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Pirolo: semina e raccolta di genetica - Anafi

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<strong>Pirolo</strong>: <strong>semina</strong> e <strong>raccolta</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>genetica</strong><br />

Palmiro e Matteo Sor<strong>di</strong>ni sono sotto<br />

la luce dei rifl ettori: un’ondata<br />

<strong>di</strong> celebrità internazionale ha investito<br />

il loro allevamento, aumentata<br />

dall’ultima uscita <strong>di</strong> dati che ha riconfermato<br />

<strong>Pirolo</strong> Goldwyn Wyman<br />

ai vertici delle classifi che. Non che<br />

prima fossero degli sconosciuti agli<br />

appassionati <strong>di</strong> <strong>genetica</strong>: da tempo<br />

ricevono al <strong>Pirolo</strong> centinaia <strong>di</strong> visitatori<br />

e compratori, per tutto il corso<br />

dell’anno. Dice Palmiro, fratello maggiore<br />

ed ex ispettore <strong>di</strong> razza <strong>Anafi</strong> :<br />

“E’ qualcosa che mi mette la pelle<br />

d’oca. Vedere dei ragazzi in visita alle<br />

fi ere che si chiamano, leggendo sullo<br />

stand il nostro nome e si fermano<br />

ammirati a guardare i nostri animali,<br />

beh, mi fa ripensare a me stesso<br />

<strong>di</strong> qualche anno fa, davanti ai nomi<br />

famosi come Del Santo, Fontana,<br />

Maral, Sabbiona e altri. Pensare che il<br />

nostro allevamento abbia fatto passi<br />

da gigante, mi rende orgoglioso, non<br />

per presunzione, ma per la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

personale <strong>di</strong> aver raggiunto un<br />

obiettivo e la voglia <strong>di</strong> raggiungerne<br />

altri. Penso soprattutto a quanto nostro<br />

padre avrebbe gioito <strong>di</strong> questi<br />

risultati.” Il ricordo <strong>di</strong> Pietro Sor<strong>di</strong>ni,<br />

scomparso una decina <strong>di</strong> anni fa, è<br />

ancora vivo e presente nei suoi fi gli<br />

e i suoi famigliari. L’allevamento, del<br />

quale lui aveva posto le basi, continua<br />

con i fi gli Palmiro e Matteo, ai<br />

quali presta aiuto prezioso zio Inos,<br />

che con<strong>di</strong>videva con Pietro l’azienda<br />

da latte ed è rimasto vicino ai nipoti.<br />

Palmiro si occupa prevalentemente<br />

dell’alimentazione e della fecondazione,<br />

mentre Matteo è incaricato<br />

della gestione delle vacche da mostra,<br />

dei trattamenti farmacologici e<br />

della campagna. Il gruppo <strong>di</strong> vacche<br />

“<strong>Pirolo</strong>” - antica frazione <strong>di</strong> Robecco<br />

BIANCONERO . GIUGNO 2012<br />

PROTAGONISTI NELLA SELEZIONE<br />

L’allevamento <strong>di</strong> Palmiro e Matteo Sor<strong>di</strong>ni a Robecco d’Oglio, Cremona.<br />

<strong>di</strong> Marie Vida<br />

Da sinistra Palmiro, Inos e Matteo Sor<strong>di</strong>ni. Sullo sfondo la foto <strong>di</strong> Pietro Sor<strong>di</strong>ni, fondatore,<br />

con Inos, dell’allevamento. Palmiro e Matteo conducono l’allevamento e la campagna,<br />

mentre lo zio Inos effettua scrupolosa sorveglianza e controllo alla stalla dei nipoti, occupandosi<br />

della gestione dei parti notturni. Palmiro ha alle spalle 13 anni <strong>di</strong> lavoro come<br />

ispettore <strong>di</strong> razza <strong>Anafi</strong> ed è un’esperienza che ritiene fondamentale nella sua formazione,<br />

al punto che consiglierebbe ad ogni ragazzo <strong>di</strong> seguire per qualche tempo un ispettore<br />

nel suo lavoro quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> valutazione nei <strong>di</strong>versi allevamenti: “È stata un’opportunità <strong>di</strong><br />

lavoro che mi ha aperto gli occhi sulla vacca da latte, sono stato fortunato ad avere incontrato<br />

in quegli anni <strong>di</strong>verse persone <strong>di</strong> grande esperienza che mi hanno trasmesso le loro<br />

conoscenze. Personalmente vorrei che i miei fi gli e nipoti e altri giovani allevatori avessero<br />

questa stessa possibilità <strong>di</strong> vedere altre realtà, confrontarsi con altre situazioni e punti <strong>di</strong><br />

vista, perché il confronto rinfranca, ti mette in <strong>di</strong>scussione e ti fa capire il livello che hai a<br />

casa. Affi ancare un ispettore <strong>di</strong> razza è una gran<strong>di</strong>ssima scuola e non costa niente”<br />

d’Oglio, al confine tra Cremona e<br />

Brescia - comincia alla fi ne degli Anni<br />

sessanta ad essere iscritto e selezionato<br />

con il seme <strong>di</strong> Zorlesco, passando<br />

poi, negli Anni ottanta, ad una<br />

selezione nordamericana. Pietro fu<br />

uno dei primi fecondatori laici della<br />

provincia <strong>di</strong> Cremona ed investì con<br />

decisione nel miglioramento genetico,<br />

usando massicciamente i migliori<br />

tori allora <strong>di</strong>sponibili, da Valiant, Ned<br />

Boy, Cleitus, Belltone, Blackstar, un<br />

percorso <strong>di</strong> miglioramento continuato<br />

poi dai suoi fi gli.<br />

Oggi, l’allevamento ha raggiunto<br />

su 194 vacche un livello <strong>di</strong> PFT<br />

me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 867 – Rank 97, vende tori<br />

e embrioni <strong>di</strong> <strong>genetica</strong> selezionata<br />

ed ha avuto lo scorso anno una produzione<br />

<strong>di</strong> 10.566 kg con 3,70% <strong>di</strong><br />

grasso e 3,39% <strong>di</strong> proteine. Recentemente<br />

ha iniziato a conferire latte<br />

per Grana Padano e Provolone per la<br />

cooperativa cremonese Plac e continua<br />

con successo a portare le proprie<br />

vacche alle mostre provinciali e<br />

nazionali. Palmiro e Matteo Sor<strong>di</strong>ni<br />

rispondono alle nostre domande.


<strong>Pirolo</strong> O-Man Stupenda <strong>Pirolo</strong> Goldwyn Schady ET<br />

<strong>Pirolo</strong> Mr. Sam Ma<strong>di</strong>son ET <strong>Pirolo</strong> Blackstar Ansiolitica<br />

■ Da quanto tempo la mostra accompagna<br />

la storia del vostro allevamento?<br />

Partecipiamo alle mostre dal 1987<br />

e, sin da subito, ne abbiamo visto il<br />

ritorno. È sicuramente un impegno,<br />

per la preparazione e tutto quello<br />

che concerne la loro gestione, che<br />

si può sostenere solamente se in<br />

azienda c’è una persona che abbia<br />

la passione e lo spirito <strong>di</strong> sacrifi cio<br />

per portarla avanti (nel nostro caso<br />

Matteo) ma è anche una bella<br />

sod<strong>di</strong>sfazione e i costi che vengono<br />

affrontati si ammortizzano sempre,<br />

nella ven<strong>di</strong>ta dei torelli da ristallo,<br />

<strong>di</strong> manze e embrioni. La fi era è stata<br />

il primo modo <strong>di</strong> farsi conoscere<br />

del nostro allevamento e continua a<br />

essere un buon veicolo. Adesso, con<br />

Internet, sono <strong>di</strong>sponibili molte più<br />

informazioni: recentemente ci hanno<br />

stupito dei visitatori della Polonia,<br />

che sono arrivati qui e sapevano tutto<br />

sul nostro allevamento.<br />

■ Quali altri mezzi <strong>di</strong> promozione<br />

utilizzate per la ven<strong>di</strong>ta?<br />

Abbiamo clienti abituali nel circon-<br />

dario, nelle province <strong>di</strong> Brescia e<br />

Cremona, a cui ven<strong>di</strong>amo una ventina<br />

circa <strong>di</strong> tori da vita. Poi i genetisti<br />

dei vari Centri e Semenzoo portano<br />

molti visitatori e contatti esteri. La<br />

ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tori da f.a. è <strong>di</strong>minuita con<br />

l’arrivo della genomica, ma la richiesta<br />

<strong>di</strong> embrioni è in aumento dall’estero,<br />

Inghilterra, Spagna, Germania<br />

e Olanda. Ven<strong>di</strong>amo anche vacche il<br />

che, secondo noi, è il miglior modo<br />

<strong>di</strong> fare miglioramento genetico perché<br />

l’allevatore tiene in stalla quelle<br />

vacche con le caratteristiche che<br />

preferisce, con più o meno latte, con<br />

mammella più o meno profonde, etc.<br />

■ Come vi confrontate con la genomica?<br />

Siamo partiti anche noi sull’onda<br />

della genomica, usando sempre buoni<br />

tori e cre<strong>di</strong>amo che possa far fare<br />

passi avanti velocemente a tutti gli<br />

allevatori. Stiamo investendo molto<br />

in questo senso, ma qui, a casa nostra,<br />

i dati genomici sono più che altro<br />

una riconferma. Abbiamo soggetti<br />

testati che già rispondevano bene<br />

e abbiamo rilevato che possiedono<br />

anche numeri alti della genomica,<br />

per esempio le sorelle <strong>di</strong> Wyman,<br />

quando già tutta la famiglia mandava<br />

tori in f.a.<br />

■ Come nasce la famiglia <strong>di</strong> Wyman?<br />

La linea parte da <strong>Pirolo</strong> Valiant Vanessa<br />

MB85, prosegue con sua fi glia<br />

Cleitus, Navessa MB85, poi Grand Capolinea<br />

MB83, per arrivare a Bellwood<br />

Stupenda, MB87 <strong>di</strong> primo parto.<br />

Stupenda era una vacca “gigante”,<br />

sin da vitella, molto produttiva, per<br />

un paio d’anni la più alta in Italia<br />

per kg <strong>di</strong> grasso, carattere che ha<br />

portato nella famiglia. Da lei nacque<br />

Wade Formica MB86 <strong>di</strong> primo parto,<br />

molto grande anche lei, con tanta<br />

forza. Wade migliorò la mammella<br />

un po’ abbondante <strong>di</strong> Bellwood.<br />

Segue poi Convincer Susan, MB85<br />

<strong>di</strong> primo parto, una bella vacca che<br />

assomigliava molto alla mamma, fece<br />

tanti ET e ovum pick-up. Da lei è<br />

uscita Jocko Susan E90 e da questa la<br />

mamma <strong>di</strong> Wyman, O-Man Stupenda<br />

E90. A detta <strong>di</strong> molti, ha poco delle<br />

tipiche O-Man, ha ottima morfologia,<br />

buona mammella e caratteri da latte.<br />

Susan ha avuto tre fi glie con tre tori<br />

BIANCONERO . GIUGNO 2012 9


10<br />

La stalla delle vacche da latte a cuccette, costruita nel 1979. Dice Palmiro: “Notavamo che<br />

le cuccette davano dei problemi alle vacche, sia in entrata che in uscita. È bastato alzare<br />

il tubo educatore delle cuccette <strong>di</strong> 25 cm è cambiato totalmente il comportamento ed è<br />

migliorato tutto, dalla produzione alla salute.” Le vacche più importanti sono riunite in un<br />

gruppo unico <strong>di</strong> circa quin<strong>di</strong>ci capi. Dicono i Sor<strong>di</strong>ni: “Le teniamo separate solo per motivi<br />

organizzativi, per le visite dei gruppi o <strong>di</strong> ET, ma mangiano e sono gestite come le altre.<br />

Riteniamo che, se devono emergere perché hanno qualcosa <strong>di</strong> più, debbano emergere nel<br />

gruppo”<br />

<strong>di</strong>versi, tutte classifi cate Eccellente:<br />

trasmette molto la sua morfologia e<br />

fa tante femmine.<br />

■ Quante vacche Eccellente avete<br />

in stalla?<br />

Cinque o sei, ma non le contiamo,<br />

per scaramanzia, sembra che succeda<br />

sempre qualche incidente, alle<br />

Eccellente… Non abbiamo mai particolarmente<br />

tenuto a ripunteggiare<br />

le vacche solo per salire <strong>di</strong> grado. Ma<br />

le vacche con il maggiore punteggio<br />

sono quelle che durano più in stalla<br />

e piacciono, visto che è anche una<br />

sod<strong>di</strong>sfazione fare il nostro lavoro<br />

ed essere circondato da begli animali.<br />

La nostra vacca ideale ha molto<br />

equilibrio, con una gran mammella,<br />

tanto latte, gambe a posto: la <strong>Pirolo</strong><br />

Mr. Sam Ma<strong>di</strong>son, per intenderci, ma<br />

ne abbiamo più <strong>di</strong> una in stalla con<br />

queste caratteristiche.<br />

■ Quali sono gli obiettivi che cercate<br />

nella selezione?<br />

I soliti…! È da quando eravamo piccoli<br />

che sentiamo <strong>di</strong>re che si devono<br />

migliorare arti e pie<strong>di</strong>. Noi cre<strong>di</strong>amo<br />

<strong>di</strong> averli migliorati, scegliendo<br />

sempre tori giusti e accoppiandoli<br />

con gli animali giusti. Purtroppo le<br />

nostre manze sono su grigliato, che<br />

è una como<strong>di</strong>tà per l’uomo, ma non<br />

per l’animale. A detta dei visitatori il<br />

nostro livello me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> mammelle è<br />

alto, sulle valutazioni abbiamo una<br />

BIANCONERO . GIUGNO 2012<br />

percentuale del 18% <strong>di</strong> mammelle<br />

Molto Buono e Ottimo. Poi abbiamo<br />

migliorato la fi nezza dei caratteri da<br />

latte e adesso abbiamo più vacche <strong>di</strong><br />

taglia me<strong>di</strong>a, più facili da gestire, che<br />

si adattano meglio alle cuccette.<br />

■ Con che criteri scegliete i tori?<br />

Forse adesso un po’ <strong>di</strong> più con interesse<br />

sulla morfologia che in passato,<br />

ma mai con morfologia estrema su<br />

qualche carattere. Cre<strong>di</strong>amo che dai<br />

tori estremi vengano delle gran<strong>di</strong><br />

delusioni e scegliamo assieme tori<br />

bilanciati, con il giusto equilibrio<br />

che esprime adesso la selezione<br />

italiana. Stiamo usando parecchie<br />

prove <strong>di</strong> progenie, ma non i nostri<br />

tori; lo facevamo in passato, adesso<br />

lasciamo spazio ad altri. Non fecon<strong>di</strong>amo<br />

specificamente per avere le<br />

vacche da mostra, ma, qualche volta,<br />

escono… Su questo bisogna essere<br />

onesti e obiettivi: il fuoriclasse, vacca<br />

o toro, esce da una somma <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi<br />

fattori, tra cui c’è anche la fortuna.<br />

Non tutto <strong>di</strong>pende da noi. Ad esempio,<br />

la famiglia <strong>di</strong> Obsession e Peder:<br />

noi ci abbiamo sempre creduto, ma<br />

con la conferma della genomica, ora<br />

ci credono anche gli altri.<br />

È un’altra vostra famiglia importante?<br />

■ Sì, è cominciata con <strong>Pirolo</strong> Wade<br />

Sonia, 90 punti e otto lattazioni, poi<br />

Aaron Tatiana MB87 con sette latta-<br />

zioni e poi Titanic Veronica, MB85<br />

e tre lattazioni. L’ultima è Buckeye<br />

Kimberly MB88 che ora è nella sua<br />

terza lattazione. Veronica è sorella<br />

<strong>di</strong> Obsession e madre <strong>di</strong> Peder, che<br />

è uscito con buoni dati. Kimberly<br />

e le sue figlie hanno dati positivi<br />

genomici, ma già in stalla sapevamo<br />

che erano vacche costanti, longeve,<br />

senza problemi. Una particolarità del<br />

nostro allevamento è che qui non si<br />

fanno favoritismi, anche le vacche da<br />

selezione sono trattate come le altre.<br />

Le teniamo solo in un gruppo <strong>di</strong> una<br />

quin<strong>di</strong>cina per motivi organizzativi,<br />

per le visite dei gruppi o per l’ET,<br />

ma mangiano e sono gestite come le<br />

altre. Riteniamo che, se sono vacche<br />

che devono emergere perché hanno<br />

qualcosa <strong>di</strong> più, devono emergere<br />

nel gruppo. Vivendo da sole, non<br />

possono farlo.<br />

■ La competizione nel gruppo non<br />

crea problemi?<br />

Abbiamo allargato la mangiatoia in<br />

modo che ci siano posti per tutte.<br />

Spostiamo i gruppi in base all’età,<br />

ma tutte le vitelle vivono insieme,<br />

anche le vitelle importanti. Si <strong>di</strong>stinguono<br />

per una marca auricolare<br />

<strong>di</strong> colore <strong>di</strong>verso, per farle saltare<br />

meglio all’occhio e poterle osservare<br />

con più attenzione, perché valgono<br />

<strong>di</strong> più. Ve<strong>di</strong>amo che anche ai visitatori<br />

fa piacere vederle nel gruppo<br />

insieme alle altre. I trattamenti preferenziali<br />

da noi non esistono, ad<br />

eccezione delle vacche da mostra. Le<br />

separiamo qualche mese prima della<br />

fi era, per prepararle ed addestrarle.<br />

È scontato che, per dare il meglio in<br />

mostra, la preparazione debba essere<br />

professionale. In questo campo ci<br />

sta dando parecchia sod<strong>di</strong>sfazione<br />

<strong>Pirolo</strong> Shottle Gamala, che è anche<br />

alta genomicamente ed è l’ottava generazione<br />

della famiglia della <strong>Pirolo</strong><br />

Ansiolitica, una nostra vecchia gloria<br />

nel ring.<br />

■ Quali sono le ultime innovazioni<br />

che avete introdotto nella vostra<br />

gestione?<br />

Da qualche tempo abbiamo mo<strong>di</strong>fi -<br />

cato la razione, meno spinta, con più<br />

fi eno, per avere animali che durano<br />

<strong>di</strong> più in stalla e rispondono meglio<br />

ai trapianti. Usiamo poco insilato, dai<br />

20 ai 22 kg, con più fi eno. Sulla base<br />

della stessa filosofia, sono 7-8 anni<br />

che usiamo solo un’alimentazione <strong>di</strong><br />

solo secco sulle manze, dalla nascita,<br />

ad eccezione <strong>di</strong> due mesi estivi con


segale insilata; abbiamo visto che si<br />

presentano più in or<strong>di</strong>ne per l’ET,<br />

arrivano al parto non grasse, al post<br />

parto e in lattazione danno pochi<br />

problemi. Lo spunto è nato osservando<br />

le vacche che producono<br />

latte per il Parmigiano Reggiano, che<br />

mangiano solo fi eno e sono lo stesso<br />

alte, grosse e longeve: non dobbiamo<br />

<strong>di</strong>menticare che la vacca è un ruminante.<br />

■ In tempi <strong>di</strong> crisi e prezzi altalenanti,<br />

come vi regolate?<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> tagliare i costi dove<br />

possibile. Per l’alimentazione, con la<br />

fl uttuazione dei prezzi dei prodotti<br />

non si può fare tanto e le vacche<br />

hanno dei bisogni che si devono<br />

rispettare. Sui me<strong>di</strong>cinali abbiamo<br />

ridotto molto, investendo sulla salute<br />

e sul benessere degli animali. A<br />

volte basta solo avere un occhio un<br />

po’ più attento: per esempio, semplicemente<br />

alzando <strong>di</strong> 25 cm il tubo<br />

educatore delle cuccette è cambiato<br />

totalmente il comportamento delle<br />

vacche in entrata e uscita dalle cuccette.<br />

Si coricano meglio, si alzano<br />

meglio ed è migliorato tutto, dalla<br />

produzione alla salute. E <strong>di</strong>re che ci<br />

preoccupavamo perché le cuccette<br />

non erano adeguate… è bastato così<br />

poco. Un altro grosso aiuto è venuto<br />

dal gruppo post parto, dove teniamo<br />

le vacche in osservazione per tutto il<br />

tempo necessario, fi nché non sono<br />

in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> essere spostate. Abbiamo<br />

creato due gruppi, 15 giorni<br />

prima e dopo parto. Con la sistemazione<br />

delle cuccette e la formazione<br />

<strong>di</strong> questi due gruppi abbiamo risolto<br />

tanti problemi e un aiuto ci è venuto<br />

anche dall’uso del podometro per il<br />

rilevamento dei calori.<br />

■ Quali sono gli obiettivi futuri che<br />

vi ponete come allevamento?<br />

Vorremmo raggiungere una produzione<br />

<strong>di</strong> 30.000 quintali. Non <strong>di</strong>ciamo<br />

che vogliamo raggiungere un<br />

numero <strong>di</strong> vacche x, perché quello<br />

che conta è la quantità <strong>di</strong> latte che si<br />

produce e contiamo <strong>di</strong> farlo con un<br />

numero <strong>di</strong> vacche intorno alle 260,<br />

rispetto alle 225 che mungiamo oggi.<br />

Il nostro obiettivo è fare latte, anche<br />

se, sapere che i nostri embrioni<br />

vanno in tutto il mondo ci fa molto<br />

piacere. È il bello della <strong>genetica</strong>, semini<br />

adesso e continui a raccogliere,<br />

anche 20 anni dopo.<br />

BIANCONERO . GIUGNO 2012 11

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