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Terra d' Acqua - Sardegna DigitalLibrary

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Raccolti i mille rivoli dispersi nella marcia, l’acqua frattanto raccoglie le sue<br />

forze e torna fiume. Si volta a destra e a manca come un turista interessato e<br />

osserva con orgoglio i frutti rigogliosi della sua vitalità: boschi intricati e fitti che<br />

neanche il sole riesce ad infiltrare, sottobosco ingolfato di muschi e di lavanda,<br />

tappezzato di felci e ciclamini. Appoggia la sua voce a quel silenzio avvolto dal<br />

frusciare delle fronde, appena intercalato dal chiacchiericcio degli uccelli, dal<br />

sibilo fugace degli insetti. Sente uno sparo, un altro ancora, i passi brevi e concitati<br />

di cani allo sbaraglio, urla lontane di uomini esaltati. Dato che quando è in buona<br />

non si nega mai a nessuno, allora l’acqua raggiunge i cacciatori che a fine di<br />

battuta si apprestano a lavare il cinghiale appena sviscerato. Lo fanno con cura<br />

singolare, si direbbe con amore. Intanto, in attesa del banchetto, c’è chi recupera<br />

dal pozzo qualche bottiglia tenuta a rinfrescare. E al pozzo – all’occorrenza e se<br />

è vicino – attingono talvolta le donne di Collinas.<br />

La primavera nel frattempo ha fatto la sua entrata ridondante. L’ultima neve<br />

appena spolverata vela di un manto quasi trasparente i monti sullo sfondo di<br />

Esterzìli. Quella disciolta è andata a mescolarsi con l’acqua delle piogge e a<br />

incoraggiare ogni germoglio, a ingrassare le cascate a Piscin’Irgas intorno a<br />

Villacidro, a irrobustire le fiumane un po’ nervose dei monti di Sarroch. Le capre<br />

petulanti confondono i belati col verso di sonanti campanacci, scorrazzano a<br />

gustare l’acqua fresca di un ruscello, prima che il caldo dell’estate asciughi tutto.<br />

E bevono i cavalli all’abbeveratoio. E beve una ragazza alla fontana. E l’acqua<br />

sgorga esuberante da ugelli e da cannelle sulla strada o al centro del paese. A<br />

Sèneghe, Fluminimaggiore, e via scorrendo a Tempio e a Ozieri, Nurri, Mores<br />

e in cento borghi sparpagliati in questa <strong>Terra</strong> d’<strong>Acqua</strong>.<br />

Sèneghe. Fontana abbeveratoio

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