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Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium

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Vie gustative. Gli stimoli gustativi raccolti dalla superficie dorsale della lingua nella sua parte<br />

posteriore, oltre che dai recessi sottolinguali, viaggiano lungo le fibre linguali del glossofaringeo.<br />

Queste fibre raggiungono il midollo spinale per mezzo del IX paio e terminano in sinapsi coi<br />

neuroni della parte mediana del nucleo del tratto solitario, o nucleo gustativo. Da qui, nascono fibre<br />

che seguono il lemnisco mediale e raggiungono il talamo ottico. Dopo un ultimo relè nel nucleo<br />

semilunare, dal talamo gl’impulsi si proiettano nell’area gustativa della neocortex. Provenienti<br />

dalla regione della punta e dai margini della lingua, altre fibre gustative seguono il nervo linguale,<br />

la corda del timpano ed il nervo intermediario di Wrisberg, portandosi anch’esse nel nucleo del<br />

tratto solitario. Seguendo il tracciato del nervo linguale, altre fibre vanno verso l’alto insieme col<br />

nervo mandibolare e terminano sulla lunga colonna della radice discendente del V nervo cranico.<br />

Dopo sinapsi, la via raggiunge con il nastro di Reil, il nucleo arcuato del talamo, da cui partono<br />

fibre che terminano nella corteccia neopalliale della via parietale ascendente. Esisterebbe quindi<br />

un’area linguale-gustativa, posta al di sopra della scissura laterale di Silvio. L’area lingualegustativa<br />

sarebbe una zona sensitiva che unisce alla sensibilità generale della lingua, trasportata dal<br />

V paio. Invece, quella gustativa propriamente detta è trasportata dalle fibre del X e del XI nervo<br />

cranico e dall’intermediario.<br />

Fig. 1<br />

La microfoto qui di lato (fig. 1), è stata<br />

effettuata da me medesimo. E’ una sezione di 4<br />

μ di spessore in paraplast. Ingrandimento di<br />

250X. La microfoto evidenzia la ricca<br />

innervazione di una papilla vallata della lingua<br />

di bufalo (Buffalus bubalus). Il vasto<br />

contingente nervoso afferente, fatto di filuzzi di<br />

fibre sensitive mielinizzate, è colorato in nero<br />

col metodo citochimico di Linder – modificato.<br />

9. LA SENSIBILITA PROPRIOCETTIVA, O DI POSIZIONE CORPOREA.<br />

Il corpo umano può percepire la disposizione spaziale di ogni sua parte e come queste parti si<br />

muovono. La sensibilità propriocettiva è molto precisa, in particolare nel determinare il movimento<br />

della testa. La tecnologia ha progettato alcuni tipi di sensori il cui funzionamento somiglia ai<br />

propriocettori del corpo umano: i sismografi che rilevano le intensità dei terremoti, i rilevatori della<br />

direzionalità e dell’accelerazione negli aerei e missili. Sacks Oliver (2004) dice che la sensibilità<br />

propriocettiva è correlata all’accortezza ed alla percezione della propria massa corporea. Gli stimoli<br />

propriocettivi sono diversi da tutti gli altri: non sono onde fisiche, né derivanti dalla posizione,<br />

conformazione, o vibrazione molecolare. La sensibilità propriocettiva dipende dalla posizione,<br />

velocità ed accelerazione del corpo intero, o delle sue parti. Velocità ed accelerazione sono nozioni<br />

di fisica pura. L’accelerazione di un corpo è sempre lineare, sia che proceda in avanti, di lato o in<br />

alto. Il corpo umano su un’auto in movimento ne sente l’accelerazione che cambia velocità,<br />

procedendo in direzione rettilinea. Il corpo umano può anche percepire l’accelerazione angolare, per<br />

esempio, il cambio di velocità di un’auto in curva. Nello scendere la scalinata di casa, si avverte la<br />

propria massa corporea, gradino per gradino. La scalinata funziona come uno strumento generatore<br />

di stimoli propriocettivi. Alcuni di questi stimoli sono recepiti dai fusi neuro-muscolari e dai<br />

corpuscoli muscolo tendinei del Golgi. Sensori di accelerazione corporea si trovano nell’orecchio<br />

interno, vicino alla coclea. Non c’è <strong>consapevolezza</strong> della loro esistenza, ma ce se n’accorge subito<br />

se non funzionano più.<br />

Alcuni esempi dell’importanza di questo senso.<br />

• Chiudere gli occhi, alzare una mano e mettere in estensione due dita: la <strong>consapevolezza</strong> che<br />

sono in estensione due e non uno o tre, o quattro dita è una capacità propriocettiva.<br />

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