Diapositiva 1 - Associazione Nazionale Ex Allievi Teulié
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Bacheca<br />
Sopravvivere alla matematica<br />
Se la terra non è seminata non si può pretendere che da questa crescano frutti, se un palazzo non è ben costruito<br />
sin dalle fondamenta viene giù come un castello di carte. E’ fuor di dubbio che in ogni campo è necessario il<br />
talento per raggiungere l’eccellenza, ma sicuramente non c’è talento che tenga senza volontà, grinta e<br />
determinazione. Gattuso gioca in serie A e guadagna milioni d’euro l’anno non di certo grazie al suo piede a<br />
banana!<br />
Tu che leggi quest’articolo domandati quanta volontà sia necessaria per raggiungere almeno il fatidico 6 in<br />
matematica. Un po’ di buona volontà, un pizzico di determinazione, qualche buon consiglio e l’obiettivo sarà<br />
raggiunto!<br />
METODO<br />
Il metodo è fondamentale per poter assimilare quelle maledette “arcane” teorie spiegate in classe che prendono<br />
forma negli incubi dell’allievo generico medio. Le armi da usare contro questi mostri non sono tecniche di wrestling<br />
di sottomissione del povero quaderno degli appunti o epici lanci dello stesso fuori da porte o finestre. Basta<br />
semplicemente prendere un foglio, ricopiarci sopra i concetti di teoria essenziali spiegati in classe e metterlo di<br />
fianco. Poi si deve prendere il libro degli esercizi iniziando a fare i primi (le “fondamenta” del nostro palazzo)<br />
sull’argomento proseguendo man mano fino ai più complessi. Le prime volte il foglio con la teoria sarà guardato<br />
spesso, ma dopo un po’, volenti o nolenti, i concetti si stamperanno in testa e saranno applicati automaticamente.<br />
COSTANZA<br />
Nel nostro caso il medico prescrive: “Trenta minuti al giorno tutti i giorni e lontano dai pasti, ad eccezione di<br />
week-end e festivi. Si consiglia di aumentare la dose in prossimità di un compito in classe, in caso di sonnolenza<br />
cronica assumere contestualmente caffeina in forma liquida con zucchero a piacere. Non abusare di caffé in<br />
prossimità di un compito, il mix con lo stress può far scaturire la “sindrome del matematico pazzo” caratterizzata<br />
da repentini cambi d’umore ed istinto omicida. Questa cura è adatta a tutti e non ha controindicazioni aggiuntive<br />
rispetto a quelle menzionate.”.<br />
Avere costanza è molto importante, un maratoneta può allenarsi il giorno prima della gara pretendendo la vittoria<br />
il giorno seguente? Per la matematica vale lo stesso discorso. Non è un problema saltare un giorno per la solita<br />
inattesa rappresentanza, ma mettere da parte ripetutamente la materia invece lo è. E’ questione di “allenamento”<br />
e padronanza dei mezzi, infatti, bravi si diventa solo dopo tanto, tanto, ma tanto esercizio. La matematica è come<br />
un boomerang, più la si allontana più torna indietro con forza fino ad impattare sulla schiena (per non essere<br />
volgari) dell’allievo generico.<br />
LAVORO DI SQUADRA<br />
Affermare che “l’unione fa la forza” non vale solo in guerra o nello sport, ma è valido in ogni situazione in cui è<br />
possibile coalizzarsi, sostenendosi a vicenda, per raggiungere un obiettivo comune. Studiare matematica in gruppi<br />
eterogenei di 3-4 persone è la condizione ideale, fra questi almeno una deve essere preparata, disponibile e<br />
soprattutto paziente verso gli altri. Nell’affrontare un problema singolarmente e nel farlo in gruppo c’è una gran<br />
differenza: nel primo caso anche una piccola lacuna può mandare nel panico, invece nel secondo caso l’unione di<br />
più idee ed intuizioni diverse porta alla risoluzione del problema. Il principio si può ben capire con un esempio:<br />
s’immagini una busta bucata, questa non potrà mai essere usata da sola per trasportare acqua, se invece al suo<br />
interno se ne inserisce un'altra (con un buco in un punto diverso) l’acqua può essere trasportata e si risolve il<br />
problema.<br />
Il tono ironico in molti punti è stato usato per rendere più piacevole la lettura dell’argomento, ma non bisogna mai<br />
dimenticare la serietà e soprattutto l’importanza di quanto trattato. Tutti e tre i consigli andrebbero applicati<br />
contemporaneamente, ma nel caso ciò non fosse possibile è più che sufficiente limitarsi ai primi due con la<br />
consapevolezza che sarà necessario molto più tempo e molta più determinazione per ottenere risultati.<br />
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Dario Capodici (Platone II), dario.capodici@studbocconi.it