numero 2/2009 - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...
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ilTRI NGOLO<br />
ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA<br />
• TOPOGRAFICA E CA TASTALE<br />
• CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI F ABBRICATI<br />
INSERTO SPECIALE Rivista<br />
trimestrale<br />
d’informazione<br />
tecnico professionale<br />
del <strong>Collegio</strong> dei<br />
GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREA TI<br />
<strong>della</strong> provincia di<br />
COMO<br />
2/<strong>2009</strong><br />
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004, n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Como
IL TRIANGOLO<br />
Rivista trimestrale<br />
d’informazione<br />
tecnico professionale<br />
del <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />
e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> di Como<br />
Numero 2/<strong>2009</strong><br />
Autorizzazione del tribunale di Como<br />
n. 204 del 26 ottobre 1968<br />
Spedizione in abbonamento postale<br />
70% - Filiale di Como<br />
REDAZIONE<br />
via Recchi, 2<br />
22100 Como<br />
tel. 031.261.298<br />
fax 031.271287<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Geom. Giuliano Medici<br />
e-mail:info@collegiogeometri.como.it<br />
COORDINATORE COMMISSIONE STAMPA<br />
Geom. Gianluca Scacchi<br />
COMMISSIONE STAMPA<br />
Geom. Walter Alberti<br />
Geom. Rosalba Andreetti<br />
Geom. Alberto Merio<br />
Geom. Giovanni Prisinzano<br />
Geom. Giovanna Tettamanti<br />
Geom. Carlo Zanotta<br />
HANNO COLLABORATO<br />
Geom. Walter Alberti<br />
Geom. Fausto Amadasi<br />
Dott. Ing. Christian Amigoni<br />
Avv. Giampaolo Cervelli<br />
Avv. Antonio Iorio<br />
Prof. Alberto Mariatti<br />
Geom. Gianluca Scacchi<br />
È consentita la riproduzione citando la fonte.<br />
Gli articoli firmati non impegnano la Direzione.<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />
New Press s.a.s.<br />
via Carso, 18/20<br />
tel. 031.301268/69<br />
fax 031.301267<br />
e-mail: newpress@tin.it<br />
STAMPA<br />
New Press s.a.s.<br />
via Carso, 18/20<br />
tel. 031.301268/69<br />
fax 031.301267<br />
e-mail: newpress@tin.it<br />
CARATTERISTICHE<br />
Formato: A4<br />
Pagine: 48 + copertina<br />
Tiratura: 1100 copie circa<br />
Diffusione: tutti i geometri iscritti all’Albo<br />
<strong>della</strong> Provincia di Como – tutti i Comuni (Uffici<br />
Tecnici e/o Sindaci) <strong>della</strong> Provincia di Como –<br />
tutti i Collegi dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong><br />
<strong>Laureati</strong> Regionali<br />
In copertina:<br />
Sede dell’Istituto Tecnico “A. Manzoni” di Erba<br />
Fotografia di Giuliano Medici<br />
SOMMARIO<br />
EDITORIALE<br />
2 IL GEOMETRA, UN PROFILO PROFESSIONALE<br />
DA RIDISEGNARE<br />
CASSA DI PREVIDENZA<br />
3 ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />
4 LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE<br />
6 LA PRESCRIZIONE È REGOLATA DALLA LEGGE 335/95<br />
GIURISPRUDENZA<br />
7 SENTENZE<br />
8 I FABBRICATI DEL GRUPPO “D”<br />
NORMATIVA<br />
9 LE OPERE DI URBANIZZAZIONE “A SCOMPUTO”<br />
11 COMMISSIONI PAESAGGIO<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
14 AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE A FAVORE DELLA PICCOLA<br />
PROPRIETÀ CONTADINA<br />
16 DETRAZIONI 55% - PRONTO IL MODELLO<br />
DI COMUNICAZIONE<br />
CULTURA<br />
21 LA GIORNATA MONDIALE DELL’URBANESIMO<br />
CATASTO/TOPOGRAFIA<br />
23 TIPI DI FRAZIONAMENTO IN FORMATO DIGITALE<br />
SICUREZZA<br />
26 PIANO OPERATIVO DELLA SICUREZZA (POS)<br />
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
27 EDILIZIA SOSTENIBILE<br />
28 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI DA PARTE<br />
DEI C.T.U.<br />
29 LA FIGURA DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE<br />
30 STABILITÀ STRUTTURALE<br />
32 LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”<br />
NOTIZIE UTILI<br />
33 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA<br />
35 TITOLI ABITATIVI - RILASCIO COPIE<br />
36 LIQUIDAZIONE DANNI DA CALAMITÀ NATURALI<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
38 ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI<br />
39 ABBIAMO PARTECIPATO A...<br />
40 SUNTO DELLE DELIBERE PIÙ SIGNIFICATIVE<br />
43 ALBO PROFESSIONALE<br />
PRATICANTI<br />
43 REGISTRO PRATICANTI<br />
VARIE<br />
44 LA NUOVA RESIDENZA PROTETTA<br />
45 GROMA: NON SOLO STRUMENTO USATO<br />
DAGLI AGRIMENSORI ROMANI<br />
CONDOMINIO<br />
46 RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
1
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
2<br />
EDITORIALE<br />
Osservazioni di un Preside di Istituto<br />
IL GEOMETRA, UN PROFILO<br />
PROFESSIONALE DA RIDISEGNARE<br />
Prof. ALBERTO MARIATTI<br />
Preside dell’Istituto Tecnico Paritario per <strong>Geometri</strong><br />
“A. Manzoni” di Erba.<br />
La Scuola vive in questi tempi una stagione di<br />
profonde innovazioni e di adeguamenti non tanto<br />
in vista del domani - sempre più imprevedibile -<br />
quanto in rapporto all’oggi.<br />
Le nuove competenze, che la società in rapida, quasi<br />
quotidiana, trasformazione, richiede, fanno si che<br />
la Scuola debba cercare di tenere il passo con l’evoluzione<br />
<strong>della</strong> tecnologia, che impone un costante<br />
e puntuale aggiornamento.<br />
Nascono infatti figure professionali nuove, vengono<br />
ridisegnate quelle tradizionali, alcune - superate<br />
dai tempi, dal progresso e non ‘riciclabili’ - scompaiono.<br />
È in questo contesto che già da qualche anno l’Istituto<br />
Tecnico Paritario per <strong>Geometri</strong> ‘Manzoni’ di<br />
Erba è in contatto con il <strong>Collegio</strong> dei geometri e dei<br />
geometri laureati <strong>della</strong> Provincia di Como, col quale<br />
collabora per l’orientamento professionale de propri<br />
allievi prossimi al diploma.<br />
Quest’anno però, alla normale attività di informazione<br />
sulle modalità di svolgimento del praticantato<br />
e dell’esame di stato per l’iscrizione all’albo, nonché<br />
sugli sbocchi professionali che si aprono al geometra<br />
diplomato, si è affiancato, su proposta del<br />
<strong>Collegio</strong> stesso, un ciclo di incontri su tema che<br />
di immediato interesse professionale del geometra.<br />
La Scuola ha optato per un paio di incontri tra<br />
quelli proposti dal <strong>Collegio</strong> e gli stessi si sono<br />
svolti con pieno soddisfacimento<br />
di allievi, docenti ed<br />
esperti. I temi selezionati sono<br />
stati il risparmio energetico<br />
nella progettazione edilizia<br />
e la sicurezza nei cantieri.<br />
Come si può facilmente capire,<br />
si tratta di problematiche<br />
di particolare rilevanza che<br />
sono state affrontate alla luce<br />
<strong>della</strong> normativa vigente e<br />
dell’esperienza diretta e qualificata<br />
di chi opera quotidianamente<br />
nel settore.<br />
È solo un primo passo sulla<br />
via di una sempre più stretta<br />
connessione tra la scuola e il mondo del lavoro, <strong>della</strong><br />
quale si avverte una particolare necessità, specie<br />
quando si tratta di studi aventi uno sbocco professionale<br />
immediato e quindi un prevedibile inserimento<br />
nel mondo del lavoro.<br />
La positiva esperienza di quest’anno induce tutte<br />
le parti interessate (esperti, docenti, allievi) a ripensarla<br />
per il futuro con eventuali ampliamenti, aggiornamenti<br />
ed estensioni a problematiche e temi,<br />
che potranno emergere nei tempi a venire.<br />
Un doveroso ringraziamento va al <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />
che ha messo a disposizione <strong>della</strong> Scuola la<br />
propria disponibilità<br />
e competenza, garantendo<br />
il successo<br />
di questa<br />
iniziativa.<br />
Erba, via Adua - Istituto Tecnico “A. Manzoni”
CASSA DI PREVIDENZA<br />
Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio <strong>2009</strong><br />
ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO<br />
DI AMMINISTRAZIONE<br />
Geometra GIULIANO MEDICI<br />
(Delegato Cassa per il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> provincia<br />
di Como)<br />
L’anno <strong>2009</strong>, il giorno 25 del mese di maggio, si è<br />
riunito in Roma presso la sede <strong>della</strong> C.I.P.A.G.L.P.,<br />
in Lungotevere Arnaldo da Brescia, 4 il Comitato dei<br />
Delegati <strong>della</strong> cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza<br />
dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti per discutere<br />
del seguente<br />
ordine del giorno<br />
1. Approvazione verbale n. 147 del 25-26-27 novembre<br />
2008;<br />
2. Votazioni per l’elezione, ai sensi dell’art. 12, comma3,<br />
lettera c) dello Statuto <strong>della</strong> Cassa, di n° 11<br />
componenti il Consiglio di Amministrazione;<br />
3. Bilancio consuntivo 2008 - approvazione;<br />
4. Comunicazioni del Presidente;<br />
5. Varie ed eventuali.<br />
La riunione ha inizio alle ore 15,00 con l’intervento<br />
del presidente geom. Fausto Amatasi davanti a 139<br />
Delegati presenti su 150 eletti in rappresentanza di<br />
tutti i collegi italiani.<br />
Si inizia con l’approvazione del verbale <strong>della</strong> seduta<br />
precedente e quindi si da inizio alla procedura di votazione<br />
per l’elezione del Consiglio di Amministrazione<br />
che avviene in forma segreta con la possibilità<br />
si indicare sulla scheda 11 nomi da scegliere tra<br />
i 150 Delegati in carica.<br />
Alla votazione che ha occupato tutto il tempo sino<br />
alle ore 20,45 hanno preso parte 149 Delegati i quali<br />
con 148 schede valide ed 1 sola nulla hanno votato<br />
i seguenti <strong>Geometri</strong> Delegati:<br />
01- Amadasi Fausto <strong>Collegio</strong> di Parma voti 142<br />
02- Bianchi Dilio <strong>Collegio</strong> di Livorno voti 142<br />
03- Momi Leo <strong>Collegio</strong> di Treviso voti 138<br />
04- Tesio Ilario <strong>Collegio</strong> di Torino voti 134<br />
05- Ferrari Renato <strong>Collegio</strong> di Bergamo voti 131<br />
06- Di Leo Francesco <strong>Collegio</strong> di Cosenza voti 126<br />
07-Ravasi Mario <strong>Collegio</strong> di Pavia voti 125<br />
08- Aversa Antonio <strong>Collegio</strong> di Frosinone voti 123<br />
09- Buono Diego <strong>Collegio</strong> di Napoli voti 122<br />
10- Garofano Carmelo <strong>Collegio</strong> di Palermo voti 121<br />
11- Cecchetelli Carlo <strong>Collegio</strong> di Pesaro voti 81<br />
12- Angelini P. Armando <strong>Collegio</strong> di Ancona voti 34<br />
13- Costa Fabrizio <strong>Collegio</strong> di La Spezia voti 23<br />
14- Ferrario Claudio <strong>Collegio</strong> di Varese voti 12<br />
Sulla base dei voti riportati, risultano pertanto eletti<br />
Consiglieri di Amministrazione gli undici<br />
candidati che hanno ottenuto il maggior <strong>numero</strong><br />
di voti i quali resteranno in carica sino all’anno 2013.<br />
Il giorno seguente i lavori sono iniziati con l’intervento<br />
del geometra Fausto Savoldi presidente del Consiglio<br />
Nazionale, il quale ha relazionato sul lavorio fatto dal<br />
Consiglio Nazionale dal suo insediamento e quali saranno<br />
le priorità del programma condiviso.<br />
È seguito l’intervento del geometra Fausto Adamasi<br />
presidente <strong>della</strong> Cassa di Previdenza nel quale ha esposto<br />
i punti principali del programma del Consiglio<br />
di amministrazione <strong>della</strong> Cassa per i prossimi quattro<br />
anni. Si è quindi passati alla discussione sul Bilancio<br />
Consuntivo 2008 dal quale è emerso un risultato<br />
netto dell’esercizio 2008 di 19 milioni e 310 mila<br />
euro, molto inferiore a quello del 2007 ma ancora<br />
positivo. Il bilancio ha evidenziato che a fronte di 426<br />
milioni circa di entrate contributive si è avuto un’uscita<br />
per prestazioni istituzionali di circa 338 milioni, con un<br />
attivo di circa 88 milioni di euro. Tale situazione contabile<br />
ha portato il rapporto di 1,18 tra i contributi ordinari<br />
incassati e le pensioni pagate, registrato nell’anno<br />
2007, a 1,12 dell’anno 2008. Ha evidenziato altresì<br />
il rapporto medio nazionale di 3,55, tra il <strong>numero</strong><br />
degli iscritti alla Cassa ed i pensionati, contro il valore<br />
di 3,73 riferito all’anno 2007. In merito agli impieghi<br />
mobiliari, suddivisi in Obbligazioni per il 37,2%, in Azioni<br />
per il 25,7% ed in Titoli di Stato per il restante<br />
37,1%, il Conto Consuntivo 2008 ha denunciato un<br />
risultato di gestione negativo dell’8,889%<br />
Mentre per quanto riguarda i costi del personale,<br />
nell’anno 2008 si è avuta una spesa che sostanzialmente<br />
è rimasta invariata rispetto all’anno 2007.<br />
Al termine <strong>della</strong> discussione con 133 voti favorevoli,<br />
nessuno contrario ed un solo astenuto, il Bilancio<br />
Consuntivo per l’anno 2008 è stato approvato dall’Assemblea<br />
dei Delegati Cassa.<br />
Con delibera n° 137/<strong>2009</strong> in data 9 giugno <strong>2009</strong>,<br />
il nuovo Consiglio di Amministrazione<br />
ha eletto il Presidente, il Vice Presidente e i tre componenti<br />
<strong>della</strong> Giunta Esecutiva.<br />
Il geom. Fausto Amadasi - Presidente;<br />
il geom. Dilio Bianchi, Vice Presidente;<br />
il geom. Antonio Aversa, il geom. Diego Buono,<br />
il geom. Renato Ferrari<br />
sono stati eletti componenti <strong>della</strong> Giunta Esecutiva<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
3
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
4<br />
CASSA DI PREVIDENZA<br />
Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio <strong>2009</strong><br />
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE<br />
Geometra FAUSTO AMADASI<br />
Cari Colleghi,<br />
con oggi inizia un nuovo ciclo per la Cassa, ed il Comitato<br />
dei Delegati è chiamato ad interpretare e dare<br />
consistenza a tutte le istanze di innovazione che<br />
pervengono dalla categoria, dalla società civile e dal<br />
mondo politico.<br />
A conclusione del mandato precedente la Commissione<br />
Legislativa, di concerto con il Consiglio di<br />
Amministrazione, ha ritenuto di lasciare una traccia<br />
significativa del lavoro svolto quale contributo<br />
per favorire la continuità dell’azione di riforma previdenziale<br />
ed ha sintetizzato in modo egregio il progetto<br />
che sottintende all’azione portata avanti dalla<br />
Cassa in tutti questi anni individuando 6 obiettivi<br />
di grande valenza che vale la pena di ricordare:<br />
Raggiungere la sostenibilità senza stravolgere il<br />
sistema previdenziale attuale;<br />
Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto<br />
per coloro che vivono esclusivamente<br />
di professione;<br />
Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti;<br />
Favorire l’inserimento delle giovani generazioni<br />
di professionisti;<br />
Creare le premesse di una corretta integrazione<br />
normativa con le altre Casse del settore tecnico;<br />
Migliorare l’efficienza <strong>della</strong> attività istituzionale, <strong>della</strong><br />
gestione previdenziale e degli investimenti.<br />
È quindi opportuno riprendere questo prezioso testimone<br />
facendo nostri quegli obiettivi e ripartire con<br />
rinnovata energia per riempirli di contenuti ed atti<br />
concreti. Proviamo dunque ad analizzarli punto per<br />
punto:<br />
1) Raggiungere la sostenibilità senza<br />
stravolgere il sistema previdenziale attuale<br />
Secondo le valutazioni dell’attuario, per mantenere<br />
il livello delle attuali prestazioni a “<strong>numero</strong> chiuso”,<br />
cioè se da domani mattina nessuno più dovesse<br />
iscriversi alla Cassa e gli attuali iscritti dovessero<br />
provvedere autonomamente a pagare le<br />
pensioni attuali e future, la contribuzione dovrebbe<br />
raggiungere il 25% del reddito prodotto.<br />
Queste aliquote “folli” già sono state oggetto di proposte<br />
di Legge, anche in tempi recenti, impostate<br />
tutte e unicamente sul sistema contributivo mentre<br />
il sistema retributivo, che si basa essenzialmente<br />
sul patto intergenerazionale, prevede che una parte<br />
delle prestazioni faccia carico alle nuove generazioni<br />
ancora in attività.<br />
Il limite di questa impostazione deriva dall’incertezza<br />
sulla possibilità che ci siano nuove iscrizioni; da qui<br />
la necessità di sostenere il percorso intrapreso dai<br />
Consigli Nazionali dei <strong>Geometri</strong>, dei Periti Industriali<br />
e dei Periti Agrari per la riforma <strong>della</strong> professione, la<br />
riunificazione in un unico Ordine Professionale delle<br />
tre categorie professionali e la nascita di un’unica Cassa<br />
di Previdenza per evitare di ripetere gli errori già<br />
compiuti da altre categorie e ancora irrisolti.<br />
Questa è la strada maestra e la Cassa dovrà impegnarsi<br />
con tutte le forze per sostenere questa iniziativa,<br />
iniziativa che certamente comporterà molte<br />
rinunce e sacrifici ma che, se realizzata coerentemente<br />
con gli obiettivi di cui sopra, porterà in dote<br />
la tranquillità di maggiori garanzie per gli iscritti.<br />
In attesa che tutte queste iniziative vadano in porto<br />
possiamo restarcene inermi ad aspettare il risultato<br />
di questo percorso o riteniamo di esplorare<br />
anche altre strade per assicurarci la continuità del<br />
<strong>numero</strong> degli iscritti?<br />
Questa è la risposta che deve emergere da questo Comitato<br />
e dal Comitato dei referenti per suggerire alla<br />
Commissione Legislativa gli indirizzi politici coerenti<br />
con la scelta di formare una Cassa Unica, ma idonei<br />
a perseguire questi stessi obiettivi anche in caso di difficoltà<br />
tali da non permettere il varo dell’Albo unico.<br />
2) Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni<br />
soprattutto per coloro che vivono<br />
esclusivamente di professione<br />
Uno dei punti più controversi e sui quali spesso ci<br />
si è scontrati con i “tifosi” del metodo contributivo<br />
puro è la scelta delle Casse del retributivo di dare<br />
maggior copertura previdenziale ai professionisti<br />
che esercitano l’attività professionale per il periodo<br />
massimo e accedono al trattamento pensionistico<br />
a 65 anni, donne comprese.<br />
Non possiamo rinunciare a questa impostazione e, se<br />
non riteniamo sia strategicamente saggio aumentare<br />
il contributo alle soglie che ci sono state indicate, se<br />
vogliamo proteggere l’adeguatezza mantenendo l’obiettivo<br />
di un tasso di sostituzione non inferiore al 50%<br />
del reddito prodotto negli ultimi anni di attività, dob-
iamo utilizzare la leva dell’innalzamento dell’età per<br />
l’accesso alla pensione di vecchiaia come già esplorato,<br />
magari in modo poco ortodosso, da diverse Casse,<br />
e comunque già adottato in altri paesi Europei.<br />
3) Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti<br />
La Commissione Legislativa aveva individuato alcune<br />
tipologie di interventi assistenziali da sottoporre<br />
al Consiglio di Amministrazione come indirizzo<br />
e riguardavano:<br />
un contributo straordinario per i colleghi che<br />
muoiono senza che i superstiti, specialmente se<br />
minori, abbiano diritto ad alcun trattamento;<br />
un contributo straordinario idoneo a sanare i debiti<br />
contributivi trasmessi agli eredi senza diritto<br />
ad alcuna prestazione.<br />
Queste casistiche sono già state inserite nel regolamento<br />
di attuazione approvato dal Consiglio, mentre<br />
per quanto riguarda gli altri tre provvedimenti:<br />
l’istituzione di borse di studio per gli orfani dei<br />
colleghi;<br />
l’istituzione di un contributo una-tantum per la<br />
nascita di un figlio;<br />
l’individuazione di forme di tutela, anche assicurativa,<br />
per la lungodegenza,<br />
si è ritenuto di attendere la loro introduzione per valutarne<br />
attentamente l’impatto sotto il profilo dell’incidenza<br />
sui bilanci del fondo di solidarietà tenuto<br />
anche conto dell’incidenza, oggi non ancora ben<br />
quantificabile, degli interventi a favore dei colleghi<br />
che hanno subìto i danni dal terremoto.<br />
4) Favorire l’inserimento delle giovani<br />
generazioni di professionisti<br />
Un primo provvedimento, che si va a sommare alle<br />
agevolazioni contributive per i nuovi iscritti, è stato già<br />
attuato consentendo l’accesso a finanziamenti agevolati<br />
a iscritti di età inferiore ai 35 anni per l’acquisto<br />
di attrezzature per l’attività professionale.<br />
Tale finanziamento, di importo massimo di 25.000<br />
€ al tasso del 4,5% e restituibile in 5 anni, dovrebbe<br />
fare riferimento ad una platea di circa 8.000 iscritti<br />
e l’impegno economico per la Cassa è previsto<br />
in circa 10 milioni di euro<br />
5) Creare le premesse di una corretta<br />
integrazione normativa con le altre Casse<br />
del settore tecnico<br />
Le recenti vicissitudini relative alla associazione delle<br />
Casse Privatizzate AdEPP che hanno portato la<br />
CASSA DI PREVIDENZA<br />
Cassa <strong>Geometri</strong> a prendere le distanze da una gestione<br />
monocratica e poco attenta alle vere esigenze<br />
degli Enti Previdenziali ci consentono di privilegiare<br />
il confronto diretto su temi specifici di interesse<br />
comune favorendo sinergie sia nel settore<br />
degli investimenti (vedi Fondo F2i, Inarcheck ed altre<br />
iniziative che sono in corso) sia sul piano previdenziale<br />
per armonizzare il più possibile gli strumenti<br />
normativi e rafforzare con regole comuni condivise<br />
gli obiettivi <strong>della</strong> sostenibilità e <strong>della</strong> adeguatezza.<br />
6) Migliorare l’efficienza <strong>della</strong> attività<br />
istituzionale, <strong>della</strong> gestione previdenziale<br />
e degli investimenti<br />
L’efficienza <strong>della</strong> attività istituzionale è un traguardo<br />
irrinunciabile ed è un indicatore indispensabile<br />
per qualificare l’attività di un Ente e<br />
dei suoi amministratori; perciò su questo la Cassa<br />
sta investendo e continuerà ad investire molte<br />
energie.<br />
La straordinaria opportunità dell’istituzione del Casellario<br />
Previdenziale, che ha consentito di sistemare<br />
la nostra banca dati, apre infinite prospettive<br />
di miglioramento sulla attività istituzionale, e la comunicazione<br />
che ieri vi è stata data <strong>della</strong> predisposizione<br />
di un manuale di tutte le procedure dei<br />
vari uffici - frutto di un lavoro notevole durato oltre<br />
un anno - è la base per conoscere a fondo la “macchina“<br />
ed incidere in modo significativo su di essa<br />
per migliorare, razionalizzare e semplificare l’attività<br />
degli uffici.<br />
Tra gli obiettivi che il nuovo Consiglio si pone c’è<br />
quello di superare l’attuale meccanismo di raccolta<br />
delle denunce dei Modelli 17 verificando la possibilità<br />
di avere i dati direttamente dall’Agenzia delle<br />
Entrate e recuperare i pagamenti tramite F24, c’è<br />
la procedura informatica per le domande di pensione<br />
che, combinata con l’attività di front-office del<br />
<strong>Collegio</strong>, deve consentirci di abbreviare i tempi di<br />
erogazione e l’attività di formazione continua dei dipendenti<br />
dei Collegi per prepararci ad affrontare le<br />
problematiche di un eventuale accorpamento con<br />
altri Enti.<br />
Per quanto riguarda gli investimenti il punto più significativo<br />
da affrontare è quello relativo alla valutazione<br />
sulla opportunità di conferire il patrimonio<br />
immobiliare in un Fondo per usufruire di un sistema<br />
fiscale meno penalizzante e farne uno strumento<br />
di aggregazione anche con altre Casse sfruttando<br />
la notevole esperienza in materia di gestione che<br />
abbiamo accumulato in questi anni.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
5
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
6<br />
CASSA DI PREVIDENZA<br />
Tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si<br />
prescrivono e non possono più essere versati con il decorso di 5 anni.<br />
LA PRESCRIZIONE È REGOLATA<br />
DALLA LEGGE 335/95<br />
Avv. GIAMPAOLO CERVELLI<br />
da : www.filodiritto.com<br />
Nota a sentenza n° 01109/2006<br />
Con la sentenza n. 2034312006, depositata il 27<br />
giugno 2006, la Suprema Corte dI Cassazione, Sezione<br />
Lavoro, è nuovamente intervenuta sul tema<br />
<strong>della</strong> prescrizione dei contributi, degli accessori e<br />
delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati.<br />
Nella specie, si trattava di sanzioni dovute alla<br />
Cassa Forense per l’omessa comunicazione dell’ammontare<br />
del reddito professionale da parte<br />
di un iscritto con riferimento agli anni 1992 e<br />
1993, sanzioni per le quali la Cassa Forense aveva<br />
notificato una cartella esattoriale successivamente<br />
opposta per la dedotta intervenuta<br />
prescrizione quinquennale del credito dell’ente<br />
previdenziale.<br />
La problematica <strong>della</strong> prescrizione dei contributi,<br />
degli accessori e delle sanzioni dovute agli enti<br />
previdenziali privatizzati concerne, in primo, luogo<br />
l’individuazione <strong>della</strong> normativa di riferimento,<br />
in quanto gli ordinamenti previdenziali dei singoli<br />
enti di previdenza (Cassa Forense, Cassa Commercialisti,<br />
Inarcassa, Cassa Ragionieri, Cassa<br />
<strong>Geometri</strong> ecc.) contemplano specifiche norme in<br />
tema di prescrizione che prevedono un termine<br />
decennale <strong>della</strong> prescrizione e una decorrenza<br />
<strong>della</strong> medesima fissata in coincidenza con l’invio,<br />
da parte dell’obbligato, <strong>della</strong> comunicazione obbligatoria<br />
annuale dei redditi e dei volumi d’affari<br />
prodotti.<br />
Nel surriferito quadro normativo, è intervenuto<br />
il Legislatore del 1995, con la Legge n. 335/95<br />
di riforma del sistema pensionistico obbligatorio<br />
e complementare, prevedendo, ai commi 9<br />
e 10 dell’art. 3, che tutti i contributi di previdenza<br />
e assistenza sociale obbligatoria si prescrivono<br />
e non possono più essere versati con<br />
il decorso di 5 anni.<br />
Si è posta e tuttora si pone la questione dell’applicabilità<br />
delle norme di cui alla Legge n. 335/95<br />
in tema di prescrizione agli enti previdenziali privatizzati,<br />
soprattutto in relazione alla prassi di alcuni<br />
importanti enti del comparto (Inarcassa e Cassa Forense)<br />
di applicare la propria normativa speciale sui<br />
termini prescrizionale, considerando la medesima<br />
non abrogata dalle disposizioni richiamate <strong>della</strong><br />
Legge n. 335/95.<br />
La Suprema Corte, con la sentenza in commento,<br />
ponendosi nel solco di una consolidata giurisprudenza<br />
di legittimità ha ribadito l’applicabilità<br />
delle disposizioni in tema di prescrizione di cui alla<br />
Legge n. 335/95, agli enti previdenziali privatizzati.<br />
In tal senso ha richiamato le precedenti decisioni<br />
<strong>numero</strong> 5522/2203 e 6340/2005 riferite a<br />
Cassa Forense, la prima e a Cassa <strong>Geometri</strong> la<br />
seconda.<br />
In effetti la Suprema Corte di Cassazione, in questa<br />
materia, non ha mostrato mai alcun genere di<br />
tentennamento avendo costantemente affermato<br />
l’applicabilità dei commi 9 e 10 dell’art. 3 <strong>della</strong><br />
Legge n. 335/95 agli enti previdenziali privatizzati,<br />
sia sotto il profilo del termine di prescrizione<br />
applicabile (si veda in tal senso la già richiamata<br />
Cass. Civ. Sez. Lav. nn. 5522/2003 nonché<br />
Cass. Civ. Sez. Lav. n. 20343/2006 oggetto<br />
del presente commento), sia sotto il profilo dell’irricevibilità<br />
dei contributi prescritti (si vedano,<br />
sul punto Cass.Civ. Sez. Lav. nn. 2760/06,<br />
24863/05, 6340/05, 23116/04, 9408/02, 9525/02,<br />
330/02, 11140/01).<br />
Con la sentenza n. 20343/2006, la Suprema Corte<br />
di Cassazione ha posto in rilievo, tuttavia un’importante<br />
distinzione, precisando che, sia le disposizioni<br />
di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 3 <strong>della</strong> Legge<br />
n. 335/95 che quelle di cui alle norme speciali<br />
dei singoli ordinamenti previdenziali degli enti privatizzati<br />
concernenti la prescrizione non riguardano<br />
le sanzioni per il tardivo o per l’omesso invio delle<br />
comunicazioni reddituali.<br />
Il sistema <strong>della</strong> riscossione dei contributi degli enti<br />
previdenziali privatizzati è fondato, infatti, sull’autodichiarazione<br />
dei redditi e dei volumi d’affari<br />
da parte del professionista entro un termine che ge-
CASSA DI PREVIDENZA GIURISPRUDENZA<br />
neralmente è fissato in riferimento alla scadenza del<br />
termine per la presentazione <strong>della</strong> dichiarazione fiscale.<br />
La tardiva/omessa comunicazione dei dati<br />
reddituali all’ente di previdenza comporta l’applicazione<br />
di una sanzione (qualificata dalla giurisprudenza<br />
di legittimità come sanzione amministrativa).<br />
Gli enti previdenziali dei liberi professionisti hanno<br />
generalmente applicato a tali sanzioni lo stesso<br />
regime <strong>della</strong> prescrizione previsto per i contributi<br />
(5 o 10 anni decorrenti dall’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />
reddituale da parte del professionista).<br />
La sentenza n. 20343/2006, invece, partendo dalla<br />
considerazione per cui la sanzione per tardiva omessa<br />
comunicazione dei dati reddituali non assume<br />
valenza accessoria rispetto ai contributi, ha<br />
ritenuto che alla stessa non sia applicabile il regime<br />
<strong>della</strong> prescrizione di cui all’art. 19 <strong>della</strong> Legge<br />
n. 576/1980 (analogo ad altre disposizioni in tema<br />
di prescrizione presenti in altri Ordinamenti libero<br />
professionali), il cui titolo recita: “prescrizione dei<br />
contributi” ma quello di cui all’art. 28 <strong>della</strong> Legge<br />
n. 689/81.<br />
In tale prospettiva, il termine di prescrizione risulta<br />
quinquennale (cioè lo stesso previsto dall’art. 3<br />
commi 9 e 10 <strong>della</strong> Legge n. 335/95) ma tale termine<br />
decorre dalla commessa infrazione e non già,<br />
come prevederebbero le norme speciali degli enti<br />
previdenziali privatizzati, dalla data di invio <strong>della</strong> comunicazione<br />
reddituale.<br />
Per fare un esempio,<br />
ove la scadenza per l’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />
reddituale del 1993, fosse il 30/9/1993 e la<br />
stessa fosse stata concretamente inviata solo<br />
nel 2005, la sanzione,<br />
- seguendo la linea interpretativa di Cass. Civ. n.<br />
20343/2006, risulterebbe prescritta,<br />
- mentre, seguendo l’impostazione sin qui seguita<br />
dagli enti previdenziali privatizzati, risulterebbe<br />
tuttora esigibile.<br />
Urbanistica, Edilizia,<br />
Distanze legali, Contratti<br />
SENTENZE<br />
URBANISTICA<br />
Lottizzazione: nozione<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />
SENTENZA 26 GENNAIO <strong>2009</strong> N. 3481<br />
Costituisce lottizzazione abusiva qualsiasi utilizzazione<br />
del suolo che, indipendentemente dall’entità<br />
del frazionamento fondiario e dal <strong>numero</strong> dei proprietari,<br />
preveda la realizzazione contemporanea o<br />
successiva di una pluralità di edifici a scopo residenziale,<br />
turistico o industriale, che postulino l’attuazione<br />
di opere di urbanizzazione primaria o secondaria,<br />
occorrenti per le necessità dell’insediamento.<br />
D.I.A.: manufatti<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />
SENTENZA 20 GENNAIO <strong>2009</strong> N. 2112<br />
Non è applicabile il regime <strong>della</strong> DIA a lavori edilizi<br />
che interessino manufatti abusivi che non siano<br />
stati sanati né condonati, in quanto gli interventi<br />
ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività,<br />
alle categorie <strong>della</strong> manutenzione straordinaria, del<br />
restauro e/ o risanamento conservativo, <strong>della</strong> ristrutturazione,<br />
<strong>della</strong> realizzazione di opere costituenti<br />
pertinenze urbanistiche) ripetono le caratteristiche<br />
di illegittimità dell’opera principale alla quale<br />
inseriscono strutturalmente (Cassazione penale<br />
– Sezione III – 19.04.06 n. 21490).<br />
EDILIZIA<br />
Trasformazione sottotetto in mansarda<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />
SENTENZA 31 GENNAIO 2008 N. 4981<br />
La trasformazione di un sottotetto in mansarda costituisce<br />
mutamento <strong>della</strong> destinazione d’uso dell’immobile<br />
per il quale è necessario il rilascio <strong>della</strong><br />
concessione edilizia. In assenza <strong>della</strong> quale il fatto<br />
integra l’ipotesi di reato di cui all’ art. 20 <strong>della</strong> legge<br />
47/1985.<br />
Immobile a “rustico”<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />
SENTENZA 24 FEBBRAIO <strong>2009</strong> N. 8064<br />
L’esecuzione di un immobile a “rustico” s’intende<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
7
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
8<br />
GIURISPRUDENZA<br />
riferita all’avvenuto completamento di tutte le strutture<br />
essenziali, tra le quali vanno ricompresse le<br />
tamponature esterne, atteso che queste determinano<br />
l’isolamento dell’immobile dalle intemperie e<br />
configurano l’opera nella sua fondamentale volumetria<br />
(Cassazione– Sezione III – 13.05.04 n.<br />
26119).<br />
DISTANZE LEGALI<br />
Distanze fra costruzioni<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE<br />
SENTENZA 28 GENNAIO <strong>2009</strong>, N. 2149<br />
In tema di distanze tra le costruzioni, le prescrizioni<br />
del piano regolatore – trattandosi di atti complesso<br />
risultante dal concorso <strong>della</strong> volontà del Comune<br />
e <strong>della</strong> Regione – acquistano efficacia di norma<br />
giuridica integrativa del codice civile solo con<br />
l’approvazione del piano medesimo da parte dell’autorità<br />
regionale.<br />
CONTRATTI<br />
CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE<br />
SENTENZA 21 FEBBRAIO 2008, N. 4522<br />
Poiché nel caso di contratto preliminare di compravendita<br />
l’effetto traslativo è determinato soltanto<br />
dal contratto definitivo, sicché la ricorrenza<br />
dei requisiti di forma e sostanza necessari ai<br />
fini <strong>della</strong> validità del contratto traslativo non possono<br />
che fare riferimento alla legge vigente al momento<br />
<strong>della</strong> stipula di questo, la sopravvenienza,<br />
rispetto al momento di formazione del preliminare,<br />
<strong>della</strong> disposizione di cui all’art. 18, comma<br />
2, legge 47/1985, con cui il legislatore aveva<br />
allora sancito il divieto di lottizzazione abusiva,<br />
opera non come causa di nullità del contratto preliminare<br />
bensì come impossibilità oggettiva di<br />
concludere il contratto definitivo, e precludendo<br />
la stipulazione di questo è ugualmente di impedimento<br />
all’emissione delle sentenza costitutiva<br />
ai sensi dell’art. 2932 cod. civ., che allo stesso<br />
si sostituisce.<br />
D.M. Economia e Finanze<br />
23/03/<strong>2009</strong> G.U. del 31/03/<strong>2009</strong><br />
I FABBRICATI<br />
DEL GRUPPO “D”<br />
AGGIORNATI I COEFFICIENTI<br />
Il coefficiente aggiornato per l’anno <strong>2009</strong> relativo alla<br />
determinazione dell’ICI riguardante i fabbricati<br />
classificati nel gruppo D (non iscritti al Catasto) è<br />
di 1,04.<br />
Si riportano i coefficienti degli anni passati in ottemperanza<br />
all’art. 5 comma 3 del D.Lgs. 30 dicembre<br />
1992 n. 504.<br />
per l’anno <strong>2009</strong> = 1.04<br />
per l’anno 2008 = 1.09<br />
per l’anno 2007 = 1.12<br />
per l’anno 2006 = 1.16<br />
per l’anno 2005 = 1.19<br />
per l’anno 2004 = 1.26<br />
per l’anno 2003 = 1.30<br />
per l’anno 2002 = 1.35<br />
per l’anno 2001 = 1.38<br />
per l’anno 2000 = 1.43<br />
per l’anno 1999 = 1.45<br />
per l’anno 1998 = 1.47<br />
per l’anno 1997 = 1.50<br />
per l’anno 1996 = 1.55<br />
per l’anno 1995 = 1.60<br />
per l’anno 1994 = 1.65<br />
per l’anno 1993 = 1.68<br />
per l’anno 1992 = 1.70<br />
per l’anno 1991 = 1.73<br />
per l’anno 1990 = 1.81<br />
per l’anno 1989 = 1.90<br />
per l’anno 1988 = 1.98<br />
per l’anno 1987 = 2.14<br />
per l’anno 1986 = 2.31<br />
per l’anno 1985 = 2.47<br />
per l’anno 1984 = 2.64<br />
per l’anno 1983 = 2.80<br />
per l’anno 1982<br />
e precedenti = 2.97
NORMATIVA<br />
Aggiornato il Codice dei contratti pubblici (D.lgs 163/2006)<br />
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE<br />
“A SCOMPUTO”<br />
Geom. GIANLUCA SCACCHI<br />
Con D.Lgs 152/2008 pubblicato sulla G.U. del<br />
02/10/2008, denominato “terzo correttivo” al Codice<br />
dei contratti, è stata profondamente innovata<br />
la regolamentazione relativa all’esecuzione di opere<br />
di urbanizzazione a carico di privati.<br />
La norme, in vigore dal 17/10/2008, riguarda testualmente<br />
(art. 32, lettera g) i “lavori pubblici da realizzarsi<br />
da parte dei soggetti privati, titolari di permesso<br />
di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione<br />
delle opere di urbanizzazione a scomputo<br />
totale o parziale del contributo previsto per il rilascio<br />
del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma<br />
2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e dell’articolo<br />
28, comma 5 <strong>della</strong> legge 17 agosto 1942, n. 1150”<br />
La nuova normativa riguarda, pur con diversa regolamentazione,<br />
tutti gli interventi, a prescindere<br />
dal loro valore economico. La norma supera<br />
in tal modo la previgente doppia disciplina per le<br />
opere “sopra soglia” e per le opere “sotto soglia”,<br />
intendendosi per “soglia” rispetto al limite fissato<br />
dalla Unione Europea per gli appalti di rilevanza<br />
comunitaria.<br />
Parimente viene ora superata la precedente diversa<br />
regolamentazione fra interventi di urbanizzazione<br />
“primarie “ e “secondaria”.<br />
L’attuale normativa deriva da diversi pronunciamenti<br />
<strong>della</strong> Corte di Giustizia europea che ha ritenuto inadeguata<br />
la legislazione italiana in materia.<br />
In pratica la nuova normativa prevede che l’operatore<br />
privato a cui viene demandata, a<br />
scomputo del versamento degli oneri di urbanizzazione<br />
correlati con il rilascio di un permesso<br />
di costruire, l’esecuzione di opere di urbanizzazione<br />
dovrà affidare con gara l’esecuzione delle<br />
opere stesse.<br />
Nella nostra prassi professionale quotidiana l’esecuzione<br />
di opere di urbanizzazione a carico del privato<br />
si verifica piuttosto frequentemente e non è più<br />
relegata unicamente alla casistica dei piani attuativi.<br />
Spesso l’esecuzione di opere da parte dell’operatore<br />
privato viene prevista anche attraverso lo<br />
strumento del “permesso di costruire convenzionato”<br />
che, non configurandosi come “piano” at-<br />
tuativo, rientra pienamente nell’ambito disciplinare<br />
del geometra.<br />
La nuova regolamentazione relativa all’esecuzione<br />
delle opere urbanizzazione a scomputo è racchiusa<br />
nei seguenti articoli del Codice dei contratti.<br />
Art. 32. Amministrazioni aggiudicatrici<br />
e altri soggetti aggiudicatori<br />
(artt. 1 e 8, dir. 2004/18; art. 2,<br />
legge n. 109/1994; art. 1, d.lgs. n. 358/1992;<br />
artt. 2 e 3, co. 5, d.lgs. n. 157/1995)<br />
Salvo quanto dispongono il comma 2 e il comma<br />
3, le norme del presente titolo, nonché quelle<br />
<strong>della</strong> parte I, IV e V, si applicano in relazione<br />
ai seguenti contratti, di importo pari o superiore<br />
alle soglie di cui all’articolo 28:<br />
omissis<br />
g) lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti<br />
privati, titolari di permesso di costruire, che assumono<br />
in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione<br />
a scomputo totale o parziale del contributo<br />
previsto per il rilascio del permesso, ai sensi<br />
dell’articolo 16, comma 2, del d.P.R. 6 giugno<br />
2001, n. 380, e dell’articolo 28, comma 5 <strong>della</strong> legge<br />
17 agosto 1942, n. 1150.<br />
L’amministrazione che rilascia il permesso di costruire<br />
può prevedere che, in relazione alla realizzazione<br />
delle opere di urbanizzazione, l’avente diritto<br />
a richiedere il permesso di costruire presenti<br />
all’amministrazione stessa, in sede di richiesta del<br />
permesso di costruire, un progetto preliminare delle<br />
opere da eseguire, con l’indicazione del tempo<br />
massimo in cui devono essere completate, allegando<br />
lo schema del relativo contratto di appalto.<br />
L’amministrazione, sulla base del progetto preliminare,<br />
indice una gara con le modalità previste dall’articolo<br />
55. Oggetto del contratto, previa acquisizione del progetto<br />
definitivo in sede di offerta, sono la progettazione<br />
esecutiva e le esecuzioni di lavori.<br />
L’offerta relativa al prezzo indica distintamente il corrispettivo<br />
richiesto per la progettazione definitiva ed<br />
esecutiva, per l’esecuzione dei lavori e per gli oneri<br />
di sicurezza;<br />
omissis<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
9
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
10<br />
NORMATIVA<br />
Art. 122. Disciplina specifica per i contratti<br />
di lavori pubblici sotto soglia<br />
omissis<br />
(art. 29, legge n. 109/1994;<br />
artt. 79, 80, 81 d.P.R. n. 554/1999)<br />
8. Per l’affidamento dei lavori pubblici di cui all’articolo<br />
32, comma 1, lettera g), si applica la procedura<br />
prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito<br />
è rivolto ad almeno cinque soggetti se sussistono<br />
in tale <strong>numero</strong> aspiranti idonei.<br />
omissis<br />
Tralasciando l’approfondimento <strong>della</strong> limitata casistica<br />
delle opere sopra soglia comunitaria (attualmente<br />
fissata ad € 5.150,00) è opportuno<br />
spendere alcune considerazioni circa le opere<br />
“sotto soglia”.<br />
Per le opere sotto soglia, che (come si vede) possono<br />
giungere anche ad importi rilevanti, si è ritenuto<br />
sufficiente prevedere a carico del titolare del<br />
permesso a costruire l’obbligo di adottare la procedura<br />
dell’art. 57, comma 6, che testualmente recita<br />
“ove possibile, la stazione appaltante individua<br />
gli operatori economici da consultare sulla base di<br />
informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione<br />
economico finanziaria e tecnico organizzativa<br />
desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di<br />
trasparenza, concorrenza, rotazione, e seleziona al-<br />
Incrocio con rotatoria<br />
meno tre operatori economici, se sussistono in tale<br />
<strong>numero</strong> soggetti idonei. Gli operatori economici<br />
selezionati vengono contemporaneamente invitati a<br />
presentare le offerte oggetto <strong>della</strong> negoziazione, con<br />
lettera contenente gli elementi essenziali <strong>della</strong> prestazione<br />
richiesta. La stazione appaltante sceglie l’operatore<br />
economico che ha offerto le condizioni più<br />
vantaggiose, secondo il criterio del prezzo più basso<br />
o dell’offerta economicamente più vantaggiosa,<br />
previa verifica del possesso dei requisiti di qualificazione<br />
previsti per l’affidamento di contratti di uguale<br />
importo mediante procedura aperta, ristretta,<br />
o negoziata previo bando.”<br />
In sostanza, seppur con la suddetta procedura semplificata<br />
comunemente denominata “trattativa privata”,<br />
le opere di urbanizzazione “a scomputo” del<br />
contributo per il rilascio del permesso di costruire<br />
dovranno essere affidate secondo le procedure del<br />
Codice dei contratti pubblici. Inoltre, le imprese invitate<br />
alla gara dovranno essere adeguatamente<br />
qualificate all’esecuzione di opere pubbliche secondo<br />
la vigente disciplina (D.P.R. 34/2000).<br />
Le novità sono di notevole portata e, complice una<br />
scrittura <strong>della</strong> nuova norma non esente da equivoci,<br />
saranno nei prossimi mesi probabile oggetto di interpretazione<br />
e di “indicazioni operative” da parte degli<br />
organismi preposti (Ministero delle infrastrutture,<br />
Autorità di vigilanza sui contratti pubblici).<br />
In attesa di detti chiarimenti è comunque importante<br />
sapere che la disciplina illustrata è a tutti gli effetti<br />
in vigore a far data dal 17/10/2008.
NORMATIVA<br />
Nuovi criteri per gli Enti Locali previsti dalla D.G.R. n° 7977/2008<br />
ai sensi del D.Lgs. n° 63/2008.<br />
COMMISSIONI PAESAGGIO<br />
La Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 7977<br />
del 6.08.08 avente per oggetto:<br />
Esercizio delle funzioni paesaggistiche. Determinazione<br />
in merito alla verifica <strong>della</strong> sussistenza<br />
dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />
tecnico-scientifica stabiliti dall’art.146, comma 6<br />
del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.<br />
Con questo atto la Lombardia è la prima Regione<br />
italiana ad adeguarsi al Codice dei beni culturali e<br />
del paesaggio come modificato dal D. Lgs. n.<br />
63/2008, volendo così preservare la sua politica<br />
sussidiaria nei confronti degli Enti Locali e dei gestori<br />
delle aree protette, che ormai da anni rilasciano<br />
le autorizzazioni paesaggistiche.<br />
È questo un passaggio importante, che vedrà tutti gli<br />
Enti impegnati ad ottemperare, entro il 14 novembre<br />
2008, a quanto previsto dall’Allegato 1 alla DGR, per<br />
poter così conservare la potestà di interlocuzione con<br />
il cittadino, dopo che Regione Lombardia avrà effettuato,<br />
entro il 31 dicembre 2008, la verifica di sussistenza<br />
dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />
tecnico-scientifica in capo agli Enti stessi.<br />
Si tratta di uno sforzo comune per far si che il paesaggio<br />
lombardo si integri al meglio con gli aspetti<br />
storico/ambientali ed in relazione con la volontà<br />
dei cittadini che abitano le diverse realtà territoriali<br />
lombarde.<br />
I capisaldi <strong>della</strong> nuova normativa a cui Enti locali ed<br />
Enti gestori dei Parchi si devono adeguare sono:<br />
- Istituzione di una Commissione Paesaggio a livello<br />
sovracomunale o a livello locale, competente e professionalmente<br />
adeguata;<br />
- Individuazione di una professionalità istruttoria distinta<br />
da quella operante nel settore edilizio/urbanistico.<br />
DGR n. 7977 del 6.08.08 - BURL n. 34<br />
del 18.08.08 seo.<br />
Determinazione in merito alla verifica <strong>della</strong> sussistenza<br />
dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />
tecnico-scentifica per l’esercizio delle funzioni<br />
paesaggistiche (art.146,c.6 del D. Lgs. n. 42/2004).<br />
ALLEGATO 1<br />
Criteri per la verifica, nei soggetti delegati all’esercizio<br />
<strong>della</strong> funzione autorizzatoria in materia di paesaggio,<br />
<strong>della</strong> sussistenza dei requisiti di organizzazione<br />
e di competenza tecnico-scientifica stabiliti<br />
dall’art 146, comma 6 del d. lgs. 22 gennaio 2004<br />
n. 42 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
Premessa<br />
Con il presente documento si dettano criteri cui gli<br />
Enti locali, titolari delle funzioni paesaggistiche loro<br />
attribuite dall’art. 80, commi 1, 3, 4 e 5 <strong>della</strong> legge<br />
regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche<br />
ed integrazioni, dovranno attenersi al fine di<br />
continuare ad esercitare tali funzioni successivamente<br />
al 31 dicembre 2008.<br />
Perché ciò possa avvenire, garantendo in tal modo la<br />
continuità del quadro normativo regionale vigente,è<br />
necessario che, in base alle disposizioni dell’art. 146,<br />
comma 6 del D. Lgs. 26 marzo 2008 n. 63, “gli enti<br />
destinatari <strong>della</strong> delega dispongano di strutture in grado<br />
di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche<br />
nonché di garantire la differenziazione<br />
tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni<br />
amministrative in materia urbanistico-edilizia”.<br />
Occorre quindi garantire sia un livello di competenza<br />
tecnico-scientifica che una differenziazione delle valutazioni<br />
paesaggistiche da quelle edilizie.<br />
Si ritiene che tali requisiti, considerata la nuova procedura<br />
autorizzatoria che entrerà in vigore dal 1° gennaio<br />
<strong>2009</strong>, siano soddisfatti a seguito <strong>della</strong> istituzione<br />
e nomina <strong>della</strong> Commissione per il paesaggio e dell’idoneo<br />
completamento <strong>della</strong> procedura autorizzatoria<br />
cui concorre il prescritto parere vincolante rilasciato<br />
dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e per il paesaggio<br />
che contribuisce a garantire una valutazione<br />
specifica ed autonoma degli aspetti paesaggistici rispetto<br />
a quelli urbanistico-edilizi.<br />
AI fine di garantire la necessaria adeguata istruttoria<br />
tecnico-amministrativa relativa alle richieste di<br />
autorizzazione paesaggistica ogni Ente locale titolare<br />
di funzioni paesaggistiche dovrà individuare, secondo<br />
quanto indicato nei presenti criteri, la struttura<br />
tecnica o la specifica professionalità cui attribuire<br />
la responsabilità di verificare gli elaborati progettuali<br />
allegati alla richiesta di autorizzazione paesaggistica.<br />
acquisire il parere <strong>della</strong> Commissione per<br />
il paesaggio e trasmettere alla. Soprintendenza territorialmente<br />
competente tali documenti unitamente<br />
alla relazione tecnica illustrativa prevista dall’art.<br />
146, comma 7 del D. Lgs. 63/2008.<br />
Con il presente atto, visto l’art. 81, comma 1 <strong>della</strong> legge<br />
regionale 11 marzo 2005 n. 12 che stabiliva il termine<br />
del settembre 2005 per adempiere all’obbligo<br />
<strong>della</strong> costituzione <strong>della</strong> Commissione per il Paesaggio,<br />
si richiama tale obbligatorietà ai fini del legittimo<br />
esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
11
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
12<br />
NORMATIVA<br />
Pertanto quegli Enti che, sulla base<br />
dei criteri di seguito illustrati,<br />
non avranno istituito e disciplinato<br />
la Commissione per il paesaggio<br />
e non avranno individuato la<br />
struttura tecnica o la specifica professionalità<br />
cui attribuire la responsabilità<br />
dell’istruttoria tecnico -<br />
amministrativa delle richieste di autorizzazione<br />
paesaggistica, non<br />
potranno esercitare dopo il 31 dicembre<br />
2008 le funzioni paesaggistiche<br />
loro attribuite non essendo<br />
soddisfatti i requisiti stabiliti dell’art.<br />
146, comma 6 del D. Lgs. 26<br />
marzo 2008 n. 63.<br />
Competenze e ruolo<br />
<strong>della</strong> Commissione<br />
per il Paesaggio<br />
Ai sensi e per gli effetti dell’art 81 <strong>della</strong> Legge Regionale<br />
11 marzo 2005, n. 12, la Commissione per<br />
il Paesaggio ha il compito di esprimere pareri obbligatori,<br />
in merito al rilascio delle autorizzazioni<br />
paesaggistiche per quanto riguarda le competenze<br />
amministrative attribuite agli Enti locali dall’art 80<br />
<strong>della</strong> medesima legge. Tale Commissione deve essere<br />
composta da “soggetti aventi particolare e<br />
qualificata esperienza nella tutela paesaggisticoambientale”.<br />
L’articolo 148 del D. Lgs 22 gennaio<br />
2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni,<br />
assegna alle Commissioni per il paesaggio il<br />
compito di esprimere pareri nell’ambito dei procedimenti<br />
autorizzatori previsti dagli articoli 146, 147<br />
e 159 <strong>della</strong> norma citata. Il medesimo articolo stabilisce<br />
che la Commissione debba essere composta<br />
da “soggetti con particolare, pluriennale e qualificata<br />
esperienza nella tutela del paesaggio”.<br />
I criteri regionali, approvati con DGR n VIII/2121 del<br />
13 marzo 2006, in attuazione <strong>della</strong> legge regionale<br />
11 marzo 2005, n. 12, hanno meglio precisato<br />
competenze, ambito di istituzione e requisiti dei<br />
membri <strong>della</strong> Commissione per il paesaggio.<br />
In particolare si è segnalata l’opportunità che alle Commissioni,<br />
oltre ai compiti esplicitamente attribuiti per<br />
legge, possa essere anche assegnato il compito di esprimere<br />
i pareri relativi all’irrogazione delle sanzioni<br />
amministrative ed agli accertamenti di compatibilità<br />
paesaggistica ai sensi degli articoli 167 e 181 del D.Lgs.<br />
22 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni,<br />
alle procedure di cui all’art. 32 <strong>della</strong> legge<br />
28 febbraio 1985, n. 47 ed alla valutazione paesistica<br />
dei progetti, prevista dall’art. 30 delle Norme di Attuazione<br />
del PTPR per le aree non assoggettate a tutela<br />
paesaggistica, secondo le modalità stabilite dal-<br />
Passerella per attraversamento stradale<br />
le “linee guida per l’esame paesistico dei progetti” di<br />
cui alla DGR n. VII/11 045 dell’8 novembre 2002.<br />
Nei suddetti criteri si è altresì evidenziata l’opportunità<br />
di istituire le Commissioni per il paesaggio in<br />
forma consorziata tra più comuni contigui. appartenenti<br />
al medesimo ambito o alla stessa unità di<br />
paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale<br />
Paesistico Regionale o dai Piani Territoriali di Coordinamento<br />
Provinciale e dei Parchi, o comunque interessati<br />
da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione<br />
di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica<br />
sovralocale (quali ad esempio: la sussistenza<br />
di caratteri paesaggistici comuni, la presenza<br />
di un corso d’acqua o canale, l’appartenenza ad un<br />
medesimo ambito morfologico, la presenza di particolari<br />
tipologie di insediamenti, la presenza di un<br />
percorso storico e/o panoramico, etc.).<br />
La scelta di consorziarsi consente non solo una maggiore<br />
efficienza amministrativa (si riduce il <strong>numero</strong> delle<br />
Commissioni per il paesaggio comunali) ma. soprattutto,<br />
una più idonea ed efficace azione di salvaguardia<br />
e valorizzazione delle specifiche connotazioni<br />
del “paesaggio” locale, garantendo sinergie e coerenze<br />
di maggiore respiro non perseguibili tramite una politica<br />
di tutela costretta esclusivamente entro i confini<br />
amministrativi comunali.<br />
Infine è opportuno ribadire che la commissione per il<br />
paesaggio esprime il proprio parere prestando particolare<br />
attenzione alla coerenza dell’intervento in progetto<br />
con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti<br />
paesaggistici vigenti. nell’ottica di una tutela complessiva<br />
del territorio, valutando gli interventi proposti<br />
in relazione alla compatibilità con i valori paesaggistici<br />
riconosciuti e la congruità con i criteri di gestione<br />
del bene tutelato, tenuto conto del Piano Paesaggistico<br />
regionale e dei criteri regionali soprarichiamati.
Requisiti per i componenti <strong>della</strong> Commissione<br />
per il Paesaggio<br />
La Commissione per il Paesaggio deve essere composta<br />
da un <strong>numero</strong> minimo di componenti, compreso<br />
il Presidente, stabilito sulla base <strong>della</strong> dimensione<br />
demografica degli Enti locali, secondo la<br />
seguente tabella:<br />
- Comuni singoli o associati infer. a 15.000 ab. =<br />
minimo 3 componenti<br />
- Comunità Montane, Enti gestori dei Parchi, Province<br />
sup. a 15.001 ab. = minimo 5 componenti<br />
Il Presidente <strong>della</strong> Commissione dovrà essere in<br />
possesso di laurea e abilitazione all’esercizio <strong>della</strong><br />
professione ed aver maturato una qualificata esperienza,<br />
come libero professionista o in qualità<br />
di pubblico dipendente, nell’ambito <strong>della</strong> tutela e valorizzazione<br />
dei beni paesaggistici.<br />
I componenti devono essere scelti tra i candidati che siano<br />
in possesso di diploma universitario o laurea o diploma<br />
di scuola media superiore in una materia attinente<br />
l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del<br />
paesaggio, la progettazione edilizia ed urbanistica, la tutela<br />
dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche.<br />
naturali. geografiche ed ambientali.<br />
I componenti devono altresì aver maturato una qualificata<br />
esperienza, almeno triennale se laureati ed almeno<br />
quinquennale se diplomati, nell’ambito <strong>della</strong> libera<br />
professione o in qualità di pubblico dipendente.<br />
in una delle materie sopra indicate e con riferimento<br />
alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite<br />
all’ente locale al quale si presenta la candidatura.<br />
Il possesso del titolo di studio e dell’esperienza richiesta,<br />
nonché gli ulteriori titoli professionali (partecipazione<br />
a corsi di formazione. master. iscrizione in<br />
albi professionali o regionali, partecipazione alle<br />
Commissioni per il paesaggio) attinenti alla tutela e valorizzazione<br />
del paesaggio dovranno risultare dal curriculum<br />
individuale allegato alla candidatura presentata.<br />
Istituzione e nomina <strong>della</strong> Commissione<br />
per il Paesaggio<br />
Gli Enti titolari delle funzioni amministrative in materia<br />
paesaggistica, con specifico provvedimento e conformemente<br />
ai presenti criteri, istituiscono e disciplinano<br />
la “Commissione per il Paesaggio” ai sensi dell’art. 81,<br />
commi 1 e 2 <strong>della</strong> legge regionale 11 marzo 2005, n.<br />
12 e dell’articolo 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.<br />
42. e successive modifiche ed integrazioni.<br />
I membri <strong>della</strong> Commissione del paesaggio sono<br />
nominati, con il medesimo provvedimento istitutivo<br />
o con successivo specifico atto, sulla base dei<br />
criteri e del possesso dei requisiti indicati al punto<br />
NORMATIVA<br />
precedente ed a seguito di comparazione dei curricula<br />
delle candidature presentate.<br />
Il provvedimento di nomina dovrà dare atto <strong>della</strong> congruenza<br />
dei titoli posseduti dai candidati prescelti rispetto<br />
a quanto previsto dai presenti criteri.<br />
Sono ovviamente fatte salve le norme vigenti relativamente<br />
ai casi di incompatibilità.<br />
AI riguardo si precisa che i componenti non possono<br />
essere contestualmente membri <strong>della</strong><br />
Commissione Edilizia e/o urbanistica o svolgere<br />
incarichi professionali di progettazione edilizia<br />
presso il medesimo Ente locale.<br />
Va ulteriormente ricordato, alla luce dei presenti criteri,<br />
che l‘istituzione e la nomina di una specifica<br />
Commissione per il paesaggio presso ogni Ente locale<br />
titolare di funzioni paesaggistiche (Comuni, Province,<br />
Parchi, Comunità Montane) costituisce elemento<br />
necessario ai fini del legittimo esercizio delle<br />
funzioni stesse dopo il 31 dicembre 2008.<br />
Relativamente ai Comuni si ribadisce, in sintonia con<br />
i criteri di cui alla DGR n. VIII/2121 del 13 marzo 2006,<br />
l’opportunità che la Commissione per il paesaggio sia<br />
costituita in forma consorziata o associata.<br />
A tal fine, i Comuni che non abbiano una propria<br />
Commissione locale per il paesaggio, possono istituirne<br />
una in forma consorziata con i comuni contermini<br />
sulla base:<br />
dell’appartenenza al medesimo ambito o alla stessa<br />
unità tipologica di paesaggio, come individuati<br />
dal Piano Territoriale Paesistico Regionale o dai<br />
Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei<br />
Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità<br />
di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi<br />
di rilevanza paesaggistica sovra locale;<br />
delle aggregazioni delle unioni esistenti di comuni,<br />
consorziati per lo svolgimento di altre attività<br />
o fornitura di servizi similari;<br />
di unioni e/o associazioni di comuni costituite appositamente.<br />
Si segnala la possibilità, in base alle disposizioni del Decreto<br />
Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (‘’Testo unico<br />
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”), di stipulare<br />
convenzioni tra comuni, o tra comuni ed altri Enti<br />
locali sovracomunali (Comunità Montane, Enti gestori<br />
dei Parchi, Province), per la costituzione delle Commissioni<br />
per il paesaggio: tali convenzioni dovranno<br />
chiaramente indicare i rapporti tra i diversi Enti anche<br />
relativamente alle competenze attribuite, alla composizione,<br />
nomina e durata <strong>della</strong> Commissione stessa.<br />
Gli Enti locali titolari di funzioni paesaggistiche che<br />
abbiano già istituito una Commissione per il Paesaggio,<br />
ai sensi dell’art 81, commi 1 e 2 <strong>della</strong> legge<br />
regionale 11 marzo 2005, n. 12, non debbono provvedere<br />
ad una nuova istituzione qualora quella esistente<br />
risulti, sulla base di esplicita dichiarazione dell’Ente,<br />
adeguata e conforme ai presenti criteri.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
13
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
14<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
Finanziaria <strong>2009</strong><br />
AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE<br />
A FAVORE DELLA PICCOLA<br />
PROPRIETÀ CONTADINA<br />
CONSULENTE IMMOBILIARE n. 830-<strong>2009</strong><br />
Anche la Finanziaria <strong>2009</strong> (legge 203/2008) non ha<br />
potuto fare a meno di sancire la disposizione di proroga<br />
del termine concernente le agevolazioni tributarie<br />
per la formazione e l’arrotondamento <strong>della</strong><br />
proprietà contadina di cui alla vigente legge<br />
604/1954. La nuova scadenza per usufruire dei relativi<br />
benefici fiscali è ora il 31 dicembre <strong>2009</strong>.<br />
L’art. 2, comma 8, <strong>della</strong> legge 203/2008 (Finanziaria<br />
<strong>2009</strong>), nel ricalcare la tecnica legislativa adoperata<br />
già dalle precedenti leggi finanziarie, ha stabilito<br />
espressamente che il termine del 31 dicembre<br />
2008, previsto dall’art. 1, comma 173, <strong>della</strong><br />
legge 244/2007 (Finanziaria 2008), è prorogato<br />
al 31 dicembre<strong>2009</strong>.<br />
Anche l’approvazione <strong>della</strong> Finanziaria <strong>2009</strong>, dunque,<br />
ha legittimato la consueta proroga nel termine<br />
per beneficiare delle agevolazioni fiscali disposte<br />
a favore <strong>della</strong> “piccola proprietà contadina”<br />
(PPC). Come si ricorderà, la disposizione di proroga<br />
è un ritornello che dura da più di mezzo secolo.<br />
Lo stupore (a nostro parere) non è tanto rappresentato<br />
dalla previsione agevolativi, quanto dalla<br />
continua formulazione <strong>della</strong> stessa che ben potrebbe<br />
essere collocata “a regime” anziché nel coacervo<br />
nelle disposizioni “annuali”.<br />
Come noto, le agevolazioni riguardano l’acquisto<br />
di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti e imprenditori<br />
agricoli professionali (IAP). Per detti trasferimenti<br />
si ren dono applicabili l’esenzione dal pagamento<br />
dell’imposta di bollo, il pagamento delle imposte<br />
di registro e ipotecaria in misura fissa (€. 168<br />
euro per tributo) e la corresponsione dell’imposta catastale<br />
in misura proporzionale (1%).<br />
Ambito soggettivo e oggettivo<br />
I soggetti interessati ai citati benefici fiscali, dunque,<br />
sono tutti coloro che hanno lo status di coltivatore<br />
diretto o di imprenditore agricolo professionale,<br />
comprese le società agricole di cui al vigente D.Lgs.<br />
99/2004, mentre dal punto di vista oggettivo l’acquisto<br />
agevolabile deve riguardare i terreni idonei<br />
(superficie coltivabile rapportata alla capacità<br />
lavorativa del nucleo familiare) alla formazione o<br />
all’arrotondamento <strong>della</strong> proprietà contadina.<br />
Si ricorda che per “formazione” deve intendersi l’ac-<br />
quisto di fondi rustici finalizzati a costituire una piccola<br />
proprietà diretto-coltivatrice (affittuari, coadiuvanti),<br />
mentre per “arrotondamento” s’intende il trasferimento<br />
a qualsiasi titolo di fondi rustici al fine di<br />
accrescere la dimensione dell’azienda agricola.<br />
Si rammenta altresì che la Corte di Cassazione (sezione<br />
tributaria) ha ribadito il principio secondo cui<br />
le agevolazioni fiscali si applicano anche al coltivatore<br />
diretto che acquisti solamente la nuda proprietà<br />
di un terreno da lui coltivato (ex pluribus, sent.<br />
n. 26394 del 5 dicembre 2005).<br />
Infine, è appena il caso di rimarcare la precisazione<br />
secondo la quale l’attenuazione dei vincoli in materia<br />
di formazione e arrotondamento <strong>della</strong> “piccola proprietà<br />
contadina” trova applicazione anche nei casi in<br />
cui gli acquisti dei fondi siano stati effettuati in data<br />
anteriore al 30 giugno 2001 (entrata in vigore del<br />
D.Lgs. 228/2001), ma a condizione che i relativi atti<br />
rivendita, dai quali dipende l’eventuale decadenza dalle<br />
agevolazioni, vengano posti in essere successivamente<br />
a tale data (Agenzia delle en trate, circ. n. 63/E<br />
del 26 novembre 2007).<br />
L’autorevole interprete, diversamente dal pensiero<br />
di una parte <strong>della</strong> giurisprudenza tributaria di merito<br />
(si veda Comm. trib. reg. Emilia Romagna, Sez.<br />
XVIII, sent. N. 97 dell’11 ottobre 2005) e di legittimità<br />
(Cass., Sez. trib., sent. n. 10547 dell’8 maggio<br />
2006), ha indicato le seguenti soluzioni.<br />
1. Atti di acquisto stipulati da 30 maggio 1996<br />
Gli atti ricadono nella disposizione di cui all’art. 11,<br />
comma 5, del D.Lgs. 228/2001, con applicazione<br />
quindi del vincolo quinquennale.<br />
2. Atti di acquisto stipulati prima del 30 maggio 1996<br />
Gli atti vanno distinti a seconda del momento <strong>della</strong><br />
rivendita:<br />
- se è avvenuta prima del 30 giugno 2001, si applica<br />
il vincolo decennale;<br />
- se è avvenuta a decorrere da 30 giugno 2001, si applica<br />
il vincolo quinquennale, con la conseguenza che<br />
l’atto rimane agevolabile anche se il periodo intercorrente<br />
tra la data dell’atto di acquisto e quella dell’atto<br />
di alienazione è inferiore a 10 anni. Successivamente<br />
la medesima Agenzia delle entrate ha chiarito<br />
altresì che, al fine di riconoscere all’imprenditore<br />
agricolo professionale le agevolazioni fiscali previste<br />
in materia di imposte indirette a favore delle persone
fisiche coltivatori diretti, è necessaria la sussistenza<br />
delle condizioni di cui all’art. 2 <strong>della</strong> legge 604/1954;,<br />
oltre all’Iscrizione nella gestione previdenziale e assistenziale<br />
propria degli IAP, vale a dire quella dei “lavoratori<br />
autonomi agricoli“ amministrata dall‘lNPS, (ris.<br />
n. 350/E del 29 novembre 2007).<br />
Benefici tributari<br />
Le agevolazioni riguardano le Imposte cosiddette<br />
“indirette” e consistono, oltre alla esenzione dal pagamento<br />
dell’Imposta di bollo (art. 21 <strong>della</strong> Tabella,<br />
allegato B, annessa al vigente D.P.R. 642/1972), nell’applicazione<br />
dei seguenti altri tributi:<br />
- imposta di registro in misura fissa (168 euro), in<br />
luogo delle misure proporzionali del 15% (aliquota<br />
ordinaria) o dell’8% (aliquota ridotta);<br />
- imposta ipotecaria in misura fissa (168 euro), in luogo<br />
dell’aliquota proporzionale del 2%;<br />
- imposta catastale in misura proporzionaIe dell’1 %.<br />
Per le cessioni dei terreni montani l’art. 9, comma 2,<br />
del vigente D.P.R. 601/1973 stabilisce apertis verbis che<br />
i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici,<br />
fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento<br />
di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate,<br />
sono assoggettati alle imposte di registro e ipotecaria<br />
in misura fissa e sono esenti dall’imposta catastale<br />
(Ag. entrate, ris. n. 201/E del 2 ,agosto 2007).<br />
Le medesime agevolazioni si applicano anche a favore<br />
delle cooperative agricole che conducono direttamente<br />
i terreni (cfr. Ag. entrate, ris. n. 244/E del 16 giugno 2008<br />
e circ. n. 13/E del 31 gennaio 2002; Corte Cost., ord.<br />
n. 23 del 19 gennaio 2005; Cass., Sez. trib., ex pluribus,<br />
sent. n. 14601 del 1° ottobre 2003).<br />
Requisiti<br />
Per accedere alle suddette agevolazioni fiscali l’acquirente,<br />
i permutanti e l’enfiteuta devono produrre,<br />
in sede di stipula dell’atto di compravendita o<br />
al momento <strong>della</strong> sua registrazione, anche un certificato<br />
dell’Assessorato provinciale dell’ agricoltura<br />
competente attestante la sussistenza dei requisiti<br />
per usufruire del benefici tributari.<br />
AI riguardo è opportuno segnalare che:<br />
- il giudice tributario può autonomamente accertare<br />
l’esistenza dello status di coltivatore diretto o di<br />
imprenditore agricolo professionale, dovendo escludersi<br />
che l’esercizio del potere di certificazione<br />
relativo alla sussistenza o meno di tale status,<br />
attribuito dalla legge a un Ufficio competente, possa<br />
svolgere alcun effetto preclusivo o condizionante<br />
rispetto alla piena tutela del diritto soggettivo all’agevolazione<br />
fiscale (Cass., Sez. Unite civ., sent.<br />
n. 12903 del 30 dicembre 1998; Sez. trib., ex pluribus,<br />
sent n. 11152 del 15 maggio 2006);<br />
- i requisiti possono essere attestati anche oltre il ter-<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
mine triennale stabilito dalla norma di legge, a condizione<br />
però che il ritardo <strong>della</strong> presentazione dell’apposita<br />
certificazione non dipenda dal soggetto interessato<br />
(Cass., Sez. trib., ex piuribus, sent n. 14671<br />
del 12 luglio 2005; in senso conforme, Agenzia delle<br />
entrate, circ. n. 32/E del 23 maggio 2007).<br />
La prassi<br />
Nell’economia del discorso non possiamo fare a<br />
meno di segnalare altri rilevanti chiarimenti forniti<br />
dalla stessa Agenzia delle entrate.<br />
In particolare, con ris. n. 3/E del 4 gennaio 2008 è<br />
stato precisato che l’atto di conferimento di terreni<br />
agricoli in società di persone, avente la qualifica<br />
di IAP, è esente dal pagamento dell’imposta di bollo<br />
e va assoggettato alle sole imposte di registro e<br />
ipotecaria in misura fissa (in senso conforme, Cass.,<br />
Sez. trib. sent. n. 26394 del 5 dicembre 2005; Sez.<br />
I civile, sent. n. 4409 del 10 maggio 1996).<br />
Con ris. n. 279/E del 4 luglio 2008, è stato chiarito<br />
che non si verifica la decadenza dalle agevolazioni<br />
in commento qualora il fondo acquietato, prima del<br />
decorso di un quinquennio, sia concesso in affitto<br />
a una società di persone di cui il conferente (coltivatore<br />
diretto) risulti socio e continui a coltivare direttamente<br />
il fondo conferito. Successivamente con<br />
ris. n. 325/E e n. 324/E del 30 luglio 2008 è stato<br />
ribadito nella profonda sostanza - che la nozione<br />
di “alienazione” (art. 7, primo comma, <strong>della</strong> legge<br />
604/1954) abbraccia qualunque tra sferimento <strong>della</strong><br />
proprietà del fondo, a prescindere quindi dalla<br />
causa giuridico-economica che lo determina.<br />
Pertanto, devono ritenersi compresi anche l’atto di<br />
acquisto di un terreno e la sua successiva permuta<br />
con altro terreno.<br />
Ne discende che la permuta, in quanto negozio idoneo<br />
a trasferire la proprietà di un bene a favore<br />
di un terzo (in senso conforme, Cass., Sez. trib., ex<br />
pluribus, sent. n. 8369 del 10 aprile 2006) integra<br />
una causa di decadenza dalle agevolazioni fiscali<br />
previste per la PPC, ove comporti il passaggio (a<br />
favore di terzi) di un fondo acquistato nell’ultimo<br />
quinquennio con i relativi benefici tributari.<br />
Recentemente, infine, con ris. n. 455/E del 1° dicembre<br />
2008 è stato ribadito che non si verifica<br />
alcuna decadenza dalle agevolazioni previste per<br />
la PPC nel caso in cui un coltivatore diretto, prima<br />
del decorso di un quinquennio dall’acquisto, conferisca<br />
il fondo acquistato in una società agricola<br />
in accomandita semplice (<strong>della</strong> quale il coltivatore<br />
diretto sia socio accomandatario e gli altri<br />
soci siano il coniuge e un figlio).<br />
Ai fini del mantenimento dell’agevolazione tributaria<br />
in esame, tuttavia, è necessario che il coltivatore<br />
diretto-conferente continui a rivestire la qualità<br />
di socio accomandatario nella conferitaria e coltivi<br />
direttamente il fondo conferito.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
15
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
16<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina<br />
i termini e le modalità per l’invio <strong>della</strong> comunicazione <strong>2009</strong>.<br />
DETRAZIONI 55% - PRONTO<br />
IL MODELLO DI COMUNICAZIONE<br />
Con più di due mesi di ritardo, è finalmente arrivato<br />
il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che<br />
disciplina i termini e le modalità per l’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />
relativa alla detrazione del 55% sostenute<br />
nel <strong>2009</strong>.<br />
Il provvedimento in data 6 maggio <strong>2009</strong>, contiene<br />
infatti, il modello di comunicazione (e le relative<br />
istruzioni) per gli interventi di riqualificazione energetica<br />
che proseguono oltre il periodo d’imposta (ai<br />
sensi dell’art. 29 del DL 185/2008 anticrisi) per fruire<br />
<strong>della</strong> detrazione del 55% delle spese per gli interventi<br />
di riqualificazione energetica di edifici esistenti,<br />
sull’involucro di edifici esistenti, di installazione<br />
di pannelli solari e di sostituzione di impianti<br />
di climatizzazione invernale.<br />
Il modello – spiega l’Agenzia – deve essere utilizzato:<br />
- per comunicare le spese sostenute nei periodi<br />
d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati,<br />
con riferimento ai soli lavori che proseguono<br />
oltre il periodo d’imposta;<br />
- per comunicare le spese sostenute nel <strong>2009</strong> e negli<br />
anni successivi.<br />
Pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere<br />
inviate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />
in via telematica, direttamente dai soggetti interessati<br />
o tramite gli intermediari abilitati, entro il<br />
31 marzo 2010, indicando le spese sostenute nel<br />
<strong>2009</strong>, qualora i lavori non siano già terminati entro<br />
il 31 dicembre <strong>2009</strong>. Per gli interventi i cui lavori proseguono<br />
in più periodi d’imposta, deve essere presentato<br />
un modello per ciascun periodo d’imposta.<br />
La comunicazione non dovrà essere inviata in caso<br />
di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />
d’imposta, né per i periodi d’imposta in cui non<br />
sono state sostenute spese. I soggetti diversi dalle<br />
persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente<br />
con l’anno solare, devono inviare la comunicazione<br />
entro 90 giorni dal termine del periodo<br />
d’imposta in cui sono state sostenute le spese.<br />
I contribuenti che intendono avvalersi <strong>della</strong> detrazione<br />
devono in ogni caso continuare ad in-<br />
viare all’ENEA, attraverso il sito internet http://finanziaria<strong>2009</strong>.acs.enea.it/,<br />
entro 90 giorni dalla<br />
fine dei lavori, i dati indicati nel DM 19 febbraio<br />
2007.<br />
Il provvedimento delle Entrate disciplina anche termini<br />
e modalità di comunicazione all’Agenzia<br />
delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA.<br />
Entro l’ultimo giorno del mese successivo al ricevimento<br />
<strong>della</strong> comunicazione di fine lavori, l’Enea<br />
trasmette per via telematica all’Agenzia delle Entrate<br />
i seguenti dati, in proprio possesso ai sensi del DM<br />
19 febbraio 2007:<br />
a) dati identificativi del soggetto dichiarante;<br />
b) dati identificativi dell’immobile oggetto degli interventi;<br />
c) interventi eseguiti sull’immobile secondo le tipologie<br />
previste dall’articolo 1, commi da 344 a 347,<br />
<strong>della</strong> legge 296/2006 (Finanziaria 2007);<br />
d) data inizio lavori;<br />
e) data fine lavori;<br />
f) risparmio annuo di energia in fonti primarie previsto<br />
per gli interventi;<br />
g) costo degli interventi di riqualificazione energetica<br />
al netto delle spese professionali;<br />
h) ammontare delle spese per le quali si ha diritto<br />
a fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta;<br />
i) costo delle spese professionali, ove previsto;<br />
j) dati identificativi del tecnico abilitato che ha rilasciato<br />
l’attestato di certificazione o di qualificazione<br />
energetica, ove previsto.<br />
Qualora siano stati effettuati diversi interventi sullo<br />
stesso immobile, i dati di cui alle lettere da f) a<br />
i) devono essere specificati in relazione a ciascuna<br />
delle tipologie di intervento individuate nella comunicazione.<br />
Per i lavori terminati tra il 1° gennaio <strong>2009</strong> ed il 6<br />
maggio <strong>2009</strong>, data di pubblicazione del presente<br />
provvedimento, tutti i dati sono trasmessi dall’ENEA<br />
all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità, entro<br />
il 30 settembre <strong>2009</strong>.<br />
Mancano ancora le modifiche al DM 19 febbraio<br />
2007 che semplificheranno le procedure e gli adempimenti<br />
amministrativi a carico dei contribuenti.
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE.<br />
La legge finanziaria 2007 ha introdotto una detrazione<br />
d’imposta del 55 per cento, in relazione alle<br />
spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio<br />
energetico. Sono legittimati a fruire <strong>della</strong> detrazione<br />
i contribuenti, residenti e non residenti, che<br />
possiedono o detengono l’immobile sul quale vengono<br />
effettuati gli interventi di riqualificazione energetica<br />
e che sostengono le relative spese, nonché<br />
i familiari con essi conviventi. Questi ultimi sono<br />
ammessi a fruire <strong>della</strong> detrazione, purché abbiano<br />
sostenuto le spese, solo nel caso di lavori inerenti<br />
immobili che non sono strumentali all’attività<br />
di impresa, arte o professione.<br />
In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali<br />
o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile,<br />
ovvero di pluralità di locatari o comodatari,<br />
se le spese sono sostenute da più soggetti, per<br />
fruire <strong>della</strong> detrazione, la comunicazione può essere<br />
trasmessa da uno soltanto di essi. Per gli interventi<br />
su parti comuni di edifici residenziali la comunicazione<br />
può essere trasmessa dall’amministratore del<br />
condominio o da uno dei condomini.<br />
Tutti i soggetti che intendono avvalersi <strong>della</strong> detrazione<br />
sono tenuti a trasmettere all’ENEA entro 90<br />
giorni dalla fine dei lavori, attraverso il sito internet<br />
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it, ottenendo ricevuta<br />
informatica, i dati indicati nel Decreto del Ministro<br />
dell’Economia e delle Finanze di concerto con<br />
il Ministro dello Sviluppo economico del 19 febbraio<br />
2007 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
CHI È TENUTO A PRESENTARE IL MODELLO<br />
DI COMUNICAZIONE<br />
I contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione<br />
energetica devono inviare il presente modello<br />
esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano<br />
oltre il periodo d’imposta nel quale sono<br />
iniziati per comunicare le spese sostenute nei periodi<br />
d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono<br />
terminati.<br />
Il modello deve essere utilizzato per comunicare le<br />
spese sostenute a partire dal periodo d’imposta<br />
<strong>2009</strong>.<br />
I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo<br />
d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono<br />
inviare la presente comunicazione con riferimento<br />
alle spese sostenute a partire dal periodo<br />
d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre<br />
2008.<br />
Pertanto, la presente comunicazione non deve essere<br />
inviata nelle seguenti ipotesi:<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
per lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />
d’imposta;<br />
per il periodo o per i periodi d’imposta in cui non<br />
sono sostenute spese.<br />
Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi<br />
d’imposta, deve essere presentato un modello<br />
per ciascun periodo d’imposta.<br />
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE<br />
Le persone fisiche e comunque tutti i soggetti con<br />
periodo d’imposta coincidente con l’anno solare<br />
devono inviare la presente comunicazione all’Agenzia<br />
delle entrate entro il 31 marzo dell’anno<br />
successivo a quello in cui sono state sostenute le<br />
spese.<br />
Pertanto le prime comunicazioni devono essere inviate<br />
a partire dall’anno 2010.<br />
Ad esempio un contribuente che ha iniziato, nel corso<br />
dell’anno <strong>2009</strong>, lavori per interventi di riqualificazione<br />
energetica che proseguono nell’anno<br />
2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione<br />
entro il 31 marzo 2010.<br />
I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo<br />
d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono<br />
inviare la comunicazione entro 90 giorni dal<br />
termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute<br />
le spese.<br />
La presente comunicazione deve essere trasmessa<br />
esclusivamente per via telematica, direttamente<br />
dal contribuente o tramite soggetti incaricati<br />
di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R.<br />
27 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni<br />
(professionisti, associazioni di categoria, CAF,<br />
altri soggetti).<br />
Si precisa che per gli interventi i cui lavori proseguono<br />
per più periodi d’imposta, il modello deve essere<br />
presentato entro novanta giorni dal termine di<br />
ciascun periodo d’imposta in cui sono state sostenute<br />
le spese oggetto <strong>della</strong> comunicazione.<br />
REPERIBILITÀ DEL MODELLO<br />
Il presente modello e le relative istruzioni sono resi<br />
gratuitamente disponibili in formato elettronico e<br />
possono essere prelevati dal sito Internet dell’Agenzia<br />
delle entrate www.agenziaentrate.gov.it o dal<br />
sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze<br />
www.finanze.gov.it.<br />
Indicare l’anno in cui sono state sostenute le spese<br />
per le quali si intende fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta<br />
del 55 per cento. Ad esempio un contribuente<br />
che ha iniziato, nel corso del <strong>2009</strong>, lavori per interventi<br />
di riqualificazione energetica che proseguono<br />
nel 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione<br />
entro il 31 marzo 2010, indicando co-<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
17
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
18<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
me periodo di riferimento l’anno <strong>2009</strong>.<br />
I soggetti diversi dalle persone fisiche con periodo<br />
d’imposta non coincidente con l’anno solare<br />
devono indicare il periodo d’imposta in cui sono<br />
state sostenute le spese per le quali intendono<br />
fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta del 55 per cento.<br />
Ad esempio, un soggetto con periodo d’imposta<br />
non coincidente con l’anno solare, 1° luglio – 30 giugno,<br />
che ha iniziato nel mese di luglio <strong>2009</strong> lavori<br />
per interventi di riqualificazione energetica che proseguono<br />
oltre il 30 giugno 2010, è tenuto ad inviare<br />
la presente comunicazione entro il 28 settembre<br />
2010, indicando come periodo di riferimento il periodo<br />
d’imposta dall’1/07/<strong>2009</strong> al 30/06/2010. Lo<br />
stesso soggetto, invece, non dovrà inviare la presente<br />
comunicazione per le spese sostenute anteriormente<br />
al 1° luglio <strong>2009</strong> poiché non sono oggetto<br />
di comunicazione le spese sostenute nel periodo<br />
d’imposta in corso al 31 dicembre 2008.<br />
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE<br />
(Art. 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre<br />
2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge<br />
28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2)<br />
Nella sezione devono essere indicati il codice fiscale<br />
e i dati anagrafici ovvero la denominazione o ragione<br />
sociale del soggetto “possessore” (proprietario o<br />
Pannelli solari in una Stazione di Servizio<br />
titolare di altro diritto reale) ovvero “detentore” dell’immobile<br />
(locatario, comodatario), barrando la relativa<br />
casella.<br />
È necessario barrare anche la casella “contitolare”<br />
in caso di comproprietà, contitolarità di diritti<br />
reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso<br />
immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari,<br />
se più soggetti hanno diritto alla detrazione.<br />
Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali<br />
devono essere indicati il codice fiscale e i dati<br />
anagrafici <strong>della</strong> persona fisica che trasmette la comunicazione,<br />
barrando la casella “amministratore”<br />
del condominio o “condomino”. Deve essere<br />
inoltre indicato, nell’apposito spazio, il codice fiscale<br />
del condominio.<br />
I soggetti non residenti devono indicare, inoltre, lo<br />
stato estero di residenza e il relativo codice rilevabile<br />
dall’elenco degli Stati esteri allegato alle istruzioni<br />
del modello Unico e pubblicato nel sito internet<br />
dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.<br />
Il presente riquadro deve essere compilato<br />
soltanto nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto<br />
diverso da colui che sottoscrive la presente<br />
comunicazione (ad esempio tutore di minore, rappresentante<br />
di società).<br />
Nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso<br />
da persona fisica la comunicazione deve essere sottoscritta,<br />
a pena di nullità, dal rappresentante legale
<strong>della</strong> società o ente dichiarante o, in mancanza, da<br />
chi ne ha l’amministrazione anche di fatto o dal rappresentante<br />
negoziale.<br />
Devono essere indicati il codice fiscale, il cognome,<br />
il nome, la data e il luogo di nascita del soggetto<br />
che sottoscrive la dichiarazione e, nell’ipotesi<br />
in cui il rappresentante legale <strong>della</strong> società o dell’ente<br />
dichiarante sia una società, va indicato anche<br />
il codice fiscale di quest’ultima.<br />
Per quanto riguarda il codice di carica, lo stesso deve<br />
essere desunto dalla relativa tabella presente nelle<br />
istruzioni per la compilazione dei modelli di dichiarazione<br />
UNICO, disponibili alla data di presentazione<br />
<strong>della</strong> presente comunicazione e pubblicati<br />
nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.<br />
Indicare i dati catastali dell’immobile su cui sono eseguiti<br />
i lavori, rilevabili dal certificato catastale o<br />
dall’atto di compravendita.<br />
In mancanza dei dati catastali identificativi dell’immobile,<br />
devono essere indicati gli estremi <strong>della</strong> domanda<br />
di accatastamento.<br />
Barrare la casella o le caselle relative agli interventi<br />
che proseguono oltre il periodo d’imposta, effettuati<br />
sull’immobile individuato nella comunicazione e indicare<br />
l’ammontare delle spese corrispondenti, sostenute<br />
nel periodo di riferimento.<br />
Le tipologie di interventi elencate sono previste dall’articolo<br />
1 <strong>della</strong> legge 27 dicembre 2006, n. 296<br />
(legge finanziaria 2007) rispettivamente ai commi<br />
344, 345, 346 e 347. Le relative disposizioni attuative<br />
sono contenute nel Decreto del Ministro dell’Economia<br />
e delle Finanze di concerto con il Ministro<br />
dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2007<br />
e successive modifiche ed integrazioni e nel Decreto<br />
del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 marzo<br />
2008 e successive modifiche ed integrazioni.<br />
Per ciascuna tipologia di intervento è previsto un<br />
importo massimo di detrazione fruibile che deve intendersi<br />
riferito a ciascuna unità immobiliare oggetto<br />
dell’intervento.<br />
Nell’ipotesi, invece, di interventi di riqualificazione energetica<br />
di edifici esistenti, di cui al comma 344 dell’art.<br />
1 <strong>della</strong> citata legge finanziaria, il limite massimo<br />
di detrazione deve intendersi riferito all’intero edificio.<br />
Per chiarimenti ed ulteriori approfondimenti consultare<br />
il sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it<br />
ed in particolare la guida fiscale<br />
“Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” e<br />
la Documentazione tributaria, nonché il sito internet<br />
dell’ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it.<br />
INTERVENTI E VALORE MASSIMO<br />
DELLA DETRAZIONE FISCALE<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
Interventi di riqualificazione energetica di edifici<br />
esistenti<br />
Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />
fiscale è di 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro).<br />
La categoria degli “interventi di riqualificazione energetica”<br />
comprende qualsiasi intervento, o insieme sistematico<br />
di interventi, che incida sulla prestazione<br />
energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza<br />
energetica secondo i valori pubblicati nelle tabelle<br />
riportate nell’allegato A del decreto del Ministro<br />
dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.<br />
Interventi sull’involucro di edifici esistenti<br />
Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />
fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).<br />
Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici<br />
esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti<br />
strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali<br />
(pareti generalmente esterne), finestre comprensive<br />
di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso<br />
l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano<br />
gli specifici requisiti tecnici evidenziati nell’apposita<br />
tabella di cui all’allegato B del Decreto del Ministro<br />
dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.<br />
Interventi di installazione di pannelli solari<br />
Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />
fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).<br />
Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione<br />
invernale<br />
Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />
fiscale è di 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro).<br />
Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione<br />
invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione,<br />
integrale o parziale, di impianti di climatizzazione<br />
invernale esistenti con impianti dotati di caldaie<br />
a condensazione e contestuale messa a punto<br />
del sistema di distribuzione. L’agevolazione è ammessa<br />
anche per la sostituzione integrale di impianti<br />
di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza<br />
o con impianti geotermici a bassa entalpia.<br />
Indicare la data di inizio dei lavori relativi agli interventi<br />
di riqualificazione energetica indicati nel modello.<br />
Il modello deve essere sottoscritto, a pena di nullità,<br />
dal contribuente o da chi ne ha la rappresentanza<br />
legale o negoziale.<br />
Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto solo<br />
dall’intermediario che trasmette la comunicazione.<br />
L’intermediario deve riportare: il proprio codice fiscale;<br />
se si tratta di CAF, il proprio <strong>numero</strong> di iscrizione all’albo;<br />
la data (giorno, mese e anno) di assunzione dell’impegno<br />
a trasmettere la comunicazione.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
19
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
20<br />
IMPOSTE E TASSE<br />
Soggetti<br />
non residenti<br />
genzia<br />
ntrate<br />
PERIODO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
DATI<br />
DEL DICHIARANTE<br />
Persone fisiche<br />
Soggetti diversi<br />
dalle persone fisiche<br />
RISERVATO A CHI<br />
FIRMA LA<br />
COMUNICAZIONE<br />
PER CONTO<br />
DI ALTRI<br />
(es. rappresentante<br />
di società, tutore di<br />
minore)<br />
DATI<br />
DELL’IMMOBILE<br />
TIPOLOGIE<br />
DI INTERVENTI<br />
E SPESE<br />
SOSTENUTE<br />
NEL PERIODO<br />
DI RIFERIMENTO<br />
DATA<br />
INIZIO LAVORI<br />
SOTTOSCRIZIONE<br />
IMPEGNO ALLA<br />
PRESENTAZIONE<br />
TELEMATICA<br />
Riservato<br />
all’intermediario<br />
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA<br />
COMUNICAZIONE PER LAVORI CHE PROSEGUONO OLTRE IL PERIODO D’IMPOSTA<br />
(DETRAZIONE D’IMPOSTA DEL 55%)<br />
Articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2<br />
ANNO PERIODO D’IMPOSTA<br />
Codice fiscale<br />
PROPRIETÀ PRIVATA<br />
PROPRIETÀ COMUNE<br />
Cognome<br />
Data di nascita<br />
giorno mese anno<br />
Denominazione o ragione sociale<br />
Codice fiscale del sottoscrittore<br />
Cognome<br />
Data di nascita<br />
giorno mese anno<br />
Comune<br />
Indirizzo<br />
giorno mese anno<br />
Nome<br />
Sesso<br />
(barrare la relativa casella)<br />
M F<br />
Comune (o Stato estero) di nascita Provincia (sigla)<br />
Comune (o Stato estero) di nascita<br />
Codice carica<br />
giorno mese anno giorno mese anno<br />
Stato estero di residenza Codice Stato estero Numero di identificazione fiscale estero<br />
DATI DEL CATASTO<br />
INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (comma 344)<br />
INTERVENTI SULL’INVOLUCRO DI EDIFICI ESISTENTI (comma 345)<br />
INTERVENTI DI INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI (comma 346)<br />
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE (comma 347)<br />
FIRMA<br />
Codice fiscale società dichiarante<br />
Provincia (sigla)<br />
Codice fiscale dell’intermediario N. iscrizione all’albo dei C.A.F.<br />
Data dell’impegno<br />
Possessore<br />
DATI DOMANDA DI ACCATASTAMENTO<br />
giorno mese anno<br />
Codice catastale<br />
Detentore Contitolare<br />
Amministratore<br />
RISERVATO AI SOGGETTI CON PERIODO D’IMPOSTA DIVERSO DALL’ANNO SOLARE<br />
Nome<br />
Condomino<br />
Foglio<br />
FIRMA DELL’INTERMEDIARIO<br />
dal al<br />
Data<br />
giorno mese anno<br />
Codice fiscale del condominio<br />
Numero/Particella<br />
Numero protocollo<br />
Sesso<br />
(barrare la relativa casella)<br />
M F<br />
Provincia (sigla)<br />
CAP<br />
N. civico<br />
Sub<br />
,00<br />
,00<br />
,00<br />
,00
Approfondimento culturale<br />
LA GIORNATA MONDIALE<br />
DELL’URBANESIMO<br />
Ospitiamo un interessante intervento tratto dagli atti,<br />
a cura dell’Arch.Carmen Inès Carabùs, del Convegno<br />
Internazionale “Giornata Mondiale dell’Urbanesimo<br />
- il disegno urbano di Lecco in preparazione<br />
all’Expo 2015 ed oltre”.<br />
La Giornata Mondiale dell’Urbanesimo, ufficialmente<br />
celebrata l’8 novembre, come incontro fra colleghi<br />
per riflettere sui problemi urbanistici, fu istituita<br />
nel 1949 dall’ing. Carlo Maria Della Paolera.<br />
Il simbolo Aria-Sole-Vegetazione rappresenta le intenzioni<br />
degli urbanisti di dar forma e funzione allo<br />
spazio urbano, tenendo presente gli aspetti sociologici,<br />
economici e culturali.<br />
Scrive Alberto Sartoris nell’Introduzione alla architettura<br />
moderna (edizione 1949 - Hoepli . Milano):<br />
“L’urbanesimo – organizzazione di tutte le funzioni<br />
<strong>della</strong> vita collettiva negli e fra gli agglomerati - ha<br />
quasi sempre tenuto conto,attraverso le età, dei<br />
mezzi più efficaci forniti <strong>della</strong> tenica ed ha pure costantemente<br />
cercato di fare risolvere dall’estetica<br />
il problema dell’architettura pura, opponendolo a<br />
quello dell’architettura decorativa.<br />
Quest’ultima gode di maggiorsimpatia nei lavori di<br />
moltissimi architetti contemporanei, i quali, per quanto<br />
attaccatialla scuola moderna, culturalmente e<br />
quindi tecnicamente vivono di imprestati e di accatti<br />
CULTURA<br />
di fuori via il più delle volte in aperto contrasto con<br />
le precise esigenze dell’organismo razionalista.<br />
D’altronde, dal lato vitalità, l’architettura decorativa<br />
non ha mai avuto valore contemporaneo”.<br />
Landscape Urbanism, una rinnovata<br />
urbanistica per uno sviluppo diverso<br />
Nuove alleanze tra natura e cultura<br />
per un progetto paesaggio<br />
Arch. Andreas Kipar - Studio KLA Milano –<br />
Duisburg (Germania)<br />
L’Europa deve affrontare nel prossimo futuro una<br />
grande sfida: da un lato il fenomeno <strong>della</strong> densificazione<br />
delle aree urbane che sempre più trasformeranno<br />
le città in vere e proprie metropoli e renderanno<br />
le loro dimensioni sempre più simili a quelle<br />
di ambiti regionali (le mega-city-region) e, dall’altro,<br />
le città che pian piano, a causa anche delle<br />
dismissioni industriali, si andranno restringendo,<br />
un fenomeno già conosciuto in Europa come “contracted<br />
cities”.<br />
In questo quadro di tendenze uguali e contrarie, il<br />
paesaggio, come già indica la Convenzione Europea<br />
del Paesaggio del 2000, assume diverse funzioni<br />
e lancia nuove sfi de ma pone anche quesiti<br />
inesplorati agli ambiti disciplinari dell’architettura del<br />
paesaggio e, in forma più sensibile, <strong>della</strong> pianifi cazione<br />
del territorio.<br />
In tutto questo è evidente che discipline come l’urbanistica<br />
tradizionale mostrano più che mai i limiti<br />
del loro approccio che consiste essenzialmente<br />
nell’applicazione di una politica di addendi che vede<br />
nella costruzione l’elemento fondante di questo<br />
sviluppo. Il modello di espansione urbanistica delle<br />
città possiede tutti gli strumenti, i regolamenti e<br />
le norme per poter sapientemente governare un sistema<br />
di addendi, di elementi che si costruiscono,<br />
che si affi ancano e che vedono la città come somma,<br />
ma questo meccanismo si rivela inadeguato invece<br />
nella gestione <strong>della</strong> sottrazione, <strong>della</strong> decostruzione,<br />
del riuso.<br />
In questo scenario il paesaggio può giocare un ruolo<br />
determinante, al punto da trasformare il problema<br />
in opportunità.<br />
In Europa il patrimonio culturale e il patrimonio naturale<br />
camminano di pari passo. La natura e la cul-<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
21
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
22<br />
CULTURA<br />
tura, insieme, e dialogando definiscono il paesaggio;<br />
come enuncia la Convenzione Europea del Paesaggio<br />
(sottoscritta a Firenze nel 2000 eratificata dal<br />
Governo italiano nel 2006), il paesaggio è “la componente<br />
essenziale del contesto di vita delle popolazioni,<br />
espressione <strong>della</strong> diversità, del loro comune<br />
patrimonio culturale e naturale e fondamento<br />
<strong>della</strong> loro identità”. In questo senso, il paesaggio<br />
non è solo il risultato di un’azione incosciente<br />
o secondaria ma di un il progetto di un’intera società,<br />
un impegno sul futuro, una dichiarazione su<br />
come intendiamo promuovere ed articolare un nostro<br />
rapporto con la natura e la cultura. Rinunciare<br />
a quest’azione signifi ca volersi accontentare dei<br />
“resti”, faticosamente tutelati nei recinti amministrativi<br />
dei parchi, sottratti a quel normale processo<br />
di trasformazione e trattati come delle riserve dove<br />
la presenza umana per lo più reca disturbo. E se<br />
i parchi ci potranno garantire quell’equilibrio minimo<br />
necessario a tutela di noi stessi, il progetto paesaggio<br />
ci vuole di nuovo protagonisti con azioni lungimiranti<br />
ed innovative sugli spazi naturali, rurali, urbani<br />
e periurbani, affrontando sia i paesaggi che<br />
possono essere considerati eccezionali, sia quelli<br />
<strong>della</strong> vita quotidiana ed ancor più quelli degradati<br />
dalla nostra restituzione di porzioni di territorio al<br />
paesaggio, assicuri un processo graduale di rige-<br />
nerazione, sostenibile sia in chiave ambientale sia<br />
economica.”<br />
Andreas Kipar: Studio KLA, Milano –<br />
Duisburg (Germania)<br />
Paesaggista e Architetto, docente dell’Università di<br />
Genova, corso di Laurea Magistrale in Architettura<br />
del Paesaggio.<br />
Vincitore, nel 2006, del premio “Architettura del Paesaggio<br />
<strong>della</strong> Regione Nord Renania Westfalia”.<br />
Si ringrazia per la simpatica disponibilità:<br />
Arch.Carmen Inès Carabùs<br />
Delegata Associazione Alberto Sartoris
Convenzione con l’Agenzia del Territorio di Como<br />
TIPI DI FRAZIONAMENTO<br />
IN FORMATO DIGITALE<br />
CATASTO/TOPOGRAFIA<br />
Il nostro <strong>Collegio</strong>, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 28/04/<strong>2009</strong> ha deliberato di procedere<br />
con l’attività di scansione di tutti i Tipi di Frazionamento che dall’anno 1921 all’anno 1999 hanno interessato<br />
il territorio <strong>della</strong> provincia di Como.<br />
Successivamente con delibera in data 11/06/<strong>2009</strong> il Consiglio Direttivo ha approvato la Convenzione proposta<br />
dall’Agenzia del Territorio di Como, che sottoscritta in data 18/06/<strong>2009</strong> ha consentito finalmente<br />
di poter firmare il contratto con il quale si è incaricata la Ditta dell’ingegnere Rossigni Giovanni con sede<br />
a Mozzanica dell’esecuzione dei lavori.<br />
Tra non più di tre mesi, sarà quindi possibile per ogni Collega, accedendo al “sito Web” del <strong>Collegio</strong>,<br />
consultare la mappa dell’impianto ed i Tipi di Frazionamento di tutti i Comuni <strong>della</strong> Provincia ed eventualmente<br />
stamparne estratti.<br />
CONVENZIONE<br />
L’anno <strong>2009</strong> (duemilanove) e questo dì 18 del mese di giugno, fra l’Agenzia del Territorio (C.F.<br />
80416110585), rappresentata dall’ing. Francesco Librizzi nato ad Alimena (PA) il 14.09.1952, (C.F.<br />
LBR FNC 52P14 A202A) in qualità di Direttore dell’Ufficio Provinciale di Como, ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />
e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como, rappresentato dal geom. Giuliano Medici nato<br />
a Bagnone (Ms) il 21/12/1948, nella sua qualità di Presidente delegato alla stipula del presente<br />
atto con Delibera del 11/06/<strong>2009</strong>, esecutiva ai sensi di legge.<br />
Premesso che<br />
- l’Agenzia del Territorio mira a semplificare l’accesso ai dati in suo possesso ed a garantirne la<br />
circolazione e la fruizione su supporti informatici;<br />
- il <strong>Collegio</strong>, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 11/06/<strong>2009</strong>, ha deliberato l’intendimento di<br />
voler procedere all’attività di scansione dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno 1999 regolarmente<br />
approvati e depositati presso questo Ufficio dell’ Agenzia del Territorio.<br />
Considerato<br />
che, alla luce delle premesse indicate e di altre finalità di carattere generale, appare opportuno procedere<br />
alla sottoscrizione di una convenzione che definisca la durata <strong>della</strong> stessa, le modalità e procedure<br />
di acquisizione dei tipi di frazionamento, i reciproci obblighi e garanzie.<br />
Tutto ciò premesso<br />
tra l’Agenzia del Territorio ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como,<br />
si conviene e si stipula quanto indicato ai successivi articoli.<br />
Art. 1<br />
Generale<br />
La premessa richiamata nel presente atto fa parte integrante del Protocollo d’Intesa e ne costituisce gli<br />
obiettivi di carattere generale.<br />
Art. 2<br />
Oggetto del protocollo d’intesa<br />
L’ Agenzia del Territorio ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como definiscono<br />
il presente protocollo per l’ acquisizione digitale dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno<br />
1999.<br />
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IL TRIANGOLO<br />
24<br />
CATASTO/TOPOGRAFIA<br />
Art. 3<br />
Durata del protocollo d’intesa<br />
La durata del Protocollo d’Intesa, calcolata in base ai tempi previsti e alle quantità da lavorare, come<br />
descritti in dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 8, è limitata al periodo delle<br />
attività e avrà la durata e validità fino al 31.12.<strong>2009</strong> .<br />
Al termine sarà effettuata una verifica delle attività svolte e, sulla base delle stesse oltre che sulle specifiche<br />
esigenze mirate ad una ordinata, puntuale e congruente conoscenza del territorio, potrà essere effettuata<br />
congiuntamente una riprogrammazione delle attività.<br />
Art. 4<br />
Acquisizione digitale dei tipi di frazionamento<br />
Per l’acquisizione digitale dei tipi di frazionamento, di cui all’art. 2, dovranno essere utilizzate le seguenti<br />
modalità operative:<br />
la disponibilità dei frazionamenti sarà accordata per lotti e per il tempo necessario all’acquisizione<br />
che, comunque, dovrà avvenire sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’ufficio all’uopo delegato;<br />
per la scansione, sarà utilizzato scanner piano in grado di restituire le immagini in formato TIFF, a<br />
colori, con risoluzione di 200 dpi e compressione di tipo LZW;<br />
l’eventuale rilascio dei tipi di frazionamento avverrà al responsabile o a persona del <strong>Collegio</strong> da lui<br />
delegata, che si assumerà tutte le responsabilità per i rischi connessi all’operazione;<br />
al termine dell’acquisizione, la riconsegna dei tipi avverrà con le stesse modalità <strong>della</strong> consegna,<br />
procedendo per il riscontro <strong>della</strong> presenza di tutti i tipi secondo l’elenco allegato al verbale di consegna<br />
e del loro stato d’integrità;<br />
la sottoscrizione <strong>della</strong> presente convenzione vale anche come rilascio di attestazione da parte del <strong>Collegio</strong><br />
che il prodotto conseguito non verrà commercializzato ricorrendo, in tal senso, i disposti di cui<br />
all’art. 1, comma 371, <strong>della</strong> legge 311/2004, come modificato dall’art. 1 comma 386, <strong>della</strong> Legge<br />
296/2006 sulla riutilizzazione commerciale dei dati ipocatastali.<br />
Le immagini digitali dei tipi di frazionamento ottenuti, potranno essere consultati dagli iscritti del <strong>Collegio</strong><br />
ma non stampati.<br />
Alla fine delle operazioni una copia del supporto informatico dovrà essere resa gratuitamente all’Agenzia<br />
del Territorio.<br />
Tutti gli oneri connessi alla digitalizzazione dei tipi sono a carico del <strong>Collegio</strong>.<br />
ART. 5<br />
Piano Tecnico - Economico<br />
Per l’attuazione del Piano è previsto a carico del <strong>Collegio</strong>, il seguente investimento:<br />
Ambito Lavori Costi Prodotti Ore Ore<br />
unitari Ente AdT<br />
Acquisizione Scansione € 1,20/cad n. 8.000 n. 200 --dei<br />
tipi di digitale dei<br />
frazionamento tipi di frazionamento<br />
Collaudo file raster € 50,00/h n. 2 n. 2<br />
Direzione lavori € 50,00/h n. 5 n. 1<br />
ART. 6<br />
Copertura finanziaria<br />
I costi unitari, a totale carico del <strong>Collegio</strong>, i tempi previsti e le quantità da lavorare sono descritti in<br />
dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 5.
ART. 7<br />
Coordinamento e collaudo dei lavori<br />
Le attività previste per l’attuazione del presente protocollo d’intesa saranno coordinate e collaudate<br />
da un nucleo di referenti designati dall’Agenzia del Territorio e dal <strong>Collegio</strong>.<br />
Fino al completamento delle attività, saranno definite congiuntamente le eventuali priorità delle lavorazioni<br />
da espletare, sulla base di un programma.<br />
ART. 8<br />
Modalità operative<br />
Le modalità operative delle attività descritte nel presente protocollo sono, in genere, da ricondursi<br />
a quanto previsto dalla normativa vigente e da specifiche tecniche già in uso per analoghe attività.<br />
Letto, approvato e sottoscritto<br />
per l’Agenzia del Territorio<br />
Il Direttore dell’U.P. di Como<br />
(ing. Francesco Librizzi)<br />
per il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei<br />
<strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />
(Il Presidente – Geom. Giuliano Medici)<br />
Edificio condominiale<br />
CATASTO/TOPOGRAFIA<br />
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IL TRIANGOLO<br />
26<br />
SICUREZZA<br />
Contenuti minimi<br />
PIANO OPERATIVO<br />
DELLA SICUREZZA (POS)<br />
Geom. WALTER ALBERTI<br />
Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento<br />
che deve essere redatto dal datore di lavoro<br />
prima di iniziare un’attività lavorativa e deve riportate<br />
le informazioni e i rischi relativi a quello specifico<br />
cantiere.<br />
La finalità del POS è quella di descrivere le attività<br />
da compiere e le misure di sicurezza che verranno<br />
adottate in termini di organizzazione, modalità operative<br />
e tecniche.<br />
Per queste motivazioni sarebbe opportuno, ai fini<br />
<strong>della</strong> sua reale efficacia, che la redazione del POS<br />
non sia vissuta come un mero adempimento amministrativo<br />
volto ad evitare sanzioni, ma come un<br />
documento essenziale ed indispensabile al fine di<br />
prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi. Il POS,<br />
lo ricordiamo deve essere sempre redatto da tutte<br />
le imprese (Imprese edili in genere, Impiantisti, Lattonieri,<br />
Fabbri, Falegnami,Vetrai, Imbianchini e tinteggiatori,<br />
Giardinieri, ecc.) che entrano in un cantiere<br />
temporaneo o mobile per svolgere la propria<br />
attività e per questo motivo deve essere sempre<br />
presente in cantiere.<br />
Il POS deve riportare almeno i seguenti contenuti<br />
minimi, indicati nell’ allegato XV - punto 3.2 - D.Lgs.<br />
81/2008:<br />
-omissisa)<br />
i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che<br />
comprendono:<br />
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi<br />
ed i riferimenti telefonici <strong>della</strong> sede legale e degli<br />
uffici di cantiere;<br />
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte<br />
in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori<br />
autonomi subaffidatari;<br />
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso,<br />
antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque,<br />
alla gestione delle emergenze in cantiere,<br />
del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,<br />
aziendale o territoriale, ove eletto o designato;<br />
4) il nominativo del medico competente ove previsto;<br />
5) il nominativo del responsabile del servizio di<br />
prevenzione e protezione;<br />
Cantiere edile<br />
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e<br />
del capocantiere;<br />
7) il <strong>numero</strong> e le relative qualifiche dei lavoratori<br />
dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori<br />
autonomi operanti in cantiere per conto <strong>della</strong><br />
stessa impresa;<br />
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza,<br />
svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo<br />
dall’impresa esecutrice;<br />
c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità<br />
organizzative e dei turni di lavoro;<br />
d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre<br />
e di altre opere provvisionali di notevole importanza,<br />
delle macchine e degli impianti utilizzati<br />
nel cantiere;<br />
e) l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi<br />
utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;<br />
f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore;<br />
g) l’individuazione delle misure preventive e protettive,<br />
integrative rispetto a quelle contenute nel<br />
PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi<br />
connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;<br />
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste<br />
dal PSC quando previsto;<br />
i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale<br />
forniti ai lavoratori occupati in cantiere;<br />
l) la documentazione in merito all’informazione ed<br />
alla formazione fornite ai lavoratori occupati in<br />
cantiere.
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Approfondimento tecnico sui materiali e sull’edilizia<br />
del prossimo futuro<br />
EDILIZIA<br />
SOSTENIBILE<br />
L’edilizia sostenibile, o eco-sostenibile,<br />
viene intesa come risposta<br />
al requisito generale <strong>della</strong> sostenibilità,<br />
ossia l’utilizzo delle risorse<br />
oggi disponibili (energia, acqua,<br />
materiali) in modo da salvaguardarne<br />
l’uso anche per il futuro.<br />
La stessa definizione può essere<br />
estesa anche alla salvaguardia ecologica<br />
in senso lato nel processo<br />
edilizio, comprendendo quindi<br />
anche lo sfruttamento razionale<br />
delle materie prime, l’uso corretto<br />
dei materiali da costruzione, il<br />
massimo riciclo degli scarti senza ridurre la qualità edilizia<br />
del costruito e la massima riduzione di qualsiasi<br />
forma d’inquinamento conseguente al processo costruttivo<br />
stesso (dalla estrazione e trasformazione delle<br />
materie prime in materiali edili, ivi compreso il consumo<br />
di energia per la loro produzione, fino alla demolizione<br />
del manufatto).<br />
Per la prima volta nelle nuove “Norme Tecniche per<br />
le Costruzioni” si consente l’utilizzo del calcestruzzo<br />
proveniente da demolizione di costruzioni a fine<br />
del loro ciclo di vita come componente primaria del<br />
calcestruzzo strutturale di nuovi interventi, con ciò<br />
favorendo il riutilizzo di questi scarti e contribuendo<br />
così alla eco-sostenibilità globale delle costruzioni.<br />
I principi dell’edilizia e dell’architettura eco-sostenibile<br />
si devono realizzare attraverso un approccio integrato<br />
alla progettazione e all’intero processo costruttivo, in<br />
cui l’organismo edilizio viene considerato come una totalità<br />
organizzata di materiali e di impianti, mirata a fini<br />
globali eco-sostenibili e non più come insieme di parti<br />
singole a sè stanti, di cui il tecnico, il progettista, il<br />
costruttore potrebbero non aver ancora individuato correttamente<br />
il peso e l’incidenza nelle costruzioni.<br />
Il processo costruttivo si dovrà sempre più organizzare<br />
in attività specialistiche, ma strettamente integrate<br />
fra loro, traducendosi in un fatto di cultura<br />
tecnica ed architettonica generalizzato, purtroppo<br />
non sempre percepito come tale, ma sucettibile certamente<br />
di sviluppi più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente.<br />
L’edilizia sostenibile non è più un fenomeno<br />
di nicchia, ma di massa; in un momento<br />
di flessibilità del mercato edilizio, il tecnico cerca<br />
un valore che si mantenga nel tempo.<br />
Edificio scolastico<br />
Seguendo qualche piccolo accorgimento si può<br />
pensare ad una nuova frontiera dell’edilizia eco-sostenibile,<br />
non solo con efficienza energetica ma anche<br />
scelta dei materiali e dei progetti.<br />
Risulta fondamentale in un progetto di questo tipo l’orientamento<br />
dell’edificio da realizzare, l’esposizione<br />
(verso Sud) va infatti studiata per consentire di sfruttare<br />
al massimo l’energia solare; inoltre con l’istallazione<br />
di una pompa di calore, grazie alle sonde geotermiche<br />
che arrivano fino a cento metri di profondità<br />
dove la temperatura è di 20 gradi, si è in grado di<br />
scambiare calore generando caldo e freddo.<br />
La raccolta dell’acqua piovana viene convogliata in<br />
una cisterna che servirà per il wc, l’irrigazione e i<br />
servizi, coprendo fino al 50% del fabbisogno. L’energia<br />
del sole viene sfruttata tramite i pannelli solari<br />
che possono essere utilizzati per produrre elettricità<br />
(fotovoltaico) o calore (solare termico). Il riciclo<br />
dell’aria con un sistema di areazione consente<br />
di ridurre l’impatto del condizionamento prelevando<br />
l’aria dall’esterno. L’ ipotesi di “giardino pensile”,<br />
oltre a fornire un isolamento termico, aiuta a<br />
combattere l’effetto serra.<br />
I materiali ecosostenibili come legno, pietra, vetro, riciclati<br />
e vernici a basso contenuto chimico offrono un<br />
costo e un rischio ridotto ma un risparmio elevato.<br />
Per l’interno si potrebbe optare per i “sensori antispreco”<br />
costituiti da una serie di sensori che disattivano<br />
l’illuminazione interna/esterna quando non<br />
necessaria, e così pure per il riscaldamento e l’utilizzo<br />
di elettrodomestici a basso consumo che<br />
consentono un notevole risparmio energetico.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
27
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
28<br />
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Deliberazione n° 46 del 26.06.2008 pubblicata sulla Gazzetta<br />
Ufficiale n° n° 178 del 31.07.2008.<br />
LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO<br />
DEI DATI DA PARTE DEI C.T.U.<br />
Da “Professione Geometra n° 02/09“<br />
Le “Linee guida in materia di trattamento dei dati<br />
personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti<br />
ausiliari del giudice e del pubblico ministero” del<br />
Garante per la protezione si rivolgono a tutti i professionisti<br />
che operano come consulenti tecnici<br />
d’ufficio o di parte nell’ambito di controversie civili<br />
e procedimenti penali.<br />
Le Linee guida trattano i seguenti argomenti:<br />
il rispetto dei principi di protezione dei dati personali;<br />
comunicazione dei dati;<br />
conservazione e cancellazione dei dati;<br />
misure di sicurezza;<br />
i consulenti tecnici di parte nei procedimenti giudiziario<br />
in particolare il Garante precisa che il<br />
Consulente di Parte:<br />
può trattare lecitamente i dati personali nei limiti<br />
in cui ciò è necessario per il corretto adempimento<br />
dell’incarico ricevuto dalla parte o dal suo<br />
difensore ai fini dello svolgimento delle indagini<br />
difensive di cui alla legge n. 397/2000 o, comunque,<br />
per far valere o difendere un diritto in<br />
sede giudiziaria (art. 11, comma 1, lett. a) e b));<br />
dati sensibili o giudiziari possono essere utilizzati<br />
solo se ciò è indispensabile;<br />
può acquisire e utilizzare solo i dati personali comunque<br />
pertinenti e non eccedenti rispetto alle<br />
finalità perseguite con l’incarico ricevuto, avvalendosi<br />
di informazioni personali e di modalità<br />
di trattamento proporzionate allo scopo perseguito<br />
(art. 11, comma 1, lett. d));<br />
salvi i divieti di legge posti a tutela <strong>della</strong> segretezza<br />
e riservatezza delle informazioni acquisite<br />
nel corso di un procedimento giudiziario (cfr.,<br />
ad esempio, l’art. 379-bis c.p.p.) e i limiti e i<br />
doveri derivanti dal segreto professionale e dal<br />
fedele espletamento dell’incarico ricevuto (cfr.<br />
artt. 380 e 381 c.p.), può comunicare a terzi dati<br />
personali solo ove ciò risulti necessario per finalità<br />
di tutela dell’assistito, limitatamente ai dati<br />
strettamente funzionali all’esercizio del diritto<br />
di difesa <strong>della</strong> parte e nel rispetto dei diritti e <strong>della</strong><br />
dignità dell’interessato e di terzi;<br />
relativamente ai dati personali acquisiti e trattati<br />
nell’espletamento dell’incarico ricevuto da una<br />
parte, assume personalmente le responsabilità e<br />
gli obblighi relativi al profilo <strong>della</strong> sicurezza prescritti<br />
dal Codice, relativamente sia alle “misure<br />
idonee e preventive” (art. 31) sia alle “misure minime”<br />
(artt. da 33 a 35 e disciplinare tecnico allegato<br />
B) al Codice; art. 169 del Codice); ove l’incarico<br />
comporti il trattamento con strumenti elettronici<br />
di dati sensibili o giudiziari, il consulente<br />
è tenuto a redigere il documento programmatico<br />
sulla sicurezza (art. 33, comma 1, Iett. g) e<br />
punto 19, del disciplinare tecnico allegato B));<br />
deve incaricare per iscritto gli eventuali collaboratori,<br />
anche se adibiti a mansioni di carattere<br />
amministrativo, che siano addetti alla custodia<br />
e al trattamento, in qualsiasi forma, dei dati<br />
personali (art. 30 del Codice), impartendo loro<br />
precise istruzioni sulle modalità e l’ambito del<br />
trattamento loro consentito e sulla scrupolosa<br />
osservanza <strong>della</strong> riservatezza dei dati di cui vengono<br />
a conoscenza.<br />
Condominio a Bulgarograsso
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Da “Consulente Immobiliare n° 830-<strong>2009</strong>”<br />
LA FIGURA DEL CONSULENTE<br />
TECNICO DI PARTE<br />
di PAOLO FREDIANI<br />
Il consulente tecnico di ufficio deve garantire alle<br />
parti la possibilità d’intervento nel corso <strong>della</strong> propria<br />
attività. Per questo, generalmente le parti si affidano<br />
a propri consulenti tecnici che vengono nominati<br />
all’uopo.<br />
Il consulente tecnico di parte svolge, nell’ambito<br />
<strong>della</strong> consulenza tecnica di ufficio affidata all’esperto<br />
del giudice, un compito che lo assimila a<br />
quello del legale, avendo la funzione di assistere la<br />
parte che lo ha nominato con le proprie competenze<br />
e cognizioni tecniche. Mentre l’avvocato può definirsi<br />
un difensore giurista, il CTP può identificarsi<br />
come un difensore tecnico.<br />
Dal punto di vista rituale, al consulente tecnico di<br />
parte sono riservate le attività di:<br />
- partecipazioni alle udienze quando vi partecipi<br />
il CTU;<br />
- partecipazioni alla camera di consiglio qualora<br />
vi partecipi il CTU;<br />
- assistenza alle operazioni peritali condotte dal<br />
CTU;<br />
- possibilità di presentare osservazioni e istanze<br />
nel corso delle attività peritali.<br />
Dal punto di vista meramente pratico le attività del<br />
tecnico di parte spesso si riducono alla sola partecipazione<br />
alle operazioni peritali ove, nel concreto,<br />
egli esprime la volontà <strong>della</strong> parte di vedere<br />
riconosciuti gli istituti del contraddittorio e diritto<br />
alla difesa. Nel corso delle attività, il consulente tecnico<br />
di ufficio è tenuto, a norma dei citati istituti,<br />
svolgere le proprie attività con la presenza dei consulenti<br />
tecnici delle parti ovvero delle parti e/o dei<br />
legali, ove i consulenti non siano nominati. Pertanto<br />
deve:<br />
- garantire la partecipazione diretta nel corso delle<br />
attività da lui compiute o da un proprio esperto<br />
ovvero deve comunicare, nelle forme rituali,<br />
le iniziative intraprese affinché i consulenti<br />
di parte possano partecipare direttamente. Ciò<br />
anche quando, per la conduzione di accerta-<br />
menti specialistici, il consulente del giudice si<br />
avvalga dell’opera di uno specialista esperto nel<br />
settore.<br />
Naturalmente le operazioni alle quali i consulenti sono<br />
invitati saranno quelle di natura istruttoria ovvero<br />
quelle dove vi sono da assumere notizie o svolgere<br />
accertamenti di rilievo per l’opera del consulente<br />
mentre possono essere delegate al solo consulente<br />
quelle di natura accessoria;<br />
- informare i consulenti di parte di ogni iniziativa<br />
intrapresa o che si intenda intraprendere connessa<br />
ai quesiti. Ciò anche per raccogliere eventuali<br />
suggerimenti o idee che possano soddisfare<br />
opzioni alternative (tentativo e conciliazione);<br />
- consentire la possibilità di osservare e produrre<br />
istanze in relazione all’attività in svolgimento<br />
o in indirizzo a quelle programmate come<br />
pure istanze concernenti le questioni oggetto<br />
d’indagine peritale. Ciò non significa esporsi<br />
alle pressioni delle parti ma garantire a<br />
queste, mediante l’attività dei propri consulenti<br />
di parte, la possibilità d’intervenire in modo<br />
propositivo per la maggior completezza delle<br />
indagini peritali;<br />
- consegnare ai consulenti di parte copia di tutti<br />
i documenti acquisiti nel corso delle attività ovvero<br />
quelli prodotti dalle parti, affinché abbiano<br />
la possibilità di sviluppare la propria attività sulla<br />
medesima documentazione in possesso dell’esperto<br />
del giudice;<br />
- concedere termine per la produzione di memorie<br />
tecniche di osservazione e successivo termine<br />
per le repliche verificando lo scambio <strong>della</strong><br />
produzione e favorendo così, in concreto, il riconoscimento<br />
alle parti del contraddittorio e del<br />
diritto alla difesa.<br />
Solo con una simile condotta il consulente di ufficio<br />
è in grado di garantire l’assolvimento delle regole<br />
processuali poste a tutela del diritto alla difesa<br />
determinando, altresì, le condizioni per portare<br />
a termine nel miglior modo l’incarico, prevenendo<br />
inoltre la possibile chiamata a chiarimenti<br />
<strong>della</strong> parte.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
29
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
30<br />
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Approfondimento tecnico<br />
STABILITÀ STRUTTURALE<br />
APPROFONDIMENTO SUL CONSOLIDAMENTO<br />
SISMICO DI UNA CHIESA A MORNICO (BG)<br />
Dott. Ing. CHRISTIAN AMIGONI<br />
La Chiesa di S.Andrea a Mornico al Serio, in provincia<br />
di Bergamo, presentava da diversi anni lesioni<br />
e deformazioni che destavano molta preoccupazione.<br />
A seguito del terremoto del 24 Novembre<br />
2004 (con epicentro a Salò in provincia di Brescia)<br />
si è osservata la caduta di calcinacci ed un aumento<br />
delle lesioni soprattutto sulle volte. Questi fenomeni<br />
hanno indotto la parrocchia ad effettuare delle indagini<br />
per valutarne e verificarne la stabilità strutturale.<br />
Nella fase iniziale di progetto si è studiata attentamente<br />
la struttura ed è emerso che il problema primario<br />
risiedeva nelle fondazioni. A tal proposito è<br />
stata messa a punto un’analisi approfondita per individuare<br />
le cause a monte del problema ed elaborare<br />
le soluzioni necessarie al consolidamento.<br />
La facciata principale presentava un importante cedimento<br />
ed un conseguente cinematismo di ribaltamento.<br />
È stata condotta un’approfondita ricerca storica per<br />
recuperare dati di progetto, informazioni su materiali<br />
utilizzati e le tecniche costruttive adottate dalla<br />
quale è emerso che, in epoca medioevale, in corrispondenza<br />
<strong>della</strong> Chiesa c’era un castello il cui fossato<br />
giaceva proprio in corrispondenza del tracciato<br />
attuale <strong>della</strong> facciata principale.<br />
È stato così necessario effettuare ricerche mediante<br />
prove penetrometriche e carotaggi sul terreno in alcuni<br />
punti strategici del perimetro, i risultati ottenuti<br />
hanno confermato che in corrispondenza <strong>della</strong> facciata<br />
principale c’è la presenza di uno strato di terreno<br />
limoso ed altamente comprimibile, mentre nelle<br />
altre zone sono presenti terreni con discrete caratteristiche<br />
meccaniche.<br />
I dati ed i coefficienti di sicurezza geotecnica in relazione<br />
ai carichi statici e sismici sono stati definiti<br />
dall’Ing. Prof. Claudio di Prisco docente di geotecnica<br />
al Politecnico di Milano.<br />
L’intervento ha previsto lo studio e la relativa messa<br />
in opera di circa 200 micropali ad una profon-<br />
Ipotetica pianta medievale<br />
dità di 12 metri al fine di superare lo strato limoso<br />
facilmente comprimibile ed in questo modo<br />
scaricare il peso <strong>della</strong> struttura sul terreno sottostante<br />
avente caratteristiche di portanza idonea.<br />
Dopo aver messo in opera micropali si è realizzato<br />
un cordolo di cemento armato fibrorinforzato<br />
con lo scopo primario di legare tutti i pali inglobandoli<br />
nei tratti terminali superficiali e di permettere<br />
una adeguata connessione con le murature<br />
<strong>della</strong> chiesa.<br />
Si è dovuta individuare la tecnica più idonea per<br />
connettere i cordoli alle murature <strong>della</strong> Chiesa, o-<br />
Piante sovrapposte <strong>della</strong> Chiesa e Castello
perazione indispensabile per garantire che i carichi<br />
delle strutture finissero sui micropali di fondazione.<br />
Si è sviluppata una tecnica di precompressione trasversale<br />
che sfrutta l’effetto reciproco di attrito tra<br />
cordolo e muratura. A tal fine sono stati eseguiti dei<br />
piccoli fori del raggio di 7 cm in cui sono stati inseriti<br />
trefoli di acciaio armonico. Tale tecnica ha permesso<br />
di ridurre le vibrazioni e i rischi di danneggiamento<br />
degli affreschi durante le fasi esecutive dei<br />
lavori.<br />
Per valutare l’omogeneità <strong>della</strong> muratura si sono eseguite<br />
prove radar e prove soniche, per verificare<br />
le reali caratteristiche meccaniche <strong>della</strong> muratura<br />
sono state effettuate prove di compressione a breve<br />
e a lungo termine con piastre in acciaio. Queste<br />
prove si sono rivelate essenziali in fase progettuale<br />
al fine di individuare le modalità di realizzazione<br />
più idonee dell’intervento.<br />
Chiesa di Sant’Andrea<br />
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Per bloccare in modo definitivo il cinematismo di ribaltamento<br />
<strong>della</strong> facciata è stata messa in opera una<br />
cerchiatura esterna realizzata con nastri in materiale<br />
composito (fibre di carbonio) mimetizzati in<br />
alcune decorazioni in mattoni pieni presenti sulla<br />
facciata <strong>della</strong> chiesa.<br />
Per il consolidamento delle volte si è invece optato<br />
per l’applicazione all’estradosso di nastri in materiale<br />
composito aventi lo scopo di migliorare il<br />
comportamento strutturale.<br />
Nel corso dell’intervento si sono riscontrate difficoltà<br />
progettuali ed operative, in quanto si doveva operare<br />
su un edificio storico ed in precarie condizioni<br />
di stabilità strutturale con pareti di dimensione e<br />
peso notevoli e ricche di affreschi.<br />
Il progetto ha previsto la stesura delle tavole dei degradi<br />
matrici richiesti dalla Soprintendenza necessari<br />
per eseguire un intervento generale e completo<br />
di restauro <strong>della</strong> Chiesa.<br />
Tale Chiesa di S.Andrea (costruita agli inizi del XX<br />
secolo in sostituzione <strong>della</strong> precedente voluta da<br />
S.Carlo Borromeo nel 1575) è stata consacrata nel<br />
1929 da Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, futuro<br />
Papa Giovanni XXIII.<br />
Progettisti:<br />
Arch. Diego Tiraboschi - Bergamo<br />
Ing. Christian Amigoni - Calolziocorte (Lc)<br />
Impresa:<br />
Pandini - Bergamo<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
31
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
32<br />
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />
Approfondimento tecnico<br />
LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”<br />
LA COPERTURA CON LA SICUREZZA DEL TETTO<br />
A FALDA CON UNA FINITURA DI PREGIO<br />
La nuova copertura a doppia pendenza associa la<br />
collaudata caratteristica del tradizionale tetto a falda<br />
con una gradevole finitura interna.<br />
L’elemento principale è costituito da una trave in<br />
c.a. ad ala larga inferiore a doppia pendenza di falda<br />
del 7% - possibili luci da coprire da 12 a 30 metri<br />
- al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura<br />
piana in c.a. <strong>della</strong> larghezza di 2,5 metri e l’altezza<br />
del colmo varia da 83 a 146 cm.<br />
Si sta diffondendo l’utilizzo di tale copertura già da<br />
qualche anno, vista la possibilità di coprire luci importanti<br />
con sovraccarichi adeguati ad ogni esigenza.<br />
Varie le tipologie realizzative, poichè ci sono svariate<br />
possibilità : la copertura con elementi accostatati,<br />
quella con elementi intervallati da lastrina in<br />
c.a. e la copertura con elementi intervallati da lucernario.<br />
Ci sono varie possibilità di posizionamento rispetto<br />
alla trave di banchina ed al pannello di tamponamento:<br />
con travi di banchina a sezione a I (soluzione<br />
standard) oppure travi di sezione a L o T rovescio<br />
(ideale per altezze ridotte).<br />
Tali tegoli sono la naturale evoluzione <strong>della</strong> tradizionale<br />
capriata a doppia pendenza; essi permettono<br />
di unire i vantaggi e la versatilità del tetto a fal-<br />
Sezione tipo dell’elemento<br />
de al pregio di una finitura interna di minore impatto<br />
visivo.<br />
L’aspetto interno è un plafone piano, continuo, che<br />
si presta ad una finitura imbiancata, che dona una<br />
notevole ed omogenea luminosità agli ambienti.<br />
La realizzazione di gronde a sbalzo e di edifici fuori<br />
squadra non pone alcun problema.<br />
La particolare geometria dell’elemento permette di<br />
realizzare coperture con elevati valori di resistenza<br />
al fuoco, caratteristica sempre più decisiva nella<br />
progettazione di edifici non solo industriali, ma anche<br />
direzionali e commerciali.<br />
Si ringrazia per l’utilizzo del materiale:<br />
S&T Varese Prefabbricati - Induno Olona (VA)<br />
Assonometria dell’elemento a doppia pendenza al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura
Servizio di posta elettronica certificata gratuito per tutti<br />
i geometri iscritti alla Cassa di Previdenza.<br />
LA POSTA ELETTRONICA<br />
CERTIFICATA<br />
Nell’ottica di ampliare i servizi in favore dei geometri<br />
liberi professionisti e di permettere loro di adeguarsi<br />
alle nuove norme dettate dal decreto anti-crisi, convertito<br />
in legge n. 2 del 28/01/<strong>2009</strong>, che prevede per<br />
tutti i professionisti iscritti agli Albi professionali l’obbligo<br />
di dotarsi, entro un anno dalla data di entrata<br />
in vigore <strong>della</strong> norma (28/11/<strong>2009</strong>), di una casella<br />
di Posta Elettronica Certificata (PEC) o sistema<br />
analogo e comunicarne l’indirizzo al collegio di appartenenza,<br />
il Consiglio Nazionale dei <strong>Geometri</strong> e<br />
dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> (CNG) e la Cassa Italiana di<br />
Previdenza ed Assistenza dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti<br />
(CIPAG) mettono a disposizione di tutti<br />
gli iscritti, la possibilità di attivare e utilizzare in modo<br />
totalmente gratuito, una casella di Posta Elettronica<br />
Certificata (P.E.C.), denominata “geopec.it”<br />
La PEC è un servizio che disciplina I’uso <strong>della</strong> posta<br />
elettronica (e-mail) tra le pubbliche amministrazioni,<br />
le aziende e i privati cittadini dando valore<br />
legale alle E-mail scambiate, sostituendo le tradizionali<br />
notifiche a mezzo postale (raccoman-date<br />
con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore<br />
giuridico delle ricevute.<br />
La PEC funziona esattamente come una normale<br />
casella E-mail ma ha in sé alcuni vantaggi che la<br />
posta elettronica tradizionale non ha.<br />
AI di là dei vantaggi che il suo utilizzo può apportare<br />
nello scambio di informazioni tra iscritto, CNG,<br />
CIPAG, <strong>Collegio</strong> di appartenenza e viceversa, la<br />
PEC rappresenta un utile strumento di lavoro per i<br />
Professionisti poiché il suo impiego può essere esteso,<br />
ad esempio, alla trasmissione di informazioni/comunicazioni<br />
con le Pubbliche Amministrazioni,<br />
con i fornitori e i clienti, con i propri collaboratori.<br />
È, più in generale, un servizio utile alla trasmissione<br />
di tutte quelle comunicazioni che necessitano<br />
di “certezza”.<br />
Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra il<br />
Consiglio Nazionale dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong><br />
<strong>Laureati</strong> (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed<br />
Assistenza dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti (CI-<br />
PAG), che al fine di sostenere e promuovere l’utilizzo<br />
<strong>della</strong> posta elettronica certificata, hanno rag-<br />
NOTIZIE UTILI<br />
giunto con la società Aruba PEC S.p.A., società certificata<br />
e leader del mercato, un accordo commerciale<br />
per assicurare alla categoria dei geometri l’attivazione<br />
e l’utilizzo gratuito, di una casella di posta<br />
elettronica certificata (PEC), per i prossimi tre<br />
anni.<br />
La casella PEC attivata dall’iscritto diverrà il canale<br />
privilegiato per tutte le comunicazioni istituzionali<br />
da parte <strong>della</strong> Cassa.<br />
Istruzioni per l’uso<br />
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema<br />
di posta elettronica nel quale al mittente viene fornita<br />
documentazione elettronica, con valenza legale,<br />
attestante l’invio e la consegna di documenti informatici.<br />
La PEC è nata con l’obiettivo di trasferire su digitale<br />
il concetto di Raccomandata con Ricevuta di<br />
Ritorno.<br />
Attraverso la PEC chi invia una e-mail ha la certezza<br />
dell’avvenuta (o mancata) consegna del proprio<br />
messaggio e dell’eventuale documentazione allegata.<br />
Come funziona<br />
1. il mittente (possessore di una casella di PEC) invia<br />
un messaggio ad un altro utente certificato;<br />
2. il gestore mittente invia una ricevuta di accettazione<br />
(che certifica l’istante di invio);<br />
3. il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio<br />
certificato che lo racchiude in una busta<br />
di trasporto e vi applica una firma elettronica in<br />
modo da garantirne l’inalterabilità. Fatto questo<br />
indirizza Il messaggio al gestore di PEC destinatario;<br />
4. il gestore di PEC di destinazione verifica la firma<br />
e consegna il messaggio di trasporto al destinatario;<br />
5. una volta consegnato il messaggio il gestore<br />
PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta<br />
consegna all’utente mittente che può essere<br />
quindi certo che il suo messaggio è giunto a<br />
destinazione;<br />
6. la ricevuta di avvenuta consegna viene depositata<br />
nella casella PEC del mittente.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
33
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
34<br />
NOTIZIE UTILI<br />
Che cosa cambia per l’iscritto nell’utilizzo <strong>della</strong><br />
PEC<br />
1. l’iscritto vede la casella di PEC come una normale<br />
casella di posta elettronica;<br />
2. può utilizzare un qualsiasi cliente di posta (Thunderbird,<br />
Outlook, Outlook Express,Eudora, …);<br />
3. può utilizzare la web mail;<br />
4. non ha bisogno di installare alcun software;<br />
5. per ogni spedizione i! mittente riceve (unica novità):<br />
- una ricevuta di accettazione (certifica l’Istante<br />
di invio);<br />
- una ricevuta di avvenuta consegna (certifica l’istante<br />
di consegna a destina-zione).<br />
I vantaggi<br />
1. gratuità del servizio;<br />
2. economicità (traffico illimitato, risparmio di tempo);<br />
3. velocità di consegna (tempi di consegna<br />
azzerati);<br />
4. semplicità d’uso (è come una<br />
casella tradizionale, non è necessario<br />
alcun software aggiuntivo);<br />
5. validità legale tra caselle PEC<br />
(le ricevute rappresentano una<br />
prova legale, non ripudio <strong>della</strong><br />
mali consegnata);<br />
6. sicurezza (canali<br />
di trasmissione sicuri,<br />
inalterabilità<br />
dei messaggi, identificazione<br />
del<br />
titolare).<br />
Come si attiva?<br />
l’iscritto, dalla sezione<br />
Area Riservata del sito<br />
<strong>della</strong> Cassa, sceglie<br />
“Servizi Previdenziali<br />
On-Line” e clicca sul<br />
pulsante “Posta Elettronica<br />
Certificata”;<br />
1. verranno visualizzate<br />
le condizioni di<br />
utilizzo (che potranno<br />
essere<br />
stampate);<br />
2. il geometra, lette le<br />
condizioni di utilizzo,<br />
appone un segno<br />
di spunta nell’appositocheck-<br />
box di accettazione e conferma “operazione di<br />
attivazione <strong>della</strong> PEC inserendo il proprio codice<br />
PIN (16 caratteri);<br />
3. il sistema informatico <strong>della</strong> Cassa <strong>Geometri</strong>, attraverso<br />
il gestore <strong>della</strong> PEC, provvede alla creazione<br />
<strong>della</strong> casella di posta elettronica certificata<br />
comunicandone immediatamente all’iscritto,<br />
l’indirizzo e la relativa password (modificabile) per<br />
l’accesso.<br />
Per maggiori Informazioni sull’argomento consultare<br />
Il sito www.cassageometri.it.<br />
Roma, Montecitorio
NOTIZIE UTILI<br />
Gli Ordini Professionali e l’ANCE scrivono agli Uffici Tecnici<br />
dei Comuni<br />
TITOLI ABILITATIVI - RILASCIO COPIE<br />
Como, 11 giugno <strong>2009</strong><br />
OGGETTO: Titoli abilitativi - Rilascio copie<br />
Ai Sindaci<br />
Ai Responsabili dei Servizi Tecnici<br />
Ai Responsabili dello S.U. Edilizia<br />
dei Comuni <strong>della</strong> Provincia di Como<br />
Loro sedi<br />
L’art 29, comma 1 del D.L.vo 380/2001, stabilisce - fra l’altro - che sono responsabili <strong>della</strong> conformità<br />
delle opere al permesso di costruire rilasciato, oltre che il titolare del permesso di costruire, anche il costruttore<br />
e il direttore dei lavori.<br />
L’art. 41, comma 1 <strong>della</strong> L.R. 12/2005 parifica al permesso di costruire la Dia.<br />
Risulta, pertanto, necessario che, ai fini <strong>della</strong> richiamata responsabilità, siano consegnate, da parte delle<br />
committenti, sia al D.L. che all’impresa esecutrice delle opere, copie autentiche dei titoli abilitativi (permesso<br />
di costruire o Dia) complete delle tavole di progetto.<br />
Pertanto si invitato le SS.LL a rilasciare, a richiesta dei titolari dei titoli abilitativi:<br />
a) copie autentiche del permesso di costruire, corredato dagli atti di progetto approvato, nonché delle<br />
autorizzazioni endoprocedimentali eventualmente rilasciate;<br />
b) copia autentica <strong>della</strong> DlA da cui risulti la data del ricevimento, l’attestazione <strong>della</strong> chiusura del procedimento<br />
come previsto dall’art 42, comma 10 L.R 12/2005, nonché l’elenco di quanto presentato a corredo<br />
del progetto, l’attestazione del professionista abilitato, nonché gli atti di assenso eventualmente necessari<br />
(come da art. 42, comma 7 LR. 12/2005).<br />
Gli atti e i progetti, in forma autentica, saranno allegati come parte integrante dei contratti d’appalto diretti<br />
alla esecuzione delle opere previste nei titoli abilitativi.<br />
Si auspica una fattiva collaborazione, si ringrazia e si porgono cordiali saluti.<br />
Ance Como Ordine Ingegneri<br />
Il Presidente Il Presidente<br />
Ordine Architetti <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong><br />
Il Presidente Il Presidente<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
35
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
36<br />
NOTIZIE UTILI<br />
Competenze esclusive degli agronomi, periti agrari e geometri<br />
LIQUIDAZIONE DANNI<br />
DA CALAMITÀ NATURALI<br />
Geom. WALTER ALBERTI<br />
I Consigli Nazionali dei dottori Agronomi e Forestali, dei <strong>Geometri</strong> e dei Periti Agrari hanno formulato un<br />
invito a vigilare<br />
sull’attività professionale di perito estimatore danni da calamità naturale, affinché detta attività professionale<br />
sia svolta esclusivamente dai dott. Agronomi e Forestali, dai <strong>Geometri</strong> e dai Periti Agrari: uniche<br />
figure professionali alle quali è riconosciuta la competenza in materia.<br />
Si riporta di seguito il testo <strong>della</strong> lettera redatta dai suddetti ordini professionali:<br />
CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE<br />
DOTT. AGRONOMI e DOTT. FORESTALI<br />
CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI<br />
E GEOMETRI LAUREATI<br />
CONSIGLIO NAZIONALE PERITI AGRARI<br />
E PERITI LAUREATI
Spett. ANIA<br />
Spett. ASNACODI<br />
Spett.li Compagnie di Assicurazione<br />
Ordini Prov.li dei Dott.ri Agronomi e Forestali<br />
Collegi Prov.li dei <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />
Collegi Prov.li dei Periti Agrari e dei Periti<br />
Agrari <strong>Laureati</strong><br />
NOTIZIE UTILI<br />
OGGETTO: incarichi ai Periti per la liquidazione dei danni da calamità naturali - Invito a vigilare<br />
per prevenire forme di abusi nello svolgimento <strong>della</strong> attività professionale.<br />
I Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi e Forestali, dei <strong>Geometri</strong> e dei Periti Agrari, fino dagli anni<br />
‘80, hanno avvertito la necessità di costituire, il Comitato Interprofessionale Periti Estimatori Danni da Calamità<br />
Naturali quale organismo di collegamento e valorizzazione delle attività dei Periti.<br />
Funzione precipua del Comitato è quella di curare lo sviluppo dell’attività peritale garantendo il rispetto<br />
delle norme deontologiche e fornendo qualificati contributi tecnici e formativi, nel rispetto delle specificità<br />
professionali dei singoli professionisti, per ottenere un miglioramento prestazionale a tutto vantaggio<br />
dell’utenza ed a garanzia dell’interesse pubblico.<br />
In relazione agli incarichi i Consigli Nazionali scriventi ritengono di dover chiarire alcuni aspetti delicati<br />
che ineriscono la competenza e la titolarità dell’esercizio dell’attività peritale.<br />
In ordine alla specifica competenza il Ministero di Grazia e Giustizia si era puntualmente espresso con<br />
nota 20/12/1994 n. 4403/1778, uff. VII, con cui riteneva competenti in materia i Dottori Agronomi e Forestali,<br />
i <strong>Geometri</strong> ed i Periti Agrari, per cui, risulta incongruo il tentativo di coinvolgere altre figure professionali<br />
nella attività di qualificazione e di liquidazione danni da Calamità Naturali.<br />
L’espediente, di recente utilizzato, da alcune Compagnie di Assicurazione, di estendere a figure diverse<br />
le competenze specifiche, è destituito, alla luce del richiamato parere ministeriale, di ogni fondamento<br />
tecnico e giuridico.<br />
L’equipollenza dei titoli di studio può solo essere stabilita con uno specifico provvedimento, di norma<br />
si tratta di un decreto ministeriale, che, contestualemnte, chiarisca anche per quali finalità sia stata<br />
disposta l’eventuale equipollenza.<br />
La titolarità dell’esercizio dell’attività professionale è, quindi, riservata solo ed esclusivamente ai Dottori<br />
Agronimi e Forestali, ai <strong>Geometri</strong> ed ai Periti Agrari, purchè abilitati allo svolgimento <strong>della</strong> professione<br />
ai sensi delle norme vigenti.<br />
Si invitano, perciò, per quanto innanzi esposto, il Sigg. Presidenti degli Ordini e dei Collegi provinciali,<br />
l’ANIA, l’ASNACODI, e le Campagnie di Assicurazione a vigore per evitare che vengano incaricati<br />
soggetti diversi, non in possesso delle necessarie qualificazioni professionali e, contemporaneamente,<br />
a garantire il dovuto controllo ai fine di assicurare la completa rispondenza del perito professionista a quanto<br />
previsto dalle disposizioni deontologiche adottate da ogni categoria.<br />
Nel caso in cui gli Organismi professionali locali (Ordini e Collegi provinciali) venissero a conoscenza<br />
di attività peritali affidate a figure professionali diverse da quelle legittimate, sono invitati ad informare<br />
tempestivamente gli scriventi ed a valutare l’opportunità di sporgere denuncia per l’esercizio abusivo di<br />
una delle tre professioni regolamentate che, per legge, sono titolate a quantificare i danni causati da calamità<br />
naturali.<br />
I Presidenti dei Consigli Nazionali<br />
dei Dottori Agronomi e Forestali<br />
(Dr. Andrea Sisti)<br />
<strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />
(Geom. Fausto Savoldi)<br />
Periti Agrari e Periti Agrari <strong>Laureati</strong><br />
(Per. Agr. Andrea Bottaro)<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
37
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
38<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
COLLEGIO<br />
DEI GEOMETRI<br />
E DEI<br />
GEOMETRI LAUREATI<br />
DELLA<br />
PROVINCIA<br />
DI COMO<br />
Via Recchi 2<br />
22100 Como<br />
tel 031/261298<br />
fax. 031/271287<br />
e-mail: info@collegiogeometri.como.it<br />
pec: collegio.como@geopec.it<br />
url: http://www.collegiogeometri.como.it<br />
ORARIO<br />
DI APERTURA<br />
DEGLI UFFICI<br />
Lunedì 9.00-12.00<br />
Martedì 9.00-12.00 15.00-17.00<br />
Mercoledì 9.00-12.00<br />
Giovedì 9.00-12.00 15.00-17.00<br />
Venerdì 9.00-12.00<br />
Sabato chiuso<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici e il Segretario geom. Angelo Tavecchio<br />
ricevono su appuntamento tutti i venerdì mattina.<br />
Per l’appuntamento contattare la segreteria del <strong>Collegio</strong>:<br />
tel. 031/261298 - fax. 031/271287
Per poter assolvere in modo responsabile e costruttivo<br />
agli incarichi assunti nell’interesse di tutti<br />
gli iscritti al <strong>Collegio</strong>, i consiglieri ed i componenti<br />
le Commissioni, i Gruppi di lavoro e le Rappresentanze,<br />
oltre alla normale partecipazione alle sedute<br />
del Consiglio e delle Commissioni, devono partecipare<br />
a <strong>numero</strong>si ed impegnativi incontri, seminari<br />
e convegni.<br />
APRILE <strong>2009</strong><br />
2 I geomm. Medici Giuliano, Tavecchio Angelo,<br />
Dilda Ferruccio, Gaffuri Giuseppe,<br />
Lambrughi Giandomenico, Limonta Luca,<br />
Mella Oscar e Porta Raffaella hanno partecipato<br />
alla 3° Assemblea dei Presidenti a<br />
Roma<br />
18 Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla<br />
riunione per il Progetto Regionale condivisione<br />
mappe presso il <strong>Collegio</strong> geometri di<br />
Milano<br />
27 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha<br />
partecipato alla riunione <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />
Lombarda presso il <strong>Collegio</strong> geometri<br />
di Milano<br />
MAGGIO <strong>2009</strong><br />
5 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />
alla riunione <strong>della</strong> Commissione valutazione<br />
corso amministratori a Como<br />
9 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />
alla riunione dei Delegati<br />
19<br />
C.I.P.A.G.L.P. del Nord presso il <strong>Collegio</strong><br />
geometri di Bologna<br />
Il geom. Mascetti Corrado e il geom. Porta<br />
Raffaella hanno partecipato alla Riunione <strong>della</strong><br />
Commissione Nazionale Lavori pubblici e<br />
sicurezza a Roma<br />
20 Il geom. Mascetti Corrado ha partecipato alla<br />
riunione <strong>della</strong> Commissione Listino Prezzi<br />
presso la Camera di Commercio di Como<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
L’elenco delle presenze di Consiglieri e Collaboratori ad incontri,<br />
seminari e convegni<br />
ABBIAMO PARTECIPATO A...<br />
22 Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla<br />
riunione <strong>della</strong> Commissione Catasto Comitato<br />
Regionale <strong>della</strong> Lombardia presso il <strong>Collegio</strong><br />
geometri di Varese<br />
29 Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipato<br />
alla cerimonia per la premiazione degli<br />
iscritti al <strong>Collegio</strong> di Mantova<br />
GIUGNO <strong>2009</strong><br />
2 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato<br />
alla cerimonia per la premiazione degli<br />
iscritti al <strong>Collegio</strong> di Bergamo<br />
5 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato<br />
alla cerimonia per la premiazione degli<br />
iscritti al <strong>Collegio</strong> di Cremona<br />
24- Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato al<br />
25 Convegno Nazionale SIFET a Mantova<br />
29 Il Presidente geom. Medici Giuliano ed il Segretario<br />
geom. Angelo Tavecchio hanno<br />
partecipato alla riunione <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />
Lombarda presso il <strong>Collegio</strong> geometri<br />
di Milano<br />
LUGLIO <strong>2009</strong><br />
2 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />
alla cerimonia per l’80° Anniversario<br />
delle professioni di geometra, perito agrario<br />
e perito industriale a Roma<br />
4 Il Presidente geom. Medici Giuliano e il geom.<br />
Dilda Ferruccio hanno partecipato all’incontro<br />
per visionare le mappe rasterizzate del Polo<br />
Catastale di Montihiari (Bs)<br />
6 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />
alla riunione dei delegati C.I.P.A.G.L.P.<br />
presso il <strong>Collegio</strong> geometri di Monza e Brianza<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
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2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
40<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
Delibere del Consiglio Direttivo<br />
SUNTO DELLE DELIBERE<br />
PIÙ SIGNIFICATIVE<br />
RIUNIONE DEL 12 MARZO <strong>2009</strong><br />
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />
risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />
1045 geometri.<br />
Approvazione preventivo di spesa ed incarico per<br />
scansione mappe all’impianto<br />
Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, comunica che<br />
nel bilancio preventivo <strong>2009</strong> è stata preventivata una<br />
spesa pari a € 21.600,00.<br />
Il geom. Ferruccio Dilda comunica che per le mappe<br />
all’impianto si può partire immediatamente al costo<br />
di € 9.150,00 più IVA fermo restando la verifica<br />
del <strong>numero</strong> dei fogli n. 3050 che varierà l’importo<br />
in eccesso o in difetto pari ad € 3 (tre) a foglio.<br />
Il Consiglio Direttivo delibera di approvare la bozza<br />
predisposta dal geom. Dilda fino all’art. 4, di sospendere<br />
invece la decisione per i 700 € forfettari<br />
e l’importo di 1,50 € ogni iscritto per l’iscrizione al<br />
sito predisposto per la diffusione a livello regionale<br />
delle mappe all’impianto.<br />
Il Consiglio Direttivo approva l’iniziativa e da incarico<br />
al geom. Ferruccio Dilda di modificare la bozza<br />
di contratto e autorizza fin d’ora il Presidente a<br />
firmarne la stesura definitiva del medesimo.<br />
Bilancio preventivo 2008: sistemazione residui<br />
Il Tesoriere geom. Mascetti Corrado, comunica che<br />
sono stati riordinati i residui degli anni precedenti:<br />
IMPEGNI<br />
CANCELLATI<br />
uscite per gli Organi dell’Ente € -721,71 (impegni non più dovuti)<br />
stipendi personale € -1416,86 (impegni duplicati)<br />
liquidazione parcelle € -413,25 (impegni duplicati)<br />
CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO<br />
€ -1544,10 impegni duplicati<br />
totale impegni € -4095,92<br />
ACCERTAMENTI<br />
CANCELLATI<br />
Credito CIPAGLP aula informatica € -340,92 (differenza in esubero)<br />
Tasse 1 a iscrizione € -103,30 (accertamenti duplicati)<br />
Proventi liquidazione parcelle € -364,10 (accertamenti duplicati)<br />
VARIATI<br />
Quote € -4744,02 (importi aggiornati con l’Albo)<br />
Maggiorazioni su quote € 250,00 (importi aggiornati con l’Albo)<br />
Liquidazione parcelle € -49,50 (importo aggiornato)<br />
CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO<br />
€ -914,14 (accertamenti duplicati)<br />
Totale accertamenti € -6265,98<br />
Il Consiglio Direttivo all’unanimità delibera di autorizzare<br />
il Tesoriere a provvedere alla sistemazione<br />
del bilancio.<br />
Convocazione dell’Assemblea ordinaria annuale<br />
<strong>2009</strong><br />
Il Consiglio Direttivo delibera di convocare l’Assemblea<br />
ordinaria degli iscritti all’Albo professionale<br />
da tenersi in prima convocazione venerdì 17 aprile<br />
<strong>2009</strong> alle ore 9.00 ed in seconda convocazione<br />
venerdì 17 aprile <strong>2009</strong> alle ore 17.00 presso la sede<br />
del <strong>Collegio</strong>.<br />
Tariffa Regionale delle prestazioni Catastali proposta<br />
dalla Consulta Regionale<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai consiglieri<br />
i termini <strong>della</strong> discussione.<br />
Il Consiglio Direttivo delibera di adottare le Tariffe<br />
Regionali delle presentazioni Catastali proposte dalla<br />
Consulta Regionale e delibera di pubblicizzarle<br />
sulla rivista trimestrale del <strong>Collegio</strong> “Il Triangolo”.<br />
Osservazioni al “Regolamento <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />
dei Collegi dei geometri <strong>della</strong> Lombardia”<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge il Regolamento<br />
<strong>della</strong> Consulta Regionale dei Collegi dei<br />
geometri <strong>della</strong> Lombardia.<br />
Il Consiglio Direttivo non avendo osservazioni in merito,<br />
delibera di approvare il Regolamento.<br />
Chiusura uffici per il periodo estivo<br />
Il Presidente, geom. Giuliano Medici, informa i consiglieri<br />
che gli uffici <strong>della</strong> Segreteria rimarranno chiusi<br />
per la consueta pausa estiva dal 10 al 28 agosto<br />
<strong>2009</strong>.<br />
L’ufficio rimarrà chiuso il 31 agosto <strong>2009</strong> per la festa<br />
del Patrono di Como.<br />
Rende noto inoltre che la Sig.ra Manuela Costa ha richiesto<br />
le ferie dal 22 giugno <strong>2009</strong> al 05 luglio <strong>2009</strong>.<br />
Il Consiglio Direttivo ne prende atto.<br />
Approvazione corso “Criteri applicativi L.R. Lombardia<br />
12/2005 – gestione del Territorio” ai fini <strong>della</strong><br />
formazione continua<br />
Il Segretario geom. Angelo Tavecchio, illustra il programma<br />
del corso in oggetto organizzato in collaborazione<br />
con la Società Cooperativa fra i geometri<br />
<strong>della</strong> provincia di Como e De Iure Publico.<br />
Il corso avrà la durata di 15 ore e partirà il 9 aprile <strong>2009</strong>.<br />
Il Consiglio Direttivo approva il corso e delibera di<br />
richiedere al Consiglio Nazionale il riconoscimento<br />
dei relativi crediti formativi ai partecipanti.
RIUNIONE DEL 26 MARZO <strong>2009</strong><br />
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />
risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />
1047 geometri.<br />
Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta<br />
dal geom. Bianchi Daniele (1946)<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai Consiglieri<br />
i termini <strong>della</strong> discussione: il geom. Bianchi<br />
Daniele, ha presentato una dichiarazione di compiuta<br />
pratica presso l’Arte Costruzioni srl di Montano<br />
Lucino.<br />
Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme<br />
sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del<br />
praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”,<br />
sentito il giudizio espresso in proposito dalla Commissione<br />
Istruzione, delibera di non riconoscere il periodo<br />
svolto ai fini del praticantato in quanto durante<br />
tale periodo quale apprendista avrebbe dovuto frequentare<br />
un corso di formazione così come previsto<br />
dal Contratto Collettivo Nazionale.<br />
Approvazione Bilancio consuntivo 2008: relazione<br />
del geom. Corrado Mascetti<br />
Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, illustra ai consiglieri<br />
i contenuti del bilancio consuntivo 2008. Il<br />
Presidente legge la relazione che si allega al presente<br />
verbale. Il Consiglio Direttivo approva all’unanimita’<br />
Nomina del consulente esterno al <strong>Collegio</strong> – Consulente<br />
finanziario<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge l’offerta<br />
di collaborazione da parte del dott. Walter Moro<br />
quale consulente finanziario.<br />
Il Consiglio Direttivo delibera di affidare l’incarico al<br />
consulente finanziario dott. Walter Nessi di Como<br />
ed incarica il Tesoriere geom. Corrado Mascetti di<br />
prendere i dovuti contatti per il perfezionamento dell’incarico.<br />
Approvazione corso sull’acustica: relazione del<br />
geom. Raffaella Porta<br />
Il geom. Raffaella Porta, informa i consiglieri di aver<br />
preso contatti con la Società Sybill di Brescia<br />
per l’organizzazione del corso acustica.<br />
Il corso si articola in 2 lezioni di 8 ore ciascuna tenute<br />
dai relatori designati dalla Società Sybill, il costo<br />
sarà di €. 300 circa a partecipante.<br />
Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato<br />
che il programma è conforme al Regolamento<br />
sulla formazione continua, delibera di assegnare n.<br />
16 crediti formativi.<br />
Approvazione corso “Procedimento amministrativo<br />
L. 241/90: relazione del geom. Angelo Tavecchio<br />
Il Segretario geom. Angelo Tavecchio illustra ai consiglieri<br />
il programma del corso “Procedimento amministrativo<br />
L. 241/90”, in previsione per il mese dei<br />
settembre in collaborazione con la Fondazione De<br />
Iure Publico.<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
Il corso si articola in cinque lezioni <strong>della</strong> durata di<br />
tre ore ciascuna.<br />
Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato<br />
che il programma è conforme al Regolamento<br />
sulla formazione continua, delibera di assegnare n.<br />
16 crediti formativi.<br />
Rinnovo incarico Responsabile di Servizio di Prevenzione<br />
e protezione ex. D.Lgs. 626/94<br />
Stante la necessità di rinnovare la figura del Responsabile<br />
di Servizio di Prevenzione e protezione<br />
per l’applicazione presso la sede del <strong>Collegio</strong> <strong>della</strong><br />
vigente normativa inerente la sicurezza nei luoghi<br />
di lavoro, vista la disponibilità dichiarata del<br />
geom. Brambilla Samuel, già RSPP, il Consiglio Direttivo<br />
delibera di riconfermare l’incarico per tre anni<br />
al geom. Brambilla Samuel a ricoprire l’incarico<br />
di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione<br />
ai sensi dell’art. 4, comma 4, e dell’art. 8,<br />
commi 2 e 3, del D.Lgs. 626/1994 e s.m.i..<br />
Corso Praticanti <strong>2009</strong><br />
Il geom. Oscar Mella comunica ai Consiglieri che<br />
come ogni anno è in fase di organizzazione il corso<br />
praticanti in collaborazione con la Società Cooperativa<br />
fra i geometri <strong>della</strong> provincia di Como. Le<br />
pre-adesioni pervenute sono così suddivise: 69 praticanti<br />
per il corso di Como e 13 praticanti per il corso<br />
di Menaggio.<br />
Si propone quindi di predisporre due corsi a Como<br />
con una prova scritta simulata presso l’I.T.G. Pascoli<br />
di Como. Ogni corso avrà la durata di 84 ore, inizierà<br />
il mese di aprile e terminerà il mese di ottobre<br />
per due sere alla settimana e si terranno presso<br />
la sede del <strong>Collegio</strong> geometri dalle ore 18.00 alle<br />
ore 20.00.<br />
Il Consiglio Direttivo, delibera di portare il costo a €<br />
50,00 per ogni partecipante e di dare un contributo<br />
alla Società Cooperativa fino a ricoprire i costi.<br />
Si nomina responsabile del corso il geom. Oscar<br />
Mella, che provvederà ad organizzare i corsi con<br />
principale incarico di verificare preventivamente le<br />
presenze.<br />
RIUNIONE DEL 28 APRILE <strong>2009</strong><br />
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />
risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />
1047 geometri.<br />
Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta<br />
dal geom. Lorenzoni Paolo<br />
Il geom. Oscar Mella, in qualità di coordinatore <strong>della</strong><br />
Commissione Istruzione, illustra ai consiglieri i termini<br />
<strong>della</strong> discussione: il geom. Lorenzoni Paolo ha<br />
inoltrato un’istanza tesa a verificare la validità dell’attività<br />
tecnica subordinata svolta presso la PM Engineering<br />
S.r.l. di Senago (Mi).<br />
Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme<br />
sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
41
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
42<br />
VITA DI COLLEGIO<br />
praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”,<br />
sentito il giudizio espresso in proposito dalla<br />
Commissione Istruzione, delibera di esprimere parere<br />
negativo in ordine alla validità dell’attività tecnica<br />
subordinata svolta, in quanto le mansioni svolte<br />
sono quelle di Assistente Tecnico alle vendite.<br />
Contributo Regione Abruzzo<br />
Il Consiglio Direttivo, considerata la straordinarietà<br />
dell’evento nello spirito di solidarietà che appartiene<br />
alla categoria delibera di versare euro 1.000,00 al<br />
Consiglio Nazionale geometri e geometri laureati<br />
quale coordinatore e promotore dell’iniziativa.<br />
Interpretazione dell’art. 3 delle “Modalità per l’iscrizione<br />
e lo svolgimento del praticantato nonché<br />
per la tenuta dei relativi registri”<br />
Il Presidente geom Giuliano Medici, a seguito di alcune<br />
richieste di chiarimenti da parte dei praticanti,<br />
illustra ai consiglieri l’interpretazione data finora<br />
all’art 3 che prevede la validità dell’inizio praticantato<br />
a decorrere dalla data di protocollo, mentre per<br />
il cambio di tirocinante il periodo massimo di sospensione<br />
del praticantato è di giorni sessanta verificabili<br />
sulle dichiarazioni di fine pratica vecchio tirocinante<br />
e inizio pratica nuovo tirocinante.<br />
Il Presidente chiede al Consiglio Direttivo di deliberare<br />
in merito assumendo la suddetta interpretazione.<br />
Il Consiglio Direttivo delibera all’unanimità.<br />
Giornata di studio sui sistemi di valutazione internazionale<br />
Il geom. Mella Oscar illustra i contenuti dell’incontro<br />
dove è prevista la presentazione del programma<br />
Stimatrix. La data prevista per l’incontro è il 3<br />
giugno <strong>2009</strong>.<br />
Il Consiglio Direttivo approva la proposta del geom<br />
Mella Oscar ed incarica il medesimo, in collaborazione<br />
con il geom. Gaffuri Giuseppe di perfezionare<br />
l’operazione.<br />
RIUNIONE DEL 12 MAGGIO <strong>2009</strong><br />
Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />
risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />
1049 geometri.<br />
Modello RC 2008 (C.I.P.A.G.L.P.)<br />
Il Presidente, geom. Giuliano Medici, riferisce ai<br />
consiglieri che la C.I.P.A.G.L.P. ha riconosciuto al nostro<br />
<strong>Collegio</strong> € 5.578,50 per le funzioni delegate<br />
svolte dal personale dipendente nel corso dell’anno<br />
2008. Considerato l’impegno profuso dal personale<br />
nell’espletamento delle funzioni delegate dalla<br />
C.I.P.A.G.L.P., il Presidente, geom. Giuliano Medici,<br />
propone di riconoscere un’indennità una tantum<br />
di € 500,00 (nette) per ogni dipendente del <strong>Collegio</strong>.<br />
Il Consiglio Direttivo, delibera di accogliere la proposta<br />
avanzata dal Presidente e dà incarico al Tesoriere<br />
di provvedere a definire quanto sopra con<br />
il consulente del lavoro Rag. Bazzanella Sergio.<br />
Preventivo per vetrofanie<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra ai consiglieri<br />
l’iniziativa e comunica i costi .<br />
Dopo ampia discussione il Consiglio Direttivo delibera<br />
di approvare l’iniziativa, posizionando le vetrofanie<br />
in modo alternato sulle aperture finestrate<br />
presenti nella sede del <strong>Collegio</strong>. Incarica, inoltre, il<br />
geom. Giandomenico Lambrughi di verificare,<br />
presso il Comune, se vi sono dei costi pubblicitari<br />
annuali da sostenere riferendo poi al Consiglio.<br />
Determinazione in merito al timbro professionale uniformato<br />
per geometri laureati<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici legge la missiva<br />
del Consiglio Nazionale in merito all’istituzione<br />
di un timbro dedicato agli iscritti <strong>Laureati</strong> al <strong>Collegio</strong>.<br />
Il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa<br />
adattando l’attuale timbro tondo aggiungendo<br />
la scritta “Laureato”. Ed incarica il Tesoriere<br />
di chiedere dei preventivi in merito.<br />
Nomina dei Commissari richiesti dalla Fondazione<br />
De Iure Publico<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa<br />
<strong>della</strong> fondazione De Jure Publico di istituire una<br />
commissione progetti chiedendo la disponibilità<br />
di qualche geometra a farne parte. Si propone il<br />
geom. Angelo Tavecchio. Il Consiglio Direttivo delibera<br />
di nominare il geom. Angelo Tavecchio quale<br />
rappresentante del <strong>Collegio</strong> nella commissione<br />
anzidetta.<br />
Corsi Pregeo 10: relazione geom. Dilda Ferruccio<br />
Il geom. Ferruccio Dilda comunica che agli iscritti al<br />
corso sono già state comunicate le date dell’evento.<br />
Informa inoltre che la ditta Geotop omaggerà gli iscritti<br />
di una chiavetta USB dove saranno contenuti:<br />
il corso, la tariffa consigliata dalla Consulta Regionale,<br />
la circolare 67 e alcuni esempi di pratiche catastali.<br />
Il Consiglio Direttivo ne prende atto e plaude<br />
all’iniziativa.<br />
Organizzazione del seminario per la presentazione<br />
de “Il codice <strong>della</strong> pianificazione del Territorio”<br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa<br />
prevista per il 22 giugno p.v. dalle ore 15.00 alle<br />
ore 18.00 presso il <strong>Collegio</strong> delle Imprese di Como.<br />
Chiede di deliberare le spese postali per informare<br />
ed invitare tutte le Amministrazioni comunali <strong>della</strong><br />
provincia. Il Consiglio Direttivo approva la spesa<br />
e plaude all’iniziativa.<br />
Ampliamento sede del <strong>Collegio</strong><br />
Il Presidente geom. Giuliano Medici comunica in via<br />
ufficiosa che è stato deliberato dalla Cassa Nazionale<br />
il contributo per l’acquisto e la sistemazione<br />
<strong>della</strong> sede del <strong>Collegio</strong>. Il Consiglio Direttivo ne<br />
prende atto e da incarico al geom. Angelo Tavecchio,<br />
che a titolo gratuito accetta, di provvedere ad<br />
organizzare l’atto di acquisto.
VITA DI COLLEGIO PRATICANTI<br />
Aggiornamento<br />
ALBO<br />
PROFESSIONALE<br />
NUOVI ISCRITTI<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />
2853 MOLTENI LUCA Anzano del Parco<br />
2854 BELCASTRO DARIO Guanzate<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />
2852 SPELZINI FIORENZO Consiglio di Rumo<br />
2856 COLOMBO GIORGIO Albavilla<br />
2857 CAIROLI LUCA Luisago<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio <strong>2009</strong><br />
2858 CARMECI GIUSEPPE ANTONIO Como<br />
CANCELLATI<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />
1466 MANTEGAZZA RENATO Guanzate<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />
2124 BRIZ ALBERTO Dongo<br />
Aggiornamento<br />
REGISTRO<br />
PRATICANTI<br />
NUOVI ISCRITTI<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />
2004 Biennale CERASA FABIO Binago<br />
2005 Biennale DI NISO STEFANO Mariano Comense<br />
2007 Biennale RAVISCIONI MELANIA Gera Lario<br />
2006 Quinquennali LONGHI CLAUDIO Mariano<br />
VLADIMIR Comense<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />
2008 Biennale IOCULANO ANTONIO Turate<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio <strong>2009</strong><br />
<strong>2009</strong> Biennale PORTA GIACOMO Cantù<br />
2010 Biennale TAGLIABUE VIVIANA Cantù<br />
CANCELLATI<br />
Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />
1971 Biennale CASARTELLI STEFANO Erba<br />
1705 Biennale MAREGATTI THOMAS San Siro<br />
(Rezzonico)<br />
1719 Biennale CITTERIO LUCA Lurago d’Erba<br />
1713 Biennale DURONI GIONATA Civenna<br />
1704 Biennale CATANZANO GIOVANNI Como<br />
1699 Biennale ALBERTI STEFANIA Cirimido<br />
1701 Biennale CASUSCELLI MARCO Bulgarograsso<br />
1466 Biennale GREGORIO MARCO Faloppio<br />
1612 Biennale FOTI GIANLUCA Lurate Caccivio<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
43
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
44<br />
VARIE<br />
Una progettazione razionale per un’opera di edilizia sociale<br />
LA NUOVA RESIDENZA<br />
PROTETTA<br />
Nei primi mesi del <strong>2009</strong> avranno inizio i lavori per<br />
la realizzazione <strong>della</strong> nuova casa per ospiti diversamente<br />
abili, ad opera <strong>della</strong> Cooperativa sociale<br />
“L’Ancora” di Lurate Caccivio.<br />
Si tratta di un intervento di circa 2.000 mq. per ottenere<br />
un nuovo centro residenziale di assistenza,<br />
aiuto e accoglienza per ospiti disabili a supporto<br />
dell’attività diurna <strong>della</strong> Cooperativa. Il progetto prevede<br />
la realizzazione di un edificio a tre piani con<br />
due corpi separati dal blocco scala e ascensori e<br />
sarà una casa-albergo con parcheggio esterno all’aperto.<br />
La scelta strutturale è prevista con un sistema parzialmente<br />
prefabbricato con travi e pilastri da integrare<br />
con un getto in opera, mentre per i solai di tutto<br />
l’intervento si è optato per solette alveolari autoportanti.<br />
Nel progetto si è cercato di adottare anche delle<br />
tecnologie moderne e innovative, per esempio verranno<br />
installate le cellule bagno prefabbricate che<br />
consentiranno una reale riduzione dei tempi di cantiere<br />
e i pannelli fotovoltaici aiuteranno l’impianto<br />
di riscaldamento a gas metano distribuito con sistema<br />
radiante.<br />
La nuova struttura sarà realizzata a supporto dell’attivita<br />
diurna che la Cooperativa svolge nel campo<br />
dell’assistenza; a livello operativo sono previste<br />
Prospetti del progetto <strong>della</strong> nuova residenza<br />
Pianta di un piano del nuovo intervento<br />
tre “unità” residenziali autonome: al piano superiore<br />
due aree distinte con una decina di posti ciascuna<br />
adibiti ad alloggio socio-sanitario per ospiti autosufficienti.<br />
Al piano terra sarà invece funzionante un’area residenziale<br />
destinata ad assistenza socio-sanitaria<br />
per dieci portatori di handicap gravi con l’ausilio<br />
continuo di personale di supporto specializzato.<br />
Committente:<br />
Cooperativa L’Ancora - Lurate Caccivio<br />
Progettista:<br />
Arch. Fabio Bianchi - Como<br />
Calcolatore c.a.:<br />
Ing. Fulvio Roncoroni - Cantù<br />
Impresa appaltatrice:<br />
ICE sas - Lurate Caccivio
Gestione e Servizi integrati per il Patrimonio Immobiliare.<br />
GROMA:<br />
NON SOLO STRUMENTO USATO<br />
DAGLI AGRIMENSORI ROMANI<br />
Geometra GIULIANO MEDICI<br />
(Delegato Cassa per il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> provincia<br />
di Como)<br />
Genesi del nome<br />
La groma, venne ritrovata negli scavi di Pompei nel<br />
1912 in vari pezzi in una “casa-officina” di un certo<br />
Verus che fabbricava strumenti di misura. E’ composta<br />
da una “stelletta-croce” di metallo su un bastone,<br />
anch’esso di metallo, con la punta da infiggere<br />
nel terreno e da quattro fili con piombini, due<br />
a forma di “pera” e due a “cono”.<br />
La groma, fu lo strumento principale usato dagli agrimensori<br />
romani per tracciare sul terreno allineamenti<br />
semplici ed ortogonali, necessari alla costruzione<br />
di strade (cardo e decumano), città, templi<br />
e centuriazione di terreni agricoli.<br />
Il nome <strong>della</strong> controllata “GROMASistema”, deriva<br />
dalla composizione di due termini: “GROMA” e “Sl-<br />
STEMA”. Il termine “SlSTEMA” indica nella lingua<br />
italiana «ciò che è costituito da più elementi interdipendenti,<br />
uniti tra di loro in modo organico»).<br />
GROMASistema indica, pertanto, un metodo per misurare<br />
e ordinare un insieme di conoscenze in un “sistema”<br />
informatico, necessario a gestire più elementi<br />
interdipendenti, ma uniti tra loro in modo organico.<br />
Profilo<br />
La “nascita“ di GROMASistema<br />
Seguendo l’evoluzione del nuovo scenario immobiliare,<br />
in cui si delinea:<br />
– la progressiva separazione dei ruoli tra proprietà<br />
e gestione immobiliare, quantomeno in termini operativi;<br />
– la forte distinzione negli immobili d’impresa tra ciò<br />
che è proprio del ciclo industriale (beni strumentali<br />
al core business) e ciò che è proprio del ciclo patrimoniale<br />
(beni assoggettabili a logiche di ottimizzazione<br />
<strong>della</strong> gestione finanziaria e variabilizzazione<br />
<strong>della</strong> leva immobiliare);<br />
– la presenza di nuovi attori nel settore immobiliare<br />
(in particolare investitori e gestori professionali);<br />
la crescente richiesta di nuovi operatori professionali<br />
per aumentare la competizione, per avere pro-<br />
VARIE<br />
dotti migliori e creare un mercato più efficiente, nel<br />
maggio 2003, GROMA costituisce GROMASistema,<br />
nella quale è confluita la sua area informatica;<br />
GROMASistema<br />
si occupa di fornire soluzioni gestionali personalizzate<br />
avvalendosi <strong>della</strong> competenze informatiche<br />
maturate nel corso degli anni in GROMA;<br />
punta ad interagire al meglio con GROMA che a<br />
sua volta continua nella sua promozione e ricerca<br />
di altri committenti, per assumere incarichi di<br />
“Global Service Immobiliare” e di “Due Diligence”,<br />
abbinati alla creazione di soluzioni informatiche<br />
personalizzate;<br />
è indirettamente controllata da C.I.P.A.G.LP. (Cassa<br />
Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Liberi<br />
Professionisti), Socio Unico di GROMA, assoggettata<br />
alla direzione e coordinamento <strong>della</strong> stessa.<br />
I numeri del gruppo e del patrimonio in gestione<br />
DATI GESTIONALI (Valori riferiti al 31.12.2008)<br />
Valore patrimonio immobiliare in gestione ~ €. 2.0 Mld<br />
Unità immobiliare in gestione ~ n. 5.000<br />
Contratti di locazione attivi in gestione > n. 2.000<br />
Volume annuale di canoni ed oneri incassati €. 45 ml<br />
Volume d’affari del Gruppo GROMA €. 4.8 ml<br />
Rete dei Building Manager operativa n. 23<br />
Comuni in cui opera attualmente n. 61<br />
Dipendenti medi in carico: GROMA n. 14<br />
GROMASistema n. 4<br />
Alcuni Committenti di GROMA<br />
Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei<br />
<strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti;<br />
Fondazione ENASARCO (intero patrimonio dal<br />
2002 al 2007);<br />
INPGI (Cassa Giornalisti);<br />
Centro Commerciale “Il Girasole” (Lacchiarella - Ml);<br />
Fideuram Vita spa (oggi Eurizon) - ROMA;<br />
Gruppo IMMIT (Ml)<br />
Fondo di Previdenza “Mario Negri” ;<br />
GESMIN s.p.a. (IPM Group s.p.a.) - Arzano (NA);<br />
Samsung Electronics ltalia spa;<br />
Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio;<br />
Gruppo Stabilfin (Milano);<br />
Monteverdi Real Estate (Ml);<br />
Cassa di Previdenza dei Periti Industriali (EPPl).<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
45
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
46<br />
CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />
Responsabilità per colpa in caso di contratto di appalto<br />
da eseguirsi all’interno del condominio<br />
RESPONSABILITÀ<br />
DELL’AMMINISTRATORE<br />
Avv. ANTONIO IORIO, iscritto al Foro di Como<br />
avvocato.iorio@tin.it<br />
In forza dell’abrogato art. 3, comma 8, del D. Lgs.<br />
14.08.1996, n. 494 (Direttiva cantieri), l’amministratore,<br />
anche nel caso di affidamento dei lavori ad<br />
un unico appaltatore, avrebbe dovuto:<br />
a) verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa<br />
e dei lavoratori autonomi in relazione ai<br />
lavori da affidare, anche attraverso l’iscrizione alla<br />
camera di commercio, industria e artigianato;<br />
b) chiedere all’impresa esecutrice una dichiarazione<br />
dell’organico medio annuo, distinto per qualifica,<br />
nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo<br />
stipulato dalle organizzazioni sindacali maggiormente<br />
rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;<br />
c) chiedere il documento unico di regolarità contributiva<br />
(DURC), la cui mancata esibizione all’ente<br />
che ha rilasciato il titolo abilitativo dell’intervento<br />
ne avrebbe sospeso l’efficacia;<br />
Attualmente gli oneri in capo all’amministratore<br />
(committente) nella scelta dell’impresa appaltatrice<br />
sono contenuti nell’art. 90, comma 9, del D.Lgs.<br />
09.04.2008 n. 81 (Testo Unico sulla sicurezza).<br />
In particolare, il committente (leggasi: l’amministratore),<br />
o il responsabile dei lavori (v. art. 89,<br />
comma 1, lett. c, D.Lgs. 81/08), anche in caso<br />
di affidamento delle opere ad un’unica impresa,<br />
deve:<br />
a) verificare l’idoneità tecnico professionale<br />
dell’impresa affidataria, delle imprese esecutrici<br />
e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni<br />
e ai lavori da affidare, con le modalità di cui<br />
all’allegato XVII. In caso di opere, il cui titolo abilitativo<br />
è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.),<br />
è sufficiente richiedere l’esibizione del certificato<br />
di iscrizione alla Camera di commercio, industria<br />
e artigianato e il documento di regolarità<br />
contributiva, corredato da un’autocertificazione<br />
in ordine al possesso degli altri requisiti previsti<br />
dall’Allegato XVII;<br />
b) chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione<br />
dell’organico medio annuo, distinto per qualifica,<br />
corredata dagli estremi delle denunce dei la-<br />
voratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alla Casse Edili,<br />
nonché una dichiarazione relativa al contratto<br />
collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali<br />
comparativamente più rappresentative, applicato ai<br />
lavoratori dipendenti. In caso di opere, il cui titolo<br />
abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), è<br />
sufficiente richiedere l’esibizione di un’autocertificazione<br />
relativa alla regolarità contributiva e al contratto<br />
collettivo applicato.<br />
L’Allegato XVII al D.Lgs. 81/08 precisa che, ai fini<br />
<strong>della</strong> verifica dell’idoneità tecnico professionale,<br />
le imprese dovranno esibire al committente (leggasi:<br />
amministratore) o al responsabile del servizio<br />
(o meglio: il secondo dovrà chiedere l’esibizione<br />
alle prime):<br />
“a) iscrizione alla camera di commercio, industria e<br />
artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia<br />
dell’appalto;<br />
b) documento di valutazione dei rischi di cui all’art.<br />
17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui<br />
all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo;<br />
c) specifica documentazione attestante la conformità<br />
alle disposizioni di cui al presente decreto<br />
legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali;<br />
d) elenco dei dispositivi di protezione individuale;<br />
e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione<br />
e protezione, degli incaricati dell’attuazione<br />
delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio,<br />
di evacuazione, di primo soccorso e gestione<br />
dell’emergenza, del medico competente<br />
quando necessario;<br />
f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori<br />
per la sicurezza;<br />
g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure<br />
e dei lavoratori prevista dal presente decreto<br />
legislativo;<br />
h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola<br />
e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente<br />
decreto legislativo;<br />
i) documento unico di regolarità contributiva di cui<br />
al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007;<br />
l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti<br />
di sospensione o interdettivi di cui all’art. 14<br />
del presente decreto legislativo”.
Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como CONDOMINIO<br />
Ai lavoratori autonomi (prestatori d’opera) dovrà esser<br />
chiesta l’esibizione almeno di:<br />
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed<br />
artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia<br />
dell’appalto;<br />
b) specifica documentazione attestante la conformità<br />
alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo<br />
di macchine, attrezzature e opere provvisionali;<br />
c) elenco dei dispositivi di protezione individuale;<br />
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa<br />
idoneità sanitaria previsti dal presente decreto<br />
legislativo;<br />
e) documento unico di regolarità contributiva di cui<br />
al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007”.<br />
L’onere di richiedere la documentazione di cui al<br />
suddetto allegato XVII sussisterà in caso di opere<br />
soggette a permesso di costruire.<br />
Al fine di non limitare l’efficacia <strong>della</strong> norma sino<br />
ad escluderne l’applicazione, è opportuno ritenere<br />
che per opere soggette a permesso di costruire<br />
vadano intese quelle di cui all’art. 10 del D.P.R.<br />
380/01 (Testo Unico dell’edilizia), anche se per ta-<br />
Complesso immobiliare<br />
li interventi sia possibile optare, in alternativa alla<br />
richiesta del suddetto titolo, a favore del semplice<br />
deposito <strong>della</strong> D.I.A. in forza <strong>della</strong> normativa<br />
regionale (v. L.R. 12/05).<br />
L’omessa verifica dell’idoneità tecnico-professionale<br />
dell’impresa appaltatrice pone in essere la culpa in<br />
eligendo a carico dell’amministratore (committente)<br />
o del responsabile del servizio.<br />
La culpa in eligendo non è altro che la colpa nella<br />
scelta <strong>della</strong> o delle imprese esecutrici delle opere.<br />
Pertanto dell’esecuzione non a regola d’arte del<br />
contratto da parte dell’appaltatore risponderà, in<br />
tutto o in parte, anche l’amministratore (committente)<br />
o il responsabile del servizio.<br />
È chiaro che, per evitare problemi, l’amministratore<br />
o esegue puntigliosamente la verifica dell’idoneità<br />
tecnico-professionale dell’appaltatore e<br />
dei lavoratori autonomi, seguendo le indicazioni<br />
di cui al D.Lgs. 81/08, o fa nominare dall’assemblea<br />
il responsabile dei lavori, sul quale graverà<br />
detto onere.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
47
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
48<br />
CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />
Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni<br />
casi, a carico dell’amministratore-committente<br />
anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante<br />
dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa<br />
appaltatrice.<br />
Infatti, secondo una recente massima <strong>della</strong> Suprema<br />
Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore<br />
a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore,<br />
oltre che l’inadempimento dei doveri<br />
di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità<br />
extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per<br />
gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez.<br />
III, 16.10.2008, n. 25251).<br />
Si riporta un ampio stralcio <strong>della</strong> parte motiva: “La<br />
legge prevede che il condominio debba avere un<br />
amministratore.<br />
La figura dell’amministratore nell’ordinamento<br />
non si esaurisce nell’aspetto contattale delle<br />
prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile,<br />
e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi<br />
finalizzati ad impedire che il modo d’essere<br />
dei beni condominiali provochi danno ai terzi.<br />
In relazione a tali beni l’amministratore, in<br />
quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri<br />
di influire sul loro modo d’essere, si trova nella<br />
posizione di custode.<br />
Ciò si verifica in particolare quando, come nella<br />
fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di<br />
appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei<br />
beni comuni nell’interesse del condominio deve<br />
infatti considerarsi attribuito all’amministratore<br />
quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto<br />
in una condizione di esclusivo custode delle<br />
cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro<br />
l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una<br />
figura professionale diversa dallo stesso amministratore.<br />
Questi allora deve curare che i beni comuni non<br />
arrechino danni agli stessi condomini od a terzi,<br />
come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza<br />
allorché ha considerato l’amministratore<br />
del condominio responsabile dei danni<br />
cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso<br />
dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento<br />
dei suoi obblighi legali o regolamentari:<br />
si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione<br />
delle necessarie riparazioni al lastrico<br />
solare od al tetto, decise da una delibera assembleare<br />
e non attuate dall’amministratore<br />
(Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno<br />
1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto<br />
1993, n. 8804).<br />
Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto<br />
al passato, è del resto espressione dell’evoluzione<br />
<strong>della</strong> figura dell’amministratore di<br />
condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi<br />
sì da far ritenere che gli stessi possano<br />
venire assolti in modo più efficace dalle società<br />
di servizi, all’interno delle quali operano specialisti<br />
in settori diversi, in grado di assolvere alle<br />
<strong>numero</strong>se e gravi responsabilità ascritte allo<br />
stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass.<br />
24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia<br />
Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ.,<br />
sez. III, 16.10.2008, n. 25251).<br />
Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile,<br />
in caso di procurato danno alle persone o ai<br />
beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità<br />
dell’amministratore (culpa in vigilando)<br />
sono, dunque, due:<br />
a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo<br />
custode delle cose sulle quali si effettuano<br />
i lavori;<br />
b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR:<br />
di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori)<br />
ad una figura professionale diversa dallo stesso<br />
amministratore.<br />
Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi<br />
all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita<br />
totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno<br />
per l’amministratore far nominare dall’assemblea<br />
un direttore dei lavori, che non abbia solo<br />
compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se<br />
quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere<br />
eseguite.<br />
Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto<br />
compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione<br />
delle opere, e, di conseguenza, sarà anche<br />
custode delle cose sulle quali si effettuano i<br />
lavori.<br />
Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1,<br />
lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori<br />
“coincide con il progettista per la fase di progettazione<br />
dell’opera e con il direttore dei lavori per la<br />
fase di esecuzione dell’opera”.<br />
La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione<br />
e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente<br />
da ogni onere.
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
48<br />
CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />
Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni<br />
casi, a carico dell’amministratore-committente<br />
anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante<br />
dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa<br />
appaltatrice.<br />
Infatti, secondo una recente massima <strong>della</strong> Suprema<br />
Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore<br />
a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore,<br />
oltre che l’inadempimento dei doveri<br />
di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità<br />
extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per<br />
gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez.<br />
III, 16.10.2008, n. 25251).<br />
Si riporta un ampio stralcio <strong>della</strong> parte motiva: “La<br />
legge prevede che il condominio debba avere un<br />
amministratore.<br />
La figura dell’amministratore nell’ordinamento<br />
non si esaurisce nell’aspetto contattale delle<br />
prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile,<br />
e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi<br />
finalizzati ad impedire che il modo d’essere<br />
dei beni condominiali provochi danno ai terzi.<br />
In relazione a tali beni l’amministratore, in<br />
quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri<br />
di influire sul loro modo d’essere, si trova nella<br />
posizione di custode.<br />
Ciò si verifica in particolare quando, come nella<br />
fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di<br />
appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei<br />
beni comuni nell’interesse del condominio deve<br />
infatti considerarsi attribuito all’amministratore<br />
quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto<br />
in una condizione di esclusivo custode delle<br />
cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro<br />
l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una<br />
figura professionale diversa dallo stesso amministratore.<br />
Questi allora deve curare che i beni comuni non<br />
arrechino danni agli stessi condomini od a terzi,<br />
come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza<br />
allorché ha considerato l’amministratore<br />
del condominio responsabile dei danni<br />
cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso<br />
dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento<br />
dei suoi obblighi legali o regolamentari:<br />
si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione<br />
delle necessarie riparazioni al lastrico<br />
solare od al tetto, decise da una delibera assembleare<br />
e non attuate dall’amministratore<br />
(Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno<br />
1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto<br />
1993, n. 8804).<br />
Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto<br />
al passato, è del resto espressione dell’evoluzione<br />
<strong>della</strong> figura dell’amministratore di<br />
condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi<br />
sì da far ritenere che gli stessi possano<br />
venire assolti in modo più efficace dalle società<br />
di servizi, all’interno delle quali operano specialisti<br />
in settori diversi, in grado di assolvere alle<br />
<strong>numero</strong>se e gravi responsabilità ascritte allo<br />
stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass.<br />
24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia<br />
Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ.,<br />
sez. III, 16.10.2008, n. 25251).<br />
Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile,<br />
in caso di procurato danno alle persone o ai<br />
beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità<br />
dell’amministratore (culpa in vigilando)<br />
sono, dunque, due:<br />
a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo<br />
custode delle cose sulle quali si effettuano<br />
i lavori;<br />
b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR:<br />
di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori)<br />
ad una figura professionale diversa dallo stesso<br />
amministratore.<br />
Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi<br />
all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita<br />
totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno<br />
per l’amministratore far nominare dall’assemblea<br />
un direttore dei lavori, che non abbia solo<br />
compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se<br />
quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere<br />
eseguite.<br />
Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto<br />
compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione<br />
delle opere, e, di conseguenza, sarà anche<br />
custode delle cose sulle quali si effettuano i<br />
lavori.<br />
Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1,<br />
lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori<br />
“coincide con il progettista per la fase di progettazione<br />
dell’opera e con il direttore dei lavori per la<br />
fase di esecuzione dell’opera”.<br />
La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione<br />
e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente<br />
da ogni onere.
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
II<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
COLLEGI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />
ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA CATASTALE<br />
con riferimento ai prezzi medi rilevati dalla Commissione Regionale Catasto<br />
in data luglio 2008<br />
Premessa<br />
Gli orientamenti, che di seguito vengono esposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza<br />
di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo, un<br />
“fac-simile” su cui redigere la specifica parcella per la singola prestazione, supportata da parametri<br />
comuni, per ottenere obiettivi di equità, qualità e decoro professionale.<br />
I prezzi indicati sono stati rilevati dalla Commissione Regionale Catasto e fanno riferimento ai valori<br />
medi correnti, su tutto il territorio regionale, per prestazioni professionali complete di quanto specificato<br />
nella descrizione oltre a quant’altro necessario per lo svolgimento dell’incarico in modo professionale<br />
e conforme alle normative vigenti.<br />
La Tariffa dei <strong>Geometri</strong>, istituita con Legge 2 marzo n. 144 risale all’anno 1949, ha subito specifici<br />
aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni sino all’ultimo del 1997.<br />
Non sono mai stati stabiliti compensi per nuove attività che dal 1949 ad oggi sono diventate oggetto<br />
<strong>della</strong> professione del Geometra.<br />
Con il DL n. 223 del 4 luglio 2006 è stato dato il via alla liberalizzazione delle professioni e l’abolizione<br />
dei minimi tariffari in un sistema che orienterà le competenze economiche verso un nuovo scenario<br />
più soggetto alle logiche di mercato e più vicino alla pratica commerciale che ha natura completamente<br />
diversa dall’attività professionale.<br />
Per essere competitivi sotto l’aspetto professionale e prestazionale è necessario introdurre delle metodologie<br />
di calcolo che diano un senso di coerenza <strong>della</strong> categoria, per far sì che il Geometra abbia<br />
la giusta remunerazione per il lavoro svolto, e comunque commisurare la parcella all’importanza<br />
e alla qualità <strong>della</strong> prestazione, alla responsabilità ed al decoro professionale ai sensi dell’art. 2233<br />
del Codice Civile.<br />
Tutto ciò andrà ad indiscusso vantaggio <strong>della</strong> Committenza per la quale la prestazione viene svolta,<br />
che a fronte di costi medi rilevati nel mercato professionale potrà facilmente individuare prestazioni<br />
sottocosto che normalmente celano scarsa professionalità o prestazioni svolte in modo approssimativo<br />
e di scarso valore professionale.<br />
SOMMARIO<br />
III A.1 Tipo Mappale<br />
IV A.2 Tipo Mappale Modesta Entità<br />
V A.3 Tipo Mappale in Deroga<br />
VI A.4 Tipo di Frazionamento<br />
VII A.5 Tipo Mappale e Tipo di Frazionamento<br />
VIII B. Denunce di Nuova Costruzione / Variazione DOCFA<br />
X C. Denunce di Voltura<br />
XI D. Pratiche Catastali Varie<br />
XIII ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA<br />
DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
A.1. TIPO MAPPALE<br />
La prestazione comprende:<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />
e relativo sopralluogo preliminare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />
NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />
per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />
Rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione<br />
elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo<br />
il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive;<br />
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario,<br />
relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />
dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
1. Lotto con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni.<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />
d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni.<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />
d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 3 stazioni<br />
a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3a), per ogni mq 100 100,00<br />
di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200.<br />
c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />
totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 – A.1.3<br />
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />
dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 - A.1.3<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M, n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
III
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
IV<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
A.2. TIPO MAPPALE MODESTE ENTITÀ<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />
e relativo sopralluogo preliminare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione<br />
pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;<br />
Rilievo dei beni oggetto <strong>della</strong> denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali utilizzando metodologie<br />
speditive quali allineamenti e squadri, cor<strong>della</strong> metrica o semplice celerimensura in conformità alla circolare<br />
2/88 e successive;<br />
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB<br />
censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />
dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
1. Lotto con superficie fino a mq 2.000<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />
2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000<br />
a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto 100,00<br />
o frazione, oltre i mq 200.<br />
4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />
dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3<br />
5. Riduzione del 45% per tipo mappale in modesta entità<br />
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2. - A.2.3.<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere<br />
retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144<br />
del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
A.3. TIPO MAPPALE IN DEROGA PER CONFORMITÀ ALLA MAPPA CATASTALE<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />
e relativo sopralluogo preliminare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione<br />
pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;<br />
Rilievo dei beni oggetto <strong>della</strong> denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali, utilizzando metodologie<br />
speditive ai fini di controllare l’esatta corrispondenza topografica tra lo stato di fatto e la mappa catastale<br />
Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB<br />
censuario, relazione tecnica, eventuale proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica<br />
richiesta;<br />
Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />
Eventuale deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />
dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
1. Lotto con superficie fino a mq 2.000<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />
2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />
3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 5 stazioni<br />
a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato 200,00<br />
coperto o frazione, oltre i mq 200.<br />
c) per ogni stazione in più oltre le 5 50,00<br />
4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />
dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3<br />
5. Riduzione del 65% per tipo mappale in deroga<br />
totale importi del punto A.3.1 - A.3.2. - A.3.3.<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
V
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
VI<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
A.4.A. TIPO DI FRAZIONAMENTO<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />
e relativo sopralluogo preliminare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />
NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />
per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />
Rilievo degli immobili oggetto del frazionamento con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea<br />
strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici<br />
qualificati, seguendo il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive,<br />
esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica <strong>della</strong> particella originale,<br />
ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento;<br />
Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi<br />
delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione<br />
tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />
necessarie;<br />
Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra<br />
topografica composta da due o più tecnici qualificati;<br />
Sottoscrizione del Tipo di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72<br />
Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia dei Territorio e/o con invio telematico<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />
dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni<br />
a) per le prime due particelle derivate 1.300,00<br />
b) per ogni particella derivata in più 30,00<br />
c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni<br />
a) per le prime due particelle derivate 1.400,00<br />
b) per ogni particella derivata in più 50,00<br />
c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
3. Lotto originario con superficie maggiore di mq 5.000 e fino a 3 stazioni<br />
a) per le prime due particelle derivate 1.500,00<br />
b) per ogni particella derivata in più 70,00<br />
c) per ogni stazione in più oltre le 3 70,00<br />
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />
totale importi del punto A.4.1 - A.4.2 - A.4.3<br />
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg<br />
dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto A.4.1 - A.4.2. - A.4.3.<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94
A.4.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO<br />
La prestazione comprende:<br />
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />
necessarie<br />
Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica<br />
composta da uno o più tecnici qualificati<br />
7. a) per i primi 5 vertici tracciati 150,00<br />
b) per ogni vertice in più 30,00<br />
c) per ogni stazione nuova o ripristinata 50,00<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
A.5. TIPO MAPPALE E TIPO DI FRAZIONAMENTO<br />
La prestazione comprende:<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />
e relativo sopralluogo preliminare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />
NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />
per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />
Rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione<br />
elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati,<br />
seguendo il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive,<br />
esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica <strong>della</strong> particella originale,<br />
ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento cartografico;<br />
Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi<br />
delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione<br />
tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />
Calcolo delle coordinate per li tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />
necessarie;<br />
Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra<br />
topografica composta da due o più tecnici qualificati;<br />
Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente<br />
Sottoscrizione del Tipo mappale e di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000, fino a 3 stazioni e per le prime<br />
due particelle derivate<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />
d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
e) per ogni particella derivata in più 30,00<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
VII
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
VIII<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 fino a 3 stazioni<br />
e per le prime due particelle derivate<br />
a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />
b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />
c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />
d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />
e) per ogni particella derivata in più 50,00<br />
3. Lotto originario con superficie oltre mq 5.000, fino a 3 stazioni<br />
e per le prime due particelle derivate<br />
a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />
b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto<br />
o frazione, oltre i mq 200 100,00<br />
c) per ogni stazione in più oltre le tre 70,00<br />
d) per ogni particella derivata in più 70,00<br />
4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />
totale importi del punto A.5.1 - A.5.2 - A.5.3<br />
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto A.5.1 - A.5.2. - A.5.3.<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />
A.5.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO<br />
La prestazione comprende:<br />
Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />
necessarie<br />
Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica<br />
composta da uno o più tecnici qualificati<br />
7. a) per i primi 5 vertici tracciati 150,00<br />
b) per ogni vertice in più 30,00<br />
c) per ogni stazione nuova o ripristinata 50,00<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
B. DENUNCE DI NUOVA COSTRUZIONE / VARIAZIONE DOCFA<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento,<br />
concessioni edilizie approvate);<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione<br />
pratiche precedenti;<br />
Sopralluogo e rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia mediante opportuno metodo o verifica di rispondenza<br />
con gli elaborati grafici forniti dal Committente;
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Restituzione grafica con formazione di planimetria catastale dell’immobile in scala opportuna;<br />
Redazione denuncia di nuova costruzione o variazione mediante procedura informatica DOCFA, comprensiva,<br />
di elaborato planimetrico qualora necessario, planimetrie catastali, calcolo delle superfici catastali e classamento<br />
con attribuzione di rendita catastale;<br />
Sessione per la sottoscrizione <strong>della</strong> denuncia da parte del Committente;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />
B.1. ELABORATO PLANIMETRICO<br />
1. Rilievo e rappresentazione grafica fino a 3 u.i.u. (o BCNC) 250,00<br />
a) ogni u.i.u. (o BCNC o cat. Speciali) oltre i primi 3 – cadauno 20,00<br />
B.2. RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA<br />
1. Predisposizione planimetrie per singola u.i.u.<br />
a) cat. A e B fino a mq 100 di superficie catastale 300,00<br />
1) per ogni mq 100 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 100 mq; 50,00<br />
b) cat. C fino a mq 20 di superficie catastale; 150,00<br />
1) per ogni mq 50 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 20 mq 75,00<br />
c) cat. D ed E fino a mq 20 di superficie lorda rilevata 350,00<br />
1) per ogni mq 200 (o frazione) di superficie lorda in più, oltre i primi 20 e fino a 1.000 mq; 100,00<br />
2) per ogni mq 200(o frazione) di superficie lorda in più,oltre i precedenti 1.000 mq; 50,00<br />
2. Maggiorazione del 50% per rilievi con difficoltà operative, condizioni disagiate,<br />
per fabbricati fuori squadra, muri con differenti spessori, locali inagibili<br />
totale Importi del punto B.1.1 - B.2.1<br />
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />
4. Riduzione per rilievo già effettuato e planimetrie fornite dal Committente sul totale importi del punto<br />
B.1.1 - B.2.1<br />
a) riduzione del 10% per planimetrie cartacee<br />
b) riduzione del 20% per planimetrie su supporto magnetico<br />
B.3. CLASSAMENTO ED ATTIVITÀ ESTIMALI<br />
1. U.i.u. in categoria ordinaria – cadauna 50,00<br />
2. U.i.u. in categoria speciale o particolare di rendita catastale fino a 10.000 euro - cadauna 250,00<br />
a) per ogni ulteriori 50.000 euro (o frazione) di rendita catastale, oltre 10.000 euro - cadauna 300,00<br />
B.4. COMPILAZIONE DOCUMENTI TECNICI (DOCFA)<br />
1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna 100,00<br />
a) ogni u.i.u. (o BCNC) fino alla quinta - cadauna 50,00<br />
b) ogni u.i.u. (o BCNC) oltre la quinta - cadauna 25,00<br />
B.5. ATTRIBUZIONE RENDITA CATASTALE AD U.I. GIÀ IN ATTI<br />
Oltre a quanto previsto ai precedenti punti B.3 – B.4<br />
1. Per ogni u.i. trattata e planimetria raster acquisita 50,00<br />
B.6. VARIAZIONE TOPONOMASTICA – MODIFICA IDENTIFICATIVO<br />
1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna 50,00<br />
a) per ogni u.i.u. (o BCNC) successiva - cadauna 25,00<br />
B.7.<br />
1. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto B.1 - B.2 - B.3 - B.4 - B.5 - B.6<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
IX
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
X<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
C.1. DO.C.TE. VARIAZIONI DI VOLTURA<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa da preallineare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali;<br />
Esame <strong>della</strong> pratica e redazione <strong>della</strong> domanda di variazione secondo la normativa ed i metodi di compilazione<br />
vigenti, con l’ausilio <strong>della</strong> procedura informatica;<br />
Sottoscrizione <strong>della</strong> domanda di variazione da parte del Committente;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
1. a) variazione catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle 250,00<br />
b) per ogni particella in più oltre le prime cinque 10,00<br />
c) per ogni nota in più oltre la prima 50,00<br />
2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto C.1.1<br />
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
C.1. DOMANDE DI VOLTURA<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />
pregressa da preallineare;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />
di visure censuarie attuali;<br />
Esame <strong>della</strong> pratica e redazione <strong>della</strong> domanda di voltura secondo la normativa ed i metodi di compilazione<br />
vigenti, con l’ausilio <strong>della</strong> procedura informatica VOLTURA;<br />
Sessione per la sottoscrizione <strong>della</strong> domanda di Voltura da parte del Committente;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />
Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />
1. a) voltura catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle 250,00<br />
b) per ogni particella in più oltre le prime cinque 10,00<br />
c) per ogni nota in più oltre la prima 50,00
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />
2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto C.1.1<br />
3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />
D.1. ALLINEAMENTO SITUAZIONE PREGRESSA E PRATICHE VARIE<br />
La prestazione comprende:<br />
Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />
ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, compilazione <strong>della</strong> delega per la richiesta di<br />
documenti catastali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale;<br />
Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio o la Conservatoria dei Registri Immobiliari - anche con<br />
consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, schede<br />
planimetriche, verifica di corrispondenza tra CT e CF, visione pratiche precedenti, ispezioni ipotecarie;<br />
Esame <strong>della</strong> pratica e redazione istanza di rettifica o di trattazione dei dati inevasi;<br />
Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />
Ritiro e controllo del risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />
1. a) Istanza cartacea per l’allineamento di intestazioni errate o dati pregressi censuari 200,00<br />
b) Istanza mediante servizi telematici dell’ADT per l’allineamento di intestazioni errate 75,00<br />
o dati pregressi censuari<br />
2. Richiesta di planimetrie catastali Catasto Fabbricati<br />
a) delega e richiesta <strong>della</strong> prima scheda 100,00<br />
b) per ogni scheda successiva alla prima 20,00<br />
3. Ispezione catastale con ricerca negli archivi cartacei<br />
a) Diritto fisso di ricerca 75,00<br />
b) per ogni vacazione successiva alla prima 44,93<br />
4. Richiesta di visure catastali e mappe wegis per conto del Committente<br />
a) per ogni visura catastale fino a 5 elementi contabili - cad 10,00<br />
b) per ogni visura successiva ai primi 5 e.c. - cadauno 5,00<br />
c) per ogni mappa Wegis 10,00<br />
5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10gg dal conferimento d’incarico)<br />
totale importi del punto D.1.1 – D.1.2. – D.1.3 – D.1.4 – D.1.5<br />
6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />
secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 dei 1949<br />
successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />
a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />
b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />
Spese soggette ad Iva<br />
Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />
Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
Spese esenti Iva<br />
Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
XI
COLLEGIO DEI GEOMETRI<br />
E DEI GEOMETRI LAUREATI<br />
DELLA PROVINCIA DI COMO<br />
COMO<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO<br />
IN MATERIA DI<br />
CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />
DEI FABBRICATI<br />
ANNO 2008<br />
“Gli orientamenti, che di seguito vengono proposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza<br />
di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo,<br />
un”canovaccio” su cui adottare la specifica parcella per la singola prestazione, confortata da alcuni<br />
parametri fissi, per ottenere obiettivi di equità”.<br />
... diventa imprescindibile la necessità di sottoscrivere, da parte del Geometra e del Committente,<br />
un disciplinare di incarico...
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
XIV<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />
TARIFFARIO PER IL RILASCIO DI ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />
Il presente tariffario è da considerarsi come valutazione di massima per eventuali incarichi ed<br />
è valido per la provincia di Como e comuni contigui. Una valutazione più ponderata potrà essere<br />
eseguita su richiesta conoscendo con maggior precisione la tipologia costruttiva e la documentazione<br />
in possesso <strong>della</strong> Proprietà da fornire al Certificatore al fine dei calcoli necessari al rilascio<br />
dell’Attestato.<br />
Per una descrizione dei possibili e non esaustivi casi che si possono presentare nella pratica, la stima<br />
degli onorari viene fornita con riferimento alla casistica prevista all’articolo 6 dal già citato D.G.R.<br />
Regione Lombardia n° 8/5773, suddivisi come di seguito riportato.<br />
Art. 6.1) Per permessi di costruire o D.I.A. presentati dal 1° settembre 2007<br />
Caso 6.1.1) Interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria<br />
o in ristrutturazione, ristrutturazione edilizia che coinvolge più del 25% <strong>della</strong><br />
superficie disperdente dell’edificio in cui l’impianto di riscaldamento è asservito.<br />
Caso 6.1.2) Edifici sottoposti ad ampliamenti volumetrici sempre che il volume a temperatura controllata<br />
<strong>della</strong> nuova porzione dell’edificio risulti superiore al 20% di quello esistente,<br />
Caso 6.1.2.a) limitatamente alla nuova porzione di edificio se questa è servita da impianto dedicato;<br />
Caso 6.1.2.b) all’intero edificio (esistente più ampliamento) se la nuova porzione è allacciata all’impianto<br />
termico dell’edificio esistente.<br />
Art.. 6.2) Edifici non rientranti nel campo di applicazione di cui al punto 6.1.<br />
Caso 6.2.a) Dal 1° settembre 2007: Edifici esistenti nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero<br />
immobile. Qualora l’intero edificio oggetto di compravendita sia costituito da<br />
più unità abitative servite da impianti termici autonomi, è previsto l’obbligo di certificazione<br />
energetica di ciascuna unità.<br />
Caso 6.2.b) Dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio <strong>2009</strong>: Edifici di proprietà pubblica o adibiti<br />
ad uso pubblico la cui superficie utile superi 1.000 m 2 .<br />
Caso 6.2.c) Dal 1° settembre 2007: In tutti i casi di miglioramento delle prestazioni energetiche<br />
dell’unità immobiliare, dell’edificio e dell’impianto con richiesta di contributi o sgravi<br />
fiscali a carico di fondi pubblici o sulle generalità degli utenti.<br />
Caso 6.2.d) Dal 1° gennaio 2008, nel caso di contratti “servizio energia”, nuovi o rinnovati relativi<br />
ad edifici pubblici e privati.<br />
Caso 6.2.e) Dai 1° luglio <strong>2009</strong> nel caso di trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari.<br />
Caso 6.2.f) Dal 1° luglio 2010 nel caso di locazione dell’intero edificio o <strong>della</strong> singola unità immobiliare.
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />
PRESTAZIONI RICHIESTE PER LA STESURA DELL’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE<br />
ENERGETICA DEGLI EDIFICI<br />
EDIFICIO ESISTENTE:<br />
1. Ricerca e raccolta <strong>della</strong> documentazione tecnica ed amministrativa<br />
a) Progetto su supporto: cartaceo informatico da rilevare<br />
b) Relazione tecnica L. 10/91 o 373/97 si no<br />
c) Libretto impianto Termico si no<br />
d) Prova Fumi si no<br />
e) Cetificazione Serramenti si no<br />
f) Documentazione Catastale si no<br />
2. Sopralluogo di verifica, controllo dimensionale e documentazione fotografica<br />
3. Verifica dei documenti di cui al punto 1. e calcolo dei dati mancanti<br />
a) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture opache<br />
b) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture trasparenti<br />
c) eventuale rilievo dell’edificio oggetto di certificazione (a vacazione)<br />
4. Calcolo <strong>della</strong> geometria dell’edificio<br />
5. Calcolo del fabbisogno di Energia Primaria e classificazione secondo l’EPh<br />
6. Analisi dei possibili provvedimenti migliorativi delle prestazioni energetiche<br />
7. Deposito presso il Comune ed invio al Catasto Energetico<br />
METODO DI CALCOLO PARCELLE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />
1) EDIFICI RESIDENZIALI, UFFICI con riferimento alla superficie netta riscaldata<br />
A) NUOVA COSTRUZIONE:<br />
TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />
(EURO) (EURO/mq)<br />
Edificio mono, bifamiliare, appartamento 300,00 2,75<br />
Edificio fino a 1000 mq * 500,00 1,65<br />
Edificio da 1001 a 5000 mq * 700,00 1,45<br />
Edificio oltre i 5001 mq * 2.200,00 1,15<br />
nel caso di una certificazione globale di un intero edificio multipiano (condominio) applicare la maggiorazione<br />
di Euro 50,00 per ogni unità immobiliare<br />
Esempio:<br />
edificio di 1000 mq<br />
B) COSTRUZIONE ESISTENTE:<br />
€. 500,00 + (1,65 x 1000) = 2.150,00 Euro<br />
€. 700,00 + (1,45 x 1000) = 2.150,00 Euro<br />
TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />
(EURO) (EURO/mq)<br />
Edificio mono, bifamiliare, appartamento 300,00 3,52<br />
Edificio fino a 1000 mq ** 600,00 1,98<br />
Edificio da 1001 a 5000 mq ** 900,00 1,65<br />
Edificio oltre i 5001 mq ** + 2.400,00 1,32<br />
** nel caso di certificazione <strong>della</strong> singola unità immobiliare in edifici multipiano (condominio) si dovrà applicare<br />
la tariffa relativa al “edificio monofamiliare”<br />
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
XV
2/09<br />
IL TRIANGOLO<br />
XVI<br />
ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />
2) EDIFICI ARTIGIANALE ED INDUSTRIALI con riferimento alla volumetria netta riscaldata<br />
A) EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE<br />
o con disponibilità dei disegni cartacei o digitali e <strong>della</strong> relazione tecnica di cui ai D.lgs 192/2005 e 311/2006<br />
ovvero alla D.G.R. lombardia n. 5773/2007:<br />
TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />
(EURO) (EURO/mq)<br />
Edificio fino a 3.000 mc 400,00 0,50<br />
Edificio da 3.001 a 6.000 700,00 0,40<br />
Edificio da 6.001 a 12.000 1.300,00 0,30<br />
Edificio da 12.001 a 25.000 2.500,00 0,20<br />
Edificio da 25.001 in poi 5.000,00 0,10<br />
B) EDIFICI ESISTENTI<br />
con disponibilità di disegni cartacei e <strong>della</strong> relazione tecnica di cui alla Legge 373/76 o 10/91 o applicare una<br />
maggiorazione discrezionale alle tariffe esposte variabile da 10% a 20% a seconda <strong>della</strong> difficoltà oggettiva<br />
dell’oggetto dell’incarico.<br />
MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE INCARICO<br />
I tempi sono quelli necessari al reperimento dei dati tecnici, del sopralluogo, dello sviluppo ed elaborazione<br />
<strong>della</strong> documentazione con consegna al Comune di ubicazione dell’immobile. Si possono quantificare in circa<br />
8 giorni, salvo eccezioni.<br />
I tempi di riconsegna <strong>della</strong> documentazione da parte del Comune, dopo la vidimazione per accettazione, possono<br />
variare dalla riconsegna immediata fino a 30 giorni.<br />
I costi variano a seconda dell’estensione dell’unità immobiliare, <strong>della</strong> destinazione d’uso, del <strong>numero</strong> di certificazioni<br />
da eseguire e <strong>della</strong> ubicazione dell’immobile (per sopralluogo e consegna documenti), tenendo conto<br />
anche dell’assunzione di responsabilità decennale su quanto dichiarato e comprendono la seguente procedura:<br />
Reperimento delle planimetrie in scala dell’edificio con orientamento dello stesso, dati catastali e<br />
dati del soggetto intestatario <strong>della</strong> certificazione compreso il Codice Fiscale;<br />
Sopralluogo del certificatore presso l’immobile per il rilievo delle tipologie edilizie e del dati dell’impianto<br />
termico in esso installato (se esistente farsi dare una copia del rapporto di controllo e manutenzione<br />
eseguito dal manutentore dell’impianto termico sul generatore di calore);<br />
Apertura di una nuova pratica con richiesta in forma telematica al CESTEC (ente accreditato <strong>della</strong><br />
regione Lombardia per la certificazione energetica degli edifici) di assegnazione di un <strong>numero</strong> dl protocollo.<br />
Tale <strong>numero</strong> sarà riportato nella compilazione del certificato energetico;<br />
Compilazione ed elaborazione del dati relativi all’involucro edilizio e all’impianto termico in esso contenuto,<br />
mediante software dedicato, al fine di determinare la classe energetica dell’edificio;<br />
Pagamento per ogni Certificazione da redigere, di un contributo stabilito nella misura di € 10,00 da<br />
versarsi tramite bollettino postale o bonifico bancario. Riportare su ogni versamento il <strong>numero</strong> di<br />
protocollo assegnato alla pratica;<br />
Invio, in forma telematica, presso i Punti Energia Scarl, del file.cnd relativo all’Attestato di Certificazione<br />
Energetica e stampa dello stesso;<br />
Chiusura <strong>della</strong> pratica in via telematica, compilando un form con gli estremi del versamento effettuato<br />
e invio <strong>della</strong> ricevuta del catasto energetico degli edifici ai Punti Energia e stampa poi <strong>della</strong><br />
stessa;<br />
Presentazione di due copie In originale presso l’ufficio protocollo del Comune dove è ubicato l’immobile<br />
e ritiro di una copia <strong>della</strong> documentazione timbrata per accettazione di:<br />
Attestato di Certificazione Energetica, corredato da un’autodichiarazione in cui lo stesso certificatore<br />
dichiara di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità dl cui al punto 13.7 del<br />
D.G.R..<br />
Ricevuta del Catasto Energetico, riportante copia dell’avvenuto pagamento.<br />
Consegna al committente delle documentazione in originale.