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ITC “Tosi” Una scommessa che dura da 50 anni - Noi del Tosi

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5. La lotta per la nuova sede<br />

Come abbiamo potuto osservare il problema <strong>del</strong>la erigen<strong>da</strong> nuova sede fu una <strong>del</strong>le questioni più<br />

scottanti di cui si occupò attivamente il Comitato Scuola-Famiglia e l’Associazione dei Genitori,<br />

cui esso faceva capo. Solo <strong>da</strong>lla collaborazione intensa e proficua di tale Associazione con la scuola<br />

si poté pervenire alla fine a risultati concreti, ma la stra<strong>da</strong> fu lunga e faticosa.<br />

Per maggiore chiarezza sotto il profilo storico, cerchiamo di fare un’analisi sintetica degli annosi<br />

sviluppi <strong>del</strong>la vicen<strong>da</strong>, affinché se ne possa percepire tutta l’importanza e il senso di <strong>del</strong>usione <strong>che</strong><br />

ne poteva derivare, ma <strong>che</strong> non fece assolutamente demordere i protagonisti <strong>da</strong>ll’impresa.<br />

Risale già al 1962 la statalizzazione <strong>del</strong>l’Istituto Tecnico Commerciale di Busto Arsizio, <strong>che</strong> passa<br />

così <strong>da</strong>ll’Amministrazione Comunale a quella provinciale, cui tocca l’obbligo legislativo di dotarlo<br />

<strong>del</strong>le strutture necessarie, in primis una nuova sede adeguata alle crescenti esigenze <strong>del</strong>la scuola.<br />

Ma solo nel marzo <strong>del</strong> 1968 l’intervento <strong>del</strong> Comune di Busto porterà all’acquisto <strong>del</strong>l’area per la<br />

costruzione <strong>del</strong> nuovo edificio, area ubicata tra Gallarate e Busto, ove sorgerà l’attuale sede <strong>del</strong>l’istituto:<br />

tale scelta appare convincente, pur nella sua dislocazione in un’area periferica, per il fatto<br />

<strong>che</strong> l’utenza ormai proviene <strong>da</strong> entrambe queste realtà urbane e una posizione intermedia sembra confacente<br />

alle esigenze di tutti gli studenti. Nel mese di maggio <strong>del</strong>lo stesso anno il Consiglio<br />

Provinciale sembra finalmente muoversi, approvando il progetto e <strong>del</strong>iberando lo stanziamento per<br />

la costruzione di un edificio scolastico <strong>che</strong> dovrebbe essere pronto per l’avvio <strong>del</strong>l’anno scolastico<br />

1970-71.<br />

Ma ancora a marzo <strong>del</strong> 1970 nulla è stato compiuto né tanto meno iniziato, nonostante <strong>da</strong>l 1962 al<br />

1970 gli studenti siano pressoché quadruplicati di numero e si aggirino attorno alle 830 unità.<br />

Ecco dunque il motivo <strong>che</strong> sollecitò un intervento deciso quanto clamoroso <strong>del</strong>l’Associazione dei<br />

Genitori, <strong>che</strong> volle rendere pubblico tale disagio e sollecitare con un’azione di vibrata protesta la<br />

risoluzione di questo caso ormai improrogabile.<br />

In una lettera a tutti i genitori degli allievi il 21 gennaio 1970 si mostrava ancora qual<strong>che</strong> segnale<br />

di pallido ottimismo e una volontà di collaborazione encomiabile con autorità politi<strong>che</strong> <strong>che</strong> invece<br />

tendevano, come sarà facile constatare, a <strong>da</strong>re dei contentini per tergiversare e prendere tempo:<br />

Tutti i genitori <strong>che</strong> seguono, sia pure solo tramite questi fogli, le vicende <strong>del</strong>l’Istituto, sanno<br />

come uno dei problemi più attuali e tra i più scottanti appunto per la sua urgenza, sia quello di una nuova<br />

sede, <strong>che</strong> raccolga tutti gli allievi, ora sparsi in tre luoghi diversi, in un solo Istituto.<br />

La questione <strong>del</strong> nuovo Istituto sembrava ormai risolta tanto <strong>che</strong> persone qualificate, nello scorso<br />

novembre, autorizzavano il preside a <strong>da</strong>re pubblica comunicazione <strong>del</strong>l’imminente conclusione <strong>del</strong>la<br />

57<br />

5.

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