N° 3 Anno XVII (LVII) ~ Luglio/Ottobre 2009 - Unione Nazionale ...
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Sentiero Tricolore ● Lug./Ott. <strong>2009</strong> ● n. 3 <strong>Anno</strong> <strong>XVII</strong> (<strong>LVII</strong>) ● ISSN 1221-9092 Aut. Trib. di Udine n. 31/92 del 31.07.1992 ● Poste Italiane - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Udine<br />
TASSA PAGATA<br />
TAXE PERCUE<br />
Speciale Speciale 22ª 22ª<br />
Competizione Competizione Militare Militare<br />
AESOR AESOR<br />
Viterbo 24 - 28 giugno <strong>2009</strong>
Sentiero Tricolore<br />
n. 3 - Lug. / Ott. <strong>2009</strong><br />
Presidenza <strong>Nazionale</strong> pag. 2<br />
Buon lavoro a tutti noi<br />
Gradi e Funzioni<br />
pag. 3<br />
Organismi di Protezione Sociale pag. 4<br />
Ufficio di Consulenza Giuridico-Amministrativa pag. 5<br />
22ª Competizione AESOR - Viterbo pag. 6<br />
“Julia” 60° Anniversario della Costituzione pag. 13<br />
La devozione alla Madonna del Don pag. 15<br />
Al Ministro della Difesa pag. 17<br />
Il DDL 733 - Il Decreto sicurezza è Legge pag. 17<br />
L’Avvocato Risponde pag. 18<br />
Case di Riposo per anziani - Follina pag. 19<br />
Seminario di approfondimento pag. 20<br />
Una brutta serata pag. 21<br />
Il Cuore delle Sezioni pag. 23<br />
Note Liete pag. 34<br />
Note Tristi pag. 37<br />
Meravigliose Crociere pag. 38<br />
Sentiero Tricolore<br />
Fondato a Napoli nel 1952 da Filippo Pucino<br />
Direttore Responsabile: Perna dr. Roberto<br />
Redattore Capo: Daniela Del Bianco Rizzardo<br />
Direzione e Redazione:<br />
Vicolo d’Arcano, 1 - 33100 Udine<br />
Tel. e Fax +39 0432 204054<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong>: Arturo Malagutti<br />
Editore: <strong>Unione</strong> <strong>Nazionale</strong> Sottufficiali Italiani U.N.S.I.<br />
Presidenza <strong>Nazionale</strong>:<br />
Via Giovanni XXIII, 1 - 30027 San Donà di Piave (VE)<br />
Tel. e Fax +39 0421 332641 - c/c postale n. 76030428<br />
Sito internet: www.unsi.it<br />
e-mail: Presidente presidente@unsi.it<br />
Segreteria segreteria@unsi.it<br />
ISSN1221-9092 – Aut. Trib. di Udine n. 31/92 del 31.07.1992<br />
Foto di Copertina: Competizioni AESOR - Viterbo<br />
Hanno scritto: Sandro Bari, Marco Bellizi, Simone Bongini,<br />
Salvatore Bongiovanni, Antonello Ciavarelli, Cosimo Carrozzo,<br />
Carlo Chiappero, Giuseppe De Rosa, Francesco De Simone,<br />
Fabio Delicato, Daniela Del Bianco Rizzardo, Luigi Federici,<br />
Paolo Frediani, Piero Giusi, Mario Greco, Franco Lococo,<br />
Leopoldo Lorenzin, Fortunato Manente, Arturo Malagutti,<br />
Domenico Marandola, Diego Modesti, Giancarlo Moro,<br />
Ciro Papa, Roberto Pellegrini, Roberto Perna, Goffredo Pinzuti,<br />
Antonio Pulito, Remo Rinaldo, Salvatore Scalia,<br />
Luciano Valdambrini.<br />
Grafica e Stampa: AREA grafica - 0432 41 04 66 - Udine<br />
Sentiero Tricolore 2<br />
Presidenza <strong>Nazionale</strong><br />
Anche in questo numero, purtroppo, sentiamo il<br />
dovere di esprimere i nostri sentimenti di solidarietà e<br />
di vicinanza a chi nella provincia di Messina è stato<br />
colpito dai tragici eventi che l’incuria e il dolo degli<br />
uomini ha provocato. Non esistono motivi per<br />
rallegrarsi se la tragedia ha avuto dimensioni limitate<br />
in rapporto agli eventi succedutisi, anche la perdita di<br />
una sola vita umana deve essere motivo di vergogna<br />
per chi ha contribuito a provocarla. La Giustizia, pur<br />
lenta e a volte frenata, troverà chi o coloro che con atti<br />
e comportamenti ha contribuito in varia maniera al<br />
verificarsi della tragedia, ma potrà essere di monito?<br />
Io lo dubito.<br />
Nella copertina una foto, scattata nel corso della<br />
22^ Competizione AESOR, in cui si vedono due atleti<br />
italiani il 2° Capo Em. Giancarlo MORO e il Srg.<br />
Francesco BASSO che durante la gara di corsa<br />
campestre incontrano il concorrente francese, Srg.<br />
Michel DIOP in difficoltà e, pur essendo i nostri atleti<br />
in vantaggio e in buon piazzamento, si fermano e lo<br />
aiutano ad arrivare al traguardo evitando la squalifica<br />
della squadra francese. Questo è il vero spirito sportivo.<br />
Non so se riusciremo a far giungere nelle<br />
vostre case il prossimo numero di Sentiero<br />
Tricolore prima delle festività Natalizie, per<br />
questo motivo e soprattutto per non farvi<br />
mancare i nostri più sentiti ed affettuosi auguri,<br />
già da ora auguriamo a tutti voi, ai vostri<br />
famigliari, alle persone che vi sono più care<br />
ed in modo particolare a tutti i nostri militari<br />
impegnati in Patria e nelle missioni fuori area<br />
di trascorrere in pace e serenità questi<br />
importanti momenti della nostra cultura<br />
cristiana.
Sentiero Tricolore 3<br />
Sono passati ormai tanti anni da quando mi sono tolto la divisa militare, per intraprendere la<br />
professione di psicologo – psicoterapeuta e successivamente anche quella di giornalista, ma<br />
nonostante lo scorrere del tempo sono sempre molto orgoglioso d’essere stato un maresciallo<br />
dell’Esercito Italiano; ad onor del vero “sottufficiale” si rimane per tutta la vita e questo per me<br />
è semplicemente gratificante.<br />
Sarà perché erano gli anni della giovinezza e delle grandi aspettative, ma i ricordi più belli<br />
della mia vita sono legati al periodo del servizio militare, e quando l’amico Arturo Malagutti<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> UNSI, mi ha proposto di dirigere il giornale “Sentiero Tricolore”, nonostante<br />
i molteplici impegni, ho accettato di buon cuore.<br />
Ho diretto altre testate giornalistiche, ma questa volta, senza retorica, ho provato un’emozione<br />
diversa, è come tornare indietro negli anni e poter dare qualcosa ad un mondo che mi ha permesso<br />
di realizzarmi in tutti i sensi.<br />
E’ il mio modo di dire GRAZIE, in fondo è un po’ come tornare a casa.<br />
Non è mia abitudine stilare pomposi programmi a priori che poi lasciano il tempo che trovano,<br />
ancor meno mi piace stravolgere il lavoro di chi mi ha preceduto; il nostro giornale dobbiamo<br />
certamente migliorarlo, ma questo rientra nell’ordine normale delle cose; sarà un lavoro di<br />
gruppo al quale possono partecipare tutte le persone di buona volontà, ognuno attraverso le<br />
proprie specifiche competenze; tra l’altro sarò affiancato dalla valente capo redattrice Signora<br />
Daniela Del Bianco Rizzardo, che ha sempre svolto un eccellente lavoro di redazione e non solo.<br />
Strada percorrendo saranno sempre gradite le osservazioni e anche le critiche, mi auguro<br />
però che non siano “fine a se stesse” ma accompagnate da consigli pratici e nuove idee.<br />
Augurando a tutti noi “buon lavoro” colgo l’occasione per ringraziare della fiducia accordatami:<br />
il Presidente <strong>Nazionale</strong> UNSI e AESOR ITALIA Arturo Malagutti ed il Consiglio Direttivo<br />
della nostra associazione.<br />
Un cordialissimo saluto a tutti gli iscritti e simpatizzanti.<br />
Buon<br />
Lavoro<br />
a tutti noi<br />
il Direttore Responsabile<br />
Perna dr Roberto
Sentiero Tricolore 4<br />
Gradi e funzioni.<br />
Organismi di Protezione Sociale<br />
di Arturo Malagutti<br />
Negli anni passati era un cruccio (giusto) dei rappresentanti della Categoria Sottufficiali al COCER,<br />
pervenire ad una chiara e definitiva normativa che collegasse al grado dei Sottufficiali una specifica funzione<br />
o una mansione con ovvia progressione di responsabilità e conseguente impegno personale.<br />
Questa normativa avrebbe inoltre evitato che nel prosieguo della carriera potesse sussistere la possibilità<br />
di una retrocessione nella funzione a meno di manifesta incapacità a svolgere adeguatamente la stessa.<br />
Gli sforzi e l’impegno dei nostri rappresentanti purtroppo non trovavano il sostegno, se non parziale,<br />
degli Stati Maggiori e portavano solo all’emanazione di un “Mansionario” che diceva tutto e non diceva<br />
niente, il problema della funzione rimaneva slegato dal grado e a discrezione dei Comandanti ai vari livelli.<br />
Ho fatto questo necessario preambolo per collegarmi ad alcuni episodi che recentemente sono stati portati<br />
alla mia attenzione e che meritano una seria ed approfondita riflessione.<br />
Mi voglio riferire ad uno solamente, ma che emblematicamente racchiude anche gli altri.<br />
Chi frequenta gli Organismi di Protezione Sociale (Circoli Unificati, Soggiorni montani e marini e<br />
quant’altro) sa che gli stessi sono da tempo dati in concessione ad Organizzazioni costituite ai sensi dell’art.<br />
8 della legge 11 luglio 1978, n. 382 ( tra personale Militare) oppure ad enti o a terzi.<br />
Si può tranquillamente dire che per quanto attiene agli Organismi di “particolare protezione sociale”<br />
(Soggiorni) sono da tempo affidati in concessione a ditte pur rimanendo sotto l’egida ed il Comando della<br />
Forza Armata che su di essi esercita funzioni di vigilanza e di controllo come previsto dal Decreto Ministeriale<br />
31 dicembre 1998, n. 522 e successive modifiche e dal regolamento attuativo emanato con la Direttiva di<br />
S.M.D. – G – 023 del maggio 1999.<br />
I citati decreti e circolari prevedono alcune figure chiave con funzioni di vigilanza e controllo:<br />
“Il Comandante dell’Ente o distaccamento, presso cui l’organismo di protezione sociale è costituito,<br />
esercita diretta vigilanza sul funzionamento e sulla gestione dell’organismo stesso, mediante disposizioni di<br />
indirizzo e coordinamento delle relative attività volte al raggiungimento delle finalità proprie dell’organismo”.<br />
“Il Gestore/ Direttore, il quale a seconda delle esigenze, può seguire direttamente tutte le attività esplicate<br />
dell’OPS, oppure avvalersi di altrettanti “preposti” scelti tra il personale particolarmente qualificato ed<br />
affidabile”.<br />
La funzione di Direttore è affidata nel caso degli Organismi di “particolare protezione sociale” a Marescialli<br />
che assolvono questo compito con professionalità e competenza in aderenza alle disposizioni ricevute.<br />
Non sempre questo incarico viene riconosciuto da chi rivestendo un grado sovraordinato, in servizio od<br />
in quiescenza, disconosce questa funzione e sente di doversi rivolgere per qualsiasi richiesta o chiarimento,<br />
relativo alla gestione dell’OPS, solo ed esclusivamente al Comandante dell’Ente, disconoscendo il lavoro,<br />
la professionalità e l’impegno del Direttore mortificando nel Direttore una intera categoria di professionisti<br />
Sottufficiali che da sempre in qualsiasi reparto sono la forza e danno la continuità al servizio.<br />
Il rispetto dei rispettivi ruoli deve essere reciproco.<br />
Sempre per rimanere in tema di OPS e scendendo a livello di Circoli Ufficiali, Sottufficiali o Unificati<br />
che esistono in molte città italiane, mi corre l’obbligo, anche perchè sollecitato da alcune richieste pervenute<br />
dai Soci, di chiarire che la suddetta circolare SMD. – G – 023 nella Parte Prima, paragrafo 1, comma d.,<br />
prevede per l’ammissione ai suddetti OPS quanto segue:<br />
“E’ ammesso a fruire delle attività svolte dagli OPS il personale militare e civile dipendente dal Ministero<br />
della Difesa, nonché il personale militare cessato dal servizio attivo e quello civile di ruolo collocato in<br />
pensione, compresi i componenti dei rispettivi nuclei famigliari in relazione alla specifica funzione degli<br />
Organismi stessi. Per componenti dei rispettivi nuclei famigliari si devono intendere tutti i famigliari compresi<br />
nello stato di famiglia del dipendente dell’AD o con lui conviventi.
Sentiero Tricolore 5<br />
L’ammissione del personale non più in servizio rimane comunque subordinata alle prioritarie esigenze<br />
del personale in servizio.<br />
Compatibilmente con la ricettività degli Organismi e secondo precise modalità stabilite negli appositi<br />
regolamenti, possono essere ammesse autorità e persone con particolari titoli di benemerenza derivanti da<br />
uno specifico impegno professionale di interesse militare e civile”.<br />
Pertanto alla luce di quanto sopra l’accesso e l’ammissione ai suddetti Circoli non sono subordinati al<br />
pagamento di nessuna quota associativa sia essa definita o forfettaria: l’accesso è libero su tutto il territorio<br />
nazionale da Trieste a Trapani.<br />
Va sicuramente evidenziato che la stessa circolare nella Parte Seconda, paragrafo 4, comma a., punto (2),<br />
lettera (b) per la gestione amministrativa prevede quanto segue:<br />
“Organismi di “protezione sociale”, Organismi “a connotazione mista” (CRDD) non operanti in funzione<br />
di “sostegno logistico” (significa non operanti all’interno di una caserma o ente) e Organismi di “particolare<br />
protezione sociale”, sono a carico degli utenti, sia i costi vivi, sostenuti per l’acquisto dei beni e/o servizi<br />
erogati, sia le spese generali di funzionamento, di pulizia, ecc., sostenute dall’AD.<br />
In sintesi, in questo caso, il “prezzo” di vendita dei beni e/o servizi comprende una maggiorazione forfettaria<br />
fissa (calcolata sui costi vivi) che serve a compensare le spese generali di funzionamento, di pulizia, ecc.”.<br />
In pratica chi gestisce questi Organismi dovrà aver cura di commisurare i prezzi di vendita dei servizi dati<br />
agli utenti in modo tale da poter far fronte alle spese di funzionamento ed ai costi vivi, pertanto quote<br />
associative, ancorché imposte, devono ritenersi arbitrarie e contrarie allo spirito della legge e della Direttiva<br />
di SMD.<br />
Va però aggiunto che queste strutture, se non opportunamente sostenute dalla presenza degli Utenti che,<br />
usufruendo dei servizi che la struttura può fornire (ristorazione, caffetteria giochi e quant’altro) contribuiscono<br />
con il loro apporto finanziario al sostentamento generale della stessa, gli Organismi siffatti sono destinati<br />
alla chiusura totale.<br />
Se questi Organismi chiudono sicuramente sarà molto problematica se non impossibile la loro riapertura<br />
nel futuro e questa eventualità non favorirà nessuno, pertanto qualora un utente voglia, in modo individuale,<br />
contribuire con una donazione liberale (non imposta) al mantenimento del Circolo che abitualmente frequenta<br />
ben venga.<br />
Se opportunamente presentata una tale eventualità e non imposta, potrà trovare o meno consensi, ma<br />
senz’altro metterà tutta l’utenza davanti al problema:<br />
1° in presenza di una donazione liberale cumulativa di una certa consistenza i prezzi dei servizi erogati<br />
rimarranno equi e commisurati ad una equilibrata gestione;<br />
2° non si avranno donazioni liberali i prezzi dei servizi erogati verranno adeguati in aumento alle necessità<br />
gestionali dell’Organismo;<br />
3° non si condivide nessuna delle 2 eventualità prospettate, le strutture saranno costrette alla chiusura per<br />
mancanza di mezzi economici adeguati o per mancanza di utenti.<br />
Ufficio di Consulenza<br />
Giuridico - Amministrativa<br />
Nella sede di Udine, in Vicolo d’Arcano n. 1, nei locali della ex Presidenza <strong>Nazionale</strong> è stata<br />
istituita una particolare branca per la trattazione di tutte le pratiche giuridiche - amministrative che<br />
possono interessare i Soci. Ufficio curato dal collega e Socio Enzo MASCI.<br />
Il servizio tende a fornire agli associati soprattutto una consulenza contabile - amministrativa<br />
prima del collocamento in quiescenza, ma anche dopo.<br />
Per qualsiasi informazione contattare la P.N. allo 0421 332641 o la Sezione di Udine a questi<br />
numeri telefonici: 0432 204054 oppure 0432 26564.<br />
Gli orari di fruizione sono i seguenti: 10.00 / 11.30 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì.
Commissari - Giudici UNSI.<br />
Viterbo: per chi ha<br />
frequentato la Scuola Sottufficiali<br />
dell’Esercito negli anni passati è<br />
stato un nostalgico ritorno nei<br />
luoghi della giovinezza e del<br />
primo (duro) incontro con la<br />
realtà militare, per chi come me<br />
(più avanti negli anni) non vi è<br />
stato da allievo e stato un<br />
piacevole incontro con una nuova<br />
realtà.<br />
Alfiere e scorta del Vessillo AESOR.<br />
Sentiero Tricolore 6<br />
22ª Competizione AESOR<br />
Viterbo - 24 / 28 giugno <strong>2009</strong><br />
Atleti schierati per la Cerimonia di Apertura.<br />
Già dal mio primo accesso,<br />
due anni fa, alla Scuola avevo<br />
respirato un’aria diversa da quella<br />
che avevo vissuto in altri lidi e<br />
questa sensazione aveva avuto<br />
maggior conferma dopo due ore<br />
di colloquio con il Comandante<br />
della Scuola, Gen. Div. Vladimiro<br />
Alexitch, colloquio teso all’organizzazione<br />
delle competizioni<br />
militari AESOR del <strong>2009</strong>.<br />
L’accoglienza, la disponibilità,<br />
la cortesia e l’impegno di tutto il<br />
personale della Scuola sono stati,<br />
nella particolare circostanza<br />
dell’organizzazione della 22^<br />
Competizione Militare AESOR.,<br />
degni della più alta considerazione<br />
da parte di tutti noi.<br />
La preparazione dell’evento ha<br />
comportato un notevole impegno<br />
della Presidenza <strong>Nazionale</strong> e delle<br />
Sezioni che hanno validamente<br />
collaborato con personale, idee,<br />
supporti logistici e quant’altro alla<br />
riuscita della competizione che si<br />
è svolta dal 24 al 28 giugno alla<br />
Scuola Sottufficiali di Viterbo.<br />
La competizione si articolava<br />
su sette discipline molto<br />
impegnative che le squadre,<br />
composte da tre atleti, dovevano
portare a compimento in due<br />
giorni e sono nell’ordine con cui<br />
si sono svolte a Viterbo:<br />
1. Percorso ad ostacoli, per 500<br />
m, con 20 ostacoli.<br />
2. Lancio di granate inerti, in<br />
finestra da mt. 1,5x1,0 a 3,5 metri<br />
di altezza dalla distanza di 20 mt;<br />
3. Nuoto per 50 mt., 4 ostacoli<br />
per 1 nuotatore e nuoto per 50 mt,<br />
senza ostacoli, per 2 nuotatori;<br />
4. Corsa di orientamento, per<br />
4.000 mt;<br />
5. Attraversata in canotto<br />
pneumatico su fiume o lago, per<br />
400 o 500 mt;<br />
6. Tiro di precisione con fucile a<br />
200 mt. e Biathlon “tiro dopo<br />
breve corsa”, a 200 mt;<br />
7. Corsa campestre per 9.000 mt.<br />
Direttore Gen. della Competizione<br />
Sergente (Par) Giovanni BRUNETTI.<br />
I competitori, provenienti da<br />
13 paesi europei, erano 66<br />
suddivisi in 22 squadre, al loro<br />
seguito allenatori, preparatori e<br />
staff tecnici per un totale di 99<br />
unità, a loro si aggiungevano i<br />
commissari di gara e giudici di<br />
estrazione UNSI e richiamati per<br />
un totale di 48 persone.<br />
Sentiero Tricolore 7<br />
Cerimonia di Apertura - Rassegna del Com.te Scuola Sottufficiali Esercito.<br />
I Commissari di gara UNSI,<br />
colleghi che con molto altruismo<br />
hanno dato la loro disponibilità a<br />
trascorrere una settimana a<br />
Viterbo per assolvere ad un<br />
incarico che, se affidato al<br />
personale del Centro Sportivo<br />
Olimpico dell’Esercito avrebbe<br />
comportato costi per il personale<br />
non sopportabili in relazione<br />
all’assegnazione ricevuta dallo<br />
Stato Maggiore della Difesa per<br />
la specifica esigenza.<br />
La serietà, la professionalità<br />
ed anche la conoscenza diretta di<br />
alcune discipline dei Commissari<br />
Percorso ad ostacoli, Team Italia 1 - over 42 - Veteran.<br />
di gara hanno ricevuto l’unanime<br />
plauso di tutte le delegazioni<br />
straniere che si sono complimentate<br />
con la Direzione della<br />
Competizione non solo per la<br />
conduzione della gara, ma anche<br />
per l’aggiornamento in tempo<br />
reale dei risultati che il Centro<br />
Classifiche elaborava sotto la<br />
guida esperta del referente<br />
informatico dell’UNSI, Aiutante<br />
(ris) Sigismondo MIOTTO, che<br />
ne aveva curato il software.<br />
Nei giorni precedenti le gare,<br />
i Commissari hanno visionato i<br />
siti dove si sarebbero svolte le
Nuoto con ostacoli.<br />
competizioni per avere una più<br />
completa visione dei campi di<br />
gara e hanno preso conoscenza<br />
del Regolamento, sufficientemente<br />
complesso, con diverse ore<br />
di permanenza in aula dove si<br />
sono potuti sviscerare ed eliminare<br />
eventuali dubbi, mentre gli<br />
atleti si allenavano nelle strutture<br />
messe a loro disposizione.<br />
Terminata questa fase preparatoria<br />
nella giornata di giovedì<br />
28 alle ore 18,00 ha avuto luogo<br />
la cerimonia di apertura delle<br />
Corsa di orientamento. Team Italiano under 42.<br />
competizioni.<br />
Alla presenza di Autorità civili<br />
e militari, di numeroso pubblico<br />
e del personale della Scuola le<br />
delegazioni dei Paesi partecipanti<br />
con alfiere e bandiera nazionale<br />
hanno fatto il loro ingresso nel<br />
campo sportivo accompagnati<br />
dalla note musicali del Complesso<br />
Sentiero Tricolore 8<br />
Lancio della granata.<br />
Attraversata in canotto mt. 500.<br />
Bandistico della Brigata Granatieri<br />
di Sardegna.<br />
Ultima componente, la<br />
compagine dei Commissari-<br />
Giudici di gara con abbigliamento<br />
sportivo composto da tuta<br />
completa blu, t-shirt bianca e<br />
copricapo blu il tutto corredato<br />
con il logo UNSI.<br />
Con l’arrivo del vessillo<br />
dell’AESOR, alfiere il Sergente<br />
Giuseppe BOLLIRI scortato dal<br />
Mar. Magg. “A” Diego ORLAN-<br />
DINI e dal Sergente Giancarlo<br />
RONDA e del Gonfalone della<br />
Città di Viterbo, si è completato<br />
lo schieramento.<br />
Il Comandante della Scuola<br />
Gen.Div. Vladimiro ALEXITCH,<br />
in rappresentanza del Capo di<br />
Stato Maggiore dell’Esercito,<br />
accompagnato dal Presidente<br />
dell’AESOR, Mar.Magg. “A”<br />
Arturo MALAGUTTI. ha passato<br />
in rassegna lo schieramento.
Biathlon e Tiro (tiro di precisione sotto sforzo).<br />
Dopo le brevi allocuzioni di<br />
saluto del C.te della Scuola, del<br />
Presidente AESOR e dell’Assessore<br />
Giovanni ARENA, in<br />
rappresentanza del Sindaco di<br />
Viterbo. Il Generale ALEXITCH<br />
ha ufficialmente aperto la 22^<br />
Competizione Militare AESOR.<br />
Con lo sfilamento in parata delle<br />
delegazioni si è conclusa la<br />
cerimonia a cui è seguito un<br />
Corsa Campestre (mt. 9.000).<br />
sobrio rinfresco nei locali del<br />
Circolo.<br />
Il mattino dopo tutti ai propri<br />
posti per dare inizio alle ore 08,30<br />
alla Competizione .<br />
Direttore Generale della<br />
Competizione e Presidente della<br />
Giuria per le eventuali contesta-<br />
Sentiero Tricolore 9<br />
zioni, il Sergente Giovanni<br />
BRUNETTI Delegato Tecnico<br />
della rappresentanza Italiana<br />
nell’AESOR.<br />
Prima gara in programma: il<br />
Percorso ad ostacoli lungo 500<br />
metri e con 20 ostacoli, forse la<br />
gara più dura.<br />
Direttore di gara il Sergente<br />
Giancarlo RONDA con 16<br />
Commissari-Giudici e con 4<br />
Cronometristi della Federazione<br />
Italiana Cronometristi - Sezione<br />
di Viterbo.<br />
Terminata questa gara, con<br />
tempi variabili da 3 a 6 minuti, si<br />
passava al campo sportivo dove<br />
gli istruttori della Scuola ed i<br />
responsabili del Comando alla<br />
Sede avevano approntato due<br />
magnifiche postazioni per la<br />
prova n° 2 : lancio delle granate.<br />
Direttori per le rispettive<br />
postazioni il 1° M.llo Lgt.<br />
Adriano BALDUCCI e Aiut.<br />
Giovanni SANASI con Commissari-Giudici<br />
e cronometristi.<br />
Ultima prova della mattinata si<br />
è svolta in piscina: Nuoto ad<br />
ostacoli e senza ostacoli.<br />
Le nostre simpatiche ed<br />
efficentissime interpreti.<br />
Direttore della gara : Aiut.<br />
Ettore MULE’ con 4 Commissari-Giudici<br />
e staff della Federazione<br />
Cronometristi.<br />
Doccia, pranzo e alle ore 14,00<br />
partenza per il Lago di Vico e per<br />
Monte Venere.<br />
Prima gara del pomeriggio:<br />
Corsa di orientamento della<br />
lunghezza di 4.100 metri sul<br />
Monte Venere con un dislivello di<br />
240 metri in salita e discesa e con<br />
12 punti di controllo da raggiungere<br />
in ordine crescente e non<br />
casuale.<br />
Direttore della gara Mar.<br />
Magg. “A” Diego ORLANDINI<br />
coadiuvato da 14 Commissari-<br />
Giudici misti tra Soci e personale
Parziale Rappresentativa dei collaboratori UNSI.<br />
richiamato a cura dell’UNSI.<br />
Il tracciato della gara era noto<br />
solo ai responsabili della FISO<br />
(Federazione Italiana Sport<br />
Orientamento) i cui responsabili<br />
hanno consegnato la carta ai<br />
concorrenti 1 minuto prima di<br />
ogni singola partenza il tutto<br />
coordinato dal Ten. Col. Stefano<br />
MAPPA con i suoi collaboratori<br />
del Centro Sportivo Olimpico<br />
dell’Esercito<br />
Dopo questa estenuante fatica<br />
mezz’ora di riposo all’arrivo<br />
distante 600 metri dalla partenza<br />
della gara successiva e cioè<br />
l’attraversata in canotto pneumatico<br />
per 500 metri sul lago di<br />
Vico.<br />
Sentiero Tricolore 10<br />
Direttore della gara: Caporal<br />
Maggiore (ris) Alberto<br />
ZAMBELLI coadiuvato da 6<br />
Commissari - Giudici e dall’equipe<br />
della Federazione<br />
Cronometristi.<br />
Ultima gara dI venerdì 26<br />
giugno e meritato riposo.<br />
Sabato 27 giugno partenza<br />
dalla Scuola Sottufficiali di<br />
Viterbo per Cesano di Roma dove<br />
ha sede la Scuola di Fanteria e<br />
inizio con la gara di Tiro di<br />
precisione e biathlon (tiro dopo<br />
breve corsa), gara diretta dal<br />
Mar.Magg. “A” Ermanno DE<br />
FELICE che, unitamente ai<br />
Commissari Giudici, al team<br />
Cronometristi ed al direttore del<br />
Parziale Rappresentativa Cronometristi della Sezione di Viterbo.<br />
Consegna al Com.te della Scuola Sottufficiali di una Targa con impressi i loghi<br />
delle 15 Nazioni aderenti all’AESOR.<br />
Poligono in galleria, hanno<br />
mirabilmente condotto a compimento<br />
questa disciplina senza<br />
contestazioni per una gara<br />
notoriamente contestata.<br />
Saluto del Com.te della Scuola alla<br />
Cerimonia delle Premiazioni
Pranzo e ripartenza per<br />
l’ultima gara in programma.<br />
Corsa campestre di 9.000 metri su<br />
tre giri di un anello interno alla<br />
Scuola di Fanteria.<br />
Direttore della gara: Aiut.<br />
Domenico BALDUCCI con<br />
equipe della Federazione Cronometristi<br />
e 22 Commissari-<br />
Giudici dislocati sul percorso.<br />
Ore 16,30 termine delle gare<br />
previste per la 22^ Competizione<br />
Militare AESOR, ritorno alla<br />
Scuola per la Chiusura Ufficiale<br />
dei giochi e per le premiazioni.<br />
Di tutte le gare fatte non mi<br />
sono dilungato nei dettagli<br />
tecnici, oltretutto noiosi, o dello<br />
svolgimento delle stesse, ho<br />
lasciato alle numerose immagini,<br />
Squadra 1ª class. over 42 - Veteran.<br />
a corredo dell’articolo, questo<br />
compito.<br />
Il tempo, incerto già dalle<br />
prime ore del pomeriggio, nelle<br />
ultime due ore dalle 16,30 alle<br />
18,30 vede un addensarsi<br />
minaccioso di nubi che puntualmente<br />
pochi minuti prima delle<br />
19,00 esplodono riversando sulla<br />
città di Viterbo un diluvio d’acqua<br />
che rende impraticabile il Campo<br />
Sportivo dove avrebbero dovuto<br />
aver luogo la cerimonia di<br />
Sentiero Tricolore 11<br />
Il Pres. Onorario AESOR, Alfons CADARIO, premia la squadra 1ª class. over 42.<br />
chiusura e le premiazioni.<br />
Trasferimento veloce nell’aula<br />
magna e decisione di rimandare<br />
a dopo la cena di gala l’agognata<br />
premiazione.<br />
Cena nel Circolo con euforia<br />
alle stelle di tutti i partecipanti che<br />
dopo aver apprezzato i vini e la<br />
gastronomia locale hanno<br />
accompagnato le premiazioni con<br />
entusiasmo e genuino spirito<br />
sportivo.<br />
Esplosione di gioia del team<br />
Francese che si è visto assegnare<br />
la Coppa delle Nazioni e medaglie<br />
d’oro d’argento e di bronzo per<br />
le squadre vincitrici delle singole<br />
discipline con componenti di età<br />
inferiore a 42 anni e medesime<br />
medaglie d’oro, d’argento e di<br />
bronzo per le squadre vincitrici<br />
nelle singole discipline per i<br />
Il Ca.SM. Emanuele BIONDINI premia il 1° class. nel Tiro di Precisione.
Veterani di età superiore ai 42<br />
anni.<br />
Per tutti i competitori, i loro<br />
preparatori ed il team al seguito,<br />
medaglia ricordo e pregevole<br />
Diploma di Partecipazione<br />
preparato dalla tipografia della<br />
Scuola.<br />
Per i Commissari-Giudici , per<br />
il team del Centro Classifiche, per<br />
la Segreteria e per il Centro<br />
Amministrativo UNSI, medaglia<br />
ricordo e diploma di collaborazione.<br />
Diploma e Medaglia ricordo<br />
per la collaborazione ricevuta<br />
prima, durante e dopo tutta la<br />
Manifestazione ed un sentito<br />
ringraziamento alle insostituibili<br />
interpreti: Barbara FIGLIOLIA<br />
(francese e spagnolo), Francesca<br />
MARCASSOLI (tedesco) e<br />
Valentina MUNARO (inglese).<br />
Cosa dire ora, è stata<br />
un’esperienza bellissima anche se<br />
decisamente faticosa, ma cosa<br />
avremmo fatto se non avessimo<br />
avuto la disponibilità del per-<br />
Sentiero Tricolore 12<br />
sonale della Scuola che assieme<br />
a noi ha preparato e seguito passo<br />
passo questo evento con consigli<br />
dettati dall’esperienza, con<br />
supporto logistico anche oltre le<br />
nostre aspettative, con lavoro<br />
manuale senza risparmio e con<br />
Il riposo del Team francese dopo essersi aggiudicato la Coppa delle Nazioni.<br />
Il Dirett. Gen. della 22ª Comp. AESOR premia il 1° class. nella gara di Nuoto.<br />
tanta pazienza di cui siamo grati.<br />
Il miglior complimento che<br />
abbiamo ricevuto dalle Delegazioni<br />
straniere e stato fatto<br />
all’unanimità nella riunione del<br />
Comitato Centrale tenutosi a<br />
Napoli dal 24 al 27 settembre e<br />
nel corso del quale era prevista<br />
una riunione della Commissione<br />
Tecnica per le Competizioni per<br />
discutere su eventuali contestazioni<br />
o proposte di modifiche a<br />
quanto fatto a Viterbo.<br />
La Commissione non si è<br />
dovuta riunire in quanto tutti i<br />
delegati hanno riconosciuto<br />
l’ineccepibilità dell’organizzazione<br />
e dell’assistenza avuta<br />
prima durante e dopo le gare,<br />
dall’arrivo alla partenza e questo<br />
non per solo merito nostro.<br />
Grazie dalla Presidenza<br />
<strong>Nazionale</strong> dell’UNSI a tutti<br />
coloro che hanno collaborato<br />
alla riuscita della Manifestazione<br />
e contribuito a dare<br />
un’immagine positiva e di<br />
efficienza del nostro Paese.<br />
la Presidenza <strong>Nazionale</strong>
Sentiero Tricolore 13<br />
“JULIA”<br />
60° Anniversario della costituzione<br />
Per parlare della Julia non<br />
basterebbero tutte le pagine di<br />
una fornitissima biblioteca...<br />
basta chiudere gli occhi e viaggiare<br />
a ritroso nel tempo andando<br />
al...<br />
1873 - Prima formazione Alpina.<br />
Fine della 2ª guerra mondiale,<br />
con la ricostruzione del<br />
paese, delle “Forze armate” e<br />
nella ripresa generale, nasce il 15<br />
ottore 1949 la “Brigata Alpina<br />
Julia” erede della gloriosa omonima<br />
“Divisione”.<br />
In suo onore le sono state dedicate<br />
“tre mirabili giornate” nel<br />
capoluogo Friulano, UDINE,<br />
cuore del Friuli, cuore della<br />
Julia.<br />
Tre giorni vestiti di “tricolore”,<br />
anzi all’onor del vero, da settimane<br />
ormai, la Città era ornata<br />
da oltre “tremila” bandiere, e sui<br />
pennnoni, da ogni balcone, terrazzo,<br />
lampione, palazzo, vetrina...,<br />
“bianco, rosso, verde” ovunque.<br />
Si sentivano le note della Fanfara<br />
Alpina il “trentatrè” si fondeva<br />
con i profumi dei fiori, grandi i<br />
preparativi, migliaia, una dopo<br />
l’altra, le “Penne nere” nel cen-<br />
di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />
tro Friulano. Alpini, provenienti<br />
da ogni Regione d’Italia, tantissimi<br />
dal cuore d’Abruzzo, dall’Aquila<br />
e non solo, dall’Estero.<br />
L’emozione si faceva sentire più<br />
forte, oltre “trentamila” “Veci”<br />
e “bocia”, uniti ancora per onorare<br />
l’Amata Julia, nel sessantesimo<br />
compleanno.<br />
Tre giorni. Venerdi 11 settembre<br />
<strong>2009</strong>. Tutti in Piazza Li-<br />
bertà, ad onorar i Caduti e dall’alto<br />
sulla specola del Castello, il<br />
“tricolore” in tutto il suo splendore<br />
baciato dal caldo sole in segno<br />
di festa. Presenti il Generale<br />
della Julia Gianfranco Rossi il<br />
Presidente dell’ANA Corrado<br />
Perona, il Presidente della Sezione<br />
di Udine Dante Soravito. Il Primo<br />
Cittadino Furio Honsell, il<br />
Presidente della Provincia Pietro<br />
Fontanini, uno ad uno ha ricordato<br />
la figura dell’Alpino in GUER-<br />
RA, in PACE, nelle “operazioni<br />
di soccorso”, all’Estero, per solidarietà,<br />
nelle calamità, volontariato,<br />
le “penne nere” sempre<br />
presenti quale “modello” da imitare.<br />
Deposta la corona d’alloro<br />
al “Tempietto dei Caduti” vi facevano<br />
“ala” tutte le Associazioni<br />
d’Arma e Combattentistiche,<br />
presenti per l’UNSI, il Presidente<br />
Mario Greco, il Vice Remo<br />
Rinaldo, i Soci e... “Sentiero Tricolore”.<br />
Appuntamento quindi al pomeriggio<br />
in Piazza 1° Maggio,<br />
all’inaugurazione della “Cittadella<br />
della Julia”.
Alla sera al teatro “Giovanni<br />
da Udine” è stato presentato il<br />
Libro: “JULIA STORIA DEI<br />
SUOI ALPINI 1949 - <strong>2009</strong>” “60°<br />
Anniversario della Costituzione”<br />
Oltre duecento splendide fotografie<br />
per immortalare la Julia, migliaia<br />
di immagini, per scegliere<br />
alla fine le più “toccanti” dall’inizio<br />
sino ai giorni nostri; gli Alpini<br />
stessi hanno contribuito ad arricchire<br />
il già nutrito archivio fotografico<br />
della Brigata. Grazie al<br />
contributo della Fondazione<br />
CRUP. Sul sottofondo delle note<br />
emozionanti della “Fanfara della<br />
Julia”, del “Coro San Marco”<br />
di Pordenone, del “Piccolo Coro<br />
del Friuli Venezia Giulia”, con le<br />
loro angeliche voci e i musicisti<br />
del “Conservatorio Tomadini” di<br />
Udine. Un libro ove sono immortalati<br />
i Comandanti succedutisi<br />
dal 1949, primo il Comandante<br />
Generale di Brigata Carlo Cigliana,<br />
fino all’attuale Comandante<br />
Generale di Brigata Gianfranco<br />
Rossi. E foto delle imprese<br />
memorabili degli Alpini, in<br />
mezzo al ghiaccio, nelle imprese<br />
di guerra, di Pace.<br />
Sabato 12 settembre. Bande<br />
e Fanfare ovunque, nelle Piazze<br />
Sentiero Tricolore 14<br />
principali, non solo a Udine, bensì<br />
a Trieste, Gorizia, Pordenone, in<br />
tutta la Regione, per tutta la giornata,<br />
a Forni Avoltri, Ugovizza,<br />
Tarvisio, Pontebba, Tolmezzo,<br />
Gemona, Tarcento, Tricesimo,<br />
Buia, Majano, Cividale, dove la<br />
Julia è stata, è “presente” sempre.<br />
E stupende, sentite le testimonianze<br />
nel “Museo della Julia”,<br />
alla Sede del Comando Brigata di<br />
Udine. E moltissimi, i visitatori<br />
nelle varie manifestazioni, ma il<br />
“clou” senza ombra di dubbio, la<br />
tanto attesa “sfilata” domenica<br />
13 settembre.<br />
Di buon mattino, oltre “ventimila”<br />
persone si sono assiepate e<br />
lungo il percorso da Viale Trieste,<br />
zona dell’assembramento,<br />
Via Aquileia, il centro cittadino,<br />
Via Mercatovecchio, Via<br />
Gemona, Viale della Vittoria ed<br />
infine in Piazza 1° Maggio. Il<br />
colle del Castello gremito di<br />
“penne nere” e affezionati cittadini,<br />
di fronte alle tre tribune allestite<br />
per le molte Autorità presenti,<br />
militari, civili, i primi cittadini<br />
Sindaci della Regione, Onorevoli,<br />
Deputati, le Crocerossine,<br />
Generali, Ufficiali ad applaudire<br />
ininterrottamente, sull’attenti al<br />
passaggio delle Bandiere di Guerra<br />
ornate di meritate medaglie, i<br />
Reduci, uno accanto all’altro sulle<br />
“Jeep”, emozionati. Primi a<br />
sfilare gli Alpini dell’Aquila, in<br />
fila per sei, applauditi, osannati<br />
dal gremitissimo pubblico, al suono<br />
delle fanfare, i “Fradis” sotto<br />
lo striscione “L’Aquila RISOR-<br />
GE”, un “fil rouge” che lega i<br />
cuori ai friulani... “OGGI SONO<br />
PRESENTI CON NOI I CADU-<br />
TI DI IERI”.<br />
Applausi a non finire, ininterrotti,<br />
mentre le lacrime scorrevano<br />
sui volti. Sempre più forte il<br />
suono dei tamburi, all’unisono<br />
con i cuori dei presenti, sfilanti e<br />
non, “trentatre” e giù battimani.<br />
in “fila per sei”, tutti gli sfilanti,<br />
uno dietro l’altro, le “penne nere”<br />
“veci”, “bocia”, “alpine”, a ricordare<br />
i “molti andati avanti” in<br />
onore della Patria, in sua difesa,<br />
in guerra, nelle varie “Missioni di<br />
Pace” donando la propria vita per<br />
alti ideali. Grande emozione ancora,<br />
ascoltando i vari “passi”<br />
sulle alte imprese di Pace, narrate<br />
dalla voce di Nicola Stefani, per<br />
rivivere i “137 anni” di atroci sofferenze,<br />
sangue versato in nome<br />
della Libertà, della Patria, del Tricolore.<br />
“Tredici” le “bandiere di<br />
guerra”, seguite dai Battaglioni,<br />
Cividale, Tolmezzo, Osoppo.<br />
Originale la Banda Militare degli<br />
Stati Uniti, ancora emozione per<br />
i tanto attesi “Amici delle penne<br />
Nere” i “muli”, fedeli compagni,<br />
inseparabili, pronti a morire tra i<br />
ghiacci, le nevi, sotto il fuoco nemico,<br />
i muli amici dell’Alpino per<br />
sempre. “60” le Bandiere Tricolori<br />
che hanno chiuso la sfilata,<br />
un’organizzazione ottimale, molti<br />
i giornalisti, le RAI - TV.<br />
Siamo pronti per il 2012.<br />
L’ADUNATA NAZIONALE ANA.
Sentiero Tricolore 15<br />
La devozione alla Madonna del Don<br />
...Ricordare per non<br />
dimenticare...<br />
i... novantamila<br />
elmetti di ghiaccio<br />
e... Nikolajewka...<br />
“La Madonna, abbiamo trovato<br />
la Madonna!” Nel silenzio gelido<br />
di Belogorje, un gruppo di<br />
giovani vestiti di stracci, chiamati<br />
per orgoglio “divisa” annunciò<br />
al Cappellano Narciso Crosara. Si<br />
parlava della “Madonna dei sette<br />
dolori”, rinominata “Madonna<br />
del Don”, tra quelle macerie,<br />
con i segni delle labbra che l’avevano<br />
baciata più volte, la cornice<br />
distrutta, l’immagine intatta, salvata<br />
dalle fiamme che avevano incenerito<br />
tutto intorno, gli Alpini<br />
della “Brigata Tirano della Divisione<br />
Tridentina”, erano corsi<br />
subito a chiamare il loro Cappellano.<br />
Era l’inverno 1942, quell’immagine<br />
sacra era un “messaggio<br />
di salvezza”, “una lettera dal cielo”.<br />
I soldati chiamarono il Cappellano<br />
per dirgli che quella Madonna<br />
avrebbe vegliato su loro e<br />
i loro familiari. Così cominciò la<br />
“devozione” per la Madonna del<br />
Don, venerata in tutte le località<br />
ove sono gli “Alpini”. Il Cappellano,<br />
a sua volta, la consegnò ad<br />
una “penna nera” che ritornava<br />
in Italia... e gli disse “portala a<br />
mia madre, perchè sia custode<br />
per tutte le mamme che non vedranno<br />
il nostro ritorno!”.<br />
Il Frate Cappuccino, ormai<br />
stremato, sopravvisse al calvario<br />
della ritirata ma subì, come molti,<br />
la sorte del “lager tedesco”.<br />
Padre Policarpo, al secolo Narciso<br />
Crosara, fece comporre “una<br />
di Marco Bellizi e Sandro Bari<br />
cornice artistica” sbalzata con<br />
dieci tipi d’argento e decorazioni<br />
d’oro, l’artista era Angelindo<br />
Modesti di Majano (Udine).<br />
L’immagine fu così collocata<br />
nel Santuario dei Padri Cappuccini<br />
di Venezia, Mestre. La circondano<br />
le targhe in ricordo delle<br />
“unità alpine” che hanno combattuto<br />
su tutti i fronti. Da Roma,<br />
una “penna nera” ha reso omaggio<br />
all’icona. Autore Silvano<br />
Leonardi, classe 1931, non partecipe<br />
della spedizione in Russia<br />
perchè molto giovane, ma con il<br />
ricordo vivo nella sua mente che<br />
lo riportava a quel giorno, alla<br />
Stazione Termini, dove tra molte<br />
“uniformi grigio verdi”, i muli e<br />
le fanfare partirono Guido ed Elio<br />
Ciaccari i fratelli di sua madre.<br />
Non vi fecero più ritorno, furono<br />
sacrificati tutti. Nel contempo<br />
Leonardi, divenuto scultore ha riprodotto<br />
la Madonna in<br />
altorilievo, ora facente bella mostra<br />
nella Chiesetta della Madonna<br />
della Vittoria al Terminillo<br />
(Rieti). Riproduce la “Madonna<br />
del Don”, sotto le mani giunte una<br />
“piccola bolla” in ottone contenente<br />
dei granelli di terra, offerta<br />
da “Alpini superstiti della Battaglia<br />
di Nikolajewka”. Al centro<br />
dell’opera un “cartiglio” con<br />
scritto “fronte russo”, dieci scudetti<br />
rappresentano le “varie divisioni<br />
di Alpini” a destra ancora<br />
un “cartiglio” con sopra incisi i<br />
nomi dei Battaglioni, la “Penisola<br />
d’Italia”, la “stella militare legata<br />
ad un filo spinato”, a significare<br />
la centralità di Roma, Capitale,<br />
Sede dell’allora Ministero<br />
della Guerra. il filo spinato a significare<br />
il Martirio dei Caduti.<br />
“I Re Magi”, che... condotti dalla<br />
luminosa stella alla capanna<br />
del Redentore”, questa la testimonianza<br />
di coloro che indossavano<br />
le “stellette sui baveri” con la<br />
speranza del ritorno in Italia dalle<br />
proprie famiglie. L’ulivo sul<br />
lato destro del lavoro artistico riporta<br />
all’ultimo Sacramento,<br />
l’olio Santo, e al simbolo della<br />
Pace.<br />
Questa opera della Madonna<br />
del Don, sarebbe stata collocata<br />
in una Chiesetta francescana rivestita<br />
in pietra.<br />
Un’altra grande opera di<br />
Leonardi “Girasole con Madonna<br />
del Don”, studiata da un “cri
tico d’arte” Leo Strozzieri, ritornando<br />
al richiamo forte della<br />
“Campagna di Russia” terminata<br />
con la Battaglia di<br />
Nikolajewka, ove molti soldati<br />
Alpini persero la vita... perchè<br />
non hanno fatto più ritorno!<br />
L’opera, un enorme “girasole”,<br />
fiore dedicato a quei morti,<br />
collocata nel Museo Russo, benedetta<br />
dal Santo Padre Benedetto<br />
XVI, grazie all’interessamento di<br />
Mons. Giacomino Feminò, Segretario<br />
per trentasette anni di<br />
Mons. Arrigo Pintonello, Cappellano<br />
sul Fronte Russo, che realizzò<br />
i Cimiteri Italiani in Russia,<br />
con il valido aiuto dei Cappellani.<br />
Una terracotta, quel “girasole”<br />
di 37 cm., con cornice circolare<br />
in ferro battuto contenente<br />
“quattro croci Mauriziane”, croci<br />
di ghiaccio, unite da filo spinato<br />
con germogli di fiori e foglie,<br />
smaltato a colori. Splendido lavoro<br />
dell’artigiano allievo maestro<br />
Sergio Duca, nipote di un Alpino<br />
“disperso a Nikolajewka”, eseguito<br />
nella bottega dei Ferri battuti<br />
italiani del maestro Bruno<br />
Mancia in Roma. il medaglione,<br />
opera di Leonardi, in terracotta,<br />
argilla di terra sabina, brunita,<br />
Sentiero Tricolore 16<br />
spennata con “oro” in foglia, un<br />
enorme girasole simbolo dei luoghi<br />
delle battaglie in quella terra<br />
ove molti sono stati i Caduti. La<br />
“Madonna del Don”, “Madonna<br />
del dolore” con il cuore trafitto<br />
da “sette spade”, contenente con<br />
le mani anche questa, una bolla<br />
piena di sabbia del Tevere, “ideale<br />
gemellaggio tra il Fiume russo<br />
Don e il fiume Sacro di Roma<br />
e della Cristianità” un altro filo<br />
spinato circonda la Madonna,<br />
quale chiusura come nel<br />
“Gulag”, e l’estremo sacrificio,<br />
la Corona di Spine di Cristo. Sulle<br />
“ligule” (petali) del girasole,<br />
incisi i nomi delle “Divisioni e dei<br />
Battaglioni” del CSIR e<br />
dell’ARMIR, e la scritta “da<br />
Roma a Nikolajewka” per non dimenticare,<br />
la stelletta militare<br />
quale “stella della vita” due tralci<br />
d’olivo, uno vecchio, “la<br />
Pace”, l’olio Santo, la fine della<br />
vita, e uno giovane che incarna la<br />
vita che continua.<br />
L’una e l’altra, due pregevoli<br />
opere, quale testimonianza nata<br />
dalle sapienti mani dell’artista<br />
Art. Alpino Silvano Leonardi,<br />
sono collocate distanti l’una dall’altra.<br />
La Madonna del Don, al<br />
Museo degli Italiani a Rossoch,<br />
portata il 1° Agosto <strong>2009</strong>, da un<br />
gruppo di camperisti condotti dal<br />
dr. Franco Marchi, in viaggio in<br />
Ucraina. L’icona è stata benedetta<br />
da Sua Santità Papa Benedetto<br />
XVI. La cerimonia del “Ricordo”<br />
verrà celebrata il 24 gennaio<br />
2010 prossimo.<br />
Roma. Via Cassia, Tomba di<br />
Nerone, 25 Gennaio <strong>2009</strong>. Sotto<br />
il sole sfilano giovani soldati,<br />
vecchi Reduci, alte gerarchie delle<br />
Forze Armate, rapppresentanti<br />
istituzionali, uniformi storiche, un<br />
alto ufficiale russo in divisa. Bandiere,<br />
divise, baluardi, medaglie<br />
che colorano il “giardino dei Caduti<br />
e Dispersi in Russia”, sognato<br />
dall’Alpino Silvano Leonardi<br />
e dal Comitato di Nikolajewka,<br />
per non dimenticare, ottenuto grazie<br />
all’intervento della Signora<br />
Ciampi e del Prefetto del Mese.<br />
Si commemora la ricorrenza del<br />
26 gennaio 1942, quando in Russia,<br />
in un villaggio di “ISBE” con<br />
i soldati in grado ancora di combattere,<br />
sfondarono col coraggio<br />
della disperazione le linee nemiche<br />
e riuscirono a salvare con il<br />
loro sacrificio circa “40 mila soldati<br />
Italiani”. L’assalto finale di<br />
Nikolajewka, il serpente dei soldati<br />
congelati, disarmati si scontrò<br />
con reparti russi attestati con<br />
carri armati, armi automatiche<br />
unica via di fuga, condannandoli<br />
a sicura morte. Il generale Luigi<br />
Riverberi alla testa dei suoi pochi<br />
soldati, validi, ancora armati<br />
“Alpini della Triedentina”, saltò<br />
incurante dal fuoco nemico su un<br />
semovente tedesco al grido<br />
“tridentina, avanti!”. La medaglia<br />
d’oro gli fu consegnata molti<br />
anni dopo quando era ormai nella<br />
riserva. Come non ricordare<br />
Gianfranco Chiti, da tenente meritò<br />
una Medaglia di bronzo a<br />
Verch Manon.
Sentiero Tricolore 17<br />
La Presidenza <strong>Nazionale</strong> UNSI, che da tempo, con tutti i componenti<br />
di Assoarma sollecita il Ministero della Difesa affinché<br />
si possa trovare un’intesa con l’Agenzia del Demanio per gli<br />
affitti di locazione delle Sezioni dislocate sul territorio <strong>Nazionale</strong>,<br />
si associa e pubblica la lettera che il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
dell’Ass. Decorati di M.O. Mauriziana Nastro Verde invia al<br />
Ministro della Difesa.<br />
Al Ministro della Difesa<br />
All’Onorevole Prof. Ignazio La Russa<br />
Oggetto: Canoni d’affitto delle Associazioi d’Arma<br />
che utilizzano strutture demaniali.<br />
Sono il Generale Luigi Federici, già Comandante Generale dell’Arma<br />
dei Carabinieri, oggi Presidente del’Associazione Decorati di M.O.<br />
Mauriziana “Nastro Verde”.<br />
Come certamente è noto a V.S.O.n.le, gli oneri di affitto per le Associazioni<br />
d’Arma che utilizzano strutture del Demanio sono stati elevati,<br />
con DPR 13 Set. 2005 n. 296 G.U. del 2/2 2006, al 37% del valore<br />
di mercato.<br />
Un costo insostenibile per la nostra piccola ma qualificata Associazione<br />
dei Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana, che nelle scuole,<br />
nelle università e nei Clubs propugna e difende i valori che stanno a<br />
cuore a ciascuno di noi.<br />
Annualmente l’Associazione “Nastro Verde” organizza oltre 50<br />
incontri in molte sedi del Paese per sensibilizzare i giovani sul senso<br />
dello Stato, della legalità, della Patria, sul valore della vita, sulla lotta<br />
al terrorismo, sull’impegno delle Forze Armate nelle missioni di pace,<br />
ecc.<br />
Purtroppo quale Presidente dell’Associazione sarò costretto ad assumere<br />
in proprio gli oneri per sanare la situazione debitoria esistente<br />
(circa 5.000 Eu.) e successivamente potrei essere costretto - mio malgrado<br />
- a procedere allo scioglimento del sodalizio, lasciando sempre<br />
più spazio e voce ai detrattori delle istituzioni.<br />
Tutto questo mentre Centri Sociali e no-global ottengono dalle<br />
Amm.ni locali sistemazioni di comodo “no cost”.<br />
Naturalmente non posso sottacere il rammarico degli associati, decorati<br />
di M.O. Mauriziana, che tanto hanno dato alle Istituzioni, si sentono<br />
dimenticati.<br />
Le chiedo quindi Sig. Ministro un Suo autorevole intervento per<br />
correggere, se possibile, questa situazione d’iniquità, o riducendo l’entità<br />
degli oneri come a suo tempo già sostenuto dal Suo Dicastero<br />
(vds. lettera Gabinetto del Ministro n. 1/98145/9.8.1/05/P del 22 nov.<br />
2005 all’oggetto canoni di allocazione applicati alle Ass. A.) o inserendo<br />
le Associazioni d’Arma fra gli Enti aventi diritto all’uso gratuito<br />
degli immobili demaniali Art. 9 del citato DPR 13 set. 2005 n. 296.<br />
Confido sulla Sua sensibilità per risolvere il problema.<br />
Gen. Luigi FEDERICI<br />
IL DDL 733<br />
IL PACCHETTO<br />
SICUREZZA<br />
E' LEGGE<br />
di Salvatore Scalia<br />
Dopo mesi di discussioni, rinvii<br />
e voti di fiducia è stato approvato<br />
definitivamente in Senato il disegno<br />
di legge 733, noto come “pacchetto<br />
sicurezza”: una legge che nega, secondo<br />
alcuni, i diritti fondamentali<br />
delle persone, siano esse migranti o<br />
native. Il pacchetto introduce il reato<br />
d’ingresso e soggiorno illegale,<br />
che colpisce le persone migranti, che<br />
secondo la sinistra italiana e parte<br />
della Chiesa: “cancella il loro diritto<br />
a esistere, all’assistenza sanitaria,<br />
all’istruzione e alla casa”. Quindi<br />
chi è senza permesso di soggiorno<br />
non potrà più ricevere cure mediche,<br />
riconoscere i figli alla nascita,<br />
sposarsi o inviare i soldi a casa. Si<br />
introducono le ronde mentre in nome<br />
del “decoro urbano” continuano gli<br />
sgomberi e la ghettizzazione degli<br />
insediamenti rom e le aggressioni di<br />
stampo razzista e xenofobo. Le ordinanze<br />
dei Sindaci limitano il diritto<br />
a incontrarsi nei parchi e nei luoghi<br />
pubblici o a manifestare per le<br />
strade e nelle università. Prima ancora<br />
di essere approvato, il pacchetto<br />
sicurezza ha già ucciso: dalla donna<br />
incinta morta dissanguata a Bari<br />
per la paura di quanto sta accadendo,<br />
creando spazi di dibattito sempre<br />
più ampi, moltiplicando le iniziative<br />
di dialogo in ogni città, facendo<br />
capire a tutti che non esistono<br />
solo diritti, ma principalmente doveri<br />
e che attraverso di essi si possono<br />
acquisire i diritti. Nel contempo si<br />
può discutere, capire meglio e migliorare<br />
il pacchetto sicurezza. Dobbiamo<br />
prendere la parola per capire<br />
insieme, italiani e migranti, a partire<br />
dai nostri territori, perché desideriamo<br />
una società aperta all’incontro tra<br />
tutti, per il rispetto reciproco e del<br />
territorio in cui si vive, perché l’unica<br />
sicurezza che vogliamo è la libertà:<br />
ma con diritti e doveri per tutti!
Sentiero Tricolore 18<br />
L’Avvocato risponde<br />
studio.legale@modesti-associati.191.it<br />
Faccio parte di un condominio<br />
formato da sei appartamenti. Un<br />
proprietario di un’unità ha<br />
accumulato, nel corso di quattro<br />
anni, circa 3.500 euro di spese<br />
condominiali. Seppure con buon<br />
ritardo, abbiamo deciso di affidare il<br />
recupero del credito ad un legale ma,<br />
al momento di iniziare gli atti,<br />
abbiamo appreso che il condomino è<br />
fallito e che il suo appartamento sarà<br />
venduto all’asta. L’avvocato, non<br />
potendo procedere singolarmente nei<br />
confronti del fallito, si è limitato a<br />
consigliare di insinuarci nel<br />
fallimento per il recupero del credito<br />
condominiale. Non sapendo se sarà<br />
possibile ottenere quanto vantiamo<br />
direttamente dal curatore fallimentare,<br />
vorrei sapere se potremo<br />
rivalerci per il credito su chi<br />
acquisterà all’asta l’appartamento.<br />
L’ipotesi delineata dal lettore,<br />
tutt’altro che infrequente nella pratica,<br />
pone dei seri problemi relativi alla<br />
recuperabilità delle spese di un<br />
condomino moroso. Come regola<br />
generale, va ricordato che, in questi<br />
casi, è richiesta la massima tempestività<br />
d’intervento non appena la morosità si<br />
verifica: non ha molto senso lasciare<br />
trascorrere il tempo ed accumulare<br />
annualità di spese condominiali che,<br />
come vedremo, potrebbero essere poste<br />
a carico dei singoli condomini.<br />
Tornando al caso segnalato, alla<br />
pronuncia della sentenza dichiarativa di<br />
fallimento è interdetta ogni azione<br />
individuale sui beni del debitore-fallito,<br />
dovendo i vari crediti filtrare attraverso<br />
la verifica degli organi della procedura.<br />
Vengono, quindi, presentate da tutti i<br />
creditori le cosiddette “istanze di<br />
insinuazione al passivo”, le domande,<br />
cioè, mediante le quali si chiede al<br />
fallimento il pagamento del proprio<br />
credito. Assai correttamente, quindi, è<br />
stato consigliato, per intanto, di seguire<br />
tale procedura. Non è detto, tuttavia e<br />
com’è ben noto, che il fallimento riesca,<br />
poi, a soddisfare i vari creditori,<br />
nemmeno nell’ipotesi in cui si riescano<br />
a cura di Diego Modesti<br />
a vendere tutti i beni del debitore. Qual<br />
è, quindi, la sorte del credito del<br />
condominio in quest’ultima eventualità?<br />
L’immobile acquistato all’asta<br />
viene liberato da ogni peso e chi compra<br />
non risponde di alcun debito del<br />
precedente proprietario. La giurisprudenza,<br />
tuttavia, ritiene applicabile anche<br />
al nuovo acquirente la disciplina di cui<br />
all’art.63, 2°comma, delle “Disposizioni<br />
per l’attuazione del codice<br />
civile”, il quale stabilisce che “chi<br />
subentra nei diritti di un condomino è<br />
obbligato, solidalmente con questo, al<br />
pagamento dei contributi relativi<br />
all’anno in corso e a quello precedente”.<br />
Per le annualità antecedenti alle ultime<br />
due, tuttavia, il debito dovrà essere<br />
ripartito in proporzione alle quote<br />
millesimali di ciascun condomino, fatta<br />
eccezione per chi ha acquistato<br />
l’immobile all’asta che risponde, come<br />
visto, limitatamente alle ultime due<br />
annualità.<br />
A seguito di un incidente stradale<br />
da me non provocato ho riportato dei<br />
danni alla mia vettura che, tuttavia,<br />
la mia assicurazione non ha voluto<br />
riconoscere. Instaurata, così, una<br />
causa davanti al Giudice di Pace, la<br />
mia compagnia è stata condannata a<br />
risarcirmi i danni nella misura di<br />
1.500 euro. Il Giudice, ciò malgrado,<br />
ha ritenuto di compensare le spese tra<br />
le parti “vista la particolarità del<br />
caso”. In sostanza, ho dovuto pagare<br />
il mio avvocato, vanificando quasi del<br />
tutto i benefici della condanna a mio<br />
favore. A me pare che non sia corretta<br />
questa facoltà di compensazione delle<br />
spese quando una parte vince<br />
totalmente la causa e vorrei un parere<br />
sulla possibilità di proporre appello<br />
per vedermi riconosciute le spese del<br />
primo grado di giudizio.<br />
La legge n.263/2005 ha innovato<br />
profondamente la disposizione<br />
dell’articolo 92 del codice di procedura<br />
civile in merito alla distribuzione del<br />
carico delle spese nel giudizio,<br />
stabilendo che il giudice possa<br />
compensare le spese, in tutto o in parte,<br />
se vi è soccombenza reciproca o<br />
concorrono altri giusti motivi,<br />
esplicitamente indicati nella motivazione.<br />
Diversamente, le spese, come<br />
si dice in gergo curiale, seguono la<br />
soccombenza, ossia chi perde paga.<br />
In pratica, mentre con la soccombenza<br />
reciproca (ad es., chiedo<br />
1.000 ma il giudice mi riconosce 500<br />
per effetto del contro-credito vantato dal<br />
mio avversario) non v’è alcun obbligo<br />
di specificare il perché si compensano<br />
le spese, essendo questo piuttosto<br />
evidente (entrambe le parti hanno un po’<br />
vinto e un po’ perso e perciò è giusto<br />
che ciascuna paghi il proprio avvocato),<br />
quando una parte risulti totalmente<br />
vittoriosa nel giudizio il potere del<br />
giudice di compensare ugualmente le<br />
spese incontra il doppio limite della<br />
sussistenza dei “giusti motivi” e della<br />
loro specifica elencazione.<br />
Non basta, pertanto, come (troppo)<br />
spesso accadeva in passato, affermare<br />
in motivazione che “sussistono giusti<br />
motivi per compensare le spese”: tali<br />
“giusti motivi”, con la novella<br />
legislativa del 2005 di cui si è detto,<br />
vanno “esplicitamente indicati” dal<br />
giudice nella motivazione del<br />
provvedimento.<br />
In applicazione di tale principio, la<br />
Corte di Cassazione, decidendo un caso<br />
del tutto analogo a quello indicato dal<br />
lettore, ha recentemente e correttamente<br />
stabilito che l’esigenza della specifica<br />
motivazione non è soddisfatta quando<br />
la compensazione si basa sulla<br />
“peculiarità della fattispecie”, in quanto<br />
tale formula è del tutto criptica e non<br />
consente il controllo sulla congruità<br />
delle ragioni poste dal giudice a<br />
fondamento della sua decisione<br />
(Cassazione, Sezione I, sentenza del 30<br />
maggio 2008, n.14563).<br />
Si ritiene, pertanto, di esprimere<br />
parere senz’altro favorevole in ordine<br />
all’appellabilità della sentenza di primo<br />
grado in punto spese.
Ritengo, con molti altri, che<br />
l’amplissima diffusione delle Case<br />
di Riposo per anziani se, per<br />
un verso, sia da collegarsi al<br />
generalizzato allungamento della<br />
vita media umana, per altro verso<br />
rappresenti anche un sicuro<br />
indizio dell’indebolimento<br />
dell’istituto naturale della<br />
famiglia ormai sostituito largamente<br />
da forme di convivenza<br />
libere e, per questo, meno impegnative<br />
in fatto di responsabilità<br />
e reciprocità di doveri.<br />
Fra le molteplici e certo non<br />
ultime cause di una trasformazione<br />
sociale così profonda,<br />
possiamo annoverare inoltre un<br />
diverso approccio dei giovani<br />
verso la senilità, l’allentamento<br />
dei vincoli parentali e l’emergere<br />
di una concezione edonistica della<br />
vita.<br />
Collateralmente alla diffusione<br />
delle Case di Riposo per Anziani,<br />
la dilagante moda di ricorrere<br />
all’opera delle c.d. “badanti”<br />
straniere è un altro sicuro indizio<br />
della nostra ormai acquisita<br />
indisponibilità ad accudire ai<br />
nostri vecchi.<br />
Riallacciandoci, ora, al discorso<br />
sulle Case di Riposo,<br />
converremo, dunque, che esse, sul<br />
piano sociale, sono sostitutive di<br />
una funzione – quella di accudire<br />
ai vecchi - la cui naturale ed<br />
ideale collocazione dovrebbe<br />
coincidere con il naturale ambito<br />
familiare.<br />
Tutti noi, per le circostanze le<br />
Sentiero Tricolore 19<br />
CASE DI RIPOSO<br />
PER ANZIANI - FOLLINA<br />
di Goffredo Pinzuti<br />
più varie, conosciamo taluna di<br />
queste strutture di accoglienza di<br />
solito, almeno qui al Nord,<br />
decorose e gestite in modo<br />
ammirevole e, per questo,<br />
possiamo con sicurezza anche<br />
affermare che esse, proprio in<br />
forza del loro carattere sociale,<br />
sono sempre inadeguate ad<br />
assicurare ai loro ospiti quel<br />
calore umano e quell’intimità di<br />
cui essi hanno specialmente<br />
bisogno.<br />
Esprimeremo, dunque, un<br />
giudizio negativo su tali strutture?<br />
No di certo.<br />
La loro funzione, largamente<br />
sostitutiva di capacità che<br />
abbiamo smarrito e della rarefatta<br />
funzione familiare, molto più che<br />
meritoria è da ritenersi tuttavia<br />
fondamentale.<br />
Proprio a causa di quella loro<br />
inadeguatezza nell’offerta d’intimità<br />
e di affetto, più che aumentarne<br />
il comfort, si dovrebbero,<br />
ritengo, ricercare i modi per<br />
soddisfare le esigenze umane di<br />
contatto, di dialogo e d’intimità<br />
in modo da rendere meno traumatico,<br />
specie al momento del ricovero,<br />
il distacco, sempre definitivo,<br />
dalla famiglia.<br />
E la nostalgia della casa e di<br />
tutto ciò che ne faceva il luminoso<br />
e sicuro rifugio, infatti, il comune<br />
sottofondo di tante amarezze, rese<br />
più cupe ed insistenti proprio da<br />
quel “riposo” che, costringendo<br />
a lunghe ore di silenzioso oziare,<br />
costringe anche al quotidiano<br />
incessante rimescolamento di<br />
memorie di un passato, ahimè,<br />
senza futuro.<br />
Così noi, insieme consapevoli<br />
dell’importanza della funzione<br />
assolta da queste strutture e della<br />
loro contemporanea incapacità di<br />
coronarla di quel calore umano<br />
del quale specialmente è sentita<br />
la necessità, abbiamo assegnato<br />
una costante priorità, nella nostra<br />
possibile azione sociale, ai<br />
contatti, comunque gestiti, con gli<br />
ospiti di queste Case di Riposo.<br />
Siamo consapevoli che è ben<br />
poco ciò che possiamo offrire, ma<br />
sappiamo anche che ciò che<br />
offriamo - momenti di contatto<br />
umano e di allegria - è sempre<br />
visibilmente gradito e costituisce<br />
oggetto di grata memoria<br />
rasserenante, perché va nella<br />
direzione dei loro più profondi<br />
desideri: sentirsi ancora parte viva<br />
e non dimenticata di una società.<br />
Il nostro compito è agevolato,<br />
qui a Conegliano, dalla circostanza<br />
che la Sezione può contare<br />
sulla sensibilità al problema e<br />
sull’abnegazione di soci perfettamente<br />
inseriti, anche per altre<br />
attività di rilevanza sociale,<br />
nell’ambiente cittadino che,<br />
pertanto, conoscono perfettamente.<br />
Non è stato, così, difficile, per<br />
Diego ORLANDINI e per<br />
Riccardo BONOTTO, organizzare,<br />
il 4 giugno scorso, presso la<br />
Casa di Riposo per Anziani di<br />
Follina - meglio conosciuta come<br />
R.S.A. San Giuseppe - due orette<br />
di sana allegria per gli ospiti di<br />
quella Casa.<br />
Ricercata ed ottenuta, a nome
e per conto della Sezione, la<br />
disponibilità del Gruppo<br />
folkloristico “LA FRASCA” di<br />
Treviso e quella della Direttrice<br />
della Casa di Riposo, lo spettacolo<br />
a favore degli ospiti ha<br />
potuto aver luogo.<br />
Tutti rigorosamente volontari<br />
e ciascuno con specifica abilità –<br />
di canto, di ballo, di recitazione,<br />
di fisarmonicista, etc. – i<br />
quattordici elementi del Gruppo<br />
formano davvero un piacevolissimo<br />
ed affiatato complesso di<br />
semplice e frizzante vitalità.<br />
Cantano, ballano, si esibiscono<br />
isolati, a piccoli gruppi o tutti<br />
insieme, raccontano barzellette,<br />
costruiscono gustose scenette,<br />
diretti magistralmente dal<br />
Maestro e Capo Gruppo SME-<br />
AZZETTO e accompagnati dalla<br />
sua fantastica fisarmonica. E tutto<br />
in rigoroso dialetto trevisano.<br />
A poco a poco gli ospiti,<br />
comodamente seduti dinanzi<br />
all’improvvisato palcoscenico,<br />
appaiono visibilmente coinvolti<br />
nelle piacevoli finzioni: alcuni,<br />
fra i più saldi sulle gambe, tentano<br />
volentieri passi di danza con i<br />
ballerini o ballerine del Gruppo<br />
e tutti, naturalmente, ascoltano<br />
sognanti ed arieggiano sommessamente,<br />
vecchie non dimenticate<br />
canzoni – Piemontesina,<br />
Rosellina, Paesanella, E’<br />
arrivato l’ambasciatore, – ed<br />
altre consimili.<br />
La sala è, ora, un brusio di<br />
allegri commenti.<br />
Sono così trascorse, davvero<br />
troppo veloci, quasi due ore.<br />
E’ bastato così poco per donare<br />
loro un po’ di serenità e l’occasione<br />
di una grata memoria.<br />
Una serenità s’impossessa<br />
anche di noi, ospiti, per così breve<br />
tempo, di quella Casa. insieme a<br />
tanta voglia di ritornare.<br />
Sentiero Tricolore 20<br />
Seminario di approfondimento<br />
SERIAL KILLER<br />
Fenomenologia dell’omicidio seriale<br />
e il caso del Mostro di Firenze<br />
Si è tenuto, presso il Meeting<br />
Point del Magri’s Hotel di Napoli<br />
il Seminario di approfondimento<br />
“SERIAL KILLER -<br />
Fenomenologia dell’omicidio<br />
seriale & il caso del Mostro di<br />
Firenze”. Promosso da: CRIMI-<br />
NISERIALI - Centro Studi e Ricerche<br />
in Psicologia clinica &<br />
Criminologia - e con il Patrocinio<br />
dell’<strong>Unione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
Sottufficiali Italiani. (UNSI).<br />
Alla presenza del V. Presidente<br />
della Sezione UNSI “Filippo<br />
Pucino” di Napoli, cav. Luigi Delicato,<br />
e del Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
UNSI S.I. Alfredo De<br />
Ienner a cui va il ringraziamento<br />
di CRIMINISERIALI per aver<br />
fortemente creduto in questo<br />
evento culturale e formativo, il<br />
Direttore di CRIMINISERIALI<br />
Dr. Fabio Delicato, ha aperto i<br />
lavori trattando come primo intervento<br />
l’introduzione al fenomeno<br />
dei Serial-Killer.<br />
L’intervento era teso a fornire<br />
una panoramica del fenomeno<br />
Serial-Killer proponendo alla platea<br />
gli studi scientifici effettuati<br />
a partire dai primi approcci<br />
dell’F.B.I. Statunitense, passando<br />
per classificazioni e definizioni<br />
più moderne.<br />
Con un approccio multifattoriale<br />
si è cercato di comprendere<br />
la psicogenesi dei Serial-Killer<br />
evidenziando, come molti autori<br />
internazionali sostengono,<br />
l’importanza delle frequenti difficoltà<br />
intrafamiliari e di relazio-<br />
di Fabio Delicato<br />
ne in età adolescenziale di molti<br />
di questi soggetti.<br />
Affrontando in seguito l’aspetto<br />
delle potenziali Psicopatologie<br />
dei Serial-killer si concludeva affrontando<br />
il tema dell’imputabilità,<br />
e l’eventuale applicazione<br />
dell’art. 88 c.p. secondo cui: non<br />
è imputabile chi, nel momento in<br />
cui ha commesso il fatto, era, per<br />
l’infermità, in tale stato di mente<br />
da escludere la capacità di intendere<br />
o di volere. E dell’art. 89 c.p.<br />
secondo cui: chi, nel momento in<br />
cui ha commesso il fatto, era, per<br />
infermità, in tale stato di mente<br />
da scemare grandemente, senza<br />
escluderla, la capacità di intendere<br />
o di volere, rispondere al reato<br />
commesso ma la pena è diminuita.<br />
La seconda parte del Seminario<br />
era dedicata ai delitti del Mostro<br />
di Firenze; un funzionario<br />
della Polizia di Stato, studioso del<br />
fenomeno, ha affrontato con la<br />
platea il caso, mostrando<br />
incongruenze dubbie e varie ipotesi<br />
investigative.<br />
La condanna del solo Pacciani,<br />
le indagini sui “compagni di merende”<br />
non hanno fatto ancora<br />
piena luce su tutti gli eventi; le<br />
indagini su eventuali mandanti,<br />
sono tutt’oggi in corso di svolgimento.<br />
CRIMINISERIALI ringrazia<br />
tutti i partecipanti, nonché l’<strong>Unione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> Sottufficiali Italiani<br />
che ha patrocinato l’evento.
Era una brutta serata,<br />
veramente brutta,quella sera<br />
del 30 Novembre. C’era tanta<br />
nebbia che la visibilità si era<br />
ridotta a poco più di 50 metri.<br />
A causa della gran nebbia il<br />
cambio della notte arrivò a Monte<br />
Venda circa alle ore 20.00 con<br />
quasi mezz’ora di ritardo.<br />
Il traffico aereo era piuttosto<br />
scarso, c’erano alcuni aerei civili<br />
in sorvolo, e un traffico militare<br />
diretto ad Aviano, trasferito in<br />
contatto alla TWR, per<br />
l’atterraggio, poco prima del<br />
cambio.<br />
Dopo alcuni minuti la torre di<br />
controllo chiama dicendo che il<br />
traffico era ancora in volo sul<br />
campo di Aviano in attesa di<br />
miglioramento del tempo e<br />
chiedeva, intanto, vari bollettini<br />
Sentiero Tricolore 21<br />
Una brutta<br />
bella serata<br />
di Ciro Papa<br />
meteo. Il tempo era veramente<br />
brutto in tutta Italia. C’era solo<br />
qualche aeroporto con visibilità<br />
abbastanza buona, fra questi<br />
Cameri, Napoli e qualche altro col<br />
tempo discreto ma in peggioramento.<br />
Dopo poco Aviano<br />
richiama dicendo che il traffico<br />
era ancora in contatto con loro e<br />
che il tempo era peggiorato, di<br />
conseguenza si pensava a un<br />
aeroporto alternato dove poter<br />
dirottare gli aerei. Mah!.. E dove<br />
poterli mandare? E’ vero che c’era<br />
Cameri o Napoli ,ma l’autonomia<br />
degli aerei era sufficiente solo per<br />
arrivarci; e se nel frattempo le<br />
condizioni meteo peggioravano?<br />
Come del resto era previsto,al<br />
punto da non poter atterrare?<br />
Grande e angoscioso problema!<br />
Mi venne allora un idea!<br />
Perché non mandarli a Monaco?<br />
La distanza da Aviano non era<br />
molta e si era a conoscenza di un<br />
tempo meteorologico buono con<br />
ottima visibilità.<br />
L’idea era buona, anzi ottima;<br />
ma c’era di mezzo l’Austria. Gli<br />
aerei militari non possono<br />
sorvolare quel territorio se non<br />
provvisti di una speciale<br />
autorizzazione chiamata “diplomatic<br />
clearance”.<br />
Telefonammo allora subito a<br />
Vienna per una urgente e fattiva<br />
collaborazione. Tutti si misero a<br />
disposizione per questa ormai<br />
divenuta una vera priorità. Dopo<br />
l’ok di Vienna per il sorvolo<br />
dell’Austria, telefonammo a<br />
Monaco per coordinare il<br />
dirottamento degli aerei sul suo<br />
aeroporto. Il primo fece quota su<br />
Aviano fino a livello di volo 150<br />
(5000mt) e istruito poi a dirigersi<br />
verso il radiofaro di Bolzano e<br />
quindi di Innsbruk; tutto questo<br />
per superare le montagne a est del<br />
campo e per poi essere visti dal<br />
radar di Monaco. Si cominciava<br />
a respirare un po’di nervosismo,<br />
accompagnato da una sentita<br />
preoccupazione. Il carburante<br />
cominciava a scarseggiare e la<br />
voce dei piloti,sebbene consolati<br />
da noi,diventava sempre più<br />
nervosa e balbettante. Intanto<br />
tutto il Personale dell’aeroporto di<br />
Monaco fu allertato per questa<br />
ormai divenuta una vera<br />
emergenza,a Vienna inoltre, fu<br />
chiesto di accendere le luci della<br />
pista di atterraggio di Innsbruk,
aeroporto Austriaco lunga la rotta,<br />
degli aerei, dove sapevamo che le<br />
condizioni meteo erano molto<br />
buone ed il campo situato non<br />
molto lontano dalla base di<br />
Aviano. Intanto il primo<br />
aereo,cioè il capo pattuglia, fu<br />
identificato e trasferito in contatto<br />
con il radar di Monaco, così fu<br />
fatto per gli altri tre A10s aerei a<br />
reazione non belli ma molto<br />
veloci e di una precisione<br />
infallibile. Riformatasi, la pattuglia<br />
fece rotta per l’aeroporto di<br />
Monaco dove il tempo rimaneva<br />
ancora molto bello e con ottima<br />
visibilità.<br />
Intanto eravamo tutti in<br />
nervosa attesa che qualcuno ci<br />
chiamasse per dirci come stavano<br />
andando le cose. Dopo poco,<br />
finalmente, chiama Monaco<br />
dandoci una brutta notizia:<br />
avevano perso il contatto radar e<br />
radio. con gli aerei. Ci fu un<br />
silenzio tombale, ci guardammo<br />
tutti in faccia senza dire una sola<br />
parola, mi sentii un freddo che<br />
attraversò tutta la mia schiena e<br />
non avevo più voce per rispondere<br />
al telefono, Tutti rimanemmo<br />
Sentiero Tricolore 22<br />
fermi e molto preoccupati per<br />
alcuni minuti, fino a quando<br />
Vienna chiama dicendo che gli<br />
aerei erano sull’aeroporto di<br />
Innsbruk e che il primo era in fase<br />
di atterraggio Ci fu un grido di<br />
soddisfazione, i nostri volti si<br />
illuminarono di gioia e tranquillità.<br />
Uno dopo l’altro gli aerei<br />
atterrarono e con la “follow me”<br />
istruiti ad andare sull’area di<br />
parcheggio dove vennero circondati<br />
dalla polizia austriaca per<br />
i dovuti controlli. Ci fu riferito poi<br />
che l’ultimo cioè il quarto aereo<br />
rimase fermo in fondo pista<br />
perché il suo carburante era<br />
terminato. Cosa era successo? Gli<br />
aerei fatto quota su Aviano si<br />
erano diretti verso il radiofaro di<br />
Bolzano per poi proseguire in<br />
rotta per Monaco. Sorvolando<br />
Innsbruk, aeroporto che si trova<br />
lungo la rotta, avevano notato la<br />
pista di atterraggio illuminata e,<br />
senza esitare un solo istante, si<br />
erano allineati per perdere quota<br />
ed andare giù per l’atterraggio.<br />
Tutto, grazie a Dio, si era<br />
risolto nel migliore dei modi.<br />
Cominciarono le telefonate di<br />
approvazione e di ringraziamenti;<br />
anche i piloti dopo poco telefonarono<br />
ringraziandoci per tutto<br />
quello che era stato fatto e in<br />
special modo per l’iniziativa<br />
presa. Si seppe poi che il giorno<br />
dopo telefonò il comandante<br />
dell’aeroporto militare di Francoforte<br />
chiedendo il nome del<br />
supervisore e del capo turno per<br />
un eventuale encomio. Dopo<br />
alcuni giorni l’encomio arrivò con<br />
tanto di medaglia e pergamena di<br />
attestato; alla faccia del mio<br />
comandante che venendo a<br />
conoscenza dei fatti seppe solo<br />
dire hanno fatto il loro dovere.<br />
Dovette poi ricredersi e in un<br />
certo qual modo fare anche lui<br />
una lettera di encomio e<br />
festeggiare l’evento con tanto di<br />
brindisi al Circolo Sott.1i alla<br />
presenza del Comandante Generale,<br />
alcuni colleghi e di alcuni<br />
militari americani.<br />
Questa è la storia di una sera<br />
di servizio che si risolse con tanta<br />
gioia, felicità e anche soddisfazione<br />
per l’essere stati d’aiuto ad<br />
altri che avevano avuto bisogno<br />
di noi.
Sentiero Tricolore 23<br />
Il cuore delle sezioni<br />
Sezione di RIVA DEL GARDA<br />
Festa<br />
alpina<br />
a malga<br />
Zures<br />
di Leopoldo Lorenzin<br />
La Sezione UNSI Alto Garda<br />
e Ledro ha organizzato, nei giorni<br />
5 - 6 luglio u. sc. in collaborazione<br />
con il Gruppo Alpini di Mago ed<br />
in occasione dell’annuale Festa<br />
Alpina a Malga Zures, una<br />
cerimonia con celebrazione della<br />
S. Messa alla Chiesetta di Dosso<br />
Casina, in ricordo dei Caduti di<br />
tutte le guerre ed in particolare in<br />
memoria dello scomparso<br />
giovane Presidente UNSI Enzo<br />
a cura di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />
Santa Messa alla<br />
Chiesetta di Dosso Casina<br />
Pueroni, promotore lo scorso<br />
anno di tale iniziativa.<br />
In tale occasione sono stati<br />
raccolti fondi da devolvere ai<br />
bimbi bielorussi di Klimovici -<br />
Regione Mogliev.<br />
Analoga Cerimonia Alpina in<br />
onore dei Caduti con deposizione<br />
di corone al Monumento e S.<br />
Messa al Campo si sono svolte il<br />
19 luglio ad Arco, in località Prabi<br />
nonché il 26 luglio presso il parco<br />
feste Lago di Tenno cui hanno<br />
partecipato un folto numero di<br />
Soci UNSI Alto Garda e Ledro e<br />
con la presenza del nipote Renzo<br />
Galas, portatore della M.O.V.M.<br />
Bruno Galas.
Sezione di MILANO<br />
Presso lo stabilimento militate<br />
di Noceto (PR) sono iniziati<br />
i corsi per operatori della sicurezza<br />
sotto l'egida dell'Agenzia<br />
Industrie Difesa, ente del<br />
Ministero della Difesa. I docenti<br />
che compongono la neonata<br />
Accademia sono professionisti di<br />
alto livello che, consociatisi, sono<br />
stati scelti per le loro capacità al<br />
fine di fornire una vera e propria<br />
preparazione a tutti coloro che<br />
operano nel campo della sicurezza.<br />
Il giorno dell'inaugurazione si<br />
é svolta un'esibizione, ripresa da<br />
emittenti locali e nazionali<br />
(RAITRE), che ha visto gli Insegnanti<br />
dimostrare sul campo le<br />
loro capacità. Le materie trattate<br />
sono state: bonifica esplosivi,<br />
materie giuridiche, test psicologici,<br />
tiro con armi da fuoco,<br />
superamento ostacoli e difesa<br />
personale.<br />
All'esibizione hanno assistito<br />
numerose Autorità Militari e Civili<br />
- tra i tanti ricordiamo il Colonnello<br />
Ing. Di Lauro, Comandante<br />
della Base, i Comandanti<br />
della Polizia Municipale di Parma<br />
e Noceto e il Sindaco di<br />
Noceto dott. Fecci - che hanno<br />
manifestato un grande entusiasmo.<br />
Si è appena concluso il primo<br />
corso per operatori della sicurezza<br />
che ha visto come allievi i Vigili<br />
Urbani di Parma e Noceto,<br />
che hanno terminato in maniera<br />
positiva l’intero iter di prove ri-<br />
Sentiero Tricolore 24<br />
ACCADEMIA DELLA SECURITY<br />
A.I.D. (Agenzia Industrie Difesa)<br />
L'U.N.S.I. E' PRESENTE<br />
di Franco Lococo<br />
I soci U.N.S.I. Lococo e Savoia ritratti prima di un lancio con il paracadute.<br />
chieste.<br />
Gli Insegnanti della Difesa<br />
Personale, selezionati dall'A.I.D.,<br />
sono stati i Maestri (C.O.N.I.) di<br />
karate Franco Lococo e Nicola<br />
Savoia dell’Accademia di Arti<br />
Marziali A.K.F. - Italia.<br />
Franco Lococo e Nicola Savoia<br />
sono iscritti alla Sezione<br />
U.N.S.I. di Milano da molti anni<br />
e, in qualità di “riservisti”, hanno<br />
partecipato, spesso con buoni<br />
piazzamenti, a molte gare di pattuglia<br />
(citiamo tra le tante San<br />
Marco '98, Lario 2000, Lombardia<br />
2002, La Sforzesca 2002/2003<br />
ecc.), sempre sotto le insegne<br />
dell'U.N.S.I.<br />
Da alcuni anni impegni professionali<br />
e familiari li hanno tenuti<br />
lontani dal “servizio attivo”, ma<br />
hanno sempre dimostrato il loro<br />
affettuoso attaccamento all'<br />
U.N.S.I., ostentando orgogliosamente<br />
il distintivo anche durante<br />
il corso di Paracadutismo A.N.P.<br />
d’I. svolto con successo alcuni<br />
anni orsono.<br />
I prossimi corsi in programma<br />
dell'Accademia APSO si svolgeranno<br />
sempre presso lo stabilimento<br />
militare di Noceto e saranno<br />
destinati alla Polizia Municipale<br />
di altri Comuni, a Corpi Militari<br />
e ad addetti alla sicurezza.<br />
I Maestri Lococo e Savoia<br />
hanno ricevuto, dopo la cerimonia<br />
conclusiva presso il Circolo<br />
Militare della Base, l’attestato di<br />
docenza per la difesa personale.
Sezione di GENOVA<br />
Festa della<br />
Guardia di<br />
Finanza<br />
di Carlo Chiappero<br />
Con una imponente manifestazione<br />
religiosa, si è tenuta nel<br />
Duomo di San Lorenzo, la solenne<br />
ricorrenza di San Matteo,<br />
Patrono del Corpo della Guardia<br />
di Finanza.<br />
La celebrazione della Santa<br />
Messa è stata officiata da S.E. il<br />
Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente<br />
C.E.I., alla presenza di<br />
tutti i più alti gradi dell'emerito<br />
Corpo della G.d.F., dei rappresentanti<br />
di tutte le FF.AA., delle Autorità<br />
civili, delle Associazioni<br />
d'Arma con i loro labari e bandiere,<br />
del personale dei Vigili del<br />
Fuoco e della Croce Rossa, ai<br />
quali si è unita la grande folla dei<br />
cittadini memori dell'insostituibile<br />
apporto dato dai Finanzieri<br />
nella lotta alla criminalità organizzata.<br />
Il Cardinale Bagnasco ha ricordato<br />
- nell'occasione - il sacrificio<br />
dei sei parà italiani caduti a<br />
Kabul, elogiandone il comportamento<br />
e l'esempio: troppo spesso<br />
ci si dimentica che i nostri militari<br />
sono impiegati in una missione<br />
di pace e di aiuto a quelle popolazioni.<br />
Il Comandante del Comando<br />
Regionale Liguria della G.d.F.,<br />
Generale Flavio Zanini, ha - a<br />
sua volta - illustrato la indefessa<br />
attività del Corpo, impiegato in<br />
molteplici incarichi intesi sempre<br />
al mantenimento della legalità e<br />
della sicurezza.<br />
Sentiero Tricolore 25<br />
Ricordo dei Caduti in Afghanistan<br />
La cripta del Monumento ai<br />
Caduti, sita nell'imponente Piazza<br />
della Vittoria, ha richiamato -<br />
con la sua sacralità - la presenza<br />
di Autorità militari e civili, Reparti<br />
delle varie Forze Armate, la totalità<br />
delle Associazioni d'Arma<br />
e Patriottiche e tanti comuni cittadini,<br />
tutti uniti - con grande<br />
commozione - nel ricordo dei sei<br />
Parà della Folgore uccisi in<br />
Afghanistan.<br />
La cerimonia celebrata da<br />
Monsignor Denegri, che ha portato,<br />
con toccanti parole, il cordoglio<br />
del Cardinale Angelo<br />
Bagnasco (impegnato a Roma) e<br />
dell'intera arcidiocesi di Genova,<br />
è proseguita con la Sua<br />
prolusione: "Celebrare questa<br />
Messa significa ricordare il valore<br />
dei sei militari italiani caduti<br />
in Afghanistan. I tanti labari<br />
d'Arma presenti oggi lo testimoniano".<br />
Il Comandante Esercito Liguria,<br />
Generale Piercorrado Meano,<br />
ha sottolineato come in questa<br />
giornata ed in tutte le città italiane,<br />
sedi di Comandi Militari, è<br />
stato dato un commosso e solenne<br />
saluto alle vittime di Kabul.<br />
“Sezione” di TARANTO<br />
Campionati Master di Atletica Leggera:<br />
un Sottufficiale U.N.S.I. vince il titolo italiano.<br />
di Antonello Ciavarelli<br />
Lo scorso 19, 20, 21 giugno si<br />
sono svolti a Cattolica (RN) i<br />
campionati di Atletica leggera<br />
categoria Master. Era presente<br />
anche il Maresciallo Antonello<br />
Ciavarelli, tra l’altro Commissario<br />
straordinario dell’U.N.S.I. provincia<br />
di Taranto il quale ha vinto il<br />
titolo italiano di categoria nella<br />
staffetta. Ha inoltre vinto le sue<br />
batterie nei 100 m. e 200 m. con il<br />
tempo rispettivamente di 12”63 e<br />
25”47, classificandosi 9° e 11° in<br />
graduatoria generale.<br />
Le prestazioni sono di tutto<br />
rilievo in considerazione della<br />
presenza dei più forti atleti italiani<br />
del momento ed in considerazione<br />
soprattutto delle condimeteo a dir<br />
poco proibitive (temperature rigide,<br />
pioggia e vento contrario), che<br />
comunque non hanno impedito il<br />
regolare svolgersi della competizione.<br />
Ciavarelli, esprime la sua<br />
soddisfazione perché è stata una<br />
importante occasione, per portare<br />
in alto il nome dei Sottufficiali, ed<br />
esprime l’auspicio che i valori dello<br />
sport possano sempre più essere<br />
vissuti anche nel mondo militare.
Sentiero Tricolore 26<br />
Sezione di GENOVA Sezione di PISA<br />
RICORDO DI UN “SEMPLICE”<br />
SOMMERGIBILISTA<br />
Ricorre nel mese di Settembre<br />
l'anniversario di un indimenticabile<br />
gesto compiuto da un nostro<br />
vecchio associato, il Capo di 3^<br />
classe “Irmo Dagranaiola”. Il<br />
mattino del 9 settembre del 1943,<br />
venne deciso dai Comandi militari<br />
dell'epoca, l'inabissamento del<br />
sommergibile "ARADAM", ancorato<br />
nel porto di Genova, per impedire<br />
che un mezzo subacqueo<br />
tecnicamente prezioso per quei<br />
tempi, cadesse nelle mani dei tedeschi,<br />
già presenti - nella loro immediata<br />
occupazione - lungo tutti<br />
i moli del porto, con numerosi carri<br />
armati.<br />
Il Capo di 3^ classe, Dagranaiola,<br />
si preoccupò, nonostante<br />
l'ordine di abbandonare lo scafo,<br />
di salvare l'inabissamento del "jek"<br />
e della "fiamma" del sommergibile<br />
stesso. Il sommergibile "ARA-<br />
DAM" aveva gloriosamente e vittoriosamente<br />
operato lungo l'intero<br />
conflitto iniziato nel 1940 ed era<br />
a Genova per risanare "alcune ferite"<br />
proprio nei giorni del tragico<br />
Sezione di LEGNAGO<br />
La scorsa estate ho trascorso<br />
alcuni giorni di vacanza con la<br />
mia famiglia a S. Benedetto del<br />
Tronto (AP). Durante la mia<br />
permanenza ho potuto godere<br />
dell’ospitalità dello stabilimento<br />
balneare e del ristorante annesso<br />
convenzionato con l’esercito.<br />
Essendo stata un’esperienza<br />
molto positiva, questa mia per<br />
chiedere se gentilmente sarebbe<br />
possibile avere da voi<br />
di Carlo Chiappero<br />
armistizio.<br />
Il salvataggio dei cimeli dell'Aradam,<br />
custoditi dallo stesso<br />
Dagranaiola con religiosa preoccupazione<br />
per impedirne la profanazione<br />
da parte di mani ormai divenute<br />
nemiche, fu apprezzato con<br />
moderazione dati i tempi, ma - in<br />
seguito - ebbe la meritata ammirazione<br />
ed il giusto apprezzamento,<br />
oltre alla riconoscenza, non solo<br />
degli associati di Genova, nella cui<br />
Sezione rifulgono così importanti<br />
cimeli, ma dell'intera compagine<br />
associativa dell'allora U.N.S.I.Co.<br />
Nei giorni in cui viene trasferito<br />
a Genova (da La Spezia) il sommergibile<br />
"Nazario SAURO" per<br />
essere ancorato presso il Museo del<br />
Mare, ove potrà essere visitato dal<br />
pubblico, è doveroso ricordare i<br />
fatti sopra descritti che uniscono,<br />
come un filo ininterrotto, avvenimenti<br />
lontani nel tempo con quelli<br />
più recenti, ma tutti votati allo scopo<br />
di non far dimenticare le pagine<br />
gloriose della marineria militare.<br />
comunicazione dell’esistenza di<br />
altre strutture di questo tipo nel<br />
territorio nazionale.<br />
Approfitto, inoltre, di queste<br />
poche righe per complimentarmi<br />
con voi tutti per la vostra<br />
splendida rivista.<br />
Confidando in un vostro<br />
riscontro, l’occasione mi è<br />
gradita per porgere i miei più<br />
cordiali saluti.<br />
Fortunato Manente<br />
CONSEGNATE<br />
LE TESSERE<br />
AI NUOVI SOCI<br />
IN SERVIZIO<br />
di Antonio Pulito<br />
Il giorno 7 marzo <strong>2009</strong>, a<br />
causa della mia indisponibilità,<br />
nei locali della Sezione il<br />
Vicepresidente M.M. Aiut. Cav.<br />
Nino Tieri unitamente ai<br />
Consiglieri Mar.Sc. 1^ Cl.<br />
Antonio Monaco. Mar. 1^ Cl<br />
Cav.Genesio Stocco e l’Aiutante<br />
Luciano Tagliaferri ha consegnato<br />
le tessere ai nuovi Soci in Servizio<br />
presso il 6° Reggimento di<br />
Manovra di Pisa: Serg. Magg.<br />
Salvatore Castronovo già Socio<br />
della Sezione di Vittorio Veneto –<br />
Conegliano, 1° Cap.le Magg.<br />
Gennaro Barbato e 1° Cap. Magg.<br />
Alessandro Cataffo.<br />
Il Vicepresidente con i<br />
Consiglieri hanno festeggiato i<br />
nuovi Soci con un brindisi di<br />
benvenuto.
Sezione di PRATO<br />
“TROFEO<br />
MARZOCCO<br />
<strong>2009</strong>”<br />
di Simone Bongini<br />
In data 23 Maggio <strong>2009</strong> si è<br />
svolta a Pisa la prova di Tiro<br />
Dinamico\Operativo valida per<br />
il Trofeo Marzocco 09 organizzato<br />
dalla Sezione Unuci di Firenze.<br />
La Sezione di Prato dell’<br />
U.N.S.I ha partecipato alla gara<br />
con una squadra di tre persone :<br />
M.llo CC Riccardo Lomuscio,<br />
Serg. Simone Bongini e Carabiniere<br />
Claudio Cali’.<br />
La gara consisteva nell’uso di<br />
4 armi differenti in un’unica<br />
prova a tempo e punteggi.<br />
La prova iniziava con il tiro<br />
della pistola Walter P38 con cui<br />
si sparavano 5 colpi, 3 su sagoma<br />
posta a 12 metri e due su piattini<br />
metallici da abbattere, proseguiva<br />
poi con l’uso di fucile a pompa<br />
cal. 12 con cui si dovevano<br />
abbattere 5 piattini metallici<br />
posizionati a varie distanze tra i<br />
20 e i 30 metri circa con 5 colpi a<br />
disposizione.<br />
La parte successiva vedeva il<br />
tiratore, una volta abbandonato il<br />
fucile a pompa, ingaggiare due<br />
serie di sagome e piattini metallici<br />
con la pistola d’ordinanza (nel Ns<br />
caso Beretta 92 e Beretta 98)<br />
poste alla distanza di circa 15<br />
metri circa con uno spostamento<br />
in orizzontale tra la prima e la<br />
Sentiero Tricolore 27<br />
PROVA DI TIRO<br />
DINAMICO OPERATIVO<br />
seconda serie di sagome durante<br />
la quale il tiratore cambiava il<br />
caricatore.<br />
Il tutto terminava, una volta<br />
lasciata la pistola scarica e in<br />
sicurezza nella penultima<br />
piazzola di tiro, con l’ultima<br />
prova durante la quale si<br />
sparavano 5 colpi con Ak74<br />
(Kalashnikov) calibro 7,62x39 in<br />
piedi senza appoggio a una<br />
sagoma posta a 50 metri dentro<br />
la quale venivano simulate 5<br />
figure umane a varie distanze (dai<br />
100mt ai 300mt).<br />
I componenti della squadra di<br />
Prato si sono piazzati, su un totale<br />
di 36 tiratori per la categoria<br />
Militare, nelle seguenti posizioni:<br />
Pos. 5°<br />
M.llo Lomuscio Riccardo<br />
Pos. 9°<br />
Serg. Bongini Simone<br />
Pos. 14°<br />
Cali’ Claudio<br />
Piazzando L’U.N.S.I Prato<br />
al 2 Posto Assoluto<br />
nella graduatoria<br />
a Squadre Militari.<br />
Il C\le Magg. par. Camarrone<br />
Alessandro , che per motivi<br />
tecnici e organizzativi , in quanto<br />
direttore e responsabile delle<br />
prove nei confronti del T.S.N di<br />
Pisa ha partecipato come Unuci<br />
Firenze piazzandosi al Primo<br />
posto assoluto.<br />
Tutto ciò ci rende particolarmente<br />
orgogliosi perche anche lui<br />
è un recente acquisto della<br />
neocostituita Sezione U.N.S.I di<br />
Prato.<br />
Concludendo posso dire che<br />
sicuramente anche questa prova<br />
ci sarà di sprono nei prossimi<br />
impegni che porteranno l’U.N.S.I<br />
di Prato a confrontarsi su altri<br />
numerosi campi di gara e<br />
nell’organizzazione di future<br />
competizioni.
Sezione di VERONA<br />
La Bandiera<br />
dell’UNSI di<br />
Verona alle<br />
Celebrazioni<br />
per i 350 anni<br />
dei Granatieri<br />
di Sardegna<br />
di Roberto Pellegrini<br />
Nei giorni 18 e 19 Aprile<br />
<strong>2009</strong>, si è tenuta a Torino<br />
l’Adunata <strong>Nazionale</strong> dell’Associazione<br />
<strong>Nazionale</strong> Granatieri<br />
di Sardegna in occasione<br />
del 350° Anniversario della<br />
Fondazione del Corpo.<br />
Nel lontano 18 Aprile 1659,<br />
infatti, Carlo Emanuele II di<br />
Savoia istituì il Reggimento delle<br />
Guardie, nell’ambito del quale gli<br />
elementi più alti e prestanti<br />
marciavano nelle prime file con<br />
lo scopo, durante le azioni<br />
belliche, di lanciare le granate. Da<br />
qui il termine di Granatieri.<br />
Sentiero Tricolore 28<br />
CAROSELLO STORICO DEI GRANATIERI<br />
Nella serata del giorno 18, i<br />
partecipanti ed i cittadini torinesi<br />
hanno potuto assistere, in uno<br />
stadio cittadino, al Carosello<br />
Storico dei Granatieri, in un<br />
tripudio di uniformi che hanno<br />
abbracciato tre secoli e mezzo<br />
della Storia d’Italia.<br />
Il clou delle Giornate torinesi<br />
è avvenuto Domenica 19, quando,<br />
sotto una pioggia incessante, i<br />
radunisti sono sfilati lungo Via<br />
Po. Erano presenti il Sottosegretario<br />
alla Difesa Crosetto ed alte<br />
autorità militari e civili, granatieri<br />
in servizio nella loro uniforme di<br />
rappresentanza del 1848, compagnie<br />
in Armi delle varie specialità<br />
dell’Esercito Italiano e un<br />
drappello delle Guardie della<br />
Regina britanniche con le loro<br />
sgargianti divise rosse.<br />
Tra le rappresentanze delle<br />
altre Associazioni d’Arma,<br />
particolarmente apprezzata la<br />
presenza della Bandiera<br />
dell’UNSI Verona, portata<br />
dall’Alfiere Valbusa, e, gentilmente<br />
concessa dal Comm.<br />
Gaetano Nicoli, Presidente della<br />
Sezione di Verona.<br />
Al termine della sfilata, grande<br />
l’emozione di poter partecipare al<br />
pranzo ufficiale negli eleganti e<br />
storici Saloni della Scuola di<br />
Applicazione Ufficiali dell’Esercito<br />
nell’antico edificio dell’Arsenale.
Sezione di MANTOVA<br />
Sentiero Tricolore 29<br />
GITA SUL LAGO DI COMO<br />
La Sezione UNSI di Mantova<br />
ha organizzato per i propri<br />
associati,familiari e amici una<br />
gita sul Lago di Como con visita<br />
alle più belle ville che lo circondano.<br />
Il gruppo dei fedelissimi si è<br />
dato appuntamento al mattino del<br />
5 Maggio per intraprendere la bel-<br />
di Piero Giusi<br />
Sezione di CERVIGNANO DEL FRIULI<br />
la avventura con un Bus G.T.L. Il<br />
programma prevedeva come prima<br />
tappa l'arrivo nella città di<br />
Como dove siamo arrivati puntuali,<br />
all'appuntamento ci attendeva<br />
la guida una splendida ragazza<br />
inviata dall'agenzia viaggi. La<br />
preparatissima signorina ci ha<br />
guidati nella visita di Villa<br />
Escursione tra canneti, canali e... mare<br />
Un nutrito gruppo di Soci<br />
della Sezione di Cervignano del<br />
Friuli, in una breve escursione in<br />
motonave, in uno splendido<br />
scenario tra cultura e ambiente,<br />
visita la Riserva Naturale<br />
Regionale “Foci dello Stella”<br />
nella laguna di Marano, in<br />
provincia di Udine. Un’ oasi<br />
situata tra terra ferma e il Mare<br />
Adriatico, tra i fiumi Tagliamento<br />
ed Isonzo. Luogo del quale E.<br />
Hemingway scrive: “...la quiete<br />
magica di questo paesaggio che<br />
si libra tra cielo e mare e dove il<br />
tempo scorre lento e il ritmo della<br />
di Francesco De Simone<br />
vita è rimasto quello di tanti anni<br />
fa”.<br />
Qui si possono ammirare<br />
diverse specie di fauna lacustre ed<br />
un ambiente ecologicamente<br />
Pizzo,una meravigliosa costruzione<br />
affogata in bellissimi giardini;<br />
le visite del mattino sono continuate<br />
con il giro a Villa Olmo.<br />
Breve sosta per il pranzo in città<br />
e nel primo pomeriggio proseguimento<br />
nel centro storico di Como.<br />
In serata trasferimento in Hotel<br />
per la cena e pernottamento. Al<br />
mattino del 6/5 dopo la prima colazione<br />
con la guida ci siamo avviati<br />
all'imbarcadero per una crociera<br />
in battello fino a Bellaggio.<br />
Durante la traversata ci sono state<br />
illustrate le ville di tanti personaggi<br />
celebri dello spettacolo,<br />
della finanza o sedi di avvenimenti<br />
storici. Dopo il pranzo ci siamo<br />
trasferiti a Tremezzo per vedere<br />
la meravigliosa Villa Carlotta con<br />
i suoi bellissimi fiori, alberi provenienti<br />
da ogni parte della terra;<br />
un magnifico connubio di acqua,<br />
montagne tanto verde e tanta storia.<br />
In serata siamo rientrati felici<br />
nella nostra cittadina Virgiliana.<br />
sano. In collaborazione con il<br />
WWF vi si organizzano visite<br />
scolaresche tutto l’anno. Si<br />
conclude la visita con una sosta<br />
ristoratrice presso il villaggio di<br />
“casoni”, tipiche capanne di<br />
canna e legno, utilizzati come<br />
rifugi o abitazioni, da secoli, dai<br />
pescatori del luogo.
Sezione di CONEGLIANO<br />
Sentiero Tricolore 30<br />
UNA LUNGA MARCIA<br />
CAMPIONE DEL MONDO “Master over 90”<br />
A 90 anni Giovanni<br />
Vacalebre vince il titolo mondiale<br />
di atletica master over 90.<br />
Vittorio Veneto - Lui è ancor<br />
tra i fiordi. O ai confini di un<br />
mondo che - in barba al rigore<br />
del clima e della perigliosa<br />
latitudine - sa di vittoria, allori e<br />
caldissimi applausi. Lui, Giovanni<br />
Vacalebre, vittoriese, ex maresciallo<br />
in pensione, attualmente<br />
“prestato alla Finlandia”, da ieri<br />
è Campione mondiale di atletica<br />
master over 90 sui 5 chilometri<br />
di marcia.<br />
La gara che il campionissimo<br />
ha disputato contro il finlandese<br />
Onni Houtari lo ha infatti visto<br />
vincitore. Giovanni Vacalebre era<br />
partito da Vittorio Veneto, in<br />
camper, una settimana fa per<br />
raggiungere Lahti, la località della<br />
Finlandia dov’è tuttora in corso<br />
(terminerà l’8 agosto) l’World<br />
Master Athletic Championships:<br />
il campionato del mondo di<br />
atletica master.<br />
Vacalebre, con i colori del<br />
Bobadilla club di Vittorio Veneto<br />
(che ha sponsorizzato l’audace<br />
impresa), ha sbaragliato l’unico<br />
avversario in grado – a 90 anni<br />
compiuti – di gareggiare con lui<br />
e tornerà quindi a casa con<br />
l’ennesima medaglia d’oro. La<br />
seconda (quest’anno) dopo quella<br />
acciuffata ai campionti nazionali<br />
di Cattolica.<br />
A comunicare l’eccezionale<br />
risultato conseguito da Giovanni<br />
Vacalebre la figlia Paola, che ha<br />
di Goffredo Pinzuti<br />
testimoniato l’entusiasmo con cui<br />
il campione ha accolto il risultato<br />
finlandese. Tra il plauso corale<br />
anche quello del sindaco<br />
Gianantonio Da Re che ha<br />
espresso a Vacalebre i complimenti<br />
suoi personali e quelli di<br />
tutta la città per la vittoria e per<br />
lo spirito combattivo che l’ha<br />
sostenuta e resa possibile. A<br />
Giovanni Vacalebre, le congratulazioni<br />
di tutta la Redazione del<br />
Quindicinale e di Oggi Treviso.<br />
Maresciallo Maggiore “Aiutan-<br />
te”di Cavalleria, in congedo,<br />
Giovanni VACALEBRE, classe<br />
1919, Campione mondiale<br />
“senior” di Marcia<br />
Davvero una lunga marcia.<br />
Non quei cinque chilometri<br />
trionfali giovanilmente percorsi in<br />
stile perfetto sul levigato anello<br />
nello stadio di Lahti in Finlandia.<br />
Una lunga marcia iniziata,<br />
adolescente, alle falde dell’ET-<br />
NA, nella natia CATANIA, settantaquattro<br />
anni or sono,<br />
smarritasi, tanto quanto dura il
eve splendore della gioventù,<br />
nelle sanguinose sabbie desertiche<br />
del Nord Africa e nei tristi<br />
campi di prigionia in Arizona, mai<br />
interrotta, dopo la parentesi<br />
bellica, in servizio attivo, prima,<br />
nei Bianchi “Lancieri di Novara”<br />
(5°) in Codroipo e, successivamente,<br />
nel Comando del 5°<br />
Corpo d’Armata in Vittorio<br />
Veneto ed intensificata, subito<br />
dopo il collocamento in<br />
quiescenza, proprio quando<br />
“...ciascun dovrebbe / calar le<br />
vele e raccorre le sarte”.<br />
Davvero una lunga splendida<br />
marcia, sudata sempre in<br />
inseparabile solitaria compagnia<br />
di un sogno: del sogno di sempre<br />
lottare per vincere sé stessi. Un<br />
sogno, a vagheggiare tenacemente<br />
ed operosamente il quale,<br />
l’indomito ultranovantenne esorta<br />
instancabilmente, a chiarissima<br />
voce, i giovani.<br />
Sorridente sul podio più alto.<br />
Senilità invidiabilmente astata e<br />
salda. Brilla sul petto l’oro della<br />
vittoria mondiale nella disciplina<br />
più pura dell’agonismo atletico.<br />
Esultanza, saluto, abbraccio le<br />
mani aperte e tese. Ora le labbra<br />
articolano l’inno di Mameli, La<br />
mano destra sul petto, è, insieme,<br />
testimonianza, offerta, sicurezza,<br />
felicità, esaltazione.<br />
Ma nell’occhio, inghiottito da<br />
un tersissimo cielo azzurro,<br />
Sentiero Tricolore 31<br />
infinitamente oltre il festoso<br />
fluttuare della bandiera amata,<br />
brilla luce di purissima gioia<br />
contagiosa, ammirata e, insieme,<br />
quasi affettuosamente invidiata.<br />
Poi la commozione irrefrenabile.<br />
Infinitamente pura sul volto di un<br />
vecchio combattente.<br />
Istanti inenarrabili, sospesi,<br />
quasi senza tempo pur nell’impietoso<br />
vorticoso fluire degli attimi<br />
e per i quali solo il pianto sembra<br />
commento adeguato: nei quali - è<br />
certo - si sciolgono, si annullano,<br />
si sublimano, in un riposante<br />
confuso caos, delusioni, ardori,<br />
lotte, sconfitte, sacrifici di<br />
un’intera esistenza. Pura incontenibile<br />
felicità<br />
So che l’ammirevole “vecchio”<br />
non mollerà. Non mollano<br />
“SENTIERO TRICOLORE”<br />
organo ufficiale dell’U.N.S.I.<br />
<strong>Unione</strong> <strong>Nazionale</strong> Sottufficiali Italiani,<br />
si propone di far conoscere i problemi di categoria.<br />
Gli scritti, inediti ed esenti da vincoli editoriali, debbono trattare temi pertinenti.<br />
Gli articoli investono la diretta responsabilità degli autori e ne rispecchiano le idee<br />
personali; essi devono sempre essere firmati e contenere l’indicazione di nome, cognome<br />
ed indirizzo.<br />
Di quanto scritto da altri o da quanto riportato da organi di informazione, occorre<br />
citarne la fonte.<br />
Gli elaborati pubblicati e non, non verranno restituiti e la Redazione si riserva il<br />
diritto di sintetizzare gli scritti in relazione allo spazio disponibile.<br />
mai i veri uomini nutriti d’ideali,<br />
i veri cavalieri, usi a lanciare<br />
l’anima oltre l’ostacolo. E vorrà<br />
sicuramente misurarsi con il<br />
tempo che l’avaro Iddio concede<br />
ai mortali e vincerlo quanto<br />
ancora durerà. E, nel tempo,<br />
vincere se stesso. LA VITTORIA<br />
PIU’ AMBITA.<br />
Noi già sappiamo, carissimo<br />
Giovanni – tanto forte è<br />
l’irriducibile tenacia che ti<br />
sostiene - che non deluderai, nel<br />
2011, a SACRAMENTO. E sarà,<br />
quello, per Te, anche un modo di<br />
onorare i primi centocinquant’anni<br />
di questa giovaneantica<br />
ITALIA, che Tu, amando,<br />
hai servito in pace ed in guerra<br />
un’intera vita.<br />
Ma per quanto possa essere<br />
lunga la marcia che ancora<br />
l’attende - e noi Te l’auguriamo<br />
lunghissima quanto forte il Tuo<br />
desiderio - verde ultranovantenne<br />
Campione di CATTOLICA e di<br />
LAHTI, di ITALIA e del<br />
MONDO, in questo anno di<br />
grazia duemilanove, hai veramente<br />
battuto indimenticabili<br />
“COLPI D’ALA”.<br />
Siine orgoglioso e non<br />
smettere di sognare.
Sentiero Tricolore 32<br />
PER LA GUERRA<br />
NON BASTA IL COMPUTER<br />
Contemporaneo di quella del<br />
Caporale Maggiore Alessandro<br />
DI LISIO, Caduto sul fronte<br />
dell’onore in terra afghana, per<br />
un ideale che trascende l’amor<br />
patrio, mi ha colpito un flash di<br />
agenzia che vuole il nuovo<br />
Presidente americano alla<br />
ricerca di un “exit strategy”,<br />
appunto, da quell’area tormentata.<br />
Di quella gloriosa e giovane<br />
morte ho ascoltato quanto ne<br />
hanno riferito i tiggi e le consuete<br />
doverose esternazioni dei diversi<br />
VIP politici: nient’altro che quello<br />
scarno flash di agenzia della<br />
ventilata strategia d’uscita”<br />
dall’Afghanistan.<br />
Questo quasi nulla che so degli<br />
angoscianti dilemmi presidenziali<br />
e della gravità dello scenario<br />
bellico, all’interno del quale è<br />
Caduto il giovane DI LISIO, è più<br />
che sufficiente per le considerazioni<br />
che seguono.<br />
Noterò, intanto, come sia<br />
oltremodo strano e scarsamente<br />
diplomatico, anche per il semplice<br />
uomo della strada che il Capo<br />
della Casa Bianca, dopo aver<br />
recentemente esortato le Nazioni<br />
alleate ad un maggiore sforzo<br />
bellico in quell’area, manifesti ora<br />
una seria ed aperta intenzione di<br />
“uscire” – di ritirarsi – da<br />
un’impresa iniziata nientemeno<br />
che con il placet dell’ONU.<br />
Quanto alle esternazioni dei<br />
nostri VIP politici non dirò niente<br />
di spiacevole tranne questo: che<br />
è troppo semplicistico, se non<br />
proprio gratuito e, in certa misura,<br />
ambiguo, affermare che in<br />
di Goffredo Pinzuti<br />
Afghanistan combattiamo non un<br />
terrorismo qualsiasi come tale, ma<br />
un terrorismo definito, con<br />
assoluta sicumera, “islamico”.<br />
Dove l’”islamico”, sia che<br />
equivalga, per noi, a una<br />
specificazione meramente<br />
soggettiva, nel senso “di coloro<br />
che professano la fede in Allah”<br />
o,ad una specificazione causale,<br />
che, cioè, chiami in causa lo<br />
stesso “islam” vero naturale<br />
incubatore di terrorismo, è, in<br />
ogni caso, sulla scala i valori<br />
morali, duramente offensivo di<br />
una religione professata da oltre<br />
un miliardo di esseri umani ed<br />
in costante espansione.<br />
Il fatto è che noi, con un metro<br />
tutto occidentale - di gaudenti, di<br />
terrorizzati dalla morte, di<br />
laicizzati, di pavidi cristiani non<br />
praticanti - ci ostiniamo a<br />
definire “terrorismo” ciò che,<br />
per il genuino credente<br />
islamico, è pura, ricercata e<br />
sofferta osservanza di vincolanti<br />
disposizioni coraniche.<br />
Si consulti, per esempio, la IX^<br />
“sura” Tawbat –Immunità o<br />
pentimento, una delle più<br />
pertinenti a tale proposito,per<br />
rendersene conto.<br />
L’“islam” – religione<br />
cattolica come il cristianesimo<br />
– ha, come specifica missione,<br />
quella di far osservare da tutto<br />
il mondo il patto imposto da<br />
sempre dal Dio a tutti gli<br />
uomini: riconoscere la Sua<br />
unicità, sottomettersi alla Sua<br />
onnipotenza assoluta secondo la<br />
fede e la luce che Dio ha<br />
consegnato definitivamente in<br />
deposito all’ultimo dei libri<br />
rivelati: il Corano.<br />
La chiamata degli idolatri, dei<br />
cristiani e degli ebrei a questa fede<br />
– la loro conversione all’“islam”<br />
- potrebbe essere forzosa<br />
attraverso la “guerra santa”<br />
scatenata, senza altra motivazione<br />
che questa loro conversione al<br />
“crèdo” coranico, dai credenti in<br />
“Allah”.<br />
Innumerevoli le conferme<br />
storiche.<br />
“Guerra santa”: un diritto di<br />
Dio e un dovere ineludibile per il<br />
credente di “Allah” quando<br />
l’”umma”sia, in qualche modo o<br />
in qualche sua parte, minacciata.<br />
E’ il caso nostro.<br />
Non può essere chiamato<br />
“terrorismo” una violenta istanza<br />
religiosa che, ormai, da alcuni<br />
decenni, incendia ed insanguina<br />
il mondo – su preciso ordine<br />
scritto di Allah – Essa -.questa<br />
violenta istanza religiosa - è segno<br />
di un risveglio islamico che, per<br />
ora, ha contagiato soltanto una<br />
parte minima delle sterminate<br />
moltitudini musulmane le quali<br />
tutte, pur moderate o<br />
modernizzate, plaudono quando<br />
quel’abominato “terrorismo”
colpisce il “satana” cristianocrociato<br />
occidentale. (Come<br />
hanno testimoniato il giubilo, i<br />
canti ed i balli, davvero esecrabili<br />
per noi, di tutto l’ecumene<br />
islamico quando, dalla sua fede,<br />
furono polverizzate le “Twin<br />
Towers”.<br />
Cosa voglio dire con tutto<br />
questo?<br />
Che noi, occidente areligioso,<br />
tecnologico, cristianopaganeggiante<br />
e laico, imbevuto<br />
di democrazia, di razionalismo e<br />
d’idee libertarie, stiamo<br />
combattendo, nostro malgrado<br />
e, a quanto sembra, anche senza<br />
rendercene conto, una vera e<br />
propria guerra di religione. Non<br />
ancora per noi, è tale, per la<br />
totalità dei sottomessi ad Allah,<br />
la missione di pace che<br />
conduciamo in Afghanistan. E<br />
l’essere stati trascinati, nostro<br />
malgrado, in questo ambito<br />
religioso è già una vittoria di<br />
coloro che definiamo “terroristi”<br />
ed una sconfitta, non ancora<br />
ammessa apertamente, della<br />
nostra creduta superiorità.<br />
Lo strapotere tecnologico e<br />
l’amplissimo dispiegamento di<br />
forze non la spuntano contro<br />
manipoli di credenti inadeguatamente<br />
armati e ignari delle<br />
classiche regole per la conduzione<br />
delle azioni belliche: ed ai quali<br />
non interessano affatto libertà e<br />
democrazia ma unicamente<br />
l’attuazione della volontà di un<br />
Allah, che, osannato come “il<br />
clemente e l’abbondante in<br />
misericordia” ordina letteralmente<br />
ai suoi sottomessi la<br />
decapitazione dei “Kafiruna”<br />
(infedeli).<br />
Come potrebbe essere<br />
capovolta la situazione? In un<br />
solo modo. Accettare la sfida<br />
islamica e sostanziare di pure<br />
Sentiero Tricolore 33<br />
istanze religiose la nostra<br />
missione di pace.<br />
Naturalmente nessuno, in<br />
occidente, si sogna di indossare<br />
oggi, negli anni duemila, i panni<br />
del crociato o, più modestamente,<br />
del credente. Oltre a non esserci<br />
i presupposti ideologici, il Santo<br />
Vangelo non offre alternative al<br />
“porgere l’altra guancia”, alla<br />
pacifica fratellanza universale.<br />
Eppure un più consapevole<br />
laicismo, razionalismo, liberalismo,<br />
dovendo convenire che alla<br />
radice dell’intima struttura di tutto<br />
il sistema di belle idee di libertà<br />
che caratterizzano e sostanziano<br />
la modernità occidentale c’è, il<br />
concetto di “persona”, germogliato<br />
unicamente nell’ambito<br />
cristiano, l’inserimento di<br />
questa’originaria causale socioreligiosa<br />
potrebbe ben figurare fra<br />
le motivazioni delle nostre<br />
missioni di pace come un additivo<br />
che valga a maggiormente<br />
motivarle ed a ad elevarle su un<br />
piano di quasi-trascendenza-<br />
Tanto più che il credente islamico<br />
– tutti i credenti islamici -<br />
lottano non tanto per difendersi,<br />
quanto per vincere: cioè per<br />
propagare la loro fede.<br />
Ipotesi, la mia, oggettivamente<br />
problematica per molti e gravi<br />
motivi non solo ma anche<br />
improponibile a chi, nella<br />
Costituzione europea, non ha<br />
avuto il coraggio di inserire,<br />
almeno in appendice, un accenno<br />
alla lampante verità delle radici<br />
cristiane del Continente.<br />
Tutto questo non vuol dire che<br />
l’ideale di libertà, di pace e di<br />
democrazia, per i quali è Caduto<br />
il giovane paracadutista, non<br />
siano validi. Lo sono. Lo sono,<br />
anzi, in una forma che definirei<br />
tragica: ai nostri valorosi<br />
combattenti è negato il conforto<br />
di una motivazione – non dirò<br />
affatto religiosa, ché sarebbe<br />
troppo –che trascenda i pur<br />
nobilissimi, ma umani, troppo<br />
umani ideali di pace, di<br />
democrazia e di libertà.<br />
Soprattutto per questa carenza<br />
di motivazioni trascendenti è già<br />
risultata necessaria l’affannosa<br />
ricerca di un1 “exit strategy”.<br />
Anche Il nostro Ministro degli<br />
Esteri, in una lettera indirizzata a<br />
“Il Corriere della Sera”, ha<br />
voluto affermare, motivando<br />
l’affermazione con il consueto<br />
ricorso ai temi della libertà, della<br />
democrazia e, della pace – temi,<br />
tuttavia, validissimi e nobili -<br />
che la nostra “exit strategy” è,<br />
appunto, la “pace”.<br />
Tutte belle motivazioni che<br />
non cambiano la sostanza del<br />
problema. E il problema è questo.<br />
La guerra afghana – di guerra,<br />
ormai, si tratta – è combattuta<br />
su due piani nettamente distinti.<br />
Su un piano umano, troppo<br />
umano da parte occidentale e su<br />
un piano genuinamente religioso<br />
da parte dei credenti in Allah.<br />
Se non li combatteremo sul<br />
loro stesso piano religioso o,<br />
come già suggerito, su un piano<br />
di quasi-trascendenza, non<br />
potremo mai vincerli: i terroristi.<br />
D’altra parte ci neghiamo, di<br />
necessità o pervicacemente non<br />
importa, questa possibilità.<br />
Ci resta l’ingloriosa “exit<br />
strategy”. La capitolazione, la<br />
sconfitta.
NOTE LIETE<br />
– UDINE –<br />
Hanno versato<br />
un contributo volontario<br />
alla Sezione UNSI di Udine<br />
nell’anno <strong>2009</strong><br />
i seguenti Soci:<br />
Guadagno Giuseppe<br />
Mar. Capo CC<br />
Morandini Aldo<br />
Sergente<br />
Cappozziello Mario<br />
Mar. Magg. “A”<br />
Schiavello Giovanbattista<br />
Mar. Magg. “A”<br />
Cicatelli Vittorio<br />
Aiutante<br />
Aniello Alfredo<br />
Mar. Magg. “A”<br />
Penna Arturo<br />
Mar. Magg. “A”<br />
Medica Dentale di<br />
Rinaldi Lino e C.<br />
Basiliano (UD)<br />
– MANTOVA –<br />
DONAZIONE<br />
La Sezione U.N.S.I. di<br />
Mantova desidera ringraziare<br />
pubblicamente il Socio 1° M.llo<br />
(ris) Francesco Rizzi per la donazione<br />
alla Sezione di un Computer<br />
nuovo completo di ogni accessorio.<br />
Il Consiglio Direttivo esprime<br />
all’amico Francesco i più<br />
sinceri ringraziamenti.<br />
Piero Giusi<br />
Udine<br />
Sentiero Tricolore 34<br />
“40°...”<br />
L’Aiutante Rinaldo Remo e<br />
Boreanaz Anna Maria hanno festeggiato<br />
il “40°” di Matrimonio<br />
con le figlie Roberta e Raffaella<br />
e i rispettivi generi, Andrea e Michele,<br />
presso la Chiesa di Orsaria<br />
(UD) ricordando commossi quel<br />
giorno radioso. Auguri dall’UN-<br />
SI di Udine e “Sentiero Tricolore”<br />
al Vice Presidente Rinaldo e<br />
gentile Signora.<br />
“40°...”<br />
Il Mar. Magg. “A” Giuliano<br />
Martini e Odilla Bassi hanno ricordato<br />
i “40 anni” del loro Matrimonio<br />
celebrato il 31 agosto<br />
1969 presso la Chiesa di<br />
Tricesimo (UD). A festeggiarli: il<br />
figlio Stefano, la nuora, il nipote.<br />
La Sezione UNSI di Udine,<br />
augura tanta felicità.<br />
* * *<br />
Il nostro Socio e collega<br />
Luogotenente Pasquale Maiurano<br />
in meno di sei mesi ha festeggiato<br />
il Matrimonio di due delle sue<br />
figliole. Cristina ha coronato il<br />
suo sogno d’amore il 14 Giugno<br />
<strong>2009</strong> con il Signor Scifoni Marco<br />
presso la Chiesa di Santa<br />
Margherita del Gruagno.<br />
Francesca si è sposata il 26<br />
Settembre <strong>2009</strong> presso la Chiesa<br />
Parrocchiale di Orgnano di<br />
Basiliano con il Signor Fedrario<br />
Roberto. Agli sposi, ai genitori si<br />
inviano i più fervidi e sentiti<br />
auguri da parte del Direttivo<br />
UNSI Sezione di Udine e da tutti<br />
i Soci.<br />
Mario Greco<br />
MATRIMONIO<br />
Mantova<br />
“40°...”<br />
Il 30 Agosto <strong>2009</strong> il M.M."A"<br />
ris. Cav. Sergio Ortu insieme alla<br />
moglie Rita,figli,cognati e nipoti<br />
ha festeggiato il 40° Anniversario<br />
di Matrimonio. Il Presidente<br />
insieme al C.D. e a tutti i Soci augurano<br />
alla coppia tanta felicità<br />
e... altri anniversari.<br />
Piero Giusi<br />
Montallegro<br />
“25°...”<br />
La Sezione U.N.S.I. di<br />
Montallegro, porge affettuosi auguri<br />
al Socio Primo Mar. Giovanni<br />
Piazza e alla Gentile Signora<br />
Domenica Aronica che, circondati<br />
da familiari e amici, hanno festeggiato<br />
25 anni di matrimonio.<br />
Salvatore Bongiovanni<br />
LAUREA<br />
San Donà<br />
di Piave<br />
Nel mese di giugno <strong>2009</strong>, l’Ingegnere<br />
in Telecomunicazioni<br />
Enrico Glerean, figlio del nostro<br />
Socio Aiut. (ris) Gilberto, ha conseguito<br />
presso l’Università di<br />
Helsinki in Finlandia, una seconda<br />
Laurea in “Musico Terapia<br />
con indirizzo Neurologico”. Questa<br />
specializzazione consiste nello<br />
studio comportamentale del<br />
cervello umano stimolando le cellule<br />
cerebrali con musiche e suoni,<br />
in età neonatale e come terapia<br />
per il risveglio di pazienti in<br />
coma. Attualmente Enrico lavora<br />
come Ricercatore e Assistente all’Università<br />
di Helsinki.<br />
Giuseppe De Rosa
NOTE LIETE<br />
FIOCCO ROSA<br />
Mantova<br />
Il 2 Settembre <strong>2009</strong> è nata<br />
Martina per la gioia dei nonni<br />
Rosetta, Piero Giusi e Pasquale<br />
Schettino. Ai genitori Fabiana e<br />
Leo Schettino il Consiglio<br />
Direttivo della Sezione Mantovana<br />
e i Soci tutti augurano tanta<br />
felicità.<br />
* * *<br />
E' nata Camilla per la gioia dei<br />
nonni M.M."A"ris. Pitrelli e<br />
Signora.Ai genitori Simone e Paola<br />
e ai nonni, Il Consiglio<br />
Direttivo e tutti i Soci della Sezione<br />
augurano tanta felicità.<br />
Piero Giusi<br />
Novara<br />
La Sezione UNSI Novara è lieta<br />
di annunciare la nascita di<br />
GIORGIA avvenuta il 04 marzo<br />
<strong>2009</strong>, ed esprime alla mamma<br />
LAURA ed al papà GIANLUCA,<br />
ai nonni ANNA e GRAZIANO,<br />
tantissimi auguri affettuosi e<br />
felicitazioni da parte del Presidente,<br />
il Consiglio Direttivo e Soci<br />
tutti della Sezione.<br />
Luciano Valdambrini<br />
San Donà<br />
di Piave<br />
Il 7 maggio è nata Dalia<br />
Certelli, al nostro Socio nonno<br />
Alfio Russo alla nonna Loretta<br />
alla mamma Maria Caterina ed al<br />
Sentiero Tricolore 35<br />
papà Sandro vanno le affettuose<br />
felicitazioni dei Soci tutti.<br />
FIOCCO CELESTE<br />
San Donà<br />
di Piave<br />
Il 2 luglio <strong>2009</strong> è nato Paolo,<br />
festeggiato con amore dai genitori<br />
Barbara e Massimiliano. Alla<br />
loro gioia si uniscono i nonni paterni<br />
e materni, Renzo Dalsasso,<br />
nostro Socio, Luisa, Luigi e Gisella.<br />
* * *<br />
Il 1 Giugno <strong>2009</strong> è nato a San<br />
Donà di Piave Cristian Ruggiero.<br />
Al papà Massimo, alla mamma<br />
Daniela, al nostro Socio e collega<br />
nonno Franco e alla nonna<br />
Maria, il C.D. e i Soci tutti inviano<br />
affettuose felicitazioni.<br />
Giuseppe De Rosa<br />
Trieste<br />
E’ nato Luca Angiolini, lo annunciano<br />
con gioia la mamma<br />
Silvana, figlia del nostro Socio<br />
Domenico DONATO e il papà<br />
Paolo. Ai genitori ed ai nonni<br />
Szdenka e Domenico, giungano i<br />
migliori auguri da parte della Sezione.<br />
Domenico Marandola<br />
Pordenone<br />
Al Socio M.llo Magg. “A”<br />
Marco Menduni, congratulazioni<br />
dai Soci per la nascita del nipote<br />
Marco Falzone.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
“Ringrazio dal più profondo<br />
del cuore, tutti coloro<br />
che affettuosamente mi<br />
sono stati vicino, cercando<br />
di alleviare il grande dolore<br />
che sento ancora in me,<br />
per la scomparsa di ALDO<br />
ADAMI, persona esemplare<br />
come marito, padre,<br />
nonno, compagno di vita,<br />
Sottufficiale.<br />
Mi saranno di gran conforto<br />
i suoi ricordi che ora<br />
sono i miei, il suo sorriso e<br />
il suo “cappello di Alpino”...<br />
Rosy Morandini Adami<br />
In queste pagine pubblichiamo le “Note Liete” e purtroppo le<br />
“Note Tristi” che ci vengono segnalate dalle Sezioni.<br />
E’ fuori dubbio che la Presidenza <strong>Nazionale</strong> e la Redazione di<br />
“Sentiero Tricolore” si associano agli auguri, alle felicitazioni ed<br />
alle condoglianze che vengono espresse nei singoli annunci.<br />
il Presidente <strong>Nazionale</strong>
NOTE LIETE<br />
Livorno<br />
M.A.V. Marina al Cpo 1^ Cl. Inc.<br />
Di Vita Cristian<br />
Conferimento di Onorificenze<br />
al Valore di Marina<br />
(09A06456) (GU n. 132 del 10-6-<strong>2009</strong>)<br />
Con il decreto del Presidente della<br />
Repubblica n. 1 in data 27 marzo<br />
<strong>2009</strong> al capo di 1^ cl. Incursore/Paracadutista<br />
Di Vita Christian, nato<br />
il 10 ottobre 1972 a Cagliari è stata<br />
concessa la Medaglia d'Argento al<br />
valore di Marina con la seguente<br />
motivazione: Sottufficiale incursore<br />
inquadrato nel distaccamento operativo<br />
Incursori Caimano 69 Task force<br />
45 Joint special operations task group<br />
- Condor A in Afghanistan, nell'ambito<br />
dell'operazione Sarissa, il giorno 8<br />
settembre 2006, a seguito dell'attentato<br />
terroristico che ha coinvolto in una<br />
esplosione un automezzo della sua<br />
unità operativa, pur nella difficile e rischiosa<br />
situazione creatasi a causa della<br />
presenza di un altro ordigno esplosivo<br />
innescato e posizionato nelle immediate<br />
vicinanze e al pericolo di<br />
eventuale fuoco nemico, interveniva<br />
tempestivamente in aiuto degli operatori<br />
feriti nell'esplosione ed agendo con<br />
estrema calma e con metodica precisione<br />
riusciva a stabilizzarli ed a predisporli<br />
per la successiva evacuazione<br />
in elicottero.<br />
Il suo intervento è stato fondamentale<br />
per garantire la sopravvivenza del<br />
più grave dei feriti ed evitare l'aggravarsi<br />
delle condizioni degli altri operatori.<br />
Il capo 1^ classe Di Vita, conscio<br />
dell'importanza del suo immediato<br />
intervento, ha affrontato la situazione<br />
con coraggio, iniziativa e con<br />
evidente rischio fisico.<br />
Splendida figura di Sottufficiale<br />
Incursore, in possesso di eccezionali<br />
qualità umane, militari e professionali<br />
che con il suo comportamento esemplare<br />
ha contribuito ad accrescere il<br />
prestigio delle forze speciali della<br />
Marina in ambito multinazionale.<br />
Paolo Frediani<br />
Sentiero Tricolore 36<br />
O N O R I F I C E N Z E<br />
Conegliano<br />
Medaglia Mauriziana<br />
Sottufficiali tutti della Sezione<br />
di Conegliano si rallegrano con<br />
il Lgt Sergio Brizi al quale, nel<br />
corso di un’apposita Cerimonia al<br />
1° Comando F.O.D., è stata consegnata<br />
la Medaglia Mauriziana<br />
al Merito per dieci lustri di servizio.<br />
Goffredo Pinzuti<br />
Mantova<br />
Diploma di Merito<br />
Mattia figlio del 1°M.llo<br />
D'Alessandro Pasquale si è<br />
Diplomato presso l'Istituto Alberghiero<br />
di Valeggio S.M. (Mn) con<br />
il punteggio di 69/100. I Soci della<br />
Sezione UNSI di Mantova<br />
esprimono vivissime felicitazioni<br />
e infiniti auguri.<br />
Piero Giusi<br />
Bassano<br />
del Grappa<br />
Premio Speciale<br />
Al Socio Francesco BASSO è<br />
stato assegnato il Premio Speciale<br />
del “10° Premio Laura Conti”<br />
per aver sviluppato la propria Tesi<br />
di Laurea sul tema: “Indagini e<br />
dinamiche su un inquinamento da<br />
cromo esavalente nell’alta pianura<br />
padana per individuarne la<br />
fonte e contrastarne gli effetti”.<br />
Al Socio Francesco Basso<br />
giungano le vivissime felicitazioni<br />
dell’UNSI con l’invito a<br />
proseguire con tenacia nel proprio<br />
lavoro.<br />
Giancarlo Moro<br />
O.M.R.I.<br />
Su proposta del Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> UNSI sono state<br />
conferite le seguenti Onorificenze<br />
al Merito della Repubblica<br />
Italiana:<br />
– Cav. Uff.<br />
Goffredo PINZUTI<br />
(Sez. di Conegliano)<br />
– Cav.<br />
Domenico BALDUCCI<br />
(Sez. di Casarsa)<br />
– Cav.<br />
Carmelo DI GESU’<br />
(Sez. di San Donà di Piave)<br />
– Cav.<br />
Antonio INTOGNA<br />
(Sez. di Bergamo)<br />
– Cav.<br />
Giuseppe MASIA<br />
(Sez. di Abano Terme)<br />
REFUSI<br />
Mantova<br />
Nell'articolo su Sentiero Tricolore<br />
2/<strong>2009</strong> pag. 9 dal titolo "Superdecorato<br />
della Marina Militare" il<br />
nome del Sergente è da leggersi<br />
TOMMASO FILOCHI padre del<br />
nostro Consigliere Luigi Filochi - si<br />
chiede la correzione sul prossimo<br />
numero. Grazie.<br />
Piero Giusi<br />
Conegliano<br />
Nell’ultimo numero di Sentiero<br />
Tricolore, l’Onorificenza<br />
O.M.R.I. conferita a Pietro<br />
VARISCO è "Cavaliere Ufficiale"<br />
e non semplicemente "Cavaliere".<br />
Goffredo Pinzuti
NOTE TRISTI<br />
Genova<br />
In data 6 luglio u.s. è deceduto<br />
improvvisamente il nostro Socio<br />
Cav. Carlo BARABANI alla<br />
soglia dei 69 anni.<br />
Sergente radiotelegrafista,<br />
aveva prestato la sua opera come<br />
marconista anche su navi della<br />
marina mercantile. Co-fondatore<br />
della Sezione U.N.S.I. di Genova<br />
(quando era ancora denominata<br />
U.N.S.I.Co) il Socio Barabani ha<br />
sempre ricoperto la carica di Consigliere<br />
nel Direttivo Sezionale,<br />
non facendo mai mancare la Sua<br />
presenza e la Sua collaborazione<br />
per moltissimi anni.<br />
Situazioni familiari e di salute<br />
avevano ridotto sensibilmente la<br />
Sua attività associativa, senza mai<br />
venir meno all'attaccamento, quasi<br />
viscerale, alla nostra <strong>Unione</strong>.<br />
Ai Suoi funerali, avvenuti<br />
presso la Casa di Riposo nella<br />
quale risiedeva, erano presenti -<br />
con bandiera - il Presidente<br />
Chiappero ed il Vice Presidente<br />
Cogorno, in rappresentanza di<br />
tutti gli associati di Genova.<br />
Novara<br />
Carlo Chiappero<br />
Il 30 maggio c.a. è mancata la<br />
Signora Lucia Varriale, mamma<br />
del nostro responsabile amministrativo,<br />
M.llo Vincenzo Varriale.<br />
La Sezione si unisce al dolore<br />
di Vincenzo e Signora Carla, i fratelli<br />
e sorelle, Gennaro, Rosaria,<br />
Titina, Franca, Rita, Antonio e<br />
famigliari tutti. La Presidenza, il<br />
Consiglio Direttivo, Soci tutti rinnovano<br />
sentite condoglianze.<br />
Luciano Valdambrini<br />
Sentiero Tricolore 37<br />
Mantova<br />
Il Consiglio Direttivo insieme<br />
a tutti i Soci partecipano con profondo<br />
cordoglio alla scomparsa<br />
del padre del 1°M.llo Lgt. Pietro<br />
Buscemi e si stringono con affetto<br />
alla famiglia.<br />
* * *<br />
Il 29/7/09 è mancata all'affetto<br />
dei suoi cari la mamma del<br />
Socio M.M."A" (ris) Arnaldo<br />
Grasso. Il Presidente, il C.D. ed i<br />
Soci tutti esprimono all'amico<br />
Arnaldo e ai suoi parenti tutti le<br />
più sentite condoglianze.<br />
* * *<br />
Il 28 Agosto <strong>2009</strong> è mancato<br />
all'affetto dei suoi cari il fratello<br />
del nostro Socio 1^M.llo ris Claudio<br />
Cigna.<br />
Tutti i Soci e il Consiglio<br />
Direttivo della Sezione UNSI<br />
Mantovana insieme al Presidente<br />
esprimono al Socio e ai parenti<br />
tutti le più sentite condoglianze.<br />
Piero Giusi<br />
Bergamo<br />
Il giorno 7 giugno <strong>2009</strong> è<br />
mancata all’affetto dei suoi cari<br />
la Sig.ra Bruna Canini, di anni 54,<br />
moglie del nostro Socio Mar.<br />
Magg. 1ª cl. sc. Bruno Saccone.<br />
Il Presidente, il Consiglio<br />
Direttivo e Soci tutti sono vicini<br />
affettuosamente a Bruno ed ai<br />
figli: Gabriele, Elisa ed Enza.<br />
* * *<br />
Il giorno 19 giugno <strong>2009</strong> ci ha<br />
lasciato il nostro Socio veterano<br />
Salvatore Celeste di anni 87.<br />
Il Presidente, il Consiglio<br />
Direttivo e Soci tutti sono vicini<br />
affettuosamente alla Sig.ra<br />
Carmela ed ai figli Calogero,<br />
Giuseppe e Nunziatina con le<br />
rispettive famiglie.<br />
Cosimo Carrozzo<br />
Udine<br />
Il giorno 8 settembre <strong>2009</strong> è<br />
deceduto improvvisamente il<br />
nostro Socio M.M.A. Mario<br />
Nonino di 67 anni.<br />
Il Presidente, il Consiglio<br />
Direttivo, e tutti i Soci dell’UNSI<br />
Sezione di Udine, partecipano al<br />
dolore dei familiari ed esprimono<br />
sentite condoglianze.<br />
Mario Greco<br />
* * *<br />
E’ scomparsa improvvisamente<br />
la gentile Signora Pina, consorte<br />
del nostro Socio “A” Orlando<br />
Greco, fratello del Presidente<br />
Mario Greco.<br />
La Sezione tutta, partecipa affettuosamente<br />
al dolore della Famiglia.<br />
Remo Rinaldo<br />
Verona<br />
Il Presidente Gaetano Nicoli,<br />
il Consiglio Direttivo e tutti i Soci<br />
UNSI di Verona partecipano con<br />
profondo cordoglio ai familiari<br />
per la dipartita dei sottonotati<br />
parenti dei Soci:<br />
- 1° M.llo Francesco Violante<br />
deceduto il 31 luglio c.a.;<br />
- Fratelli del nostro Segretario<br />
Giuseppe Farinati Silvano e<br />
Lorenzo deceduti nel mese di<br />
agosto c.a..<br />
Gaetano Nicoli<br />
Conegliano<br />
Sincere condoglianze esprimono<br />
tutti i Soci della Sezione al<br />
Primo Maresciallo Cesare<br />
Catucci per la recente scomparsa,<br />
della madre, Signora Francesca<br />
Magistro.<br />
Goffredo Pinzuti
Sentiero Tricolore 38<br />
INCREDIBILE E UNICA OCCASIONE<br />
PER UNA MERAVIGLIOSA CROCIERA<br />
CONCORDATA DALLA PRESIDENZA UNSI CON ppppppppp<br />
Spagna, Marocco, Madeira e Isole Canarie<br />
20 febbraio – 4 marzo <strong>2009</strong> (13 giorni/12 notti)<br />
Magica crociera di 13 giorni lungo le coste spagnole del Mediterraneo, fino a Casablanca ed alle Isole Canarie<br />
attraverso le Colonne d’Ercole. E tra una visita e l’altra? Relax in piscina o al beauty center, divertimento in teatro o<br />
discoteca, quattro salti in palestra, un salutare massaggio Ö o una puntatina al casino. Il meglio di Spagna, Marocco,<br />
Madeira e Isole Canarie e un ambiente ricercato ed elegante: ecco la carta vincente per una crociera fantastica.<br />
Il prezzo? Irripetibile!<br />
LA NAVE: è la Louis Majesty, ex Royal Majesty della Norwegian Cruise Line, che ha raggiunto la flotta Louis Cruise<br />
Line proprio nel <strong>2009</strong>. Consegnata nel 1992 dai cantieri finlandesi Kværner Masa-Yards con il nome di Royal Majesty,<br />
misurava allora 33 metri di meno, per poi essere allungata nel corso di una perfetta ristrutturazione operata nel 1999<br />
e nel 2000.<br />
L’ITINERARIO:<br />
Molti i porti che verranno toccati nel corso della crociera (Marsiglia, Tangeri, Casablanca, Cadice, Cartagena<br />
e Barcellona) da cui sarà possibile visitare in escursione tantissime altre interessanti città. Il meglio del Mediterraneo<br />
Occidentale.<br />
IL PROGRAMMA:<br />
Sabato 20 febbraio 2010:<br />
Imbarco dei Signori Partecipanti sulla nave Louis Majesty a<br />
Genova, sistemazione nelle cabine riservate e inizio della<br />
navigazione come da tabella.<br />
Giovedì 4 marzo 2010:<br />
sbarco dei Signori Partecipanti dalla nave a Genova.<br />
Eventuale trasporto da Trieste a Genova (con<br />
raccolta croceristi sul percorso) verrà concordato<br />
con i partecipanti dopo la chiusura delle<br />
prenotazioni prevista per il 10 gennaio 2010.<br />
GIORNO PORTO ARRIVO PARTENZA<br />
1° Sabato 20.2. 2010 Genova — 19.30<br />
2° Domenica 21.2.2010 Marsiglia (Francia) 09.30 18.00<br />
3° Lunedì 22.2.2010 In navigazione — —<br />
4° Martedì 23.2.2010 Tangeri (Marocco) 13.00 20.00<br />
5° Mercoledì 24.2.2010 Casablanca (Marocco) 08.00 24.00<br />
6° Giovedì 25.2.2010 In navigazione — —<br />
7° Venerdì 26.2.2010 Madeira (Funchal - Portogallo) 06.00 16.00<br />
8° Sabato 27.2.2010 Lanzarote (Spagna) 12.00 19.00<br />
9° Domenica 28.2.2010 In navigazione — —<br />
10° Lunedì 1.3.2010 Cadice (Spagna) 07.00 15.00<br />
11° Martedì 2.3.2010 Cartagena (Spagna) 10.30 16.00<br />
12° Mercoledì 3.3.2010 Barcellona (Spagna) 10.00 15.30<br />
13° Giovedì 4.3.2010 Genova (Italia) 13.30
Sentiero Tricolore 39<br />
QUOTE INDIVIDUALI DI PARTECIPAZIONE (min. 50 partecipanti paganti quota intera)<br />
– Cabina interna standard € 495,00 + (1) + (2) = € 665,00<br />
– Cabina interna premium € 565,00 “ = € 735,00<br />
– Cabine esterne standard € 770,00 “ = € 940,00<br />
– Cabine esterne premium € 820,00 “ = € 990,00<br />
– 3/4 letto adulti € 390,00 “ = € 560,00<br />
– 3/4 letto ragazzi ( fino a 17 anni in cabina con due adulti) gratis<br />
– Diritti di imbarco per tutte le categorie € 145,00 (1)<br />
– Assicurazione (obbligatoria per tutti) € 25,00 (2)<br />
NESSUNO SPAZIO E’ STATO BLOCCATO:<br />
la presente offerta è soggetta a disponibilità al momento dell’eventuale richiesta di opzione/prenotazione.<br />
Chi è interessato prenoti per tempo direttamente all’Agenzia PANSEPOL TRAVEL ai numeri sotto riportati<br />
LA QUOTA COMPRENDE:<br />
– Sistemazione nella cabina della categoria prescelta<br />
– Pensione completa a bordo (dalla cena del 1° giorno alla prima colazione dell’ultimo): prima colazione, pranzo,<br />
tè con pasticcini, cena, buffet vari<br />
– Cocktail del Comandante e serate di gala<br />
– Intrattenimenti di bordo, spettacoli, giochi, cinema, casinò, discoteca, uso di piscina e palestra<br />
– Tasse e percentuali di servizio<br />
LA QUOTA NON COMPRENDE: mance - bevande - trattamenti di bellezza - visite ed escursioni facoltative -<br />
extra in genere e di carattere personale - tutto quanto non espressamente indicato nella voce “La quota comprende”<br />
DOCUMENTI: carta d’identità valida per l’espatrio;<br />
nessun rimborso spetta a chi si presentasse alla partenza<br />
sprovvisto di documento o con documento scaduto.<br />
IMPORTANTE: qualsiasi tipo di disabilità fisica che<br />
possa richiedere particolari attenzioni o cure dovrà essere<br />
notificata al momento di effettuare la prenotazione.<br />
Restrizioni particolari in caso di gravidanza.<br />
MODALITA’ DI PAGAMENTO:<br />
€ 150,00 al momento della prenotazione<br />
saldo entro il 10 gennaio 2010<br />
penali come da catalogo LOUIS CRUISE LINES<br />
Agenzia Viaggi<br />
via del Monte, 2 - 34122 Trieste<br />
tel. +39 040 367130 - fax +39 040 638728 - cell. +39 335 6654597<br />
web site: www.pansepol.it - e.mail: info@pansepol.it<br />
p.i. 01026930329 - Banca: FRIULCASSA ABI 06340 CAB 02200 ccb 074008560754<br />
Autorizzazione regione Friuli Venezia Giulia n. 463 TUR del 3. 6. 2003<br />
Polizza assicurativa: Navale Assicurazioni - n. 4169816/T - Programma valido da ottobre <strong>2009</strong> a febbraio 2010<br />
LA DIREZIONE SI RISERVA DI APPORTARE AL PRESENTE PROGRAMMA EVENTUALI MODIFICHE<br />
QUALORA SI RENDESSERO NECESSARIE PER IL MIGLIORE SVOLGIMENTO DEL VIAGGIO.<br />
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’art. 16 della legge n. 269 del 3 agosto 1998: “La legge italiana punisce con la pena<br />
della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”.<br />
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 040 367130 - 335 6654597
Convenzione UNSI -<br />
La paresidenza <strong>Nazionale</strong> UNSI, in collaborazione con<br />
l'agenzia Pansepol Travel organizza il seguente tour:<br />
+ € 115,00 TASSE PORTUALI e € 20,00 ASSICURAZIONE<br />
+ € 115,00 TASSE PORTUALI e € 20,00 ASSICURAZIONE<br />
+ € 115,00 TASSE PORTUALI<br />
e € 20,00 ASSICURAZIONE<br />
PREZZI<br />
ESCLUSIVI<br />
U.N.S.I.