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Infezioni da BHV1 rinotracheite infettiva del bovino L' Herpes virus ...

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BHV 1 è ampiamente diffuso in tutto il mondo. E’ stata riscontrata positività sierologica, anche in<br />

diversi ruminanti selvatici ma i segni clinici <strong>del</strong>l’ infezione sono stati osservati solo nel <strong>bovino</strong>.<br />

Risultano recettivi all’ infezione sperimentale furetto, coniglio, moffetta, criceto, pecora e capra .<br />

Nelle capre i segni clinici sono scarsi ma la trasmissione <strong>del</strong> <strong>virus</strong> è stata dimostrata . Sembra che<br />

anche i ruminanti selvatici africani possano fungere <strong>da</strong> serbatoio <strong>del</strong> <strong>virus</strong> .<br />

Recentemente, BHV 1 è stato isolato <strong>da</strong>l guscio <strong>del</strong>la zecca Ornithodorus coriaceus. Queste zecche<br />

sono state trovate più volte nelle aree di dimora dei cervi in America orientale . Bovini e cervi<br />

spesso pascolano insieme in queste regioni . Riguardo al possibile ruolo <strong>del</strong>la zecca nella<br />

trasmissione <strong>del</strong> <strong>virus</strong>, rimangono ancora molti dubbi .Le probabilità che la zecca ha di infettarsi<br />

non sono elevate, perchè la viremia nel <strong>bovino</strong> è di breve durata, inoltre è improbabile che BHV 1<br />

sia in grado di replicarsi nella zecca.<br />

Aspetti clinici<br />

Nella localizzazione alle prime vie respiratorie ( <strong>rinotracheite</strong> e congiuntivite ) , dopo un<br />

incubazione di 2-5 giorni , si ha la fase acuta che perdura per 5-10 giorni; questa inizia con<br />

arrossamento <strong>del</strong> musello , febbre che può raggiungere i 41 C , anoressia , scolo nasale inizialmente<br />

sieroso poi mucopurolento, tosse , congiuntivite, ( quando si osserva cheratite spesso è implicata<br />

Moraxella bovis come germe di irruzione secon<strong>da</strong>ria ) e diminuzione <strong>del</strong>la produzione lattea.<br />

In seguito, per complicazioni dovute a germi secon<strong>da</strong>ri come Pastorella haemolytica , si può<br />

arrivare a forme di vera polmonite .<br />

Nella localizzazione genitale IPV l’incubazione è di 1-3 giorni , a cui fa seguito la comparsa sulla<br />

vulva e sulla regione cau<strong>da</strong>le <strong>del</strong>la vagina di pustole di 3 mm che confluiscono , per poi ulcerare e<br />

guarire in 10-15 giorni salvo complicazioni ; nell’ IPB? si osserva difficoltà nell’accoppiamento per<br />

il forte dolore.<br />

Sono state osservate anche forme di metrite in seguito alla localizzazione uterina .<br />

Quando il <strong>virus</strong> viene isolato <strong>da</strong>l tratto respiratorio si osservano frequenti casi di aborto nel<br />

allevamento.<br />

Se l’infezione avviene durante la gravi<strong>da</strong>nza in una bovina non immunizzata, si può avere aborto .<br />

L’ espulsione dei feti avviene alcuni giorni dopo la loro morte e questo crea gravi problemi per<br />

l’isolamento <strong>del</strong> <strong>virus</strong> .<br />

Se invece l’infezione avviene negli ultimi giorni di gravi<strong>da</strong>nza, si può instaurare infezione neonatale<br />

sistemica , caratterizzata <strong>da</strong> una forma acuta febbrile generalizzata che può colpire sia l’apparato<br />

respiratorio che digerente . Nel caso in cui il <strong>virus</strong> in causa sia dotato di neurotropismo , si può<br />

osservare incoordinazione , eccitamento , opistotono , cecità, sino a morte in 3 giorni .<br />

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