Marzo - Avventisti del Settimo Giorno

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APPROFONDIMENTO
vogliamo essere viene spiegato nella Parola
di Dio. Penso che sia assolutamente auspicabile e
coerente che i lavori della Conferenza Generale
si inaugurino con l’arrivo della nostra «torcia
spirituale», comunicando simbolicamente al
mondo che lì si riunirà non solo una comunità
di fede, ma che ciò che la mantiene unita è
proprio la Parola del Signore.
NS: Che cosa si aspetta ciascuno di voi dopo
Atlanta? Non vi accontenterete, si spera, di dire
che vi avete portato la torcia! Che cosa vi aspettate
dal 2010 in poi?
MF: La Sessione di una Conferenza Generale
si collega ai cinque anni precedenti di
amministrazione e promuove impegni per i
successivi cinque. In considerazione dell’arrivo
della Bibbia ad Atlanta, simile alla torcia olimpica
per citare Paulsen, e del fatto che milioni di
avventisti l’avranno seguita in questo suo lungo
percorso, ci piacerebbe vedere dei lavori che
conferiscano grande importanza alla Parola di Dio,
unico fondamento della fede, e che ciò possa
rappresentare un incentivo alla sua lettura e al suo
studio per tutti i nostri fratelli, anche dopo
quell’importante appuntamento.
JP: A questo proposito, entra in gioco un’altra
situazione del tutto fortuita, ma che mira alla stessa
cosa. Durante i prossimi lavori di Atlanta, analizzeremo
la tematica della vita del pastore: le sfide, i
traguardi, le mansioni, la destinazione alla comunità
locale, la sua responsabilità specifica di nutrire e
curare il proprio gregge. A chi si rivolge il pastore
per trovare ciò di cui ha bisogno? Alla Bibbia.
WH: Qual è la vostra speranza a lungo termine
per questa iniziativa?
MB: Spero che dopo il passaggio della Bibbia in
una determinata nazione, lì venga studiata una
strategia che consenta a ogni chiesa e istituzione
di realizzare programmi pensati per incoraggiare
la lettura della Bibbia. Riesco a intravedere delle
possibilità in questo senso; per esempio, nella
Divisione Inter-americana 2 ci sono stati dei giovani
che hanno scritto i loro versetti biblici preferiti su
un foglio, che via via è diventato sempre più lungo;
sono riusciti a fare molta pubblicità e a farne
un evento che ha riscosso molto interesse. Spero
che questo sia da stimolo per tanti altri giovani
perché inizino davvero a studiare la Bibbia.
MF: Ci sono studi che hanno riguardato una
zona particolare e che indicano come circa il 49 per
cento degli avventisti non leggano la Parola di Dio.
Certo, si può discutere sui numeri, e si può pensare
IL MESSAGGERO AVVENTISTA
che, ragionando in termini globali, aumenti di 10
o 15 punti la percentuale dei nostri membri che
invece la leggono; ma quali che siano i numeri
esatti, puntiamo ad aumentarli significativamente.
Il centro dell’iniziativa non è un grande evento
perché questo, come anche i meeting, hanno
l’obiettivo di rivitalizzare l’interesse nella Bibbia
delle famiglie; ma il nostro scopo a lungo termine
è quello di incoraggiare i membri alla sua lettura;
di spingere padri e madri a leggerla insieme ai loro
figli; stimolare gli studenti delle nostre scuole
a impegnarsi attivamente per promuovere la lettura
della Bibbia e una vita consacrata all’interno dei
loro convitti; e ancora sollecitare i nostri fratelli
laici a investigare nuovamente i grandi
insegnamenti della Scrittura. Ecco una frase che
ci fa capire l’importanza della lettura della Bibbia:
«Solo coloro che hanno fortificato la loro mente
con lo studio delle verità bibliche potranno
superare l’ultimo grande conflitto». 3 Ce n’è un’altra
che dice anche: «Se la Parola di Dio fosse studiata
veramente, la gente avrebbe una mente aperta,
un carattere nobile ed equilibrato, tutte doti
piuttosto rare ai nostri giorni». 4 Il nostro proposito
è quindi quello di preparare i membri avventisti
al ritorno di Gesù, mediante uno studio serio e
approfondito del testo biblico in grado di
trasformare le loro esistenze, rinsaldarne il carattere
e rinnovare il loro rapporto con Gesù.
NS: Tutte le volte che nel passato la Bibbia
è stata posta al centro del cristianesimo, ci sono stati
riscontri positivi. La Riforma protestante è partita
dalla Parola di Dio.
JP: Pensiamo alla nostra chiesa, in particolare ai
suoi inizi, e non mi riferisco solo a 150 anni fa nel
Nord America. Quando il messaggio giunse in
Norvegia, i miei genitori si battezzarono sull’onda
di un avventismo molto rigoroso, la gente aveva
solide convinzioni. Le predicazioni fondate sulla
Bibbia e la sua stessa lettura determinarono
opinioni molto radicate sui valori riscontrabili
nella Scrittura. Lo studio della Bibbia ha
rappresentato una parte fondamentale della nostra
eredità. [Art. tratto da Ministry, gennaio 2009,
pp. 5-8, traduzione dall’inglese di M. Caracciolo].
Note
1 Assemblea generale mondiale della chiesa avventista
che si svolge ogni cinque anni.
2 Divisione che si occupa dei paesi caraibici e delle nazioni
che sorgono tra il Nord e il Sudamerica.
3 Il gran conflitto, Edizioni Adv, Impruneta, 2006, p. 464.
4 La via migliore, Edizioni Adv, Impruneta, 2006, p. 90.
MARZO 2009