cecchetti il socialismo magico - Slsi.It
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68 VALENTINO CECCHETTI<br />
ne di Pampaloni accolta in pieno da Zorzi – Noventa e<br />
Olivetti riconoscevano <strong>il</strong> «segreto di verità» e «la parte alta<br />
e vincente del loro destino». L’episodicità del rapporto<br />
tra Olivetti e Noventa è resa ancor più evidente dalla<br />
struttura dell’intervento di Zorzi, in cui l’esperienza di<br />
Olivetti e di Noventa sembrano correre l’una parallela all’altra,<br />
sovrapponendosi solo casualmente nella comune<br />
m<strong>il</strong>itanza politica post-azionistica e nelle insistenze dei<br />
«toseti» perché Noventa pubblichi le proprie poesie con<br />
le Edizioni olivettiane.<br />
L’insopprimib<strong>il</strong>e spinta all’autosacrificio di cui parlano<br />
Zorzi e Pampaloni è, in ogni caso, un indizio interessante<br />
per comprendere meglio l’orientamento dell’amicizia<br />
tra Olivetti e Noventa e per ricavare informazioni meno<br />
vaghe su un sodalizio basato su ragioni che furono tutt’altro<br />
che occasionali. Torniamo alla vicenda personale<br />
di Zorzi e alla sua collocazione priv<strong>il</strong>egiata tra Noventa e<br />
Olivetti. Zorzi sostiene di aver conosciuto Noventa a<br />
Torino negli ultimi mesi del 1947, contemporaneamente,<br />
«ma in ambiti del tutto diversi», ad Adriano Olivetti. Egli<br />
appartiene alla diaspora del Partito d’Azione e a Torino<br />
m<strong>il</strong>ita nell’Unione dei socialisti di S<strong>il</strong>one, che raccoglie,<br />
oltre ad altri gruppi politici (socialisti autonomisti, comunisti,<br />
socialdemocratici) gli azionisti estranei al frontismo<br />
di sinistra. A Verona <strong>il</strong> giovane Zorzi segue la «GAZZETTA<br />
DEL NORD», la rivista che Noventa scrive e pubblica da<br />
solo a Venezia negli anni 1946-47 e per mezzo della quale<br />
egli intende creare un movimento liberal-cattolico.<br />
Zorzi legge sin dai primi numeri «COMUNITÀ» di Olivetti,<br />
che viene pubblicata in quegli stessi mesi a Roma. Egli