Il futuro dell'energia: un percorso lungo la storia. The future of ... - Enel

Il futuro dell’energia: un percorso lungo la storia.
The future of energy: a journey through history.

Il futuro dell’energia: un percorso lungo la storia.
The future of energy: a journey through history.

Il futuro dell’energia: un percorso lungo la storia.
The future of energy: a journey through history.
Redazione, progetto grafico e impaginazione
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Viviani Editore s.r.l. - Roma
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Printed by
Varigrafica Alto Lazio s.r.l. - Nepi (Viterbo)
Finito di stampare nel mese di settembre 2008
Printed in September 2008
Tiratura 5.000 copie
5,000 copies printed
Pubblicazione fuori commercio
Publication not for sale
A cura della Direzione Relazioni Esterne
Edited by the External Relations Department

Il futuro dell’energia: un percorso lungo la storia.
The future of energy: a journey through history.

CAPIRE IL PASSATO
PER CREDERE NEL FUTURO
PIERO GNUDI
Presidente Enel
L’Archivio Storico Enel racchiude gran parte della lunga vicenda dell’industria
elettrica italiana, dalle origini fino ai giorni nostri, prima e dopo,
dunque, lo spartiacque rappresentato dalla nazionalizzazione del
1962. Poiché lo sviluppo economico di un Paese procede soprattutto con
le gambe dell’energia e in particolare dell’energia elettrica, l’Archivio
Storico Enel contiene una parte significativa della storia economica e industriale
italiana.
Ritengo che Enel abbia compiuto un’operazione di grande respiro culturale,
mettendo a disposizione degli studiosi – attraverso un archivio organico
e moderno – gli strumenti per esplorare, leggere e – laddove risultasse
necessario – rileggere il nostro passato. L’analisi storica non è puro
esercizio accademico. Una più approfondita conoscenza dell’evoluzione
dell’industria elettrica e del sistema energetico italiani, può offrire spunti
preziosi sulle scelte che il Paese deve e dovrà fare in questo settore.
È estremamente interessante notare la rapidità con cui si è diffusa
l’elettricità in Italia. Nel 1883 a Milano è stato realizzato un piccolo impianto
di generazione, Santa Radegonda, la prima Centrale elettrica in Europa.
Nei successivi sette anni l’illuminazione pubblica elettrica si è affermata
nelle maggiori città del Paese e nel decennio successivo il trasporto
pubblico locale è stato ampiamente elettrificato, così come le abitazioni
private, mentre venivano realizzati i primi grandi impianti idroelettrici
sull’arco alpino e le prime linee di trasmissione. Allo scoppio della guerra
mondiale, nel 1914, alcune tra le maggiori opere di ingegneria idroelettrica
erano già state realizzate o avviate. Si tratta di uno sviluppo impressionante,
soprattutto se commisurato alle capacità tecniche del tempo. Ciò è

UNDERSTANDING THE PAST IN ORDER
TO BELIEVE IN THE FUTURE
PIERO GNUDI
Enel Chairman
The Enel Historical Archives contain most of the long history of the Italian electricity
industry, from its origins right up to the present, and therefore both before
and after the watershed represented by the nationalization of 1962. Because the economic
development of a country is especially dependent on energy, and in particular
electricity, the Enel Historical Archives also contains a significant part of the
economic and industrial history of Italy.
I believe that Enel has done something of great cultural significance in making its
systematic and modern archives available to scholars and thus providing them with
tools for exploring and interpreting – and, if necessary, reinterpreting – our past.
Historical analysis is not a purely academic exercise. A deeper knowledge of the development
of the Italian energy system and electricity industry can provide precious
ideas regarding the choices that the country has, and will have, to make in this sector.
It is extremely interesting to note how rapidly electricity spread in Italy. In
1883, a small generating plant – Santa Radegonda, the first power station in Europe
– was built in Milan. In the following seven years, electric public lighting was
established in the country’s largest cities and in the following decade local public
transportation was widely electrified, as were private dwellings, while the first
large hydro plants in the alpine areas and the first transmission lines were constructed.
At the outbreak of the First World War, several of the largest works of hydroelectric
engineering had already been constructed or begun. This is impressive
growth, especially when the technical capabilities of the time are taken into account,
and all the more remarkable if you consider that nowadays it often takes more than
10 years to build energy infrastructure. In that pioneering phase, society evidently
believed in the possibility of changing the world thanks to the contribution of technology
and scientific research, in which Italians demonstrated excellence.

Capire il passato per credere nel futuro
tanto più ragguardevole se si considera che oggi i tempi di realizzazione
di infrastrutture energetiche spesso superano i 10 anni. Evidentemente in
quella fase pionieristica la società credeva nel proprio futuro e credeva
nella possibilità di cambiare il mondo grazie al contributo della tecnica e
della ricerca scientifica, in cui gli italiani diedero prove di eccellenza.
C’è una forte assunzione di responsabilità sociale nel riorganizzare, sistematizzare
e rendere disponibili le fonti della storia da cui è poi scaturita,
con la nazionalizzazione del 1962, la vicenda stessa di Enel, Azienda strettamente
legata al territorio e al suo sviluppo, e per questo con una radicata
sensibilità per gli aspetti sociali della sua attività. Fin dagli esordi, negli anni
Sessanta, il carattere di ente pubblico e la funzione di utilità hanno determinato
l’adozione ante litteram di alcuni dei tratti che oggi definiscono la
responsabilità d’impresa. Dopo la privatizzazione, l’attenzione per l’impatto
sociale e ambientale delle attività è diventato – per così dire – scientifico,
con un confronto continuo rispetto alle migliori esperienze internazionali.
Enel svolge, essa stessa, un ruolo di tutela del patrimonio culturale,
anche perché l’Azienda è “soggetto culturale”, protagonista della storia
del Paese e custode di una porzione non irrilevante di patrimonio e di
“paesaggi” (si pensi alle dighe di inizio del XX secolo, ai pezzi di archeologia
industriale e di architettura novecentesca). Nell’ambito del progetto
“Archivio Storico Enel” l’Azienda dal 2006 ha avviato la raccolta di tutto
il materiale storico in un’unica sede, così da costituire un archivio “organico”
sulla storia dell’industria elettrica italiana.
La sede prescelta è a Napoli, in via Ponte dei Granili 24, in uno stabile
ristrutturato appositamente per accogliere l’Archivio Storico di Enel. I lavori
sono durati circa due anni, tra adeguamento impiantistico dell’edificio
e piano dei trasferimenti ed è stato portato a termine a fine novembre
2007. Abbiamo scelto Napoli come sede unica del nostro Archivio Storico,
motivati dalla riconosciuta tradizione dell’Università Federico II in
ambito archivistico e per la sua centralità geografica sul territorio nazionale
che ne favorisce l’accessibilità per la consultazione da parte dei ricercatori
e degli studiosi. Il progetto rientra nell’ambito del nostro piano

Understanding the past in order to believe in the future
There is an important acceptance of social responsibility in reorganizing, systematizing,
and making available the sources of the history that, with the nationalization
of 1962, gave birth to Enel, a company that is closely bound to local
communities and their development, and therefore has an ingrained
sensitivity to the social aspects of its business. Right from its first years, in the
1960s, its status as a public body and its function as a utility led it to be ahead of
its time in adopting several of the features that now characterize corporate social
responsibility. After its privatization, the Company’s concern for the social and
environmental impact of its activities became, so to speak, scientific, based on a
continual comparison with the best international experiences.
Enel performs a role in safeguarding our cultural heritage because, among
other reasons it is a “cultural player”, a protagonist in the history of country
and the custodian of a not insignificant part of its heritage and “landscapes”:
dams from the beginning of the twentieth century, structures of interest to industrial
archeology, twentieth-century architecture. As part of the “Archivio
Storico Enel” project, in 2006 the Company began to collect all the historical
material in one place, so as to form systematic archives on the history of the Italian
electricity industry.
The site we chose is in Naples, at via Ponte dei Granili 24, in a building that
has been renovated expressly for housing the Enel Historical Archives. Including
the adjustments to the plant engineering of the building and the transfer
plan, the work lasted about two years and was completed at the end of November
2007. We chose Naples as the sole seat of our Historical Archives because of the
acknowledged tradition of the Federico II University in the field of archives and
the city’s central geographical position within Italy, which facilitates consultation
of the Archives by researchers and scholars. The project is part of our Città
Napoli project to promote the cultural and social development of the city. We believe
that it can also contribute to improving the city’s image, both within Italy
and abroad.
The Historical Archives contain documentary material from the more than 1,270
electricity companies that were merged into Enel when the electricity industry was
nationalized. This precious documentation goes back to the end of the nineteenth cen-

Capire il passato per credere nel futuro
“Città Napoli” a favore dello sviluppo culturale e sociale della città. Riteniamo
che ciò possa anche contribuire a migliorare l’immagine della città
presso l’opinione pubblica nazionale e internazionale.
L’Archivio Storico raccoglie il materiale documentario proveniente dalle oltre
1.270 Società elettriche confluite in Enel al tempo della nazionalizzazione
dell’energia elettrica. Si tratta di preziosa documentazione risalente alla fine
dell’Ottocento e di quasi mezzo secolo di vita di Enel. Di notevole consistenza,
l’archivio custodisce oltre 13.000 metri lineari di documenti, circa
100mila fotografie, migliaia di disegni tecnici, centinaia di reperti e filmati,
migliaia di libri e riviste specializzate. Le serie documentali risultano costituite
da carte amministrative, corrispondenza, manoscritti e disegni progettuali.
Da segnalare, inoltre, il consistente patrimonio librario proveniente
dalle biblioteche specializzate degli ex otto Archivi compartimentali: il
patrimonio documentale e librario si presta a studi e ricerche polivalenti
aventi finalità tecniche ma anche storico-economiche e sociali.
Con l’Archivio Storico, intendiamo offrire un centro di cultura “aperta”,
una sede di riflessione, un luogo di incontro e di collegamento tra l’Azienda
e il mondo esterno, nella convinzione che una memoria condivisa possa
rappresentare un prezioso strumento di crescita per il nostro Paese.

Understanding the past in order to believe in the future
tury and covers almost half a century of Enel’s existence. The Archives house more
than 13,000 meters of documents, about 100,000 photographs, thousands of technical
drawings, hundreds of objects and film clips, and thousands of books and specialized
magazines. The various collections consist of administrative documents, correspondence,
manuscripts, and design drawings. Also notable is the collection of books from
the specialized libraries of the eight former area archives. These documents and books
are available for different kinds of research and studies: historical, economic, and social,
as well as technical.
We intend the Historical Archives to be a center of “open” culture, a place
dedicated to reflection that brings people together and links the Company with
the outside world, because we are convinced that a shared memory can constitute
a precious tool for our country’s growth.

LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA STORICA
VALERIO CASTRONOVO
Presidente del Centro Studi per la Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa
Con la realizzazione del suo Archivio Storico, Enel ha provveduto a raccogliere
e a riordinare il materiale documentario riguardante le ex Società
elettriche confluite sotto le sue insegne, nel 1963, dopo la nazionalizzazione.
Si tratta non solo di un patrimonio documentale di considerevoli dimensioni
quantitative, in quanto comprende le carte di varie centinaia di imprese,
alcune delle quali operanti fin dagli ultimi tornanti dell’Ottocento. Si tratta
anche di un repertorio di documenti di notevole interesse storico, in quanto la
produzione di energia elettrica è stata una delle principali risorse che hanno
contribuito, dapprima, al nostro decollo industriale avvenuto all’inizio del
Novecento e, successivamente, con le sue svariate applicazioni, sia alla progressiva
crescita dell’economia italiana sia al potenziamento dei servizi d’interesse
collettivo e al miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Del
resto, come sappiamo, se l’Ottocento è stato il secolo del vapore e dell’acciaio,
il Novecento è stato, per gran parte del suo corso, il secolo per eccellenza dell’elettricità
e dell’automobile.
Dall’atto della sua fondazione Enel ha man mano assolto i compiti che gli
erano stati attributi nel 1963 e che legittimarono la sua ragion d’essere. Ha
portato a compimento la totale elettrificazione del Paese, colmando il divario
esistente un tempo fra il nord e il sud della penisola nella dotazione e nell’utilizzo
delle fonti energetiche, con notevoli effetti positivi sia per l’ampliamento
della base produttiva sia per l’elevazione del tenore di vita. Ha provveduto
a un rinnovamento degli impianti convenzionali e avviato la produzione di
fonti rinnovabili e assimilate; ha accresciuto i livelli di produttività e ridotto i
costi unitari in termini reali; ha moltiplicato il numero degli utenti serviti per
dipendente e così pure il volume degli investimenti.

THE PRESERVATION OF HISTORICAL MEMORY
VALERIO CASTRONOVO
President of Centro Studi per la Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa
With the creation of its Historical Archives, Enel collected and reorganized
the documentary material regarding the electricity companies that, after they
were nationalized, merged under its banner in 1963.
Comprising as it does the documents of several hundred companies, several of
which had been in business since the end of the nineteenth century, this is a
legacy of significant size. But it is also a collection of considerable historical interest,
because the production of electricity was one of the most important resources
in the industrialization that took place at the beginning of the twentieth
century and, subsequently, with its diverse applications, in both the gradual
growth of the Italian economy, the improvement of public services, and the enhancement
of the Italian standard of living. Besides, as we know, while the nineteenth
century was the century of steam and steel, the twentieth was, for most of
its duration, the century par excellence of electricity and the automobile.
From the time of its establishment, Enel has carried out the tasks that were
assigned to it in 1963 and that justified its existence. It completed the electrification
of the country, closing the gap that once existed between the North and the
South of the peninsula with respect to their endowments and use of energy
sources, with significant positive effects on the productive base and the standard
of living. It renewed its conventional plants, started production from renewable
sources, and improved its productivity, reducing its unit costs and increasing
investment and the number of customers served per employee.
Finally, after Enel had achieved the primary objectives of public utility that it
was originally assigned, in the 1990s, concomitantly with the gradual liberalization
of the electricity market, a new phase began, which has entailed major

La conservazione della memoria storica
Infine, dopo che gli obiettivi primari di pubblica utilità assegnati originariamente
a Enel erano stati raggiunti, si è aperto, dagli anni Novanta, in
coincidenza con la progressiva liberalizzazione del mercato elettrico, un
nuovo capitolo che ha comportato una ridefinizione sia dell’assetto organizzativo
di Enel sia della sua strategia. Oggi, come è noto, Enel è divenuto
non solo una compagine più grande quanto a dimensioni e potenzialità, dopo
aver concentrato la sua attività sul core business energetico; ma ha anche
ampliato le proprie attività al di fuori dei confini nazionali. Tanto che costituisce
adesso il secondo gruppo elettrico europeo dopo Edf ed è un player
internazionale presente in ventuno Paesi.
Nel corso di questa metamorfosi la dirigenza avvicendatasi alla guida di
Enel ha tenuto tuttavia a conservare e tramandare la “memoria storica” dell’industria
elettrica italiana, che aveva concorso a suo tempo a porre le basi
del processo di sviluppo economico e di modernizzazione del nostro Paese.
E ciò non solo in conformità a determinati obblighi di legge, ma nella convinzione
che la ricostruzione storica delle vicende e delle modalità che hanno
segnato, attraverso varie strade e componenti, la trasformazione dell’Italia
in una società avanzata, possa contribuire allo sviluppo di una risorsa
importante come un’adeguata cultura dell’innovazione e del lavoro.
Di qui ha preso il via, a metà degli anni Ottanta, di concerto con il Centro
Studi per la Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa, il progetto
“Cultura e Industria”, i cui orizzonti si sono via via ampliati su più versanti.
Dal 2001 il progetto “Cultura e Industria” è confluito nel progetto “Energiaper”,
che ha l’obiettivo di mantenere viva la relazione di Enel con il territorio
e di farsi promotore di cultura. Ne è esempio, la cessione da parte di
Enel, al Comune di Cedegolo, della Centrale idroelettrica in Val Camonica,
che è stata riconvertita in un’istituzione museale, il Museo dell’Energia
Idroelettrica di Valle Camonica, nell’ambito del Museo Italiano dell’Industria
e del Lavoro di Brescia, il primo del genere in Italia, che comprenderà
altri tre siti espositivi nel territorio, oltre a una sede centrale nel capoluogo.
La Centrale fu realizzata dalla Società Elettrica Bresciana tra il 1909 e il 1910
in base a un progetto di stile razionalista dell’ingegner Egidio Dabbene di

The preservation of historical memory
changes in both the Company’s organization and its strategy. As is well known,
after its decision to concentrate on its core energy business, Enel has become not
only larger in terms of size and potential, but has also extended its business activities
outside Italy and is now the largest electricity company in Europe after
EdF, as well as an international player present in twenty-one countries.
During this metamorphosis, however, Enel’s management has always been
keen on preserving the “historical memory” of the Italian electricity industry,
which contributed to laying the foundations for the economic development and
modernization of the country. It has done this not only to comply with certain
legal obligations, but also out of the conviction that the historical reconstruction
of the vicissitudes and procedures that, in their diverse ways, marked the transformation
of Italy into an advanced society can contribute to the development of
an important resource such as an appropriate culture of innovation and work.
Thus began – in the mid-1980s and in cooperation with the Centro Studi per
la Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa – the “Cultura e Industria”
project, whose scope has gradually expanded in a number of directions.
In 2001, the “Cultura e Industria” project merged with the “Energiaper”
project, whose objective is to keep up Enel’s close relationship with local communities
and to promote culture. An example of this is Enel’s transfer to the municipality
of Cedegolo of its hydro power plant in Val Camonica, which was converted
into a museum, the Museo dell’Energia Idroelettrica di Valle Camonica,
as part of the Museo Italiano dell’Industria e del Lavoro in Brescia, the first of its
kind in Italy, which will comprise three other exhibition sites in the area, in addition
to the main one in Brescia itself. The power plant was built by the Società
Elettrica Bresciana in 1909-10 according to a rationalist-style design by the engineer
Egidio Dabbene, from Brescia, in order to exploit the fall of water diverted
in the municipality of Malanno on the orographic left bank of the Oglio River.
The “Cultura e Industria” project consisted in identifying – in the eight Districts
of Enel at the time – the documents regarding the activity of the nationalized
enterprises, as well as in inventorying the material examined and evaluated that
was of historical interest. It also led to the publication of five books that presented

La conservazione della memoria storica
Brescia, per sfruttare la caduta delle acque derivate in Comune di Malanno
sul versante destro orografico del fiume Oglio.
Il progetto “Cultura e Industria”, è consistito nell’individuazione presso
gli otto Compartimenti di allora di Enel, della documentazione riguardante
l’attività delle imprese nazionalizzate, nonché nella inventariazione del materiale
preso in esame e valutato di interesse storico. Ha dato luogo anche alla
pubblicazione di cinque volumi che sono valsi a tracciare un profilo d’insieme
dell’industria elettrica italiana, dai suoi esordi nel 1882 sino alla fine
del secolo scorso; integrati da un’apposita collana di monografie sull’opera
di alcuni artefici del settore elettrico e su vari risultati significativi conseguiti
nel campo della produzione energetica; e inoltre alla promozione di incontri
e seminari di studio in diverse sedi universitarie, con la partecipazione di
docenti universitari di diverse discipline (dalla storia all’economia, dalla sociologia
all’ingegneria, all’urbanistica) e di esperti e dirigenti di Enel, su temi
concernenti l’assetto e le innovazioni del comparto elettrico.
Due erano gli obiettivi preminenti di quest’iniziativa: da un lato, quello di
ricomporre le matrici originarie e i tratti distintivi delle Società elettriche confluite
in Enel; dall’altro, quello di stabilire un rapporto fra il mondo dell’impresa
e quello della scuola e della ricerca scientifica. Un rapporto che, riprendendo
il filo delle relazioni intercorse sin dalla fine dell’Ottocento fra alcune
importanti Società elettriche e i principali Politecnici, consentisse l’acquisizione,
con reciproco vantaggio, di nuovi elementi di conoscenza e di giudizio
sull’evoluzione e gli aspetti salienti dell’economia italiana.
Di fatto, si è giunti così, in sintonia con il Ministero dei Beni Culturali, a ricomporre
in un unico grande Archivio Storico i molteplici reperti documentali
di numerose Società elettriche, quali ereditati da Enel; e a organizzare vari
seminari e convegni di studio in Università e Politecnici, dedicati sia alle
vicende del settore elettrico sia alle sue più recenti dinamiche e prospettive.
Per dare un’idea della mole di lavoro che ha comportato l’inventariazione
del materiale documentario oggi raccolto nella sede partenopea dall’Archivio
Storico Enel, basti considerare che sono stati reperiti e censiti fascicoli e

The preservation of historical memory
an overall view of the Italian electricity industry, from its beginning in 1882 until
the end of the last century, supplemented by a special series of monographs on the
work of several of the creators of the electricity industry and on various significant
results achieved in the field of electricity production. It also involved the promotion
of conferences and seminars at a number of universities – with the participation
of scholars in different fields (from history, economics, and sociology to
engineering and city planning) and of experts and executives from Enel – on subjects
concerning the organization and innovations of the electricity industry.
This project had two main objectives: on the one hand, to recompose the original
backgrounds and the distinctive features of the electricity companies that
merged into Enel and, on the other, to establish a relationship between the world
of the enterprise and that of education and scientific research: a relationship that,
resuming the relations that existed as early as the end of the nineteenth century
between several important electricity companies and the main schools of applied
science, would allow the acquisition, with mutual benefit, of new elements for
knowing and evaluating the evolution and key aspects of the Italian economy.
In effect, in agreement with the Ministry of Cultural Assets, the project has
succeeded in recomposing in a single great repository the various documents of
numerous electricity companies, as Enel inherited them, and in organizing at
universities and schools of applied science a number of seminars and study conferences
dedicated to both the vicissitudes of the electricity industry and to its recent
developments and prospects.
To give an idea of the amount of work entailed by taking stock of the documentary
material now gathered in the Enel Archives in Naples, just consider that if
the files and folders discovered and registered were placed in a row they would
extend for thirteen kilometers. To this enormous quantity of paper documents
must be added other collections of various kinds, which include drawings, maps,
photographic plates, filmed and advertising material, booklets, magazines, and
memorabilia of all kinds.
In order to bring together this diverse documentary material and make it easier
to consult, it has been memorized in a uniform way by special electronic techniques.

La conservazione della memoria storica
dossier, che, messi insieme di fila, raggiungerebbero uno sviluppo di tredici
chilometri. A questa ingente quantità di documenti cartacei vanno aggiunti
altri fondi di varia natura che comprendono disegni, mappe, lastre fotografiche,
materiale filmico e pubblicitario, opuscoli, riviste e cimeli di ogni genere.
Al fine di aggregare questi diversi materiali documentari, e di rendere
più agevole la loro consultazione, si è provveduto a memorizzarli mediante
schede di rilevazione omogenee e sulla base di apposite tecniche elettroniche.
Sarà così possibile avvalersi di uno schedario generale in grado di
render conto, in modo coerente e in tempi reali, di tutti i fondi archivistici
gestiti ora da un’apposita struttura aziendale.
Questo stesso modello sarà adesso proposto alle consociate estere del
Gruppo Enel per la realizzazione di progetti analoghi.
Con l’apertura alla comunità scientifica del suo Archivio Storico, Enel intende
promuovere una serie di iniziative culturali e di studio che diano modo
di valorizzare il prezioso patrimonio storico documentale fin qui raccolto. Allo
stesso tempo intende procedere nell’opera di raccolta e inventariazione del
materiale documentario riguardante dal 1963 il primo decennio della sua attività.
E ciò in quanto la conoscenza del passato è una premessa tanto per capire
il presente che per costruire il futuro.

The preservation of historical memory
It will thus be possible to make use of a general catalogue capable of reporting in a
consistent way and in real time on all the archival collections managed by a special
corporate unit.
This same model will now be proposed to the foreign companies of the Enel
Group for carrying out similar projects.
With the opening of its Historical Archives to the community of scholars,
Enel intends to promote a series of cultural and scholarly undertakings that will
enable it to enhance the precious legacy of the historical documents collected so
far. At the same time, it intends to continue gathering and taking stock of the
documentary material regarding the first decade of the Company’s activity,
which began in 1963. It is doing so because knowledge of the past is a prerequisite
for both understanding the present and constructing the future.

INDICE / Index
Premessa / Foreword 21
Cronistoria del progetto “Archivio Storico Enel” / History of the “Archivio Storico Enel” project 23
I fondi archivistici “pre 1963” / The “pre-1963” archival collections 29
GLI ARCHIVI STORICI DI ENEL / ENEL HISTORICAL ARCHIVES
Archivio Storico “Giancarlo Vallauri” di Torino
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin) 34
Archivio Storico “Giovanni Colombo” di Milano
The “Giovanni Colombo” Historical Archives (Milan) 44
Archivio Storico “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” di Venezia
The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice) 54
Archivio Storico “Piero Ginori Conti” di Firenze
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence) 64
Archivio Storico “Orso Maria Corbino” di Roma
The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome) 74
Archivio Storico “Giuseppe Cenzato” di Napoli
The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples) 84
Archivio Storico “Emirico Vismara” di Palermo
The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo) 94
Archivio Storico “Angelo Omodeo” di Cagliari
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari) 104
Le finalità dell’Archivio Storico Enel / The aims of the Archivio Storico Enel 115
Regolamento di accesso e consultazione / Access regulations, consultation rules, research procedures 123

Come nasce un archivio e sue finalità:
il rispetto della normativa
archivistica e la razionalizzazione
di un archivio
Un archivio nasce pressoché automaticamente,
giorno per giorno, come sedimentazione documentaria
dello svolgimento dell’attività pratica,
giuridica, amministrativa di un qualsiasi ente, da
uno Stato a una famiglia, da un’azienda a una
persona fisica.
I documenti prodotti hanno un loro ordine che
si può definire “naturale” e che deriva appunto
dal modo di funzionare dell’ente. Con il passare
del tempo essi perdono d’importanza per l’attività
corrente e acquistano valore di memoria tanto
che, in parte, diventano un “bene culturale” e, come
tale, da salvaguardare. In pratica, quando ci si
riferisce a un’azienda, una valida gestione del
proprio archivio le consente:
• di rispettare il dettato del d.lgs. 22 gennaio
2004, n. 42, “Codice dei beni culturali e del paesaggio”,
che ha riunito tutte la normativa in
materia di beni culturali, in precedenza già
unificata nel d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490, “Testo
unico delle disposizioni legislative in materia
di beni culturali e ambientali”. Il Codice, fra
l’altro, impone a soggetti di diritto pubblico,
anche quando trasformati in società per azioni,
cioè in soggetti di diritto privato, di conservare
e tutelare le carte storiche.
PREMESSA / Foreword
21
How archives come into being and what
their purpose is: compliance with
archival regulations and
the rationalization of archives
Archives come into being almost automatically, day
by day, as the documentary sedimentation of carrying
out the practical, legal, and administrative activity of
any entity, from governments to a families, firms, and
natural persons.
The documents produced have an order of their own,
which can be called “natural”, deriving from the way the
entity functions. With the passing of time, they become
less important for current activity and acquire value as
memory, to the point that they become something of a
“cultural asset”, and as such, are to be safeguarded.
In practice, with regard to an enterprise, the
appropriate management of its archives enables it to:
• comply with the provisions of Legislative Decree
n. 42 of January 22, 2004, “Code of cultural assets
and the landscape”. The latter brought together
all the regulations regarding cultural assets,
which had previously been unified in
Legislative Decree n. 490 of October 29, 1999,
“Consolidation Act regarding the legislative provisions
on cultural and environmental assets”.
Among other things, the Code requires publiclaw
entities – even when they are transformed into
corporations, i.e., into private-law entities – to
preserve and safeguard their historical documents.

• di razionalizzarne la tenuta (ottenendo anche
benefici economici in termini di occupazione
di spazi e di personale impiegato per la custodia
e la gestione) formulando e facendo approvare
dalla competente Soprintendenza archivistica
il “Massimario di conservazione e
scarto”, un documento complesso che stabilisce,
per tutti gli uffici e per ogni tipologia di
documenti prodotti da essi, il relativo periodo
di conservazione.
• di costituire un archivio storico da mettere a
disposizione, da un lato, dell’utenza interna
specialmente per la salvaguardia e la valorizzazione
della propria memoria storica e, dall’altro,
della comunità scientifica per ricerche e
studi su un complesso di documenti di fondamentale
importanza per ricostruire, come nel
caso di Enel, la storia dell’elettricità e della sua
incidenza sullo sviluppo economico e industriale
dell’Italia.
Premessa / Foreword
22
• rationalize their management (and also obtain economic
benefits in terms of the space and personnel
dedicated to them) by preparing and having the relevant
government archival bureau approve the
“rules of preservation and discarding”, a complex
document that establishes the period of preservation
for all offices and for every kind of document
they produce.
• establish historical archives that will be made available,
on the one hand, to internal users, especially
to safeguard and enhance its own historical memory,
and on the other, to scholars for research and
studies based on documents that are fundamental
for reconstructing, as in Enel’s case, the history of
electricity and its influence on the economic and
industrial development of Italy.

CRONISTORIA DEL PROGETTO “ARCHIVIO STORICO ENEL”
History of the “Archivio Storico Enel” project
Nascita di Enel e acquisizione
della documentazione delle ex Società
elettriche
L’industria dell’energia elettrica ha svolto un
ruolo fondamentale nella crescita economica e sociale
dell’Italia. Tracciare la storia di Enel significa
ricostruire le vicende storiche del nostro Paese, a
partire dalla soddisfazione di un bisogno primario
–- come quello di portare l’energia elettrica
ovunque – fino alle nuove sfide nell’era della concorrenza
e della globalizzazione dei mercati.
È il 27 novembre 1962 quando la Camera dei
Deputati approva in via definitiva, dopo un lungo
dibattito parlamentare, il provvedimento di
nazionalizzazione del sistema elettrico, con
l’obiettivo di utilizzare in modo ottimale le risorse,
di soddisfare la crescente domanda di
energia e di consentire condizioni uniformi di
trattamento. Il 6 dicembre dello stesso anno il
provvedimento diventa legge, n. 1643: nasce così
Enel, Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, al
quale la legge riserva il compito di esercitare le
attività di produzione, importazione ed esportazione,
trasporto, trasformazione, distribuzione e
vendita dell’energia elettrica.
Enel inizia di fatto la sua attività nel 1963 con
il graduale assorbimento delle imprese elettriche
allora esistenti. All’inizio la struttura di
Enel ebbe come base quella che s’era venuta a
23
The creation of Enel and acquisition
of the documents of the previous
electricity companies
The electricity industry has performed a crucial role
in Italy’s economic and social growth. Recounting the
history of Enel means reconstructing the historical
vicissitudes of our country, from the satisfaction of a
primary need – such as that of making electricity
available everywhere – to the new challenges of the era of
competition and the globalization of markets.
It was on November 27, 1962 that, after a long
debate, the Chamber of Deputies definitively approved
the bill regarding the nationalization of the electricity
system, with the aim of optimizing the use of
resources, satisfying the growing demand for energy,
and providing uniform conditions of treatment. On
December 6 of the same year, the bill became law n.
1643, giving birth to Enel, the Ente Nazionale per
l’Energia Elettrica, to which the law reserved the task
of producing, importing, exporting, transforming,
distributing, and selling electricity.
Enel actually began operations in 1963, with the
gradual takeover of the electricity companies that
existed at that time. In the beginning, Enel’s structure
was based on the foundations constituted by the eight
largest and most important electricity companies of
the time: SIP (Piedmont), Edison Volta (Lombardy),
SADE (Veneto), SELT-Valdarno (Tuscany), SRE
(Latium), SME (Campania), SGES (Sicily), and

formare sulle fondamenta delle otto più grandi
e importanti imprese elettriche esistenti all’epoca
(SIP in Piemonte, Edison Volta in Lombardia,
SADE in Veneto, SELT-Valdarno in Toscana,
SRE nel Lazio, SME in Campania, SGES in Sicilia
e Carbosarda in Sardegna) e, pur ispirandosi
a criteri di gestione aderenti alla sua natura di
ente pubblico economico, di fatto essa riprese e
proseguì l’attività delle precedenti imprese elettriche
private di cui, naturalmente, prese in carico
i relativi archivi. Successivamente vennero
incorporate nel nuovo Ente più di 1.200 Società
elettriche e, con esse, il materiale documentario
che avevano prodotto.
Il processo di assorbimento è andato avanti
nel tempo: alla fine del 1995 le imprese elettriche
assorbite saranno 1.270.
Nel 1985, Enel affidò al Centro Studi per la
Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa
un incarico di ricognizione, riordino e inventariazione
della documentazione delle ex
Società elettriche, che portò alla identificazione
di circa mezzo milione di “unità archivistiche”
d’interesse storico, tra cui spiccavano per importanza
gli atti costitutivi e i libri sociali delle
varie società, i fondi tecnici ricchi di disegni e
relazioni, le carte relative al personale, i repertori
fotografici e filmici.
Dopo una prima ricognizione degli Archivi
aziendali di Enel, nelle prime due fasi di attività,
i collaboratori del Centro Studi, esperti di archivi
d’impresa, hanno portato a termine il censimento
della documentazione proveniente dalle
ex Società elettriche, utilizzando una scheda cartacea
molto semplice che permetteva, per ogni
società, l’identificazione di fondi, serie e sottoserie,
inserendo anche la quantità dei pezzi (faldo-
Cronistoria del progetto “Achivio Storico Enel”
24
Carbosarda (Sardinia). Even though it was inspired
by management criteria corresponding to its nature as
an economic public institution, it actually continued
the business of the former private electricity
companies, whose archives it naturally took over.
Subsequently, more than 1,200 electricity companies
were merged into the new entity, and with them the
documentary material they had produced.
The merger process continued, and by the end of
1995, 1,270 electricity companies had been absorbed.
In 1985, Enel entrusted the Centro Studi per la
Documentazione Storica ed Economica dell’Impresa
with an assignment to survey, reorganize, and
inventory the documentary material of the former
electricity companies, which led to the identification
of about half a million “archival units” of historical
interest, of which the most important were the acts of
incorporation and the corporate records of the
different companies, the technical collections
abounding in drawings and reports, the documents
regarding personnel, and the photograph and film
collections.
After a preliminary look through Enel’s corporate
archives, in the first two phases of its operations, the
corporate-archive experts at the Centro Studi carried
out the survey of the documents from the preceding
electricity companies, using a very simple paper
register that enabled to identify collections, series, and
sub-series for every company and to also note the
quantity of the items (folders, boxes, registers, books,
etc.) and the related chronological data. Subsequently,
Enel decided to used a computerized filing system
based on the design of software appropriate for the
requirements of its various regional archives.
With a number of breaks, the experts of the Centro
Studi continued the complex work of filing the
cataloguing the collections of the preceding electricity

ni, scatole, registri, libri…) e gli estremi cronologici.
In seguito, Enel decise di ricorrere a una
schedatura informatica basata sulla progettazione
di un software adeguato alle esigenze dei
suoi vari archivi territoriali.
Con varie soluzioni di continuità, i collaboratori
del Centro Studi hanno proseguito il complesso
lavoro di schedatura dei fondi delle ex
Società elettriche e, dopo che l’Azienda ha scelto
di riunire la documentazione d’interesse storico
in una sede unica, ne hanno curato anche le operazioni
necessarie per espletare il trasferimento.
Cronistoria del progetto “Archivio Storico Enel”
Enel ha costituito un archivio organico sulla
storia dell’industria elettrica italiana, nell’ambito
di un più ampio progetto di conservazione e valorizzazione
del proprio patrimonio storico, classificato
come “bene culturale” di cui è responsabile
in quanto esso è patrimonio del Paese prima
ancora che dell’Azienda.
A partire dalla metà degli anni Ottanta, l’ex
Segretariato Generale di Enel avviò l’Archivio
Storico stabilendo: le finalità e le procedure per
la gestione e la consultazione dei documenti storici
(distinti dall’Archivio Generale) presso gli
otto compartimenti territoriali e la stesura, assieme
alla Soprintendenza Archivistica per il Lazio,
dei massimari di scarto, che indicano la durata
di conservazione delle carte.
1992 La Soprintendenza Archivistica per il Lazio
dichiarò di «notevole interesse storico»
non solo la documentazione pre 1963
ma tutta la documentazione di Enel, ovvero
quella fino al 1992 come Ente pubblico
e dal 1992 come Società privata. La notifica
di “notevole interesse storico” sostan-
History of the “Archivio Storico Enel” project
25
companies and, after Enel decided to bring together
the documentary material of historical interest in a
single place, also saw to everything necessary to
transfer it.
Chronicle of the “Archivio Storico Enel”
project
Enel established systematic archives on the
history of the Italian electricity industry as part of a
larger project for preserving and utilizing the
historical legacy – classified as a “cultural asset” –
for which it is responsible, because it is the heritage of
Italy even more than of the Company.
In the middle of the 1980s, Enel began the process,
establishing the aims and procedures for the
management and consultation of the historical
documents – which are not part of the General
Archives – of the eight local area archives and,
together with the Soprintendenza Archivistica
(Archival Bureau) of Latium, drafting the rules
regarding discarding, which establish how long
documents should be kept.
1992 The Soprintendenza Archivistica of Latium
declared not only the pre-1963 documents,
but all of Enel’s documentary material – i.e.,
both up to 1992 as a public body and since
1992 as a private company – to be of “considerable
historical interest”. Its characterization
as of “considerable historical interest”
essentially obliges Enel to preserve appropriately
all the documentary material, draw up
lists of its content, and catalogue it, as well
as to enable both Enel personnel and outsiders
to consult it upon authorization by the
relevant local Soprintendenza Archivistica.
All documents to be kept indefinitely, regarding
“files that have been closed for more than

zialmente obbliga Enel a conservare adeguatamente
tutta la documentazione, a redigere
gli elenchi di consistenza e a catalogare
la documentazione, a renderla
consultabile al personale di Enel e a esterni,
previa autorizzazione della Soprintendenza
competente per territorio. In Archivio
Storico confluiscono tutti i documenti
a conservazione illimitata, riguardanti gli
“affari esauriti da oltre quarant’anni”.
1996 La documentazione “pre Enel” passò sotto
la responsabilità della Direzione Relazioni
Esterne nell’ambito dell’Unità Identità
e Immagine , che ha realizzato otto
sedi territoriali negli ex Compartimenti di
Enel: Torino (Via Bologna, 22), Sesto San
Giovanni (Via Milanese, 1), Venezia (Cannareggio,
621), Firenze (Piazza Badia a Ripoli,
7), Roma (Via dei Marchesetti, 108),
Cagliari (Piazza Deffenu, 1), Napoli (via
Riserva Astroni, 201) e Palermo (Via Marchese
di Villabianca, 121).
1997 Nasce il progetto “Cultura e Industria”
che realizza una serie di iniziative: apre
al pubblico gli Archivi Storici, organizza
mostre, seminari, convegni ed eventi,
promuove pubblicazioni e adotta un software
per la inventariazione informatica e
consultazione on line.
2004 Gli Archivi Storici di Enel passano sotto
la responsabilità dell’Unità Corporate Social
Responsibility, della Direzione Comunicazione.
Nasce il progetto “Archivio
Storico Enel” per la concentrazione degli
Archivi in un’unica sede: un archivio organico
della storia dell’elettrificazione e
dell’industria elettrica del Paese.
Cronistoria del progetto “Achivio Storico Enel”
26
forty years”, are put into the Historical
Archives.
1996 The pre-Enel documentary material was
placed under the responsibility of the External
Relations Department’s Identity and Image
Unit, which set up eight regional seats in
Enel’s former Business Areas: Turin (Via
Bologna, 22), Sesto San Giovanni (Via Milanese,
1), Venice (Cannareggio, 621), Florence
(Piazza Badia a Ripoli, 7), Rome (Via dei
Marchesetti, 108), Cagliari (Piazza Deffenu,
1), Naples (via Riserva Astroni, 201), and
Palermo (Via Marchese di Villabianca, 121).
1997 The Company started the “Cultura e Industria”
project, which carried out a series of
initiatives, opening the Historical Archives
to the public, organizing exhibitions, seminars,
conferences, and events, promoting
publications, and adopting software for cataloguing
and online consultation.
2004 Enel’s Historical Archives became the responsibility
of the Corporate Social Responsibility
Unit of the Communication Department. The
“Archivio Storico Enel” project was created
to bring the archives together in one place as
systematic archives of the history of Italy’s
electrification and electricity industry.
2006 In March, the “Archivio Storico Enel” project
was presented to and approved by the
General Archive Department of the Ministry
of Cultural Property and Activities. In effect,
because all of Enel’s archives have been declared
“of considerable historical interest”,
they are under the protection and supervision
of the Ministry and, pursuant to legislative
decree n. 42/2004, they are considered a cultural
asset to preserve and enhance. In July,

2006 Nel marzo, il progetto “Archivio Storico
Enel” è stato presentato e approvato dalla
Direzione Generale per gli Archivi del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Essendo, infatti, tutti gli Archivi di
Enel dichiarati di “notevole interesse storico”,
sono sotto la tutela e vigilanza del
Ministero e, ai sensi dell’ultimo d.lgs.
42/2004, sono considerati un bene culturale
da conservare e valorizzare.
In luglio sono iniziati i lavori di ristrutturazione
e adeguamento della nuova sede
di Napoli, in via Ponte dei Granili, 24.
2007 Il progetto “Archivio Storico Enel” passa
sotto la responsabilità dell’Unità CSR e
Rapporti con le Associazioni, all’interno
della Comunicazione Istituzionale e Stakeholders,
sempre nella Direzione Relazioni
Esterne. A novembre, si sono conclusi
i lavori di ristrutturazione della sede.
2008 Il 24 settembre viene inaugurata e aperta
al pubblico la nuova sede centralizzata
“Archivio Storico Enel”.
History of the “Archivio Storico Enel” project
27
work was begun to renovate and adapt the
new seat at via Ponte dei Granili 24 in
Naples.
2007 The “Archivio Storico Enel” project became
the responsibility of the CSR and Relations
with Associations Unit of Institutional
Communication and Stakeholders within the
External Relations Department. In November,
the renovation of the seat was completed.
2008 On September 24, the new centralized seat of
the “Enel Historical Archives” was inaugurated
and opened to the public.

Gli Archivi Storici territoriali
I FONDI ARCHIVISTICI “PRE 1963”
The “pre-1963” archival collections
Gli Archivi delle ex Società elettriche sono abitualmente
definiti da Enel “pre 1963” e il fondo che
raggruppa le carte che hanno segnato il passaggio
delle varie società al nuovo Ente viene indicato come
“Nazionalizzazione”. Questo secondo fondo,
riguardante le procedure di fusione e l’eventuale
contenzioso che le aveva accompagnate, era depositato,
nella sua interezza, nell’Archivio della Direzione
Generale a Roma; mentre presso le varie sedi
compartimentali erano conservate le pratiche relative
alle rispettive zone operative di competenza. In
futuro il fondo “centrale” e quelli “di periferia” potranno
essere riordinati tutti insieme e questo accorpamento
potrà avvenire sia “sulle carte” (cioè
unificando in un unico fascicolo tutti i documenti)
sia “sulla carta” (cioè collegandoli soltanto con un
richiamo sul sistema informatico). Questa operazione
in molti casi significherà che di un certo fascicolo
si ha una doppia copia; ma, in altri, potrà portare
a un arricchimento di dati e notizie in quanto
nei fascicoli “di periferia” sono presenti più documenti,
in particolare quelli che sono serviti a istruire
le pratiche di fusione.
In molti dei fondi “pre 1963” più importanti è
riscontrabile la presenza – a volte quantitativamente
consistente – di documentazione relativa
ad altre società. Esemplare a questo riguardo è il
29
The regional Historical Archives
Enel habitually calls the archives of the former
electricity companies “pre-1963” and refer to the
collection containing the documents that marked the
transfer of the various companies to the new entity as
“nationalization”. The entire latter collection, which
concerns the merger procedures and the litigation
that accompanied them, was kept in the archives of
the headquarters in Rome, while the documents
regarding the respective business areas were kept in
the regional head offices. In the future, the “central”
collection and the “peripheral” ones can be
reorganized together, and this unification can take
place both “on the documents” (i.e., unifying all the
documents in a single file) and “on the document”
(i.e., linking them only by a reference on the
computerized system). In many cases, this will mean
that there will be a double copy of a certain file, but in
others it can lead to more data and facts, because the
“peripheral” files contain more than one document,
in particular those that were used in the merger
procedures.
Many of the most important “pre-1963”
collections contain – sometimes in large quantities –
documents regarding other companies. Exemplary in
this regard is the case of the SADE documents, which
are present – conspicuously and in large quantities –
in the Historical Archives in Venice, but also in those

caso delle carte della SADE presenti, ovviamente
e in grande quantità, nella documentazione dell’Archivio
Storico di Venezia ma anche in quello
di Firenze, con circa 500 faldoni. Ma sono riscontrabili
molti altri casi del genere, a testimonianza
della complessa rete di rapporti che esistevano
tra le Società elettriche italiane.
Sempre in riferimento a società di una certa
importanza è possibile ricostruire dalla documentazione
il curriculum aziendale di dirigenti e tecnici.
Anche in questo caso è dato riscontrare come
gli esponenti ai vertici di singole aziende facciano
parte di vari Consigli di amministrazione. Lo
stesso emerge nel caso dei tecnici più provetti che
operarono in varie regioni per conto di diverse
Società elettriche. Un solo esempio: quello dell’ingegnere
Emilio Enrico Vismara –- modenese, laureato
a Milano – accomunato dall’interesse per
l’ingegneria idraulica a un altro famoso ingegnere,
Angelo Omodeo. Dopo che nel 1902 l’Amministratore
Delegato della SME, Maurizio Capuano,
lo chiamò a dirigere la Società Tirrena di
Elettricità, egli percorse, insieme a Omodeo, la
Puglia e la Sicilia, alla ricerca di siti adatti alla costruzione
di impianti idroelettrici destinati a utilizzare
le forze idrauliche in duplice valenza, sia
per produrre energia elettrica sia per provvedere
all’irrigazione di vaste aree agricole.
Un’ultima considerazione riguarda le biblioteche
compartimentali, presenti in tutte le sedi degli
Archivi Storici, che sono state anch’esse trasferite
nell’Archivio Storico di Napoli. Il patrimonio documentale
e librario si presta a studi e ricerche polivalenti
aventi finalità tecniche ma anche storicoeconomiche
e sociali: dal loro riordino sarà
possibile ottenere non solo le serie complete delle
più note e importanti riviste del settore elettrico,
I fondi archivistici “pre 1963”
30
in Florence, with about five hundred file containers.
There are also other cases of this kind, which reflects
the complex network of relations that existed among
Italian electricity companies.
With regard to the more important companies, it
is possible to reconstruct the corporate careers of
managers and technical experts. Here, too, we can see
how the top managers of the individual companies
were on the boards of directors of others. The same
was true of the most experienced technical experts,
who worked in various regions on behalf of different
electricity companies. An example is that of the
engineer Emilio Enrico Vismara, who was from
Modena and obtained his university degree in Milan
and whose interest in hydraulic engineering was
shared by another famous engineer, Angelo Omodeo.
After the chief executive officer of SME, Maurizio
Capuano, appointed him to manage the Società
Tirrena di Elettricità in 1902, he traveled around
Apulia and Sicily with Omodeo, looking for sites
suitable for constructing hydroelectric plants that
would use water for two purposes: to produce
electricity and to irrigate large tracts of farmland.
Finally, there are the districts, which existed in all
the regional seats of the former historical archives and
have also been moved to the Historical Archives in
Naples. At this time, the bibliographical legacy
consists of about 100,000 items, including books from
the middle of the nineteenth century and specialized
magazines from the early twentieth century. This
legacy is suitable for multipurpose research and
studies on technical subjects, as well as on historical,
economic, and social ones. Its reorganization will
make it possible to obtain not only complete series of
the best known and important magazines dedicated to
the electricity industry, but also numerous
publications concerning the different areas of

ma anche tutta una serie di pubblicazioni attinenti
le varie zone di provenienza che perciò risulteranno
utili agli studiosi nel corso delle loro ricerche.
Nel prossimo capitolo vengono segnalati alcuni
possibili percorsi di ricerca all'interno di ciascuno
degli otto ex Archivi Storici territoriali. Qualche
esempio tra i fondi delle Società più rilevanti: in
Lombardia la Edison, in Piemonte la SIP-Società
Idroelettrica Piemontese, in Veneto la SADE -Società
Adriatica di Elettricità, in Toscana ed Emilia
Romagna la Selt Valdarno-Società Elettrica Toscana
e il fondo del Conte De Larderel (che scoprì la
fonte rinnovabile a Larderello, dove venne poi
costruita la prima centrale geotermica al mondo),
nel Lazio la SER-Società Elettrica Romana, in
Campania, Puglia e Calabria la SME-Società Meridionale
di Elettricità, in Sicilia la SGES-Società
Generale Elettrica della Sicilia, in Sardegna la
SES-Società Elettrica Sarda. Le serie documentali
risultano costituite da carte amministrative, corrispondenza
e manoscritti.
The “pre-1963” archival collections
31
provenance, which will be useful to scholars during
their research.
In the next chapter we point out several possible
research projects within each of the eight former
regional Historical Archives. A few examples in the
Company’s most important collections: in Lombardy,
Edison; in Piedmont, the SIP-Società Idroelettrica
Piemontese; in the Veneto, the SADE-Società
Adriatica di Elettricità; in Tuscany and Emilia
Romagna, Selt Valdarno-Società Elettrica Toscana
and the collection of Count De Larderel (who
discovered the renewable source in Larderello, where
the first geothermal power station in the world was
subsequently built); in Latium, the SER-Società
Elettrica Romana; in Campania, Apulia, and
Calabria, the SME-Società Meridionale di Elettricità;
in Sicily, the SGES-Società Generale Elettrica della
Sicilia; and in Sardinia, the SES-Società Elettrica
Sarda. The series consist of administrative documents,
correspondance, and manuscripts.

Enel Historical
Archives
Turin Rome
Milan Naples
Venice Palermo
Florence Cagliari
Gli Archivi Storici
di Enel
Torino
Milano
Venezia
Firenze
Roma
Napoli
Palermo
Cagliari

ARCHIVIO STORICO “GIANCARLO VALLAURI” DI TORINO
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin)
Le più importanti Società elettriche affidavano,
spesso, la costruzione di Centrali a famosi
professionisti: così avvenne anche in Piemonte,
dove operò in particolare l’architetto Piero Portaluppi,
milanese, che sin dal 1912 aveva iniziato la
sua collaborazione con Ettore Conti (di cui sposò
poi una nipote), progettando per le sue aziende
diverse Centrali idroelettriche, e anche cabine di
trasformazione, specialmente in Val d’Ossola.
L’attività di Portaluppi si estese ad altre località
piemontesi con la Centrale idroelettrica del
Molare, in provincia di Alessandria, del 1920, e
con quella di Tavagnasco, in provincia di Torino,
nel 1925. I suoi progetti, insieme a quelli di altri
colleghi, suscitarono l’interesse e l’ammirazione
di tecnici di altri Paesi, anche degli americani che
vennero a conoscenza, durante un viaggio di studio
negli Stati Uniti della Commissione italiana
per l’elettrificazione delle ferrovie, sia dei progressi
della nostra industria idroelettrica sia della
bellezza architettonica di alcune Centrali che, pur
perfettamente attrezzate sotto il profilo tecnologico,
costituivano dei complessi in sintonia e nel
pieno rispetto dell’ambiente circostante. Nelle
carte riguardanti le Centrali piemontesi, spiccano
per importanza anche quelle concernenti la Centrale
di Funghera. Oltre a disegni e immagini, si
sono rinvenute varie serie documentali: registri
35
The most important electricity companies often
entrusted the construction of power stations to famous
professionals. That is what happened in Piedmont,
where the architect Piero Portaluppi mainly worked. A
Milanese, in 1912 he had begun to work with Ettore
Conti – one of whose nieces he later married – and
designed a number of hydro power stations, as well as
transformer substations, for his companies, especially
in Val d’Ossola.
Portaluppi’s activity also extended elsewhere
Piedmont, with the hydro power stations of Molare in
Alessandria province in 1920 and Tavagnasco in Turin
province in 1925. Together with those of colleagues, his
designs aroused the interest and admiration of experts
in other countries, including the Americans who
learned – from the Italian Commission for Railroad
Electrification, on a study trip in the United States –
about both the progress of our hydroelectric industry
and the architectural beauty of several power stations
which were not only perfectly equipped from the technological
point of view, but were also harmoniously
integrated into their surrounding environments.
Among the documents regarding the Piedmontese
power stations, those concerning the Funghera plant
also stand out. In addition to drawings and pictures,
several series of documents have been found: production
registers, directives of the dam service, service
orders, a workshop log, and an expense fund account

di produzione, circolari del servizio dighe, ordini
di servizio, giornale di officina, libro cassa del
fondo spese: così che si può ricostruire l’attività
giornaliera della Centrale.
Anche di altri impianti, come, per esempio,
quelli in Val Maira e Val Varaita, sono state rintracciate
varie serie: registri di Centrali, di produzione,
dell’ufficio idrografico, di osservazioni periodiche
delle dighe, statistiche su base mensile e
trimestrali, relazioni semestrali di esercizio, per
un arco temporale che, dagli anni Trenta, giunge
sino agli anni Novanta.
Archivio Storico “Giancarlo Vallauri” di Torino
36
book. These documents make it possible to reconstruct
the day-to-day operation of the power station.
Various series regarding other plants, such as those
in Val Maira and Val Varaita, have also been found:
registers concerning power stations, production, the
hydrographic office, and periodical observations of the
dams, as well monthly and quarterly statistics and
half-year reports from the 1930s to the 1990s.

A fronte
S.A. Elettricità Alta Italia.
Fasi di costruzione
dell’Impianto Torino.
On the facing page
S.A. Elettricità Alta Italia.
Phases of the construction
of the Turin plant.
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin)
S.A. Elettricità Alta Italia.
Interno della sala macchine,
con motrici e dinamo.
S.A. Elettricità Alta Italia.
Interior of the engine room,
with motors and generator.
S.A. Elettricità Alta Italia.
Particolare del coronamento
della facciata
dell’Impianto Torino.
S.A. Elettricità Alta Italia.
Detail of the crowning
of the façade
of the Turin plant.
37

Archivio Storico “Giancarlo Vallauri” di Torino
38
In alto a sinistra
S.A. Elettricità
Alta Italia.
Impianto Torino.
Turbina.
Left, top
S.A. Elettricità
Alta Italia.
Turin plant. Turbine.
S.A. Elettricità
Alta Italia.
Impianto Torino.
Particolare
degli alternatori.
S.A. Elettricità
Alta Italia.
Turin plant. Detail
of the alternators.
S.A. Piemonte Centrale
di Elettricità.
Stazione elettrica
di Agliano, 1922.
Interno della cabina
di trasformazione:
particolare
del quadro
a 8.000 volt.
S.A. Piemonte Centrale
di Elettricità.
Agliano power
station, 1922.
Interior of the
transformer station:
detail of the
8,000-volt panel.

S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Elettrodotto
a 220 kV
in costruzione.
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
220-KV power line
under construction.
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin)
Gruppo SIP.
Operai al lavoro
su un traliccio.
Gruppo SIP.
Workers at work
on a pylon.
Gruppo SIP.
Rizzamento
di un palo SCAC
per linee a bassa
tensione.
Gruppo SIP.
Erecting a SCAC
pole for
low-voltage lines.
39

Archivio Storico “Giancarlo Vallauri” di Torino
40

A fronte
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Torino, sede
della Società
in via Arsenale 19.
On the facing page
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Turin. Head office
at via Arsenale 19.
A destra
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Planimetria generale.
Torino 1922.
On the right
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
General plan.
Turin, 1922.
In basso, a sinistra
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Diagramma
comparativo della
produzione di
energia.
Bottom, left
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Diagram comparing
electricity production.
In basso, a destra
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Centrali e linee
principali
di alimentazione
al 31 dicembre 1921.
Bottom, right
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Power stations
and main transmission
lines as of December
31, 1921.
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin)
41

S.A. Piemonte Centrale
di Elettricità.
Statistica dell’esercizio
1920-1921.
S.A. Piemonte Centrale
di Elettricità.
Statistics of fiscal year
1920-1921.
Società Elettrica Albese.
Personale.
Società Elettrica Albese.
Personnel.
Archivio Storico “Giancarlo Vallauri” di Torino
42

S.A. Piemonte
Centrale di
Elettricità.
Disegno della facciata
della sede di Acqui,
1922.
S.A. Piemonte
Centrale di Elettricità.
Drawing of the
façade of the Acqui
branch, 1922.
Società Elettrica
Albese.
Disegno
del pianterreno
rialzato della sede
di Acqui, 1922.
Società Elettrica
Albese.
Drawing of the
elevated ground
floor of the Acqui
branch, 1922.
The “Giancarlo Vallauri” Historical Archives (Turin)
43

ARCHIVIO STORICO “GIUSEPPE COLOMBO” DI MILANO
The “Giuseppe Colombo” Historical Archives (Milan)
Prima di segnalare possibili e specifici percorsi
di ricerca, va detto, in estrema sintesi, che tutto il
materiale depositato in quest’Archivio merita di
essere analizzato approfonditamente, in quanto
contiene una documentazione riconducibile al
Gruppo Edison, il cui patrimonio documentario
(come è noto) ha subìto, nel corso del tempo, numerose
e gravi decurtazioni.
In pratica, nell’Archivio del Compartimento
milanese figurano numerosi e interessanti carteggi
provenienti da oltre una cinquantina di aziende
elettriche attive in Lombardia dall’inizio del
secolo fino alla nazionalizzazione, che hanno
avuto la Edison come importante azionista o hanno
fatto parte del suo Gruppo. Tra le più rilevanti
ci limitiamo qui a citare la Società Elettrica Bresciana,
la Vizzola, la Società Orobia, la Società
Idroelettrica Comacina. Si può ripercorrere la vicenda
di queste imprese e di altre attraverso bilanci,
libri contabili, corrispondenze, disegni tecnici,
oltre ai progetti di vari impianti idroelettrici
costruiti all’estero.
Sempre nell’ambito delle attività concernenti
impianti e progettisti, va segnalata in particolare
la collaborazione del famoso architetto Giò Ponti
per la Centrale di Porto della Torre, costruita nella
prima metà degli anni Cinquanta sul Ticino a
valle del lago Maggiore. Si tratta di una zona che,
45
Before pointing out possible areas of research, it
should be noted summarily that all the material in these
archives deserves to be thoroughly analyzed, because
they contain documents regarding the Edison Group,
whose documentary legacy over the years – as everyone
knows – has suffered numerous serious losses.
The Milanese archives contain numerous interesting
collections of the documents of more than fifty electricity
companies operating in Lombardy from the
beginning of the twentieth century to the nationalization
that had Edison as an important shareholder or
were part of its group. Among the most important
ones, suffice it to mention the Società Elettrica
Bresciana, Vizzola, the Società Orobia, and the Società
Idroelettrica Comacina. It is possible to reconstruct the
vicissitudes of these companies through financial statements,
account books, correspondence, and technical
drawings, in addition to the designs of various hydroelectric
plants constructed abroad.
With regard to the activity concerning plants and
their designers, one should note in particular the contribution
of the famous architect Giò Ponti to the
Porto della Torre power station, which was built in
the mid-1950s on the Ticino River downstream from
Lago Maggiore. Following the spread of power plants,
this area became a driving force in the growth of
industry in Lombardy, because four of the six hydro
power stations of the lower Ticino were located there,

in seguito alla diffusione degli impianti elettrici,
assunse un ruolo trainante nello sviluppo dell’industria
lombarda, poiché in quest’area operavano
quattro delle sei Centrali idroelettriche del Ticino
inferiore, tra cui quella della Società Vizzola, in
funzione dall’inizio del Novecento.
Secondo quanto risulta dalle carte gli amministratori
della Zizzola, erano impegnati nel progetto
di Porto della Torre gli ingegneri Giorgio Riccio
e Carlo Puchain, gli architetti Giò Ponti e
Giancarlo Pozzi, che si avvalsero anche dell’opera
dello scultore Romano Rui. A Ponti, divenuto
poi il più noto del gruppo di lavoro, toccò la progettazione
interna dei locali della Centrale.
La documentazione relativa a Porto della Torre
comprende anche la corrispondenza tra i progettisti
e l’azienda committente.
Un altro percorso di ricerca interessante è
quello relativo ai primi elettrodomestici, da cui si
possono trarre i sintomi di un incipiente cambiamento
nei costumi degli italiani, nonché alcuni
particolari sulla progressiva attenzione delle imprese
elettriche più importanti per questo genere
di articoli. Si può infatti consultare una piccola serie
di cataloghi delle ditte produttrici (allora già
molto diffusi negli Stati Uniti) che reclamizzano
cucine elettriche e frigoriferi, ventilatori e asciugacapelli.
La loro diffusione era, peraltro, limitata
a una ristretta cerchia di clienti, come si deduce
dalla documentazione statistica che accompagna
le brochures pubblicitarie.
Archivio Storico “Giuseppe Colombo” di Milano
46
including the one owned by the Società Vizzola,
which had been in operation since the beginning of
the twentieth century.
According to the records of Vizzola’s directors, the
Porto della Tore project involved both the engineers
Giorgio Riccio and Carlo Puchain and the architects
Giò Ponti and Giancarlo Pozzi, as well as the sculptor
Romano Rui. The interior spaces of the power station
were designed by Ponti, who later became the most
famous of the work group.
The documentary material regarding Porto della
Torre also includes the correspondence between the
designers and the company that was their client.
Another interesting research area regards the first
electrical appliances, which provide us with a glimpse
of the beginning of a change in the habits of Italians, as
well as several examples of the increasing attention
that the most important electricity companies paid to
these products. In effect, one can consult a small series
of producers’ catalogues – at that time already widespread
in the United States – advertising electrical
stoves, refrigerators, fans, and hair dryers. However,
their spread was limited to a narrow circle of customers,
as can be seen from the statistical documentation
accompanying the advertising brochures.

Società per le Forze
Idrauliche di Trezzo
sull’Adda.
Centrale Benigno Crespi,
Trezzo d’Adda.
Società per le Forze
Idrauliche di Trezzo
sull’Adda.
Benigno Crespi power
station, Trezzo d’Adda.
The “Giuseppe Colombo” Historical Archives (Milan)
47

Archivio Storico “Giuseppe Colombo” di Milano
48
Società Edison.
Centrale di Verampio.
Società Edison.
Verampio power
station.
In basso, a sinistra
Società Edison.
Centrale di Robbiate.
Quadro manovra.
Bottom, left
Società Edison.
Robbiate power
station. Control panel.
In basso, a destra
Società Lombarda
per la Distribuzione
di Energia.
Centrale termica
di Turbigo.
Bottom, right
Società Lombarda
per la Distribuzione
di Energia.
Turbigo thermal
power station.

Società Elettrica
Bresciana.
Tariffe per la fornitura
di energia elettrica
in vigore a Milano
nell’ottobre 1948.
Società Elettrica
Bresciana.
Rates for the supply
of electricity in effect
in Milan, October 1948.
The “Giuseppe Colombo” Historical Archives (Milan)
Società Elettrica
Bresciana.
Contratto
per la fornitura
domestica
di energia elettrica.
Società Elettrica
Bresciana.
Contract for the
household supply
of electricity.
49

Archivio Storico “Giuseppe Colombo” di Milano
50

In questa pagina e a fronte
Immagini pubblicitarie
tratte da alcuni numeri
del BIP «Bullettin
d’information et de
propagande concernant
les applications de
l’électricité et le
perfectionnement
de l’éclairage», 1933-1934.
On this page and the facing one
Advertising pictures
from several issues
of the BIP “Bulletin
d'information et de
propagande concernant
les applications
de l'électricité et le
perfectionnement de
l’éclairage”, 1933-1934.
The “Giuseppe Colombo” Historical Archives (Milan)
51

Lettera della Ditta O. De Borck
informativa sulle cucine AGA.
Genova, 10 giugno 1935.
In allegato veniva fornito
il prospetto delle condizioni
di vendita con il listino prezzi
e il catalogo della cucina AGA.
Letter from the O. De Borck
Company telling about AGA
stoves. Genoa, June 10, 1935.
The sales conditions, a price
list, and an AGA stove
brochure were attached.
Archivio Storico “Giuseppe Colombo” di Milano
52

Locandina della AEG
sui fornelli elettrici.
An AEG poster
on electric stoves.
The “Giuseppe Colombo” Historical Archives (Milan)
53

ARCHIVIO STORICO “NICOLÒ PAPADOPOLI ALDOBRANDINI”
DI VENEZIA
The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice)
Dalle carte dell’Archivio veneziano è possibile
ricostruire accuratamente una delle tante vicende
imprenditoriali di Giuseppe Volpi e precisamente
quella di un facoltoso uomo d’affari che, all’inizio
del Novecento, diversificò ancor più le sue già
molteplici attività intervenendo anche nel settore
elettrico. A lui risale così la fondazione nel 1905
della SADE-Società Adriatica di Elettricità, il cui
capitale, di trecentomila lire era destinato «per la
costruzione e l’esercizio di impianti per generazione,
trasmissione e distribuzione di energia
elettrica in Italia e all’estero». Poteva sembrare un
programma troppo ambizioso, tenuto conto che
le prime operazioni della nuova società si limitarono
all’acquisto di piccoli impianti di produzione
e distribuzione (con una potenza che non raggiungeva
i 300 kW) a Cividale del Friuli,
Palmanova, Oderzo e Motta di Livenza. Ma subito
dopo, con un aumento di capitale, si infittirono
gli acquisti di impianti dalla provincia di Padova
a quella di Bari e, nel giro di pochi anni, la SADE
estese il proprio raggio d’attività dal confine
orientale del Paese sino ad annoverare nella sua
zona di influenza Verona e Bologna, per proseguire
poi la sua avanzata lungo la costa adriatica
nelle Marche e ancora in Puglia.
Dopo la prima guerra mondiale, nonostante i
danni subiti, la SADE possedeva una ventina di
55
The documents in the Venetian archives make it
possible to accurately reconstruct part of the entrepreneurial
vicissitudes of Giuseppe Volpi, a rich businessman
who, at the beginning of the twentieth century,
diversified his already multiple business activities even
further by also entering the electricity industry. In
1905 he founded the SADE-Società Adriatica di
Elettricità, whose capital of three hundred thousand
lire was to be used “for the construction and operation
of plants and systems for the generation, transmission,
and distribution of electricity in Italy and abroad”. His
plans may have seemed too ambitious, taking into
account that the first operations of the new company
were restricted to acquiring small production plants
and distribution systems, with less than 300 KW of
power, in Cividale del Friuli, Palmanova, Oderzo, and
Motta di Livenza. But right after that, with a capital
increase, he acquired many plants, from the province of
Padua to that of Bari, and in just a few years the
SADE expanded the range of its business from Italy’s
northeastern border to Verona and Bologna, and then
along the Adriatic coast all the way down to the
Marches and Apulia.
In spite of the damage it had suffered, after the First
World War the SADE owned about twenty companies,
the most important of which were La Cellina (named
after the valley in Friuli where it was located), the
Società Idroelettrica Veneta, and the Società Elettrica

Archivio Storico “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” di Venezia
aziende (le più importanti erano La Cellina, così
chiamata dal nome della vallata friulana di insediamento,
la Società idroelettrica veneta e la Società
elettrica Milani). L’elenco di acquisizioni e
di partecipazioni al capitale di altre società sarebbe
troppo lungo. Qui basterà ricordare il ruolo
svolto da Volpi nell’ideazione e nella costruzione
del nuovo porto industriale di Venezia, a
Marghera. La SADE edificò una Centrale termoelettrica
per la quale era prevista una potenza
iniziale di 30.000 kW che venne poi aumentata
sino a 230.000 kW.
Volpi impersonò la SADE per quasi un quarantennio.
Peraltro, le carte societarie consentono
di ricostruire non solo il suo percorso imprenditoriale
ma anche quello di Achille Gaggia,
un ingegnere nativo di Feltre, che, conclusi gli
studi a Padova, si era specializzato in elettrotecnica
all’estero, in una prestigiosa scuola di Liegi.
Dopo una parentesi lavorativa all’Ansaldo, venne
assunto come direttore tecnico e amministrativo
della SADE e la sua opera fu determinante
per lo sviluppo di tutte le imprese che fecero
parte del Gruppo.
Tra i fondi archivistici appartenenti all’Archivio
Storico risulta fondamentale, per una corretta
ricostruzione dell’intricata rete SADE e delle
altre aziende elettriche attive nella zona, l’Archivio
UPI-Ufficio patrimonio immobiliare. Si tratta
di un fondo creato da Enel in cui è confluita la
documentazione concernente impianti delle ex
società, atti costitutivi delle stesse, atti di compravendita,
stipula di contratti e altri attinenti
alla materia.
Della storia della SADE fa parte quello che in
un documento dell’ONU, viene definito «il peggior
disastro ambientale mai accaduto nel mon-
56
Milani. A list of Volpi’s acquisitions and equity stakes
in other companies would be too long to include here.
Suffice it to note his role in planning and constructing
the new industrial port of Venice, at Marghera, where
the SADE built a thermal power station with 30,000
KW of installed power, which was later increased to
230,000 KW.
Volpi incarnated the SADE for almost forty years.
However, the corporate documents allow us to reconstruct
not only his entrepreneurial career, but also that
of Achille Gaggia, an engineer from Feltre, who, after
receiving his degree from the University of Padua, had
done graduate work in electrical engineering at a prestigious
school in Liège, Belgium. After working at
Ansaldo, he was hired as the technical and administrative
director of the SADE, and his performance was
decisive for the growth of all the companies that were
part of the Group.
Among the collections belonging to the Historical
Archives, that of the UPI (the real-estate office) is
essential for an accurate reconstruction of the intricate
network of the SADE and the other electricity companies
that operated in the area. This collection was created
by Enel and includes the documentary material
concerning the plants of the preceding electricity companies,
their acts of incorporation, deeds, contracts,
and other related matters.
The history of the SADE includes what a document
of the United Nations calls “the worst environmental
disaster caused by man in the history of the world”. At
10:30 p.m. on October 9, 1963, a landslide started on
Monte Toc, a mountain on the border between the
provinces of Pordenone and Belluno, and plunged into
the artificial basin created by the Vajont dam. The
wave caused by the landslide flooded over the dam and
crashed into several villages. Almost 2,000 people were
killed. The first studies for the creation of the basin

The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice)
do provocato dall’uomo». Alle 22,30 del 9 ottobre
1963, dal monte Toc, al confine tra le province
di Pordenone e Belluno, si staccò una frana
che precipitò nel bacino artificiale creato con la
diga del Vajont. L’onda provocata dalla frana superò
lo sbarramento e investì alcuni paesi. I
morti furono quasi 2.000. I primi studi per la
creazione del bacino risalivano al 1929 ed erano
stati condotti dalla SIV-Società idroelettrica veneta
poi assorbita dalla SADE, ma la diga venne
realizzata negli anni Cinquanta. Enel custodisce
tale documentazione.
57
went back to 1929 and had been carried out by the SIV-
Società Idroelettrica Veneta, which was later absorbed
by the SADE, but the dam was constructed in the
1950s. Enel has preserved this documentation.
Società Adriatica
di Elettricità.
Diga del Vajont.
A sinistra
Coronamento
della diga, 1962.
Sopra
Lavori dopo il disastro.
Installazione di due
batterie di pompe
idrauliche in serie
per contenere
l’innalzamento
del lago artificiale,
1963-1964.
Società Adriatica
di Elettricità.
Vajont dam.
On the left
Crowning of the dam,
1962.
Top
Works after
the disaster.
Installation of two sets
of hydraulic pumps
to contain rises
in the level of the
artificial lake,
1963-1964.

Archivio Storico “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” di Venezia
58
Società Adriatica
di Elettricità.
Diga di Pieve di Cadore.
Fasi costruttive
della diga
a 780 metri slm,
19 marzo 1950.
Società Adriatica
di Elettricità.
Pieve di Cadore dam.
Phases of the
construction
of the dam
at 780 meters above sea
level, March 19, 1950.

The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice)
59
Società Adriatica
di Elettricità.
Diga di Pieve
di Cadore.
Panorama.
Società Adriatica
di Elettricità.
Pieve di Cadore dam.
Panoramic view.
Società Adriatica
di Elettricità.
Diga di Pieve
di Cadore.
Panorama.
Società Adriatica
di Elettricità.
Pieve di Cadore dam.
Panoramic view.

Società Industriale Trentina.
Impianto di Carzano. Disegno
del 14 gennaio 1939.
Società Industriale Trentina.
Carzano plant. Drawing
of January 14, 1939.
Archivio Storico “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” di Venezia
60
In basso, a sinistra
Società Idroelettrica
Alto Chiese.
Lettera alla Società
Pescatori Dilettanti
di Storo per la vertenza
fatta con il Comune per
la pesca nel canale di
scarico della Centrale,
10 aprile 1962.
Bottom, left
Società Idroelettrica
Alto Chiese.
Letter to the Storo
Amateur Fishermen's
Association concerning
litigation with the
Municipality regarding
fishing in the drainage
channel of the power
station, April 10, 1962.
In basso, a destra
Società Elettrica
Agordina.
Abbonamento
per la fornitura
di energia elettrica,
30 giugno 1945.
Bottom, right
Società Elettrica
Agordina.
Subscription for the
supply of electricity,
June 30, 1945.

Società Adriatica di Elettricità.
Interno della Centrale Brentella
di Pederobba. Alternatore.
Società Adriatica di Elettricità.
Interior of the Brentella
di Pederobba power station.
An alternator.
Società Adriatica di Elettricità.
Le giornate del Presidente del Consiglio,
on. Alcide De Gasperi, sugli impianti
idroelettrici della SADE. Ufficio Studi,
estratto della rivista mensile «L'energia
elettrica», 1949.
Società Adriatica di Elettricità.
Visit of Prime Minister Alcide De Gasperi
to the SADE's hydroelectric plants.
Research Department, “Days on the
Hydroelectric Plants”, an extract
from the monthly magazine “L'energia
elettrica”, 1949.
The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice)
61

Archivio Storico “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” di Venezia
62
Società Adriatica
di Elettricità.
Brochure relativa
all'Impianto sul
fiume Albigna.
Società Adriatica
di Elettricità.
Brochure
the Albigna
River plant.

Società Adriatica di Elettricità.
Immagini destinate ai tecnici cinesi
in occasione di un viaggio in Cina. 1957.
In alto, a sinistra
Costruzione della diga del Vajont.
In alto, a destra
Costruzione della diga del lago Barcis.
In basso, a destra
Costruzione della Centrale di Somplago.
Società Adriatica di Elettricità.
Photos for Chinese engineers during
a trip to China. 1957.
Top left
Construction of the Vajont dam.
Top right
Construction of the Lake Barcis dam.
Bottom right
Construction of the Somplago
power station.
The “Nicolò Papadopoli Aldobrandini” Historical Archives (Venice)
63

ARCHIVIO STORICO “PIERO GINORI CONTI” DI FIRENZE
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence)
Il fiore all’occhiello dell’Archivio fiorentino
sono senz’altro i fondi relativi a Larderello. Essi
riguardano l’attività della famiglia De Larderel
che, dai primi anni dell’Ottocento, diede inizio
allo sfruttamento dei soffioni per la produzione
di borace e degli eredi Ginori Conti che, dai soffioni
boraciferi, realizzarono, dal 1916, la produzione
industriale di energia elettrica. In seguito,
a partire dal 1938, le Ferrovie dello Stato fecero
di Larderello il maggior centro nazionale di produzione
di energia elettrica.
Fra le altre società di cui esiste un rilevante
numero di carteggi, figurano soprattutto la
SELT-Valdarno e la Santa Barbara. I fondi di
questa seconda società, nata nel 1955, comprendono
anche carte provenienti da società minerarie
precedenti (come la Miniere Lignitifere Riunite
e la Società Mineraria del Valdarno).
La SELT-Valdarno, aveva stretti legami con la
SADE, la cui zona d’attività raggiungeva, dal
Veneto, l’Emilia e la Romagna. Su questi loro
rapporti possono essere presi in esame i circa
cinquecento faldoni depositati nell’Archivio di
Firenze.
Per quanto riguarda le società minori, dalla
documentazione della SER-Società Emiliana
Esercizi Elettrici, sono emersi, nel corso dei lavori
di riordino, due piccoli fondi interessanti sulla
65
The prize collections of the Florence archives are
without doubt those regarding Larderello. They concern
the business activities of the De Larderel family,
which started the exploitation of the fumaroles for the
production of boric acid in the early nineteenth century,
and the Ginori Conti heirs, who in 1916 used them
to begin the industrial production of electricity.
Subsequently, beginning in 1938, the Italian National
Railways made Larderello the largest center of electricity
production in the country.
Among the other companies for which a significant
number of documents exist, SELT-Valdarno and Santa
Barbara stand out. The collections of the latter company,
which was founded in 1955, also include documents
from preceding mining companies, such as the
Miniere Lignitifere Riunite and the Società Mineraria
del Valdarno.
SELT-Valdarno had close connections with the
SADE, whose business area extended from the Veneto
to Emilia and Romagna. The approximately five hundred
file containers in the Florence archives can be consulted
on their relations.
As far as the minor companies are concerned, the
reorganization of the documentary material of the
SER-Società Emiliana Esercizi Elettrici revealed two
interesting small collections regarding the Compagnia
dei Mulini a grano di Cesena (which the SER
absorbed) and the Società di Imprese Elettriche di

Compagnia dei Mulini a grano di Cesena (confluita
nella SER) e sulla Società di Imprese Elettriche
di Ginevra, distributrice di energia nel Comune
di Faenza servito anche dalla SER. Essi
possono servire da “casi di studio” esemplari: il
primo, in quanto si riferisce a minute attività economiche
di cui, probabilmente, si è persa memoria;
il secondo, in quanto reca traccia di alcuni
collegamenti internazionali realizzati nel settore
elettrico, sia pur concernenti una singola città.
Archivio Storico “Piero Ginori Conti” di Firenze
66
Ginevra, an electricity distributor in the municipality
of Faenza, which was also served by the SER. They can
be used as exemplary case studies: the former because
it regards small-scale economic activities that have
been forgotten and the latter because it involves several
international connections in the electricity industry,
albeit concerning a single city.

Enel (ex Società De Larderel).
Larderello, 29 ottobre 1968.
La Valle del Diavolo e veduta
delle Centrali n. 2 e n. 3.
Enel (former Società De Larderel).
Larderello, October 29, 1968.
The Valle del Diavolo and
a view of power stations
n. 2 e n. 3.
Larderello.
Disegno n. 2092.
Sezione longitudinale
della Centrale,
4 novembre 1943.
Larderello.
Drawing n. 2092.
Longitudinal section
of the power station,
November 4, 1943.
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence)
67

Enel (ex Società De Larderel).
Larderello, 1965.
Interno della sala macchine
della Centrale n. 2.
Enel (former Società De Larderel).
Larderello, 1965.
Interior of the engine room
of power station n. 2.
Archivio Storico “Piero Ginori Conti” di Firenze
68

Enel (ex Società
De Larderel).
Larderello, 1965.
Soffione n. 85.
Enel (former Società
De Larderel).
Larderello, 1965.
Fumarole n. 85.
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence)
69

Archivio Storico “Piero Ginori Conti” di Firenze
70
Enel (ex Società De Larderel).
Larderello, 1965. La Valle
del Diavolo e particolare
di un soffione.
Enel (former Società De Larderel).
Larderello, 1965. The Valle
del Diavolo and a detail
of a fumarole.

Album des diverses
localités formant
les établissements
industriels d’acide
boracique. Fondés
en Toscane, 1818,
par le comte
De Larderel.
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence)
71

Società Valdarno.
Disegno n. 2168, ingombro
trasformatore trifase
KVA 15.000. Firenze,
7 settembre 1942.
Società Valdarno.
Drawing n. 2168, bulk
of a three-phase KVA
15,000 transformer.
Florence, September 7, 1942.
Archivio Storico “Piero Ginori Conti” di Firenze
72

In alto, a sinistra e a destra
Società Selt-Valdarno.
Estratti da cataloghi.
Autosezionatore valvola
SIME e interruttore
da palo 10 kV.
Top left and right
Società Selt-Valdarno.
Extracts from catalogues.
SIME auto-isolator fuse
and 10-KV pole switch.
The “Piero Ginori Conti” Historical Archives (Florence)
In basso, a destra
Società Forze Idrauliche
Pistoia.
Bozza di memoria sulla
storia istituzionale e atto
costitutivo della Società,
10 gennaio 1907.
Bottom right
Società Forze Idrauliche
Pistoia.
Draft of a memoir on the
institutional history and
act of incorporation of the
Company, January 10, 1907.
73

ARCHIVIO STORICO “ORSO MARIA CORBINO” DI ROMA
The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome)
Questo Archivio Storico annovera la documentazione
di diverse società di grandi dimensioni
e delle quali si è conservata una notevole
quantità di carte, che vanno dai libri sociali ai vari
progetti di costruzione di diversi impianti, dalla
corrispondenza di vari settori aziendali ai fascicoli
del personale.
Il fondo di più ampie dimensioni è quello della
SRE-Società Romana di Elettricità, le cui origini
risalgono alla prima iniziativa per l’illuminazione
della capitale.
Una ricerca sulla “luce per la città eterna” potrebbe
avvalersi non solo delle carte relative all’attività
della SRE dopo che essa divenne una
grande azienda elettrica, ma anche di quelle delle
imprese che l’hanno preceduta, quando iniziò
il servizio dell’illuminazione pubblica a Roma ai
primi dell’Ottocento, sotto l’impero di Napoleone
I, e ai cantoni delle vie cittadine furono installati
i lanternoni a olio. Dopo di allora – e sono
sempre alcuni documenti a riferircene –, nel
1847, il cavalier Shepherd, rappresentante di un
gruppo di esportatori di carbone inglesi, intavolò
trattative per ottenere la concessione per la distribuzione
di gas in città, ma soltanto nel 1854
ebbe inizio l’illuminazione con questo nuovo
mezzo. Infine, nel 1889, in base a un contratto tra
la Società Anglo-Romana (erede della società di
75
These historical archives include the documents of
a number of large companies. A considerable quantity
of material has been preserved, from corporate records
and various projects for the construction of plants to
personnel files and the correspondence of different corporate
departments.
The largest collection is that of the SRE-Società
Romana di Elettricità, whose origins date from the first
project for lighting the capital.
A study on “light for the Eternal City” could make
use not only of the documents regarding the SRE after
it became a large electricity company, but also those of
the companies that preceded it, when the service of public
lighting began in Rome at the beginning of the nineteenth
century under the empire of Napoleon I and oil
lamps were installed on the street corners of the city.
After that, according to several documents, in 1847 a
man called Shepherd, the representative of a group of
English coal exporters, began talks to obtain a license to
distribute gas in the city, but only in 1854 did lighting
by this new means begin. Finally, in 1889, a contract
between the Società Anglo-Romana (the successor to
Shepherd’s company) and the municipality of Rome
marked the beginning of the lighting of the city by electricity
through the use of the waterfalls at Tivoli. Twelve
years later, in 1901, the Anglo-Romana became the SRE.
The most important of the other companies of
which various documents have been found is Coniel-

Shepherd) e il Comune di Roma, si avviò l’illuminazione
della città con l’elettricità mediante l’utilizzo
della forza idraulica di Tivoli; e dodici anni
dopo, nel 1901 l’Anglo-Romana, divenne la SRE.
Tra le altre società di cui si sono rinvenuti vari
documenti, spicca per importanza la Coniel-
Compagnia Nazionale Imprese Elettriche, che
aveva lo scopo di interconnettere, dal nord al sud
dell’Italia, i sistemi elettrici regionali/interregionali.
Per ricostruire compiutamente le vicende
della Coniel si può contare su altri carteggi raccolti
nell’Archivio della SME, in quanto Giuseppe
Cenzato fu presidente della società.
Infine, oggi, può costituire un interessante cantiere
di ricerca il Fondo Archivistico della SIMEA-
Società Italiana Meridionale per l’Energia Nucleare,
creata nel 1957 per iniziativa di Enrico Mattei,
con capitale sottoscritto al 75% dall’Agip nucleare
e per il restante 25% dall’IRI. I circa 500 faldoni in
possesso di Enel (documenti contabili e carte relative
al personale per gli anni 1958-66) costituiscono
il residuo dell’intero Archivio SIMEA dato che,
con decreto del Presidente della Repubblica del 16
settembre 1963, n. 1344, la società venne trasferita
– sia pure per pochi anni – a Enel.
Archivio Storico “Orso Maria Corbino” di Roma
76
Compagnia Nazionale Imprese Elettriche, whose purpose
was to interconnect the regional and interregional
electricity systems, from northern to southern
Italy. To fully reconstruct the vicissitudes of
Coniel, scholars can count on other documents collected
in the archives of the SME, because Giuseppe
Cenzato was the chairman of the company.
Finally, today an interesting area of research could
be the archival collection of the SIMEA-Società
Italiana Meridionale per l’Energia Nucleare, which
was created in 1957 through the initiative of Enrico
Mattei, with 75% of its capital subscribed by Agip
Nucleare and the remaining 25% by the IRI. The
almost 500 file containers in Enel’s possession
(accounting documents and documents regarding personnel
for the years 1958-66) constitute the remainder
of the SIMEA archives, because the company was
transferred to Enel, albeit for only a few years, by
Presidential Decree n. 1344 of September 16, 1963.

Società Anonima
Costruzioni
e Finanziamenti.
Lavori del terzo salto
sul Pescara, 1927-1931.
In alto
Opere di presa:
costruzione della tura.
A destra
Immissione acqua
nell'edificio.
Società Anonima
Costruzioni e Finanziamenti.
Work in progress
on the third fall on the
Pescara River, 1927-1931.
At the top
Intake works: construction
of the cofferdam.
On the right
Inflow of water into the
building.
The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome)
77

Società Anonima
Costruzioni
e Finanziamenti.
Lavori del terzo salto
sul Pescara, 1927-1931.
Gabbioni al rilevato diga.
Società Anonima
Costruzioni
e Finanziamenti.
Work in progress on the
third fall on the Pescara
River, 1927-1931.
Gabions on the dam
embankment.
Archivio Storico “Orso Maria Corbino” di Roma
78

The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome)
79
Società Anonima
Costruzioni e Finanziamenti.
Lavori del terzo salto
sul Pescara, 1927-1931.
In alto
Interno della Centrale,
particolare di un
alternatore.
A sinistra
Interno della cabina
di manovra.
Società Anonima
Costruzioni e Finanziamenti.
Work in progress on the
third fall on the Pescara
River, 1927-1931.
Top
Interior of the power
station, detail of an alternator.
Left
Interior of the control room.

Archivio Storico “Orso Maria Corbino” di Roma
80
Società Anglo-Romana
per illuminazione a gas
di Roma.
Copia autentica
dell’Istromento
di costituzione di servitù
di passaggio per la linea
elettrica Terni-Roma
della Società Italiana
per il Carburo di Calcio,
7 febbraio 1910.
Società Anglo-Romana
per illuminazione a gas
di Roma.
Authentic copy of the
act establishing
easements for the
Società Italiana per il
Carburo di Calcio's
Terni-Rome power line,
February 7, 1910.

The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome)
81
Società Romana di Elettricità.
In alto, a sinistra
Sala macchine della Centrale
di Fiumicino, 1957.
In alto, a destra
Impianto idroelettrico del Farfa.
Linea Farfa-Colonnetta, 1926.
In basso, a sinistra
Impianto idroelettrico del Farfa,
Centrale del Farfa, 1922.
Società Romana di Elettricità.
Top, left
Engine room of the Fiumicino
power station, 1957.
Top, right
Hydro-electric installation
on the Farfa River.
Farfa-Colonnetta power line,
1926.
Bottom, left
Hydro-electric installation
on the Farfa River,
Farfa power station, 1922.

Società Romana
di Elettricità.
Derivazione dei fiumi
Aniene e Simbrivio,
progetto di massima
del 28 settembre 1914.
In alto
Planimetria.
In alto, a destra
Sezione e pianta
del bacino.
A destra
Società Meridionale
di Elettricità.
Impianti sul fiume Liri
dalle sorgenti a Balsorano.
Impianto superiore.
Planimetria.
Archivio Storico “Orso Maria Corbino” di Roma
Società Romana
di Elettricità.
Diversion of the Aniene
and Simbrivio Rivers,
provisional proposal of
September 28, 1914.
At the top
Plan.
Top, right
Section and plan of the
reservoir.
On the right
Società Meridionale
di Elettricità.
Plants on the Liri River
from its sources
to Balsorano.
Upper plant. Plan.
82

The “Orso Maria Corbino” Historical Archives (Rome)
83

ARCHIVIO STORICO “GIUSEPPE CENZATO” DI NAPOLI
The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples)
Di questo Archivio il fondo documentario più
importante è naturalmente quello SME-Società
Meridionale di Elettricità, che comprende anche
carte relative alla presidenza della società e all’attività
finanziaria. D’altra parte, vi sono raccolti
anche interessanti carteggi di imprese via via incorporate
come: la Società Italiana di Elettrochimica,
la Società per le Forze Idrauliche della Sila,
la Società Generale Pugliese di Elettricità, la Società
Elettrica Bonifiche e Irrigazioni, la S.A. Forze
Endogene Napoletane, la Società Ferroviaria
della Val di Neto e altre minori.
In sintesi il fondo SME contiene: libri sociali,
studi e progetti (in particolare quello di Angelo
Omodeo), bilanci, libri contabili, fascicoli e altre
carte del personale, documenti su impianti di
produzione, sul trasporto e la trasformazione e,
infine, i due archivi personali di Cenzato e Di
Cagno.
Le ricerche da intraprendere possono riguardare
i più diversi settori. Ad esempio, è possibile
ricostruire per intero il processo di elettrificazione
della Calabria con la costruzione degli impianti
silani, ed esaminare l’attività relativa agli elettrodotti
del Tusciano e della Puglia, e a quello Mucone-Frattamaggiore.
Quanto all’opera dei tecnici impegnati nella
progettazione di vari impianti per l’elettrificazione
85
The most important collection of documents in
these archives is, of course, the SME-Società Meridionale
di Elettricità, which also includes documents
regarding the office of the chairman of the company
and financial activity. On the other hand, there are interesting
collections regarding companies that were
absorbed by SME, such as the Società Italiana di Elettrochimica,
the Società per le Forze Idrauliche della
Sila, the Società Generale Pugliese di Elettricità, the
Società Elettrica Bonifiche e Irrigazioni, the S.A. Forze
Endogene Napoletane, the Società Ferroviaria della
Val di Neto, and other, smaller ones.
Briefly, the SME collection contains: corporate
records, studies and designs (in particular, Angelo
Omodeo’s), financial statements, accounting books,
files and other documents regarding personnel, and
documents on production plants, transportation, and
transformation, as well as the two personal archives of
Cenzato and Di Cagno.
Research could be done on a number of different
topics. For example, it is possible to fully reconstruct
the electrification of Calabria with the construction of
the Sila plants and to examine the activity regarding
the power lines in the Tuscia area and in Apulia, as
well as the one between Mucone and Frattamaggiore.
As far as the contribution of the engineers involved
in the design of various plants for the electrification of
southern Italy is concerned, suffice it to mention the

del Mezzogiorno, basterà ricordare quella rilevante
svolta da Angelo Omodeo, il cui nome viene
spesso collegato alla elettrificazione della Sardegna,
ma che lavorò molto anche nelle regioni
meridionali.
Infine, sempre per la ricchezza di documenti,
si può analizzare quale fosse la struttura operativa
della SME, in particolare del management,
dalle modalità in cui veniva scelto alla sua formazione
sino alle relative carriere.
Archivio Storico “Giuseppe Cenzato” di Napoli
86
significant one of Angelo Omodeo, whose name is often
connected with the electrification of Sardinia, but
who also worked extensively in the southern regions.
Finally, the abundance of documentary material
makes it possible to analyze the operating structure of
SME, in particular of the management, from the way
in which the latter was chosen to its training and the
related careers.

A fronte
Società
Meridionale
di Elettricità.
Padiglione
della SME
alla 1a edizione
della Fiera
del Levante.
Bari, 1930.
On the facing page
Società
Meridionale
di Elettricità.
Pavillion
of the SME
at the 1st edition
of the “Fiera
del Levante”.
Bari, 1930.
Società
Meridionale
di Elettricità.
Padiglione
della SME
alla Fiera
del Levante.
Bari, 1939.
Società
Meridionale
di Elettricità.
Pavillion
of the SME
at the “Fiera
del Levante”.
Bari, 1939.
The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples)
87

Archivio Storico “Giuseppe Cenzato” di Napoli
88
Società Meridionale
di Elettricità.
Alzamento
di palo sulla linea
Sila-Puglie, 1925.
Società Meridionale
di Elettricità.
Erecting a pole
on the Sila-Apulia
power line, 1925.

The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples)
Società Meridionale
di Elettricità.
Atto di fusione
della Società Generale
Pugliese di Elettricità
con altre Società, 1930.
Società Meridionale
di Elettricità.
Act of merger
of the Società Generale
Pugliese di Elettricità
with other companies,
1930.
89
Società Meridionale
di Elettricità.
Operai al lavoro
sulla linea Sila-Crotone,
1925.
Società Meridionale
di Elettricità.
Workers at work
on the Sila-Crotone
power line, 1925.

Archivio Storico “Giuseppe Cenzato” di Napoli
90
Società Meridionale
di Elettricità.
Befana del 1934
al dopolavoro
del Gruppo SME.
Società Meridionale
di Elettricità.
Befana at Epiphany
1934 at the employees’
recreational
association
of the SME Group.
Società Meridionale
di Elettricità.
Colonia marina
per i figli
dei dipendenti, 1934.
Società Meridionale
di Elettricità.
Seaside camp
for children
of employees, 1934.

Società Elettrica
Bonifiche e Irrigazione.
Coltivazione di erba
medica irrigata
con impianto
a pioggia.
Foggia, 1930.
Società Elettrica
Bonifiche e Irrigazione.
Alfalfa field irrigated
by a sprinkler system.
Foggia, 1930.
Società Elettrica
delle Calabrie.
Palazzo, sede
della Direzione
Esercizio della SEC.
Società Elettrica
delle Calabrie.
Head office
of the SEC.
The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples)
91

Archivio Storico “Giuseppe Cenzato” di Napoli
92
Società per le Forze
Idrauliche della Sila.
Programma
di elettrificazione
del Mezzogiorno
d’Italia e i laghi silani.
Roma, 1923.
Società per le Forze
Idrauliche della Sila.
Program for
the electrification
of southern Italy
and the Sila lakes.
Rome, 1923.

The “Giuseppe Cenzato” Historical Archives (Naples)
Società Meridionale
di Elettricità.
Nota per il signor
Amministratore
Delegato sulla cultura
del bergamotto
e le bonifiche in Calabria,
e nota per il signor
Amministratore Delegato
sulla cultura della canapa.
Società Meridionale
di Elettricità.
Note for the Chief
Executive Officer
on the cultivation
of bergamot and land
reclamation in Calabria,
and note for the Chief
Executive Officer on the
cultivation of hemp.
93
Società Elettrica
del Sannio.
Convocazione
del Consiglio
di Amministrazione
del 2 dicembre 1929.
Schizzo del profilo
del Presidente
della SME.
Società Elettrica
del Sannio.
Convocation
of the meeting
of the Board
of Directors
on December 2, 1929.
Draft of the profile
of the Chairman
of the SME.

ARCHIVIO STORICO “EMIRICO VISMARA” DI PALERMO
The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo)
Nella vicenda relativa all’elettrificazione nell’isola
spicca la figura di Emilio Enrico Vismara.
Egli fondò, nel 1907, la SESO-Società della Sicilia
Orientale che poi, alla fine della prima guerra mondiale,
trasformò in SGES-Società Generale Elettrica
della Sicilia, dopo l’acquisizione di due minori imprese
elettriche di Palermo. La numerosa documentazione
storica riferibile a questa società, a cominciare
dai libri sociali, permette di ricostruirne
passo per passo (dalla fondazione sino alla vigilia
dell’acquisizione da parte di Enel) le variazioni di
ruolo e l’attività, in relazione con le vicende politico-economico-sociali
della Sicilia. Si può dunque
realizzare una ricerca a 360 gradi, anche perché si
ha modo di esaminare quali fossero i rapporti tra
Vismara e i “vertici” della SME. Inoltre, si può condurre
un’indagine interessante a proposito di una
società di minori dimensioni ma di particolare importanza
per i suoi forti legami con il territorio. Si
tratta della Società Martorana, che può costituire
un case-study, in quanto essa nacque e agì in un ambito
territoriale, quello di Canicattì. Oltre a numerosa
corrispondenza con comuni, enti e istituzioni
della zona, utenti grandi e piccoli, le carte della
Martorana comprendono una serie di contratti su
un arco temporale di alcuni decenni, dai quali è
possibile ricostruire il tessuto economico e sociale
del circondario in cui si trovava a operare.
95
The outstanding figure in the electrification of Sicily
was Emilio Enrico Vismara, who founded the SESO-
Società della Sicilia Orientale in 1907, which he later,
at the end of the First World War, transformed into the
SGES-Società Generale Elettrica della Sicilia, after taking
over two smaller electricity companies in Palermo.
The numerous historical documents regarding this
company, beginning with the corporate registers, make
it possible to reconstruct – step by step, from its foundation
to the eve of its acquisition by Enel – its operations
and the changes in its role in connection with the political,
economic, and social vicissitudes of Sicily. Since it
is also possible to examine the relations between Vismara
and the top management of the SME, scholars can
do research that touches on all the significant issues.
Furthermore, it is possible to carry out an interesting
investigation concerning a smaller company that
was particularly important because of its close local
ties: the Società Martorana, which could constitute a
case study as a company that began and operated in a
restricted local area, that of Canicattì. In addition to
voluminous correspondence with municipalities, government
agencies, and institutions of the area, as well
as with large and small customers, the Martorana documents
also include a series of contracts spread over
several decades, which would enable a researcher to reconstruct
the economic and social situation of the area
in which it did business.

Archivio Storico “Emirico Vismara” di Palermo
Società Generale Elettrica
della Sicilia.
A sinistra
Elettrodotto di Messina.
Operai su cavo.
In basso, a sinistra
Elettrodotto di Messina.
In basso, a destra
Elettrodotto di Messina.
Attraversamento dello Stretto.
Fondazione in costa sicula,
20 agosto 1952.
96
Società Generale Elettrica
della Sicilia.
On the left
Messina power line.
Workers on a cable.
Bottom left
Messina power line.
Bottom right
Messina power line.
Strait crossing. Foundations
on the Sicilian coast,
August 20, 1952.

Società Generale Elettrica
della Sicilia.
Interno del padiglione
della SGES alla Fiera
del Levante. Bari, 1939.
Società Generale Elettrica
della Sicilia.
Interior of the SGES Pavillion
at the “Fiera del Levante”.
Bari, 1939.
The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo)
97

Società Generale Elettrica
della Sicilia.
Lavori per l’impianto
di Guadalami, 1958.
Società Generale Elettrica
della Sicilia.
Works for the Guadalami
power plant, 1958.
Archivio Storico “Emirico Vismara” di Palermo
98

The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo)
99

Archivio Storico “Emirico Vismara” di Palermo
100
Società Generale
Elettrica
della Sicilia.
Impianto
di Guadalami.
Sala di controllo,
1962.
Società Generale
Elettrica
della Sicilia.
Guadalami
power plant.
Control room,
1962.
Società Generale
Elettrica
della Sicilia.
Impianto
di Guadalami.
Trasformatori.
Società Generale
Elettrica
della Sicilia.
Guadalami
power plant.
Trasformers.

Società Generale Elettrica della Sicilia.
Cenni sulla SGES: costituzione
(5 marzo 1903) e successivo
aumento di capitale
(pari a 120.000.000 di lire
al 29 marzo 1924), principali
azionisti (italiani e belgi)
e composizione del Consiglio
di Amministrazione.
Milano, 15 novembre 1926.
Società Generale Elettrica della Sicilia.
Facts about the SGES: incorporation
(March 5, 1903) and subsequent
capital increases (amounting
to 120,000,000 lire as of March 29,
1924), main shareholders (Italian
and Belgian) and composition
of the Board of Directors.
Milan, November 15, 1926.
The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo)
101

«Copia del Contratto di Gabella di frenne
due di acqua fatta dalla Contessa
di Almerita e per essa dal Cav. Lanza
erede dei Principi di Trabia
alla Rispettabile Impresa dei Tramways
di Palermo e per essa dal sig. Cav.
Seepelder Giorgio Direttore presso
Magliocco Antonino Mario Notaro
in Palermo, il giorno 23 Dicembre 1879».
“Copy of the contract for two frenne
of water between the Countess
of Almerita, represented by Mr. Lanza,
heir of the Princes of Trabia, and the
Palermo tram company, represented
by its chief executive, Mr. Giorgio
Seepelder, in the office of the Palermo
public notary Antonio Mario Magliocco,
December 23, 1879”.
Archivio Storico “Emirico Vismara” di Palermo
102
Società Sicula Tramways Omnibus.
Richiesta di aumento del
pagamento dei costi dei cavalli per
la trazione delle vetture inoltrata
dai fornitori del servizio, 1907.
Società Sicula Tramways Omnibus.
Request from the providers
of the service to increase their
compensation regarding the cost
of the draft horses, 1907.

Sopra
Lettera della Città di
Monreale all’esattore delle
imposte per il pagamento
della prima rata per il nuovo
tracciato elettrico della linea
Monreale, alla Società Sicula
Tramways Omnibus, 1899.
A destra, in alto
Società Messinese
per le Imprese Elettriche.
Bilancio al 31 dicembre 1922.
A destra, in basso
Società Elettrica Martorana.
Compartimento di Agrigento.
Libro di paga quindicinale
della Cassa Nazionale di
Assicurazione per gli
Infortuni sul Lavoro, 1936.
The “Emirico Vismara” Historical Archives (Palermo)
Top, left
Letter from the City of
Monreale to the tax collector
regarding the payment of the
first installment for the new
Monreale power line to the
Società Sicula Tramways
Omnibus, 1899.
Top, right
Società Messinese
per le Imprese Elettriche.
Financial statements
as of December 31, 1922.
Bottom, right
Società Elettrica Martorana.
Agrigento district. Fortnighly
payroll of the National
Insurance Fund for On-the-job
Accidents, 1936.
103

ARCHIVIO STORICO “ANGELO OMODEO” DI CAGLIARI
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari)
In via preliminare è necessario fare in questo
caso una precisazione. La documentazione proveniente
dall’Archivio Storico di Cagliari è divisa
non, come abitualmente avviene, per società, ma
per argomenti. Essa comprende comunque vari
carteggi di Società elettriche attive nell’isola, anche
se l’archivio, nel suo complesso, è riconducibile
alla SES-Società Elettrica Sarda, nel cui ambito
finirono per confluire, a vario titolo, tutte le
altre aziende locali.
Grazie alla suddivisione per argomenti risulta
facilitata l’impostazione di progetti di ricerca che
abbiano per tema la realizzazione dei grandi impianti
idroelettrici sui tre fiumi dell’isola: Tirso,
Flumendosa e Coghinas.
Dalle carte emerge inoltre quale importanza
rivestì l’opera di Angelo Omodeo, architetto che
“sognava” lo sviluppo dell’ingegneria civile e
dell’elettricità nell’intero Meridione ai fini del
suo sviluppo economico e sociale. Di Omodeo è
possibile analizzare l’attività di progettazione riguardante
numerosi impianti: la documentazione
comprende infatti non solo i suoi studi e progetti
– fra cui alcuni disegni acquerellati – ma
anche varie carte tecniche su dighe e invasi realizzati
nell’isola, nonché la corrispondenza intercorsa
tra le imprese e i tecnici impegnati nella
costruzione.
105
In the case of these archives, it is necessary to observe
first of all that the documentary material is not
classified in the habitual way, by companies, but rather
by topics. However, it includes various collections of
electricity companies that operated in Sardinia, even
though most of the archives concern the SES-Società
Elettrica Sarda, which, in one form or another, wound
up taking over all the other local companies.
The classification by topics facilitates setting up research
projects regarding the construction of the large
hydroelectric plants on the island’s three rivers: the
Tirso, the Flumendosa, and the Coghinas. The documents
reveal the importance of the work of Angelo
Omodeo, the architect who “dreamt” of developing
civil engineering and electricity throughout the South,
in order to promote the latter’s economic and social development.
It is possible to analyze Omodeo’s work in
designing numerous plants. In effect, the documentary
material contains not only his studies and designs –
including several water-colored drawings – but also a
number of technical documents on dams and basins
that were built on the island, as well as the correspondence
between the companies and the experts involved
in their construction.

Archivio Storico “Angelo Omodeo” di Cagliari
106
Società Elettrica Sarda.
Lavori agricoli dopo la bonifica
e l’elettrificazione.
Società Elettrica Sarda.
Farm work after the land
reclamation and electrification.

Società Elettrica Sarda.
Operai e operaie.
Società Elettrica Sarda.
Workers.
Società Elettrica
Sarda.
Colonie estive
per i figli
dei dipendenti.
Società Elettrica
Sarda.
Summer camp
for children
of employees.
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari)
107

Società Elettrica Sarda.
Diga del Taloro. Fasi
di costruzione del primo
salto.
Società Elettrica Sarda.
Taloro dam. Phases
of the construction
of the first fall.
Archivio Storico “Angelo Omodeo” di Cagliari
108

Società Elettrica Sarda.
Fiume Flumendosa.
Costruzione
delle terrazze, 1948.
Società Elettrica Sarda.
Flumendosa River.
Construction of the
terraces, 1948.
Società Elettrica Sarda.
Flumendosa.
Trasformatori, 1949.
Società Elettrica Sarda.
Flumendosa.
Transformers, 1949.
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari)
109
Società Elettrica Sarda.
Bastioni della diga
di Flumendosa.
Società Elettrica Sarda.
Bastions of the
Flumendosa dam.

Archivio Storico “Angelo Omodeo” di Cagliari
110
Società Bonifiche
Sarde.
Lettera di
richiesta a
soprassedere, alla
Società Elettrica
Sarda
che aveva
proposto
la limitazione
dell'orario
di erogazione
di energia
elettrica con la
sospensione
notturna di due
ore (dalle 16
alle 18), vista
la modestia
del consumo.
Terralba, 1925.
Società Bonifiche
Sarde.
Letter to the
Società Elettrica
Sarda requesting
the latter
to suspend
its proposal
to cut off
the “night-time”
electricity supply
from 4 to 6 p.m.,
because of the
modest amount
consumed.
Terralba, 1925.

Lettera inviata dalla
Sella&Mosca alla Società
Elettrica Sarda, relativa
alla tariffa per piccoli usi
industriali fino a 4 kW.
Alghero, 1953.
Letter sent by Sella&Mosca
to the Società Elettrica Sarda
regarding the rates for small
industrial uses up to 4 KW.
Alghero, 1953.
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari)
111
Società Elettrica Sarda.
Contratto per la fornitura
di energia elettrica alla salina
di Cagliari, 14 maggio 1940.
Società Elettrica Sarda.
Contract for the supply
of electricity to the Cagliari
saltworks, May 14, 1940.

Archivio Storico “Angelo Omodeo” di Cagliari
112
Disegni
dell'ingegnere
Angelo Omodeo.
Progetto
di derivazione
del fiume
Flumendosa, 1918.
A sinistra
Planimetria.
A destra
Condotta forzata.
In basso
Diga e opere
di presa
del serbatoio
di Nurri.
Drawings
of the engineer
Angelo Omodeo.
Project
for the diversion
of the Flumendosa
River, 1918.
On the left
Plan.
On the right
Penstock.
Bottom
Dam and intake
works of the Nurri
reservoir.

Disegni dell’ingegnere
Angelo Omodeo.
Progetto di derivazione
del fiume Coghinas
a Castel Doria con irrigazione del
campo di Coghinas, 1920.
In alto a sinistra e a destra
e in basso a destra
Edificio Motori. Pianta e sezioni.
Drawings of the engineer
Angelo Omodeo.
Project for the diversion
of the Coghinas River
at Castel Doria with irrrigation of
the Coghinas field, 1920.
Top left and right, bottom right
Engine building. Plan
and sections.
The “Angelo Omodeo” Historical Archives (Cagliari)
113

LE FINALITÀ DELL’ARCHIVIO STORICO ENEL
The aims of the Archivio Storico Enel
Enel SpA, nell’adempimento degli obblighi
ai quali era sottoposto come Ente pubblico e
confermati nella sua nuova configurazione societaria,
ha costituito l’Archivio Storico quale
strumento attivo per attuare e raggiungere i fini
previsti dalla legislazione vigente in materia di
tutela e valorizzazione del patrimonio storico e
archivistico.
L’Archivio Storico è stato costituito con l’obiettivo
di:
• proporre un centro di cultura “aperta”, sede di
riflessione, luogo di incontro e di collegamento
di Enel con i suoi dipendenti e con il mondo
esterno;
• conservare tutti i documenti ereditati dalle ex
imprese elettriche con la procedura di nazionalizzazione
nel 1963 o entrati nel patrimonio
aziendale con conferimenti vari, nonché quelli
prodotti direttamente da Enel e non scartati in
applicazione dei massimari o della normativa
vigente;
• riordinare, schedare e inventariare in maniera
informatica tutti i documenti censiti nella fase
costitutiva dell’Archivio e quelli successivamente
acquisiti. A tale riguardo, è stata predisposta
una comune piattaforma tecnologica
per la gestione, consultazione e archiviazione
digitale della documentazione storica;
115
In performing the obligations to which it was
bound as a public body, which were confirmed when
its ownership structure changed, Enel SpA established
its Historical Archives as an active instrument
to achieve the aims provided for by the current
legislation regarding the safeguard and utilization of
Italy’s historical and archival heritage.
The Historical Archives were established with the
objective of:
• proposing an “open” cultural center, a place dedicated
to reflection and bringing people together
which links the Company with its employees and
the outside world;
• preserving all the documents that were inherited
from the preceding electricity companies through the
nationalization of 1963 or became the Company’s
property through various transfers, as well as those
produced directly by Enel and not discarded in compliance
with the rulebooks or the regulations in force;
• reorganizing and inventorying through the use of
information technology all the documents registered
during the constitution of the Archives and
those subsequently acquired. In this regard, a common
technological platform has been created for
managing, consulting, and archiving the historical
documents digitally;
• making all the documents regarding the vicissitudes
of the electricity industry in Italy – which

• mettere a disposizione di Enel, degli studiosi
esterni, dei ricercatori e di quanti ne facciano
motivata richiesta, tutti i documenti relativi alle
vicende dell’industria elettrica in Italia che
sono patrimonio di Enel e, prima ancora, del
Paese;
• espletare gli adempimenti con le Soprintendenze
Archivistiche, previsti dalle norme in
vigore (deposito degli inventari, visite di sorveglianza,
comunicazioni di dispersioni e distruzioni,
segnalazioni di trasferimenti, eccetera).
La gestione e consultazione on line
Parallela al progetto e nell’ottica di un’attività
di riordino, di inventariazione e informatizzazione
dell’intero materiale documentario,
Enel ha effettuato la riprogettazione e la realizzazione
di una banca dati del proprio patrimonio
archivistico.
Sono stati realizzati:
• un sistema informatico on line per la gestione
elettronica dei fondi storici, denominato
XDAMS, con l’utilizzo di database coerenti
con gli standard europei. L’adozione del modello
EAD (Encoded Archival Description)
compatibile con le norme ISAD (International
Standard Archival Description) e ISAAR (per
il trattamento degli Authority files collegati)
costituisce, infatti, una precisa volontà di Enel
di adeguamento agli standard di descrizione
archivistica maggiormente condivisi in campo
internazionale;
• l’ampliamento del portale www.enel.it, con il
canale Enelikon dedicato alla divulgazione del
materiale storico documentale e degli archivi
fotografici e filmati.
Le finalità dell’Archivio Storico Enel
116
are part of the country’s heritage even more than
Enel’s – available to Enel employees, external
scholars, researchers, and everyone who makes a
justified request;
• performing the obligations to the Soprintendenze
Archivistiche provided for by the regulations in
force (filing inventories, supervisory inspections,
informing the supervisory agency of documents
that have been lost, destroyed, or transferred,
etc.).
Online management and consultation
In order to reorganize, inventory and computerize
all the documentary material, in parallel with the
project Enel has redesigned and created a database of
its archival heritage.
The Company has completed:
• an online computerized system called XDAMS
for the electronic management of the historical
collections, with the use of databases that are consistent
with European standards. In effect, the
adoption of the EAD (Encoded Archival Description)
model compatible with the ISAD (International
Standard Archival Description) and
ISAAR (International Standard Archival Authority
Record) rules reflects Enel’s precise intention
to adapt to the standards of archival description
that are most widely accepted internationally;
• the enlargement of the www.enel.it portal, with
the Enelikon channel dedicated to information regarding
the historical documents and the photography
and film archives.
The system developed makes it possible to provide
specialized services and instruments for the
creation, organization, and consultation of databases
(archival, iconographic, and audio-visual)
through the Internet, as well as for the use and en-

La soluzione realizzata consente di offrire
servizi e strumenti specializzati per la creazione,
l’ordinamento, la ricerca e la consultazione
di banche dati (archivistici, iconografici e audiovisivi)
attraverso la rete Internet, nonché per la
fruizione e la valorizzazione, a fini scientifici e
di comunicazione, di archivi documentali in
forma digitale. Si basa su un applicativo interamente
web based, che utilizza il protocollo
TCP/IP (Internet) per l’erogazione dei servizi e
l’accesso ai dati. Consente anche una significativa
economia di gestione, attraverso la centralizzazione
della banche dati e delle procedure su
un unico server.
La piattaforma realizzata è espandibile e
adattabile a diverse tipologie di archivi (fotografici,
storici, audiovisivi, musicali, ecc.):
• multiarchivio: consente di gestire una pluralità
di archivi di diversa provenienza;
• multiutente: può essere fruito da differenti tipologie
di utenza;
• multimediale: è strutturato per il trattamento
digitale e la gestione di materiali di differenti
tipologie.
Le caratteristiche di interrompibilità e di
condivisione delle risorse sono garantite dall’utilizzo
della tecnologia XML (eXtensible Markup
Language), standard emanato dal W3C nel
1998.
Per la consultazione degli archivi della documentazione
storica, la descrizione segue un modello
gerarchico, che parte dal livello più alto
(un fondo) per scendere a livelli descrittivi via
via più analitici (serie, sottoserie, fascicoli, ecc.).
Inoltre, il sistema consente di accedere alle immagini
digitali dei documenti schedati contestualmente
alla scheda descrittiva.
The aims of the Archivio Storico Enel
117
hancement for the purposes of scholarship and communication
of documentary archives in digital form.
It is based on an entirely web-based application,
which uses the TCP/IP (Internet) protocol for the
provision of the services and access to the data. It also
makes economical management possible by centralizing
the databases and the procedures on a single
server.
The platform created can be expanded and adapted
to different kinds of archives (photographic, historical,
audio-visual, musical, etc.):
• multi-archives: allows multiple archives of different
provenance to be managed;
• multi-user: can be consulted by different kinds
of users;
• multimedia: is structured for digital treatment
and the management of different kinds of
material.
The features of resource interruption and sharing
are ensured by the use of XML (eXtensible Markup
Language) technology, the standard issued by the
W3C in 1998.
For the consultation of the archives of historical
documents, the description follows a hierarchical
model, which starts at the highest level (a collection)
and proceeds to more and more analytical descriptive
levels (series, subseries, files, etc.) The system also
makes it possible to access the digital pictures of the
documents catalogued at the same time as the description
itself.
User access
Consultation of the documents at the seat of the
Enel Historical Archives is possible only by reservation,
after obtaining the authorization of the director’s
office and the favorable opinion of the Soprintendenza
Archivistica of Campania. Access is

Con il prosieguo e l’ultimazione dell’inventariazione
archivistica informatica sarà possibile
rendere di comune dominio l’inventario dell’Archivio
Storico Enel, incrementando, in tal
modo, la fruibilità del medesimo.
Accesso agli utenti
L’accesso alla consultazione della documentazione
presso la sede dell’Archivio Storico Enel
è possibile solo su prenotazione, previa autorizzazione
della Direzione e parere favorevole della
Soprintendenza Archivistica per la Campania,
ed è riservato a studenti universitari, studiosi e
ricercatori qualificati.
Gli utenti sono tenuti alla compilazione di una
domanda di accesso in cui vanno indicati, oltre ai
dati anagrafici, il titolo e i motivi della ricerca.
L’esame delle richieste è rimesso alla valutazione
della Direzione. Gli studenti devono essere muniti
anche di lettera di presentazione del docente,
che indichi chiaramente l’argomento della ricerca
o della tesi e gli estremi cronologici.
La consultazione è gratuita e ha inizio dopo
l’accettazione della domanda. L’autorizzazione è
valida un anno ed è strettamente personale. La
consultazione è garantita nei seguenti giorni e
orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.00
alle ore 13.00. Notizia di eventuali e occasionali
chiusure viene data con congruo anticipo.
Personale e organizzazione
Nella fase di start up gestionale, ante inaugurazione,
che ha previsto il trasferimento della documentazione
storica dalle otto sedi territoriali e la ricostituzione
degli archivi mantenendone l’originaria
articolazione in fondi e serie archivistiche, il personale
dedicato è consistito nella figura di un responsabile
Le finalità dell’Archivio Storico Enel
118
restricted to university students, scholars, and
qualified researchers.
Users are required to fill out an application for
access, in which they state, in addition to their personal
data, the title and purpose of the study. The examination
of the application is entrusted to the director’s
office. Students must have a letter of
introduction from their teacher clearly stating the
subject of the study or thesis and the related time
frame.
Consultation is free of charge and may begin after
the application is accepted. The authorization is
valid for one year and is strictly personal. The
archives are open for consultation as follows: Monday,
Wednesday, and Friday from 9 a.m. to 1 p.m.
Users will be informed of any exceptions to this
schedule appropriately in advance.
With the continuation and completion of the
computerization process, it will be possible to make
the inventory of the Enel Historical Archives available
to everyone, thus facilitating their use.
Personnel and organization
In the start-up phase, before the inauguration –
when the historical documents were transferred from
the eight regional seats and the archives were reconstituted,
maintaining their original organization in
collections and series – the dedicated personnel consisted
of a person in charge at the national level and
one in charge of the seat in Naples, who were assisted
by two archivists with expertise in the field.
Enel plans to increase the size of this group after
the inauguration in order to achieve the objectives
established. The seat of the Archivio Storico Enel includes:
• the archives: the main body and the space where
the documents are kept. The archival space is or-

nazionale e di un responsabile della sede a Napoli,
coadiuvati da due archiviste esperte di settore.
Si prevede che, in esercizio, il gruppo di lavoro
venga ampliato al fine di ottemperare agli obiettivi
prefissati.
L’organizzazione della sede dell’Archivio Storico
Enel, prevede:
• archivio: nucleo centrale e spazio dove i documenti
sono conservati. L’archivio è uno spazio
organizzato con scaffalature compattate (kardex)
tradizionali, e arredi specifici che conservano
tutti i documenti nella loro diversa tipologia.
A questo ambiente accede solo il
personale di servizio che colloca i documenti
secondo una logica archivista e, successivamente,
a seguito di richiesta da parte degli utilizzatori,
preleva la documentazione per la
consultazione. Questo spazio non è aperto al
pubblico.
• sala di consultazione: spazio dove si effettua la
consultazione in modo tradizionale (consultazione
fisica) e/o attraverso supporti informatici
(visione via sistema digitale di archiviazione).
Questo spazio è l’unico a essere aperto al
pubblico.
• uffici: luogo per il riordino e il deposito transitorio,
dove gli archivisti conservano e inventariano
tutti i documenti non ancora censiti e uffici
tradizionali per la gestione dell’archivio.
Questi spazi non sono accessibili al pubblico.
Gli obiettivi di valorizzazione
Il piano di conservazione, valorizzazione e
comunicazione prevede la promozione della ricerca
sull’industria elettrica e sul ruolo da essa
svolto nell’economia e nella società italiana, attraverso
collaborazioni, eventi, convegni, mostre
The aims of the Archivio Storico Enel
119
ganized with both high-density (Kardex) traditional
shelving, as well as specific furnishings
that preserve all the documents in their different
categories. Access to this area is restricted to the
personnel, who keep the documents in their
archival order and, upon request by users, take
them out for consultation. This space is not open
to the public.
• a consultation room: a space for traditional physical
consultation and/or consultation through IT
supports (via a digital system). This space is the
only one that is open to the public.
• offices: a place for reorganizing and temporary
storage, where the archivists keep and inventory
all the documents that have not been registered
yet, and traditional offices for managing
the archives. These spaces are not open to the
public.
The objectives of utilization
The preservation, utilization, and communication
plan provides for the promotion of research on
the electricity industry and the role it has played in
the Italian economy and society through events, conferences,
exhibitions, publications, and various
forms of cooperation. Such promotion aims at cultural
and social development, and constitutes a commitment
to the future generations.
Exhibitions and conferences dedicated to the history
of the electricity system will continue to be conceived
with the intention of involving the general
public, especially schools, by presenting iconographic,
photographic, or film material that can be used to support
learning. Enel will also continue its cooperation
with universities and research centers on the publication
of theses and specific projects dedicated to the
electricity industry. Such cooperation also includes

e pubblicazioni, nell’ottica di uno sviluppo culturale
e sociale e come impegno per le future generazioni.
Mostre e convegni dedicati alla storia del sistema
elettrico continueranno a essere ideati con
l’intento di coinvolgere un ampio pubblico, e in
particolare le scuole, proponendo materiali iconografici,
fotografici o filmici utilizzabili anche come
strumenti di supporto didattico. Così come
proseguirà la collaborazione di Enel con Università
e Centri di ricerca alla pubblicazione di tesi di
laurea e progetti specifici dedicati ai temi dell’industria
elettrica: in questo ambito rientra la collana
dei “Quaderni di Cultura e Industria”.
L’Archivio Storico Enel offrirà la propria collaborazione
e coinvolgimento in manifestazioni e
convegni di portata anche internazionale dedicati
ai temi scientifici di archiviazione e valorizzazione
dei beni culturali.
D’altra parte, Enel può già contare, per un’ulteriore
valorizzazione del proprio patrimonio archivistico,
su una monumentale “Storia dell’industria
elettrica in Italia”, in cinque volumi,
pubblicata dalla casa editrice Laterza fra il 1992 e
il 1994, a cui hanno collaborato non solo studiosi
italiani ma anche stranieri. Si tratta di un’opera
che ha ricostruito i tratti più significativi del settore
elettrico italiano ma con ampi riferimenti
comparativi in ambito europeo, e in base a
un’analisi degli aspetti e dei percorsi riguardanti
tanto la produzione e le strategie finanziarie,
quanto le strutture tecniche e organizzative, nonché
le vicende di numerose Società elettriche e dei
loro fondatori o di quanti ne assunsero la guida.
Anche se in vari Paesi europei (come Francia,
Gran Bretagna, Germania) sono stati realizzati
importanti studi di settore, la “Storia italiana” ri-
Le finalità dell’Archivio Storico Enel
120
the series of publications called “Quaderni di Cultura
e Industria”.
The Enel Historical Archives will also participate
in international events and conferences dedicated to
scholarly issues regarding archives and the utilization
of cultural property.
On the other hand, Enel can already count on
the monumental five-volume Storia dell’industria
elettrica in Italia (History of the Electricity Industry
in Italy) – written by foreign as well as Italian
scholars and published by Laterza between 1992
and 1994 – to further enhance its archival heritage.
This reconstruction of the most significant features
of the Italian electricity industry makes frequent
comparative references to the rest of Europe and is
based on the analysis of both production and financial
strategies and technical and organizational
structures, as well as the vicissitudes of numerous
electricity companies and their founders or the
people who managed them. Although significant
studies in this field have been carried out in other
European countries, such as France, Great Britain,
and Germany, this work is still the only one of its
kind in Europe because of the multiplicity of the issues
it covers.
But the Company’s commitment to the safeguard
and enhancement of Italy’s heritage is in any case
much greater.
Enel has always been concerned about communicating
with people and with the development of
local communities, and in 2005 launched “Energiaper”,
a program whose aim is to bring its communication
activities in support of culture, the environment,
scientific research, and sports together in a
single container. “Energiaper” is a driving force for
social and cultural development. Through the
search for original cultural initiatives and new lan-

mane tuttora unica del suo genere a livello europeo
per la pluralità di temi trattati.
Ma l’impegno dell’Azienda per la tutela e la
valorizzazione del patrimonio del nostro Paese è
comunque molto più ampio.
Da sempre attenta al dialogo con le persone e
allo sviluppo del territorio, nel 2005 Enel lancia
“Energiaper”, il programma che ha l’obiettivo di
raccogliere, in un unico contenitore, le attività di
comunicazione a sostegno della cultura, dell’ambiente,
della ricerca scientifica e dello sport. Energiaper
è un volano di sviluppo socio-culturale: attraverso
la ricerca di originali iniziative culturali
e di nuovi linguaggi di comunicazione, scienziati,
artisti, educatori e personalità di rilievo, si affiancano
a Enel per dare ai cittadini una visione dell’energia
prospettica e orientata al futuro.
The aims of the Archivio Storico Enel
121
guages for communication, scientists, artists, educators,
and significant public figures join Enel to
provide the public with a view of energy that looks
to the future.

REGOLAMENTO DI ACCESSO E CONSULTAZIONE
Access regulations, consultation rules, research procedures
Regolamento di accesso
Art. 1
L’accesso alla consultazione della documentazione di Archivio
Storico è possibile solo su prenotazione, previa autorizzazione
della Direzione e parere della Soprintendenza
Archivistica per la Campania, ed è riservato a studenti
universitari e ricercatori qualificati.
Gli utenti sono tenuti alla compilazione di una domanda
di accesso in cui vanno indicati, oltre ai dati anagrafici, il
titolo e i motivi della ricerca. L’esame delle richieste è rimesso
alla valutazione della Direzione. Gli studenti devono
essere muniti anche di lettera di presentazione del docente,
che indichi chiaramente l’argomento della ricerca o
della tesi e gli estremi cronologici. La consultazione è gratuita
e ha inizio dopo l’accettazione della domanda. L’autorizzazione
è valida un anno ed è strettamente personale.
Art. 2
La consultazione è garantita nei seguenti giorni e orari: lunedì,
mercoledì e venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Notizia
di eventuali e occasionali chiusure viene data con congruo
anticipo. L’utente ammesso alla consultazione dovrà ritirare
il cartellino di accesso presso la portineria in Ponte dei Granili
24, previa esibizione di un documento di identificazione.
Art. 3
La documentazione, oggetto della ricerca, verrà messa a
disposizione dai referenti dell’Archivio Storico dopo un
colloquio preliminare.
123
Access regulations
Art. 1
Consultation of the documents of the Enel Historical Archives
is possible only by reservation after obtaining the authorization
of the director’s office and the favorable opinion of the Soprintendenza
Archivistica of Campania. Access is restricted to
university students, scholars, and qualified researchers.
Users are required to fill out an application for access, in
which they state, in addition to their personal data, the title
and purpose of the study. The examination of the application
is entrusted to the director’s office. Students must have a letter
of introduction from their teacher clearly stating the subject
of the study or thesis and the related time frame. Consultation
is free of charge and may begin after the application is
accepted. The authorization is valid for one year and is strictly
personal.
Art. 2
The archives are open for consultation as follows: Monday,
Wednesday, and Friday from 9 a.m. to 1 p.m. Users will be informed
of any exceptions to this schedule appropriately in advance.
Applicants admitted to consultation must pick up their
access pass at the entrance of the seat at via Ponte dei Granili 24
after showing their ID.
Art. 3
The documents concerned by the research will be made available
by the personnel of the Historical Archives after a preliminary interview.

Art. 4
La consultazione è consentita nei limiti di quattro unità
al giorno e nei termini di un solo pezzo per volta; le modalità
per la documentazione di formato speciale andranno
concordate volta per volta.
Art. 5
È vietata qualsiasi azione che possa danneggiare il materiale
documentario. In particolare è vietato l’uso di stilografiche
o altre penne a inchiostro. Non è consentito
apporre segni o numerazioni sulle carte né alterare l’ordine
dei documenti rispetto alla successione in cui si
trovano.
Art. 6
I documenti possono essere mantenuti in deposito, a disposizione
dello studioso che li ha richiesti, per un periodo
non superiore a un mese. La consultazione dei documenti
è strettamente personale e non è consentito
scambiarsi le unità documentarie.
Art. 7
La Direzione, su segnalazione dei referenti dell’Archivio
Storico, può escludere dalla consultazione i documenti
il cui stato di conservazione renda necessario tale
provvedimento.
Art. 8
Non è possibile autorizzare la consultazione di quei documenti
per i quali non siano state completate le operazioni
di riordinamento e inventariazione.
Art. 9
Lo studioso che utilizza materiale documentario dell’Archivio
Storico si impegna a consegnare una copia
dell’eventuale pubblicazione o copia della tesi: per quest’ultima
lo studioso può stabilire le condizioni d’uso.
Regolamento di accesso e consultazione
124
Art. 4
Consultation is restricted to four units a day and only one
piece at a time. The procedures for documents in special formats
will be agreed on at the time.
Art. 5
Any action that could damage the documentary material is
forbidden. Specifically, the use of stylos and other fountain
pens is forbidden. Users are not allowed to make signs on or
number the documents or to alter the order of the documents.
Art. 6
Documents may be kept on reserve at the disposal of the user
who requested them for up to one month. Consultation of the
documents is strictly personal and exchanging them with another
person is not allowed.
Art. 7
After being informed by the personnel of the Historical
Archives, the management may exclude from consultation
documents whose state of preservation makes such measure
necessary.
Art. 8
It is not possible to authorize the consultation of documents
that have not been reclassified and inventoried.
Art. 9
Whoever uses the documentary material of the Historical
Archives must undertake to provide the Archives with a copy
of any publication or thesis based thereon. With regard to the
latter, the author may establish the conditions of use.
Art. 10
In order to ensure that the spaces dedicated are as quiet as
possible, conversations between users must take place outside
of the latter. The use of cell phones is forbidden.

Art. 10
Per garantire negli spazi dedicati alla consultazione il massimo
silenzio, i colloqui tra gli studiosi devono svolgersi negli
spazi esterni al Laboratorio Archivistico. Non è consentito
l’uso del telefono cellulare.
Art. 11
Non sono consentite fotocopie dei documenti. L’esecuzione
di fotografie di materiale archivistico, da realizzarsi
con mezzi propri, è consentita allo studioso previa domanda
di autorizzazione alla Direzione, in cui vanno
elencati analiticamente i documenti da riprodurre. L’utente
si impegna a consegnare copia delle immagini su supporto
informatico ai referenti dell’Archivio Storico.
Art. 12
È proibito agli studiosi durante la consultazione:
- scrivere o prendere appunti appoggiando fogli o quaderni
sopra i documenti;
- fare calchi o lucidi o trarre fotocopie, minute, senza il
permesso della Direzione;
- scomporre i documenti dall’ordine in cui si trovano o
estrarre documenti per qualsiasi motivo. In caso di necessità
dovrà essere richiesta l’assistenza dell’archivista;
- disturbare il perfetto silenzio;
- accedere ai locali di deposito e agli uffici.
Art. 13
I pezzi archivistici ricevuti in consultazione dovranno essere
restituiti ogni volta all’archivista, ricomposti nello stato in
cui sono stati consegnati e completamente ricondizionati.
Art. 14
Il materiale archivistico è escluso dal prestito.
Art. 15
È vietato introdurre nella sala di studio borse, cartelle e
altri contenitori. Con l’ingresso in sala di studio, gli stu-
Access regulations, consultation rules, researches procedures
125
Art. 11
Users are not allowed to photocopy documents. They may photograph
archival material with their own equipment, after
submitting an application to the director’s office in which they
systematically list the documents they wish to reproduce.
Users must undertake to give the personnel of the Historical
Archives a copy of the pictures on an IT support.
Art. 12
During the consultation, users are forbidden to:
- write or take notes on sheets of paper or notebooks placed on
top of the documents;
- make carbon copies or tracings without the permission of the
director’s office;
- hange the order of documents or remove them for any reason
whatsoever. In case of necessity, the assistance of the archivist
must be requested;
- disturb the quiet of the consultation room;
- enter the storage rooms or the offices.
Art. 13
The documents received for consultation must be returned each time
to the archivist in the state and order in which they were delivered.
Art. 14
Archival material may not be taken out on loan.
Art. 15
It is forbidden to take bags, briefcases, or other containers into
the consultation room. Users must keep only the instruments
strictly necessary to their work on their consultation desks.
Containers may be checked when users enter or leave the consultation
room. Telecameras are used for surveillance.
Art. 16
With regard to matters not covered in the present regulations,
reference is made to the relevant laws in force.

diosi sono tenuti a conservare sul tavolo di consultazione
soltanto gli strumenti strettamente inerenti al proprio
lavoro. Sono possibili controlli in entrata e in uscita e vige
l’uso di impianti di telesorveglianza.
Art. 16
Per quanto non precisato nel presente regolamento si
rinvia alla normativa vigente in materia.
Norme per la consultazione
I documenti contenuti nei fondi gestiti dall’Archivio Storico
che si riferiscono ad affari esauriti da oltre quaranta anni
sono liberamente consultabili, salvo le eccezioni previste
dagli artt. 21 e 22 del d.p.R. 30 settembre 1963, n. 1409:d
- cinquant’anni dalla data per i documenti riservati per
motivi di politica interna ed estera;
- quarant’anni dalla chiusura della pratica per i documenti
contenenti dati sensibili nonché dati relativi a provvedimenti
di natura penale espressamente indicati dalla normativa
in materia di trattamento dei dati personali. Tale
termine è ampliato a settant’anni dalla chiusura della pratica
per i documenti contenenti dati idonei a rivelare informazioni
sullo stato di salute, vita sessuale o rapporti riservati
di tipo familiare (sono assoggettati a questo limite, tra
gli altri, i fascicoli personali dei dipendenti dell’Ente).
Con il d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 convertito con modifiche
dalla legge 26 febbraio 2004, n. 45, “Codice in materia di
protezione dei dati personali” (Gazzetta Ufficiale n. 48 del
27 febbraio 2004) l’autorizzazione alla consultazione di documenti
con dati personali non solleva lo studioso dalla responsabilità
penale e civile per reati o danni derivanti a
persone e ad enti per l’indebita citazione di nomi e cognomi
e per la diffusione delle notizie contenute nei documenti.
Lo studioso, nell’impegnarsi a prendere conoscenza delle
norme dettate da tale provvedimento, si assume
comunque la responsabilità per tutti i danni eventualmente
Regolamento di accesso e consultazione
126
Rules for consultation
The documents contained in the collections managed by the Historical
Archives regarding matters no longer current for over
forty years may be freely consulted, except as otherwise provided
for by articles 21 and 22 of Presidential Decree n. 1409 of September
30, 1963:
- fifty years from the date for documents which are confidential
for reasons regarding domestic or foreign policy;
- forty years from the closing of the file for documents containing
sensitive data, as well as data regarding measures of criminal
law expressly specified by regulations concerning the processing
of personal data. This period is extended to seventy years
from the closing of the file for documents containing data that
could reveal information on a person’s health, sexual life, or private
family relations. Among others, the personal files of the
employees of the organization are subject to this limit.
With Legislative Decree n. 196 of June 30, 2003, converted with
amendments into Law n. 45 of February 26, 2004, “Code regarding
the protection of personal data” (Gazzetta Ufficiale n. 48 of
February 27, 2004), authorization to consult documents with personal
data does not exempt scholars from criminal and civil liability
for crimes against or damage suffered by individuals or institutions
because of the illegal citation of first names and surnames
and the dissemination of information contained in the documents.
In undertaking to take cognizance of the provisions of such law,
scholars in any case are liable for all damage that may be caused to
individuals by the dissemination of the information contained in
the documents consulted. Authorization to consult documents entitles
users to summarize and/or cite them for purposes of studying,
investigating, researching, and documenting people, facts,
and circumstances of the past. It does not exempt users from ascertaining
the existence of and, if need be, paying any royalties that
may be due to other persons on the same property.
Research procedures
After the admission procedure has been completed, scholars may
begin their research, availing themselves of advice from the per-

derivanti a persone o a enti dalla diffusione delle notizie contenute
nei documenti consultati. L’ammissione alla consultazione
attribuisce il diritto di riassumere e/o citare i documenti
per finalità di studio, indagine, ricerca e
documentazione di figure, fatti e circostanze del passato;
essa non esonera il ricercatore dall’accertamento, e se del
caso dalla regolarizzazione, di eventuali diritti d’autore
spettanti ad altri soggetti sugli stessi beni.
Modalità per la ricerca
Terminata la procedura di ammissione, lo studioso può
iniziare la ricerca, avvalendosi della consulenza dei referenti
dell’Archivio Storico. È necessario tener presente che
i documenti archivistici non sono né organizzati in maniera
tematica, né catalogati alfabeticamente: di essi si è mantenuta
l’originaria articolazione in fondi e serie archivistiche,
intendendo per fondo archivistico l’insieme delle
carte a noi pervenute, prodotte e conservate, nel corso della
loro attività, da istituzioni pubbliche o soggetti privati.
Access regulations, consultation rules, researches procedures
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sonnel of the Historical Archives. One must keep in mind that the
archival documents are neither organized according to subject
nor catalogued alphabetically. The Historical Archives have kept
their original classification in collections and series. By archival
collection is meant all the documents entrusted to us that a public
institution or private person produced and kept in the course of
its/his activity.