Marzo - Ex-Alunni dell'Antonianum
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là »; alla risposta affermativa si è visibilmente compiaciuto,<br />
quasi a dichiarare che finché resiste il simbolo<br />
di una istituzione resiste anche la medesima.<br />
Ricevendo da Memo e da capitan Roberto l'omaggio<br />
simbolico di un pallone e di una muta di<br />
maglie bianco-nere. Paolo VI ha esclamato con gioioso<br />
stupore : « Non mi mancheranno i clienti ».<br />
Da ultimo egli ha voluto manifestarci la Sua affettuosa<br />
premura avvicinandosi personalmente ad ognuno<br />
di noi per consegnarci un suo personale ricordo.<br />
Nella nostra mente e nel nostro cuore resterà<br />
per sempre viva la riconoscente soddisfazione per<br />
il plauso rivolto all'Antonianum e per la fervida esortazione<br />
rivolta da Paolo VI ai Padri perché continuino<br />
nella loro azione educatrice. Non scorderemo<br />
l'appello rivolto a P. Messori perché esterni ai Padri<br />
la soddisfazione e l'approvazione del Pontefice:<br />
« Lo dica, Padre, lo dica ai suoi Padri ».<br />
E' un invito ed un monito, alto e solenne, che<br />
deve far meditare, in questo particolare momento,<br />
tutta la nostra grande famiglia: Padri, <strong>Ex</strong> allievi ed<br />
alunni.<br />
G. LORENZONI<br />
LAICI E PRETI<br />
In dialogo<br />
con i giovani<br />
Si parla oggi, ancora, di «direzione spirituale»?<br />
Il termine «direzione spirituale» può urtare. Sembra<br />
racchiudere in sé un paternalismo perenne nel<br />
«direttore» spirituale ed un cronico infantilismo nel<br />
«figlio» spirituale.<br />
Eppure, quando si parla di rapporti tra laici e sacerdoti,<br />
al di là di ogni considerazione sulla responsabilità<br />
del laico nella Chiesa o sulla autonomia circa<br />
le «proprie» scelte, si sentono facili lamenti di<br />
non aver trovato sul proprio cammino un vero direttore<br />
spirituale. Le espressioni diventano aggressive,<br />
le proprie insufficienze personali vengono a galla, le<br />
crisi dello spirito si manifestano, un senso di scetticismo<br />
sulla realtà soprannaturale viene per lo meno<br />
accennato, fino ad osservare di non aver trovato il<br />
prete che abbia fatto maturare questi laici nelle profondità<br />
del loro spirito.<br />
Non è solo una mancanza della fede dell'ambiente,<br />
ma anche la mancanza di un contatto profondo<br />
con un prete.<br />
Spesso dal sacerdote ci si aspetta un aiuto, una<br />
sostituzione della volontà di cui si è privi, delle indicazioni<br />
precise per la preghiera, la correzione dei<br />
difetti, le virtù da acquistare, le necessarie prese di<br />
coscienza, o, nei giovani soprattutto, qualche punto<br />
di riferimento per potersi destreggiare nel dedalo<br />
dei propri sentimenti e dei piccoli o grandi traumi<br />
della vita.<br />
ALLA RICERCA DI UNA DEFINIZIONE<br />
Da queste disordinate costatazioni si possono avere<br />
delle sensazioni ben precise su di una cosa<br />
sempre più incerta: la direzione spirituale. Innanzitutto<br />
il sottofondo di paternità del «direttore spirituale»,<br />
con tutto ciò che comporta questo sottofondo.<br />
L'arte d'essere padre non si apprende nei manuali.<br />
Per essere padre bisogna soprattutto essere<br />
uomo, e, per essere uomo, bisogna avere delle sensibilità<br />
acquisite a vari livelli dell'espressione umane.<br />
Al direttore spirituale si deve aggiungere una<br />
sensibilità acquisita a vari livelli delle esperienze<br />
spirituali e della fede.<br />
Un'altra sensazione: che proprio il mondo della<br />
fede sia troppo mescolato con il mondo dei sentimenti,<br />
o degli affetti, troppo ridotto a puri condizionamenti<br />
o dimensioni psicologiche, per credere ancora<br />
ad un mondo inferiore quale verrebbe proposto<br />
dalla direzione spirituale.