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LA<br />

RICERCA-AZIONE<br />

RICERCA AZIONE<br />

ILLUSTRATA AI<br />

DOCENTI<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Orm<strong>ai</strong> non c’è occasione, corsi di aggiornamento,<br />

conferenze, convegni, pubblicazioni, ove non si<br />

senta par<strong>la</strong>re o non si faccia accenno all’ action<br />

research,ossia al<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>-<strong>azione</strong>.<br />

Per <strong>la</strong> maggior parte degli insegnanti questo<br />

termine evoca qualcosa di avvolto nel mistero. La<br />

non conoscenza fa sì che vi sia una mistific<strong>azione</strong><br />

del concetto, che si pensi che siano cose per<br />

<strong>ricerca</strong>tori, studiosi, scienziati, insomma che non<br />

possa proprio riguardare gli insegnanti.<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Non è che questo atteggiamento di rifiuto, nonché<br />

di paura nei riguardi del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> sia uno delle<br />

cause per cui i risultati di ricerche educative<br />

facciano fatica ad arrivare nelle scuole?<br />

Lo scopo del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>-<strong>azione</strong> è invece proprio quello<br />

di ca<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> nel<strong>la</strong> realtà del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, nel<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse, nell’équipe dei <strong>docenti</strong> divisi per c<strong>la</strong>sse o per<br />

aree disciplinari, o per aree di progetto.<br />

E’ una <strong>ricerca</strong> fatta dagli stessi insegnanti per gli<br />

insegnanti. A tale scopo è necessario che tutti gli<br />

insegnanti siano informati su cosa sia <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong><strong>azione</strong><br />

e quali siano gli strumenti necessari per<br />

avviare un proprio progetto di <strong>ricerca</strong>.<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


La <strong>ricerca</strong>-<strong>azione</strong>: definizioni<br />

Ha le sue radici nel <strong>la</strong>voro di Lewin nel campo delle<br />

scienze sociali iniziato negli anni ’40 negli Stati Uniti.<br />

Approda nel mondo del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> negli anni ’80 in<br />

Australia, Stati Uniti. In Europa in Germania, Francia,<br />

Belgio, Inghilterra ed Italia.<br />

Rapoport (’70): “<strong>ricerca</strong> sociale applicata, caratterizzata<br />

dal coinvolgimento immediato del <strong>ricerca</strong>tore nel<br />

processo ‘d’<strong>azione</strong>’. Il suo obiettivo è di fornire un<br />

contributo, nello stesso tempo, alle preoccupazioni<br />

pratiche delle persone che si trovano in situ<strong>azione</strong><br />

problematica e allo sviluppo delle scienze sociali, per<br />

una col<strong>la</strong>bor<strong>azione</strong> che le collega secondo una schema<br />

etico reciprocamente accettabile”<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Kemmis, Mc Taggart (’82): “esperimentare idee re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong><br />

propria prassi per migliorarsi e per approfondire le proprie<br />

conoscenze riguardo al curriculum, l’insegnamento,<br />

l’apprendimento. Il risultato è un miglioramento di quello che<br />

succede nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse e nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, e un’artico<strong>la</strong>zione e<br />

giustific<strong>azione</strong> migliore delle ragioni educative di base e di quello<br />

che succede. La <strong>ricerca</strong> –<strong>azione</strong> rappresenta una modalità di<br />

<strong>la</strong>voro che collega <strong>la</strong> teoria e <strong>la</strong> prassi nell’insieme ‘idee-in <strong>azione</strong>’<br />

Cohen, Manion (‘84): “forma di indagine autoriflessiva intrapresa<br />

d<strong>ai</strong> partecipanti in situazioni sociali per migliorare <strong>la</strong> razionalità e<br />

giustizia delle loro prassi sociali o educative come anche <strong>la</strong> loro<br />

comprensione di queste prassi e delle situazioni dove si svolgono<br />

tali prassi. Questi partecipanti possono essere insegnanti, studenti<br />

o capi di istituto e il processo è più potente se intrapreso in<br />

maniera col<strong>la</strong>borativa anche se a volte può essere intrapreso<br />

individualmente o con esterni”<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Ebbutt (’85): “studio sistematico dei tentativi intrapresi<br />

d<strong>ai</strong> gruppi dei partecipanti per cambiare e migliorare <strong>la</strong><br />

prassi educativa sia attraverso le loro azioni pratiche sia<br />

attraverso <strong>la</strong> loro riflessione sugli effetti di queste azioni”<br />

Progetti di <strong>ricerca</strong><br />

su tematiche<br />

educative<br />

Esperti che non<br />

sono direttamente<br />

“dentro” <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

Nel mondo del<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> e<br />

dell’educ<strong>azione</strong><br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)<br />

Università<br />

MIUR<br />

IRRE<br />

Le conseguenze sono che tali ricerche - di<br />

natura top-down - vengano considerate<br />

distanti dalle preoccupazioni e dagli interessi più<br />

concreti del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>, e più specificatamente<br />

del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse, e che riguardino più squisitamente<br />

gli interessi teorici degli studiosi.


Il divario fra <strong>la</strong> teoria e <strong>la</strong> pratica deve essere<br />

necessariamente colmato affinché ne tragga vantaggio<br />

<strong>la</strong> realtà operativa del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> e del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse.<br />

Come tentare di superare il divario ‘teoria–realtà<br />

concreta’ e, nel contempo, pervenire ad una maggiore<br />

valut<strong>azione</strong> ed una maggiore focalizz<strong>azione</strong> sul<strong>la</strong> realtà<br />

concreta dell’insegnamento?<br />

La risposta sta nell’assegnare <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> agli insegnanti,<br />

i veri protagonisti del<strong>la</strong> prassi educativa e didattica. La<br />

<strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong>, quindi, è caratterizzata sia dal fatto che<br />

l’oggetto del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> è radicato nel<strong>la</strong> situ<strong>azione</strong> reale<br />

del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse stessa (o del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>) sia dal fatto che<br />

sono gli insegnanti stessi ad originare ed a realizzare <strong>la</strong><br />

<strong>ricerca</strong>.<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


RICERCA-AZIONE<br />

1. La visione più tradizionale<br />

<strong>2.</strong> La visione radicale<br />

La visione più tradizionale<br />

vede <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong> nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> come uno strumento per <strong>la</strong><br />

riqualific<strong>azione</strong> professionale dell’insegnante. Acquisire <strong>la</strong><br />

capacità di gestire in maniera appropriata ed efficace gli strumenti<br />

del<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong> permette all’insegnante di affrancarsi dal<strong>la</strong><br />

schiavitù di chi è in balìa delle mode metodologiche, di chi, per<br />

paura o per ignoranza, rimane rigidamente fissato a schemi e ad<br />

idee fossilizzate, di chi non sa e<strong>la</strong>borare giustificazioni artico<strong>la</strong>te<br />

per una propria scelta di una pratica didattica che si discosta da<br />

quel<strong>la</strong> in moda al momento<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


La visione radicale<br />

non ignora questa visione più tradizionale ma vede<br />

<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong> più come uno strumento per<br />

avviare cambiamenti educativi fondamentali a<br />

partire dal basso, ossia dalle scuole stesse piuttosto<br />

che dall’alto (ossia da istituzioni quali gli IRRE, CSA,<br />

Ministeri,Università ecc). I cambiamenti e i<br />

miglioramenti che dovrebbero risultare dal<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong><br />

<strong>azione</strong> - sia che venga avviata autonomamente da<br />

singoli individui/gruppi sia che faccia parte di un<br />

programma più complessivo impostato dal<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>,<br />

nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> per <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> - possono aver luogo solo<br />

attraverso un profondo <strong>la</strong>voro di riflessione.<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


“ Nel<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong> e con <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>, il <strong>la</strong>voro<br />

dell’insegnante smette di essere mestiere e diventa<br />

professione” ( J.Piaget )<br />

Sorge spontanea <strong>la</strong> domanda: ma nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> si fa<br />

effettivamente “ <strong>ricerca</strong> “?<br />

RICERCA SPERIMENTALE: <strong>ricerca</strong> per sapere<br />

R-A.: <strong>ricerca</strong> per sapere e per agire<br />

Risoluzione di un problema – Progett<strong>azione</strong> di interventi<br />

in specifici contesti<br />

La RA prevede un attento esame delle dinamiche di<br />

gruppo. L’utilizzo di tecniche di gestione dei conflitti. È<br />

una <strong>ricerca</strong> partecipante. Un apprendimento<br />

coordinativo, diverso dall’Apprendimento Organizzativo<br />

e Apprendimento Col<strong>la</strong>borativo<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


L’organizz<strong>azione</strong> sco<strong>la</strong>stica offre apprendimento,<br />

ma a sua volta deve necessariamente apprendere.<br />

Si par<strong>la</strong> in questo caso di Apprendimento<br />

Organizzativo. Quando si fa “Ricerca-Azione” mi<br />

viene più logico par<strong>la</strong>re di Apprendimento<br />

Cooperativo, dove non esiste leadership, ma tutti i<br />

membri dell’équipe esercitano leadership. Il ruolo<br />

del <strong>ricerca</strong>tore/esperto è quello di consigliare,<br />

suggerire, proporre riflessioni, valutare in modo<br />

cooperativo le azioni da intraprendere.<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Ricerca operativa: ricalca <strong>la</strong> procedura del problem<br />

solving. Soluzione dei problemi concreti. La<br />

definizione dei problemi, le ipotesi di applic<strong>azione</strong>, il<br />

vaglio dei risultati vengono affrontati d<strong>ai</strong> soli <strong>ricerca</strong>tori<br />

Ricerca partecipante: unisce il versante teorico,<br />

affidato <strong>ai</strong> <strong>ricerca</strong>tori, con quello pratico affidato agli<br />

operatori delle scuo<strong>la</strong>. Cerca nuove forme di<br />

col<strong>la</strong>bor<strong>azione</strong>.<br />

La <strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong> non è il <strong>la</strong>voro normale dell’insegnante<br />

La R-A non fornisce dati generalizzabili a contesti simili<br />

I risultati di una R-A sono da considerarsi pertinenti solo<br />

per il contesto al quale è legato<br />

La R-A fornisce dati concreti. Parte da una situ<strong>azione</strong><br />

concreta ed i risultati vanno direttamente ad informare<br />

quel<strong>la</strong> stessa situ<strong>azione</strong> concreta<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


La La <strong>ricerca</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>azione</strong> <strong>azione</strong> non non mira mira a a fornire fornire dati dati generalizzabili.<br />

I I risultati risultati di di un un qualsiasi qualsiasi progetto progetto di di R--A R A sono sono da da<br />

considerarsi considerarsi pertinenti pertinenti solo solo per per il il contesto contesto preciso preciso al al<br />

quale quale èè legato. legato.<br />

La La R--A R A parte parte da da situazioni situazioni concrete concrete ed ed i i risultati risultati vanno vanno<br />

direttamente direttamente e e immediatamente ad ad informare informare quel<strong>la</strong> quel<strong>la</strong><br />

stessa stessa situ<strong>azione</strong> situ<strong>azione</strong> concreta. concreta.<br />

La La R--A R A possiede possiede una una dimensione dimensione pubblica: pubblica: seminari, seminari,<br />

conferenze, conferenze, report……<br />

report<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


Come procedere in un progetto di RA?<br />

C’è qualcosa che mi rende perplesso, che mi sbalordisce o che mi irrita<br />

in rapporto al mio insegnamento o apprendimento dei miei allievi?<br />

Ci sono delle nuove idee che vorrei provare/sperimentare nel<strong>la</strong> mia<br />

c<strong>la</strong>sse?<br />

Cos’è che faccio in concreto nel<strong>la</strong> mia c<strong>la</strong>sse? C’è una differenza fra<br />

quello che credo di fare e quello che veramente faccio?<br />

Cosa mi piacerebbe imparare di me stessa/o come insegnante? Come lo<br />

potrei scoprire?<br />

Cosa fanno in c<strong>la</strong>sse i miei allievi? Cosa stanno imparando? È quello che<br />

voglio che imparino? Vale <strong>la</strong> pena che imparino questo?<br />

Ci sono problemi nel<strong>la</strong> mia c<strong>la</strong>sse? Se si, c’è qualcosa che possiamo fare<br />

per risolverli?<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


pianificare<br />

agire<br />

osservare-monitorare<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)<br />

riflettere-valutare<br />

La quarta fase può comportare l’esigenza di rivedere il proprio<br />

piano originale. Rivisto il piano, riparte di nuovo <strong>la</strong> spirale.


GRIGLIA DI ANALISI IN<br />

INGRESSO<br />

DIARIO DI BORDO<br />

STRUMENTI DELLA RA<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)<br />

SCHEDA DI SINTESI


GRIGLIA DI ANALISI IN INGRESSO<br />

Dati del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> Contesto socio-culturale<br />

Storia dell’innov<strong>azione</strong> nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> prima del<strong>la</strong> L. 53<br />

Contesto attuale dell’innov<strong>azione</strong> in riferimento all’avvio del<strong>la</strong> riforma:<br />

a. Situ<strong>azione</strong> di partenza<br />

b. Previsione dei processi da mettere in atto<br />

c. Situ<strong>azione</strong> di arrivo dopo il <strong>la</strong>boratorio di <strong>ricerca</strong>-<strong>azione</strong><br />

d. Modalità di verifica ipotizzate in ordine <strong>ai</strong> cambiamenti da realizzare<br />

La griglia va compi<strong>la</strong>ta dal <strong>ricerca</strong>tore esperto e referente del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

I punti 1, 2 , 3 non devono essere compi<strong>la</strong>ti se <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> ha partecipato<br />

all’attività di RA nell’A.S. 04 / 05<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


SCHEDA DI SINTESI ( compi<strong>la</strong>ta dal <strong>ricerca</strong>tore IRRE e accessibile on-line )<br />

DATA<br />

PRESENTI<br />

FASE<br />

TEMA/ARGOMENTO DELL’INCONTRO<br />

1. Descrizione delle azioni concordate e svolte<br />

<strong>2.</strong> Questioni poste all’inizio del<strong>la</strong> riunione o punti fermi da cui partire per lo sviluppo<br />

dell’oggetto prescelto<br />

3. Orientamenti e strategie metodologico/didattiche e organizzative<br />

4. Azioni pianificate e svolte durante l’incontro<br />

5. Eventuali punti problematici<br />

6. Clima e processi re<strong>la</strong>zionali instauratisi durante l’incontro<br />

7. Soluzioni finali condivise<br />

8. Questioni aperte<br />

9. Tempo realizzato per <strong>la</strong> realizz<strong>azione</strong> di azioni didattiche e/o prodotti<br />

19/06/2006 Prof. Mauro BRANCALEONI - I.C.<br />

VIGUZZOLO (AL)


DIARIO DI BORDO<br />

1. Strumento soggettivo e operativo<br />

<strong>2.</strong> Strumento di esplor<strong>azione</strong> e conoscitivo<br />

3. Non deve essere una narr<strong>azione</strong> a tema libero<br />

4. Ogni docente del gruppo di <strong>ricerca</strong> curerà il proprio diario di<br />

bordo<br />

La RA presenta più fasi. Possono presentarsi in più sedute oppure<br />

in contemporanea in una stessa seduta di <strong>la</strong>voro.<br />

Le fasi sono: contatto, progett<strong>azione</strong>, applic<strong>azione</strong>, confronto e<br />

valid<strong>azione</strong>, verifica, document<strong>azione</strong><br />

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