ITC “Tosi” Una scommessa che dura da 50 anni - Noi del Tosi
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3.<br />
3 Cfr. Stabilito l’acquisto <strong>del</strong>la<br />
Villa Tovaglieri, in “La<br />
Prealpina”, 8 agosto 1954, p. 3<br />
4 Cfr. Riconoscimento ministeriale<br />
al Civico Istituto per<br />
Ragionieri, in “La Prealpina”,<br />
28 maggio 1955, p. 3<br />
28<br />
<strong>da</strong> parte <strong>del</strong>l’interessato di una permuta di terreno demaniale e di un conguaglio di £ 29.700.000<br />
rateizzato e senza interessi –, ma nello stabile fu prevista la sistemazione, invece <strong>del</strong>la scuola, di<br />
varie istituzioni cittadine, fra cui gli Invalidi e i Mutilati di Guerra, gli Ufficiali in Congedo, il<br />
Nastro Azzurro, le Madri e le Vedove di Guerra, gli Orfani di Guerra: tutte rispettabilissime realtà<br />
ma <strong>che</strong>, viste nel complesso, rispondevano più a una retorica post-bellica <strong>che</strong> ai reali interessi <strong>del</strong>la<br />
città nel senso <strong>del</strong>l’istruzione e <strong>del</strong>la cultura, considerato il prestigio <strong>del</strong>la sede proposta e l’investimento<br />
<strong>che</strong> vi sottintendeva. Quell’ardore unanime <strong>del</strong>la seduta <strong>che</strong> aveva benedetto la nascita <strong>del</strong><br />
corso superiore di Ragioneria a Busto qual<strong>che</strong> anno prima, ora lasciava spazio solo a «qual<strong>che</strong><br />
discussione, ovvia <strong>del</strong> resto <strong>da</strong>ta l’importanza <strong>del</strong>l’argomento» 3 .<br />
In quel frangente avveniva la morte <strong>del</strong> già citato onorevole e sin<strong>da</strong>calista Luigi Morelli, la cui opera<br />
per il territorio veniva riconosciuta <strong>da</strong>l Ministero <strong>che</strong> ne <strong>da</strong>va attuazione an<strong>che</strong> postuma. Ecco il<br />
testo di un telegramma inviato <strong>da</strong>ll’onorevole Scaglia alla vedova <strong>del</strong> compianto deputato e <strong>che</strong><br />
riguar<strong>da</strong> proprio il suo interessamento per le sorti <strong>del</strong>l’Istituto per Ragionieri: 4<br />
Memore tue premure, comunico concessione riconoscimento legale terza classe Istituto Tecnico.<br />
La scomparsa di Morelli suscitò in Giunta commozione, tanto <strong>che</strong> il sin<strong>da</strong>co Rossini poté tornare<br />
all’attacco sollecitando progetti per la realizzazione di un nuovo edificio in via Dante attiguo al<br />
Palazzo <strong>del</strong>le Poste; qualcuno ventilò an<strong>che</strong> l’ipotesi di intitolare il nuovo istituto al defunto deputato,<br />
ma la cosa rimase in realtà solo nelle intenzioni. Inoltre, il consigliere Comerio faceva realisticamente<br />
notare come fossero maggiormente urgenti interventi di edilizia scolastica a favore <strong>del</strong>la<br />
popolazione <strong>del</strong>le scuole elementari in costante aumento.<br />
Comunque le esigenze <strong>del</strong>l’<strong>ITC</strong> non restarono lettera morta, soprattutto quando la Direzione le concretizzò<br />
in un raddoppiamento dei locali fino ad allora disponibili, <strong>che</strong> avrebbero dovuto passare <strong>da</strong><br />
7 a 14. Le aspirazioni di molti genitori di Busto Arsizio vennero prese così in considerazione tramite<br />
l’indizione di un pubblico concorso fra ingegneri e progettisti per l’edificazione di una nuova<br />
sede, <strong>che</strong> riprendeva l’idea di collocazione nelle immediate vicinanze <strong>del</strong> Palazzo <strong>del</strong>le Poste. Tutto<br />
ciò coinvolse non solo l’attivissimo sin<strong>da</strong>co Rossini, ma an<strong>che</strong> gran parte <strong>del</strong> Consiglio Comunale<br />
<strong>che</strong> si fece portavoce di tali legittime aspirazioni. Va peraltro considerato <strong>che</strong> le necessità di investimento<br />
nel settore <strong>del</strong>l’edilizia scolastica erano in quegli <strong>anni</strong> (parliamo <strong>del</strong> 1955) particolarmente<br />
pressanti, an<strong>che</strong> in considerazione <strong>del</strong> fatto <strong>che</strong> molti rioni mancavano di scuole elementari e vedevano<br />
la loro popolazione in continua crescita, come Cascina dei Poveri, Stra’ Olgiate, Madonna in<br />
Veroncora e Borsano.<br />
Quindi ancora una volta i progetti ambiziosi dovettero lasciare spazio a più realisti<strong>che</strong> soluzioni.<br />
Tornò, infatti, in auge la proposta <strong>del</strong>l’utilizzo di Villa Tovaglieri – presso la quale non fu mai effet-