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numero 2/2009 - Collegio Geometri e Geometri Laureati della ...

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ilTRI NGOLO<br />

ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA<br />

• TOPOGRAFICA E CA TASTALE<br />

• CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI F ABBRICATI<br />

INSERTO SPECIALE Rivista<br />

trimestrale<br />

d’informazione<br />

tecnico professionale<br />

del <strong>Collegio</strong> dei<br />

GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREA TI<br />

<strong>della</strong> provincia di<br />

COMO<br />

2/<strong>2009</strong><br />

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in legge 27 febbraio 2004, n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Como


IL TRIANGOLO<br />

Rivista trimestrale<br />

d’informazione<br />

tecnico professionale<br />

del <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />

e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> di Como<br />

Numero 2/<strong>2009</strong><br />

Autorizzazione del tribunale di Como<br />

n. 204 del 26 ottobre 1968<br />

Spedizione in abbonamento postale<br />

70% - Filiale di Como<br />

REDAZIONE<br />

via Recchi, 2<br />

22100 Como<br />

tel. 031.261.298<br />

fax 031.271287<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Geom. Giuliano Medici<br />

e-mail:info@collegiogeometri.como.it<br />

COORDINATORE COMMISSIONE STAMPA<br />

Geom. Gianluca Scacchi<br />

COMMISSIONE STAMPA<br />

Geom. Walter Alberti<br />

Geom. Rosalba Andreetti<br />

Geom. Alberto Merio<br />

Geom. Giovanni Prisinzano<br />

Geom. Giovanna Tettamanti<br />

Geom. Carlo Zanotta<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Geom. Walter Alberti<br />

Geom. Fausto Amadasi<br />

Dott. Ing. Christian Amigoni<br />

Avv. Giampaolo Cervelli<br />

Avv. Antonio Iorio<br />

Prof. Alberto Mariatti<br />

Geom. Gianluca Scacchi<br />

È consentita la riproduzione citando la fonte.<br />

Gli articoli firmati non impegnano la Direzione.<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE<br />

New Press s.a.s.<br />

via Carso, 18/20<br />

tel. 031.301268/69<br />

fax 031.301267<br />

e-mail: newpress@tin.it<br />

STAMPA<br />

New Press s.a.s.<br />

via Carso, 18/20<br />

tel. 031.301268/69<br />

fax 031.301267<br />

e-mail: newpress@tin.it<br />

CARATTERISTICHE<br />

Formato: A4<br />

Pagine: 48 + copertina<br />

Tiratura: 1100 copie circa<br />

Diffusione: tutti i geometri iscritti all’Albo<br />

<strong>della</strong> Provincia di Como – tutti i Comuni (Uffici<br />

Tecnici e/o Sindaci) <strong>della</strong> Provincia di Como –<br />

tutti i Collegi dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong><br />

<strong>Laureati</strong> Regionali<br />

In copertina:<br />

Sede dell’Istituto Tecnico “A. Manzoni” di Erba<br />

Fotografia di Giuliano Medici<br />

SOMMARIO<br />

EDITORIALE<br />

2 IL GEOMETRA, UN PROFILO PROFESSIONALE<br />

DA RIDISEGNARE<br />

CASSA DI PREVIDENZA<br />

3 ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

4 LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE<br />

6 LA PRESCRIZIONE È REGOLATA DALLA LEGGE 335/95<br />

GIURISPRUDENZA<br />

7 SENTENZE<br />

8 I FABBRICATI DEL GRUPPO “D”<br />

NORMATIVA<br />

9 LE OPERE DI URBANIZZAZIONE “A SCOMPUTO”<br />

11 COMMISSIONI PAESAGGIO<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

14 AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE A FAVORE DELLA PICCOLA<br />

PROPRIETÀ CONTADINA<br />

16 DETRAZIONI 55% - PRONTO IL MODELLO<br />

DI COMUNICAZIONE<br />

CULTURA<br />

21 LA GIORNATA MONDIALE DELL’URBANESIMO<br />

CATASTO/TOPOGRAFIA<br />

23 TIPI DI FRAZIONAMENTO IN FORMATO DIGITALE<br />

SICUREZZA<br />

26 PIANO OPERATIVO DELLA SICUREZZA (POS)<br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

27 EDILIZIA SOSTENIBILE<br />

28 LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI DA PARTE<br />

DEI C.T.U.<br />

29 LA FIGURA DEL CONSULENTE TECNICO DI PARTE<br />

30 STABILITÀ STRUTTURALE<br />

32 LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”<br />

NOTIZIE UTILI<br />

33 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA<br />

35 TITOLI ABITATIVI - RILASCIO COPIE<br />

36 LIQUIDAZIONE DANNI DA CALAMITÀ NATURALI<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

38 ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI<br />

39 ABBIAMO PARTECIPATO A...<br />

40 SUNTO DELLE DELIBERE PIÙ SIGNIFICATIVE<br />

43 ALBO PROFESSIONALE<br />

PRATICANTI<br />

43 REGISTRO PRATICANTI<br />

VARIE<br />

44 LA NUOVA RESIDENZA PROTETTA<br />

45 GROMA: NON SOLO STRUMENTO USATO<br />

DAGLI AGRIMENSORI ROMANI<br />

CONDOMINIO<br />

46 RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

1


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

2<br />

EDITORIALE<br />

Osservazioni di un Preside di Istituto<br />

IL GEOMETRA, UN PROFILO<br />

PROFESSIONALE DA RIDISEGNARE<br />

Prof. ALBERTO MARIATTI<br />

Preside dell’Istituto Tecnico Paritario per <strong>Geometri</strong><br />

“A. Manzoni” di Erba.<br />

La Scuola vive in questi tempi una stagione di<br />

profonde innovazioni e di adeguamenti non tanto<br />

in vista del domani - sempre più imprevedibile -<br />

quanto in rapporto all’oggi.<br />

Le nuove competenze, che la società in rapida, quasi<br />

quotidiana, trasformazione, richiede, fanno si che<br />

la Scuola debba cercare di tenere il passo con l’evoluzione<br />

<strong>della</strong> tecnologia, che impone un costante<br />

e puntuale aggiornamento.<br />

Nascono infatti figure professionali nuove, vengono<br />

ridisegnate quelle tradizionali, alcune - superate<br />

dai tempi, dal progresso e non ‘riciclabili’ - scompaiono.<br />

È in questo contesto che già da qualche anno l’Istituto<br />

Tecnico Paritario per <strong>Geometri</strong> ‘Manzoni’ di<br />

Erba è in contatto con il <strong>Collegio</strong> dei geometri e dei<br />

geometri laureati <strong>della</strong> Provincia di Como, col quale<br />

collabora per l’orientamento professionale de propri<br />

allievi prossimi al diploma.<br />

Quest’anno però, alla normale attività di informazione<br />

sulle modalità di svolgimento del praticantato<br />

e dell’esame di stato per l’iscrizione all’albo, nonché<br />

sugli sbocchi professionali che si aprono al geometra<br />

diplomato, si è affiancato, su proposta del<br />

<strong>Collegio</strong> stesso, un ciclo di incontri su tema che<br />

di immediato interesse professionale del geometra.<br />

La Scuola ha optato per un paio di incontri tra<br />

quelli proposti dal <strong>Collegio</strong> e gli stessi si sono<br />

svolti con pieno soddisfacimento<br />

di allievi, docenti ed<br />

esperti. I temi selezionati sono<br />

stati il risparmio energetico<br />

nella progettazione edilizia<br />

e la sicurezza nei cantieri.<br />

Come si può facilmente capire,<br />

si tratta di problematiche<br />

di particolare rilevanza che<br />

sono state affrontate alla luce<br />

<strong>della</strong> normativa vigente e<br />

dell’esperienza diretta e qualificata<br />

di chi opera quotidianamente<br />

nel settore.<br />

È solo un primo passo sulla<br />

via di una sempre più stretta<br />

connessione tra la scuola e il mondo del lavoro, <strong>della</strong><br />

quale si avverte una particolare necessità, specie<br />

quando si tratta di studi aventi uno sbocco professionale<br />

immediato e quindi un prevedibile inserimento<br />

nel mondo del lavoro.<br />

La positiva esperienza di quest’anno induce tutte<br />

le parti interessate (esperti, docenti, allievi) a ripensarla<br />

per il futuro con eventuali ampliamenti, aggiornamenti<br />

ed estensioni a problematiche e temi,<br />

che potranno emergere nei tempi a venire.<br />

Un doveroso ringraziamento va al <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />

che ha messo a disposizione <strong>della</strong> Scuola la<br />

propria disponibilità<br />

e competenza, garantendo<br />

il successo<br />

di questa<br />

iniziativa.<br />

Erba, via Adua - Istituto Tecnico “A. Manzoni”


CASSA DI PREVIDENZA<br />

Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio <strong>2009</strong><br />

ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO<br />

DI AMMINISTRAZIONE<br />

Geometra GIULIANO MEDICI<br />

(Delegato Cassa per il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> provincia<br />

di Como)<br />

L’anno <strong>2009</strong>, il giorno 25 del mese di maggio, si è<br />

riunito in Roma presso la sede <strong>della</strong> C.I.P.A.G.L.P.,<br />

in Lungotevere Arnaldo da Brescia, 4 il Comitato dei<br />

Delegati <strong>della</strong> cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza<br />

dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti per discutere<br />

del seguente<br />

ordine del giorno<br />

1. Approvazione verbale n. 147 del 25-26-27 novembre<br />

2008;<br />

2. Votazioni per l’elezione, ai sensi dell’art. 12, comma3,<br />

lettera c) dello Statuto <strong>della</strong> Cassa, di n° 11<br />

componenti il Consiglio di Amministrazione;<br />

3. Bilancio consuntivo 2008 - approvazione;<br />

4. Comunicazioni del Presidente;<br />

5. Varie ed eventuali.<br />

La riunione ha inizio alle ore 15,00 con l’intervento<br />

del presidente geom. Fausto Amatasi davanti a 139<br />

Delegati presenti su 150 eletti in rappresentanza di<br />

tutti i collegi italiani.<br />

Si inizia con l’approvazione del verbale <strong>della</strong> seduta<br />

precedente e quindi si da inizio alla procedura di votazione<br />

per l’elezione del Consiglio di Amministrazione<br />

che avviene in forma segreta con la possibilità<br />

si indicare sulla scheda 11 nomi da scegliere tra<br />

i 150 Delegati in carica.<br />

Alla votazione che ha occupato tutto il tempo sino<br />

alle ore 20,45 hanno preso parte 149 Delegati i quali<br />

con 148 schede valide ed 1 sola nulla hanno votato<br />

i seguenti <strong>Geometri</strong> Delegati:<br />

01- Amadasi Fausto <strong>Collegio</strong> di Parma voti 142<br />

02- Bianchi Dilio <strong>Collegio</strong> di Livorno voti 142<br />

03- Momi Leo <strong>Collegio</strong> di Treviso voti 138<br />

04- Tesio Ilario <strong>Collegio</strong> di Torino voti 134<br />

05- Ferrari Renato <strong>Collegio</strong> di Bergamo voti 131<br />

06- Di Leo Francesco <strong>Collegio</strong> di Cosenza voti 126<br />

07-Ravasi Mario <strong>Collegio</strong> di Pavia voti 125<br />

08- Aversa Antonio <strong>Collegio</strong> di Frosinone voti 123<br />

09- Buono Diego <strong>Collegio</strong> di Napoli voti 122<br />

10- Garofano Carmelo <strong>Collegio</strong> di Palermo voti 121<br />

11- Cecchetelli Carlo <strong>Collegio</strong> di Pesaro voti 81<br />

12- Angelini P. Armando <strong>Collegio</strong> di Ancona voti 34<br />

13- Costa Fabrizio <strong>Collegio</strong> di La Spezia voti 23<br />

14- Ferrario Claudio <strong>Collegio</strong> di Varese voti 12<br />

Sulla base dei voti riportati, risultano pertanto eletti<br />

Consiglieri di Amministrazione gli undici<br />

candidati che hanno ottenuto il maggior <strong>numero</strong><br />

di voti i quali resteranno in carica sino all’anno 2013.<br />

Il giorno seguente i lavori sono iniziati con l’intervento<br />

del geometra Fausto Savoldi presidente del Consiglio<br />

Nazionale, il quale ha relazionato sul lavorio fatto dal<br />

Consiglio Nazionale dal suo insediamento e quali saranno<br />

le priorità del programma condiviso.<br />

È seguito l’intervento del geometra Fausto Adamasi<br />

presidente <strong>della</strong> Cassa di Previdenza nel quale ha esposto<br />

i punti principali del programma del Consiglio<br />

di amministrazione <strong>della</strong> Cassa per i prossimi quattro<br />

anni. Si è quindi passati alla discussione sul Bilancio<br />

Consuntivo 2008 dal quale è emerso un risultato<br />

netto dell’esercizio 2008 di 19 milioni e 310 mila<br />

euro, molto inferiore a quello del 2007 ma ancora<br />

positivo. Il bilancio ha evidenziato che a fronte di 426<br />

milioni circa di entrate contributive si è avuto un’uscita<br />

per prestazioni istituzionali di circa 338 milioni, con un<br />

attivo di circa 88 milioni di euro. Tale situazione contabile<br />

ha portato il rapporto di 1,18 tra i contributi ordinari<br />

incassati e le pensioni pagate, registrato nell’anno<br />

2007, a 1,12 dell’anno 2008. Ha evidenziato altresì<br />

il rapporto medio nazionale di 3,55, tra il <strong>numero</strong><br />

degli iscritti alla Cassa ed i pensionati, contro il valore<br />

di 3,73 riferito all’anno 2007. In merito agli impieghi<br />

mobiliari, suddivisi in Obbligazioni per il 37,2%, in Azioni<br />

per il 25,7% ed in Titoli di Stato per il restante<br />

37,1%, il Conto Consuntivo 2008 ha denunciato un<br />

risultato di gestione negativo dell’8,889%<br />

Mentre per quanto riguarda i costi del personale,<br />

nell’anno 2008 si è avuta una spesa che sostanzialmente<br />

è rimasta invariata rispetto all’anno 2007.<br />

Al termine <strong>della</strong> discussione con 133 voti favorevoli,<br />

nessuno contrario ed un solo astenuto, il Bilancio<br />

Consuntivo per l’anno 2008 è stato approvato dall’Assemblea<br />

dei Delegati Cassa.<br />

Con delibera n° 137/<strong>2009</strong> in data 9 giugno <strong>2009</strong>,<br />

il nuovo Consiglio di Amministrazione<br />

ha eletto il Presidente, il Vice Presidente e i tre componenti<br />

<strong>della</strong> Giunta Esecutiva.<br />

Il geom. Fausto Amadasi - Presidente;<br />

il geom. Dilio Bianchi, Vice Presidente;<br />

il geom. Antonio Aversa, il geom. Diego Buono,<br />

il geom. Renato Ferrari<br />

sono stati eletti componenti <strong>della</strong> Giunta Esecutiva<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

3


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

4<br />

CASSA DI PREVIDENZA<br />

Comitato dei Delegati – Roma, 25-27 maggio <strong>2009</strong><br />

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE<br />

Geometra FAUSTO AMADASI<br />

Cari Colleghi,<br />

con oggi inizia un nuovo ciclo per la Cassa, ed il Comitato<br />

dei Delegati è chiamato ad interpretare e dare<br />

consistenza a tutte le istanze di innovazione che<br />

pervengono dalla categoria, dalla società civile e dal<br />

mondo politico.<br />

A conclusione del mandato precedente la Commissione<br />

Legislativa, di concerto con il Consiglio di<br />

Amministrazione, ha ritenuto di lasciare una traccia<br />

significativa del lavoro svolto quale contributo<br />

per favorire la continuità dell’azione di riforma previdenziale<br />

ed ha sintetizzato in modo egregio il progetto<br />

che sottintende all’azione portata avanti dalla<br />

Cassa in tutti questi anni individuando 6 obiettivi<br />

di grande valenza che vale la pena di ricordare:<br />

Raggiungere la sostenibilità senza stravolgere il<br />

sistema previdenziale attuale;<br />

Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto<br />

per coloro che vivono esclusivamente<br />

di professione;<br />

Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti;<br />

Favorire l’inserimento delle giovani generazioni<br />

di professionisti;<br />

Creare le premesse di una corretta integrazione<br />

normativa con le altre Casse del settore tecnico;<br />

Migliorare l’efficienza <strong>della</strong> attività istituzionale, <strong>della</strong><br />

gestione previdenziale e degli investimenti.<br />

È quindi opportuno riprendere questo prezioso testimone<br />

facendo nostri quegli obiettivi e ripartire con<br />

rinnovata energia per riempirli di contenuti ed atti<br />

concreti. Proviamo dunque ad analizzarli punto per<br />

punto:<br />

1) Raggiungere la sostenibilità senza<br />

stravolgere il sistema previdenziale attuale<br />

Secondo le valutazioni dell’attuario, per mantenere<br />

il livello delle attuali prestazioni a “<strong>numero</strong> chiuso”,<br />

cioè se da domani mattina nessuno più dovesse<br />

iscriversi alla Cassa e gli attuali iscritti dovessero<br />

provvedere autonomamente a pagare le<br />

pensioni attuali e future, la contribuzione dovrebbe<br />

raggiungere il 25% del reddito prodotto.<br />

Queste aliquote “folli” già sono state oggetto di proposte<br />

di Legge, anche in tempi recenti, impostate<br />

tutte e unicamente sul sistema contributivo mentre<br />

il sistema retributivo, che si basa essenzialmente<br />

sul patto intergenerazionale, prevede che una parte<br />

delle prestazioni faccia carico alle nuove generazioni<br />

ancora in attività.<br />

Il limite di questa impostazione deriva dall’incertezza<br />

sulla possibilità che ci siano nuove iscrizioni; da qui<br />

la necessità di sostenere il percorso intrapreso dai<br />

Consigli Nazionali dei <strong>Geometri</strong>, dei Periti Industriali<br />

e dei Periti Agrari per la riforma <strong>della</strong> professione, la<br />

riunificazione in un unico Ordine Professionale delle<br />

tre categorie professionali e la nascita di un’unica Cassa<br />

di Previdenza per evitare di ripetere gli errori già<br />

compiuti da altre categorie e ancora irrisolti.<br />

Questa è la strada maestra e la Cassa dovrà impegnarsi<br />

con tutte le forze per sostenere questa iniziativa,<br />

iniziativa che certamente comporterà molte<br />

rinunce e sacrifici ma che, se realizzata coerentemente<br />

con gli obiettivi di cui sopra, porterà in dote<br />

la tranquillità di maggiori garanzie per gli iscritti.<br />

In attesa che tutte queste iniziative vadano in porto<br />

possiamo restarcene inermi ad aspettare il risultato<br />

di questo percorso o riteniamo di esplorare<br />

anche altre strade per assicurarci la continuità del<br />

<strong>numero</strong> degli iscritti?<br />

Questa è la risposta che deve emergere da questo Comitato<br />

e dal Comitato dei referenti per suggerire alla<br />

Commissione Legislativa gli indirizzi politici coerenti<br />

con la scelta di formare una Cassa Unica, ma idonei<br />

a perseguire questi stessi obiettivi anche in caso di difficoltà<br />

tali da non permettere il varo dell’Albo unico.<br />

2) Proteggere l’adeguatezza delle prestazioni<br />

soprattutto per coloro che vivono<br />

esclusivamente di professione<br />

Uno dei punti più controversi e sui quali spesso ci<br />

si è scontrati con i “tifosi” del metodo contributivo<br />

puro è la scelta delle Casse del retributivo di dare<br />

maggior copertura previdenziale ai professionisti<br />

che esercitano l’attività professionale per il periodo<br />

massimo e accedono al trattamento pensionistico<br />

a 65 anni, donne comprese.<br />

Non possiamo rinunciare a questa impostazione e, se<br />

non riteniamo sia strategicamente saggio aumentare<br />

il contributo alle soglie che ci sono state indicate, se<br />

vogliamo proteggere l’adeguatezza mantenendo l’obiettivo<br />

di un tasso di sostituzione non inferiore al 50%<br />

del reddito prodotto negli ultimi anni di attività, dob-


iamo utilizzare la leva dell’innalzamento dell’età per<br />

l’accesso alla pensione di vecchiaia come già esplorato,<br />

magari in modo poco ortodosso, da diverse Casse,<br />

e comunque già adottato in altri paesi Europei.<br />

3) Ampliare le tutele assistenziali di tutti gli iscritti<br />

La Commissione Legislativa aveva individuato alcune<br />

tipologie di interventi assistenziali da sottoporre<br />

al Consiglio di Amministrazione come indirizzo<br />

e riguardavano:<br />

un contributo straordinario per i colleghi che<br />

muoiono senza che i superstiti, specialmente se<br />

minori, abbiano diritto ad alcun trattamento;<br />

un contributo straordinario idoneo a sanare i debiti<br />

contributivi trasmessi agli eredi senza diritto<br />

ad alcuna prestazione.<br />

Queste casistiche sono già state inserite nel regolamento<br />

di attuazione approvato dal Consiglio, mentre<br />

per quanto riguarda gli altri tre provvedimenti:<br />

l’istituzione di borse di studio per gli orfani dei<br />

colleghi;<br />

l’istituzione di un contributo una-tantum per la<br />

nascita di un figlio;<br />

l’individuazione di forme di tutela, anche assicurativa,<br />

per la lungodegenza,<br />

si è ritenuto di attendere la loro introduzione per valutarne<br />

attentamente l’impatto sotto il profilo dell’incidenza<br />

sui bilanci del fondo di solidarietà tenuto<br />

anche conto dell’incidenza, oggi non ancora ben<br />

quantificabile, degli interventi a favore dei colleghi<br />

che hanno subìto i danni dal terremoto.<br />

4) Favorire l’inserimento delle giovani<br />

generazioni di professionisti<br />

Un primo provvedimento, che si va a sommare alle<br />

agevolazioni contributive per i nuovi iscritti, è stato già<br />

attuato consentendo l’accesso a finanziamenti agevolati<br />

a iscritti di età inferiore ai 35 anni per l’acquisto<br />

di attrezzature per l’attività professionale.<br />

Tale finanziamento, di importo massimo di 25.000<br />

€ al tasso del 4,5% e restituibile in 5 anni, dovrebbe<br />

fare riferimento ad una platea di circa 8.000 iscritti<br />

e l’impegno economico per la Cassa è previsto<br />

in circa 10 milioni di euro<br />

5) Creare le premesse di una corretta<br />

integrazione normativa con le altre Casse<br />

del settore tecnico<br />

Le recenti vicissitudini relative alla associazione delle<br />

Casse Privatizzate AdEPP che hanno portato la<br />

CASSA DI PREVIDENZA<br />

Cassa <strong>Geometri</strong> a prendere le distanze da una gestione<br />

monocratica e poco attenta alle vere esigenze<br />

degli Enti Previdenziali ci consentono di privilegiare<br />

il confronto diretto su temi specifici di interesse<br />

comune favorendo sinergie sia nel settore<br />

degli investimenti (vedi Fondo F2i, Inarcheck ed altre<br />

iniziative che sono in corso) sia sul piano previdenziale<br />

per armonizzare il più possibile gli strumenti<br />

normativi e rafforzare con regole comuni condivise<br />

gli obiettivi <strong>della</strong> sostenibilità e <strong>della</strong> adeguatezza.<br />

6) Migliorare l’efficienza <strong>della</strong> attività<br />

istituzionale, <strong>della</strong> gestione previdenziale<br />

e degli investimenti<br />

L’efficienza <strong>della</strong> attività istituzionale è un traguardo<br />

irrinunciabile ed è un indicatore indispensabile<br />

per qualificare l’attività di un Ente e<br />

dei suoi amministratori; perciò su questo la Cassa<br />

sta investendo e continuerà ad investire molte<br />

energie.<br />

La straordinaria opportunità dell’istituzione del Casellario<br />

Previdenziale, che ha consentito di sistemare<br />

la nostra banca dati, apre infinite prospettive<br />

di miglioramento sulla attività istituzionale, e la comunicazione<br />

che ieri vi è stata data <strong>della</strong> predisposizione<br />

di un manuale di tutte le procedure dei<br />

vari uffici - frutto di un lavoro notevole durato oltre<br />

un anno - è la base per conoscere a fondo la “macchina“<br />

ed incidere in modo significativo su di essa<br />

per migliorare, razionalizzare e semplificare l’attività<br />

degli uffici.<br />

Tra gli obiettivi che il nuovo Consiglio si pone c’è<br />

quello di superare l’attuale meccanismo di raccolta<br />

delle denunce dei Modelli 17 verificando la possibilità<br />

di avere i dati direttamente dall’Agenzia delle<br />

Entrate e recuperare i pagamenti tramite F24, c’è<br />

la procedura informatica per le domande di pensione<br />

che, combinata con l’attività di front-office del<br />

<strong>Collegio</strong>, deve consentirci di abbreviare i tempi di<br />

erogazione e l’attività di formazione continua dei dipendenti<br />

dei Collegi per prepararci ad affrontare le<br />

problematiche di un eventuale accorpamento con<br />

altri Enti.<br />

Per quanto riguarda gli investimenti il punto più significativo<br />

da affrontare è quello relativo alla valutazione<br />

sulla opportunità di conferire il patrimonio<br />

immobiliare in un Fondo per usufruire di un sistema<br />

fiscale meno penalizzante e farne uno strumento<br />

di aggregazione anche con altre Casse sfruttando<br />

la notevole esperienza in materia di gestione che<br />

abbiamo accumulato in questi anni.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

5


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

6<br />

CASSA DI PREVIDENZA<br />

Tutti i contributi di previdenza e assistenza sociale obbligatoria si<br />

prescrivono e non possono più essere versati con il decorso di 5 anni.<br />

LA PRESCRIZIONE È REGOLATA<br />

DALLA LEGGE 335/95<br />

Avv. GIAMPAOLO CERVELLI<br />

da : www.filodiritto.com<br />

Nota a sentenza n° 01109/2006<br />

Con la sentenza n. 2034312006, depositata il 27<br />

giugno 2006, la Suprema Corte dI Cassazione, Sezione<br />

Lavoro, è nuovamente intervenuta sul tema<br />

<strong>della</strong> prescrizione dei contributi, degli accessori e<br />

delle sanzioni dovute agli enti previdenziali privatizzati.<br />

Nella specie, si trattava di sanzioni dovute alla<br />

Cassa Forense per l’omessa comunicazione dell’ammontare<br />

del reddito professionale da parte<br />

di un iscritto con riferimento agli anni 1992 e<br />

1993, sanzioni per le quali la Cassa Forense aveva<br />

notificato una cartella esattoriale successivamente<br />

opposta per la dedotta intervenuta<br />

prescrizione quinquennale del credito dell’ente<br />

previdenziale.<br />

La problematica <strong>della</strong> prescrizione dei contributi,<br />

degli accessori e delle sanzioni dovute agli enti<br />

previdenziali privatizzati concerne, in primo, luogo<br />

l’individuazione <strong>della</strong> normativa di riferimento,<br />

in quanto gli ordinamenti previdenziali dei singoli<br />

enti di previdenza (Cassa Forense, Cassa Commercialisti,<br />

Inarcassa, Cassa Ragionieri, Cassa<br />

<strong>Geometri</strong> ecc.) contemplano specifiche norme in<br />

tema di prescrizione che prevedono un termine<br />

decennale <strong>della</strong> prescrizione e una decorrenza<br />

<strong>della</strong> medesima fissata in coincidenza con l’invio,<br />

da parte dell’obbligato, <strong>della</strong> comunicazione obbligatoria<br />

annuale dei redditi e dei volumi d’affari<br />

prodotti.<br />

Nel surriferito quadro normativo, è intervenuto<br />

il Legislatore del 1995, con la Legge n. 335/95<br />

di riforma del sistema pensionistico obbligatorio<br />

e complementare, prevedendo, ai commi 9<br />

e 10 dell’art. 3, che tutti i contributi di previdenza<br />

e assistenza sociale obbligatoria si prescrivono<br />

e non possono più essere versati con<br />

il decorso di 5 anni.<br />

Si è posta e tuttora si pone la questione dell’applicabilità<br />

delle norme di cui alla Legge n. 335/95<br />

in tema di prescrizione agli enti previdenziali privatizzati,<br />

soprattutto in relazione alla prassi di alcuni<br />

importanti enti del comparto (Inarcassa e Cassa Forense)<br />

di applicare la propria normativa speciale sui<br />

termini prescrizionale, considerando la medesima<br />

non abrogata dalle disposizioni richiamate <strong>della</strong><br />

Legge n. 335/95.<br />

La Suprema Corte, con la sentenza in commento,<br />

ponendosi nel solco di una consolidata giurisprudenza<br />

di legittimità ha ribadito l’applicabilità<br />

delle disposizioni in tema di prescrizione di cui alla<br />

Legge n. 335/95, agli enti previdenziali privatizzati.<br />

In tal senso ha richiamato le precedenti decisioni<br />

<strong>numero</strong> 5522/2203 e 6340/2005 riferite a<br />

Cassa Forense, la prima e a Cassa <strong>Geometri</strong> la<br />

seconda.<br />

In effetti la Suprema Corte di Cassazione, in questa<br />

materia, non ha mostrato mai alcun genere di<br />

tentennamento avendo costantemente affermato<br />

l’applicabilità dei commi 9 e 10 dell’art. 3 <strong>della</strong><br />

Legge n. 335/95 agli enti previdenziali privatizzati,<br />

sia sotto il profilo del termine di prescrizione<br />

applicabile (si veda in tal senso la già richiamata<br />

Cass. Civ. Sez. Lav. nn. 5522/2003 nonché<br />

Cass. Civ. Sez. Lav. n. 20343/2006 oggetto<br />

del presente commento), sia sotto il profilo dell’irricevibilità<br />

dei contributi prescritti (si vedano,<br />

sul punto Cass.Civ. Sez. Lav. nn. 2760/06,<br />

24863/05, 6340/05, 23116/04, 9408/02, 9525/02,<br />

330/02, 11140/01).<br />

Con la sentenza n. 20343/2006, la Suprema Corte<br />

di Cassazione ha posto in rilievo, tuttavia un’importante<br />

distinzione, precisando che, sia le disposizioni<br />

di cui ai commi 9 e 10 dell’art. 3 <strong>della</strong> Legge<br />

n. 335/95 che quelle di cui alle norme speciali<br />

dei singoli ordinamenti previdenziali degli enti privatizzati<br />

concernenti la prescrizione non riguardano<br />

le sanzioni per il tardivo o per l’omesso invio delle<br />

comunicazioni reddituali.<br />

Il sistema <strong>della</strong> riscossione dei contributi degli enti<br />

previdenziali privatizzati è fondato, infatti, sull’autodichiarazione<br />

dei redditi e dei volumi d’affari<br />

da parte del professionista entro un termine che ge-


CASSA DI PREVIDENZA GIURISPRUDENZA<br />

neralmente è fissato in riferimento alla scadenza del<br />

termine per la presentazione <strong>della</strong> dichiarazione fiscale.<br />

La tardiva/omessa comunicazione dei dati<br />

reddituali all’ente di previdenza comporta l’applicazione<br />

di una sanzione (qualificata dalla giurisprudenza<br />

di legittimità come sanzione amministrativa).<br />

Gli enti previdenziali dei liberi professionisti hanno<br />

generalmente applicato a tali sanzioni lo stesso<br />

regime <strong>della</strong> prescrizione previsto per i contributi<br />

(5 o 10 anni decorrenti dall’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />

reddituale da parte del professionista).<br />

La sentenza n. 20343/2006, invece, partendo dalla<br />

considerazione per cui la sanzione per tardiva omessa<br />

comunicazione dei dati reddituali non assume<br />

valenza accessoria rispetto ai contributi, ha<br />

ritenuto che alla stessa non sia applicabile il regime<br />

<strong>della</strong> prescrizione di cui all’art. 19 <strong>della</strong> Legge<br />

n. 576/1980 (analogo ad altre disposizioni in tema<br />

di prescrizione presenti in altri Ordinamenti libero<br />

professionali), il cui titolo recita: “prescrizione dei<br />

contributi” ma quello di cui all’art. 28 <strong>della</strong> Legge<br />

n. 689/81.<br />

In tale prospettiva, il termine di prescrizione risulta<br />

quinquennale (cioè lo stesso previsto dall’art. 3<br />

commi 9 e 10 <strong>della</strong> Legge n. 335/95) ma tale termine<br />

decorre dalla commessa infrazione e non già,<br />

come prevederebbero le norme speciali degli enti<br />

previdenziali privatizzati, dalla data di invio <strong>della</strong> comunicazione<br />

reddituale.<br />

Per fare un esempio,<br />

ove la scadenza per l’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />

reddituale del 1993, fosse il 30/9/1993 e la<br />

stessa fosse stata concretamente inviata solo<br />

nel 2005, la sanzione,<br />

- seguendo la linea interpretativa di Cass. Civ. n.<br />

20343/2006, risulterebbe prescritta,<br />

- mentre, seguendo l’impostazione sin qui seguita<br />

dagli enti previdenziali privatizzati, risulterebbe<br />

tuttora esigibile.<br />

Urbanistica, Edilizia,<br />

Distanze legali, Contratti<br />

SENTENZE<br />

URBANISTICA<br />

Lottizzazione: nozione<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />

SENTENZA 26 GENNAIO <strong>2009</strong> N. 3481<br />

Costituisce lottizzazione abusiva qualsiasi utilizzazione<br />

del suolo che, indipendentemente dall’entità<br />

del frazionamento fondiario e dal <strong>numero</strong> dei proprietari,<br />

preveda la realizzazione contemporanea o<br />

successiva di una pluralità di edifici a scopo residenziale,<br />

turistico o industriale, che postulino l’attuazione<br />

di opere di urbanizzazione primaria o secondaria,<br />

occorrenti per le necessità dell’insediamento.<br />

D.I.A.: manufatti<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />

SENTENZA 20 GENNAIO <strong>2009</strong> N. 2112<br />

Non è applicabile il regime <strong>della</strong> DIA a lavori edilizi<br />

che interessino manufatti abusivi che non siano<br />

stati sanati né condonati, in quanto gli interventi<br />

ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività,<br />

alle categorie <strong>della</strong> manutenzione straordinaria, del<br />

restauro e/ o risanamento conservativo, <strong>della</strong> ristrutturazione,<br />

<strong>della</strong> realizzazione di opere costituenti<br />

pertinenze urbanistiche) ripetono le caratteristiche<br />

di illegittimità dell’opera principale alla quale<br />

inseriscono strutturalmente (Cassazione penale<br />

– Sezione III – 19.04.06 n. 21490).<br />

EDILIZIA<br />

Trasformazione sottotetto in mansarda<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />

SENTENZA 31 GENNAIO 2008 N. 4981<br />

La trasformazione di un sottotetto in mansarda costituisce<br />

mutamento <strong>della</strong> destinazione d’uso dell’immobile<br />

per il quale è necessario il rilascio <strong>della</strong><br />

concessione edilizia. In assenza <strong>della</strong> quale il fatto<br />

integra l’ipotesi di reato di cui all’ art. 20 <strong>della</strong> legge<br />

47/1985.<br />

Immobile a “rustico”<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE III PENALE<br />

SENTENZA 24 FEBBRAIO <strong>2009</strong> N. 8064<br />

L’esecuzione di un immobile a “rustico” s’intende<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

7


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

8<br />

GIURISPRUDENZA<br />

riferita all’avvenuto completamento di tutte le strutture<br />

essenziali, tra le quali vanno ricompresse le<br />

tamponature esterne, atteso che queste determinano<br />

l’isolamento dell’immobile dalle intemperie e<br />

configurano l’opera nella sua fondamentale volumetria<br />

(Cassazione– Sezione III – 13.05.04 n.<br />

26119).<br />

DISTANZE LEGALI<br />

Distanze fra costruzioni<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE<br />

SENTENZA 28 GENNAIO <strong>2009</strong>, N. 2149<br />

In tema di distanze tra le costruzioni, le prescrizioni<br />

del piano regolatore – trattandosi di atti complesso<br />

risultante dal concorso <strong>della</strong> volontà del Comune<br />

e <strong>della</strong> Regione – acquistano efficacia di norma<br />

giuridica integrativa del codice civile solo con<br />

l’approvazione del piano medesimo da parte dell’autorità<br />

regionale.<br />

CONTRATTI<br />

CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONE II CIVILE<br />

SENTENZA 21 FEBBRAIO 2008, N. 4522<br />

Poiché nel caso di contratto preliminare di compravendita<br />

l’effetto traslativo è determinato soltanto<br />

dal contratto definitivo, sicché la ricorrenza<br />

dei requisiti di forma e sostanza necessari ai<br />

fini <strong>della</strong> validità del contratto traslativo non possono<br />

che fare riferimento alla legge vigente al momento<br />

<strong>della</strong> stipula di questo, la sopravvenienza,<br />

rispetto al momento di formazione del preliminare,<br />

<strong>della</strong> disposizione di cui all’art. 18, comma<br />

2, legge 47/1985, con cui il legislatore aveva<br />

allora sancito il divieto di lottizzazione abusiva,<br />

opera non come causa di nullità del contratto preliminare<br />

bensì come impossibilità oggettiva di<br />

concludere il contratto definitivo, e precludendo<br />

la stipulazione di questo è ugualmente di impedimento<br />

all’emissione delle sentenza costitutiva<br />

ai sensi dell’art. 2932 cod. civ., che allo stesso<br />

si sostituisce.<br />

D.M. Economia e Finanze<br />

23/03/<strong>2009</strong> G.U. del 31/03/<strong>2009</strong><br />

I FABBRICATI<br />

DEL GRUPPO “D”<br />

AGGIORNATI I COEFFICIENTI<br />

Il coefficiente aggiornato per l’anno <strong>2009</strong> relativo alla<br />

determinazione dell’ICI riguardante i fabbricati<br />

classificati nel gruppo D (non iscritti al Catasto) è<br />

di 1,04.<br />

Si riportano i coefficienti degli anni passati in ottemperanza<br />

all’art. 5 comma 3 del D.Lgs. 30 dicembre<br />

1992 n. 504.<br />

per l’anno <strong>2009</strong> = 1.04<br />

per l’anno 2008 = 1.09<br />

per l’anno 2007 = 1.12<br />

per l’anno 2006 = 1.16<br />

per l’anno 2005 = 1.19<br />

per l’anno 2004 = 1.26<br />

per l’anno 2003 = 1.30<br />

per l’anno 2002 = 1.35<br />

per l’anno 2001 = 1.38<br />

per l’anno 2000 = 1.43<br />

per l’anno 1999 = 1.45<br />

per l’anno 1998 = 1.47<br />

per l’anno 1997 = 1.50<br />

per l’anno 1996 = 1.55<br />

per l’anno 1995 = 1.60<br />

per l’anno 1994 = 1.65<br />

per l’anno 1993 = 1.68<br />

per l’anno 1992 = 1.70<br />

per l’anno 1991 = 1.73<br />

per l’anno 1990 = 1.81<br />

per l’anno 1989 = 1.90<br />

per l’anno 1988 = 1.98<br />

per l’anno 1987 = 2.14<br />

per l’anno 1986 = 2.31<br />

per l’anno 1985 = 2.47<br />

per l’anno 1984 = 2.64<br />

per l’anno 1983 = 2.80<br />

per l’anno 1982<br />

e precedenti = 2.97


NORMATIVA<br />

Aggiornato il Codice dei contratti pubblici (D.lgs 163/2006)<br />

LE OPERE DI URBANIZZAZIONE<br />

“A SCOMPUTO”<br />

Geom. GIANLUCA SCACCHI<br />

Con D.Lgs 152/2008 pubblicato sulla G.U. del<br />

02/10/2008, denominato “terzo correttivo” al Codice<br />

dei contratti, è stata profondamente innovata<br />

la regolamentazione relativa all’esecuzione di opere<br />

di urbanizzazione a carico di privati.<br />

La norme, in vigore dal 17/10/2008, riguarda testualmente<br />

(art. 32, lettera g) i “lavori pubblici da realizzarsi<br />

da parte dei soggetti privati, titolari di permesso<br />

di costruire, che assumono in via diretta l’esecuzione<br />

delle opere di urbanizzazione a scomputo<br />

totale o parziale del contributo previsto per il rilascio<br />

del permesso, ai sensi dell’articolo 16, comma<br />

2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e dell’articolo<br />

28, comma 5 <strong>della</strong> legge 17 agosto 1942, n. 1150”<br />

La nuova normativa riguarda, pur con diversa regolamentazione,<br />

tutti gli interventi, a prescindere<br />

dal loro valore economico. La norma supera<br />

in tal modo la previgente doppia disciplina per le<br />

opere “sopra soglia” e per le opere “sotto soglia”,<br />

intendendosi per “soglia” rispetto al limite fissato<br />

dalla Unione Europea per gli appalti di rilevanza<br />

comunitaria.<br />

Parimente viene ora superata la precedente diversa<br />

regolamentazione fra interventi di urbanizzazione<br />

“primarie “ e “secondaria”.<br />

L’attuale normativa deriva da diversi pronunciamenti<br />

<strong>della</strong> Corte di Giustizia europea che ha ritenuto inadeguata<br />

la legislazione italiana in materia.<br />

In pratica la nuova normativa prevede che l’operatore<br />

privato a cui viene demandata, a<br />

scomputo del versamento degli oneri di urbanizzazione<br />

correlati con il rilascio di un permesso<br />

di costruire, l’esecuzione di opere di urbanizzazione<br />

dovrà affidare con gara l’esecuzione delle<br />

opere stesse.<br />

Nella nostra prassi professionale quotidiana l’esecuzione<br />

di opere di urbanizzazione a carico del privato<br />

si verifica piuttosto frequentemente e non è più<br />

relegata unicamente alla casistica dei piani attuativi.<br />

Spesso l’esecuzione di opere da parte dell’operatore<br />

privato viene prevista anche attraverso lo<br />

strumento del “permesso di costruire convenzionato”<br />

che, non configurandosi come “piano” at-<br />

tuativo, rientra pienamente nell’ambito disciplinare<br />

del geometra.<br />

La nuova regolamentazione relativa all’esecuzione<br />

delle opere urbanizzazione a scomputo è racchiusa<br />

nei seguenti articoli del Codice dei contratti.<br />

Art. 32. Amministrazioni aggiudicatrici<br />

e altri soggetti aggiudicatori<br />

(artt. 1 e 8, dir. 2004/18; art. 2,<br />

legge n. 109/1994; art. 1, d.lgs. n. 358/1992;<br />

artt. 2 e 3, co. 5, d.lgs. n. 157/1995)<br />

Salvo quanto dispongono il comma 2 e il comma<br />

3, le norme del presente titolo, nonché quelle<br />

<strong>della</strong> parte I, IV e V, si applicano in relazione<br />

ai seguenti contratti, di importo pari o superiore<br />

alle soglie di cui all’articolo 28:<br />

omissis<br />

g) lavori pubblici da realizzarsi da parte dei soggetti<br />

privati, titolari di permesso di costruire, che assumono<br />

in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione<br />

a scomputo totale o parziale del contributo<br />

previsto per il rilascio del permesso, ai sensi<br />

dell’articolo 16, comma 2, del d.P.R. 6 giugno<br />

2001, n. 380, e dell’articolo 28, comma 5 <strong>della</strong> legge<br />

17 agosto 1942, n. 1150.<br />

L’amministrazione che rilascia il permesso di costruire<br />

può prevedere che, in relazione alla realizzazione<br />

delle opere di urbanizzazione, l’avente diritto<br />

a richiedere il permesso di costruire presenti<br />

all’amministrazione stessa, in sede di richiesta del<br />

permesso di costruire, un progetto preliminare delle<br />

opere da eseguire, con l’indicazione del tempo<br />

massimo in cui devono essere completate, allegando<br />

lo schema del relativo contratto di appalto.<br />

L’amministrazione, sulla base del progetto preliminare,<br />

indice una gara con le modalità previste dall’articolo<br />

55. Oggetto del contratto, previa acquisizione del progetto<br />

definitivo in sede di offerta, sono la progettazione<br />

esecutiva e le esecuzioni di lavori.<br />

L’offerta relativa al prezzo indica distintamente il corrispettivo<br />

richiesto per la progettazione definitiva ed<br />

esecutiva, per l’esecuzione dei lavori e per gli oneri<br />

di sicurezza;<br />

omissis<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

9


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

10<br />

NORMATIVA<br />

Art. 122. Disciplina specifica per i contratti<br />

di lavori pubblici sotto soglia<br />

omissis<br />

(art. 29, legge n. 109/1994;<br />

artt. 79, 80, 81 d.P.R. n. 554/1999)<br />

8. Per l’affidamento dei lavori pubblici di cui all’articolo<br />

32, comma 1, lettera g), si applica la procedura<br />

prevista dall’articolo 57, comma 6; l’invito<br />

è rivolto ad almeno cinque soggetti se sussistono<br />

in tale <strong>numero</strong> aspiranti idonei.<br />

omissis<br />

Tralasciando l’approfondimento <strong>della</strong> limitata casistica<br />

delle opere sopra soglia comunitaria (attualmente<br />

fissata ad € 5.150,00) è opportuno<br />

spendere alcune considerazioni circa le opere<br />

“sotto soglia”.<br />

Per le opere sotto soglia, che (come si vede) possono<br />

giungere anche ad importi rilevanti, si è ritenuto<br />

sufficiente prevedere a carico del titolare del<br />

permesso a costruire l’obbligo di adottare la procedura<br />

dell’art. 57, comma 6, che testualmente recita<br />

“ove possibile, la stazione appaltante individua<br />

gli operatori economici da consultare sulla base di<br />

informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione<br />

economico finanziaria e tecnico organizzativa<br />

desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di<br />

trasparenza, concorrenza, rotazione, e seleziona al-<br />

Incrocio con rotatoria<br />

meno tre operatori economici, se sussistono in tale<br />

<strong>numero</strong> soggetti idonei. Gli operatori economici<br />

selezionati vengono contemporaneamente invitati a<br />

presentare le offerte oggetto <strong>della</strong> negoziazione, con<br />

lettera contenente gli elementi essenziali <strong>della</strong> prestazione<br />

richiesta. La stazione appaltante sceglie l’operatore<br />

economico che ha offerto le condizioni più<br />

vantaggiose, secondo il criterio del prezzo più basso<br />

o dell’offerta economicamente più vantaggiosa,<br />

previa verifica del possesso dei requisiti di qualificazione<br />

previsti per l’affidamento di contratti di uguale<br />

importo mediante procedura aperta, ristretta,<br />

o negoziata previo bando.”<br />

In sostanza, seppur con la suddetta procedura semplificata<br />

comunemente denominata “trattativa privata”,<br />

le opere di urbanizzazione “a scomputo” del<br />

contributo per il rilascio del permesso di costruire<br />

dovranno essere affidate secondo le procedure del<br />

Codice dei contratti pubblici. Inoltre, le imprese invitate<br />

alla gara dovranno essere adeguatamente<br />

qualificate all’esecuzione di opere pubbliche secondo<br />

la vigente disciplina (D.P.R. 34/2000).<br />

Le novità sono di notevole portata e, complice una<br />

scrittura <strong>della</strong> nuova norma non esente da equivoci,<br />

saranno nei prossimi mesi probabile oggetto di interpretazione<br />

e di “indicazioni operative” da parte degli<br />

organismi preposti (Ministero delle infrastrutture,<br />

Autorità di vigilanza sui contratti pubblici).<br />

In attesa di detti chiarimenti è comunque importante<br />

sapere che la disciplina illustrata è a tutti gli effetti<br />

in vigore a far data dal 17/10/2008.


NORMATIVA<br />

Nuovi criteri per gli Enti Locali previsti dalla D.G.R. n° 7977/2008<br />

ai sensi del D.Lgs. n° 63/2008.<br />

COMMISSIONI PAESAGGIO<br />

La Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 7977<br />

del 6.08.08 avente per oggetto:<br />

Esercizio delle funzioni paesaggistiche. Determinazione<br />

in merito alla verifica <strong>della</strong> sussistenza<br />

dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />

tecnico-scientifica stabiliti dall’art.146, comma 6<br />

del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42.<br />

Con questo atto la Lombardia è la prima Regione<br />

italiana ad adeguarsi al Codice dei beni culturali e<br />

del paesaggio come modificato dal D. Lgs. n.<br />

63/2008, volendo così preservare la sua politica<br />

sussidiaria nei confronti degli Enti Locali e dei gestori<br />

delle aree protette, che ormai da anni rilasciano<br />

le autorizzazioni paesaggistiche.<br />

È questo un passaggio importante, che vedrà tutti gli<br />

Enti impegnati ad ottemperare, entro il 14 novembre<br />

2008, a quanto previsto dall’Allegato 1 alla DGR, per<br />

poter così conservare la potestà di interlocuzione con<br />

il cittadino, dopo che Regione Lombardia avrà effettuato,<br />

entro il 31 dicembre 2008, la verifica di sussistenza<br />

dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />

tecnico-scientifica in capo agli Enti stessi.<br />

Si tratta di uno sforzo comune per far si che il paesaggio<br />

lombardo si integri al meglio con gli aspetti<br />

storico/ambientali ed in relazione con la volontà<br />

dei cittadini che abitano le diverse realtà territoriali<br />

lombarde.<br />

I capisaldi <strong>della</strong> nuova normativa a cui Enti locali ed<br />

Enti gestori dei Parchi si devono adeguare sono:<br />

- Istituzione di una Commissione Paesaggio a livello<br />

sovracomunale o a livello locale, competente e professionalmente<br />

adeguata;<br />

- Individuazione di una professionalità istruttoria distinta<br />

da quella operante nel settore edilizio/urbanistico.<br />

DGR n. 7977 del 6.08.08 - BURL n. 34<br />

del 18.08.08 seo.<br />

Determinazione in merito alla verifica <strong>della</strong> sussistenza<br />

dei requisiti di organizzazione e di competenza<br />

tecnico-scentifica per l’esercizio delle funzioni<br />

paesaggistiche (art.146,c.6 del D. Lgs. n. 42/2004).<br />

ALLEGATO 1<br />

Criteri per la verifica, nei soggetti delegati all’esercizio<br />

<strong>della</strong> funzione autorizzatoria in materia di paesaggio,<br />

<strong>della</strong> sussistenza dei requisiti di organizzazione<br />

e di competenza tecnico-scientifica stabiliti<br />

dall’art 146, comma 6 del d. lgs. 22 gennaio 2004<br />

n. 42 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

Premessa<br />

Con il presente documento si dettano criteri cui gli<br />

Enti locali, titolari delle funzioni paesaggistiche loro<br />

attribuite dall’art. 80, commi 1, 3, 4 e 5 <strong>della</strong> legge<br />

regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche<br />

ed integrazioni, dovranno attenersi al fine di<br />

continuare ad esercitare tali funzioni successivamente<br />

al 31 dicembre 2008.<br />

Perché ciò possa avvenire, garantendo in tal modo la<br />

continuità del quadro normativo regionale vigente,è<br />

necessario che, in base alle disposizioni dell’art. 146,<br />

comma 6 del D. Lgs. 26 marzo 2008 n. 63, “gli enti<br />

destinatari <strong>della</strong> delega dispongano di strutture in grado<br />

di assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche<br />

nonché di garantire la differenziazione<br />

tra attività di tutela paesaggistica ed esercizio di funzioni<br />

amministrative in materia urbanistico-edilizia”.<br />

Occorre quindi garantire sia un livello di competenza<br />

tecnico-scientifica che una differenziazione delle valutazioni<br />

paesaggistiche da quelle edilizie.<br />

Si ritiene che tali requisiti, considerata la nuova procedura<br />

autorizzatoria che entrerà in vigore dal 1° gennaio<br />

<strong>2009</strong>, siano soddisfatti a seguito <strong>della</strong> istituzione<br />

e nomina <strong>della</strong> Commissione per il paesaggio e dell’idoneo<br />

completamento <strong>della</strong> procedura autorizzatoria<br />

cui concorre il prescritto parere vincolante rilasciato<br />

dalla Soprintendenza ai Beni architettonici e per il paesaggio<br />

che contribuisce a garantire una valutazione<br />

specifica ed autonoma degli aspetti paesaggistici rispetto<br />

a quelli urbanistico-edilizi.<br />

AI fine di garantire la necessaria adeguata istruttoria<br />

tecnico-amministrativa relativa alle richieste di<br />

autorizzazione paesaggistica ogni Ente locale titolare<br />

di funzioni paesaggistiche dovrà individuare, secondo<br />

quanto indicato nei presenti criteri, la struttura<br />

tecnica o la specifica professionalità cui attribuire<br />

la responsabilità di verificare gli elaborati progettuali<br />

allegati alla richiesta di autorizzazione paesaggistica.<br />

acquisire il parere <strong>della</strong> Commissione per<br />

il paesaggio e trasmettere alla. Soprintendenza territorialmente<br />

competente tali documenti unitamente<br />

alla relazione tecnica illustrativa prevista dall’art.<br />

146, comma 7 del D. Lgs. 63/2008.<br />

Con il presente atto, visto l’art. 81, comma 1 <strong>della</strong> legge<br />

regionale 11 marzo 2005 n. 12 che stabiliva il termine<br />

del settembre 2005 per adempiere all’obbligo<br />

<strong>della</strong> costituzione <strong>della</strong> Commissione per il Paesaggio,<br />

si richiama tale obbligatorietà ai fini del legittimo<br />

esercizio delle funzioni paesaggistiche attribuite.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

11


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

12<br />

NORMATIVA<br />

Pertanto quegli Enti che, sulla base<br />

dei criteri di seguito illustrati,<br />

non avranno istituito e disciplinato<br />

la Commissione per il paesaggio<br />

e non avranno individuato la<br />

struttura tecnica o la specifica professionalità<br />

cui attribuire la responsabilità<br />

dell’istruttoria tecnico -<br />

amministrativa delle richieste di autorizzazione<br />

paesaggistica, non<br />

potranno esercitare dopo il 31 dicembre<br />

2008 le funzioni paesaggistiche<br />

loro attribuite non essendo<br />

soddisfatti i requisiti stabiliti dell’art.<br />

146, comma 6 del D. Lgs. 26<br />

marzo 2008 n. 63.<br />

Competenze e ruolo<br />

<strong>della</strong> Commissione<br />

per il Paesaggio<br />

Ai sensi e per gli effetti dell’art 81 <strong>della</strong> Legge Regionale<br />

11 marzo 2005, n. 12, la Commissione per<br />

il Paesaggio ha il compito di esprimere pareri obbligatori,<br />

in merito al rilascio delle autorizzazioni<br />

paesaggistiche per quanto riguarda le competenze<br />

amministrative attribuite agli Enti locali dall’art 80<br />

<strong>della</strong> medesima legge. Tale Commissione deve essere<br />

composta da “soggetti aventi particolare e<br />

qualificata esperienza nella tutela paesaggisticoambientale”.<br />

L’articolo 148 del D. Lgs 22 gennaio<br />

2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni,<br />

assegna alle Commissioni per il paesaggio il<br />

compito di esprimere pareri nell’ambito dei procedimenti<br />

autorizzatori previsti dagli articoli 146, 147<br />

e 159 <strong>della</strong> norma citata. Il medesimo articolo stabilisce<br />

che la Commissione debba essere composta<br />

da “soggetti con particolare, pluriennale e qualificata<br />

esperienza nella tutela del paesaggio”.<br />

I criteri regionali, approvati con DGR n VIII/2121 del<br />

13 marzo 2006, in attuazione <strong>della</strong> legge regionale<br />

11 marzo 2005, n. 12, hanno meglio precisato<br />

competenze, ambito di istituzione e requisiti dei<br />

membri <strong>della</strong> Commissione per il paesaggio.<br />

In particolare si è segnalata l’opportunità che alle Commissioni,<br />

oltre ai compiti esplicitamente attribuiti per<br />

legge, possa essere anche assegnato il compito di esprimere<br />

i pareri relativi all’irrogazione delle sanzioni<br />

amministrative ed agli accertamenti di compatibilità<br />

paesaggistica ai sensi degli articoli 167 e 181 del D.Lgs.<br />

22 gennaio 2004, n. 42, e successive modifiche ed integrazioni,<br />

alle procedure di cui all’art. 32 <strong>della</strong> legge<br />

28 febbraio 1985, n. 47 ed alla valutazione paesistica<br />

dei progetti, prevista dall’art. 30 delle Norme di Attuazione<br />

del PTPR per le aree non assoggettate a tutela<br />

paesaggistica, secondo le modalità stabilite dal-<br />

Passerella per attraversamento stradale<br />

le “linee guida per l’esame paesistico dei progetti” di<br />

cui alla DGR n. VII/11 045 dell’8 novembre 2002.<br />

Nei suddetti criteri si è altresì evidenziata l’opportunità<br />

di istituire le Commissioni per il paesaggio in<br />

forma consorziata tra più comuni contigui. appartenenti<br />

al medesimo ambito o alla stessa unità di<br />

paesaggio, come individuati dal Piano Territoriale<br />

Paesistico Regionale o dai Piani Territoriali di Coordinamento<br />

Provinciale e dei Parchi, o comunque interessati<br />

da analoghe finalità di salvaguardia e valorizzazione<br />

di specifici sistemi di rilevanza paesaggistica<br />

sovralocale (quali ad esempio: la sussistenza<br />

di caratteri paesaggistici comuni, la presenza<br />

di un corso d’acqua o canale, l’appartenenza ad un<br />

medesimo ambito morfologico, la presenza di particolari<br />

tipologie di insediamenti, la presenza di un<br />

percorso storico e/o panoramico, etc.).<br />

La scelta di consorziarsi consente non solo una maggiore<br />

efficienza amministrativa (si riduce il <strong>numero</strong> delle<br />

Commissioni per il paesaggio comunali) ma. soprattutto,<br />

una più idonea ed efficace azione di salvaguardia<br />

e valorizzazione delle specifiche connotazioni<br />

del “paesaggio” locale, garantendo sinergie e coerenze<br />

di maggiore respiro non perseguibili tramite una politica<br />

di tutela costretta esclusivamente entro i confini<br />

amministrativi comunali.<br />

Infine è opportuno ribadire che la commissione per il<br />

paesaggio esprime il proprio parere prestando particolare<br />

attenzione alla coerenza dell’intervento in progetto<br />

con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti<br />

paesaggistici vigenti. nell’ottica di una tutela complessiva<br />

del territorio, valutando gli interventi proposti<br />

in relazione alla compatibilità con i valori paesaggistici<br />

riconosciuti e la congruità con i criteri di gestione<br />

del bene tutelato, tenuto conto del Piano Paesaggistico<br />

regionale e dei criteri regionali soprarichiamati.


Requisiti per i componenti <strong>della</strong> Commissione<br />

per il Paesaggio<br />

La Commissione per il Paesaggio deve essere composta<br />

da un <strong>numero</strong> minimo di componenti, compreso<br />

il Presidente, stabilito sulla base <strong>della</strong> dimensione<br />

demografica degli Enti locali, secondo la<br />

seguente tabella:<br />

- Comuni singoli o associati infer. a 15.000 ab. =<br />

minimo 3 componenti<br />

- Comunità Montane, Enti gestori dei Parchi, Province<br />

sup. a 15.001 ab. = minimo 5 componenti<br />

Il Presidente <strong>della</strong> Commissione dovrà essere in<br />

possesso di laurea e abilitazione all’esercizio <strong>della</strong><br />

professione ed aver maturato una qualificata esperienza,<br />

come libero professionista o in qualità<br />

di pubblico dipendente, nell’ambito <strong>della</strong> tutela e valorizzazione<br />

dei beni paesaggistici.<br />

I componenti devono essere scelti tra i candidati che siano<br />

in possesso di diploma universitario o laurea o diploma<br />

di scuola media superiore in una materia attinente<br />

l’uso, la pianificazione e la gestione del territorio e del<br />

paesaggio, la progettazione edilizia ed urbanistica, la tutela<br />

dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche.<br />

naturali. geografiche ed ambientali.<br />

I componenti devono altresì aver maturato una qualificata<br />

esperienza, almeno triennale se laureati ed almeno<br />

quinquennale se diplomati, nell’ambito <strong>della</strong> libera<br />

professione o in qualità di pubblico dipendente.<br />

in una delle materie sopra indicate e con riferimento<br />

alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite<br />

all’ente locale al quale si presenta la candidatura.<br />

Il possesso del titolo di studio e dell’esperienza richiesta,<br />

nonché gli ulteriori titoli professionali (partecipazione<br />

a corsi di formazione. master. iscrizione in<br />

albi professionali o regionali, partecipazione alle<br />

Commissioni per il paesaggio) attinenti alla tutela e valorizzazione<br />

del paesaggio dovranno risultare dal curriculum<br />

individuale allegato alla candidatura presentata.<br />

Istituzione e nomina <strong>della</strong> Commissione<br />

per il Paesaggio<br />

Gli Enti titolari delle funzioni amministrative in materia<br />

paesaggistica, con specifico provvedimento e conformemente<br />

ai presenti criteri, istituiscono e disciplinano<br />

la “Commissione per il Paesaggio” ai sensi dell’art. 81,<br />

commi 1 e 2 <strong>della</strong> legge regionale 11 marzo 2005, n.<br />

12 e dell’articolo 148 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.<br />

42. e successive modifiche ed integrazioni.<br />

I membri <strong>della</strong> Commissione del paesaggio sono<br />

nominati, con il medesimo provvedimento istitutivo<br />

o con successivo specifico atto, sulla base dei<br />

criteri e del possesso dei requisiti indicati al punto<br />

NORMATIVA<br />

precedente ed a seguito di comparazione dei curricula<br />

delle candidature presentate.<br />

Il provvedimento di nomina dovrà dare atto <strong>della</strong> congruenza<br />

dei titoli posseduti dai candidati prescelti rispetto<br />

a quanto previsto dai presenti criteri.<br />

Sono ovviamente fatte salve le norme vigenti relativamente<br />

ai casi di incompatibilità.<br />

AI riguardo si precisa che i componenti non possono<br />

essere contestualmente membri <strong>della</strong><br />

Commissione Edilizia e/o urbanistica o svolgere<br />

incarichi professionali di progettazione edilizia<br />

presso il medesimo Ente locale.<br />

Va ulteriormente ricordato, alla luce dei presenti criteri,<br />

che l‘istituzione e la nomina di una specifica<br />

Commissione per il paesaggio presso ogni Ente locale<br />

titolare di funzioni paesaggistiche (Comuni, Province,<br />

Parchi, Comunità Montane) costituisce elemento<br />

necessario ai fini del legittimo esercizio delle<br />

funzioni stesse dopo il 31 dicembre 2008.<br />

Relativamente ai Comuni si ribadisce, in sintonia con<br />

i criteri di cui alla DGR n. VIII/2121 del 13 marzo 2006,<br />

l’opportunità che la Commissione per il paesaggio sia<br />

costituita in forma consorziata o associata.<br />

A tal fine, i Comuni che non abbiano una propria<br />

Commissione locale per il paesaggio, possono istituirne<br />

una in forma consorziata con i comuni contermini<br />

sulla base:<br />

dell’appartenenza al medesimo ambito o alla stessa<br />

unità tipologica di paesaggio, come individuati<br />

dal Piano Territoriale Paesistico Regionale o dai<br />

Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e dei<br />

Parchi, o comunque interessati da analoghe finalità<br />

di salvaguardia e valorizzazione di specifici sistemi<br />

di rilevanza paesaggistica sovra locale;<br />

delle aggregazioni delle unioni esistenti di comuni,<br />

consorziati per lo svolgimento di altre attività<br />

o fornitura di servizi similari;<br />

di unioni e/o associazioni di comuni costituite appositamente.<br />

Si segnala la possibilità, in base alle disposizioni del Decreto<br />

Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (‘’Testo unico<br />

delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”), di stipulare<br />

convenzioni tra comuni, o tra comuni ed altri Enti<br />

locali sovracomunali (Comunità Montane, Enti gestori<br />

dei Parchi, Province), per la costituzione delle Commissioni<br />

per il paesaggio: tali convenzioni dovranno<br />

chiaramente indicare i rapporti tra i diversi Enti anche<br />

relativamente alle competenze attribuite, alla composizione,<br />

nomina e durata <strong>della</strong> Commissione stessa.<br />

Gli Enti locali titolari di funzioni paesaggistiche che<br />

abbiano già istituito una Commissione per il Paesaggio,<br />

ai sensi dell’art 81, commi 1 e 2 <strong>della</strong> legge<br />

regionale 11 marzo 2005, n. 12, non debbono provvedere<br />

ad una nuova istituzione qualora quella esistente<br />

risulti, sulla base di esplicita dichiarazione dell’Ente,<br />

adeguata e conforme ai presenti criteri.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

13


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

14<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

Finanziaria <strong>2009</strong><br />

AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE<br />

A FAVORE DELLA PICCOLA<br />

PROPRIETÀ CONTADINA<br />

CONSULENTE IMMOBILIARE n. 830-<strong>2009</strong><br />

Anche la Finanziaria <strong>2009</strong> (legge 203/2008) non ha<br />

potuto fare a meno di sancire la disposizione di proroga<br />

del termine concernente le agevolazioni tributarie<br />

per la formazione e l’arrotondamento <strong>della</strong><br />

proprietà contadina di cui alla vigente legge<br />

604/1954. La nuova scadenza per usufruire dei relativi<br />

benefici fiscali è ora il 31 dicembre <strong>2009</strong>.<br />

L’art. 2, comma 8, <strong>della</strong> legge 203/2008 (Finanziaria<br />

<strong>2009</strong>), nel ricalcare la tecnica legislativa adoperata<br />

già dalle precedenti leggi finanziarie, ha stabilito<br />

espressamente che il termine del 31 dicembre<br />

2008, previsto dall’art. 1, comma 173, <strong>della</strong><br />

legge 244/2007 (Finanziaria 2008), è prorogato<br />

al 31 dicembre<strong>2009</strong>.<br />

Anche l’approvazione <strong>della</strong> Finanziaria <strong>2009</strong>, dunque,<br />

ha legittimato la consueta proroga nel termine<br />

per beneficiare delle agevolazioni fiscali disposte<br />

a favore <strong>della</strong> “piccola proprietà contadina”<br />

(PPC). Come si ricorderà, la disposizione di proroga<br />

è un ritornello che dura da più di mezzo secolo.<br />

Lo stupore (a nostro parere) non è tanto rappresentato<br />

dalla previsione agevolativi, quanto dalla<br />

continua formulazione <strong>della</strong> stessa che ben potrebbe<br />

essere collocata “a regime” anziché nel coacervo<br />

nelle disposizioni “annuali”.<br />

Come noto, le agevolazioni riguardano l’acquisto<br />

di terreni agricoli da parte di coltivatori diretti e imprenditori<br />

agricoli professionali (IAP). Per detti trasferimenti<br />

si ren dono applicabili l’esenzione dal pagamento<br />

dell’imposta di bollo, il pagamento delle imposte<br />

di registro e ipotecaria in misura fissa (€. 168<br />

euro per tributo) e la corresponsione dell’imposta catastale<br />

in misura proporzionale (1%).<br />

Ambito soggettivo e oggettivo<br />

I soggetti interessati ai citati benefici fiscali, dunque,<br />

sono tutti coloro che hanno lo status di coltivatore<br />

diretto o di imprenditore agricolo professionale,<br />

comprese le società agricole di cui al vigente D.Lgs.<br />

99/2004, mentre dal punto di vista oggettivo l’acquisto<br />

agevolabile deve riguardare i terreni idonei<br />

(superficie coltivabile rapportata alla capacità<br />

lavorativa del nucleo familiare) alla formazione o<br />

all’arrotondamento <strong>della</strong> proprietà contadina.<br />

Si ricorda che per “formazione” deve intendersi l’ac-<br />

quisto di fondi rustici finalizzati a costituire una piccola<br />

proprietà diretto-coltivatrice (affittuari, coadiuvanti),<br />

mentre per “arrotondamento” s’intende il trasferimento<br />

a qualsiasi titolo di fondi rustici al fine di<br />

accrescere la dimensione dell’azienda agricola.<br />

Si rammenta altresì che la Corte di Cassazione (sezione<br />

tributaria) ha ribadito il principio secondo cui<br />

le agevolazioni fiscali si applicano anche al coltivatore<br />

diretto che acquisti solamente la nuda proprietà<br />

di un terreno da lui coltivato (ex pluribus, sent.<br />

n. 26394 del 5 dicembre 2005).<br />

Infine, è appena il caso di rimarcare la precisazione<br />

secondo la quale l’attenuazione dei vincoli in materia<br />

di formazione e arrotondamento <strong>della</strong> “piccola proprietà<br />

contadina” trova applicazione anche nei casi in<br />

cui gli acquisti dei fondi siano stati effettuati in data<br />

anteriore al 30 giugno 2001 (entrata in vigore del<br />

D.Lgs. 228/2001), ma a condizione che i relativi atti<br />

rivendita, dai quali dipende l’eventuale decadenza dalle<br />

agevolazioni, vengano posti in essere successivamente<br />

a tale data (Agenzia delle en trate, circ. n. 63/E<br />

del 26 novembre 2007).<br />

L’autorevole interprete, diversamente dal pensiero<br />

di una parte <strong>della</strong> giurisprudenza tributaria di merito<br />

(si veda Comm. trib. reg. Emilia Romagna, Sez.<br />

XVIII, sent. N. 97 dell’11 ottobre 2005) e di legittimità<br />

(Cass., Sez. trib., sent. n. 10547 dell’8 maggio<br />

2006), ha indicato le seguenti soluzioni.<br />

1. Atti di acquisto stipulati da 30 maggio 1996<br />

Gli atti ricadono nella disposizione di cui all’art. 11,<br />

comma 5, del D.Lgs. 228/2001, con applicazione<br />

quindi del vincolo quinquennale.<br />

2. Atti di acquisto stipulati prima del 30 maggio 1996<br />

Gli atti vanno distinti a seconda del momento <strong>della</strong><br />

rivendita:<br />

- se è avvenuta prima del 30 giugno 2001, si applica<br />

il vincolo decennale;<br />

- se è avvenuta a decorrere da 30 giugno 2001, si applica<br />

il vincolo quinquennale, con la conseguenza che<br />

l’atto rimane agevolabile anche se il periodo intercorrente<br />

tra la data dell’atto di acquisto e quella dell’atto<br />

di alienazione è inferiore a 10 anni. Successivamente<br />

la medesima Agenzia delle entrate ha chiarito<br />

altresì che, al fine di riconoscere all’imprenditore<br />

agricolo professionale le agevolazioni fiscali previste<br />

in materia di imposte indirette a favore delle persone


fisiche coltivatori diretti, è necessaria la sussistenza<br />

delle condizioni di cui all’art. 2 <strong>della</strong> legge 604/1954;,<br />

oltre all’Iscrizione nella gestione previdenziale e assistenziale<br />

propria degli IAP, vale a dire quella dei “lavoratori<br />

autonomi agricoli“ amministrata dall‘lNPS, (ris.<br />

n. 350/E del 29 novembre 2007).<br />

Benefici tributari<br />

Le agevolazioni riguardano le Imposte cosiddette<br />

“indirette” e consistono, oltre alla esenzione dal pagamento<br />

dell’Imposta di bollo (art. 21 <strong>della</strong> Tabella,<br />

allegato B, annessa al vigente D.P.R. 642/1972), nell’applicazione<br />

dei seguenti altri tributi:<br />

- imposta di registro in misura fissa (168 euro), in<br />

luogo delle misure proporzionali del 15% (aliquota<br />

ordinaria) o dell’8% (aliquota ridotta);<br />

- imposta ipotecaria in misura fissa (168 euro), in luogo<br />

dell’aliquota proporzionale del 2%;<br />

- imposta catastale in misura proporzionaIe dell’1 %.<br />

Per le cessioni dei terreni montani l’art. 9, comma 2,<br />

del vigente D.P.R. 601/1973 stabilisce apertis verbis che<br />

i trasferimenti di proprietà a qualsiasi titolo di fondi rustici,<br />

fatti a scopo di arrotondamento o di accorpamento<br />

di proprietà diretto-coltivatrici, singole o associate,<br />

sono assoggettati alle imposte di registro e ipotecaria<br />

in misura fissa e sono esenti dall’imposta catastale<br />

(Ag. entrate, ris. n. 201/E del 2 ,agosto 2007).<br />

Le medesime agevolazioni si applicano anche a favore<br />

delle cooperative agricole che conducono direttamente<br />

i terreni (cfr. Ag. entrate, ris. n. 244/E del 16 giugno 2008<br />

e circ. n. 13/E del 31 gennaio 2002; Corte Cost., ord.<br />

n. 23 del 19 gennaio 2005; Cass., Sez. trib., ex pluribus,<br />

sent. n. 14601 del 1° ottobre 2003).<br />

Requisiti<br />

Per accedere alle suddette agevolazioni fiscali l’acquirente,<br />

i permutanti e l’enfiteuta devono produrre,<br />

in sede di stipula dell’atto di compravendita o<br />

al momento <strong>della</strong> sua registrazione, anche un certificato<br />

dell’Assessorato provinciale dell’ agricoltura<br />

competente attestante la sussistenza dei requisiti<br />

per usufruire del benefici tributari.<br />

AI riguardo è opportuno segnalare che:<br />

- il giudice tributario può autonomamente accertare<br />

l’esistenza dello status di coltivatore diretto o di<br />

imprenditore agricolo professionale, dovendo escludersi<br />

che l’esercizio del potere di certificazione<br />

relativo alla sussistenza o meno di tale status,<br />

attribuito dalla legge a un Ufficio competente, possa<br />

svolgere alcun effetto preclusivo o condizionante<br />

rispetto alla piena tutela del diritto soggettivo all’agevolazione<br />

fiscale (Cass., Sez. Unite civ., sent.<br />

n. 12903 del 30 dicembre 1998; Sez. trib., ex pluribus,<br />

sent n. 11152 del 15 maggio 2006);<br />

- i requisiti possono essere attestati anche oltre il ter-<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

mine triennale stabilito dalla norma di legge, a condizione<br />

però che il ritardo <strong>della</strong> presentazione dell’apposita<br />

certificazione non dipenda dal soggetto interessato<br />

(Cass., Sez. trib., ex piuribus, sent n. 14671<br />

del 12 luglio 2005; in senso conforme, Agenzia delle<br />

entrate, circ. n. 32/E del 23 maggio 2007).<br />

La prassi<br />

Nell’economia del discorso non possiamo fare a<br />

meno di segnalare altri rilevanti chiarimenti forniti<br />

dalla stessa Agenzia delle entrate.<br />

In particolare, con ris. n. 3/E del 4 gennaio 2008 è<br />

stato precisato che l’atto di conferimento di terreni<br />

agricoli in società di persone, avente la qualifica<br />

di IAP, è esente dal pagamento dell’imposta di bollo<br />

e va assoggettato alle sole imposte di registro e<br />

ipotecaria in misura fissa (in senso conforme, Cass.,<br />

Sez. trib. sent. n. 26394 del 5 dicembre 2005; Sez.<br />

I civile, sent. n. 4409 del 10 maggio 1996).<br />

Con ris. n. 279/E del 4 luglio 2008, è stato chiarito<br />

che non si verifica la decadenza dalle agevolazioni<br />

in commento qualora il fondo acquietato, prima del<br />

decorso di un quinquennio, sia concesso in affitto<br />

a una società di persone di cui il conferente (coltivatore<br />

diretto) risulti socio e continui a coltivare direttamente<br />

il fondo conferito. Successivamente con<br />

ris. n. 325/E e n. 324/E del 30 luglio 2008 è stato<br />

ribadito nella profonda sostanza - che la nozione<br />

di “alienazione” (art. 7, primo comma, <strong>della</strong> legge<br />

604/1954) abbraccia qualunque tra sferimento <strong>della</strong><br />

proprietà del fondo, a prescindere quindi dalla<br />

causa giuridico-economica che lo determina.<br />

Pertanto, devono ritenersi compresi anche l’atto di<br />

acquisto di un terreno e la sua successiva permuta<br />

con altro terreno.<br />

Ne discende che la permuta, in quanto negozio idoneo<br />

a trasferire la proprietà di un bene a favore<br />

di un terzo (in senso conforme, Cass., Sez. trib., ex<br />

pluribus, sent. n. 8369 del 10 aprile 2006) integra<br />

una causa di decadenza dalle agevolazioni fiscali<br />

previste per la PPC, ove comporti il passaggio (a<br />

favore di terzi) di un fondo acquistato nell’ultimo<br />

quinquennio con i relativi benefici tributari.<br />

Recentemente, infine, con ris. n. 455/E del 1° dicembre<br />

2008 è stato ribadito che non si verifica<br />

alcuna decadenza dalle agevolazioni previste per<br />

la PPC nel caso in cui un coltivatore diretto, prima<br />

del decorso di un quinquennio dall’acquisto, conferisca<br />

il fondo acquistato in una società agricola<br />

in accomandita semplice (<strong>della</strong> quale il coltivatore<br />

diretto sia socio accomandatario e gli altri<br />

soci siano il coniuge e un figlio).<br />

Ai fini del mantenimento dell’agevolazione tributaria<br />

in esame, tuttavia, è necessario che il coltivatore<br />

diretto-conferente continui a rivestire la qualità<br />

di socio accomandatario nella conferitaria e coltivi<br />

direttamente il fondo conferito.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

15


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

16<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che disciplina<br />

i termini e le modalità per l’invio <strong>della</strong> comunicazione <strong>2009</strong>.<br />

DETRAZIONI 55% - PRONTO<br />

IL MODELLO DI COMUNICAZIONE<br />

Con più di due mesi di ritardo, è finalmente arrivato<br />

il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che<br />

disciplina i termini e le modalità per l’invio <strong>della</strong> comunicazione<br />

relativa alla detrazione del 55% sostenute<br />

nel <strong>2009</strong>.<br />

Il provvedimento in data 6 maggio <strong>2009</strong>, contiene<br />

infatti, il modello di comunicazione (e le relative<br />

istruzioni) per gli interventi di riqualificazione energetica<br />

che proseguono oltre il periodo d’imposta (ai<br />

sensi dell’art. 29 del DL 185/2008 anticrisi) per fruire<br />

<strong>della</strong> detrazione del 55% delle spese per gli interventi<br />

di riqualificazione energetica di edifici esistenti,<br />

sull’involucro di edifici esistenti, di installazione<br />

di pannelli solari e di sostituzione di impianti<br />

di climatizzazione invernale.<br />

Il modello – spiega l’Agenzia – deve essere utilizzato:<br />

- per comunicare le spese sostenute nei periodi<br />

d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono terminati,<br />

con riferimento ai soli lavori che proseguono<br />

oltre il periodo d’imposta;<br />

- per comunicare le spese sostenute nel <strong>2009</strong> e negli<br />

anni successivi.<br />

Pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere<br />

inviate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />

in via telematica, direttamente dai soggetti interessati<br />

o tramite gli intermediari abilitati, entro il<br />

31 marzo 2010, indicando le spese sostenute nel<br />

<strong>2009</strong>, qualora i lavori non siano già terminati entro<br />

il 31 dicembre <strong>2009</strong>. Per gli interventi i cui lavori proseguono<br />

in più periodi d’imposta, deve essere presentato<br />

un modello per ciascun periodo d’imposta.<br />

La comunicazione non dovrà essere inviata in caso<br />

di lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />

d’imposta, né per i periodi d’imposta in cui non<br />

sono state sostenute spese. I soggetti diversi dalle<br />

persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente<br />

con l’anno solare, devono inviare la comunicazione<br />

entro 90 giorni dal termine del periodo<br />

d’imposta in cui sono state sostenute le spese.<br />

I contribuenti che intendono avvalersi <strong>della</strong> detrazione<br />

devono in ogni caso continuare ad in-<br />

viare all’ENEA, attraverso il sito internet http://finanziaria<strong>2009</strong>.acs.enea.it/,<br />

entro 90 giorni dalla<br />

fine dei lavori, i dati indicati nel DM 19 febbraio<br />

2007.<br />

Il provvedimento delle Entrate disciplina anche termini<br />

e modalità di comunicazione all’Agenzia<br />

delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA.<br />

Entro l’ultimo giorno del mese successivo al ricevimento<br />

<strong>della</strong> comunicazione di fine lavori, l’Enea<br />

trasmette per via telematica all’Agenzia delle Entrate<br />

i seguenti dati, in proprio possesso ai sensi del DM<br />

19 febbraio 2007:<br />

a) dati identificativi del soggetto dichiarante;<br />

b) dati identificativi dell’immobile oggetto degli interventi;<br />

c) interventi eseguiti sull’immobile secondo le tipologie<br />

previste dall’articolo 1, commi da 344 a 347,<br />

<strong>della</strong> legge 296/2006 (Finanziaria 2007);<br />

d) data inizio lavori;<br />

e) data fine lavori;<br />

f) risparmio annuo di energia in fonti primarie previsto<br />

per gli interventi;<br />

g) costo degli interventi di riqualificazione energetica<br />

al netto delle spese professionali;<br />

h) ammontare delle spese per le quali si ha diritto<br />

a fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta;<br />

i) costo delle spese professionali, ove previsto;<br />

j) dati identificativi del tecnico abilitato che ha rilasciato<br />

l’attestato di certificazione o di qualificazione<br />

energetica, ove previsto.<br />

Qualora siano stati effettuati diversi interventi sullo<br />

stesso immobile, i dati di cui alle lettere da f) a<br />

i) devono essere specificati in relazione a ciascuna<br />

delle tipologie di intervento individuate nella comunicazione.<br />

Per i lavori terminati tra il 1° gennaio <strong>2009</strong> ed il 6<br />

maggio <strong>2009</strong>, data di pubblicazione del presente<br />

provvedimento, tutti i dati sono trasmessi dall’ENEA<br />

all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità, entro<br />

il 30 settembre <strong>2009</strong>.<br />

Mancano ancora le modifiche al DM 19 febbraio<br />

2007 che semplificheranno le procedure e gli adempimenti<br />

amministrativi a carico dei contribuenti.


MODALITÀ DI COMUNICAZIONE.<br />

La legge finanziaria 2007 ha introdotto una detrazione<br />

d’imposta del 55 per cento, in relazione alle<br />

spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio<br />

energetico. Sono legittimati a fruire <strong>della</strong> detrazione<br />

i contribuenti, residenti e non residenti, che<br />

possiedono o detengono l’immobile sul quale vengono<br />

effettuati gli interventi di riqualificazione energetica<br />

e che sostengono le relative spese, nonché<br />

i familiari con essi conviventi. Questi ultimi sono<br />

ammessi a fruire <strong>della</strong> detrazione, purché abbiano<br />

sostenuto le spese, solo nel caso di lavori inerenti<br />

immobili che non sono strumentali all’attività<br />

di impresa, arte o professione.<br />

In caso di comproprietà, contitolarità di diritti reali<br />

o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso immobile,<br />

ovvero di pluralità di locatari o comodatari,<br />

se le spese sono sostenute da più soggetti, per<br />

fruire <strong>della</strong> detrazione, la comunicazione può essere<br />

trasmessa da uno soltanto di essi. Per gli interventi<br />

su parti comuni di edifici residenziali la comunicazione<br />

può essere trasmessa dall’amministratore del<br />

condominio o da uno dei condomini.<br />

Tutti i soggetti che intendono avvalersi <strong>della</strong> detrazione<br />

sono tenuti a trasmettere all’ENEA entro 90<br />

giorni dalla fine dei lavori, attraverso il sito internet<br />

http://efficienzaenergetica.acs.enea.it, ottenendo ricevuta<br />

informatica, i dati indicati nel Decreto del Ministro<br />

dell’Economia e delle Finanze di concerto con<br />

il Ministro dello Sviluppo economico del 19 febbraio<br />

2007 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

CHI È TENUTO A PRESENTARE IL MODELLO<br />

DI COMUNICAZIONE<br />

I contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione<br />

energetica devono inviare il presente modello<br />

esclusivamente nel caso in cui i lavori proseguano<br />

oltre il periodo d’imposta nel quale sono<br />

iniziati per comunicare le spese sostenute nei periodi<br />

d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono<br />

terminati.<br />

Il modello deve essere utilizzato per comunicare le<br />

spese sostenute a partire dal periodo d’imposta<br />

<strong>2009</strong>.<br />

I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo<br />

d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono<br />

inviare la presente comunicazione con riferimento<br />

alle spese sostenute a partire dal periodo<br />

d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre<br />

2008.<br />

Pertanto, la presente comunicazione non deve essere<br />

inviata nelle seguenti ipotesi:<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

per lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />

d’imposta;<br />

per il periodo o per i periodi d’imposta in cui non<br />

sono sostenute spese.<br />

Per gli interventi i cui lavori proseguono in più periodi<br />

d’imposta, deve essere presentato un modello<br />

per ciascun periodo d’imposta.<br />

TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE<br />

Le persone fisiche e comunque tutti i soggetti con<br />

periodo d’imposta coincidente con l’anno solare<br />

devono inviare la presente comunicazione all’Agenzia<br />

delle entrate entro il 31 marzo dell’anno<br />

successivo a quello in cui sono state sostenute le<br />

spese.<br />

Pertanto le prime comunicazioni devono essere inviate<br />

a partire dall’anno 2010.<br />

Ad esempio un contribuente che ha iniziato, nel corso<br />

dell’anno <strong>2009</strong>, lavori per interventi di riqualificazione<br />

energetica che proseguono nell’anno<br />

2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione<br />

entro il 31 marzo 2010.<br />

I soggetti diversi dalle persone fisiche, con periodo<br />

d’imposta non coincidente con l’anno solare, devono<br />

inviare la comunicazione entro 90 giorni dal<br />

termine del periodo d’imposta in cui sono state sostenute<br />

le spese.<br />

La presente comunicazione deve essere trasmessa<br />

esclusivamente per via telematica, direttamente<br />

dal contribuente o tramite soggetti incaricati<br />

di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R.<br />

27 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni<br />

(professionisti, associazioni di categoria, CAF,<br />

altri soggetti).<br />

Si precisa che per gli interventi i cui lavori proseguono<br />

per più periodi d’imposta, il modello deve essere<br />

presentato entro novanta giorni dal termine di<br />

ciascun periodo d’imposta in cui sono state sostenute<br />

le spese oggetto <strong>della</strong> comunicazione.<br />

REPERIBILITÀ DEL MODELLO<br />

Il presente modello e le relative istruzioni sono resi<br />

gratuitamente disponibili in formato elettronico e<br />

possono essere prelevati dal sito Internet dell’Agenzia<br />

delle entrate www.agenziaentrate.gov.it o dal<br />

sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze<br />

www.finanze.gov.it.<br />

Indicare l’anno in cui sono state sostenute le spese<br />

per le quali si intende fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta<br />

del 55 per cento. Ad esempio un contribuente<br />

che ha iniziato, nel corso del <strong>2009</strong>, lavori per interventi<br />

di riqualificazione energetica che proseguono<br />

nel 2010, è tenuto ad inviare la presente comunicazione<br />

entro il 31 marzo 2010, indicando co-<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

17


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

18<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

me periodo di riferimento l’anno <strong>2009</strong>.<br />

I soggetti diversi dalle persone fisiche con periodo<br />

d’imposta non coincidente con l’anno solare<br />

devono indicare il periodo d’imposta in cui sono<br />

state sostenute le spese per le quali intendono<br />

fruire <strong>della</strong> detrazione d’imposta del 55 per cento.<br />

Ad esempio, un soggetto con periodo d’imposta<br />

non coincidente con l’anno solare, 1° luglio – 30 giugno,<br />

che ha iniziato nel mese di luglio <strong>2009</strong> lavori<br />

per interventi di riqualificazione energetica che proseguono<br />

oltre il 30 giugno 2010, è tenuto ad inviare<br />

la presente comunicazione entro il 28 settembre<br />

2010, indicando come periodo di riferimento il periodo<br />

d’imposta dall’1/07/<strong>2009</strong> al 30/06/2010. Lo<br />

stesso soggetto, invece, non dovrà inviare la presente<br />

comunicazione per le spese sostenute anteriormente<br />

al 1° luglio <strong>2009</strong> poiché non sono oggetto<br />

di comunicazione le spese sostenute nel periodo<br />

d’imposta in corso al 31 dicembre 2008.<br />

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE<br />

(Art. 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre<br />

2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge<br />

28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2)<br />

Nella sezione devono essere indicati il codice fiscale<br />

e i dati anagrafici ovvero la denominazione o ragione<br />

sociale del soggetto “possessore” (proprietario o<br />

Pannelli solari in una Stazione di Servizio<br />

titolare di altro diritto reale) ovvero “detentore” dell’immobile<br />

(locatario, comodatario), barrando la relativa<br />

casella.<br />

È necessario barrare anche la casella “contitolare”<br />

in caso di comproprietà, contitolarità di diritti<br />

reali o di coesistenza di più diritti reali sullo stesso<br />

immobile, ovvero di pluralità di locatari o comodatari,<br />

se più soggetti hanno diritto alla detrazione.<br />

Per gli interventi su parti comuni di edifici residenziali<br />

devono essere indicati il codice fiscale e i dati<br />

anagrafici <strong>della</strong> persona fisica che trasmette la comunicazione,<br />

barrando la casella “amministratore”<br />

del condominio o “condomino”. Deve essere<br />

inoltre indicato, nell’apposito spazio, il codice fiscale<br />

del condominio.<br />

I soggetti non residenti devono indicare, inoltre, lo<br />

stato estero di residenza e il relativo codice rilevabile<br />

dall’elenco degli Stati esteri allegato alle istruzioni<br />

del modello Unico e pubblicato nel sito internet<br />

dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.<br />

Il presente riquadro deve essere compilato<br />

soltanto nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto<br />

diverso da colui che sottoscrive la presente<br />

comunicazione (ad esempio tutore di minore, rappresentante<br />

di società).<br />

Nel caso in cui il dichiarante sia un soggetto diverso<br />

da persona fisica la comunicazione deve essere sottoscritta,<br />

a pena di nullità, dal rappresentante legale


<strong>della</strong> società o ente dichiarante o, in mancanza, da<br />

chi ne ha l’amministrazione anche di fatto o dal rappresentante<br />

negoziale.<br />

Devono essere indicati il codice fiscale, il cognome,<br />

il nome, la data e il luogo di nascita del soggetto<br />

che sottoscrive la dichiarazione e, nell’ipotesi<br />

in cui il rappresentante legale <strong>della</strong> società o dell’ente<br />

dichiarante sia una società, va indicato anche<br />

il codice fiscale di quest’ultima.<br />

Per quanto riguarda il codice di carica, lo stesso deve<br />

essere desunto dalla relativa tabella presente nelle<br />

istruzioni per la compilazione dei modelli di dichiarazione<br />

UNICO, disponibili alla data di presentazione<br />

<strong>della</strong> presente comunicazione e pubblicati<br />

nel sito internet dell’Agenzia delle entrate www.agenziaentrate.gov.it.<br />

Indicare i dati catastali dell’immobile su cui sono eseguiti<br />

i lavori, rilevabili dal certificato catastale o<br />

dall’atto di compravendita.<br />

In mancanza dei dati catastali identificativi dell’immobile,<br />

devono essere indicati gli estremi <strong>della</strong> domanda<br />

di accatastamento.<br />

Barrare la casella o le caselle relative agli interventi<br />

che proseguono oltre il periodo d’imposta, effettuati<br />

sull’immobile individuato nella comunicazione e indicare<br />

l’ammontare delle spese corrispondenti, sostenute<br />

nel periodo di riferimento.<br />

Le tipologie di interventi elencate sono previste dall’articolo<br />

1 <strong>della</strong> legge 27 dicembre 2006, n. 296<br />

(legge finanziaria 2007) rispettivamente ai commi<br />

344, 345, 346 e 347. Le relative disposizioni attuative<br />

sono contenute nel Decreto del Ministro dell’Economia<br />

e delle Finanze di concerto con il Ministro<br />

dello Sviluppo Economico del 19 febbraio 2007<br />

e successive modifiche ed integrazioni e nel Decreto<br />

del Ministro dello Sviluppo Economico dell’11 marzo<br />

2008 e successive modifiche ed integrazioni.<br />

Per ciascuna tipologia di intervento è previsto un<br />

importo massimo di detrazione fruibile che deve intendersi<br />

riferito a ciascuna unità immobiliare oggetto<br />

dell’intervento.<br />

Nell’ipotesi, invece, di interventi di riqualificazione energetica<br />

di edifici esistenti, di cui al comma 344 dell’art.<br />

1 <strong>della</strong> citata legge finanziaria, il limite massimo<br />

di detrazione deve intendersi riferito all’intero edificio.<br />

Per chiarimenti ed ulteriori approfondimenti consultare<br />

il sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it<br />

ed in particolare la guida fiscale<br />

“Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” e<br />

la Documentazione tributaria, nonché il sito internet<br />

dell’ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it.<br />

INTERVENTI E VALORE MASSIMO<br />

DELLA DETRAZIONE FISCALE<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

Interventi di riqualificazione energetica di edifici<br />

esistenti<br />

Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />

fiscale è di 100.000 euro (55% di 181.818,18 euro).<br />

La categoria degli “interventi di riqualificazione energetica”<br />

comprende qualsiasi intervento, o insieme sistematico<br />

di interventi, che incida sulla prestazione<br />

energetica dell’edificio, realizzando la maggior efficienza<br />

energetica secondo i valori pubblicati nelle tabelle<br />

riportate nell’allegato A del decreto del Ministro<br />

dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.<br />

Interventi sull’involucro di edifici esistenti<br />

Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />

fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).<br />

Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici<br />

esistenti o unità immobiliari esistenti, riguardanti<br />

strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali<br />

(pareti generalmente esterne), finestre comprensive<br />

di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso<br />

l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano<br />

gli specifici requisiti tecnici evidenziati nell’apposita<br />

tabella di cui all’allegato B del Decreto del Ministro<br />

dello Sviluppo Economico 11 marzo 2008.<br />

Interventi di installazione di pannelli solari<br />

Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />

fiscale è di 60.000 euro (55% di 109.090,90 euro).<br />

Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione<br />

invernale<br />

Per tali interventi il valore massimo <strong>della</strong> detrazione<br />

fiscale è di 30.000 euro (55% di 54.545,45 euro).<br />

Per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione<br />

invernale si intendono quelli concernenti la sostituzione,<br />

integrale o parziale, di impianti di climatizzazione<br />

invernale esistenti con impianti dotati di caldaie<br />

a condensazione e contestuale messa a punto<br />

del sistema di distribuzione. L’agevolazione è ammessa<br />

anche per la sostituzione integrale di impianti<br />

di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza<br />

o con impianti geotermici a bassa entalpia.<br />

Indicare la data di inizio dei lavori relativi agli interventi<br />

di riqualificazione energetica indicati nel modello.<br />

Il modello deve essere sottoscritto, a pena di nullità,<br />

dal contribuente o da chi ne ha la rappresentanza<br />

legale o negoziale.<br />

Il riquadro deve essere compilato e sottoscritto solo<br />

dall’intermediario che trasmette la comunicazione.<br />

L’intermediario deve riportare: il proprio codice fiscale;<br />

se si tratta di CAF, il proprio <strong>numero</strong> di iscrizione all’albo;<br />

la data (giorno, mese e anno) di assunzione dell’impegno<br />

a trasmettere la comunicazione.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

19


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

20<br />

IMPOSTE E TASSE<br />

Soggetti<br />

non residenti<br />

genzia<br />

ntrate<br />

PERIODO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

DATI<br />

DEL DICHIARANTE<br />

Persone fisiche<br />

Soggetti diversi<br />

dalle persone fisiche<br />

RISERVATO A CHI<br />

FIRMA LA<br />

COMUNICAZIONE<br />

PER CONTO<br />

DI ALTRI<br />

(es. rappresentante<br />

di società, tutore di<br />

minore)<br />

DATI<br />

DELL’IMMOBILE<br />

TIPOLOGIE<br />

DI INTERVENTI<br />

E SPESE<br />

SOSTENUTE<br />

NEL PERIODO<br />

DI RIFERIMENTO<br />

DATA<br />

INIZIO LAVORI<br />

SOTTOSCRIZIONE<br />

IMPEGNO ALLA<br />

PRESENTAZIONE<br />

TELEMATICA<br />

Riservato<br />

all’intermediario<br />

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA<br />

COMUNICAZIONE PER LAVORI CHE PROSEGUONO OLTRE IL PERIODO D’IMPOSTA<br />

(DETRAZIONE D’IMPOSTA DEL 55%)<br />

Articolo 29, comma 6, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio <strong>2009</strong>, n. 2<br />

ANNO PERIODO D’IMPOSTA<br />

Codice fiscale<br />

PROPRIETÀ PRIVATA<br />

PROPRIETÀ COMUNE<br />

Cognome<br />

Data di nascita<br />

giorno mese anno<br />

Denominazione o ragione sociale<br />

Codice fiscale del sottoscrittore<br />

Cognome<br />

Data di nascita<br />

giorno mese anno<br />

Comune<br />

Indirizzo<br />

giorno mese anno<br />

Nome<br />

Sesso<br />

(barrare la relativa casella)<br />

M F<br />

Comune (o Stato estero) di nascita Provincia (sigla)<br />

Comune (o Stato estero) di nascita<br />

Codice carica<br />

giorno mese anno giorno mese anno<br />

Stato estero di residenza Codice Stato estero Numero di identificazione fiscale estero<br />

DATI DEL CATASTO<br />

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (comma 344)<br />

INTERVENTI SULL’INVOLUCRO DI EDIFICI ESISTENTI (comma 345)<br />

INTERVENTI DI INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI (comma 346)<br />

INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE (comma 347)<br />

FIRMA<br />

Codice fiscale società dichiarante<br />

Provincia (sigla)<br />

Codice fiscale dell’intermediario N. iscrizione all’albo dei C.A.F.<br />

Data dell’impegno<br />

Possessore<br />

DATI DOMANDA DI ACCATASTAMENTO<br />

giorno mese anno<br />

Codice catastale<br />

Detentore Contitolare<br />

Amministratore<br />

RISERVATO AI SOGGETTI CON PERIODO D’IMPOSTA DIVERSO DALL’ANNO SOLARE<br />

Nome<br />

Condomino<br />

Foglio<br />

FIRMA DELL’INTERMEDIARIO<br />

dal al<br />

Data<br />

giorno mese anno<br />

Codice fiscale del condominio<br />

Numero/Particella<br />

Numero protocollo<br />

Sesso<br />

(barrare la relativa casella)<br />

M F<br />

Provincia (sigla)<br />

CAP<br />

N. civico<br />

Sub<br />

,00<br />

,00<br />

,00<br />

,00


Approfondimento culturale<br />

LA GIORNATA MONDIALE<br />

DELL’URBANESIMO<br />

Ospitiamo un interessante intervento tratto dagli atti,<br />

a cura dell’Arch.Carmen Inès Carabùs, del Convegno<br />

Internazionale “Giornata Mondiale dell’Urbanesimo<br />

- il disegno urbano di Lecco in preparazione<br />

all’Expo 2015 ed oltre”.<br />

La Giornata Mondiale dell’Urbanesimo, ufficialmente<br />

celebrata l’8 novembre, come incontro fra colleghi<br />

per riflettere sui problemi urbanistici, fu istituita<br />

nel 1949 dall’ing. Carlo Maria Della Paolera.<br />

Il simbolo Aria-Sole-Vegetazione rappresenta le intenzioni<br />

degli urbanisti di dar forma e funzione allo<br />

spazio urbano, tenendo presente gli aspetti sociologici,<br />

economici e culturali.<br />

Scrive Alberto Sartoris nell’Introduzione alla architettura<br />

moderna (edizione 1949 - Hoepli . Milano):<br />

“L’urbanesimo – organizzazione di tutte le funzioni<br />

<strong>della</strong> vita collettiva negli e fra gli agglomerati - ha<br />

quasi sempre tenuto conto,attraverso le età, dei<br />

mezzi più efficaci forniti <strong>della</strong> tenica ed ha pure costantemente<br />

cercato di fare risolvere dall’estetica<br />

il problema dell’architettura pura, opponendolo a<br />

quello dell’architettura decorativa.<br />

Quest’ultima gode di maggiorsimpatia nei lavori di<br />

moltissimi architetti contemporanei, i quali, per quanto<br />

attaccatialla scuola moderna, culturalmente e<br />

quindi tecnicamente vivono di imprestati e di accatti<br />

CULTURA<br />

di fuori via il più delle volte in aperto contrasto con<br />

le precise esigenze dell’organismo razionalista.<br />

D’altronde, dal lato vitalità, l’architettura decorativa<br />

non ha mai avuto valore contemporaneo”.<br />

Landscape Urbanism, una rinnovata<br />

urbanistica per uno sviluppo diverso<br />

Nuove alleanze tra natura e cultura<br />

per un progetto paesaggio<br />

Arch. Andreas Kipar - Studio KLA Milano –<br />

Duisburg (Germania)<br />

L’Europa deve affrontare nel prossimo futuro una<br />

grande sfida: da un lato il fenomeno <strong>della</strong> densificazione<br />

delle aree urbane che sempre più trasformeranno<br />

le città in vere e proprie metropoli e renderanno<br />

le loro dimensioni sempre più simili a quelle<br />

di ambiti regionali (le mega-city-region) e, dall’altro,<br />

le città che pian piano, a causa anche delle<br />

dismissioni industriali, si andranno restringendo,<br />

un fenomeno già conosciuto in Europa come “contracted<br />

cities”.<br />

In questo quadro di tendenze uguali e contrarie, il<br />

paesaggio, come già indica la Convenzione Europea<br />

del Paesaggio del 2000, assume diverse funzioni<br />

e lancia nuove sfi de ma pone anche quesiti<br />

inesplorati agli ambiti disciplinari dell’architettura del<br />

paesaggio e, in forma più sensibile, <strong>della</strong> pianifi cazione<br />

del territorio.<br />

In tutto questo è evidente che discipline come l’urbanistica<br />

tradizionale mostrano più che mai i limiti<br />

del loro approccio che consiste essenzialmente<br />

nell’applicazione di una politica di addendi che vede<br />

nella costruzione l’elemento fondante di questo<br />

sviluppo. Il modello di espansione urbanistica delle<br />

città possiede tutti gli strumenti, i regolamenti e<br />

le norme per poter sapientemente governare un sistema<br />

di addendi, di elementi che si costruiscono,<br />

che si affi ancano e che vedono la città come somma,<br />

ma questo meccanismo si rivela inadeguato invece<br />

nella gestione <strong>della</strong> sottrazione, <strong>della</strong> decostruzione,<br />

del riuso.<br />

In questo scenario il paesaggio può giocare un ruolo<br />

determinante, al punto da trasformare il problema<br />

in opportunità.<br />

In Europa il patrimonio culturale e il patrimonio naturale<br />

camminano di pari passo. La natura e la cul-<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

21


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

22<br />

CULTURA<br />

tura, insieme, e dialogando definiscono il paesaggio;<br />

come enuncia la Convenzione Europea del Paesaggio<br />

(sottoscritta a Firenze nel 2000 eratificata dal<br />

Governo italiano nel 2006), il paesaggio è “la componente<br />

essenziale del contesto di vita delle popolazioni,<br />

espressione <strong>della</strong> diversità, del loro comune<br />

patrimonio culturale e naturale e fondamento<br />

<strong>della</strong> loro identità”. In questo senso, il paesaggio<br />

non è solo il risultato di un’azione incosciente<br />

o secondaria ma di un il progetto di un’intera società,<br />

un impegno sul futuro, una dichiarazione su<br />

come intendiamo promuovere ed articolare un nostro<br />

rapporto con la natura e la cultura. Rinunciare<br />

a quest’azione signifi ca volersi accontentare dei<br />

“resti”, faticosamente tutelati nei recinti amministrativi<br />

dei parchi, sottratti a quel normale processo<br />

di trasformazione e trattati come delle riserve dove<br />

la presenza umana per lo più reca disturbo. E se<br />

i parchi ci potranno garantire quell’equilibrio minimo<br />

necessario a tutela di noi stessi, il progetto paesaggio<br />

ci vuole di nuovo protagonisti con azioni lungimiranti<br />

ed innovative sugli spazi naturali, rurali, urbani<br />

e periurbani, affrontando sia i paesaggi che<br />

possono essere considerati eccezionali, sia quelli<br />

<strong>della</strong> vita quotidiana ed ancor più quelli degradati<br />

dalla nostra restituzione di porzioni di territorio al<br />

paesaggio, assicuri un processo graduale di rige-<br />

nerazione, sostenibile sia in chiave ambientale sia<br />

economica.”<br />

Andreas Kipar: Studio KLA, Milano –<br />

Duisburg (Germania)<br />

Paesaggista e Architetto, docente dell’Università di<br />

Genova, corso di Laurea Magistrale in Architettura<br />

del Paesaggio.<br />

Vincitore, nel 2006, del premio “Architettura del Paesaggio<br />

<strong>della</strong> Regione Nord Renania Westfalia”.<br />

Si ringrazia per la simpatica disponibilità:<br />

Arch.Carmen Inès Carabùs<br />

Delegata Associazione Alberto Sartoris


Convenzione con l’Agenzia del Territorio di Como<br />

TIPI DI FRAZIONAMENTO<br />

IN FORMATO DIGITALE<br />

CATASTO/TOPOGRAFIA<br />

Il nostro <strong>Collegio</strong>, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 28/04/<strong>2009</strong> ha deliberato di procedere<br />

con l’attività di scansione di tutti i Tipi di Frazionamento che dall’anno 1921 all’anno 1999 hanno interessato<br />

il territorio <strong>della</strong> provincia di Como.<br />

Successivamente con delibera in data 11/06/<strong>2009</strong> il Consiglio Direttivo ha approvato la Convenzione proposta<br />

dall’Agenzia del Territorio di Como, che sottoscritta in data 18/06/<strong>2009</strong> ha consentito finalmente<br />

di poter firmare il contratto con il quale si è incaricata la Ditta dell’ingegnere Rossigni Giovanni con sede<br />

a Mozzanica dell’esecuzione dei lavori.<br />

Tra non più di tre mesi, sarà quindi possibile per ogni Collega, accedendo al “sito Web” del <strong>Collegio</strong>,<br />

consultare la mappa dell’impianto ed i Tipi di Frazionamento di tutti i Comuni <strong>della</strong> Provincia ed eventualmente<br />

stamparne estratti.<br />

CONVENZIONE<br />

L’anno <strong>2009</strong> (duemilanove) e questo dì 18 del mese di giugno, fra l’Agenzia del Territorio (C.F.<br />

80416110585), rappresentata dall’ing. Francesco Librizzi nato ad Alimena (PA) il 14.09.1952, (C.F.<br />

LBR FNC 52P14 A202A) in qualità di Direttore dell’Ufficio Provinciale di Como, ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong><br />

e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como, rappresentato dal geom. Giuliano Medici nato<br />

a Bagnone (Ms) il 21/12/1948, nella sua qualità di Presidente delegato alla stipula del presente<br />

atto con Delibera del 11/06/<strong>2009</strong>, esecutiva ai sensi di legge.<br />

Premesso che<br />

- l’Agenzia del Territorio mira a semplificare l’accesso ai dati in suo possesso ed a garantirne la<br />

circolazione e la fruizione su supporti informatici;<br />

- il <strong>Collegio</strong>, con provvedimento del Consiglio Direttivo del 11/06/<strong>2009</strong>, ha deliberato l’intendimento di<br />

voler procedere all’attività di scansione dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno 1999 regolarmente<br />

approvati e depositati presso questo Ufficio dell’ Agenzia del Territorio.<br />

Considerato<br />

che, alla luce delle premesse indicate e di altre finalità di carattere generale, appare opportuno procedere<br />

alla sottoscrizione di una convenzione che definisca la durata <strong>della</strong> stessa, le modalità e procedure<br />

di acquisizione dei tipi di frazionamento, i reciproci obblighi e garanzie.<br />

Tutto ciò premesso<br />

tra l’Agenzia del Territorio ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como,<br />

si conviene e si stipula quanto indicato ai successivi articoli.<br />

Art. 1<br />

Generale<br />

La premessa richiamata nel presente atto fa parte integrante del Protocollo d’Intesa e ne costituisce gli<br />

obiettivi di carattere generale.<br />

Art. 2<br />

Oggetto del protocollo d’intesa<br />

L’ Agenzia del Territorio ed il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> <strong>della</strong> Provincia di Como definiscono<br />

il presente protocollo per l’ acquisizione digitale dei tipi di frazionamento dall’anno 1921 all’anno<br />

1999.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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IL TRIANGOLO<br />

24<br />

CATASTO/TOPOGRAFIA<br />

Art. 3<br />

Durata del protocollo d’intesa<br />

La durata del Protocollo d’Intesa, calcolata in base ai tempi previsti e alle quantità da lavorare, come<br />

descritti in dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 8, è limitata al periodo delle<br />

attività e avrà la durata e validità fino al 31.12.<strong>2009</strong> .<br />

Al termine sarà effettuata una verifica delle attività svolte e, sulla base delle stesse oltre che sulle specifiche<br />

esigenze mirate ad una ordinata, puntuale e congruente conoscenza del territorio, potrà essere effettuata<br />

congiuntamente una riprogrammazione delle attività.<br />

Art. 4<br />

Acquisizione digitale dei tipi di frazionamento<br />

Per l’acquisizione digitale dei tipi di frazionamento, di cui all’art. 2, dovranno essere utilizzate le seguenti<br />

modalità operative:<br />

la disponibilità dei frazionamenti sarà accordata per lotti e per il tempo necessario all’acquisizione<br />

che, comunque, dovrà avvenire sotto la diretta sorveglianza di un funzionario dell’ufficio all’uopo delegato;<br />

per la scansione, sarà utilizzato scanner piano in grado di restituire le immagini in formato TIFF, a<br />

colori, con risoluzione di 200 dpi e compressione di tipo LZW;<br />

l’eventuale rilascio dei tipi di frazionamento avverrà al responsabile o a persona del <strong>Collegio</strong> da lui<br />

delegata, che si assumerà tutte le responsabilità per i rischi connessi all’operazione;<br />

al termine dell’acquisizione, la riconsegna dei tipi avverrà con le stesse modalità <strong>della</strong> consegna,<br />

procedendo per il riscontro <strong>della</strong> presenza di tutti i tipi secondo l’elenco allegato al verbale di consegna<br />

e del loro stato d’integrità;<br />

la sottoscrizione <strong>della</strong> presente convenzione vale anche come rilascio di attestazione da parte del <strong>Collegio</strong><br />

che il prodotto conseguito non verrà commercializzato ricorrendo, in tal senso, i disposti di cui<br />

all’art. 1, comma 371, <strong>della</strong> legge 311/2004, come modificato dall’art. 1 comma 386, <strong>della</strong> Legge<br />

296/2006 sulla riutilizzazione commerciale dei dati ipocatastali.<br />

Le immagini digitali dei tipi di frazionamento ottenuti, potranno essere consultati dagli iscritti del <strong>Collegio</strong><br />

ma non stampati.<br />

Alla fine delle operazioni una copia del supporto informatico dovrà essere resa gratuitamente all’Agenzia<br />

del Territorio.<br />

Tutti gli oneri connessi alla digitalizzazione dei tipi sono a carico del <strong>Collegio</strong>.<br />

ART. 5<br />

Piano Tecnico - Economico<br />

Per l’attuazione del Piano è previsto a carico del <strong>Collegio</strong>, il seguente investimento:<br />

Ambito Lavori Costi Prodotti Ore Ore<br />

unitari Ente AdT<br />

Acquisizione Scansione € 1,20/cad n. 8.000 n. 200 --dei<br />

tipi di digitale dei<br />

frazionamento tipi di frazionamento<br />

Collaudo file raster € 50,00/h n. 2 n. 2<br />

Direzione lavori € 50,00/h n. 5 n. 1<br />

ART. 6<br />

Copertura finanziaria<br />

I costi unitari, a totale carico del <strong>Collegio</strong>, i tempi previsti e le quantità da lavorare sono descritti in<br />

dettaglio nella tabella tecnico-economica di cui all’art. 5.


ART. 7<br />

Coordinamento e collaudo dei lavori<br />

Le attività previste per l’attuazione del presente protocollo d’intesa saranno coordinate e collaudate<br />

da un nucleo di referenti designati dall’Agenzia del Territorio e dal <strong>Collegio</strong>.<br />

Fino al completamento delle attività, saranno definite congiuntamente le eventuali priorità delle lavorazioni<br />

da espletare, sulla base di un programma.<br />

ART. 8<br />

Modalità operative<br />

Le modalità operative delle attività descritte nel presente protocollo sono, in genere, da ricondursi<br />

a quanto previsto dalla normativa vigente e da specifiche tecniche già in uso per analoghe attività.<br />

Letto, approvato e sottoscritto<br />

per l’Agenzia del Territorio<br />

Il Direttore dell’U.P. di Como<br />

(ing. Francesco Librizzi)<br />

per il <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e dei<br />

<strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />

(Il Presidente – Geom. Giuliano Medici)<br />

Edificio condominiale<br />

CATASTO/TOPOGRAFIA<br />

2/09<br />

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2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

26<br />

SICUREZZA<br />

Contenuti minimi<br />

PIANO OPERATIVO<br />

DELLA SICUREZZA (POS)<br />

Geom. WALTER ALBERTI<br />

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un documento<br />

che deve essere redatto dal datore di lavoro<br />

prima di iniziare un’attività lavorativa e deve riportate<br />

le informazioni e i rischi relativi a quello specifico<br />

cantiere.<br />

La finalità del POS è quella di descrivere le attività<br />

da compiere e le misure di sicurezza che verranno<br />

adottate in termini di organizzazione, modalità operative<br />

e tecniche.<br />

Per queste motivazioni sarebbe opportuno, ai fini<br />

<strong>della</strong> sua reale efficacia, che la redazione del POS<br />

non sia vissuta come un mero adempimento amministrativo<br />

volto ad evitare sanzioni, ma come un<br />

documento essenziale ed indispensabile al fine di<br />

prevenire, limitare e ridurre al minimo i rischi. Il POS,<br />

lo ricordiamo deve essere sempre redatto da tutte<br />

le imprese (Imprese edili in genere, Impiantisti, Lattonieri,<br />

Fabbri, Falegnami,Vetrai, Imbianchini e tinteggiatori,<br />

Giardinieri, ecc.) che entrano in un cantiere<br />

temporaneo o mobile per svolgere la propria<br />

attività e per questo motivo deve essere sempre<br />

presente in cantiere.<br />

Il POS deve riportare almeno i seguenti contenuti<br />

minimi, indicati nell’ allegato XV - punto 3.2 - D.Lgs.<br />

81/2008:<br />

-omissisa)<br />

i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che<br />

comprendono:<br />

1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi<br />

ed i riferimenti telefonici <strong>della</strong> sede legale e degli<br />

uffici di cantiere;<br />

2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte<br />

in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori<br />

autonomi subaffidatari;<br />

3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso,<br />

antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque,<br />

alla gestione delle emergenze in cantiere,<br />

del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,<br />

aziendale o territoriale, ove eletto o designato;<br />

4) il nominativo del medico competente ove previsto;<br />

5) il nominativo del responsabile del servizio di<br />

prevenzione e protezione;<br />

Cantiere edile<br />

6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e<br />

del capocantiere;<br />

7) il <strong>numero</strong> e le relative qualifiche dei lavoratori<br />

dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori<br />

autonomi operanti in cantiere per conto <strong>della</strong><br />

stessa impresa;<br />

b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza,<br />

svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo<br />

dall’impresa esecutrice;<br />

c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità<br />

organizzative e dei turni di lavoro;<br />

d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre<br />

e di altre opere provvisionali di notevole importanza,<br />

delle macchine e degli impianti utilizzati<br />

nel cantiere;<br />

e) l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi<br />

utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;<br />

f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore;<br />

g) l’individuazione delle misure preventive e protettive,<br />

integrative rispetto a quelle contenute nel<br />

PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi<br />

connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;<br />

h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste<br />

dal PSC quando previsto;<br />

i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale<br />

forniti ai lavoratori occupati in cantiere;<br />

l) la documentazione in merito all’informazione ed<br />

alla formazione fornite ai lavoratori occupati in<br />

cantiere.


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Approfondimento tecnico sui materiali e sull’edilizia<br />

del prossimo futuro<br />

EDILIZIA<br />

SOSTENIBILE<br />

L’edilizia sostenibile, o eco-sostenibile,<br />

viene intesa come risposta<br />

al requisito generale <strong>della</strong> sostenibilità,<br />

ossia l’utilizzo delle risorse<br />

oggi disponibili (energia, acqua,<br />

materiali) in modo da salvaguardarne<br />

l’uso anche per il futuro.<br />

La stessa definizione può essere<br />

estesa anche alla salvaguardia ecologica<br />

in senso lato nel processo<br />

edilizio, comprendendo quindi<br />

anche lo sfruttamento razionale<br />

delle materie prime, l’uso corretto<br />

dei materiali da costruzione, il<br />

massimo riciclo degli scarti senza ridurre la qualità edilizia<br />

del costruito e la massima riduzione di qualsiasi<br />

forma d’inquinamento conseguente al processo costruttivo<br />

stesso (dalla estrazione e trasformazione delle<br />

materie prime in materiali edili, ivi compreso il consumo<br />

di energia per la loro produzione, fino alla demolizione<br />

del manufatto).<br />

Per la prima volta nelle nuove “Norme Tecniche per<br />

le Costruzioni” si consente l’utilizzo del calcestruzzo<br />

proveniente da demolizione di costruzioni a fine<br />

del loro ciclo di vita come componente primaria del<br />

calcestruzzo strutturale di nuovi interventi, con ciò<br />

favorendo il riutilizzo di questi scarti e contribuendo<br />

così alla eco-sostenibilità globale delle costruzioni.<br />

I principi dell’edilizia e dell’architettura eco-sostenibile<br />

si devono realizzare attraverso un approccio integrato<br />

alla progettazione e all’intero processo costruttivo, in<br />

cui l’organismo edilizio viene considerato come una totalità<br />

organizzata di materiali e di impianti, mirata a fini<br />

globali eco-sostenibili e non più come insieme di parti<br />

singole a sè stanti, di cui il tecnico, il progettista, il<br />

costruttore potrebbero non aver ancora individuato correttamente<br />

il peso e l’incidenza nelle costruzioni.<br />

Il processo costruttivo si dovrà sempre più organizzare<br />

in attività specialistiche, ma strettamente integrate<br />

fra loro, traducendosi in un fatto di cultura<br />

tecnica ed architettonica generalizzato, purtroppo<br />

non sempre percepito come tale, ma sucettibile certamente<br />

di sviluppi più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente.<br />

L’edilizia sostenibile non è più un fenomeno<br />

di nicchia, ma di massa; in un momento<br />

di flessibilità del mercato edilizio, il tecnico cerca<br />

un valore che si mantenga nel tempo.<br />

Edificio scolastico<br />

Seguendo qualche piccolo accorgimento si può<br />

pensare ad una nuova frontiera dell’edilizia eco-sostenibile,<br />

non solo con efficienza energetica ma anche<br />

scelta dei materiali e dei progetti.<br />

Risulta fondamentale in un progetto di questo tipo l’orientamento<br />

dell’edificio da realizzare, l’esposizione<br />

(verso Sud) va infatti studiata per consentire di sfruttare<br />

al massimo l’energia solare; inoltre con l’istallazione<br />

di una pompa di calore, grazie alle sonde geotermiche<br />

che arrivano fino a cento metri di profondità<br />

dove la temperatura è di 20 gradi, si è in grado di<br />

scambiare calore generando caldo e freddo.<br />

La raccolta dell’acqua piovana viene convogliata in<br />

una cisterna che servirà per il wc, l’irrigazione e i<br />

servizi, coprendo fino al 50% del fabbisogno. L’energia<br />

del sole viene sfruttata tramite i pannelli solari<br />

che possono essere utilizzati per produrre elettricità<br />

(fotovoltaico) o calore (solare termico). Il riciclo<br />

dell’aria con un sistema di areazione consente<br />

di ridurre l’impatto del condizionamento prelevando<br />

l’aria dall’esterno. L’ ipotesi di “giardino pensile”,<br />

oltre a fornire un isolamento termico, aiuta a<br />

combattere l’effetto serra.<br />

I materiali ecosostenibili come legno, pietra, vetro, riciclati<br />

e vernici a basso contenuto chimico offrono un<br />

costo e un rischio ridotto ma un risparmio elevato.<br />

Per l’interno si potrebbe optare per i “sensori antispreco”<br />

costituiti da una serie di sensori che disattivano<br />

l’illuminazione interna/esterna quando non<br />

necessaria, e così pure per il riscaldamento e l’utilizzo<br />

di elettrodomestici a basso consumo che<br />

consentono un notevole risparmio energetico.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

28<br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Deliberazione n° 46 del 26.06.2008 pubblicata sulla Gazzetta<br />

Ufficiale n° n° 178 del 31.07.2008.<br />

LINEE GUIDA PER IL TRATTAMENTO<br />

DEI DATI DA PARTE DEI C.T.U.<br />

Da “Professione Geometra n° 02/09“<br />

Le “Linee guida in materia di trattamento dei dati<br />

personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti<br />

ausiliari del giudice e del pubblico ministero” del<br />

Garante per la protezione si rivolgono a tutti i professionisti<br />

che operano come consulenti tecnici<br />

d’ufficio o di parte nell’ambito di controversie civili<br />

e procedimenti penali.<br />

Le Linee guida trattano i seguenti argomenti:<br />

il rispetto dei principi di protezione dei dati personali;<br />

comunicazione dei dati;<br />

conservazione e cancellazione dei dati;<br />

misure di sicurezza;<br />

i consulenti tecnici di parte nei procedimenti giudiziario<br />

in particolare il Garante precisa che il<br />

Consulente di Parte:<br />

può trattare lecitamente i dati personali nei limiti<br />

in cui ciò è necessario per il corretto adempimento<br />

dell’incarico ricevuto dalla parte o dal suo<br />

difensore ai fini dello svolgimento delle indagini<br />

difensive di cui alla legge n. 397/2000 o, comunque,<br />

per far valere o difendere un diritto in<br />

sede giudiziaria (art. 11, comma 1, lett. a) e b));<br />

dati sensibili o giudiziari possono essere utilizzati<br />

solo se ciò è indispensabile;<br />

può acquisire e utilizzare solo i dati personali comunque<br />

pertinenti e non eccedenti rispetto alle<br />

finalità perseguite con l’incarico ricevuto, avvalendosi<br />

di informazioni personali e di modalità<br />

di trattamento proporzionate allo scopo perseguito<br />

(art. 11, comma 1, lett. d));<br />

salvi i divieti di legge posti a tutela <strong>della</strong> segretezza<br />

e riservatezza delle informazioni acquisite<br />

nel corso di un procedimento giudiziario (cfr.,<br />

ad esempio, l’art. 379-bis c.p.p.) e i limiti e i<br />

doveri derivanti dal segreto professionale e dal<br />

fedele espletamento dell’incarico ricevuto (cfr.<br />

artt. 380 e 381 c.p.), può comunicare a terzi dati<br />

personali solo ove ciò risulti necessario per finalità<br />

di tutela dell’assistito, limitatamente ai dati<br />

strettamente funzionali all’esercizio del diritto<br />

di difesa <strong>della</strong> parte e nel rispetto dei diritti e <strong>della</strong><br />

dignità dell’interessato e di terzi;<br />

relativamente ai dati personali acquisiti e trattati<br />

nell’espletamento dell’incarico ricevuto da una<br />

parte, assume personalmente le responsabilità e<br />

gli obblighi relativi al profilo <strong>della</strong> sicurezza prescritti<br />

dal Codice, relativamente sia alle “misure<br />

idonee e preventive” (art. 31) sia alle “misure minime”<br />

(artt. da 33 a 35 e disciplinare tecnico allegato<br />

B) al Codice; art. 169 del Codice); ove l’incarico<br />

comporti il trattamento con strumenti elettronici<br />

di dati sensibili o giudiziari, il consulente<br />

è tenuto a redigere il documento programmatico<br />

sulla sicurezza (art. 33, comma 1, Iett. g) e<br />

punto 19, del disciplinare tecnico allegato B));<br />

deve incaricare per iscritto gli eventuali collaboratori,<br />

anche se adibiti a mansioni di carattere<br />

amministrativo, che siano addetti alla custodia<br />

e al trattamento, in qualsiasi forma, dei dati<br />

personali (art. 30 del Codice), impartendo loro<br />

precise istruzioni sulle modalità e l’ambito del<br />

trattamento loro consentito e sulla scrupolosa<br />

osservanza <strong>della</strong> riservatezza dei dati di cui vengono<br />

a conoscenza.<br />

Condominio a Bulgarograsso


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Da “Consulente Immobiliare n° 830-<strong>2009</strong>”<br />

LA FIGURA DEL CONSULENTE<br />

TECNICO DI PARTE<br />

di PAOLO FREDIANI<br />

Il consulente tecnico di ufficio deve garantire alle<br />

parti la possibilità d’intervento nel corso <strong>della</strong> propria<br />

attività. Per questo, generalmente le parti si affidano<br />

a propri consulenti tecnici che vengono nominati<br />

all’uopo.<br />

Il consulente tecnico di parte svolge, nell’ambito<br />

<strong>della</strong> consulenza tecnica di ufficio affidata all’esperto<br />

del giudice, un compito che lo assimila a<br />

quello del legale, avendo la funzione di assistere la<br />

parte che lo ha nominato con le proprie competenze<br />

e cognizioni tecniche. Mentre l’avvocato può definirsi<br />

un difensore giurista, il CTP può identificarsi<br />

come un difensore tecnico.<br />

Dal punto di vista rituale, al consulente tecnico di<br />

parte sono riservate le attività di:<br />

- partecipazioni alle udienze quando vi partecipi<br />

il CTU;<br />

- partecipazioni alla camera di consiglio qualora<br />

vi partecipi il CTU;<br />

- assistenza alle operazioni peritali condotte dal<br />

CTU;<br />

- possibilità di presentare osservazioni e istanze<br />

nel corso delle attività peritali.<br />

Dal punto di vista meramente pratico le attività del<br />

tecnico di parte spesso si riducono alla sola partecipazione<br />

alle operazioni peritali ove, nel concreto,<br />

egli esprime la volontà <strong>della</strong> parte di vedere<br />

riconosciuti gli istituti del contraddittorio e diritto<br />

alla difesa. Nel corso delle attività, il consulente tecnico<br />

di ufficio è tenuto, a norma dei citati istituti,<br />

svolgere le proprie attività con la presenza dei consulenti<br />

tecnici delle parti ovvero delle parti e/o dei<br />

legali, ove i consulenti non siano nominati. Pertanto<br />

deve:<br />

- garantire la partecipazione diretta nel corso delle<br />

attività da lui compiute o da un proprio esperto<br />

ovvero deve comunicare, nelle forme rituali,<br />

le iniziative intraprese affinché i consulenti<br />

di parte possano partecipare direttamente. Ciò<br />

anche quando, per la conduzione di accerta-<br />

menti specialistici, il consulente del giudice si<br />

avvalga dell’opera di uno specialista esperto nel<br />

settore.<br />

Naturalmente le operazioni alle quali i consulenti sono<br />

invitati saranno quelle di natura istruttoria ovvero<br />

quelle dove vi sono da assumere notizie o svolgere<br />

accertamenti di rilievo per l’opera del consulente<br />

mentre possono essere delegate al solo consulente<br />

quelle di natura accessoria;<br />

- informare i consulenti di parte di ogni iniziativa<br />

intrapresa o che si intenda intraprendere connessa<br />

ai quesiti. Ciò anche per raccogliere eventuali<br />

suggerimenti o idee che possano soddisfare<br />

opzioni alternative (tentativo e conciliazione);<br />

- consentire la possibilità di osservare e produrre<br />

istanze in relazione all’attività in svolgimento<br />

o in indirizzo a quelle programmate come<br />

pure istanze concernenti le questioni oggetto<br />

d’indagine peritale. Ciò non significa esporsi<br />

alle pressioni delle parti ma garantire a<br />

queste, mediante l’attività dei propri consulenti<br />

di parte, la possibilità d’intervenire in modo<br />

propositivo per la maggior completezza delle<br />

indagini peritali;<br />

- consegnare ai consulenti di parte copia di tutti<br />

i documenti acquisiti nel corso delle attività ovvero<br />

quelli prodotti dalle parti, affinché abbiano<br />

la possibilità di sviluppare la propria attività sulla<br />

medesima documentazione in possesso dell’esperto<br />

del giudice;<br />

- concedere termine per la produzione di memorie<br />

tecniche di osservazione e successivo termine<br />

per le repliche verificando lo scambio <strong>della</strong><br />

produzione e favorendo così, in concreto, il riconoscimento<br />

alle parti del contraddittorio e del<br />

diritto alla difesa.<br />

Solo con una simile condotta il consulente di ufficio<br />

è in grado di garantire l’assolvimento delle regole<br />

processuali poste a tutela del diritto alla difesa<br />

determinando, altresì, le condizioni per portare<br />

a termine nel miglior modo l’incarico, prevenendo<br />

inoltre la possibile chiamata a chiarimenti<br />

<strong>della</strong> parte.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

30<br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Approfondimento tecnico<br />

STABILITÀ STRUTTURALE<br />

APPROFONDIMENTO SUL CONSOLIDAMENTO<br />

SISMICO DI UNA CHIESA A MORNICO (BG)<br />

Dott. Ing. CHRISTIAN AMIGONI<br />

La Chiesa di S.Andrea a Mornico al Serio, in provincia<br />

di Bergamo, presentava da diversi anni lesioni<br />

e deformazioni che destavano molta preoccupazione.<br />

A seguito del terremoto del 24 Novembre<br />

2004 (con epicentro a Salò in provincia di Brescia)<br />

si è osservata la caduta di calcinacci ed un aumento<br />

delle lesioni soprattutto sulle volte. Questi fenomeni<br />

hanno indotto la parrocchia ad effettuare delle indagini<br />

per valutarne e verificarne la stabilità strutturale.<br />

Nella fase iniziale di progetto si è studiata attentamente<br />

la struttura ed è emerso che il problema primario<br />

risiedeva nelle fondazioni. A tal proposito è<br />

stata messa a punto un’analisi approfondita per individuare<br />

le cause a monte del problema ed elaborare<br />

le soluzioni necessarie al consolidamento.<br />

La facciata principale presentava un importante cedimento<br />

ed un conseguente cinematismo di ribaltamento.<br />

È stata condotta un’approfondita ricerca storica per<br />

recuperare dati di progetto, informazioni su materiali<br />

utilizzati e le tecniche costruttive adottate dalla<br />

quale è emerso che, in epoca medioevale, in corrispondenza<br />

<strong>della</strong> Chiesa c’era un castello il cui fossato<br />

giaceva proprio in corrispondenza del tracciato<br />

attuale <strong>della</strong> facciata principale.<br />

È stato così necessario effettuare ricerche mediante<br />

prove penetrometriche e carotaggi sul terreno in alcuni<br />

punti strategici del perimetro, i risultati ottenuti<br />

hanno confermato che in corrispondenza <strong>della</strong> facciata<br />

principale c’è la presenza di uno strato di terreno<br />

limoso ed altamente comprimibile, mentre nelle<br />

altre zone sono presenti terreni con discrete caratteristiche<br />

meccaniche.<br />

I dati ed i coefficienti di sicurezza geotecnica in relazione<br />

ai carichi statici e sismici sono stati definiti<br />

dall’Ing. Prof. Claudio di Prisco docente di geotecnica<br />

al Politecnico di Milano.<br />

L’intervento ha previsto lo studio e la relativa messa<br />

in opera di circa 200 micropali ad una profon-<br />

Ipotetica pianta medievale<br />

dità di 12 metri al fine di superare lo strato limoso<br />

facilmente comprimibile ed in questo modo<br />

scaricare il peso <strong>della</strong> struttura sul terreno sottostante<br />

avente caratteristiche di portanza idonea.<br />

Dopo aver messo in opera micropali si è realizzato<br />

un cordolo di cemento armato fibrorinforzato<br />

con lo scopo primario di legare tutti i pali inglobandoli<br />

nei tratti terminali superficiali e di permettere<br />

una adeguata connessione con le murature<br />

<strong>della</strong> chiesa.<br />

Si è dovuta individuare la tecnica più idonea per<br />

connettere i cordoli alle murature <strong>della</strong> Chiesa, o-<br />

Piante sovrapposte <strong>della</strong> Chiesa e Castello


perazione indispensabile per garantire che i carichi<br />

delle strutture finissero sui micropali di fondazione.<br />

Si è sviluppata una tecnica di precompressione trasversale<br />

che sfrutta l’effetto reciproco di attrito tra<br />

cordolo e muratura. A tal fine sono stati eseguiti dei<br />

piccoli fori del raggio di 7 cm in cui sono stati inseriti<br />

trefoli di acciaio armonico. Tale tecnica ha permesso<br />

di ridurre le vibrazioni e i rischi di danneggiamento<br />

degli affreschi durante le fasi esecutive dei<br />

lavori.<br />

Per valutare l’omogeneità <strong>della</strong> muratura si sono eseguite<br />

prove radar e prove soniche, per verificare<br />

le reali caratteristiche meccaniche <strong>della</strong> muratura<br />

sono state effettuate prove di compressione a breve<br />

e a lungo termine con piastre in acciaio. Queste<br />

prove si sono rivelate essenziali in fase progettuale<br />

al fine di individuare le modalità di realizzazione<br />

più idonee dell’intervento.<br />

Chiesa di Sant’Andrea<br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Per bloccare in modo definitivo il cinematismo di ribaltamento<br />

<strong>della</strong> facciata è stata messa in opera una<br />

cerchiatura esterna realizzata con nastri in materiale<br />

composito (fibre di carbonio) mimetizzati in<br />

alcune decorazioni in mattoni pieni presenti sulla<br />

facciata <strong>della</strong> chiesa.<br />

Per il consolidamento delle volte si è invece optato<br />

per l’applicazione all’estradosso di nastri in materiale<br />

composito aventi lo scopo di migliorare il<br />

comportamento strutturale.<br />

Nel corso dell’intervento si sono riscontrate difficoltà<br />

progettuali ed operative, in quanto si doveva operare<br />

su un edificio storico ed in precarie condizioni<br />

di stabilità strutturale con pareti di dimensione e<br />

peso notevoli e ricche di affreschi.<br />

Il progetto ha previsto la stesura delle tavole dei degradi<br />

matrici richiesti dalla Soprintendenza necessari<br />

per eseguire un intervento generale e completo<br />

di restauro <strong>della</strong> Chiesa.<br />

Tale Chiesa di S.Andrea (costruita agli inizi del XX<br />

secolo in sostituzione <strong>della</strong> precedente voluta da<br />

S.Carlo Borromeo nel 1575) è stata consacrata nel<br />

1929 da Monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, futuro<br />

Papa Giovanni XXIII.<br />

Progettisti:<br />

Arch. Diego Tiraboschi - Bergamo<br />

Ing. Christian Amigoni - Calolziocorte (Lc)<br />

Impresa:<br />

Pandini - Bergamo<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

31


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

32<br />

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE<br />

Approfondimento tecnico<br />

LA NUOVA “DOPPIA PENDENZA”<br />

LA COPERTURA CON LA SICUREZZA DEL TETTO<br />

A FALDA CON UNA FINITURA DI PREGIO<br />

La nuova copertura a doppia pendenza associa la<br />

collaudata caratteristica del tradizionale tetto a falda<br />

con una gradevole finitura interna.<br />

L’elemento principale è costituito da una trave in<br />

c.a. ad ala larga inferiore a doppia pendenza di falda<br />

del 7% - possibili luci da coprire da 12 a 30 metri<br />

- al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura<br />

piana in c.a. <strong>della</strong> larghezza di 2,5 metri e l’altezza<br />

del colmo varia da 83 a 146 cm.<br />

Si sta diffondendo l’utilizzo di tale copertura già da<br />

qualche anno, vista la possibilità di coprire luci importanti<br />

con sovraccarichi adeguati ad ogni esigenza.<br />

Varie le tipologie realizzative, poichè ci sono svariate<br />

possibilità : la copertura con elementi accostatati,<br />

quella con elementi intervallati da lastrina in<br />

c.a. e la copertura con elementi intervallati da lucernario.<br />

Ci sono varie possibilità di posizionamento rispetto<br />

alla trave di banchina ed al pannello di tamponamento:<br />

con travi di banchina a sezione a I (soluzione<br />

standard) oppure travi di sezione a L o T rovescio<br />

(ideale per altezze ridotte).<br />

Tali tegoli sono la naturale evoluzione <strong>della</strong> tradizionale<br />

capriata a doppia pendenza; essi permettono<br />

di unire i vantaggi e la versatilità del tetto a fal-<br />

Sezione tipo dell’elemento<br />

de al pregio di una finitura interna di minore impatto<br />

visivo.<br />

L’aspetto interno è un plafone piano, continuo, che<br />

si presta ad una finitura imbiancata, che dona una<br />

notevole ed omogenea luminosità agli ambienti.<br />

La realizzazione di gronde a sbalzo e di edifici fuori<br />

squadra non pone alcun problema.<br />

La particolare geometria dell’elemento permette di<br />

realizzare coperture con elevati valori di resistenza<br />

al fuoco, caratteristica sempre più decisiva nella<br />

progettazione di edifici non solo industriali, ma anche<br />

direzionali e commerciali.<br />

Si ringrazia per l’utilizzo del materiale:<br />

S&T Varese Prefabbricati - Induno Olona (VA)<br />

Assonometria dell’elemento a doppia pendenza al cui lembo inferiore è integrata una plafonatura


Servizio di posta elettronica certificata gratuito per tutti<br />

i geometri iscritti alla Cassa di Previdenza.<br />

LA POSTA ELETTRONICA<br />

CERTIFICATA<br />

Nell’ottica di ampliare i servizi in favore dei geometri<br />

liberi professionisti e di permettere loro di adeguarsi<br />

alle nuove norme dettate dal decreto anti-crisi, convertito<br />

in legge n. 2 del 28/01/<strong>2009</strong>, che prevede per<br />

tutti i professionisti iscritti agli Albi professionali l’obbligo<br />

di dotarsi, entro un anno dalla data di entrata<br />

in vigore <strong>della</strong> norma (28/11/<strong>2009</strong>), di una casella<br />

di Posta Elettronica Certificata (PEC) o sistema<br />

analogo e comunicarne l’indirizzo al collegio di appartenenza,<br />

il Consiglio Nazionale dei <strong>Geometri</strong> e<br />

dei <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong> (CNG) e la Cassa Italiana di<br />

Previdenza ed Assistenza dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti<br />

(CIPAG) mettono a disposizione di tutti<br />

gli iscritti, la possibilità di attivare e utilizzare in modo<br />

totalmente gratuito, una casella di Posta Elettronica<br />

Certificata (P.E.C.), denominata “geopec.it”<br />

La PEC è un servizio che disciplina I’uso <strong>della</strong> posta<br />

elettronica (e-mail) tra le pubbliche amministrazioni,<br />

le aziende e i privati cittadini dando valore<br />

legale alle E-mail scambiate, sostituendo le tradizionali<br />

notifiche a mezzo postale (raccoman-date<br />

con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore<br />

giuridico delle ricevute.<br />

La PEC funziona esattamente come una normale<br />

casella E-mail ma ha in sé alcuni vantaggi che la<br />

posta elettronica tradizionale non ha.<br />

AI di là dei vantaggi che il suo utilizzo può apportare<br />

nello scambio di informazioni tra iscritto, CNG,<br />

CIPAG, <strong>Collegio</strong> di appartenenza e viceversa, la<br />

PEC rappresenta un utile strumento di lavoro per i<br />

Professionisti poiché il suo impiego può essere esteso,<br />

ad esempio, alla trasmissione di informazioni/comunicazioni<br />

con le Pubbliche Amministrazioni,<br />

con i fornitori e i clienti, con i propri collaboratori.<br />

È, più in generale, un servizio utile alla trasmissione<br />

di tutte quelle comunicazioni che necessitano<br />

di “certezza”.<br />

Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra il<br />

Consiglio Nazionale dei <strong>Geometri</strong> e dei <strong>Geometri</strong><br />

<strong>Laureati</strong> (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed<br />

Assistenza dei <strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti (CI-<br />

PAG), che al fine di sostenere e promuovere l’utilizzo<br />

<strong>della</strong> posta elettronica certificata, hanno rag-<br />

NOTIZIE UTILI<br />

giunto con la società Aruba PEC S.p.A., società certificata<br />

e leader del mercato, un accordo commerciale<br />

per assicurare alla categoria dei geometri l’attivazione<br />

e l’utilizzo gratuito, di una casella di posta<br />

elettronica certificata (PEC), per i prossimi tre<br />

anni.<br />

La casella PEC attivata dall’iscritto diverrà il canale<br />

privilegiato per tutte le comunicazioni istituzionali<br />

da parte <strong>della</strong> Cassa.<br />

Istruzioni per l’uso<br />

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema<br />

di posta elettronica nel quale al mittente viene fornita<br />

documentazione elettronica, con valenza legale,<br />

attestante l’invio e la consegna di documenti informatici.<br />

La PEC è nata con l’obiettivo di trasferire su digitale<br />

il concetto di Raccomandata con Ricevuta di<br />

Ritorno.<br />

Attraverso la PEC chi invia una e-mail ha la certezza<br />

dell’avvenuta (o mancata) consegna del proprio<br />

messaggio e dell’eventuale documentazione allegata.<br />

Come funziona<br />

1. il mittente (possessore di una casella di PEC) invia<br />

un messaggio ad un altro utente certificato;<br />

2. il gestore mittente invia una ricevuta di accettazione<br />

(che certifica l’istante di invio);<br />

3. il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio<br />

certificato che lo racchiude in una busta<br />

di trasporto e vi applica una firma elettronica in<br />

modo da garantirne l’inalterabilità. Fatto questo<br />

indirizza Il messaggio al gestore di PEC destinatario;<br />

4. il gestore di PEC di destinazione verifica la firma<br />

e consegna il messaggio di trasporto al destinatario;<br />

5. una volta consegnato il messaggio il gestore<br />

PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta<br />

consegna all’utente mittente che può essere<br />

quindi certo che il suo messaggio è giunto a<br />

destinazione;<br />

6. la ricevuta di avvenuta consegna viene depositata<br />

nella casella PEC del mittente.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

33


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

34<br />

NOTIZIE UTILI<br />

Che cosa cambia per l’iscritto nell’utilizzo <strong>della</strong><br />

PEC<br />

1. l’iscritto vede la casella di PEC come una normale<br />

casella di posta elettronica;<br />

2. può utilizzare un qualsiasi cliente di posta (Thunderbird,<br />

Outlook, Outlook Express,Eudora, …);<br />

3. può utilizzare la web mail;<br />

4. non ha bisogno di installare alcun software;<br />

5. per ogni spedizione i! mittente riceve (unica novità):<br />

- una ricevuta di accettazione (certifica l’Istante<br />

di invio);<br />

- una ricevuta di avvenuta consegna (certifica l’istante<br />

di consegna a destina-zione).<br />

I vantaggi<br />

1. gratuità del servizio;<br />

2. economicità (traffico illimitato, risparmio di tempo);<br />

3. velocità di consegna (tempi di consegna<br />

azzerati);<br />

4. semplicità d’uso (è come una<br />

casella tradizionale, non è necessario<br />

alcun software aggiuntivo);<br />

5. validità legale tra caselle PEC<br />

(le ricevute rappresentano una<br />

prova legale, non ripudio <strong>della</strong><br />

mali consegnata);<br />

6. sicurezza (canali<br />

di trasmissione sicuri,<br />

inalterabilità<br />

dei messaggi, identificazione<br />

del<br />

titolare).<br />

Come si attiva?<br />

l’iscritto, dalla sezione<br />

Area Riservata del sito<br />

<strong>della</strong> Cassa, sceglie<br />

“Servizi Previdenziali<br />

On-Line” e clicca sul<br />

pulsante “Posta Elettronica<br />

Certificata”;<br />

1. verranno visualizzate<br />

le condizioni di<br />

utilizzo (che potranno<br />

essere<br />

stampate);<br />

2. il geometra, lette le<br />

condizioni di utilizzo,<br />

appone un segno<br />

di spunta nell’appositocheck-<br />

box di accettazione e conferma “operazione di<br />

attivazione <strong>della</strong> PEC inserendo il proprio codice<br />

PIN (16 caratteri);<br />

3. il sistema informatico <strong>della</strong> Cassa <strong>Geometri</strong>, attraverso<br />

il gestore <strong>della</strong> PEC, provvede alla creazione<br />

<strong>della</strong> casella di posta elettronica certificata<br />

comunicandone immediatamente all’iscritto,<br />

l’indirizzo e la relativa password (modificabile) per<br />

l’accesso.<br />

Per maggiori Informazioni sull’argomento consultare<br />

Il sito www.cassageometri.it.<br />

Roma, Montecitorio


NOTIZIE UTILI<br />

Gli Ordini Professionali e l’ANCE scrivono agli Uffici Tecnici<br />

dei Comuni<br />

TITOLI ABILITATIVI - RILASCIO COPIE<br />

Como, 11 giugno <strong>2009</strong><br />

OGGETTO: Titoli abilitativi - Rilascio copie<br />

Ai Sindaci<br />

Ai Responsabili dei Servizi Tecnici<br />

Ai Responsabili dello S.U. Edilizia<br />

dei Comuni <strong>della</strong> Provincia di Como<br />

Loro sedi<br />

L’art 29, comma 1 del D.L.vo 380/2001, stabilisce - fra l’altro - che sono responsabili <strong>della</strong> conformità<br />

delle opere al permesso di costruire rilasciato, oltre che il titolare del permesso di costruire, anche il costruttore<br />

e il direttore dei lavori.<br />

L’art. 41, comma 1 <strong>della</strong> L.R. 12/2005 parifica al permesso di costruire la Dia.<br />

Risulta, pertanto, necessario che, ai fini <strong>della</strong> richiamata responsabilità, siano consegnate, da parte delle<br />

committenti, sia al D.L. che all’impresa esecutrice delle opere, copie autentiche dei titoli abilitativi (permesso<br />

di costruire o Dia) complete delle tavole di progetto.<br />

Pertanto si invitato le SS.LL a rilasciare, a richiesta dei titolari dei titoli abilitativi:<br />

a) copie autentiche del permesso di costruire, corredato dagli atti di progetto approvato, nonché delle<br />

autorizzazioni endoprocedimentali eventualmente rilasciate;<br />

b) copia autentica <strong>della</strong> DlA da cui risulti la data del ricevimento, l’attestazione <strong>della</strong> chiusura del procedimento<br />

come previsto dall’art 42, comma 10 L.R 12/2005, nonché l’elenco di quanto presentato a corredo<br />

del progetto, l’attestazione del professionista abilitato, nonché gli atti di assenso eventualmente necessari<br />

(come da art. 42, comma 7 LR. 12/2005).<br />

Gli atti e i progetti, in forma autentica, saranno allegati come parte integrante dei contratti d’appalto diretti<br />

alla esecuzione delle opere previste nei titoli abilitativi.<br />

Si auspica una fattiva collaborazione, si ringrazia e si porgono cordiali saluti.<br />

Ance Como Ordine Ingegneri<br />

Il Presidente Il Presidente<br />

Ordine Architetti <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong><br />

Il Presidente Il Presidente<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

36<br />

NOTIZIE UTILI<br />

Competenze esclusive degli agronomi, periti agrari e geometri<br />

LIQUIDAZIONE DANNI<br />

DA CALAMITÀ NATURALI<br />

Geom. WALTER ALBERTI<br />

I Consigli Nazionali dei dottori Agronomi e Forestali, dei <strong>Geometri</strong> e dei Periti Agrari hanno formulato un<br />

invito a vigilare<br />

sull’attività professionale di perito estimatore danni da calamità naturale, affinché detta attività professionale<br />

sia svolta esclusivamente dai dott. Agronomi e Forestali, dai <strong>Geometri</strong> e dai Periti Agrari: uniche<br />

figure professionali alle quali è riconosciuta la competenza in materia.<br />

Si riporta di seguito il testo <strong>della</strong> lettera redatta dai suddetti ordini professionali:<br />

CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE<br />

DOTT. AGRONOMI e DOTT. FORESTALI<br />

CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI<br />

E GEOMETRI LAUREATI<br />

CONSIGLIO NAZIONALE PERITI AGRARI<br />

E PERITI LAUREATI


Spett. ANIA<br />

Spett. ASNACODI<br />

Spett.li Compagnie di Assicurazione<br />

Ordini Prov.li dei Dott.ri Agronomi e Forestali<br />

Collegi Prov.li dei <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />

Collegi Prov.li dei Periti Agrari e dei Periti<br />

Agrari <strong>Laureati</strong><br />

NOTIZIE UTILI<br />

OGGETTO: incarichi ai Periti per la liquidazione dei danni da calamità naturali - Invito a vigilare<br />

per prevenire forme di abusi nello svolgimento <strong>della</strong> attività professionale.<br />

I Consigli Nazionali dei Dottori Agronomi e Forestali, dei <strong>Geometri</strong> e dei Periti Agrari, fino dagli anni<br />

‘80, hanno avvertito la necessità di costituire, il Comitato Interprofessionale Periti Estimatori Danni da Calamità<br />

Naturali quale organismo di collegamento e valorizzazione delle attività dei Periti.<br />

Funzione precipua del Comitato è quella di curare lo sviluppo dell’attività peritale garantendo il rispetto<br />

delle norme deontologiche e fornendo qualificati contributi tecnici e formativi, nel rispetto delle specificità<br />

professionali dei singoli professionisti, per ottenere un miglioramento prestazionale a tutto vantaggio<br />

dell’utenza ed a garanzia dell’interesse pubblico.<br />

In relazione agli incarichi i Consigli Nazionali scriventi ritengono di dover chiarire alcuni aspetti delicati<br />

che ineriscono la competenza e la titolarità dell’esercizio dell’attività peritale.<br />

In ordine alla specifica competenza il Ministero di Grazia e Giustizia si era puntualmente espresso con<br />

nota 20/12/1994 n. 4403/1778, uff. VII, con cui riteneva competenti in materia i Dottori Agronomi e Forestali,<br />

i <strong>Geometri</strong> ed i Periti Agrari, per cui, risulta incongruo il tentativo di coinvolgere altre figure professionali<br />

nella attività di qualificazione e di liquidazione danni da Calamità Naturali.<br />

L’espediente, di recente utilizzato, da alcune Compagnie di Assicurazione, di estendere a figure diverse<br />

le competenze specifiche, è destituito, alla luce del richiamato parere ministeriale, di ogni fondamento<br />

tecnico e giuridico.<br />

L’equipollenza dei titoli di studio può solo essere stabilita con uno specifico provvedimento, di norma<br />

si tratta di un decreto ministeriale, che, contestualemnte, chiarisca anche per quali finalità sia stata<br />

disposta l’eventuale equipollenza.<br />

La titolarità dell’esercizio dell’attività professionale è, quindi, riservata solo ed esclusivamente ai Dottori<br />

Agronimi e Forestali, ai <strong>Geometri</strong> ed ai Periti Agrari, purchè abilitati allo svolgimento <strong>della</strong> professione<br />

ai sensi delle norme vigenti.<br />

Si invitano, perciò, per quanto innanzi esposto, il Sigg. Presidenti degli Ordini e dei Collegi provinciali,<br />

l’ANIA, l’ASNACODI, e le Campagnie di Assicurazione a vigore per evitare che vengano incaricati<br />

soggetti diversi, non in possesso delle necessarie qualificazioni professionali e, contemporaneamente,<br />

a garantire il dovuto controllo ai fine di assicurare la completa rispondenza del perito professionista a quanto<br />

previsto dalle disposizioni deontologiche adottate da ogni categoria.<br />

Nel caso in cui gli Organismi professionali locali (Ordini e Collegi provinciali) venissero a conoscenza<br />

di attività peritali affidate a figure professionali diverse da quelle legittimate, sono invitati ad informare<br />

tempestivamente gli scriventi ed a valutare l’opportunità di sporgere denuncia per l’esercizio abusivo di<br />

una delle tre professioni regolamentate che, per legge, sono titolate a quantificare i danni causati da calamità<br />

naturali.<br />

I Presidenti dei Consigli Nazionali<br />

dei Dottori Agronomi e Forestali<br />

(Dr. Andrea Sisti)<br />

<strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> <strong>Laureati</strong><br />

(Geom. Fausto Savoldi)<br />

Periti Agrari e Periti Agrari <strong>Laureati</strong><br />

(Per. Agr. Andrea Bottaro)<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

38<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

COLLEGIO<br />

DEI GEOMETRI<br />

E DEI<br />

GEOMETRI LAUREATI<br />

DELLA<br />

PROVINCIA<br />

DI COMO<br />

Via Recchi 2<br />

22100 Como<br />

tel 031/261298<br />

fax. 031/271287<br />

e-mail: info@collegiogeometri.como.it<br />

pec: collegio.como@geopec.it<br />

url: http://www.collegiogeometri.como.it<br />

ORARIO<br />

DI APERTURA<br />

DEGLI UFFICI<br />

Lunedì 9.00-12.00<br />

Martedì 9.00-12.00 15.00-17.00<br />

Mercoledì 9.00-12.00<br />

Giovedì 9.00-12.00 15.00-17.00<br />

Venerdì 9.00-12.00<br />

Sabato chiuso<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici e il Segretario geom. Angelo Tavecchio<br />

ricevono su appuntamento tutti i venerdì mattina.<br />

Per l’appuntamento contattare la segreteria del <strong>Collegio</strong>:<br />

tel. 031/261298 - fax. 031/271287


Per poter assolvere in modo responsabile e costruttivo<br />

agli incarichi assunti nell’interesse di tutti<br />

gli iscritti al <strong>Collegio</strong>, i consiglieri ed i componenti<br />

le Commissioni, i Gruppi di lavoro e le Rappresentanze,<br />

oltre alla normale partecipazione alle sedute<br />

del Consiglio e delle Commissioni, devono partecipare<br />

a <strong>numero</strong>si ed impegnativi incontri, seminari<br />

e convegni.<br />

APRILE <strong>2009</strong><br />

2 I geomm. Medici Giuliano, Tavecchio Angelo,<br />

Dilda Ferruccio, Gaffuri Giuseppe,<br />

Lambrughi Giandomenico, Limonta Luca,<br />

Mella Oscar e Porta Raffaella hanno partecipato<br />

alla 3° Assemblea dei Presidenti a<br />

Roma<br />

18 Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla<br />

riunione per il Progetto Regionale condivisione<br />

mappe presso il <strong>Collegio</strong> geometri di<br />

Milano<br />

27 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha<br />

partecipato alla riunione <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />

Lombarda presso il <strong>Collegio</strong> geometri<br />

di Milano<br />

MAGGIO <strong>2009</strong><br />

5 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />

alla riunione <strong>della</strong> Commissione valutazione<br />

corso amministratori a Como<br />

9 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />

alla riunione dei Delegati<br />

19<br />

C.I.P.A.G.L.P. del Nord presso il <strong>Collegio</strong><br />

geometri di Bologna<br />

Il geom. Mascetti Corrado e il geom. Porta<br />

Raffaella hanno partecipato alla Riunione <strong>della</strong><br />

Commissione Nazionale Lavori pubblici e<br />

sicurezza a Roma<br />

20 Il geom. Mascetti Corrado ha partecipato alla<br />

riunione <strong>della</strong> Commissione Listino Prezzi<br />

presso la Camera di Commercio di Como<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

L’elenco delle presenze di Consiglieri e Collaboratori ad incontri,<br />

seminari e convegni<br />

ABBIAMO PARTECIPATO A...<br />

22 Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato alla<br />

riunione <strong>della</strong> Commissione Catasto Comitato<br />

Regionale <strong>della</strong> Lombardia presso il <strong>Collegio</strong><br />

geometri di Varese<br />

29 Il Segretario geom. Angelo Tavecchio ha partecipato<br />

alla cerimonia per la premiazione degli<br />

iscritti al <strong>Collegio</strong> di Mantova<br />

GIUGNO <strong>2009</strong><br />

2 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato<br />

alla cerimonia per la premiazione degli<br />

iscritti al <strong>Collegio</strong> di Bergamo<br />

5 Il Segretario geom. Tavecchio Angelo ha partecipato<br />

alla cerimonia per la premiazione degli<br />

iscritti al <strong>Collegio</strong> di Cremona<br />

24- Il geom. Dilda Ferruccio ha partecipato al<br />

25 Convegno Nazionale SIFET a Mantova<br />

29 Il Presidente geom. Medici Giuliano ed il Segretario<br />

geom. Angelo Tavecchio hanno<br />

partecipato alla riunione <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />

Lombarda presso il <strong>Collegio</strong> geometri<br />

di Milano<br />

LUGLIO <strong>2009</strong><br />

2 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />

alla cerimonia per l’80° Anniversario<br />

delle professioni di geometra, perito agrario<br />

e perito industriale a Roma<br />

4 Il Presidente geom. Medici Giuliano e il geom.<br />

Dilda Ferruccio hanno partecipato all’incontro<br />

per visionare le mappe rasterizzate del Polo<br />

Catastale di Montihiari (Bs)<br />

6 Il Presidente geom. Medici Giuliano ha partecipato<br />

alla riunione dei delegati C.I.P.A.G.L.P.<br />

presso il <strong>Collegio</strong> geometri di Monza e Brianza<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

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IL TRIANGOLO<br />

40<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

Delibere del Consiglio Direttivo<br />

SUNTO DELLE DELIBERE<br />

PIÙ SIGNIFICATIVE<br />

RIUNIONE DEL 12 MARZO <strong>2009</strong><br />

Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />

risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />

1045 geometri.<br />

Approvazione preventivo di spesa ed incarico per<br />

scansione mappe all’impianto<br />

Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, comunica che<br />

nel bilancio preventivo <strong>2009</strong> è stata preventivata una<br />

spesa pari a € 21.600,00.<br />

Il geom. Ferruccio Dilda comunica che per le mappe<br />

all’impianto si può partire immediatamente al costo<br />

di € 9.150,00 più IVA fermo restando la verifica<br />

del <strong>numero</strong> dei fogli n. 3050 che varierà l’importo<br />

in eccesso o in difetto pari ad € 3 (tre) a foglio.<br />

Il Consiglio Direttivo delibera di approvare la bozza<br />

predisposta dal geom. Dilda fino all’art. 4, di sospendere<br />

invece la decisione per i 700 € forfettari<br />

e l’importo di 1,50 € ogni iscritto per l’iscrizione al<br />

sito predisposto per la diffusione a livello regionale<br />

delle mappe all’impianto.<br />

Il Consiglio Direttivo approva l’iniziativa e da incarico<br />

al geom. Ferruccio Dilda di modificare la bozza<br />

di contratto e autorizza fin d’ora il Presidente a<br />

firmarne la stesura definitiva del medesimo.<br />

Bilancio preventivo 2008: sistemazione residui<br />

Il Tesoriere geom. Mascetti Corrado, comunica che<br />

sono stati riordinati i residui degli anni precedenti:<br />

IMPEGNI<br />

CANCELLATI<br />

uscite per gli Organi dell’Ente € -721,71 (impegni non più dovuti)<br />

stipendi personale € -1416,86 (impegni duplicati)<br />

liquidazione parcelle € -413,25 (impegni duplicati)<br />

CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO<br />

€ -1544,10 impegni duplicati<br />

totale impegni € -4095,92<br />

ACCERTAMENTI<br />

CANCELLATI<br />

Credito CIPAGLP aula informatica € -340,92 (differenza in esubero)<br />

Tasse 1 a iscrizione € -103,30 (accertamenti duplicati)<br />

Proventi liquidazione parcelle € -364,10 (accertamenti duplicati)<br />

VARIATI<br />

Quote € -4744,02 (importi aggiornati con l’Albo)<br />

Maggiorazioni su quote € 250,00 (importi aggiornati con l’Albo)<br />

Liquidazione parcelle € -49,50 (importo aggiornato)<br />

CANCELLATI SU PARTITE DI GIRO<br />

€ -914,14 (accertamenti duplicati)<br />

Totale accertamenti € -6265,98<br />

Il Consiglio Direttivo all’unanimità delibera di autorizzare<br />

il Tesoriere a provvedere alla sistemazione<br />

del bilancio.<br />

Convocazione dell’Assemblea ordinaria annuale<br />

<strong>2009</strong><br />

Il Consiglio Direttivo delibera di convocare l’Assemblea<br />

ordinaria degli iscritti all’Albo professionale<br />

da tenersi in prima convocazione venerdì 17 aprile<br />

<strong>2009</strong> alle ore 9.00 ed in seconda convocazione<br />

venerdì 17 aprile <strong>2009</strong> alle ore 17.00 presso la sede<br />

del <strong>Collegio</strong>.<br />

Tariffa Regionale delle prestazioni Catastali proposta<br />

dalla Consulta Regionale<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai consiglieri<br />

i termini <strong>della</strong> discussione.<br />

Il Consiglio Direttivo delibera di adottare le Tariffe<br />

Regionali delle presentazioni Catastali proposte dalla<br />

Consulta Regionale e delibera di pubblicizzarle<br />

sulla rivista trimestrale del <strong>Collegio</strong> “Il Triangolo”.<br />

Osservazioni al “Regolamento <strong>della</strong> Consulta Regionale<br />

dei Collegi dei geometri <strong>della</strong> Lombardia”<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge il Regolamento<br />

<strong>della</strong> Consulta Regionale dei Collegi dei<br />

geometri <strong>della</strong> Lombardia.<br />

Il Consiglio Direttivo non avendo osservazioni in merito,<br />

delibera di approvare il Regolamento.<br />

Chiusura uffici per il periodo estivo<br />

Il Presidente, geom. Giuliano Medici, informa i consiglieri<br />

che gli uffici <strong>della</strong> Segreteria rimarranno chiusi<br />

per la consueta pausa estiva dal 10 al 28 agosto<br />

<strong>2009</strong>.<br />

L’ufficio rimarrà chiuso il 31 agosto <strong>2009</strong> per la festa<br />

del Patrono di Como.<br />

Rende noto inoltre che la Sig.ra Manuela Costa ha richiesto<br />

le ferie dal 22 giugno <strong>2009</strong> al 05 luglio <strong>2009</strong>.<br />

Il Consiglio Direttivo ne prende atto.<br />

Approvazione corso “Criteri applicativi L.R. Lombardia<br />

12/2005 – gestione del Territorio” ai fini <strong>della</strong><br />

formazione continua<br />

Il Segretario geom. Angelo Tavecchio, illustra il programma<br />

del corso in oggetto organizzato in collaborazione<br />

con la Società Cooperativa fra i geometri<br />

<strong>della</strong> provincia di Como e De Iure Publico.<br />

Il corso avrà la durata di 15 ore e partirà il 9 aprile <strong>2009</strong>.<br />

Il Consiglio Direttivo approva il corso e delibera di<br />

richiedere al Consiglio Nazionale il riconoscimento<br />

dei relativi crediti formativi ai partecipanti.


RIUNIONE DEL 26 MARZO <strong>2009</strong><br />

Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />

risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />

1047 geometri.<br />

Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta<br />

dal geom. Bianchi Daniele (1946)<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici, illustra ai Consiglieri<br />

i termini <strong>della</strong> discussione: il geom. Bianchi<br />

Daniele, ha presentato una dichiarazione di compiuta<br />

pratica presso l’Arte Costruzioni srl di Montano<br />

Lucino.<br />

Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme<br />

sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del<br />

praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”,<br />

sentito il giudizio espresso in proposito dalla Commissione<br />

Istruzione, delibera di non riconoscere il periodo<br />

svolto ai fini del praticantato in quanto durante<br />

tale periodo quale apprendista avrebbe dovuto frequentare<br />

un corso di formazione così come previsto<br />

dal Contratto Collettivo Nazionale.<br />

Approvazione Bilancio consuntivo 2008: relazione<br />

del geom. Corrado Mascetti<br />

Il Tesoriere geom. Corrado Mascetti, illustra ai consiglieri<br />

i contenuti del bilancio consuntivo 2008. Il<br />

Presidente legge la relazione che si allega al presente<br />

verbale. Il Consiglio Direttivo approva all’unanimita’<br />

Nomina del consulente esterno al <strong>Collegio</strong> – Consulente<br />

finanziario<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici, legge l’offerta<br />

di collaborazione da parte del dott. Walter Moro<br />

quale consulente finanziario.<br />

Il Consiglio Direttivo delibera di affidare l’incarico al<br />

consulente finanziario dott. Walter Nessi di Como<br />

ed incarica il Tesoriere geom. Corrado Mascetti di<br />

prendere i dovuti contatti per il perfezionamento dell’incarico.<br />

Approvazione corso sull’acustica: relazione del<br />

geom. Raffaella Porta<br />

Il geom. Raffaella Porta, informa i consiglieri di aver<br />

preso contatti con la Società Sybill di Brescia<br />

per l’organizzazione del corso acustica.<br />

Il corso si articola in 2 lezioni di 8 ore ciascuna tenute<br />

dai relatori designati dalla Società Sybill, il costo<br />

sarà di €. 300 circa a partecipante.<br />

Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato<br />

che il programma è conforme al Regolamento<br />

sulla formazione continua, delibera di assegnare n.<br />

16 crediti formativi.<br />

Approvazione corso “Procedimento amministrativo<br />

L. 241/90: relazione del geom. Angelo Tavecchio<br />

Il Segretario geom. Angelo Tavecchio illustra ai consiglieri<br />

il programma del corso “Procedimento amministrativo<br />

L. 241/90”, in previsione per il mese dei<br />

settembre in collaborazione con la Fondazione De<br />

Iure Publico.<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

Il corso si articola in cinque lezioni <strong>della</strong> durata di<br />

tre ore ciascuna.<br />

Il Consiglio Direttivo, approva il corso e, constatato<br />

che il programma è conforme al Regolamento<br />

sulla formazione continua, delibera di assegnare n.<br />

16 crediti formativi.<br />

Rinnovo incarico Responsabile di Servizio di Prevenzione<br />

e protezione ex. D.Lgs. 626/94<br />

Stante la necessità di rinnovare la figura del Responsabile<br />

di Servizio di Prevenzione e protezione<br />

per l’applicazione presso la sede del <strong>Collegio</strong> <strong>della</strong><br />

vigente normativa inerente la sicurezza nei luoghi<br />

di lavoro, vista la disponibilità dichiarata del<br />

geom. Brambilla Samuel, già RSPP, il Consiglio Direttivo<br />

delibera di riconfermare l’incarico per tre anni<br />

al geom. Brambilla Samuel a ricoprire l’incarico<br />

di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione<br />

ai sensi dell’art. 4, comma 4, e dell’art. 8,<br />

commi 2 e 3, del D.Lgs. 626/1994 e s.m.i..<br />

Corso Praticanti <strong>2009</strong><br />

Il geom. Oscar Mella comunica ai Consiglieri che<br />

come ogni anno è in fase di organizzazione il corso<br />

praticanti in collaborazione con la Società Cooperativa<br />

fra i geometri <strong>della</strong> provincia di Como. Le<br />

pre-adesioni pervenute sono così suddivise: 69 praticanti<br />

per il corso di Como e 13 praticanti per il corso<br />

di Menaggio.<br />

Si propone quindi di predisporre due corsi a Como<br />

con una prova scritta simulata presso l’I.T.G. Pascoli<br />

di Como. Ogni corso avrà la durata di 84 ore, inizierà<br />

il mese di aprile e terminerà il mese di ottobre<br />

per due sere alla settimana e si terranno presso<br />

la sede del <strong>Collegio</strong> geometri dalle ore 18.00 alle<br />

ore 20.00.<br />

Il Consiglio Direttivo, delibera di portare il costo a €<br />

50,00 per ogni partecipante e di dare un contributo<br />

alla Società Cooperativa fino a ricoprire i costi.<br />

Si nomina responsabile del corso il geom. Oscar<br />

Mella, che provvederà ad organizzare i corsi con<br />

principale incarico di verificare preventivamente le<br />

presenze.<br />

RIUNIONE DEL 28 APRILE <strong>2009</strong><br />

Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />

risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />

1047 geometri.<br />

Valutazione dell’attività tecnica subordinata svolta<br />

dal geom. Lorenzoni Paolo<br />

Il geom. Oscar Mella, in qualità di coordinatore <strong>della</strong><br />

Commissione Istruzione, illustra ai consiglieri i termini<br />

<strong>della</strong> discussione: il geom. Lorenzoni Paolo ha<br />

inoltrato un’istanza tesa a verificare la validità dell’attività<br />

tecnica subordinata svolta presso la PM Engineering<br />

S.r.l. di Senago (Mi).<br />

Il Consiglio Direttivo, alla luce delle vigenti “Norme<br />

sulla modalità per l’iscrizione e lo svolgimento del<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

41


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

42<br />

VITA DI COLLEGIO<br />

praticantato, nonché per la tenuta dei relativi registri”,<br />

sentito il giudizio espresso in proposito dalla<br />

Commissione Istruzione, delibera di esprimere parere<br />

negativo in ordine alla validità dell’attività tecnica<br />

subordinata svolta, in quanto le mansioni svolte<br />

sono quelle di Assistente Tecnico alle vendite.<br />

Contributo Regione Abruzzo<br />

Il Consiglio Direttivo, considerata la straordinarietà<br />

dell’evento nello spirito di solidarietà che appartiene<br />

alla categoria delibera di versare euro 1.000,00 al<br />

Consiglio Nazionale geometri e geometri laureati<br />

quale coordinatore e promotore dell’iniziativa.<br />

Interpretazione dell’art. 3 delle “Modalità per l’iscrizione<br />

e lo svolgimento del praticantato nonché<br />

per la tenuta dei relativi registri”<br />

Il Presidente geom Giuliano Medici, a seguito di alcune<br />

richieste di chiarimenti da parte dei praticanti,<br />

illustra ai consiglieri l’interpretazione data finora<br />

all’art 3 che prevede la validità dell’inizio praticantato<br />

a decorrere dalla data di protocollo, mentre per<br />

il cambio di tirocinante il periodo massimo di sospensione<br />

del praticantato è di giorni sessanta verificabili<br />

sulle dichiarazioni di fine pratica vecchio tirocinante<br />

e inizio pratica nuovo tirocinante.<br />

Il Presidente chiede al Consiglio Direttivo di deliberare<br />

in merito assumendo la suddetta interpretazione.<br />

Il Consiglio Direttivo delibera all’unanimità.<br />

Giornata di studio sui sistemi di valutazione internazionale<br />

Il geom. Mella Oscar illustra i contenuti dell’incontro<br />

dove è prevista la presentazione del programma<br />

Stimatrix. La data prevista per l’incontro è il 3<br />

giugno <strong>2009</strong>.<br />

Il Consiglio Direttivo approva la proposta del geom<br />

Mella Oscar ed incarica il medesimo, in collaborazione<br />

con il geom. Gaffuri Giuseppe di perfezionare<br />

l’operazione.<br />

RIUNIONE DEL 12 MAGGIO <strong>2009</strong><br />

Alla data attuale, alla luce delle variazioni sopra riportate,<br />

risultano iscritti all’Albo Professionale n.<br />

1049 geometri.<br />

Modello RC 2008 (C.I.P.A.G.L.P.)<br />

Il Presidente, geom. Giuliano Medici, riferisce ai<br />

consiglieri che la C.I.P.A.G.L.P. ha riconosciuto al nostro<br />

<strong>Collegio</strong> € 5.578,50 per le funzioni delegate<br />

svolte dal personale dipendente nel corso dell’anno<br />

2008. Considerato l’impegno profuso dal personale<br />

nell’espletamento delle funzioni delegate dalla<br />

C.I.P.A.G.L.P., il Presidente, geom. Giuliano Medici,<br />

propone di riconoscere un’indennità una tantum<br />

di € 500,00 (nette) per ogni dipendente del <strong>Collegio</strong>.<br />

Il Consiglio Direttivo, delibera di accogliere la proposta<br />

avanzata dal Presidente e dà incarico al Tesoriere<br />

di provvedere a definire quanto sopra con<br />

il consulente del lavoro Rag. Bazzanella Sergio.<br />

Preventivo per vetrofanie<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra ai consiglieri<br />

l’iniziativa e comunica i costi .<br />

Dopo ampia discussione il Consiglio Direttivo delibera<br />

di approvare l’iniziativa, posizionando le vetrofanie<br />

in modo alternato sulle aperture finestrate<br />

presenti nella sede del <strong>Collegio</strong>. Incarica, inoltre, il<br />

geom. Giandomenico Lambrughi di verificare,<br />

presso il Comune, se vi sono dei costi pubblicitari<br />

annuali da sostenere riferendo poi al Consiglio.<br />

Determinazione in merito al timbro professionale uniformato<br />

per geometri laureati<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici legge la missiva<br />

del Consiglio Nazionale in merito all’istituzione<br />

di un timbro dedicato agli iscritti <strong>Laureati</strong> al <strong>Collegio</strong>.<br />

Il Consiglio Direttivo delibera di approvare l’iniziativa<br />

adattando l’attuale timbro tondo aggiungendo<br />

la scritta “Laureato”. Ed incarica il Tesoriere<br />

di chiedere dei preventivi in merito.<br />

Nomina dei Commissari richiesti dalla Fondazione<br />

De Iure Publico<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa<br />

<strong>della</strong> fondazione De Jure Publico di istituire una<br />

commissione progetti chiedendo la disponibilità<br />

di qualche geometra a farne parte. Si propone il<br />

geom. Angelo Tavecchio. Il Consiglio Direttivo delibera<br />

di nominare il geom. Angelo Tavecchio quale<br />

rappresentante del <strong>Collegio</strong> nella commissione<br />

anzidetta.<br />

Corsi Pregeo 10: relazione geom. Dilda Ferruccio<br />

Il geom. Ferruccio Dilda comunica che agli iscritti al<br />

corso sono già state comunicate le date dell’evento.<br />

Informa inoltre che la ditta Geotop omaggerà gli iscritti<br />

di una chiavetta USB dove saranno contenuti:<br />

il corso, la tariffa consigliata dalla Consulta Regionale,<br />

la circolare 67 e alcuni esempi di pratiche catastali.<br />

Il Consiglio Direttivo ne prende atto e plaude<br />

all’iniziativa.<br />

Organizzazione del seminario per la presentazione<br />

de “Il codice <strong>della</strong> pianificazione del Territorio”<br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici illustra l’iniziativa<br />

prevista per il 22 giugno p.v. dalle ore 15.00 alle<br />

ore 18.00 presso il <strong>Collegio</strong> delle Imprese di Como.<br />

Chiede di deliberare le spese postali per informare<br />

ed invitare tutte le Amministrazioni comunali <strong>della</strong><br />

provincia. Il Consiglio Direttivo approva la spesa<br />

e plaude all’iniziativa.<br />

Ampliamento sede del <strong>Collegio</strong><br />

Il Presidente geom. Giuliano Medici comunica in via<br />

ufficiosa che è stato deliberato dalla Cassa Nazionale<br />

il contributo per l’acquisto e la sistemazione<br />

<strong>della</strong> sede del <strong>Collegio</strong>. Il Consiglio Direttivo ne<br />

prende atto e da incarico al geom. Angelo Tavecchio,<br />

che a titolo gratuito accetta, di provvedere ad<br />

organizzare l’atto di acquisto.


VITA DI COLLEGIO PRATICANTI<br />

Aggiornamento<br />

ALBO<br />

PROFESSIONALE<br />

NUOVI ISCRITTI<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />

2853 MOLTENI LUCA Anzano del Parco<br />

2854 BELCASTRO DARIO Guanzate<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />

2852 SPELZINI FIORENZO Consiglio di Rumo<br />

2856 COLOMBO GIORGIO Albavilla<br />

2857 CAIROLI LUCA Luisago<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio <strong>2009</strong><br />

2858 CARMECI GIUSEPPE ANTONIO Como<br />

CANCELLATI<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />

1466 MANTEGAZZA RENATO Guanzate<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />

2124 BRIZ ALBERTO Dongo<br />

Aggiornamento<br />

REGISTRO<br />

PRATICANTI<br />

NUOVI ISCRITTI<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />

2004 Biennale CERASA FABIO Binago<br />

2005 Biennale DI NISO STEFANO Mariano Comense<br />

2007 Biennale RAVISCIONI MELANIA Gera Lario<br />

2006 Quinquennali LONGHI CLAUDIO Mariano<br />

VLADIMIR Comense<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 12 maggio <strong>2009</strong><br />

2008 Biennale IOCULANO ANTONIO Turate<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 maggio <strong>2009</strong><br />

<strong>2009</strong> Biennale PORTA GIACOMO Cantù<br />

2010 Biennale TAGLIABUE VIVIANA Cantù<br />

CANCELLATI<br />

Seduta del Consiglio Direttivo del 28 aprile <strong>2009</strong><br />

1971 Biennale CASARTELLI STEFANO Erba<br />

1705 Biennale MAREGATTI THOMAS San Siro<br />

(Rezzonico)<br />

1719 Biennale CITTERIO LUCA Lurago d’Erba<br />

1713 Biennale DURONI GIONATA Civenna<br />

1704 Biennale CATANZANO GIOVANNI Como<br />

1699 Biennale ALBERTI STEFANIA Cirimido<br />

1701 Biennale CASUSCELLI MARCO Bulgarograsso<br />

1466 Biennale GREGORIO MARCO Faloppio<br />

1612 Biennale FOTI GIANLUCA Lurate Caccivio<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

43


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

44<br />

VARIE<br />

Una progettazione razionale per un’opera di edilizia sociale<br />

LA NUOVA RESIDENZA<br />

PROTETTA<br />

Nei primi mesi del <strong>2009</strong> avranno inizio i lavori per<br />

la realizzazione <strong>della</strong> nuova casa per ospiti diversamente<br />

abili, ad opera <strong>della</strong> Cooperativa sociale<br />

“L’Ancora” di Lurate Caccivio.<br />

Si tratta di un intervento di circa 2.000 mq. per ottenere<br />

un nuovo centro residenziale di assistenza,<br />

aiuto e accoglienza per ospiti disabili a supporto<br />

dell’attività diurna <strong>della</strong> Cooperativa. Il progetto prevede<br />

la realizzazione di un edificio a tre piani con<br />

due corpi separati dal blocco scala e ascensori e<br />

sarà una casa-albergo con parcheggio esterno all’aperto.<br />

La scelta strutturale è prevista con un sistema parzialmente<br />

prefabbricato con travi e pilastri da integrare<br />

con un getto in opera, mentre per i solai di tutto<br />

l’intervento si è optato per solette alveolari autoportanti.<br />

Nel progetto si è cercato di adottare anche delle<br />

tecnologie moderne e innovative, per esempio verranno<br />

installate le cellule bagno prefabbricate che<br />

consentiranno una reale riduzione dei tempi di cantiere<br />

e i pannelli fotovoltaici aiuteranno l’impianto<br />

di riscaldamento a gas metano distribuito con sistema<br />

radiante.<br />

La nuova struttura sarà realizzata a supporto dell’attivita<br />

diurna che la Cooperativa svolge nel campo<br />

dell’assistenza; a livello operativo sono previste<br />

Prospetti del progetto <strong>della</strong> nuova residenza<br />

Pianta di un piano del nuovo intervento<br />

tre “unità” residenziali autonome: al piano superiore<br />

due aree distinte con una decina di posti ciascuna<br />

adibiti ad alloggio socio-sanitario per ospiti autosufficienti.<br />

Al piano terra sarà invece funzionante un’area residenziale<br />

destinata ad assistenza socio-sanitaria<br />

per dieci portatori di handicap gravi con l’ausilio<br />

continuo di personale di supporto specializzato.<br />

Committente:<br />

Cooperativa L’Ancora - Lurate Caccivio<br />

Progettista:<br />

Arch. Fabio Bianchi - Como<br />

Calcolatore c.a.:<br />

Ing. Fulvio Roncoroni - Cantù<br />

Impresa appaltatrice:<br />

ICE sas - Lurate Caccivio


Gestione e Servizi integrati per il Patrimonio Immobiliare.<br />

GROMA:<br />

NON SOLO STRUMENTO USATO<br />

DAGLI AGRIMENSORI ROMANI<br />

Geometra GIULIANO MEDICI<br />

(Delegato Cassa per il <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong> provincia<br />

di Como)<br />

Genesi del nome<br />

La groma, venne ritrovata negli scavi di Pompei nel<br />

1912 in vari pezzi in una “casa-officina” di un certo<br />

Verus che fabbricava strumenti di misura. E’ composta<br />

da una “stelletta-croce” di metallo su un bastone,<br />

anch’esso di metallo, con la punta da infiggere<br />

nel terreno e da quattro fili con piombini, due<br />

a forma di “pera” e due a “cono”.<br />

La groma, fu lo strumento principale usato dagli agrimensori<br />

romani per tracciare sul terreno allineamenti<br />

semplici ed ortogonali, necessari alla costruzione<br />

di strade (cardo e decumano), città, templi<br />

e centuriazione di terreni agricoli.<br />

Il nome <strong>della</strong> controllata “GROMASistema”, deriva<br />

dalla composizione di due termini: “GROMA” e “Sl-<br />

STEMA”. Il termine “SlSTEMA” indica nella lingua<br />

italiana «ciò che è costituito da più elementi interdipendenti,<br />

uniti tra di loro in modo organico»).<br />

GROMASistema indica, pertanto, un metodo per misurare<br />

e ordinare un insieme di conoscenze in un “sistema”<br />

informatico, necessario a gestire più elementi<br />

interdipendenti, ma uniti tra loro in modo organico.<br />

Profilo<br />

La “nascita“ di GROMASistema<br />

Seguendo l’evoluzione del nuovo scenario immobiliare,<br />

in cui si delinea:<br />

– la progressiva separazione dei ruoli tra proprietà<br />

e gestione immobiliare, quantomeno in termini operativi;<br />

– la forte distinzione negli immobili d’impresa tra ciò<br />

che è proprio del ciclo industriale (beni strumentali<br />

al core business) e ciò che è proprio del ciclo patrimoniale<br />

(beni assoggettabili a logiche di ottimizzazione<br />

<strong>della</strong> gestione finanziaria e variabilizzazione<br />

<strong>della</strong> leva immobiliare);<br />

– la presenza di nuovi attori nel settore immobiliare<br />

(in particolare investitori e gestori professionali);<br />

la crescente richiesta di nuovi operatori professionali<br />

per aumentare la competizione, per avere pro-<br />

VARIE<br />

dotti migliori e creare un mercato più efficiente, nel<br />

maggio 2003, GROMA costituisce GROMASistema,<br />

nella quale è confluita la sua area informatica;<br />

GROMASistema<br />

si occupa di fornire soluzioni gestionali personalizzate<br />

avvalendosi <strong>della</strong> competenze informatiche<br />

maturate nel corso degli anni in GROMA;<br />

punta ad interagire al meglio con GROMA che a<br />

sua volta continua nella sua promozione e ricerca<br />

di altri committenti, per assumere incarichi di<br />

“Global Service Immobiliare” e di “Due Diligence”,<br />

abbinati alla creazione di soluzioni informatiche<br />

personalizzate;<br />

è indirettamente controllata da C.I.P.A.G.LP. (Cassa<br />

Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Liberi<br />

Professionisti), Socio Unico di GROMA, assoggettata<br />

alla direzione e coordinamento <strong>della</strong> stessa.<br />

I numeri del gruppo e del patrimonio in gestione<br />

DATI GESTIONALI (Valori riferiti al 31.12.2008)<br />

Valore patrimonio immobiliare in gestione ~ €. 2.0 Mld<br />

Unità immobiliare in gestione ~ n. 5.000<br />

Contratti di locazione attivi in gestione > n. 2.000<br />

Volume annuale di canoni ed oneri incassati €. 45 ml<br />

Volume d’affari del Gruppo GROMA €. 4.8 ml<br />

Rete dei Building Manager operativa n. 23<br />

Comuni in cui opera attualmente n. 61<br />

Dipendenti medi in carico: GROMA n. 14<br />

GROMASistema n. 4<br />

Alcuni Committenti di GROMA<br />

Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei<br />

<strong>Geometri</strong> Liberi Professionisti;<br />

Fondazione ENASARCO (intero patrimonio dal<br />

2002 al 2007);<br />

INPGI (Cassa Giornalisti);<br />

Centro Commerciale “Il Girasole” (Lacchiarella - Ml);<br />

Fideuram Vita spa (oggi Eurizon) - ROMA;<br />

Gruppo IMMIT (Ml)<br />

Fondo di Previdenza “Mario Negri” ;<br />

GESMIN s.p.a. (IPM Group s.p.a.) - Arzano (NA);<br />

Samsung Electronics ltalia spa;<br />

Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio;<br />

Gruppo Stabilfin (Milano);<br />

Monteverdi Real Estate (Ml);<br />

Cassa di Previdenza dei Periti Industriali (EPPl).<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

45


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

46<br />

CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />

Responsabilità per colpa in caso di contratto di appalto<br />

da eseguirsi all’interno del condominio<br />

RESPONSABILITÀ<br />

DELL’AMMINISTRATORE<br />

Avv. ANTONIO IORIO, iscritto al Foro di Como<br />

avvocato.iorio@tin.it<br />

In forza dell’abrogato art. 3, comma 8, del D. Lgs.<br />

14.08.1996, n. 494 (Direttiva cantieri), l’amministratore,<br />

anche nel caso di affidamento dei lavori ad<br />

un unico appaltatore, avrebbe dovuto:<br />

a) verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa<br />

e dei lavoratori autonomi in relazione ai<br />

lavori da affidare, anche attraverso l’iscrizione alla<br />

camera di commercio, industria e artigianato;<br />

b) chiedere all’impresa esecutrice una dichiarazione<br />

dell’organico medio annuo, distinto per qualifica,<br />

nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo<br />

stipulato dalle organizzazioni sindacali maggiormente<br />

rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;<br />

c) chiedere il documento unico di regolarità contributiva<br />

(DURC), la cui mancata esibizione all’ente<br />

che ha rilasciato il titolo abilitativo dell’intervento<br />

ne avrebbe sospeso l’efficacia;<br />

Attualmente gli oneri in capo all’amministratore<br />

(committente) nella scelta dell’impresa appaltatrice<br />

sono contenuti nell’art. 90, comma 9, del D.Lgs.<br />

09.04.2008 n. 81 (Testo Unico sulla sicurezza).<br />

In particolare, il committente (leggasi: l’amministratore),<br />

o il responsabile dei lavori (v. art. 89,<br />

comma 1, lett. c, D.Lgs. 81/08), anche in caso<br />

di affidamento delle opere ad un’unica impresa,<br />

deve:<br />

a) verificare l’idoneità tecnico professionale<br />

dell’impresa affidataria, delle imprese esecutrici<br />

e dei lavoratori autonomi in relazione alle funzioni<br />

e ai lavori da affidare, con le modalità di cui<br />

all’allegato XVII. In caso di opere, il cui titolo abilitativo<br />

è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.),<br />

è sufficiente richiedere l’esibizione del certificato<br />

di iscrizione alla Camera di commercio, industria<br />

e artigianato e il documento di regolarità<br />

contributiva, corredato da un’autocertificazione<br />

in ordine al possesso degli altri requisiti previsti<br />

dall’Allegato XVII;<br />

b) chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione<br />

dell’organico medio annuo, distinto per qualifica,<br />

corredata dagli estremi delle denunce dei la-<br />

voratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alla Casse Edili,<br />

nonché una dichiarazione relativa al contratto<br />

collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali<br />

comparativamente più rappresentative, applicato ai<br />

lavoratori dipendenti. In caso di opere, il cui titolo<br />

abilitativo è la Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), è<br />

sufficiente richiedere l’esibizione di un’autocertificazione<br />

relativa alla regolarità contributiva e al contratto<br />

collettivo applicato.<br />

L’Allegato XVII al D.Lgs. 81/08 precisa che, ai fini<br />

<strong>della</strong> verifica dell’idoneità tecnico professionale,<br />

le imprese dovranno esibire al committente (leggasi:<br />

amministratore) o al responsabile del servizio<br />

(o meglio: il secondo dovrà chiedere l’esibizione<br />

alle prime):<br />

“a) iscrizione alla camera di commercio, industria e<br />

artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia<br />

dell’appalto;<br />

b) documento di valutazione dei rischi di cui all’art.<br />

17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui<br />

all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo;<br />

c) specifica documentazione attestante la conformità<br />

alle disposizioni di cui al presente decreto<br />

legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali;<br />

d) elenco dei dispositivi di protezione individuale;<br />

e) nomina del responsabile del servizio di prevenzione<br />

e protezione, degli incaricati dell’attuazione<br />

delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio,<br />

di evacuazione, di primo soccorso e gestione<br />

dell’emergenza, del medico competente<br />

quando necessario;<br />

f) nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori<br />

per la sicurezza;<br />

g) attestati inerenti la formazione delle suddette figure<br />

e dei lavoratori prevista dal presente decreto<br />

legislativo;<br />

h) elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola<br />

e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente<br />

decreto legislativo;<br />

i) documento unico di regolarità contributiva di cui<br />

al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007;<br />

l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti<br />

di sospensione o interdettivi di cui all’art. 14<br />

del presente decreto legislativo”.


Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como CONDOMINIO<br />

Ai lavoratori autonomi (prestatori d’opera) dovrà esser<br />

chiesta l’esibizione almeno di:<br />

a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed<br />

artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia<br />

dell’appalto;<br />

b) specifica documentazione attestante la conformità<br />

alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo<br />

di macchine, attrezzature e opere provvisionali;<br />

c) elenco dei dispositivi di protezione individuale;<br />

d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa<br />

idoneità sanitaria previsti dal presente decreto<br />

legislativo;<br />

e) documento unico di regolarità contributiva di cui<br />

al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007”.<br />

L’onere di richiedere la documentazione di cui al<br />

suddetto allegato XVII sussisterà in caso di opere<br />

soggette a permesso di costruire.<br />

Al fine di non limitare l’efficacia <strong>della</strong> norma sino<br />

ad escluderne l’applicazione, è opportuno ritenere<br />

che per opere soggette a permesso di costruire<br />

vadano intese quelle di cui all’art. 10 del D.P.R.<br />

380/01 (Testo Unico dell’edilizia), anche se per ta-<br />

Complesso immobiliare<br />

li interventi sia possibile optare, in alternativa alla<br />

richiesta del suddetto titolo, a favore del semplice<br />

deposito <strong>della</strong> D.I.A. in forza <strong>della</strong> normativa<br />

regionale (v. L.R. 12/05).<br />

L’omessa verifica dell’idoneità tecnico-professionale<br />

dell’impresa appaltatrice pone in essere la culpa in<br />

eligendo a carico dell’amministratore (committente)<br />

o del responsabile del servizio.<br />

La culpa in eligendo non è altro che la colpa nella<br />

scelta <strong>della</strong> o delle imprese esecutrici delle opere.<br />

Pertanto dell’esecuzione non a regola d’arte del<br />

contratto da parte dell’appaltatore risponderà, in<br />

tutto o in parte, anche l’amministratore (committente)<br />

o il responsabile del servizio.<br />

È chiaro che, per evitare problemi, l’amministratore<br />

o esegue puntigliosamente la verifica dell’idoneità<br />

tecnico-professionale dell’appaltatore e<br />

dei lavoratori autonomi, seguendo le indicazioni<br />

di cui al D.Lgs. 81/08, o fa nominare dall’assemblea<br />

il responsabile dei lavori, sul quale graverà<br />

detto onere.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

47


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

48<br />

CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />

Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni<br />

casi, a carico dell’amministratore-committente<br />

anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante<br />

dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa<br />

appaltatrice.<br />

Infatti, secondo una recente massima <strong>della</strong> Suprema<br />

Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore<br />

a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore,<br />

oltre che l’inadempimento dei doveri<br />

di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità<br />

extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per<br />

gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez.<br />

III, 16.10.2008, n. 25251).<br />

Si riporta un ampio stralcio <strong>della</strong> parte motiva: “La<br />

legge prevede che il condominio debba avere un<br />

amministratore.<br />

La figura dell’amministratore nell’ordinamento<br />

non si esaurisce nell’aspetto contattale delle<br />

prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile,<br />

e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi<br />

finalizzati ad impedire che il modo d’essere<br />

dei beni condominiali provochi danno ai terzi.<br />

In relazione a tali beni l’amministratore, in<br />

quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri<br />

di influire sul loro modo d’essere, si trova nella<br />

posizione di custode.<br />

Ciò si verifica in particolare quando, come nella<br />

fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di<br />

appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei<br />

beni comuni nell’interesse del condominio deve<br />

infatti considerarsi attribuito all’amministratore<br />

quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto<br />

in una condizione di esclusivo custode delle<br />

cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro<br />

l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una<br />

figura professionale diversa dallo stesso amministratore.<br />

Questi allora deve curare che i beni comuni non<br />

arrechino danni agli stessi condomini od a terzi,<br />

come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza<br />

allorché ha considerato l’amministratore<br />

del condominio responsabile dei danni<br />

cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso<br />

dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento<br />

dei suoi obblighi legali o regolamentari:<br />

si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione<br />

delle necessarie riparazioni al lastrico<br />

solare od al tetto, decise da una delibera assembleare<br />

e non attuate dall’amministratore<br />

(Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno<br />

1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto<br />

1993, n. 8804).<br />

Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto<br />

al passato, è del resto espressione dell’evoluzione<br />

<strong>della</strong> figura dell’amministratore di<br />

condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi<br />

sì da far ritenere che gli stessi possano<br />

venire assolti in modo più efficace dalle società<br />

di servizi, all’interno delle quali operano specialisti<br />

in settori diversi, in grado di assolvere alle<br />

<strong>numero</strong>se e gravi responsabilità ascritte allo<br />

stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass.<br />

24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia<br />

Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ.,<br />

sez. III, 16.10.2008, n. 25251).<br />

Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile,<br />

in caso di procurato danno alle persone o ai<br />

beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità<br />

dell’amministratore (culpa in vigilando)<br />

sono, dunque, due:<br />

a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo<br />

custode delle cose sulle quali si effettuano<br />

i lavori;<br />

b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR:<br />

di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori)<br />

ad una figura professionale diversa dallo stesso<br />

amministratore.<br />

Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi<br />

all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita<br />

totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno<br />

per l’amministratore far nominare dall’assemblea<br />

un direttore dei lavori, che non abbia solo<br />

compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se<br />

quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere<br />

eseguite.<br />

Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto<br />

compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione<br />

delle opere, e, di conseguenza, sarà anche<br />

custode delle cose sulle quali si effettuano i<br />

lavori.<br />

Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1,<br />

lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori<br />

“coincide con il progettista per la fase di progettazione<br />

dell’opera e con il direttore dei lavori per la<br />

fase di esecuzione dell’opera”.<br />

La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione<br />

e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente<br />

da ogni onere.


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

48<br />

CONDOMINIO Rubrica curata dall’avv. Antonio Iorio, iscritto al Foro di Como<br />

Ma, oltre alla culpa in eligendo è ravvisabile, in alcuni<br />

casi, a carico dell’amministratore-committente<br />

anche la culpa in vigilando, ossia la colpa derivante<br />

dall’omesso controllo sull’operato dell’impresa<br />

appaltatrice.<br />

Infatti, secondo una recente massima <strong>della</strong> Suprema<br />

Corte, in caso di danni provocati dall’appaltatore<br />

a condomini o a terzi, è ravvisabile a carico dell’amministratore,<br />

oltre che l’inadempimento dei doveri<br />

di cui all’art. 1130 c.c., anche la responsabilità<br />

extracontrattuale da omessa custodia ai sensi e per<br />

gli effetti di cui all’art. 2051 c.c. (v. Cass. civ., sez.<br />

III, 16.10.2008, n. 25251).<br />

Si riporta un ampio stralcio <strong>della</strong> parte motiva: “La<br />

legge prevede che il condominio debba avere un<br />

amministratore.<br />

La figura dell’amministratore nell’ordinamento<br />

non si esaurisce nell’aspetto contattale delle<br />

prerogative dell’ufficio. A tale figura il codice civile,<br />

e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi<br />

finalizzati ad impedire che il modo d’essere<br />

dei beni condominiali provochi danno ai terzi.<br />

In relazione a tali beni l’amministratore, in<br />

quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri<br />

di influire sul loro modo d’essere, si trova nella<br />

posizione di custode.<br />

Ciò si verifica in particolare quando, come nella<br />

fattispecie per cui è causa, l’assemblea decide di<br />

appaltare lavori a terzi: in tal caso il controllo dei<br />

beni comuni nell’interesse del condominio deve<br />

infatti considerarsi attribuito all’amministratore<br />

quante volte, da un lato, l’appaltatore non è posto<br />

in una condizione di esclusivo custode delle<br />

cose sulle quali si effettuano i lavori e dall’altro<br />

l’assemblea non affida l’anzidetto compito ad una<br />

figura professionale diversa dallo stesso amministratore.<br />

Questi allora deve curare che i beni comuni non<br />

arrechino danni agli stessi condomini od a terzi,<br />

come del resto ha già riconosciuto la giurisprudenza<br />

allorché ha considerato l’amministratore<br />

del condominio responsabile dei danni<br />

cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso<br />

dei suoi poteri e, in genere, di qualsiasi inadempimento<br />

dei suoi obblighi legali o regolamentari:<br />

si pensi in specie ai danni dalla negligente omissione<br />

delle necessarie riparazioni al lastrico<br />

solare od al tetto, decise da una delibera assembleare<br />

e non attuate dall’amministratore<br />

(Cass., 17 maggio 1994, n. 4816; Cass. 14 giugno<br />

1976, n. 2219; ma v. anche Cass., 20 agosto<br />

1993, n. 8804).<br />

Tale indirizzo, tendenzialmente più rigoroso rispetto<br />

al passato, è del resto espressione dell’evoluzione<br />

<strong>della</strong> figura dell’amministratore di<br />

condominio, i cui compiti vanno vieppiù incrementandosi<br />

sì da far ritenere che gli stessi possano<br />

venire assolti in modo più efficace dalle società<br />

di servizi, all’interno delle quali operano specialisti<br />

in settori diversi, in grado di assolvere alle<br />

<strong>numero</strong>se e gravi responsabilità ascritte allo<br />

stesso amministratore dalle leggi speciali (Cass.<br />

24 ottobre 2006, n. 22840; v. anche in materia<br />

Cass. 23 gennaio 2007, n. 1406)” (v. Cass. civ.,<br />

sez. III, 16.10.2008, n. 25251).<br />

Le condizioni al verificarsi delle quali è possibile,<br />

in caso di procurato danno alle persone o ai<br />

beni dei condomini o dei terzi, ravvisare la responsabilità<br />

dell’amministratore (culpa in vigilando)<br />

sono, dunque, due:<br />

a) l’appaltatore non è posto in una condizione di esclusivo<br />

custode delle cose sulle quali si effettuano<br />

i lavori;<br />

b) l’assemblea non affida l’anzidetto compito (NDR:<br />

di custode delle cose sulle quali si effettuano i lavori)<br />

ad una figura professionale diversa dallo stesso<br />

amministratore.<br />

Poiché è difficile che, in caso di lavori da eseguirsi<br />

all’interno dei condomini, l’area di cantiere sia gestita<br />

totalmente dall’appaltatore, allora è opportuno<br />

per l’amministratore far nominare dall’assemblea<br />

un direttore dei lavori, che non abbia solo<br />

compiti contabili, ossia non si limiti a verificare se<br />

quanto chiesto dall’appaltatore corrisponde alle opere<br />

eseguite.<br />

Il direttore dei lavori dovrà avere giustappunto<br />

compiti di direzione e di sorveglianza dell’esecuzione<br />

delle opere, e, di conseguenza, sarà anche<br />

custode delle cose sulle quali si effettuano i<br />

lavori.<br />

Si ricordi, poi, che, ai sensi dell’art. 89, comma 1,<br />

lett. c), del D.Lgs. 81/08, il responsabile dei lavori<br />

“coincide con il progettista per la fase di progettazione<br />

dell’opera e con il direttore dei lavori per la<br />

fase di esecuzione dell’opera”.<br />

La nomina, quindi, di un tecnico che curi la progettazione<br />

e la direzione dei lavori solleva l’amministratore-committente<br />

da ogni onere.


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

II<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

COLLEGI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />

ORIENTAMENTI TARIFFARI IN MATERIA CATASTALE<br />

con riferimento ai prezzi medi rilevati dalla Commissione Regionale Catasto<br />

in data luglio 2008<br />

Premessa<br />

Gli orientamenti, che di seguito vengono esposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza<br />

di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo, un<br />

“fac-simile” su cui redigere la specifica parcella per la singola prestazione, supportata da parametri<br />

comuni, per ottenere obiettivi di equità, qualità e decoro professionale.<br />

I prezzi indicati sono stati rilevati dalla Commissione Regionale Catasto e fanno riferimento ai valori<br />

medi correnti, su tutto il territorio regionale, per prestazioni professionali complete di quanto specificato<br />

nella descrizione oltre a quant’altro necessario per lo svolgimento dell’incarico in modo professionale<br />

e conforme alle normative vigenti.<br />

La Tariffa dei <strong>Geometri</strong>, istituita con Legge 2 marzo n. 144 risale all’anno 1949, ha subito specifici<br />

aggiornamenti che si sono susseguiti negli anni sino all’ultimo del 1997.<br />

Non sono mai stati stabiliti compensi per nuove attività che dal 1949 ad oggi sono diventate oggetto<br />

<strong>della</strong> professione del Geometra.<br />

Con il DL n. 223 del 4 luglio 2006 è stato dato il via alla liberalizzazione delle professioni e l’abolizione<br />

dei minimi tariffari in un sistema che orienterà le competenze economiche verso un nuovo scenario<br />

più soggetto alle logiche di mercato e più vicino alla pratica commerciale che ha natura completamente<br />

diversa dall’attività professionale.<br />

Per essere competitivi sotto l’aspetto professionale e prestazionale è necessario introdurre delle metodologie<br />

di calcolo che diano un senso di coerenza <strong>della</strong> categoria, per far sì che il Geometra abbia<br />

la giusta remunerazione per il lavoro svolto, e comunque commisurare la parcella all’importanza<br />

e alla qualità <strong>della</strong> prestazione, alla responsabilità ed al decoro professionale ai sensi dell’art. 2233<br />

del Codice Civile.<br />

Tutto ciò andrà ad indiscusso vantaggio <strong>della</strong> Committenza per la quale la prestazione viene svolta,<br />

che a fronte di costi medi rilevati nel mercato professionale potrà facilmente individuare prestazioni<br />

sottocosto che normalmente celano scarsa professionalità o prestazioni svolte in modo approssimativo<br />

e di scarso valore professionale.<br />

SOMMARIO<br />

III A.1 Tipo Mappale<br />

IV A.2 Tipo Mappale Modesta Entità<br />

V A.3 Tipo Mappale in Deroga<br />

VI A.4 Tipo di Frazionamento<br />

VII A.5 Tipo Mappale e Tipo di Frazionamento<br />

VIII B. Denunce di Nuova Costruzione / Variazione DOCFA<br />

X C. Denunce di Voltura<br />

XI D. Pratiche Catastali Varie<br />

XIII ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA<br />

DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI


Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

A.1. TIPO MAPPALE<br />

La prestazione comprende:<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />

e relativo sopralluogo preliminare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />

NCT-NCEU. visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />

per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />

Rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione<br />

elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati, seguendo<br />

il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive;<br />

Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario,<br />

relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />

Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />

dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

1. Lotto con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni.<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />

d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni.<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />

d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 3 stazioni<br />

a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />

b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3a), per ogni mq 100 100,00<br />

di edificato coperto o frazione, oltre i mq 200.<br />

c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />

totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 – A.1.3<br />

5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />

dal conferimento d’incarico) totale importi del punto A.1.1 - A.1.2 - A.1.3<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M, n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

III


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

IV<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

A.2. TIPO MAPPALE MODESTE ENTITÀ<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />

e relativo sopralluogo preliminare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU. visione<br />

pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;<br />

Rilievo dei beni oggetto <strong>della</strong> denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali utilizzando metodologie<br />

speditive quali allineamenti e squadri, cor<strong>della</strong> metrica o semplice celerimensura in conformità alla circolare<br />

2/88 e successive;<br />

Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB<br />

censuario, relazione tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />

Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />

dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

1. Lotto con superficie fino a mq 2.000<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />

2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />

3. Lotto con superficie oltre mq 5.000<br />

a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />

b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto 100,00<br />

o frazione, oltre i mq 200.<br />

4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />

dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3<br />

5. Riduzione del 45% per tipo mappale in modesta entità<br />

totale importi del punto A.2.1 - A.2.2. - A.2.3.<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere<br />

retribuite secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144<br />

del 1949 successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.


Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

A.3. TIPO MAPPALE IN DEROGA PER CONFORMITÀ ALLA MAPPA CATASTALE<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />

e relativo sopralluogo preliminare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione<br />

pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale) per un controllo di massima;<br />

Rilievo dei beni oggetto <strong>della</strong> denuncia senza aggancio alla rete dei punti fiduciali, utilizzando metodologie<br />

speditive ai fini di controllare l’esatta corrispondenza topografica tra lo stato di fatto e la mappa catastale<br />

Elaborazione dati computerizzata, con redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB<br />

censuario, relazione tecnica, eventuale proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica<br />

richiesta;<br />

Sottoscrizione del Tipo Mappale da parte del Committente D.P.R. 650/72;<br />

Eventuale deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />

Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />

dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

1. Lotto con superficie fino a mq 2.000<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />

2. Lotto con superficie tra mq 2.000 e 5.000<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />

3. Lotto con superficie oltre mq 5.000 e fino a 5 stazioni<br />

a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />

b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato 200,00<br />

coperto o frazione, oltre i mq 200.<br />

c) per ogni stazione in più oltre le 5 50,00<br />

4. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg<br />

dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto A.2.1 - A.2.2 - A.2.3<br />

5. Riduzione del 65% per tipo mappale in deroga<br />

totale importi del punto A.3.1 - A.3.2. - A.3.3.<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

V


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

VI<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

A.4.A. TIPO DI FRAZIONAMENTO<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />

e relativo sopralluogo preliminare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />

NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />

per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />

Rilievo degli immobili oggetto del frazionamento con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea<br />

strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici<br />

qualificati, seguendo il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive,<br />

esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica <strong>della</strong> particella originale,<br />

ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento;<br />

Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi<br />

delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione<br />

tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />

Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />

necessarie;<br />

Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra<br />

topografica composta da due o più tecnici qualificati;<br />

Sottoscrizione del Tipo di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72<br />

Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia dei Territorio e/o con invio telematico<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

Onorario a discrezione in riferimento all’articolo 60 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949 successivamente modificata<br />

dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000 e fino a 3 stazioni<br />

a) per le prime due particelle derivate 1.300,00<br />

b) per ogni particella derivata in più 30,00<br />

c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 e fino a 3 stazioni<br />

a) per le prime due particelle derivate 1.400,00<br />

b) per ogni particella derivata in più 50,00<br />

c) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

3. Lotto originario con superficie maggiore di mq 5.000 e fino a 3 stazioni<br />

a) per le prime due particelle derivate 1.500,00<br />

b) per ogni particella derivata in più 70,00<br />

c) per ogni stazione in più oltre le 3 70,00<br />

4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />

totale importi del punto A.4.1 - A.4.2 - A.4.3<br />

5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg<br />

dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto A.4.1 - A.4.2. - A.4.3.<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94


A.4.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO<br />

La prestazione comprende:<br />

Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />

necessarie<br />

Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica<br />

composta da uno o più tecnici qualificati<br />

7. a) per i primi 5 vertici tracciati 150,00<br />

b) per ogni vertice in più 30,00<br />

c) per ogni stazione nuova o ripristinata 50,00<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

A.5. TIPO MAPPALE E TIPO DI FRAZIONAMENTO<br />

La prestazione comprende:<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento)<br />

e relativo sopralluogo preliminare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, monografie Punti Fiduciali, verifica corrispondenza<br />

NCT-NCEU, visione pratiche precedenti, acquisizione cartografia esistente (cartacea o digitale)<br />

per un controllo di massima e per lo studio <strong>della</strong> metodologia di rilievo;<br />

Rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia con aggancio alla rete dei punti fiduciali mediante idonea strumentazione<br />

elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica composta da uno o più tecnici qualificati,<br />

seguendo il metodo <strong>della</strong> celerimensura tradizionale o GPS, in conformità alla circolare 2/88 e successive,<br />

esteso alle proprietà confinanti allo scopo dl controllare la congruità geometrica <strong>della</strong> particella originale,<br />

ed a tutti i particolari topocartografici utili all’inquadramento cartografico;<br />

Elaborazione dati computerizzata, proposta dl frazionamento (da concordare con il Committente), conteggi<br />

delle superfici e verifiche, redazione libretto delle misure in formato PREGEO, contenente DB censuario, relazione<br />

tecnica, proposta di aggiornamento cartografico, compilazione <strong>della</strong> modulistica richiesta;<br />

Calcolo delle coordinate per li tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />

necessarie;<br />

Tracciamento contestuale in loco, mediante Idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra<br />

topografica composta da due o più tecnici qualificati;<br />

Deposito del Frazionamento presso l’Amministrazione Comunale competente<br />

Sottoscrizione del Tipo mappale e di frazionamento da parte del Committente D.P.R. 650/72<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio e/o con invio telematico<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

1. Lotto originario con superficie fino a mq 2.000, fino a 3 stazioni e per le prime<br />

due particelle derivate<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.100,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.200,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.300,00<br />

d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

e) per ogni particella derivata in più 30,00<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

VII


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

VIII<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

2. Lotto originario con superficie tra mq 2.000 e 5.000 fino a 3 stazioni<br />

e per le prime due particelle derivate<br />

a) edificato fino a mq 100 coperti 1.200,00<br />

b) edificato tra mq 100 e 200 coperti 1.300,00<br />

c) edificato oltre mq 200 coperti 1.400,00<br />

d) per ogni stazione in più oltre le 3 50,00<br />

e) per ogni particella derivata in più 50,00<br />

3. Lotto originario con superficie oltre mq 5.000, fino a 3 stazioni<br />

e per le prime due particelle derivate<br />

a) fino a mq 200 di edificato coperto 1.500,00<br />

b) in aggiunta all’importo di cui al punto 3), per ogni mq 100 di edificato coperto<br />

o frazione, oltre i mq 200 100,00<br />

c) per ogni stazione in più oltre le tre 70,00<br />

d) per ogni particella derivata in più 70,00<br />

4. Maggiorazione del 25% per rilievi con comprovate difficoltà operative, zone boschive o impervie<br />

totale importi del punto A.5.1 - A.5.2 - A.5.3<br />

5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto A.5.1 - A.5.2. - A.5.3.<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />

A.5.B. EVENTUALE TRACCIAMENTO SUPPLEMENTARE DEL FRAZIONAMENTO<br />

La prestazione comprende:<br />

Calcolo delle coordinate per il tracciamento dalle stazioni esistenti o da nuove stazioni che si rendessero<br />

necessarie<br />

Tracciamento in loco, mediante idonea strumentazione elettro-ottica, con l’impiego di una squadra topografica<br />

composta da uno o più tecnici qualificati<br />

7. a) per i primi 5 vertici tracciati 150,00<br />

b) per ogni vertice in più 30,00<br />

c) per ogni stazione nuova o ripristinata 50,00<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

B. DENUNCE DI NUOVA COSTRUZIONE / VARIAZIONE DOCFA<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del D.L. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa legale e catastale (atti notarili, successioni, accatastamenti precedenti, tipi di frazionamento,<br />

concessioni edilizie approvate);<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali, mappe cartacee, mappe wegis, verifica corrispondenza NCT-NCEU, visione<br />

pratiche precedenti;<br />

Sopralluogo e rilievo degli immobili oggetto <strong>della</strong> denuncia mediante opportuno metodo o verifica di rispondenza<br />

con gli elaborati grafici forniti dal Committente;


ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Restituzione grafica con formazione di planimetria catastale dell’immobile in scala opportuna;<br />

Redazione denuncia di nuova costruzione o variazione mediante procedura informatica DOCFA, comprensiva,<br />

di elaborato planimetrico qualora necessario, planimetrie catastali, calcolo delle superfici catastali e classamento<br />

con attribuzione di rendita catastale;<br />

Sessione per la sottoscrizione <strong>della</strong> denuncia da parte del Committente;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio e/o con invio telematico;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />

B.1. ELABORATO PLANIMETRICO<br />

1. Rilievo e rappresentazione grafica fino a 3 u.i.u. (o BCNC) 250,00<br />

a) ogni u.i.u. (o BCNC o cat. Speciali) oltre i primi 3 – cadauno 20,00<br />

B.2. RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA<br />

1. Predisposizione planimetrie per singola u.i.u.<br />

a) cat. A e B fino a mq 100 di superficie catastale 300,00<br />

1) per ogni mq 100 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 100 mq; 50,00<br />

b) cat. C fino a mq 20 di superficie catastale; 150,00<br />

1) per ogni mq 50 (o frazione) di superficie catastale in più, oltre i primi 20 mq 75,00<br />

c) cat. D ed E fino a mq 20 di superficie lorda rilevata 350,00<br />

1) per ogni mq 200 (o frazione) di superficie lorda in più, oltre i primi 20 e fino a 1.000 mq; 100,00<br />

2) per ogni mq 200(o frazione) di superficie lorda in più,oltre i precedenti 1.000 mq; 50,00<br />

2. Maggiorazione del 50% per rilievi con difficoltà operative, condizioni disagiate,<br />

per fabbricati fuori squadra, muri con differenti spessori, locali inagibili<br />

totale Importi del punto B.1.1 - B.2.1<br />

3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 22,47<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 13,94<br />

4. Riduzione per rilievo già effettuato e planimetrie fornite dal Committente sul totale importi del punto<br />

B.1.1 - B.2.1<br />

a) riduzione del 10% per planimetrie cartacee<br />

b) riduzione del 20% per planimetrie su supporto magnetico<br />

B.3. CLASSAMENTO ED ATTIVITÀ ESTIMALI<br />

1. U.i.u. in categoria ordinaria – cadauna 50,00<br />

2. U.i.u. in categoria speciale o particolare di rendita catastale fino a 10.000 euro - cadauna 250,00<br />

a) per ogni ulteriori 50.000 euro (o frazione) di rendita catastale, oltre 10.000 euro - cadauna 300,00<br />

B.4. COMPILAZIONE DOCUMENTI TECNICI (DOCFA)<br />

1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna 100,00<br />

a) ogni u.i.u. (o BCNC) fino alla quinta - cadauna 50,00<br />

b) ogni u.i.u. (o BCNC) oltre la quinta - cadauna 25,00<br />

B.5. ATTRIBUZIONE RENDITA CATASTALE AD U.I. GIÀ IN ATTI<br />

Oltre a quanto previsto ai precedenti punti B.3 – B.4<br />

1. Per ogni u.i. trattata e planimetria raster acquisita 50,00<br />

B.6. VARIAZIONE TOPONOMASTICA – MODIFICA IDENTIFICATIVO<br />

1. Per la prima u.i.u. (o BCNC) – cadauna 50,00<br />

a) per ogni u.i.u. (o BCNC) successiva - cadauna 25,00<br />

B.7.<br />

1. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto B.1 - B.2 - B.3 - B.4 - B.5 - B.6<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

IX


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

X<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

C.1. DO.C.TE. VARIAZIONI DI VOLTURA<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa da preallineare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali;<br />

Esame <strong>della</strong> pratica e redazione <strong>della</strong> domanda di variazione secondo la normativa ed i metodi di compilazione<br />

vigenti, con l’ausilio <strong>della</strong> procedura informatica;<br />

Sottoscrizione <strong>della</strong> domanda di variazione da parte del Committente;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

1. a) variazione catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle 250,00<br />

b) per ogni particella in più oltre le prime cinque 10,00<br />

c) per ogni nota in più oltre la prima 50,00<br />

2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto C.1.1<br />

3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

C.1. DOMANDE DI VOLTURA<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, posizione archivio, acquisizione di documentazione<br />

pregressa da preallineare;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio - anche con consultazioni telematiche - per l’acquisizione<br />

di visure censuarie attuali;<br />

Esame <strong>della</strong> pratica e redazione <strong>della</strong> domanda di voltura secondo la normativa ed i metodi di compilazione<br />

vigenti, con l’ausilio <strong>della</strong> procedura informatica VOLTURA;<br />

Sessione per la sottoscrizione <strong>della</strong> domanda di Voltura da parte del Committente;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />

Ritiro e controllo dei risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente<br />

1. a) voltura catastale fino a 1 nota e fino a 5 particelle 250,00<br />

b) per ogni particella in più oltre le prime cinque 10,00<br />

c) per ogni nota in più oltre la prima 50,00


ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA TOPOGRAFICA E CATASTALE<br />

2. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da istruire entro 10 gg dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto C.1.1<br />

3. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 del 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Nota delle spese e competenze dovuto per prestazioni relative a:<br />

D.1. ALLINEAMENTO SITUAZIONE PREGRESSA E PRATICHE VARIE<br />

La prestazione comprende:<br />

Colloquio con il committente, sottoscrizione disciplinare d’incarico comprensivo di adempimenti burocratici<br />

ai sensi del DL. 196/2003 per il trattamento dei dati personali, compilazione <strong>della</strong> delega per la richiesta di<br />

documenti catastali, posizione archivio, acquisizione di documentazione pregressa legale e catastale;<br />

Accesso presso gli uffici dell’Agenzia del Territorio o la Conservatoria dei Registri Immobiliari - anche con<br />

consultazioni telematiche - per l’acquisizione di visure censuarie attuali, mappe cartacee. mappe wegis, schede<br />

planimetriche, verifica di corrispondenza tra CT e CF, visione pratiche precedenti, ispezioni ipotecarie;<br />

Esame <strong>della</strong> pratica e redazione istanza di rettifica o di trattazione dei dati inevasi;<br />

Presentazione presso gli uffici dell’ Agenzia del Territorio;<br />

Ritiro e controllo del risultati mediante acquisizione di mappe e visure aggiornate, da fornire al Committente.<br />

1. a) Istanza cartacea per l’allineamento di intestazioni errate o dati pregressi censuari 200,00<br />

b) Istanza mediante servizi telematici dell’ADT per l’allineamento di intestazioni errate 75,00<br />

o dati pregressi censuari<br />

2. Richiesta di planimetrie catastali Catasto Fabbricati<br />

a) delega e richiesta <strong>della</strong> prima scheda 100,00<br />

b) per ogni scheda successiva alla prima 20,00<br />

3. Ispezione catastale con ricerca negli archivi cartacei<br />

a) Diritto fisso di ricerca 75,00<br />

b) per ogni vacazione successiva alla prima 44,93<br />

4. Richiesta di visure catastali e mappe wegis per conto del Committente<br />

a) per ogni visura catastale fino a 5 elementi contabili - cad 10,00<br />

b) per ogni visura successiva ai primi 5 e.c. - cadauno 5,00<br />

c) per ogni mappa Wegis 10,00<br />

5. Maggiorazione del 20% per diritti di urgenza (pratica da Istruire entro 10gg dal conferimento d’incarico)<br />

totale importi del punto D.1.1 – D.1.2. – D.1.3 – D.1.4 – D.1.5<br />

6. Le eventuali prestazioni non contemplate ai punti precedenti, dovranno essere retribuite<br />

secondo l’onorario a vacazione in riferimento all’articolo 28 <strong>della</strong> Legge n. 144 dei 1949<br />

successivamente modificata dal D.M. n. 596 del 1993.<br />

a) Vacazioni per il Geometra, ogni ora o frazione di ora 44,93<br />

b) Vacazioni per l’aiutante di concetto, ogni ora o frazione di ora 28,41<br />

Spese soggette ad Iva<br />

Rimborsi chilometrici 0 x €/cad.<br />

Altre spese (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

Spese esenti Iva<br />

Diritti catastali (Descrizione) 0 x €/cad.<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

XI


COLLEGIO DEI GEOMETRI<br />

E DEI GEOMETRI LAUREATI<br />

DELLA PROVINCIA DI COMO<br />

COMO<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO<br />

IN MATERIA DI<br />

CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />

DEI FABBRICATI<br />

ANNO 2008<br />

“Gli orientamenti, che di seguito vengono proposti, non possono e non vogliono sostituire la mancanza<br />

di una specifica disposizione di legge, ma devono semplicemente costituire un indirizzo,<br />

un”canovaccio” su cui adottare la specifica parcella per la singola prestazione, confortata da alcuni<br />

parametri fissi, per ottenere obiettivi di equità”.<br />

... diventa imprescindibile la necessità di sottoscrivere, da parte del Geometra e del Committente,<br />

un disciplinare di incarico...


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

XIV<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />

TARIFFARIO PER IL RILASCIO DI ATTESTATI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />

Il presente tariffario è da considerarsi come valutazione di massima per eventuali incarichi ed<br />

è valido per la provincia di Como e comuni contigui. Una valutazione più ponderata potrà essere<br />

eseguita su richiesta conoscendo con maggior precisione la tipologia costruttiva e la documentazione<br />

in possesso <strong>della</strong> Proprietà da fornire al Certificatore al fine dei calcoli necessari al rilascio<br />

dell’Attestato.<br />

Per una descrizione dei possibili e non esaustivi casi che si possono presentare nella pratica, la stima<br />

degli onorari viene fornita con riferimento alla casistica prevista all’articolo 6 dal già citato D.G.R.<br />

Regione Lombardia n° 8/5773, suddivisi come di seguito riportato.<br />

Art. 6.1) Per permessi di costruire o D.I.A. presentati dal 1° settembre 2007<br />

Caso 6.1.1) Interventi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria<br />

o in ristrutturazione, ristrutturazione edilizia che coinvolge più del 25% <strong>della</strong><br />

superficie disperdente dell’edificio in cui l’impianto di riscaldamento è asservito.<br />

Caso 6.1.2) Edifici sottoposti ad ampliamenti volumetrici sempre che il volume a temperatura controllata<br />

<strong>della</strong> nuova porzione dell’edificio risulti superiore al 20% di quello esistente,<br />

Caso 6.1.2.a) limitatamente alla nuova porzione di edificio se questa è servita da impianto dedicato;<br />

Caso 6.1.2.b) all’intero edificio (esistente più ampliamento) se la nuova porzione è allacciata all’impianto<br />

termico dell’edificio esistente.<br />

Art.. 6.2) Edifici non rientranti nel campo di applicazione di cui al punto 6.1.<br />

Caso 6.2.a) Dal 1° settembre 2007: Edifici esistenti nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero<br />

immobile. Qualora l’intero edificio oggetto di compravendita sia costituito da<br />

più unità abitative servite da impianti termici autonomi, è previsto l’obbligo di certificazione<br />

energetica di ciascuna unità.<br />

Caso 6.2.b) Dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio <strong>2009</strong>: Edifici di proprietà pubblica o adibiti<br />

ad uso pubblico la cui superficie utile superi 1.000 m 2 .<br />

Caso 6.2.c) Dal 1° settembre 2007: In tutti i casi di miglioramento delle prestazioni energetiche<br />

dell’unità immobiliare, dell’edificio e dell’impianto con richiesta di contributi o sgravi<br />

fiscali a carico di fondi pubblici o sulle generalità degli utenti.<br />

Caso 6.2.d) Dal 1° gennaio 2008, nel caso di contratti “servizio energia”, nuovi o rinnovati relativi<br />

ad edifici pubblici e privati.<br />

Caso 6.2.e) Dai 1° luglio <strong>2009</strong> nel caso di trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari.<br />

Caso 6.2.f) Dal 1° luglio 2010 nel caso di locazione dell’intero edificio o <strong>della</strong> singola unità immobiliare.


ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />

PRESTAZIONI RICHIESTE PER LA STESURA DELL’ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE<br />

ENERGETICA DEGLI EDIFICI<br />

EDIFICIO ESISTENTE:<br />

1. Ricerca e raccolta <strong>della</strong> documentazione tecnica ed amministrativa<br />

a) Progetto su supporto: cartaceo informatico da rilevare<br />

b) Relazione tecnica L. 10/91 o 373/97 si no<br />

c) Libretto impianto Termico si no<br />

d) Prova Fumi si no<br />

e) Cetificazione Serramenti si no<br />

f) Documentazione Catastale si no<br />

2. Sopralluogo di verifica, controllo dimensionale e documentazione fotografica<br />

3. Verifica dei documenti di cui al punto 1. e calcolo dei dati mancanti<br />

a) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture opache<br />

b) calcolo delle trasmittanze termiche delle strutture trasparenti<br />

c) eventuale rilievo dell’edificio oggetto di certificazione (a vacazione)<br />

4. Calcolo <strong>della</strong> geometria dell’edificio<br />

5. Calcolo del fabbisogno di Energia Primaria e classificazione secondo l’EPh<br />

6. Analisi dei possibili provvedimenti migliorativi delle prestazioni energetiche<br />

7. Deposito presso il Comune ed invio al Catasto Energetico<br />

METODO DI CALCOLO PARCELLE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA<br />

1) EDIFICI RESIDENZIALI, UFFICI con riferimento alla superficie netta riscaldata<br />

A) NUOVA COSTRUZIONE:<br />

TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />

(EURO) (EURO/mq)<br />

Edificio mono, bifamiliare, appartamento 300,00 2,75<br />

Edificio fino a 1000 mq * 500,00 1,65<br />

Edificio da 1001 a 5000 mq * 700,00 1,45<br />

Edificio oltre i 5001 mq * 2.200,00 1,15<br />

nel caso di una certificazione globale di un intero edificio multipiano (condominio) applicare la maggiorazione<br />

di Euro 50,00 per ogni unità immobiliare<br />

Esempio:<br />

edificio di 1000 mq<br />

B) COSTRUZIONE ESISTENTE:<br />

€. 500,00 + (1,65 x 1000) = 2.150,00 Euro<br />

€. 700,00 + (1,45 x 1000) = 2.150,00 Euro<br />

TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />

(EURO) (EURO/mq)<br />

Edificio mono, bifamiliare, appartamento 300,00 3,52<br />

Edificio fino a 1000 mq ** 600,00 1,98<br />

Edificio da 1001 a 5000 mq ** 900,00 1,65<br />

Edificio oltre i 5001 mq ** + 2.400,00 1,32<br />

** nel caso di certificazione <strong>della</strong> singola unità immobiliare in edifici multipiano (condominio) si dovrà applicare<br />

la tariffa relativa al “edificio monofamiliare”<br />

2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

XV


2/09<br />

IL TRIANGOLO<br />

XVI<br />

ORIENTAMENTO TARIFFARIO IN MATERIA DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEI FABBRICATI 2008<br />

2) EDIFICI ARTIGIANALE ED INDUSTRIALI con riferimento alla volumetria netta riscaldata<br />

A) EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE<br />

o con disponibilità dei disegni cartacei o digitali e <strong>della</strong> relazione tecnica di cui ai D.lgs 192/2005 e 311/2006<br />

ovvero alla D.G.R. lombardia n. 5773/2007:<br />

TIPOLOGIA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE<br />

(EURO) (EURO/mq)<br />

Edificio fino a 3.000 mc 400,00 0,50<br />

Edificio da 3.001 a 6.000 700,00 0,40<br />

Edificio da 6.001 a 12.000 1.300,00 0,30<br />

Edificio da 12.001 a 25.000 2.500,00 0,20<br />

Edificio da 25.001 in poi 5.000,00 0,10<br />

B) EDIFICI ESISTENTI<br />

con disponibilità di disegni cartacei e <strong>della</strong> relazione tecnica di cui alla Legge 373/76 o 10/91 o applicare una<br />

maggiorazione discrezionale alle tariffe esposte variabile da 10% a 20% a seconda <strong>della</strong> difficoltà oggettiva<br />

dell’oggetto dell’incarico.<br />

MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE INCARICO<br />

I tempi sono quelli necessari al reperimento dei dati tecnici, del sopralluogo, dello sviluppo ed elaborazione<br />

<strong>della</strong> documentazione con consegna al Comune di ubicazione dell’immobile. Si possono quantificare in circa<br />

8 giorni, salvo eccezioni.<br />

I tempi di riconsegna <strong>della</strong> documentazione da parte del Comune, dopo la vidimazione per accettazione, possono<br />

variare dalla riconsegna immediata fino a 30 giorni.<br />

I costi variano a seconda dell’estensione dell’unità immobiliare, <strong>della</strong> destinazione d’uso, del <strong>numero</strong> di certificazioni<br />

da eseguire e <strong>della</strong> ubicazione dell’immobile (per sopralluogo e consegna documenti), tenendo conto<br />

anche dell’assunzione di responsabilità decennale su quanto dichiarato e comprendono la seguente procedura:<br />

Reperimento delle planimetrie in scala dell’edificio con orientamento dello stesso, dati catastali e<br />

dati del soggetto intestatario <strong>della</strong> certificazione compreso il Codice Fiscale;<br />

Sopralluogo del certificatore presso l’immobile per il rilievo delle tipologie edilizie e del dati dell’impianto<br />

termico in esso installato (se esistente farsi dare una copia del rapporto di controllo e manutenzione<br />

eseguito dal manutentore dell’impianto termico sul generatore di calore);<br />

Apertura di una nuova pratica con richiesta in forma telematica al CESTEC (ente accreditato <strong>della</strong><br />

regione Lombardia per la certificazione energetica degli edifici) di assegnazione di un <strong>numero</strong> dl protocollo.<br />

Tale <strong>numero</strong> sarà riportato nella compilazione del certificato energetico;<br />

Compilazione ed elaborazione del dati relativi all’involucro edilizio e all’impianto termico in esso contenuto,<br />

mediante software dedicato, al fine di determinare la classe energetica dell’edificio;<br />

Pagamento per ogni Certificazione da redigere, di un contributo stabilito nella misura di € 10,00 da<br />

versarsi tramite bollettino postale o bonifico bancario. Riportare su ogni versamento il <strong>numero</strong> di<br />

protocollo assegnato alla pratica;<br />

Invio, in forma telematica, presso i Punti Energia Scarl, del file.cnd relativo all’Attestato di Certificazione<br />

Energetica e stampa dello stesso;<br />

Chiusura <strong>della</strong> pratica in via telematica, compilando un form con gli estremi del versamento effettuato<br />

e invio <strong>della</strong> ricevuta del catasto energetico degli edifici ai Punti Energia e stampa poi <strong>della</strong><br />

stessa;<br />

Presentazione di due copie In originale presso l’ufficio protocollo del Comune dove è ubicato l’immobile<br />

e ritiro di una copia <strong>della</strong> documentazione timbrata per accettazione di:<br />

Attestato di Certificazione Energetica, corredato da un’autodichiarazione in cui lo stesso certificatore<br />

dichiara di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità dl cui al punto 13.7 del<br />

D.G.R..<br />

Ricevuta del Catasto Energetico, riportante copia dell’avvenuto pagamento.<br />

Consegna al committente delle documentazione in originale.

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