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oscuro. OffTe molto probabilmente lo stesso colore nell ! uomo di<br />

la vita. Dopo morte presenta, in generale, un color rosso bluastre^<br />

o livido, dovuto alla presenza del sangue venoso, che^redomina nelle '<br />

sue maglie, ed alla sua sostanza propria che ha colore feccia di vino^<br />

bruno. In alcuni individui prende un color rossastro, che acquista<br />

una tinta più viva al contatto dell'aria. In quelli nei quali la milta<br />

è piccola, avvizzita più o meno atrofizzata, è d'un rosso tendente<br />

al grigio, e diviene anche del tutto grigia quando le sue membrane<br />

hanno acquistato maggiore spessezza. Se la morte è avvenuta da più<br />

giorni, può mostrarsi rossastra in alcuni punti, nerastra o livida in<br />

altri, ed assumere così parecchi colori differenti, che sono allora il<br />

risultato d'un'alterazione cadaverica, ma che non si estendono al di<br />

là della sua superficie.<br />

e. CONSISTENZA. — La milza è notevole per la mollezza del suo<br />

parenchima. Si distingue fra gli altri tessuti per la facilità con etri<br />

si lascia lacerare, schiacciare e convertire in una specie di polpa,<br />

per cui la frequenza dei versamenti sanguigni* nella sua spessez-,<br />

za in seguito di caduta, di colpi di sforzi, e di tutte le malattie<br />

che possono determinarne la congestione. Essa però non è egualmente<br />

molle in tutti gl'individui, in alcuni è anche alquanto compatta, come<br />

si può constatare, per esempio, nella maggior parte degl'individui nei<br />

quali la milza è ipertrofica.<br />

Nello studio di questa consistenza, è necessario di non lasciarsi<br />

indurre in errori dagli effetti della decomposizione putrida: imperocché<br />

vi son pochi organi che ne subiscano così rapidamente l'azione<br />

in modo che un osservatore poco sperimentato potrebbe facilmente<br />

attribuire ad un difetto di consistenza ciò che non è che<br />

il risultato di un' alterazione cadaverica.<br />

C. — Forma e rapporti della milza.<br />

D'una configurazione poco regolare e sottopoeta anche a molto<br />

numerose varietà individuali, la milza prende alcune volte una forma<br />

più o meno arrotondita, o prismatica e triangolare, o irregolarmente<br />

piramidale. Ma, in generale, è allungata tdi alto in basso, e schiacciata<br />

da fuori in dentro, di modo che la si può paragonare ad un segmento<br />

di ellissoide tagliato secondo il suo grand' asse : modo di conformazione<br />

che permette di distinguere in essa due facce, duB margini<br />

e due estremità.<br />

La faccia esterna, convessa e liscia, corrisponde alla concavità<br />

del diaframma che la separa dalla parte più bassa del polmone sinisuu,<br />

ed in un piano più lontano dalla nona, decima ed undecima<br />

costola. Questi rapporti ci «piegano come un ascesso della milza<br />

abbia potuto aprirsi nella base del polmone corrispondente e vuo-

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