di</strong> incentivare l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong><br />

nuove infrastrutture.<br />

La zona artigianale <strong>di</strong> Peccia, dove l’inse<strong>di</strong>amento<br />

<strong>di</strong> nuove aziende è stato possibile grazie all’intervento<br />

<strong>di</strong>retto del <strong>Comune</strong> che, oltre alla delimitazione<br />

dell’area nel pia<strong>no</strong> regolatore, ha anche<br />

alienato superfici <strong>di</strong> sua proprietà ad impren<strong>di</strong>tori<br />

che ne han<strong>no</strong> fatto richiesta, rappresentava un ottimo<br />

punto <strong>di</strong> partenza. Durante gli anni ’90 su<br />

quella superficie si so<strong>no</strong> così potute inse<strong>di</strong>are attività<br />

importanti come una segheria e una <strong>di</strong>tta <strong>di</strong><br />

metalcostruzioni (che recentemente ha pure potuto<br />

ampliarsi). Non bisogna poi <strong>di</strong>menticare tutte le<br />

attività nate attor<strong>no</strong> alla Scuola <strong>di</strong> scultura, la quale<br />

si è stabilita in questo comparto in virtù della presenza<br />

della Cristallina SA.<br />

In parallelo il <strong>Comune</strong> doveva evidentemente<br />

affrontare anche il problema delle <strong>di</strong>scariche, evitando<br />

una loro eccessiva <strong>di</strong>spersione sul territorio<br />

poiché le stesse <strong>no</strong>n so<strong>no</strong> sempre facilmente controllabili.<br />

In materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche va ricordato che il<br />

Dipartimento del Territorio ha elaborato una proposta<br />

<strong>di</strong> siti per tutto il Cantone. Per quanto riguarda<br />

la <strong>Lavizzara</strong>, la pianificazione cantonale prevede<br />

una nuova <strong>di</strong>scarica nella zona artigianale <strong>di</strong> Peccia.<br />

Il comparto della zona artigianale <strong>di</strong> Peccia<br />

21<br />

presenta evidentemente le potenzialità per poter<br />

ospitare una <strong>di</strong>scarica controllata.<br />

Il Municipio per trovare una soluzione alle problematiche<br />

sopra elencate con il MM 27/2005<br />

aveva sottoposto al CC un cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong> fr. 50’000.-<br />

destinati all’allestimento <strong>di</strong> due varianti <strong>di</strong> PR<br />

(Peccia e Sornico). Le mo<strong>di</strong>fiche pianificatorie<br />

han<strong>no</strong> lo scopo <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre le necessarie basi<br />

giuri<strong>di</strong>che per la realizzazione <strong>di</strong> progetti integrati<br />

che permetta<strong>no</strong> un rior<strong>di</strong><strong>no</strong> territoriale generando<br />

delle plus valenze per il settore socioeco<strong>no</strong>mico,<br />

ecologico e paesaggistico. La mo<strong>di</strong>fica pianificatoria<br />

deve permettere i<strong>no</strong>ltre <strong>di</strong> stabilizzare in via<br />

definitiva l’assetto delle zone artigianali nell’ambito<br />

<strong>di</strong> una visione complessiva del nuovo <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> nel rispetto del principio dell’uso razionale<br />

del territorio.<br />

La nuova situazione della <strong>di</strong>tta Cristallina<br />

A seguito delle forti nevicate dell’inver<strong>no</strong> 2008/09<br />

gli stabili presenti nella zona artigianale <strong>di</strong> Peccia<br />

han<strong>no</strong> subito gravi danni, tali da spingere l’attuale<br />

proprietario ad abbandonare l’attività. Alla <strong>no</strong>tizia<br />

che il sig<strong>no</strong>r Wüst era intenzionato a vendere l’area<br />

su cui era<strong>no</strong> inse<strong>di</strong>ati i laboratori della Cristallina<br />

SA, il Municipio ha imme<strong>di</strong>atamente reagito, incontrando<br />

il proprietario per definire le con<strong>di</strong>zioni per<br />

un’eventuale ven<strong>di</strong>ta al <strong>Comune</strong>.<br />

Il danneggiamento dei capan<strong>no</strong>ni ha dato il colpo<br />

<strong>di</strong> grazia all’attività della lavorazione del marmo<br />

oramai già ridotta “all’osso”. Sembrava l’inizio della<br />

fine, invece questo spiacevole imprevisto è forse<br />

stato determinante per sbloccare tutta la problematica<br />

e ripartire da capo con rin<strong>no</strong>vati stimoli impren<strong>di</strong>toriali.<br />

È con piacere che pren<strong>di</strong>amo atto che<br />

la <strong>di</strong>tta Cristallina SA è stata acquistata dalla fami-


22<br />

glia Mauri<strong>no</strong> <strong>di</strong> Biasca. Seppure dobbiamo registrare<br />

la rinuncia alla lavorazione in loco del marmo,<br />

certo un “colpo basso” per la modesta eco<strong>no</strong>mia<br />

lavizzarese, resta in ogni caso un fattore del tutto<br />

favorevole poter constatare il rin<strong>no</strong>vato interesse<br />

per l’attività estrattiva.<br />

L’acquisto del terre<strong>no</strong> in zona artigianale da<br />

parte del <strong>Comune</strong><br />

Come detto in precedenza l’intenzione del Municipio<br />

è da subito stata quella <strong>di</strong> acquistare il se<strong>di</strong>me<br />

della <strong>di</strong>tta Cristallina SA. Grazie a questo acquisto<br />

il <strong>Comune</strong> avrebbe potuto recitare un ruolo attivo<br />

nell’in<strong>di</strong>rizzare le attività eco<strong>no</strong>miche che potrebbero<br />

inse<strong>di</strong>arsi nell’area, assicurando in tal modo il<br />

mantenimento del principale obiettivo strategico:<br />

garantire a lungo termine l’estrazione e la lavorazione<br />

del marmo.<br />

In seguito a queste premesse, si è cercato <strong>di</strong><br />

trovare una fonte <strong>di</strong> finanziamento per questa acquisizione,<br />

in primo luogo chiedendo la partecipazione<br />

attiva da parte del Cantone e della<br />

Confederazione, i quali han<strong>no</strong> risposto in modo<br />

molto positivo. Il cre<strong>di</strong>to che il Municipio ha chiesto<br />

al Consiglio Comunale è <strong>di</strong> fr. 650’000.00, i quali<br />

so<strong>no</strong> destinati all’acquisto, all’urbanizzazione ed alla<br />

manutenzione della particella <strong>no</strong>. 107 RFD – <strong>Lavizzara</strong>,<br />

Sezione <strong>di</strong> Peccia, composta da ca. 8’500<br />

mq. <strong>di</strong> terre<strong>no</strong> industriale. Il finanziamento é stato<br />

garantito da Cantone e Confederazione per un importo<br />

<strong>di</strong> 600’000.00 fr, i restanti 50’000.00 fr. rimarran<strong>no</strong><br />

a carico del <strong>Comune</strong>.<br />

Lo scorso 15 giug<strong>no</strong>, il Consiglio Comunale, con<br />

l’approvazione del cre<strong>di</strong>to richiesto dal Municipio,<br />

ha dunque dato la possibilità alla <strong>no</strong>stra Valle <strong>di</strong> intraprendere<br />

un futuro sviluppo, facendo così il possibile<br />

per portare e/o mantenere in loco<br />

determinate attività artigianali.<br />

Per incentivare l’occupazione della zona artigianale<br />

da parte <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte che già so<strong>no</strong> presenti in valle e<br />

se possibile favorire l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove, l’esecutivo<br />

intende proporre un affitto agevolato (per<br />

esempio il primo an<strong>no</strong> gratuito). Il Municipio sottoporrà<br />

al legislativo un apposito regolamento per<br />

l’uso della zona in questione.<br />

In<strong>di</strong>rizzi strategici per la gestione dell’area industriale:<br />

L’acquisizione <strong>di</strong> questo se<strong>di</strong>me permette al <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> pilotarne l’occupazione nel seguente modo:<br />

• affittare spazi a <strong>di</strong>tte della regione<br />

• concedere <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> superficie ad investitori e <strong>di</strong>tte<br />

interessate a mantenere e ad investire concretamente<br />

nel settore strategico dell’estrazione<br />

e della lavorazione del marmo. Me<strong>di</strong>ante la concessione<br />

<strong>di</strong> un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> superficie si garantisce<br />

la necessaria continuità agli investitori, mantenendo<br />

nel contempo un red<strong>di</strong>to locativo che permette<br />

al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> assumere un ruolo attivo<br />

nella promozione territoriale.<br />

• oppure vendere una parte del mappale nel caso<br />

in cui l’opzione affitto o <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> superficie <strong>no</strong>n<br />

permettesse l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una nuova attività.<br />

In questo caso, qualora l’attività dovesse<br />

cessare, il terre<strong>no</strong> ritornerebbe <strong>di</strong> proprietà<br />

comunale allo stesso prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

Eventuali costruzioni saran<strong>no</strong> indennizzate<br />

secondo l’effettivo valore commerciale.<br />

Il Municipio sottoporrà al legislativo un apposi<br />

to regolamento per l’uso della zona<br />

in questione.<br />

L’acquisto del se<strong>di</strong>me da parte del <strong>Comune</strong> è<br />

stata dunque una scelta obbligata e imprescin<strong>di</strong>bile<br />

per <strong>no</strong>n lasciare al caso l’evoluzione<br />

(o involuzione) <strong>di</strong> quest’area essenziale<br />

per tutta la <strong>Lavizzara</strong>.<br />

Conclusioni.<br />

L’area industriale <strong>di</strong> Peccia è per il <strong>Comune</strong>


<strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> una risorsa importante, soprattutto<br />

considerato che si trova in una regione periferica,<br />

nella quale gli spazi per attività produttive so<strong>no</strong><br />

molto limitati. Va i<strong>no</strong>ltre considerata l’importanza e<br />

la peculiarità, unica in Svizzera, della lavorazione<br />

del marmo <strong>di</strong> Peccia.<br />

Una strategia conservativa volta alla sola ottimizzazione<br />

dell’esistente con ogni probabilità <strong>no</strong>n potrà<br />

mo<strong>di</strong>ficare le sorti eco<strong>no</strong>miche del settore<br />

e<strong>di</strong>lizio ed estrattivo, sebbene possa contribuire al<br />

rior<strong>di</strong><strong>no</strong> territoriale del <strong>Comune</strong> e fornire un introito<br />

finanziario con l’affitto del se<strong>di</strong>me.<br />

Tuttavia una scelta chiara e coraggiosa - che<br />

comporta la creazione delle basi per futuri investi-<br />

23<br />

menti attor<strong>no</strong> a un progetto forte e ben profilato<br />

come il nascente Centro <strong>di</strong> scultura - potrebbe essere<br />

il motore per la nascita e lo sviluppo <strong>di</strong> una<br />

serie <strong>di</strong> attività collaterali ad alto valore aggiunto<br />

che fan<strong>no</strong> del territorio un punto <strong>di</strong> forza per posizionarsi<br />

sul mercato internazionale in un’ottica <strong>di</strong><br />

marketing territoriale e garantire a lungo termine il<br />

settore estrattivo <strong>di</strong> Peccia.<br />

Il futuro del marmo in <strong>Lavizzara</strong> è connesso a<br />

scelte coraggiose e in<strong>no</strong>vative che sappia<strong>no</strong> creare<br />

valore eco<strong>no</strong>mico proprio in virtù della loro vicinanza<br />

al territorio. In tal senso l’investimento<br />

nell’acquisto del se<strong>di</strong>me assume una particolare<br />

rilevanza strategica a me<strong>di</strong>o e lungo termine.<br />

Intervista al Sig. Marzio Mauri<strong>no</strong><br />

Nuovo proprietario della cava <strong>di</strong> marmo Cristallina in Valle <strong>di</strong> Peccia<br />

La redazione ringrazia il sig<strong>no</strong>r Mauri<strong>no</strong> per averci gentilmente concesso questa intervista. (m.r.)<br />

D. Come presenterebbe la sua <strong>di</strong>tta?<br />

R. La mia <strong>di</strong>tta è superattiva, rivolta al futuro con l’esperienza <strong>di</strong> 4 generazioni che han<strong>no</strong> sempre avuto<br />

un’intensa attività , con grande e costante impeg<strong>no</strong> e gran<strong>di</strong> sacrifici personali per ben figurare ed essere<br />

fra i primi sul mercato. Attualmente con 5 società siamo attivi in 7 cave <strong>di</strong> granito tra Riviera e V. Maggia,<br />

un negozio <strong>di</strong> pietre ad Ascona e una società immobiliare, con un’ottantina <strong>di</strong> collaboratori.<br />

D. La sua <strong>di</strong>tta è attiva da molti anni nell’estrazione e commercio del granito; quali motivi l’han<strong>no</strong> spinta a<br />

intraprendere questa nuova sfida?<br />

R. La Cristallina è sempre stata per me “L’oggetto dei desideri”. Nel 1990 ero in trattativa con il caro Remo<br />

Anzolin, che prima <strong>di</strong> morire voleva dare un seguito alla sua azienda. Purtroppo <strong>no</strong>n si è trovata l’intesa<br />

eco<strong>no</strong>mica e l’affare <strong>no</strong>n fu concluso e la <strong>di</strong>tta fu venduta al Sig. Wüst. Nel 2001 ero entrato in trattativa<br />

d’acquisto con il Sig. Wüst, ma anche questa volta <strong>no</strong>n si è trovato l’intesa eco<strong>no</strong>mica. Nel 2009 al terzo<br />

tentativo, so<strong>no</strong> iniziate le trattative d’acquisto con il Sig. Wüst che so<strong>no</strong> andate a buon fine. Il motivo dei<br />

miei desideri era <strong>di</strong> avere una materia prima in più, <strong>di</strong>versa da quello che già avevamo.<br />

D. Il marmo Cristallina incontra <strong>no</strong>tevoli <strong>di</strong>fficoltà sul mercato svizzero e internazionale a causa degli elevati<br />

costi <strong>di</strong> estrazione e trasporto; quali strategie intende mettere in atto per promuovere questo materiale?<br />

R. Premetto che il marmo Cristallina è unico al mondo per le sue varietà <strong>di</strong> venatura e colore.<br />

Pare, secondo i cavatori anziani della valle, che nella cava ci sia<strong>no</strong> 9 tipi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> marmo che se tagliati<br />

nelle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni, permetto<strong>no</strong> <strong>di</strong> ottenere innumerevoli qualità con <strong>di</strong>segni marmorei <strong>di</strong>versi che offro<strong>no</strong><br />

maggiori opportunità al mercato. Se il marmo Cristallina ha avuto <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> smercio, <strong>no</strong>n è sicura-


24<br />

mente dovuto alla sua qualità, ma da fattori dovuti a scelte <strong>di</strong> strategia aziendale. Diversi fattori decreta<strong>no</strong><br />

il successo o me<strong>no</strong> <strong>di</strong> un’azienda e dei suoi prodotti, in particolare per le scelte d’investimento, <strong>di</strong> politica<br />

<strong>di</strong> mercato, dell’organizzazione <strong>di</strong> produzione, della gestione dei costi, della razionalizzazione, della logistica.<br />

Tutte scelte che un’azienda deve saper fare in modo corretto.<br />

Quin<strong>di</strong> per me è <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>re oggi quali so<strong>no</strong> i motivi delle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> mercato che la Cristallina ha avuto.<br />

Le strategie che stiamo mettendo in atto so<strong>no</strong> attualmente: la co<strong>no</strong>scenza della cava, dei prodotti, del<br />

mercato, del contesto in cui si opera e la scelta degli investimenti e del personale.<br />

Devo <strong>di</strong>re che a Peccia e in Val <strong>Lavizzara</strong> ho trovato una grande <strong>di</strong>sponibilità da parte del Patriziato, delle<br />

Autorità comunali e <strong>di</strong> tutta la popolazione, che ringrazio sentitamente. Questa <strong>di</strong>sponibilità è molto stimolante.<br />

Dopo la fase co<strong>no</strong>scitiva, inizieremo nelle prossime settimane, prima che l’inver<strong>no</strong> ci fermi, ad<br />

estrarre su <strong>di</strong>versi fronti della cava, ottimizzando tutto quanto entra in gioco per avere un assortimento <strong>di</strong><br />

prodotti da offrire sul mercato.<br />

D. Quali so<strong>no</strong> i suoi progetti per rilanciare l’estrazione del marmo nella cava in Valle <strong>di</strong> Peccia?<br />

R. Al momento ho tanti progetti; per ovvi motivi, <strong>no</strong>n posso <strong>di</strong>rli fintanto che <strong>no</strong>n si realizza<strong>no</strong>, perché qualcu<strong>no</strong><br />

verrà realizzato, altri forse <strong>no</strong>. In tal caso ne preparerò dei nuovi. Di sicuro è che con tutti i miei collaboratori<br />

ci stiamo impegnando con tutte le <strong>no</strong>stre forze per dare un futuro alla Cristallina.<br />

D. La lavorazione del marmo a Peccia è stata un’importante attività socio eco<strong>no</strong>mica per la <strong>Lavizzara</strong>;<br />

Crede che in futuro sia ancora possibile una lavorazione del marmo a Peccia?<br />

R. Non solo è possibile, anzi si deve poter ancora lavorare il marmo a Peccia, ma con altre <strong>di</strong>mensioni e<br />

strutture. In particolare per attività piccole con tanto valore aggiunto <strong>di</strong> creatività e manualità da parte <strong>di</strong><br />

artigiani che posso<strong>no</strong> de<strong>di</strong>carsi alla produzione <strong>di</strong> oggettistica, <strong>di</strong> lavori <strong>di</strong> serie, <strong>di</strong> arte decorativa, arte<br />

funeraria, mobili <strong>di</strong> marmo o inse<strong>di</strong>are scultori professionisti.<br />

Opportunità produttive con il marmo ce ne so<strong>no</strong> moltissime, l’importante è trovare chi ha voglia <strong>di</strong> creare,<br />

<strong>di</strong> fare e d’impegnarsi. Per la Cristallina dovrò invece cercare opportunità <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta della materia prima e<br />

<strong>di</strong> prodotti finiti eseguiti a livello industriale. Purtroppo per un’azienda industriale che deve operare su<br />

gran<strong>di</strong> superfici, in gran<strong>di</strong> capan<strong>no</strong>ni, in un clima favorevole, con facili accessi e che pensa al futuro, Peccia<br />

è piccola. Stiamo cercando d’inse<strong>di</strong>are un laboratorio in V. Maggia, ma <strong>no</strong>n ci so<strong>no</strong> se<strong>di</strong>mi <strong>di</strong>sponibili. Se<br />

<strong>no</strong>n lo troviamo, dovremo in<strong>di</strong>rizzarci verso altre zone.<br />

Per il momento ci de<strong>di</strong>chiamo all’estrazione sulla cava, il prossimo an<strong>no</strong> si deciderà per il nuovo laboratorio.<br />

Dalla ven<strong>di</strong>ta del se<strong>di</strong>me del laboratorio <strong>di</strong> Peccia, io <strong>no</strong>n traggo alcun beneficio, in quanto è <strong>di</strong> proprietà<br />

del Sig. Wüst, posso però <strong>di</strong>re che l’opportunità d’acquisto presentata al <strong>Comune</strong> è un affare da <strong>no</strong>n perdere<br />

ed è un occasione unica per iniziare una produzione artigianale a Peccia e per identificare Peccia<br />

come capitale svizzera del marmo, come Carrara lo è per l’Italia.<br />

Mi auguro che l’affare venga concretizzato perché le occasioni passa<strong>no</strong> una sola volta!<br />

D. Qual è la sua opinione in merito ad un’eventuale realizzazione a Peccia <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong>dattico sulla lavorazione<br />

del marmo?<br />

R. E’ evidente che qualsiasi iniziativa che si porta per realizzare e valorizzare il marmo, benvenga, sia per la<br />

Cristallina sia per tutta l’eco<strong>no</strong>mia della Valle.<br />

Quin<strong>di</strong> vale il motto “Porta aperta per chi porta”, come han<strong>no</strong> già <strong>di</strong>mostrato tutte le Autorità della <strong>Lavizzara</strong><br />

nei miei confronti.


Vivere la montagna<br />

nel solco della tra<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Foresti<br />

È il titolo dell’agile pubblicazione <strong>di</strong> 72 pagine (illustrata<br />

con numerose fotografie a colori) che conclude<br />

il percorso della ristrutturazione e del<br />

recupero dell’alpe Vaccariscio-Mog<strong>no</strong>la <strong>di</strong><br />

proprietà dei Patriziati <strong>di</strong> Broglio e Fusio.<br />

I lavori, iniziati circa 10 anni fa con il ripristi<strong>no</strong><br />

del primo tratto della roggia che dava acqua alla<br />

costa dell’alpe Vaccariscio, so<strong>no</strong> continuati con la<br />

fusione amministrativa dei due alpi e la ristrutturazione<br />

delle infrastrutture, ponendo particolare attenzione<br />

al recupero dei manufatti <strong>di</strong> valore<br />

storico, architettonico e culturale (acquedotto in<br />

sasso, e<strong>di</strong>fici e muri <strong>di</strong>visori del Córt Mog<strong>no</strong>la). Infine<br />

il progetto è stato completato con la valorizzazione<br />

<strong>di</strong>dattica che comprende il percorso<br />

tematico e la “cascina della memoria”. L’investimento<br />

complessivo è <strong>di</strong> 1’370’000 Fr.<br />

Le opere <strong>di</strong> conservazione e il mantenimento<br />

dell’attività alpestre, testimoniati nella pubblicazione<br />

attraverso sei capitoli “Leggere e interpretare<br />

natura e paesaggio”, “L’alpe: un capitale espresso<br />

in “vacche d’erba e pie<strong>di</strong>”, “L’alpe ricordato e rivissuto<br />

dai protagonisti”,<br />

“Una ristrutturazione a<br />

tre <strong>di</strong>mensioni: produzione,<br />

testimonianze storiche”,<br />

“Ora <strong>no</strong>n è più come<br />

una volta, ma resta una<br />

vita dura” e “Nuovi scenari<br />

per l’alpe e la montagna”,<br />

dan<strong>no</strong> al visitatore<br />

la possibilità <strong>di</strong> riprendere<br />

e approfon<strong>di</strong>re quanto<br />

osservato e vissuto nel<br />

corso dell’escursione.<br />

In modo sussi<strong>di</strong>ario alla<br />

pubblicazione è stato<br />

preparato un utile pieghevole<br />

promozionale del<br />

percorso <strong>di</strong>dattico, pen-<br />

25<br />

sato per accompagnare il visitatore o il turista nel<br />

suo andare sull’alpe a respirare l’odore del bosco <strong>di</strong><br />

larice, a soffermarsi nella cascina della memoria, a<br />

gustare i riflessi <strong>di</strong> luce del Lago Mog<strong>no</strong>la, a leggere<br />

la forza dei ghiacciai sulle rocce, a lasciarsi sorprendere<br />

dall’ingeg<strong>no</strong>so canale in sasso, a scoprire<br />

la vita silenziosa della torbiera e possibilmente a<br />

osservare dal vivo l’attività degli alpigiani che continua<strong>no</strong><br />

la tra<strong>di</strong>zione.<br />

L’opuscolo (in ven<strong>di</strong>ta a 5.- Fr.) e la locan<strong>di</strong>na<br />

saran<strong>no</strong> <strong>di</strong>sponibili presso Vallemaggia Turismo,<br />

nella cancelleria del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> e in <strong>di</strong>versi<br />

esercizi pubblici e negozi della valle.<br />

La pubblicazione e il dépliant, che verran<strong>no</strong><br />

presentati dagli autori in occasione <strong>di</strong> una serata<br />

pubblica a cura dei Patriziati <strong>di</strong> Broglio e<br />

Fusio, mercoledì 7 luglio alle 20:00 nella<br />

sala multiuso <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong> a Sornico, voglio<strong>no</strong><br />

informare la popolazione e i turisti sul percorso<br />

(con <strong>no</strong>ve punti <strong>di</strong> osservazione, tra cui la cascina<br />

della memoria allestita al Córt Mog<strong>no</strong>la) che si<br />

s<strong>no</strong>da lungo i sentieri che attraversa<strong>no</strong> il territorio<br />

dei due alpi, invitandoli, secondo il motto “Sull’alpe<br />

con <strong>no</strong>i “, a compiere questa escursione sul<br />

suggestivo versante sinistro che sovrasta Mog<strong>no</strong><br />

e Fusio.<br />

Alla serata parteciperà anche il presidente della<br />

STEA (Società Ticinese <strong>di</strong> Eco<strong>no</strong>mia Alpestre) sig<strong>no</strong>r<br />

Giorgio Antonioli.


26<br />

Inaugurazione centro scolastico Sornico<br />

12 giug<strong>no</strong> <strong>2010</strong>


27<br />

Foto gentilmente concesse da Mina Patocchi


28<br />

Inaugurato il nuovo parco giochi<br />

<strong>di</strong> Sornico in leg<strong>no</strong> <strong>di</strong> castag<strong>no</strong><br />

Grazie alla presenza della scuola, e alla prossima<br />

costruzione del nuovo centro sportivo <strong>di</strong> <strong>Lavizzara</strong>,<br />

Prato-Sornico <strong>di</strong>venterà sempre più un luogo in<br />

cui converran<strong>no</strong> manifestazioni e dove si raduneran<strong>no</strong><br />

famiglie e giovani.<br />

Certi <strong>di</strong> interpretare il desiderio dei genitori, dei<br />

bambini e <strong>di</strong> realizzare pure un progetto che già<br />

<strong>di</strong>eci anni fa, l’Assemblea dei Genitori del <strong>no</strong>stro<br />

Istituto scolastico, aveva nel cassetto, il Municipio<br />

ha pensato <strong>di</strong> offrire a tutti i giovani un parco-giochi<br />

in leg<strong>no</strong>, la cui progettazione e <strong>di</strong>rezione lavori<br />

è stata offerta dalla Sezione forestale cantonale a<br />

titolo gratuito. Il nuovo parco giochi è stato inserito<br />

a sud del nuovo Centro Scolastico, e lo stesso, a<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quello costruito espressamente per i<br />

bambini della scuola dell’infanzia, è aperto a tutti i<br />

ragazzi che voglio<strong>no</strong> <strong>di</strong>vertirsi all’aria aperta.<br />

Il parco giochi, realizzato in leg<strong>no</strong> <strong>di</strong> castag<strong>no</strong>,<br />

specie che risulta essere molto resistente alle intemperie,<br />

è stato costruito dall’impresa forestale<br />

Silforst <strong>di</strong> Bosco Gurin, la quale vanta una buona<br />

esperienza in costruzioni analoghe.<br />

Nel parco trova<strong>no</strong> spazio, oltre alla torretta principale<br />

anche u<strong>no</strong> scivolo, due altalene, un bilzo<br />

balzo, un’altalena a cesto ed una giostra rotante.<br />

Il parco giochi ha potuto essere realizzato soprattutto<br />

grazie al prezioso contributo da parte del<br />

Patriziato <strong>di</strong> Sornico, dei sussi<strong>di</strong> del Cantone, percepiti<br />

tramite lo Sport Toto, e della Sezione Forestale.<br />

Il Municipio ringrazia sentitamente queste<br />

istituzioni per la loro partecipazione; senza <strong>di</strong> loro<br />

il parco giochi in leg<strong>no</strong> sarebbe ancora rimasto<br />

solo un bel sog<strong>no</strong> nel cassetto. (g.d.)

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