Anno XIV - N. 1/2004 - Ordine degli Avvocati di Lecco
Anno XIV - N. 1/2004 - Ordine degli Avvocati di Lecco
Anno XIV - N. 1/2004 - Ordine degli Avvocati di Lecco
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La <strong>di</strong>fesa dell’imputato nel processo<br />
<strong>di</strong> abuso sessuale <strong>di</strong> minore<br />
Premetto che, sia che si rappresenti<br />
la parte civile, sia che ci si trovi a <strong>di</strong>fendere<br />
l’imputato, la posizione del <strong>di</strong>fensore<br />
è estremamente <strong>di</strong>fficile.<br />
Mai come in questi casi tormenta il<br />
dubbio <strong>di</strong> trovarsi dalla parte giusta e <strong>di</strong><br />
operare quin<strong>di</strong> con quella piena libertà,<br />
autonomia e in<strong>di</strong>pendenza, lealtà e correttezza,<br />
con l’obbligo del segreto professionale,<br />
così come la figura dell’avvocato<br />
è stata configurata nella proposta<br />
<strong>di</strong> legge <strong>di</strong> riforma dell’or<strong>di</strong>namento<br />
della professione <strong>di</strong> avvocato elaborata<br />
dal Consiglio Nazionale Forense.<br />
La <strong>di</strong>fesa dell’imputato sconta il pregiu<strong>di</strong>zio<br />
contro <strong>di</strong> lui non solo del<br />
Pubblico Ministero presso il Tribunale<br />
or<strong>di</strong>nario, che dovrà condurre le indagini,<br />
ma anche e forse più del Pubblico<br />
Ministero presso il Tribunale per i<br />
Minorenni, che <strong>di</strong> norma è il primo a<br />
ricevere la segnalazione.<br />
Infatti, da chiunque provenga la<br />
denuncia o la segnalazione, il Tribunale<br />
per i Minorenni subito viene investito del<br />
caso, in quanto, non solo la Questura e i<br />
Carabinieri, ma anche i servizi sociali,<br />
hanno l’obbligo, tutte le volte: che sono<br />
coinvolti minori, <strong>di</strong> trasmettere gli atti al<br />
Tribunale per i Minorenni e specificatamente<br />
al Pubblico Ministero.<br />
L’ indagato viene <strong>di</strong> solito a sapere<br />
<strong>di</strong> aver assunto tale veste dopo aver<br />
ricevuto la notifica del decreto del<br />
Tribunale per i Minorenni, che allontana<br />
il figlio dall’abitazione familiare o -<br />
come ora dovrebbe più spesso accadere<br />
- che or<strong>di</strong>na il suo allontanamento dalla<br />
residenza familiare o comunque la<br />
sospensione dei rapporti con il figlio.<br />
La <strong>di</strong>fesa quin<strong>di</strong> si deve svolgere su<br />
due fronti- Tribunale per i Minorenni e<br />
Tribunale Or<strong>di</strong>nario.<br />
Quando poi la denuncia interviene<br />
nel corso del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> separazione,<br />
6<br />
come spesso accade, vi è anche il<br />
Giu<strong>di</strong>ce della separazione, che può<br />
adottare provve<strong>di</strong>menti.<br />
La magistratura or<strong>di</strong>naria e il<br />
Tribunale per i Minorenni, che pure<br />
dovrebbero strettamente collaborare,<br />
non sempre lo fanno.<br />
Da un lato il Tribunale per i<br />
Minorenni accetta ciecamente la relazione,<br />
che gli perviene <strong>di</strong> solito dai servizi<br />
sociali del territorio e non vaglia in<br />
alcun modo l’atten<strong>di</strong>bilità della segnalazione,<br />
che spesso si è rivelata frutto<br />
<strong>di</strong> frainten<strong>di</strong>menti, cattive interpretazioni,<br />
suggerite da pregiu<strong>di</strong>zi, da un atteggiamento<br />
colpevolista, perché ad essere<br />
colpevolisti non si sbaglia mai e non<br />
si può correre il rischio <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />
meglio, perché l’approfon<strong>di</strong>mento<br />
potrebbe recare pregiu<strong>di</strong>zio al minore.<br />
Sulla scorta <strong>di</strong> questa impostazione,<br />
tanti casi si sono <strong>di</strong>mostrati dolorosi<br />
calvari per chi li ha subiti, per i minori<br />
stessi coinvolti, ma purtroppo il sistema<br />
non cambia.<br />
La fiducia che il Tribunale per i<br />
Minorenni nutre nei confronti <strong>degli</strong> psicologi<br />
e <strong>degli</strong> assi- stenti sociali dei<br />
Servizi sociali è cieca e assoluta; del<br />
resto sostengono <strong>di</strong> non poter fare<br />
<strong>di</strong>versamente, in guanto i servizi sono la<br />
loro longa manus e qui non possiamo<br />
<strong>di</strong>lungarci sulla natura del Tribunale per<br />
i Minorenni, che resta un organo amministrativo,<br />
che ben poco ha a che vedere<br />
con l’amministrazione della giustizia.<br />
Contro il decreto del Tribunale per i<br />
Minorenni il <strong>di</strong>fensore può promuovere<br />
ricorso avverso il Tribunale stesso, trattandosi<br />
<strong>di</strong> decreti non definitivi, assunti<br />
spesso senza nemmeno sentire il PM.,<br />
“stante l’urgenza”; nella prima fase<br />
delle indagini, il <strong>di</strong>fensore non ha altra<br />
possibilità, ma il Tribunale per i<br />
Minorenni non prende alcun provve<strong>di</strong>-<br />
mento, perché con il primo -decreto ha<br />
già incaricato i servizi <strong>di</strong> produrre, entro<br />
tre o sei mesi, una relazione sulla situazione<br />
del minore.<br />
Tutto quin<strong>di</strong> resta fermo e spesso<br />
nemmeno si può prendere visione <strong>di</strong><br />
questa relazione dei servizi in quanto<br />
“secretata”, essendo un documento<br />
relativo all’indagine penale in corso.<br />
Solo quando si procede all’incidente<br />
probatorio per sentire il minore, il <strong>di</strong>fensore<br />
può prendere visione <strong>degli</strong> atti <strong>di</strong> accusa,<br />
ma qui si apre un <strong>di</strong>fficile capitolo.<br />
Non esiste alcuna regola che imponga<br />
al G.I.P. <strong>di</strong> nominare un consulente,<br />
che conduca l’interrogatorio, quin<strong>di</strong>,<br />
volta a volta, il Giu<strong>di</strong>ce stesso procede<br />
<strong>di</strong>rettamente (ma può anche avvalersi<br />
dell’ausilio <strong>di</strong> un familiare del minore o<br />
<strong>di</strong> un esperto in psicologia infantile) o<br />
delega un consulente, che non è un<br />
vero e proprio consulente d’ufficio perché<br />
spesso viene scelto tra il personale<br />
<strong>di</strong>pendente dell’A.S.L..<br />
A norma dell’art. 398 comma 5 bis<br />
c.p.p., il Giu<strong>di</strong>ce è tenuto a stabilire con<br />
or<strong>di</strong>nanza il luogo, il tempo e le modalità<br />
particolari attraverso cui procedere<br />
all’incidente probatorio; l’u<strong>di</strong>enza può<br />
svolgersi anche in un luogo <strong>di</strong>verso dal<br />
tribunale ed in particolare in locali<br />
muniti <strong>di</strong> un vetro a specchio <strong>di</strong>rezionale<br />
ovvero, in mancanza presso l’abitazione<br />
dello stesso minore.<br />
La norma è carente in or<strong>di</strong>ne alle<br />
modalità proce<strong>di</strong>mentali nel senso che<br />
non è dato comprendere se l’ausilio <strong>di</strong><br />
un familiare consista in una presenza<br />
rassicurante, ma rigorosamente muta,<br />
ovvero se l’esperto possa intervenire<br />
per far rilevare al giu<strong>di</strong>ce domande<br />
inopportune o, ad<strong>di</strong>rittura, per rivolgersi<br />
<strong>di</strong>rettamente al minore.<br />
L’au<strong>di</strong>zione protetta si svolge in un<br />
locale dotato <strong>di</strong> un vetro a specchio uni-