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DALLO STRETTO DI MESSINA A LIPARI E VULCANO<br />

Calabria<br />

e Sicilia Nord Est<br />

Il tufaceo profilo di Tropea<br />

si staglia sull’azzurro del<br />

Tirreno meridionale<br />

NAVIGARE IN MEDITERRANEO<br />

3<br />

Itinerari già pubblicati<br />

Itinerario del mese<br />

4<br />

1 5<br />

14<br />

24 10<br />

16<br />

23<br />

A vela nello Stretto di<br />

Messina: un’esperienza<br />

9<br />

6<br />

15<br />

7<br />

11<br />

12<br />

17<br />

2<br />

22<br />

8<br />

18<br />

19<br />

Eolie<br />

Sicilia<br />

Tirreno<br />

Mar Mediterraneo<br />

Calabria<br />

RIEPILOGO: 1.Corsica Ovest (feb. 02) • 2.Pontine (mar. 02) • 3.Baleari (apr. 02) 4.Costa<br />

Azzurra (mag. 02) • 5.Arc. Toscano (giu. 02) • 6.Egadi (lug. 02) • 7.Eolie (ago. 02) • 8.Capri<br />

e Cilento (set. 02) • 9.Tunisia (ott. 02) • 10.Sardegna Nord (nov. 02) • 11.Malta (dic. 02)<br />

• 12.Dalmazia Centrale (feb. 03) • 13.Turchia Licia (mar. 03) • 14.Corsica Est (apr. 03)<br />

• 15.Ustica (mag. 03) • 16.Sardegna Est (giu. 03) • 17.Tremiti (lug. 03) • 18.Pantelleria (ago.<br />

03) • 19.Pelagie (set. 03) • 20.Grecia Peloponneso (ott. 03) • 21.Grecia Sporadi (nov. 03) •<br />

22.Isole Flegree (dic. 03) • 23.Sardegna SW (feb. 04) • 24.Sardegna NW (mar. 04)<br />

Un servizio esclusivo per gli abbonati a FV: l’archivio di tutti gli itinerari è consultabile su www.farevela.net<br />

Ai marinai di Ulisse<br />

dovevano ap-<br />

indimenticabile su una<br />

parire davvero<br />

terrificanti. Scilla e Carid-<br />

rotta antica che consente<br />

di, i vortici provocati dal-<br />

di passare dai vulcani le correnti che nello Stretto<br />

di Messina convogliano<br />

delle Eolie ai sapori intensi masse d’acqua tra Tirreno<br />

e Ionio in continua alter-<br />

della Calabria tirrenica<br />

nanza, sono ancora lì, tra<br />

l’omonimo scalo aggrappato<br />

alle pendici occidentali dell’Aspromonte e la lingua di sabbia<br />

che i siciliani chiamano Capo Peloro. Un mostro con dodici<br />

piedi e sei teste che strappava i naviganti dalla coperta delle<br />

imbarcazioni, questa era Scilla per la mitologia classica. Un<br />

enorme vortice, invece, Cariddi, in cui si perdevano le navi che<br />

vi restavano intrappolate. Il tubo Venturi dello Stretto, inoltre,<br />

intensificava sempre - come del resto fa ancora oggi - il vento<br />

locale: 15 nodi diventavano 25, 25 saltavano rapidamente a 40.<br />

Facile capire da dove Omero abbia tratto ispirazione per creare<br />

i dettagli geografici della sua Odissea, icona del viaggio e fondamento<br />

stesso della cultura Mediterranea.<br />

Oggi, che sono cambiate le navi e gli uomini, lo Stretto di Messina<br />

è diventato una delle vie d’acqua più trafficate del pianeta.<br />

Attraversarlo, però, emoziona ancora non poco. A destra le<br />

impervie montagne della Calabria, dove si insinuano splendidi<br />

e antichi borghi, a sinistra le più dolci asperità del messinese.Alle<br />

spalle la mole dell’Etna. All’orizzonte le sagome del fumante<br />

Stromboli, della superba Lipari, dell’ardente Vulcano e della<br />

singolare Tropea. Le raffiche possono rendere felice ogni velista,<br />

la corrente - a volte fino a 3-4 nodi - costringe a raddoppiare<br />

o dimezzare l’attesa dell’arrivo. Par di viaggiare nel tempo, ma<br />

quello che udiamo non è il canto delle sirene, sono solo i delfini<br />

che giocano con la prua della nostra imbarcazione.<br />

20<br />

Stretto di Messina<br />

21<br />

Ionio<br />

13<br />

APRILE 99


testo e foto di MICHELE TOGNOZZI<br />

La Calabria non è più così lontana. La contorta e spesso intasata<br />

autostrada Salerno-Reggio Calabria è ora facilmente by-passabile<br />

grazie ai voli direttamente sull’Aeroporto di Reggio. La discesa<br />

via mare, invece, è lunga ma assai affascinante. L’imbuto dello Stretto<br />

è da sempre il passaggio obbligato per i naviganti che dal Tirreno si recano<br />

in Grecia o a Malta. Così in risalita, quando i piaceri della crociera<br />

estiva avranno gustosi fuori programma nei piccoli scali della costa calabra<br />

o nelle magiche Eolie.<br />

Lo Stretto di Messina è uno dei luoghi magici dei mari italiani. Nonostante<br />

sia ininterrottamente percorso dai traghetti tra Messina e Villa San Giovanni<br />

e da decine di navi ogni giorno, resta un ricordo piacevole nella mente<br />

e una concreta impronta visiva nella retina di chi lo attraversa. Sia in<br />

una solare giornata primaverile, impegnati a tirar bordi nella robusta<br />

brezza locale tra gli innumerevoli giochi di corrente, che in una dura giornata<br />

con vento di Scirocco che imbianca il passaggio tra Scilla e Cariddi<br />

(l’odierno Capo Peloro) rinforzando ulteriormente la già cospicua corrente.Si<br />

cambia mare, indubbiamente, un cunicolo acqueo circondato da<br />

vulcani che dallo Ionio della Magna Grecia conduce alla vastità e alla ricchezza<br />

del Tirreno. L’alternativa per i naviganti classici era la lunga, e comunque<br />

mai tranquilla, circumnavigazione della Sicilia. Ovvio che fenici,<br />

greci e romani preferissero sfidare le correnti, i venti impetuosi, gli scarsi<br />

approdi per accelerare i tempi. Quanto alle sirene ammaliatrici, non c’era<br />

da preferirle ai mostri marini delle leggende popolari. La loro bellezza<br />

era pari alla loro cupidigia di navi e marinai. Navigare quaggiù, quindi,<br />

è un’esperienza lunga millenni. Lo sbuffo puntualissimo dello Stromboli,<br />

appena visibile all’orizzonte nelle belle giornate, è ancora il faro del<br />

Tirreno che destò lo stupore dei naviganti ellenistici. Le sagome di Vulcano,<br />

Lipari e Panarea, le Eolie dello schieramento orientale, invitano su-<br />

100 APRILE<br />

NAVIGARE IN MEDITERRANEO<br />

bito a navigare verso Ovest. Il contorto dedalo di stradine che proiettano<br />

in mare la magica Scilla. Più a nord, la superba bellezza di Tropea, che<br />

domina l’alto promontorio di Capo Vaticano.Tutto lascia immaginare quanto<br />

sia invitante navigare lungo un <strong>itinerario</strong> che abbina sempre una ricerca<br />

enogastronomica e culturale di prim’ordine. Osservando le alte montagne<br />

della costa calabra, si giunge presto alla conclusione che la via marittima<br />

era senz’altro la più agevole, un po’ come in Liguria. Gli scali non<br />

sono molti, ma comunque funzionali, come Vibo Valentia e il nuovo porto<br />

di Tropea verso Capo Vaticano o gli approdi pescherecci di Bagnara Calabra<br />

e Scilla, quest’ultimo minuscolo.<br />

Da tenere in estrema considerazione, sono le condizioni meteo che, specialmente<br />

in primavera e autunno risentono notevolmente del passaggio<br />

di perturbazioni che alzano notevole mare, soprattutto in occasione dei<br />

fronti freddi (il fetch da NW è assai ampio). In tal caso i migliori rifugi<br />

sono Reggio, Marina del Nettuno a Messina,Vibo e Tropea e, se si è alle<br />

Eolie, Pignataro di Lipari e Santa Maria di Salina. Sconsigliabile cercare<br />

riparo altrove. Lo Stretto, soprattutto in uscita tra Capo Peloro e Capo<br />

Rasocolmo, provoca sempre un notevole rinforzo sulla previmeteo, con<br />

raffiche fino al 60-70% di aumento sulla media e onda corta (in caso di<br />

venti da SE e S), resa ancor più ripida dai fiumi di corrente contraria. Più<br />

avanti dettaglieremo l’analisi delle correnti dello Stretto, che seppur non<br />

pericolose come ai tempi di Ulisse, costituiscono pur sempre una variabile<br />

importante in fase di Eta di atterraggio, oltre che una notevole curiosità<br />

naturale.Anche con bel tempo e venti settentrionali la parte centrale<br />

e finale dello Stretto è investita da robuste brezze (fino a 18-20 nodi)<br />

che invitano subito a spegnere il motore e a navigare a vela, prestando<br />

ovviamente la massima attenzione all’onnipresente traffico commerciale<br />

locale e mercantile.<br />

A Reggio Calabria, che stabiliamo come nostro punto di partenza, all’interno<br />

del porto commerciale è stata ricavata una darsena turistica (1)<br />

con acqua, energia elettrica, servizi,<br />

carburante e guardiania (fondale<br />

3-4 m, gestito dalla Compagnia<br />

Portuale Tommaso Gulli, tel.<br />

0965 29132). Proprio questa banchina<br />

costituisce la base operativa<br />

di Spartivento, società che propone<br />

con le proprie imbarcazioni<br />

una serie di itinerari tra lo<br />

Stretto, la Calabria e le Eolie.<br />

Spartivento si è dotata di una funzionale<br />

Club House a due passi dal<br />

porto e offre un rapido servizio<br />

navetta da e per l’aeroporto di<br />

Reggio Calabria. Nelle vicinanze<br />

si trova anche un enorme supermercato<br />

(QuiIper, Via Nava<br />

1) dove è possibile provvedere all’intera cambusa di bordo.Dalla darsena<br />

di Reggio partiremo per il nostro <strong>itinerario</strong> che in una settimana ci porterà<br />

prima verso Tropea e poi a Lipari con due passaggi nello Stretto.<br />

Da Reggio a Scilla e Tropea<br />

Subito dopo essere usciti dal porto di Reggio Calabria, la probabile<br />

brezza da NE sui 15 nodi inviterà a issare randa e genoa per una prima<br />

veleggiata. Il bel lungomare (2) a sud del porto, recentemente restaurato,<br />

invita a tirar strambate e virate fin sottocosta. Il fondale, del resto, lo<br />

consente con profondità elevate. Lo Stretto di Messina è, infatti, assai<br />

profondo con punte di -750 metri tra Reggio e Messina. Più a nord, tra<br />

Villa San Giovanni e Ganzirri, il fondale risale fino a una settantina<br />

di metri, corrispondendo non a caso con i punti di massima corrente.<br />

Pagina a sinistra: vista sullo Stretto<br />

di Messina (a sinistra la rocca di<br />

Scilla, a destra Capo Peloro).<br />

Sopra: dettaglio di Scilla, con le<br />

barche dei pescatori in secco sugli<br />

scivoli. A sinistra, notturno a Lipari<br />

Da segnalare che nel 1783 uno<br />

dei molti terremoti che, nei<br />

secoli, hanno tormentato questa<br />

zona, modificò la topografia<br />

subacquea dello Stretto,“addolcendo”<br />

le correnti di marea tra<br />

Scilla e Cariddi. Con il risultato<br />

di rendere meno temibili<br />

quei vortici che, in particolari<br />

condizioni, rendevano davvero rischiosa la navigazione alle piccole<br />

imbarcazioni. Fino ai primi anni del XIX Secolo, il passaggio era<br />

comunque preso in seria considerazione, tanto da meritare una citazione<br />

“storica” nelle successive Admiralty Pilot inglesi. Il maggior traffico<br />

commerciale è tra Villa San Giovanni e Messina, per cui occorre prestare<br />

molta attenzione alle manovre in uscita dal porto di Villa. Questo<br />

offre scomoda ospitalità ai diportisti solo in un tratto della banchina di<br />

levante, assai esposta alla risacca provocata dall’andirivieni di traghetti.<br />

Questo è anche il tratto (3) con la maggior corrente di marea e delle<br />

zone più esposte alle violente raffiche che cadono dalle alture circostanti<br />

in caso di forti venti occidentali. Per cui, durante la risalita o la discesa<br />

dello Stretto è consigliabile seguire un bordeggio (che illustreremo in<br />

seguito) particolare nelle diverse condizioni di marea e di vento. Ciò<br />

APRILE<br />

101


utilizzando le controcorrenti (dette bastardi con corrente montante o<br />

refoli con corrente scendente) che si formano lungo la costa siciliana o<br />

quella calabra.Un miglio e mezzo separa Capo Peloro da Punta<br />

Pezzo, il punto più angusto dello Stretto. Una volta giunti in Tirreno,<br />

lo scenario è assai invitante. L’ampio Golfo di Gioia Tauro, con le alte<br />

scogliere di Capo Vaticano sullo sfondo, conduce lo sguardo fin verso il<br />

profilo perfettamente conico dello Strongylo, lo Stromboli, distante 36<br />

miglia per NW. A sinistra, nelle giornate migliori, oltre le brune rocce<br />

di Capo Rasocolmo (circondato da una lunga secca sui -5 m che si<br />

protende per un miglio al largo, da evitare con forte Maestrale), già si<br />

può scorgere il profilo di Vulcano e di Lipari, distanti 33 miglia. La prua,<br />

però, dopo essersi tenuti opportunamente al centro per evitare le ultime<br />

correnti di Scilla, è già un curioso sperone roccioso sovrastato da un<br />

castello, che costituisce l’uscita a NE dallo Stretto.<br />

Scilla è uno degli scali più affascinanti del Tirreno meridionale. Si tratta<br />

di un ammasso di case coloratissime che scendono fino al mare dal<br />

versante NE e circondano, in un infinito susseguirsi di scalinate ripide e<br />

di scali per le imbarcazioni da pesca (letteralmente “ricoverate dentro<br />

casa” ), la rupe dove spiccano castello e faro (un lampo in 5 sec, 22<br />

miglia). Le case arrivano poi a dominare la scena, con la loro parte più<br />

alta e popolosa sistemata su un altopiano che domina l’ingresso dello<br />

Stretto. Il porto-rifugio (4) è piccolo.Tra maggio e ottobre funziona un<br />

campo-boe su gavitelli gestito da Boat Service Arena (Tel. 338 9713413)<br />

102 APRILE<br />

NAVIGARE IN MEDITERRANEO<br />

con servizio traghetto. Il fondale è tra 2 e 6 metri e in altri periodi dell’anno<br />

lo spazio per ormeggio con ancora propria è ridotto dalle piccole<br />

barche locali. Si può provare unicamente con poppa nella parte<br />

centrale del molo NW, visto che non c’è spazio per ormeggio all’inglese.<br />

In banchina vi sono prese d’acqua e carburante. Unica insidia uno<br />

scoglio affiorante (5) situato a levante del porto, a circa 150 m da terra.<br />

La rupe, temutissima in epoca classica, era l’incubo delle navi che, prese<br />

dal vortice di Cariddi, vi finivano contro in seguito alla corrente che ne<br />

impediva la manovra. Era lì che i marinai venivano strappati dalle coperte<br />

per essere divorati dalle teste impazzite del mostro Scilla, che si riteneva<br />

abitasse in una caverna a mezza costa. Oggi, sono i marinai del<br />

Terzo Millennio ad addentrarsi nei vicoli (se non fossimo in Calabria,<br />

verrebbe da chiamarli carrugi) alla ricerca di prelibatezze gastronomiche<br />

locali. Suggestivo è Il Pirata U Bais, proprio nel dedalo di viletti alla<br />

destra del porticciolo (Tel. 0965 704292), mentre il migliore pare il U<br />

Bais, a ponente della rocca (Tel. 0965 704300).<br />

Se Scilla risultasse inagibile, si può decidere di ormeggiare a Bagnara<br />

Calabra, sicuro porto peschereccio situato 5 miglia a NE. L’ingresso (6)<br />

è nascosto dietro un notevole molo foraneo (necessario contro le<br />

mareggiate da NW) ed è segnalato di notte da due ben visibili (5 miglia<br />

di portata) fanali rosso e verde.Al diporto è riservata la parte settentrionale<br />

del molo foraneo, con ben 10 m d’acqua sotto la chiglia (ormeggio<br />

all’inglese) e una piccola porzione del molo di levante (ancora pro-<br />

pria, acqua in banchina). Lo scalo, separato dal paese da un quarto d’ora<br />

di cammino, è affascinante per l’operosità dei pescatori locali, sempre al<br />

lavoro sui loro variopinti gozzi all’ombra di una bella e cospicua torre<br />

cilindrica. Chi non voglia sobbarcarsi la camminata, può decidere di<br />

cenare nel panoramico pub-pizzeria sovrastante il porto.<br />

La costa prosegue altissima verso nord, contrassegnata dal tracciato della<br />

ferrovia e dalla quasi impossibilità di<br />

ancoraggio. La piana di Gioia<br />

Tauro, con il porto industriale (7)<br />

(possibilità di ormeggio alla darsena<br />

servizi), non presenta nessun interesse.<br />

Il paesaggio cambia rapidamente<br />

dopo il paese di Nicotera,<br />

da cui inizia l’ato promontorio di<br />

Capo Vaticano. Lo scenario è ora<br />

superbo, con la costa verdissima che<br />

precipita in un mare altrettanto profondo.<br />

Il Capo, circondato dalla<br />

Secca del Monaco (8) e da un<br />

isolotto, è sormontato a 108 metri<br />

d’altezza da un faro su un edificio<br />

bianco (4 lampi in 20 sec, 24<br />

miglia). Quattro miglia di alta e abi-<br />

tata scogliera separano da Tropea, perla di questo tratto di costa.<br />

L’approdo è ora reso agevole dal nuovo Porto di Ulisse (9), completato<br />

di recente con 100 posti barca e fondale medio di 5 m in entrata (tenersi<br />

sulla sinistra) e 3 metri ai moli (acqua, carburante, cantiere e servizi),<br />

situato a levante della rocca su cui si erge la spettacolare cittadina.Una<br />

ripida strada conduce alla parte vecchia, da cui si gode uno splendido<br />

panorama sul Golfo di<br />

Sant’Eufemia. All’orizzonte si staglia<br />

ancora lo Stromboli, con il suo<br />

sbuffo bianco. Molti gli scogli sottocosta,<br />

sia a destra (10) che a sinistra<br />

della rupe tufacea. Lasciata la barca<br />

in porto, è imperdibile una passeggiata<br />

nella città vecchia, dove l’azzurro<br />

del Mediterraneo spunta<br />

all’improvviso tra i colori ocra delle<br />

A sinistra: fumarole sul Gran Cratere<br />

di Vulcano. Sopra: Tropea con il nuovo<br />

Porto di Ulisse (all’orizzonte si intravede<br />

Stromboli). Pagina a sx: corrente<br />

di marea e vortici a Punta Pezzo<br />

APRILE<br />

103


anctiche case. In estate, Tropea è un frequentato centro balneare, con<br />

un’attiva vita notturna. In primavera, il giallo delle ginestre e il verde dei<br />

prati invitano a una sosta prolungata.A est del porto si apre la più bella<br />

spiaggia della zona, circondata da una corona di scogli che rendono insidioso<br />

l’ancoraggio. Lasciato il Porto di Ulisse per un cabotaggio giornaliero,<br />

si può dirigere verso Briatico, con possibilità di ancoraggio<br />

temporaneo, al riparro anche dallo Scirocco, su 5/10 m di sabbia appena<br />

a NE della Torre omonima (11).Lo scalo per la notte sarà l’ampio e sicuro<br />

porto commerciale di Vibo Valentia Marina, dove operano i gestori<br />

Marina Carmelo (Tel. 0963 572630) e Marina Stella del Sud (Tel. 0963<br />

573202). Lo scalo è piacevole, con possibilità completa di provviste,<br />

soprattutto di frutta e verdura dagli ottimi (ed economici) produttori<br />

locali.La banchina del carburante è sul molo di levante. L’acqua ai pontili.<br />

Una base ideale, quindi, per il salto alle Eolie. Chi ha tempo può fare<br />

un salto via terra fino al paese-terrazza di Pizzo Calabro, situato su uno<br />

sperone, a 4 Km dal porto.<br />

Lipari e Vulcano, un salto nella magia delle Eolie<br />

Lipari dista 46 miglia da Tropea. Un salto da compiere con bel tempo<br />

possibilmente in notturna, prestando attenzione alle lunghe spadare,<br />

segnalate da piccole luci bianche intermittenti, che probabilmente<br />

saranno state stese dai pescatori locali tra Capo Cozzo e Capo Vaticano.<br />

L’isola più vicina è Stromboli, distante 31 miglia da Tropea, ma ne abbiamo<br />

già parlato, al pari di Panarea-Salina-Filicudi-Alicudi nell’<strong>itinerario</strong><br />

dedicato alle Eolie (Fare Vela, agosto 2002), per cui ci concentreremo in<br />

questo <strong>itinerario</strong> su Lipari, la principale e più abitata dell’arcipelago più<br />

coinvolgente dei mari italiani, e su Vulcano, la sua sulfurea consorella.<br />

Lipari è isola centrale dell’arcipelago del fuoco, dell’acqua, dell’aria e<br />

della terra. Qualcosa di estremamente coinvolgente, arduo, da conquistare<br />

con calma e passione, tante sono le emozioni che queste sette isole<br />

riservano al navigante. Ognuna di queste ha una sua spiccata personalità.<br />

Lipari è la storia millenaria di una civiltà, quella eoliana<br />

dell’Ossidiana, che rese ambite e ricche queste isole già prima dell’età<br />

del bronzo e le cui vestigia (cultura di Capo Milazzese a Panarea, di<br />

Capo Graziano a Filicudi) sono conservate nel bel Museo<br />

Archeologico Eoliano (Piazza del Castello,Tel. 090 9880174). Lipari<br />

è una cittadina in mezzo al mare, con i suoi 10.000 abitanti che garantiscono<br />

una discreta e piacevole animosità in tutti i periodi dell’anno.<br />

Lipari ha una ricca tradizione nautica e mercantile, cresciuta negli anni<br />

dello sfruttamento delle cave di Pomice. Lipari è anche Sicilia, con le<br />

architetture nobili e i terrazzi a balconcino delle vie centrali, i fichi<br />

d’India che si arrampicano ovunque, le imperdibili granite al latte di<br />

mandorle. Lipari è un mare splendido, blu profondo, in cui i pescatori<br />

liparoti trascorrono le ore a insidiare prede che alimenteranno poi una<br />

delle più profumate cucine del Mediterraneo. Da qui sono passati tutti:<br />

ieri protogreci, etruschi, romani, arabi, normanni, turchi, oggi turisti da<br />

tutta Europa. L’approdo a Lipari è già di per sé scenografico. La costa di<br />

Vulcano, con le fumarole che esalano dal cratere, l’angusto braccio di<br />

mare delle Bocche, la nerissima costa lavica arricchita da macchie verdi<br />

e gialle. La mole (12) femminile del Monte Rosa che separa Lipari dal<br />

paese di Canneto. Il castello con la cattedrale del XV Secolo e i palazzi<br />

nobiliari. La chiesetta delle Anime del Purgatorio (13) a Marina<br />

Corta, centro dello “struscio” estivo con i suoi bar all’aperto.<br />

Lipari presenta tre possibilità d’ormeggio. La più sicura è il porto di<br />

Pignataro (15 minuti a piedi dalla cittadina), situato (14) nel seno<br />

subito a sud di Monte Rosa, all’estremità settentrionale della rada di<br />

Lipari. Protetto da un molo foraneo, Piganataro è stato recentemente<br />

104 APRILE<br />

NAVIGARE IN MEDITERRANEO<br />

LIPARI - MARINA CORTA<br />

Lipari<br />

Monte Rosa 12<br />

Lipari 14<br />

13<br />

GRAN CRATERE<br />

(m. 391)<br />

Punta Castagna (cave di pomice)<br />

° b<br />

15 Bocche di Vulcano<br />

16 Porto di Levante<br />

Piano di<br />

Vulcano<br />

Gelso<br />

b<br />

Vulcano<br />

Punta Bandiera<br />

VULCANO - PORTO DI LEVANTE<br />

VULCANO - PENDICI DEL GRAN CRATERE<br />

BOCCHE DI VULCANO<br />

FARAGLIONI DI PIETRALUNGA (LIPARI)<br />

36 miglia<br />

Capo Milazzo<br />

Milazzo<br />

Sicilia<br />

dotato di diversi pontili galleggianti. Unica traversia è lo Scirocco, che<br />

vi provoca una certa risacca, anche se la sosta nella zona più interna è<br />

senz’altro sostenibile. Il porto ospita anche numerosi pescherecci e alcune<br />

barche turistiche. La gestione è affidata ad Alessandro Pellegrino<br />

(detto “Stecca” dai locali). I pontili sono dotati di corpi morti, acqua ed<br />

elettricità. Il fondale è notevole, come in tutte le Eolie. Il porto di<br />

Sommonastero è frequentatissimo in estate, ma insostenibile con venti<br />

dai quadranti orientali. Il notevole traffico di traghetti e aliscafi rende<br />

scomodo l’ormeggio anche con bel tempo, per cui si raccomanda di dar<br />

ancora (10-15 m su sabbia e alghe) e mantenere la poppa ben distante<br />

dalla banchina. In estate operano anche banchine galleggianti provvisorie<br />

con diversi gestori. In questa zona (fondale tra i 10 e i 20 m) sostano<br />

alla ruota diverse imbarcazioni. Due di questi pontili ospitano distributori<br />

di carburante (Tel. 090 9811272 e 090 9812335). Marina Corta<br />

W<br />

14 miglia<br />

MONTI PELORITANI<br />

TROPEA<br />

CAPO PELORO<br />

N<br />

S<br />

E<br />

WAYPOINT<br />

38°25’N<br />

15°30’E<br />

Capo Rasocolmo<br />

° b<br />

Messina<br />

Secche di Rasocolmo<br />

-5<br />

Capo Peloro<br />

Ganzirri<br />

3<br />

4 5<br />

zona di massima<br />

3 Scilla<br />

corrente<br />

3 Punta Pezzo<br />

3<br />

Villa San Giovanni<br />

0<br />

6 miglia<br />

Stretto<br />

di Messina<br />

3<br />

1<br />

2<br />

Reggio Calabria<br />

23 miglia<br />

Capo Vaticano<br />

8<br />

b 0<br />

6<br />

Bagnara Calabra<br />

è l’approdo più suggestivo di Lipari, ma anche il più angusto e frequentato<br />

dalle barche locali. Da evitare con lo Scirocco, è ridossato dai venti<br />

occidentali. Il fondale è sui 2-3 m, sia nella darsena nord che in quella<br />

sud, dove sostano gli aliscafi. Il quartiere, pittoresco, è imperdibile al tramonto,<br />

quando i bar-terrazza locali si animano di vita. Per una cena tipicamente<br />

eoliana (prenotare in estate) è imperdibile Il Filippino (Tel. 090<br />

9811002), nella piazza del municipio, vicino al castello.<br />

Lasciata Lipari per Vulcano, la più giovane delle Eolie con appena<br />

100.000 anni di “turbolenta” vita, occorre prestare attenzione (in caso<br />

di vento sostenuto) alle raffiche possibili nel mezzo miglio delle<br />

Bocche di Vulcano (15). La piccola penisola con il cratere di<br />

Vulcanello separa i due porti, di Ponente e di Levante. In quello di<br />

Ponente vige spesso il divieto di ancoraggio. Ridossato dai venti occidentali<br />

è quello di Levante. Si dà ancora in 10-15 metri d’acqua con<br />

0<br />

° b<br />

3<br />

° b<br />

ASPROMONTE<br />

0<br />

7<br />

Gioia Tauro<br />

9<br />

Tropea<br />

10<br />

SCILLA - LA ROCCA<br />

Capo Cozzo<br />

A<br />

° b<br />

Calabria<br />

0<br />

Nicotera<br />

BAGNARA CALABRA - PORTO<br />

M<br />

M<br />

M<br />

M<br />

M<br />

A<br />

11<br />

Briatico<br />

STRETTO DI MESSINA<br />

b<br />

°<br />

A<br />

poppa in banchina nel tratto banchinato a sud dell’attracco aliscafi<br />

oppure alla ruota (3-10 metri su ghiaia) a nord del molo (16), nell’acqua<br />

resa torbida dai fanghi e dai fenomeni vulcanici sottomarini.<br />

L’odore di zolfo, le fumarole e lo scenario - con l’ampio cratere ocra del<br />

vulcano che si staglia oltre le verdissime pareti - fanno capire ben presto<br />

perché greci e romani evitassero l’isola, all’epoca spesso sconquassata<br />

da eruzioni.A due passi dalla spiaggia (17) le pozze di fanghi invitano<br />

il navigante a una serie terapeutica di caldo-freddo. Con bel tempo<br />

si può dar fondo negli ancoraggi della costa ovest (Cala di Maestro<br />

Minico, Cala Capo Secco). A sud ancoraggio provvisorio (18) a<br />

Gelso (5-7 m su sabbia e alghe). Imperdibile, specialmente nelle giornate<br />

limpide, un’ascesa fino al Gran Cratere, un’ora di cammino partendo<br />

dal Porto di Levante. Lassù ci scopriremo piccolissimi ma si scorgerà<br />

senz’altro la rotta di ritorno verso lo Stretto.<br />

0<br />

1<br />

M<br />

carburanti<br />

acqua<br />

spiagge/cale<br />

punti panoramici<br />

ancoraggio<br />

notturno<br />

riferimenti<br />

nel testo<br />

0<br />

Vibo Valentia<br />

Marina<br />

° b<br />

VIBO VALENTIA MARINA<br />

APRILE<br />

105


INFORMAZIONI UTILI NAVIGARE IN MEDITERRANEO<br />

Il 40.7 di Spartivento ormeggiato all’inglese a Bagnara Calabra<br />

Bibliografia essenziale<br />

• Italia, porti e approdi<br />

Rod Heikell - Imray Laurie Norie & Wilson - Edizioni Il Frangente<br />

• Italia meridionale, Malta e Tunisia<br />

Jacques Angles - Zanichelli<br />

Cartografia essenziale<br />

• IIM 915 (da Punta Licosa a Capo d’Orlando ed Eolie) 1:250.000<br />

• IIM 13 (da Capo Cozzo a Milazzo) 1:100.000<br />

• IIM 138 (Stretto di Messina) 1:30.000<br />

• IIM 23 (da Capo Milazzo a Roccella Jonica) 1:100.000<br />

• IIM 248 (Lipari,Vulcano e Salina) 1:30.000<br />

Bollettini meteo<br />

68 Vhf<br />

Le correnti dello Stretto di Messina<br />

Si consiglia di leggere attentamente le pagine dedicate allo Stretto nel<br />

Portolano 1B dell’IIM. La corrente base di 1 nodo va dal Tirreno allo Ionio.<br />

A questa si aggiunge una corrente di marea che ogni 6h 15’ si alterna tra<br />

montante (verso nord) e scendente (verso sud), con velocità tra 2, 4 nodi<br />

e 4,2 nodi. La montante tra Punta Pezzo e Ganzirri (il tratto di mare più<br />

stretto) inizia 1h 45’ prima dell’Alta Marea a Gibilterra (consultare le Tavole<br />

di Marea edite dall’IIM). La scendente inizia 4h 30’ dopo l’alta marea a<br />

Gibilterra.A ciò si somma l’effetto di forti venti contrari, che ne abbreviano la<br />

durata, o se a favore di corrente, ne aumentano l’intensità. Quando la corren-<br />

Il porto di Tropea (100 posti barca) si apre sul Golfo di Sant’Eufemia Il porto di Pignataro è il più sicuro di Lipari e di tutte le Eolie<br />

106 APRILE<br />

Dettaglio della darsena turistica all’interno del Porto di Reggio Calabria<br />

te principale incontra dislivelli rilevanti nel fondale si formano dei vortici<br />

(Garofali): i più noti sono quelli di Scilla (tra Punta Pezzo e Scilla) e<br />

Cariddi (a SW di Capo Peloro) e, con scendente, quello di San Raineri<br />

a Messina. La controcorrente costiera (detta refolo con scendente e<br />

bastardo con montante) si forma in seguito alla principale e consente un<br />

bordeggio utile per attraversare lo Stretto contromarea. Ne deriva una<br />

rotta ad andamento sinusoidale, che sfrutterà i refoli/bastardi costieri<br />

con attraversamenti successivi. La corrente massima, comunque,<br />

si avverte solo tra Villa San Giovanni e Capo Peloro (i bassifondi a levante<br />

del pilone siciliano ne aumentano ulteriormente l’intensità).<br />

Turismo e servizi<br />

• Compamare Vibo Valentia 0963 5739201<br />

• Locamare Tropea 0963 62233<br />

• Compamare Reggio Calabria 0965 656111<br />

• Circomare Lipari 090 9811320<br />

• Compamare Messina 090 45830<br />

• Pronto Soccorso Reggio Calabria 0965 330089<br />

• Pronto Soccorso Tropea 0965 62233<br />

• Pronto Soccorso Lipari 090 983040<br />

Charter<br />

• Spartivento Charter & Service - Via Florio 45/47 - 89100 Reggio<br />

Calabria - Tel 0965 324545 - www.spartiventocharter.it<br />

(imbarchi a Reggio Calabria e, su richiesta,Tropea)<br />

Si ringrazia Spartivento per la gentile concessione dell’imbarcazione<br />

Beneteau First 40.7 che ha reso possibile questo servizio.<br />

PORTO<br />

REGGIO CALABRIA DARSENA<br />

Reggio Calabria<br />

SCILLA<br />

Scilla<br />

BAGNARA CALABRA<br />

Bagnara Calabra<br />

PORTO DI ULISSE<br />

Tropea<br />

VIBO VALENTIA MARINA<br />

Vibo Valentia<br />

PORTI DI LIPARI<br />

Lipari<br />

MARINA DEL NETTUNO<br />

Messina<br />

PORTO DELL’ETNA<br />

Riposto<br />

TELEFONO<br />

0965 29132<br />

(Vhf 11-16)<br />

0965 790122<br />

(Vhf 16)<br />

0966 371303<br />

(Vhf 16 locamare)<br />

0923 666789<br />

(Vhf 16)<br />

0963 572630 A<br />

0963 573202 B<br />

090 9811320<br />

(Vhf 16)<br />

090 344139<br />

(Vhf 09-16)<br />

095 7798200<br />

(Vhf 16)<br />

Giochi in libertà<br />

con i delfini in pieno<br />

Stretto di Messina<br />

POSTI BARCA<br />

57<br />

100 (gavitelli)<br />

15<br />

100<br />

400<br />

80<br />

160<br />

366<br />

LUNGHEZZA<br />

MAX<br />

15<br />

14<br />

20<br />

25<br />

30<br />

20<br />

35<br />

45<br />

A CENA DAL FILIPPINO<br />

Una crociera tra la Calabria e le Eolie non può prescindere<br />

da adeguate incursioni culinarie, proposte anche da<br />

Spartivento Charter con gustosi itinerari enogastronomici<br />

negli scali della costa calabra.A Lipari, il tempio della<br />

cucina eoliana è il Ristorante Il Filippino (Tel. 090<br />

9811002, sui 40 euro,<br />

foto sopra). Capperi, cucunci (i fiori<br />

del cappero), menta, mandorle<br />

arricchiscono ogni piatto. Imperdibili<br />

sono le Treccette orchidee alle<br />

Eolie,i Maccaruna i casa,i bocconcini<br />

di pesce spada e i totani ammollicati.<br />

Ottimi anche i contorni con un’eccellente<br />

caponata. Il ristorante propone<br />

un proprio vino eoliano, ma è<br />

comunque disponibile una discreta<br />

carta di vini. Per concludere è d’obbligo<br />

un’ambrata malvasia (foto piccola),<br />

rigorosamente di Salina.<br />

FONDALI m<br />

3-4<br />

2-8<br />

6-8<br />

3,5<br />

2-7<br />

2-5<br />

5-7<br />

4-7<br />

NOTE<br />

Darsena all’interno del porto commerciale. Acqua, energia elettrica, carburante,<br />

servizi, gru alaggio, rifornimenti, officine, meccanico, ristoranti, guardiania.<br />

Porto rifugio. Campi boe gestiri da Boat Service. Acqua, carburante, scivolo,<br />

servizio traghetto per la banchina, rifornimenti, meccanico, ristoranti.<br />

Porto peschereccio con rifugio per il diporto. Acqua, gru alaggio, scivolo,<br />

parcheggio barche, rifornimenti e ristoranti in paese (1,5 km), meccanico.<br />

Porto turistico. Acqua, carburante, energia elettrica, servizi, ristoranti, meccanico,<br />

officine, gru alaggio, scivolo, parcheggio barche a terra.<br />

Pontili gestiti da Marina Carmelo (A, Vhf 12-16) e Stella del Sud (B, Vhf 10-16). Acqua,<br />

energia elettrica, carburante, scivolo, travel lift, parcheggio barche, officine, ristoranti.<br />

A Pignataro energia elettrica, acqua, officine, gru alaggio. A Sottomonastero acqua, rifornimenti,<br />

ristoranti. A Marinalunga carburante, acqua. A Marina Corta acqua.<br />

Marina realizzato all’esterno del porto commericiale di Messina. Acqua, energia elettrica,<br />

meccanico, servizi, rifornimenti, ristoranti. Carburante nel porto di Messina (090 679141).<br />

Porto turistico realizzato all’interno del porto di Riposto (CT). Acqua, energia elettrica,<br />

carburante, gru, travel lift, parcheggio barche, rifornimenti, meccanico, ristoranti.<br />

APRILE<br />

<strong>107</strong>

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