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- 707 —<br />

corsi alla scuola pratica; tale era anche l'opinione che esponevo nell'ultimo<br />

fascicolo del mio Trattato d' anatomia, che comparve nel-<br />

.'ottobre 1863, ma che per antidata porta il millesimo 1864. Verso<br />

in line dell'anno 1862 un anatomico tedesco, il cui nome ed il lavoro<br />

ini erano allora ignoti, avea già in parte abbattuto l'errore universalmente<br />

ammesso sulla struttura dell' ovario. Nella sua memoria,<br />

gMnu'ii stabilisce in effetti molto chiaramente, che le vescichette ovaf<br />

!i«* hanno per sede unica la periferia della glandola. Ma i suoi<br />

•'udii hanno avuto solamente per oggetto l'ovario del jatto. quello<br />

ilella cagna, della volpe, del porcellino d'india, della vacca, della<br />

jiecora e della talpa.<br />

La priorità appartiene dunque all' istologo tedesco pei mammiferia<br />

: a me per l'ovario della donna (1).<br />

Gli anatomici del resto non hanno ancora ripmliato che solo in<br />

parte gli errori che hanno sì lungo tempo regnato nella scienza. Mi<br />

sono sforzato nel 1802 e 1863 di dimostrare che l'ovario della donna<br />

nuli ha tunica albuginea ; che ciò che si era ritenuto fin allora pei<br />

|ijti semplice involucro fibroso era uno strato glandolare che avea per<br />

analogo i dotti seminiferi ; ed io gli diede il nome di strato origeno,<br />

oggi generalmente adottato. Ma l'impero degli errori secolari<br />

-tale, che essi sopravvivono all'evidenza «lei latti più chiari. Oli<br />

•iut«in che li hanno adottati non li abbandonano che diilicilmente, in<br />

parte, ed a malincuore. Tutti persistono ad ammettere una tunica<br />

albuginea, la quale, secondo essi sarebbe solamente più sottile di<br />

quello si pensava; mi veggo tlun«iue costretto di ripetere che. que-<br />

"»a tunica manca interamente, e che le vescichette ovar'nhe si avanzilo<br />

sino alla superficie tifilo strato ovigeno.<br />

Quando si divide l'ovario in tutta la sua spessezza, si constata che.<br />

»i compone di due parti ben differenti :<br />

1 Una superficiale, bianca, di. consistenza compatta e «li .ippar**nza<br />

omogenea ;<br />

!»'." Kd una di color rossastro, di consistenza spugnosa, chiaramente<br />

formata da elementi molto diversi.<br />

|;, I.a parte superficiale è la sede esclusiva delle vescichette ovariche<br />

| I Avendo insegnato dal I8U1 nei miei corsi albi scuola pratica tutt'i<br />

Pai mpu^ti più taidi nel mio fruttato di anatomia, potrei reclamare turse<br />

m >Hl larga patte nella aroverta, che è venuta u modificare cosi e*>enxml-<br />

RaU tolta l.i storia della struttura dell'ovario Ma resto convinto che sàchroen<br />

»J«»l'l4auovi>to gli stessi l'atti, ognuno dal su., lalo: pel primo egli ha par-<br />

I» clna amento di questa struttura considerata nei mammiferi, io il primo<br />

Jjwitraitabiliiieiito |' ho descritta nella specie umana. L' Accademia delle<br />

•**" ha giudicato cosi «piando, sulla proposta del relatore Co4e ha voile<br />

*nnmr* 1* tuie ricerchi» d'un premio, nel MU.

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