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Sensazione percesione consapevolezza.pdf - Auditorium

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titolo: Termodinamica, campi quantici e funzioni mentali, (2010). C’è da precisare che la metodica<br />

EEG rileva i riflessi elettrici cerebrali, ma non evidenzia il fenomeno mentale nella sua intima<br />

essenza.<br />

La Gestalt considera la percezione come una serie di fenomeni collegati alla fisiologia corporea e<br />

basata su costanti, o leggi percettive. Queste costanti percettive travalicherebbero la sfera<br />

individuale, sarebbero trascendenti (presenti fin dalla nascita) ed indipendenti dall’esperienza.<br />

Sono leggi universali ed analizzano l’organizzazione figurale, valutando lo scorporo della figura<br />

dallo sfondo (attraverso il colore, la densità, la trama, il contorno). Il fondatore della psicologia<br />

Gestalt, Wolfgang, Köhler ipotizzò le seguenti leggi che sotto una nuova prospettiva sembrano tutte<br />

correlate con le similitudini geometrica, oltre che con quella cinematica e dinamica:<br />

1. La legge della sovrapposizione. Le forme sopra sono figure. Perché avvenga una<br />

sovrapposizione, ci devono essere indizi di profondità.<br />

2. La legge dell’area occupata. La zona distinta che occupa un’estensione minore tende ad<br />

essere colta come figura, ma la più estesa è lo sfondo. È importante anche l’orientamento dell’area<br />

occupata. Questo meccanismo identificativo degli oggetti sullo sfondo funziona anche se la<br />

chiusura è incompleta.<br />

3. Legge dell’organizzazione percettiva in base al destino comune. Tale meccanismo di vicinanza è<br />

saliente non solo a livello di modificazioni dello spazio, ma anche del tempo.<br />

A queste leggi si sovrappongono altre tre, finalizzate all’inserimento di più elementi sensoriali in<br />

una percezione globale.<br />

1. La legge della Gestalt, sintetizza l’intera logica della percezione. La prima legge è quella<br />

della semplicità o della buona forma: i dati sono organizzati nel modo più semplice e più coerente<br />

possibile, rispetto all’esperienze pregresse.<br />

2. La legge del raggruppamento per somiglianza: in elementi disposti disordinatamente, quelli<br />

che si somigliano tendono ad essere percepiti come forma, staccati dallo sfondo. Questi elementi<br />

distaccati dallo sfondo tendono a trasformarsi in una figura. La percezione della figura è tanto più<br />

forte quanto più stretta è la somiglianza con tali elementi.<br />

3. Legge della buona continuazione (o continuità della direzione): s’impone come unità<br />

percettiva quella che dà il minor numero d’irregolarità od interruzioni, a parità di altre proprietà.<br />

Altri studi hanno specificato gli elementi figurali, utilizzati nella percezione della terza<br />

dimensione che sarebbe connessa alla percezione del movimento. I principali indicatori sono:<br />

• la grandezza relativa (l’oggetto più grande è il più vicino),<br />

• la luminosità,<br />

• la prospettiva aerea e quella lineare.<br />

A livello cerebrale, il processamento della terza dimensione avverrebbe secondo le similitudini<br />

cinematica, e dinamica. Le leggi della percezione sono definite autoctone perché innate e non frutto<br />

dell’apprendimento. Tuttavia, c’è una progressione evolutiva nell’elaborazione delle percezioni. Dai<br />

primi mesi, il neonato riconosce i colori e le forme (in particolare la figura umana), ma solo più<br />

tardi acquisterà la costanza percettiva: la capacità di collegare una forma o una figura già<br />

conosciuta, con una diversa in cui riconosce caratteristiche di somiglianza (ad es. una statua è<br />

associata ad una persona).<br />

Gli psicologi della Gestalt hanno scoperto dei fenomeni interessanti. Uno è che il cervello ha la<br />

capacità di trattare stimoli generici, organizzandoli in totalità coerenti. Inoltre, può trattare uno<br />

stimolo costante in modo da ricavarne ora una percezione, ora un’altra. Così, nel famoso esempio<br />

dell’anatra/coniglio 1’input percettivo è costante, ma elaborato ora come anatra, ora come coniglio.<br />

La compagine gestaltica, non comporta solo l’organizzazione delle percezioni in totalità coerenti,<br />

ma in ambito cosciente, anche la distinzione tra le figure percepite e lo sfondo su cui sono inserite.<br />

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