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I PARKINSONISMI ATIPICI E SECONDARI - Limpe

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ilità al freddo delle estremità, rumori inspiratori, russamento, stridore, mioclono, incontinenza<br />

emotiva, contratture, alterazioni posturali del tronco come la “sindrome di Pisa”,<br />

instabilità posturale precoce con cadute a terra (3).<br />

Anche quando i pazienti non mostrano gli elementi clinici sufficienti al fine di avere un<br />

quadro diagnostico definito secondo i criteri clinici correnti, la presenza di questi ulteriori<br />

elementi può essere suggestiva di MSA; per tale motivo alcuni di questi segni clinici<br />

saranno sicuramente incorporati nei nuovi criteri diagnostici per questa malattia.<br />

Esami strumentali<br />

Negli ultimi 20 anni si è cercato di individuare metodiche strumentali che fossero di ausilio<br />

ai dati clinici nella identificazione dei pazienti affetti da MSA.<br />

Le indagini neurofisiologiche, ed in particolare l’elettromiografia dello sfintere striato<br />

vescicale ed anale, hanno suscitato inizialmente un certo entusiasmo.<br />

Tale esame mostra infatti un quadro di denervazione nella quasi totalità dei pazienti<br />

con MSA (a causa della degenerazione del nucleo di Onuf sacrale).<br />

Studi successivi hanno, però mostrato la bassa specificità di questo quadro, i quanto<br />

reperti di denervazione possono essere presenti anche in un certo numero di casi di MP<br />

e PSP (3).<br />

I test vegetativi cardiovascolari possono essere utili per un migliore inquadramento diagnostico<br />

e terapeutico del singolo caso, ma si è visto che il loro impiego sistematico è<br />

poco specifico nel discriminare la comune MP dalla più rara MSA.<br />

Le indagini neuroradiologiche hanno assunto un ruolo di crescente importanza nella<br />

diagnosi differenziale tra i vari parkinsonismi atipici e la MP (3).<br />

I risultati più interessanti e promettenti sono stati raggiunti con le tecniche di neuroimmagini<br />

funzionali.<br />

In particolare studi metabolici tramite PET hanno mostrato la possibilità di distinguere<br />

una elevata percentuale di pazienti con diagnosi clinica di MSA rispetto alla MP, sebbene<br />

la sensibilità e la specificità di tali metodiche non siano state ancora valutate e<br />

pertanto non possano esser incluse come criteri di diagnosi.<br />

Più recentemente dati interessanti sono emersi con l’uso di marcatori dopaminergici<br />

presinaptici delle fibre nigrostriatali; nella MSA, infatti, è possibile evidenziare una riduzione<br />

di captazione più marcata a livello del caudato rispetto alla MP (7).<br />

Le misure di densità dei recettori D2 ottenute mediante uso di raclopride e tecnica PET<br />

consentono a volte, ma non sempre, di differenziare i parkinsonismi atipici dalla MP.<br />

Basandosi su una logica simile, studi SPECT utilizzanti 123 I-iodobenzamide hanno mostrato<br />

una riduzione del legame striatale nei pazienti MSA rispetto a MP e controlli.<br />

Tuttavia questi dati sono di limitata specificità e pertanto di parziale ausilio nella diagnosi<br />

differenziale rispetto ad altri parkinsonismi.<br />

Infine, risultati interessanti sono emersi dalla scintigrafia miocardica con I-metaiodiobenzilguanidina<br />

(MIBG), che mostra una riduzione di legame a livello cardiaco nei pazienti<br />

affetti da MP, a testimonianza di una denervazione simpatica postgangliare che è invece<br />

rara in pazienti affetti da MSA e altre forme atipiche.<br />

La TC e la RM cerebrale sono normali nella MP.<br />

L’applicazione delle tecniche di RM può essere invece utile nel differenziare la MSA<br />

dalla PSP, ed entrambe queste condizioni dalla MP.<br />

La RM è in grado di evidenziare fin dalla prime fasi alterazioni tipiche della MSA a livello<br />

dei nuclei della base e di alcune strutture del tronco.<br />

Le alterazioni comprendono, oltre all’atrofia olivopontocerebellare e del putamen,<br />

anche un’iperintensità di segnale a livello del ponte e del peduncolo cerebellare<br />

medio (3, 8).<br />

L’ipointensità di segnale nello striato nelle immagini pesate in T2 è un’alterazione caratteristica<br />

a tutti i parkinsonismi atipici, più frequente nei casi di MSA-P; la specificità<br />

aumenta però con l’utilizzo di sequenze Gradient, con cui è possibile evidenziare anche<br />

una sottile banda iperintensa esternamente al putamen.<br />

Le nuove metodiche non-convenzionali di RM (RM-DWI) rappresentano, secondo studi<br />

recenti, una tecnica innovativa e promettente nel cercare di differenziare MSA e PSP<br />

da MP, o da altre condizioni patologiche.

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