"l'impegno" in formato pdf - Istituto per la storia della Resistenza e ...
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“Per il fronte mi toccherà partir”<br />
Mart<strong>in</strong>o Castagnone morì il primo anno di<br />
guerra; fu revocato il sussidio al<strong>la</strong> figlia di<br />
12 anni. Edoardo Bodo, socialista di San Genuario<br />
e attivo nel partito, <strong>per</strong>se <strong>la</strong> vita durante<br />
un assalto al<strong>la</strong> baionetta sul Carso,<br />
mentre avanzava <strong>per</strong> liberare Gorizia 12 .<br />
Ne “La Sesia” del 3 settembre 1916 comparvero<br />
i nomi di tre ventenni: Virg<strong>in</strong>io Tabbia,<br />
Grisante Monateri, Luigi Lifredi, caduti<br />
<strong>in</strong> combattimento. F<strong>in</strong>iseo Parasacco, caporale<br />
di artiglieria di campagna, aiutò il suo<br />
su<strong>per</strong>iore ferito, morendo sull’altipiano di<br />
Asiago, il 13 luglio 1916 (medaglia di bronzo)<br />
e Giovanni Maffè ricevette un solenne<br />
encomio <strong>per</strong>ché, sotto un bombardamento<br />
nemico, restò <strong>in</strong> tr<strong>in</strong>cea nel<strong>la</strong> zona di Monfalcone;<br />
compì il suo dovere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo.<br />
Sullo stesso giornale del 27 luglio 1917,<br />
furono pubblicati altri nomi («onore a questi<br />
tre valorosi figli del<strong>la</strong> patriottica Crescent<strong>in</strong>o»):<br />
Giacomo Busso, Cesare Bosso, Virg<strong>in</strong>io<br />
Castelli.<br />
Il 23 ottobre cadde sul campo il caporalmaggiore<br />
di fanteria Giuseppe Ravar<strong>in</strong>o.<br />
Achille Vio<strong>la</strong>, appartenente al<strong>la</strong> milizia territoriale,<br />
morì di tifo il 9 agosto del 1918; Carlo<br />
Mezzo (1894) ottenne una medaglia d’argento.<br />
Era caporalmaggiore di fanteria <strong>in</strong><br />
Macedonia: «Ferito da schegge di bombarde<br />
avversarie, rifiutava ogni soccorso, <strong>per</strong><br />
restare durante il violento attacco nemico,<br />
tra i soldati del plotone <strong>in</strong>citandoli al<strong>la</strong> resistenza<br />
col suo nobile esempio, facendosi<br />
medicare solo ad attacco resp<strong>in</strong>to».<br />
Il fante Siro Pozzi morì <strong>in</strong> un ospedale da<br />
campo il 23 settembre 1918; Giovanni Tione<br />
(1890), artigliere di montagna, cadde a<br />
Bassano del Grappa il 24 ottobre 1918; Pietro<br />
Rustichelli (1897) a causa del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ria;<br />
Francesco Olivero (1893), mitragliere, e Grisante<br />
Masoero morirono mentre stava <strong>per</strong><br />
f<strong>in</strong>ire il conflitto 13 .<br />
Alcuni richiedenti non ottennero il sussidio<br />
s<strong>per</strong>ato e dovettero presentare nuovi<br />
certificati.<br />
La commissione <strong>in</strong>dagò; a volte, con pignoleria,<br />
si rivolse al catasto <strong>per</strong> conoscere<br />
lo stato patrimoniale. Francesco Fro<strong>la</strong> (1887)<br />
possedeva solo <strong>la</strong> quarta parte di una casa<br />
e fu arruo<strong>la</strong>to il 7 novembre 1915. Partirono<br />
anche quelli di 3 a categoria: non fecero ritorno<br />
Giuseppe Prato (1875) e Andrea Delbene<br />
(1898), con dentatura sana e naso aquil<strong>in</strong>o.<br />
Il secondo, nonostante <strong>la</strong> <strong>per</strong>forazione<br />
del timpano, era stato reclutato <strong>in</strong> fanteria<br />
il 5 novembre 1917.<br />
Carlo Ratto, rivedibile, <strong>per</strong>ché alto cm 154<br />
e mezzo, fu arruo<strong>la</strong>to <strong>in</strong> 1 a e <strong>per</strong>se <strong>la</strong> vita. Antonio<br />
Zanero, panettiere, <strong>la</strong> cui statura era<br />
di cm 172, il torace di 0,86, i capelli castani,<br />
il naso greco, gli occhi grigi, il colorito roseo,<br />
aveva i denti guasti. Sapeva scrivere e<br />
fu arruo<strong>la</strong>to il 9 gennaio del 1917. Cesare<br />
Gorr<strong>in</strong>o (1898) risultava renitente; forse all’estero.<br />
L’ultimo nome del registro è quello<br />
di Carlo Stratta, 1898, che chiedeva un soccorso<br />
<strong>per</strong> <strong>la</strong> madre; era sotto le armi dal 12<br />
marzo 1917.<br />
I sussidi furono assegnati solo a partire<br />
dal 1918; <strong>la</strong> data f<strong>in</strong>ale apposta è quel<strong>la</strong> del<br />
12 Si veda “La Risaia”, 30 settembre 1916.<br />
13 Si veda “La Sesia”, 26 novembre 1918.<br />
Nel testo Vercelli e <strong>la</strong> guerra santa di redenzione. 1915, XXIV maggio, edizione speciale<br />
<strong>per</strong> gli abbonati al giornale “La Sesia” (1916), si leggeva che a Crescent<strong>in</strong>o 894 militari furono<br />
richiamati nel primo anno di guerra, 389 le famiglie sussidiate, 21 i caduti. La paro<strong>la</strong> redenzione<br />
si ritrova nel<strong>la</strong> <strong>la</strong>pide posta sul<strong>la</strong> torre civica, il 4 novembre del 1920: «Perché il ricordo<br />
del sacrificio compiuto nel<strong>la</strong> guerra di redenzione 1915-1918 rimanga im<strong>per</strong>ituro».<br />
a. XXX, n. s., n. 2, dicembre 2010 31